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pier-carlo-universe · 17 days ago
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Victor Hugo: La voce immortale del Romanticismo e della giustizia sociale. Recensione di Alessandria today
Un gigante della letteratura francese e un paladino dei diritti umani, Victor Hugo continua a ispirare generazioni con la sua arte e il suo impegno sociale.
Un gigante della letteratura francese e un paladino dei diritti umani, Victor Hugo continua a ispirare generazioni con la sua arte e il suo impegno sociale. Victor Hugo: il poeta, il romanziere, il rivoluzionario. Victor Hugo, nato il 26 febbraio 1802 a Besançon, Francia, è una figura iconica della letteratura mondiale. Poeta, romanziere e drammaturgo, Hugo è stato uno dei principali esponenti…
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enkeynetwork · 3 days ago
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amusicalweb · 2 months ago
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Chopin, Fantaisie Impromptu, for cello and piano
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 La scoperta del Romanticismo europeo deve tantissimo al più grande pianista polacco di nome Fryderyk Franciszek Chopin nato a Zelazowa Wola e che noi tutti  conosciamo, consacrato da tempo nell'olimpo  della musica pianistica che continua a regalare  pane e vita  alla cultura musicale. Le sue bellissime melodie ancora oggi echeggiano in tantissime sale da concerto e teatri  di tutto il mondo. Le sue polacche, mazurche e concerti per pianoforte sin da subito entravano non solo in ambienti aristocratici raffinati ma anche in contesti  di origine popolare. Il mio pensiero in questo  libro è dedito al grandissimo autore, osservando le profondità espressive romantiche dei fraseggi musicali impiegati e concentrandomi nel lavoro interessato al mio libro. Penso che Chopin nelle sue scritture si ispirasse principalmente al violoncello e a prescindere dalla meravigliosa sonata per Cello in G Minor, Op. 65, tante bellissime sue opere invece sarebbero assenti nel patrimonio antologico violoncellistico. Questa sua fantastica composizione di nome Fantaisie Impromptu è stata oggi da me rivista ed elaborata per la prima volta e che potrebbe essere utile e far parte di questo patrimonio. Esiste anche una versione unica al mondo per violoncello solo integrata nel seguente  libro presente in Amazon: https://amzn.to/3QURjGG
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reposted-yura15cbx · 4 months ago
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William Shakespeare - Amleto.pdf William Shakespeare - Cimbelino.pdf William Shakespeare - Enrico VIII.pdf William Shakespeare - Il mercante di Venezia.pdf William Shakespeare - Il racconto d’inverno.pdf William Shakespeare - La Tempesta.pdf William Shakespeare - Le commedie_ La tempesta-I due gentiluomini di Verona.epub William Shakespeare - Macbeth.pdf William Shakespeare - Macbeth-Einaudi (2016).epub William Shakespeare - Molto rumore per nulla.pdf William Shakespeare - Opere complete. Con testo a fronte-Garzanti (2016).epub William Shakespeare - Otello.pdf William Shakespeare - Romeo e Giulietta.pdf William Shakespeare - Sogno di una notte di mezza estate.pdf William Shakespeare - Troilo e Cressida.pdf William Shakespeare - Tutto e bene quel che finisce bene.pdf William Shakespeare - Tutto il teatro. Ediz. integrale-Newton Compton (2009).epub William Shakespeare - Tutto il teatro.pdf William Shakespeare - William Shakespeare. Macbeth-Newton Compton Editori (2011).epub William Shakespeare - William Shakespeare. Otello-Newton Compton Editori (2012).epub William Shakespeare a cura di Davico Bonino - Breviario d'amore.pdf William Shakespeare, - Tragedie-BUR Biblioteca Univ. Rizzoli (2006).epub William Shakespeare, - Tutte le opere. Le tragedie. Testo inglese a fr.pdf William Shakespeare, - Tutte le opere. Le.pdf William Shakespeare, - Tutte le opere. Tr.pdf William Shakespeare, - Tutte le opere. I drammi storici. Testo inglese a f.pdf William Shakespeare, F. Giacomantonio (editor) - Giulio Cesare. Testo inglese a fronte. Ediz. integrale-Newton Compton Editori (2011).epub William Shakespeare, Luca Fontana (editor) - La tragica storia di Amleto, principe di Danimarca-Il Saggiatore (2011).epub William Shakespeare, Nadia Fusini (editor) - La commedia degli errori. Testo inglese a fronte.pdf William Shakespeare, Northrop Frye, Fernando Cioni (editor) - Commedie romantiche-BUR Biblioteca Univ. Rizzoli (2007).epub Wystan Hugh Auden, Arthur Kirsch (editor) - Lezioni su Shakespeare-Adelphi (2006).epub Yves Bonnefoy - L'esitazione di Amleto. Scritti su William Shakespeare-Il Saggiatore (2023).epub
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hildegard-sonnenschein · 6 months ago
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Il mondo fantastico del manga: viaggio attraverso le pagine dell'immaginazione
Nel mondo dell'intrattenimento globale, il manga è un fenomeno che ha conquistato milioni di cuori, non solo in Giappone, ma in tutto il mondo. Questo termine, derivato dal vocabolo giapponese "漫画" (manga), significa semplicemente "disegno" o "cartone animato", ma in realtà rappresenta molto di più: un universo ricco di storie, personaggi profondi, emozioni intense e un'arte visiva che non ha eguali.
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Il manga ha origini lontane, risalenti agli inizi del ventesimo secolo, quando alcuni artisti giapponesi iniziarono a pubblicare storie in formato fumetto. Ma è negli anni '50 e '60 che il manga raggiunge la sua maturità artistica e narrativa, grazie all'opera pionieristica di autori come Osamu Tezuka, conosciuto come il "Padre del manga", autore di opere come "Astro Boy" e "Kimba the White Lion".
La sua diffusione globale è stata facilitata in particolare dall'avvento dell'era digitale, che ha reso più accessibili queste opere anche ai lettori internazionali. Oggi, il manga è apprezzato in ogni angolo del mondo, con fan club, convention e traduzioni in diverse lingue che continuano ad aumentare.
Per fumetti più emozionanti, visita https://www.mangaconigli.com/
Un aspetto che rende il manga così affascinante è la sua enorme varietà. Si può trovare di tutto, dagli action-packed shonen (per ragazzi) come "One Piece" o "Naruto", alle romantiche shoujo (per ragazze) come "Fruits Basket" o "Sailor Moon", passando per i thriller psicologici come "Death Note" o i comici più sperimentali e avanguardisti.
Il manga è anche un mezzo per affrontare temi profondi e delicati, come la discriminazione, l'identità, la crescita e la morte, con una sensibilità e una profondità che spesso superano quelle dei più tradizionali mezzi di comunicazione.
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Nonostante la sua apparenza semplice, l'arte del manga è estremamente complessa e raffinata. Ogni battuta, ogni sfumatura di colore, ogni movimento dei personaggi è studiato con cura per trasmettere al lettore una vasta gamma di emozioni e informazioni. Inoltre, il manga sfrutta al meglio la possibilità di creare mondi fantastici e fantastici, dove nulla è impossibile e la creatività può svolazzare senza limiti.
Il manga è più di solo un passatempo o un'intrattenimento: è un modo di vedere il mondo, di vivere emozioni forti e di confrontarsi con idee nuove. Ogni volume, ogni capitolo, è un viaggio attraverso l'immaginazione, un invito a immergersi in mondi strani e meravigliosi. Se ancora non hai esplorato questo universo, ora è il momento giusto per iniziare.
Spero che questo blog post ti sia stato utile e ti abbia ispirato a scoprire o approfondire il mondo del manga!
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silviascorcella · 1 year ago
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Laure de Sagazan: l’arte del sogno nonchalant
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Il racconto di stile dedicato a Laure de Sagazan, e allo stupore inaspettato allacciato alle sue creazioni, è meritevole di un esordio favoloso, nel senso più letterario e suggestivo del termine: sì, proprio di quel “c’era una volta…” come fosse una fiaba dal sapore tradizionale, di quelle allocate in un luogo così lontano da sfumare la geografia in una terra di fantasia, abitato da una principessa vestita di grazia e bellezza.
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Ecco, senza interrompere il gusto assaporato dall’immaginazione, ora riconduciamo i nostri piedi sulla terra: più precisamente a Parigi, dove si trova l’atelier in cui Laure de Sagazan crea abiti che, una volta indossati, come per magia trasformano immediati ogni fanciulla in una principessa. Ovvero, abiti da sposa: incantevoli per la raffinatezza sottile e preziosa con cui son confezionati, deliziosamente sorprendenti per il gusto nient’affatto cerimonioso, bensì in equilibrio delicato e giocoso tra il fascino rétro e la semplicità contemporanea.
Anche la storia stessa di Laure de Sagazan è impreziosita dalla suggestione della fiaba: giovane, anzi giovanissima, dà vita al brand che porta il suo nome a partire da una scintilla squisitamente personale: l’aver esaudito la richiesta di sua cugina di confezionarle un abito da sposa che fosse su misura dei suoi desideri e della sua personalità, e per nulla plasmato sull’immaginario collettivo della sposa che affollava il mercato.
Era il 2019, ed era l’occasione per Laure di attingere alle passioni che l’accompagnavano sin dall’infanzia, ovvero il gusto per la ricercatezza elegante e svelta dell’abbigliamento vintage dei primi decenni del ‘900 che già da tempo aveva iniziato a collezionare, i pizzi francesi di Calais, i ricami inglesi, e quel fascino inconfondibile dell’imperfezione perfetta, della rilassatezza sofisticata, che è parte integrante e intrigante del dna francese.
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Ça va sans dire che l’abito fu un successo, e fu l’inaugurazione del suo progetto che nel 2011 divenne una realtà stabile: l’atelier parigino dove, assieme alle sue collaboratrici, crea abiti sartoriali completamente su misura del gusto e dei desideri delle spose, consentendo loro di comporre l’abito assemblando anche porzioni che appartengono a modelli differenti tra loro.
Perché non deve esserci nessun vincolo alla valorizzazione della bellezza personale, mai: soprattutto per un giorno così denso di emozioni indimenticabili.
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Ebbene, che nessun eccesso di volumi gonfiati a mo’ di meringa e di stratificazioni opulente composte da merletti e brillanti venga qui paventato: il segreto dell’incanto, e del successo, degli abiti nati dal gusto di Laure de Sagazan e realizzati dalle mani francesi sagge, artigiane, artiste del merletto e del ricamo, come già accennato, continua ad essere quell’alchimia inconfondibile di atmosfera rétro, seduzione spontanea e nonchalance elegante.
Opere sartoriali di poesia contemporanea in stoffa, che prendono vita nella leggerezza della seta italiana, possibilmente crêpe, la favorita di Laure, e nell’amore per il patrimonio artigianale tessile francese.
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Per la collezione 2020 l’ispirazione è un vero e proprio invito al viaggio sensuale e sensoriale: un’immersione nel Sud della Francia, dove i sensi si sciolgono nei profumi caldi e la femminilità fa risplendere tutte le sue sfaccettature intriganti, come rievocando Brigitte Bardot a Anna Karina, le muse della Nouvelle Vague di Godard: i pizzi scoprono la pelle con delicatezza intrigante, le silhouette minimali accarezzano le forme e liberano i movimenti, le scollature intrigano con leggerezza elegante, con quell’appeal gustoso che sa di flirt estivo, di leggerezza intensa, di libertà di sentirsi a proprio agio nella propria bellezza.
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La collezione non si compone solo di abiti lunghi, ma anche di composizioni romantiche formate da gonne con le tasche, pantaloni e top per la parte superiore: si vi accarezza l’idea che queste proposte possano essere promesse di poter continuare ad indossare l’abito anche nella vita quotidiana, afferrate quest’idea e gustatela pure, immaginando ad esempio di appaiare il top raffinato ad un jeans essenziale, e così via. Il segreto delle creazioni di Laure de Sagazan è anche qui: un’arte della suggestione che può essere indossata anche nella vita quotidiana. Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
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ildalil · 1 year ago
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Amore
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Amore 1.1 Che cos'è l'amore? L'amore è un sentimento complesso e profondo che ha affascinato l'umanità fin dall'alba dei tempi. È un'esperienza universale che coinvolge il cuore, la mente e l'anima. Ma che cos'è veramente l'amore? È possibile definirlo in modo preciso e univoco? L'amore può essere descritto come un legame emotivo intenso e affettivo tra due persone. È un sentimento che va al di là delle parole e delle azioni, che si manifesta attraverso gesti di affetto, cura, comprensione e rispetto reciproco. L'amore può essere romantico, familiare, platonico o spirituale, ma in ogni sua forma è un'energia potente che ci connette con gli altri e con il mondo che ci circonda. L'amore romantico è forse la forma più conosciuta e celebrata di amore. È quello che si vive in una relazione di coppia, caratterizzato da una forte attrazione fisica, da una profonda connessione emotiva e da un desiderio di condividere la propria vita con l'altro. L'amore romantico può essere passionale e travolgente, ma può anche essere calmo e sereno, basato sulla fiducia e sulla complicità reciproca. Ma l'amore non si limita solo alle relazioni romantiche. L'amore familiare è un altro aspetto fondamentale dell'amore. È quello che si vive all'interno della famiglia, tra genitori e figli, tra fratelli e sorelle. È un amore incondizionato, che va al di là delle differenze e delle imperfezioni, che ci sostiene e ci protegge. L'amore familiare è un legame profondo che ci accompagna per tutta la vita, che ci dà sicurezza e ci fa sentire parte di qualcosa di più grande di noi stessi. Ma l'amore non si ferma qui. Esistono molte altre forme di amore, come l'amore platonico, che è un sentimento di affetto e ammirazione profonda per un amico o una persona cara, senza alcuna componente romantica o sessuale. L'amore spirituale è un altro tipo di amore che va oltre il mondo materiale, è un amore che si nutre di spiritualità e di connessione con il divino. Queste diverse forme di amore ci mostrano quanto sia ricco e variegato il mondo dell'amore. L'amore è un sentimento che ha attraversato i secoli e le culture, ed è stato oggetto di riflessione da parte di filosofi, poeti, scrittori e artisti di ogni epoca. L'amore è stato cantato nelle poesie, descritto nei romanzi, dipinto nei quadri e rappresentato nelle opere teatrali. È un tema universale che ha ispirato e continua a ispirare l'umanità. Ma l'amore non è solo un sentimento romantico o un'ispirazione per l'arte. L'amore ha anche un impatto profondo sulla nostra psicologia e sul nostro benessere emotivo. Studi scientifici hanno dimostrato che l'amore può influenzare positivamente la nostra salute mentale e fisica, riducendo lo stress, aumentando la felicità e promuovendo un senso di appartenenza e di scopo nella vita. L'amore è anche un fattore chiave nelle relazioni sociali e nella costruzione della società. L'amore è alla base del matrimonio e della famiglia, ed è un elemento fondamentale per la coesione sociale. L'amore ci spinge a prendersi cura degli altri, a essere solidali e a lavorare insieme per il bene comune. Senza amore, la società sarebbe priva di empatia, di compassione e di senso di comunità. In conclusione, l'amore è un sentimento universale che ci connette con gli altri e con il mondo che ci circonda. È un'energia potente che si manifesta attraverso gesti di affetto, cura e rispetto reciproco. L'amore può assumere diverse forme, come l'amore romantico, familiare, platonico e spirituale, ma in ogni sua forma è un'esperienza profonda e trasformatrice. L'amore ha un impatto significativo sulla nostra psicologia, sul nostro benessere emotivo e sulla società in cui viviamo. È un valore universale che ci guida e ci ispira nella nostra vita quotidiana. 1.2 Le diverse forme dell'amore L'amore è un sentimento complesso e multiforme che può manifestarsi in molte diverse sfumature. Ogni persona può sperimentare l'amore in modi unici e personali, e ciò ha portato alla nascita di diverse forme di amore che si sono sviluppate nel corso del tempo. In questa sezione, esploreremo alcune delle diverse forme dell'amore e cercheremo di comprendere le loro caratteristiche distintive. L'amore romantico L'amore romantico è probabilmente la forma di amore più conosciuta e celebrata. È l'amore che si sviluppa tra due persone che si sentono attratte l'una dall'altra in modo profondo e passionale. Questa forma di amore è caratterizzata da una forte attrazione fisica e sessuale, ma va oltre l'aspetto fisico. L'amore romantico coinvolge anche una connessione emotiva profonda, una comprensione reciproca e un desiderio di condividere la vita insieme. Nell'amore romantico, le persone si sentono attratte non solo dal corpo dell'altro, ma anche dalla sua personalità, dai suoi valori e dalle sue aspirazioni. Questa forma di amore è spesso accompagnata da gesti romantici, come regali, sorprese e dichiarazioni d'amore. L'amore romantico può essere intenso e appassionato, ma può anche essere vulnerabile e suscettibile alle delusioni. L'amore familiare L'amore familiare è un tipo di amore che si sviluppa all'interno delle relazioni familiari. È l'amore che si prova per i membri della propria famiglia, come genitori, fratelli, sorelle, figli e parenti stretti. Questa forma di amore è caratterizzata da un legame profondo e duraturo che si sviluppa nel corso del tempo. L'amore familiare è spesso basato su un senso di affetto, protezione e responsabilità reciproca. Le persone che si amano all'interno di una famiglia si sostengono a vicenda, si prendono cura l'uno dell'altro e si impegnano a costruire relazioni solide e durature. L'amore familiare può essere un punto di riferimento stabile nella vita di una persona e può offrire un senso di appartenenza e sicurezza. L'amore platonico L'amore platonico è un tipo di amore che si basa su una connessione profonda e spirituale tra due persone. Prende il nome dal filosofo greco Platone, che ha teorizzato sull'amore come un sentimento che va oltre l'attrazione fisica e si concentra sulla bellezza e l'essenza dell'anima. L'amore platonico è spesso privo di desiderio sessuale o romantico. Si tratta di un amore puro e idealizzato, basato su una profonda ammirazione e rispetto reciproco. Le persone che sperimentano l'amore platonico possono sentirsi profondamente connesse a livello mentale ed emotivo, ma non necessariamente desiderano una relazione romantica o sessuale. L'amore fraterno L'amore fraterno è l'amore che si sviluppa tra amici stretti o tra persone che condividono una connessione profonda e duratura. È un amore basato sull'affetto, la fiducia e la reciproca comprensione. L'amore fraterno può essere paragonato all'amore che si prova per un fratello o una sorella, da cui deriva il suo nome. Le persone che sperimentano l'amore fraterno si sostengono a vicenda, si preoccupano l'una dell'altra e si impegnano a costruire una relazione solida e duratura. Questa forma di amore può essere molto gratificante e può offrire un senso di appartenenza e di comunità. L'amore altruistico L'amore altruistico è un tipo di amore che si basa sulla compassione, l'empatia e il desiderio di aiutare gli altri. È un amore che va oltre l'interesse personale e si concentra sul benessere e la felicità degli altri. L'amore altruistico può manifestarsi in diverse forme, come l'amore per l'umanità, l'amore per gli animali o l'amore per l'ambiente. Le persone che sperimentano l'amore altruistico sono spinte dal desiderio di fare del bene e di contribuire al miglioramento del mondo. Questa forma di amore può portare a gesti di gentilezza, generosità e solidarietà. L'amore altruistico può essere una fonte di gratificazione e di realizzazione personale, poiché permette alle persone di mettere in pratica i propri valori e di fare la differenza nella vita degli altri. In conclusione, l'amore si manifesta in molte forme diverse, ognuna con le sue caratteristiche uniche. L'amore romantico, l'amore familiare, l'amore platonico, l'amore fraterno e l'amore altruistico sono solo alcune delle molte sfumature dell'amore che esistono nel mondo. Ognuna di queste forme di amore può arricchire la nostra vita e offrire un senso di connessione, appartenenza e felicità. Read the full article
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personal-reporter · 1 year ago
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Il grande scalone illuminato di Belgirate 2023
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Tornano le luci e i colori sullo scalone di Belgirate! Belgirate è un delizioso e storico borgo sul Lago Maggiore tra Arona e Stresa. Ville e dimore storiche, dove si è fatta la storia, vera. Personaggi storici, nobili, politici, filosofi, pittori, scrittori e romanzieri di ogni epoca sono passati da qui e da qui hanno preso anche spunto per le loro opere come Stendhal, Manzoni, Fogazzaro, Hemingway. Una delle più belle, particolari e romantiche chiese del lago, come quella dedicata a Santa Maria. Un lungolago piacevole, che offre uno sguardo privilegiato sul lago e che potrebbe veramente raccontare tante storie e che è stato fonte d’ispirazione per tanti. Uno dei posti più particolari di Belgirate è il lungo, ampio scalone che affianca la chiesa e porta nella parte più alta del borgo. Posto lungo la strada statale del Sempione è quasi nascosto alla prima occhiata, spesso sfugge a chi passa di fretta. In realtà è uno dei punti più interessanti e caratteristici del borgo. Lo scalone prende il nome dai Fratelli Cairoli, belgiratesi per ramo materno. E a Belgirate troviamo la seicentesca Villa Cairoli, costruita dai Bono, ricca famiglia belgiratese. Famiglia che diede i natali al Conte Benedetto Bono, primo commissario della Repubblica Cisalpina. Padre di Adelaide, madre proprio dei fratelli Cairoli, protagonisti del Risorgimento. Una dimora che ospitò tra gli altri, anche Garibaldi e molti altri personaggi della vita politica e culturale dell’800. Martedì 29 agosto alle 20.00, si terrà il tradizionale appuntamento con l’accensione dello scalone Cairoli, testimonianza di fede e poesia, con la scenografia creata da centinaia di lumini colorati. L’evento è in concomitanza con i festeggiamenti della Madonna Addolorata, uno dei simboli della cittadina sulla riva piemontese del Verbano. La processione della Madonna Addolorata, protettrice di Belgirate, ha una storia con radice lontane. Risale infatti a circa 300 anni fa, poi venne sospesa durante la seconda guerra mondiale e, dal secondo dopoguerra, si tiene l’ultima domenica di agosto. La chiesa parrocchiale di Belgirate, edificata verso l’anno Mille, sorgeva su un piccolo poggio ed era dedicata alla Purificazione di Maria. Il 1 novembre 1610 Carlo Borromeo fu proclamato santo e a Belgirate nel 1611 iniziarono i lavori per un oratorio in suo onore. Nel 1618 venne completata la cappella maggiore, come ricorda un quadro votivo del 1683 eseguito per ricordare la fine della pestilenza del 1631. Pochi decenni dopo l’oratorio di San Carlo, fu la nuova chiesa parrocchiale, poiché gli abitanti trovavano poca adatta la vecchia per la vita religiosa della comunità. L’arciprete Giuseppe Colombari nel 1715, fece scolpire la statua lignea della Vergine Addolorata come in segno di devozione per la miseria che affliggeva il paese e nel 1753 quattro grandi tele di Giovanni Battista Calzia con episodi della vita di San Giuseppe vennero collocate sulle pareti del presbiterio. Nel 1795 l’oratorio divenne la chiesa parrocchiale e prese il titolo di Purificazione di Maria Vergine e San Carlo. Un grande organo della ditta Bossi di Bergamo, che venne donato dal belgiratese Giuseppe Antonio Conelli, fu installato nel 1846. Nel 1853 il decoratore Carlo De Pedrini, realizzò, per conto di Elena Conelli, la doratura del pulpito e quella della statua dell’Addolorata. Nel 1904 il pittore torinese Luigi Morgari lavorò agli affreschi della chiesa, mentre il decoratore Luigi Secchi realizzò gli stucchi sulle lesene, sui cornicioni, sugli archi e nelle volte delle cappelle, e le cornici che inquadrano gli affreschi. Nel 1940, con arciprete don Francesco Ferri, venne collocato nella chiesa un nuovo portale in serizzo, dono delle benefattrici Valentina Tosi e Giovannina Prini Rossi e nel timpano una grande lapide con la dedicazione a Maria Vergine. Il 22 giugno 1997, furono collocati e benedetti gli amboni e un nuovo altare comunitario in legno di noce realizzati da don Giovanni Cavagna. L’idea di illuminare completamente lo scalone Cairoli, uno dei luoghi più noti della cittadina lacustre, nasce una trentina di anni fa, quando si ponevano dei lumini per le vie del borgo e proprio anche sullo scalone stesso, per la festa grande di Belgirate, quella della Madonna Addolorata, con la relativa processione. E solo da una decina di anni però che l’illuminazione dello scalone Cairoli è diventata sempre più imponente, bella e scenografia con addirittura una serie di disegni, diversi ogni anno, che raccontano il legame di Belgirate con la Madonna Addolorata e la forte fede di questi luoghi sul Lago Maggiore e nel Piemonte. Uno spettacolo davvero particolare, affascinante, con i lumini di vari colori che creano disegni, è una magia che si rinnova sempre diversa ogni anno. E che colpiscono in particolare i turisti che da ogni parte del mondo arrivano a Belgirate. Read the full article
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jacopocioni · 2 years ago
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Per chi abita in… via Vittorio Alfieri
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Via Vittorio Alfieri è dedicata al noto drammaturgo, poeta, scrittore e autore teatrale. Di origini piemontesi (Asti, 16 gennaio 1749) era talmente legato a Firenze che ci morì l'8 ottobre 1803. Via Vittorio Alfieri va da piazza Donatello a  piazza d'Azeglio costeggiando il giardino stesso. Rientra di buon grado nel quartiere della Mattonaia. La strada non è molto lunga ma si caratterizza per palazzine, villini e casamenti di signorile fattura. Ricordiamo il villino Carcasson, al n° 5, nato da un progetto dell'ingegnere Enrico Carcasson, realizzato nel 1903 e assunto come residenza dal suo stesso progettista.
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Vittorio Amedeo Alfieri nacque dal conte di Cortemilia Antonio Amedeo Alfieri e Monica Maillard de Tournon e fu un bambino molto sensibile, vivace, solitario e insofferente alle regole. L'Alfieri fu un precursore delle inquietudini romantiche, successivamente ad una giovinezza piuttosto inquieta caratterizzata da viaggi privi di meta si dedicò con passione alla lettura e allo studio di Plutarco, Dante, Petrarca, Machiavelli ed anche degli illuministi come Voltaire e Montesquieu. La visione razionalista e classicista ottenuta lo resero un anti tirano e romanticamente in favore della libertà quale modo di esaltare il genio di ognuno.
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Nei suoi anni fiorentini, visse per lungo tempo sul Lungarno Corsini, ebbe una storia d'amore con Luisa di Stolberg-Gedern (contessa d'Albany) e moglie di Charles Edward Stuart. fu in quel periodo che realizzo le opere di "Virgilio", terminò il trattato "Del Principe e delle lettere" e il poema in ottave "L'Etruria vendicata". La sua relazione con una donna sposata rischiava di finire come quelle avute in precedenza ma lo Stuart non fece scoppiare lo scandalo e si limitò a sfidare il poeta a duello. In seguito Charles Edward  Stuart, ormai alcolizzato, aggredì la moglie tentando di ucciderla, questo permise alla stessa, con l'avallo del governo granducale, di abbandonare il marito. Si rifugiò a Roma presso il convento delle Orsoline dove in seguito fu raggiunta dall'Alfieri.
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Dopo un periodo di fertile lavoro che portò a svariate opere la sua salute cominciò a minarsi, oltre ad attacchi di gotta e artrite fu colpito da una febbre gastrointestinale e poi da un disturbo renale derivato dalla gotta stessa.  Sembrò superare il problema ma alcuni giorni dopo peggiorò. Riuscì a far chiamare la contessa d'Albany, a cui aveva lasciato i suoi beni per testamento, e poco dopo, seduto sul letto, si accasciò e non riprese più conoscenza. Morì a Firenze l'8 ottobre 1803 all'età di 54 e fu sepolto in Santa Croce in una tomba monumentale del Canova.
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Jacopo Cioni Read the full article
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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"Anch'io ho provato a scrivere d'amore" di Dario Menicucci. Recensione di Alessandria today
Dario Menicucci ci accompagna in un viaggio intimo e coinvolgente tra le sfumature più profonde e varie dell’amore con la sua raccolta poetica "Anch'io ho provato a scrivere d'amore".
Un viaggio poetico tra le sfumature più intime e varie dell’amore. Dario Menicucci ci accompagna in un viaggio intimo e coinvolgente tra le sfumature più profonde e varie dell’amore con la sua raccolta poetica “Anch’io ho provato a scrivere d’amore”. Attraverso i suoi versi, l’autore affronta temi universali che parlano di amore in tutte le sue forme: romantico, familiare, materno, ma anche…
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natipvrmorire · 2 years ago
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Poco alla volta
lascio tutto il mio corpo sulla tua bocca, alla fine dei tuoi baci
niente resterà di me nella tua stanza,
solo i vestiti.
- Franco Arminio, Studi sull'Amore
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amusicalweb · 2 months ago
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 La scoperta del Romanticismo europeo deve tantissimo al più grande pianista polacco di nome Fryderyk Franciszek Chopin nato a Zelazowa Wola e che noi tutti  conosciamo, consacrato da tempo nell'olimpo  della musica pianistica che continua a regalare  pane e vita  alla cultura musicale. Le sue bellissime melodie ancora oggi echeggiano in tantissime sale da concerto e teatri  di tutto il mondo. Le sue polacche, mazurche e concerti per pianoforte sin da subito entravano non solo in ambienti aristocratici raffinati ma anche in contesti  di origine popolare. Il mio pensiero in questo  libro è dedito al grandissimo autore, osservando le profondità espressive romantiche dei fraseggi musicali impiegati e concentrandomi nel lavoro interessato al mio libro. Penso che Chopin nelle sue scritture si ispirasse principalmente al violoncello e a prescindere dalla meravigliosa sonata per Cello in G Minor, Op. 65, tante bellissime sue opere invece sarebbero assenti nel patrimonio antologico violoncellistico. Questa sua fantastica composizione di nome Fantaisie Impromptu è stata oggi da me rivista ed elaborata per la prima volta e che potrebbe essere utile e far parte di questo patrimonio. Esiste anche una versione unica al mondo per violoncello solo integrata nel seguente  libro presente in Amazon: https://amzn.to/3QURjGG
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reposted-yura15cbx · 4 months ago
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William Shakespeare, - Tutte le opere. Le.pdf William Shakespeare, - Tutte le opere. Tr.pdf William Shakespeare, - Tutte le opere. I drammi storici. Testo inglese a f.pdf William Shakespeare, F. Giacomantonio (editor) - Giulio Cesare. Testo inglese a fronte. Ediz. integrale-Newton Compton Editori (2011).epub William Shakespeare, Luca Fontana (editor) - La tragica storia di Amleto, principe di Danimarca-Il Saggiatore (2011).epub William Shakespeare, Nadia Fusini (editor) - La commedia degli errori. Testo inglese a fronte.pdf William Shakespeare, Northrop Frye, Fernando Cioni (editor) - Commedie romantiche-BUR Biblioteca Univ. Rizzoli (2007).epub Wystan Hugh Auden, Arthur Kirsch (editor) - Lezioni su Shakespeare-Adelphi (2006).epub Yves Bonnefoy - L'esitazione di Amleto. Scritti su William Shakespeare-Il Saggiatore (2023).epub
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sciarpettaverde · 7 years ago
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Vivrò nel tuo cuore, ti morirò in grembo e sarò sepolto nei tuoi occhi.
Molto rumore per nulla di W. Shakespeare
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klimt7 · 3 years ago
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Yves Klein
Yves Klein è un artista francese noto, oltre che per le sue opere anche per essere stato l’inventore di una particolare tonalità di blu oltremare. Questo colore fu da lui brevettato con il nome International Klein Blue (IKB). Ispirato forse dall’acqua marina, l’artista  utilizzò il suo blu come componente principale delle sue opere d’arte. Il blu di Yves Klein è stato fonte d’ispirazione per numerose altre opere artistiche contemporanee che spaziano dal cinema alla moda  al design.
Klein nacque a Nizza da Fred Klein e Marie Raymond, entrambi pittori. Dal 1942 al 1946, Klein frequentò l'"Ecole Nationale de la Marine Marchande" e la "Ecole Nationale des Langues Orientales", dove cominciò a praticare il Jūdō. Divenne amico di Arman Fernandez e Claude Pascal, e cominciò a dipingere. Klein compose la sua prima Symphonie monoton nel 1947. Tra il 1948 e il 1952 viaggiò in Italia, Gran Bretagna, Spagna e Giappone, finché nel 1955 si stabilì permanentemente a Parigi dove tenne una "personale" al Club des Solitaires. I suoi dipinti monocromi vennero esposti alla Galerie Colette Allendy e alla Galerie Iris Clert di Parigi nel 1956. Klein morì a Parigi di infarto del miocardio nel 1962 a soli 34 anni di età, poco prima della nascita di suo figlio, anch'egli destinato ad essere "battezzato" Yves e a diventare artista, seppur scultore.
Klein, pittore autodidatta, iniziò il suo percorso artistico a Tokyo, dove familiarizzò con lo Judo e la filosofia Zen presso l’istituto Kodokan. Il suo interesse per le religioni orientali e la mistica cristiana influirà sulle sue opere legate alla ricerca della realtà spirituale e immateriale. Klein utilizzò i colori come metafore spirituali, specialmente il blu oltremare, un pigmento che fabbricò egli stesso e che battezzò con il nome di IKB , International Klein Blue. Lavorò su questo colore per mesi e mesi con la collaborazione di un amico chimico fino ad ottenere una tonalità intensa e luminosa che egli considera l’espressione perfetta del blu.
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I suoi monocromi suggeriscono uno spazio vasto e infinito, associato a quanto vi possa essere di più astratto e distante dalla natura visibile. Klein creò dei calchi in gesso che dipinse di blu e talvolta collocò su di uno sfondo dorato per sottolineare il distacco delle sue opere dal mondo della realtà e della concretezza.
