#Educazione alla cittadinanza
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Alessandria - Incontro con i Carabinieri alla scuola elementare “Caduti per la libertà”.
Gli alunni delle classi quinte e i loro insegnanti hanno avuto occasione di riflettere su argomenti di stretta attualità, come la cultura della legalità e i problemi legati al bullismo, accompagnati dal Comandante della Stazione di Alessandria Cristo, Ma
Gli alunni delle classi quinte e i loro insegnanti hanno avuto occasione di riflettere su argomenti di stretta attualità, come la cultura della legalità e i problemi legati al bullismo, accompagnati dal Comandante della Stazione di Alessandria Cristo, Maresciallo Sara Peluso.L’evento rientra nel progetto di formazione che prevede il contributo dei Carabinieri negli incontri didattici presso le…
#Alessandria#Alessandria today#Arma dei Carabinieri#bullismo#Carabinieri Alessandria#collaborazione scuola-forze dell&039;ordine#contrasto al bullismo#Cultura della Legalità#difesa dei più deboli#diritti e doveri#Educazione alla cittadinanza#educazione alla sicurezza#Educazione civica#educazione scolastica#formazione scolastica#Google News#importanza della legalità#incontri con le istituzioni#incontri didattici#incontri educativi.#incontro Carabinieri#istituzioni e scuola#italianewsmedia.com#legalità e giovani#Maresciallo Sara Peluso#Pier Carlo Lava#prevenzione bullismo#prevenzione reati giovanili#progetto formazione#protezione minori
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Da vari mesi sembra che il terreno di conflitto principale rispetto a questo governo e alle sue scelte politiche sia quello della libertà di espressione, di manifestazione, di dissenso. Questo piano ovviamente va difeso (e la solidarietà di amici e compagni e gli avvocati sono oro), ma se riduciamo le nostre critiche e le nostre lotte a questo piano, il rischio è di ridurle a una resistenza difensiva. La libertà di opinione, di insegnamento, di manifestazione, di dissenso, sono il minimo sindacale. Le lotte importanti da fare sono quelle per la giustizia, per allargare i diritti. E in questo momento la lotta più importante da fare è quella contro il neonazionalismo di questo governo. Nella scuola e fuori dalla scuola in questo momento l'ingiustizia più grande contro cui combattere è quella per cui in classe abbiamo studenti nati in Italia, che studiano da anni in Italia, che non hanno la cittadinanza italiana. La scuola italiana è in questo momento de facto un'educazione al razzismo. Quella per lo ius soli, o lo ius scholae sono le lotte fondamentali, come quella contro i respingimenti in mare. Per questa ragione per me va criticato il ministro Valditara. Per le nuove linee di educazione civica, per le classi di italiano potenziato, l'idea di integrazione come assimilazione, per il suo sostegno a Salvini nel processo di Palermo. Non solo in nome della libertà di espressione, ma in nome di un'idea diversa di società, di mondo, di giustizia, in cui tra essere italiani, singalesi, austriaci, peruviani, ghanesi, estoni, eritrei, non c'è nessuna differenza. Il nostro compito è educare a questo riconoscimento, educare a questa giustizia, alla realtà che impariamo nelle classi tutti i giorni da persone di otto o quindici anni. Christian Raimo, Facebook
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Il ministro Gino
Attanagliato dal sospetto che gli preferissimo Nordio e Sangiuliano, il ministro Lollobrigida ce l’ha messa tutta per entrare nelle nostre grazie. E, dobbiamo riconoscerglielo, ci è riuscito. Le sue uscite su “sostituzione etnica” ed “etnia italiana”, che ne avevano fatto l’idolo del Ku Klux Klan e l’antesignano del generale Vannacci, non erano male. E neppure l’alibi di ferro sfoderato per discolparsene: “Sono ignorante, non razzista”, che poi è il motto dell’intero governo. Ma c’era sempre un che di fuori tema o di fuor d’opera, nelle sue esternazioni, essendo lui il ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare. Mancava una bella scempiaggine attinente alle deleghe spiritosamente assegnategli dalla premier-cognata. E ieri è arrivata nel luogo più consono: il Meeting di Rimini, dove l’uditorio applaudirebbe anche il gobbo del Quarticciolo, il Canaro della Magliana e la saponificatrice di Correggio. Lì, fra le standing ovation, Francesco Lollobrigida detto Gino ha testualmente espettorato: “L’ho detto spesso agli amici degli Stati Uniti, e lo condividono anche loro (lui infatti è solito rivolgersi direttamente alle nazioni, non si sa in quale lingua, e quelle gli rispondono, ndr): sono un grande popolo, ci hanno liberati, ci hanno difesi e lo fanno ancora; ma su una cosa non ci possono insegnare niente, a mangiare”. Già, perché in Italia “c’è una grande educazione alimentare, anche interclassista: infatti da noi spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi perché cercando dal produttore l’acquisto a basso costo comprano qualità”. Basta andare nei negozi di prodotti naturali, biologici, chilometro zero per trovare file di mendicanti da far invidia alla Caritas e a Sant’Egidio. I ricchi invece sono tutti a sfondarsi nei McDonald’s, dai kebabbari e nei baracci più malfamati. Ecco perché il governo ha deciso di moltiplicare i poveri levando il reddito di cittadinanza, negando il salario minimo e lasciando impazzire i prezzi al carrello e alla pompa su pressione della potente lobby dei nullatenenti. Non per far la guerra ai poveri, ma per migliorare la qualità della loro alimentazione e consentire anche agli ex benestanti, finalmente piombati nella miseria, di assaporare le delizie della migliore cucina italiana. Ora, per dire, è allo studio un nuovo sms dell’Inps con le istruzioni per la tessera annonaria Dedicata a Te: “Se sei fortunato avrai 382,5 euro l’anno, ma potrai spenderli solo al banco del contadino e al negozio bio”. Novità anche in quello che leverà il Rdc ai pochi che ancora lo prendono: “Ora che sei diventato o tornato povero, sappi che lo facciamo per migliorare la tua dieta. A proposito: hai mai provato il digiuno intermittente? Mangi la prima settimana e salti le altre tre. È una figata, i ricchi se la sognano”.
