#insurrezione
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magauda · 2 months ago
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Il nodo gordiano che aprirĂ  spazi alla sinistra del Pci
La storiografia che recentemente si è occupata di ricostruire la storia politica degli anni Settanta ha prevalentemente individuato le origini della nuova sinistra nella reazione di alcuni intellettuali dopo la svolta del 1956 <5.Un’interpretazione di questo genere, se ha giustamente nobilitato l’elemento disgregante che soprattutto la critica allo stalinismo provocò sulle intelligenze di…
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condamina · 2 months ago
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Il nodo gordiano che aprirĂ  spazi alla sinistra del Pci
La storiografia che recentemente si è occupata di ricostruire la storia politica degli anni Settanta ha prevalentemente individuato le origini della nuova sinistra nella reazione di alcuni intellettuali dopo la svolta del 1956 <5.Un’interpretazione di questo genere, se ha giustamente nobilitato l’elemento disgregante che soprattutto la critica allo stalinismo provocò sulle intelligenze di…
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collasgarba · 2 months ago
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Il nodo gordiano che aprirĂ  spazi alla sinistra del Pci
La storiografia che recentemente si è occupata di ricostruire la storia politica degli anni Settanta ha prevalentemente individuato le origini della nuova sinistra nella reazione di alcuni intellettuali dopo la svolta del 1956 <5.Un’interpretazione di questo genere, se ha giustamente nobilitato l’elemento disgregante che soprattutto la critica allo stalinismo provocò sulle intelligenze di…
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adrianomaini · 2 months ago
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Il nodo gordiano che aprirĂ  spazi alla sinistra del Pci
La storiografia che recentemente si è occupata di ricostruire la storia politica degli anni Settanta ha prevalentemente individuato le origini della nuova sinistra nella reazione di alcuni intellettuali dopo la svolta del 1956 <5.Un’interpretazione di questo genere, se ha giustamente nobilitato l’elemento disgregante che soprattutto la critica allo stalinismo provocò sulle intelligenze di…
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bagnabraghe · 2 months ago
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Il nodo gordiano che aprirĂ  spazi alla sinistra del Pci
La storiografia che recentemente si è occupata di ricostruire la storia politica degli anni Settanta ha prevalentemente individuato le origini della nuova sinistra nella reazione di alcuni intellettuali dopo la svolta del 1956 <5.Un’interpretazione di questo genere, se ha giustamente nobilitato l’elemento disgregante che soprattutto la critica allo stalinismo provocò sulle intelligenze di…
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italianiinguerra · 1 year ago
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2 dicembre 1941, vittoria per gli Alpini nella battaglia di Pljevlja
Il 25 marzo 1941, Il timore che, se Hitler avesse attaccato la Jugoslavia, la Gran Bretagna non sarebbe stata nelle condizioni di aiutare la nazione, spinse il Principe Paolo a far aderire il Regno di Jugoslavia al Patto Tripartito, patto firmato il 27 settembre 1940 fra i Governi di Germania, Italia e Giappone. Solo due giorni dopo, Pietro II, salito al trono nel 1934 dopo l’assassinio del padre…
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francescosatanassi · 8 months ago
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A OGNI COSTO
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"Aldo dice 26 x 1". Era questo il messaggio in codice diramato il 24 aprile 1945 dal CLNAI con l'ordine di insurrezione generale. L'ora X fu fissata per l'una di notte del 26 aprile. Già il 10 del mese il Comando delle Brigate Garibaldi aveva messo in allerta tutti i combattenti per prepararsi all'insurrezione del nord Italia e precedere l'arrivo degli Alleati. L'insurrezione era da effettuarsi a ogni costo, senza accettare accordi o tregue con il nemico. Furono stesi piani per entrare nelle città, per salvaguardare le fabbriche e impedire la fuga dei nazifascisti. Così, le brigate partigiane di montagna scesero in pianura e marciarono sui centri principali, mentre in città iniziarono gli scioperi e l'occupazione dei palazzi principali con i reparti GAP e SAP a coordinare la lotta popolare. Iniziava così la Liberazione d'Italia.
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il-flauto-di-vertebre · 1 month ago
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Sollevo fino agli spasmi l’orgasmo che dall’Anima fende nelle tue viscere… la mente e le dita dei piedi vibrano senza distanze…
I tuoi pertugi mi appartengono senza insurrezione…
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abr · 1 year ago
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Questo è il gesto della svolta. La speaker dems della camera Pelosi nomen omen straccia il discorso del presidente in carica prima che lo legga.
