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【お仕事】 林野庁さま(官庁)
「森林整備事業における補助金の申請・検査のデジタル化取組事例集2024年版」の表紙デザインとイラストを描きました。
【Job】 Forestry Agency (government office) I drew the cover design and illustration for the "2024 edition of the 2024 edition of the Digitization of Subsidy Applications and Inspections in Forest Maintenance Projects".
#illustration#kenjikawashima#art#japan#tokyo#illustrator##illustration#illustrar#illustrations#illustrationjob
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Art by Joe Jusko (Epic Illustrated April 1981)
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Vorrei ricordare a tutti quelli che si lamentano della concorrenza sleale di tanti prodotti stranieri, a tutti gli agricoltori che scendono in piazza per difendere i loro ortaggi, vini e formaggi dall'assalto di prodotti stranieri, a tutti quelli che danno retta a tesi strambe o a quella retorica nazionalista di certi politici.. che quando si sottoscrivono accordi commerciali bilaterali, vuol dire che si danno cose e cose si prendono. Se tu vuoi portare mobili in quel paese, devi prenderti la sua carne e il suo grano. Se vuoi gas algerino, ti prendi tutti i suoi prodotti agricoli, arance, olio, limoni o datteri che siano. Dovrebbe essere buona norma della politica (tutta) , illustrare a noi cittadini, i termini dettagliati degli accordi che l'Italia va sottoscrivendo con tanti Paesi al mondo, così da capire quali settori ne trarranno vantaggio e chi svantaggio, altrimenti siamo alla solite frasi roboanti come se per l'Italia arrivano solo vantaggi. Ma qualcuno puo' credere che noi siamo i "furbetti" e gli altri tutti cojoni? Poi, se a voi piace essere presi per il c.lo dando retta a chi promette difese e barricate pur di tenere il nemico fuori dalle mura, accomodatevi.. @ilpianistasultetto
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HAPPY NEW YEAR 💖✨
Primissima illustrazione di questo nuovo 2024 e non poteva che essere ✨lei✨
Anche a questo giro ho preso ispirazione dalla bellissima storia di @tyrionsonoftywin99 e @ticketybye “Il fato ci ha fatto (r)incontrare” e avevo l’urgenza di illustrare Tancredi aka MY PRECIOUS BABY!!
E niente, sto ancora piango per il cap 14 💔👍🏻
#mimmone#ifchf(r)#illustration#art#queer artist#digital art#fanart#procreate#queer#commissions are open#artist on tumblr#artist#un professore#fanfiction#un professore fanart#simone x mimmo#mimmo x simone#fabio hater here AND I HAVE NO REGRETS#nicolas maupas#domenico cuomo#mimmo bruni#simo bale lover#my baby deserve so much better#e con better intendo mimmo#love#sequel
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Siamo agli ultimi posti per libri letti in Europa [...].
Di questo passo il numero di lettori forti sarà più esiguo del numero di coloro che scrivono e pubblicano libri; con la conseguenza che ogni anno verranno sfornati decine di migliaia di testi destinati a fare le belle statuine sugli scaffali o ad andare al macero.
A pensarci bene, si tratta di statistiche da cui si capiscono molti fatti, che non mi pare nemmeno il caso di illustrare.
"El fascismo se cura leyendo y el racismo se cura viajando", diceva Miguel de Unamuno. [...]
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L’ho scritta sul profilo X del Quirinale.
Secondo voi mi mandano la DIGOS? 🫢
Egregio Signor Presidente,
In base a quanto da Ella affermato riguardo le dichiarazioni di Mr. Elon Musk (che cita implicitamente) mi permetto rispettosamente di richiederLe un piccolo chiarimento.
Premesso che, a mio modesto modo di vedere, esprimere un parere seppur molto forte, molto tranciante e in modo in modo diretto e brusco, non significa impartire prescrizioni, mi conformo fiducioso alla Sua interpretazione perché sicuramente, la Sua padronanza della nostra bella lingua è nettamente superiore alla mia.
In base a ciò però Le chiederei se mi potesse pazientemente e cortesemente illustrare in base a quale norma, a quale legge della Repubblica Italiana o a quale direttiva o accodo internazionale, i politici italiani sono esentati dal “rispettare la sovranità” di un altro grande paese democratico (forse il più grande) “nostro alleato e amico”?
Le chiedo ciò, Egregio Presidente, perché sono andato a rileggermi le dichiarazioni di alcuni politici italiani, allora tutti parlamentari o leader nazionali di partiti dell’allora coalizione di Governo, che furono rilasciate nel giugno del 2022, quando fu resa pubblica la Sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che rovesciò il precedente pronunciamento della stessa (noto come Roe v. Wade) e risalente al 1977.
