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"Memorie d’acqua e fango" - Mostra documentaria a 30 anni dall’alluvione del Tanaro. L’Archivio di Stato di Alessandria commemora il tragico evento del 1994 con una mostra di documenti e fotografie
Nel novembre del 1994, il Piemonte e la città di Alessandria furono colpiti da una delle peggiori alluvioni della loro storia recente, causata dalla piena del fiume Tanaro.
Nel novembre del 1994, il Piemonte e la città di Alessandria furono colpiti da una delle peggiori alluvioni della loro storia recente, causata dalla piena del fiume Tanaro. A trent’anni di distanza, l’Archivio di Stato di Alessandria rende omaggio a questo tragico evento con una mostra intitolata “Memorie d’acqua e fango: l’alluvione del Tanaro 30 anni dopo”, un’esposizione che ripercorre quei…
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WINE/ COLLIO CONTINUANO I FESTEGGIAMENTI PER I 60 ANNI DEL CONSORZIO A VILLA ATTEMS DI LUCINICO
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NU:Carnival Italia - Nuovo evento esclusivo in arrivo!
È in arrivo il nuovissimo evento esclusivo "Speciale Commemorativo dei Mille Giorni" durante il quale verranno pubblicate delle interviste fatte ai personaggi-chiave da quando Eiden che racconteranno aneddoti legati all'arrivo di Eiden a Klein sino ad oggi.
Nella relativa sezione del forum verrà pubblicata la traduzione italiana dell'evento!
Non perdetevelo!
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Mostra agli Uffizi: i capolavori restaurati dopo la strage dei Georgofili
La Galleria degli Uffizi ospita una straordinaria esposizione per celebrare la rinascita artistica a trentun anni di distanza dalla devastante strage di Via dei Georgofili del 1993. Tale evento commemorativo mette al centro della scena i due capolavori restaurati: il Concerto e i Giocatori di carte del celebre pittore caravaggista Bartolomeo Manfredi. Le opere sono state ripristinate grazie a un…
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Tajani a Venezia e Verona con Ministro del Commercio cinese Wang per un evento commemorativo di Marco Polo.
Tajani a Venezia e Verona con Ministro del Commercio cinese Wang per un evento commemorativo di Marco Polo. Cooperazione e Forum di dialogo imprenditoriale tra Italia e Cina. Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha accolto l'11 aprile a Venezia il Ministro del Commercio della Repubblica Popolare Cinese, Wang Wentao. Insieme hanno preso parte a un evento commemorativo della figura di Marco Polo, che ha avuto luogo presso la sede dell'Università Ca' Foscari. Dopo il trasferimento a Verona, nel pomeriggio, i due Ministri hanno co-presieduto presso il Palazzo della Prefettura (Palazzo del Potestà), la Commissione Economica Mista Italia-Cina (CEM). Successivamente alla conclusione dei lavori, alle ore 18:00 circa, l'Onorevole Ministro, ha tenuto una conferenza stampa. Nella mattina del 12 i Ministri Tajani e Wang hanno aperto presso Veronafiere i lavori del Forum di dialogo imprenditoriale Italia-Cina. "Vogliamo inaugurare una fase nuova dei rapporti tra Italia e Cina e investire sul partenariato bilaterale, nell'anno in cui celebriamo il 20mo anniversario del Partenariato Strategico Globale istituito tra i due Paesi nel 2004 e i 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo", ha dichiarato Tajani, aggiungendo che "accoglieremo la delegazione cinese in un territorio a forte vocazione industriale ed orientato all'export, che rappresenta al tempo stesso la solidità dei rapporti storici e culturali tra Italia e Cina". La Commissione Economica Mista Italia-Cina (CEM) è il principale strumento di cooperazione con la Cina in materia economica e commerciale ed è inclusa tra i meccanismi di dialogo del Partenariato Strategico Globale istituito nel 2004. Dopo la visita a Pechino del Ministro Tajani nel