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La Polo: Un Pilastro dell’Abbigliamento Sportivo e del Casual Elegante
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Le Origini della Maglia Polo
Le radici della maglia polo affondano nella cultura sportiva dell’India coloniale, dove gli ufficiali inglesi scoprirono e adottarono il gioco del polo. Questo sport, già praticato in Persia, Tibet e Cina, fu introdotto in India dai conquistatori musulmani nel XIII secolo. Gli ufficiali britannici, affascinati da questa attività, iniziarono a praticarla con passione, fondando nel 1859 il primo Polo Club, seguito da quello di Calcutta nei primi anni Sessanta dell’Ottocento. Durante le partite, indossavano maglie leggere, perfette per le esigenze del gioco e ideali per le condizioni climatiche indiane.
Il diffondersi delle attività sportive tra nobiltà e borghesia europea alla fine del XIX secolo stimolò la creazione di capi di abbigliamento sportivo adeguati. La maglia polo si inserì perfettamente in questo contesto, diventando un capo essenziale non solo per il polo, ma anche per altre discipline che richiedevano un abbigliamento pratico e comodo. La sua leggerezza e la capacità di assorbire il sudore la resero particolarmente adatta a sport come il tennis e il golf.
L’Introduzione della Polo nel Tennis
Il tennis, uno sport che all’inizio del XX secolo veniva giocato con abiti molto formali, subì una rivoluzione stilistica grazie al tennista francese René Lacoste. Nel 1926, Lacoste disegnò una nuova maglietta, chiamata “jersey petit piqué”, ispirata proprio alla maglia utilizzata dai giocatori di polo. Questo capo, con il suo colletto e i suoi bottoni, era un’innovazione rispetto agli abiti ingombranti e scomodi indossati fino ad allora sui campi da tennis.
Lacoste introdusse una maglia che non solo migliorava la libertà di movimento, ma che si affermò rapidamente come standard per l’abbigliamento sportivo. L’idea di Lacoste di applicare un piccolo coccodrillo sulla maglietta – un simbolo che oggi è sinonimo di eleganza sportiva – rese la polo ancora più riconoscibile e desiderabile. Con la fondazione dell’azienda Chemise Lacoste nel 1933, la maglia polo divenne un fenomeno globale, conquistando sia il mondo dello sport che quello della moda.
L’Evoluzione della Polo: Dallo Sport all’Uso Informale
Il termine “polo” originariamente significava “palla” (dal tibetano “pula”), ma presto venne associato all’indumento indossato dai giocatori di questo sport. A fine Ottocento, i giocatori di polo cominciarono a preferire maglie con colletto e bottoni, per evitare che i colletti si sollevassero durante il gioco. Questa innovazione stilistica fu notata da John Brooks, che la introdusse nella produzione delle camicie “button-down”, ancora oggi un classico nell’abbigliamento sportivo e casual.
Negli anni Cinquanta, il termine polo si estese a tutte le magliette utilizzate nel tennis, consolidandosi come un capo di riferimento. Nel 1972, Ralph Lauren lanciò la sua linea di moda chiamata “Polo”, consacrando definitivamente la maglia polo come un’icona di stile, sia sui campi da gioco che nelle occasioni informali.
L’azienda argentina La Martina, fondata nel 1985, ha contribuito ulteriormente alla diffusione della maglia polo, producendo non solo selle e stivali, ma anche magliette per le squadre di polo. Le maglie Replica, fedeli riproduzioni delle maglie indossate dai giocatori, sono oggi molto popolari per il loro design accattivante e i dettagli curati, inclusi loghi e numeri ricamati.
La Polo Oggi: Un Capo Versatile e di Tendenza
Oggi, la maglia polo è un elemento chiave dell’abbigliamento sportivo e casual in tutto il mondo. Grazie alla sua capacità di combinare stile e praticità, la polo è ampiamente utilizzata in contesti dove non è richiesto un abbigliamento formale, ma dove un look completamente casual potrebbe risultare inappropriato. La versatilità della polo, disponibile in versioni a manica corta o lunga, la rende una scelta ideale per chi cerca un compromesso tra eleganza e comfort.
La polo continua a essere un capo fondamentale nell’abbigliamento sportivo, apprezzata non solo per la sua storia e tradizione, ma anche per la sua capacità di adattarsi alle esigenze moderne. Che sia indossata sul campo da golf, durante una partita di tennis, o semplicemente per un’uscita informale, la maglia polo rimane una scelta di stile senza tempo, capace di attraversare decenni senza mai passare di moda.