Marco Travaglio
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Shirley Chisholm
Voglio essere ricordata come una donna che ha osato essere catalizzatrice di un cambiamento. Non voglio passare alla storia come la prima deputata nera della nazione o la prima donna nera deputata. Mi piacerebbe che dicessero che Shirley Chisholm aveva fegato.
Politica, attivista, educatrice, Shirley Chisholm, è stata la prima donna nera eletta al Congresso degli Stati Uniti.
Unbought and Unbossed, (Non comprata e non comandata) è stato il suo motto che l’ha accompagnata per tutta la vita e che voluto anche sulla tomba.
Prima, durante e dopo i sette mandati alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, dal 1969 al 1983, si è sempre schierata in difesa dei diritti donne e delle minoranze, per la tutela dell’educazione pubblica, dell’infanzia e della sanità, contro le guerre e per giusti salari. Spesso isolata, inimicandosi il suo stesso partito.
Shirley Anita St. Hill nacque a Brooklyn, New York, il 30 novembre 1924, era la maggiore di quattro figlie di genitori immigrati, Charles St. Hill, operaio della Guyana e Ruby Seale, sarta delle Barbados.
Dal 1929 al 1934 ha vissuto dalla nonna in un piccolo villaggio di Barbados, dove ha iniziato le scuole elementari e preso l’accento che l’ha contraddistinta per tutto il resto della sua vita. Tornata a New York ha dovuto affrontare pregiudizi e discriminazioni perché troppo intelligente e troppo combattiva, oltre che nera.
Dopo il diploma alla Brooklyn Girls’ High School, le erano state offerte borse di studio per atenei prestigiosi, ma non potendo gravare sulla famiglia, aveva scelto di frequentare il Brooklyn College, dove si era laureata in lettere con specializzazione in sociologia e spagnolo. All’università aveva vinto diversi premi nella squadra di dibattito e fatto parte della Harriet Tubman Society, dove è iniziato il suo attivismo.
Nel 1949 ha sposato Conrad Q. Chisholm, un investigatore privato da cui aveva preso il cognome che ha portato anche dopo il divorzio, avvenuto nel 1977.
Il suo primo lavoro è stato come insegnante di scuola materna, di sera studiava per il Master in educazione della prima infanzia che ha conseguito alla Columbia University, nel 1951.
È stata direttrice di diverse scuole e poi consulente educativa della New York City Division of Day Care diventando presto un’autorità in materia di istruzione precoce e benessere infantile.
Si è avvicinata alla politica all’inizio degli anni Cinquanta, raccogliendo le istanze delle proteste contro la segregazione razziale e la necessità di portare sempre più donne in rappresentanza.
Ha fatto parte della League of Women Voters, National Association for the Advancement of Colored People (NAACP), Urban League e della sezione locale dei Democratici, da dove ha iniziato effettivamente la sua carriera.
Il suo equilibrio e intelligenza sono stati fondamentali nel delicato lavoro di far comprendere le urgenze più radicali all’establishment, tanto da diventare l’unica interlocutrice credibile per mediare tra il sistema e gruppi come le Black Panthers.
Nel 1960, ha contribuito a formare The Unity Democratic Club, organizzazione interrazziale tra le cui missioni spiccava l’educazione della cittadinanza al processo politico, per spiegare quanto incidesse sulle loro vite, spingendo le persone a registrarsi e a votare.
Ha aderito all’atto fondativo del movimento femminista National Organization for Women ed è stata presidente della sezione di Brooklyn di Key Women of America.
Teneva insieme la lotta femminista con quella di classe. Portava la sua prospettiva di donna nera, figlia di immigrati della classe operaia.
Nel 1964 si è autofinanziata una durissima campagna elettorale estiva strada per strada con un messaggio chiave: voglio servire la mia comunità da dove si giostra il comando. Ha vinto con 18151 voti, con un margine ampio nella corsa a tre contro il candidato liberale e quello repubblicano.
Un prodotto di quella politica è stato la Bedford-Stuyvesant Restoration Corporation, il primo modello di associazione no profit negli Stati Uniti per lo sviluppo di una comunità, per migliorare le condizioni di vita e le opportunità di occupazione in quell’area depressa di Brooklyn.
