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2 gennaio 1960: Fausto Coppi, l’Airone che ha chiuso le ali. La scomparsa di una leggenda del ciclismo che ha scritto la storia dello sport italiano e mondiale
Fausto Coppi: l’uomo, l’atleta, il mito.
Fausto Coppi: l’uomo, l’atleta, il mito. Il 2 gennaio 1960 segna una delle date più tristi nella storia dello sport italiano e mondiale: la morte di Fausto Coppi, conosciuto come il “Campionissimo”. Nato il 15 settembre 1919 a Castellania (oggi Castellania Coppi), Coppi è stato uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi, capace di dominare le competizioni con uno stile unico e una…
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Ciao a tutti, oggi voglio parlarvi di una delle mie passioni: le auto elettriche. In particolare, vi voglio mostrare la Porsche Taycan 79KWH, una berlina sportiva che unisce potenza, eleganza e innovazione.
La Porsche Taycan è la prima elettrica della casa tedesca e ha un design da coupé che la rende molto attraente. Ha due motori, uno per asse, che le consentono di raggiungere una potenza di 761 CV in modalità launch control. Questo significa che può scattare da 0 a 100 km/h in soli 2,8 secondi e raggiungere una velocità massima di 260 km/h. Non male, vero?
Ma la Porsche Taycan non è solo prestazioni, è anche comfort e tecnologia. L’abitacolo è spazioso e lussuoso, con materiali di qualità e finiture curate. Il cruscotto è dominato da quattro schermi touch che permettono di gestire tutte le funzioni dell’auto, dalla navigazione alla climatizzazione, passando per l’intrattenimento e le impostazioni di guida. Inoltre, l’auto dispone di una serie di sistemi di assistenza alla guida, come il cruise control adattivo, il mantenimento della corsia, il riconoscimento dei segnali stradali e il parcheggio automatico.
La Porsche Taycan ha anche una buona autonomia, grazie alla batteria da 83,7 kWh che le consente di percorrere fino a 377 km con una sola ricarica. E se si ha bisogno di fare il pieno di energia, si può sfruttare la rete di colonnine superveloci a corrente continua che possono ricaricare l’auto dall’5 all’80% in meno di mezz’ora. Oppure, si può usare una presa domestica a corrente alternata, che impiega circa 9 ore per una ricarica completa.
Insomma, la Porsche Taycan è un’auto che fa sognare e che rappresenta il futuro della mobilità elettrica. Se volete saperne di più, vi consiglio di chiamare il numero 0506207307 Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e se anche voi siete appassionati di auto elettriche. A presto! 😊
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Touch2See: La Tecnologia al Servizio dell’Inclusione nello Sport
Il calcio si conferma ancora una volta uno strumento di inclusione e innovazione grazie all’impiego della tecnologia. Il Cagliari Calcio ha recentemente sperimentato un dispositivo rivoluzionario che consente ai non vedenti di vivere un’esperienza immersiva all’interno dello stadio. Il test si è svolto in occasione della partita casalinga contro il Verona, disputata il 29 novembre 2024 alla Unipol Domus e vinta dalla squadra rossoblù. Questo evento ha segnato un importante passo avanti nell’accessibilità sportiva grazie all’utilizzo di Touch2See, un innovativo strumento che permette ai non vedenti e agli ipovedenti di monitorare il movimento del pallone sul campo attraverso un’esperienza sensoriale.
Un’Iniziativa Promossa dal Cagliari Calcio
Il club sardo ha voluto rendere il proprio impianto più inclusivo ospitando una rappresentanza dell’Unione Italiana Ciechi, guidata dal pluricampione mondiale ed europeo di sci nautico paralimpico Daniele Cassioli. L’obiettivo era testare Touch2See e valutare la sua efficacia nel migliorare la fruizione della partita da parte di persone con disabilità visive. Questa iniziativa si inserisce nel progetto BeAsOne, che mira a rendere lo sport più accessibile a tutti, sfruttando al massimo le potenzialità offerte dalla tecnologia.
Fino a oggi, il dispositivo Touch2See era stato sperimentato in Francia in diversi sport, tra cui calcio, basket e rugby. Inoltre, è stato partner ufficiale dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi e dell’ultima edizione della Coppa d’Africa. La sua introduzione nel campionato italiano rappresenta quindi una novità assoluta, che potrebbe aprire la strada a una diffusione più ampia di soluzioni tecnologiche analoghe nel panorama sportivo nazionale.
Il Funzionamento di Touch2See
Il dispositivo Touch2See si presenta come un tablet dotato di un campo da gioco in miniatura. Il suo funzionamento si basa su un disco magnetico che si muove in tempo reale sul terreno virtuale, permettendo agli utenti di seguire con le dita gli spostamenti del pallone. Grazie a questa tecnologia, le persone non vedenti possono percepire lo sviluppo del gioco in modo tattile. Inoltre, l’intensità della vibrazione del dispositivo varia in base all’importanza delle azioni, offrendo un ulteriore livello di coinvolgimento sensoriale.
A completare l’esperienza, è prevista anche un’audio-descrizione, che nel caso della partita tra Cagliari e Verona è stata fornita dalla radiocronaca di Radiolina. Questo elemento consente di arricchire l’esperienza, fornendo dettagli sul contesto e sull’andamento del match. La combinazione tra stimoli tattili e sonori rappresenta un esempio perfetto di come la tecnologia possa abbattere barriere e rendere accessibili esperienze che fino a poco tempo fa erano considerate inaccessibili.
Il Supporto della Lega Serie A e Hawk-Eye
Per garantire il successo del test, è stato fondamentale il supporto della Lega Serie A e di Hawk-Eye, azienda leader mondiale nella tecnologia di rilevamento della traiettoria del pallone. Hawk-Eye è già nota per essere il fornitore ufficiale di servizi come il VAR, la Goal-Line Technology (GLT) e i sistemi di tracciamento dei giocatori e del pallone in campo. La sua esperienza ha reso possibile l’integrazione di Touch2See con i dati in tempo reale della partita, garantendo un’esperienza precisa e affidabile.
Un Nuovo Modo di Vivere lo Sport
L’introduzione di Touch2See rappresenta una vera e propria rivoluzione per l’accessibilità sportiva. Gran parte delle persone non vedenti non ha una percezione chiara di come sia strutturato un campo da calcio e di come si sviluppino le azioni di gioco. Grazie a questa tecnologia, però, è ora possibile seguire le partite con una precisione senza precedenti.
L’iniziativa del Cagliari Calcio dimostra come il mondo dello sport stia diventando sempre più inclusivo, sfruttando le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica. Il progetto BeAsOne e la sperimentazione di Touch2See sono esempi concreti di come i club possano adottare soluzioni intelligenti per migliorare l’accessibilità e rendere il calcio davvero uno sport per tutti.
Il Futuro della Tecnologia nel Calcio
L’esperienza di Cagliari-Verona potrebbe rappresentare solo l’inizio di un processo di diffusione di Touch2See in tutto il campionato italiano e oltre. L’obiettivo è quello di integrare sempre più la tecnologia negli eventi sportivi, rendendo gli stadi luoghi accessibili a tutti. La speranza è che altre società seguano l’esempio del club sardo e adottino soluzioni simili per migliorare l’inclusione.
Nel corso degli ultimi anni, la tecnologia ha già rivoluzionato il calcio con l’introduzione del VAR, dei sistemi di tracciamento avanzati e della Goal-Line Technology. Tuttavia, progetti come Touch2See dimostrano che c’è ancora molto da fare per rendere lo sport più accessibile a chiunque.
L’iniziativa del Cagliari rappresenta un passo significativo in questa direzione, dimostrando che la tecnologia può essere non solo uno strumento di innovazione, ma anche un mezzo per abbattere barriere e promuovere l’inclusione sociale.
Conclusione
L’introduzione di Touch2See nel panorama calcistico italiano segna un momento storico per l’accessibilità nello sport. Grazie alla tecnologia, le persone non vedenti e ipovedenti possono finalmente vivere un’esperienza immersiva allo stadio, seguendo in tempo reale l’andamento della partita. Il Cagliari Calcio, con il suo impegno nel progetto BeAsOne, ha dimostrato che il calcio può essere un potente veicolo di inclusione. Con il supporto della Lega Serie A e di Hawk-Eye, questa innovazione potrebbe presto diventare una realtà consolidata, aprendo la strada a una nuova era dello sport accessibile a tutti.
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Il 2024 sta per terminare, e come ogni anno è arrivato il momento di tirare le somme, la redazione di TecnoAndroid ha assegnato i premi ai servizi e alla tecnologia che hanno riscosso maggiore successo nel corso del 2024. Dopo il grande successo dello scorso anno, vi presentiamo i TecnoAwards 2024. Al solito si sono susseguite due fasi: prima è stato effettuato un sondaggio a risposta multipla, dal quale sono emersi due vincitori per categoria, per poi restringere il campo a due finalisti tra cui scegliere in un secondo momento. Ecco i risultati del 2024. Miglior Action Cam https://youtu.be/uGK_NU5LMhI?si=-oL-YRPymyvK01MT La miglior compagna di viaggio per i vostri video, e non solo, DJI Osmo Pocket 3 gode di alcuni punti di forza indiscutibili: versatilità di utilizzo, adattiblità ad ogni situazione, e soprattutto dimensioni veramente ridottissime. Il tutto con un prezzo alla portata di ogni singolo utente. Miglior Robot Aspirapolvere https://youtu.be/mLwFUBjS8gw?si=XQXZtf4SIqahkOyk Narwal Freo X Ultra è il miglior robot aspirapolvere del 2024, la soluzione più completa, adatta proprio ad ogni situazione, che riesce ad incantare con un design moderno ed elegante, ma soprattutto una molteplicità di funzioni, e tecnologia, davvero uniche. Best-Buy robot aspirapolvere https://youtu.be/iohjMNY1Deg?si=JXLuIvKUF8vbOc5s Siete alla ricerca del giusto compromesso tra prestazioni e prezzo? allora Dreame L10s Ultra Gen 2 fa sicuramente al caso vostro, un prodotto completo, che permette di raggiungere prestazioni elevate, ma allo stesso tempo che non richiede il versamento di un contributo troppo elevato. Miglior brand automobilistico e brand più innovativo Il miglior brand del 2024, per quanto riguarda il settore automobilistico, è senza dubbio Renault, sia per l'affidabilità delle proprie vetture, che proprio per la qualità dei mezzi lanciati sul mercato. Parlando di innovazione, invece, la palma d'oro va a Volvo, azienda capace di lanciare soluzioni a cui davvero nessuno sembra essere stato in grado di pensare. Auto best-buy https://youtu.be/b-KOoDysMm8?si=AnxBefQLpDCWH19I Hyundai i10 N Line è una vettura dall'anima estremamente sportiva, che mantiene però le dimensioni ed il design del suo essere cittadina, con qualche accenno alla sua aggressività. Un mezzo davvero eccellente. Miglior Supercar https://youtu.be/U3pF6Sxl3yk?si=e4jMbBGILm013HAw Dal momento in cui parliamo di supercar, molti di noi pensano solo ad un brand: Ferrari. La vettura che abbiamo voluto premiare nel 2024 è appunto la Ferrari 12 Cilindri, un mostro sacro del settore automobilistico, destinata a far sentire la propria voce nel mondo. Migliori cuffie Le Motorola Buds+ sono le migliori cuffie del 2024 per due motivi: riescono a garantire un audio di livello nettamente superiore, e soprattutto hanno un prezzo decisamente più basso del normale. Miglior impianto domotico La sicurezza in casa deve essere sempre al primo posto, tra i tanti brand che si occupano di soluzioni di questo tipo, spicca sicuramente Yale, con il suo sistema di allarme perfetto per la protezione della vostra casa. Miglior drone https://youtu.be/pkK77Otarf0?si=yiSva-44a_VgnexU DJI Neo è il miglior drone del 2024, in quanto spariglia completaemente le carte in tavola, introducendo una nuova tipologia di drone: il selfie drone. Un prodotto rivoluzionario, economico ed unico nel suo genere. Miglior e-bike Le e-bike sono entrate completamente nella vita di tutti i giorni, abbiamo voluto premiare la Engwe L20 Boost, una e-bike che nasconde un "pulsante magico", ma che risulta essere la perfetta compagna delle giornate sia lavorative che di svago. Miglior modem Il miglior modem del 2024 è senza dubbio AVM Fritz!Box 5690 Pro, soluzione davvero unica, con supporto alla fibra FTTH (GPO e AON), WiFi 7 di ultima generazione, immensa banda da gestire, design moderno e minimale, tutto a meno di 400 euro. Miglior monopattino https://youtu.be/Qs13jAstqbs?si=ubm8pfKBb0791QrU Il