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silkepan · 5 years
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La stagione agonistica è alle porte e sarà il quarto anno con l'Active Team La Leonessa.  Abbiamo attraversato insieme momenti di gioia e di successo, ma anche momenti più difficili 🇮🇹 🤝 🇨🇭   In una squadra ognuno mette in gioco le sue capacità e le sue risorse migliori. Possiamo approfittare di conoscenze, abilità, predisposizioni diverse, sempre facendo in modo che ognuno possa esprimersi al meglio 🕺🚴‍♀️🤸‍♂️   Tra poco inizieranno le gare e non vorrei dimenticare di esprimere un doveroso e sentito ringraziamento al Presidente, ai nostri capitani, agli atleti, a tutti i volontari che si mettono a disposizione della società, gli sponsor, i nostri tifosi e le famiglie degli atleti che hanno seguito i propri cari anche in condizioni avverse 🙏 💙 🙏 #activesportdisabili #activesportlaleonessa #Brescia #italia #handbike #squadra #ringraziamenti #stagioneagonistica  @activesportdisabili (à Brescia, Italy) https://www.instagram.com/p/B7yireJJ7eF/?igshid=1sivh3t1szy52
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christianfresco · 6 years
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Ripresi gli #allenamenti, quelli seri, quelli che ti lasciano quel senso di #soddisfazione, ma soprattutto fatto con le persone giuste. Maestro @f.picchi - @asdevoluzione #taekwondo #itftaekwondofederation #itftaekwondo #workout #tabata #fitness #crossfit #asdevoluzione #stagioneagonistica (presso Asd Evoluzione) https://www.instagram.com/p/BsbFH0tnG2R/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1r7zk30gqw97x
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Storia, Evoluzione ed Importanza dell’Abbigliamento Sportivo nel Futsal
Il calcio a 5, noto internazionalmente come futsal, è uno sport di squadra derivato dal calcio tradizionale, che ha avuto origine in Uruguay negli anni ’30. Conosciuto in origine come fútbol de salón, questo sport è nato dalla necessità di adattare il calcio a spazi più piccoli, rendendolo praticabile in palestre e strutture coperte. Con il tempo, il calcio a 5 si è diffuso in tutto il mondo, assumendo una propria identità e regolamentazione, differente dal calcio tradizionale. Uno degli aspetti chiave per la pratica di questo sport è l’abbigliamento sportivo, che ha subito un’evoluzione significativa nel corso degli anni.
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Origini e Diffusione del Calcio a 5
Il calcio a 5 fu ideato nel 1930 da Juan Carlos Ceriani, un professore di Montevideo, Uruguay, che cercava un modo per far giocare i suoi studenti al chiuso. Ceriani combinò elementi di vari sport, tra cui calcio, pallacanestro, pallanuoto e pallamano, creando un gioco che poteva essere praticato sia all’interno che all’esterno. Le prime regole ufficiali furono stabilite nel 1933 e da quel momento il futsal iniziò a diffondersi rapidamente in Sud America, in particolare in Brasile, dove acquisì grande popolarità.
In Brasile, il futsal divenne subito un fenomeno culturale, con molte varianti del gioco che venivano praticate con diverse regole. Negli anni ’50, la necessità di unificare le regole portò alla formazione delle prime federazioni dedicate a questo sport. Il calcio a 5, come veniva chiamato in Italia, iniziò a guadagnare visibilità anche grazie all’interesse dei media, che contribuirono alla sua diffusione.
L’Importanza dell’Abbigliamento Sportivo nel Calcio a 5
L’abbigliamento sportivo è un elemento cruciale nel calcio a 5, influenzando non solo le prestazioni degli atleti, ma anche la loro sicurezza e comfort durante il gioco. A differenza del calcio su grandi campi, il futsal si gioca su superfici più piccole e veloci, spesso indoor, dove l’abbigliamento sportivo deve adattarsi a condizioni specifiche.
Le maglie, i pantaloncini e le calze utilizzati nel calcio a 5 sono progettati per essere leggeri e traspiranti, per permettere ai giocatori di muoversi liberamente e mantenere una temperatura corporea ideale. I tessuti tecnici utilizzati nell’abbigliamento sportivo moderno sono fondamentali per gestire il sudore e prevenire surriscaldamenti, che possono compromettere le prestazioni degli atleti durante le partite intense.
