#oggi golpe
Explore tagged Tumblr posts
primepaginequotidiani · 2 months ago
Photo
Tumblr media
PRIMA PAGINA Libero di Oggi domenica, 01 dicembre 2024
0 notes
nando161mando · 5 months ago
Text
Oggi, 11 settembre, anniversario del golpe cileno sostenuto dalla CIA, non possiamo fare a meno di ricordare Allende e quel giorno del 1973 che molti sovietici vissero come una tragedia personale.
Salvador Allende a Kiev. dicembre 1972.
Today, September 11, the anniversary of the CIA-backed coup in Chile, we cannot help but remember Allende and that day in 1973 that many Soviets experienced as a personal tragedy.
Salvador Allende in Kiev. December 1972.
Tumblr media
47 notes · View notes
colonna-durruti · 6 months ago
Text
ASCANIO CELESTINI
FASCISTI contro ITALIANI
Bologna 2 agosto 1980
Il nuovo fascismo è il risultato di una sconfitta.
Ha le radici nel 25 luglio del ’43 con l’arresto di Mussolini e la fine del fascismo di governo col suo mito dell’impero. Il nuovo fascismo comincia a ristrutturarsi attorno al sentimento di vendetta e rivalsa dopo l’8 settembre aggrappandosi in maniera ancor più solida al nazismo tedesco e combatte per due anni una guerra contro l’Italia e gli italiani. Lo spiega Junio Valerio Borghese in una famosa intervista: «Combattere contro gli italiani non mi ha imbarazzato affatto». Siamo nel 1975 quando è già scappato all’estero dopo aver tentato il colpo di Stato dell’8 dicembre 1970. Per lui e per i suoi sodali della Decima Mas… quella che piace al “camerata” Vannacci, insomma…Per quei fascisti «Non era una guerra territoriale, era una guerra ideologica». In nome di quelle che definisce civiltà occidentale e mondo orientale, ribadisce che ancora «oggi combatto contro gli italiani» perché tra gli italiani ci sono i comunisti «che sono nemici e che se potessimo sterminarli io sarei molto contento».
Il fascismo di Salò è soprattutto questo: vendetta, rivalsa e anticomunismo. Un’ideologia che non solo ce li presenta orgogliosi dei crimini che hanno commesso, ma li vede anche pronti a commetterli di nuovo. A combattere con orgoglio “contro gli italiani”.
Giorgio Almirante lo dice chiaramente: «Sono stato fascista insieme con molti italiani fino alla fine con Mussolini e se le stesse circostanze potessero riprodursi io farei certamente le stesse cose».
Nel congresso del ’56 il fascista repubblichino fondatore del MSI conia una definizione chiara per i nuovi camerati della Repubblica quando parla di una strana contraddizione, ovvero: «L’equivoco, cari camerati, è uno e si chiama essere fascisti in democrazia».
Sempre Almirante, emblema del fascismo che è pronto a togliersi giacca e cravatta per tornare a indossare la camicia nera, si dichiara rispetto alla dittatura dei colonnelli in Grecia.
Per lui i «veri patrioti greci» sono i fascisti. E dichiara: «Noi siamo virilmente pronti alla realtà, senza ipocrisie. Qualora soluzioni anche di forza ci salvassero dal comunismo… ben vengano le soluzioni di forza».
Nel frattempo sono cominciate le stragi. Il fascismo ha una presenza ben articolata nel panorama della politica italiana: il partito dei fascisti in democrazia ha un piede nei governi (comuni, provincie, regioni oltre che in Parlamento); l’eversione di destra passa in scioltezza dallo spontaneismo di Mambro, Fioravanti e Ciavardini all’organizzazione di golpe e di stragi; cresce l’alleanza con la delinquenza di basso livello e con la criminalità che gestisce i grandi traffici e si relaziona col potere; si prepara alla colonizzazione dei mezzi di informazione e dei partiti politici per coinvolgere una classe dirigente presentabile e che non sia sfacciatamente amante dell’olio di ricino. E con questo ultimo passaggio siamo arrivati a quel magnifico documento trovato nel 1981 che descrive la strategia della loggia massonica P2. Ovvero il manifesto per una trasformazione democratica del paese dove «L’aggettivo democratico sta a significare che sono esclusi dal presente piano ogni movente od intenzione anche occulta di rovesciamento del sistema».
Se non teniamo conto di questa storia
non capiamo le motivazioni del neofascismo.
L’ideologia nefasta che accompagna la storia dell’Europa.
Che non si presenta sempre a petto nudo in mezzo al grano coi baffetti e il saluto col braccetto dritto, ma anche in giacca e cravatta, in tailleur e tacchi alti.
L’ideologia che colpisce i diritti in Parlamento, ma non disdegna l’uso della violenza esplicita, la strategia della tensione e del terrore come il 2 agosto del 1980 a Bologna.
