#letteratura cinese
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"Famiglia" - Ba Jin
Da tempo non postavo una recensione, perché ovviamente non ho avuto molto tempo per leggere recentemente, quindi niente, si comincia l'anno di letture a marzo. Questo è uno di quei libri che mi porto dietro da un annetto, forse anche qualcosa in più, perché non è uno di quei libri che si legge con trasporto, se non a tratti. Mi è stato consigliato da una ragazza che studia(va) lingue e letterature orientali, dato che non avevo mai letto nulla di autori cinesi. Che dire. È un libro della prima metà del Novecento e si sente, tanto. Non si può dire non sia un libro che non ha molto da dare, anzi, il ritratto di una famiglia benestante in decadimento è pressoché perfetta. Tuttavia non è il genere di lettura che riesco ad apprezzare completamente, un po' come Ritratto di signora (peraltro mai finito, chissà come mai). Punti da apprezzare sono la (auto)critica alle classi sociali più alte e il tentativo di spezzare un modus vivendi non rispettoso delle vite umane (meno abbienti). Lato negativo il machismo (eh vabb, direi anche sia normale data l'epoca, ma è sempre bene ricordare quali sono i punti "invecchiati male" di un libro) e la scarsa cura nell'editare il libro in versione e-book. Detto ciò, se vi piacciono i libri storici (a me non troppo) è una bella lettura.
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"Il Tempo del Riso Glutinoso" di Fiori Picco: Un Viaggio nelle Tradizioni del Sud della Cina. La storia di una giovane donna tra modernità e tradizione, tra ostacoli e scoperta di sé in una società matriarcale.
Nel suo ultimo romanzo "Il Tempo del Riso Glutinoso", Fiori Picco ci porta in un affascinante viaggio culturale nel cuore del Sud della Cina, tra le montagne isolate al confine tra le province dello Hunan e del Guizhou, in un piccolo villaggio abitato dal
Nel suo ultimo romanzo “Il Tempo del Riso Glutinoso”, Fiori Picco ci porta in un affascinante viaggio culturale nel cuore del Sud della Cina, tra le montagne isolate al confine tra le province dello Hunan e del Guizhou, in un piccolo villaggio abitato dall’etnia Kam. La protagonista è una giovane laureata che, dopo aver trascorso gli anni della sua formazione in una grande città, è costretta a…
#Cina rurale#cultura del Sud della Cina#cultura Dong#cultura e società#divinità femminili#donne e potere.#etnia Dong#Fiori d’Asia Editrice#Fiori Picco#Grande Nonna Sama#Il tempo del riso glutinoso#letteratura cinese#lotta femminile#matriarcato#minoranze etniche#narrativa contemporanea#narrazione antropologica#Patrimonio Culturale Nazionale#Recensione libro#ricerca identità#Riscoperta di sé#riso glutinoso#rivalità femminile#romanzi con protagonista femminile#romanzo ambientato in Cina#romanzo etnia Kam#romanzo storico antropologico#società matriarcale#spiritualità e cultura#spiritualità orientale
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Saiyuki: origini parte 1
Incominciamo subito col dire che Saiyuki è una parola giapponese, nello specifico è la pronuncia giapponese della parola cinese Xijou Ji e significa “Viaggio in Occidente”. Questo è il titolo di un classico della letteratura cinese,appartenente al gruppo dei quattro grandi romanzi classici che sono: Il romanzo dei tre regni di Luo Guanzhong, I briganti di Shi Nai'an e Luo Guanzhong, Viaggio in Occidente di Wu Cheng'en e Il sogno della camera rossa di Cao Xueqin.
Questi quattro pilastri della letteratura cinese hanno influenzato non solo la letteratura,ma anche le altre arti quali il teatro, il cinema non solo della Cina, ma anche degli altri altri paesi quali Vietnam, Corea, Taiwan e il famosissimo Giappone.
La prima edizione del libro di Wu Cheng'en (si attribuisce a lui la paternità,anche se in realtà venne pubblicato in forma anonima) fu del 1590. L'opera tratta delle vicende del monaco buddhista Xuanzang (ispirato effettivamente ad un monaco, Xuanzang/Tang Sanzang della dinastia Tang) che deve fare un pericoloso viaggio dalla Cina all'India per recuperare dei sutra importanti non disponibili in Cina. Ad accompagnarlo in questo fantastico viaggio (in tutti i sensi) ci sono il Re delle Scimmie Sun Wukong, il maiale Zhu Bajie e il demone fluviale Zha Wujing (che nelle versioni giapponesi lo assimileranno al pari di un kappa, youkai fluviale) e il cavallo Yu Long che altri non è che il terzo figlio del Re Drago del Mare del Sud e nello specifico è un principe drago.
