#donne tossiche
Explore tagged Tumblr posts
Text
" Mi danno della bimbaminkia ". Si, Elly Schlein, perché lo sei. Oltre il 60% dei reati sessuali è commesso da donne italiane, l'81% degli stupri è opera di donne italiane, il 73% dei maschicidi è commesso da donne italiane. E non comprendi che importare donne tossiche dal terzo mondo è un crimine.
[Per chi proviene da un Paese dove la vita di un uomo vale meno di zero, passare i confini italiani non cambia la mentalità e a rimetterci siamo sempre e solo noi uomini]
#women in male fields#bimbaminchia#Elly Schlein#reati sessuali#donne#stupri#donne tossiche#uomini tossici#terzo mondo#mentalità#confini italiani
1 note
·
View note
Text
Le persone sono sempre sostituibili (da qualcuno migliore negli atteggiamenti); gli unici a sostenere che le persone siano insostituibili sono solo i presuntuosi, perché per "insostituibile" intendono solo se stessi e non gli altri.
Le persone incapaci di avere relazioni sane con gli altri sono facilmente riconoscibili: relativizzano tutto al proprio "io", senza vedere chi e cosa sono gli altri; esprimendosi sia in amore che in amicizia con termini del tipo "Le persone che ti vogliono bene si vedono nel momento del bisogno".
Non funziona così: gli amici, quanto compagni o compagne, non sono la tua protezione civile personale, non sono i tuoi genitori; per i momenti di tristezza esistono specialisti, come gli psicologi.
7 notes
·
View notes
Text
Non so di cosa si occupa questa ragazza, ma dà un ottimo consiglio 😁
(fonte video: Mara Official, You Tube)
#ghosting#relazioni#uomini#donne#relazioni tossiche#zombie#società#società malata#bisogni#catene#amori#svegliatevi#aprite gli occhi#manipolazioni#verità#video#conosci te stesso#discernimento#crescita interiore
36 notes
·
View notes
Text
Voleva cambiarmi, voleva che mi vestissi solo in un certo modo, che guardassi sempre a terra, che non parlassi con nessuno.
Sotto la sua crescente pressione ho cancellato tutte le mie foto perché lui si incazzava, così pure i numeri di telefono degli amici maschi, i social, e ancora non bastava per lui. Non dovevo rispondere a nessuno, non dovevo parlare più di uomini e con gli uomini, anche se si trattava di parenti o colleghi. Non potevo guardare in faccia gli altri maschi, nonostante io fossi in sua compagnia: sarebbe stata come una provocazione, e dovevo essere sempre super coperta, nonostante io non indossassi niente di scollato o volgare, ma soprattutto.. non potevo esprimere la mia opinione.
Tutto mi sembrava sopportabile pur di essere felici insieme e far andare bene la nostra relazione. E queste sono le prime piccolezze.. dopo si va avanti: nessun contatto con la famiglia, nessuna uscita né con parenti né con amiche, nessuna casa, dovevo stare sempre con lui, nessun lavoro, me li ha fatti perdere tutti, non potevo utilizzare il telefono in nessun modo e per nessun motivo.
Poi sono iniziate le botte. Potevano scattare per gelosia così come per paranoie che lui si ficcava in testa (come che lo tradissi, che parlassi male alle sue spalle, che gli nascondessi qualcosa).
Nell'intimità, non provavo quel coinvolgimento fisico e sentimentale che dovrebbe essere il segnale e la base di un amore, di una relazione sana e profonda.
Nei mesi successivi iniziai a capire che la situazione che stavo vivendo non era normale, che non poteva continuare così, allora decisi di allontanarmi. Inutile dire che la situazione peggiorò, lui impazzì: non poteva più avere il controllo su di me, e di conseguenza, continuarono gli episodi di violenza fisica. Pensai che tornando con lui le cose si sarebbero sistemate, che magari l’avrei saputo gestire.. ma ogni giorno diventava sempre più pesante. Dopo le botte provava a farsi perdonare con vestiti, caramelle, attenzioni.. e si scusava pure!
“Scusa per quello che ti ho fatto, ma tu mi porti a questo”
Un giorno poi mi picchiò ed era deciso a farmi morire, e io onestamente pensavo sarebbe andata proprio così, che sarei morta davvero e da quel giorno questa sensazione non mi ha più abbandonata. Non riuscirò mai a scordare quel suo sguardo impassibile mentre lo faceva.
Non sarò mai più in grado di credere veramente di essere al sicuro, ma continuerò sempre a lottare per ritrovare la fiducia nelle persone, nelle loro parole, nelle loro azioni..
La cosa più difficile di questa situazione è stata essere creduta. Ne parlavo con alcune persone, anche persone a me vicine.. volevo che capissero, ma lui era talmente bravo da far passare me per quella “pazza”, fino a quando non hanno visto e realizzato con i loro occhi quello che mi stava accadendo. Mi fa tanta rabbia non essere stata creduta, ciò mi ha portata a sentirmi sbagliata e ho avuto il pensiero che quello che mi stava capitando, in fondo, era solo per colpa mia.