_____________
47 notes · View notes
anchesetuttinoino · 4 months ago
Text
La causa palestinese è sacrosanta.
Tuttavia vorrei fare una domanda agli studenti scesi in piazza oggi: com'è che se si parla di sovranità palestinese siete d'accordo ma se si parla di sovranità italiana strillate al fascismo?
Ovvio che le situazioni siano diverse, tuttavia ci sono mille modi di perdere la propria sovranità: con le bombe, con i carri armati, con i golpe finanziari, con i vincoli esterni. Un popolo sovrano è libero di autodeterminarsi, altrimenti è uno schiavo.
Il problema, cari ragazzi, è che finché non sventolerete il tricolore in quelle piazze e continuerete ad annacquare una giusta battaglia in un mare di schwa, asterischi e boiate woke, resterete sempre utili idioti del sistema. Oltre che una perfetta emanazione di quell'imperialismo americano che dite di odiare.
Matteo Brandi
12 notes · View notes
curiositasmundi · 3 months ago
Text
[...]
Lo scettro della colonizzazione ed il fardello dell’esportazione della democrazia sono stati ereditati nel secolo scorso dagli Stati Uniti che hanno appoggiato i golpe militari in Sud America, hanno invaso e devastato il Vietnam e, nel 2003 hanno occupato l’Iraq facendo quasi un milione di vittime tra militari e civili.
Contro gli Stati Uniti invasori nessun Paese occidentale ha invocato sanzioni o ha inviato armi a lungo, medio e corto raggio agli iraqeni per aiutarli a respingere l’invasore.
Oggi assistiamo inermi al massacro che l’esercito israeliano sta compiendo a Gaza e si accinge a compiere anche in Libano, bombardando case, scuole, ospedali con la scusa di scovare i terroristi che userebbero i civili come scudi umani.
L’ultimo orrore in ordine di tempo è stata la manomissione di migliaia di cerca-persone e di altri dispositivi , opera probabilmente dei servizi segreti israeliani, e la loro esplosione che ha causato la morte e la mutilazione di centinaia di persone in Libano ed anche in Siria.
Sconcerta leggere gli articoli anche su alcuni giornali italiani coi quali ci si compiace quasi dell’impresa, manifestando ammirazione per l’efficienza, la preparazione tecnologica e l’astuzia con la quale sono stati beffati gli uomini di Hezbollah!
D’altronde, negli ultimi anni assistiamo ad un proliferare di articoli ed editoriali che esaltano la tecnologia di guerra, ascoltiamo giornalisti e politici che parlano di missili, aerei, razzi sempre più sofisticati e costosi con un senso di ammirazione e compiacimento per i progressi della tecnica bellica.
Che le esplosioni dei cerca-persone o i bombardamenti indiscriminati causino morte e distruzione, sembra un problema secondario ed irrilevante rispetto alla superiorità di Israele e dell’Occidente.
Quest’atteggiamento è la manifestazione di una sorta di perversa idolatria della tecnica che spinge l’uomo a godere della propria capacità di produrre strumenti di morte sempre più precisi, assolutamente indifferente alle sofferenze dei suoi simili.
A ciò si accompagna l’assenza di capacità di reazione di noi cittadini comuni che ci aggiriamo come imbambolati nei centri commerciali, nei locali, sulle spiagge, insensibili al massacro che si consuma a poca distanza da noi.
Le uniche mobilitazioni di dissenso sono state quelle degli studenti, prontamente manganellati, come a Pisa, o addirittura denunciati come negli Stati Uniti, patria della libertà e della democrazia.
Esemplari a tal proposito sono 2 episodi recenti: il primo a febbraio durante il festival di Sanremo, allorquando si è scatenato un putiferio contro Ghali che ha avuto il coraggio di pronunciare la parola “genocidio” sul palco senza nemmeno citare Israele e qualche giorno fa a Berlino dove un ragazzino di 11 anni è stato fermato dalla polizia perché aveva una bandiera della Palestina.
In Germania in particolare si è instaurato un clima di caccia alle streghe contro chiunque osi criticare Israele, forse per placare il senso di colpa che ancora tormenta molti tedeschi per ciò che ha fatto Hitler 80 anni fa.
Purtroppo ci sono periodi nella storia durante i quali l’eccitazione per la guerra e la voglia dello scontro prevalgono sulla ricerca della soluzione diplomatica delle controversie internazionali.
Questo che stiamo vivendo è sfortunatamente uno di quelli, come quando alla vigilia della Prima Guerra Mondiale si esaltava la guerra come “igiene del mondo”.
