#letteratura classica
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animula-vagula-blandula · 1 year ago
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-Memorie di Adriano, Marguerite Yourcenar
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princessofmistake · 8 months ago
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« Mi domando chi sarà stato il primo a scoprire l'efficacia della poesia per spegnere l'amore! » « Ho sempre pensato che la poesia fosse nutrimento dell'amore », disse Darcy. « Forse di un amore deciso e vigoroso. Quello che è già forte, trae nutrimento da ogni cosa. Ma se si tratta soltanto di una tenue, pallida inclinazione, sono sicura che un buon sonetto ne ha subito ragione. »
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Cassandra, C. Wolf, 1983
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pier-carlo-universe · 5 days ago
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Tre Capolavori di Shakespeare Rivivono nel Nuovo Libro di Paul Sterling
Un viaggio emozionante attraverso Romeo e Giulietta, Amleto e Macbeth raccontati con maestria
Un viaggio emozionante attraverso Romeo e Giulietta, Amleto e Macbeth raccontati con maestria. Paul Sterling, come un moderno menestrello, riporta in vita tre dei più grandi capolavori di William Shakespeare: Romeo e Giulietta, Amleto e Macbeth. Pubblicato da AEDE Books, il suo nuovo libro non è semplicemente una raccolta di storie, ma un’esperienza avvincente che promette di farvi innamorare,…
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pierciccarese · 2 years ago
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Dante nacque nel 1265 a Firenze. All'età di nove anni stando al racconto della "vita nuova" c'è il primo incontro con "l'angiola giovanissima" Beatrice, figlia di Folco dei portinari, di pochi mesi più giovani, poi data e sposa Simone de Bardi. A sua volta Dante nel febbraio del 1277 contrae promessa di matrimonio con Gemma di Manetto Donati. Dante si afferma come poeta d'amore in volgare con una produzione di rime che trova vita nella "Vita nuova" pubblicato nel 1293 circa, mentre nel "Convivio" Dante ricostruisce l'inizio dei suoi studi filosofici per poi trovare conforto dalla morte di Beatrice, scomparsa prematuramente nel giugno del 1290. Nel giugno del 1300 viene eletto tra i sei priori destinati alla guida di Firenze. Il conflitto fra guelfi si acuisce sempre di più. Nell'estate del 1301 Bonifacio VIII chiede, sollecitato dai neri, a Carlos di valois fratello del re di Francia di andare a Firenze. Dante si reca a Roma per scongiurare l'intervento francese, ma all'inizio di novembre i francesi entrano a Firenze e prendono le parti dei Neri e instaurano un nuovo priorato. Dante ancora a Roma viene condannato al confino per corruzione e peculato emanata a gennaio del 1302. Non essendosi presentato a Firenze a marzo Dante viene condannato alla confisca dei beni e al rogo. Nel 1315 Dante rifiuta sdegnato l'amnistia offerta dal comune di Firenze al prezzo di una multa e di un rito umiliante. Nel 1319 Dante si trasferisce a Ravenna presso Guido Novello da Polenta. Qui circondato da amici e discepoli completa il Paradiso. Dopo aver sostato a Verona e a Bologna nel 1321 ritorna a Ravenna dove si ammala e muore tra il 13 e il 14 settembre, le sue spoglie sono ancora ìn quest'ultima città anche se Firenze per secoli ha tentato di riaverle, non torneranno mai a casa.
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libero-de-mente · 2 years ago
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Sextoria
Eschilo altrimenti Sofocle, così Tucidite.Siccome c'ho un Omero, Pindaro in Fidia e Talete a me così non c'è Pericle.Questa è una Storia ad alto contenuto Erodoto.
- LiberoDeMente
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ross-nekochan · 28 days ago
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Ciao
Qual è il motivo per cui Yukio Mishima ti affascina così tanto? Qual è la cosa che ti piace di più di questo scrittore?
Ciao a te!
Grazie mille per questa domanda sul mio amore puro 💘
Mishima mi ha colpito da subito nel lontano 2017 per una cosa in particolare: in tempi molto poco sospetti, già praticava body building!
Essendo io ai quei tempi alle prime armi è stato interesse allo stato puro da subito, specie se consideriamo che viene da un contesto molto lontano da quello euro-americano.
