#figlio immaginario
Explore tagged Tumblr posts
pier-carlo-universe · 5 days ago
Text
Le tour de l'oie di Erri De Luca. Recensione di Alessandria today
In una sera di tempesta, con l’elettricità interrotta, un uomo – molto simile all’autore stesso – si ritrova seduto al tavolo di casa, illuminato solo dal fuoco del camino, leggendo Pinocchio.
Autore: Erri De LucaTraduttore: Danièle ValinEdizione francese pubblicata il: 3 settembre 2020Genere: Narrativa contemporanea Sinossi. In una sera di tempesta, con l’elettricità interrotta, un uomo – molto simile all’autore stesso – si ritrova seduto al tavolo di casa, illuminato solo dal fuoco del camino, leggendo Pinocchio. È in questa penombra che appare una figura evanescente, la proiezione…
0 notes
willspencerp · 1 month ago
Text
William "Will" Spencer IV è un personaggio immaginario della soap opera diurna The Bold and the Beautiful. Will è il figlio di Bill Spencer Jr. e della sua ex moglie Katie Logan. Will ha tre fratelli maggiori, i fratellastri paterni Liam Spencer e Wyatt Spencer e la sorellastra paterna Luna Nozawa Spencer. Dal 2018 al 2020 è stato interpretato da Finnegan George. Nel 2021 è stato detto che Will era in collegio. Nel giugno 2024 è stato annunciato che Crew Morrow, il figlio di Joshua Morrow di "The Young and the Restless" della CBS, si unirà a Bold and Beautiful nel ruolo di Will. La sua prima data di registrazione è venerdì 14 giugno e la prima data di messa in onda è giovedì 1 agosto.
Data di nascita: 27 maggio 2005
Luogo di residenza:
Oxford,Inghilterra
Professione:
Uomo d'affari
Relazione:
Sposato con Sakura Kazama
Ex moglie:
Sarah Haniyeh Gonzalez (deceduta,uccisa da suo marito Will quando si era trasformata in un mostro)
Figli:
Tristan Spencer e Heather Spencer
Amici:
Ismail Haniyeh,Yasser Arafat,Moath Haniyeh,Miles Morales,Alex Gonzalez Jr,Archos Midas,Muhammad a-Muttalib e Umar ibn al-Khattab
26 notes · View notes
mtonino · 4 months ago
Text
Side by Side - Art Influences Films
Spesso mi sono occupato del rapporto tra arte e cinema e di come si ininfluenzino vicendevolmente, oggi voglio porre l'attenzione su un caso particolare: la presenza dei quadri del pittore Alex Colville nel film Shining di Stanley Kubrick. In realtà, le opere di Colville appaiono in più di un film (Heat, Moonrise Kingdom), ma in Shining ciò avviene ben quattro volte:
Woman and Terrier (1963)
Tumblr media
Colville descriveva quest'opera così: "è la mia Madonna col Bambino; ​​naturalmente nel mio mondo il bambino è un cane."
L'artista canadese considerava i cani come esseri senzienti, in grado di vedere, ma incapaci di fare il male. Nella sua arte le persone rappresentano la capacità distratta e iperconsapevole di fare il male e i cani l'innocenza.
"I volti distolti di Colville coinvolgono gli spettatori nelle sue opere, ci fanno sentire dei voyeur. Quando qualcuno in un'opera di Colville guarda direttamente lo spettatore è come se lo avessimo interrotto, come se avessimo fatto irruzione in una scena privata"
tratto da “Scoprire il vero Alex Colville,” Maclean's, 22 agosto 2014
Tumblr media
A Jack Torrance è appena stato detto di Delbert Grady, l'ex custode dell'Overlook Hotel che ha fatto a pezzi sua moglie e le sue due figlie. A casa Torrance, a Boulder, l'amico immaginario di suo figlio Danny, gli ha detto che il padre ha ottenuto il lavoro e sta per chiamare per dargli la notizia. Come previsto, il telefono squilla e la moglie di Jack, Wendy, risponde.
Mentre Shelley Duvall si siede per parlare con Jack Nicholson, "Woman and Terrier" di Colville è chiaramente visibile sulla parete di fondo, sopra un televisore. Il dipinto raffigura una donna che abbraccia un terrier, il suo volto è per lo più nascosto dalla testa del cane, con l'angolo dell'occhio sinistro appena visibile, che sbircia fuori.
Nella scena di Shining siamo dentro casa di Wendy e la stiamo osservando rispondere a una telefonata privata, mentre un personaggio di Colville ci spia dalla parete in fondo, ricordandoci che stiamo per assistere al grande orrore che si avvicina.