Wu Cheng'en
Come ho detto la storia è ispirata ad un personaggio realmente esistito che veramente ha fatto un viaggio in India per recuperare dei sutra, visto che le varie traduzioni di alcuni testi buddhisti in Cina dicevano tutto e il contrario di tutto,inoltre certe parole non erano traducibili. Quindi lo stesso Wu Cheng'en (o chiunque sia dato che come detto la paternità è attribuita a lui,ma non è certo) si è ispirato, nella stesura della sua opera ad un altro testo noto come Testimonianza sulle regioni occidentali del Grande Tang.
#saiyuki#viaggio in occidente#letteratura cinese#wu cheng'en#dinastia ming#vecchio post#Italian post#saiyuki: origini#kazuya minekura
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Concordo con questa recensione e consiglio a tutti di leggere "Le femmine incantate" di Magnus: non ve ne pentirete! :D
LE FEMMINE INCANTATE DI MAGNUS
LE FEMMINE INCANTATE DI MAGNUS
Negli anni sessanta Magnus (Roberto Raviola) su testi di Max Bunker (Luciano Secchi) realizza personaggi popolari come i tascabili di Kriminal, Satanik e Alan Ford. Negli anni settanta realizza Lo Sconosciuto, con l’aiuto di Francesco Guccini ai testi, oltre a serie tascabili di vario genere come il picaresco La Compagnia della Forca e il porno hard-core Necron(all’inizio del decennio successivo).
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#le femmine incantate#magnus#roberto raviola#recensioni fumetti#fumetti italiani#fumetto#fumetti per adulti#fumetto classico#letteratura cinese#i racconti fantastici di Liao
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Le mie belle belle letture estive.
Per qualche motivo che non mi è ancora ben chiaro, io tra Giugno e Luglio metto il cervello in pausa e procedo con il pilota automatico. Mi piacerebbe essere sempre funzionante in tutti gli aspetti che compongo la mia vita, ma i neuroni sono quelli che sono e ormai sono giunta alla conclusione che no, non è possibile essere sempre attivi su tutto. Credo che delle pause siano anche salutari,…
#abeditore#best seller#book#book blog#cinese#comics#danmei#Einaudi#fantasy#fantasy italiano#fiabe#folklore#fumetti#gainsworth edizioni#giallo#guardian#heaven official’s blessing#i corvi scrivono romanzi gialli?#la nave di Teseo#letteratura#libri#magia#manga#molto vapore per nullla#Mondadori#narrativa di genere#priest#recensione#riassunto#steampunk
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" Feroza Aziz, nel novembre 2015, era una bella diciassettenne americana di origine afghana, molto nota per i suoi interventi su TikTok; video generalmente frivoli, di cosmesi o di moda. I censori cinesi, scorrendo rapidamente i contributi postati quel giorno e vedendola impegnata in un tutorial in cui illustrava il corretto uso di un piegaciglia, non si sono soffermati né preoccupati; non potevano sospettare che dopo pochi secondi dall'inizio il tutorial avrebbe cambiato decisamente registro e si sarebbe trasformato in una dura denuncia della repressione cinese nei confronti dell'etnia uigura, mentre Feroza con la sua faccetta di bronzo continuava imperterrita a piegarsi le ciglia, passando dall'occhio destro al sinistro. Appena mi è capitato di vedere il video (diventato nel frattempo virale) l’ho collegato a una tecnica usata nella settecentesca Encyclopédie diretta da Diderot, di cui molto probabilmente Feroza Aziz non aveva mai sentito parlare:
per depistare anche allora la censura, gli enciclopedisti si erano inventati di nascondere alcuni degli attacchi più decisi ai pilastri culturali dell'ancien régime dentro la definizione di lemmi dall'apparenza assolutamente innocua. Se per esempio si va a leggere il testo relativo alla voce “aquila”, si troveranno due pagine di lunghe e dettagliate informazioni ornitologiche ma verso il fondo (dove il censore stanco e poco interessato non sarebbe arrivato mai) si parla dell'aquila come uccello sacro a Giove e si condannano i miti superstiziosi pagani, con trasparente allusione a quelli cristiani. Le tecniche dell'illuminismo francese sono state esportate, più o meno consapevolmente, ovunque gli autori cerchino di esprimere pulsioni di libertà in un regime totalitario; il modello della Religiosa di Diderot (la storia di Suzanne Simonin, monaca forzata, e della sua fuga dal convento) si ritrova per esempio nella miniserie tedesco-statunitense Unorthodox (2020), ispirata all'autobiografia di Deborah Feldman: una ragazza cresciuta nella