Ovviamente poi ho studiato meglio anche il suo pensiero e il motivo del suo interesse nel culto del corpo (che spiega nel saggio "Sole e Acciaio") e mi sono ritrovata in molti punti del suo pensiero. In verità è stato un grande appassionato della letteratura classica greca e grazie a questo, molte delle sue idee erano letteralmente visionarie e incomprensibili per il Giappone della sua epoca.
Poi, vabbè, con lo studio per la tesi magistrale sono scesa ancora più a fondo ed è stato ancora peggio! Mi sono ritrovata persino nella sua psicologia complicata e ho completamente perso la testa per lui.
Il suo pensiero è sempre stato un mix esplosivo di contrapposizioni super affascinanti... talmente esplosivo che non a caso ha dato un po' di matto facendo golpe e seppuku.
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pristina-nomine · 2 months ago
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That line about refusing to drink and eat! I forgot about that.
I always wonder how plausible it is for these parallels to be intentional... surely Emily Brontë knew about the myth, but?
Cathy 2 and Persephone
It might just be a product of my Littlefinger = Heathcliff obsession, but Cathy 2 and Heathcliff are kind of a desexualized Persephone and Hades to me.
Cathy 2 is born on Spring Equinox and she first encounters Heathcliff while bouncing around on the moor. He is her uncle by marriage. He does kidnap her and changes her identity, and she (who did bring some much needed lightness to the book with her presence) becomes as gloomy, depressed and spiteful as those around her at Wuthering Heights. She even says “I feel like death!”. She is abducted in late August and her “defeat” of Heathcliff’s revenge comes around at the start of spring (and the “defeat” is very much facilitated by her mother’s presence/memory/ghost, though the motivations are very different). And then we have this during her abduction:
“‘I wouldn’t eat or drink here, if I were starving.’”
(Chapter 27)
And indeed she does return to Thrushcross Grange at the end.
It is probably just Cathy 2’s storyline being inspired by Beauty and the Beast and general Gothic tales of abducted girls, I doubt that there is a deeper allusion, but they are linked together in my mind.
@pristina-nomine @snapedesiccatedwomb
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unfilodaria · 1 year ago
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dato che @anonpeggioredelmondo ha detto che potevamo sentirci liberi di autotaggarci, io lo faccio, tze
1. Are you named after anyone?
Il mio nome è la classica "pezza a colori" come si suol dire dalle mie parti. Nessuno in particolare a cui riferirsi ma in famiglia tra zii, bisnonni e cugini ce ne sono almeno tre o quattro. Il Maria poi ha dato un tocco esotico, che mi ha creato non pochi problemi ma mi ha salvato da un inverecondo Annino, perchè nato il giorno di Sant'Anna
2. Quando è stata l'ultima volta che hai pianto?
Non mi vergogno a dire che di tanto in tanto piango. E' liberatorio. Ed il fine 2022, inizi 2023 mi ha dato tanti spunti seri per farlo
3. Hai figli?
Una. Il mio "tesssoroooo"
4. Fai largo uso del sarcasmo?
Sarcasmo, ironia conditi da espressioni dialettali a me care ma che non tutti afferrano
5. Quali sport pratichi o hai praticato?
A livello agonistico? divano estremo. Nella mia mente, sarei un ottimo runner e da ragazzino avrei voluto eccellere nel baseball (mai giocato) e nella palla a mano (praticata ai giochi della gioventù delle medie)
6. Qual è la prima cosa che noti in una persona?
Gli occhi e mani e soprattutto espressioni. Poi se è donna, anche il resto ma solo dopo, giuro. Gli occhi e le mani dicono tutto
7. Qual è il colore dei tuoi occhi?
Castano scuro
8. Scary movies o happy endings?
Tragedia greca ehehe... No, Commedy romantiche... in fondo, ma molto in fondo, sono zuccheroso a rischio diabete
9. Qualche talento particolare?
Avere il dono di non essere capito... sicuramente ho difficoltà a trasmettere cosa voglio dire o penso realmente. Grosso limite e grandi fraintendimenti e incazzature
10. Dove sei nato?
Avellino
11. Quali sono i tuoi hobby?
Cinema, musica, letteratura e (ultimamente) concerti jazz. Prima cucinavo (ed anche bene, dicevano, ma non avendo per chi esibirmi ho smesso)
12. Hai animali domestici?
me stesso? Ho un geco che mi fa compagnia fissa da 3 anni sul mio balcone. Appare puntualmente a giugno per sparire a fine settembre. Una rondine che ha deciso di nidificare da 4 anni sul mio box auto, un merlo cacacazzo e scacazzone che viene a mettermi sottosopra i gerani e poi ogni tanto appaiono in casa dei "simpaticissimi e affettuosissimi e schifosissimi" animaletti con le antenne, che, nonostante la guerra batteriologica messa in atto da me da anni, se ne infischiano e ogni tanto mi fanno venire lo "spannico" (la paura)
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13. Quanto sei alto?
