#Miti d’oggi
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“ Mi è capitato, qualche tempo fa, di visitare una mostra al Leopold Museum di Vienna; una accanto all’altra, nella stessa sala, comparivano due opere apparentemente simili, anzi una era la citazione dell’altra: la prima era una classica tela di Lucio Fontana, coi “tagli” che l’hanno reso famoso, la seconda una tela di Maurizio Cattelan con tre “tagli” alla maniera di Fontana, due orizzontali e uno diagonale disposti in modo che si potessero leggere come la Z di Zorro – “zorro” in spagnolo significa “volpe”: dunque l’operazione di Cattelan consisteva nel prendere in giro l’arte sedicente autentica e nello smascherarne l’astuzia commerciale. Un amico che mi accompagnava, alla mia osservazione che l’opera di Fontana conservava un’energia (come l’ombra del gesto) che era totalmente assente nella tela di Cattelan, rispose usando un aggettivo che non avevo mai sentito: «l’opera di Cattelan è webbabile, l’altra no». Essere “webbabile”, cioè facilmente trasmissibile nell’ambiente digitale, è dunque una dote precisa per i messaggi che oggi vogliano arrivare a tutti. Quella di Cattelan è un’idea*, la tela di Fontana è un testo prodotto dalla passione di un corpo, non un episodio di guerriglia semiologica. I tagli di Fontana non assomigliano agli stencil di Banksy, dove il coraggio e la deliziosa fantasia inventiva sono esterni al disegno, tutti estrovertiti sull’azione civica; nella tela di Fontana il coraggio è incorporato nell’opera: è come le pennellate grumose di Van Gogh, come le colature di Pollock, come l’irriproducibile vibrazione sui mattoncini della vermeeriana Veduta di Delft, che cambiano luce quando l’osservatore si avvicina. “
* ���La cucina di ‘Elle’ è una cucina di idee” scriveva già nel 1957 il Barthes di Miti d’oggi.
Walter Siti, Contro l’impegno. Riflessioni sul Bene in letteratura, Rizzoli (collana Narrativa italiana), 2021. [Libro elettronico]
#Walter Siti#Contro l’impegno#citazioni#letture#leggere#intellettuali italiani contemporanei#critica letteraria#saggistica#Leopold Museum#Vienna#arte contemporanea#semiologia#Maurizio Cattelan#Lucio Fontana#artisti#neologismi#arte#dibattito culturale#Banksy#Miti d’oggi#roland barthes#critica d'arte#webbabilità#Pollock#Van Gogh#Jan Vermeer#Veduta di Delft#pittura#pittori#scultura
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Modena: "DeVoti Etruschi", con Marino Niola "Per grazia ricevuta"
Modena: "DeVoti Etruschi", con Marino Niola "Per grazia ricevuta". “Per grazia ricevuta” è il titolo della conferenza sulla devozione popolare che l’antropologo Marino Niola terrà sabato 27 maggio, alle 17.30, al Museo Civico di Modena nell’ambito delle iniziative collegate alla mostra “DeVoti Etruschi”. Niola, docente di Antropologia dei simboli all’Università di Napoli, editorialista per La Repubblica, Il Mattino, L’Espresso, autore della rubrica “Miti d’oggi” sul Venerdì, è curatore di un progetto sugli ex voto che definisce “uno straordinario esempio di ‘corpo a corpo’ con la divinità”. Con il suo sguardo di antropologo della modernità condurrà il pubblico in un percorso che parte dagli ex voto etruschi esposti in mostra per esplorare la continuità di questa pratica devozionale nel corso del tempo. L’ingresso è gratuito, su prenotazione ([email protected]; 059 203 3125). L’ex-voto è un dono dal forte valore simbolico, che accompagna da millenni e a ogni latitudine il rapporto fra l’uomo e le entità alle quali viene attribuita la capacità di mutare la sorte. La pratica dell’ex-voto, antropologicamente sospesa fra religione e superstizione, è alla confluenza tra archeologia ed etnologia, arte popolare e contemporanea. L’offerta del dono può supportare la richiesta di eludere un pericolo temuto o di ottenere un beneficio (nel linguaggio comune “chiedere una grazia”), ma può anche rappresentare la gratitudine per il conseguimento di quanto richiesto: nel linguaggio comune, appunto, “per grazia ricevuta”. Se nell’antichità la realizzazione degli ex-voto era in capo ad artigiani e artisti, la sua declinazione contemporanea è “industriale” e conta decine di siti per acquistare online oggetti seriali con le stesse raffigurazioni dell’antichità, attualizzate in un’ampia varietà di minacce contemporanee, dalla tossicodipendenza alle malattie del secolo, dalla pandemia alla guerra. Il programma di iniziative collegate alla mostra “DeVoti Etruschi. La riscoperta della raccolta di Veio del Museo Civico di Modena” continua a giugno con l’itinerario in centro storico “Sofferenza e speranza: ex-voto in città” guidato da Francesca Piccinini, direttrice del Museo Civico (sabato 10 giugno, alle 10.30 e alle 15 con replica sabato 14 ottobre negli stessi orari). Dopo l’estate, il programma riprende con l’incontro “Patologie visibili e invisibili” in compagnia dell’antropologo fisico Mirko Traversari per un esame degli ex-voto esposti esaminati nel quadro più ampio delle patologie presenti nelle popolazioni etrusche e delle conoscenze mediche che avevano sviluppato.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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ho scoperto cosa binge watchare nell’assenza di intrattenimento: la serie miti d’oggi della rai
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*BRIGHT HORSES*
Costellazione del Bulino
Al giorno d’oggi non è così raro, ma nemmeno molto probabile, trovare una costellazione che, alle sue spalle, non abbia un mito al quale essa è legata e che narri le leggendarie imprese degli Dei ed eroi dell’antica Grecia. La costellazione Bulino, infatti, viene scoperta in tempi assai recenti e proprio per questo motivo, alla suddetta costellazione, non viene allegato alcun mito da raccontare. Ma la storia della sua scoperta risulta essere abbastanza ricca di particolari che potrebbero essere facilmente definiti come miti o leggende della scoperta della stessa. A scoprirla fu infatti Nicolas de Lacaille, un astronomo che decise di prendere parte ad una delle tante spedizioni che vennero organizzate nel Capo di Buona Speranza. Durante quel lungo viaggio, lo studioso non lascio mai i suoi strumenti ed anzi, egli sembrava volesse osservare ogni singolo movimento del cielo e soprattutto analizzava, con estrema precisione, se quelle stelle che vedeva, così come la costellazione che analizzava, fossero già state scoperte. Per due anni decise di prendere parte a tutte le spedizioni che puntavano a Capo di Buona Speranza, augurandosi che il nome della destinazione potesse essere in grado di dargli quel tipo d’aiuto che egli voleva ricevere. Per lui lo scopo principale della spedizione stava diventando quasi morboso, come se si trattasse di una sorta di ossessione che non voleva lasciargli in pace la testa. Solamente alla fine delle ultime spedizioni un esausto e quasi frustrato Nicolas de Lacaille riuscii a trovare la costellazione nuova che andava cercando ormai da diverso tempo. Per lui fu una scoperta sensazionale che lo lasciò letteralmente a bocca aperta: la sua missione finalmente venne portata al termine e per lui fu un enorme sorpresa scoprire che quella particolare costellazione non fu mai inserita in alcun documento ufficiale.
Fonte:osr.org
#costellazione#constellation#mitologia greca#Greek Mythology#ricamoamano#handmade#embroidery#contemporaryembroidery
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Come i monaci, il gatto sa che c'è un altro rimedio contro la noia: la contemplazione, in Pietro Citati, L'armonia del mondo. Miti d'oggi, Rizzoli/Super Pocket, 1998, pagina 13
Come i monaci, il gatto sa che c’è un altro rimedio contro la noia: la contemplazione, in Pietro Citati, L’armonia del mondo. Miti d’oggi, Rizzoli/Super Pocket, 1998, pagina 13
Come i monaci, il gatto sa che c’è un altro rimedio contro la noia: la contemplazione. E se c’è un momento che mi affascina nella sua vita, è quando sta davanti alla finestra. Guarda nella strada. Come vorrei scorgere quello che vede ! Credo che veda più grande di noi …
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«Al giorno d’oggi anche chi non teme l’incognita scientifica ha paura dell’incognita morale». È una sua dichiarazione a proposito dell’Avventura. Che cosa intende con queste parole?
