#eccessive
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osappleobeneduci · 1 year ago
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BENEDUCI: "PROCURE DELLA REPUBBLICA INDAGHINO SU RAPPORTO TRA SUICIDI IN CARCERE E MEDINALI SOMMINISTRATI"
LE PROCURE DELLA REPUBBLICA INDAGHINO SUL RAPPORTO TRA I SUICIDI IN CARCERE ED I MEDINALI CHE VI VENGONO SOMMINISTRATI . “La situazione nelle carceri italiane è estremamente drammatica come anche dimostra il dato, senza precedenti, dei 43 suicidi nei primi sei mesi dell’anno ed è assai probabile che esista una diretta relazione tra l’incremento tra i gesti estremi a volte infausti tra la…
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labalenottera · 9 months ago
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organizzare un normale weekend fuori porta con le mie amiche è diventato impossibile allora ho deciso di prenotare con cancellazione gratuita in 4 strutture diverse, una per ogni caso a seconda di quante conferme riceverò
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livetogether--diealone · 2 years ago
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Lewis got 2 penalty points in addition to the 5 seconds penalty, tell me there is no double standards
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boganiptv · 5 months ago
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Let's play my favorite game of "how many King Lear references can I fit into my AU before it become egregiously eccessive"
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paralives-news · 23 days ago
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Early Access Date Reveled!
Paralives will be released into Early Eccess December 8th! Mark your calendars!
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susieporta · 8 months ago
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Ripeti a voce, con molta concentrazione, dopo avere respirato profondamente.
Mi do il permesso di separarmi da persone che mi trattano bruscamente, con violenza, che mi ignorano, che mi negano un saluto, un bacio, un abbraccio… Da questo preciso momento le persone brusche o violente sono fuori dalla mia vita.
Mi do il permesso di non costringermi ad essere “l’anima della festa”, la persona che mette entusiasmo in tutto o quella sempre disponibile al dialogo per risolvere conflitti quando gli altri nemmeno ci provano.
Mi do il permesso di non intrattenere ed incoraggiare gli altri a costo di stancarmi io: non sono nata per spingerli ad essere sempre al mio fianco.
La mia esistenza, il mio essere è già prezioso.
Se vogliono stare al mio fianco devono imparare a valorizzarmi.
Mi do il permesso di lasciar svanire le paure che mi hanno inculcato da bambina. Il mondo non è soltanto ostilità, inganno o aggressione. Ci sono anche tanta bellezza e gioia inesplorata.
Mi do il permesso di non stancarmi nel tentativo di essere perfetta. Non sono nata per essere la vittima di nessuno. Non sono perfetta, nessuno è perfetto e mi permetto di rifiutare gli schemi altrui: una persona senza difetti, estremamente impeccabile ovvero disumana.
Mi permetto di non vivere nell’attesa di una telefonata, di una parola gentile o di un gesto di considerazione. Mi affermo come persona che non dipende dalla sofferenza. Non aspetto rinchiusa in casa e non dipendo da altre persone. Sono io stessa a valorizzarmi, mi accetto e mi apprezzo.
Mi permetto di non voler sapere tutto, per non essere sempre presente durante il giorno. Non ho bisogno di molte informazioni, di programmi per il pc, di film al cinema, di giornali, di musica.
Mi do il permesso di essere immune alle lodi o agli elogi smisurati: le persone che fanno troppi complimenti finiscono per sembrare opprimenti. Mi permetto di vivere con leggerezza, senza accuse o richieste eccessive. Non fa per me.
Mi do il permesso più importante di tutti, quello di essere autentica.
Non mi sforzo di compiacere gli altri. È semplice e liberatorio abituarsi a dire di no ogni tanto.
Non mi voglio giustificare: se sono felice, lo sono, se non sono felice, non lo sono. Se un giorno del calendario è considerato come quello in cui sentirsi obbligatoriamente felici, io mi sentirò esattamente come mi sentirò.
Mi permetto di sentirmi bene con me stessa e non come vogliono le usanze o quelli che mi stanno attorno: quello che è “normale” o “anormale” nei miei stati emotivi sarò io a deciderlo.
J. ARGENTE
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ultrademonkiller737 · 9 months ago
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Local Angel buys new drip
Begged to leave store for eccessive slaying
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(original post under cut)
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occhietti · 6 months ago
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Non ho pazienza per alcune cose, non perché sia diventata arrogante, semplicemente perché sono arrivata a un punto della mia vita, in cui non mi piace più perdere tempo con ciò che mi dispiace o ferisce.
Non ho pazienza per il cinismo, critiche eccessive e richieste di qualsiasi natura.
Ho perso la voglia di compiacere chi non mi aggrada, di amare chi non mi ama e di sorridere a chi non mi sorride.