Tante cose sono cambiate e solo adesso a distanza di tempo me ne rendo conto: per esempio salto come una molla, quando cercano di accarezzarmi o di abbracciarmi o sentendo una voce. Mi soffermo sempre a pensare che "una vita normale" io non sappia più manco cosa sia.
Sono anche arrivata a pensare che forse la soluzione migliore sia quella di porre fine alla mia vita, e ho vissuto più volte quel momento prima di addormentarmi la sera, pensando a quanto sarebbe stato bello non svegliarsi la mattina successiva.
Ho avuto il pensiero di scappare, di nascondermi ma, nello stesso tempo l'enorme paura di venire ritrovata e per questo punita ancora di più.
Ho sognato di avere un'altra vita, di avere abbracci protettivi che scaldano e non quelli possessivi che lasciano lividi sul corpo.
Mi è capitato di implorare con gli occhi, sperando che qualcuno li sapesse interpretare e comprendere.
Quante volte ho trattenuto le lacrime per la paura di ricevere un pugno, mentre subivo l'ira di chi avevo al mio fianco.
Ho provato quella sensazione di non sentire più il dolore fisico tanto ero abituata a sopportarlo, quasi come se fosse normale vivere nel dolore fisico e mentale.
Ho provato il non sapere più cosa vuol dire vivere tranquilla.
Arrivare a pensare fortemente a una parola "aiuto", ma di non poter mai dirla a qualcuno. Urlare con tutta la mia forza, per far capire di quanto sia in difficoltà, in pericolo, in estrema sofferenza.
Tutte queste cose non sono fatti eccezionali nella vita, che possono capitare in alcuni momenti della vita. Per alcune persone tutti questi stati d'animo e situazioni sono presenti nella vita di tutti i giorni.
La vita di una donna che subisce violenza non può essere considerata tale.
Non è vita ma un cercare di rimanere viva, di salvarsi e cavarsela ogni giorno.
Nella violenza non si vive, nella violenza ci si spegne e si muore.
Un vero uomo le donne le rispetta, non usa la violenza.
La violenza non è solo fisica, ma anche psicologica. Ci fate credere che siamo noi a meritarcelo. La violenza non sono solo botte e lividi sulla pelle, ma anche parole, possessività, il volerci tenere chiuse impedendoci di essere donne libere, la gelosia possessiva, il non accettare che "un no è un no!".
La violenza siete voi uomini che credete di essere i padroni delle donne, pensando di poter prendere decisioni che riguardano le donne ed i loro corpi.
La violenza non è solo fisica, ma si nasconde dietro mille sfumature.
#donne#violenza#violenza di genere#violenza domestica#tumblr#pensieri#relazioni#relazioni tossiche#amore#coraggio#vita#violenza fisica#violenza psicologica
5 notes
·
View notes
Text
La vita è una cosa seria di Sabrina Folcia: Una storia di emancipazione e resilienza. Recensione di Alessandria today
Il percorso di una donna intrappolata tra patriarcato, relazioni tossiche e la ricerca di sé.
Il percorso di una donna intrappolata tra patriarcato, relazioni tossiche e la ricerca di sé. Recensione: Una narrazione toccante tra oppressione e rinascita. La vita è una cosa seria, il primo romanzo di Sabrina Folcia, è un’opera intensa che affronta con profondità temi complessi e attuali come il patriarcato, le relazioni tossiche e l’emancipazione femminile. Il libro segue la storia di…
#Alessandria today#donne e società#Emancipazione#Emancipazione femminile#Google News#introspezione#introspezione psicologica#italianewsmedia.com#La vita è una cosa seria#Lettura Intensa#Letture consigliate#libri da leggere#libri indipendenti#narrativa emozionante#narrativa indipendente#narrativa italiana#narrativa moderna#patriarcato#patriarcato e famiglia#personaggi femminili forti#Pier Carlo Lava#relazioni difficili#Relazioni tossiche#resilienza#romanzi anni ’70#romanzi di crescita personale#Romanzi italiani#romanzi sull’identità.#romanzo contemporaneo#romanzo familiare
0 notes
Text
NARCISISMO PATOLOGICO E DONNE
I tristi fatti degli ultimi giorni mi hanno portato a una profonda riflessione sulle donne e le relazioni. Non desidero far parte del coro di voci, inutili, che offrono i più variopinti punti di vista sulla violenza verso le donne e le relazioni – evidentemente- tossiche, come fosse un thread di moda, su cui necessariamente esprimere la propria opinione. In un mondo ideale non si dovrebbe morire…
View On WordPress
#anima#blog#donne#donne moderne#giulia cecchettin#manipolazione#narcisismo patologico#narcisista#pensieri#relazioni tossiche#riflessioni#violenza sulle donne
0 notes
Text
Una volta c’era quel “trend”, passatemi il termine, che poneva una domanda: se scegli l’uomo o l’orso.