settembre scorso, la CEM è il primo importante appuntamento ad alto livello politico con la Cina del 2024. Il Forum di Dialogo Imprenditoriale, che si affianca alla Commissione Economica Mista, vuole favorire il confronto e la cooperazione in settori prioritari per la collaborazione economico-commerciale come agroindustria, e-commerce, investimenti, farmaceutico e biomedicale. Oltre al Ministro Tajani ed al Ministro Wang, vi hanno preso parte rappresentanti di ICE, Confindustria e delle relative controparti cinesi (membri della Segreteria tecnica del Business Forum), oltre che esponenti del polo per l'internazionalizzazione (SACE, SIMEST, CDP) e di una qualificata selezione di aziende italiane e cinesi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Il Giorno del Ricordo, the day after
Ieri, per la prima volta nella mia vita, ho celebrato il Giorno del Ricordo partecipando a un evento commemorativo, che si è tenuto a Daverio presso la Sala Polivalente e che in fondo sento un pò mio per aver invitato personalmente uno dei relatori, lo scrittore e amico Massimiliano Comparin.É a lui che devo il merito di aver colmato la grande lacuna di conoscenza della storia di Norma Cossetto e…
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#10 febbraio#armistizio di Cassibile#Assessore alla Cultura Regione Lombardia#Benito Mussolini#Dalmati#esuli istriani#Fiumani#foibe#Francesca Caruso#Giorno del Ricordo#Giuliani#I cento veli#Istria#Josip Broz Tito#lectio magistralis#Licia Cossetto#maresciallo Tiito#Mariella Meucci#Massimiliano Comparin#negazionismo#Norma Cossetto#omertà#Paolo Bellini#partigiani jugoslavi#pulizia etnica#Rai Play#Red Land Rosso Istria#terra rossa#Università degli Studi dell&039;Insubria
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Roma Capitale si prepara a celebrare il 60° anniversario della visita di J.F. Kennedy con un evento speciale la mattina del 29 novembre. L'Amministrazione ha concesso l'uso della Sala Protomoteca, riconoscendo il significato culturale di questo evento unico. L'iniziativa prevede la proiezione di immagini storiche della visita di J.F. Kennedy a Roma nell'1/2 luglio 1963, concentrando l'attenzione sulla sua presenza nella Piazza del Campidoglio. Sarà esposta una vasta collezione fotografica con documenti in parte inediti provenienti da archivi fotografici e video, tra cui quelli dell'Archivio Storico della Presidenza della Repubblica, del Pontificio Collegio Americano del Nord, dell'Archivio Giulio Andreotti, dell'Archivio Riccardi, e di altre istituzioni e fondazioni. Il convegno commemorativo dedicato al Presidente Kennedy ospiterà interventi di personalità autorevoli nel campo della cultura, della diplomazia, degli storici e testimoni dell'epoca. Durante l'evento sarà inoltre allestita una mostra che documenta gli avvenimenti storici legati all'attentato di Dallas, presentando una selezione di giornali d'epoca, italiani, americani e internazionali, e una sezione bibliografica dall'Archivio-Emeroteca del Centro per la Promozione del Libro. Il percorso della visita di J.F. Kennedy a Roma, incluso l'incontro al Campidoglio e l'udienza in Vaticano, sarà illustrato attraverso documentazione giornalistica fotografica e video. Il Presidente Kennedy fece tappa al Quirinale, all'Altare della Patria, pronunciò un breve discorso al Campidoglio e soggiornò a Villa Taverna. La sera partecipò a una cena di gala al Quirinale e concluse la giornata con una cena privata al ristorante Alfredo. Il giorno successivo ebbe un'udienza privata con il Papa Paolo VI al Vaticano e successivamente visitò il Pontificio Collegio Americano del Nord sul Gianicolo. In seguito, si recò a Napoli, accolta da una folla di oltre un milione di persone. L'evento è promosso dal Centro per la Promozione del Libro, in collaborazione con numerose associazioni ed enti culturali della Capitale.