4 notes · View notes
gregor-samsung · 2 years ago
Text
“ In Ucraina i nazisti, che sono parte dell’apparato statale, ammazzavano tutti quelli che erano contrari alle loro idee, principalmente persone di sinistra. Alcuni forse potevano essere d’accordo con la politica di Putin, però chiamarli “putiniani” è un insulto alla loro memoria, perché molti di loro non erano d’accordo con la Russia; volevano un’Ucraina indipendente, comunista oppure liberale, ma senza il nazismo e gli oligarchi. Per questo uso il termine “di sinistra”. Anche il mio amico Oles Busina era di sinistra, ma non sopportava Putin, lo criticava sempre e voleva un’Ucraina indipendente sia dai russi sia dagli occidentali, e soprattutto era antifascista e denunciava la deriva nazista in Ucraina. Proprio in nome dei nostri amati diritti civili non è ammissibile l’uccisione del mio amico Oles Busina, grande patriota ucraino, antropologo e storico, scrittore e poeta. Colpevole di essersi schierato contro la glorificazione del nazismo da parte del governo golpista di Kiev e per questo freddato a colpi di pistola davanti a casa propria. Nessuno dei nostri difensori dei diritti umani che spesso accusano la Russia di Putin di mancanza della libertà si è mai esposto contro il regime golpista attualmente al potere in Ucraina, colpevole dell’uccisione di Olga Moroz, caporedattore di «Neteshinskij Vestnik», giornale dalle cui pagine lei e i suoi colleghi si esprimevano contro il regime. Nessuno si scandalizza per l’uccisione del deputato del parlamento ucraino Oleg Kalashnikov, organizzatore delle manifestazioni in sostegno del governo legittimo ucraino, oppositore del golpe. Nessuno qui in Occidente chiede al governo ucraino perché sono stati impunemente massacrati come oppositori del regime il procuratore Oleg Melnichuk, Oleksandr Peklushenko, già governatore dell’oblast di Zaporizhya, il capo del consiglio regionale di Kharkiv Aleksei Kolesnik, il segretario del Partito comunista della provincia di Starobeševe Vyacheslav Kovshun, il vicedirettore delle ferrovie ucraine Nicolai Sergienko e molte, moltissime altre persone colpevoli soltanto di aver espresso idee contrarie al governo. L’Occidente preferisce ripetere a sfinimento il mantra sulla presunta “democraticità” dell’Ucraina, anche se si tratta del paese più corrotto tra le repubbliche ex sovietiche, e per comprendere questo non serve prestare ascolto a nessuna propaganda russa, basta leggere i rapporti delle organizzazioni internazionali che monitorano la situazione in Ucraina, dai quali emergono denunce pesantissime, da far gelare il sangue anche al più insensibile tra gli esseri umani. I politici occidentali, però, preferiscono buttare miliardi di euro strappati ai propri contribuenti in quel contenitore contaminato irrimediabilmente dall’illegalità, dalla propaganda e dall’odio che è l’Ucraina di oggi, pur di sfruttarla come un campo di battaglia contro la Russia di Putin. L’Occidente, ovvero gli USA, non vuole perdere la sua egemonia militare ed economica nel mondo, che da unipolare di una volta ormai è diventato multipolare. In tutto questo, le vere vittime sono gli ucraini, che indottrinati dalla propaganda trentennale, che gli ha raccontato di tutto pur di cementificare nelle loro coscienze tre elementi: l’odio per la Russia, la fiducia negli oligarchi pro occidentali e soprattutto un nazionalismo radicale ed estremo che si basa non sull’amore verso la propria nazione, ma sull’odio nei confronti degli altri. Un nazionalismo macchiato dagli episodi più drammatici e più bui della storia ucraina. “
Nicolai Lilin, Ucraina. La vera storia, Piemme (collana Saggi PM), Novembre 2022¹; pp. 109-111.
89 notes · View notes
marcoleopa · 1 year ago
Text
Le sentenze non si commentano, recita un vecchio adagio, ma, quando diventano vincolanti e smantellano, porzione dopo porzione, passo dopo passo, i capisaldi della carta Costituzionale, non riesco a tacere ed accettare passivamente la demolizione dell'architrave stessa del concetto di democrazia.
Con una precisa operazione di stigmatizzazione dell'evento del reato, gli ermellini, dopo silviodarcore che già aveva aperto la stura agli ex repubblichini di Salò, spalancano la strada alle interpretazioni di parte del reato medesimo, che sarà valutato dagli organi di polizia e, successivamente, se mai approderà in sede giudiziale, dal collegio giudicante che dovrà valutare se le fattispecie del reato, sono quelle previste dalle leggi Scelba e Mancino.
In breve: se commemorativo, il saluto rientrerà nella libertà di espressione...se pubblico, nella probabile ricostituzione del partito fascista, da valutare
E noi che speravamo di non morire democristiani, dovremo fare i conti con la Mediaset generation, sempre più ricettiva dei disvalori di quei repubblichini, oggi al governo della Repubblica.
Attendo il riesame delle stragi del terrorismo nero, da piazza Fontana a Bologna, passando per l'Italicus e il golpe Borghese, per segnare la definitiva riabilitazione completa dei repubblichini.