comunità ebrea ultraortodossa di Brooklyn fugge a Berlino, dove prima di lei era fuggita sua madre – la storia esemplare di una giovane donna per denunciare un intero sistema di oppressione. Così Azar Nafisi, in Leggere Lolita a Teheran, usa Nabokov e in generale la letteratura per raccontare la repressione del femminile dopo la vittoria di Khomeini, e Abbas Kiarostami sposta sullo sguardo dei bambini (nello splendido documentario Compiti a casa) il proprio atto d’accusa verso l’Iran contemporaneo: struggente la scena in cui uno dei piccoli trasferisce su Pinocchio la personale, e fino a quel momento mai compresa, voglia di libertà. Lo “spostamento”, proprio nel senso freudiano, era una delle tecniche principali dell'illuminismo, basti pensare al persiano di Montesquieu che descrive Parigi con occhi ingenui nelle sue lettere a un amico rimasto in Persia. Spostamento nello spazio ma anche nel tempo: Stalin concesse un premio statale a Ejzenštejn per la storia cinquecentesca di Ivan il Terribile ma, quando si accorse che nel secondo film della trilogia (La congiura dei boiardi) il potere autocratico veniva messo in discussione, negò l’autorizzazione a proseguirlo. Nel quindicesimo capitolo dello Spirito delle leggi Montesquieu stila un elenco paradossale delle nove ragioni per cui si ha il diritto di rendere schiavi i neri, con perle del tipo: “visto che i popoli europei hanno sterminato i popoli americani, hanno dovuto rendere schiavi quelli dell'Africa per riuscire a dissodare tutte quelle terre”, o anche “lo zucchero sarebbe troppo caro, se la pianta che lo produce non fosse coltivata da schiavi”, o infine “è impossibile supporre che i negri siano uomini come noi perché, se lo supponessimo, si comincerebbe a credere che noi stessi non siamo cristiani”. Il rovesciamento paradossale, cioè fingersi nei panni del razzista che si vuole combattere esagerando fino all'assurdo le sue motivazioni, è un caso particolare di spostamento ed è stato artificio retorico costante nelle lotte verbali per la tolleranza e la libertà; strumento efficace ma delicato e talvolta pericoloso, se è vero che durante un’assemblea in Giamaica nel 1802 una parte di questo elenco di Montesquieu fu strumentalizzata, citando l’autorità della fonte, per rifiutare ai mulatti gli stessi diritti dei bianchi. "
Walter Siti, Contro l’impegno. Riflessioni sul Bene in letteratura, Rizzoli (collana Narrativa italiana), 2021. [Libro elettronico]
#Walter Siti#citazioni#letture#leggere#intellettuali italiani contemporanei#critica letteraria#saggistica#censura#Encyclopédie#ancien régime#Denis Diderot#enciclopedisti#illuminismo#ebrei ultraortodossi#New York City#Brooklyn#Azar Nafisi#Leggere Lolita a Teheran#Iran#Vladimir Nabokov#Abbas Kiarostami#Ruhollah Khomeyni#cinema iraniano#Persia#Pinocchio#Montesquieu#Stalin#Sergej Michajlovic Ejzenštejn#Ivan il Terribile#schiavismo
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You could say he is a real MARXial artist
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
(Some related photos and video)
(Alcuni video e foto legati all'argomento)
⚠️ IL LEGGENDARIO ARTISTA MARZIALE DONNIE YEN È UN MEMBRO DELLA CONFERENZA CONSULTIVA POLITICA DEL POPOLO CINESE ⚠️
🚩 Tra i Delegati del Comitato Nazionale della Conferenza Consultiva Politica del Popolo Cinese per la Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong vi è anche Yen Ji-dan, più noto come Donnie Yen, Artista Marziale e Attore, che lavorerà nel Settore "Letteratura e Arti" del massimo Organo Consultivo della Repubblica Popolare Cinese 🇨🇳
🇨🇳 Nato a Guangzhou, nel Guangdong, nel 1963, Yen Ji-dan ha partecipato, per la prima volta, alle Due Sessioni di Marzo 2023 come Delegato della CCPPC, e ha dichiarato che - come Artista Marziale e Attore - fornirà suggerimenti e lavorerà per attrarre investimenti per film d'azione Cinesi che possano raccontare al meglio lo Spirito (精神) e l'Orgoglio (自豪) del Popolo Cinese 🐲
🎬 Inoltre, ha dichiarato che sarà sempre più selettivo nelle sue apparizioni in quanto Artista Marziale nei film Occidentali, e che sceglierà solamente ruoli rispettosi nei confronti della Cina, della Cultura Cinese e del Popolo Cinese 🇨🇳
🇨🇳 Bruce Lee («Un eroe!» | Mao Zedong), Jackie Chan (Membro della CCPPC 2013 - 2023) e Jet Li hanno portato in Occidente la Maestria delle Arti Marziali Cinesi, ha dichiarato Yen, che ha poi condiviso il suo stupore per il sentimento anti-Cinese e la visione negativa della Cina nei film Occidentali, spesso legati a stereotipi sinofobi 😡