Ha fatto parte dell’Assemblea dello Stato di New York per tre legislature dove ha presentato cinquanta progetti di legge, di cui otto vennero approvati.
I programmi del suo Seek (Search for Education, Elevation, Knowledge) sono componenti integranti della vita accademica della City University of New York e della State University of NYC. Ha condotto un’accesa battaglia contro i finanziamenti alle scuole private e si è spesa invano per un progetto di legge che voleva rendere obbligatorio, per diventare poliziotti, la frequenza accademica di corsi sui diritti e sulle libertà civili per una cultura del rispetto delle minoranze e dei rapporti interrazziali.
Nel 1968, è stata eletta come rappresentante del Comitato Nazionale Democratico dopo dieci mesi di campagna elettorale durissima trascorsa a raccontare la sua storia di giovane donna immigrata che aveva deciso di sfidare e battere il proprio grande partito. In quel contesto ha coniato lo slogan: Fighting Shirley Chisholm – Unbought and Unbossed. Un manifesto vincente per dire: il mio voto non è in vendita, sono emancipata dalla schiavitù e dal colonialismo e sono una donna forte che non si fa comandare tanto a casa quanto nell’organizzazione politica.
È stata una delle fondatrici del National Women’s Political Caucus nel 1971 e, nel 1977, la prima donna nera e seconda in assoluto a far parte del potente House Rules Committee la commissione che stabilisce come viene dibattuta e emendata ogni proposta di legge.
Nel 1972 si è candidata alle presidenziali senza riuscire ad aggiudicarsi le primarie del Partito Democratico. In questo periodo, è sopravvissuta a tre tentativi di omicidio.
Era osteggiata dall’establishment del partito che voleva promuovere candidati maschi e dagli stessi uomini della comunità nera, che non vedevano di buon occhio una donna in politica. Aveva contro anche i media che la descrivevano come una femminista nera arrabbiata.
È stata la prima donna a partecipare ad un dibattito televisivo per le presidenziali, solo dopo aver fatto ricorso, perché le venivano negati gli spazi pubblici. “Quando mi sono candidata al Congresso, quando mi sono candidata alla presidenza, ho incontrato più discriminazioni come donna che come nera. Gli uomini sono uomini” ha affermato.
Al Congresso ha lavorato per migliorare le opportunità per i residenti, sostenuto l’aumento della spesa per l’istruzione, l’assistenza sanitaria e i servizi sociali. Si è occupata di garantire il salario minimo e si è concentrata sulla discriminazione contro le donne e sui diritti delle popolazioni native.
Si è spesa per la revoca dell’Internal Security Act del 1950 e si è opposta alla guerra del Vietnam e all’espansione dello sviluppo delle armi. È stata una fervente oppositrice della leva militare e ha chiesto un trattamento migliore per i rifugiati haitiani.
Nel 1979 è stata una delle protagoniste della raccolta di figurine da collezione Supersisters, che aveva l’obiettivo di proporre modelli femminili di successo in campo politico, sportivo, sociale e culturale.
Ritiratasi dal Congresso nel 1983, ha insegnato al Mount Holyoke College, ha contribuito a fondare il National Political Congress of Black Women e l’organizzazione Donne afroamericane per la libertà riproduttiva.
Si è trasferita in Florida e nel 1993, ha rifiutato la nomina di Bill Clinton che la voleva ambasciatrice in Giamaica per problemi di salute. Nello stesso anno è stata inserita nella National Women’s Hall of Fame.
Nonostante l’allontanamento dalla scena pubblica e la salute cagionevole, non ha mai fatto mancare la sua voce su temi importanti.
È morta il 1° gennaio 2005, nella sua casa di Ormond Beach, in Florida.
Sulla sua vita sono stati tratti film e documentari.
Al Brooklyn College c’è un progetto che porta il suo nome per promuovere programmi di ricerca sulle donne. Lo Shirley Chisholm Legacy Project mira a promuovere la giustizia climatica e affrontare le sfide interconnesse tra ambiente, povertà, discriminazione razziale e disuguaglianza di genere.
A Brooklyn c’è una statua che la ricorda.
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10 anni di residenza continua nel Paese sono veramente tanti però (detto da una persona che sta aspettando la cittadinanza da anni), per non parlare di chi la cittadinanza non ce l'ha nemmeno dopo essere natə qui. Una riforma è più che necessaria
personalmente non concordo con te, 10 anni non credo siano tanti, credo sia un tempo ragionevole per permettere l'integrazione anche di chi proviene da culture estremamente lontane.