Disgusto, oltre ogni possibile immaginazione.
19 notes · View notes
abr · 2 years ago
Text
Negli anni ‘80 le mummie del Cremlino usavano il contingente cubano e i loro «consiglieri» per appoggiare regimi amici in Africa. Oggi Vladimir Putin dispone della compagnia di sicurezza Wagner, impegnata da tempo in un grande «safari». (...) Mosca – sottolineano le indiscrezioni (dal Foggy Bottom del Pentagono e del Deep State di Washington) rilanciate dal (loro house organ) Washington Post – si è mossa per piazzare sue basi, ha dato il suo supporto ad eserciti africani, ha manovrato per (difendere e incrementare i regimi) anti-occidentali. Un obiettivo ampliato dopo l’invasione dell’Ucraina, con missioni a ripetizione, (intelligente) ricerca di sponde diplomatiche (contrariamente al più brutale alleato cinese, che lavora coi soldi) – vedi il Sudafrica – promesse e aiuti. Sono una dozzina i Paesi dove (...) agiscono (...) con presenze di consistenza diversa. Hanno messo radici in Libia al fianco del generale Haftar, «signore» della Cirenaica, zona diventata un avamposto formidabile, utile per proiezioni oltre i confini libici (btw, grazie a Francia, UK e Obama per averci tolto il controllo di quel Paese, per regalarlo al loro nemico giurato).
Sono corsi in Mozambico, però le hanno «buscate» con perdite. È andata meglio in Mali e Centrafrica, due Paesi dove la «ditta» ha conquistato posizioni sfruttando gli errori e il risentimento verso l'ex colonialista francese (ex? Ndr) e la grave situazione socio-economica. I russi hanno cavalcato alla grande (gli investimenti dei cinesi, gli errori occidentali tipo eliminazione di Gheddafi e quelli nei confronti dei vicini, come l'ostilità di Biden verso Israele e i Paesi arabi ricchi) (...).
In Sudan (i russi) hanno stretto un buon rapporto con le milizie del generale Mohamed Dagalo, però hanno anche preservato i rapporti con il potere centrale incarnato dal generale Abdel Fattah Al Burhan. La Russia punta ad ottenere una base sul Mar Rosso – c’è un accordo di principio – ed è interessata al traffico d’oro gestito proprio da Dagalo, appoggiato a sua volta dagli Emirati Arabi (...). Secondo gli osservatori i russi sono piuttosto cauti (...), non vogliono sbilanciarsi più di tanto e bruciare i ponti. L’Africa non è facile neppure per loro. (...) In Centrafrica, (...) dove traggono vantaggi dalle miniere, la «compagnia» ha spinto indietro i ribelli, tuttavia restano i pericoli documentati dalla strage di tecnici cinesi.Washington (...) da tempo ha dato vita ad una contro-strategia (esercitando) pressioni, sollecitando la cooperazione di vecchi partner (...), specie in chiave anti-terrorismo con droni, ricognitori e commandos. Hanno il Comando Africa basato però a Stoccarda perché nessuno Stato lo ha voluto ospitare (in realtà gli americani preferiscono starsene al sicuro, mandando sul campo solo droni e commandos). (Specializzazione Usa, la "guerra sporca":) in un’occasione – sempre secondo le carte top secret – ha organizzato un’operazione coperta per distruggere un velivolo della Wagner in Libia. Più in generale gli investimenti statunitensi e l’attenzione sono diventati inferiori rispetto a quelli dei concorrenti, cinesi in particolare. (Stessa cosa succede ai loro "Alleati": UK è fuori da un pezzo, conta meno dell'Italia; il Sudafrica che ai tempi combatté i cubani in Angola, post apartheid ha girato le spalle agli Usa, mentre) Parigi, dopo aver dominato per decenni, è in ripiegamento. Lasciato il Mali, è stata messa alla porta in Burkina Faso, altro «attore» corteggiato dai russi. Adesso teme per il Ciad e, stando alle carte riservate, è pronta a colpire se il pendolo dovesse spostarsi in favore di Mosca. Girano voci di rischio golpe (cme sempe "spintaneo"). Da buoni opportunisti a Mosca aspettano. La nuova guerra fredda passa per le terre calde.
dal corrierone bel pezzo di Marinelli e G.Olimpio, basta depurarlo dalla propaganda e arricchrirlo di memoria storica (fatto: la realtà trapela anche quando viene "vestita"). https://www.corriere.it/esteri/23_aprile_24/wagner-sudan-48ba15c0-e200-11ed-a60a-9823b7efe925.shtml
Siamo di nuovo in pieno BIG GAME geopolitico. Solo che stavolta non vi dicono che arranchiamo e come ai vecchi bei tempi ci affidiamo alle operazioni speciali (tipo North Stream) e ai golpe della CIa coi suoi Pinochet.
5 notes · View notes
pedrop61 · 2 years ago
Text
Ci mancavano i droni contro il Cremlino.