📺 Nel 2023, è uscito il film "John Wick: Chapter 4", di cui Yen ha preso parte nel ruolo di Caine, artista marziale e assassino estremamente abile, amico-avversario del personaggio interpretato da Keanu Reeves 💕
💬 "La maggior parte delle persone al di fuori della Cina non vede il nostro progresso finché non viene qui: le autostrade, l'architettura, la comodità della vita: i media Occidentali si concentrano solo sulle storie negative sulla Cina, non parlano mai del nostro progresso, non menzionano mai la realtà della Cina" 🇨🇳
🎬 Filmografia del Compagno Yen 🇨🇳
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⚠️ LEGENDARY MARTIAL ARTIST DONNIE YEN IS A MEMBER OF CHINESE PEOPLE'S POLITICAL CONSULTATIVE CONFERENCE ⚠️
🚩 Among the Delegates of the National Committee of the Chinese People's Political Consultative Conference for the Hong Kong Special Administrative Region is also Yen Ji-dan, better known as Donnie Yen, Martial Artist and Actor, who will work in the "Literature and Arts" Sector of the highest Advisory Body of the People's Republic of China 🇨🇳
🇨🇳 Born in Guangzhou, Guangdong, 1963, Yen Ji-dan first attended the March 2023 Two Sessions as a Delegate of the CPPCC, and stated that - as a Martial Artist and Actor - he will provide suggestions and work to attract investments for Chinese action films that can best tell the Spirit (精神) and the Pride (自豪) of the Chinese People 🐲
🎬 Also, he stated that he will be more and more selective in his appearances as a Martial Artist in Western movies, and that he will only choose roles that are respectful towards China, Chinese Culture and Chinese People 🇨🇳
🇨🇳 Bruce Lee ("A hero!" | Mao Zedong), Jackie Chan (CCPCC Member 2013 - 2023) and Jet Li brought Chinese Martial Arts Mastery to the West, said Yen, who then shared his amazement for the anti-Chinese sentiment and negative view of China in Western films, often linked to Sinophobic stereotypes 😡
📺 In 2023, the film "John Wick: Chapter 4" was released, in which Yen took part in the role of Caine, an extremely skilled martial artist and assassin, friend-opponent of the character played by Keanu Reeves 💕
💬 "Most people outside of China don't see our progress until they come here: the highways, the architecture, the convenience of life: Western media only focus on the negative stories about China, never talk about the our progress, they never mention the reality of China" 🇨🇳
🎬 Filmography of Comrade Yen 🇨🇳
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Ieri ho letto la considerazione di un filosofo [Emil Cioran] che rimpiangeva il tempo trascorso in "conversazioni insipide",
affermando che avrebbe potuto impiegarlo meglio imparando il cinese o il sanscrito. Tu, invece, non hai mai definito insipida una conversazione: non assumi un atteggiamento di sufficienza e chiusura, neppure per vezzo. E sai perché, secondo me, niente nella tua vita è "insipido"? Perché il sale sei tu, sei tu stesso il sapore della vita, intesa come ininterrotta osservazione e pensiero.
In una letterina a Ranieri, la tua adorata Fanny Targioni-Tozzetti si definiva "insulsa", invece tu vedevi in lei meraviglie: l'hai quasi deificata e trasferita nel nostro immaginario come una donna sensualissima che con un solo bacio avrebbe risolto la tua vita: tu sei "il sale della terra"...
Tu vedi negli altri delle bellissime qualità, perché hai uno sguardo vivido e un cuore buono. Tu esalti il valore della realtà. Per questo è oltremodo piacevole stare con te.
Avversando una pletora di critici e di giornalisti che addirittura te lo fanno rinnegare, a me piace moltissimo il tuo canto "Consalvo", perché in esso dici delle cose "normali": parli di come ti fa sentire l'amore, senza eccessive sovrastrutture filosofiche. Immagini che Fanny ti baci, e per quel bacio consideri la tua vita non vissuta inutilmente; vorresti un amore lungo e tranquillo e accetteresti serenamente la vecchiaia; quel bacio cambia tutta la tua visione della vita e della morte. Che dolcezza, che semplicità! Esprimi un amore "sano", equilibrato, "normale". Nel "Consalvo" dai un saggio di come sarebbe stato Leopardi se fosse stato amato.
Pensa che uno psichiatra [Mariano Luigi Patrizi], in uno studio su di te, ha asserito che tu, se ricambiato, saresti stato "tirannico" con la tua donna. Evidentemente non ha capito niente di te.
[...]
Posso descrivermi fisicamente?
