#mi è preso un colpo
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the-tenth-arcanum · 9 months ago
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madò ama sembrava stessi per annunciare l'attacco alle torri gemelle
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ffantasmi · 2 years ago
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FRANCESCA?
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ideeperscrittori · 3 months ago
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IL MIO DIFFICILE RAPPORTO CON LA TAC
Domani devo fare una TAC con mezzo di contrasto per il solito motivo: il simpatico Linfoma Non Hodgkin che ha deciso di entrare nella mia vita. E ho rispettato una tradizione. Ogni volta che devo svolgere questo esame, il mio coefficiente di imbecillità supera il livello di guardia.
L'altra volta ho dimenticato la borsa con i documenti sanitari alla fermata dell'autobus, ma il destino è stato misericordioso perché poi l'ho ritrovata. Stavolta ho fatto un'altra boiata, per fortuna senza conseguenze.
Ma andiamo con ordine.
Alcune settimane fa ho avuto la visita oncoematologica e mi hanno prescritto un'immensa quantità di esami, tra cui questa TAC.
Purtroppo i medici non me l'hanno prenotata nell'ospedale che mi ha preso in carico. Hanno detto: "Eh, a differenza di un esame tipicamente rivolto ai pazienti oncologici come la PET, la TAC non possiamo prenotarla noi, perché riguarda una platea molto più vasta. Devi pensarci da solo". Mi aspettavo che aggiungessero: "Niente di personale, amico". Ma so bene che non è colpa dei medici. La colpa è del sistema.
Insomma: l'ospedale mi ha preso in carico, ma non per la TAC. E sapete come funziona? Quando prenoti tu un esame con la ricetta, molte cose possono andare storte. Diventa un'avventura, un'impresa, qualcosa di rocambolesco. La tua missione è chiara: ottenere una data col Sistema Sanitario Nazionale in tempi possibilmente inferiori a un'era geologica.
Abito in provincia di Milano, ma ho fatto una ricerca estesa a tutta la Lombardia, perché ovviamente a Milano e provincia non c'era nulla. E mi è capitato un incredibile colpo di fortuna. Una data fantastica: 20 agosto in provincia di Bergamo, a mezz'ora di auto da casa mia. Forse si è trattato di una congiunzione astrale. Forse si è liberato un posto per una disdetta.
E veniamo alla boiata.
L'altra volta, prima della TAC, avevo fatto le analisi del sangue per misurare il livello di creatinina. Senza il valore della creatinina, ti rimandano indietro.
Questa incombenza è sempre indicata nei fogli riguardanti la preparazione in vista della TAC.
Stavolta li ho letti? Ma certo che no. Il motivo: "Li leggo il giorno prima, tanto sono le solite cose: stare a digiuno, eccetera".
Stamattina mi sono detto: "Tanto per scrupolo, controlliamo un po' quei fogli". E la terribile verità si è manifestata.
Leggerissimo attacco di disperazione: "Vuoi vedere che mi sono giocato qualcosa che somiglia alla vittoria della lotteria?".
A parte quel mirabile 20 agosto, ricordo date improponibili in province lontanissime. Qualcosa tipo: gennaio 2025.
In teoria, nel caso di date assurde, la TAC si può fare privatamente e chiedere un rimborso. Almeno credo. Ma questo significa altre menate, altri fastidi, altra burocrazia. Niente è paragonabile alla possibilità di risolvere tutto in 24 ore presentandosi a un appuntamento già fissato.
Beffa del destino: l'esame della creatinina è nell'elenco dei mille esami ematochimici raccomandati per il giorno prima della prossima visita ematologica. Forse l'esame è uscito dalla mia mente per questo. Nel mio cervello era programmato per il 28 agosto.
Ero sull'orlo delle lacrime.
Poi mi è venuta in mente un'opzione che in un primo momento avevo escluso.
Mi sono messo a riflettere: "Ho dormito poco questa notte, ma non ho mangiato nulla. Nemmeno un tozzo di pane o un cracker".
A volte in casa ci sono schifezze che sgranocchio di notte per l'ansia. È un'abitudine poco salutare, non prendete esempio da me.
Stavolta no. Armadio della cucina privo di snack. Frigo vuoto. Stomaco vuoto.
Sapete cosa significa?
Ho capito di poter fare l'esame della creatinina oggi.
Dubbio: "Ma otterrò il risultato in tempo?".
Mentre ci pensavo, sono uscito di casa. Non avevo alternative.
Ho fatto una corsa a perdifiato verso il laboratorio di analisi più vicino, perché non ho la macchina.
C'è un laboratorio nel paese in cui abito.
Altro dubbio: "Ma sarà aperto?".
Sono giunto a destinazione e ho scoperto che ha riaperto proprio oggi, dopo la chiusura estiva. Un po' di fortuna ogni tanto ci vuole.