Di seguito ne trascrivo alcune:
Enrico Letta (PD): “La sentenza rappresenta un grave passo indietro, un segnale preoccupante per i diritti delle donne, una lezione che non dobbiamo dimenticare in Europa. Non possiamo permettere che conquiste civili vengano messe in discussione. Un gravissimo passo indietro sui diritti delle donne e un simbolo preoccupante di arretramento della democrazia e della libertà.”
Laura Boldrini (PD): “Un attacco gravissimo ai diritti umani delle donne. In Europa dobbiamo ricordare questa lezione per proteggere i diritti conquistati.”
Elly Schlein (PD): “È un colpo ai diritti e un monito: nessuna conquista è mai definitiva.”
Giuseppi Conte (M5S): “Il diritto all’aborto è una delle conquiste sociali su cui non si può tornare indietro. Non permetteremo movimenti retrogradi che mettono a rischio la libertà di scelta di ogni donna.”
Emma Bonino (Radicali): “È una grande delusione. Questo ci deve insegnare che i diritti non sono mai acquisiti, vanno difesi ogni giorno. La società non può mai dare per scontato ciò che ha conquistato.”
Forse gli Stati Uniti d’America non sanno badare a loro stessi?
La ringrazio per la Sua paziente attenzione e fiducioso di un Suo cortese riscontro, esprimendoLe massima stima, Le formulo,
Ossequiosi saluti.
Alberto Mascioni
(cittadino)
#Cotton Fioc#Mummia incartapecorita#democristiano cotonato#Mattarello bimbo bello#Mattarella che dice cose...
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Duality Finally took the time to illustrare my genderfluid void elf from wow. Since they're a mage they found out a way to swap freely between two forms as they see fit. It's really fun to play and i'm glad i found a safe group of friend to play with character with. Original symbol design by Lochinwyrr
#wow#world of warcraft#world of warcraft fan art#woman#digital drawing#warcraft#black and white#bearded man#man#genderfluid#genderbend#gender identity#gender ideology#duality duo#nonbinary#high elf#blood elf#elf#void elf
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Non Solo Erté Not Only Erté
Angelo Luerti
Saggio introduttivo di Vittoria Crespi Morbio
Costume Desogn for the Paris Music Hall 198-1940
Guido Tamoni Editore, Schio (Vi) 2006, 288 pagine, 24,5x34,5, ril. in cofanetto
euro 95,00
email if you want to buy [email protected]
Il volume intende illustrare l'attività di quei numerosi disegnatori per le riviste dei grandi music-hall di Parigi che, per snobismo artistico ed intellettuale, sono stati a lungo negletti a causa dell'impiego secondario cui erano destinati i loro modelli. Tra questi, Gesmar, un formidabile genio della grafica che impresse all'arte del costume un impulso pari a quello prodotto da Bakst pochi anni prima per i Balletti Russi; Ranson e Zinoview, due grandi eredi di quella tradizione, Czettel, allievo unico di Bakst divenuto più tardi capo disegnatore all'Opera di Vienna; Zig, degno successore di Gesmar anche nell'arte del manifesto; l'ungherese Gyarmathy, autore d'invenzioni sceniche adottate da molti teatri; l'olandese Wittop divenuto in seguito il primo disegnatore di Broadway; Halouze creatore dello "Stile 1925", l'inglese Dolly Tree, uno dei grandi talenti dell'epoca d'oro della creatività, Dessés divenuto più tardi un noto stilista e maestro di Guy Laroche e di Valentino, il milanese Montedoro subentrato in seguito a Vincente Minnelli come capo disegnatore del Radio City Music Hall, per citare solo alcuni. Lo stesso Erté fu vittima per 30 anni di questa tendenza all'emarginazione. Riscoperto nel 1965 in occasione del più generale recupero dell'Art Déco, ora è universalmente apprezzato per la qualità dei suoi disegni, nel frattempo assurti, per il loro valore storico, artistico ed estetico, al rango di vere opere d'arte. L'opera si propone di rendere omaggio ai suoi non meno creativi e qualificati contemporanei, che per obiettive carenze informative sul loro percorso e contributo artistico (ora in gran parte colmate), non furono pur meritandolo oggetto di analoghi studi e altrettanti onori. Va detto che nessuno di costoro visse a lungo quanto Erté, morto nel 1990 all'età di 98 anni: quando giunse il gran momento, il suo archivio era l'unico ricco di disegni originali e