Ho i capelli lisci castani, gli occhi castani scuri, la pelle chiara, sono alta 1,64 m, porto la taglia italiana 42-44, non sono grassa né magra, ho il viso rotondetto con una particolarità che mi accomuna a te, ovvero la parte centrale del viso (zigomi e naso) più avanzata rispetto al resto del volto: si chiama "prognatismo alveolare", l'ho letto in un trattato di Cesare Lombroso. Se mi avessi vista, forse avresti detto anche di me che sono bella. Di solito, quando si vede una persona simile a sé, almeno per qualche particolare, la si ritiene bella. Ho il naso simile al tuo, ma in miniatura; il tuo è ovviamente più grande perché è un naso maschile. Se ti piacciono le statue delle dee classiche, purtroppo io non sono come loro; ma se ti piace il tuo volto, ti piacerà anche il mio.
Ho appena scoperto che tu, a 18 anni, nel 1816, hai predetto l'avvento dell'arte cinematografica, nonché la poesia di Aldo Palazzeschi fatta di suoni onomatopeici. E questo non lo dice nessuno storico della letteratura, l'ho scoperto io leggendo un tuo scritto. Tu non sei un uomo dell'800, sei un uomo di tutte le epoche: nella tua immaginazione c'erano frammenti di tutte le epoche a venire.
A te non andava mai bene niente.
Mi spiego: eri critico su tutto, tranne su ciò che possiede bellezza e valore essenziali e fondamentali, come la classicità, con l'eroismo e le altre sue virtù, l'antichità primigenia, la natura non modificata dall'uomo. Giudichi persino il cinema, che immagini, "una diavoleria". A me, questo tuo ipercriticismo e il tuo saper discernere, nel gran caos, ciò che è essenziale, connaturato all'uomo e a lui veramente utile, piace moltissimo. Credo che avresti da ridire su tutto, ma sempre con una saggezza che non è cattiveria, anzi è profonda bontà, e mi piacerebbe ascoltare i tuoi pareri, che mi manterrebbero viva e mi divertirebbero. Un famoso intellettuale, Umberto Eco, scrisse che probabilmente tu avresti pareri banali sull'attualità: niente di più inverosimile, secondo me. Credo che Eco, per quanto fosse coltissimo e ti avesse studiato, non si fosse connesso, emotivamente, con il tuo spirito. E quando non c'è connessione emotiva, non c'è vera comprensione.
Io mi piaccio. Quando mi guardo allo specchio, vedo che il mio volto esprime la mia interiorità, è in armonia con essa. Ricordo che un ragazzo che mi piaceva e che non mi ricambiava, mi suggerì ironicamente di gettarmi da uno scoglio denominato "degli innamorati infelici". Un po' come fece Saffo dalla rupe di Leucade. Questo ragazzo era quasi arrabbiato perché ero innamorata di lui.
L'innamoramento non ricambiato è una sorta d'inimicizia.
Quando passa, si fa intimamente pace con quella persona dalla quale volevamo qualcosa che non era in grado di darci. Quando guardo le sue foto e ricordo che lo trovavo bello, penso che dovevo essere sotto l'influsso di una qualche forma di pazzia.
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YAO – Romanzo di Fiori Picco
Recensione di Maria Teresa De Donato
Yunnan, Cina: una giovane ragazza appena laureatasi nel suo Paese in Lingua e Letteratura Cinese arriva nella città di Kunming dove resterà per otto anni ed insegnerà Cultura Europea presso il Dipartimento del Turismo della Yunnan Normal University, oltre a lavorare come Ricercatrice Antropologia e Storica, affiancando la sua collega, Prof.ssa Shen Lianzong. ...
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Stessa cosa, che studi?
Letteratura cinese tu?
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"Draghi, grattacieli e fiori di ciliegio" Passeggiate sentimentali tra Giappone, Cina e Corea.