La svolta fu LASCIARGLIELO IMPUNEMENTE FARE. Non ti piace? Dillo pure, ci mancherebbe, ma poi taci. Stracciarlo pubblicamente è vilipendio e insurrezione, oltre che infantile.
ANDAVA ARRESTATA, POI IMPICCATA. Spiaze ma a gesto simbolico, gesto simbolico e mezzo.
Colpiscine una per educarne cento. E' il torto che do' ai Berlusconi e ai Trump. Non cambia mai niente se lasciate fare impunemente ai lanciatori di duomi di marmo piuttosto che alle adolescenti in menopausa. Qualcuno deve farsene carico.
Il mondo sarebbe molto diverso se avessero agito: i gen. Vannacci sarebbero normali innocui parassiti statali che contano gli anni alla pensione, gli Zan organizzerebbero le loro sagre gay di piazza senza scontrini e fregando i fornitori, ma senza rompere i coglioni.
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passaggioalboscoedizioni · 1 year ago
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
A cura di Pietro Cappellari
DA VITTORIO VENETO ALLA MARCIA
Il centenario della rivoluzione f***
Volume 4
Con l’istituzione del “Comitato pro Centenario 1918-1922” si è inteso ripercorrere, passo dopo passo, il quadriennio rivoluzionario che caratterizzò l’Italia all’indomani della fine della Grande Guerra.
Questo volume – il quarto in ordine di uscita – chiude la tetralogia più completa in commercio. Un lavoro monumentale, libero da ogni condizionamento politico, che si pone l’obiettivo di fornire nuove chiavi di interpretazione e fare luce – finalmente – sui tantissimi episodi storici dimenticati o mistificati.
Il 1922 passerà alla storia come l’anno della insurrezione di Ottobre. Un percorso che parte da lontano e che porta con sé un pesante tributo di sangue. Sconfitto il sovversivismo, viene data l’ultima spallata al sistema liberaldemocratico italiano, nel nome di una rivoluzione nazional-popolare che voleva essere politica, culturale e spirituale al tempo stesso.
Più che i programmi, contò il mito: quello della Vittoria mutilata, della Grande Italia, di Fiume, della lotta al bolscevismo. In quei mesi, smantellate le ultime roccaforti rosse, si registrarono le famose occupazioni delle città, con migliaia e migliaia di uomini perfettamente inquadrati. Quando Roma venne cinta d’assedio, l’esito era già scritto.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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crazy-so-na-sega · 1 year ago
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Il dissidente non è necessariamente un rivoltoso. La sua insurrezione è, innanzitutto, mentale ed estetica. Essa lo colloca necessariamente ai margini. Non può esimersi dal rifiutare.
-D. Venner
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curiositasmundi · 8 months ago
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Il “25 Aprile” del Veneto impiega almeno tre giorni per arrivare. I giornali continuano a nascondere la verità: “I sovietici ricacciati in contrattacco”, titola il Gazzettino del 25. Cadono le bombe su Santa Maria di Sala, Chioggia e Pellestrina. Il giorno dopo spazio ai “riti per San Marco nella Basilica d’oro”. E al cinema Santa Margherita “Il perduto amore, grande film a colori”, commedia tedesca con l’italiana Germana Paolieri: lei ama lui ma sposa l’altro, quando il primo ritorna il marito la lascia libera, ma lei si accorge di amare il marito che intanto muore! Soltanto il 27 aprile s’incomincia a capire qualcosa, quando in prima pagina compare l’annuncio del Comando tedesco alla popolazione di Venezia: “Qualora i combattimenti attualmente in corso dovessero avvicinarsi alla città di Venezia, e il nemico non porterà la lotta in città e la popolazione si comporterà in maniera assolutamente tranquilla, le FF. AA. germaniche non svolgeranno alcuna azione bellica e non eseguiranno distruzioni”. Il 28 aprile si capisce tutto. Esce il numero straordinario “Fratelli d’Italia-Il Gazzettino” firmato dal Comitato di Liberazione Nazionale che “dichiara iniziata anche nella provincia di Venezia la insurrezione nazionale per la liberazione del Paese dal giogo degli invasori tedeschi e dei traditori fascisti”. Il giornale dà anche altre notizie sorprendenti: “Mussolini Farinacci Pavolini e Graziani sono stati arrestati dai Volontari della Libertà”. [...]