Non dedico più un minuto a chi mente o vuole manipolare. Ho deciso di non con-vivere più con la presunzione, l'ipocrisia, la disonestà e le lodi a buon mercato.
Non tollero l'erudizione selettiva e l'arroganza accademica.
Non mi adeguo più al provincialismo e ai pettegolezzi.
Non sopporto conflitti e confronti. Credo in un mondo di opposti. Per questo evito le persone rigide e inflessibili.
Non mi accompagno con chi non sappia incoraggiare o elogiare. I sensazionalismi mi annoiano.
Soprattutto, non ho nessuna pazienza per chi non merita la mia pazienza.
- Meryl Streep
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kyouka-supremacy · 1 month ago
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There was this theory I saw on twitter on how Akutagawa 'could be healed'. I think it was abt Atsushi's blood will heal him bc it has healing powers (and bc Akutagawa drank his blood when he was a vampire).
I mean idk how much does that make sense but in a way, could it maybe work in the manga?
Because from a writing standpoint, whats the purpose of Akutagawa biting Atsushi (like okay i know he's bitten others too but him Atsushi was kinda different). And ok we could say it was for homoerotic effect, but shouldnt that moment play a bigger role in the narrative sense too
That's one theory I'm really, really really rooting for. To be fair, it's not like that scene is completely out of place, it did solve the role storytelling wise of building up climax, adding elements to the heroes' imminent defeat; but even then, I'm not excluding it solving another purpose, too. I feel like there's still a lot of details left unexplained about that scene, like what happened after Akutagawa bit Atsushi (we know Akutagawa ran to save Aya, but you know), or why Atsushi didn't turn into a vampire. So I really hope we'll get back to it eventually, and maybe I'm faulty of eccessive optimism, but Akutagawa being healed by drinking Atsushi's blood sounds like perfectly in line with the level of homoeroticism sskk have going on in the manga 😅 C'mon author, I know there's nothing you want to say more than “Atsushi's blood runs in Akutagawa's veins”.
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eyepotheosis · 21 days ago
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flowers in the attic the origin's corrinne escaping one threat of incest through a different, less threatening kind of incest -> sounds silly but it's a nice addition from the show's part to underline the difference between incest as endogamic eccess aka patriarchal order VS incest as a paradoxical escape from eccessive endogamy and its patriarchal hierarchy into a more horizontal and therefore equalitarian relationship
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raccontidialiantis · 8 months ago
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Smettila!
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Adesso basta flirtare con gli altri uomini di nascosto, con chiunque ti faccia un complimento! Mi fai sentire umiliato, mi fai dannare. Chiunque vorrebbe saltarti addosso solo a un tuo cenno, non lo capisci? O invece lo capisci sin troppo bene! Maledetta ossessione che sei, per me. Perché sei una femmina lussuriosa dentro: io ti conosco benissimo e mi preoccupo. 
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Pubblicamente, al lavoro o nelle occasioni ufficiali in società, tu semplicemente interpreti a perfezione una parte: quella della professionista compassata e seria. Sembri quasi una puritana dall’etica impeccabile e dai rapporti interpersonali cortesi ma molto distaccati. Appari formale, fredda e dall’aspetto algido, distante e sembri addirittura un po’ timorosa di eccessive confidenze. 
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Chi ti osserva professionalmente direbbe che sei una donna sobria, discreta. Ti sanno molto devota, la cattolica praticante che mostra di scandalizzarsi per qualsiasi parola un po’ colorita o espressione appena volgare. Infine, quando siamo in mezzo agli altri, con te non si può neppure accennare a cose di sesso: non si fa, non sta bene. Assumi immediatamente un’espressione inorridita, scandalizzata e cambi subito discorso.
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Arrossisci, addirittura. “Un altro po’ di tè?” Che attrice straordinaria e spudorata! Ma a letto con me invece ti scateni. Ti trasformi completamente e potresti assolutamente dare delle lezioni - e che lezioni! - a un’attrice porno. Te lo vieni a cercare, me lo impugni, te ne impadronisci e ci giochi, ti piace. Lo brami, lo succhi e lo lecchi. Con gran gusto e perizia tecnica, te lo ficchi in due secondi tutto in gola.
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Sei una vera maestra dell’arte. Mi svuoti letteralmente i testicoli. Hai la perfidia negli occhi, mentre ti fai scopare. Mi vuoi, desideri il cazzo più di ogni cosa. Sei una porca magistrale, laureata cum laude. Potresti battere in strada, per la perizia con cui maneggi il cazzo e ne tiri fuori tanta sborra. E ti piace assaporarla, giocarci. Troia schifosa e sporchissima.