NAVEE S40 è un monopattino il cui design sembra essere ispirato al Cybertruck di Tesla, ammortizzato, tubeless, dalla più che discreta autonomia, e dal prezzo di vendita complessivamente abbordabile. Miglior PC https://youtu.be/FYVYGeDbxaU?si=pYLSM93uUvS4Znop Lenovo Yoga Pro 9i non è un notebook, ma è IL notebook, un prodotto con display da 16 pollici, completamente touchscreen, caratterizzato più che altro da una scheda tecnica davvero da capogiro. PC best-buy Se volete "risparmiare" sull'acquisto di un notebook, senza comunque rinunciare alle prestazioni, ecco allora che consigliamo di fare affidamento sull'Asus Zenbook S14, la più valida alternativa nella fascia medio-alta. Miglior proiettore https://youtu.be/XcgXC0Am46Q?si=XlZtfZufnyedxctM Con Dangbei Mars Pro 2 vi portate letteralmente il cinema a casa, è un proiettore relativamente economico, ma che non lesina assolutamente sulle prestazioni, con risultati sorprendenti e la possibilità di sfruttare le più classiche applicazioni di streaming. Miglior brand smartphone Oppo l'abbiamo voluta premiare come miglior brand di smartphone, per la sua capacità di mettere sul mercato nel corso dei mesi sempre più smartphone perfettamente a fuoco con la richiesta degli utenti, innovativi e dal buon rapporto qualità/prezzo. Miglior smartphone https://youtu.be/hLXCGu7kqfI?si=s7o-jhbyyhB5HVyS Google Pixel 9 Pro è senza dubbio il miglior smartphone del 2024, un dispositivo che riesce a bilanciare tutte le richieste degli utenti, portando un display di alta qualità, prestazioni al top, ottimo comparto fotografico ed un design iconico. Smartphone Best-buy https://youtu.be/iYchGsPgU1M?si=IzkrOJYpXUbPG5T5 In un mercato sempre più ricco di varianti differenti tra loro, la versione base di iPhone 16 è la più bilanciata, ed oggi generalmente più "economica" tra quelle in circolazione. Non arrovellatevi su varianti più costose, questa ha già tutto il necessario per farvi felici. Miglior smartwatch https://youtu.be/_NMVcnz9wU4?si=uM2IuSUj3Nn24nT8 Huawei Watch GT 5 è lo smartwatch del momento, un dispositivo che accoglie al proprio interno tutto lo studio dell'azienda orientale, mettendo a disposizione funzionalità di alto livello, estetica elegante e discreta, con piena compatibilità con ogni sistema operativo in commercio. Miglior tablet State cercando un tablet di alta qualità, senza badare troppo al prezzo? Samsung Galaxy Tab S9 è la soluzione perfetta per ogni tipologia di utilizzo, che sia svago, studio o lavoro, può fare sicuramente al caso vostro, approfittando di un display di altissima qualità. Miglior sistema di videosorveglianza La videosorveglianza non deve assolutamente mancare all'interno e all'esterno di ogni abitazione, con i prodotti Reolink potrete dormire in una botte di ferro, perché sono funzionali, performanti e dal prezzo complessivamente allineato con le aspettative. Miglior sistema antifurto https://youtu.be/Q7GxtduYb80?si=iqeGzYP0pd3OMfLK Oltre alla videosorveglianza, è bene anche avere in casa un buon antifurto, in questo caso è necessario affidarsi direttamente ad un'esperta del settore come Ajax, capace di lanciare un set di prodotti davvero completo. Miglior webcam Osbot Tiny 2 è la webcam che non deve assolutamente mancare sulla vostra scrivania, un prodotto versatile, dalla buonissima risoluzione, che garantisce prestazioni di livello superiore alla media, grazie anche all'IA, al giusto prezzo. Webcam best-buy Se volete risparmiare un pochino, mantenendo però inalterata la qualità generale, allora potete fare affidamento sulla Osbot Meet 2, una webcam removibile che può raggiungere addirittura la risoluzione di ripresa in 4K. Read the full article
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L'Orgoglio di Tottenham: La Maglia come Simbolo di Identità e Passione
Nel mondo del calcio, ogni squadra si distingue non solo per le sue performance sul campo, ma anche per i suoi colori, i suoi simboli e, naturalmente, le sue maglie. La maglia rappresenta l’essenza di un club, diventando un elemento distintivo che unisce tifosi, atleti e appassionati in un legame che va oltre lo sport. Il Tottenham Hotspur, una delle squadre più iconiche della Premier League, ha fatto della sua maglia un vero e proprio simbolo che non solo rappresenta la squadra, ma ha anche avuto un forte impatto nel mondo della moda sportiva. In questo articolo, esploreremo come la maglia del Tottenham Hotspur sia diventata un emblema che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, sport e tendenze, influenzando non solo il campo da gioco ma anche le strade delle principali metropoli.
1. L'Evoluzione della Maglia: Dalla Tradizione alla Modernità
La maglia del Tottenham Hotspur, uno dei club di calcio più storici e amati della Premier League, ha attraversato una significativa evoluzione nel corso degli anni, mantenendo però un legame stretto con la sua tradizione. Questo percorso di cambiamento, che ha visto l'adattamento alle nuove esigenze del calcio moderno, ha portato la maglia a diventare un simbolo non solo per i tifosi del club, ma anche per la moda sportiva internazionale. In questa sezione, esamineremo come la maglia del Tottenham si è trasformata da un semplice indumento da gioco a un capo iconico, allineato sia con l'innovazione tecnologica che con il design estetico.
Le Origini della Maglia del Tottenham Hotspur
Fin dal suo inizio nel 1882, il Tottenham Hotspur ha indossato una maglia che ha riflettuto la sua identità e la sua storia. I primi kit erano relativamente semplici, composti da una maglia bianca con pantaloncini blu scuro, ma il colore bianco è stato sempre il punto di riferimento, simbolo di purezza e di eleganza. Nel corso degli anni, anche altri dettagli, come il logo del club e il celebre gallo rampante, sono diventati tratti distintivi della maglia, riconosciuti da tifosi e appassionati di calcio in tutto il mondo.
Nel corso delle decadi, la maglia ha visto piccole modifiche, soprattutto nei materiali e nelle forme, ma è rimasta fedele alla sua essenza. Durante gli anni '50 e '60, per esempio, il design del club è diventato più minimalista, con linee più pulite e un focus maggiore sulla funzionalità. Questa evoluzione iniziale rifletteva i cambiamenti anche a livello di gioco, con il calcio che stava passando a un modello più professionale e organizzato.
L'Avvento delle Tecnologie e l'Influenza di Nike
Nel corso degli anni '90 e dei primi anni 2000, il calcio ha visto un cambiamento radicale nell'uso delle tecnologie, non solo nel gioco ma anche nel design delle divise. Il Tottenham, come molte altre squadre, ha cominciato a sperimentare con materiali più leggeri e traspiranti, che aiutavano i giocatori a mantenere il massimo delle prestazioni. L'introduzione della fibra sintetica e dei tessuti tecnici ha trasformato la maglia, non solo dal punto di vista estetico, ma anche da quello funzionale. Le maglie sono diventate più aderenti, riducendo la resistenza al vento e migliorando il comfort durante le partite intense.
Un punto di svolta significativo nella storia della maglia del Tottenham Hotspur è stato l'accordo con Nike, uno dei marchi di abbigliamento sportivo più influenti del mondo. La collaborazione con Nike, che è iniziata nel 2000, ha segnato un'epoca di innovazioni stilistiche e tecnologiche. Le maglie prodotte da Nike hanno introdotto soluzioni come il Dri-FIT, una tecnologia in grado di allontanare il sudore dal corpo e mantenerlo asciutto. Oltre a migliorare le prestazioni degli atleti, questa tecnologia ha reso la maglia del Tottenham più comoda e funzionale, adattandosi alle nuove esigenze fisiche del calcio moderno.
Design Moderno e Estetica Contemporanea
Negli ultimi anni, il design della maglia del Tottenham Hotspur ha fatto un ulteriore passo in avanti, combinando tradizione e modernità. La maglia è diventata non solo un simbolo di performance, ma anche un'icona di stile. Le nuove edizioni sono caratterizzate da dettagli stilistici unici, che non solo celebrano la storia del club, ma abbracciano anche le tendenze della moda sportiva contemporanea.
Le collaborazioni con designer e marchi di streetwear, un fenomeno sempre più diffuso nel mondo del calcio, hanno permesso al Tottenham di dare nuova vita alla sua maglia. Le edizioni limitate e i modelli speciali, con dettagli ricercati e tagli innovativi, sono diventati capi da collezione, apprezzati non solo dai tifosi, ma anche dagli appassionati di moda. La maglia del Tottenham Hotspur è così diventata una delle divise più riconoscibili nel panorama calcistico, simbolo di eleganza e innovazione, indossata con orgoglio anche fuori dal campo.
Dal Gioco alla Strada: La Maglia come Icona di Lifestyle
Un altro aspetto interessante dell'evoluzione della maglia del Tottenham Hotspur è il suo passaggio dalla semplice divisa da gioco a un capo di abbigliamento lifestyle. Oggi, le maglie dei club di calcio non sono più limitate agli stadi o agli allenamenti, ma sono diventate veri e propri pezzi di moda, spesso indossati in contesti quotidiani. Il Tottenham, grazie al suo design distintivo e alla qualità dei materiali, è riuscito a posizionare la propria maglia non solo nel mondo dello sport, ma anche nella cultura urbana.
Celebri influencer, rapper, artisti e attori hanno reso la maglia del Tottenham Hotspur un must-have nei loro guardaroba. Indossata con jeans, sneakers e giacche eleganti, la maglia del Tottenham è un simbolo di stile che ha attraversato i confini del calcio, arrivando a essere un elemento di tendenza nelle città di tutto il mondo. L'influenza della maglia del Tottenham nella moda va oltre il semplice tifo: rappresenta un punto di incontro tra sport, cultura popolare e lifestyle contemporaneo.
Conclusione: Un Design Senza Tempo
L'evoluzione della maglia del Tottenham Hotspur è un perfetto esempio di come il calcio possa essere al passo con i tempi, senza mai perdere di vista la propria tradizione. Da una maglia semplice e funzionale, il Tottenham è riuscito a creare un design iconico che racconta la storia del club, la passione dei suoi tifosi e l'innovazione tecnologica che ha plasmato il gioco del calcio.
Con il passare degli anni, la maglia del Tottenham non è solo un elemento distintivo sul campo, ma è diventata un simbolo di identità e un oggetto di desiderio, ammirato e indossato tanto da chi segue il club quanto da chi semplicemente apprezza il suo stile. La sua continua evoluzione dimostra come una maglia possa raccontare molto di più di una semplice appartenenza sportiva: può essere un simbolo di appartenenza, di orgoglio e di modernità che va oltre il campo da gioco, arrivando a diventare un'icona nel mondo della moda.
2. Simbolo di Identità e Orgoglio: La Maglia Come Emblema di Comunità
La maglia Tottenham Hotspur non è solo un capo di abbigliamento sportivo; è un simbolo profondo di identità, orgoglio e appartenenza per i suoi tifosi, una sorta di "armatura" che collega milioni di persone in tutto il mondo. Indossarla significa identificarsi con una comunità globale che si riconosce nei valori e nella storia del club, che va oltre i confini geografici e culturali. La maglia rappresenta il cuore e l'anima del Tottenham Hotspur, diventando un emblema di unione per una base di tifosi estremamente devota e appassionata.
Un Legame Storico con il Club
La completini calcio ha radici profonde che affondano nella lunga e orgogliosa storia del club. Fondato nel 1882, il Tottenham ha costruito la sua identità attorno a un potente legame tra squadra e tifosi. Il bianco, colore principale della maglia, è diventato simbolo di purezza, mentre il gallo rampante, simbolo storico del club, è presente come icona sul petto della maglia. La scelta di mantenere questi elementi tradizionali nel design della maglia, nonostante le evoluzioni nel corso degli anni, ha garantito che il legame emotivo tra la squadra e la sua base di tifosi fosse sempre forte e ben radicato.
Ogni stagione, ogni nuova maglia racconta una parte della storia del Tottenham, celebrando successi, momenti indimenticabili e periodi di crescita. La maglia diventa così il "veicolo" attraverso cui i tifosi rivivono i trionfi della squadra, come la vittoria in Coppa UEFA nel 1963, o la recente corsa alla finale di Champions League nel 2019. Indossare la maglia, dunque, non è solo una questione di supporto a una squadra, ma un atto di memoria collettiva, un modo per rinnovare un legame con la tradizione e la storia del club.