Ho fatto la fila e ho spiegato la situazione.
La signora dell'accettazione è stata gentilissima: "Lei è ancora in tempo: ho prescritto l'urgenza. Risultati entro oggi". Io mi sono esibito in ringraziamenti sperticati e iperbolici: "Mi avete salvato la vita!". E la signora dell'accettazione: "Che bello, ogni tanto salviamo vite".
Quindi alla fine è andato tutto bene. Ho fatto l'esame della creatinina. Ho già avuto il risultato. Domani potrò fare la TAC.
E ora stiamo a vedere.
[L'Ideota]
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angelap3 · 7 months ago
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❤️ 𝑼𝒏𝒂 𝒎𝒂𝒎𝒎𝒂 𝒆̀ 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒉𝒆:
“Vieni a pranzo che ti ho preso il pane buono.” Non il pane fresco. Non il pane caldo. No. Il pane buono.
Una mamma è quella che:
- Amore tieni. Prendi i soldi che mi hai prestato l’altro giorno.
- Ma erano venti euro mamma, questi sono cinquanta.
- Non fa niente. Mettili via che ti fanno comodo.
E intanto te li spinge giù nella tasca.
Una mamma è quella che:
“Allora? Raccontami qualcosa!” E mentre tu racconti del più e del meno, lei ti guarda gli occhi come se guardasse l’infinito da uno spioncino.
E mentre stai ancora parlando, ti interrompe e ti fa: come stai amore? Stai bene?
Una mamma è quella che:
- Amore senti che dolci questi pachino!
- Mamma adesso non mi v..
Troppo tardi. Col dito è già arrivata in fondo alla trachea.
Una mamma è quella che:
- Come stai tesoro?
- Eh insomma mamma. Un po’ di raffreddore.
- Hai preso un colpo d’aria?
- Ma non lo so mamma. Magari un po’ di freddo.
- Copriti bene che vai sempre in giro con “ I RENI “ scoperti.
E mentre te lo dice, ti spinge la maglietta giù nei pantaloni.
Una mamma è quella che:
tu potrai anche fare 180 corsi di cucina... Utilizzare solo prodotti biologici.... Prendere tre stelle Michelin... ma i suoi pomodori al riso saranno sempre mille volte più buoni dei tuoi. E comunque sia alla fine ti dirà: “Mah. L’ultima volta mi sono venuti meglio.”
Una mamma è quella che:
“L’altro giorno ho visto un film bellissimo SUL SECONDO“ “Com’era il titolo mamma?“ “Boh, non me lo ricordo “ “ Vabbè ma di che parlava “ “ Non mi ricordo niente. Ma è stato proprio bellissimo “
Una mamma è quella che:
- Non fare troppo tardi che poi domani dormi fino a mezzogiorno!
- Veramente sono già a letto mamma.
(cambio immediato di tonalità che diventa calma, tiepida, felice. Quasi le avessero appena comunicato una splendida notizia)
- Ecco. Copriti bene! “
Una mamma è quella che:
“Amore al telegiornale hanno detto che si fregano i numeri delle carte di credito.” “Ma da dove mamma?” “Non ho capito, ma tu stai attento.”
Una mamma è quella che:
“Amore vai piano!”
“Mamma vado in treno”
“Vai piano lo stesso!”
Una mamma è quella che:
Lei 50, tu 20.
- Tesoro mi accompagni a fare un po’ di spesa?
- Dai che palle mamma! Prossima volta. Giuro!
Lei 70, tu 40.
- Mamma andiamo a fare un po’ di spesa, ti accompagno?
- Ho un gran dolore alle ossa tesoro. Vai tu. Prendi un po’ di carne e di verdura. Poi ti ridò i soldi.
Una mamma è quella che:
- Buona notte amore.
- Buona notte mamma.
E tu dormi. E invece lei, soltanto un po’.
~A. Faber~
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spettriedemoni · 8 months ago
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Riunioni di condominio
Ieri oltre agli scazzi vari ci si è messa la riunione di condominio a dare il colpo finale.
Ho dovuto sopportare un paio di ore di lamentele varie la cui più originale è stata quella di un condomino che non si fa capace di dover pagare le raccomandate per coloro che non hanno la PEC. È stato un continuo "Perché gliele dobbiamo pagare noi?" e a nulla è servito spiegarli che quelle sono spese del condominio quindi non è che se le paga lui ma le paghiamo tutti in quanto condomini. Tra l'altro questa non è la spesa più grossa del condominio visto e considerato che il precedente amministratore ha lasciato diverse migliaia di euro di debiti.