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Sei tu quella che conduce i giochi. Vuoi che ti sbatta il cazzo sul viso più volte, a umiliarti. E devo farlo chiamandoti troia e puttana. Si: sei inequivocabilmente una grandissima porca. Quanto mi piace, questo tuo lato! Sul letto, mi ti apri davanti all’improvviso, ti fai vedere da me ovunque, sul corpo: senza alcun pudore e socchiudendo gli occhi gemi contenta.
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Il tuo culo, la tua passera e la tua bocca parlano chiaro e dicono soltanto: “penetrami, fammi godere.” Ti piace da impazzire essere osservata, desiderata, toccata, violata. Con prepotenza ti piace ancora di più. Sei assatanata di sesso: in casa vuoi il mio cazzo sempre e ovunque: in ogni momento, quando siamo soli. Mi vuoi a qualsiasi ora del giorno, se siamo a casa.
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Vuoi che il tuo seno sia adorato e subito dopo leccato, assaggiato, strizzato, odorato, massaggiato. Cerchi di continuo l’uccello. Ne esigi tantissimo. Ami il lusso e gli agi. Ti approfitti della tua bellezza mozzafiato, perché sai che farei di tutto per te, per farti star bene, comoda e viziata. 
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Gli anglosassoni direbbero che sei una “high maintenance woman.” Entrando in camera da letto, come percepisco il tuo sguardo carico di libidine maliziosa, se ti vedo mezza nuda già capisco cosa ti passa per la mente. Non ti resisto e mi precipito su di te. 
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Compiaciuta di essere una femmina bellissima, sensuale e in missione segreta per conto del Dio Eros, mi sussurri all’orecchio dov’è che lo vuoi, dove e come desideri essere adorata, baciata e leccata. A lungo. Mi spompi, ne vuoi sempre di più. Sono pazzo di gelosia, per te: mi piaci da morire, mi sei entrata nel sangue. Ti voglio di continuo.
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Che tu sia dannata, donna: non flirtare, non guardare, non rispondere, non dare confidenza, non sorridere. Capisco che è impossibile, ma fammetelo almeno dire. Sii solo mia, non tradirmi. Mi tradisci? Non ti basto? Dimmelo sinceramente, sgualdrina: tu sei la mia croce e delizia. E non ridere, troia. Senza il tuo profumo in giro per casa io morirei. Ama me e nessun altro. Perché io voglio te e basta. 
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Sei una mia vera e propria fissazione. Porto sempre in tasca con me un tuo paio di slip sporchi. Sono schiavo del tuo odore intimo. Adesso tu starai zitta e sopporterai queste sberle. Voglio vedere il tuo bel culo bianco latteo diventare rosso fuoco. E sentirti implorare pietà, piangere di dolore. Dovrai pur espiare, per tutta la gelosia che mi provochi. 
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Devo pur controllarti, in qualche modo, contenere la carica erotica che spandi attorno a te con non so quanta incoscienza e nonchalance. Sopporta, fallo perché mi ami. E perché... oh, per la miseria: che vera troia sei! Ti vedo che sorridi di nascosto e sembri soddisfatta, mentre ti mordi le labbra e fai finta di sentirti umiliata, ferita nell’onore, arrabbiata. 
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Maledetta: ti piace, essere sculacciata allora, eh? Dio: mi farai impazzire. Sei la mia dolcissima e assolutamente perfida puttana. Dai: ora usa la tua bocca nel modo che sai. Perché ti piace un sacco usarla così e sei capace di compiere veri e propri capolavori di acrobazia, con la tua lingua. Che spero tu usi solo con me. Dai, sbrigati. Succhia forte, puttana e fammiti sborrare dentro. Perché mi urgi e io ti amo troppo.
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RDA
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be-appy-71 · 11 months ago
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Forse le mie emozioni sono eccessive ma non è facile desiderare a metà, amare a metà, illudersi a metà.
A tante mezze misure, preferisco sentimenti pieni e smisurati... ♠️🔥
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(Fabrizio Caramagna)
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licaonia · 29 days ago
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♠️_Siamo fatti di sensibilità eccessive. E non ce ne dobbiamo vergognare. Dovremmo solo amare. E stare con chi ci stima e ama a sua volta. Invece, spesso soffriamo per il giudizio di qualcuno a cui teniamo. Fanculo a chi dubita di te, a chi cerca di controllarti la psiche negandoti la sua stima. Allontanati immediatamente da chi gode mettendo gli altri in cattiva luce. Impara a ballare il tango con chi ti sorride.🖤🌹
©️Licaonia Lupe
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xerotere · 4 months ago
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La mia anima è affamata, ma non so di cosa.