Sono convinto che oggi l’uomo, che tanto si sforza di allargare il territorio delle proprie conoscenze scientifiche, non fa alcun lavoro per progredire dal punto di vista morale. Rimane legato a vecchie convenzioni, a miti obsoleti, nonostante ne sia pienamente cosciente. Perché continuare a rispettare gli antichi comandamenti dal momento che ci rendiamo perfettamente conto che non sono più adatti? Forse a trattenerci è il timore di precipitare nel vuoto morale anche se il vuoto del cosmo non ci fa paura. Perché? Perché rifiutiamo di spingerci ai limiti del nostro cosmo morale? Sono domande a cui per il momento è impossibile dare una risposta. Ma credo che sia comunque importante porsele.
[Michelangelo Antonioni]
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Asma :bronchiale , allergica, da sforzo o fisiopatologica
Nuovo post pubblicato su https://www.wdonna.it/asma-bronchiale-allergica-da-sforzo-o-fisiopatologica/109990?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=109990
Asma :bronchiale , allergica, da sforzo o fisiopatologica
Asma cos’è
Con il termine asma si fa riferimento ad una patologia che prevede l’infiammazione cronica delle vie aeree.
Essa si caratterizza per l’ostruzione dell’albero bronchiale. Di conseguenza, i bronchi vanno verso una contrazione, riempiendosi di liquidi. Pertanto, si crea un accumulo di muchi che va ad interferire sulla corretta circolazione dell’aria.
Nel mondo ci sono tantissime persone che soffrono di asma. Tale problematica può essere per alcuni invalidante, in quanto non consente di condurre una tranquilla quotidianità. Chi soffre frequentemente di questa patologia tende ad accompagnare spesso episodi di ansia, non facendo altro che peggiorare il quadro.
Le cause dell’asma possono essere svariate. Spesso risulta essere una reazione a determinate componenti presenti in natura, come ad esempio il polline. Oppure, c’è chi soffre di asma per via del fumo o di sostanze abbastanza inquinanti. Infatti, in termini statistici chi soffre di asma vive spesso in città industriali. Lo smog è uno dei principali fattori di infiammazione ai bronchi.
Asma sintomi
Quali sono i sintomi dell’asma?
Molte persone soffrono di tale disagio senza saperlo. Talvolta credono di essere agitati o di soffrire di attacchi di panico, quando in realtà sono due cose completamente differenti. Tra l’altro, la sintomatologia è del tutto soggettiva. Nei casi più comuni, si parla di:
Difficoltà a respirare (dispnea)
Fiato corto e affannoso
Sensazione di oppressione al torace
Tosse stizzosa
Mancanza di respiro
E tanto altro ancora…
Se queste caratteristiche dovessero presentarsi con una certa frequenza, è bene rivolgersi ad un medico esperto. Questo perché trascurare l’asma potrebbe generare una serie di problematiche ancor più complesse e sfociare in altre patologie.
Nella maggior parte dei casi non è una patologia grave ma non va di certo sottovalutata. Tuttavia, la diagnosi risulta importante anche per farsi un’idea su come procedere con eventuali trattamenti (al giorno d’oggi ce ne sono tantissimi).
Asma come curarla
Come vi abbiamo detto poco fa, l’asma si può curare in vari modi.
In linea generale, il medico consiglia quasi sempre una terapia farmacologica. Essa si basa sull’assunzione di farmaci antiasmatici, sia in maniera costante che occasionale (ossia solo quando si ha la necessità).
La via inalatoria è quella più comune, poiché risulta essere breve ed efficace. Solitamente, si consigliano:
Corticosteroidi
Broncodilatatori
Infiammatori non steroidei
Tra i più diffusi, troviamo:
Xantine
Cromoni
Glucocortisoidi
Metilxantine (teofilina)
Ipratropio bromuro
Come quasi tutti i farmaci, essi vanno assunti secondo una tecnica ben precisa. Proprio per tale motivo, è bene consultare il foglio illustrativo. Si sconsiglia inoltre di procedere con dei metodi fai da te e di consultare sempre una figura esperta nel settore. Ogni persona affetta da asma, necessita di una cura ben precisa che varia a seconda del caso specifico.
Asma come prevenirla
Non è sempre facile prevenire l’asma.
Allo stesso tempo però, è possibile prendere in considerazione una serie di accorgimenti. Così facendo, si potranno ridurre le probabilità di insorgenza.
Per prima cosa, risulta essenziale mettere in pratica una serie di norme igieniche. Spesso, chi soffre di asma risulta essere molto suscettibile all’ambiente che lo circonda. Basti pensare a tutti coloro che sono allergici alla polvere. Di conseguenza, è preferibile rimuovere in casa tappeti o comunque oggetti che la catturano.
Ovviamente, si richiede anche una pulizia costante delle stanze e di farle arieggiare il più possibile. Specialmente nella camera da letto, si richiede di aprire ogni mattina le finestre: in questo modo, non respirerete “aria consumata”.
Infine, si sconsiglia di stare a stretto contatto con tutte quelle sostanze che hanno un forte odore ma anche il fumo (nocivo per tutto l’organismo) e possibili allergeni, come ad esempio il polline o il pelo di animali. A tal proposito, si consiglia di effettuare dei test sulle allergie.
Asma ricerca novità
Con la primavera ritornano il sole, le temperature miti, le passeggiate nei parchi, i prati fioriti, le giornate più lunghe, ma non per tutti la primavera è sinonimo di tutte queste belle cose. Per gli asmatici, infatti, questa stagione può trasformarsi in un vero e proprio incubo. Sono ben 3,7 milioni gli italiani che temono l’arrivo della primavera, perché i pollini provocano riniti allergiche che, nell’80% dei casi, portano all’attacco d’asma.
Una ricerca tutta italiana ha però trovato una nuova via per la cura di questo disturbo, non si tratta di nuovi farmaci ma di un differente utilizzo di quelli che vengono solitamente impiegati. Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Lancet Respiratory Medicine, uscita in questi giorni col primo numero, ha dimostrato che l’associazione fissa beclometasone-formoterolo può essere somministrata con successo anche alla comparsa dei primi sintomi di una crisi, evitando così ulteriori peggioramenti.
Questa nuova terapia permetterà di ridurre i costi legati ai ricoveri e alle eventuali complicanze, secondo dati recenti, infatti, ogni riacutizzazione della patologia costa 1.500 euro, mentre un ricovero di cinque giorni supera i 2000. “Il nostro Paese – spiega il prof. Leonardo Fabbri, direttore della Clinica di Malattie respiratorie dell’Università di Modena-Reggio Emilia – ha tracciato la strada per contrastare una patologia che colpisce 150 milioni di persone nel mondo. Utilizzando anche al bisogno la terapia con beclometasone e formoterolo in formulazione extrafine riduciamo del 36% le riacutizzazioni e di un terzo i ricoveri ospedalieri.”
“La combinazione di broncodilatatore e steroide inalatorio, normalmente utilizzata come trattamento di fondo – aggiunge il prof. Alberto Papi, direttore della Clinica di Malattie respiratorie dell’Università di Ferrara – si è rivelata utile anche per inibire le altre componenti del processo patologico. Siamo riusciti così a spegnere le riacutizzazioni, naturalmente a patto di assicurare un adeguato rispetto della terapia da parte del paziente, non indagata nell’ambito dello studio ma che, secondo una evidenza ampiamente riconosciuta dalla comunità medico-scientifica, gioca per l’asma un ruolo cruciale.”