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La Tragedia di Marcinelle sessantasette anni dopo
La tragedia di Marcinelle, conosciuta anche come il Disastro del Carbone di Marcinelle, fu uno dei peggiori incidenti minerari nella storia d'Europa. Si verificò il 8 agosto 1956 nella miniera di carbone di Bois du Cazier a Marcinelle, una cittadina vicino a Charleroi, in Belgio. Questo evento drammatico ebbe un impatto profondo sulla comunità mineraria e portò a importanti cambiamenti nelle norme di sicurezza e nelle condizioni lavorative nel settore minerario belga e in Europa. Cosa accadde l'8 agosto 1956? Nel giorno dell'incidente, un incendio esplose nella miniera di carbone durante il turno di notte. La causa dell'incendio fu un cortocircuito elettrico nei cavi sotterranei. L'incendio causò un'enorme quantità di fumo tossico, gas velenosi e polveri, rendendo difficile la fuga per molti minatori intrappolati nelle profondità sotterranee. Di conseguenza, 262 minatori persero la vita, compresi molti lavoratori stranieri provenienti da diverse nazioni europee. Quale furono le reazioni alla tragedia di Marcinelle? L'incidente di Marcinelle suscitò grande shock e rabbia a livello nazionale e internazionale. Gli sforzi di soccorso furono complicati dalle difficili condizioni sotterranee e dalla necessità di gestire il fumo tossico. La tragedia riportò l'attenzione sui problemi di sicurezza nelle miniere e portò a importanti riforme nel settore minerario belga. Il disastro accelerò anche la transizione dall'industria mineraria alle fonti di energia alternative in Europa. Simbolo e monito per il futuro Il disastro di Marcinelle divenne un simbolo delle condizioni di lavoro pericolose e spesso disumane dei minatori in Europa durante il periodo postbellico. La tragedia spinse i governi a rivedere le leggi e i regolamenti per migliorare la sicurezza e le condizioni lavorative nelle miniere. Sessantasette anni dopo Oggi, il sito della miniera di Bois du Cazier è un importante monumento commemorativo e un museo dedicato alla storia dei minatori e alle loro lotte. La tragedia di Marcinelle rimane una memoria dolorosa di quanto potrebbe costare la mancanza di sicurezza sul lavoro e ha contribuito a plasmare il futuro delle industrie minerarie e delle norme di sicurezza in Europa. Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay Read the full article
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OnePlus 11 si mostra nel primo teaser ufficiale: c'è la fotocamera circolare
OnePlus 11 si mostra nel primo teaser ufficiale: c’è la fotocamera circolare
Ormai manca poco alla presentazione ufficiale Nel corso del weekend OnePlus ha tenuto in Cina un evento commemorativo per festeggiare il suo nono compleanno e questa è stata l’occasione giusta per cominciare a seminare i primi indizi ufficiali anche riguardo il prossimo top di gamma della compagnia, ovvero l’ormai imminente OnePlus 11. Durante l’evento, infatti, l’azienda ha menzionato…
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Il cast e lo staff di Science Ninja Team Gatchaman si riunisce a Tokyo per un evento commemorativo del 50º anniversario dell'anime Tatsunoko L'evento in due parti in programma a Nakano il 18 settembre e a Toshima il 24 settembre proietterà una selezione di 6 episodi rappresentativi di ciascuna serie. Info:--> https://www.gonagaiworld.com/il-cast-e-lo-staff-di-science-ninja-team-gatchaman-si-riunisce-a-tokyo-per-un-evento-commemorativo-del-50o-anniversario-dellanime-tatsunoko/?feed_id=296420&_unique_id=6317392d98203 #Eventi #Gatchaman #ScienceNinjaTeamGatchaman #TatsunokoProduction #TecnoNinjaGatchaman #科学忍者隊ガッチャマン
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Concerto “Puccini 100 – La Musica Immortale”: Una Serata D’Onore al Teatro Marenco di Novi Ligure
Omaggio a Giacomo Puccini a cento anni dalla scomparsa con le sue arie più celebri e il conferimento del Premio Lavagnino a Oriella Dorella