documenti a disposizione dei critici teatrali e degli storici. Degli altri grandi artisti, selezionati tra i migliori disegnatori europei, si era persa quasi ogni traccia essendo scomparsi quasi tutti prima della fine della Seconda Guerra Mondiale; di alcuni era noto solo l'acronimo, di altri s'ignorava persino la nazionalità e assai poco si sapeva sui teatri e sulle riviste cui avevano collaborato. A poco valse lo sforzo dei "volontari" ingaggiati da Charles Spencer, nota autorità in materia, e di altri, per saperne di più su questi fantasiosi creatori di scene e costumi. Pur prive di un adeguato supporto informativo molte delle opere dei citati artisti affiancano quelle di Erté nei principali musei, Metropolitan, Victoria & Albert Museum, Arsenal, nelle università di tutto il mondo e nelle collezioni di molti appassionati. Nuove e approfondite ricerche condotte per oltre sei anni hanno permesso di raccogliere un gran volume di dati sul percorso e sul contributo artistico di molti di questi artisti sino a ieri per nulla, o quasi, conosciuti. Il tutto è corredato da un ricco repertorio di opere (oltre 400 immagini a colori), così da permettere a storici e critici una più ampia valutazione dell'arte per il teatro del Novecento e del Déco in generale, periodo in cui si colloca la più parte dei disegni. Il volume comprende inoltre una ampia panoramica sulla storia del music-hall, dalle origini al suo declino, sui principali teatri e riviste in scena negli anni tra le due guerre e sui suoi protagonisti.
Tra gli illustratori, oltre naturalmente a Erté, Georges Barbier, Dany Barry, Umberto Brunelleschi, Fabio Lorenzi, Endré, Eduard Halouze, Dolly Tree, Jose De Zamora, Zig ...
07/09/24
#Paris Music Hall#Erté#costumi music hall#theatrical costumes#Georges Barbier#Brunelleschi#fashion nooks#fashionbooksmilano
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Hymn Ov Lucifer
Sit laus est in inferno gravissimum lumen
Et ostende mihi viam illustrare
Exurens flame aeternitatis
Et de hoc quam Luciferum appellaverunt,
Aperi et portae inferni
Et in omni potestate sua
revolution adducer
Ave praeclara stella pater
~ Writ Ov tha Damned~
тяIрlэ6ыффdсvlт
#lucifer#lucifer morningstar#satanism#ritual#demonolatry#666 satan#conjvring#demon summoning#sacrifice#occult#goetic demons#satanic worship#bloodletting#black magic#satanic witch#satanist
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Documenti ufficiali suggeriscono che il vaiolo delle scimmie è una copertura per i danni causati al sistema immunitario dalla vaccinazione COVID che provocano herpes zoster, malattie autoimmuni vescicolari e infezioni da herpes
Correva già il 2022.
Per favore prima di sparare saccenteria e citazioni di superiorità puerile sul fatto che certi post sono inutili, sforzatevi di capire che non condivido questo schifo per illustrare conoscenze di tipo medico o spiegare come si guarisce dall'Herpes.
Credevo fosse chiaro anche nel video precedente, ma di chiaro c'è soltanto l'ottusità.
Anche solo per decenza personale ascoltate se c'è un video o leggete davvero un post prima di commentare, perché è palese che vi fermate ai primi due righi e forse nemmeno a quelli.
#zombie#società#società malata#svegliatevi#aprite gli occhi#sistema#manipolazioni#verità#dittatura#schiavi#herpes zoster#vaiolo delle scimmie#controllo#matrix#rincoglioniti
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Why did they swedish miniseries illustrare Violet like this 😭
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Francia, la rabbia e la speranza da coltivare | il manifesto
Un pezzo lucido e saggiamente empatico!
Pubblicato 15 ore fa
Edizione del 3 luglio 2024
Mario Ricciardi
Sono stati i giorni della delusione e della rabbia, ma anche quelli della speranza. Lunedì mattina i parigini si sono svegliati sotto un cielo lattiginoso, che copriva il sole che ha brillato nelle ultime ore di campagna elettorale. L’edizione speciale di Le Monde annunciava secca che «la destra estrema è alle soglie del potere». A illustrare il titolo un’immagine dell’esagono quasi completamente coperta di marrone, il colore che nell’infografica del quotidiano progressista rappresenta il Rassemblement National guidato da Marine Le Pen.