Il farmaco, approvato dall’Aifa, è già disponibile in farmacia in fascia A.
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Bullismo
21/02/2020
So che questo è un canale dedicato ai film - ma non potevo non farlo. Io sono una persona che raramente sta zitta quando legge la notizia di un’ingiustizia. Nella vita di tutti i giorni, sono più brava a difendere gli altri che me, ma questa è un’altra storia. Stavo scorrendo la home di Facebook quando incappo casualmente in un articolo che riguarda una picccola creatura di nove anni- tra l’altro tenerissima, Quaden Bayles. L’articolo è di Fanpage.it: “Bullizzato a scuola, a 9 anni minaccia di uccidersi: la sua squadra del cuore lo invita in campo” (leggetevelo se volete). Allora, ho subito pensato: Ma chi ci dice di essere stronzi? Ci hanno pagato per farlo? Io non tollero la cattiveria e l’insulsaggine da parte di nessuno! Siamo noi che dovremmo essere garanti della salute dei più piccoli, e invece costruiamo una società con i soli mattoni dell’odio, dell’ignoranza e della rabbia immotivata: i due terzi del mondo dei bambini non sa nemmmeno cosa significhi un tozzo di pane, un po’ di acqua pulita! Qui invece, in gran parte dell’Occidente, siamo stati tutti/tutte/tutt* a turno (anche io in primis) vittime di bullismo da parte di persone malate con famiglie malate, sì, malate di assenza di sentimenti. Abbiamo rischiato anche noi di ammalarci. Sì, la malinconia e l’assenza di entusiasmo al mattino sono dei seri indici di cattiva salute, questo lo so bene, lo ricordo bene. Ma come mai il mondo non funziona, o meglio, funziona male? Se solo avessimo la stessa faccia tosta, tenacia e costanza che abbiamo nel lamentarci nel fare invece delle azioni concrete! La bellezza si costruisce, e per farlo, ci vuole coraggio, perché richiede fatica e sforzo, fiducia, ricerca della luce sempre, anche nei sentieri più tortuosi (come quelli che la vita quotidianamente ci pone davanti). Se il mondo va male, è colpa innanzitutto di un mondo adulto che si dimostra ancora poco maturo e incline rispetto ai grandi compiti che ha verso l’umanità tutta [...] Sto iniziando a interrogarmi seriamente su che mondo voglio contribuire a costruire, dal momento che da poco sono entrata nel mondo degli adulti, non sono più una sedicenne, ormai. E anche io ho, avrò delle piccole responsabilità in questo. Ho deciso di intraprendere un percorso di studi nel campo sanitario perché voglio aiutare le persone nei loro momenti più bui: in fondo li attraversiamo tutti. Ne sono fiera. Se, al giorno d’oggi ci sono ancora tanti, troppi bambini e adolescenti vittime di bullismo per una malattia che altera l’aspetto somatico... beh, vorrei ricordare a tanta gente che non esistono solo le malattie che si vedono! Perciò... chi punta il dito non si sentisse sano, perché anche quella (puntare il dito) è una manifestazione, un sintomo di seri problemi di carattere psicologico e sociale! Ma il mio disprezzo più grande, come sempre, va ai genitori di questi individui, di questi ragazzini/bambini bulli: non è un caso che alcuni abbiano figli solari e altri ne abbiano di rabbiosi... il disprezzo è un codice che si impara in famiglia! Qualche domandina (domandona) urgerebbe porsela... Una persona ha un aspetto oppure un modo di fare ai nostri occhi atipico? Siamo tutti atipici, se ci osserviamo veramente... la gente si attacca ai falsi miti, agli ideali estetici a ogni costo (anche a costo del cinismo più puro), si attacca a una finta perfezione, a Barbie e Ken perchè non sa come vivere: è questa la verità!
Bene, messaggio per voi: se avete deciso di essere falsi come le bambole (tanto bambole non diventate comunque, si diventa solo dei pessimi umani) fate pure, accomodatevi, ma non rompete i coglioni alla gente, quella vera, quella che vive con i piedi per terra, nel mondo reale e che, soprattutto, affronta ogni giorno problemi reali! Se avete deciso di inseguire mondi astratti di finta bellezza e di sole apparenze, siete pregati di non insegnare anche ai vostri figli a farlo, perché privare un bambino di empatia e di affetto verso i suoi piccoli coetanei è un crimine! Dopotutto, si sa che la perfezione non esiste, dai: sono millenni che questo ideale - o almeno, così come ce lo si immagina comunemente - delude in quanto non lo raggiunge mai nessuno! Ma forse c’è un tipo di straordinarietà, forse più intenso, che nessuna sindrome, nessun orientamento politico o sessuale può arrestare: l’Originalità. È è il modo di ognuno di nuotare, di avanzare verso la propria meta attraversando il mare dei piccoli grandi problemi. E, davvero, non importa nè deve urtare la mia sensibilità
se c’è chi la raggiunge con lo stile libero, chi con quello a rana, o a delfino, l’importante è inseguire la gioia, senza alterarsi. Come dice la canzone di Elisa: <<A modo tuo>>.
https://www.fanpage.it/esteri/bullizzato-a-scuola-a-9-anni-minaccia-di-uccidersi-la-sua-squadra-del-cuore-lo-invita-in-campo/
#amodotuo#elisa#bullismo#stopbullying#quadenbayles#riflessioni#laperfezionenonesiste#umani#originalità#unicità#diversità#straordinarietà#cronaca#australia#news#pensieri#fragilità#forza
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Modena, il 15 aprile si "scopre" la Vasca votiva di Noceto
Modena, il 15 aprile si "scopre" la Vasca votiva di Noceto. Sabato 15 aprile, alle 17.30, al Museo civico la prima presentazione a Modena della Vasca votiva di Noceto - struttura unica dell’età del bronzo - nell’ambito della mostra “DeVoti Etruschi”. La vasca è una struttura unica per l’età del bronzo europea, riconducibile alla cultura delle terramare: un’enorme vasca votiva ritrovata a Noceto di Parma. Dopo l’incontro dedicato alla vasca votiva etrusca di San Casciano dei Bagni, Mauro Cremaschi, docente di Geologia del Quaternario all’Università di Milano, spiegherà l’importanza del ritrovamento di Noceto e approfondirà le differenze con il contesto votivo di San Casciano. L’ingresso è gratuito ma è necessario prenotarsi via e-mail a [email protected] oppure al numero telefonico 059 203 3125. La vasca L’enorme vasca rivestita in legno conteneva, infatti, moltissimi oggetti in ceramica, legno e fibre vegetali interpretati come offerte votive. La struttura, databile fra la fine del quindicesimo e gli inizi del diciassettesimo secolo a.C., non solo conferma le straordinarie conoscenze ingegneristiche delle comunità delle terramare, ma consente di esplorare un aspetto della ritualità di queste genti, legate indissolubilmente all’acqua, risorsa vitale per lo sfruttamento agricolo del territorio. E proprio all’acqua e alle “divinità” che la sovrintendevano, dedicano offerte strettamente collegate alle pratiche agricole. Se a San Casciano le offerte, veri e propri ex-voto, erano esclusivamente in bronzo, a Noceto non c’è traccia di metallo ma sul fondo della vasca furono deposti aratri, panieri in fibre vegetali ripieni di cereali, raffigurazioni miniaturistiche, vasi in ceramica accuratamente impilati sul fondo della vasca. Mauro Cremaschi in Italia condivide la direzione degli scavi archeologici nei siti terramaricoli di Santa Rosa di Poviglio (Reggio Emilia) e Torretta di Noceto (Parma). All’estero ha condotto ricerche in Cina, Thailandia, Turkmenistan, Pakistan, Oman, Sudan, Sahara libico. Altre iniziative Le iniziative collegate alla mostra “DeVoti Etruschi” proseguono con cadenza mensile fino a dicembre 2023: sabato 6 maggio, “Etruschi allo specchio” è un laboratorio per famiglie con Vincenzo Pastorelli, in arte Hephestus, per sperimentare le tecniche di decorazione degli elaborati specchi in bronzo etruschi. Sabato 27 maggio “Per grazia ricevuta” è il nuovo incontro con un importante divulgatore nazionale, l’antropologo Marino Niola, noto al grande pubblico come editorialista de La Repubblica e per la sua rubrica “Miti d’oggi” sul Venerdì, che presenterà l’ex-voto fra religione e superstizione, tra archeologia e etnologia, arte popolare e contemporanea, attraverso i millenni fino ad arrivare alla contemporaneità e alle sue minacce, dalla tossicodipendenza, alla pandemia, alla guerra. Fino a dicembre La mostra “DeVoti Etruschi”, allestita fino a dicembre nella Sala dell’Archeologia del Museo Civico di Modena, espone oltre cento ex-voto in terracotta provenienti dalla città etrusca di Veio raffiguranti devoti, statue, busti e volti di adulti e bambini ma anche parti anatomiche, membra e organi oltre a raffigurazioni di animali. Read the full article
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no, ma che è sta violenza?! io sono già chianciulina di mio, mi prendo una pausa dalle gioie e dolori della statica strutturale, e mi devo ritrovare sul pavimento in lacrime?! Ti sei coalizzata con la rai che manda in onda Italia-Polonia in piena notte?