Venivi criticato se sceglievi l’orso perché tutte le persone ragazze e ragazzi hanno subito abusi, violenze, molestie. Ti sentivi più sicuro a scegliere l’orso.
Non ho mai commentato su tiktok chi sceglievo. Chi ha subito violenze, molestie e abusi sceglieranno sempre l’orso.
Ma vorrei dire una cosa, forse non se la fila nessuno oppure ci sarà un dibattito interessante. Ma io scelgo l’uomo. Non un uomo qualunque. Scelgo l’uomo per bene, lo so, non si conosce mai abbastanza una persona nonostante ci si può stare per anni e anni.
Come ci sono “uomini” o esseri spregevoli come l’anon che ha detto una cosa gravissima ad una ragazza. Ci sono anche uomini per bene, quelli “all’antica”. Quelli che combattono al fianco delle donne e ragazze con il loro sostegno contro la violenza di genere. Ci sono anche molti uomini buoni, che ti vogliono bene/amano nei tuoi pregi e nei tuoi difetti. Che se si litiga non alza le mani. Che ti aiuta se hai bisogno. Che non sono malesseri che vanno tanto oggigiorno e che sono violenti.
Scelgo l’uomo. Ma un uomo con la U MAIUSCOLA. Non un omuncolo che ti augura un Turetta, che ti augura le peggio schifezze che lui stesso ti farebbe
Per quanto possa essere difficile trovare un ragazzo/uomo per bene, se volete cercarlo? Cercatelo. Se lo volete attendere? Attendetelo. Ma trovate quella persona, la vostra persona, la vostra anima gemella come la volete chiamare. Ma trovate, cercate o attendete l’uomo con la U maiuscola. Può essere difficile ma non impossibile
Tutto questo discorso dall’inizio alla fine vale anche per gli uomini/ragazzi. Vale anche all’inverso. Ci sono molte ragazze la fuori che nessuno si fila perché sono quelle più nascoste. Quelle che escono solo quando sono a loro agio con loro stesse (così come i ragazzi).
Ci sono ragazzi/uomini e ragazze/donne che si devono ancora cercare perché hanno trovaro persone tossiche che giudicavano l’aspetto, il loro modo di fare, il loro carattere e la loro persona sminuendole. Persone tossiche causano relazioni malsane
Ognuno di noi, merita qualcuno che ci ami per quello che siamo che condividano le nostre passioni o che se ne hanno alcuni non per forza in comune. Che si fidano di voi, che vi rispettino, vi supportano e vi sopportano. Perché le relazioni sane sono quelle dove c’è rispetto e comunicazione. Se si litiga, si discute il giorno dopo ancora? Be’ quando la rabbia è finita, si parla perché non si è capito l’uno il punto di vista dell’altro
Oggi è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne
7 notes
·
View notes
Text
Mi piacciono le donne che fanno uso di stupefacenti emotivi senza mai aver assunto sostanze tossiche. Quelle che ti scippano il tempo senza che te ne accorgi Quelle che hanno gli occhi come un caleidoscopio e in tutta quella confusione riesci a guardarci dentro. Quelle che ti sfiniscono perchè gli piace fare l'amore e senti che il momento del loro orgasmo mentale è quando vieni tu e poi ti chiedono di restare E ti fanno sentire come un animale libero tu e la tua liquida indecenza sul loro corpo, rinato dalle tue spasmodiche emozioni.
54 notes
·
View notes
Text
In Italia, negli anni migliaia di madri, nonne, zie hanno cresciuto uomini totalmente disadattati incapaci di avere una relazione sana con se stessi, con gli altri, con le donne in particolare: a pagare le conseguenze di questa realtà fatta da una grande presenza di maschi tossici sono le donne più intelligenti, non di certo le donne "che si accontentano" di rimanere prive di dignità al lazzo di uomo che le mantiene e le opprime nel contempo.
L'Irresponsabilità di alcune è l'inferno di altre.
Io non devo fare appello a supposizioni riguardo alla profonda responsabilità materna della massiccia presenza di maschi tossici nella società italiana: è qualcosa che vivo e vedo ogni giorno nelle vite delle donne molestate; so per certo che c'è un solo tipo di madre che riesce a crescere uomini sani: quella che ha voluto quel figlio "per amore" e non per uso e costume, non perché "tutti fanno figli allora li faccio anche io"; non perché l'album di famiglia è più bello se c'è anche un figlio.