Evoluzione dell’Abbigliamento Sportivo nel Calcio a 5
Nel corso degli anni, l’abbigliamento sportivo per il calcio a 5 ha subito notevoli miglioramenti. Inizialmente, i giocatori utilizzavano abbigliamento simile a quello del calcio tradizionale, ma con l’evoluzione del gioco e l’introduzione di superfici indoor più tecniche, i produttori di abbigliamento sportivo hanno iniziato a sviluppare soluzioni specifiche per il futsal.
Le scarpe, ad esempio, hanno subito un’evoluzione significativa. Mentre nel calcio su erba sono utilizzati tacchetti per migliorare la trazione, nel calcio a 5 le scarpe devono garantire aderenza su superfici lisce e dure, come il parquet o il cemento. Le suole delle scarpe da futsal sono progettate per offrire una trazione ottimale senza compromettere la velocità e la manovrabilità dei giocatori.
L’Impatto dell’Abbigliamento Sportivo sulle Prestazioni
Un abbigliamento sportivo ben progettato può fare la differenza nelle prestazioni di una squadra di calcio a 5. Oltre alla leggerezza e alla traspirabilità, l’abbigliamento deve essere anche resistente, per resistere all’usura causata dai movimenti rapidi e dalle cadute frequenti su superfici dure. Le maglie aderenti ma flessibili permettono una maggiore libertà di movimento, essenziale per un gioco dinamico come il futsal, dove i cambi di direzione sono continui.
Anche la protezione gioca un ruolo importante. Gli indumenti devono includere parastinchi e altre protezioni che aiutano a prevenire infortuni senza limitare la mobilità. Questo è particolarmente importante nel calcio a 5, dove gli spazi ristretti e il contatto fisico sono più frequenti rispetto al calcio tradizionale.
Abbigliamento Sportivo e Identità di Squadra
Oltre agli aspetti tecnici, l’abbigliamento sportivo nel calcio a 5 svolge un ruolo importante anche nell’identità della squadra. Le divise non sono solo funzionali, ma rappresentano anche l’orgoglio e la storia del club o della nazione. La scelta dei colori, del design e dei materiali riflette spesso la cultura e le tradizioni della squadra, creando un senso di appartenenza tra i giocatori e i tifosi.
Nel contesto internazionale, le divise delle squadre nazionali di futsal sono diventate simboli riconosciuti, con i tifosi che indossano orgogliosamente le maglie dei loro team preferiti. Questo aspetto commerciale dell’abbigliamento sportivo non solo rafforza l’identità delle squadre, ma rappresenta anche una fonte di entrate significativa per i club e le federazioni.
Conclusione
Il calcio a 5, o futsal, è uno sport che ha radici profonde in Sud America ma che si è diffuso in tutto il mondo, diventando una disciplina riconosciuta e praticata ovunque. L’abbigliamento sportivo gioca un ruolo fondamentale in questo sport, influenzando le prestazioni degli atleti e contribuendo alla loro sicurezza. Con l’evoluzione delle tecnologie dei tessuti e dei design, l’abbigliamento sportivo continuerà a migliorare, permettendo ai giocatori di raggiungere nuovi livelli di performance nel calcio a 5. Allo stesso tempo, le divise delle squadre continueranno a rappresentare l’identità e l’orgoglio di chi le indossa, consolidando il legame tra giocatori, tifosi e la storia di questo affascinante sport.
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Evoluzione dell’abbigliamento sportivo al Viareggio Cup World Football Tournament
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Storia del Torneo di Viareggio
La nascita del Centro Giovani Calciatori avvenne il 20 novembre 1947. Fu il presidente Torquato Bresciani a concepire l’idea di un torneo internazionale riservato alle squadre giovanili. Una prova generale si svolse già nel febbraio 1948 con la partecipazione dei bar cittadini. La prima edizione ufficiale ebbe luogo nel 1949, con il nome Coppa Carnevale, e il trofeo rappresentava Burlamacco, maschera tradizionale del carnevale viareggino.
Con il passare degli anni, il torneo acquisì sempre più rilevanza internazionale. Il Partizan di Belgrado fu il primo club straniero a vincere il torneo nel 1951. Il Dukla Praga vinse sei edizioni tra il 1964 e il 1980, dimostrando la crescente competitività delle squadre straniere. Agli inizi del nuovo millennio, la competizione cambiò nome in Viareggio Cup World Football Tournament, un segno del suo crescente prestigio globale.
Nonostante il prestigio, il torneo ha subito un declino progressivo a causa della nascita nel 2013 della UEFA Youth League, che mette di fronte le formazioni Under-19 delle migliori squadre europee. Milan, Juventus e Inter, le squadre italiane più titolate del torneo, hanno ridotto la loro partecipazione negli anni 2010 e 2020. Nel 2019, il torneo ha visto l’introduzione di una versione femminile, seguita da interruzioni nel 2020 e 2021 a causa della pandemia di COVID-19. Dal 2023, il torneo ha nuovamente accolto le formazioni Primavera.