Un Simbolo di Appartenenza Globale
Il Tottenham Hotspur ha una base di tifosi che va ben oltre i confini di Londra e dell'Inghilterra. Sebbene il club sia profondamente radicato nel nord di Londra, la sua influenza è globale. I tifosi del Tottenham si trovano in tutte le parti del mondo, da Europa, Asia, Africa, fino alle Americhe, ed è la maglia a fungere da simbolo tangibile di questa comunità globale.
Indossare la maglia del Tottenham è un segno di appartenenza a una grande famiglia, che si riconosce non solo nel tifo, ma anche nei valori di lealtà, passione e impegno che la squadra rappresenta. La maglia diventa un "passaporto" che permette ai tifosi di essere parte di qualcosa di più grande di loro. Durante le partite internazionali o le tournée, i tifosi del Tottenham si ritrovano in ogni angolo del mondo, e la maglia diventa l'elemento che li unisce, una sorta di bandiera che simboleggia il loro legame con il club e tra di loro.
Il Tottenham è anche un club che ha sempre attratto tifosi di diverse culture, etnie e background sociali. Questo mix di identità è riflesso nella maglia, che diventa un simbolo di inclusività. Che si tratti di un giovane tifoso di Londra che cresce nel quartiere di White Hart Lane o di un appassionato di calcio che vive in un angolo remoto del Giappone, la maglia del Tottenham Hotspur rappresenta lo stesso orgoglio e la stessa passione. È un emblema che travalica le differenze, rendendo il club un punto di riferimento universale.
Orgoglio Localizzato: L'Importanza della Maglia per i Tifosi di Londra
Per i tifosi del Tottenham che vivono a Londra, la maglia ha un valore ancora più profondo. Il club, situato nel cuore del nord di Londra, ha sempre rappresentato un simbolo di orgoglio per i residenti locali. La maglia non è solo un indumento che si indossa durante le partite, ma un vero e proprio "stendardo" di identità locale. Nelle strade di Tottenham, nei pub e nei parchi, i tifosi si riconoscono tra loro attraverso la maglia, che diventa un simbolo di unità e orgoglio.
La rivalità con i vicini dell'Arsenal, che si trova a pochi chilometri di distanza, ha aggiunto un ulteriore strato di significato alla maglia del Tottenham. Indossarla non significa solo sostenere una squadra, ma affermare un'appartenenza a una comunità che ha sempre lottato per affermarsi nel calcio inglese. In un contesto di rivalità accesa, la maglia del Tottenham diventa il segno visibile di una battaglia di orgoglio e passione.
La Maglia come "Vestiario di Identità" Fuori dal Campo
La forza simbolica della maglia del Tottenham non si limita ai confini dello stadio. Al di fuori delle partite, essa diventa un capo di abbigliamento che molti tifosi indossano con orgoglio anche nella vita quotidiana. Le nuove generazioni di tifosi, in particolare, vedono la maglia del Tottenham come una dichiarazione di appartenenza alla cultura sportiva e alla moda urbana. La fusione tra la tradizione calcistica e le tendenze del lifestyle ha trasformato la maglia in un vero e proprio oggetto di culto, capace di essere indossata tanto negli stadi quanto per una passeggiata per le strade di Londra o nelle metropoli di tutto il mondo.
Il "merchandising" del Tottenham ha saputo evolversi in questa direzione, proponendo non solo le maglie da gioco ufficiali, ma anche versioni "fashion" che incontrano i gusti di un pubblico più giovane e attento alle tendenze. Molti tifosi scelgono di indossare la maglia per esprimere la loro affinità con il club, ma anche per far parte di una cultura globale che abbraccia sport, musica, arte e moda.
Conclusioni: Un Legame Indissolubile
La maglia del Tottenham Hotspur è molto più di un semplice indumento sportivo. Essa rappresenta l'identità di un club e di una comunità che abbraccia milioni di tifosi in tutto il mondo. È il simbolo di un legame profondo che va oltre le partite e le vittorie, diventando il punto di congiunzione tra tradizione e innovazione, tra il gioco sul campo e la cultura popolare. Indossare la maglia del Tottenham Hotspur significa fare parte di una comunità unita dalla passione, dall'orgoglio e dall'amore per il calcio. La maglia non è solo un segno distintivo; è un vero e proprio emblema di appartenenza, di identità e di orgoglio che resiste nel tempo.
3. Un Ponte tra Calcio e Moda: L'Influenza della Maglia nelle Strade
Nel corso degli ultimi decenni, la maglia del Tottenham Hotspur ha trasceso il suo ruolo di semplice indumento sportivo per diventare un vero e proprio simbolo di moda urbana. Oggi, indossare la maglia del Tottenham non è solo una dichiarazione di supporto per la squadra, ma anche un’affermazione di stile che si inserisce nel panorama della moda globale. Da un capo di abbigliamento destinato esclusivamente al campo da gioco, la maglia si è trasformata in un "must-have" nelle strade, nei quartieri e nelle passerelle della cultura streetwear, creando un ponte tra il mondo del calcio e quello della moda. In questa sezione, esploreremo come la maglia del Tottenham Hotspur sia diventata un fenomeno che unisce sport, cultura urbana e tendenze di stile.
L'Influenza del Calcio sulla Moda Urbana
Il calcio, da sempre sport di massa, ha esercitato una notevole influenza sulla moda, specialmente negli ultimi anni. Le maglie dei club di calcio, una volta considerate esclusivamente attrezzature da gioco, sono ora un simbolo di appartenenza e di espressione individuale. L’ascesa della cultura streetwear, che celebra la fusione tra sport, musica e moda, ha accelerato questa evoluzione. Le star della musica, gli influencer e le icone di stile sono diventati veri e propri ambasciatori di questa trasformazione, indossando le maglie delle squadre di calcio come simboli di cultura e di lifestyle.
La maglia del Tottenham Hotspur non è da meno. Negli ultimi anni, è emersa come un elemento distintivo nelle strade di Londra, ma anche nelle metropoli di tutto il mondo, dove i giovani di diverse nazionalità e background la indossano con orgoglio, contribuendo a far crescere il suo status nella cultura street. Questo fenomeno ha portato la maglia del Tottenham a diventare un oggetto di culto, un capo che va ben oltre il semplice tifo, per entrare a far parte della quotidianità, della moda e del linguaggio visivo urbano.
Collaborazioni e Edizioni Speciali: La Maglia del Tottenham in Piena Evoluzione
Un aspetto fondamentale di questa trasformazione è rappresentato dalle collaborazioni tra il Tottenham Hotspur e importanti marchi di moda e streetwear. La partnership con Nike, che ha reso il design delle maglie sempre più stilizzato e all’avanguardia, è un esempio lampante di come il calcio stia sempre più influenzando la moda. Le edizioni speciali e le linee di abbigliamento limitate, create per occasioni particolari come anniversari o eventi esclusivi, hanno spinto la maglia del Tottenham Hotspur oltre i confini sportivi.
Le edizioni speciali, che mescolano elementi di design moderno con dettagli tradizionali del club, si sono rivelate particolarmente apprezzate. Le maglie, con colori e grafismi inediti, non solo esprimono l’evoluzione del team, ma raccontano anche storie legate alla cultura della moda urbana. Queste edizioni, spesso vendute in edizione limitata, sono diventate oggetti di desiderio per i collezionisti e i giovani appassionati di moda, i quali le indossano come simbolo di status e di affiliazione a una cultura che unisce sport e stile.
Un esempio evidente di questa fusione tra calcio e moda è la collezione "Tottenham x Nike" che ha incluso collaborazioni con designer noti nel mondo della moda. Questi progetti hanno contribuito a trasformare la maglia del Tottenham da un semplice capo sportivo a un elemento che si inserisce perfettamente nella cultura streetwear, elevandola a una forma d’arte indossabile.
La Maglia del Tottenham nelle Strade: Stile e Identità
Indossare la maglia del Tottenham Hotspur nelle strade non è solo una scelta di moda, ma una dichiarazione di identità. Per molti giovani, la maglia rappresenta un modo per esprimere il proprio legame con la squadra e con la città di Londra. Le strade di Tottenham, ma anche quelle di altre città, sono diventate veri e propri palcoscenici dove i tifosi indossano con orgoglio il loro supporto per la squadra, trasmettendo un senso di appartenenza e di unione.
Questo fenomeno non si limita alla sola popolazione londinese, ma si è esteso a livello globale, grazie alla crescente visibilità del club sui social media e alla diffusione del calcio come cultura internazionale. La maglia, quindi, diventa un simbolo di un'identità condivisa, di un'appartenenza che va oltre il semplice tifo calcistico, ma che si radica profondamente nella cultura urbana di ogni angolo del mondo.
La Maglia del Tottenham e la Musica: Un Legame Indissolubile
Non si può ignorare l’impatto che la musica ha avuto nell'accelerare la popolarità della maglia del Tottenham Hotspur come elemento di moda. Celebri artisti e rapper hanno contribuito a consacrare la maglia del Tottenham come simbolo di cultura popolare. Le connessioni tra calcio e musica sono ormai evidenti, con i tifosi del Tottenham che, attraverso la maglia, trovano un modo per esprimere la loro passione non solo per il calcio, ma anche per la musica, che spesso celebra la stessa energia e lo stesso spirito di appartenenza.
In particolare, il rap e il grime, due generi che affondano le radici nelle periferie londinesi, hanno spesso incorporato riferimenti al calcio nelle loro liriche e nei loro video musicali. Tanti artisti londinesi, infatti, sono anche appassionati tifosi del Tottenham, e hanno reso la maglia del club parte del loro guardaroba, unendo così due mondi che si sono sempre più fusi negli ultimi anni. La maglia del Tottenham Hotspur, quindi, è diventata anche una forma di espressione musicale, rappresentando la connessione tra sport, musica e moda.
Il Futuro della Maglia: Da Accessorio Sportivo a Capo di Moda
Guardando al futuro, la maglia del Tottenham Hotspur sembra destinata a continuare a evolversi come elemento centrale del panorama della moda sportiva. Con la crescente popolarità del calcio e l'interesse delle nuove generazioni per le tendenze del fashion streetwear, la maglia non solo continuerà a essere un simbolo di supporto per la squadra, ma diventerà anche un elemento di design che riflette la continua fusione tra sport e moda.
Le collaborazioni con brand di moda e le edizioni speciali sono destinate ad aumentare, con il club che continuerà a lavorare per consolidare la sua immagine come icona culturale e di stile. La maglia, infatti, è destinata a rimanere un simbolo di identità, non solo per i tifosi, ma per tutti coloro che vogliono appartenere a una cultura dinamica, giovane e sempre in evoluzione, che celebra il calcio, la moda e la strada.
Conclusioni: La Maglia del Tottenham Come Fenomeno Culturale
La maglia del Tottenham Hotspur ha intrapreso un lungo viaggio, passando da un semplice indumento sportivo a un vero e proprio simbolo di stile che attraversa la moda, la musica e la cultura urbana. Grazie alle collaborazioni con brand di alto livello e all’affermarsi della cultura streetwear, la maglia è diventata una dichiarazione di appartenenza e di tendenza, indossata con orgoglio tanto dagli appassionati di calcio quanto da chi segue le tendenze della moda. Il calcio, così, continua a offrire nuovi spunti per l'evoluzione dello stile urbano, creando un ponte indissolubile tra il campo da gioco e la strada.
4. Innovazione e Tradizione: La Maglia come Simbolo di Modernità
La maglia del Tottenham Hotspur è un perfetto esempio di come il calcio, uno sport radicato nella tradizione, possa sposare l’innovazione senza perdere la propria essenza storica. Mentre il mondo del calcio evolve, anche le divise delle squadre sono diventate terreno fertile per l'introduzione di nuove tecnologie, materiali all'avanguardia e design futuristici. Tuttavia, pur allineandosi alle tendenze moderne, la maglia del Tottenham è riuscita a mantenere intatto il legame con le sue radici storiche, conservando gli elementi che la rendono riconoscibile e amata dai tifosi. In questa sezione esploreremo come la maglia del Tottenham Hotspur rappresenti un perfetto equilibrio tra innovazione e tradizione, simbolo di modernità nel calcio contemporaneo.
La Tradizione del Tottenham: Un Legame con il Passato
Fondato nel 1882, il Tottenham Hotspur è un club con una lunga e prestigiosa storia. La maglia che il club indossa oggi riflette un patrimonio ricco di successi, rivalità e momenti indimenticabili. Tradizionalmente, il Tottenham ha adottato il bianco come colore principale della sua maglia, simbolo di purezza e di una lunga tradizione calcistica. Questo bianco è accompagnato dal gallo rampante, un simbolo storico che ha sempre rappresentato l’energia, la determinazione e l’orgoglio del club. Nonostante i cambiamenti nei materiali e nei tagli, questi simboli continuano ad essere presenti nelle divise, mantenendo un legame indissolubile con il passato.