Omaggio a Giacomo Puccini a cento anni dalla scomparsa con le sue arie più celebri e il conferimento del Premio Lavagnino a Oriella Dorella Mercoledì 6 novembre 2024, alle ore 21:00, il Teatro Romualdo Marenco di Novi Ligure sarà il palcoscenico di un evento imperdibile: “Puccini 100 – La Musica Immortale”, una serata dedicata al celebre compositore italiano Giacomo Puccini, nel centenario della…
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La Storia del popolo ucraino giustifica la NON VOLONTA’ di “russificazione" ma di voler fare parte dell’EU e, magari anche della NATO. All'ingresso del parco commemorativo di Kiev, c'è una scultura di una ragazza estremamente magra con uno sguardo molto triste che tiene in mano una manciata di spighe di grano. Alle sue spalle c'è la Candela della Rimembranza, un monumento con dettagli che ricordano i ricami autentici che si trovano sui costumi tradizionali ucraini. Questo è un monumento che commemora un evento storico noto come HOLODOMOR Cos'è l’ HOLODOMOR? Dopo la fine della prima guerra mondiale, l'Ucraina era uno stato indipendente, ma nel 1919 l'Unione Sovietica l'ha "risucchiata" nella comunità degli stati sovietici. Gli ucraini, che già allora si consideravano un popolo dell'Europa centrale come i polacchi e non un popolo dell'Europa orientale come i russi, cercarono di ripristinare l'indipendenza dell'Ucraina. Nel 1932, non volendo perdere il controllo del principale granaio d'Europa, Stalin ricorse a una delle forme più efferate di terrore contro una nazione. Nel processo di nazionalizzazione, tolse ai contadini ucraini la terra per la produzione di grano, assieme a ciò che veniva prodotto, lasciando la popolazione senza niente da mangiare e creando, così, una carestia artificial… Fu come una Guerra mondiale. Fu come l’olocausto. Il loro gas velenoso fu la fame. Il loro Hitler fu Stalin. Il loro olocausto fu l'Holodomor. Per loro, la Berlino nazista fu la Mosca sovietica e il loro campo di concentramento fu l'Unione Sovietica. Oggi, 28 paesi in tutto il mondo hanno riconosciuto l'Holodomor come un genocidio contro gli ucraini, di cui non si poteva venire a conoscenza a scuola, perché quasi tutte le prove furono distrutte e le vittime furono insabbiate per decenni, i sopravvissuti furono messi a tacere. L'Holodomor a quel tempo spezzò la resistenza ucraina, ma rese eterno il desiderio di indipendenza dell'Ucraina dalla Russia. Gli studiosi ritengono che l'intera perdita di popolazione dell'Ucraina tra il 1929 ed il 1939 sia stata nell'ordine dei 4,6 milioni di individui. Questo fu per gli Ucraini il “paradiso Comunista”. Per questo motivo gli Ucraini accolsero come liberatori i tedeschi nella 2^ Guerra Mondiale e costituirono la 14^ Divisione Waffen SS “Galizien” che fu formata da 80.000 ucraini. La creazione di una divisione SS Ucraina fu percepita da molti come il primo passo verso uno Stato Ucraino indipendente, e trovare volontari non fu un problema. La divisione fu operativa dal dicembre 1943 e si distinse per l’accanimento con cui combattè sul fronte orientale contro i russi.
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“Lo so, in cielo non si sale, nel cielo si sprofonda”: ode a Luigi Poiaghi, il sublime Re Mida della quotidianità. Ovvero: come “non” bisogna onorare un artista post-mortem
Luigi Poiaghi, formatosi all’Accademia di Brera, in Milano, sodale di Fausto Melotti, apprezzato, tra i tanti, da Federico Zeri, si è trasferito nel cuore della Romagna dal 1981, diventando, in quella terra, uno dei più acuti artisti, dei più riservati e alti. Con Tonino Guerra realizza “L’Angelo coi baffi”, a Pennabilli, “il più sguarnito e poetico museo del mondo”. Il 6 luglio Verucchio organizza, attraverso l’Anpi provinciale, un “incontro commemorativo”. Che brutta parola, “commemorativo”. Il rapace Silvano Tognacci ci spiega perché in quell’incontro c’è tutto, sulla carta, tranne l’essenza di Poiaghi.