Le ho dato: lacrime, cibo scadente (a volte in quantità eccessive, a volte centellinato al grammo), fumo di sigarette, sacrificio, duro lavoro, umiliazione, poi libri di filosofia, musica buia, musica luminosa, film autoriali, quadri ad acrilico, paesaggi ad acquerello, versi di poesie, piante in vaso, poi ancora città esotiche, cieli meravigliosi, panorami infiniti, sentieri di montagna, bagni al mare, e poi ancora vino buono, parole care, qualche abbraccio, pianti di gioia, un bacio sentito ogni tanto.
Ma la fame non passa, e il vuoto non cambia.
Che sia una voragine senza fondo? O che non abbia ancora trovato il nutrimento adatto?
A tratti piange, come un neonato, a volte, come un lupo affamato, si aggira sbavando per la prossima preda.
La mia anima ha fame, e a volte penso che mangerà anche me.
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susieporta · 1 month ago
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𝐔𝐍 𝐌𝐎𝐍𝐃𝐎 𝐒𝐄𝐍𝐙𝐀 𝐀𝐃𝐔𝐋𝐓𝐈.
Oggi più che mai si parla di “crescita personale”, ma mai come oggi viviamo in una società senza adulti. Contrassegnata dal costante scarico di impulsi, da un’aggressività infantile, da un alto livello di seduttività e manipolazione.
Non perché mancano le età anagrafiche, ma lo sviluppo interiore necessario per incarnare l’essere adulto.
Cosa contraddistingue questi finti adulti?
*Incapacità di assumersi responsabilità profonde, preferendo scaricare colpe e frustrazioni sugli altri.
*Bisogno continuo di approvazione, paura del rifiuto, ricerca compulsiva di conferme esterne.
*Difficoltà a reggere il conflitto: o si esplode in reazioni eccessive, o si evita ogni confronto pur di non perdere l’immagine.
*Incapacità di tollerare la frustrazione e il limite: tutto deve essere subito, facile, perfetto.
*Scarso senso della realtà emotiva: si rincorrono sogni, idealizzazioni, promesse, ma ci si smarrisce appena arriva la fatica quotidiana.
*Relazioni basate su bisogno, manipolazione, gioco di potere, anziché su presenza, ascolto e verità.
Il dramma si amplifica quando queste persone hanno dei figli, in seguito a “scelte” più o meno consapevoli.
I figli di adulti immaturi crescono in un terreno fragile, franoso che tende ad ingurgitarli per il gravame che comporta; presentano dei tratti tipici:
*Spesso si sentono emotivamente soli, anche se fisicamente accompagnati.
*Si trovano a dover “accudire” i genitori, diventando piccoli adulti che assorbono emozioni e tensioni più grandi di loro.
*Sviluppano ansia, senso di colpa, insicurezza profonda, perché i confini tra ruolo genitoriale e ruolo filiale sono confusi.
*Hanno difficoltà a fidarsi del mondo, perché il primo modello relazionale è stato instabile o incoerente.
Ma cosa significa essere adulti, psicologicamente?
Non basta l’anno di nascita sulla carta di identità a decretare la nostra vera identità emotiva.
Essere adulti significa:
*Aver integrato le proprie ferite, senza scaricarle sugli altri.
*Saper accogliere la complessità della vita, con i suoi limiti e imperfezioni.
*Essere capaci di prendersi cura, senza annullarsi né invadere.
*Saper dire “no” con fermezza e “sì” con cuore.
*Avere un’identità propria, che non dipende dallo sguardo esterno.
*Sapersi mettere in gioco nelle relazioni, senza giocare a fare le vittime o i salvatori.
*Mantenere un dialogo onesto con s�� stessi, accettando anche le proprie ombre.
In un mondo che spinge all’infantilismo emotivo, diventare adulti è un atto rivoluzionario. Non vuol dire perdere leggerezza o smettere di sognare, ma radicarsi profondamente nella realtà interiore, per costruire connessioni più vere e un futuro più saldo.
Oggi essere adulti significa anche e soprattutto sapersi fare da parte, rinunciare al proprio ego, alla smania di apparire a tutti i costi, di dire sempre la propria, imparare a incarnare l’infinitamente piccolo soprattutto nella relazione con i figli, a fare luce senza accecare.
Questione di sottigliezze che possono palesarsi soltanto quando si ha padronanza- e non autocontrollo- di ció che si sente e di chi si è.
Personalmente conosco pochissimi adulti e ho lavorato duramente per diventare uno di quelli, proprio perché da giovane ne ho patito la mancanza.
Essere un esempio per i ragazzi e le giovani donne dovrebbe essere per noi un desiderio profondissimo e non solo un dictat social che si recita goffamente.
𝓒𝓵𝓪𝓾𝓭𝓲𝓪 𝓒𝓻𝓲𝓼𝓹𝓸𝓵𝓽𝓲
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