Eh sì, brutta la guerra, ma come si sarebbe potuta evitare?
Analizziamo, ora, il progetto di pace secondo l'Occidente e la NATO, dal 2014 a oggi:
-attuazione di un regime change in Ucraina, attraverso un golpe agito con manovalanza ne0n4-zista, e fatto passare per rivoluzione fricchettona;
-inizio di un'operazione anti terrorismo (aprile 2014) da parte del governo di Kiev, contro la parte dell'Ucraina, il Donbass, che si oppone al golpe;
-censura, in tutto l'Occidente, dei bombardamenti dell'aviazione ucraina contro il Donbass (estate 2014);
-riduzione di otto anni di guerra fantasma a una scaramuccia di poco conto;
-bando a tutti i partiti ucraini che si oppongono: dal 2015 a oggi, tutte le forze di opposizione e di sinistra, in Ucraina, sono state bandite;
-persecuzione da parte del governo di Kiev verso intellettuali, attivisti, politici e dissidenti;
-divieto dell'uso della lingua russa a tutti i russofoni che vivono in Ucraina (come se a noi che parliamo italiano, ci chiedessero, da un giorno all'altro, di parlare il portoghese);
-libertà d'azione a gruppi della destra più nera come Pravy Sektor o S14 (quest'ultimo, a "pattugliamento" della città di Kiev, ce lo ricordiamo, ad esempio, per le sue gesta durante il pogrom contro il campo rom di Lysa Hora nel 2018);
-integrazione dei gruppi ne0nazist1 nell'esercito regolare di Kiev con creazione di battaglioni punitivi come Aidar, Donbass, Azov;
-censura totalitaria, sia in Ucraina che in Europa, attraverso il divieto di accesso a tutti i media che mostrino i crimini commessi dalla NATO e dall'esercito di Kiev contro la popolazione del Donbass;
-ridefinizione mediatica di gruppi ne0nazist1 come gruppi di "bravi ragazzi" (Gramellini, non dimenticheremo mai il tuo contributo alla causa);
-riscrizione della storia anche attraverso la ridefinizione della strage n40zista di Odessa come incendio (grazie Wikipedia);
-intimidazione verso politici, giornalisti e intellettuali attraverso la pubblicazione di liste di proscrizione (Myrotvorests per l'Ucraina, Copasir per l'Italia);
-riscrizione della realtà con occultamento dei crimini commessi dalla NATO, mostrando ogni bombardamento contro obiettivi civili, come opera del nemico;
-diffusione continua di fake-news fantasmagoriche, per alimentare odio e paura: dalle deportazioni mai esistite agli stupr1 di neonati, ad opera del nemico;
-distruzione dell'economia europea attraverso l'imposizione di sanzioni e distruzione di rapporti con partner economici vantaggiosi;
-incremento dell'odio per il nemico anche attraverso la discriminazione di artisti e sportivi di nazionalità "nemica";
-attività terroristic4 e attentati contro le città del nemico: da Mosca a SanPiter fino a Belgorod;
-utilizzo del fact-checking per bollare come disinformazione ogni voce dissidente (non scorderemo mai David Puente contro il premio pulitzer Seymur Hersh, in merito all'inchiesta sull'attentato al Nordstream);
-obiettivi finalizzati a ulteriore espansionismo militare con creazione di basi in Ucraina e missili puntati su Mosca, con sconquasso totale degli equilibri geopolitici, attraverso i quali si sarebbe potuta garantire la pace.
In tutto questo: organizzazioni non governative per la tutela dei diritti umani, complessivamente non pervenute.
Lo ripeto, se a gennaio 2022, quando la Russia chiedeva garanzie sulla fine dell'attività militare della NATO ai suoi confini, vi fossero state rassicurazioni, non sarebbe iniziata l'operazione a difesa dei territori russofoni del Donbass e tutto questo si sarebbe evitato.
Zelensky fu votato dal popolo ucraino, perché nel suo programma politico aveva pianificato un progetto di distensione e dialogo nei confronti del Donbass e della Russia. Ora, è ostaggio di un manipolo di folli.
Questa è l'Ucraina, ma l'Italia non se la passa meglio, ostaggio a sua volta della NATO, attraverso il servilismo di politici, in primis le due smaliziate guerrafondaie che ci stanno portando simpaticamente al macello.
[by @sarareginella ]
4 notes · View notes
marcogiovenale · 2 months ago
Text
oggi, 14 dicembre, manifestazione nazionale a roma contro lo stato di polizia, contro il ddl1660
non c’è bisogno di un golpe cruento, oggi basta avere i numeri in Parlamento per introdurre, anche per legge, un nuovo fascismo, un vero stato di polizia.
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
primepaginequotidiani · 4 days ago
Photo
Tumblr media
PRIMA PAGINA Il Tempo di Oggi giovedì, 30 gennaio 2025
0 notes
ninocom5786 · 2 months ago
Text
MENTRE VOI..., IO INVECE...