Finita la riunione ne abbiamo fatta un'altra tra noi due tre condomini per scambiarci impressioni, informazioni e pareri: altra mezz'ora. Tornato a casa poi ho iniziato ad avvertire molto freddo visto che la sala della riunione era senza riscaldamento e poco dopo pure un forte mal di stomaco. Se mi sono preso qualche accidente gli faccio pagare i danni.
Verso le ore 23 poi, dopo aver fatto anche io la PEC, sempre il condomino di cui sopra ha iniziato a tempestare di messaggi il gruppo Whatsapp della nostra palazzina.
Ci vuole il fisico per fare queste riunioni. E la pazienza.
Comincio a scarseggiare di entrambe.
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idettaglihere · 1 month ago
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In pochi secondi sono la Jessica di 8 anni, mia madre di colpo smette di parlarmi e fa finta che non esisto in casa. Cosa devo fare ora? Posso bere se ho sete? Posso mangiare se ho fame? Lei mi fa molta paura, chissà cosa ho fatto di così brutto. Lei non me lo dice quindi la mia testa inizia a vagare, ed effettivamente se ci penso sono proprio una bambina cattiva e incapace, quella operazione di matematica non mi usciva, ci ho provato tante volte ma ho preso un brutto voto. Sono solo una delusione per la mamma, fa bene a non volermi. Ho le unghie lunghe che mia zia adora pitturarmi di colori diversi ogni settimana, ma non sa che le infilo nella pelle delle braccia perché non so cosa altro fare per affrontare la paura che provo a casa, abbandonata a me stessa. La mamma parla proprio con tutti, fa finta di volermi bene davanti agli altri, poi a casa mi vuole male, chissà perché. Cerco di non dare fastidio, sto in silenzio perché tanto lei non risponde ad alcuna mia domanda. Sono una bambina cattiva, ma sono a letto e sento che non respiro, se lo dico a mamma chissà se mi aiuta.. forse è meglio aspettare che io stia meglio, magari passa, se domani starò peggio lo dirò alle maestre che il mio petto fa male e penso a cose brutte. Non riesco a mangiare perché devo stare seduta con lei al tavolo e mi fa paura, ma sono obbligata altrimenti lei si arrabbia di più. Dopo vado sempre in bagno perchè mi fa male la pancia. Ho 8 anni e capisco che la mia mamma non mi vuole. Ne ho 26, ho fatto un piccolo sbaglio e mamma non mi parla più. Le unghie sono diventate lame. Il petto che fa male è un attacco di panico. Io sono sola ma accarezzo i miei cani. Resisto solo per loro.
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falcemartello · 1 year ago
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ATTENZIONE !?!
A seguire:
E' MORTO PERCHE'
* e' scivolato sulle foglie secche e ha battuto la testa
* ha preso il tetano pungendosi con un riccio di castagne e non aveva fatto l'antitetanica
* diceva che i fichi si possono mangiare con la buccia, ma lo ha fatto con un fico d'India
* coma etilico alla festa dell'uva
* il melograno gli è esploso nello stomaco come una bomba a grappolo
* gli è venuto un colpo quando ha visto la zucca di Halloween illuminata
* in autunno c'è la festa dei morti ed è sempre stato un uomo coerente
* se avesse fatto anche l'antinfluenzale si sarebbe salvato
* non ha retto il troppo freddo dopo il troppo caldo: era sensibile agli sbalzi termici
* il karma. l'autunno scorso mi aveva messo il diserbante sulla pianta di more
* ha fatto esplodere una noce a martellate e un frammento del guscio gli è entrato in un occhio arrivando al cervello
* era un uomo dal sangue freddo: non ha retto il cambiamento climatico
* stava cuocendo delle salsicce sulla griglia in giardino. Le esalazioni
* gli è venuto un infarto quando l'IT-ALERT si è messo a suonare
* la gente ha sempre sofferto di morte improvvisa in autunno anche negli anni scorsi. E pure nei secoli scorsi.
➡️ 🌐 t.me/ArsenaleKappa 🅰️ 💥💥
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tra-tutti-i-miei-vorrei · 1 month ago
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Ha eliminato la cartella dei post salvati su Instagram, mi è preso un colpo come ho visto la notifica tra i messaggi.