176 cm... anche se il dietologo mi ha detto che mi sono accorciato di 2 cm
14. Materia preferita a scuola?
Disegno tecnico, italiano e geografia astronomica
15. Dream job?
Vincere un terno secco, sulla ruota di Napoli, una settimana si ed una no (cit.)
taggo: @finestradifronte,, @vivenda, @guelfoalexander, @2delia e @laperlla
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lesenfantsducinema · 10 months ago
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Un uomo che narra una storia come quella di La signora della porta accanto è per me un’anima gemella. François pensava che si possa morire d’amore e ha voluto dirigere un film moderno sulla passione, perché la gente ritiene che sia roba da letteratura classica: Tolstoj, Stendhal, Balzac. Molti lo trovano ridicolo, ma io credo che ci siano due tipi di morti: quella di Anna Karenina, che si getta sotto un treno, e quella dell’anima, in cui fisicamente sopravvivi ma muori dentro. E quando vengo a sapere che qualcuno soffre per una pena d’amore non prendo mai la cosa alla leggera. Che sia adolescente, giovane o vecchio, lo ascolto.
Fanny Ardant
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gregor-samsung · 2 years ago
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“ Mi è capitato, qualche tempo fa, di visitare una mostra al Leopold Museum di Vienna; una accanto all’altra, nella stessa sala, comparivano due opere apparentemente simili, anzi una era la citazione dell’altra: la prima era una classica tela di Lucio Fontana, coi “tagli” che l’hanno reso famoso, la seconda una tela di Maurizio Cattelan con tre “tagli” alla maniera di Fontana, due orizzontali e uno diagonale disposti in modo che si potessero leggere come la Z di Zorro – “zorro” in spagnolo significa “volpe”: dunque l’operazione di Cattelan consisteva nel prendere in giro l’arte sedicente autentica e nello smascherarne l’astuzia commerciale. Un amico che mi accompagnava, alla mia osservazione che l’opera di Fontana conservava un’energia (come l’ombra del gesto) che era totalmente assente nella tela di Cattelan, rispose usando un aggettivo che non avevo mai sentito: «l’opera di Cattelan è webbabile, l’altra no». Essere “webbabile”, cioè facilmente trasmissibile nell’ambiente digitale, è dunque una dote precisa per i messaggi che oggi vogliano arrivare a tutti. Quella di Cattelan è un’idea*, la tela di Fontana è un testo prodotto dalla passione di un corpo, non un episodio di guerriglia semiologica. I tagli di Fontana non assomigliano agli stencil di Banksy, dove il coraggio e la deliziosa fantasia inventiva sono esterni al disegno, tutti estrovertiti sull’azione civica; nella tela di Fontana il coraggio è incorporato nell’opera: è come le pennellate grumose di Van Gogh, come le colature di Pollock, come l’irriproducibile vibrazione sui mattoncini della vermeeriana Veduta di Delft, che cambiano luce quando l’osservatore si avvicina. “
 * “La cucina di ‘Elle’ è una cucina di idee” scriveva già nel 1957 il Barthes di Miti d’oggi.
Walter Siti, Contro l’impegno. Riflessioni sul Bene in letteratura, Rizzoli (collana Narrativa italiana), 2021. [Libro elettronico]
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princessofmistake · 11 days ago
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L’intimità si crea così. Prima si dà il miglior ritratto di sé stesso, un prodotto splendente e rifinito, ritoccato di vanterie e falsità e umorismi. Poi diventano necessari i particolari e si dipinge un secondo ritratto e poi un terzo… In breve i lineamenti migliori si cancellano…. E finalmente si rivela il segreto: i piani dei ritratti si sono mescolati e ci hanno tradito, e per quanto continuiamo a dipingere non riusciamo più a vedere un quadro. Bisogna accontentarsi di sperare che le fatue descrizioni di sé stessi fatte alle mogli e ai figli e ai colleghi siano accettate per vere.