Mentre voi festeggiate la fuga di Assad da Damasco, io invece ero e sono l'unico a capire che questa liberazione da questo 'tiranno' fosse in realtà un colpo di Stato degli Stati Uniti, dell'Unione Europea, di Israele e della NATO per piazzare un vero e proprio tiranno jihadista al loro servizio a fine di sottomettere tutto il Medio Oriente a queste 'democrazie'.
Mentre voi eravate inorriditi dei presunti 'crimini' di Assad contro gli 'oppositori', ISIS e Al Qaeda ndr, per l'uso di armi chimiche, io invece ero l'unico o meglio tra i pochi a non cadere a queste bufale diffuse dai media e social media occidentali e sionisti e che invece a usare tali armi sono stati gli 'oppositori'.
Mentre voi vi emozionavate di fronte a storie strappalacrime di curdi, cristiani e altre minoranze siriane che emigravano dal loro paese, io invece ero l'unico ad avere già capito che questa guerra avrebbe provocato un esodo di massa.
Mentre voi parlavate di democrazia in Siria e persino di sinistra, io invece ero l'unico a capire che la Siria era un regime democratico e che al governo non c'era solo un partito politico, il Partito Baath, ma altri partiti tendenzialmente di sinistra e sindacati e che i siriani avevano diritti sociali, economici, politici e civili.
Mentre voi festeggiate, io invece no perché il golpe non è liberazione.
Il mondo adesso è piombato nuovamente nell'oscurità totale.
Prima era la Germania nazista, oggi l'occidente democratico: due periodi diversi, ma stessa sostanza e stessi piani.
1 note · View note
alephsblog · 9 months ago
Text
“I giornali di oggi 6 maggio 2024 – otto anni dopo la Brexit, l’elezione di Trump, il no al referendum Renzi, i finanziamenti ai partiti estremisti e nazisti, i patti politici con Salvini, gli abbracci con i Cinquestelle, l’operazione speciale dell’esercito russo in Italia, le campagne no vax, le fabbriche dei troll, l’ingerenza dei bot, il golpe in Bielorussia, gli assassini mirati nel continente, l’invasione dell’Ucraina, il blocco delle esportazioni di grano, l’uso criminale del gas, le minacce ai Paesi baltici, il sostegno ai separatisti moldavi e l’imposizione delle leggi liberticide in Georgia – scrivono che c’è una «minaccia russa sull’Europa». Ben scavato, vecchia talpa.”
0 notes
roma-sera-giornale · 1 year ago
Text
Ecuador il narco - golpe
De Ficchy Giovanni Lo scontro tra Stato e cartelli della droga hanno definito anche nel Paese sudamericano a cavallo dell’Equatore il contropotere dei narcos, il monopolio della forza legittima e il controllo del territorio prerogative un tempo fondanti dello Stato moderno , sono da anni al centro della disputa tra governi e bande criminali, con queste ultime che oggi hanno accesso a sistemi…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
agrpress-blog · 1 year ago
Text
Negli spazi espositivi della “Sesto Senso Art Gallery”, in Via Margutta 43, giovedì 19 ottobre alle ore 18,30 sarà inaugurata a Roma, a cura della gallerista Barbara Tamburro, la mostra “Grandi maestri della pittura: dagli anni Sessanta ad oggi” nella quale saranno in esposizione le opere di alcuni dei più noti pittori del secondo novecento le cui ricerche attraversano le principali correnti artistiche (dal nuovo realismo alla pop art, dall'astrattismo al realismo esistenziale, fino alla nuova figurazione): Omar Galliani, Mimmo Rotella, Franco Angeli, Renzo Vespignani, Antonio Corpora, Alberto Sughi, Antonio Tamburro (orari apertura galleria: lunedì dalle 10.00 alle 15.30 e dal martedì al  sabato dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 19.30) Partendo dall’opera meno recente (1966) di Renzo Vespignani fino alla grande tela (2023) di Antonio Tamburro, la mostra si configura come un percorso cronologico che attraversa le principali correnti artistiche del secondo novecento per arrivare al figurativo più recente. L’opera “Caffè” di Antonio Tamburro (Isernia, 1948), al centro dell’esposizione, reinterpreta in modo attuale il soggetto femminile con una carica sensuale e una forza espressiva di grande impatto. Le donne sono protagoniste di molti quadri di Tamburro, un pittore, come ama definirsi lui, che continua ad emozionare