" Maschio tossico " significa anche "famiglia di origine disfunzionale": la relazione non è casuale, ma diretta; pertanto quando scrivo qui o in altri contesti online, io non mi rivolgo solo alle donne che hanno bisogno di trovare conforto, comprensione e motivi validi per uscire, subito!, e non domani!, dalle relazioni sbagliate che le fanno soffrire, ma anche e soprattutto alle donne che hanno cresciuto e stanno crescendo uomini tossici: alle DIRETTE Responsabili di questo macello sociale.
Nel nostro Paese esiste una larga presenza di madri tossiche che crescono i figli maschi non come figli ma come compagni, come ulteriori mariti, instillando fin da piccoli la "responsabilità irrinunciabile" di doverle accudire una volta diventate anziane: è in questa dinamica femminile deviante che si sviluppano i maschi tossici - uomini che "non hanno il cordone ombelicale tagliato", come si usa dire nel linguaggio comune, che pretendono una simbiosi con le compagne sulla stessa linea malata.
A qualsiasi amica o sconosciuta che mi parli del suo rapporto con un "lui" senza ancora aver conosciuto i suoi genitori, chiedo sempre la stessa cosa: "E' legato alla madre? Ti parla spesso di lei?"; quando è un "si" non ho dubbi e replico: "Taglia la corda! Non andare oltre!"; quello che sembra un uomo gentile (tattica preferita illusoria) non lo è affatto: è un uomo tossico che non è abituato causa madre tossica al fatto che una donna gli dica "no" e non va atteso mai che ce lo dimostri.
Noi non viviamo in un "Paese per donne" e i principi azzurri non esistono in Italia; qui c'è solo una realtà patriarcale che si trascina da secoli in un connubio anomalo fra Chiesa Cattolica (istituzione fortemente misogina e maschilista) e Stato Italiano patriarcale nelle norme stesse costituzionali, pertanto il maggior lavoro di tutela per se stessa, di prevenzione da abusi di ogni sorta, lo deve fare ogni donna mettendo i giusti paletti nella sua vita senza alcun indugio anche per le figlie.
Nel nostro Paese, ogni tragedia si trasforma in business, pertanto anche il problema femminicidi ha attirato gli interessi di chi vuole guadagnarci economicamente (famiglie comprese colpite da femminicidi): se siete donne in difficoltà o anche solo persone generose, non prendete in considerazione in alcun modo Onlus o associazioni di altro genere che chiedano donazioni o si rivolgano allo Stato/Regioni per ottenere fondi, perché stanno solo lucrando sui diritti delle donne e nulla di più.
La Regione Veneto che "sponsorizza" il business sul problema femminicidi in Italia messo in piedi dalla famiglia Cecchettin è la stessa Regione che ha permesso all'ex assessore all'Istruzione Elena Donazzan di molestare pubblicamente e indurre al suicidio pubblicamente un insegnante (Cloe Bianco) senza muovere un dito!; nemmeno gli esponenti del PD in Regione Veneto mossero un dito a riguardo.
State alla larga da questa TRUFFA.
#Italia#madri#nonne#zie#uomini totalmente disadattati#uomini#relazioni sane#conseguenze#Realtà#grande presenza di uomini tossici#maschi tossici#donne intelligenti#donne che si accontentano#opprimere#irresponsabilità#inferno#maternità#famiglia disfunzionale#madri tossiche
10 notes
·
View notes
Text
Nel mio condominio il "grande piacere" del mattino consiste nello svegliarsi di colpo, perché madre e figlia al piano di sotto già alle sette si urlano 𝘴𝘵𝘳𝘰𝘯𝘻𝘢 l'una con l'altra.
D'estate, delizio questa famiglia di genitori stronzi buttando giù dalla mia terrazza zucchero senza essere vista: quando sento la madre bestemmiare contro le formiche che le vanno fin dentro casa mi sento più che soddisfatta.
2 notes
·
View notes
Text
Le fiamme gemelle sono l'alibi dell'80% delle relazioni disfunzionali.
Perché meglio illudersi e vivere merda piuttosto che migliorare e liberarsi dalle turbe emotive.
#zombie#società#società malata#svegliatevi#aprite gli occhi#sistema#verità#schiavi#fiamme gemelle#illusioni#maschere#relazioni#amore#uomini#donne#uomini e donne#relazioni tossiche#distorsioni#rincoglioniti#discernimento#responsabilità#lavoro su di sé#crescita personale#crescita interiore#consapevolezza
5 notes
·
View notes
Text
Faithful
"C'è giustizia a questo mondo."
Si chiude l'anno con un commento ad una piccola perla.
Scovato - non mi ricordo dove - e messo in lista in attesa di essere nel mood giusto per vederlo, Faithful ha trovato la sua occasione di brillare in questi ultimi giorni. E meno male che l'ha fatto: sono felicissima di averlo visto.
Inizierò citando un commento letto su Mydramalist riguardo a questa serie: Faithful non arriverà mai al grande pubblico. Non sarà mai una serie di quelle blasonate e pubblicizzate in ogni luogo... quel drama che tutti conoscono.