e poi la Puma quest'anno: stesso effetto pigiamino estivo regalato dalla nonna, che metti solo la domenica alle undici quando sai che sta venendo per pranzo, stesso concept per i numeri...
ora capisco cosa stavano provando a fare, hanno fallito, ma capisco
-Alberta
carissima siamo due ad essere piagnone <3 la colpa è sempre della rai e di miti d’oggi, ho visto il segmento su paolo rossi e volevo cercare qualche foto del mondiale da postare e mi sono imbattuta nella lettera e niente volevo mangiare i chiodi quando l’ho letta (e quindi pure voi vi beccate la sofferenza)
MADÒ VERO 😭 la maglia a mega scacchiera mi sta quasi piacendo col tempo ma rispetto a tutte le altre non si può vedere, poi insomma diciamo che il tempismo di questo omaggio non è stato ottimo
#a posteriori sembra un molto un ‘ricordiamoci chi siamo’ che stona visto che. yknow#asks#lambo anon
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8 miti che stanno danneggiando i tuoi sforzi di ottimizzazione della conversione
8 miti che stanno danneggiando i tuoi sforzi di ottimizzazione della conversione
Non c’è dubbio che il marketing su Internet al giorno d’oggi sia molto più impegnativo che mai. Sebbene la tecnologia e gli strumenti a nostra disposizione stiano migliorando e diventando più intelligenti, anche tutto il resto è in aumento, a nostro svantaggio: i costi per ottenere traffico mirato e qualificato; l’enorme quantità e tenacia dell’ambiente competitivo; per non parlare del continuo…
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Chi di noi non si è fatto stregare almeno una volta nella vita dalla città di Venezia? Chi di noi non ha mai sognato almeno una volta di portarci la sua dolce metà o ancora di farle una promessa d’amore, magari proprio davanti alla maestosa cattedrale di San Marco? Città eletta patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO nel 1987, Venezia è sicuramente tra le città più belle al mondo. Il nostro viaggio sarà dedicato alle isole di Venezia, alle sue caratteristiche, a miti e leggende e naturalmente a come raggiungerle per passare un weekend piacevole in compagnia, o anche solo una giornata se quello che cerchi è staccarti dalla realtà e sentirti esploratore anche solo per un giorno. Scopriamo dunque quante sono le isole di Venezia e quali non devi assolutamente perdere se hai poco tempo a disposizione. Isole di Venezia: quante sono? Quando si pensa alla città di Venezia, la prima associazione che ci viene in mente è la città stessa e più in generale al suo complesso urbano con i suoi ponti, i canali ed i musei. Se escludiamo le isole più celebri come l’isola della Giudecca o ancora Burano e Murano, pochi pensano alla miriade isole di cui è composta la sua laguna. La laguna di Venezia, composta da ben 62 isole nelle quali andiamo a comprendere le isole maggiori che includono, oltre che a Burano, Murano e la Giudecca, anche altre isole quali Sant’Erasmo, Chioggia, Torcello o ancora La Certosa in aggiunta alle quali ricordiamo tante altre isole minori situate a Nord o a Sud della laguna. Le isole minori situate nella Laguna Nord che vale la pena menzionare sono Santa Cristina, San Michele, Sant’Ariano, San Francesco del Deserto o ancora La Salina, mentre nella Laguna Sud troviamo San Lazzaro degli Armeni, tristemente famosa per il genocidio di una intera comunità armena, Tronchetto e infine Santa Maria della Grazia. Infine sono incluse nell’elenco anche delle isolette che nei secoli sono scomparse tra cui ricordiamo Costanziaco e La Caderna. Il gran numero delle isole delle quali Venezia è composta ci rende dunque difficile poterle poterle scoprire da cima a fondo in poco tempo. Vediamo dunque 5 isole che potrai visitare in un giorno solo e come raggiungerle facilmente. Torcello: l’isola d’altri tempi L’isola di Torcello è una delle poche isole che ancora risulta essere abitata. Chiamata erroneamente da molti Torricelli, è abitata da poco più di 10 abitanti che si sostengono principalmente grazie al turismo. Appena si arriva a Torcello, l’atmosfera che si respira è quella dei bei tempi antichi a metà tra l’epoca Medioevale e l’antico impero romano, interrotto solo ogni tanto da abitazioni, alberghi o ristoranti in stile coloniale. L’isola di Torcello è soprattutto conosciuta per il ponte del Diavolo, chiamato così perché la leggenda narra che il diavolo in persona scommise sulla sua costruzione in un giorno. Al di là del secondo ponte dell’isola troviamo poi la piazza in terra battuta e ghiaia dove sono troviamo situati bancherelle con tantissimi souvenir. Sulla sinistra della piazza troviamo il palazzo dell’archivio che ospita il museo di Torcello e che vanta una collezione di reperti dell’epoca bizantina e medioevale, e il palazzo del consiglio un meraviglioso edificio in stile gotico del ‘400. Infine ultimo, ma non meno importante, il trono di Attila, un trono in pietra situato proprio davanti alla cattedrale di Torcello. Arrivare sull’isola di Torcello è semplice. Da piazza San Marco partono ogni giorno tantissimi tour organizzati e con una sola mezza giornata è possibile fare una bellissima escursione che oltre ad accompagnarvi a Torcello, vi porterà nelle isolette più vicine. Il tutto senza spendere molto. Murano: l’isola di vetro Famosa in tutto il mondo per la lavorazione del vetro soffiato, con i suoi 30.000 mila abitanti, Murano è l’isola più grande della Laguna Veneziana. Proprio il vetro è la principale fonte di sostentamento dell’isola, grazie alle numerose botteghe e laboratori dai quali si può assistere alla soffiatura del vetro. Se siete amanti delle lavorazioni artigianali non potete perdervi una visita al Museo del vetro di Murano dove sono esposti oltre 4.000 articoli. Se però volete rendere la visita all’isola di Murano ancora più completa è d’obbligo una visita alla splendida Basilica di Santa Maria e San Donato, un maestoso esempio di stile romanico lagunare che risale al 1125 d.c. Se hai programmato una gita fuori porta a Venezia, non ti sarà difficile raggiungere Murano grazie ai collegamenti con il traghetto nelle linee 41, 42, DM e LN. In alternativa, i tour operator della zona organizzano degli economici tour completi di guida turistica dell’isola di Murano e dintorni. Isola di Burano: il paese dalle case colorate Chiunque visiti Burano, rimane incantato dalle case colorate che spiccano sui canali, dall’aria di pace e tranquillità che si respira e dal campanile storto che sovrasta l’isola. Oltre che dalle case colorate, Burano è riconosciuto in tutto il mondo per il merletto prodotto localmente e per il pesce che ogni giorno viene pescato fresco dai loro porti. Per questo motivo, se siete alla ricerca di un’idea su cosa mangiare durante la vostra gita, vi consigliamo di mangiare in uno dei ristoranti di pesce locali, dove di certo non mancheranno delle buone linguine con le vongole, completo magari di un buon gelato o un dolcetto gustato in una delle tante gelaterie o pasticcerie. Infine è d’obbligo un giro alla chiesa di San Martino Vescovo dove si trova un dipinto originale del pittore Tiepolo e al Museo del Merletto entrambe situate in Piazza dei Galuppi. Burano è facilmente raggiungibile grazie ai collegamenti che ogni giorno partono dall’aeroporto Marco Polo e dalla Stazione Venezia Santa Lucia, senza contare i tour organizzati che tante compagnie organizzano. Isola della Giudecca: la