Horse and Train (1954)
Tumblr media
Di questo quadro Colville dice: "Ho sempre pensato che fosse piuttosto bello ma mi rendevo conto che poche persone lo avrebbero comprato per appenderlo in una casa, la maggior parte delle persone sembra considerarlo estremamente morboso"
Tumblr media
Danny ha appena avuto la visione delle due bambine e del sangue che scorre, e si è svegliato nella sua camera da letto dopo essere svenuto davanti allo specchio del bagno. Arriva la pediatra per visitarlo dopodich�� la dottoressa e Wendy vanno in soggiorno, dove discutono dei problemi di Jack con l'alcol, di come lui una volta abbia slogato il braccio di Danny e di come questo apparentemente abbia causato la prima apparizione del misterioso amico immaginario di Danny.
Mentre attraversano il corridoio, ecco sul muro "Horse and Train", una delle opere più riconoscibili di Colville: un cielo grigio e nuvoloso e un cavallo nero che galoppa lungo i binari verso un treno in arrivo. È un dipinto avvincente, ispirato a un distico di una vecchia poesia sulla futilità di mantenere le convenzioni di fronte a un cambiamento violento e imminente. Le possibilità che il cavallo esca dai binari, o che il treno possa frenare in tempo sono reali, anche se non sembrano probabili. La conversazione tra Wendy e la pediatra chiarisce che Jack ha dei problemi che emergeranno, in grande stile, durante i cinque mesi di isolamento. Cavallo e treno stanno accelerando sulla rotta di collisione.
Dog, Boy, and St. John River (1958)
Tumblr media
Il dipinto, un altro dei pezzi più iconici di Colville, raffigura un ragazzo che guarda verso un fiume tenendo in mano un fucile da caccia con un cane appena dietro. Di nuovo non possiamo vederne il volto, lo stiamo guardando dietro.
Tumblr media
Quando Danny svolta l'angolo e sbircia attraverso la porta aperta della Stanza 237, la prima cosa che vediamo all'interno è una lampada da tavolo accesa davanti al quadro "Dog, Boy, and St. John River". Non possiamo vedere il volto di Danny mentre guarda attraverso la stanza, riproducendo così quasi lo stesso punto di vista del ragazzo nel quadro.
Un altro cane di Colville fa la sua comparsa nel film (anche se è oscurato dalla lampada), e di nuovo c'è quel pizzico di percezione extrasensoriale. Cosa stanno guardando il cane e il suo padrone, o cosa cercano? Potrebbe essere una battuta di caccia innocente, ma la luce e la prospettiva fanno sembrare che ci sia qualcosa di sinistro là fuori, sopra la grande distesa d'acqua in lontananza. O siamo solo noi, che ci avviciniamo furtivamente al ragazzo e al cane attraverso le canne?
Se Colville credeva che un cane potesse percepire il male, allora forse si sta nascondendo dietro il ragazzo mentre lo segue, il ragazzo è armato e deciso ad affrontare qualsiasi cosa stia per succedere, il cane lo raggiunge ma si tiene a distanza.
È questa la relazione tra Danny e Tony (l'amico immaginario), o tra lui e la sua capacità di "luccicare", mentre si avvicinano furtivamente alla fonte del terrore nascosto dell'Overlook Hotel?
È una coincidenza che il ragazzo e il cane siano davanti a uno specchio d'acqua e che Danny e Tony (e in seguito Jack) stiano per essere attaccati da una strega nuda immersa in una vasca da bagno?
Forse Kubrick sta di nuovo ricordando agli spettatori che si stanno abbandonando al voyeurismo mentre qualcosa di malvagio sta per arrivare?
Non può essere un caso, è sicuramente una scelta consapevole di Kubrick: la prima cosa che vediamo nella stanza 237 è il dipinto, riflesso nello specchio, di un ragazzo che impugna un'arma; più avanti nel film, Danny impugnerà un coltello e scriverà una parola con un rossetto rosso su una porta, ma solo l'inquadratura attraverso uno specchio ne rivelerà il vero significato.
Moon and Cow (1963)
Tumblr media Tumblr media
Jack ha sfondato la porta del bagno e ora è sulle tracce di Danny dopo aver eliminato Dick Halloran. Wendy, scampata per un pelo all'attacco in bagno, sta correndo al piano di sopra con in mano il coltello che ha usato per tagliare la mano di Jack. Mentre sale, passa davanti a diversi dipinti, nessuno dei quali è più evidente di "Moon and Cow" di Colville, che rimane inquadrato per qualche breve istante; prima è alla sua sinistra, poi passa alla sua destra.
Il quadro rappresenta una mucca, sdraiata in un pascolo, sulla destra della cornice, che guarda la luna, alla sua sinistra. A differenza dei precedenti, sembra non avere niente a che fare con la storia di Shining senonché, nella scena culminante, pochi minuti dopo, Jack cade sul terreno innevato nel labirinto.
L'ultima inquadratura, prima di vedere apparire il suo corpo congelato la mattina dopo, è di Jack accasciato a terra, a sinistra dell'inquadratura con una luce brillante in lontananza alla sua destra. Proprio come "Moon and Cow", se lo guardassimo attraverso uno specchio.