Ed è vero. Per i temi portati su schermo e per come vengono trattati, per il fatto che non è romantico - ma anzi presenta relazioni sentimentali tossiche - per la sua serietà delle vicende, difficilmente può attrarre lo spettatore. a me è piaciuto per questo
Ma andiamo alla trama:
La storia di svolge nel passato, dove Ru Lan è una giovane, spensierata ed ottimista studentessa dell'Accademia di Ricamo. Accanto a lei c'è la sua migliore amica Mu Wang: più riflessiva, composta e realista. Assieme passano i giorni ad imparare a ricamare, giocare e vivere quella vita da giovani e libere donne sognando un futuro pieno di speranze e sogni.
Centro dell'Accademia del Ricamo è il Maestro Wu, elegante uomo che insegna alle fanciulle l'arte di cui è padrone. Ammanicato con i Signori della città, ricco da far schifo e con legami stretti con i personaggi più influenti del circondario, Il Maestro Wu pare l'uomo perfetto.
Quest'uomo incredibile è ovviamente il centro del desiderio di decine di allieve che bramano la sua attenzione, tra cui proprio Ru Lan che riesce ad iniziare una storia d'amore con quest'uomo, sognando un vita felice e romantica al suo fianco.
Ma tutto crolla per la ragazza quando, dopo la notte d'amore insieme, il Maestro Wu si dimostra scostante e freddo nei suoi confronti. Il motivo Ru Lan lo scoprirà presto: non è infatti l'unica a cui l'uomo ha dimostrato affetto e - per dirla volgare - non è l'unica che si è portato a letto. Compiacenti o meno. E chi capisce, capisce.
Una di quest'ultime è proprio Meng Wan, l'amica di Ru Lan. Lei si è opposta alle avances del Maestro ma è stato inutile: l'ha presa con la forza. E così decine e decine di giovani allieve. Premetto che nella serie i personaggi hanno 18/19 anni. Nel romanzo sono quattordicenni.
Scoperta dunque la verità, Ru Lan decide di denunciare l'uomo per stupro. Le altre ragazze staranno zitte e magari non vogliono rimembrare l'abuso subito...ma non lo farà lei. Nonostante TUTTI le dicano di lasciar perdere, che è inutile cercare di ottenere giustizia da un uomo che ha troppi collegamenti con persone importanti perché venga punito, Ru Lan non perde la sua fede nella giustizia. Lei è la vittima...perché dovrebbe tacere?
Ma ahimè la voce di Ru Lan non solo non viene ascoltata ma infangata in ogni modo possibile. Il Maestro Wu usa tutto il suo potere ed influenza per far crollare la ragazza, non disdegnando molestie sessuali, corruzione, fabbricazione di prove false...
Alla fine dei salmi è Ru Lan stessa che viene tacciata di "promiscuità": è lei, secondo le voci che il Maestro ha messo in giro, ad averlo avvicinato e averci provato con lui. E' lei quella lasciva. E a Ru Lan tocca pure l'onore della prova di essere innocente.
Alcune persone tentano di aiutare la ragazza, che sia nel testimoniare a suo favore o salvarla quando è in difficoltà...ma tutto sembra vano. Il Maestro Wu è troppo potente, troppo amato dalla gente, troppo rispettabile agli occhi della città perché le persone credano davvero che sia uno stupratore.
Ru Lan, che aveva iniziato questa serie piena di vita e di speranza, allegra e solare, all'inizio della denuncia è decisa e combattiva nell'ottenere giustizia. Solo dopo tutte le angherie subite dal suo ex amato si "rassegna" ad alzare bandiera bianca: lei ha perso ed il Maestro Wu continuerà a violentare ragazzine su ragazzine nell'omertà generale.
Non solo: con il clamore della denuncia ormai Ru Lan ha perso anche rispettabilità e nessun uomo la vuole più sposare. Nessuno tranne il Maestro Wu il suo violentatore che spera di chiudere questa vicenda facendo della ragazza la sua concubina.
La giovane accetta il matrimonio ma solo per suicidarsi la prima notte di nozze nel suo ultimo e disperato tentativo di provare la sua innocenza. Siamo partiti con la denuncia per stupro al Maestro Wu per arrivare a dover stabilire l'innocenza di Ru Lan.
E Meng Wan? L' amica di Ru Lan?
Vittima anche lei del Maestro Wu - con l'aggravante che a lei manco piaceva quest'uomo - inizialmente cerca di fermare Ru Lan dal denunciare l'uomo ma successivamente fa di tutto per starle accanto, supportandola e cercando di aiutarla meglio che può.
Ed è proprio lei, la vera protagonista di questo drama. Faithful infatti è strutturato con un episodio che si svolge durante le vicende di Ru Lan e quello successivo spostato 7 anni dopo. Meng Wan è ormai una donna cresciuta e sposata con un nobile che non ha mai dimenticato l'amica morta precedentemente. Se Ru Lan anni prima non è riuscita ad ottenere giustizia, ci penserà lei 7 anni dopo, riunendo attorno a sé uomini e donne che per un motivo o per un altro, hanno conti in sospeso con il Maestro Wu.