Ogni stagione, la maglia del Tottenham racconta una parte della sua storia. In molti casi, l’apparenza del design non è mai casuale, ma fa riferimento a momenti emblematici del club. Ad esempio, le divise speciali che celebrano anniversari storici o trionfi significativi portano avanti la tradizione, onorando i successi e la cultura che hanno definito la storia del club. La maglia, quindi, diventa un messaggero del passato che celebra l’evoluzione del Tottenham e dei suoi valori.
Innovazione nel Design e nei Materiali
Nonostante il legame con la tradizione, la maglia del Tottenham non è rimasta ancorata al passato. Al contrario, è un esempio di come la modernità possa essere integrata nel mondo calcistico senza snaturare l’identità storica del club. La collaborazione con Nike, noto brand di sportwear, ha permesso al Tottenham di innovare costantemente i propri design, adottando nuove tecnologie che migliorano la performance dei giocatori e la qualità del prodotto per i tifosi.
L’introduzione di materiali tecnologici e innovativi è uno degli aspetti chiave che distingue la maglia del Tottenham. Il tessuto Dri-FIT, ad esempio, è stato introdotto per garantire una gestione ottimale del sudore durante le partite, migliorando il comfort e la performance dei giocatori. Inoltre, i materiali elastici e traspiranti sono stati progettati per offrire il massimo della flessibilità, senza compromettere la resistenza e la durabilità della maglia. Queste innovazioni, pur rimanendo invisibili agli occhi dei tifosi, sono cruciali per garantire che la squadra possa esprimersi al meglio durante le partite, mentre i tifosi, indossando la maglia, godono di un prodotto comodo e funzionale.
Dal punto di vista estetico, la maglia ha continuato a evolversi, con nuovi design che riflettono le tendenze del momento, pur mantenendo la sobrietà e l’eleganza che sono diventate la firma della squadra. Le linee pulite, l’adozione di tonalità di blu e argento in alcuni anni, e l’uso di tecniche di stampa avanzate per il logo e i numeri sono tutti segnali di come il club abbia abbracciato l’innovazione senza mai dimenticare il suo cuore tradizionale.
Design e Tradizione: Le Edizioni Speciali come Ponte tra Passato e Futuro
Le edizioni speciali della maglia del Tottenham Hotspur sono uno degli esempi più evidenti di come il club integri innovazione e tradizione. Ogni anno, infatti, il club lancia versioni limitate delle proprie maglie, pensate per celebrare traguardi storici o momenti significativi della sua lunga carriera. Queste maglie, pur rimanendo fedeli ai colori e ai simboli tradizionali, si arricchiscono di nuovi dettagli, nuove tecniche di design e materiali moderni.
Un esempio concreto è la maglia celebrativa per il 125° anniversario del Tottenham, che ha visto il ritorno di dettagli storici ma con una rielaborazione moderna, come l’introduzione di inserti tecnologici che migliorano il comfort, o l’adozione di un design innovativo che rendesse omaggio agli stili del passato. In queste edizioni speciali, la fusione tra il vecchio e il nuovo è palpabile: il club non solo guarda al futuro, ma rispetta il passato, creando una continuità visiva e simbolica che rafforza l’appartenenza alla storia del club.
Le edizioni limitate, talvolta vendute in esclusiva per i tifosi che partecipano a eventi particolari o che sono membri di determinati gruppi, fanno parte di un’operazione di marketing che unisce la nostalgia per la tradizione alla domanda crescente di prodotti esclusivi. In questo modo, la maglia diventa non solo un simbolo di appartenenza, ma anche un oggetto da collezione.
L’Impatto della Maglia del Tottenham al di fuori del Campo
La maglia del Tottenham Hotspur non è solo un simbolo di sport, ma è diventata anche un’icona di stile nel mondo della moda. La crescente fusione tra il calcio e il mondo della moda ha portato la maglia a varcare i confini dello stadio per entrare nelle passerelle, nei negozi di abbigliamento e nelle strade delle città. Grazie a collaborazioni con marchi di moda e l’aumento della cultura streetwear, la maglia è diventata un oggetto di culto anche al di fuori del campo da gioco.
La modernità della maglia del Tottenham si riflette anche nella sua popolarità tra i giovani appassionati di moda e nelle tendenze che influenzano le scelte di stile. Se un tempo le maglie dei club erano destinate esclusivamente agli stadi e agli allenamenti, oggi queste divise sono indossate con orgoglio anche come parte di un outfit quotidiano. Le edizioni speciali, i design innovativi e l’adozione di materiali tecnologici hanno trasformato la maglia da semplice "divisa" a un vero e proprio elemento di moda. Il Tottenham, con la sua maglia, è riuscito a diventare un simbolo di modernità anche fuori dal campo.
Conclusioni: La Maglia come Simbolo di Futuro
La maglia del Tottenham Hotspur è un perfetto esempio di come l’innovazione e la tradizione possano coesistere armoniosamente. Pur rimanendo fedele alla sua storia, con il bianco e il gallo rampante come simboli eterni, la maglia si è evoluta nel tempo, adottando tecnologie avanzate e design moderni che ne fanno un simbolo di modernità. Grazie alla fusione tra tradizione e innovazione, la maglia del Tottenham non solo racconta la storia del club, ma rappresenta anche il futuro del calcio e della moda. Con il giusto equilibrio tra passato e futuro, la maglia è destinata a rimanere un simbolo di appartenenza e di stile, che continua a evolversi insieme al club e alla sua comunità globale di tifosi.
5. Conclusioni: Un’Icona che Va Oltre il Calcio
La maglia del Tottenham Hotspur è molto più di un semplice capo di abbigliamento sportivo; è diventata una vera e propria icona culturale che trascende i confini del calcio. Nel corso degli anni, la sua evoluzione ha riflesso non solo i cambiamenti nel design e nelle tecnologie del calcio, ma anche l’adattamento alle tendenze più ampie della moda e della cultura popolare. Dall’essere una divisa funzionale per il campo, la maglia del Tottenham è cresciuta fino a diventare un simbolo riconosciuto di appartenenza, stile e identità, capace di evocare un legame emotivo tanto nei tifosi quanto nelle nuove generazioni di appassionati di moda e cultura urbana.
Un Simbolo di Identità e Appartenenza
La maglia del Tottenham Hotspur rappresenta l’appartenenza a una comunità che va oltre il semplice sostegno a una squadra di calcio. Ogni maglia indossata porta con sé una storia, un legame profondo con la città di Londra e il quartiere di Tottenham, ma anche un senso di solidarietà che unisce i tifosi di tutto il mondo. Non è solo un pezzo di stoffa, ma un emblema di identità che va al di là dello sport. Indossarla è un atto di orgoglio, un modo per esprimere la propria connessione con un club che ha saputo coniugare passione sportiva, storia e modernità.
Il Ponte tra Tradizione e Innovazione
Ciò che distingue la maglia del Tottenham è la sua capacità di unire la tradizione con l’innovazione. Mentre conserva elementi storici come il bianco distintivo e il gallo rampante, simbolo di forza e determinazione, la maglia si è adattata alle nuove esigenze tecnologiche e stilistiche. L’introduzione di materiali avanzati per migliorare le prestazioni dei giocatori, insieme alle collaborazioni con marchi di moda, ha trasformato la maglia in un elemento versatile, che non solo rappresenta il club nel contesto calcistico, ma diventa anche un simbolo di modernità nel mondo della moda. In questo modo, il Tottenham è riuscito a mantenere viva la sua eredità, al tempo stesso abbracciando l’evoluzione del calcio e della cultura visiva.
L’Icona che Va Oltre il Campo
La crescente popolarità della maglia del Tottenham al di fuori dei confini sportivi testimonia quanto il calcio sia diventato parte integrante della cultura globale. Non è più solo uno sport, ma un fenomeno che coinvolge anche la moda, la musica e le tendenze urbane. La maglia del Tottenham è indossata nelle strade, nei club, nei negozi e persino nelle passerelle, diventando un simbolo di stile per chiunque voglia esprimere il proprio amore per il club, ma anche il proprio senso di appartenenza a una cultura giovane e dinamica.
Grazie alla sua versatilità, la maglia ha acquisito un valore che va oltre il calcio stesso. Le edizioni speciali, le collaborazioni con brand di moda, e l’adozione di un design sempre più contemporaneo hanno conferito alla maglia un ruolo di protagonista nel mondo della moda streetwear, contribuendo a renderla un accessorio di tendenza. Non è solo un capo d’abbigliamento per il giorno della partita, ma un elemento che parla di un’identità condivisa, di una cultura sportiva che ha saputo conquistare anche il mondo della moda.
La Maglia come Elemento di Continuità e Cambiamento
In un mondo in cui le tendenze cambiano rapidamente, la maglia del Tottenham Hotspur rimane un simbolo di continuità e cambiamento. Continuando a mantenere il suo legame con la storia, il club è riuscito a rimanere rilevante e innovativo nel panorama calcistico moderno. Ma al di là delle mode e delle innovazioni, la maglia rimane un emblema della passione e dell’impegno che il Tottenham ha sempre messo in ogni partita. Ogni stagione, ogni nuova maglia, racconta una storia di evoluzione e di sfide future, di crescita e di tradizione.
Il Futuro della Maglia: Un’Immagine Sempre Più Globalizzata
Guardando al futuro, la maglia del Tottenham Hotspur continuerà a evolversi come simbolo di un’identità che trascende il calcio. Con il crescente interesse per il calcio a livello globale, il Tottenham si trova al centro di un mondo interconnesso, dove il suo brand non è solo un riferimento sportivo, ma un punto di riferimento culturale. La maglia, con le sue innovazioni tecniche e il suo design distintivo, continuerà ad essere un simbolo riconoscibile in ogni angolo del mondo.
Le collaborazioni con marchi di moda, l’adozione di nuovi materiali e la continua evoluzione stilistica garantiranno che la maglia resti un’icona di tendenza per le generazioni future. Ma più di tutto, essa rimarrà legata a un senso di appartenenza e di orgoglio che nessun altro simbolo può eguagliare, continuando a rappresentare il cuore pulsante del Tottenham Hotspur.
Conclusione: La Maglia del Tottenham Come Testimone di un’Evoluzione Culturale
In conclusione, la maglia del Tottenham Hotspur non è semplicemente un oggetto sportivo, ma un’icona che va ben oltre il calcio. Rappresenta un punto di incontro tra tradizione e innovazione, sport e moda, passato e futuro. È un simbolo di identità per i tifosi, un prodotto di stile per gli appassionati di moda e un elemento che continua a raccontare la storia di un club che ha saputo rinnovarsi senza mai dimenticare le proprie radici. Con il suo design distintivo e la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti del mondo moderno, la maglia del Tottenham Hotspur è destinata a rimanere un emblema duraturo di passione, cultura e appartenenza, tanto dentro quanto fuori dal campo.
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Attrezzatura Sportiva: Guida Completa per gli Appassionati di Padel e Pickleball
Nel mondo dello sport, scegliere l’attrezzatura giusta è fondamentale per ottenere il massimo delle prestazioni e per vivere un'esperienza più gratificante. Tra gli sport emergenti che stanno guadagnando sempre più popolarità, il padel e il pickleball si distinguono per la loro dinamicità e il coinvolgimento sociale. Se sei un appassionato di questi sport, scegliere la giusta attrezzatura sportiva è un passo cruciale, soprattutto quando si parla di racchette di padel e pickleball.
Racchetta Padel: Il Cuore del Gioco
La racchetta padel è uno degli strumenti fondamentali per un giocatore di padel. A differenza di quella del tennis, la racchetta da padel è più piccola, solida e priva di corde. È progettata per massimizzare il controllo e la potenza dei colpi, offrendo una grande varietà di opzioni per diversi stili di gioco. Se stai cercando la racchetta perfetta, Reves Padel offre una vasta gamma di prodotti progettati per soddisfare ogni esigenza, dalle racchette per principianti a quelle per giocatori avanzati.
Sul sito Reves Padel - Racchette troverai modelli che combinano innovazione, resistenza e comfort. Ogni racchetta è costruita con materiali di alta qualità, come la fibra di carbonio, che garantisce durabilità e una performance eccellente in ogni partita.
Pickleball Racket Custom: Personalizza il Tuo Stile di Gioco
Il pickleball, uno sport che sta rapidamente guadagnando terreno, richiede una racchetta leggera e maneggevole. Le pickleball rackets custom permettono ai giocatori di personalizzare la propria attrezzatura per adattarsi al meglio al loro stile di gioco. Se cerchi una racchetta che ti offra il giusto equilibrio tra potenza e controllo, su Reves Padel - Pickleball Revestyle troverai racchette di alta qualità che puoi anche personalizzare per renderle uniche.
Personalizzare la tua racchetta non significa solo scegliere il design, ma anche determinare fattori come il peso, la forma e il grip, che influenzano direttamente il comfort e la performance durante il gioco.