Tumblr media
18 notes · View notes
fashionbooksmilano · 2 months ago
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
L'avventura del design : Gavina
Davide Vercelloni, prefazione di Vittorio Sgarbi
Jaca Book, Milano 1987, Saggi di Architettura/Design, 256 pagine, 185 illustrazioni b/n, 15x23cm, ISBN 88-16-40 309-8
euro 100,00
email if you want to buy [email protected]
L’avventura straordinaria di Dino Gavina (1922 – 2007) ha inizio con l’apertura di un laboratorio di tappezzeria in Via Castiglione a Bologna. Qui nel dopoguerra si ritrova ad utilizzare materiali di recupero per forniture militari e ferroviarie e inizia a produrre e commercializzare i primi mobili.
Interessato ed appassionato di letteratura, arti visive e teatro; diremmo oggi, “viaggia ed incontra gente”, ma coglie in ciò il genio e l’opportunità di creare cose e personaggi: è questa la miscela creativa di Dino Gavina. Instancabile regista di persone, cose, fatti scaturiti dal suo immaginario, un vortice in continuo movimento che corona tutta la sua vita. Incontri con personaggi, che crea talvolta egli stesso. Con Lucio Fontana stringe una bellissima amicizia. Frequenta Milano e alla X Triennale conosce i fratelli Castiglioni; alla XI nel 1957 l’incontro con Kazuhide Takahama, che ha realizzato il Padiglione del Giappone; a Venezia incrocia Carlo Scarpa, che nel 1960 diventerà presidente della Gavina spa, dove verranno prodotti i primi pezzi di suo figlio Tobia… Una vita costellata da personaggi straordinari.
Il negozio Gavina realizzato da Carlo Scarpa in Via Altabella a Bologna, lo straordinario padiglione espositivo di San Lazzaro di Savena dei Castiglioni, moderne architetture che possiamo ancora ammirare, dove si svolsero le memorabili serate di Man Ray e Marcel Duchamp. Proprio a San Lazzaro nasce nel 1967 il Centro Duchamp, in suo omaggio, dove lavoreranno futuri artisti cinetici al fianco di grandi maestri, un progetto di arte fatta in serie per nuovi fruitori.
Lunghissima è la lista di artisti con cui ha collaborato, occupandosi di una miriade di mondi, questo è infatti il lato sfaccettato e poliedrico di Dino Gavina. Note le sue aziende Gavina, Flos, Simon, Sirrah, Paradisoterrestre: la passione di realizzare mobili, lampade, arredo per interno ed esterno, nella linea rigorosa del disegno industriale, che in parte deve a lui l’apertura di nuovi orizzonti.
11/12/24
10 notes · View notes
libero-de-mente · 11 months ago
Text
Mi sento padre
Credo di essere diventato padre prima, intendo prima di diventarlo biologicamente.
Ho vissuto un prologo o, per usare un neologismo moderno, un prequel.
Sono convinto che divenni padre di me stesso il giorno in cui, sempre biologicamente, non fui più figlio di un uomo.
Quando mio padre morì rimasi orfano di una figura paterna che, nonostante i suoi umani limiti, era nel mio immaginario qualcosa di più grande e rassicurante. Ne avevo maledettamente bisogno, ma il destino me lo portò via.
Così dopo un percorso con uno davvero bravo divenni "papà" di me stesso. Non avevo alternative, meglio dire non avevo nessuno.
Nonni morti da tempo e zii, quelli a portata di mano e in vita, ostici ed egoisti da sempre.
Poi divenni padre. Non solo biologicamente, ma qualcosa si squarciò in me. Mille motivi per sentirsi padre.
Quando divenni padre per la seconda volta lo squarcio con i "mille" motivi raddoppiarono
Mi sento padre ogni volta che sento ridere i miei figli,
quando percepisco la loro forza d'animo,
quando mi abbracciano per rassicurarmi,
quando li abbraccio per dare loro forza,
quando mi rendo conto di come i miei figli siano migliori di me,
quando ripenso al fatto che appena nati mi vennero affidati, tra le mie mani che inaspettatamente divennero ferme e solide. Io che credevo che avrei tremato per tutto il tempo.
Mi sento padre quando mi raccontano i loro pensieri, i loro desideri,
quando uscendo di casa, dalla strada, si girano per vedere se sono alla finestra per salutarli ancora. E io ci sono.
Mi sento padre ogni volta che li sprono a lottare per i loro obiettivi,
lo sono di più quando mi scopro a nascondere le lacrime per i loro traguardi raggiunti.
Mi sento padre quando discutiamo,
quando li ascolto e do loro ragione,
quando gli esprimo il mio punto di vista e loro annuiscono,
quando mi spiegano e io capisco che quello in errore sono io.