Come si evince dalla trama, la storia è delicata. Si parla di stupro, vergogna, omertà. Di reputazione perduta e principi morali. Si prende una ragazza che denuncia una violenza sessuale e la si fa passare come una poco di buono, per "una che se l'è cercata."
Cosa straordinaria è l'attualità di queste tematiche: pur essendo ambientata in un epoca antica, certe cose orribili non invecchiano mai. Ed ho davvero apprezzato sia l'argomento sia come esso è stato trasposto.
Grande importanza poi la serie la riserva alle vittime e come esse vivono tale abuso: se Ru Lan urlava al cielo la violenza afflittagli, Meng Wang si portava tutto dentro, vergognandosi e nascondendo il suo dolore. E non solo lei. Preoccupate da ciò che la gente avrebbe detto di loro, della reputazione perduta, molte delle ragazze rimangono silenti ed in disparte.
E' una delle ultime vittime che, parlando con Meng Wang, rivela allo spettatore cosa molte di queste ragazze pensassero:
" ...sapevo che dovevo stare lontana dal Maestro Wu ma pensavo di essere più intelligente delle altre e che non sarebbe perciò toccato a me. E quando è successo mi sono detta che era stata colpa mia. "
La cosa che ho quindi apprezzato è la delicatezza con cui la serie ha sviscerato le reazioni delle vittime: la stessa Meng Wang si trova in difficoltà nel portare avanti il suo piano di giustizia quando si rende conto che così facendo potrebbe portare dolore a queste vittime che magari non vogliono più nemmeno pensare al dolore subito.
Faithful non è una serie dove gruppi di ragazze abusate superano il loro trauma e si uniscono tutte assieme per sconfiggere il cattivo. E di nuovo, l'ho amato per questo.
Questo drama presenta inoltre personaggi tridimensionali, veri. Non ci sono eroi in calzamaglia bianca, perfetti e super positivi ma anzi... egoisti, opportunisti, falsi, bugiardi. Uno dei miei preferiti tra questi è l'Ufficiale Luo.
L'ufficiale Luo è stato il primo a cui Ru Lan si è rivolta per la sua denuncia ma ahimè inutilmente poiché l'uomo - oltre ad essere un corrotto - era al soldo del Prefetto che a sua volta era ammanicato con il Maestro Wu. Nel tentativo di convincerlo ad aiutarla, Ru Lan gli regala la forcina che gli diede sua madre per la maggiore età, con la promessa che avrebbe cercato di darle una mano.
L'ufficiale un po' ci prova ma proprio per questo, viene punito e mandato in galera per 7 anni con una falsa accusa di furto. E una gamba rotta che lo riducono ad essere uno zoppo.
Uscito di galera, Meng Wanf lo arruola per il suo piano di giustizia e al di là di farla pagare al Maestro Wu per la gamba ormai andata a puttane, è la promessa fatta a Ru Lan a muovere Liu. Può essere stato un corrotto e può essere stato in galera...ma è ancora un uomo d'onore.
Ancor più bella la sua relazione d'amicizia con Sanning, la cortigiana. Non ci sono molte - se non nessuna perché io non l'ho ma trovata - storie d'amicizia uomo/donna che rimangono amicizia e non sfociano nel romanticismo. Faithful ce l'ha. E l'ho adorata. Questi due chiacchierano, bevono assieme, si prendono in giro a vicenda, affrontano avventure, si scambiano regali o si confidano uno all'altro sulle rispettive vite come veri e solo amici.
Ed a proposito di Sanning. Vera Queen di questa storia. Anche lei è stata approcciata dal Maestro Wu ma alle sue molestie, lei aveva risposto tirandogli una bottigliata in testa e andandosene dall' Accademia come una vera star. E' lei la prima e unica testimone di Ru Lan ma essendo una cortigiana, la sua deposizione non era stata ritenuta credibile.
Ma la bellezza di Sanning è la sua "noncuranza". Se ne frega di cosa pensino di lei ed è interessata solo a vivere la sua vita in libertà, facendo ciò che vuole, con chi vuole e dove vuole. La sua storyline è legata a quella del suo Maestro, l'uomo che l'ha addestrata e gli ha insegnato musica, arte, danza... senza mai toccarla con un dito anche se avrebbe potuto farlo. E' il grande rispetto e ammirazione che Sanning ha per quest'uomo che tocca le corde della mia sensibilità:
Dopo la testimonianza di Sanning, il Maestro Wu si vendica su di lei, attaccando il suo Maestro che perde la casa, il lavoro, le ricchezze ed anche la sanità mentale. Sette anni dopo quella deposizione, Sanning è straziata nel rivedere l'uomo pazzo mendicare un pezzo di pane in strada. E quando si rincontrano lui la saluta felicemente chiedendole come sta e implorandola di smettere di piangere.