Formula e Regolamento del Torneo
Il regolamento del Torneo di Viareggio ha subito varie modifiche dal 1958, mantenendo però alcuni aspetti caratteristici:
Presenza di almeno 16 formazioni partecipanti.
Gironi all’italiana con qualificazione delle prime due classificate ed eventuali ripescaggi.
Fase a eliminazione diretta su incontri unici, con supplementari e rigori in caso di parità.
Sedi di gioco distribuite in Toscana e regioni confinanti.
Limite anagrafico fissato a 19 o 21 anni.
Record e Statistiche
Milan e Juventus sono le squadre più titolate del Torneo di Viareggio, con nove vittorie ciascuna. La Fiorentina ha partecipato al maggior numero di finali, con 17 presenze. Andrea Mazia detiene il record per il maggior numero di gol complessivi e per il maggior numero di gol in una singola edizione. Juventus e Inter hanno prodotto il maggior numero di vincitori del premio Golden Boy, assegnato al miglior giocatore del torneo dal 2009.
L’importanza dell’Abbigliamento Sportivo nel Torneo di Viareggio
L’abbigliamento sportivo riveste un ruolo cruciale nel Torneo di Viareggio, contribuendo non solo alla performance dei giovani calciatori ma anche alla loro sicurezza. L’abbigliamento sportivo, composto da maglie, pantaloncini, calzettoni e scarpe, è progettato per garantire il massimo comfort e favorire la mobilità. Materiali traspiranti e leggeri aiutano i giocatori a mantenere una temperatura corporea ottimale durante le partite intense.
Negli anni, l’innovazione tecnologica ha migliorato notevolmente l’abbigliamento sportivo, introducendo tessuti avanzati che riducono l’attrito e migliorano la gestione del sudore. Anche la protezione è un aspetto fondamentale, con l’abbigliamento sportivo che include parastinchi e altri dispositivi di sicurezza per prevenire infortuni.
Abbigliamento Sportivo e Marketing
Oltre agli aspetti funzionali, l’abbigliamento sportivo è un elemento chiave per il marketing del torneo. I kit delle squadre partecipanti, spesso realizzati da marchi di fama internazionale, diventano oggetti di desiderio per i tifosi e gli appassionati di calcio giovanile. La vendita di questi articoli contribuisce significativamente alle entrate delle squadre e del torneo stesso.
L’Impatto dell’Abbigliamento Sportivo sulle Prestazioni
Un abbigliamento sportivo adeguato può fare la differenza nelle prestazioni dei giovani calciatori. Maglie aderenti ma elastiche, che permettono una libertà di movimento senza ostacoli, e scarpe con suole progettate per offrire la massima trazione sui diversi tipi di terreno di gioco, sono fondamentali. L’evoluzione dell’abbigliamento sportivo ha permesso ai giocatori di raggiungere nuovi livelli di velocità e agilità.
Abbigliamento Sportivo e Identità di Squadra
L’abbigliamento sportivo non è solo un fattore di prestazione; è anche un simbolo di identità. I colori e i disegni delle maglie rappresentano l’orgoglio e la storia delle squadre partecipanti. Durante il Torneo di Viareggio, i giovani calciatori indossano con orgoglio i colori dei loro club, creando un forte senso di appartenenza e motivazione.
Conclusione
Il Torneo di Viareggio continua a essere un evento di grande importanza nel panorama del calcio giovanile internazionale. Nonostante le sfide e le trasformazioni degli anni recenti, rimane un palcoscenico fondamentale per i giovani talenti. L’abbigliamento sportivo gioca un ruolo essenziale, non solo migliorando le prestazioni dei giocatori ma anche contribuendo alla loro sicurezza e alla promozione del torneo. Con l’evoluzione continua delle tecnologie dei tessuti e del design, l’abbigliamento sportivo continuerà a influenzare positivamente il mondo del calcio giovanile, garantendo che il Torneo di Viareggio rimanga un appuntamento irrinunciabile per le future stelle del calcio mondiale.