5 anni sono sufficienti per una persona europea, che condivide radici simili a quelle italiane, ma ad esempio una persona che arriva dalla steppa uralica o dall'Africa subsahariana, magari con un livello di educazione scolastica minima, una religione diversa dal cristianesimo, una lingua non indoeuropea, non credo che sia in grado di integrarsi in soli 5 anni
mentre per la cittadinanza alla nascita io sono d'accordo con te, chi nasce su suolo italiano dovrebbe essere italiano a pieno titolo
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Gli ottant'anni dell'ANPI, gli auguri della sede di Fuorigrotta
L'ANPI, l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, compie ottant'anni oggi, 6 giugno 2024. Un traguardo importante, raggiunto con la tenacia e l'impegno di intere generazioni di antifascisti che hanno dedicato la propria vita alla difesa dei valori della libertà, della democrazia e della giustizia sociale. Come nasce l'ANPI, ottant'anni fa... Nata nel 1944, in piena lotta di Resistenza contro il nazifascismo, l'ANPI ha svolto un ruolo fondamentale nella conquista della Liberazione e nella costruzione della Repubblica Italiana. Oggi, dopo ottant'anni, l'ANPI continua ad essere un punto di riferimento fondamentale per la difesa dei valori antifascisti e per la promozione della cultura della memoria. Le attività L'associazione è impegnata su molteplici fronti: - Conservazione della memoria: attraverso la cura dei luoghi della memoria, l'organizzazione di eventi e iniziative, la pubblicazione di libri e riviste, l'associazione soprattutto si batte per custodire la memoria della Resistenza e trasmetterla alle nuove generazioni. - Educazione alla cittadinanza: promuove anche l'educazione alla cittadinanza attiva e responsabile, organizzando incontri, dibattiti e laboratori nelle scuole e sul territorio. - Antifascismo e antirazzismo: si impegna a contrastare ogni forma di intolleranza, discriminazione e razzismo, difendendo i diritti di tutti i cittadini. - Impegno civile e sociale: partecipa attivamente al dibattito pubblico e promuove proposte concrete per una società più giusta e solidale. Gli auguri di Osvaldo Barba, presidente del circolo Anpi 'Claudio Miccoli' di Fuorigrotta Gli ottant'anni dalla nascita dell'associazione viene celebrata dal circolo Anpi 'Claudio Miccoli' di Fuorigrotta tramite le parole del suo presidente, Osvaldo Barba: "Oggi, dopo ottant'anni, i valori dell'ANPI sono ancora più attuali. In un mondo segnato da conflitti, disuguaglianze e minacce alla democrazia, l'ANPI rappresenta un baluardo di antifascismo, un punto di riferimento per chi crede nei principi di libertà, uguaglianza e solidarietà. Rivolgiamo un augurio di buon compleanno all'ANPI, con la speranza che continui a essere un faro di luce per l'Italia e per il mondo intero. In concomitanza col voto per le elezioni europee, l'ANPI rilancia la campagna "Vota Antifascista" allo scopo di votare chi crede in questi importanti valori. L'ANPI Fuorigrotta ed il presidente provinciale Ciro Raia, nel ricordare la persona e memoria di Claudio Miccoli vittima della violenza fascista nel 1978, esprime indignazione per chi ha reminiscenza della Decima Mas (la brigata utilizzata durante la Repubblica di Salò per punire e torturare i partigiani) o di altri riferimenti fascisti come elemento da utilizzare nella propria campagna elettorale. Forse chi lo sta facendo in Campania non ha una conoscenza storica adeguata del periodo. Read the full article
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SCUOLA: FINANZA E AMBIENTE, A PIANA DI MONTE VERNA “S’IMPARA FACENDO”
In corso progetti importanti ed interessanti per formare i cittadini del futuro
Educazione Finanziaria ed Educazione Ambientale, due tematiche interessanti e sempre attuali che continuano ad essere al centro di progetti ideati e realizzati dall’Istituto Comprensivo “Caiatino” di Caiazzo. Strumenti didattici efficaci per la diffusione di una cultura di cittadinanza attiva e consapevole presso le nuove generazioni, che vedono protagonisti proprio i ragazzi, grazie alla dirigente Silvana Santagata, sensibile e sempre più aperta a collaborazioni e sinergie di spessore, e all’impegno e all’egida di docenti attenti e attivi.
In particolare, nell’ambito dell’Educazione Civica, l’Istituto sta portando avanti un progetto di Educazione Finanziaria volto all’acquisizione di competenze economiche anche per i bambini della Scuola Primaria, con particolare riferimento al risparmio personale. Il progetto, avviato nell’anno scolastico 2022 – 2023 nel plesso di Castel Campagnano, ha portato anche, e con la soddisfazione di tutti, alla vincita di un premio in denaro.
Quest’anno, invece, viene svolto in tutte le classi V dell’Istituto sotto la guida dell’insegnante Carmelina Di Meola. Chi ha inventato le monete, che cos’è un reddito, a che cosa serve un conto corrente, perché è importante risparmiare, che cosa sono le tasse e perché bisogna pagarle: partendo dal reddito prodotto da un lavoro, la professoressa, mediante giochi e curiosità, cerca di dare ai bambini risposte che non sempre sono facili da spiegare in tema di monete e finanza. Inoltre, restando in tema, proprio nella giornata di martedì 16 aprile, gli alunni del plesso di Piana di Monte Verna hanno incontrato due rappresentanti dell’Agenzia delle Entrate per affrontare temi e argomenti legati sempre al mondo dell’economia e delle Finanze.