Mi sento padre ogni volta che loro si sentono miei figli,
quando mi permettono di lenire i graffi metaforici che la vita gli lascia sulla pelle,
ogni volta che predico il rispetto per il prossimo,
a non fare mai del male a nessuno.
Così capita spesso che loro, abbracciandomi con le lunghe braccia, mi fanno sentire figlio a mia volta. Per qualche istante.
Mi sono sentito orgogliosamente padre, in passato, quando durante le competizioni sportive a cui i miei figli partecipavano, dagli spalti, non ero tra i padri che istigavano i figli a "colpire duro" per vincere sull'avversario.
Oppure quando ho rinunciato ai miei desideri, alle mie passioni, per proteggerli per stare loro vicino. Concedendo il mio cuore solo a loro.
Mi sento padre ogni giorno che mi appare una nuova ruga, un capello bianco, un fardello in più sulle spalle che la vita mi lascia "generosamente". Per ogni livido sulla pelle, per ogni ferita nell'anima, per ogni sussulto del cuore strozzato sul nascere.
Sono un padre nel momento che lotto per il benessere della mia famiglia,
quando cado miseramente per un mio errore,
quando mi rialzo stoicamente, con la determinazione di chi non vuole deludere i propri figli.
Mi sarei già lasciato andare da tanto se non fossi padre.
Sono un padre perché soffro, gioisco, li sento, li ascolto e cerco di essere un punto di riferimento per loro,
per poi accorgermi che essi sono per me un punto di riferimento.
Mi sento padre quando mi prendo cura di una madre anziana e ammalata, come se fosse mia figlia. Lei che mi cerca e mi chiede sicurezza. Come una bimba.
Sono un padre fragile, quando ogni sera goccia dopo goccia cerco di chiudere la giornata.
Quest'anno mi faccio gli auguri, per il padre che sono e per come sopravvivo in questo importante ruolo.
17 notes · View notes
multiverseofseries · 7 months ago
Text
House of the Dragon 2, Episodio 5 (Regent): il dolore di una Regina
Tumblr media
Rhaenyra e Alicent sono protagoniste del quinto episodio della seconda stagione di House of the Dragon dopo lo sconvolgente finale del precedente: tocca a loro provare a muovere i rispettivi Concilii, ma hanno difficoltà a venire ascoltate: chi la spunterà?
Tumblr media
Dopo un episodio di (tali) azioni ci voleva una puntata di strategia per provare a riprenderci dopo lo sconvolgente epilogo e provare a raccogliere i cocci. Rhaenys ha sacrificato la propria vita (e il proprio drago) per la causa della Regina legittima erede, e la stessa sorte sembra essere toccata ad Aegon nell'altra fazione con un tradimento interno (e fraterno).
Due Regine
Tumblr media
Olivia Cooke è un'affascinante Alicent
La puntata ci mostra quanto i Targaryen, e per traslato tutto il Regno, siano due facce della stessa medaglia, siano essi Verdi o Neri: entrambi i Concili Ristretti non sembrano pronti per davvero ad accettare una donna sul Trono di Spade, anche se hanno giurato fedeltà alla Corona insieme alle proprie famiglie. Rhaenyra (una sempre più strepitosa Emma D'Arcy) viene tacciata di non avere abbastanza esperienza per una guerra, ma del resto il regno di Viserys è stato caratterizzato principalmente dalla pace anche per gli altri suoi membri. Dall'altra Alicent (una sempre meravigliosa Olivia Cooke), ora che Aegon non �� morto (sorpresa!) ma si trova in difficile via di guarigione per le ferite e le bruciature riportate in battaglia - nella quale ufficialmente, conferma anche Ser Criston, Aemond (Ewan Mitchell) non ha avuto parte - vorrebbe prendere temporaneamente il posto del figlio come aveva fatto quando Viserys era malato. "Ma così sembrerebbe che anche noi stiamo preparando una donna a salire sul Trono" ribattono i membri del suo Consiglio, il motivo principale sarebbe in più di un senso l’inficiazione del diritto di regnare di Aegon stesso ammettendo in un certo senso l’usurpazione. Ma questo atteggiamento patriarcale e maschilista ci dice molto sulla società contemporanea, che è uguale da qualsiasi parte politica, pur parlando di un mondo immaginario e ambientato in un ipotetico passato fantastico.
La Regina che Non Fu Mai
Tumblr media
Lord Corlys piange la morte della moglie
I am blood and fire. Driftmark must pass to salt and sea.