Padel Premier e il Calendario di Padel Premier
Il Padel Premier è una competizione di livello internazionale che attira i migliori giocatori di padel da tutto il mondo. Il calendario del Padel Premier include tornei che si svolgono in diverse località, offrendo un'opportunità unica per gli appassionati di vedere i campioni in azione. Se sei un fan del padel e desideri seguire i principali eventi, assicurati di tenere d'occhio il calendario ufficiale, disponibile su vari siti di sport e news del settore.
Essere al passo con gli eventi del Padel Premier non è solo un'opportunità per apprezzare il talento dei professionisti, ma anche per ispirarti e migliorare il tuo gioco.
Giocatore di Padel: Consigli per il Successo
Essere un giocatore di padel richiede dedizione e allenamento. Oltre ad avere una buona tecnica, è fondamentale dotarsi di un'attrezzatura adeguata che rispecchi il proprio stile di gioco. Ogni giocatore ha bisogno di racchette diverse a seconda delle proprie esigenze: chi preferisce una racchetta più leggera per un gioco veloce, o chi opta per una più pesante per colpi più potenti e stabili.
Nel sito Reves Padel troverai anche accessori come borse, abbigliamento tecnico, e scarpe specifiche per il padel, che ti aiuteranno a sentirti al meglio durante ogni partita.
Padel Roma: Dove Giocare a Padel nella Capitale
Se ti trovi a Roma e desideri praticare il padel, la città offre numerosi centri sportivi dove poter giocare. La crescente popolarità di questo sport ha portato alla nascita di diverse strutture specializzate in padel. Dai campi all'aperto a quelli indoor, le opzioni non mancano.
Alcuni club romani organizzano anche tornei e eventi di padel, dove puoi sfidare altri giocatori e migliorare la tua tecnica. In città sono anche presenti negozi specializzati dove acquistare attrezzatura sportiva di alta qualità, come Reves Padel, che offre un ampio assortimento di racchette e accessori.
Concludendo
Che tu sia un principiante o un giocatore esperto, scegliere l'attrezzatura giusta è fondamentale per migliorare il tuo gioco e divertirti di più. Se sei alla ricerca di racchette per padel o pickleball, visita Reves Padel, dove troverai una vasta selezione di prodotti di alta qualità. Non dimenticare di seguire i tornei come il Padel Premier per vedere i migliori giocatori in azione e trarre ispirazione. E, se sei a Roma, approfitta della crescente scena del padel per praticare e perfezionare le tue abilità!
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La Polo: Un Pilastro dell’Abbigliamento Sportivo e del Casual Elegante
Le Origini della Maglia Polo
Le radici della maglia polo affondano nella cultura sportiva dell’India coloniale, dove gli ufficiali inglesi scoprirono e adottarono il gioco del polo. Questo sport, già praticato in Persia, Tibet e Cina, fu introdotto in India dai conquistatori musulmani nel XIII secolo. Gli ufficiali britannici, affascinati da questa attività, iniziarono a praticarla con passione, fondando nel 1859 il primo Polo Club, seguito da quello di Calcutta nei primi anni Sessanta dell’Ottocento. Durante le partite, indossavano maglie leggere, perfette per le esigenze del gioco e ideali per le condizioni climatiche indiane.
Il diffondersi delle attività sportive tra nobiltà e borghesia europea alla fine del XIX secolo stimolò la creazione di capi di abbigliamento sportivo adeguati. La maglia polo si inserì perfettamente in questo contesto, diventando un capo essenziale non solo per il polo, ma anche per altre discipline che richiedevano un abbigliamento pratico e comodo. La sua leggerezza e la capacità di assorbire il sudore la resero particolarmente adatta a sport come il tennis e il golf.
L’Introduzione della Polo nel Tennis
Il tennis, uno sport che all’inizio del XX secolo veniva giocato con abiti molto formali, subì una rivoluzione stilistica grazie al tennista francese René Lacoste. Nel 1926, Lacoste disegnò una nuova maglietta, chiamata “jersey petit piqué”, ispirata proprio alla maglia utilizzata dai giocatori di polo. Questo capo, con il suo colletto e i suoi bottoni, era un’innovazione rispetto agli abiti ingombranti e scomodi indossati fino ad allora sui campi da tennis.
Lacoste introdusse una maglia che non solo migliorava la libertà di movimento, ma che si affermò rapidamente come standard per l’abbigliamento sportivo. L’idea di Lacoste di applicare un piccolo coccodrillo sulla maglietta – un simbolo che oggi è sinonimo di eleganza sportiva – rese la polo ancora più riconoscibile e desiderabile. Con la fondazione dell’azienda Chemise Lacoste nel 1933, la maglia polo divenne un fenomeno globale, conquistando sia il mondo dello sport che quello della moda.
L’Evoluzione della Polo: Dallo Sport all’Uso Informale
Il termine “polo” originariamente significava “palla” (dal tibetano “pula”), ma presto venne associato all’indumento indossato dai giocatori di questo sport. A fine Ottocento, i giocatori di polo cominciarono a preferire maglie con colletto e bottoni, per evitare che i colletti si sollevassero durante il gioco. Questa innovazione stilistica fu notata da John Brooks, che la introdusse nella produzione delle camicie “button-down”, ancora oggi un classico nell’abbigliamento sportivo e casual.
Negli anni Cinquanta, il termine polo si estese a tutte le magliette utilizzate nel tennis, consolidandosi come un capo di riferimento. Nel 1972, Ralph Lauren lanciò la sua linea di moda chiamata “Polo”, consacrando definitivamente la maglia polo come un’icona di stile, sia sui campi da gioco che nelle occasioni informali.
L’azienda argentina La Martina, fondata nel 1985, ha contribuito ulteriormente alla diffusione della maglia polo, producendo non solo selle e stivali, ma anche magliette per le squadre di polo. Le maglie Replica, fedeli riproduzioni delle maglie indossate dai giocatori, sono oggi molto popolari per il loro design accattivante e i dettagli curati, inclusi loghi e numeri ricamati.
La Polo Oggi: Un Capo Versatile e di Tendenza
Oggi, la maglia polo è un elemento chiave dell’abbigliamento sportivo e casual in tutto il mondo. Grazie alla sua capacità di combinare stile e praticità, la polo è ampiamente utilizzata in contesti dove non è richiesto un abbigliamento formale, ma dove un look completamente casual potrebbe risultare inappropriato. La versatilità della polo, disponibile in versioni a manica corta o lunga, la rende una scelta ideale per chi cerca un compromesso tra eleganza e comfort.
La polo continua a essere un capo fondamentale nell’abbigliamento sportivo, apprezzata non solo per la sua storia e tradizione, ma anche per la sua capacità di adattarsi alle esigenze moderne. Che sia indossata sul campo da golf, durante una partita di tennis, o semplicemente per un’uscita informale, la maglia polo rimane una scelta di stile senza tempo, capace di attraversare decenni senza mai passare di moda.
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Ferrari FW 2024
La Potenza dell’Eccellenza Italiana sulla Passerella della Moda Ferrari FW 2024, il leggendario marchio italiano noto per la sua eccellenza nel mondo automobilistico, ha fatto il suo debutto straordinario sulla passerella della moda con la collezione Autunno/Inverno 2024. Con una fusione di eleganza sportiva, innovazione tecnologica e stile senza tempo, Ferrari ha portato la sua iconica estetica…
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A Pitti Uomo Esercito Italiano si presenta con linea inclusiva
Inclusività, sostenibilità, innovazione e tradizione si uniscono nella nuova linea sportiva Esercito Sportswear Autunno – Inverno 24 – 25, presentata oggi a Pitti Uomo 105, e negli accessori in nylon riciclato realizzati con Ciak Roncato. Nella collezione di abbigliamento prende forma l’impegno per la sostenibilità, l’upcycling e l’inclusività, proseguendo la valorizzazione per dare nuova forma…
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Santarcangelo Festival 2019: dalle “sirene” alla “bombastica” Pamela Anderson, passando per una performance sulle badanti ucraine. Oggi il teatro attraversa una cupa crisi di idee…
Merman Blix ha lasciato il segno. Nell’acqua. A due anni di distanza dalla performance del “sirenetto” Santarcangelo Festival torna a strizzare l’occhio (e i costumi) all’elemento liquido per antonomasia, qui ancora una volta “tavola materica investigativa” di una rappresentazione. “Dragon, rest your head on the seabed”, performance firmata dagli spagnoli Pablo Esbert Lilienfeld e Federico Vladimir Strate Pezdirc e portata in scena – o meglio, in piscina – il 5 e il 6 luglio al Multieventi di San Marino è la moltiplicazione (con tanto altro) dell’assolo di Blix, ed unisce l’arte della danza all’attività sportiva (forse più la seconda della prima).
Al di là della potenziale e inutile discussione sulla natura dello spettacolo – è teatro quindi “teatron” nell’accezione di “luogo dello sguardo” oppure, sic e sempliciter, disciplina sportiva? – “Dragon, rest your head on the seabed” è un mosaico di sei nuotatrici che vengono frantumate in sei “pezzi” e che solamente nell’acqua ritrovano l’unità scomposta. Ad un incipit penalizzato da una lentezza narrativa e da un palcoscenico che tende a disperdere la tensione – la piscina da 50 metri annacqua il pathos – segue, negli ultimi 25 minuti, un’accelerazione più visiva che semantica: le sei nuotatrici si ricompattano e ritmo di tunz tunz e ridanno vita al “Dragon” acquatico, una creatura in sospeso tra un “Nessie” di Lochness 4.0 e un omaggio alle fantasie oniriche del Sol Levante. Più sport che teatro, probabilmente, anche se non mancano i momenti d’impatto teatrale: il rumore del microfono sbattuto sull’acqua, l’utilizzo delle torce “waterproof” che illuminano e disegnano strade subacquee, gli arazzi delle gocce che schizzano in alto quando le gambe impattano sulla superficie. C’è un aspetto più squisitamente estetico, quella dell’alternatività. Se la buona norma apparente della scena richiede attori e attrici filiformi, freak o con fisici da lottatori di Sumo, la sensualità tonica delle sei nuotatrici forgiate in vasca diventa un messaggio di straordinaria bellezza, o di moderna frizione: si può essere attori anche unendo l’esercizio mentale a quello fisico senza necessariamente doversi agghindare con colori improbabili o con vestiti che odorano di muffa.
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Hanno messo quello che mancava, quello che oggi serve per capire: il suono. Ronin, solido gruppo musicale rock italiano attivo sulle scene da 20 anni, ha racconto e vinto la sfida, quella di creare un tessuto di note di accompagnamento al film muto “The Unknown” (1924) diretto da Tod Browning. Ed il risultato è stato piacevolmente sorprendente: arpeggiamenti incisivi e adiacenti ai dialoghi della pellicola. Peccato solo che la programmazione gratuita in piazza Ganganelli si limiti alla proiezione di alcuni film e non a qualche spettacolo di teatro vero, come è accaduto in passato: basterebbe anche un lavoro a sera per “far assaggiare” a un pubblico clementino – che per crescere numericamente si deve rinnovare – quello che viene proposto negli spazi chiusi del Festival. Eppure la piazza, in passato, ha ospitato, tra gli altri, anche Ascanio Celestini, Davide Enia, Pippo Delbono e Silvio Castiglioni. Come dimenticare il suo monologo del 2013 – quando al Festival si vedeva ancora il teatro di parola – dedicato Nino Pedretti, “L’uomo è un animale feroce”? Un lavoro che ha saputo contagiare il numeroso pubblico presente e interpretato con grinta e qualche imprò gradevole (a inizio spettacolo uno spettatore ha chiesto “voceee” e Silvio Castiglioni ha recitato per qualche secondo con un tono burrascoso e quasi urlato, tra le risate della platea).
Due pubblici quindi, quello del Festival e quello di chi sceglie la piazza per fare un giro con il cane o per degustare un gelato. Un peccato perché due gocce d’acqua, come insegna Tonino Guerra (che era di casa a Santarcangelo), potrebbe fare una goccia più grande.