*
Un’opera di Luigi Poiaghi da ‘Ombre’, raccolta nel 2015 nel ‘Portfolio Italia’ del Centro Italiano della Fotografia d’Autore
Nel mondo vellutato dei ‘non fumo, non bevo e non sporco’ bisogna aspettare un anno per ‘celebrare’ chi non c’è più, bisogna aspettare un anno per accorgersi che un silenzioso artista non arricchisce più le nostre terre con la Sua presenza, bisogna sempre aspettare un anno perché tre re magi portino inchini e parole al cospetto di chi vale più di loro. Quindi, esattamente un anno dopo, a Verucchio, si ricorderanno di Luigi Poiaghi, venerdì 6 luglio alle ore 17 con un massiccio spiegamento di forze, folder patinato a tre ante con tanto di biografia breve, ma smemorata. Nell’effluvio di date, nomi, titoli e premi si sono dimenticati di un fiore all’occhiello di Luigi, un fiore candido e profumatissimo dal titolo espressamente creato da lui.
L’estensore della fluviale “biografia breve” sicuramente non era al corrente di questa chicca di vent’anni fa, uscita nel silenzio della nostra valle, anche se a suo tempo fu omaggiata da diverse recensioni sui mezzi di informazione locale, prontissimi, ora, a strombazzare il prossimo evento “col patrocinio di”, l’intervento “nell’ordine di”, “in collaborazione con” e per non farci mancare niente, anticipatamente, “si ringraziano per”. Con più poesia e spensieratezza, nell’estate del 1999, fu sufficiente una telefonata : “… che ne dici se quest’anno, per Natale, facciamo un librettino, a mo’ di calendario, con dodici poesie di Luigi e dodici tue fotografie della casa-studio dove vive ?”, mi disse l’amico libraio Franco… “va bene, però facciamo tutto noi senza l’intervento del Paraclito locale, che ne ho avuto abbastanza dall’altra volta”, risposi , e così nacque con leggerezza e semplicità Profumi per l’anno del mai, una plaquette di 30 pagine sull’opera schiva e ritirata di Luigi Poiaghi, abitatore di una casa carica di storia sulle colline di Verucchio, nascosta e splendente di polvere e lacrime. Già residenza della dama di compagnia Elena Fattori, con bassorilievi esterni sulle quattro stagioni, era il luogo ideale per custodire la vita e le opere di Luigi e Girolamo; con i pavoni nel cortile che si stagliavano sulle pietre ottocentesche era lo scenario migliore per illustrare la pittura di Luigi con la sua serena attenzione al tratto, un segno evanescente ma deciso, ereditato dal realismo milanese, dove le cose e gli oggetti si impreziosiscono di un lusso estetico e narrativo come la Polvere, il sublime Re Mida della quotidianità.
Luigi scriveva poche parole, perché nelle praterie dell’Arte bisogna cavalcare, non scrivere… perché bisogna prendere le cose e farle vedere ai distratti, perché anche nel Vittoriale di Luigi e Girolamo andava scritto: “io ho quel che ho donato”.
Il 6 luglio del 2017 a Davide Brullo che mi chiedeva un ricordo, ho scritto queste parole che vanno lette ascoltando il secondo movimento del Concerto per piano n°2, op.18 di Rachmaninov:
Era un uomo buono e riflessivo, si nutriva di bianco (inteso come colore) e di fili… e forse attraverso i fili voleva unire le grigie periferie lombarde, quelle dei muri che profumano di nebbia e di peccato, con il sole marino della Riviera Adriatica dove si era trasferito per amore, sulle colline di Verucchio… l’ultimo ricordo che ho di lui sono le parole che scrissi sul libro delle firme di una mostra fotografica che fece anni fa nella piazza di Verucchio… erano foto in bianco e nero con pochi soggetti, minimaliste nella forma, barocche nel significato… si vedevano bottiglie vuote e bottiglie con acqua… la semplicità di quelle foto era la misura della battaglia che aveva ingaggiato con il Dolore e gli scrissi: ‘dalle tue foto si vede che conosci il valore salvifico delle lacrime’.
Silvano Tognacci
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Certe mattine sul tavolo del mio studio non ci sono che pietre, allora esco e con Melo, il mio cane, salgo fin sulla collina per vedere, dall’altra parte, il mare. E giù di corsa lui che insegue l’ombra di una nuvola e io dietro con le tasche che si riempiono d���aria.