Il Gazzettino di Padova 25/4/15
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Padova 30/04/1945
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raffaeleitlodeo · 4 months ago
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Ormai il pianeta si sta dividendo in due fazioni su qualsiasi tema. Dalle olimpiadi del cromosoma alla guerra in Ucraina. Dalle presidenziali americane alla polveriera del medioriente. Un muro contro muro che causa lacerazioni sempre piĂą devastanti. Ma in fondo al tunnel s'inizia a scorgere un principio di luce. Dopo ferragosto tornerĂ  la speranza. Alla prima di campionato il canonico disservizio di Dazn unirĂ  tutte le forze contrapposte in una sola, granitica, insurrezione civile. Valerio Cutonilli, Facebook
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polaroidblog · 1 year ago
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Sostanza di cose sperate. Voci e storie dal processo 7 aprile
di Massimo e Ivan Carozzi
https://www.raiplaysound.it/playlist/sostanzadicosesperatevociestoriedalprocesso7aprile
Il 7 aprile 1979, un'imponente operazione di polizia porta all'arresto di decine e decine di militanti dell'area di Autonomia Operaia. Il più noto è il professor Antonio Negri, docente di Dottrina dello Stato all'Università di Padova. L'accusa del magistrato Pietro Calogero desta scalpore. Secondo Calogero, dietro i tanti episodi di illegalità e terrorismo diffuso dell'Italia degli anni Settanta - dall'esproprio nel supermercato al sequestro Moro - ci sarebbe la regia di un gruppo ristretto, che manovra le tante sigle del mondo extraparlamentare e i gruppi clandestini che praticano la lotta armata. Per la prima volta nella storia della Repubblica viene contestato il reato di «insurrezione armata contro i poteri dello Stato». Le voci, i volti e le storie del processo 7 aprile occuperanno per anni le cronache dei giornali e dei tg, eppure oggi se n'è quasi del tutto perduta la memoria. Attraverso gli audio dei processi, interviste e documenti sonori, viene ricostruito il clima di un'epoca insieme alla vicenda di un teorema giudiziario, che se da una parte portò ad accertare molti reati, dall'altra fu responsabile di un abuso dello strumento della carcerazione preventiva e contribuì alla liquidazione di un'opzione politica ed esistenziale, quella «sostanza di cose sperate» evocata in aula dall'imputato Paolo Virno.
documentario alla radio davvero molto bello - come tutto quello che scrive Carozzi - che si chiude con questa canzone incredibile che avevo dimenticato:
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sbircialanotiziamagazine · 18 days ago
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alephsblog · 3 months ago
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Il programma comune della prossima alleanza di destra nazional populista c’è già, e va dal posizionamento internazionale dell’Italia sul fuso di Mosca o di Trump, ammesso che sia diverso, al no alla maggiore integrazione politica ed economica dell’Europa federale, dal panpenalismo sulla giustizia ai decreti sicurezza, dal no al referendum sulla cittadinanza al deciso abbandono dell’Ucraina all’imperialismo russo, grazie anche alla tecnologia Starlink di Musk, la stessa per cui secondo il Foglio vale la pena investire i fondi del Pnrr, che secondo le ultime notizie provenienti dal fronte i russi usano per pilotare i droni iraniani lanciati per uccidere i civili ucraini. Tutto questo, ovviamente, mentre impediamo agli ucraini di usare le armi per colpire gli obiettivi militari russi e ci dimentichiamo che Musk staccò Internet agli ucraini quando si accorse che i droni di Kyjiv stavano per affondare la flotta russa sul Mar Nero.
La possibile vittoria di Trump ha già avviato l’allineamento delle forze populiste, ma non è detto che questo riposizionamento si interrompa in caso di elezione di Kamala Harris, e sempre che Trump non scateni la guerra civile americana come provò a fare il 6 gennaio 2021 (leggete il formidabile saggio “Insurrezione” di Robert Kagan edito da Linkiesta Books per capire in che guai si trova l’America).
Far finta di non vedere gli spericolati giochi di potere dei treccartari italiani è da incoscienti, perché la loro scommessa su Trump (e Putin) vuol dire spaccare l’Europa, costringerci a pagare con i nostri soldi la difesa continentale a discapito di sanità, scuola e pensioni, oppure consegnarci chiavi in mano alla Russia o alla Cina.
L’Italia, al contrario di altri Paesi occidentali, non è riuscita a creare un’alternativa credibile al populismo, mentre l’unico partito costituzionale e repubblicano, il Partito democratico, è guidato da apprendisti stregoni incapaci di padroneggiare il fuoco che continuano ad alimentare illudendosi di poterlo domare.
L’America è nei guai, noi di più. Gli americani almeno hanno a disposizione un’alternativa credibile al caos, noi no. Noi come sempre aspettiamo che arrivi la cavalleria a salvarci. Il 5 novembre sapremo se arriverà o se, un secolo dopo la prima famigerata esperienza, marceremo verso una Seconda Era Illiberale Italiana.
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