Delusione e rabbia sono le reazioni più diffuse tra gli elettori di sinistra, e tra i moderati che credono ancora nell’estraneità del Rn – un partito che ha raccolto l’eredità della destra xenofoba e razzista, e affonda le proprie radici nel regime di Vichy – ai valori della République laica e antifascista. Per quanto indebolita da anni di erosione, prima a opera di Sarkozy e poi, in modo più accentuato, da parte di Marine Le Pen, che dopo la fondazione del Rn ha visto crescere il proprio consenso fino a eclissare le altre formazioni della destra, l’idea di una sorta di «arco costituzionale» della repubblica, da invocare per sbarrare la strada dell’Eliseo, aveva tenuto fino a qualche giorno fa.
Forse ci credeva anche Macron – per interesse, perché di convinzioni sembra averne poche – che sul legame tra le forze che si riconoscono nei valori della repubblica aveva scommesso quando ha deciso di sciogliere il parlamento. Invece si è capito, già nelle prime fasi della campagna elettorale, che l’argine a destra era saltato, che un numero consistente di francesi non vede più un voto a Le Pen come contrario a una sorta di «moralità costituzionale», e che stavolta Macron non sarebbe stato nella posizione di trarre vantaggio dalla solidarietà di una sinistra battuta sia dalla destra sia dal centro.
PER QUESTO, MENTRE la delusione per la mossa spregiudicata del Presidente lasciava il posto alla rabbia per il modo irresponsabile in cui ha giocato sul futuro dei francesi, e in particolare di quelli che hanno tutto da perdere se il Rn andasse al potere, è emerso anche un sentimento che sembrava da tempo dimenticato: la speranza. Contro le aspettative dei realisti, le diverse forze della litigiosa sinistra francese sono riuscite a mettere insieme un accordo elettorale, e a combattere una straordinaria battaglia che le ha condotte al primo turno intorno al 28 per cento, contro il circa 33 per cento della destra. Purtroppo questo non vuol dire che sia possibile battere Le Pen. Tuttavia, si potrebbe fare in modo che non raggiunga la maggioranza assoluta grazie ad accordi di desistenza.
QUESTO È IL TEMA della manciata di giorni che ci separano dal secondo turno. Alcuni nomi rappresentativi della Macronia hanno già rotto le righe, facendo capire che tra l’equità sociale e la tutela dei possidenti non hanno alcun dubbio: preferiscono fare gli interessi dei secondi, anche se questo espone la Francia al rischio di una deriva autoritaria, e di misure discriminatorie nei confronti delle minoranze.
Viene allo scoperto in questo modo un’ambiguità che ha segnato gli ultimi vent’anni, e che è tra le cause primarie della crisi profonda che stanno attraversando diverse democrazie. L’ipocrisia di chi si descrive come «progressista», ma al dunque sta dalla parte dei forti. Quella per cui i cittadini non hanno diritti costituzionali, ma privilegi contingenti che possono essere rimessi in discussione, senza alcun riguardo per la giustizia sociale, quando c’è bisogno di ridurre il debito, o di aumentare la competitività, mentre chi potrebbe contribuire a una distribuzione più equa dei sacrifici viene protetto perché è «un produttore di ricchezza». Come se il lavoro subordinato fosse inerte.
Questo progressismo, che si presenta come liberale, ma della libertà ha una concezione ineguale e quindi arbitraria, potrebbe subire un colpo durissimo se Le Pen riuscisse a formare un governo. Tra qualche giorno verrà il tempo dei bilanci e delle proposte per il futuro. Anche se sconfitta, la sinistra francese ha qualche milione di ragioni per coltivare la speranza e trasformarla in opposizione.
#Mario Ricciardi Insegna Filosofia del diritto nell'Università Statale di Milano e Legal Methodology nella Luiss Guido Carli di Roma.Ha diretto la rivista " Il Mulino" fino al 2023
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L'arte della lacca
Annamaria Rispoli Fabris
Electa, Milano 1974, 182 pagine, 25x31cm, Copertina rigida con sovraccoperta e cofanetto
euro 40,00
email if you want to buy [email protected]
L'opera tende ad illustrare l'arte della lacca dalle remote origini cinesi alla fioritura del Settecento francese e veneziano, distinguendone non solo gli stili che ovviamente si riconnettono alla cultura egemone nei vari periodi e nelle diverse regioni considerate, ma anche le profonde differenze delle molte materie e tecniche accomunate nella denominazione lacca. L'ampia panoramica oltre che evidenziare i reciproci influssi delle diverse civilta, portando a livello unitario un fenomeno artistico estremamente vario, presenta un corredo illustrativo, in gran parte inedito, delle opere piu interressanti in termini di testimonianza storica.
Tra gli argomenti trattati: la verniciatura antica nell'area mediterranea, la lacca nell'Asia centro meridionale, la lacca nell'estremo oriente, la lacca in Europa.