Lo stesso plesso che, nelle stesse ore, ha vissuto anche una interessante giornata dedicata al benessere, promossa in particolare da Sport e Salute nell'ambito del progetto "Sport attiva Kids" a cui il plesso di Piana ha partecipato con la Scuola Primaria. L'obiettivo della giornata è stato promuovere l'attività outdoor, il contatto con la natura, la relazione e la cooperazione tra le diverse classi di alunni e tutte le forme che includono il concetto di benessere, compresa l'alimentazione sana. A tal proposito i bambini, dopo essersi cimentati in vari giochi sportivi, hanno consumato e condiviso la tanto attesa "merenda genuina" proprio all'aria aperta. “L’apprendimento che preferisco – conclude la preside Santagata – learning by doing, imparare facendo, è una delle strategie attive più gratificanti ed efficaci per formare i ragazzi al futuro e per avvicinarli ad un cosciente e consapevole concetto di cittadinanza”.
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The Watercode, conclusione del percorso promosso da Tamat a Castiglione Il 12 marzo si terrà nella scuola primaria “Rasetti” a Castiglione del Lago l’evento conclusivo del percorso formativo sul coding rivolto a tutti stud...
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Al via la nuova edizione di “Delfini Guardiani dell’Isola” il progetto nazionale di educazione ambientale promosso da Marevivo, con il consolidato supporto di MSC Foundation, rivolto alle classi delle scuole primarie delle isole Eolie, Egadi, Elba, Ustica, La Maddalena e della città di Milazzo. Il percorso didattico, grazie alla disponibilità e sensibilità di dirigenti e docenti, coinvolgerà oltre 1600 alunni e alunne in attività finalizzate alla conoscenza e al rispetto dell’ambiente. In particolare, sotto la supervisione degli operatori Marevivo, in collaborazione con insegnanti, esperti e istituzioni locali, i giovanissimi saranno guidati in attività di ricerca d’ambiente e osservazione all’aria aperta, con esperienze a contatto con la natura, nei sentieri, nei boschi e sulle spiagge, uscite in barca per scoprire il proprio territorio da una prospettiva diversa, o ancora incontri con chi lavora in mare e per il mare, dai pescatori agli uomini e alle donne della Guardia Costiera, fino ai rappresentanti dei Parchi Nazionali e delle Aree Marine Protette coinvolti, che con il loro lavoro ricordano ogni giorno l’importanza della tutela della biodiversità All’esperienza outdoor si affiancano laboratori in classe per implementare e perfezionare quanto appreso grazie a metodologie attive e coinvolgenti e al supporto del "Blue Corner" donato da Marevivo a tutte le scuole partecipanti: un vero e proprio “angolo di mare” con attrezzature e materiali didattici specifici per supportare alunni e docenti sia durante le attività con gli operatori, sia in autonomia. Ogni studente riceverà, inoltre, materiali prodotti appositamente per il progetto e gli insegnanti avranno un kit di schede didattiche e di approfondimento tematico utili anche per trarre spunti per attività da fare con la classe. Al termine del percorso, i giovanissimi riceveranno il distintivo di “Guardiani dell’Isola”, che darà loro il diritto (e il dovere) di presentarsi, senza accompagnatori adulti, presso il proprio Comune o la Capitaneria di Porto per segnalare eventuali criticità di carattere ambientale. L’obiettivo generale del progetto è quello di migliorare la conoscenza degli aspetti naturalistici, archeologici e ambientali dei territori coinvolti, e ricordare l’importanza delle tradizioni locali, per rafforzare il legame di appartenenza, comprendere il valore della tutela regolamentata e accrescere anche nei più piccoli l’interesse e la voglia di impegnarsi in eventi di cittadinanza attiva. Novità dell’edizione 2024 sarà il coinvolgimento, nelle isole di Ustica e nelle Egadi, degli studenti delle scuole secondarie di primo grado che saranno impegnati in alcune delle attività previste e in operazioni di beach clean-up. «“Delfini Guardiani dell'isola” è un progetto che ci sta particolarmente a cuore, pensato guardando ai cittadini più piccoli e potendo contare sulla preziosa collaborazione delle istituzioni scolastiche», ha affermato Laura Gentile, coordinatrice nazionale del progetto per Marevivo. «Quello che proponiamo ad alunni e docenti non è solo un percorso di conoscenza dell'ambiente naturale e del mare, ma è anche condividere quel processo di riconversione culturale che ci riguarda tutti e che ci può consentire di vivere in armonia con il Pianeta. Perché solo interrogandoci e cambiando nel profondo possiamo ambire a una transizione ecologica che concili i bisogni di equità e giustizia tra esseri umani e tra generazioni e soprattutto la comprensione di come una vita di dignità e benessere dipende da un ambiente sano e dalla disponibilità delle risorse naturali». «La Fondazione MSC si impegna a nutrire la curiosità e la conoscenza dei mari di questi bambini, promuovendo al contempo un senso di responsabilità nelle loro comunità. Dal 2015, la nostra collaborazione con Marevivo ha permesso di formare oltre 7.300 studenti e quasi 800 insegnanti. Attraverso strumenti innovativi e metodi di insegnamento coinvolgenti, ci impegniamo a catturare la
loro immaginazione e a coltivare i semi di un cambiamento duraturo», ha dichiarato il direttore esecutivo MSC Foundation Daniela Picco. Il progetto può contare sulla collaborazione della Marina Militare e della Guardia Costiera e, a livello nazionale, gode del patrocinio della Federparchi e dei Carabinieri Forestali mentre, a livello locale, di quello dei Comuni interessati, delle Aree Marine Protette e dei Parchi Nazionali coinvolti, che supportano le attività e collaborano attivamente per il raggiungimento di tutti gli obiettivi programmati.