Questo libro è un viaggio tra le pagine di altri libri, tra fotogrammi di film, tra sogni e suggestioni. Dai grandi autori della letteratura cinese ai romanzi contemporanei che hanno cambiato il volto della narrativa giapponese degli ultimi anni (Banana Yoshimoto, Sayaka Murata, Mieko Kawakami). Passando per i fenomeni sociologici dell’Asia “pop”, come il concetto di kawaii (carino, grazioso) e…
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L’impiego dell’aloe nella medicina popolare ha una tradizione millenaria e il suo utilizzo è riportato nella letteratura di varie culture, da quella egiziana a quelle greca, romana, araba, indiana e cinese. Le maggiori indicazioni riguardo al suo uso in ambito curativo sono quelle relative al trattamento di ferite, eritemi e scottature. Attualmente l’uso dell’Aloe trova numerose applicazioni anche nel campo della cosmetica, soprattutto […] https://www.erboristeriarcobaleno.it/aloe/
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Canti e leggende dei Ch’uan Miao a cura di Aldo Sataioli, Graphe.it Edizioni
Gli affascinanti racconti e le particolari leggende di un popolo senza letteratura scritta: i Ch’uan Miao, una delle minoranze riconosciute dal governo cinese, più noti al grande pubblico come gli Hmong del film Gran Torino di Clint Eastwood. Graphe.it Edizioni Quello dei Ch’uan Miao è un gruppo etnico misconosciuto, dalla storia e dal folklore complessi ed estremamente interessanti. Le…
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Candide (Candido) in scena al XV Premio Internazionale Il Teatro Nudo di Teresa Pomodoro @ Spazio Teatro No'hma - Milano il 28 & 29 febbraio 2024
Prosegue con grande successo di pubblico la XV Edizione del Premio Internazionale intitolato al Teatro Nudo di Teresa Pomodoro. Tutto questo allo Spazio Teatro No'hma di Milano
Dopo il tutto esaurito per i cinque spettacoli che hanno visto in scena artisti provenienti da Argentina, Danimarca, Venezuela, Slovenia e Francia, per il sesto appuntamento della stagione 2023/ 2024 arriva allo Spazio Teatro No'hma la compagnia Ima Collab proveniente da Hong Kong, Cina.
Lo spettacolo si intitola Candide ed è una rivisitazione del celebre Candido, il racconto filosofico e allo stesso tempo romanzo di viaggio e formazione scritto dal filosofo, drammaturgo, romanziere e poeta francese Voltaire nel 1759; quel Candido, giovane ingenuo che crede alle parole del suo precettore Pangloss, il quale sostiene che tutto va "nel migliore dei modi possibili nel migliore dei mondi possibili".
Adattato e creato dalla compagnia Ima Collab con il pluripremiato regista Chan Chu-hei – che allo Spazio Tearo No'hma ha gia diretto l'applaudito Lu-Ting. Il tritone nel 2021 - Candide è caratterizzato da personaggi stravaganti, narrazioni poetiche, danze, canti e musica dal vivo.
Lo spettacolo si ispira anche a una antica poesia cinese intitolata "Ritorno ai campi", scritta da Tao Yuanming (346-427 d.c.) considerato l'iniziatore della lirica di paesaggio.
Candide è stato presentato in anteprima al Festival Fringe di Edimburgo 2023 ed è stato premiato con il secondo posto all'Asian Arts Awars per la migliore regia.
La compagnia Ima Collab è stata fondata nel 2022 da Chan Chu-hei. E' in realtà una sorta di piattaforma artistica che letteralmente significa "creazione di immagini". Il suo obiettivo è la formazione di una nuova generazione di artisti attraverso la collaborazione tra i "veterani" e gli aspiranti professionisti del teatro.
Ima Collab ha debuttato con "Théâtre sans animaux" (Ribes) al French May Arts Festival 2022.
"Ci ha colpito la rivisitazione originale, divertente e allo stesso tempo poetica di un classico della letteratura e del teatro. Questo adattamento offre al pubblico una analisi fantasiosa e stimolante della condizione umana proponendo così una insolita opportunità di riflessione sui tempi in cui viviamo" – spiega Livia Pomodoro, Presidente dello Spazio Teatro No'hma Teresa Pomodoro.
Le date di mercoledì 28 e giovedì 29 febbraio saranno trasmesse in streaming sui canali del teatro.
L'ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria.
Per informazioni consultare il sito www.nohma.org o scrivere a [email protected].
Spazio Teatro No'hma
Stagione 2023/2024 – In Viaggio
XV Edizione Premio Internazionale Il Teatro Nudo di Teresa Pomodoro
Candide
Ima Collab
Hong Kong Cina
Un adattamento del Candido di Voltaire
Regia e adattamento: Chan Chu-hei
Drammaturgia e adattamento: Eugene Chan, Tsang Hoi-yu, Chan Sau-ming
Musiche originali: Julia Mok
Coreografie: Julia Mok, Yuen Fai
Luci: Au Yeung Hon-ki
Con: But Sau-in, Chan Chung-yan Emma, Eugene Chan, Chan Pui-sze Dolphin, Ho Chun-long, Lai Chai-ming, Lam Leung-kit, Tang Ho-wai Sam, Tsang Hoi-yu,
Tsang Tsz-ying Noelle
Compagnia: Ima Collab
*Nella performance è presente la poesia cinese Ritorno ai campi di Tao Yuanming (346-427 d.C.)
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Candide (Candido) in scena al XV Premio Internazionale Il Teatro Nudo di Teresa Pomodoro @ Spazio Teatro No'hma - Milano il 28 & 29 febbraio 2024
Prosegue con grande successo di pubblico la XV Edizione del Premio Internazionale intitolato al Teatro Nudo di Teresa Pomodoro. Tutto questo allo Spazio Teatro No'hma di Milano
Dopo il tutto esaurito per i cinque spettacoli che hanno visto in scena artisti provenienti da Argentina, Danimarca, Venezuela, Slovenia e Francia, per il sesto appuntamento della stagione 2023/ 2024 arriva allo Spazio Teatro No'hma la compagnia Ima Collab proveniente da Hong Kong, Cina.