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valentina-lauricella · 7 months ago
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Leopardi, più che contraddittorio nel suo sistema, è in perenne dialogo con sé stesso. Le sue asserzioni non vanno considerate isolatamente, ma nel quadro di un continuo interrogativo in evoluzione, che alza sempre più la posta in gioco, le istanze della creatura e il suo giudizio morale verso la Natura.
Io uso fare una distinzione tra religione e filosofia: la religione prevede un aldilà, che dà senso alla vicenda terrena, per quanto dolorosa, e che quindi impedisce all'essere umano sia di sentirsi totalmente smarrito, che di disperare. Per questo identifico, forse a torto, Leopardi come non religioso. Leopardi, sulla scorta dei viaggi nell'Ade della letteratura classica e sul massimo esempio letterario italiano, la Divina Commedia, certamente figura l'aldilà nelle sue opere, soffermandosi sullo stato dei "morti". E mentre la sua prima, giovanile rappresentazione di esso, nell'Appressamento della morte, è tipicamente religiosa, con angeli e santi con i quali entrare in dialogo, essa progressivamente s'inaridisce, e rapidamente, già nel Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie, diviene uno stato indefinibile e indefinito, ricavato solo per sottrazione, per pura antitesi rispetto alla "vita". Il culmine di questa rappresentazione "mortuaria" si ha nella satira dei Paralipomeni, in cui egli espone chiaramente la sua tesi antropologica della genesi dell'idea di aldilà nella psiche umana, e le anime sono rappresentate in una staticità e in un processo di impoverimento "cadaverico". Questo stato dei morti, può essere assimilato al "sonno" dell'Antico Testamento?
Leopardi, si sa, ama la vita, quella terrena, animata da belle illusioni, e auspica che la terra stessa divenga un luogo piacevole da abitare grazie all'esercizio diffuso della virtù. Una virtù, però, amata per sé stessa, quasi consustanziale all'animo, e non praticata per obbedienza a un Dio, né per desiderio o timore di premi e castighi. Che è come dire l'attuazione del processo trasformativo cui è chiamato l'essere umano per entrare in una dimensione superiore. Quindi, per questo e per mille altri motivi, mi sono convinta che Leopardi, pure quando sembra errare, sia sempre vicinissimo alla verità, anche religiosa. In ogni pensiero di Leopardi vi è verità: basta guardarlo dall'angolazione giusta.
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pier-carlo-universe · 9 days ago
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La Luna non era che un Mento Dorato. Emily Dickinson e l’elogio poetico della Luna: un viaggio tra bellezza, simbolismo e mistero
Un titolo che risplende: "La Luna non era che un Mento Dorato"
Un titolo che risplende: “La Luna non era che un Mento Dorato” Emily Dickinson, una delle voci poetiche più straordinarie della letteratura americana, torna a incantare con questa composizione senza tempo dedicata alla Luna. Con le sue immagini dense di metafore e la sua visione unica della natura, Dickinson regala al lettore un’intensa esperienza sensoriale ed emozionale. Questa poesia celebra…
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auxoubliettes · 7 months ago
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mi sono dovuta andare a cercare questo prati perché non avendo tiktok non lo conoscevo, ed è interessante quello che fa, ben venga, ma effettivamente mi lascia leggermente perplessa perché non è l'unico né il primo che fa quel genere di contenuti, quindi non mi spiego perché proprio lui faccia i numeri e venga addirittura invitato nelle trasmissioni. e poi ho notato anche il modo in cui ne parlano negli articoli, una cosa del tipo "in un mare di balletti e challenge e social arriva Il Classicista™" che mi sa un poco di boomerata, cioè credo che venga un po' preso come il beniamino dei prof di italiano e latino lol. potrei sbagliarmi però. c'è anche questo fatto che parla di autori come dante e petrarca con questo approccio sentimentalistico della serie "avete mai avuto le farfalle nello stomaco per il vostro amato? beh anche dante le ha avute" che per carità non è per forza sbagliato specialmente se ci si rivolge a chi magari questi autori non li conosce proprio, però a me personalmente sa di vecchio, cioè è una roba trita e ritrita, ma forse è anche per quello che piace. comunque se decidessi di andarlo a vedere facci sapere che te ne pare ;)
non so perché proprio lui, probabilmente la sua è una formula che funziona rispetto ad altre. magari solitamente la letteratura classica è affrontata meno sui social? non so. su quello che hai scritto riguardo alla presentazione che ne fanno i giornalisti sono d'accordo. che tra un balletto e l'altro lui sia forse un'anomalia può anche apparire vero, ma solo se si ha una maniera estremamente semplicistica e anche un po' offensiva di vedere un'intera generazione. il taglio sentimentalistico non fa neanche per me, trovo che privi degli spigoli e talvolta renda innocua e carente di fuoco la materia, motivo per il quale a me non diceva niente d'avenia. l'intervento di prati sul 25 aprile, per esempio, l'avevo trovato un po' meh. come hai detto tu, però, posso capire perfettamente la scelta, forse non è my cup of tea e basta. nessuna critica che vada al di là di una preferenza, insomma: può avvicinare qualcuno alla letteratura, il che non è mai un male. grazie per la tua opinione comunque! 💕
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readplayerone99 · 8 months ago
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Cime tempestose
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🅰🅻🅻🅴🆁🆃🅰 🆂🅿🅾🅸🅻🅴🆁 SIETE STATI AVVISATI
Inauguriamo questa prima stagione di recensioni con un grande classico della letteratura inglese: Wuthering Hights, in italiano Cime Tempestose. 