più vicina al centro storico Tra le isole della Laguna Veneziana, l’isola della Giudecca è una delle più estese anche la più vicina al centro storico essendo collegata dal canale omonimo. In antichità, l’isola della Giudecca veniva denominata Spinalonga, grazie alla sua forma allungata che ricorda le lische di un pesce. Storicamente quest’isola è stata a lungo abitata da famiglie borghesi e nobili che nei secoli hanno costruito prestigiose ville e lussuosi palazzi. Ai giorni d’oggi a continuare a diffondere il lusso del passato è il Belmond Hotel Cipriani, un maestoso hotel 5 stelle che deve la sua fama non solo allo sfarzo che offre ogni giorno a migliaia di ospiti, ma anche per l’imponente stabile che regala a chi soggiorna un panorama mozzafiato che guarda su Venezia. L’origine del termine giudecca, appare ad oggi controverso e secondo alcuni avrebbe origine dall’antica comunità ebraica che allora risiedeva, mentre altri sostengono un’origine dialettale del termine e più precisamente “zudegà” che significa letteralmente giudicato e fa riferimento ad una storica sentenza emessa in epoca medioevale durante la quale furono concessi dei poderi a delle famiglie bandite poi successivamente esiliate. Se hai deciso di visitare la Giudecca, non puoi rinunciare ad una visita alla chiesa della Zitella, un edificio interamente progettato dal Palladio e che rimanda il suo nome alla sua antica funzione che era quella di ospitare ragazze povere fino a quando non contraessero matrimonio. Un altro luogo degno di essere visitato è il Molino Stucky, un edificio in stile ottocentesco che dona maggiore imponenza all’isola. Pur essendo geograficamente molto vicina, l’assenza di un ponte vero e proprio richiede l’utilizzo di un mezzo pubblico quali i vaporetti dell’actv che garantiscono ogni giorno dei collegamenti regolari a tutte le ore. San Lazzaro degli Armeni: un’isola misteriosa L’isola di San Lazzaro degli armeni, è un’isola che tuttora desta grande fascino a chiunque la visiti. Quest’Isola è principalmente conosciuta per il suo imponente monastero che ospitò in principio una comunità di benedettini dediti a Sant’Ilario. Dal 1700 in poi, questo convento fu la sede di una comunità di monaci armeni fondata da Padre Mechitar, un monaco, che fuggendo dalla persecuzione turca, decise di stabilircisi e donando in questo modo nuova vita ad un luogo che negli anni perse il suo splendore. All’epoca Venezia era considerata il più grande centro di stampa d’Europa e l’obiettivo principale dei monaci armeni era quello di preservare la loro cultura, già al tempo in pericolo. Costruirono così un archivio poliglotta dove, ad oggi sono contenuti di più 4000 manoscritti. Il convento dei Padri Mechitaristi fu visitato in passato da Lord Byron che passo in questo convento due anni prima di partire alla volta della Grecia. Infine tra il 1915 e il 1916 quest’isola fu protagonista di uno dei più cruenti genocidi della storia, vale a dire il Genocidio degli Armeni, di cui ad oggi ne troviamo traccia grazie al monumento che spicca nel convento. Le isole di Venezia: parti alla volta dell’avventura Che tu vada per una settimana o anche solo per una visita di piacere, visitare le isole di Venezia ti risulterà molto comodo grazie ai collegamenti che partono ogni giorno da piazza San Marco o dal ponte di Rialto. Hai più di una destinazione? Non ti preoccupare. Ogni giorno i tour operator organizzano dei tour volti alla scoperta delle isole più belle di Venezia a prezzi convenienti anche su base giornaliera. Che stai aspettando? https://ift.tt/2Md6PO9 Quali isole di Venezia visitare e come raggiungerle Chi di noi non si è fatto stregare almeno una volta nella vita dalla città di Venezia? Chi di noi non ha mai sognato almeno una volta di portarci la sua dolce metà o ancora di farle una promessa d’amore, magari proprio davanti alla maestosa cattedrale di San Marco? Città eletta patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO nel 1987, Venezia è sicuramente tra le città più belle al mondo. Il nostro viaggio sarà dedicato alle isole di Venezia, alle sue caratteristiche, a miti e leggende e naturalmente a come raggiungerle per passare un weekend piacevole in compagnia, o anche solo una giornata se quello che cerchi è staccarti dalla realtà e sentirti esploratore anche solo per un giorno. Scopriamo dunque quante sono le isole di Venezia e quali non devi assolutamente perdere se hai poco tempo a disposizione. Isole di Venezia: quante sono? Quando si pensa alla città di Venezia, la prima associazione che ci viene in mente è la città stessa e più in generale al suo complesso urbano con i suoi ponti, i canali ed i musei. Se escludiamo le isole più celebri come l’isola della Giudecca o ancora Burano e Murano, pochi pensano alla miriade isole di cui è composta la sua laguna. La laguna di Venezia, composta da ben 62 isole nelle quali andiamo a comprendere le isole maggiori che includono, oltre che a Burano, Murano e la Giudecca, anche altre isole quali Sant’Erasmo, Chioggia, Torcello o ancora La Certosa in aggiunta alle quali ricordiamo tante altre isole minori situate a Nord o a Sud della laguna. Le isole minori situate nella Laguna Nord che vale la pena menzionare sono Santa Cristina, San Michele, Sant’Ariano, San Francesco del Deserto o ancora La Salina, mentre nella Laguna Sud troviamo San Lazzaro degli Armeni, tristemente famosa per il genocidio di una intera comunità armena, Tronchetto e infine Santa Maria della Grazia. Infine sono incluse nell’elenco anche delle isolette che nei secoli sono scomparse tra cui ricordiamo Costanziaco e La Caderna. Il gran numero delle isole delle quali Venezia è composta ci rende dunque difficile poterle poterle scoprire da cima a fondo in poco tempo. Vediamo dunque 5 isole che potrai visitare in un giorno solo e come raggiungerle facilmente. Torcello: l’isola d’altri tempi L’isola di Torcello è una delle poche isole che ancora risulta essere abitata. Chiamata erroneamente da molti Torricelli, è abitata da poco più di 10 abitanti che si sostengono principalmente grazie al turismo. Appena si arriva a Torcello, l’atmosfera che si respira è quella dei bei tempi antichi a metà tra l’epoca Medioevale e l’antico impero romano, interrotto solo ogni tanto da abitazioni, alberghi o ristoranti in stile coloniale. L’isola di Torcello è soprattutto conosciuta per il ponte del Diavolo, chiamato così perché la leggenda narra che il diavolo in persona scommise sulla sua costruzione in un giorno. Al di là del secondo ponte dell’isola troviamo poi la piazza in terra battuta e ghiaia dove sono troviamo situati bancherelle con tantissimi souvenir. Sulla sinistra della piazza troviamo il palazzo dell’archivio che ospita il museo di Torcello e che vanta una collezione di reperti dell’epoca bizantina e medioevale, e il palazzo del consiglio un meraviglioso edificio in stile gotico del ‘400. Infine ultimo, ma non meno importante, il trono di Attila, un trono in pietra situato proprio davanti alla cattedrale di Torcello. Arrivare sull’isola di Torcello è semplice. Da piazza San Marco partono ogni giorno tantissimi tour organizzati e con una sola mezza giornata è possibile fare una bellissima escursione che oltre ad accompagnarvi a Torcello, vi porterà nelle isolette più vicine. Il tutto senza spendere molto. Murano: l’isola di vetro Famosa in tutto il mondo per la