26/05/24
#arte lacca#area mediterranea#Asia centro meridionale#estemo oriente#Europa#Cina#settecento francese#settecento veneziano#art books#fashionbooksmilano
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" Ricordo di aver letto non molti anni fa uno spiritoso articolo di Stefano Rizzato (apparso su «La Stampa» nella primavera del 2012) dedicato ai fumetti di Topolino. Diceva che i giovani lettori avevano qualche difficoltà a capirne la lingua, e che occorreva ormai il pronto soccorso di un «topo-dizionario» per capire verbi usati di frequente dal piccolo animale come turlupinare, corroborare, lucrare, un sostantivo come darsena, aggettivi come erudito, esoso, retrogrado, intabarrato. È vero che la lingua di Topolino è sempre stata di livello alto, ma le nuove generazioni non conoscono queste parole anche perché non le leggono piú. In un suo libro recente Massimo Arcangeli* ci ha fatto notare che addirittura fra gli studenti universitari stanno perdendosi parole come abulico, sordido, modico, solerte, blaterare, corroborare, menzionare, coacervo, laconico, nemesi; e che moltissimi non sanno trovare un sinonimo di pusillanime, e che indigente è confuso con ingente.
Ma oggi in realtà preoccupa di piú il fatto che molti giovani non sanno mettere insieme con accettabile padronanza una pagina scritta. All’Università hanno difficoltà a stendere una tesina, arrivano alla laurea sprovvisti di sintassi, incapaci di argomentare, fanno fatica ad articolare (ma anche a leggere) un testo con un po’ di subordinate. Come se non avessero fatto nulla in precedenza per imparare a scrivere, soltanto scaldato dei banchi. Siamo di fronte a un collasso sintattico, che preoccupa molto di piú degli strafalcioni e delle carenze lessicali: qui è in gioco l’incapacità di organizzare e gerarchizzare e illustrare le idee, sono saltati i nessi logici, i legami tra il prima e il poi, tra causa ed effetto, sono franati i nessi insieme alle pause, l’andare a capo, la scansione, la punteggiatura, il ritmo del discorso. Che cominci a farsi sentire il mancato insegnamento dello spessore storico di una lingua, o la semplificazione eccessiva di tale prospettiva? Dopo anni di impegno, di entusiasmi per sperimentazioni glottodidattiche, la capacità di costruire discorsi scritti da parte dei giovani che escono dalla scuola italiana è sempre piú carente. E il fatto poi che si leggano piú social che saggi e narrativa ha un suo peso. "
*M. ARCANGELI, Senza parole. Piccolo dizionario per salvare la nostra lingua, il Saggiatore, Milano 2020.
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Gian Luigi Beccaria, In contrattempo. Un elogio della lentezza, Einaudi (collana Vele), 2022. [Libro elettronico]
#letture#leggere#citazioni#saggistica#scritti saggistici#libri#Gian Luigi Beccaria#In contrattempo#Stefano Rizzato#letteratura#La Stampa#scrittura#fantasia#Topolino#evasione#fumetti#lessico#storia della Lingua italiana#società contemporanea#Italia#studenti#università#cultura#sapere#pensiero#argomentare#Massimo Arcangeli#linguaggio#presente#critica letteraria
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LE FARINE D’INSETTI
Mi sono deciso a scrivere perché ho la sensazione che pochi stiano davvero comprendendo la manovra (...); provo a illustrare.
(...) (A) partire dal 26 gennaio le larve di verme della farina minore (Alphitobius diaperinus) potranno essere commercializzate in tutti i Paesi dell'Unione europea (...). (Si tratta del) quarto insetto a cui la Commissione europea ha concesso di entrare nelle tavole dei cittadini, dopo le larve gialle, la locusta migratoria e i grilli. Una decisione che (...) aiuterebbe a combattere l'inquinamento ambientale e a sfamare più persone in modo "sostenibile" (...).
Per lavoro ho avuto a che fare con diversi produttori di pasta, i quali mi hanno spiegato (cosa ci sta dietro). Se una partita di grano proveniente dal Canada mostra muffe e funghi (...) quel grano (fino al 26 gennaio) DOVEVA essere distrutto (...). E' un doppio costo: perdita della materia prima e smaltimento del rifiuto. (Ora invece possono mischiare) il grano con altro, fino a raggiungere una “soglia” di “accettabilità” (...). CHIARO?
In buona sostanza, vogliono rifilarvi un prodotto marcio, compromesso e inutilizzabile, (d)ecidendo, PER LEGGE, che quella m***a è “arricchimento proteico”!!!
via https://twitter.com/LuigiRa71797000/status/1622575471526391811
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