Lo spettacolo si intitola Candide ed è una rivisitazione del celebre Candido, il racconto filosofico e allo stesso tempo romanzo di viaggio e formazione scritto dal filosofo, drammaturgo, romanziere e poeta francese Voltaire nel 1759; quel Candido, giovane ingenuo che crede alle parole del suo precettore Pangloss, il quale sostiene che tutto va "nel migliore dei modi possibili nel migliore dei mondi possibili".
Adattato e creato dalla compagnia Ima Collab con il pluripremiato regista Chan Chu-hei – che allo Spazio Tearo No'hma ha gia diretto l'applaudito Lu-Ting. Il tritone nel 2021 - Candide è caratterizzato da personaggi stravaganti, narrazioni poetiche, danze, canti e musica dal vivo.
Lo spettacolo si ispira anche a una antica poesia cinese intitolata "Ritorno ai campi", scritta da Tao Yuanming (346-427 d.c.) considerato l'iniziatore della lirica di paesaggio.
Candide è stato presentato in anteprima al Festival Fringe di Edimburgo 2023 ed è stato premiato con il secondo posto all'Asian Arts Awars per la migliore regia.
La compagnia Ima Collab è stata fondata nel 2022 da Chan Chu-hei. E' in realtà una sorta di piattaforma artistica che letteralmente significa "creazione di immagini". Il suo obiettivo è la formazione di una nuova generazione di artisti attraverso la collaborazione tra i "veterani" e gli aspiranti professionisti del teatro.
Ima Collab ha debuttato con "Théâtre sans animaux" (Ribes) al French May Arts Festival 2022.
"Ci ha colpito la rivisitazione originale, divertente e allo stesso tempo poetica di un classico della letteratura e del teatro. Questo adattamento offre al pubblico una analisi fantasiosa e stimolante della condizione umana proponendo così una insolita opportunità di riflessione sui tempi in cui viviamo" – spiega Livia Pomodoro, Presidente dello Spazio Teatro No'hma Teresa Pomodoro.
Le date di mercoledì 28 e giovedì 29 febbraio saranno trasmesse in streaming sui canali del teatro.
L'ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria.
Per informazioni consultare il sito www.nohma.org o scrivere a [email protected].
Spazio Teatro No'hma
Stagione 2023/2024 – In Viaggio
XV Edizione Premio Internazionale Il Teatro Nudo di Teresa Pomodoro
Candide
Ima Collab
Hong Kong Cina
Un adattamento del Candido di Voltaire
Regia e adattamento: Chan Chu-hei
Drammaturgia e adattamento: Eugene Chan, Tsang Hoi-yu, Chan Sau-ming
Musiche originali: Julia Mok
Coreografie: Julia Mok, Yuen Fai
Luci: Au Yeung Hon-ki
Con: But Sau-in, Chan Chung-yan Emma, Eugene Chan, Chan Pui-sze Dolphin, Ho Chun-long, Lai Chai-ming, Lam Leung-kit, Tang Ho-wai Sam, Tsang Hoi-yu,
Tsang Tsz-ying Noelle
Compagnia: Ima Collab
*Nella performance è presente la poesia cinese Ritorno ai campi di Tao Yuanming (346-427 d.C.)
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youtube
I 4 CLASSICI DELLA LETTERATURA CINESE
Purtroppo nella mia serie di post e video dedicati ai classici della letteratura credo abbiate notato l'assenza di titoli asiatici. Il problema è che non li conosco se non vagamente, la mia formazione scolastica e il mio gusto personale non me li hanno mai fatti esplorare come si deve, sino ad ora almeno, e quindi non ho dei preferiti in questo campo, ma non potevo escluderli completamente da questa serie, così ho deciso di creare appositamente questo articolo (che poi diverrà anche un video) dedicato ai famosi 4 classici della letteratura cinese, per presentarveli e farveli conoscere, se ancora non li vaete maia sentiti nominare.