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Abbigliamento sportivo nel Calcio: Dalle Origini all’Era Moderna
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Le prime maglie colorate utilizzate per identificare le squadre di calcio risalgono ai primi giochi calcistici delle scuole pubbliche inglesi. Un’immagine del Winchester College dei primi anni 1840 mostra i “Commoners” con maglie rosse e i ragazzi del College con maglie blu. Questo uso dei colori è menzionato nuovamente nel 1858 in un articolo della vita di Bell a Londra. Anche nel rugby, una regolamentazione del 1845 (regola XXI) specificava che nessun giocatore poteva indossare un berretto o maglie senza il permesso del capo della sua squadra, evidenziando l’importanza dell’abbigliamento sportivo anche in altri sport.
Il calcio organizzato iniziò a essere giocato in Inghilterra nel 1860. Le squadre spesso giocavano con qualunque abbigliamento avessero a disposizione, distinguendosi con cappucci colorati o fasce. Tuttavia, questa pratica risultava problematica. Nel 1867 un manuale di gioco suggerì che le squadre dovessero cercare di indossare maglie a righe di colori diversi per evitare confusione e facilitare il gioco di squadra.
Sviluppi nel Tardo XIX Secolo
Le prime maglie a strisce standard cominciarono a emergere negli anni 1870. Molti club adottarono colori sociali associati alle scuole o ad altre organizzazioni sportive da cui erano emersi. Il Blackburn, ad esempio, adottò le maglie a strisce basate sulla squadra degli ex allievi del Malvern College. I colori originali, azzurro e bianco, riflettevano l’alleanza con l’Università di Cambridge, dove si erano formati alcuni fondatori del club. Durante questo periodo, i giocatori indossavano calzoni o pantaloni lunghi, spesso con una cintura o delle bretelle.
Nel 1874, il giocatore del Nottingham Forest, Sam Weller Widdowson, indossò i primi parastinchi, cucendo ginocchiere da cricket alle calze. Nonostante inizialmente ridicolizzati, i parastinchi divennero presto parte integrante dell’abbigliamento sportivo.
Albori del XX Secolo
Con la diffusione del calcio in Europa e oltre, molti club adottarono kit simili a quelli inglesi. Nel 1903, la Juventus adottò una maglia a strisce bianche e nere ispirata dal Notts County, mentre nel 1905 l’Atlético Independiente scelse maglie rosse dopo aver visto giocare il Nottingham Forest. Durante gli inizi del XX secolo, i pantaloncini divennero più corti e i portieri iniziarono a utilizzare maglie diverse per distinguersi dai giocatori di movimento.
Nel 1930, con l’introduzione della numerazione delle maglie, venne fatto un ulteriore passo avanti. La finale di FA Cup 1932-1933 tra Everton e Manchester City fu la prima partita importante dove vennero utilizzate maglie numerate. Questo sistema si diffuse durante la Seconda Guerra Mondiale, con numeri assegnati in base ai ruoli dei giocatori in campo.
Innovazioni del Secondo Dopoguerra
Nel dopoguerra, molte squadre europee furono costrette a indossare kit insoliti a causa delle restrizioni di abbigliamento. Negli anni 1950, i kit diventarono più leggeri con l’introduzione di tessuti sintetici. Adidas sviluppò i primi scarpini con tacchetti modificabili, rivoluzionando l’abbigliamento sportivo.
Gli anni 1960 videro l’adozione di stili più semplici, ma gli anni 1970 portarono a disegni personalizzati e alla vendita di maglie ai tifosi. Leeds United fu il primo club a creare maglie per i tifosi, seguiti da altri club che aggiunsero loghi di sponsor e produttori.
Era Moderna e Sponsorizzazioni
Negli anni 1980 e 1990, i design delle maglie divennero sempre più complessi. Le squadre iniziarono a vedere l’abbigliamento sportivo non solo come funzionale, ma anche come un’opportunità commerciale. L’introduzione delle maglie sponsorizzate, come quelle del Paris Saint-Germain, divenne una norma. I giocatori iniziarono a firmare accordi di sponsorizzazione individuali, con Johan Cruijff che rifiutò di indossare una maglia Adidas in favore di Puma.
Con l’inizio del XXI secolo, le innovazioni tecnologiche e i nuovi materiali portarono a una continua evoluzione dell’abbigliamento sportivo. Il mercato delle maglie replica crebbe enormemente, con le entrate generate dai club attraverso la vendita di maglie che divennero una fonte significativa di guadagno. Il caso di David Beckham al Real Madrid, che vendette oltre un milione di magliette nei primi sei mesi, è emblematico.
L’abbigliamento sportivo, dall’inizio umile con scarpe documentate nel 1526, è diventato un elemento fondamentale del calcio, influenzando non solo il gioco, ma anche la cultura e l’economia legata a questo sport.
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