Inizialmente molte delle sue prime opere furono dipinti monocromi, in diversi colori. Per la fine del 1950  Klein era passato ad usare quasi solo il blu oltremare, in un tono che solo pù tardi  fu da lui stesso brevettato. Il colore era un blu oltremare molto profondo e contenente pigmenti ultramarini naturali. 
Per Klein il pittore è colui che rappresenta se stesso, la sua sensibilità poetica ed il cui unico veicolo è il quadro stesso: il valore del quadro è dato da un “qualcos’altro invisibile” che è la sensazione che rappresenta e che provoca e il colore è, secondo lui, la sensibilità materializzata ed ecco perché questo diventa soggetto unico della sua opera e proposto in modo che l’osservatore recepisca il colore in sé. Tra tutti i colori Yves sceglie il blu: una parte essenziale deriva dall’influenza delle teorie romantiche di Goethe ma insieme a questo concorrono molti altri fattori quali l’idea dell’indefinito: il blu infatti richiama il mare e il cielo, elementi infiniti nella natura visibile e perciò in concreto ai limiti dell’astratto.
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Klein produsse anche altre opere molto particolari, dette Antropometrie: dipingeva una modella nuda di vernice blu e la trascinava sulle tele come se fosse un grande pennello vivente. Un'altra tecnica simile era quella delle Registrazioni di pioggia che Klein realizzava guidando nella pioggia a 70 miglia all'ora, con una tela legata sul tetto dell'auto, oppure accostando la tela al tubo di scappamento del veicolo per dipingerle con i fumi.
« Il pittore deve creare costantemente un solo unico capolavoro, se stesso. » Y.Klein
Yves Klein è un personaggio che ha una sua unicità. Fa parte della grande famiglia dell’Avanguardia ma ha una sua unicità, soprattutto nella moltiplicazione delle sue curiosità e dei suoi tentativi in varie direzioni. Appartiene al clima culturale francese del dopoguerra, un clima di esistenzialisti (ma non soltanto), un clima dove la creatività era fortemente legata alle radici dell’Avanguardia storica: gente che nasce con l’intento di cambiare, di deformare, di ampliare la visione, e Klein ha in questo una sua specificità, che, se può trovare contiguità e analogie, sono fuggevoli ed effimere.
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 ".......Le bleu n'a pas de dimension, il est hors dimension, tandis que les autres couleurs, elles, en ont....."   Klein divenne famoso col nome di "Yves - le Monochrome".  
I suoi dipinti, tele di ampie dimensioni, tendono verso qualcosa, come dichiarò lo stesso Klein, che non è mai nato e mai morto, verso un valore assoluto. La monocromia, principio stilistico fondamentale dell'arte di Klein, fu l'inizio di una ricerca universale. La ricerca di un punto al di fuori degli eventi terreni e quotidiani, il tentativo di raggiungere i confini dell'infinito, l'idea del vuoto, dell'immateriale, dell'indefinibile.
Klein fece un ulteriore passo verso l'arte monocroma: cessò di dedicarsi alle sfumature e alle gradazioni per concentrarsi solo su un unico colore primario: il blu. Verso la fine del 1956, Klein aveva trovato quello che cercava: un blu oltremare intenso, luminoso e avvolgente che definì "l'espressione più perfetta del blu". Il pigmento, risultato di un anno di esperimenti, gli consentì di dare espressione artistica al proprio personale senso della vita, in cui distanza infinita e presenza immediata si congiungevano in un mondo senza dimensioni.
Le grandi tele impregnate del Blue Klein sembrano trasformare la materialità del supporto del dipinto in un elemento incorporeo. L'osservatore, in una posizione di estrema libertà, poteva provare e percepire di fronte all'opera qualsiasi sensazione. L'occhio non era assorbito da nessun punto fisso che attirasse il suo interesse; nessuna figura o riferimenti tradizionali erano impressi sul quadro, così da indurre chi guardava ad abbandonarsi nella sensibilità e profondità di un blu ipnotico.
La distinzione tra l'osservatore, il soggetto della visione e il suo oggetto comincia a perdere di importanza.
L’artista francese, che ha vissuto e operato con un’intensità (ha prodotto più di mille opere nell'arco di soli 7 anni) e una brevità impressionanti  (è morto a 34 anni nel 1962), è ancora oggi considerato una figura mitica.
Le sue opere e azioni, in una sorta di integrazione totale tra l’arte e la vita, sono cariche di “qualità”, forza poetica, “spiritualità”, anelito di purezza e di assoluto, e sembrano preannunciare gli orizzonti a venire dell’arte del XXI° secolo.
La filosofia zen, allo studio della quale Klein si dedicò costantemente per tutta la vita (1928-1962), lascia in lui tracce profonde, come del resto nell'opera di Johns e Rauschenberg e nella musica di John Cage.
Nei suoi "Monocrome IKB" si può dire che la tonalità cromatica, che è al tempo stesso mezzo, tema, messaggio dell'opera, unica caratteristica fisica del quadro, racchiuda un significato altamente simbolico. Esprime infatti un'idea di purezza tutta orientale, essenziale, estrema, con l'intenzione di addivenire ad una sintesi finale, di giungere, con i minori mezzi possibili, all'universalità che Yves Klein non ha mai smesso di inseguire, nell'arte e nella vita, ricercandola nella natura, nell'acqua, nel fuoco, nel divenire degli eventi quando allestiva i primi happening della storia dell'arte moderna, nei corpi dei suoi modelli intrisi di colore o ritratti con calchi.