Allineo bicchieri d’acqua ai sassi del tuo cortile liquidi pensieri al sole d’agosto che li evapora
In giardino osservavo soprattutto le punte degli alberi per vederli crescere sul chiaroscuro delle nuvole quasi ad elevarmi con loro un millimetro al giorno. Adesso preferisco le radici: le innaffio, le nutro con letame e solfato di ferro, le immagino ramificare nel soffice buio della terra, come se anch’io potessi emettere emettere radici e attecchire coi piedi al suolo; poiché, lo so, in cielo non si sale, nel cielo di sprofonda.
Luigi Poiaghi
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Venezia. Commissione Economica mista e Forum di dialogo imprenditoriale Italia-Cina: Tajani incontra il Ministro del Commercio cinese Wang
Venezia. Commissione Economica mista e Forum di dialogo imprenditoriale Italia-Cina: Tajani incontra il Ministro del Commercio cinese Wang. Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha accolto oggi a Venezia il Ministro del Commercio della Repubblica Popolare Cinese, Wang Wentao. Insieme hanno preso parte ad un evento commemorativo della figura di Marco Polo, che ha avuto luogo presso la sede dell'Università Ca' Foscari nella mattinata di oggi, 11 aprile. Dopo il trasferimento a Verona, nel pomeriggio, i due Ministri co-presiederanno presso il Palazzo della Prefettura (Palazzo del Potestà), la Commissione Economica Mista Italia-Cina (CEM). Successivamente alla conclusione dei lavori, alle ore 18:00 circa, l'On. Ministro, terrà una conferenza stampa. Nella mattina del 12 aprile i Ministri Tajani e Wang apriranno presso Veronafiere i lavori del Forum di dialogo imprenditoriale Italia-Cina. "Vogliamo inaugurare una fase nuova dei rapporti tra Italia e Cina e investire sul partenariato bilaterale, nell'anno in cui celebriamo il 20° anniversario del Partenariato Strategico Globale istituito tra i due Paesi nel 2004 e i 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo", ha dichiarato Tajani, aggiungendo che "accoglieremo la delegazione cinese in un territorio a forte vocazione industriale ed orientato all'export, che rappresenta al tempo stesso la solidità dei rapporti storici e culturali tra Italia e Cina". La Commissione Economica Mista Italia-Cina (CEM) è il principale strumento di cooperazione con la Cina in materia economica e commerciale ed è inclusa tra i meccanismi di dialogo del Partenariato Strategico Globale istituito nel 2004. Dopo la visita a Pechino del Ministro Tajani nel settembre scorso, la CEM è il primo importante appuntamento ad alto livello politico con la Cina del 2024. Il Forum di Dialogo Imprenditoriale, che si affianca alla Commissione Economica Mista, vuole favorire il confronto e la cooperazione in settori prioritari per la collaborazione economico-commerciale come agroindustria, e-commerce, investimenti, farmaceutico e biomedicale. Oltre al Ministro Tajani ed al Ministro Wang, vi prenderanno parte rappresentanti di ICE, Confindustria e delle relative controparti cinesi (membri della Segreteria tecnica del Business Forum), oltre che esponenti del polo per l'internazionalizzazione (SACE, SIMEST, CDP) e di una qualificata selezione di aziende italiane e cinesi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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COME SPIEGARE LA MORTE A UN BAMBINO
Come si spiega la morte a un bambino? “È importante dirgli la verità”, risponde la dottoressa Tropeano
A volte un genitore sceglie di non raccontare per intero la realtà, ma di ricorrere a eufemismi come “è partito per un lungo viaggio”. Queste frasi però rischiano di sconvolgere ancora di più il bambino e di fargli perdere fiducia nell’adulto. La dottoressa Claudia Tropeano, psicoterapeuta, ti spiega invece come è meglio parlare ai più piccoli.
In questi giorni hai dovuto avere a che fare con un'esperienza molto intensa e per certi versi brutale: la perdita quasi improvvisa di una persona cara. Nella maggior parte dei casi ha iniziato ad avere un po' di febbre e ad emettere qualche colpo di tosse, poi la temperatura corporea è salita e i suoi polmoni non sembrano essere più in grado di funzionare. Da quando l'ambulanza l'ha portata d'urgenza in ospedale, non hai più potuto vederla. Nemmeno dopo che una telefonata ti ha avvertito dell'avvenuto decesso.