I personaggi femminili di House of the Dragon sono ancor più affascinanti e centrali rispetto alla serie madre, confermando come il reparto sceneggiatori abbia catturato un trend narrativo contemporaneo per inserirlo in modo intelligente in un prequel, quindi in una trama ambientata molti anni prima quella originale, ma in teoria "più avanti" in tutti i sensi. Ma la Storia ci insegna diversamente. Ecco perché in questo episodio sono le donne a farla da padrone, anche quando non ci sono più. Come Rhaenys, la Regina Che Non Fu Mai, deceduta insieme al proprio drago Maelys nel finale dello scorso episodio in modo epico e poetico dopo uno scontro con due avversari alati. Ora sia Lord Corlys (Steve Touissant), che ha già perso una figlia e un figlio (non morto, ma fuggito lontano in segreto, anche se dal comportamento di Seasmoke si può forse dedurre che adesso Lenor Velaryon sia morto), sia le sue nipoti Baela (Bethany Antonia) e Rhaena (Phoebe Campbell) devono affrontare quella perdita, ed è proprio la prima a dimostrarsi forte e coraggiosa tanto con lui quanto con il promesso sposo Jace (Harry Collett), che acquisisce sempre più rilevanza così come i tanti eredi sulla scacchiera di questo Trono sempre più scomodo e soprattutto affollato. Proprio il prossimo in linea di successione "legittima" potrebbe avere un'idea rivoluzionaria che ben si sposa con la tematica generale della successione di sangue nello spin-off. E ancora Mysaria (Sonoya Mizuno) si afferma ancora di più come ottima alleata per Rhaenyra mentre Alys Rivers (Gayle Rankin) insieme alla sempre più spettrale Harrenhal sembra sempre più indaffarata nel ruolo di psicoterapeuta per il principe Daemon che ora vuole essere chiamato re.
Il potere del drago
Tumblr media
I draghi sono creature mitologiche nel mondo di Martin e per la prima volta il popolo ne vede una cadere dopo la battaglia dello scorso episodio, guardandolo in realtà come un presagio negativo proprio per l'aura che li ha sempre circondati. "It's just meat" dirà qualcuno dei sudditi per riportare alla realtà il fascino verso questi esseri fantastici volanti e sputafuoco. Non c'è da stupirsi quindi che si parli del rapporto tra le creature e gli esseri umani loro cavalieri, di come li hanno reclamati e della loro importanza per il futuro. Fanno anche parte dei calcoli di attacco nella guerra incombente che oramai si è fatta largo tra i Targaryen. Come dimostra Rhaena e il suo dover gestire le uova e due piccoli draghi ( Tyraxes e Stormcloud) che ha portato con sé e che Lady Arryn non vede realmente come una protezione per Nido dell'Aquila.
Il fattore Daemon
Tumblr media
Daemon rivela la sua vera natura
Mentre continua in modo sempre più horror la storyline dedicata a Daemon (Matt Smith), coi suoi fantasmi e il suo darsi da fare tra le mura di Harrenhal, emerge anche il suo far parte della mentalità retrograda di Westeros alla quale si accennava all’inizio e che si era già intuito nel suo duro confronto qualche episodio fa con la moglie (e nipote). Il Principe si è barricato tra quelle mura e da lì prova a continuare il proprio piano di conquista del Regno: nel nome della Regina ma in realtà di se stesso. Non ha davvero mai accettato che Rhaenyra prendesse il suo posto come erede e non riesce a vederla nel futuro dei Sette Regni, tanto da piccarsi quando viene chiamato Re Consorte come gli spetta, anche se forse il titolo giusto dovrebbe essere principe consorte, (ma forse questo dubbio ce lo leverà Martin quando deciderà di lamentarsi nuovamente di piccolezze inutili, invece di continuare il suo lavoro di scrittura della saga); in questo non può che richiamare quanto visto in The Crown e soprattutto nella realtà della famiglia reale inglese tra Elisabetta e Filippo. Chi ancora afferma che House of the Dragon parli di un universo inesistente e "fuori dal mondo", dovrebbe davvero farsi un esame di coscienza o forse aprire meglio gli occhi sul mondo che ci circonda.
Conclusioni
Dopo la battaglia dei draghi spazio a quella dei Concili Ristretti nel quinto episodio della seconda stagione di House of the Dragon (2x05). I personaggi femminili sono assolutamente centrali, mentre gli uomini continuano con la propria mentalità chiusa e retrograda, legata alle credenze secolari. A proposito di credenze, non manca la mitologia legata ai draghi e un’importante rivelazione su Daemon: oramai è chiaro da che parte stanno i vari pedoni sulla scacchiera. Ora vedremo chi muoverà per primo.
👍🏻
Emma D’Arcy e Olivia Cooke, vorremmo sempre più scene con loro.
Il cast giovane si fa sentire.
L’elaborazione del lutto vista attraverso tutti i personaggi coinvolti.
Il fascino dei draghi e i parallelismi col presente e la nostra realtà.
👎🏻
Tante storyline a cui stare dietro.
Matt Smith e il suo Daemon, la sua storyline comincia a risultare ripetitiva e sempre di più una seduta di psicoterapia, non ci voleva Harrenhal e Alys Rivers per sapere che il principe ribelle non aveva mai del tutto digerito il suo essere rimpiazzato come erede da Rhaenyra.