Avrebbe potuto arrabbiarsi. Per colpa di Sanning quest'uomo ha perso tutto. E invece...
Ma tutti i personaggi di Faithful sono belli ed hanno belle storie. Dalla moglie del Maestro Wu al fratello di Ru Lan.
Anche le dinamiche del gruppetto riunitosi attorno a Meng Wan sono carine e divertenti: persone diverse con vite e storie diverse che si sono unite e lavorano assieme per ottenere giustizia.
Mi è anche piaciuta Meng Wan. Essendo stata violentata prima di Ru Lan avrebbe potuto avvertirla ma non l'ha fatto. Ha cercato di farsi perdonare stando vicina all'amica durante la denuncia ma non è bastato e Ru Lan si è ammazzata con il suo nome infangato. Per sette lunghi anni progetta questo piano per abbattere il Maestro Wu e ristabilire il suo nome ma i suoi progetti non sempre vanno in porto. Non è infallibile, non è perfetta. Né come persona né come stratega. Chi ha visto drama di vendetta o di riscatto sa che certe volte i piani dei protagonisti positivi vanno sempre lisci come l'olio. In Faithful no. E questo mi è piaciuto perché dona quel tratto di realisticità che tanto mi piace.
E adesso che ho parlato delle cose positive della serie, due parole su cosa invece non mi ha del tutto convinto: il finale.
Purtroppo l'ho trovato frettoloso e poco soddisfacente. Il Maestro Wu che per 23 puntate ribatteva colpo su colpo ai piani di Meng Wan si ritrova nel giro di un episodio arrestato e sbattuto in galera. Per uno che ha sempre avuto una via di fuga, un escamotage, un modo da parte della serie di farlo scampare alle sue responsabilità, all'improvviso si ritrova inerme da parte di una sceneggiatura che ha deciso che il drama doveva finire e che non gli ha dato scampo.
Questa fretta poi, si ripercuote sul valore della soddisfazione: dopo 23 puntate in cui gli ho augurato ogni male possibile e dove volevo vederlo soffrire lentamente, nel giro di 20 minuti viene messo in gattabuia, frustato e muore. E ciao.
Persino il Prefetto da lui corrotto viene unicamente retrocesso dal lavoro quando abbiamo visto tutti i suoi crimini che son ben più gravi di una misera retrocessione.
Onestamente per questo finale mi aspettavo di più per quanto riguarda la fine dei villain. Ma va bene, mi accontenterò.
Chiudo con l'episodio finale che è molto strano: una puntata what if dove vediamo le vite dei nostri personaggi in un mondo dove il Maestro Wu non è mai stato uno stupratore e dove tutto va bene: i personaggi sono vivi e felici, le storie d'amore secondarie e principali sono sbocciate e tutti vivono serenamente e senza problemi.
Un episodio che lascia aperti molti significati:
è semplicemente un qualcosa fatto come contentino per risollevare l'umore degli spettatori dopo tutto quello che ha passato e visto fino a mo'. Una specie di happy ending alternativo insomma.
oppure è un episodio che vuole mettere l'accento su come mostri non si nasca, ma lo si diventa. Il Maestro Wu inserito in un contesto familiare sereno e pieno d'amore, non diventa mai lo stupratore che conosciamo. La stessa Meng Wan diventa quello che ha sempre voluto essere: una donna indipendente e proattiva dopo che sua madre divorzia dal marito ubriacane e violento.
Onestamente non so che significato dargli se non pensare che ognuno di noi può vederci quello che vuole.
In un commento ho letto che questo episodio "rovina" la serie poiché mostra come tutti i personaggi sarebbero stati felici senza farsi impelagare da questa storia e buttando al macero dunque, tutti gli sforzi ed i sacrifici fatti per ottenere giustizia.
Alla fine del drama infatti, nessuno è propriamente felice: i personaggi hanno perso tanto, rischiato ancor di più e alcuni sono addirittura morti. C'è soddisfazione per la giustizia ottenuta ma nessuna vera festa: d'altronde Ru Lan è ancora morta. Le violenze sono ancora state fatte e le persone hanno ancora sofferto. Nessuna punizione potrà riportare tutto a posto.
Tuttavia non sono d'accordo con questa visione dell'episodio. Che nessuno faccia feste ecc ecc è perfettamente in linea con la serietà della serie e degli eventi accaduti, rispettando dunque le vittime e la delicatezza del tema trattato. Inoltre, non si cerca giustizia per essere felici ma lo si fa perché è giusto farlo. Meng Wan non ha cercato di buttar giù il Maestro Wu per trovare soddisfazione personale, una gioia per sé. E così gli altri personaggi che le ruotavano attorno: hanno aiutato Meng Wan perché era giusto farlo ed è questo quello che mi sembra la cosa più encomiabile.