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pezzidiuncuoreancoravivo · 2 months ago
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Settembre/ottobre sono i mesi peggiori per l'ansia. L'anno scorso non mangiavo più, quest'anno poco ci manca. Ieri è stata una giornata pesantissima, la notte non ho dormito mai per l'ansia, mi son trovata a piangere nel letto da sola, ho ripreso una routine e mi ci devo ancora abituare, stanno cambiando delle cose e altrettante cambieranno, più mettici la dentista con una visita diversa dal solito (e fifona come sono io, non vi dico) che poi alla fine sta giornata l'ho superata senza ripercussioni ma eccomi arrivata a sera che tutta la tensione del giorno si scatena pian piano, la sento nel petto, nello stomaco, nella pancia, incastrata nella mia mente. Sarà il cambio stagione, il cambio vita, non lo so, ma è debilitante aver paura di uscire di casa perché la tua mente gioca brutti scherzi. Al liceo la vivevo meglio, mi alzavo presto, sentivo la musica nell'autobus, avevo crisi d'ansia forti e improvvise nella notte ma questo non mi ha mai creato disagi nell'affrontare le giornate. Ora tutto è così spaventoso e difficile, vedo il terrore dove non ce n'è. Sto facendo un'esperienza diversa e uscire di colpo dalla mia comfort zone è stato un trauma, manco quando lavoravo in fabbrica avevo avuto queste passate, se non sporadicamente e ridotte. Mi sento ridicola, mi vergogno delle mie emozioni, l'ansia è un mostro, ti divora dentro, io non vivo mai le cose perché la mia mente va avanti, o va alla fine oppure ancora più in la a chiedere cosa succederà. Non mi vivo mai il momento se non quelli dove ho paura e ho ansia. Sono a casa e posso rilassarmi dormendo? La mia mente pensa già a domattina e a cosa farò. Non va bene così, io mi sforzo davvero di pensare solo al presente e che fasciarmi la testa prima del dovuto non ha senso ed è deleterio, ma non ci riesco. Ho una fottuta paura di viverla questa vita, forse prima non ne avevo perché non lo realizzavo ma ora che sono grande mi rendo davvero conto che tutto dipende solo da me, che la vita continua e non si ferma se resti indietro, se ne sbatte il cazzo se ti perdi, hai paura o sei pronta. La vita è una fottuta puttana che ti ruba soldi in cambio di brevi istanti di piacere. Ho una visione catastrofica delle cose, lo so. Non so come essere più ottimista, nonostante magari le cose alla fine vanno sempre bene e i momenti no reali, quindi non dettati dall'ansia, sono davvero rari. In questo mese ho preso il lexotan 5 volte, ben 4 volte in più della mia media mensile. Tanto se sento lo psichiatra al massimo me lo darà tutte le sere, quindi tanto vale che lo prendo al bisogno finché magari non passa da solo.
Vabbè.
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restopersempre · 2 months ago
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La notte tra lunedì e martedì, nello specifico verso 00:40, insieme alla mia compagna e una nostra amica, abbiamo avuto un brutto incidente in autostrada. Stavamo tornando a casa dopo una serata bellissima a Siracusa, nessuna delle 3 aveva bevuto, avevamo riso e scherzato e mancavano me o di 4 km alla nostra uscita e nel giro di 10 minuti al massimo saremmo state a casa. Guidava la nostra amica, la mia compagna era davanti e io nel posto dietro di lei. Stavamo ascoltando la radio canticchiando, quando all'improvviso sentiamo un rumore e un colpo fortissimo. Premetto che da quando siamo in Sicilia ho ancora più paura, qui corrono e se ne fregano in tutto e per tutto del codice stradale, quindi non sono mai stata troppo tranquilla. Comunque la nostra macchina che viaggiava a circa 85/90 km orari viene sbalzata in avanti, io sbatto in modo violento la gamba sul sedile di fronte e nella frazione di un secondo non riesco a sentire, mi fischiano le orecchie e vedo tutto offuscato. Ma siamo tutte e 3 vive, a parte qualche livido siamo illese. Circa 50m dietro di noi c'è una macchina ferma, non scende nessuno, è la macchina che ci ha colpito che arrivava non so a quale velocità. Abbiamo paura che si siano fatti male, dopo un po' scende un ragazzo visibilmente scosso che piano piano ci raggiunge e ci dice "ho avuto un colpo di sonno, non ho proprio visto la macchina, non ricordo nulla, ho preso del cortisone per un'allergia e mi si sono chiusi gli occhi". La macchina della nostra amica nella parte posteriore era completamente distrutta, e tra la ruota e l'asfalto c'era incastrato il parafango dell'altra macchina che ha frenato l'impatto e la corsa.
Potevamo morire, poteva morire il ragazzo, potevamo agganciarci a quel parafango e fare un testa coda e con le macchine che passavano a 130km/h potevamo essere travolte. Ma per fortuna non è stato così.
Tutto questo per dire che se state male, avete sonno, vi rendete conto che non siete in grado di mettervi alla guida, avete bevuto ecc... non guidate. Non mettete a rischio la vostra vita e quella di persone che non c'entrano nulla.
Sono 3 notti che io, la mia compagna e la nostra amica non riusciamo a dormire, abbiamo davanti agli occhi quei momenti e sentiamo ancora il rumore fortissimo e la puzza di bruciato, come se stessimo ancora lì.
Vi prego, siate prudenti.