Dopo l’azione dello scorso episodio, questa puntata potrebbe sembrare di stasi e passaggio (ma in realtà non lo è).
4 notes · View notes
ibrahimalbadriroleplay71 · 2 years ago
Text
Cast news: David Manson è un figlio immaginario del serial killer satanista e neo nazista Charles Manson e avrà una trama inventata in cui abuserà dei bambini senza ucciderli e ha avuto un'infanzia molto problematica rendendolo appunto un criminale e serial killer a sua volta a causa di suo padre Charles Manson e ci sarà per la prima volta un tema sulla pedofilia e la polizia dovrà trovarlo.
Il suo prestavolto è quello di Joss Mooney
Tumblr media
23 notes · View notes
noneun · 1 year ago
Text
Ma chi se ne frega se Gesù di Nazareth è esistito o meno.
Tumblr media
Mi capita ogni tanto di assistere a discussioni in merito all’esistenza storica di Gesù di Nazareth. E a supporto si scomoda anche Alessandro Barbero per sostenere che le testimonianze della sua esistenza sono perfino migliori delle prove dell’esistenza di alcuni imperatori romani.
E allora? Il Gesù storico è così diverso dal Gesù dei cristiani che stiamo letteralmente parlando di due persone diverse. Uno probabilmente reale e uno certamente immaginario, peraltro. Sono stati inventati così tanti aneddoti miracolosi e poteri sovrannaturali sul secondo Gesù che hanno scalzato dall’immaginario religioso collettivo quel poco di vero che si sapeva della figura storica di Gesù.
Quello che viene adorato, e che continua a condizionare la vita di una buona parte dell’umanità, non è il Gesù storico ma un personaggio immaginario figlio di un altro personaggio immaginario, nato da una donna provvista di imene, che ha riportato in vita un tizio, che trasformava l’acqua in vino ma solo dopo averci camminato sopra. E che è resuscitato dopo aver sacrificato un intero weekend.
Non mi pare che invece il Gesù venerato oggigiorno sia il colto predicatore palestinese ebreo arrestato e condannato a morte per ragioni politiche.
In pratica è come incaponirsi nel voler dimostrare a tutti i costi che la nave di Teseo sia veramente esistita. Peccato che ora sia ormai diventata una nave completamente diversa. Anzi, peggio. Al contrario della nave di Teseo, oggi Gesù non è solo diverso nella sostanza, ma anche nella forma.
Perché, volete forse dirmi che Gesù fosse davvero bianco, biondo e con gli occhi azzurri?
6 notes · View notes
netmassimo · 2 months ago
Text
Tumblr media
Il romanzo "Tempo fuori luogo", conosciuto anche come "Il tempo si è spezzato", "L'uomo dei giochi a premio" e "Tempo fuor di sesto" ("Time Out of Joint") di Philip K. Dick è stato pubblicato per la prima volta nel 1959. In Italia è stato pubblicato come "Il tempo si è spezzato" dal Corriere della Sera nel n. 59 de "I Romanzi del Corriere" nella traduzione di Pinuccia Rebora, da Mondadori come "L'uomo dei giochi a premio" nel n. 491 di "Urania", all'interno di "Millemondinverno 1975" e nel n. 72 dei "Classici Urania" nella traduzione di S.V., come "Tempo fuori luogo" da Sellerio Editore nel n. 9 di "Fantascienza" e nel n. 437 de "La Memoria" nella traduzione di Gianni Pannofino, come "Tempo fuor di sesto" da Fanucci nel n. 16 di "Collezione Dick" e nel n. 81 di "Tascabili Immaginario" nella traduzione di Anna Martini e come "Tempo fuori luogo" di nuovo da Mondadori negli "Oscar Fantastica Classics" nella traduzione di Gianni Pannofino.
Ragle Gumm è un reduce che non ha un lavoro regolare ma ha trovato una buona fonte di sostentamento nel gioco a premi di un quotidiano. Ciò perché è estremamente bravo nell'indovinare dove potrebbe atterrare un marziano nella mappa che viene pubblicata giornamente.
Nonostante la fama che deriva da questo suo successo, Ragle Gumm si sente un fallito che non ha neppure una casa sua dato che vive con la sorella Margo, il cognato Vic e il loro figlio Sammy. Il gioco richiede un notevole impegno mentale e a volte ha allucinazioni. Alcuni strani eventi sono condivisi da altri come il trovare un rivista che parla di Marilyn Monroe, un'attrice che sembra famosa ma nessuno in famiglia conosce.