Nell'opera di Yves Klein la forte componente provocatoria del Nouveau Realisme, di derivazione dadaista, risulta in una certa misura bilanciata da una corrente meditativa che acquieta i toni del linguaggio e lo orienta verso la concezione di uno spazio vuoto, che non ha bisogno di essere occupato da alcuna rappresentazione figurativa, inteso non come assenza, con accezione negativa, ma come purezza, catarsi, valore sacrale.
Il concetto del "vuoto" è ricorrente nell'opera di Klein, che, nel 1958, allestisce una sua personale dal titolo "Le vide" (il vuoto), e fa trovare ai visitatori una galleria completamente vuota, con pareti assolutamente spoglie, dove lo spazio è "sensitivizzato" esclusivamente dalla sua presenza.
In seguito, egli dichiarerà: "....la mia preoccupazione essenziale è sempre stata il vuoto, e io tengo per certo che nel cuore del vuoto come nel cuore dell'uomo, c'è un fuoco che brucia."
La preferenza per le tonalità del blu-azzurro, che nella psicologia del colore rappresenta il colore spirituale per eccellenza, denuncia una tensione verso l'illimitato, l'immateriale, in natura rappresentati dal cielo e dal mare, entrambi blu, che sono per lui "il supporto di intuizioni non racchiudibili in formule", come riferisce Pierre Restany.
Il blu diventerà per Klein il veicolo per esprimere emozioni, intuizioni, stati mentali profondi in relazione ad un suo personale concetto di transmentalismo cosmico contaminato dalla sua pratica di discipline orientali (fu esperto di judo, argomento su cui scrisse anche un libro) e dalla sua attrazione verso l'oriente in genere.
Klein usò, in periodi successivi, vari linguaggi formalmente molto diversi tra loro, dai mezzi "naturali" quali il fuoco di un lanciafiamme o la pioggia battente per ottenere determinati effetti, ai "pennelli umani" (Anthropometries), corpi nudi di modelle immerse nel colore e poi fatte sdraiare sulla tela per imprimervi il profilo del corpo, ma oggi, a distanza di tempo, le sue opere più tipiche sembrano essere i "monocromi".
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Si tratta di una serie di opere, dove si assiste al consolidamento della sua poetica, che si struttura in cromie monotone entro spazi vuoti, su grandi tele fuori dimensione, "à peine plus hautes que la moyenne des spectateurs et d'une largeur inférieure à l'envergure des bras": sono spazi che l'artista definisce "pre-psicologici", che vogliono creare associazioni di idee, con un costante richiamo a quelli che, tra gli elementi naturali tangibili e visibili, sono per Klein i più astratti, il mare ed il cielo.
Forse il monocromo, nella sua neutra e raffinata astrattezza, rappresenta il punto in cui Klein è arrivato più vicino alla realizzazione della sua aspirazione, alla fine della sua ricerca, a tratti caotica e delirante, finalmente placata nella serena e levigata compostezza del blu che tanto amava.
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silviascorcella · 1 year ago
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Villa Trentuno: borse preziose come stelle, letteralmente!
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Quante storie può serbare una borsa! Compagna inseparabile dell’apparire femminile, scelta per accordarsi con l’abito e con l’animo, tra i mille oggetti che ospita trova sempre spazio per sistemare anche gli innumerevoli racconti di vita, i frammenti sparsi di esperienze quotidiane, le romantiche speranze del cuore, ma anche le aspirazioni di bellezza allo specchio!
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Ma se per un breve momento ci soffermiamo a pensare alla nascita di una borsa, di una di quelle creazioni eccellenti che sono opera della creatività densa di chi lo stile lo plasma per professione, e per passione, ça va sans dire, ecco che le storie si moltiplicano: perché si aggiungono quelle che appartengono all’universo sorprendente dell’ispirazione, dove si può trovare di tutto, e dove questo tutto trova sempre il suo senso. 
Come accade nelle borse firmate Villa Trentuno!
Così, pour parler, si potrebbe persino pensare che dentro il contenitore creativo dell’ispirazione di stilista possono venir fuori suggestioni come il bagliore delle costellazioni celesti, la straordinaria bellezza artistica di storiche ville italiane, la presenza inaspettata e trionfante del cervo volante: tutte insieme, tutte in armonia consapevole a formare il fil rouge di una collezione. Ebbene, tale collezione esiste davvero, ed è la nuova collezione Autunno-Inverno 2019-20 di Villa Trentuno!
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Ovvero il brand giovane fondato dall’altrettanto giovane Emilia Poli, e che della sua fondatrice sublima ogni aspetto: le origini lucchesi presenti già nel nome, ovvero quella “Villa” che rievoca il patrimonio pregiato delle ville storiche incastonate nella Piana di Lucca, vere opere d’arte intrise di meraviglia lussuosa perché volute dalle classi abbienti come residenza estiva immersa nel verde e nell’opulenza di affreschi e stature, portici e giardini; l’appartenenza toscana, la stessa della maestria artigiana pelletteria che crea a mano ogni singola borsa e la rifinisce in ogni dettaglio eccellente; la passione per la moda che l’ha orientata negli studi e nelle collaborazioni con brand rinomati.
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L’origine lucchese è nuovamente la guida per l’ispirazione della collezione per la prossima stagione fredda: le volte celesti che fanno da sfondo notturno alle ville lucchesi adagiano le loro costellazioni sulle borse, dove diventano preziosi decori che brillano sul blu profondo della palette delicata; preziosi come il rametto Twig che funge da manico, ottenuto dal calco di un rametto di quercia della Villa Trentuno, e come il cervo volante che sfavilla come simbolo di buona sorte e segno distintivo del brand. Le forme son variegate tanto quanto le necessità di uso pratico e sfizio estetico di qualsiasi donna: dalla mini alla maxi, geometrica o tondeggiante, profonda o sottile. Tutte uniche, perché vere opere d’arte artigiana: perfettamente personalizzabili per assecondare qualsiasi stile, e storia.
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
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