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susieporta · 2 months ago
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Ognuno ha i propri indicatori di benessere. Per esperienza, più leggi l’oroscopo più sei triste e sola. Più aspetti il tuo compleanno più sei triste e sola. Si chiama speranza delle grandi occasioni perché in effetti speri sia l’occasione per cambiare qualcosa in un periodo davvero poco soddisfacente. Nei compleanni più attesi da me ciò che aspettavo era soprattutto che si palesassero certi amori intermittenti, quegli amori latitanti, fautori del vedo e non vedo. Quegli amori che, con i loro auguri dell’ultimo minuto, erano in grado di ribaltare o confermare il risultato della giornata.
Quello che so è che non leggo l’oroscopo da cinque anni e che stamattina ho dimenticato che fosse il mio compleanno. Se gli indicatori non mentono, direi molto bene, a posto così, grazie.
Per quanto riguarda l’oroscopo ho un aneddoto da raccontare che credo parli solo a me, ma lo scrivo ugualmente come piccolo regalo che mi faccio. Qualche mese fa cazzeggiavo sul divano con Dario e, da cazzeggio nasce cazzeggio, ci siamo messi a cercare on line le coppie di segni zodiacali meglio assortiti. Lui è sagittario, io (nonostante me) vergine. Il sito naturalmente sosteneva che sagittario e vergine no no no proprio no, buuuuu, cacca, non si tocca, Branco vomitava al solo pensiero, Fox si faceva il segno della croce. Per la vergine ci vuole il capricorno. Allora ho cominciato a simulare la tragedia, a ripetere che niente, era tutto perduto, addio, dovevamo dirlo ai ragazzi al più presto.
Dario di solito non ama questo tipo di gioco stile cosa faresti se ci lasciassimo? O quanto tempo piangeresti se morissi?” (giochi di ruolo sentimental-apocalittici in cui io, manco a dirlo, sguazzo). Ma quel giorno si è dimostrato sorprendentemente collaborativo, mi ha preso in contropiede e ha chiamato Andrea Ines, l’ha guardata dritta negli occhi con aria solenne. Qui la sceneggiatura avrebbe preteso una battuta tipo “mi spiace tesoro mio, non è colpa tua, mamma e papà si vorranno sempre bene, ma l’oroscopo dice che si devono lasciare”, una risata e via. E invece, tutto serio, le ha detto: “Amore, non so come spiegartelo, sarà un duro colpo per te, ma papà da oggi è diventato capricorno”.
Auguro certi amori cosi e le stelle stanno a guardare.
Enrica Tesio
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condividiamolavita · 11 months ago
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bell'idea di merda mettere come sveglia i tizi di Top Gear
mi è preso un colpo
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mucillo · 4 months ago
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(Un compagno)
Se dovrai scrivere alla mia casa,
Dio salvi mia madre e mio padre,
la tua lettera sarà creduta
mia e sarà benvenuta.
Così la morte entrerà
e il fratellino la festeggerà.
Non dire alla povera mamma
che io sia morto solo.
Dille che il suo figliolo
più grande, è morto con tanta
carne cristiana intorno.
Se dovrai scrivere alla mia casa,
Dio salvi mia madre e mio padre,
non vorranno sapere
se sono morto da forte.
Vorranno sapere se la morte
sia scesa improvvisamente.
Dì loro che la mia fronte
è stata bruciata là dove
mi baciavano, e che fu lieve
il colpo, che mi parve fosse
il bacio di tutte le sere.
Dì loro che avevo goduto
tanto prima di partire,
che non c'era segreto sconosciuto
che mi restasse a scoprire;
che avevo bevuto, bevuto
tanta acqua limpida, tanta,
e che avevo mangiato con letizia,
che andavo incontro al mio fato
quasi a cogliere una primizia
per addolcire il palato.
Dì loro che c'era gran sole
pel campo, e tanto grano
che mi pareva il mio piano;
che c'era tante cicale
che cantavano; e a mezzo giorno
pareva che noi stessimo a falciare,
con gioia, gli uomini intorno.
Dì loro che dopo la morte
è passato un gran carro
tutto quanto per me;
che un uomo, alzando il mio forte
petto, avea detto: Non c'è
uomo più bello preso dalla morte.
Che mi seppellirono con tanta
tanta carne di madri in compagnia
sotto un bosco d'ulivi
che non intristiscono mai;
che c'è vicina una via
ove passano i vivi
cantando con allegria.
Se dovrai scrivere alla mia casa,
Dio salvi mia madre e mio padre,
la tua lettera sarà creduta
mia e sarà benvenuta.
Così la morte entrerà
e il fratellino la festeggerà.
(Corrado Alvaro)
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pettirosso1959 · 4 months ago
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😂😂😂 STO RIDENDO DA UN'ORA:
Tema: racconta i tuoi giorni al mare
Isola Verde, 25 Giugno 2017.