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Gli spettacoli cosiddetti “belli” (e “Italia-Brasile 3 a 2” di Davide Enia ospitato in piazza Ganganelli – e quindi per tutti – in occasione del Festival 2003 è davvero un sublime viaggio nel Belpaese pallonaro) in realtà “non hanno tempo”. Perché, nella memoria collettiva dello Stivale, “il Mondiale” è sempre e ancora quella di Spagna, 1982, l’epopea di un’Italia che lasciava gli Anni ’70 per entrare nel nuovo decennio. Ci sono motivi sociologici, dietro, più tondi e pesanti di una sfera di cuoio. Lo spettacolo muove da un breve riepilogo dei fatti accaduti quell’anno: da Vasco Rossi a Sanremo all’omicidio La Torre, dal prezzo della benzina all’avvento del colore nella tv di casa. Proprio attorno ad un nuovo, e bellissimo, Sony Black Triniton quello storico 5 luglio 1982 si raccoglie la famiglia del protagonista: ognuno con i propri riti, con le proprie scaramanzie, con i propri gesti: il padre (vestiti mai lavati, per tutte le partite della squadra nazionale), la madre (accarezzava quasi tutto il tempo la testa di piccolo Enia), le nazionali dello zio, il caffè “che quando l’Italia ha segnato il suo primo gol ai mondiali in Spagna c’era chi stava bevendo un caffè”. La scaramanzia, i numeri del lotto (1-48-90) lì dove l’1 è l’Italia, il 48 “morto che parla” (Paolo Rossi) e 90 la paura, la grande paura. Il grande Brasile. Eder, Junior, Socrates, Falcao. E qui l’omaggio: Enia cambia nome e imitando Carmelo Bene, snocciola la definizione, Falcao “Il più grande giocatore al mondo… senza mondo” (lì dove il secondo “mondo” è il pallone). Si ride, ma con la mente, e con il cuore pieno, che quando la divagazione tocca le corde del cuore, le parole si fanno sasso, lama, martello e polveriera: Garrincha, il giocatore del Brasile Anni ’50 azzoppato da una malattia che gli aveva regalato una gamba più corta dell’altra, 6 cm 6, mica uno sputo, prova te a vivere e giocare a calcio con una gamba lunga e una corta. Il passerotto Garrincha morto, dimenticato e povero, mezzo alcolizzato nel 1983, che ha avuto giusto il tempo di vedere la partita, e piangere. O l’eroica fine della squadra del Dinamo Kiev, sterminata dai nazisti nel 1942: Tusevich, mica Dino Zoff e i suoi 40 anni, che viene fucilato. Un uomo avrebbe chiuso gli occhi. Lui – ed Enia – no: l’istinto è l’istinto, e non lo puoi fermare, e Tusevich si tuffa, e para il proiettile con il cuore. E lì dall’oltretomba, il sorriso, compiaciuto e denso di tabacco, del grande Gianni Brera…
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Quando in piazza a Santarcangelo si protestava. Pare ieri, ma sono già trascorsi 14 anni da quel meraviglioso rigurgito di anni Settanta. Piazza Ganganelli, un lunedì sera dell’anno di grazia 2005, era davvero gremita. La gente del teatro era incazzata nera per i tagli che ha subito il FUS, il Fondo Unico per lo Spettacolo. Dal 1985, ossia da quando è stato istituito, il Fondo non solo non era stato incrementato seguendo gli aumenti del costo della vita ma anche solo rimanendo costante, senza tagli, aveva perduto il 20 anni il 51% del suo valore. Ancora più preoccupante era un altro aspetto: pur restando costante l’ammontare dell’economia del Fondo, il numero delle compagnie sovvenzionate era passato da 300 a 200. In parole povere, e per ragioni più o meno clientelari, si estendeva a dismisura l’area dei purètt, dei poveracci, costretti a spartirsi le briciole.
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Da sempre il teatro crea una “simulazione fisica di uno stato mentale”, come afferma Derrick de Kerkhove. In Italia il punto di partenza fu quella lontanissima Ivrea 1967 quando fu promosso – da personaggi di un certo spessore, tipo Carmelo Bene, Franco Quadri, Leo De Berardinis, Luca Ronconi e altri ancora – il “Convegno del Nuovo Teatro”, che sancì, di fatto, l’avvio di un’era di sperimentazioni. Nel “Manifesto” pubblicato nel novembre del 1966 sulla rivista “Sipario” si affermava che ci si deve “servire del teatro per insinuare dubbi, per rompere delle prospettive, per togliere delle maschere, per mettere in moto qualche pensiero”.
La situazione geopolitica e artistica però era molto differente da quella di oggi. In un teatro attuale che al 90% è morto, che è fatto di routine e abitudine e un certo snobismo (specie nella Provincia di Rimini, dove gli attori non vanno mai a vedere gli spettacoli dei colleghi), accanirsi a portare in luce i difetti (che senza dubbio esistono) dei pochi, pochissimi spettacoli “vivi” ancora in circolazione, di quegli spettacoli e di quegli artisti che hanno davvero qualcosa da dire e non salgono sul palco per moda, per noi, per benessere familiare (spesso i genitori foraggiano i figli) o per sentirsi fighi, significa appiattire il proprio sguardo e quello del pubblico.
Oggi il teatro attraversa una profonda crisi di idee. Una crisi dilagante. Nel teatro, e dentro il teatro. A parole, tutti sottoscriverebbero il principio che debba essere finanziato chi osa innovare. Ma quando il teatro di innovazione (o, come mi ha detto, bene, Mariangela Gualteri del Teatro Valdoca, “il teatro contemporaneo”) diventa una categoria burocratica e massonica in cui far rientrare ogni sorta di realtà non altrimenti catalogabile, le distinzioni si complicano enormemente. Persino il concetto di “gruppi giovani” è ambiguo e piuttosto precario: tutti si sentono teenager, nonostante qualche capello bianco. Oggi chiudono le fabbriche e i lavoratori vengono mandati a casa. Non c’è nulla di così profondamente drammatico se una compagnia abbassa le saracinesche: se saprà rimboccarsi le maniche e trovare finanziamenti in maniera autonoma, allora potrà proseguire nel personale percorso drammaturgico. Altrimenti si faccia altro: i mestieri sono tanti e infiniti, e uno buono lo si troverà di certo. Questa volta non si butti via il bambino con l’acqua sporca e con la sua culla: si tagli il cordone ombelicale che lega l’infante capriccioso alla mamma-cassa, e si inizi a camminare con le proprie gambe. Il teatro non è un obbligo. È, tutt’al più, una necessità.
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Nei giorni post mobilitazione, il Collettivo Aurora ha scritto una bella lettera. Tra le tante affermazioni contenute (e pienamente condivisibili), due meritano spazio. La prima è di carattere economico, la seconda di natura squisitamente artistica.
Il Collettivo, nella sua missiva, ha fatto due conti. “Su 803 mila euro di entrate previste per il 2005, 530 mila provengono da contributi pubblici; 141 mila dall’attività associativa; 132 mila da sponsor e simili. Queste le cifre ufficiali. Ci si chiede: Santarcangelo dei Teatri è un’associazione non lucrativa o una società? (…) Malgrado i tagli della Finanziaria, il Comune di Santarcangelo ha beneficiato di una discreta maggiorazione di fondi: +20 mila euro”.
Condivisibile financo la singola virgola le parole sugli spettacoli. “Lasciamo da parte i giudizi artistici: anche quelli benevoli, che d’altronde sembrano concentrarsi quasi esclusivamente nel gazzettino che gli organizzatori stessi fanno scrivere agli studenti del DAMS in cambio di appetitosi crediti formativi”.
Il Collettivo poi ha raccontato la giornata di mobilitazione. In punta di penna. “Giornata di mobilitazione nazionale: nientemeno. Scomodati istituto comizionale e Majakovskij. Che sinistra non riuscirebbe a commuoversi? Gran mossa: così i panni sporchi di casa Festival finiscono nella cesta degli orrori nazionali. Il buon Paolino (Rossi), convinto da cachet e dalle nobili intenzioni, se l’è bevuta come i santarcangiolesi e tutti gli altri. Riassumendo e rilanciando: rastrellamento aggressivo di fondi, disinteresse verso i partner, trasparenza zero, cariche, ruoli, impieghi blindati per consuetudine nepotistica e clientelare, arbitrarietà totale, impunità sulle scelte gestionali, buchi di bilancio. Anche questo è il festival”.
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Calviniano ma non calvinista, sociologicamente contemporaneo, ibrido nella sua forma scenica, “Lighter than Woman” di Kristina Norman non è assolutamente uno spettacolo teatrale ma una “performance-documentario” sul mondo delle badanti ucraine che vivono a Bologna e a Santarcangelo. “Calviniano”, questo lavoro, lo è soprattutto nell’ouverture: l’artista di Tallinn difatti dona al pubblico, accaldato e stipato nella saletta della Collegiata come pulcini nelle gabbie, la propria teoria sulla gravità e sulla pesantezza (chiaro e cristallino il riferimento a “Le lezioni americane” di Italo Calvino), mettendo a specchio Samantha Cristoforetti e le donne dell’est che lavorano in Italia. Storie di sofferenza, di potenziali abusi, di mancanza di diritti, di nostalgia – nell’accezione di nostos greco –, di lavori di fatica fisica e di difficoltà nel farsi accettare. I numeri snocciolati con un sorriso da Kristina raccontano di un fenomeno che ha la forma dell’iceberg: 2 milioni di donne pagate, la metà in nero, quindi un “sommerso chiuso nelle case delle persone anziane, senza garanzie e senza welfare.
Se poeticamente l’operazione si può dire indovinata (l’argomento comunque, va detto, è di facile presa sul pubblico), più di qualche dubbio si instilla sulla durata (novanta minuti) e sulla messa in scena, che alterna frammenti di comicità a passaggi che smorzano la tensione. Si chiamano le badanti dell’ex Unione Sovietica, rimarca l’attrice, “così le donne italiane possono dedicarsi pienamente alla vita professionale”. Come se fossero prive di sentimenti, come se un potpourri di cliché possa dare più veridicità al lavoro, crocifiggendo i sentimenti di chi ha un parente non più autosufficiente.
Gli aghi del pietismo si conficcano nelle guance di chi è in sala e ascolta le memorie delle badanti. Così la voce e il viso di una donna a cui sono state fatte proposte indecenti, così una signora in su con l’età che sogna di ritornare a casa, così una ragazza che ha perduto un figlio in grembo, così un gruppo di ucraine che si ritrova alla Montagnola di Bologna la domenica pomeriggio e che fatica a parlare italiano dopo lustri e lustri di vita nello Stivale. Così chi ricrea un’ambientazione primordiale della propria infanzia, una composizione floreale realizzata per ingentilire un luogo.
Non ingannino i tanti applausi che hanno salutato la chiusura dello spettacolo: non dicono assolutamente nulla. Sono solo, piuttosto, un “chiedere scusa” alle accuse lanciate dalla Norman verso chi era presente, o un rito aggregativo di partecipazione, come se dietro al biglietto fosse scritto, in una scrittura che si rivela solo agli spettatori, che è un gesto che si deve compiere sempre quando il buio torna in sala e decreta la chiusa della mise en scene.
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La bombastica Pamela Anderson? La gattosa Hally Berry? La gattina orientale Céline Tran? La lista delle bellezze feminine che negli anni Novanta hanno fatto battere il cuore a milioni di teenager è infinita e cambia da persona a persona. Marco D’Agostin – in scena al Lavatoio con “First love” – è poeticamente “anarchico” e decisamente controcorrente: per lui la prima infatuazione ha un nome, Stefania, e un cognome, Belmondo. È alla campionessa sportiva dello sci di fondo che ha deciso di dedicare i suoi 40 minuti di monologo, un assolo fatto di parole e di danza che, in scena, si traduce in una spoglia telecronaca della medaglia d’oro conquistata nella 15 km a tecnica libera ai XIXesimi Giochi Olimpici Invernali di Salt Lake City nel 2002. La “restituzione” delle emozioni provate dall’attore “Premio UBU 2018 come miglior performer under 35” alla Belmondo è poco altro: ottima davvero la sua voce, questo va sottolineato, specie quando sale e si fa concitata, ma complessivamente lo spettacolo – eccezion fatta per una bella chiusura con Marco che si siede ai margini del fondale mentre scende la neve e una luna si fa grande e luminosa – non brilla per incisività.
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Anticipato da una lunga didascalia in cui vengono rimarcati i problemi di censura incontrati dagli attori nei loro lavori precedenti, con “Domínio Público” – portato per la prima volta fuori dal Brasile – Elisabete Finger, Maikon K, Renata Carvalho e Wagner Schwartz focalizzano la propria indagine drammaturgica su “La Gioconda” di Leonardo da Vinci: dal furto “firmato” da Vincenzo Peruggia (che sottrasse la tela al museo del Louvre nel 1911) alla modella (o al modello) ritratto nel quadro – Lisa Gherardini o Gian Giacomo Caprotti detto “Salaì”? – alla postura delle mani, passando per la mancanza di gioielli e un po’ di gossip (pare che Leonardo se li fosse portati a letto), lo spettacolo a quattro voci si riduce a una lezione di storia dell’arte. Certo, importante, ma nulla di più. Sarebbe curioso avere l’opinione di Vittorio Sgarbi…
Alessandro Carli
*In copertina: immagine tratta dallo spettacolo “Dragon, rest your head on the seabed” (photo Enrique Escorza); nel servizio immagini dal progetto di Marco D’Agostin e di Kristina Norman
L'articolo Santarcangelo Festival 2019: dalle “sirene” alla “bombastica” Pamela Anderson, passando per una performance sulle badanti ucraine. Oggi il teatro attraversa una cupa crisi di idee… proviene da Pangea.