lavorazione del vetro soffiato, con i suoi 30.000 mila abitanti, Murano è l’isola più grande della Laguna Veneziana. Proprio il vetro è la principale fonte di sostentamento dell’isola, grazie alle numerose botteghe e laboratori dai quali si può assistere alla soffiatura del vetro. Se siete amanti delle lavorazioni artigianali non potete perdervi una visita al Museo del vetro di Murano dove sono esposti oltre 4.000 articoli. Se però volete rendere la visita all’isola di Murano ancora più completa è d’obbligo una visita alla splendida Basilica di Santa Maria e San Donato, un maestoso esempio di stile romanico lagunare che risale al 1125 d.c. Se hai programmato una gita fuori porta a Venezia, non ti sarà difficile raggiungere Murano grazie ai collegamenti con il traghetto nelle linee 41, 42, DM e LN. In alternativa, i tour operator della zona organizzano degli economici tour completi di guida turistica dell’isola di Murano e dintorni. Isola di Burano: il paese dalle case colorate Chiunque visiti Burano, rimane incantato dalle case colorate che spiccano sui canali, dall’aria di pace e tranquillità che si respira e dal campanile storto che sovrasta l’isola. Oltre che dalle case colorate, Burano è riconosciuto in tutto il mondo per il merletto prodotto localmente e per il pesce che ogni giorno viene pescato fresco dai loro porti. Per questo motivo, se siete alla ricerca di un’idea su cosa mangiare durante la vostra gita, vi consigliamo di mangiare in uno dei ristoranti di pesce locali, dove di certo non mancheranno delle buone linguine con le vongole, completo magari di un buon gelato o un dolcetto gustato in una delle tante gelaterie o pasticcerie. Infine è d’obbligo un giro alla chiesa di San Martino Vescovo dove si trova un dipinto originale del pittore Tiepolo e al Museo del Merletto entrambe situate in Piazza dei Galuppi. Burano è facilmente raggiungibile grazie ai collegamenti che ogni giorno partono dall’aeroporto Marco Polo e dalla Stazione Venezia Santa Lucia, senza contare i tour organizzati che tante compagnie organizzano. Isola della Giudecca: la più vicina al centro storico Tra le isole della Laguna Veneziana, l’isola della Giudecca è una delle più estese anche la più vicina al centro storico essendo collegata dal canale omonimo. In antichità, l’isola della Giudecca veniva denominata Spinalonga, grazie alla sua forma allungata che ricorda le lische di un pesce. Storicamente quest’isola è stata a lungo abitata da famiglie borghesi e nobili che nei secoli hanno costruito prestigiose ville e lussuosi palazzi. Ai giorni d’oggi a continuare a diffondere il lusso del passato è il Belmond Hotel Cipriani, un maestoso hotel 5 stelle che deve la sua fama non solo allo sfarzo che offre ogni giorno a migliaia di ospiti, ma anche per l’imponente stabile che regala a chi soggiorna un panorama mozzafiato che guarda su Venezia. L’origine del termine giudecca, appare ad oggi controverso e secondo alcuni avrebbe origine dall’antica comunità ebraica che allora risiedeva, mentre altri sostengono un’origine dialettale del termine e più precisamente “zudegà” che significa letteralmente giudicato e fa riferimento ad una storica sentenza emessa in epoca medioevale durante la quale furono concessi dei poderi a delle famiglie bandite poi successivamente esiliate. Se hai deciso di visitare la Giudecca, non puoi rinunciare ad una visita alla chiesa della Zitella, un edificio interamente progettato dal Palladio e che rimanda il suo nome alla sua antica funzione che era quella di ospitare ragazze povere fino a quando non contraessero matrimonio. Un altro luogo degno di essere visitato è il Molino Stucky, un edificio in stile ottocentesco che dona maggiore imponenza all’isola. Pur essendo geograficamente molto vicina, l’assenza di un ponte vero e proprio richiede l’utilizzo di un mezzo pubblico quali i vaporetti dell’actv che garantiscono ogni giorno dei collegamenti regolari a tutte le ore. San Lazzaro degli Armeni: un’isola misteriosa L’isola di San Lazzaro degli armeni, è un’isola che tuttora desta grande fascino a chiunque la visiti. Quest’Isola è principalmente conosciuta per il suo imponente monastero che ospitò in principio una comunità di benedettini dediti a Sant’Ilario. Dal 1700 in poi, questo convento fu la sede di una comunità di monaci armeni fondata da Padre Mechitar, un monaco, che fuggendo dalla persecuzione turca, decise di stabilircisi e donando in questo modo nuova vita ad un luogo che negli anni perse il suo splendore. All’epoca Venezia era considerata il più grande centro di stampa d’Europa e l’obiettivo principale dei monaci armeni era quello di preservare la loro cultura, già al tempo in pericolo. Costruirono così un archivio poliglotta dove, ad oggi sono contenuti di più 4000 manoscritti. Il convento dei Padri Mechitaristi fu visitato in passato da Lord Byron che passo in questo convento due anni prima di partire alla volta della Grecia. Infine tra il 1915 e il 1916 quest’isola fu protagonista di uno dei più cruenti genocidi della storia, vale a dire il Genocidio degli Armeni, di cui ad oggi ne troviamo traccia grazie al monumento che spicca nel convento. Le isole di Venezia: parti alla volta dell’avventura Che tu vada per una settimana o anche solo per una visita di piacere, visitare le isole di Venezia ti risulterà molto comodo grazie ai collegamenti che partono ogni giorno da piazza San Marco o dal ponte di Rialto. Hai più di una destinazione? Non ti preoccupare. Ogni giorno i tour operator organizzano dei tour volti alla scoperta delle isole più belle di Venezia a prezzi convenienti anche su base giornaliera. Che stai aspettando? Tra le isole di Venezia, che sono più di 60, ci sono le famose Murano e Burano, la Giudecca, ma anche isole meno conosciute come Torcello.
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Mitologie Non finisco i libri, ogni tanto, è il mio inconfessabile, su Marte come dischi volanti compiranno certamente tutti i gesti di una determinata loro altezza, su Marte che è la Terra stessa, ovviamente. Nemmeno Sebald, Ottieri, Barthes. Non ho letto tutto Caproni, non ho il fisico da lottatore che serve, né polpacci da ballerina. Più Raboni, in realtà, come prima, di quando sono dove non sono mai stato – dietro le edizioni obsolete, gli esami, gli articoli da correggere, i pasti da non saltare, la zona celeste dei miei pigiami e del mio foraggio, ultimamente sveglio in mezzo leggere Guido ma quell’incipit: dovrei farmi forza e andare avanti. In rapporto tra male e rimedio come strattona Il giorno che l’avrebbero ucciso, Santiago, miti d’oggi! Molto diverso da caso a caso, mi spiego: riappendo poster, oggi, sono da mesi giorni interi a terra, caduti. Lo scotch perde aderenza – sia una metafora nuova per la camera tutta lì, imbellettata, ovvio. Gli angoli di un calendario si piegano, il legno delle sedie fuori posto. La lavatrice in potenza, dispersa in terra e la busta dei bianchi, l’angolo a valanga sul pavimento. Con tutto questo sto prendendo tempo. È un assedio, qualcosa complotta alle spalle. Il lampadario emette luce a intermittenza al centro della camera. Anche questo – di cosa, poi – è metafora. Sul trasparente dell’armadio e sullo specchio due incandescenze; per cosa lente accensioni, altrettante, per cosa si esaurisce il filamento, nessuna efficienza luminosa sulle tre gocce dell’anticamera da bagno.