Detto questo...concludo: drama serio e delicato, da vedere assolutamente se si cerca qualcosa di profondo e che ti faccia riflettere. Ottimi i personaggi e la loro tridimensionalità che li rende tutti credibili e realistici. Unica pecca appunto il finale che mi ha lasciato un po' insoddisfatta ma nel complesso, drama promosso a pieni voti.
Voto: 8.4
4 notes
·
View notes
Text
Ho visto un video in cui un ragazzo non crede che la sua ragazza sia sola in casa e le chiede di videochiamarlo/mandargli un video. Lei si rifiuta ovviamente perché capisce che è un modo per controllarla e un atteggiamento estremamente tossico e lui le dice che è una fottuta bugiarda e finisce così. I commenti sono pieni di donne che dicono che ha fatto bene, che è un atteggiamento tossico, che è un segno di una relazione non sana (alla base di un rapporto c'è la fiducia non il controllo). Al tempo stesso PIENO di commenti di uomini che dicono "che costava mandare un video o fare una videochiamata?" Ecco, ora capisco perché anche se se ne parla ogni giorno, la violenza e le relazioni tossiche non finiranno mai. È una mentalità idiota instaurata ormai.
9 notes
·
View notes
Text
"Questo paese trabocca di Giambruno. Li sforniamo e alleviamo con italico orgoglio. Il sogno di molte madri, il prodotto educativo di molti padri. Quasi tutte le donne si sono innamorate di un Giambruno, magari una semplice crush adolescenziale non corrisposta. Quasi tutti gli uomini hanno desiderato almeno per una volta essere un Giambruno, avere la stessa sicurezza e arroganza. Successo con le donne.
E così i Giambruno, uomini magari istruiti ma con la sensibilità di una ruota del criceto, hanno fatto carriera. Sono politici, avvocati, neurochirurghi, magistrati, manager, attori, artisti e personaggi della tv.
Qualcuno più sfortunato non ce l'ha fatta. Quel qualcuno lo troviamo al bar ad alimentare comunque la cultura dei Giambruno, a disquisire di calcio, di politica e soprattutto di f..ga. Con decrescente competenza. Una cattedra all'Università della strada non si nega a nessuno.
I Giambruno sono ovunque. Sono talmente tanti che li esportiamo pure. Non mi stupisce quindi che una donna (madre, cristiana ecc) si possa essere invaghita di uno di questi esemplari, anche se la donna in questione è riuscita a raggiungere un posto di potere che nessun altra donna italiana ha mai raggiunto prima. Perché in questo paese esistono i Giambruni ma non le Giambrune, per cui ci è arrivata per merito, al di là di ogni giudizio politico. Nessuno può criticarla per essersi messa insieme a un cretino, il mondo è pieno di relazioni tossiche. Nessuno può criticarla per averlo lasciato. Il resto e gossip.
Però (ovviamente dopo tutta sta pizza ci sta il però) questa vicenda a Giorgia Meloni e magari al suo elettorato, soprattutto al suo elettorato, dovrebbe insegnare qualcosa. Dovrebbe insegnare che alimentare la cultura dei Giambruno, nel 2023, non è più funzionale. Che essere conservatori è legittimo, ipocriti meno. Che le famiglie sono costruite su relazioni sane e sull'amore e non su regole imposte dall'alto. Soprattutto quando chi sta in alto non ha titolo morale per imporle. Con buona pace dei Giambruni sostenitori della famiglia tradizionale, quelli che tengono una mano nell'acquasantiera e l'altra sul culo della segretaria."
@Lorenzo Sartori
12 notes
·
View notes
Text
❤️&💚
Perdonate se questo è un post un po
" ATIPICO " rispetto a quelli che si vedono qui, solitamente...
Desidero condividere un pensiero con voi.
Ho letto un articolo proprio ora, che raccontava di donne che si fanno trattare come oggetti da uomini .
Triste pensare che ci siano anime che abbiano così poco rispetto per sé stesse da permettere tutto questo.
Il brano Crudelia che ho postato prima è molto bello e tratta proprio questo argomento, invito pertanto tutte le Donne ma anche gli Uomini (perché a volte anche questi vengono manipolati da donne tossiche ) ad ascoltarlo con attenzione imparando giorno dopo giorno a volersi più bene e a farsi rispettare, fuggendo da situazioni e persone che dimostrano con atteggiamenti tossici di non amare proprio nessuno.
Se vi va fate di questo messaggio un reblog.
Cilieginas. 🍒
3 notes
·
View notes
Note
io ti ci vedrei più con una Linsday Lohan in Donne regole e tanti guai. Ahaha davvero una sensualissima pazza
Scusi ma alle tossiche di bamba preferisco le tossiche ti tortellini
10 notes
·
View notes