Partiamo con il più famoso probabilmente:
IL VIAGGIO IN OCCIDENTE, pubblicato anonimo nel 1590 circa, Ama attribuito tradizionalmente all'erudito Wú Chéng'ēn
Link: https://www.lafeltrinelli.it/viaggio-in-occidente-libro-ch-eng-en-wu/e/9788879843836
Trama: Il monaco Sanzang (ispirato a un personaggio storico realmente esistito) è inviato in India dall'Imperatore cinese Tai Zong per ottenere dal Buddha del Monte degli Avvoltoi i testi canonici buddisti, allo scopo di diffonderli in Cina. È accompagnato nel suo viaggio da tre discepoli: il re scimmia Sun Wukong (a cui si ispira il personaggio Goku di Dragonball), il maiale Zhu Wuneng, e il demone fluviale Sha Wujing, incaricati dalla Bodhisattva Guanyin di proteggerlo dalle insidie del viaggio. Insieme a loro c'è anche un cavallo che è in realtà un principe drago. Insieme, in un'avventura che varrà a ciascuno una purificazione, combattono decine di mostri e demoni, per lo più antropofagi, incontrati lungo quattordici anni di cammino.
Il libro è una fantasiosa e goliardica rielaborazione di un viaggio realmente compiuto fra il 629 e il 645 dal monaco detto Tripitaka, per recarsi dalla Cina all’India a raccogliere sutra buddisti. In effetti Tripitaka riportò in patria e tradusse una porzione considerevole dell’attuale canone buddista. Questo libro non è una cronaca fedele del viaggio, ma come detto sopra una rielaborazione di fantasia a cui l'autore ha aggiunto personaggi presi da tante mitologie divese, compresa quella indiana, leggende di cantastorie, aneddoti popolari, detti e proverbi in quantità.
Altro classico della lettartura cinese è:
IL ROMANZO DEI TRE REGNI, scritto da Luo Guanzhong nel XIV secolo (1330-1400 circa)
Link: https://www.lafeltrinelli.it/romanzo-dei-tre-regni-libro-guanzhong-luo/e/9788879847650
Link: https://chiquadroblog.it/romanzo-dei-tre-regni-progetto-traduzione-italiano/
Trama: questo è un romanzo storico basato su eventi accaduti negli anni verso la fine della dinastia Han, nel periodo dei Tre Regni della Cina, che inizia nel 169 e termina con la riunificazione del paese nel 280. Il romanzo riporta i conflitti militari e politici tra i Tre Regni a cui fa riferimento il titolo: quelli di Cao Wei, Shu Han e Wu Orientale .
Romanzo molto corposo e pesante con descrizioni di molte battaglie militari, ma anche estremamente famoso in Oriente. Da lui sono derivate innumerevoli opere figlie, e milioni di trasposizioni.
I BRIGANTI è un romanzo storico cinese del XV secolo, ambientato nella fase finale della dinastia Song settentrionale (circa 1100 d.C.)
Link: https://www.abebooks.com/briganti-Antico-romanzo-cinese-Prefazione-Martin/31404647632/bd
Trama: Vi si narra l'avventurosa epopea di una banda di 108 briganti, invincibili in campo aperto, diabolicamente astuti nella guerriglia, temerari nel pericolo, spietati nella vendetta. Questi masnadieri non sono soltanto uomini d'arme e di rapina, ma cavalieri fedeli a un semplice e generoso ideale, che accorrono là dove l'ingiustizia opprime i deboli e gli inermi e ovunque ci sia la corruzione; sempre disposti, tra una battaglia e l'altra a concedersi solennissime sbronze.
I briganti sono l'esempio più famoso di un genere di romanzo cinese che, tra l'eroico e il picaresco, si può avvicinare alla Chanson de geste del medioevo occidentale, ed ha schemi narrativi comuni a quelli delle avventure dei Cavalieri della Tavola Rotonda e di Robin Hood.
Il sogno della camera rossa di Cao Xueqin, 1792
Link: https://www.lafeltrinelli.it/sogno-della-camera-rossa-romanzo-libro-tsao-chan/e/9788806248345
Trama: Il romanzo fa una cronaca dettagliata, episodica, dei due rami del clan Jia, la casata Rong-guo e la casata Ning-guo, che risiedono in due grandi quartieri residenziali nella capitale. I loro antenati avevano ricevuto il titolo di duchi e, all'inizio del romanzo, le due case sono ancora tra le più illustri famiglie della capitale. Il romanzo descrive la ricchezza e l'influenza dei Jia in modo dettagliato, naturalistico, e traccia la caduta dei Jia dalla loro posizione di elevato prestigio, seguendo circa trenta personaggi principali e oltre quattrocento personaggi minori. Alla fine il clan Jia cade in disgrazia presso l'Imperatore e le loro dimore vengono saccheggiate e confiscate.
Anche questo romanzo è intriso di filosofia taoista e buddista, ma la parte che il pubblico di solito ricorda maggiormente è il triangolo amoroso tra uno dei protagonisti Jia Bao-yu, l'erede adolescente della famiglia, forse una reincarnazione del Divino Attendente, sua cugina Lin Dai-yu cagionevole di salute e reincarnazione del Fiore della Perla Cremisi e la sua altra cugina che è predestinato in questa vita a sposare Xue Bao-chai.
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