attraverso la sua tecnica magistrale e il suo stile espressivo. Nel corso della sua carriera ha sperimentato varie tematiche pittoriche: dalle spiagge alle periferie, dalle biciclette ai caffè, fino alle metropoli urbane e alla serie degli ombrelli. Del 1966 è invece “Autoritratto” di Renzo Vespignani (Roma, 1924 - Roma, 2001) che sembra caratterizzarsi, come le altre opere del periodo, da un tono dolorosamente poetico come evidente dall’espressione di sofferta inquietudine. Pochi anni prima infatti, nel 1963, con i pittori Gianfranco Ferroni, Ennio Calabria, Giuseppe Guerreschi, Piero Guccione e Alberto Gianquinto e i critici d'arte Dario Micacchi, Antonio Del Guercio e Duilio Morosini, l’artista aveva fondato il gruppo “Il pro e il Contro”, divenuto fin da subito un punto di riferimento per le neonate sperimentazioni neofigurative. Seguono cronologicamente, entrambe degli anni ‘70, le opere di Franco Angeli e Antonio Corpora, artisti che usano il colore quasi come unica forza espressiva ed emotiva. Per Franco Angeli (Roma, 14 maggio 1935 - Roma, 12 novembre 1988), figura chiave di quella nuova generazione di pittori romani venuta impetuosamente alla ribalta all'aurora degli anni '60, gli anni ‘70 rappresentano una fase importante e matura del suo lavoro in cui esprime “una volontà di trasformazione e di lotta”, che carica la sua pittura di intensa partecipazione agli avvenimenti politici e sociali, dal colpo di stato in Cile alla guerra del Vietnam, dalle proteste studentesche al golpe militare in Argentina, fino al rapimento di Aldo Moro e alla strategia della tensione. Antonio Corpora (Tunisi, 15 agosto 1909 - Roma, 5 settembre 2004), invece, alla fine degli anni '40 si allontana sempre più dalle espressioni cubiste per avvicinarsi ad un linguaggio libero delle forme che negli anni '50 lo porterà all'espressionismo. Negli anni '60 le sue opere assumono un'espressione informale, tuttavia le ultime forme geometriche dei suoi dipinti si dissolvono solo agli inizi degli anni '70, come visibile nell’opera esposta del 1970. Interessante il confronto tra l’opera di Tamburro e il “Caffè” di Alberto Sughi (Cesena, 5 ottobre 1928 - Bologna, 31 marzo 2012) del 1980; anche qui la carnagione chiara e la malinconia esistenziale della giovane caratterizzano la composizione dell’artista, che pone però il suo focus sull’espressione enigmatica del soggetto femminile e sullo sguardo dell’uomo su di lei. L’artista rifugge ogni tentazione sociale mettendo in scena momenti di vita quotidiana senza eroi. Enrico Crispolti nel 1956 inquadrò la sua pittura nell'alveo del realismo esistenziale. Alberto Sughi
sceglie di coltivare una ricerca più intima e introspettiva che si sofferma sul malessere della società civile e dell’animo umano. Racconta questa crisi rappresentando soggetti solitari contestualizzati nelle periferie delle grandi realtà urbane, luoghi dove si respira un’atmosfera di solitudine. Mimmo Rotella (Catanzaro, 7 ottobre 1918 - Milano, 8 gennaio 2006), uno degli artisti italiani più attivi all’interno del movimento del Nouveau Réalisme sviluppatosi negli anni Sessanta, è presente con “Attenti al giardino” del 2001, uno splendido décollage dai colori vivaci; i primi décollages sono stati realizzati dall’artista nel 1953, strappando manifesti dai muri e poi ulteriormente lacerati in studio. Quest’opera in particolare è stata realizzata lo stesso anno in cui era all’apice di riconoscimenti, con la nascita della Fondazione Mimmo Rotella. Infine Omar Galliani (Montecchio Emilia, 1954), il cui lavoro si fonda sul disegno e sulle sue possibilità espressive, con “Kumara Kom” del 2004, una donna dai bellissimi tratti in bianco e nero, incorniciata da colori brillanti ai lati. L'artista, noto per la sua tecnica impeccabile e il suo approccio artistico innovativo, utilizza una combinazione di strumenti tradizionali e moderni, come matite, carboncino e inchiostro, creando opere che sono caratterizzate da un equilibrio tra dettaglio minuzioso e sfumature suggestive. La sua maestria nella gestione della luce e dell’ombra conferisce un realismo magnetico che cattura l’attenzione dello spettatore.