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Più Educazione Civica
BANDO SERVIZIO CIVILE - RICERCA TRE VOLONTARI
Il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha pubblicato in data 22 dicembre 2023 il Bando per la selezione dei Volontari di Servizio Civile Universale. https://www.scelgoilserviziocivile.gov.it/leggi-il-bando/ Il Comune di Solbiate Olona partecipa con i seguenti progetti:
SETTORE ASSISTENZA – RETI DI INCLUSIONE
Volontari richiesti 1 SETTORE CULTURA – VOLONTARI NELLE BIBLIOTECHE
Volontari richiesti 2 Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare domanda di partecipazione attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet o smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it
La domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente nella modalità on line sopra descritta entro e non oltre le ore 14.00 del 15 febbraio 2024. È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto ed un’unica sede. Per presentare domanda di partecipazione alla selezione è richiesto il possesso dei seguenti requisiti:
cittadinanza italiana, ovvero di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia;
aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda;
non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.
I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e, ad eccezione del limite di età, mantenuti sino al termine del servizio. Ulteriori dettagli per la presentazione della domanda sono contenuti nel bando consultabile al link: https://www.scelgoilserviziocivile.gov.it/leggi-il-bando/il-testo/ Le procedure selettive prevedono un colloquio, tenuto dai selettori accreditati dell'Ente titolare (Anci Lombardia o Anci Veneto o ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani) e/o dell'Ente d'accoglienza (Comune o Ente indicato nella domanda di partecipazione). Tutti i progetti hanno una durata di 12 mesi e prevedono la certificazione o attestazione delle competenze e un percorso di tutoraggio. Ai volontari è riconosciuto un contributo economico mensile pari a euro 507,30 e l'attestato di fine servizio. Per ulteriori informazioni e visionare l’elenco dei progetti ammessi consultare il sito ANCI: https://www.scanci.it/notizie/dettaglio/bandoserviziocivileuniversale2023scadenzaore1400del15febbraio2024/ o contattare l’Ufficio Servizi Sociali (tel. 0331649516 int. 8) o la Biblioteca – Cultura (tel. 0331649516 int. 0 -0331375165)
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Lucca Film Festlval 2023
Si terrà dal 23 settembre al 1 ottobre il Lucca Film Festival, uno degli eventi di punta del panorama culturale e cinematografico, giunto alla 19^ edizione. Presieduto da Nicola Borrelli, il festival vedrà due concorsi internazionali di lungometraggi e cortometraggi, oltre alla serata del decennale di Lucca Effetto Cinema e il nuovo concorso per cortometraggi, il Lucca Film Festival for Future. A Stefania Sandrelli, che riceverà il Premio Outstanding Woman in Film Award in collaborazione con Donne all’ultimo grido e il Premio alla Carriera del Lucca Film festival, verrà dedicata una rassegna di alcuni dei suoi film più noti, da Io la conoscevo bene (1965) a Divorzio all'Italiana (1961), e una mostra sugli anni Ottanta. Il regista Mario Martone, il 24 settembre, diventerà il protagonista di una masterclass e in serata riceverà il Premio alla Carriera e una speciale onorificenza della Fondazione Giacomo Puccini, oltre alla proiezione di Il giovane favoloso (2014). Il 30 settembre sul palco ci sarà il regista premio Oscar Gabriele Salvatores e anche a lui sarà consegnato il Premio alla Carriera, cui seguirà la proiezione della versione restaurata del film Nirvana. In seconda serata Salvatores parteciperà al decennale di Lucca Effetto Cinema con uno evento dal vivo che il festival organizzerà in Piazza San Michele e che renderà omaggio al suo cinema con scenografie, performance e le musiche dal vivo di Federico De Robertis, oltre alle proiezioni di Educazione siberiana (2013), Tutto il mio folle amore (2019), Il ritorno di Casanova (2023) e Io non ho paura (2003). Il 1 ottobre sarà dedicata a Kim Rossi Stuart, che alla mattina terrà una masterclass e la sera riceverà il Premio alla Carriera del festival. Già vincitore di un David di Donatello, cinque Nastri d'argento e tre Globi d'oro, di Rossi Stuart verranno proiettate tre regie cinematografiche: Anche libero va bene (2005), Tommaso (2016) e Brado (2022). Sono 12 i lungometraggi selezionati che competeranno per l’assegnazione di Miglior lungometraggio, Miglior lungometraggio – Giuria studentesca, Miglior lungometraggio – Giuria popolare e il Premio Marcello Petrozziello, assegnato dalla giuria stampa. Parte della storia del Festival, la sezione Cortometraggi giunge nel 2023 alla XIX edizione e i 12 corti in concorso saranno proiettati in anteprima nazionale e alcuni in prima europea, oltre a 9 film fuori concorso tra cui un’anteprima mondiale. Una novità è il concorso di cortometraggi Lucca Film Festival for Future, frutto anche della rinnovata collaborazione con i festival della rete internazionale “Film For Our Future” e con la rete European network of science communicators, filmmakers, film producers and festival organizers, con l'obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza verso le necessità di una nuova cultura di tutela e valorizzazione dell’ambiente e della natura. I 15 cortometraggi in concorso metteranno in scena le più innovative e interessanti modalità di racconto narrativo, documentario e di animazione, oltre ad essere al centro di un incontro pubblico sul rapporto fra narrazione cinematografica e salvaguardia ambientale, nell’ottica di una ricerca di nuove strade per coinvolgere la cittadinanza e renderla partecipe di un comune sforzo per proteggere il pianeta. Tutta la selezione del concorso 2023 sarà proiettata sia in orario mattutino per le scuole sia in orario pomeridiano per il pubblico, ma durante la settimana del festival sarà disponibile gratuitamente tramite la visione on demand sul portale Festival Scope. Tornano anche gli eventi di LFF Educational, rivolti alle scuole secondarie di primo e secondo grado, che si svolgeranno al mattino e ruoteranno intorno al tema green ma anche ad arte, letteratura e cultura. Ma Lucca Film Festival è anche Lucca Effetto Cinema, da questa edizione coprodotto dal Comune di Lucca e dalla Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest, che anima il centro storico con micro-performance co-prodotte dal festival insieme alle associazioni amatoriali di recitazione e alle compagnie di danza, non solo del territorio ma anche da tutta Italia ed è aperto ai performer, ai pubblici esercizi, ai negozi e agli hotel del centro storico di Lucca. Read the full article
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San Giorgio Monferrato: un esempio di memoria e solidarietà
Conferita la cittadinanza onoraria alla memoria a Giuseppina Gusmano e Felice Pretti.