OTTAVO GIORNO DI PRIGIONIA.
Cara maestra precaria,
le scrivo recluso dalla rulott dei nonni a Isola Verde.
Non so se ha presente cossa vol dire avere 8 anni e stare al mare coi nonni che ne hano rispetivamente 78 e 78.
Come molti veci, essi d'estate hano due obietivi nea vita: lamentarsi del caldo e ripararsi dal caldo.
I copulatori che mi generarono con atto sessuale circa 10 anni orsono (ciamarli genitori me vien nervoso), mi hanno cacciato qua dai veci dal 14 Giugno a no so quando!
Io qua passo le mie giornate tra la rulott del campeggio e quando che esco posso rivare fino al segno del quadrato del ombra dea tenda, parchè dopo ciappo il sole e secondo loro muoro.
Sono praticamente come un misto tra Dracula e un can ligà su un albaro.
Cara maestra precaria, par farle capire come che sono ciappato, eco le tape fondamentali dele mie giornate:
7.00 - sveglia e passeggiata al mare... “Fin che no riva el caldo”, dice la nonna.
7.15 - ritorno in casa parchè: “Taca essere soffego”, dice il nonno.
Nel tragitto, acquisto di un craff pa fare colassione. Sarà l’unica crema che vedarò su ste vacanse!
7.30 - la nonna chiede "Cossa magnemo uncò?".
Ma cane del porco, a devo oncora digerire il craff e hai già inamente cosa fare? Comunque dalle 7.40 la nonna taca spignattare!
Dale 8 ale 12.30 resto sul mio recinto a vardare staltri putelli che vanno al mare. Specialmente quelli di altre rasse tipo i tedeschi che essi del caldo non gliene ciava gnente, di mettersi le savatine sui cessi manco che manco, e di nascondersi fin che fanno pissin nella doccia del campeggio no ne parliamo!
12.30 – facio i conpiti.
12.31 – mi rompo i totani di fare i conpiti. Il nonno varda Studio Aperto e la giornalista ci avvisa che è caldo, che bisogna stare dentro. Grassie, mi mancava il colpo di grassia!
12.45 – pranzo sula veranda dela rulott.
Penso che al pranso della comunione i 112 invitati hano magnato manco! Dico che non ho più fame, ma la nonna risponde: “Magna che se no dopo me ciapo paroe da to mama!”
13.45 – riposino.
13.46 – mi sono roto i totani anca di stare in leto. Taco la Tv. Taco i videogiochi. Taco anch'io parchè sto sudando, parchè i veci no tacano l'aria condissionata parchè consuma.
"Nonna go tanto caldo. Tachiamo il clima?"
"No. Se te stè fermo te sopporti". Tu hai 78 anni stai ferma veciassa, io no ci riesso!
"Dopo te ciapi el coera e me ciapo paroe da to mama".
16.00 – ORARIO CHIAVE: LE QUATTRO! Ogni mamma del mondo dice che “AE QUATRO SE POE NDARE IN ACUA”!
Ma mia nonna è diversa: “Ae quatro se va magnare el gelato sfruttando ea linea de ombra dei alberi! Altro che mare, dopo te te brusi e me ciapo paroe da to mama”. E magna anca el gelato.
16.30 – la nonna dice: “Desso ndemo fare ea spesa, così al supermercato ze fresco”. I commessi del supermercato volliono adottarmi, stanno organisando di impinire di acqua la piscina in esposissione nel reparto giocattoli parchè gli faccio pecato.
18.45 – rientro a casa e preparassione del pesce fresco crompato al super. “Nonna chi ga da vegnere?”
“Soeo noialtri tre. Ma ze ben che te magni tanto pesse, se no dopo me ciapo paroe da to mama”.
19.45 – cena di pesse. Credo che solo oggi ho preso 8 Kg! Il costume no mi va altro bene, ma chi se ne ciava parchè tanto qua l’unica acqua che vedo è quella della doccia delle 20.30.
20.30 – doccia. Ogni sera. No sono mai stato così neto in vita mia!
21.00 – “Posso ndare fora adesso nonna?”
“Si... MA VIEN QUA CHE METEMO EA CREMA”.
“Ma nonna, è scuro ormai!”
“Tasi e metti ea crema se no dopo me ciapo paroe da to mama!”
21.10 – passeggiata lungomare. Par vendicarmi gli facio sputanare almanco 20 euro di giostre! Tiè veciassi!
22.00 – il nonno dice: “Te me pari stufo Toma, ndemo casa. Ze mejo che te dormi se no dopo se ciapemo paroe da to mama”.
22.30 – sono in leto de novo.
Insoma maestra, spero che quei due esseri umani che mi hanno trasmesso il loro dna difettoso (genitori cancari) vengano a tormi presto!