0 notes
kneedeepincynade · 1 year ago
Text
The DPP can sell itself all it wants,it sill never be able to doom the Taiwan island to slavery under the us
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
😡 L'INGENUITÀ E LA CODARDIA DELLA CRICCA DI SEPARATISTI E MOLESTATORI SESSUALI DEL REGIME-FANTOCCIO DI TAIWAN 😡
🇨🇳 Oggi, 11/10, il Compagno Chen Binhua - Portavoce dell'Ufficio per gli Affari di Taiwan del Consiglio di Stato, ha nuovamente sottolineato l'erratico, ingenuo e codardo comportamento della cricca di separatisti e molestatori sessuali del Partito Democratico Progressista di Taiwan 👍
🤮 Le osservazioni del DPP sulla possibilità di un'operazione militare dell'Esercito Popolare di Liberazione nello Stretto dato che si è verificata un'escalation nel Conflitto Israelo-Palestinese, dimostrano che i separatisti e molestatori sessuali del regime-fantoccio sono sia spaventati che ingenui: pensano che gli USA non li abbandoneranno al momento più opportuno 🤦‍♀️
🤔 Come tutte le pedine, come tutti i fantocci delle tigri di carta statunitensi, anche il DPP verrà abbandonato 👍
💬 «Dalla caduta di Saigon alla fuga da Kabul, dall'Iraq all'Afghanistan, passando per la Libia, gli USA hanno alimentato ovunque le fiamme per i propri scopi egoistici, e - quando la situazione non è favorevole, si ritirano, scaricando il problema sugli altri», ha sottolineato il Portavoce 🇨🇳
🇺🇸 L'ignobile comporamento degli USA negli eventi sopracitati convalida a pieno l'oscura quanto sincera frase di Henry Kissinger: «Essere un nemico dell'America può essere pericoloso, ma esserle amico è fatale» ⚰️
👍 Le persone, a Taiwan, sanno che l'illegale separatismo del DPP significa "guerra", e vendipatria come Tsai Ing-wen e Lai Qingde mettono a rischio la Pace e la Stabilità della Regione ⚔️
🇨🇳 Il Processo di Riunificazione Cinese è inarrestabile ed inevitabile, e né gli USA né i loro leccapiedi del DPP potranno esercitare la coercizione contro il Popolo Cinese sulla Questione di Taiwan ⭐️
🐲 Yok Mu-ming: "Gli USA hanno un «piano di distruzione» per Taiwan" 🇺🇸
🤮 Le farneticazioni di Lai Qingde promuovono la distruzione di Taiwan per consacrare la totale genuflessione dei separatisti agli USA
🇹🇼 Scoppia lo scandalo delle molestie sessuali nel partito separatista pro-US del regime-fantoccio di Taiwan, coinvolto anche un "attivista pro-democracy" che partecipò al tentativo di golpe del 1989 🤮
🇹🇼 L'ignobile cricca di separatisti pro-US del regime-fantoccio di Taiwan raggiunge il picco della follia: i Cinesi della RPC non saranno più riconosciuti come "connazionali" | Quale "ROC"? Solo individualismo sfrenato senza valori! 🤮
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan 😘
😡 THE NAIVETY AND COWARDY OF THE CLIQUE OF SEPARATISTS AND SEXUAL HARASSERS OF THE TAIWAN PUPPET REGIME 😡
🇨🇳 Today, 11/10, Comrade Chen Binhua - Spokesperson of the Taiwan Affairs Office of the State Council, once again highlighted the erratic, naive and cowardly behavior of the clique of separatists and sexual harassers of the Democratic Progressive Party of Taiwan 👍
🤮 The DPP's remarks on the possibility of a cross-Strait People's Liberation Army military operation as there has been an escalation in the Israeli-Palestinian conflict demonstrate that the puppet regime's separatists and sexual harassers are both scared and naive : they think that the USA will not abandon them at the most opportune moment
🤔 Like all pawns, like all puppets of the US paper tigers, the DPP will also be abandoned 👍
💬 «From the fall of Saigon to the escape from Kabul, from Iraq to Afghanistan, passing through Libya, the USA has fanned the flames everywhere for its own selfish purposes, and - when the situation is not favourable, it withdraws, unloading the problem on others", underlined the Spokesperson 🇨🇳
🇺🇸 The ignoble behavior of the USA in the aforementioned events fully validates Henry Kissinger's dark yet sincere phrase: «Being an enemy of America can be dangerous, but being a friend is fatal» ⚰️
👍 People in Taiwan know that the DPP's illegal separatism means "war", and traitors like Tsai Ing-wen and Lai Qingde put the Peace and Stability of the Region at risk ⚔️
🇨🇳 The Chinese Reunification Process is unstoppable and inevitable, and neither the US nor its DPP toadies will be able to exercise coercion against the Chinese People over the Taiwan Issue ⭐️
🐲 Yok Mu-ming: "The US has a «destruction plan» for Taiwan" 🇺🇸
🤮 Lai Qingde's ramblings promote the destruction of Taiwan to consecrate the total genuflection of the separatists to the USA
🇹🇼 The sexual harassment scandal breaks out in the pro-US separatist party of the Taiwanese puppet regime, also involving a "pro-democracy activist" who participated in the 1989 coup attempt 🤮
🇹🇼 The ignoble clique of pro-US separatists of the puppet regime in Taiwan reaches the peak of madness: the Chinese of the PRC will no longer be recognized as "compatriots" | What"ROC"? Just unbridled individualism without values! 🤮
🌸 Subscribe 👉 @collectivoshaoshan 😘
1 note · View note