Demetrio Marra
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Ottimizza Google Adwords con questi trucchi. Semplici, anche per te che non capisci una mazza!
Cos’è Google Adwords?
Al giorno d’oggi i social network sono molto importanti per una strategia di marketing vincente. Scopri come usarli, su quali puntare e quali invece accantonare per non perdere tempo.
Messa semplicemente, Adwords non è altro che un megafono: amplifica il tuo messaggio rendendolo udibile da utenti interessati. E visto che ci sei, cerca di non fare questi errori con Google Adwords.
Se però nessuno ascolta, o tantomeno si gira solo per qualche secondo per poi tirar dritto, dove sta il problema?
È il megafono mezzo rotto o siamo noi?
Mi dispiace dirlo ma il più delle volte siamo noi ad usarlo in maniera sbagliata. Se infatti lo puntiamo verso un pubblico sbagliato e ci urliamo dentro cose imprecise, chi ascolta udirà solo un brusio…un rumore.
Messa da parte la mia vena poetica di oggi, volevo farti partecipe di una email arrivata da Alessandro, un lettore del blog, che ha sfruttato il bonus della guida gratis Adwords: 3 domande per migliorare il tuo business.
Partiamo dal primo problema a cui ho risposto con un video.
Campagne settore turismo – Ottimizzare Google Adwords per la conversione
Domanda: Ho molte difficoltà con le campagne estere settore turismo: pochi click, CPC alto, buona profondità della visita ma pochissime conversioni. Hai dei consigli particolari per questi tipi di campagne?
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Ecco le risorse utilizzate nel video:
Insert PHP (WordPress Plugin)
Google Adwords
Questo è il codice per il testo dinamico: Cerchi [insert_php] if ($_GET['keyword']) {echo ucwords($_GET['keyword']);} else {echo ucwords('Hotel a Rimini');} [/insert_php]
http://www.ilmiosito.com/hotel-rimini/?keyword={keyword}
Adwords Remarketing Search vs Remarketing Display
Domanda: Come valuti il remarketing search? Lo usi o pensi che sia meglio il remarketing display? Se lo usi, utilizzi keyword generiche o specifiche per farlo?
Tra quelli che usano Google Adwords (ebook gratis), pochissimi conoscono l’RLSA (Remarketing Lists for Search Ads), quindi se anche tu hai fatto spallucce, non preoccuparti, non sei l’unico!
Il remarketing applicato al display network è una pratica molto utilizzata al contrario di quello per le ricerche; questo perché risulta difficile da comprendere a pieno e spesso complicato da applicare al proprio business.
In entrambi i casi questi sono miti da sfatare! Lo so, RLSA suona complicato ma non lo è.
Incominciamo con le differenze per chi conosce poco queste due pratiche.
Dopo aver visitato un certo sito web avrai notato che i suoi banner ti seguono su altri siti. Sei andato a vedere un paio di scarpe e, guarda un po’, le stesse scarpe ti seguono anche sul forum che frequenti giornalmente.
Stessa cosa per quell’hotel che volevi prenotare ieri.
Ecco, questo è il Display Remarketing. L’inserzionista caro amico, ti sta prendendo di mira e quindi poiché tu hai visitato certe pagine del suo sito, ti sta ricordando di lui in caso tu voglia tornare sul suo website. Non importa dove sei, può essere Youtube, un blog o un forum; se questi usano Google Adsense, tu vedrai il banner del nostro inserzionista!
Il Search Remarketing invece si basa sulle query di ricerca. Invece di farti vedere dei banner, ti permette di mostrare degli ‘ad’ testuali su Google.it solo alle persone che hanno precedentemente visitato il tuo sito e che stanno ricercando ancora il tuo prodotto o servizio.
Invece di bombardare l’utente con i banner, adesso puoi visualizzare le tue pubblicità solo quando cercano il tuo prodotto. Un modo alternativo per ottimizzare Google Adwords.
Figo è?!
C’è un ‘Ma’…
Per creare una lista da usare con il Search Remarketing, devi avere almeno 1000 visite sul tuo sito in 540 giorni. Questo è l’audience minimo di una lista per il remarketing.
Troppe le visite richieste?
È qui che arriviamo alla domanda di Alessandro: “[…] utilizzi keyword generiche o specifiche?”
Prendiamo il caso degli hotel. Normalmente useremmo keyword specifiche come ‘hotel a basso costo a Rimini’ oppure ‘Quale hotel prenotare a Rimini’. Questo perché parole come ‘Prenotare Hotel’ potrebbero risultare troppo generiche.
Ti immagini il costo di una parola chiave del genere!? Wow!
Nel caso di liste per il Remarketing Search, puoi invece usare keyword generiche come ‘vacanze’ oppure ‘hotel’ poiché i tuoi advert appariranno solo a quelle persone che hanno visitato il tuo sito precedentemente.
Se quindi 1000+ persone hanno visitato il tuo sito dedicato a ‘Hotel a Rimini’, quando vanno su Google per cercare qualcosa di generico come ‘vacanze’, ‘estate a Rimini’, ‘hotel’ possono essere utilizzate per il tuo remarketing.
Loro cercano ‘dove andare in Agosto?’ E pam!, gli fai vedere l’advert sul tuo hotel a Rimini.
Loro cercano ‘spiagge’? E tu boom! gli piazzi l’ad sul tuo hotel.
Alcuni consigli ora.
I giorni da impostare per la tua lista
Se il tuo sito non ha molto traffico, ti consiglio di creare una lista ed impostare la scadenza (per quanto tempo ricordarsi dei tuoi visitatori) sui 540 giorni e cioè il limite massimo.
Se invece stai impostando una campagna per un’offerta di Natale o qualcosa di più specifico, ovviamente metti 30/60 giorni. Non vorrai far apparire un’offerta ad un anno di distanza quando già è finita vero?
L’uso delle keyword per il remarketing
Ricorda che stai puntando persone che hanno già visitato il tuo sito – una fetta molto minore di traffico comparato ad una campagna normale – quindi devi usare keyword generiche per aumentare la possibilità di piazzare il tuo messaggio in faccia alla stessa persona ancora una volta.
Quando pensi a tali parole chiave da usare, focalizza l’attenzione sui temi: ‘hotel’, ‘Rimini’, ‘vacanze’ ecc.
Sii generico ma non troppo, in questo modo ottimizzi Google Adwords ma eviterai di abbassare il tuo CTR.
Il tuo messaggio
Anche qui tieni a mente che chi legge il tuo ‘ad’ è un potenziale cliente che torna sul tuo sito. Ti puoi permettere quindi di essere più creativo magari utilizzando foto, recensioni, video ecc.
Google Adwords e Youtube
Domanda: Pensi che le campagne YouTube siano valide? E principalmente per quale obiettivo? Più per la brand awareness o anche per arrivare a conversioni?
Per quanto riguarda Youtube, bisogna tenere a mente chi è il nostro target e in che modalità si trova.
Chi cerca su Google è solitamente in ‘problem mode’ e quindi più attento a ciò che legge.
Quando la stessa persona si trova su Youtube, si trova il più delle volte in ‘fancazzismo mode’. Quanta possibilità abbiamo di convertire questo utente in cliente?
Poche.
Possiamo però utilizzare Youtube per un po’ di brand awareness (per far conoscere agli utenti la nostra attività) o ricordargli di noi in caso abbiano visitato il nostro sito in passato.
In entrambi i casi, consiglio comunque di filtrare le categorie dei video su cui visualizzare i tuoi messaggi.
Il lato positivo è che i costi sono molto più bassi di una campagna Search, ma anche le conversioni.
Video o Banner?
Se hai a disposizione un video da usare come pubblicità, questo avrà un maggiore impatto. Il video che ho creato per il mio business ha sortito un ottimo effetto quando impostato in ‘pre roll’.
Al contrario, i banner visivi piazzati in basso potrebbero portare risultati più scadenti.
Se arrivi ad avere un CTR del 3% con uno di loro, ritieniti fortunato!