Mi sono frantumato i maronsini di stare qua.
Le chiedo di capire la situassione diffilce e veda di darmi almanco 8 su sto tema… se no dopo te te ciapi paroe da me mama!
Saluti.
Il prigioniero,
Toma Scantamburlo.
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piccolaaa3 · 2 years ago
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1° Grande Amore: Edoardo (avevo 6-7 anni)
Afferrò letteralmente un ragazzo per il collo e lo appese al muro solo perché voleva vendicarsi di un mio scherzo. "Falle del male e ti vengo a cercare sotto casa" gli disse, davanti a studenti, bidelli e professori vari.
2° Grande Amore: Diego (avevo 16-17 anni)
Mi svegliai alle due di notte per un incubo e lui si mise a suonare al piano per tranquillizzarmi e farmi riaddormentare, ripeto, ALLE 2 DI NOTTE.
"Ti decido questa melodia, sperando ti aiuti a riaddormentarti e fare sogni tranquilli" mi disse.
Ecco, come ho potuto passare da questo (☝🏼) all'abbracciare il mio ragazzo che piangeva per la ex e all'offrirgli comunque la mia amicizia dopo essermi sentita letteralmente dire "hai un corpo bellissimo, mi trovo benissimo a parlare con te e sei dolcissima.. ma in questo momento ho testa solo per le canne e il pc".
Com.. cos.. MA CHE CAZZO MI È PRESO??
Dai 17 ai 23 anni devo essere diventata scema tutto d'un colpo, non c'è altra spiegazione..
#me
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girlgawain · 8 months ago
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Hi mootie! Nell' ultimo ask ti ho chiesto come stava procedendo la lettura di Fondazione e Terra e nella tua risposta mi hai dato una classifica personale dei libri. Mi piacerebbe molto avere una breve (o no) opinione per ognuno, se ti fa piacere 👀👉👈
Ciao, sempre un piacere trovarti nella mia askbox! Scusami se ho fatto aspettare tanto per la risposta, ma siccome prevedevo che sarei andata per le lunghe ho preferito scriverla da pc. Ecco qui le mie (non molto brevi) opinioni sui libri della Fondazione :)
Preludio alla Fondazione - il primo della mia classifica oltre a essere il primo prequel. Lo considero il mio preferito per due motivi principali: i personaggi e la trama. Per quanto riguarda il primo punto, penso che tu sia l'ultima a cui debba spiegare il fascino di Hari e Dors e del modo in cui la loro relazione si evolve; per il secondo, col senno di poi apprezzo ancora di più il colpo di scena finale in cui si rivela che Hummin e Demerzel sono la stessa persona (anzi, lo stesso robot), perché - come dirò anche più avanti - non sempre i colpi di scena finale degli altri libri mi hanno colpito in positivo, purtroppo. Inoltre, anche la caratterizzazione di Trantor, con i suoi vari settori, è al suo picco qui, secondo me: una cosa che non amo del poco di fantascienza che conosco è quando interi pianeti vengono caratterizzati come se fossero città, anche se nel caso della Fondazione la cosa ha anche abbastanza senso, quindi ho apprezzato che in questo romanzo si vedano aree anche molto diverse dello stesso pianeta capitale.
Fondazione Anno Zero - la mia relazione odi et amo con questa serie inizia qui. Da una parte, ho apprezzato la struttura con grandi salti temporali da una parte all'altra più di quanto mi aspettassi, e seguire Hari fino alla vecchiaia mi ha fatto affezionare ancora di più a lui e alla sua famiglia, al punto che mi sono davvero dispiaciuta alla fine, quando si ritrova anziano e solo; un'altra cosa in cui il romanzo è riuscito è stata farmi addentrare nella trilogia principale con grandi aspettative (molte delle quali sono state un po' deluse). Non posso dimenticare la parte terza, per��; l'ho già menzionato altre volte, ma non mi è piaciuta per niente, e non solo perché è la parte in cui Dors ci lascia: avevo capito che Elar era sospetto dalla prima pagina in cui era uscito, e fino all'ultimo ho sperato che non fosse davvero un cattivo "a sorpresa" così ovvio, perché a dirla tutta mi stava anche piacendo il ruolo che stava assumendo nella storia, come sfidante all'autorità assoluta di Hari in fatto di psicostoria, prima che si rivelassero le sue vere intenzioni; avevo sperato che a questo punto l'elaborazione della psicostoria sarebbe diventato un lavoro più collettivo - cosa che poi è successa comunque, più in là - ma alla fine la storia ha preso la direzione che, secondo me, era più prevedibile e meno interessante, quindi quando Dors è morta ci sono rimasta doppiamente male.