0 notes
notiziariofinanziario · 2 months ago
Text
Tumblr media
Comincia stasera su Rai 1 la serie tv dell'avvocato Malinconico tratta dai romanzi di Diego De Silva.  Malinconico (Massimiliano Gallo) non si è ancora ripreso dalla relazione finita con Alessandra, presto diventerà nonno e se la dovrà vedere con il caso di una escort ventenne. E non è finita qui: l’ex moglie Nives cerca di riconquistarlo e di farlo ingelosire con il giovane maestro di padel, mentre l’amico Benny gli presenta Clelia, una giornalista d’inchiesta che si è sposata tre volte. Gli farà battere il cuore? Vincenzo Malinconico (Gallo) assiste a una retata della polizia proprio nel suo palazzo: qualche piano sopra al suo è stata scovata una casa di appuntamenti. Durante l’arresto sfugge ai poliziotti Venere, una prostituta ventenne che bussa proprio alla porta di Vincenzo per nascondersi. L’avvocato dal cuore tenero l’accoglie. Dopo quell’incontro Venere cercherà ancora Vincenzo perché impaurita da un uomo che la minaccia con un video hot compromettente. «Se dovesse uscire in rete i servizi sociali mi toglierebbero la custodia di mia figlia Gioia», confida Venere all’avvocato. L’avvocato prende a cuore il caso della ragazza, alla quale suggerisce di trovare un posto di lavoro serio, altrimenti il giudice potrebbe comunque toglierle l’affido. Nives (Teresa Saponangelo), ex moglie di Vicenzo, è la psicologa a cui il giudice affida Venere. Sarà lei a offrirle un lavoro come segretaria. Un giorno però la ragazza non si presenta in ufficio, non si trova e non risponde al telefono. È accaduto qualcosa di grave. Vincenzo Malinconico è ancora più malinconico? Vincenzo dopo la fine della relazione con Alessandra Persiano (Denise Capezza) non si è più ripreso. «Sono in stato di convalescenza», dice alla figlia. L’amico Benny Lacalamita (Luca Gallone) cerca di spronarlo proponendogli di diventare socio del suo studio. A spronarlo a guardare in faccia di nuovo alla vita e a non darsi per vinto, è anche la figlia Alagia (Chiara Celotto), incinta. «Ti sottovaluti troppo, non ti ami abbastanza», gli dice in riva al mare di Salerno. Malinconico cerca di darsi una scossa e accetta di entrare in società con Lacolamita e di prendersi cura del caso di Venere, minacciata da un uomo. «Malinconico è più maturo (anche se non perde i suoi tic e continua a consultare il suo amico immaginario Mister Fantasy ndr) – sostiene Gallo – questa serie è più bella della precedente: i personaggi vengono raccontati in modo più profondo, c’è tanta comicità ed emotività. Malinconico mi piace viverlo». Vincenzo Malinconico 2: il cast Massimiliano Gallo interpreta l’avvocato campione di autocommiserazione. «Un uomo pieno di casini, a cui le cose vanno male –  lo descrive Luca Miniero – lo adoro per questo, perché è un’anti narcisista in un’epoca in cui sono tutti narcisisti. Perché è un antieroe nella tv italiana piena di eroi». Nel cast ritroviamo ancheTeresa Saponangelo, nei panni dell’ex moglie Nives, «una donna che mantiene il controllo sull’ex marito –   afferma l’attrice napoletana –  è confusa, non si sa se il suo è amore, possesso o gelosia nei confronti delle donne che ruotano intorno a Vincenzo». La figlia Alagia si sposta dalla Germania a Salerno, a casa della madre, in attesa di partorire. Il suo desiderio è trasferirsi definitivamente nella terra dove è nata, è lì che vuole crescere il figlio: deve solo convincere Mattia, il compagno giramondo che Vincenzo chiama ironicamente Heidegger. Ci sono anche Alfredo (Francesco Cavallo), il figlio minore dell’avvocato d’insuccesso, aspirante regista, e Mister Fantasy (Carlo Massarini), l’amico immaginario di Vincenzo, l’unico che riesce a mettere ordine nella sua testa. Le new entry: Paola Minaccioni e Giula Bevilacqua Francesco Di Leva rimette gli abiti fluo del semi criminale Tricarico, l’amico di Vincenzo che lo aiuterà nella risoluzioni dei casi. L’amico ragioniere Esperito (Giovanni Ludeno), dopo essere stato sbattuto fuori di casa dall’ultima fidanzata,vive in macchina. Vincenzo, mosso a compassione, lo invita a stare qualche giorno a casa sua. Diventerà colf e cuoco dell’avvocato. Subentrano nella seconda stagione di Vincenzo Malinconico – avvocato d’insuccessoClelia (Giulia Bevilacqua), una giornalista d’assalto che si occupa di inchieste sui rifiuti tossici in Campania. Vincenzo la incontra durante un party organizzato da Lacalamita. È una donna reduce da tre matrimoni. «Sono un’irrequieta, mi piace illudermi che sarà per sempre, ma nello stesso tempo mi piace sentirmi precaria». Altra new entry Paola Minaccioni: è Addolorata, segretaria di Benny, che Malinconico chiama erroneamente Affranta. Lina Sastri è la suocera di Vincenzo. Read the full article
0 notes
micro961 · 4 months ago
Text
The Lacroix - Il nuovo singolo “FIGLIO DI RA”
Tra sonorità rap e stile techno
Tumblr media
The Lacroix pubblica il nuovo brano “FIGLIO DI RA”, disponibile dall’11 agosto 2024 sugli stores digitali e dal 2 ottobre nelle radio italiane in promozione nazionale. Si tratta di un singolo che fonde alla perfezione le sonorità rap e lo stile techno e che ha come tema principale l’affascinante mondo dell’Antico Egitto. I riferimenti alle divinità e ai faraoni sono numerosi e rispecchiano a pieno la grandezza di quel meraviglioso periodo storico. Il pubblico viene trasportato in una dimensione nuova, che rievoca l’immaginario esoterico e misterioso.
