#impegno culturale.
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pier-carlo-universe · 5 months ago
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Benvenuta ad Antonietta Micali: una nuova preziosa autrice di Alessandria Today. Insegnante, poetessa e giornalista: un talento eclettico per arricchire la nostra comunità letteraria
Siamo lieti di dare il benvenuto ad Antonietta Micali, una nuova autrice che si unisce alla famiglia di Alessandria Today.
Siamo lieti di dare il benvenuto ad Antonietta Micali, una nuova autrice che si unisce alla famiglia di Alessandria Today. Con un percorso professionale e creativo di grande spessore, Antonietta porta con sé una ricca esperienza nel campo della letteratura, della poesia, del giornalismo e della cultura. Un profilo eclettico e una carriera ricca di successi Antonietta Micali è insegnante,…
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missviolet1847 · 5 days ago
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Gaza, l’onnipotenza «democratica» del terrore
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Gaza. Una ragazza trasporta acqua nel campo profughi di Jabaliya – Mahmoud Zaki/Xinhua/ABACAPRESS.CO
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Gaza, l’onnipotenza «democratica» del terrore
Chi segue quotidianamente l’immondo massacro con cui da diciotto mesi l’esercito israeliano sta decimando la popolazione della Striscia di Gaza è consapevole, con tragica chiarezza, di una cosa, comunque vada. […]
Pubblicato circa 18 ore faEdizione 19.04.2025
Matteo Nucci
Chi segue quotidianamente l’immondo massacro con cui da diciotto mesi l’esercito israeliano sta decimando la popolazione della Striscia di Gaza è consapevole, con tragica chiarezza, di una cosa, comunque vada.
Per il nostro mondo, il mondo in cui noi occidentali siamo cresciuti dal dopoguerra in poi, le cose non saranno più le stesse. Nessun avvenimento ha segnato in maniera così drastica una linea di demarcazione nella nostra recente storia culturale. Nessun impegno bellico per quanto indiretto, nessuna tragedia e rivoluzione ha avuto lo stesso effetto, benché si fatichi ancora a prenderne atto. Perché mai prima, noi Paesi occidentali, avevamo sostenuto o avallato qualcosa di così dirompente.
IN EFFETTI, tutto era chiaro fin dall’inizio. Fin dalle prime battute di quella che molti si ostinano ancora a chiamare guerra, si era parlato di “suicidio di Israele” ma anche di “suicidio dell’Occidente” perché l’improvviso, manifesto, ostentato, superamento di certe linee rosse aveva messo in crisi certezze di civiltà sempre rivendicate, vissute con orgoglio, e ormai quasi date per scontate. L’infinito sacrificio di civili, e in particolare di bambini, paramedici, medici; l’uso della fame e della sete come armi; l’arresto, le torture, le umiliazioni indiscriminate; la distruzione completa di un mondo: scuole, università, anagrafe, catasto; l’uso sconvolgente di armi di ogni tipo, una forza sproporzionata per annichilire, travolgere, spazzar via: quasi fosse un sogno assurdo di oltre-umanità; tutto quello che abbiamo visto, quasi in diretta, in immagini che ci sono arrivate fin dai primi giorni di questo infinito eccidio potevano spingere all’immediata consapevolezza.
La redazione consiglia:
Gaza, bimbi denutriti e 420mila nuovi sfollati. Hamas risponde a Israele
Mentre intellettuali, studiosi, politici e commentatori si accapigliavano su una questione linguistica – la congruità della parola “genocidio” per la strage in atto (una miseria culturale che da sola dovrebbe aprire gli occhi sull’abisso in cui siamo caduti) – chi non smetteva di seguire gli avvenimenti affidandosi alle fonti dirette che questi nostri tempi ci consentono, aveva già ben chiaro il drammatico superamento di una linea da sempre ritenuta insuperabile.
E TUTTAVIA, oggi, dopo un anno e mezzo di morte, non si finisce di andare più in là. Il fondo non si tocca mai. Eventi paradigmatici di questa deriva di insensatezza si moltiplicano e a tratti si condensano in immagini definitive. È di ieri il video che ritrae le fiamme in cui sono avvolti i corpi di bambini colpiti nel sonno, nelle loro tende a Al Mawasi-Khan Younis. Di alcuni sappiamo anche i nomi, conosciamo le loro storie. Non le raccontiamo, certo, non dedichiamo loro programmi o riflessioni, e il motivo è chiaro: siamo noi tutti responsabili di quelle morti. Quel che dobbiamo sapere, però, è che in rete molti festeggiano.
La notizia viene celebrata con bottiglie di champagne e tappi volanti, coriandoli che sprizzano da cappelli aperti, cuori pulsanti, like, braccia muscolose, e inevitabili fuocherelli, insomma tutto l’armamentario dell’approvazione social. Siamo arrivati oltre, insomma. Oltre qualunque punto di non ritorno. Come è possibile, infatti, festeggiare, ridere, esultare, approvare e stappare bottiglie davanti a bambini arsi vivi? Ragioniamo. Come si è arrivati a tanto? Si è partiti parlando dell’inevitabile prezzo da pagare. Poi si è ripetuto il ritornello degli scudi umani. E ogni volta, la voce ufficiale ripeteva che fra le vittime c’erano uomini di Hamas (una giustificazione quasi mai provata e anzi, spesso, come nel caso dei quindici paramedici giustiziati, tragicamente smentita dalle prove reali).
Ogni volta, le voci che approvavano e giustificavano sono state numerose. «Stiamo combattendo questa guerra per voi» è stato il mantra, sbandierato da chi ha rivendicato, fra noi, la necessità di acconsentire, ossia di “sporcarsi le mani”. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: chi oggi continua a manifestare lo sdegno è sotto attacco. Deportazioni di giovani attivisti in due Paesi simbolo come Stati Uniti e Germania indicano la linea da seguire. In nome di una presunta superiorità democratica, tutto è diventato possibile, qualsiasi orrore, qualsiasi aberrazione.
SI FATICA a immaginare un futuro. Eppure il futuro è proprio la democrazia, che non è semplice meccanismo elettorale di voto, bensì rispetto delle minoranze. E che alcune linee di demarcazione ben precise continua a segnarle da sempre. Alle origini, per esempio, c’è chi la democrazia la mette in crisi, soprattutto quando essa diventa strumento di terrore. C’è Tucidide, tanto per fare un esempio, che il delirio di onnipotenza in cui cade la “sua” città lo racconta e lo denuncia. Devono esserci dunque anche oggi storici, intellettuali e giornalisti pronti a denunciare. Su di loro, ossia su di noi, sta il grande dovere morale. Perché è vero che non si tornerà più indietro. Ma avanti si può andare in molti modi. E l’unica nostra strada è quella indicata innanzitutto da chi a Gaza continua a raccontare la verità. Sono almeno duecentodieci i giornalisti uccisi, un numero spropositato, mai raggiunto prima. È questo ennesimo orrore a dire a noi il nostro dovere.
#nazionalismo occidentale
#suprematismo bianco
#colonialismo
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passaggioalboscoedizioni · 2 years ago
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IDENTITARIO 🔥
Laboratorio per la guerriglia culturale
Forgiatosi nell’esperienza di Passaggio al Bosco Edizioni e delle Comunità militanti, IDENTITARIO vuole essere centro e asse della cultura non allineata: un‘officina delle idee, uno spazio libero e un cantiere in perenne movimento, oltre la banalità della narrazione mainstream, il grigiore del “politicamente corretto” e l’ignavia del “mondo degli uguali”.
IDENTITARIO non è un palcoscenico per mitomani, un catalizzatore di like o un cenacolo per adoratori delle ceneri, ma il tamburo battente di un’avanguardia che ha scelto di vivere altrimenti, in ordine con una weltanschauung solare, organica e radicata.
IDENTITARIO è analisi della società e trasmissione della lunga memoria europea, studi tradizionali e geopolitica, storia e filosofia, economia e critica d’arte, sport e letteratura, viaggi e cinema, Formazione e impegno militante.
IDENTITARIO è la voce di una Comunità che non sarà mai community, di un’etica che non sarà mai profitto, di una stirpe che non sarà mai massa, di uno stile che non sarà mai moda, di una sacralità che non sarà mai feticcio. È l’ultima battaglia per la salvaguardia e il rilancio della nostra Civiltà millenaria, in fedeltà alla triade omerica che ha fecondato la nostra eredità: “La natura come solco, l’eccellenza come fine, la bellezza come orizzonte”.
ON LINE DAL 15 SETTEMBRE
www.identitario.org
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littlepaperengineer · 1 year ago
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A proposito di cose belle... Pensavo a quanto sia bello avere la tranquillità a lavoro, vero che poi di troppa tranquillità si muore però vale la pena esserne grati, godersi quei momenti anche in solitaria di silenzio, anche in ufficio... La possibilità di occuparsi di altro quando possibile, di poter lavorare da casa oltre che dall'ufficio, poter anche uscire qualche momento se serve, poter continuare in orario extra senza problemi.
Pensavo a quanto sia bello stare in un ambiente non tossico, poter parlare alla macchinetta senza maledire chi sta parlando, senza parlare per forza di lavoro perché tutti hanno anche altro a cui pensare.
Pensavo alla possibilità di fare l'Erasmus di 10 giorni in Croazia. Al fatto che sto andando avanti nonostante tutto, lavorando da 6 anni.
Sono contento di avere la fotografia e la pittura, grazie alle quali posso fare una mostra, presentarmi in uno spazio culturale, collaborare con le persone ma senza impegno, fare l'Erasmus.
Anche per l'amore dovrei provare a vedere ciò che ho... Una famiglia che mi vuole bene e sta bene, degli amici che mi cercano, persone con le quali uscire...
Non ho obiettivi, in che senso bisogna averli? Nessuna scadenza, nessuna persona con la quale vivere o voler vivere...
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thegianpieromennitipolis · 2 years ago
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SENSI DELL’ARTE - di Gianpiero Menniti
LA FRAGILE CIVILTÀ
Il teatro naturale dell’orrore esiste. Il sistema delle Rift Valley africane, quel vasto territorio considerato la culla dell’umanità, ne è lo sfondo: lì, si vive per la morte. Il mondo animale è talmente estremo, nel suo ciclo quotidiano e nel succedersi delle stagioni, da rendere improvvisamente veridica la filosofia di Schopenhauer: la specie prevale sull’individuo. E quella di Leopardi sulla vita:
«Il più solido piacere di questa vita è il piacere vano delle illusioni. Io considero le illusioni come cosa in certo modo reale state ch’elle sono ingredienti essenziali del sistema della natura umana, e date dalla natura a tutti quanti gli uomini, in maniera che non è lecito spregiarle come sogni di un solo, ma propri veramente dell’uomo e voluti dalla natura, e senza cui la vita nostra sarebbe la più misera e barbara cosa. Onde sono necessari ed entrano sostanzialmente nel composto ed ordine delle cose.»
Le illusioni necessarie hanno costituito uno dei fondamenti dell’arte. Quella che racconta la lunga e faticosa evoluzione sentimentale dell’umanità: un sistema di convivenza in antitesi al cinico, insensato modello imposto dalla natura. Tuttavia, la violazione delle norme poste a difesa della vita cosciente, talvolta emerge e sommerge. La violenza della guerra diviene una fatalità che muta gli equilibri e impone un nuovo impegno. Chi ha imbracciato le armi, più di altri, conosce quel tragico destino. Come Vasily Vasilyevich Vereshchagin (1842 - 1904), artista russo vissuto nell’età di Lev Tolstoj e di Fëdor Dostoevskij, l’età di una profonda svolta culturale in quel lontano e affascinante oriente europeo. Così, Vereshchagin seppe rappresentare l’anima di una civiltà in bilico tra la maturità dello spirito e le pulsioni viscerali della violenza ubriaca di retorica nazionalista: dramma assai diffuso nel mondo. Ci riuscì, in particolare con un dipinto: “L'apoteosi della guerra” (1871) conservato nella Galleria Statale Tret'jakov, a Mosca. Crudo. Efficace. Definitivo. Costruito come un cumulo artificiale dell’orrore ancestrale. Eppure, più vero dell’illusione. E più abissale e dissennato di ogni legge di natura. Tragicamente più forte della fragile civiltà.
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edoardozolloitalian · 7 days ago
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Scopri Edoardo Zollo: il tuo psicologo italiano di fiducia a Londra.
In questo mondo frenetico, è più essenziale che mai prendersi cura del proprio benessere mentale. Per gli italiani a Londra, può essere difficile trovare un terapeuta affidabile che conosca non solo la lingua, ma anche le sfumature culturali. È qui che entra in gioco Edoardo Zollo. Siamo esperti nel fornire servizi psicologici di alta qualità agli italiani residenti nel Regno Unito, offrendo comfort, chiarezza e consapevolezza culturale in ogni seduta.
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Perché affidarsi a uno psicologo italiano a Londra?
Vivere all’estero comporta un bagaglio emotivo unico: solitudine, shock culturale, stress, crisi d’identità, solo per citarne alcuni. Avere accanto un psicologo italiano a Londra può fare davvero la differenza. Da Edoardo Zollo sappiamo quanto sia importante poter comunicare emozioni complesse nella propria lingua madre. La lingua non è solo un insieme di parole—è un ponte verso una comprensione autentica.
Il nostro metodo unisce un’ampia esperienza psicologica a un approccio profondamente sensibile dal punto di vista culturale. Che tu stia affrontando ansia, depressione, traumi, oppure abbia semplicemente bisogno di parlare con qualcuno, lavorare con un psicoterapeuta italiano a Londra ti aiuterà ad affrontare le difficoltà con maggiore serenità e consapevolezza.
Servizi su misura per la comunità italiana
Edoardo Zollo è un punto di riferimento affidabile per chi cerca psicologi italiani a Londra. Offriamo una vasta gamma di servizi tra cui:
Consulenza individuale
Terapia di coppia
Supporto per espatriati e trasferimenti internazionali
Consulenze online
Ogni percorso è personalizzato in base alle esigenze specifiche della persona, combinando tecniche basate su evidenze scientifiche con un approccio empatico e centrato sul cliente. Offriamo anche orari flessibili per adattarci ai ritmi intensi della vita londinese.
Che tu sia uno studente, un professionista o una famiglia che si sta ambientando in un nuovo contesto, il nostro obiettivo è accompagnarti nel tuo percorso di salute mentale con professionalità e sensibilità.
Conosci Edoardo Zollo
Al centro dello studio c’è Edoardo Zollo, uno psicologo italiano a Londra altamente qualificato e con una solida esperienza. Edoardo ha lavorato con una vasta gamma di pazienti sia in Italia che nel Regno Unito, portando con sé una ricca conoscenza clinica. Il suo approccio è accogliente, collaborativo e basato su principi psicologici consolidati.
Ciò che rende Edoardo unico è il suo impegno nell’offrire percorsi terapeutici in italiano a chi si sente più a proprio agio nell’esprimere pensieri ed emozioni nella propria lingua madre. Comprende il contesto culturale che influenza il nostro modo di pensare, sentire e agire—un aspetto che molti suoi pazienti trovano profondamente rassicurante.
Prenota la tua prima seduta
Se stai cercando una psicologa italiana a Londra o hai bisogno del supporto di un psicoterapeuta italiano a Londra, sei nel posto giusto. Da Edoardo Zollo ci impegniamo a offrirti un ambiente sicuro, riservato e senza giudizio, dove poterti esprimere liberamente.
Prenotare una seduta è semplice. Visita il nostro sito per scoprire di più sui nostri servizi o contattaci direttamente per fissare una consulenza gratuita. La tua salute mentale è importante: fai oggi il primo passo con qualcuno che ti comprende davvero.
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sbircialanotiziamagazine · 10 days ago
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oltrearcobaleno · 10 days ago
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Alessandro Zanardi: un simbolo di resilienza e ispirazione nello sport italiano
Nel mondo dello sport, pochi nomi risuonano con la stessa forza e ispirazione di Alessandro Zanardi. Conosciuto come Alex, questo straordinario atleta italiano ha incarnato nel corso della sua vita il significato più profondo di determinazione, trasformando tragedie personali in opportunità di rinascita. La sua storia è un esempio luminoso di come lo sport possa rappresentare non solo un’attività agonistica, ma anche uno strumento di riscatto personale e sociale.
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Dai kart alla Formula 1: i primi passi nello sport
Nato a Bologna nel 1966, Zanardi sviluppò sin da giovanissimo una forte passione per i motori. La sua carriera nello sport iniziò con i kart, dove si fece notare per il talento e la tenacia. Dopo anni di gare e successi nelle formule minori, approdò alla Formula 1, il palcoscenico più prestigioso del mondo automobilistico. Qui corse per diverse scuderie, tra cui Jordan, Minardi e Lotus, affrontando momenti di gloria e difficoltà tecniche, sempre con spirito combattivo.
Tuttavia, il vero punto di svolta arrivò nel 2001, quando durante una gara del campionato CART al Lausitzring, in Germania, fu vittima di un terribile incidente che gli costò l’amputazione di entrambe le gambe. Un evento che avrebbe potuto segnare la fine della sua carriera nello sport, ma che per Zanardi rappresentò invece un nuovo inizio.
Il ritorno allo sport dopo l’incidente
Dopo 16 operazioni e numerosi arresti cardiaci, Alex Zanardi non solo sopravvisse, ma tornò nel mondo dello sport con una determinazione straordinaria. Invece di arrendersi, si reinventò come atleta paralimpico, dedicandosi al paraciclismo, disciplina in cui avrebbe raggiunto risultati eccezionali. Il suo nuovo mezzo? L’handbike, una bicicletta a tre ruote spinta con le braccia, che divenne simbolo della sua seconda vita nello sport.
La sua partecipazione alla maratona di New York nel 2007, conclusa al quarto posto, segnò il debutto ufficiale nel paraciclismo. Da lì in poi, iniziò a collezionare titoli e medaglie: quattro ori alle Paralimpiadi di Londra 2012, quattro a Rio 2016 e ben dodici titoli mondiali su strada. Il suo impegno nello sport paralimpico non solo gli ha portato gloria personale, ma ha anche contribuito a cambiare la percezione della disabilità nel contesto sportivo e sociale.
Lo sport come messaggio universale
Zanardi ha sempre considerato lo sport come un veicolo di comunicazione, un linguaggio universale capace di unire e ispirare. Le sue imprese non si limitano alla semplice competizione: sono testimonianze di forza interiore, di resilienza e di capacità di reinventarsi. Il suo approccio alla vita e allo sport ha influenzato atleti, appassionati e persone comuni in tutto il mondo.
Uno dei suoi motti più famosi è: «La vita è fatta al 20% da ciò che ti accade e all’80% da come reagisci». In questa frase si riassume perfettamente la filosofia che ha guidato il suo percorso nello sport e nella vita, spingendolo a guardare oltre gli ostacoli.
I successi paralimpici e l’impegno continuo nello sport
Il suo curriculum paralimpico è ricchissimo: solo ai Giochi di Londra 2012, ha conquistato due ori e un argento, replicando a Rio con altri quattro ori. Nei mondiali su strada ha dominato nelle prove a cronometro, su strada e nella staffetta mista. Grazie allo sport, ha potuto mostrare al mondo che la forza di volontà supera ogni barriera fisica.
Zanardi ha saputo affrontare anche un secondo terribile incidente nel 2020, durante una staffetta di beneficenza in handbike. Nonostante le gravi condizioni e una lunga fase di riabilitazione, il suo spirito combattivo non ha mai vacillato, dimostrando ancora una volta come lo sport sia parte essenziale della sua identità e della sua forza interiore.
Un’icona che va oltre lo sport
Al di là dei risultati sportivi, Zanardi è diventato una figura di riferimento, anche culturale. Le sue autobiografie, le apparizioni pubbliche e gli interventi in ambito motivazionale lo hanno trasformato in un simbolo di resilienza. Il suo messaggio va ben oltre i confini dello sport: parla di umanità, coraggio e desiderio di vivere.
Il suo esempio è studiato e citato in convegni, libri, documentari, diventando fonte d’ispirazione per chi affronta difficoltà fisiche o emotive. In questo senso, Zanardi ha ridefinito il significato stesso di successo nello sport, mettendo al centro il valore umano e la capacità di trasformare il dolore in energia positiva.
Conclusione: lo sport come forma di vita
La storia di Alessandro Zanardi dimostra che lo sport può essere molto più di una semplice competizione. Può diventare strumento di guarigione, mezzo per superare le avversità, motore di cambiamento personale e sociale. Attraverso le sue imprese, Zanardi ha portato il concetto di sport a un livello superiore, trasformandolo in una forma di vita.
La sua è una testimonianza potente di come la passione, la dedizione e il coraggio possano riscrivere il destino di una persona. In un mondo in cui lo sport spesso viene associato solo alla vittoria o alla performance, Alex Zanardi ci ricorda che la vera forza sta nel non smettere mai di credere nei propri sogni. E in questo, è davvero un campione senza tempo.
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custodidelbosco · 16 days ago
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Ambiente. Un viaggio alla scoperta del nostro pianeta e del nostro ruolo nel preservarlo.
Benvenuti nel primo post del nostro blog dedicato all’ambiente! Oggi iniziamo con una domanda apparentemente semplice, ma profondamente significativa: che cos’è l’ambiente? L’ambiente è tutto ciò che ci circonda: l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, la terra che calpestiamo, le piante, gli animali e gli ecosistemi che rendono il nostro pianeta unico e meraviglioso. È un sistema complesso e interconnesso, in cui ogni elemento, dal più piccolo insetto alla più vasta foresta, gioca un ruolo cruciale per mantenere l’equilibrio naturale.
L’ambiente: un patrimonio universale L’ambiente non è solo uno sfondo della nostra vita, ma è la base stessa della nostra esistenza. Ci fornisce risorse essenziali come cibo, acqua e materie prime, regola il clima, purifica l’aria e ospita una biodiversità straordinaria. Senza un ambiente sano, la vita sulla Terra sarebbe impossibile. Ma l’ambiente è anche un patrimonio culturale e spirituale. I paesaggi che ammiriamo, i suoni della natura che ci rilassano, i luoghi che ci ispirano: tutto questo fa parte del nostro legame emotivo con il pianeta. Proteggere l’ambiente significa quindi preservare non solo la nostra sopravvivenza, ma anche la nostra identità e il nostro benessere.
Le sfide ambientali di oggi: un’emergenza globale Purtroppo, l’ambiente è sotto pressione come mai prima d’ora. L’inquinamento, la deforestazione, il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e l’esaurimento delle risorse naturali sono solo alcune delle sfide che dobbiamo affrontare. Questi problemi non riguardano solo la natura, ma hanno un impatto diretto sulla nostra salute, economia e qualità della vita.
Il cambiamento climatico, in particolare, è una minaccia senza precedenti. L’aumento delle temperatures globali, l’innalzamento del livello del mare e gli eventi meteorologici estremi stanno già colpendo milioni di persone in tutto il mondo. Se non agiamo ora, le conseguenze saranno catastrofiche per le generazioni future.
Cosa possiamo fare? Il potere delle azioni individuali e collettive La buona notizia è che ognuno di noi può fare la differenza. Piccoli gesti quotidiani, come ridurre i rifiuti, risparmiare energia, scegliere prodotti sostenibili e sensibilizzare gli altri, possono avere un grande impatto. Ecco alcune azioni concrete che puoi intraprendere:
Riduci il consumo di plastica: usa borse riutilizzabili, bottiglie di vetro e prodotti senza imballaggi eccessivi.
Risparmia energia: spegni le luci quando non servono, scegli elettrodomestici a basso consumo e utilizza fonti rinnovabili.
Scegli una dieta sostenibile: riduci il consumo di carne, preferisci prodotti locali e di stagione.
Partecipa a iniziative ambientali: unisciti a gruppi di volontariato, pianta alberi o partecipa a campagne di sensibilizzazione.
Ma le azioni individuali non bastano. È fondamentale sostenere politiche e iniziative che promuovono la protezione dell’ambiente. Dobbiamo chiedere ai governi e alle aziende di assumersi le proprie responsabilità e di adottare misure concrete per ridurre l’impatto ambientale.
Il nostro impegno: un blog per informare, ispirare e agire Questo blog nasce con l’obiettivo di informare, ispirare e coinvolgere. Parleremo di temi come la sostenibilità, le energie rinnovabili, la conservazione della natura, l’economia circolare e molto altro. Vogliamo creare una community di persone appassionate, pronte a fare la differenza per il nostro pianeta. Attraverso articoli approfonditi, consigli pratici, storie di successo e interviste con esperti, cercheremo di offrire una visione completa e stimolante delle sfide e delle opportunità legate all’ambiente. Vogliamo che questo blog sia uno spazio di dialogo e di crescita, dove ognuno possa trovare ispirazione e strumenti per agire.
Un invito all’azione: il pianeta ha bisogno di te L’ambiente è un patrimonio che appartiene a tutti noi. Proteggerlo non è solo una responsabilità, ma un’opportunità per costruire un futuro migliore. Unisciti a noi in questo viaggio: insieme possiamo fare la differenza. Grazie per aver letto il nostro primo post! Non dimenticare di seguirci per restare aggiornato e condividere le tue idee nei commenti. Il pianeta ha bisogno di te. 🌍💚
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pier-carlo-universe · 17 hours ago
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Dal 1945 a oggi, il 25 aprile è la memoria viva della libertà e della Resistenza. Un giorno di storia, coscienza e futuro. Scopri di più su Alessandria today.
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carmenvicinanza · 24 days ago
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Marge Piercy
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Marge Piercy, scrittrice e attivista femminista, pacifista e ecologista, ha pubblicato diciannove libri di poesie e diciassette romanzi che, affrontando temi universali, spaziano dalla narrativa storica alla fantascienza.
Il suo romanzo Woman on the Edge of Time del 1976, è considerato il primo lavoro cyberpunk.
Nel 1993 le è stato conferito il prestigioso Premio Arthur C. Clarke per il suo romanzo He, She and It, che in italiano è tradotto con il titolo di Cybergolem.
Anche nella poesia, scritta in versi liberi, si coglie lo stesso impegno per le questioni sociali e ambientali che riempiono i suoi romanzi.
The Moon is Always Female del 1980, è un classico del movimento femminista.
Ha anche scritto opere teatrali, saggi, un’autobiografia e curato antologie di poesia. Ha lavorato a lungo come critica per il Tikkun Magazine.
Nata il 31 marzo 1936 a Detroit, è ebrea da parte di madre ed è stata cresciuta secondo i dettami di questa religione. Suo nonno era un sindacalista assassinato mentre si batteva per i diritti dei lavoratori. Dalla nonna, nata in Lituania, ha appreso l’amore per la narrazione e dalla madre quello della poesia. Da bambina ha avuto problemi di salute e nell’isolamento dovuto dalla malattia, aveva trovato rifugio nei libri.
È stata la prima persona della sua famiglia a frequentare il college, grazie a una borsa di studio, ha potuto studiare all’Università del Michigan, dove veniva bullizzata per il suo aspetto fisico. Grazie alla vincita di un premio letterario è riuscita a mantenersi agli studi e completare un Master alla Northwestern.
Col primo marito si era trasferita in Francia, ma ben presto si erano separati. Tornata negli Stati Uniti, a Chicago, sola e indigente, aveva svolto diversi lavori e iniziato ad avvicinarsi al movimento per i diritti civili.
Furono anni duri, in cui non riusciva a farsi pubblicare, era una giovane divorziata di ventitré anni, povera e col desiderio di scrivere narrativa politica, di donne della classe operaia e del loro posto nella società. Argomenti troppo scomodi per i tempi.
Ha svolto ricerche sulla CIA, indagato sulle strutture di potere e contribuito a fondare la NACLA (North American Congress on Latin America). Attiva nel movimento Students for a Democratic Society di cui è stata referente nell’ufficio regionale di New York, ha fondato la sezione Movement for a Democratic Society a Brooklyn.
Stanca della metropoli, della vita frenetica e dell’inquinamento, le avevano diagnosticato poco tempo a causa di una malattia cronica che l’ha confinata a letto per lungo tempo, nel 1971 si è trasferita a Cape Cod cercando un ambiente salubre.
Nel 1976 ha divorziato col secondo marito, con cui aveva avuto una relazione aperta e condiviso tanta militanza culturale.
Ha faticato molto per farsi pubblicare, la sua scrittura era considerata troppo femminista, troppo politica. I suoi libri hanno cominciato a circolare e avere successo con la diffusione dei movimenti femministi, di cui è diventata un importante riferimento.
Nei suoi romanzi le protagoniste sono essenzialmente donne appartenenti a classi sociali svantaggiate, che lottano per trovare la propria identità, contro una società repressiva, che si ribellano al controllo esercitato dagli uomini e lavorano sulla propria consapevolezza attraverso l’esplorazione di sessualità e relazioni.
Le sue poesie sono più autobiografiche e riflettono il modo in cui la sua vita e le sue convinzioni sono cambiate nel corso del tempo.
Ve ne sono anche di carattere più politico. Gli argomenti trattati sono diversi, vanno dalla critica alla disuguaglianza lavorativa all’oggettivazione sessuale, dall’aborto alla violenza di genere. L’intensità dei toni e le sue posizioni radicali non l’hanno mai fatta amare dalla critica.
Le sue poesie sono, invece, diventate talmente note che vengono lette durante matrimoni, cerimonie, commemorazioni e stampate sui magneti attaccati ai frigoriferi.
Si��considera un’ebrea ricostruzionista, corrente che unisce il rispetto delle tradizioni all’idea dell’uguaglianza tra uomo e donna, la formula che meglio si concilia con le sue convinzioni femministe.
L’ebraismo ha influenzato e continua ad influenzare tutti gli aspetti della sua vita, dalle sue opere alla sua più generale visione del mondo, sostiene che il suo approccio religioso abbia rinforzato il suo femminismo e la sua consapevolezza ecologica.
Attiva in diversi gruppi che offrono supporto alle donne, si oppongono alla guerra e finanziano ricoveri per persone bisognose, promuove eventi e incontri per la comunità ebraica di Cape Cod.
Insieme al terzo marito, Ira Wood, è proprietaria della casa editrice indipendente Leapfrog Press.
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bernar-dino-galgano · 25 days ago
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Professionista poliedrico con esperienza pluriennale nel settore culturale, artistico e tecnico.
Dino è un professionista dinamico e appassionato, con una vasta esperienza maturata in diversi settori. La sua carriera è caratterizzata da una forte dedizione al territorio e un costante impegno civico. Nonostante un periodo di inattività di anni, Dino possiede un bagaglio di competenze tecniche e creative di alto livello, che lo rendono una risorsa preziosa per qualsiasi organizzazione. Punti…
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fedelando · 1 month ago
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LA SOLITUDINE CHE CURA: UN VIAGGIO TRA
MEDICINA, LETTERATURA E IMPEGNO SOCIALE
Interessante convegno domenica 30 marzo a Ruviano
presso il Centro Polifunzionale della frazione Alvignanello
RUVIANO - "Può la solitudine essere essa stessa benefica, una cura?", sarà il tema di un interessante dibattito tra neuroscienze, letteratura e impegno sociale che si terrà domenica 30 marzo alle ore 10.00 presso il Centro Polifunzionale Comunale della frazione Alvignanello di Ruviano (via Crocelle 1). Un confronto di grande rilevanza culturale e scientifica organizzato dal Lions Club Piedimonte Matese in collaborazione con l’Associazione FUSIS, Associazione di ricerca scientifica attiva dal 1989, e la Pro Loco Raiano.
L'evento, che si annuncia come un viaggio tra discipline apparentemente lontane, vedrà esperti e professionisti interrogarsi a più voci, partendo dalla pubblicazione dell’edizione italiana del libro “La cura della solitudine. L’assistenza sanitaria centrata sulla persona” di Stephen Buetow, a cura dei neuropsichiatri infantili Domenico e Rocco Mario Bove.
Sarà infatti lo stesso neuropsichiatra e già docente della SUN (Seconda Università degli Studi di Napoli, oggi Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli") prof. Rocco Mario Bove a chiedersi in pubblico se sia tempo di "Ripensare la solitudine", mentre il dott. Domenico Bove dimostrerà come le "Forme della solitudine" abitino le nostre menti. La scrittrice e poetessa, nonché operatrice culturale dott.ssa Michela Pietropaolo guiderà il pubblico invece in un salotto letterario ideale, e Ciro Puglia, del Lions Club Afragola Castello Angioino, porterà l'attenzione sui bambini con bisogni speciali, troppo spesso lasciati soli nella loro diversità.
A fare da fil rouge, la giornalista e docente dott.ssa Federica Landolfi, mentre introdurranno il convegno la dott.ssa Antonella Croci e l’avvocato Concetta Ruzzo, rispettivamente presidente e vicepresidente del Lions Club Piedimonte Matese; il sindaco di Ruviano Angelo Coppola e il presidente della Pro Loco Raiano Pasquale Di Meo.
Al termine dell’incontro, chi vorrà, potrà prendere parte ad una visita guidata della Torre di Ruviano e delle vie del borgo. Un’occasione per riflettere su un tema complesso e attuale, con contributi multidisciplinari che ne esploreranno le sfaccettature più significative.
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massimoseveroni25 · 1 month ago
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Massimo Severoni: Un Pioniere nella Finanza, nel Turismo e nella Leadership
Il successo non è solo questione di competenza; è anche avere una visione chiara, essere flessibili e saper innovare. Massimo Severoni incarna tutte queste qualità, lasciando un segno in diversi settori grazie al suo approccio creativo. Che si tratti di finanza, turismo o sviluppo del team, il suo lavoro è sinonimo di eccellenza. I suoi progetti generano un valore concreto per clienti e aziende, dimostrando l’importanza dell’innovazione e di strategie intelligenti nel mondo di oggi.
Competenza Finanziaria per la Crescita
Nell’attuale economia complessa, garantire la sicurezza finanziaria richiede pianificazione, intuizione e una guida esperta. Con Massimo Severoni Servizi Finanziari, individui e aziende possono usufruire di soluzioni finanziarie su misura, pensate per la crescita e la stabilità. Dagli investimenti all’ottimizzazione delle risorse, fino alla gestione delle difficoltà economiche, Massimo offre strategie semplici ed efficaci che portano a risultati tangibili. Il suo lavoro non si limita alla pianificazione finanziaria, ma punta a costruire un futuro in cui le persone possano avere fiducia nella propria situazione economica.
Esperienze di Viaggio Esclusive e Personalizzate
Il turismo non è solo visitare nuovi luoghi, ma vivere esperienze coinvolgenti e memorabili. Con Massimo Severoni Turismo, i viaggiatori possono scoprire lusso, autenticità e profondità culturale in ogni avventura. Dalle destinazioni selezionate con cura agli itinerari personalizzati, l’esperienza turistica di Massimo trasforma il viaggio in una vera e propria arte. Che si tratti di avventura, relax o un mix di entrambi, il suo approccio garantisce un’esperienza unica, senza stress e indimenticabile.
Potenziare i Team per Elevare il Successo
Un team solido è il pilastro di ogni impresa di successo. Massimo Severoni Team è dedicato a sviluppare la leadership, promuovere la collaborazione e ottenere prestazioni elevate. Attraverso mentoring, crescita professionale e strategie di team-building, Massimo aiuta aziende e individui a sbloccare il loro massimo potenziale. Il suo metodo va oltre la gestione tradizionale: è una filosofia basata sulla costruzione di squadre resilienti e motivate, pronte ad affrontare qualsiasi sfida.
Un’Eredità di Innovazione ed Eccellenza
Ciò che distingue Massimo Severoni è la sua capacità di combinare competenze in diversi settori, dando vita a progetti che ridefiniscono gli standard. Il suo impatto nella finanza, nel turismo e nello sviluppo aziendale non riguarda solo il successo, ma la creazione di un futuro innovativo. Con un impegno costante verso la qualità, la visione e il progresso, continua a ispirare, innovare e guidare il cambiamento.
Se cerchi consulenza finanziaria, un’esperienza di viaggio straordinaria o strategie per costruire un team vincente, Massimo Severoni è il nome su cui contare per l’eccellenza in ogni ambito.
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avvloscerbo · 1 month ago
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Il Principio dell'Integrazione o Reimmigrazione: Analisi della Decisione della Commissione Territoriale di Vicenza
📰 Nuovo articolo sul blog! 📌 **Titolo:** Il Principio dell'Integrazione o Reimmigrazione: Analisi della Decisione della Commissione Territoriale di Vicenza 📝 **Anteprima:**  Il Principio dell'Integrazione o Reimmigrazione: Analisi della Decisione della Commissione Territoriale di Vicenza L'immigrazione è una delle sfide più complesse e attuali per le società moderne. Le politiche migratorie si trovano di fronte alla necessità di bilanciare l'accoglienza con l'integrazione, evitando fenomeni di marginalizzazione e disagio sociale. In questo contesto, il principio dell'integrazione o reimmigrazione si propone come una soluzione innovativa e concreta, basata su tre pilastri fondamentali: lavoro, lingua e rispetto delle regole. 1. L'Integrazione come Obiettivo Primario L'integrazione degli stranieri non deve essere un'opzione, ma un dovere. Chiunque scelga di stabilirsi in Italia deve dimostrare un impegno tangibile nel processo di integrazione, partecipando attivamente alla vita sociale, economica e culturale del Paese. Questo processo si basa su: Lavoro: Avere un'occupazione regolare e dimostrare la capacità di autosostentamento è una condizione essenziale per l'integrazione. Lingua: La conoscenza della lingua italiana è imprescindibile per l'interazione con le istituzioni e per l’inserimento sociale. Rispetto delle Regole: L'adesione ai principi giuridici e ai valori democratici è un elemento determinante per essere parte integrante della società. 2. La Protezione Speciale e il Caso di Vicenza Un esempio significativo di applicazione di questi principi si trova nella decisione della Commissione Territoriale di Vicenza del 18 febbraio 2025. Il richiedente, un cittadino marocchino, ha ottenuto un permesso di soggiorno per protezione speciale sulla base del forte radicamento sociale e lavorativo in Italia. La decisione è stata motivata dalla dimostrazione di una stabile occupazione, dalla conoscenza della lingua e dal rispetto delle norme locali. Questo caso dimostra che l’integrazione non è solo un criterio astratto, ma una realtà misurabile. 3. Il Principio della Reimmigrazione Se l'integrazione è un diritto per chi dimostra impegno e merito, deve anche esistere il principio della reimmigrazione per chi non rispetta i requisiti minimi. Questo concetto prevede il ritorno nel Paese d’origine di coloro che: Non hanno intrapreso un percorso di integrazione. Non possiedono un’occupazione regolare e vivono esclusivamente di sussidi. Sono coinvolti in attività illecite o non rispettano le regole della convivenza civile. La reimmigrazione deve avvenire in maniera strutturata, attraverso programmi di rimpatrio assistito e accordi con i Paesi d’origine, evitando situazioni di clandestinità e disagio sociale. 4. Conclusioni: Un Modello Sostenibile per l’Immigrazione Il principio dell'integrazione o reimmigrazione si pone come una soluzione equilibrata alle sfide migratorie, garantendo opportunità a chi dimostra volontà e capacità di integrarsi e, al contempo, evitando l’irregolarità e l’assistenzialismo improduttivo. L’Italia ha bisogno di un modello migratorio fondato su criteri oggettivi e verificabili, che permetta una gestione efficace e sostenibile dei flussi migratori. L’attuazione di questo modello richiede un impegno istituzionale concreto, con politiche che incentivino l’integrazione attraverso formazione, opportunità lavorative e supporto linguistico, e al contempo prevedano meccanismi chiari e attuabili per la reimmigrazione di chi non soddisfa i criteri richiesti. Avv. Fabio Loscerbo - Lobbista registrato in materia di Migrazione e Asilo presso il Registro per la Trasparenza dell'Unione Europea – ID: 280782895721-36 🔗 **Leggi l'articolo completo qui:** [http://loscerbo.blogspot.com/2025/03/il-principio-dellintegrazione-o.html](http://loscerbo.blogspot.com/2025/03/il-principio-dellintegrazione-o.html)
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magliacal · 1 month ago
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La magia di Anfield: I giovani talenti che stanno scrivendo la nuova storia del Liverpool
I.Introduzione 
Liverpool, una città che respira calcio e vive di passione, si trova oggi all’alba di una nuova era. La sua storia è intrecciata con quella del Liverpool Football Club, un’istituzione che non è solo una squadra, ma un simbolo di identità, orgoglio e resilienza. Oggi, però, il fulcro di questa narrazione si sposta verso una nuova generazione di talenti, giovani giocatori che portano con sé sogni ambiziosi e un potenziale inesplorato. Questi ragazzi non sono solo il futuro del club, ma rappresentano una speranza concreta per una rinascita sportiva ed economica.
Il calcio, infatti, non è solo un gioco: è un motore che muove economie, crea opportunità e unisce comunità. E in questo contesto, la nuova generazione del Liverpool si trova a giocare un ruolo cruciale. Non si tratta solo di segnare gol o vincere trofei, ma di diventare protagonisti di un cambiamento più ampio, capace di influenzare il tessuto sociale e finanziario della città.
In questo articolo, esploreremo come il talento di questi giovani stia ridefinendo le regole del gioco, non solo sul campo, ma anche fuori da esso. Attraverso storie di impegno, sacrificio e successo, scopriremo come il calcio possa essere una leva per il rilancio di una città e come Liverpool stia investendo nelle sue nuove stelle per costruire un futuro luminoso.
La nuova generazione del Liverpool non è solo una promessa: è una realtà in divenire, pronta a lasciare il segno. E il loro talento, unito alla visione di chi li guida, potrebbe essere la chiave per un nuovo capitolo di gloria.
II. Il ruolo dei giovani nello sviluppo economico 
Nel contesto del Liverpool Football Club, la "regola di Giovanni" rappresenta una filosofia innovativa che mira a trasformare l’economia del club e della città attraverso il talento giovanile e la valorizzazione della completini calcio. Questo approccio, ispirato da una visione a lungo termine, si basa su tre pilastri fondamentali: investimento nei giovani, innovazione strategica e identità culturale.
Investimento nei giovani
La regola di Giovanni pone al centro i giovani talenti, considerandoli non solo come futuri calciatori, ma come motori economici. Attraverso l’accademia giovanile e programmi di formazione avanzati, il Liverpool sta creando una generazione di giocatori in grado di competere ai massimi livelli. Questo investimento si traduce in un ritorno economico significativo, sia attraverso la vendita di giocatori di valore, sia attraverso il successo sportivo che attira sponsorizzazioni e tifosi.
Innovazione strategica
Il club ha adottato tecnologie all’avanguardia, come l’analisi dei dati e la realtà virtuale, per ottimizzare le prestazioni dei giovani e ridurre i rischi di infortuni. Inoltre, il Liverpool sta esplorando nuove fonti di reddito, come i partenariati internazionali e i progetti di sostenibilità, che contribuiscono a diversificare l’economia del club.
Identità culturale: la maglia Liverpool
La maglia Liverpool non è solo una divisa: è un simbolo di appartenenza e orgoglio. La regola di Giovanni prevede di sfruttare questo potenziale culturale per creare un’economia basata sulla passione dei tifosi. Attraverso il merchandising, gli eventi e le iniziative comunitarie, il Liverpool sta trasformando la maglia in un veicolo di crescita economica e sociale.
Unendo questi elementi, la regola di Giovanni sta guidando un vero e proprio rivolgimento economico, che non si limita al calcio, ma si estende alla città di Liverpool. Questo approccio dimostra come il talento giovanile e l’identità culturale possano diventare strumenti potenti per costruire un futuro prospero e sostenibile.
III. Le iniziative per valorizzare il talento giovanile 
Il Liverpool Football Club, consapevole dell’importanza di investire nelle nuove generazioni, ha messo in campo una serie di iniziative mirate a individuare, formare e valorizzare i giovani talenti. Questi programmi non si limitano al semplice sviluppo delle abilità calcistiche, ma puntano a creare una cultura del talento che coinvolga l’intera comunità e contribuisca alla crescita del club e della città.
Uno degli strumenti chiave è l’accademia giovanile del Liverpool, un centro d’eccellenza che offre ai ragazzi un percorso formativo completo, sia sul campo che fuori. Qui, i giovani giocatori non solo affinano le loro tecniche, ma ricevono anche un’educazione scolastica e un supporto psicologico, per garantire uno sviluppo equilibrato. L’obiettivo è formare atleti completi, capaci di affrontare le sfide del calcio moderno con maturità e professionalità.
Inoltre, il club collabora con scuole locali e organizzazioni sportive per individuare talenti in età precoce. Attraverso tornei, clinic e programmi di scouting, il Liverpool cerca di dare opportunità a ragazzi di ogni estrazione sociale, promuovendo l’inclusione e la diversità. Questo approccio non solo amplia il bacino di talenti, ma rafforza anche il legame tra il club e la comunità.
Un altro aspetto fondamentale è l’investimento in tecnologia e innovazione. Il Liverpool utilizza strumenti avanzati, come l’analisi dei dati e la realtà virtuale, per monitorare le prestazioni dei giovani e personalizzare i loro allenamenti. Questi strumenti permettono di ottimizzare il potenziale di ogni giocatore, riducendo al contempo il rischio di infortuni.
Infine, il club promuove iniziative per preparare i giovani al futuro, anche al di fuori del calcio. Programmi di formazione professionale e corsi di leadership aiutano i ragazzi a sviluppare competenze trasversali, utili per qualsiasi carriera scelgano di intraprendere. Questo approccio olistico riflette la visione del Liverpool: i giovani non sono solo giocatori, ma individui con un potenziale illimitato.
Queste iniziative dimostrano come il Liverpool non stia solo cercando di vincere partite, ma stia costruendo un futuro solido, basato sul talento, l’innovazione e l’impegno verso la comunità.
IV. Le sfide da superare 
Nonostante il potenziale e le opportunità offerte ai giovani talenti del Liverpool, il percorso verso il successo non è privo di ostacoli. Una delle principali sfide è la concorrenza sempre più agguerrita nel mondo del calcio moderno. Con club di tutto il mondo che investono ingenti risorse per scoprire e sviluppare giovani promesse, i ragazzi del Liverpool devono dimostrare di essere non solo talentuosi, ma anche resilienti e determinati.
Un’altra difficoltà è rappresentata dalla pressione psicologica a cui sono sottoposti i giovani giocatori. Passare dalle categorie giovanili alla prima squadra, o addirittura al calcio professionistico, richiede una grande maturità emotiva. La paura di deludere le aspettative, il confronto con giocatori affermati e la gestione dei media possono diventare un peso significativo.
Inoltre, il rischio di infortuni è una minaccia costante per i giovani atleti. Un infortunio grave può interrompere una carriera promettente, soprattutto se non gestito con attenzione. Il club deve quindi bilanciare l’ambizione di far crescere i talenti con la necessità di proteggere la loro salute fisica e mentale.
Un’altra sfida è legata alla sostenibilità economica dei programmi giovanili. Investire in accademie e strutture di alto livello richiede risorse significative, e non sempre i risultati sono immediati. Il Liverpool deve quindi continuare a trovare un equilibrio tra investimenti a lungo termine e la necessità di risultati a breve termine.
Infine, c’è il tema dell’inclusione e dell’accesso alle opportunità. Non tutti i giovani talenti hanno la possibilità di accedere a programmi di formazione di alto livello a causa di barriere economiche, sociali o geografiche. Il club deve lavorare per garantire che il talento sia l’unico criterio per il successo, creando percorsi accessibili per tutti.
Superare queste sfide richiede una visione a lungo termine, un impegno costante e una collaborazione tra il club, i giovani giocatori e la comunità. Solo così il Liverpool potrà continuare a essere un faro per i talenti emergenti, trasformando le difficoltà in opportunità di crescita.
V.Conclusione 
La nuova generazione del Liverpool Football Club si erge come una speranza rinnovata, non solo per i tifosi del fabled club, ma anche per la città di Liverpool stessa. I giovani talenti che ora emergono dal sistema di formazione del club rappresentano il frutto di anni di investimento, strategia e passione, e sono destinati a lasciare un'impronta indelebile sul palco del calcio mondiale.
Abbiamo visto come questi giovani non sono solo futuri calciatori, ma anche potenziali embassador di una città che si reinventa. Attraverso il loro talento e impegno, Liverpool può aspirare a ripristinare la sua antica gloria e contemporaneamente a lanciare un messaggio di fiducia e rinascita. Le iniziative prese dal club per valorizzare il talento giovanile sono state illustrate, evidenziando un impegno crescente verso una formazione completa e una preparazione adeguata ai desideri del mondo del football contemporaneo.
Tuttavia, come abbiamo analizzato, il cammino verso il successo è disseminato di sfide. La concorrenza è serrata, la pressione psicologica è alta, e il rischio di infortuni è sempre presente. Ma proprio affrontando queste difficoltà che i veri leader si rivelano, e il Liverpool, con la sua lungimiranza e determinazione, è ben preparato per affrontare questi ostacoli.
Quindi, mentre ci immergiamo nella storia ancora da scrivere di questi giovani talenti, dobbiamo fare affidamento sulla loro passione, sulla loro resistenza e sulla loro voglia di combattere. La nuova generazione del Liverpool è pronta a prendere il testimone, e con essa, la speranza di un futuro migliore per il calcio e per la città di Liverpool. Insieme, possiamo attendere con ansia di vedere quali meraviglie saranno capaci di realizzare, perché la storia del Liverpool Football Club è lungi dall'essere conclusa, e la sua nuova generazione è appena all'inizio del suo incredibile viaggio.
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