Conferita la cittadinanza onoraria alla memoria a Giuseppina Gusmano e Felice Pretti. San Giorgio Monferrato, 24 gennaio 2025 – Questa mattina si è svolta una cerimonia di grande significato presso la Scuola Primaria di San Giorgio Monferrato, dove è stata conferita la cittadinanza onoraria alla memoria a Giuseppina Gusmano e Felice Pretti. I due coniugi, riconosciuti nel 2000 come Giusti tra le…
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Luther Standing Bear è uno scrittore e una figura iconica nativa americana: Sioux-Lakota, durante la sua mirabile vita Cavallo Pazzo, Toro Seduto e Buffalo Bill sono solo alcuni dei personaggi della storia del West che hanno incrociato la sua strada. In “Il mio Popolo, i Sioux”, pubblicato dalla Mauna Kea Edizioni, dalla infanzia indiana spensierata Luther passa giovanissimo alla Carlisle Indian School, dove gli viene imposto un nome cristiano e insegnato il mestiere di lattoniere; promuove la educazione occidentale e lo studio della lingua inglese presso la sua gente, consapevole che sia la unica strada per difendersi dagli uomini bianchi, “più numerosi delle formiche”. Dopo aver eccelso come educatore e commesso, lavora con il Wild West Show di Buffalo Bill, lotta per ottenere la cittadinanza americana e, infine, intraprende la carriera di attore a Hollywood.
A tradurre e curare la edizione in italiano di questo grande classico della letteratura nativa americana è Raffaella Milandri, scrittrice, giornalista e nota studiosa dei Nativi Americani. Dice la Milandri: “Questo di Luther Standing Bear è un grande classico citato in tutte le bibliografie sui Nativi Americani, ma non era mai stato tradotto prima in Italia. Occorre dare voce a autori come lui, che hanno difeso la cultura del proprio popolo. Appena potrò mi dedicherò a portare alla luce, per i lettori italiani, altri autori nativi dimenticati”. Raffaella Milandri è anche attivista per i diritti dei Popoli Indigeni e da molti anni si impegna in una campagna divulgativa a favore delle culture native.
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“Educazione alla cittadinanza globale“
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Napoli Est, sport sociale e rigenerazione con SCINN
Sport gratuiti, rigenerazione sociale e riqualificazione di diversi spazi. A Napoli chiude SCINN, Sport Comunità Integrazione Nuove Narrazioni, progetto promosso da una rete di associazioni, scuole e altre realtà con capofila la onlus NEA Napoli Europa Africa e sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD. In tre anni coinvolti circa mille bambini, adolescenti e adulti in diverse discipline, laboratori, workshop e altre esperienze gratuite. SCINN: l'obiettivo del progetto L’intento di coinvolgere persone di ogni età e sollecitarle a rivivere momenti di socialità dopo i mesi più cupi della pandemia è pienamente raggiunto grazie allo sforzo della rete che vede insieme Nuova Polisportiva Ponticelli, Maestri di Strada, Arci Movie Napoli, Partenope Rugby, Aste&Nodi, UISP Napoli e TerradiConfine. SCINN ha operato per includere persone con diverse forme di disabilità attraverso i corsi di sitting volley e il football integrato e ha agevolato l’accesso all’attività fisica a numerosi giovanissimi di famiglie dei quartieri Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio che vivono situazioni di forte fragilità economica e sociale. In ottica di integrazione e nel solco del lavoro contro discriminazioni e razzismo protagonisti i giovani della comunità Rom e di famiglie straniere presenti sul territorio. «Giunge al termine l’esperienza di SCINN. In questi tre anni, grazie a Fondazione CON IL SUD, la NEA e diverse realtà del terzo settore e del mondo scolastico hanno realizzato un ricco programma sportivo completamente gratuito per bambini, giovani e adulti di Napoli Est e hanno restituito alla collettività una palestra abbandonata di Ponticelli, oggi cuore pulsante di sport sociale», evidenzia Annarita Cardarelli dell’associazione NEA Napoli Europa Africa, referente del progetto, che insiste: «L’esperienza di SCINN ha arricchito tanti, associazioni e scuole, istituzioni e cittadinanza ricordando a tutti che lo sport è un efficace veicolo di pace, legalità e inclusione specie in un territorio dove delinquenza, conflitto sociale e abbandono scolastico sono ancora, purtroppo, all’ordine del giorno». Incontri Sfide o obiettivi raggiunti sono stati raccontati nell’evento finale del percorso dal titolo “SCINN A fine do’ munno” che ha visto protagonisti gli alunni e i docenti degli istituti comprensivi Marino Santa Rosa, Russo Solimena, Toti Borsi Giurleo, Porchiano Bordiga, De Filippo, Aldo Moro e Sarria Monti. Essi sono stati coinvolti nei laboratori di educazione alimentare e sensibilizzazione al benessere psicofisico così da provare a contrastare il fenomeno dell’obesità infantile che è purtroppo in continua crescita. All’evento ha preso parte Emmanuele Marigliano, atleta della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico, che ai Mondiali di Manchester 2023 ha ottenuto due bronzi nei 150 metri misti sm3 e nei 50 metri rana sb2 e, di recente, nei Campionati europei di Madeira 2024, ha strappato l’argento nei 50 metri rana sb2. Una storia di forte caparbietà che, attraverso lo sport, ha regalato sogni ed entusiasmo dimostrando che la disabilità non può e non deve essere un ostacolo. Testimonial anche Alessandro Velotto, nato e formatosi a Napoli Orientale, campione di pallanuoto, due volte ai Giochi Olimpici, difensore della nazionale Settebello e attuale giocatore nel Circolo di Marsiglia: l’atleta ha parlato ai tanti protagonisti di SCINN attraverso un caloroso videomessaggio. All’evento hanno preso parte gli assessori comunali Luca Fella Trapanese e Maura Striano e il presidente della VI Municipalità Sandro Fucito insieme agli assessori Gennaro Cavallaro e Antonio Di Costanzo. Sport e condivisione «Voglio rivolgere i miei più sentiti ringraziamenti alle realtà associazionistiche, agli istituti scolastici e a tutte le persone che hanno reso possibile la realizzazione del progetto SCINN restituendo alla comunità della periferia Est di Napoli uno spazio gratuito di legalità, educazione, formazione, sport e condivisione esclusivo per i nostri ragazzi», afferma Emanuela Ferrante, assessore allo sport e alle pari opportunità del Comune di Napoli, che aggiunge: «Iniziative di rilievo come queste, che dimostrano il valore sociale che il Comune di Napoli riconosce nello sport, si inseriscono, impreziosendola, nella più ampia cornice di promozione dello sport e dei suoi principi rappresentata dal prestigioso titolo di “Capitale Europea dello Sport 2026”, recentemente conseguito dalla nostra Città». «Oggi si chiude un percorso importante ma non si conclude affatto l'impegno di tutti i soggetti, istituzionali e non, che proprio grazie al progetto SCINN hanno posto le basi per una collaborazione strutturata che ha visto coinvolti in maniera attiva gli stessi attori del territorio, a partire dalle scuole e dalle famiglie che ne sono stati i protagonisti, diventando il motore del cambiamento», evidenzia Luca Fella Trapanese, assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli, che aggiunge: «Centrale il ruolo dello sport come collante e motivatore per i giovani, che nel caso dei ragazzi con disabilità può costituire un'occasione preziosa di socializzazione e inclusione. Grazie quindi alla N:EA, con cui collaboriamo in molti progetti, a Fondazione con il SUD, a tutti coloro che hanno contribuito e continueranno a lavorare per questo quartiere così fragile ma così vivo e coraggioso». Una giornata di sport ed inclusione «Progetti come questo sono importanti per le scuole dei nostri territori soprattutto per territori particolarmente fragili perché consentono di creare delle opportunità per i bambini che normalmente non le vivono e poi di integrare all'interno del curriculum scolastico l'attività sportiva che è un momento importante per la crescita dei bambini. Ben vengano questi progetti, ben vengano le associazioni che entrano nelle scuole e ben venga la sinergia tra gli enti locali e il terzo settore», così Maura Striano, assessore all’istruzione e alle famiglie del Comune di Napoli. La giornata è proseguita con il torneo di calcio sociale presso il campetto "Ciro Colonna" che ha visto insieme le squadre della UISP Campania che sono scese in campo per giocare con i giovani dei corsi di calcio rionale e calcio integrato appena conclusi attraverso SCINN. Sono numerose le energie costruite e potenziate grazie allo sforzo corale di operatori, educatori, psicologi, volontari delle associazioni, docenti, presidi, alunni, allenatori, genitori e dei tanti che hanno fatto parte di una grande squadra che ha contribuito a far emergere bellezza e positività in un territorio molto spesso maltrattato e ancora da rivitalizzare. Foto concesse da Fondazione con il SUD Read the full article
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