Prima Fondazione - non so se è un'opinione impopolare, ma questo è stato il mio libro preferito della trilogia principale, ma allo stesso tempo non ho molto da dire sul perché. Come in Fondazione Anno Zero, ho apprezzato la struttura con grandi salti temporali, e in particolare, in questo caso, il fatto che si trattasse più di una serie di racconti che di un romanzo vero e proprio: dato lo status di eroi che Hardin e Mallow avrebbero ottenuto in futuro, ha senso che le loro storie siano raccontate già quasi come miti; ha giocato molto in suo favore anche la curiosità nel vedere i primi anni della Fondazione e la soddisfazione nel vedere la sua progressiva acquisizione di potere nella politica galattica attraverso diversi stratagemmi: in particolare, i capitoli di Hardin mi hanno tenuto con gli occhi incollati alle pagine. Devo dire, però, che mi ha divertito (derogatory) vedere che il genere femminile era completamente scomparso nel passaggio dai prequel alla serie principale: altri tempi, suppongo.
Fondazione e Impero - non mentirò: la prima parte mi ha annoiato. L'unico personaggio di cui non ho dimenticato il nome appena l'ho finita è Bel Riose. La seconda parte ha recuperato il mio interesse, con l'inizio della storia dei Darell e del Mulo (e inoltre shout out al mio uomo Han Pritcher: ha fatto del suo meglio e gli voglio bene): l'idea di inserire finalmente una crepa nel piano Seldon ha reso le cose interessanti nel momento in cui rischiavano di farsi noiose, e anche stavolta il colpo di scena finale è stato ben fatto, secondo me.
Seconda Fondazione - ah, Seconda Fondazione: cosa devo fare con te? La prima parte non mi ha fatto davvero né caldo né freddo: l'unico elemento che ho trovato personalmente interessante è stata la prospettiva di Pritcher (my beloved), che ci mostra il modo in cui il controllo mentale funziona in questa serie; mi piace il fatto che qui le persone manipolate sono in un certo senso consapevoli di ciò che sta accadendo, anche se non sono in grado di cambiarlo: qui inizia, però, il trend degli infiltrati della Seconda Fondazione che spuntano come funghi, ossia l'elemento che meno mi è piaciuto di tutto il romanzo (e in parte anche dei successivi). Per quanto riguarda la seconda parte, ho amato Arcadia Darell: dopo una sfilza di eroi supermaschi supervirili nei romanzi precedenti (con l'esclusione di Bayta), avere una ragazzina quattordicenne, molto intelligente e molto immatura allo stesso tempo, tra i personaggi principali è stata per me una boccata d'aria fresca, e a dirla tutta non mi poteva fregare di meno degli altri. Non esagero quando dico che, con la caterva di plot twist tutti ficcati negli ultimi due capitoli, quando si scopre che la Seconda Fondazione in realtà è su Trantor e ha segretamente influenzato Arcadia da quando era piccola, avrei voluto buttare il libro dalla finestra: secondo me la spiegazione "un cerchio non ha estremi" era già più che sufficiente, e il plot twist sul plot twist non mi ha colpito positivamente.
L'orlo della Fondazione - questo libro aveva l'arduo compito di partire dalla conclusione di Seconda Fondazione, e se ancora non mi va a genio il fatto che la Seconda Fondazione sia su Trantor, tutto il resto è stato abbastanza per far tornare la serie nelle mie buone grazie: nessun gruppo di personaggi principali supera quelli dei prequel, per me, ma Trevize, Pelorat, Gendibal e la Branno ci si avvicinano abbastanza. Purtroppo, anche qui il finale è stata la cosa che ho apprezzato di meno, come ho accennato in un post che avevo scritto a caldo appena avevo finito il libro: agli infiltrati della Seconda Fondazione si sono aggiunti gli infiltrati di Gaia che spuntano come funghi (non so come avrebbe funzionato a livello di trama, ma a livello di caratterizzazione e tematico secondo me sarebbe stato più efficace se Novi fosse stata davvero una semplice hamiana, ma questa è più una preferenza mia che una vera e propria critica), e non mi piace il fatto che Trevize fa sempre le decisioni giuste perché sì. Allo stesso tempo, però, immagino che allora il trope del prescelto fosse visto con meno antipatia di oggi.
Fondazione e Terra - Ne ho già parlato molto rispondendo all'ultima ask che mi avevi mandato, e mantengo tutte le opinioni che ho espresso lì, ma aggiungo che quando si scopre che Bliss era stata condizionata da Daneel la mia reazione è stata dire ad alta voce "Dai, non di nuovo!", e che la rappresentazione dell'ermafroditismo dei solariani mi ha messo piuttosto a disagio, nonostante mi ritenga una lettrice abbastanza paziente da questo punto di vista..
Grazie per essere venuta alla mia TED Talk :D
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