La storia racconta di questo gentiluomo, il signor Lockwood, che decide di affittare una casa di campagna, dal misterioso e rude Mr. Heathcliff. Grazie al racconto della signora Dean, la governante che ha lavorato a lungo per la famiglia di Heathcliff, Lockwood scoprirà quale triste e tragica storia si cela dietro la casa in Wuthering Height.
Inizio col dire che sono una Austiniana convinta, quindi per me leggere questo romanzo è stata un' esperienza non molto diversa da quella provata dal civile Lockwood, una volta giunto nella inospitale brughiera. Penso fosse proprio questo l'effetto che Mrs. Bronte volesse suscitare nello spettatore e direi che ci è riuscita benissimo.
Siamo molto lontani dalle ridenti colline dell' Hampshire, brulicante di personaggi gentili e cortesi (talvolta anche un po’ sciocchi, ma tutto sommato simpatici), e dimenticatevi anche le storie d'amore, dolci, ma mai stucchevoli, della nostra amatissima zia Jane. 
Entrando in questo romanzo, siamo accolti dalla natura più selvaggia, dove solo la fioca luce del camino e le sagge parole di Mrs. Dean (a mio avviso, unico personaggio positivo della storia) riescono a darci un po' di conforto dal magone provato ora da uno, ora da un altro personaggio. 
Perché sì, nonostante vogliano far spacciare Cime Tempestose come una storia d'amore tra due persone, essa lo è solo in parte. Questo romanzo è in realtà la storia di due famiglie, unite e divise da un unico uomo, Mr. Heathcliff, molto simile, nella sua ossessione per la bella Catherine, ad un eroe Byroniano, ma che poi lo vediamo trasformarsi, torto dopo torto, in un villain da romanzo gotico, che sotto quello sguardo rude nasconde una mente  fredda e calcolatrice, che usa le persone care al suo nemico come pedine di una scacchiera. Ma, non abbiatecela troppo con lui, perché, come purtroppo accade molto spesso, è il mondo ad averlo reso così. E poi c'è la sua bella, Catherine Earnshaw, che non ha nulla a che spartire con una Elizabeth Bennet o con una Elinor Dashwood. Se quest'ultime benchè avessero un qualche difetto, come l'orgoglio o l'eccessiva razionalità, Catherine ha difetti e basta; non è, insomma, la classica eroina che farebbe di tutto per avere il suo uomo, anzi si può dire che è lei stessa una delle implicite cause scatenanti della vendetta di  Heathcliff e della futura infelicità dell' altra famiglia protagonista, i Linton. 
Ma a voler essere sinceri, tutti i personaggi in questa storia, chi più chi meno, hanno dei difetti e dei torti che hanno subito o che commettono l’uno verso l’altro: un po' come nella vita reale, nessuno è esente da colpe.  Anzi, l'antagonista è molto scaltro nel saper sfruttare queste colpe, spesso dettate dalla vanità, vanità di cui lui stesso è stato vittima.
Un punto che mi sento di dare a favore di questo romanzo è quel breve accenno di paranormale. Non aspettatevi fantasmi rancorosi alla Takashi Shimizu: qui la morte non segna la fine, ma il ritrovamento di una pace perduta, di un ritrovarsi in un altrove, dove l' al di qua, con le sue ipocrisie, tende a dividere ed a estraniare il diverso.
Il mio voto: 7\10
Consigliato: Si
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