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Alessandria: Riqualificazione dell’Impianto Sportivo Comunale Telma. Un progetto da 500.000 euro per trasformare una struttura storica in un polo sportivo accessibile e sostenibile
Un passo avanti per lo sport e la comunità alessandrina
Un passo avanti per lo sport e la comunità alessandrina L’11 dicembre 2024, presso via Boves n.3 ad Alessandria, è stato ufficialmente consegnato l’Impianto Sportivo Telma all’Associazione Sportiva Dilettantistica Arabesque di Cristina Chirco. Questa consegna segna l’inizio di un ambizioso progetto di riqualificazione, riconosciuto di pubblico interesse, che coinvolgerà anche l’Ente del Terzo…
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Pescare Show 2022 a Vicenza
Pescare Show 2022 a Vicenza
La novità della pesca sportiva e della nautica da diporto sono le protagoniste di Pescare Show 2022, a Vicenza da venerdì 18 a domenica 20 novembre. Giunto alla settima edizione, il Boating Show propone nel quartiere fieristico vicentino le novità di prodotto dei grandi marchi della nautica italiana e internazionale, tra innovazione ed eccellenza tecnologica. (more…)
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Il 2024 sta per terminare, e come ogni anno è arrivato il momento di tirare le somme, la redazione di TecnoAndroid ha assegnato i premi ai servizi e alla tecnologia che hanno riscosso maggiore successo nel corso del 2024. Dopo il grande successo dello scorso anno, vi presentiamo i TecnoAwards 2024. Al solito si sono susseguite due fasi: prima è stato effettuato un sondaggio a risposta multipla, dal quale sono emersi due vincitori per categoria, per poi restringere il campo a due finalisti tra cui scegliere in un secondo momento. Ecco i risultati del 2024. Miglior Action Cam https://youtu.be/uGK_NU5LMhI?si=-oL-YRPymyvK01MT La miglior compagna di viaggio per i vostri video, e non solo, DJI Osmo Pocket 3 gode di alcuni punti di forza indiscutibili: versatilità di utilizzo, adattiblità ad ogni situazione, e soprattutto dimensioni veramente ridottissime. Il tutto con un prezzo alla portata di ogni singolo utente. Miglior Robot Aspirapolvere https://youtu.be/mLwFUBjS8gw?si=XQXZtf4SIqahkOyk Narwal Freo X Ultra è il miglior robot aspirapolvere del 2024, la soluzione più completa, adatta proprio ad ogni situazione, che riesce ad incantare con un design moderno ed elegante, ma soprattutto una molteplicità di funzioni, e tecnologia, davvero uniche. Best-Buy robot aspirapolvere https://youtu.be/iohjMNY1Deg?si=JXLuIvKUF8vbOc5s Siete alla ricerca del giusto compromesso tra prestazioni e prezzo? allora Dreame L10s Ultra Gen 2 fa sicuramente al caso vostro, un prodotto completo, che permette di raggiungere prestazioni elevate, ma allo stesso tempo che non richiede il versamento di un contributo troppo elevato. Miglior brand automobilistico e brand più innovativo Il miglior brand del 2024, per quanto riguarda il settore automobilistico, è senza dubbio Renault, sia per l'affidabilità delle proprie vetture, che proprio per la qualità dei mezzi lanciati sul mercato. Parlando di innovazione, invece, la palma d'oro va a Volvo, azienda capace di lanciare soluzioni a cui davvero nessuno sembra essere stato in grado di pensare. Auto best-buy https://youtu.be/b-KOoDysMm8?si=AnxBefQLpDCWH19I Hyundai i10 N Line è una vettura dall'anima estremamente sportiva, che mantiene però le dimensioni ed il design del suo essere cittadina, con qualche accenno alla sua aggressività. Un mezzo davvero eccellente. Miglior Supercar https://youtu.be/U3pF6Sxl3yk?si=e4jMbBGILm013HAw Dal momento in cui parliamo di supercar, molti di noi pensano solo ad un brand: Ferrari. La vettura che abbiamo voluto premiare nel 2024 è appunto la Ferrari 12 Cilindri, un mostro sacro del settore automobilistico, destinata a far sentire la propria voce nel mondo. Migliori cuffie Le Motorola Buds+ sono le migliori cuffie del 2024 per due motivi: riescono a garantire un audio di livello nettamente superiore, e soprattutto hanno un prezzo decisamente più basso del normale. Miglior impianto domotico La sicurezza in casa deve essere sempre al primo posto, tra i tanti brand che si occupano di soluzioni di questo tipo, spicca sicuramente Yale, con il suo sistema di allarme perfetto per la protezione della vostra casa. Miglior drone https://youtu.be/pkK77Otarf0?si=yiSva-44a_VgnexU DJI Neo è il miglior drone del 2024, in quanto spariglia completaemente le carte in tavola, introducendo una nuova tipologia di drone: il selfie drone. Un prodotto rivoluzionario, economico ed unico nel suo genere. Miglior e-bike Le e-bike sono entrate completamente nella vita di tutti i giorni, abbiamo voluto premiare la Engwe L20 Boost, una e-bike che nasconde un "pulsante magico", ma che risulta essere la perfetta compagna delle giornate sia lavorative che di svago. Miglior modem Il miglior modem del 2024 è senza dubbio AVM Fritz!Box 5690 Pro, soluzione davvero unica, con supporto alla fibra FTTH (GPO e AON), WiFi 7 di ultima generazione, immensa banda da gestire, design moderno e minimale, tutto a meno di 400 euro. Miglior monopattino https://youtu.be/Qs13jAstqbs?si=ubm8pfKBb0791QrU Il NAVEE S40 è un monopattino il cui design sembra essere ispirato al Cybertruck di Tesla, ammortizzato, tubeless, dalla più che discreta autonomia, e dal prezzo di vendita complessivamente abbordabile. Miglior PC https://youtu.be/FYVYGeDbxaU?si=pYLSM93uUvS4Znop Lenovo Yoga Pro 9i non è un notebook, ma è IL notebook, un prodotto con display da 16 pollici, completamente touchscreen, caratterizzato più che altro da una scheda tecnica davvero da capogiro. PC best-buy Se volete "risparmiare" sull'acquisto di un notebook, senza comunque rinunciare alle prestazioni, ecco allora che consigliamo di fare affidamento sull'Asus Zenbook S14, la più valida alternativa nella fascia medio-alta. Miglior proiettore https://youtu.be/XcgXC0Am46Q?si=XlZtfZufnyedxctM Con Dangbei Mars Pro 2 vi portate letteralmente il cinema a casa, è un proiettore relativamente economico, ma che non lesina assolutamente sulle prestazioni, con risultati sorprendenti e la possibilità di sfruttare le più classiche applicazioni di streaming. Miglior brand smartphone Oppo l'abbiamo voluta premiare come miglior brand di smartphone, per la sua capacità di mettere sul mercato nel corso dei mesi sempre più smartphone perfettamente a fuoco con la richiesta degli utenti, innovativi e dal buon rapporto qualità/prezzo. Miglior smartphone https://youtu.be/hLXCGu7kqfI?si=s7o-jhbyyhB5HVyS Google Pixel 9 Pro è senza dubbio il miglior smartphone del 2024, un dispositivo che riesce a bilanciare tutte le richieste degli utenti, portando un display di alta qualità, prestazioni al top, ottimo comparto fotografico ed un design iconico. Smartphone Best-buy https://youtu.be/iYchGsPgU1M?si=IzkrOJYpXUbPG5T5 In un mercato sempre più ricco di varianti differenti tra loro, la versione base di iPhone 16 è la più bilanciata, ed oggi generalmente più "economica" tra quelle in circolazione. Non arrovellatevi su varianti più costose, questa ha già tutto il necessario per farvi felici. Miglior smartwatch https://youtu.be/_NMVcnz9wU4?si=uM2IuSUj3Nn24nT8 Huawei Watch GT 5 è lo smartwatch del momento, un dispositivo che accoglie al proprio interno tutto lo studio dell'azienda orientale, mettendo a disposizione funzionalità di alto livello, estetica elegante e discreta, con piena compatibilità con ogni sistema operativo in commercio. Miglior tablet State cercando un tablet di alta qualità, senza badare troppo al prezzo? Samsung Galaxy Tab S9 è la soluzione perfetta per ogni tipologia di utilizzo, che sia svago, studio o lavoro, può fare sicuramente al caso vostro, approfittando di un display di altissima qualità. Miglior sistema di videosorveglianza La videosorveglianza non deve assolutamente mancare all'interno e all'esterno di ogni abitazione, con i prodotti Reolink potrete dormire in una botte di ferro, perché sono funzionali, performanti e dal prezzo complessivamente allineato con le aspettative. Miglior sistema antifurto https://youtu.be/Q7GxtduYb80?si=iqeGzYP0pd3OMfLK Oltre alla videosorveglianza, è bene anche avere in casa un buon antifurto, in questo caso è necessario affidarsi direttamente ad un'esperta del settore come Ajax, capace di lanciare un set di prodotti davvero completo. Miglior webcam Osbot Tiny 2 è la webcam che non deve assolutamente mancare sulla vostra scrivania, un prodotto versatile, dalla buonissima risoluzione, che garantisce prestazioni di livello superiore alla media, grazie anche all'IA, al giusto prezzo. Webcam best-buy Se volete risparmiare un pochino, mantenendo però inalterata la qualità generale, allora potete fare affidamento sulla Osbot Meet 2, una webcam removibile che può raggiungere addirittura la risoluzione di ripresa in 4K. Read the full article
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TSG 1899 Hoffenheim: Un Modello di Crescita e Sostenibilità nel Calcio
Il TSG 1899 Hoffenheim, club calcistico tedesco fondato nel 1899, ha compiuto un percorso straordinario dalla sua umile origine a una delle formazioni più rispettate della Bundesliga. Questa evoluzione è stata guidata da un perfetto equilibrio tra innovazione e tradizione.
1. Radici Storiche
Il TSG 1899 Hoffenheim ha origini che risalgono al 1899, quando fu fondato come club di calcio amatoriale da un gruppo di appassionati. La storia del club è intrinsecamente legata alla comunità di Hoffenheim, un piccolo paese nel Baden-Württemberg. Negli anni, il club ha vissuto un'evoluzione significativa, passando dalle competizioni locali a palcoscenici nazionali.
Negli anni 2000, con l’arrivo di Dietmar Hopp, il cofondatore di SAP, Hoffenheim ha intrapreso un percorso di crescita senza precedenti. Hopp ha investito risorse significative, portando innovazioni sia infrastrutturali che tecnologiche. La costruzione di un moderno centro di allenamento e di uno stadio all’avanguardia ha segnato un cambio di paradigma, trasformando Hoffenheim in una realtà competitiva.
Il club ha mantenuto un forte legame con le sue radici, continuando a promuovere valori comunitari e sportivi. Questo equilibrio tra la tradizione e la nuova visione ha permesso al TSG 1899 di emergere come uno dei club più innovativi e rispettati del calcio tedesco, creando una base solida per il suo futuro.
2. Innovazione Tecnologica
L'innovazione tecnologica è stata un pilastro fondamentale nel percorso di crescita del TSG 1899 Hoffenheim, permettendo al club di distinguersi nel panorama calcistico tedesco. Con l'ingresso di Dietmar Hopp, il club ha abbracciato un approccio scientifico e analitico che ha rivoluzionato la preparazione atletica e la gestione delle performance.
Uno dei principali investimenti è stato nel settore della scienza dello sport. Hoffenheim ha integrato tecnologie avanzate per il monitoraggio delle prestazioni dei giocatori, utilizzando sistemi di analisi dei dati che consentono di valutare in tempo reale aspetti come la resistenza, la velocità e la fatica. Questo approccio consente agli allenatori di personalizzare i programmi di allenamento e ottimizzare il rendimento di ogni singolo atleta.
Inoltre, il club ha adottato software di analisi video che permette di studiare le partite sia dal punto di vista tattico che tecnico. Grazie a queste tecnologie, i tecnici possono analizzare le strategie avversarie e adattare il proprio gioco, migliorando la preparazione per ogni incontro.
Un aspetto distintivo del TSG 1899 Hoffenheim è il suo impegno per la sostenibilità, che si riflette anche nella produzione della maglia TSG 1899 Hoffenheim. Realizzata con materiali ecologici e tecnologie innovative, la maglia non solo rappresenta il club in campo, ma simboleggia anche l’impegno verso un futuro più sostenibile.