E come te, sono in tanti quelli che oggi piangono un genitore, un parente o un amico a cui non hanno potuto dire addio. Tra loro, ci sono anche bambini. A differenza di quello che potresti pensare, anche i più piccoli avvertono forte quel senso di mancanza, quel non riuscire a capire fino in fondo cosa sia accaduto, quel non accettare la scomparsa. E anche loro hanno bisogno di elaborare il lutto. Ma come puoi spiegare un evento così tragico a tuo figlio? Abbiamo rivolto questa domanda alla dottoressa Claudia Tropeano, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale che collabora con il centro di Psicologia per l'Infanzia, l'Adolescenza e la Famiglia Amamente di Milano.
Dottoressa Tropeano, come si può preparare un bambino a ricevere una notizia di questo tipo?
Prima di tutto, è importante che il bambino apprenda quello che è successo dalla persone di cui si fida di più, come il proprio genitore o un suo punto di riferimento nella famiglia. Inoltre, è necessario il contatto fisico e quindi l'adulto lo può prendere per mano o abbracciarlo, per fargli avvertire la vicinanza. Per aiutarlo ad elaborare le emozioni che lo coglieranno, una buona idea è quella di anticiparle e cominciare il discorso con frasi del tipo "sto per dirti qualcosa che potrebbe spaventarti o farti sentire triste", perché il bambino è in una fase di crescita e non riesce a dare un nome a tutto quello che avverte dentro di sé.
Mentre si spiega cosa è accaduto è meglio raccontare la verità o utilizzare altre parole, magari eufemismi?
Bisogna cercare di essere il più sinceri possibile, tenendo naturalmente conto della sua età e del livello evolutivo. Spesso i genitori ricorrono a frasi del tipo "l'abbiamo perduto", oppure "è dovuto partire per un lungo viaggio", ma si rischia di generare dei fraintendimenti e di aumentare il senso di confusione nel bambino. Potrebbe ad esempio attendere invano il ritorno da questo viaggio o sentirsi tradito e abbandonato da questa partenza improvvisa e ingiustificata.
I più piccoli hanno infatti un pensiero concreto e legato ai dati di realtà, quindi è meglio ricorrere a parole a lui comprensibili e spiegare la verità. Inoltre, è importante non dire che la persona è morta perché era malata: potrebbe creare l'idea errata che tutti quelli che contraggano una malattia, anche banale, non sopravvivono e potrebbe quindi spaventarsi anche di fronte a semplici malesseri. Meglio quindi raccontare che è morto perché alcune parti del suo corpo non funzionavano più, perché il cuore ha smesso di battere e così via.
Come può reagire il bambino a una simile notizia?
Può succedere che rifiuti la realtà e inizi a porre una serie di domande riguardo questa assenza improvvisa. Il ruolo del genitore, o dell'adulto in quel momento, è quello di accogliere le loro emozioni e fornire delle risposte e quando non si hanno, dire semplicemente "non lo so". È difficile, ma è molto importante.
In ogni caso, non bisogna neanche mostrarsi come dei supereroi, per paura che i propri sentimenti possano sconvolgere il bambino. È importante che il bambino capisca l'emozione della tristezza, perché solo così potrà avere l'opportunità di elaborarla. Il rischio altrimenti è che questa scoppi in maniera disfunzionale e si trasformi in rabbia. Solo la presenza fisica dell'adulto di riferimento lo può rassicurare e solo la persona che lo conosce bene può aiutarlo a gestire la sua emotività.
In questo periodo non è possible celebrare il funerale, può essere un ostacolo all'elaborazione del lutto?
Si discute spesso sull'opportunità o meno di far partecipare un bambino al funerale di un parente deceduto. Molto dipende dalla sua età e di solito noi psicologi consigliamo di lasciarlo libero di scegliere, soprattutto quando ha ormai raggiunto i 4 o i 5 anni. Questo non significa obbligarli a vedere il defunto, ma fargli sentire in modo concreto che è avvenuta questa perdita.