Ascolta il brano
Storia dell’artista
Moreno Cavaleri, classe 1989, è un cantante della periferia di Milano. La musica è sempre stata il centro del suo universo e del suo immaginario e col suo motto "sono la svolta tu credimi" è alla ricerca di uno stile unico ed alternativo, con l'obiettivo di catturare più estimatori possibili e di far sentire a tutti la sua musica.Instagramhttps://www.instagram.com/the_lacroix_music?igsh=cHJsY24yY20xZGdi&utm_source=qr
0 notes
pier-carlo-universe · 4 months ago
Text
"Il Viaggio Silenzioso" di Marco Rossi: Un Romanzo di Emozioni Profonde e Silenzi Ineffabili (Recensione di Fantasia) di Alessandria today
Un'opera che esplora la complessità dei sentimenti umani attraverso un viaggio intimo e riflessivo.
Un’opera che esplora la complessità dei sentimenti umani attraverso un viaggio intimo e riflessivo. Recensione di fantasia: “Il Viaggio Silenzioso” è il nuovo romanzo, frutto della fantasia, di Marco Rossi, autore immaginario. Quest’opera toccante e profonda conduce il lettore in un viaggio interiore attraverso emozioni non dette e silenzi carichi di significato. Ambientato in una piccola…
0 notes
willspencerp · 4 months ago
Text
William "Will" Spencer IV è un personaggio immaginario della soap opera diurna The Bold and the Beautiful. Will è il figlio di Bill Spencer Jr. e della sua ex moglie Katie Logan. Will ha tre fratelli maggiori, i fratellastri paterni Liam Spencer e Wyatt Spencer e la sorellastra paterna Luna Nozawa Spencer. Dal 2018 al 2020 è stato interpretato da Finnegan George. Nel 2021 è stato detto che Will era in collegio. Nel giugno 2024 è stato annunciato che Crew Morrow, il figlio di Joshua Morrow di "The Young and the Restless" della CBS, si unirà a Bold and Beautiful nel ruolo di Will. La sua prima data di registrazione è venerdì 14 giugno e la prima data di messa in onda è giovedì 1 agosto.
Data di nascita: 27 maggio 2005
Luogo di residenza:
Oxford,Inghilterra
Professione:
Uomo d'affari
Relazione:
Fidanzato con Sakura Kazama
Ex moglie:
Sarah Haniyeh Gonzalez (deceduta,uccisa da suo marito Will quando si era trasformata in un mostro)
Figli:
Tristan Spencer e Heather Spencer
Amici:
Ismail Haniyeh,Yasser Arafat,Moath Haniyeh,Miles Morales,Alex Gonzalez Jr,Archos Midas,Muhammad a-Muttalib e Umar ibn al-Khattab
18 notes · View notes
willybond · 4 months ago
Link
0 notes
sevenplyskate · 8 months ago
Text
Tumblr media
Maximilian Goof, noto in Italia semplicemente come Max, è un personaggio immaginario Disney, è il figlio di Pippo. È apparso per la prima volta nel 1951 in alcuni cortometraggi dedicati a Pippo. In tali episodi viene chiamato "George Goof Junior" (Ovvero con il nome originale del padre) abbreviato semplicemente in "Goofy Junior”. Circa quarant'anni dopo, nel 1992, assumerà il nome di Max personaggio che farà la sua ricomparsa, completamente ridisegnato, dove apparirà non più come un bambino ma come un adolescente degli anni 90 che ama andare sul suo skateboard.
0 notes
incamminoblog · 9 months ago
Text
Padre Paolo Berti“...fate discepoli tutti i popoli, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo...”
Santissima Trinità (Anno B)  (26/05/2024) Vangelo: Mt 28,16-20 Il popolo di Israele era incamminato verso la terra di Canaan, verso popoli che adoravano il dio Baal, dio immaginario al quale veniva riferito il ciclo agrario dei campi: quando il raccolto era abbondante era lui la causa, come era la causa dei danni agricoli con la tempesta. Non ci fu dubbio per Israele ai piedi del Sinai. Su…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes