#Lettura Intensa
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pier-carlo-universe · 3 days ago
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“Il Profumo della Morte” di Riccardo Braccaioli: Un Thriller Avvincente Nella Barcellona Oscura. Recensione di Pier Carlo Lava
L'Ispettore Álex Cortés e la Caccia al Serial Killer che Ha Messo in Ginocchio Barcellona
L’Ispettore Álex Cortés e la Caccia al Serial Killer che Ha Messo in Ginocchio Barcellona “Il Profumo della Morte” di Riccardo Braccaioli è un thriller psicologico e poliziesco che si svolge tra le ombre di Barcellona, portando il lettore in un incubo di violenza, mistero e tensione. Un serial killer seminatore di terrore è in azione e, con un macabro senso del gioco, invia pacchetti misteriosi…
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Un identico nervosismo accomuna il dormiente svegliato bruscamente dal suo sonno e il lettore strappato alla sua immersione nel mondo del romanzo. 😴📖💭
Cit. "Il lettore sul lettino. Tic, manie e stravaganze di chi ama i libri"
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sciatu · 8 months ago
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LA FAVOLA DEL MARE (da una lettura del filosofo Cacciari sula necessità della poesia).
Un ragazzo con un lento andare cercava sulla riva del grande mare il senso di quella distesa infinita che sollievo dava alla sua vita un senso si giusto, ma ben pesato quando incontrò uno scienziato che gli spiegò con fare dotto cosa era il mar da sopra a sotto. “Il mare è realtà non fantasia è una riserva di energia, il sole crea le nuvole bianche loro corrono via mai stanche, vanno nel mondo acqua a donare con essa la vita fan germogliare. L’acqua scende intensa o avara diventa ora rivolo, fiumara dona ricchezza gioia, dona vita al mare torna mai stanca, sfinita! Il mare quindi è energia infinita una pila che mai è esaurita” Il ragazzo ascoltava stupito ma quanto detto dall’erudito era giusto preciso, ma parziale, era il noto, il vero il reale. Continuò allora per la sua via finché non trovò un gran dottore della filosofia conoscitore “Il mare esiste, come scienza dice, della vita e origine e fattrice alla terra, opposto lo penso e dell’aria, molto più denso ma con l’uomo non ha affinità è acqua che va di qua e di là, necessario per la sua utilità però non ha nessuna santità, è un oggetto non fondamentale solo acqua, dei pesci e del sale se ci chiediamo la sua necessità capiamo che quindi non ne ha: della natura e uno strumento come la roccia o come il vento.” Il ragazzo alla fine si allontanò con pochi si e mille non so. Mentre deluso sulla sabbia andava vide un uomo che felice nuotava Gli chiese “Scusa nuotatore Tu che vi trovi gusto e sapore dimmi del mare il significato perché questo liquido manto a guardarlo porta all’incanto quale senso può mai avere guardarlo e provar piacere?” “il mare per quanto sia vecchio Dell’anima di ognuno e lo specchio lei lo guarda e vede dubbi, paure sente le ansie quelle più dure e quelle che sono meno vere quelle false e quelle più sincere e nel guardarle ne vede il confine pesa quelle pure e quelle meschine e capisce infine dove volgere la prua in quale direzione è la sorte sua. Questo lo capisci nell’esser poeta non nello scrivere versi di seta ma nel dare voce a quel che vede l’anima tua, nel capir quanto crede nel dar forma in modo sincero a quel che è il tuo pensiero. Per questo il gran mare è perfetto perché cambia muta e l’effetto di questo instancabile mutare è un tuo continuo poetare. Pensa alle albe quando si accende e presto di blu tutto risplende pensa alle tempeste, alla sua rabbia che non potrai mai metter in gabbia pensa al tramonto, il diventar quieto e della luna esser l’amante lieto Muta come l’animo nostro ora è pace ora diventa mostro.” Quando l’uomo ebbe finito Il ragazzo lo guardò stupito “Chi sei che ben hai definito quanto scienziato ed erudito non ha saputo voluto sviscerare e per parte loro raccontare” “Non sono un saggio o un profeta come ogni uomo sono poeta quanto non vedon scienza e filosofia lo trova e lo dice la poesia”
THE TALE OF THE SEA (from a speech by the philosopher Cacciari on the need for poetry). A boy with a slow walk, was looking on the shore of the great sea, the meaning of that infinite expanse, what relief it gave to his life, a correct but well-considered meaning, when he met a scientist, who explained to him with a learned manner, what it was the sea from above to below. “The sea is reality not fantasy, it is a reserve of energy, the sun creates white clouds, they run away never tired, they go into the world of water to donate and with it they make life sprout. The water descends intensely or sparingly, now it becomes a trickle, the river gives richness, joy, it gives life to the sea, it never returns tired, exhausted! The sea therefore is infinite energy a battery that is never exhausted" The boy listened in amazement but what the scientist said was precise, but partial, it was what was known, what was true, what was real. He then continued on his way, until he found a great doctor, a connoisseur of philosophy “The sea exists, as science says, of life origin and mother, to the earth, opposite, I think of the air much denser, but it has no affinity with man, it is water that goes here and there, necessary for its usefulness but it has no sanctity, it is a non-fundamental object only water, some fish and some salt if we ask ourselves its necessity we understand that it therefore has none: for the nature is an instrument like the rock or like the wind.” The boy finally walked away with a few "yeses" and a thousand of " I don't know". While disappointed on the sand he saw a man who was swimming happily, he asked him "Sorry swimmer. You who find taste and flavor in it, tell me the meaning of the sea, because this liquid blanket, looking at it, leads to enchantment, what meaning can it possibly have, looking at it and feel pleasure?” “the sea no matter how old it is, of everyone's soul it is the mirror, she looks at it and sees doubts, fears, feels the anxieties, the hardest ones, and those that are less true, the false ones and the most sincere ones, and in looking at them he sees the boundaries, weighs the pure ones and the petty ones and finally understands where to turn his bow and in what direction his fate lies. You understand this in being a poet, not in writing silken verses, but in giving voice to what your soul sees, in understanding what it believes, in sincerely giving shape to what your thoughts are. This is why the great sea is perfect, because it changes and the effect of this tireless change is your continuous poetry. Think of the dawns when it lights up, and soon everything shines blue, think of the storms, of its anger, which you will never be able to put in a cage, think of the sunset, the becoming quiet and of the moon being the happy lover Mute like our soul , now it's peace, now it becomes a monster.” When the man finished, the boy looked at him in amazement. “Who you are that you have well defined, as a scientist and scholar, he was unable to dissect, and for their part to tell” “I am not a sage or a prophet, like every man I am a poet, what science and philosophy do not see, poetry finds and says”
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frabooks · 11 months ago
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Il sosia
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Il sosia è il secondo romanzo di Dostoevskij, pubblicato nel 1846, quando aveva 25 anni. È lungo circa 230 pagine e presenta il topos narrativo del doppio. Ovviamente.
È stato pubblicato subito dopo il primo romanzo, Povera gente, anche sull’onda del grande successo di questo, grazie soprattutto alla recensione positiva del grande critico Belinskij. Per D. fu un grande colpo, era entusiasta e non vedeva l’ora di diventare grande e di essere riconosciuto come tale. Lettera al fratello: “Goljadkin è dieci volte superiore a Povera gente. Con quante speranze mi guardano tutti! Effettivamente Goljadkin mi è riuscito come meglio non si povera TI piacerà come non so cosa. Ti piacerà persino più di Anime morte, lo so”.
Il sosia fu un fallimento clamoroso. D. ci restò malissimo tanto che lo riprese in mano diverse volte, anche dopo la condanna, per un riscrittura parziale o completa, cosa che non terminò mai.
Tema del doppio sempre presente. Il tema del Sosia, per D., era un tema serissimo, il più serio di tutti. Raskolnikov vuol dire diviso. D. indica Goljadkin come primo uomo del sottosuolo.
Non gli era riuscita la forma, secondo D.
Majkov, nel 1846 parlò del Sosia così:”Nel sosia la maniera di D: e il suo amore per l’analisi psicologica si sono espresse in tutta la loro pienezza e originalità. In quest’opera egli è penetrato così a fondo nell’anima umana, con tanta impavida e appassionata attenzione ha osservato il moderno meccanismo dei sentimenti, dei pensieri e degli atti umani che l’impressione prodotta dalla lettura del sosia può essere paragonata soltanto l'impressione di una persona curiosa che sia penetrata nella struttura chimica della materia. […] Nei suoi studi psicologici c’è quel riflesso mistico che, in generale, è proprio delle raffigurazioni di una realtà analizzata profondamente”. Majkov ha colto che la “pazzia” non era un tema fantastico o realistico legato a Gogol o Hoffman ma a un’aspetto dell’analisi del tipo umano di D.
È un romanzo quasi in prima persona. È questo quasi che permette di fondere satira e tragedia, condanna e pietà, realismo e misticismo, lucidità e delirio. Goljadkin ha le movenze brusche e meccaniche di un burattino, che si muove a scatti e agisce in modo repentino,e la sua umanità sta nella patologia della sua coscienza verbale, nel suo ininterrotto parlare con se stesso e con le proprie proiezioni, nel continuo sforzo di giustificare se stesso ai proprio occhi e quelli degli altri.
“Il doppio […] è un tratto che è proprio della natura umana in generale, ma che è ben lungi dall’esser reperibile in ogni natura umana con l'intensità che si trova in Lei. Per questo Lei mi è affine, perché questo sdoppiamento in lei è esattamente lo stesso che io ho e che sempre ho avuto. È un grande tormento, ma allo stesso tempo anche un grande piacere. SI tratta di una intensa coscienza, di un’esigenza di autorendiconto e di presenza nella sua natura dell’esigenza di un dovere morale verso se stessi e verso l’umanità.
Goljadkin è la patologia dell’uomo qualunque, il primo gradino di quello “sdoppiamento” che costituisce la malattia dell’uomo moderno, malattia sublimabile soltanto nel privilegio dell’attività spirituale.
Goljadkin è un impiegato di medio livello, ha un servo, Petruska, non ha apertura sociale, non conosce donne né ha amici, nonostante il dottore gli consigli continuamente di fare una vita con più “allegre compagnie”. G. non lo fa mai, ha paura del mondo, del giudizio degli altri e quindi preferisce evitare. È imbranato nelle occasioni sociali, non riesce in nulla e, in primo luogo si chiude in se stesso, in secondo luogo critica fortemente “la società” e chi “ce la fa”.
Usa spesso frasi fatte e usa poche, singole formule continuamente. Si sente vittima delle società, che gli vuole male, che trama contro di lui.
Goldjiakin suona “mentalmente sprovveduto, povero di spirito”.
È un personaggio D. nel senso che è molto vero, sfaccettato. D. non lo descrive, gli fa fare cose, lo fa parlare e interagire con le persone, così capiamo chi è.
G. è a tratti un po’ tutti noi. Io mi ci sono rivisto in alcuni tratti; mi succede spesso con i personaggi di D.
La storia è banale, scontata, molto lineare e pulita. Non so se sono io, se è colpa mia questo effetto. Però questa banalità pregiudica moltissimo la lettura che non si fa mai davvero intrigante, “pericolosa”. Nonostante sia un romanzo grezzo e giovanile, si sente D., lo si percepisce proprio nel personaggio di G.
Ma per far riuscire questo libro sarebbe servito anche altro.
NON è un libro utile per conoscere D., è un libro di D. che può interessare a chi interessa D., tutto qua.
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leggolibriovunque · 11 months ago
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L'isola di Arturo - Elsa Morante
Salve a tutti cari amici lettori, dopo una lettura intensa di questo meraviglioso romanzo, oggi voglio dirvi quelle che sono le mie personali impressioni.
Parto dal concetto che questo è un romanzo di una bellezza unica. La scrittura di essa, è molto descrittiva e al tempo stesso si presenta molto molto scorrevole lasciandosi leggere senza riscontrare alcun tipo di blocco e di noia da parte del lettore.
Leggendo questo romanzo, le mie considerazioni non possono essere che positive. Gia dalle prime pagine vediamo un Arturo Gerace protagonista assoluto di questo romanzo, innamorato di suo padre Willem che viene visto dal figlio come un'idolo, una leggenda, da voler imitare al più presto. Nella lettura ci scontriamo con la sofferenza di Arturo nato senza madre, e con un padre che e sempre fuori nei suoi lunghi viaggi. 
Arturo oltre all'amore incondizionato verso il padre, non riesce a staccarsi dal suo castello, nominato il castello dei Guaglioni, e dalla sua amata isola di Procida.
Durante la lettura, vediamo che entra a far parte nella vita del protagonista una nuova entità, quella della matrigna chiamata Nunziata. Nei primi momenti, Arturo la tratta con estrema indifferenza, ma poi pian piano scopre che egli si innamora di lei.
L' isola di Arturo, e un romanzo che mette in primo pianto tre punti fondamentali, che solo leggendo il libro il lettore riesce a percepire che sono: La libertà, l'amicizia, l'amore, la disperazione e il dolore.
- La libertà, la possiamo percepire nella vita che il protagonista conduce nella sua quotidianità sull'isola di Procida.
- L'amicizia, la possiamo percepire dai racconti del protagonista, dove i suoi unici amici, erano la sua fedele cagnolina " Immacolatella " e il suo fedele " Silvestro "
- L'amore, lo possiamo percepire nel modo in cui Arturo parla del padre Willem, e di tutte le difese che lui prende nei suoi confronti, quando essi viene insultato con nomignoli di disprezzo. 
- La disperazione e il dolore, li percepiamo quando il protagonista Arturo lascia la sua amata isola di Procida, e con esso, lascia alle sue spalle anche il dolce ricordo di suo padre.
Trama: L'isola di Arturo racconta le vicende di un ragazzo di nome Arturo, orfano di madre e molto attaccato al padre, il quale però si disinteressa di lui lungo tutto il corso della sua vita. Arturo vive in una triste solitudine senza famiglia né amici.
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libriaco · 1 year ago
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Letture & Riletture
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Owing to the flood of shallow books which really are exhausted in one reading, the modern mind tends to think every book is the same, finished in one reading. But it is not so. And gradually the modern mind will realise it again. The real joy of a book lies in reading it over and over again, and always finding it different, coming upon another meaning, another level of meaning. It is, as usual, a question of values: we are so overwhelmed with quantities of books, that we hardly realise any more that a book can be valuable, valuable like a jewel, or a lovely picture, into which you can look deeper and deeper and get a more profound experience every time. It is far, far better to read one book six times, at intervals, than to read six several books. Because if a certain book can call you to read it six times, it will be a deeper and deeper experience each time, and will enrich the whole soul, emotional and mental. Whereas six books read once only are merely an accumulation of superficial interest, the burdensome accumulation of modern days, quantity without real value. Cioè, all'incirca: A causa della valanga di libri dozzinali che si esauriscono veramente con una sola lettura, la mente moderna tende a pensare che per ogni libro sia la stessa cosa, finito dopo una sola lettura. Ma non è così. E gradualmente la mente moderna se ne renderà conto di nuovo. Il vero piacere un libro lo dà leggendolo più e più volte e trovandolo sempre diverso, incontrando un altro significato, un altro livello di significato. È, come al solito, una questione di valori: siamo così sopraffatti dalla quantità di libri che difficilmente ormai ci rendiamo conto che un libro può essere prezioso, prezioso come un gioiello o un bel quadro, in cui si può guardare più e più a fondo e provare un'esperienza ogni volta più intensa. È molto, molto meglio leggere un libro sei volte, a intervalli, piuttosto che leggere sei libri diversi perché se un certo libro ci può invitare a leggerlo sei volte, ogni volta sarà un'esperienza sempre più profonda e arricchirà tutto i nostri spiriti, emotivi e mentali, mentre sei libri letti una sola volta sono invece soltanto un accumularsi di un interesse superficiale, l'accumulo gravoso dei tempi moderni: quantità senza valore reale.
D. H. Lawrence, Apocalypse [1931], London-New York, Penguin, 1995
Via LaudatorTemporisActi.
L'immagine: C. Collodi, Pinocchio [1871], Firenze, Salani, 1959. Illustrazioni di Carlo Vitoli Russo.
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cianciarebanale · 1 year ago
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Le mie mandorle
Ho letto "Almond. Come una mandorla" di Won-Pyung Sohn e mi è piaciuto tantissimo. È stata una lettura delicata e potente che mi ha cullata, abbracciata, presa a schiaffi e tagliuzzata da dentro.
Il giovane protagonista del romanzo è affetto da una rara patologia, l'"alessitimia", a causa della quale il suo cervello non riesce a comprendere e a provare le emozioni. Le sue amigdale, piccole piccole e simili a due mandorle, non sono cresciute abbastanza.
Quello che mi ha conquistata del romanzo è il tentativo di dare una definizione all'empatia: cosa significa comprendere e sentire ciò che un'altra persona sta vivendo? Spiegarlo è difficile.
In aiuto di Yunjae accorrono due personaggi molto diversi tra loro, Gon e Dora: Gon è un ragazzone grande e grosso, violento e rozzo, un giovane che ha vissuto l'abbandono, il rifiuto, il disprezzo e la rabbia, ed è per questo che in lui si agita una furia senza fine; Dora, invece, è una ragazzina un po' stramba, ma coraggiosa e allegra. Dora insegnerà a Yunjae l'amore e la leggerezza, Gon gli insegnerà il dolore, la rabbia, il senso di ingiustizia.
È stata una lettura scorrevole ma molto ricca e intensa, e l'ironia molto caustica dell'autrice mi ha fatta sorridere e al contempo star male. Ne consiglio la lettura a grandi e piccini, e a chiunque si chieda, ogni tanto, come sarebbe vivere chiusi in un guscio monocorde: mi è capitato di sentirmi sopraffatta dal dolore e di pensare "quanto vorrei non provare niente", ma è davvero così? Cosa vuol dire non provare niente?
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dilebe06 · 2 years ago
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Scuola: croce e delizia.
Waek Hero Class 1 e Antares 2
Per caso mi sono ritrovata a vedere due serie tv a tema scolastico ed è meraviglioso come una serie tv su degli adolescenti e le loro problematiche possa avere così tante varianti e ipotesi di lettura o modus operandi. Come possano essere così diverse. Prendi Waek Hero Class 1 e Antares 2.
Entrambe hanno al centro dei ragazzi adolescenti all'ultim'anno del Liceo ma passa un baratro tra le due:
Waek Hero è un drama stupendo. Trama, regia, cast, recitazione, tematiche affrontate, montaggio... difficile trovargli un difetto. Ho amato e sono rimasta così colpita da tutto quello che vedevo:
La trama è semplice ma ciò che succede e come succede rende la serie molto intrigante e interessante: questi ragazzi che diventano amici ... ma poi va tutto a signorine e buonasera. Niente buonismo o forzature ma una storia credibile e intensa, recitata in modo sublime da dei bravissimi interpreti.
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Tema fondante della storia è l'amicizia in un momento delicato della vita di questi adolescenti: tre ragazzi che poco o nulla hanno in comune che diventano amici sullo sfondo del bullismo. Questa amicizia da una parte porterà forza e determinazione ma dall'altra recherà gelosie, invidie e violenza. Ed è proprio l'excursus di questa fratellanza ad avermi tenuta incollata allo schermo: vedere Shi Eun aprirsi poco a poco a questi amici, perderli e poi vederlo crollare nel finale è stato un colpo al cuore! La scena dove spacca vetrate della scuola completamente folle di dolore è un momento che difficilmente scorderò.
Credibilità e realismo sono le parole chiave che mi vengono in mente quando penso a questa serie, in virtù di un lavoro eccellente sotto il profilo psicologico dei personaggi: Beom Seok non diventa stronzo a caso. C'è tutto un background che spiega e motiva le sue azioni a partire dal rapporto con suo padre. Ed io adoro questa cosa.
Ed ha proposito di padri, nota a margine su quanto gli adulti siano vapore. O non esistono o se ci sono, sono totalmente ignari dei loro figli, lasciati alla mercé della strada. Insegnanti, presidi, genitori...un ammasso di nulla. Almeno sul finale il padre del protagonista si è reso conto che l'aver lasciato il figlio solo per mesi e mesi non è stata la cosa più intelligente da fare.
Infine, una parola sui combattimenti e le violenze. Per quanto non siano stati contrasti memorabili devo dire che a me non piaciuti da un punto di vista registico e tecnico. Il sangue c'era ma mai un lago. O ferite che spariscono da sole. E questo è già oro che cola.
Mentre sulle violenze dei bulli, pensavo peggio. Io odio il bullismo - anche perché non lo capisco - e sempre odierò queste cose. Ma temevo violenze più macabre, vere e proprie torture psicologiche. Fortunatamente non è andata così ( altrimenti non avrei visto questa serie ) e sono riuscita a guardare la serie, però la frustrazione di vedere gesti di bullismo è stata altissima.
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Concludendo: Waek Hero è una serie da vedere assolutamente complice anche i solo 8 episodi che permettono la maratona easy.
Voto: 8.6
Antares 2
Chi invece il realismo non sa nemmeno dove sia di casa - e lo amo per questo - è Antares. Antares mi suscita lo stesso fascino del gatto morto o dell'incidente stradale in autostrada: sai che guardare sarà problematico ma lo fai lo stesso.
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Vidi l'anno scorso la prima stagione e non potevo certo perdermi la seconda. Ares, Zea ed i Calderioz tornano in tutta la loro gloria per portarci a fare tutti un giro sulle moto. Ora, la prima stagione era carina pur essendo piena di problemi...ricordo che la vidi con piacere. La seconda... è carina anch'essa ma meno della prima.
Il dolore più grande è lo stesso della prima stagione, amplificato dalle vicende che accadono in questa seconda: i nostri eroi si ritroveranno sotto minaccia e ricatto di un "qualcuno" che vuole il loro scioglimento come banda di motociclisti. E la fine delle altre bande. Nel mezzo le solite turbe amorose, vita scolastica, problemi di amicizia ecc ecc.
Io lo dirò fino alla morte: vedere dei ragazzini del Liceo comportarsi come adulti salvo poi chiedere il permesso a mamma' per dormire fuori è estraniante. E' confuso vedere Ares, leader della gang, dare ordini a uomini più grossi e vecchi di lui mentre mamma e papà lo mettono in punizione togliendogli cellulare e uscite con gli amici. Ragazzini menati, rapiti, accoltellati, pestati. Che complottano e indagano. Pedinano, fanno appostamenti, collaborano con la polizia, interrogano criminali, salvano persone rapite ma si comportano e ragionano come ragazzini del Liceo.
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Oltre a ciò, la trama - ossia la minaccia di "qualcuno" - è stata per me troppo allungata. Per episodi ed episodi i nostri non hanno fatto altro che subire passivamente tutto quello che succedeva e solo nell'ultimo episodio hanno capito qualcosa. Quasi per caso poi. Devo dire che l'ho trovata una dinamica un pò noiosa.
Come noiosa - ma lì perché mi dispiace - la storia di Serra ed il tipo. Cioè...nella prima stagione gli veniva ammazzato il fidanzato a bastonate. Nella seconda dopo mille dubbi e incertezze riapre il suo cuore ad un altro ragazzo...per scoprire che è il cattivo della storia. Maddai! Diamo una gioia alla povera Serra!
Poi vabbeh le solite forzature, cose a cazzo, dialoghi a volte imbarazzanti, storie d'amore insulse, change of heart senza motivo...il solito insomma.
Ma in tutto questo di roba da salvare c'è: Zea in primis.
Zea, stella polare della serie. L'unico carattere femminile che abbia un neurone in più delle altre e che non pensa unicamente ai ragazzi, balletti e vestiti. ( anche se Karissa in questa stagione è migliorata un po'). Zea ha cervello, coraggio, spina dorsale e allo stesso tempo è la colonna portante per Ares nel suo momento più buio.
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Ok lo ammetto.
La loro storia d'amore - amore parola grossa visto che non si sono mai nemmeno lontanamente baciati. Manco sulla guancia. Manco a stampo. Niente. Nada. Però si amano e questo mi basta. - è il vero motivo per cui mi sono vista tutta questa serie. XD Sono dannatamente carini e solidi. Si supportano uno con l'altro e si vede che si amano.
In questa seconda stagione poi si esplora la difficoltà di Ares nel chiedere aiuto ad altre persone, ampliando dunque la gamma del suo personaggio. Si mette in luce la sua capacità e le difficoltà di essere un leader sotto diverse pressioni: la scuola, gli amici, i genitori, i compagni di gang, la sua ragazza. Su questo frangente la serie fa un buon lavoro mostrando un Ares in difficoltà tremenda ma che poi alla fine regge botta e riesce a mantenere a galla tutto.
Concludendo: Questa seconda stagione non è riuscita a piacermi tanto quanto la prima a causa di un plot a mio parere troppo allungato e ripetitivo. Buoni invece come sempre i due protagonisti e la recitazione degli attori. Sono bravi dai! Una serie da vedere se hai già visto la prima stagione e vuoi passare qualche ora in compagnia di questi ragazzi ma da evitare come la morte se si cerca realismo e credibilità.
Voto: 7.4
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alemicheli76 · 1 month ago
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Billy il cane, Alberto Rollo, Ponte alle Grazie. A cura di Barbara Anderson
Chi prende questa lettura tra le mani deve essere consapevole del peso che ha questa delicata intensa avventura, non è solo la storia di Billy un cane con le orecchie di velluto a punta. Questo è unviaggio che scava all’interno della nostra anima e la ferisce. Mi aspettavo una storia e alla fine ho scoperto LA storia. Ho percorso l’avventura a 4 zampe, ho annusato la strada, le persone, la…
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pier-carlo-universe · 5 days ago
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Pace: l’esplorazione della guerra e della quiete nella poesia di Giosuè Forleo. Recensione di Alessandria today
Un viaggio poetico tra sguardi nostalgici e desiderio di tranquillità nel testo Pace di Giosuè Forleo
Un viaggio poetico tra sguardi nostalgici e desiderio di tranquillità nel testo Pace di Giosuè Forleo La poesia Pace di Giosuè Forleo è una riflessione complessa e profonda sulle sfaccettature della guerra e il desiderio irrinunciabile di pace. I versi di Forleo utilizzano un linguaggio forte e simbolico per evocare le atmosfere di un conflitto, non solo esteriore ma anche interiore. Attraverso…
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janetjosse · 3 months ago
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🌟 Novità emozionante! 🌟Cari amici e lettori,Sono felice di annunciarvi che la mia nuova novella, "Parlane con il muro", è ora disponibile su Wattpad! 🎉📚Pitch della storia: Petronilla nutre un amore segreto e unilaterale per il bellissimo vicino, Giulio. Spinta dalla solitudine, esplora questa passione attraverso una connessione fisica, consapevole che sarà un'esperienza unica e irripetibile.In questa storia, vi porterò in un viaggio emozionante attraverso le riflessioni di Petronilla, una giovane donna che, spinta dalla solitudine, vive una connessione unica e intensa con il suo vicino. Tra fantasia e realtà, solitudine e scoperta, "Parlane con il muro" esplora il bisogno di comunicazione in un mondo che spesso sembra distante. 💭💔Sono davvero entusiasta di condividere con voi questo racconto che nasce dal cuore e spero che vi emozioni quanto ha emozionato me scriverlo. Non vedo l'ora di leggere i vostri commenti e di sentire cosa ne pensate!🔗 [Link alla novella su Wattpad]Grazie per il vostro continuo supporto e affetto. Buona lettura a tutti! 📖✨Con affetto,Janet Josse 💖
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incamminoblog · 5 months ago
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Derno Giorgetti"LA BARCA NELLA TEMPESTA E L’ORA DELLE DECISIONI"
XII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B)  (23/06/2024) Liturgia: Gb 38, 1.8-11; Sal 106; 2Cor 5, 14-17; Mc 4, 35-41 La liturgia di questa domenica, come risposta alla prima lettura – e per questo si chiama Salmo responsoriale – ci propone l’ultima parte del Salmo 106/107: un bel commento anche al Vangelo. Gesù, dopo una giornata di intensa predicazione, ordina ai suoi discepoli, quelli della…
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cinquecolonnemagazine · 7 months ago
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Maculopatia secca: una sfida alla vista
La maculopatia secca, conosciuta anche come atrofia geografica, è la forma più comune di degenerazione maculare legata all'età (DMLE). Interessa la parte centrale della retina, chiamata macula, responsabile della visione centrale nitida e dettagliata. Cause e fattori di rischio della Maculopatia secca L'invecchiamento è il principale fattore di rischio per la maculopatia secca. Altri fattori includono: - Fumo - Predisposizione genetica - Esposizione alla luce solare - Ipertensione - Obesità Sintomi La progressione della maculopatia secca può essere graduale e asintomatica. I sintomi iniziali possono includere: - Visione offuscata - Distorsione delle immagini - Difficoltà nella lettura - Percezione dei colori alterata - Sensibilità alla luce intensa Diagnosi La diagnosi di maculopatia secca viene effettuata da un oculista mediante: - Esame del fondo oculare - Tomografia a coerenza ottica (OCT) - Fluorangiografia retinica Trattamento Non esiste una cura definitiva per questa malattia. Tuttavia, esistono diverse strategie per rallentare la progressione della malattia e preservare la vista: - Integratori alimentari: L'assunzione di integratori a base di luteina, zeaxantina e vitamine C ed E può essere utile per proteggere la macula. - Fotobiomodulazione: La terapia con luce a bassa intensità può stimolare la rigenerazione delle cellule retiniche. - Terapia anti-VEGF: In alcuni casi di atrofia geografica avanzata, possono essere utilizzate iniezioni intravitreali di farmaci anti-VEGF per inibire la crescita di nuovi vasi sanguigni anomali. - Impianto di lenti intraoculari: Le lenti SML o Macula Lens possono aiutare a migliorare la visione centrale in alcuni pazienti con maculopatia secca avanzata. Consigli per la prevenzione È possibile ridurre il rischio di sviluppare la maculopatia secca adottando alcune misure preventive: - Evitare il fumo: Il fumo è uno dei principali fattori di rischio per la DMLE. - Proteggersi dal sole: Indossare occhiali da sole con filtro UV aiuta a proteggere la macula dai danni causati dai raggi solari. - Avere una dieta sana: Consumare cibi ricchi di antiossidanti, come frutta e verdura, può aiutare a proteggere la salute degli occhi. - Controllare la pressione sanguigna e il colesterolo: Mantenere sotto controllo i valori di pressione sanguigna e colesterolo può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, che a loro volta possono aumentare il rischio di DMLE. - Effettuare controlli oculistici regolari: È importante sottoporsi a controlli oculistici periodici, soprattutto dopo i 50 anni, per identificare precocemente la maculopatia secca e iniziare il trattamento tempestivo. Foto di LhcCoutinho da Pixabay Read the full article
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lamilanomagazine · 7 months ago
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A Palazzo Marino consegnata la mappa dei buoni consigli per Milano
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A Palazzo Marino consegnata la mappa dei buoni consigli per Milano. Si è conclusa con la consegna della mappa dei buoni consigli per Milano la prima giornata a Palazzo Marino dei consiglieri junior che compongono i nove Consigli di Municipio dei ragazzi e delle ragazze. Trecento giovani dai 9 ai 13 anni delle classi quarta e quinta della scuola primarie e dell'intero ciclo della scuola secondaria, accompagnati dai loro professori, oggi hanno riempito la casa dei milanesi. Arrivati in piazza della Scala, si sono suddivisi in gruppi e poi dislocati in varie aule e sale di Palazzo Marino, dove in tavoli di lavoro e laboratori hanno portato avanti i progetti sui quali stanno lavorando a livello municipale. I temi affrontati hanno riguardato l'intitolazione di strade a donne milanesi, lo sport, il digitale, gli eventi e la partecipazione ai bandi, le panchine rosse nei cortili delle scuole, la valorizzazione dei quartieri, la lettura e le biblioteche, i rifiuti, l'utilizzo e la promozione di spazi pubblici per i giovani. Nove delegazioni - ciascuna composta da dieci ragazzi - con Ulderico Maggi della cooperativa ABCittà e coordinatore cittadino dei Consigli dei ragazzi, hanno partecipato e sono stati auditi nel corso delle Commissioni congiunte Educazione e Servizi civici, presiedute dalle Presidenti Marzia Pontone e Alice Arienta. All'interno dell'emiciclo di Palazzo Marino i piccoli consiglieri hanno portato all'attenzione dei loro omologhi le proprie proposte, hanno ricevuto un videomessaggio di saluto e incoraggiamento da parte del Sindaco Giuseppe Sala e hanno incontrato la vicesindaco Anna Scavuzzo, gli assessori Gaia Romani (Decentramento e Partecipazione), Emmanuel Conte (Bilancio), Martina Riva (Sport e Politiche Giovanili) e la Presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi. Infine, i trecento ragazzi si sono ritrovati in Sala Alessi per comporre e presentare la mappa dei buoni consigli per la città di Milano. "Una mattinata di lavoro intensa e molto partecipata, un ulteriore tassello in un percorso che ci ha visti fianco a fianco - grandi e piccoli - per ascoltare, discutere, confrontarci con i nostri cittadini più giovani nei Consigli di Municipio dei ragazzi e delle ragazze - ha dichiarato la Vicesindaco Anna Scavuzzo -. Un bellissimo lavoro vero e concreto, con gli amministratori e le amministratrici che quotidianamente sono impegnati nei Municipi, per entrare nei meccanismi dell'Amministrazione portando sogni, desideri e tanta creatività. A noi affidano la responsabilità di dare concretezza alle loro proposte e alle loro idee: dalle biblioteche alla toponomastica, dagli spazi verdi agli spazi pubblici e alle aree per lo sport, dal plogging al digitale e alla creatività, con un'attenzione particolare alla difesa delle persone più fragili e il contrasto alla violenza di genere. Davvero un programma di azioni che abbraccia i grandi temi della Città". "Questa giornata - afferma l'assessora al Decentramento e Partecipazione Gaia Romani - è davvero molto importante e significativa. Lo è perché dimostra la fiducia che Milano e questa Amministrazione hanno e rivolgono ai più piccoli, alle loro voci e proposte. L'audizione a Palazzo Marino arriva a due anni dal rilancio dei Consigli delle ragazze e dei ragazzi, veri e propri strumenti di partecipazione alla vita democratica nelle mani dei più piccoli. Il dialogo dentro le istituzioni fra mondo degli adulti e dei ragazzi è fondamentale. Sia perché ci porta conoscere il punto di vista di bambini e ragazzi ma anche perché credo che sia il modo migliore per promuovere una cultura della cittadinanza attiva. Perciò grazie ai consiglieri e alle consigliere per i buoni consigli che ci hanno consegnato oggi, ai loro insegnanti e genitori, e grazie alla cooperativa ABCittà che assieme a Comune e Municipi ci permette di valorizzare e promuovere questi strumenti sul territorio". "Oggi il sistema del sistema dei Consigli di Municipio dei ragazzi è visibile nella sua interezza - commenta Ulderico Maggi-. Si tratta di un unicum in Italia per dimensioni e strutturazione all'interno dell'Amministrazione comunale. È un lavoro a volte sotto traccia molto prezioso per la città intera, non solo per le ragazze e i ragazzi che sono eletti o che li hanno votati. I ragazzi hanno molto da insegnare agli adulti in termini di idee, modi di collaborare e prospettive di futuro". L'istituto dei Consigli, che spegne quest'anno undici candeline, è promosso dal Comune di Milano e vede come capofila ABCittà, cooperativa che da oltre vent'anni facilita i processi di partecipazione promossi da Enti pubblici con cittadine e cittadini di diverse fasce d'età, insieme ai nove Municipi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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sognosacro · 7 months ago
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C'è un velo di distanza tra me e la lettura dei libri.
Ormai è noto che io leggo tutti i libri insieme e a dipendenza della vibes leggo quello che mi ispira al momento e immancabilmente appena leggo le prime parole, mi ricordo tutta la storia.
Mi bastano tre parole per sentirmi oberata di informazioni a volte e rimango sdraiata con il libro sulla pancia a osservare verso l'alto e ascoltare il silenzio.