Qual è il prossimo passo?
Condividi questi consigli con chi potrebbe trovarli utili e fammi sapere se ti hanno aiutato a migliorare le tue campagne Adwords.
ottimizzare-google-adwords è stato pubblicato su Espresso Triplo.
Ottimizza Google Adwords con questi trucchi. Semplici, anche per te che non capisci una mazza! published first on https://espressotriplo.com/ Ottimizza Google Adwords con questi trucchi. Semplici, anche per te che non capisci una mazza! posted first on https://espressotriplo.com/ Ottimizza Google Adwords con questi trucchi. Semplici, anche per te che non capisci una mazza! published first on https://espressotriplo.com/
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Al giorno d’oggi i social network sono molto importanti per una strategia di marketing vincente. Scopri come usarli, su quali puntare e quali invece accantonare per non perdere tempo.
Messa semplicemente, Adwords non è altro che un megafono: amplifica il tuo messaggio rendendolo udibile da utenti interessati. E visto che ci sei, cerca di non fare questi errori con Google Adwords.
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Adwords Remarketing Search vs Remarketing Display
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Google Adwords e Youtube
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Mi dispiace dirlo ma il più delle volte siamo noi ad usarlo in maniera sbagliata. Se infatti lo puntiamo verso un pubblico sbagliato e ci urliamo dentro cose imprecise, chi ascolta udirà solo un brusio…un rumore.
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Campagne settore turismo – Ottimizzare Google Adwords per la conversione
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Insert PHP (WordPress Plugin)
Google Adwords
Questo è il codice per il testo dinamico: Cerchi [insert_php] if ($_GET['keyword']) {echo ucwords($_GET['keyword']);} else {echo ucwords('Hotel a Rimini');} [/insert_php]
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Adwords Remarketing Search vs Remarketing Display
Domanda: Come valuti il remarketing search? Lo usi o pensi che sia meglio il remarketing display? Se lo usi, utilizzi keyword generiche o specifiche per farlo?
Tra quelli che usano Google Adwords (ebook gratis), pochissimi conoscono l’RLSA (Remarketing Lists for Search Ads), quindi se anche tu hai fatto spallucce, non preoccuparti, non sei l’unico!
Il remarketing applicato al display network è una pratica molto utilizzata al contrario di quello per le ricerche; questo perché risulta difficile da comprendere a pieno e spesso complicato da applicare al proprio business.
In entrambi i casi questi sono miti da sfatare! Lo so, RLSA suona complicato ma non lo è.
Incominciamo con le differenze per chi conosce poco queste due pratiche.
Dopo aver visitato un certo sito web avrai notato che i suoi banner ti seguono su altri siti. Sei andato a vedere un paio di scarpe e, guarda un po’, le stesse scarpe ti seguono anche sul forum che frequenti giornalmente.
Stessa cosa per quell’hotel che volevi prenotare ieri.
Ecco, questo è il Display Remarketing. L’inserzionista caro amico, ti sta prendendo di mira e quindi poiché tu hai visitato certe pagine del suo sito, ti sta ricordando di lui in caso tu voglia tornare sul suo website. Non importa dove sei, può essere Youtube, un blog o un forum; se questi usano Google Adsense, tu vedrai il banner del nostro inserzionista!
Il Search Remarketing invece si basa sulle query di ricerca. Invece di farti vedere dei banner, ti permette di mostrare degli ‘ad’ testuali su Google.it solo alle persone che hanno precedentemente visitato il tuo sito e che stanno ricercando ancora il tuo prodotto o servizio.
Invece di bombardare l’utente con i banner, adesso puoi visualizzare le tue pubblicità solo quando cercano il tuo prodotto. Un modo alternativo per ottimizzare Google Adwords.
Figo è?!
C’è un ‘Ma’…
Per creare una lista da usare con il Search Remarketing, devi avere almeno 1000 visite sul tuo sito in 540 giorni. Questo è l’audience minimo di una lista per il remarketing.
Troppe le visite richieste?
È qui che arriviamo alla domanda di Alessandro: “[…] utilizzi keyword generiche o specifiche?”
Prendiamo il caso degli hotel. Normalmente useremmo keyword specifiche come ‘hotel a basso costo a Rimini’ oppure ‘Quale hotel prenotare a Rimini’. Questo perché parole come ‘Prenotare Hotel’ potrebbero risultare troppo generiche.
Ti immagini il costo di una parola chiave del genere!? Wow!
Nel caso di liste per il Remarketing Search, puoi invece usare keyword generiche come ‘vacanze’ oppure ‘hotel’ poiché i tuoi advert appariranno solo a quelle persone che hanno visitato il tuo sito precedentemente.
Se quindi 1000+ persone hanno visitato il tuo sito dedicato a ‘Hotel a Rimini’, quando vanno su Google per cercare qualcosa di generico come ‘vacanze’, ‘estate a Rimini’, ‘hotel’ possono essere utilizzate per il tuo remarketing.
Loro cercano ‘dove andare in Agosto?’ E pam!, gli fai vedere l’advert sul tuo hotel a Rimini.
Loro cercano ‘spiagge’? E tu boom! gli piazzi l’ad sul tuo hotel.
Alcuni consigli ora.
I giorni da impostare per la tua lista
Se il tuo sito non ha molto traffico, ti consiglio di creare una lista ed impostare la scadenza (per quanto tempo ricordarsi dei tuoi visitatori) sui 540 giorni e cioè il limite massimo.
Se invece stai impostando una campagna per un’offerta di Natale o qualcosa di più specifico, ovviamente metti 30/60 giorni. Non vorrai far apparire un’offerta ad un anno di distanza quando già è finita vero?
L’uso delle keyword per il remarketing
Ricorda che stai puntando persone che hanno già visitato il tuo sito – una fetta molto minore di traffico comparato ad una campagna normale – quindi devi usare keyword generiche per aumentare la possibilità di piazzare il tuo messaggio in faccia alla stessa persona ancora una volta.
Quando pensi a tali parole chiave da usare, focalizza l’attenzione sui temi: ‘hotel’, ‘Rimini’, ‘vacanze’ ecc.
Sii generico ma non troppo, in questo modo ottimizzi Google Adwords ma eviterai di abbassare il tuo CTR.
Il tuo messaggio
Anche qui tieni a mente che chi legge il tuo ‘ad’ è un potenziale cliente che torna sul tuo sito. Ti puoi permettere quindi di essere più creativo magari utilizzando foto, recensioni, video ecc.
Google Adwords e Youtube
Domanda: Pensi che le campagne YouTube siano valide? E principalmente per quale obiettivo? Più per la brand awareness o anche per arrivare a conversioni?
Per quanto riguarda Youtube, bisogna tenere a mente chi è il nostro target e in che modalità si trova.
Chi cerca su Google è solitamente in ‘problem mode’ e quindi più attento a ciò che legge.
Quando la stessa persona si trova su Youtube, si trova il più delle volte in ‘fancazzismo mode’. Quanta possibilità abbiamo di convertire questo utente in cliente?
Poche.
Possiamo però utilizzare Youtube per un po’ di brand awareness (per far conoscere agli utenti la nostra attività) o ricordargli di noi in caso abbiano visitato il nostro sito in passato.
In entrambi i casi, consiglio comunque di filtrare le categorie dei video su cui visualizzare i tuoi messaggi.
Il lato positivo è che i costi sono molto più bassi di una campagna Search, ma anche le conversioni.
Video o Banner?
Se hai a disposizione un video da usare come pubblicità, questo avrà un maggiore impatto. Il video che ho creato per il mio business ha sortito un ottimo effetto quando impostato in ‘pre roll’.
Al contrario, i banner visivi piazzati in basso potrebbero portare risultati più scadenti.
Se arrivi ad avere un CTR del 3% con uno di loro, ritieniti fortunato!
Qual è il prossimo passo?
Condividi questi consigli con chi potrebbe trovarli utili e fammi sapere se ti hanno aiutato a migliorare le tue campagne Adwords.
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