Hoffenheim ha anche investito in tecnologie per la salute e il benessere dei giocatori, come sistemi di monitoraggio della nutrizione e della fisioterapia. Questi strumenti aiutano a prevenire infortuni e a garantire che gli atleti siano sempre al massimo della forma fisica.
Infine, l’innovazione non si limita al campo, ma si estende anche all'infrastruttura del club. Lo stadio PreZero Arena, inaugurato nel 2019, è dotato di tecnologie moderne che migliorano l'esperienza dei tifosi, con servizi all'avanguardia per la sicurezza e il comfort.
In sintesi, il completini calcio ha saputo integrare in modo efficace innovazione tecnologica e cultura sportiva, creando un ambiente di lavoro altamente professionale. Questo focus sull'innovazione ha contribuito non solo a migliorare le prestazioni della squadra, ma ha anche posizionato il club come un modello da seguire nel calcio contemporaneo.
3. Un Accademia Focalizzata sul Futuro
L'accademia del TSG 1899 Hoffenheim rappresenta un elemento chiave nel modello di successo del club, fungendo da fulcro per lo sviluppo di giovani talenti. Sin dalla sua fondazione, il club ha compreso l'importanza di investire nelle nuove generazioni, creando un ambiente in cui i giovani calciatori possono crescere sia sul piano tecnico che umano.
L'Accademia del TSG si distingue per la sua struttura all'avanguardia e per l'approccio scientifico alla formazione. Gli allenatori dell'accademia sono altamente qualificati e seguono metodi moderni, integrando tecniche di allenamento innovativo che si adattano alle esigenze specifiche di ogni atleta. Questo non solo migliora le abilità calcistiche, ma sviluppa anche la mentalità vincente e la resilienza necessarie per competere ai massimi livelli.
Uno degli aspetti più significativi dell'accademia è il suo impegno per l'inclusività e la diversità. Hoffenheim si sforza di attrarre talenti da diverse aree e background, assicurandosi che il club rappresenti una comunità ampia e variegata. Inoltre, il programma di scouting è attivo e ben strutturato, permettendo al club di individuare e coltivare giovani promesse fin dalle prime fasi della loro carriera.
Un ulteriore punto di forza è la sinergia tra l'accademia e la prima squadra. I giocatori più promettenti hanno l'opportunità di allenarsi con i professionisti e di partecipare a partite di campionato, aumentando così la loro esperienza e esponendoli a un ambiente competitivo. Questa strategia ha portato alla promozione di numerosi talenti nell'elite del calcio tedesco, confermando l'efficacia del sistema di sviluppo del club.
Il TSG 1899 Hoffenheim non si limita a formare calciatori, ma investe anche nella loro formazione personale. Programmi di educazione e supporto psicologico sono integrati nel percorso di crescita, preparando i giovani a gestire le pressioni del calcio professionistico e della vita al di fuori del campo.
In conclusione, l'accademia del TSG 1899 Hoffenheim è un modello di eccellenza nella formazione giovanile. Con un approccio innovativo e inclusivo, il club non solo contribuisce al futuro del calcio, ma costruisce anche una base solida per il suo successo a lungo termine, garantendo che la tradizione di Hoffenheim continui a prosperare.
4. Successo in Campo
Il successo del TSG 1899 Hoffenheim in campo è il risultato di una combinazione vincente di innovazione, investimenti strategici e un forte spirito di squadra. Dalla sua promozione in Bundesliga nel 2008, il club ha continuato a dimostrare la sua capacità di competere ad alti livelli, conquistando il rispetto non solo in Germania, ma anche a livello internazionale.
Uno degli aspetti chiave del successo di Hoffenheim è stato il suo stile di gioco dinamico e offensivo. Gli allenatori che si sono succeduti hanno implementato un gioco basato sul possesso palla, la velocità e il pressing alto, rendendo la squadra una delle più temute nel campionato. Questa filosofia di gioco attraente ha contribuito a creare una solida identità per il club, attirando tifosi e appassionati.
In campo, il TSG ha saputo sfruttare al massimo le sue risorse, puntando su una rosa di giocatori talentuosi e diversificati. Molti di loro, provenienti dall'accademia del club, hanno avuto un impatto immediato nella prima squadra, dimostrando che il lavoro svolto in fase di formazione sta dando i suoi frutti. La combinazione di giovani promesse e giocatori esperti ha permesso al TSG di costruire una squadra equilibrata, in grado di affrontare qualsiasi avversario.
I risultati parlano chiaro: Hoffenheim ha raggiunto posizioni di vertice in Bundesliga, qualificandosi per le competizioni europee in diverse occasioni. La partecipazione all'Europa League e alla Champions League ha rappresentato un traguardo significativo, evidenziando la crescita del club e la sua capacità di competere con le migliori squadre del continente.
Nonostante i successi, il TSG 1899 Hoffenheim ha affrontato anche sfide, come la gestione delle aspettative e le pressioni derivanti dal successo. Tuttavia, il club ha dimostrato resilienza, continuando a puntare su un approccio sostenibile e a lungo termine.
In sintesi, il successo a campo del TSG 1899 Hoffenheim è il risultato di una visione chiara e di un forte impegno in tutte le aree del club. Con un mix di innovazione, talento e tradizione, Hoffenheim si è affermato come un protagonista nel panorama calcistico, preparando il terreno per un futuro promettente.
5. Conclusione
Il TSG 1899 Hoffenheim rappresenta un modello esemplare di come innovazione e tradizione possano coesistere e contribuire al successo nel calcio moderno. Dalle sue radici storiche come club amatoriale fino a diventare una delle squadre più rispettate della Bundesliga, Hoffenheim ha dimostrato che è possibile raggiungere l'eccellenza mantenendo un forte legame con la comunità e i valori fondanti.
L'adozione di tecnologie all'avanguardia e un approccio scientifico alla preparazione atletica hanno rivoluzionato il modo in cui il club opera, permettendo di massimizzare le prestazioni dei giocatori e migliorare continuamente la qualità del gioco. Inoltre, l'accento posto sull'educazione e sulla crescita dei giovani talenti attraverso un'accademia ben strutturata ha assicurato una continuità di talento e una solidità per il futuro.
Il successo a campo, evidenziato da risultati significativi e da una filosofia di gioco affascinante, ha trasformato Hoffenheim in una squadra temuta e rispettata, capace di competere ai massimi livelli. Questo equilibrio tra ambizione sportiva e responsabilità sociale ha reso il TSG 1899 Hoffenheim un modello da seguire nel calcio europeo.
Guardando al futuro, il club è ben posizionato per continuare a scrivere la propria storia, mantenendo salde le sue radici mentre si spinge verso nuove sfide. Con una visione chiara e un impegno costante, il TSG 1899 Hoffenheim non solo continuerà a prosperare, ma servirà anche da ispirazione per altri club che aspirano a coniugare tradizione e innovazione nel mondo del calcio.
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Festival del digitale popolare
Torino sarà la “casa” del digitale con il Festival del digitale popolare. Sabato 8 e domenica 9 ottobre – con un’anteprima venerdì 7 – nel capoluogo piemontese si terrà il primo evento italiano dedicato alla cultura e alle policy digitali, organizzato dalla Fondazione Italia Digitale con il patrocinio del Comune di Torino. Festival del digitale popolare, ospiti Il fumettista e autore televisivo Makkox; l’attrice e dirigente sportiva Cristiana Capotondi; l’epidemiologo Gianni Rezza; l’ex calciatore Claudio Marchisio; la capitana della Nazionale di calcio Sara Gama; il filosofo Maurizio Ferraris; l’esperta di comunicazione social ed ex creativa e strategist team TikTok Uffizi Ilde Forgione; il gruppo musicale La Rappresentante di Lista. Questi i primi ospiti annunciati oggi in occasione della conferenza di presentazione della manifestazione che si è tenuta nella Sala Colonne alla presenza dell’assessora alla Transizione Ecologica e Digitale, Progetto Smart city e Innovazione della Città di Torino Chiara Foglietta e del presidente della Fondazione Italia Digitale Francesco Di Costanzo. Ospite “speciale” della presentazione il calciatore e imprenditore Giorgio Chiellini, tra i protagonisti del Festival, che ha inviato un video saluto da Los Angeles, e che proprio nella città di Torino ha vissuto alcuni dei momenti più belli e decisivi della sua carriera. Le parole di Chiara Foglietta “La trasformazione digitale riguarda innanzitutto le persone: è un’alleata preziosa per migliorare la qualità della vita dei cittadini e promuovere più democrazia, uguaglianza, inclusione e crescita sostenibile – commenta l’assessora Chiara Foglietta – Ma la tecnologia deve rappresentare un’opportunità per tutti i cittadini e le cittadine e non essere causa di divario a favore di un’oligarchia tecnologica ed economica. La tecnologia può essere un mezzo per lottare contro le disuguaglianze e favorire l’inclusione sociale e lavorativa, a patto che chiunque possa disporne appieno – evidenzia ancora Foglietta – Anche nella nostra città sono tante, troppe, le persone senza connessione, che non dispongono di competenze digitali sufficienti o non si trovano a loro agio nell’ecosistema digitale. Per questo è importante parlare di digitale popolare: il cammino verso questo obiettivo non può prescindere dal coinvolgimento sempre maggiore di quelle fasce di popolazione finora rimaste ai margini”. “Il digitale è una grande opportunità nella vita quotidiana di tutti noi, con la pandemia c’è stata un’accelerazione e si è acceso un riflettore enorme su questi temi con la crescita della consapevolezza da parte di cittadini, pubbliche amministrazioni, imprese – spiega il presidente di Fondazione Italia Digitale Francesco Di Costanzo – adesso è il momento di rendere strutturale questo cambiamento, di portare il digitale nei luoghi della normalità, di renderlo popolare. Per questo con Fondazione Italia Digitale ci stiamo impegnando quotidianamente su cultura e policy digitali. Il digitale svolge il suo compito al meglio se è semplice, equo, concreto, sicuro, alla portata di tutti. Da qui l’idea di un Festival del digitale popolare, per la prima volta nel nostro Paese e in una città, Torino, da sempre sensibile e attenta all’innovazione”. Ancora ospiti Il parterre degli ospiti si arricchisce anche con la presenza di esperti e personalità del mondo istituzione, tra questi anche Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione. Nel corso del Festival, infatti, uno spazio particolare è dedicato proprio al mondo dei giovani con il diretto coinvolgimento delle scuole e focus importante sull’educazione al digitale. Temi PA, scuola, sport, cultura, musei, libri, viaggio, turismo, mobilità, podcast, satira, nuove forme di fruizione dei contenuti, gaming, diritti, sanità, sostenibilità, mobilità, lavoro, economia, comunicazione e informazione, questi e molti altri i temi che saranno affrontati con il filo conduttore della rivoluzione digitale. Nel corso della conferenza è stato svelato il logo ufficiale del Festival, che ha come slogan Restart, riavviare il sistema a segnare la ripartenza del Paese dopo più di due anni di pandemia. Mentre è affidato al fenomeno italiano del fumetto Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, la realizzazione del Manifesto della manifestazione. Una collaborazione nata grazie a Etna Comics. Talk, workshop, approfondimenti e laboratori animeranno la kermesse che si apre con un’anteprima venerdì 7ottobre a La Nuvola Lavazza per entrare nel vivo sabato 8 negli spazi di CAP 10100 e terminare domenica 9 a La Nuvola Lavazza. Obiettivi Obiettivo della kermesse è portare i tanti temi del digitale vicino alla gente attraverso un Festival inclusivo, aperto alla partecipazione di tutti. Info e programma del Festival in continuo aggiornamento su www.fondazioneitaliadigitale.org e sui canali social della Fondazione. Questa la pagina dedicata alla manifestazione fondazioneitaliadigitale.org/festival-digitale-popolare. Il Festival del digitale popolare è realizzato grazie alle partnership con pagoPA, TikTok, Best Western, INWIT, Affidea, Karma Metrix, TOP-IX, Onda, Nuovi Sogni, Torino Wireless, CSI Piemonte, Etna Comics, Arci Torino e il supporto organizzativo e di comunicazione di To Be Events e Mate Agency. Molti altri partner stanno per aderire alla manifestazione. Sostenitori e partner Partecipano al Festival i soci sostenitori e partner di Fondazione Italia Digitale Amazon Web Services, Bird, Campus Biomedico, Colossus, Flixbus, Google, HT&T Consulting, Meta, Municipia, Next Code Academy, Osservatorio Digitale, Sicurtransport, Synesthesia, Torelli - Hanzo e i fondatori Associazione PA Social, Istituto Piepoli, Open Comunicazione, Lievito Consulting, Mediaddress, L’Eco della Stampa, Associazione PerCorso, datamagazine.it, cittadiniditwitter. Read the full article
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