Oggi però queste commemorazioni collettive non sono possibili e quindi il consiglio è quello di celebrare un piccolo rito in casa, che agisca come conferma della realtà della morte. Può anche trattarsi banalmente di un pensiero da scrivere o un disegno da mettere in quella che diventa la scatola dei ricordi. Quello diventerà poi uno scrigno che, per definizione, contiene cose preziose e da conservare. Sarà una forma di saluto, ma anche un aiuto per le fasi successive dell'elaborazione del lutto e tornerà utile ogni volta che il bambino rivivrà quello stato depressivo legato alla presa di coscienza che quella persona cara non è più presente.
Ha parlato di elaborazione del lutto, come avviene per un bambino?
I più piccoli attraversano le stesse fasi degli adulti. Partono quindi con un momento di negazione e di incredulità rispetto alla notizia. Per questo motivo, non raccontare, non rispondere alle domande e provare a distrarre il bambino non lo aiuta, anche se ci sembra di assumere un atteggiamento protettivo nei suoi confronti. Stiamo invece sottovalutando la sua capacità di affrontare le esperienze dolorose e rischiamo di rompere quel rapporto di intimità e fiducia che ci deve essere all'interno di un nucleo famigliare. Solo in questo modo si può arrivare all'ultima fase, ovvero l'accettazione di una condizione diversa della realtà, senza la presenza della persona cara.
E una volta terminato il rito commemorativo, cosa si può fare?
È fondamentale riprendere al più presto la routine quotidiana, perché aiuta a fornire quel senso di sicurezza e stabilità che con la morte è venuto meno. Può succedere, ad esempio, che il bambino abbia difficoltà a concentrarsi o ad addormentarsi, oppure che sia abbia un atteggiamento più irritabile. Il genitore deve saper leggere e accogliere le sue difficoltà e aumentare anche il contatto fisico, perché alimenta il senso di vicinanza e sicurezza nel figlio. È utile anche promuovere il rapporto con parenti e amici (anche se in questo momento solo virtuale), in modo che il bambino trovi uno spazio per dialogare ed esprimere le proprie emozioni con le persone più care, da cui potrà ricevere un supporto psicologico. Solo così può sentirsi meno solo nell'avere a che fare con un fardello di emozioni così sconvolgenti.
Quindi è dalla famiglia che deve arrivare il primo sostegno psicologico?
Esatto, deve essere fornito dai genitori o dalla figura di riferimento più vicina. E soprattutto bisogna essere pronti a riconoscere nel bambino anche reazioni di rabbia o di aggressività, che possono verificarsi soprattutto a partire dai 5 o dai 7 anni, ovvero quando avverte il malessere e inizia a riconoscere le emozioni, ma non le sa ancora gestire. Quella rabbia che viene espressa non deve essere trattenuta, ma accolta e spiegata.
Quando invece la persona è ancora viva, ma deve essere portata via d'urgenza in ambulanza e non si è sicuri se riuscirà a sopravvivere o meno, come lo si può spiegare al bambino?
Anche in questo caso è importante non provare a rassicurarlo con frasi del tipo "non ti preoccupare, poi torna a casa", perché se non dovesse verificarsi, si perderebbe la fiducia del bambino. E lui non poi non avrebbe più figure di riferimento sulle quali contare. Si rischia quindi di aumentare il senso di sconforto e frustrazione e lasciarlo ancora più spaventato rispetto alla situazione che sta vivendo.
È meglio invece raccontare i fatti come se si stesse facendo una sorta di breve telecronaca, naturalmente utilizzando sempre i termini più appropriati. Bisogna tenerlo informato e, intanto, ricordargli che il genitore o il famigliare non ha paura delle sue emozioni, ma è lì proprio per ascoltarlo e rispondere alle sue domande. Si deve quindi puntare sull'ascolto attivo e sull'empatia.
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Mattarella Fosse ardeatine e l’unità nazionale come dopo la dittatura Il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sostituisce il tradizionale evento commemorativo del 24 marzo, con l'anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine a Roma.
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