Entro in una dimensione parallela e le informazioni sottili si udiscono più facilmente e in una qualche via, quello che sto leggendo, è me stessa.
Forse è proprio la paura di scoprire verità scomode, quella che mi impedisce di aprire un libro e, leggerlo.
Ora vorrei raccontarvi la dimostrazione pratica che i libri mi appassionano raramente.
Mi spiego, mi piacciono sempre, da sempre, ma solo 2 libri sono stai in grado di farsi leggere, tutti dall'inizio alla fine, senza essere interrotta.
Al primo posto abbiamo Platone, Simposio, che ho letto 2/3 volte (cosa mai accaduta prima) e che ho persino acquistato per sbaglio 2 libri uguali. (priva volta in assoluto)
La seconda volta, letto tutto in una giornata.
Una bella ed intensa domenica profonda.
Al secondo posto abbiamo Cercando Alaska.
Ho letto il libro e molti anni successivi visto la serie tv. (che ho scoperto per caso durante la febbre, manna dal cielo)
Questo libro è stato con me per un'estate, un mese passato a leggere da sola, nella mia cameretta, tutto il giorno. (cosa mai vista prima)
Io ero solita a passare l'estate a casa da suola (periodo post adolescsnziale, ma comunque adolescenziale) rimanendo fuori con gli amici fino a tarda sera e poi uscire di nuovo.
Quell'estate no, i miei amici lavoravano e io ero dunque l'unica a casa in vacanza.
La mia intelligenza vuole che pure i successivi inviti ad uscire erano da bidonare, perchè avevo scoperto una dimesione bellissima con me stessa.
Quel libro mi aveva fatto venir volgia di passare le giornate sui prati, a leggere, ascoltando uccellini.
Non conoscevo quel lato di me prima di quel libro, o forse lo avevo dimenticato, perchè imparai a leggere prima di andare all'asilo.
Quando tornai ad uscire il mese successivo, mi sentivo ricca di qualcosa che nessuno poteva conoscere e avrei tanto voluto raccontarlo ai miei amici, ma non seppi dire una parola a riguardo e dimenticai ben presto quella bellezza.
Solo anni dopo trovai platone.
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agrpress-blog · 11 months ago
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Il quartiere Pigneto a Roma diventa il palcoscenico di un evento straordinario: "Ci Vuole Orecchio - Festival dell’Ascolto", un'iniziativa coinvolgente promossa da Fandango Libri in collaborazione con Fandango Podcast. Un'esperienza indimenticabile presso la Biblioteca Goffredo Mameli (Via del Pigneto, 22) che unisce creatività, voci autorevoli e appassionati per quattro giorni intensi di condivisione, riflessione e creatività in un'atmosfera di autentica comunità. Unione di Voci Autorevoli e Creazione Collettiva Il festival promette di trasformare l'isola pedonale del Pigneto in una piazza animata da racconti, letture, momenti di informazione e crescita culturale. Ecco alcuni dei protagonisti che porteranno la loro magia attraverso voci e suoni: Antonio Manzini, Tullio Sorrentino, Nadia Terranova, Ilaria Gaspari, Guido Vitiello, Romana Petri, Fabio Stassi, Viola Lo Moro, con contributi visivi di Sonno e le melodie coinvolgenti di Grosso Bernardo e Mauro Covacich. Contenuti Informativi e Coinvolgenti Il programma del festival non solo offre talk informativi, ma include anche workshop, laboratori e momenti di costruzione collettiva. Tra i momenti salienti, un focus speciale sui podcast Fandango che abbracciano temi di attualità, scienza, ecofemminismi e indagheranno sul mondo delle sette. Professionisti autorevoli come Annalisa Cuzzocrea, Marino Sinibaldi, Florinda Fiamma e Flavia Piccinni guideranno conversazioni stimolanti e illuminanti. Un'Esperienza da Prenotare Alcuni eventi richiedono la prenotazione anticipata tramite e-mail a [email protected], garantendo un'esperienza più intima e coinvolgente. Highlight del Programma Il programma è ricco di appuntamenti coinvolgenti che spaziano dalla riflessione alla creatività: Giovedì 14 Dicembre: Incontri come "Fare podcast oggi in Italia" e "Clessidra - Il tempo delle parole" promettono momenti ricchi di spunti e conoscenze. Venerdì 15 Dicembre: Dalla condivisione di tecniche per la produzione di podcast alle letture coinvolgenti come "Farei parlando innamorar la gente" di Fabio Stassi, la giornata si presenta intensa e coinvolgente. Sabato 16 Dicembre: Da "La rassegna stampa live" a podcast dedicati a temi profondi come la maternità estrema e la Procreazione Medicalmente Assistita, l'offerta è variegata e stimolante. Domenica 17 Dicembre: Conclusione con un monologo di Mauro Covacich su Joyce, una lettura di Nadia Terranova e l'annuncio del podcast vincitore del pitch. Un Progetto di Eccellenza Culturale Il festival, vincitore dell'Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 - 2024” promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, testimonia l'impegno nel creare un ambiente inclusivo e stimolante per la crescita culturale e l'espressione artistica. Data da non perdere: dal 14 al 17 Dicembre, "Ci Vuole Orecchio - Festival dell’Ascolto" a Roma, un'occasione imperdibile per immergersi in voci e storie coinvolgenti che si fondono in una celebrazione della cultura e della creatività.
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