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Alessandria: Viabilità e Restrizioni per le Commemorazioni dei Defunti 2024
Modifiche alla viabilità dal 29 ottobre al 2 novembre per facilitare l'accesso al cimitero urbano e garantire sicurezza e ordine
Modifiche alla viabilità dal 29 ottobre al 2 novembre per facilitare l’accesso al cimitero urbano e garantire sicurezza e ordine. In occasione delle Cerimonie di Commemorazione dei Defunti, il Comune di Alessandria ha predisposto una serie di restrizioni alla viabilità per consentire ai cittadini di accedere in sicurezza al cimitero urbano. Le misure saranno in vigore dal 29 ottobre 2024 dalle…
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La polizia del Lincolnshire e il commissario alla criminalità Marc Jones chiedono agli agenti di aumentare l'uso del riconoscimento facciale per identificare i sospetti.
Fa seguito alla richiesta del governo alle forze di polizia di espandere l’uso dello strumento di lotta alla criminalità basato sull’intelligenza artificiale (AI).
Il signor Jones ha aumentato la parte della tassa comunale spettante alla polizia del Lincolnshire da aprile e prevede di utilizzare parte di quel denaro per esplorare l’uso dell’intelligenza artificiale.
Il Ministero degli Interni ha affermato che il riconoscimento facciale ha già aiutato la polizia a catturare un gran numero di delinquenti gravi.
Jones ha affermato che la scansione della folla durante una partita di calcio per cercare di individuare un tifoso sospettato di aver commesso un reato grave è un esempio di come potrebbe essere utilizzata la tecnologia.
Ha detto: "stiamo vedendo che [il riconoscimento facciale] è così impressionante nell’ottenere risultati. Penso che anche la gente del Lincolnshire meriti di ottenere alcuni di questi risultati.
Il commissario per la polizia e la criminalità del Lincolnshire, Marc Jones, ha affermato che c'è "un ampio sostegno pubblico" all'uso della tecnologia di riconoscimento facciale per catturare i trasgressori
Mercoledì, la proposta di aumento del 4,45% del precetto fiscale comunale per il 2024/25 proposta da Jones è stata approvata dai consiglieri .
Il commissario si è impegnato a utilizzare parte del denaro per “esplorare e sfruttare le tecnologie emergenti come il riconoscimento facciale” per catturare i criminali più rapidamente.
Tutte le forze di polizia in Inghilterra e Galles sono incoraggiate dal governo a sfruttare i vantaggi delle tecnologie innovative.
Un portavoce del Ministero degli Interni ha dichiarato: “Il riconoscimento facciale, compreso il riconoscimento facciale dal vivo, è uno strumento potente che ha una solida base giuridica, confermata dai tribunali. Ha già aiutato la polizia a catturare un gran numero di criminali gravi, anche per omicidio e reati sessuali”.
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Cosa fa un Sistema che vuole il controllo assoluto? Fa in modo che la criminalità aumenti.
Cosa fa una società che vuole essere protetta dai criminali? Accetta con entusiasmo la super tecnologia!
La società annienta se stessa perché è troppo stupida e involuta per autogovernarsi civilmente. Una maggioranza convinta che la sicurezza passa dalla sorveglianza accetta ogni regola e ogni assurdità, purché abbia la percezione di essere protetta.
E questo perché i terrestri della vita non sanno cosa farsene.
Preferiscono barcamenarsi nei giorni che hanno a disposizione scansando il più possibile la paura della morte, più che comprendere il motivo per cui sono nati.
Così si limitano a rispondere agli stimoli che ricevono e in totale assuefazione non distinguono più una droga da una medicina, nè una guida da un tiranno.
Il solo pericolo per l'umanità è sé stessa.
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Un po' di chiarezza sulla questione giudaismo - sionismo - nazismo e palestina, e un occhiata alla geopolitica attuale.
Come già detto in articoli precedenti, il nazional socialismo alias nazismo è una creazione dei servizi segreti inglesi, il regno dei sionisti Rotschild che dettano legge almeno dal 1620.
D'altronde il nazional socialismo altri non era che una politica laburista accelerata economicamente per avere una grande credibilità da parte del popolo, e condita da spiritualità varie.
Hitler, se anche non fosse stato un agente inglese, e seppur all'epoca la distinzione non fosse ancora del tutto evidente, non poteva non conoscere la differenza tra giudaismo e sionismo, inoltre, essendo la sua una dottrina basata sulla razza, non poteva non sapere che i veri nemici non fossero semiti, ma bensì caucasici.
Sicuramente nella questione sionista, ovverosia la creazione di uno stato ebraico, ci sono cascati tantissimi giudei, al riguardo suggerisco di guardare l'ultima intervista al dr Gabor Mate' , un reduce di Auschwitz semita Ungherese.
Tenete presente che il grande inganno della Shoah non vale solamente per i non ebrei, poiche anche gli ebrei stessi sono stati e sono tuttora presi in giro sull'argomento, con mille menzogne, anche perché i mandanti sionisti dovrebbero altrimenti giustificare il fatto di aver sacrificato una parte di loro per la "causa".
Il vero giudeo, o meglio, il bravo giudeo, rispettoso delle regole della Torah, come ben spiega il noto rabbino Yisroel Dovid Weiss, prega ogni giorno Dio affinché lo stato di Israele cessi di esistere.
Come spiegato in altri post, Vladimir Putin, il cui vero nome non ci è dato sapere, è a sua volta un ebreo sionista, e avendo a disposizione tutti gli archivi di Auschwitz, non può non sapere cosa realmente avvenne in quegli anni. In un recente discorso ( credo ai brics) ha puntato l'indice sul fatto che in canada abbiano dato voce ad un nazista e questi sia stato applaudito anche dal presidente Ucraino Zelensky, ricordando che questi sia di origine ebrea. Ora, non dimentichiamo che la nazione Ucraina a partire dal 2014 si è trasformata in uno stato Nazista, così come è nazista la stessa Israele.
Israele poi è stata una di quelle nazioni che durante la pagliacciata covid, ha maggiormente vessato il proprio popolo, costringendo praticamente l'intera popolazione a farsi inoculare un finto vaccino che in pochi anni porterà tutti alla morte.
Durante la prima intifada a partire dal 1987 i palestinesi lottavano pacificamente per la creazione di un loro stato autonomo, erano guidati da un uomo forte e popolare Yasser Arafat. Questo scompigliava i piani di Israele, fu' allora che il Mossad creò i terroristi di Hamas finanziandoli e favorendoli, offrendo loro visibilità; il nemico era creato, e assieme a lui la possibilità di "difendersi".
Fu' infatti grazie agli attacchi terroristici che Israele continuò la sua espansione nei territori occupati, sino agli ultimi attentati che molto probabilmente consentiranno a Israele di occupare definitivamente e del tutto anche la striscia di Gaza e, probabilmente una buona parte della Cisgiordania.
Ricordiamo una cosa, la striscia di Gaza è un piccolo buco di 360 km2 confinante col mare e con l'Egitto, oltre che con la stessa Israele, per dare un idea il territorio comunale di Roma è di 1285 km2, ovvero 3 volte e mezza Gaza. Ora, sappiamo che prima degli attacchi coi missili Netanyahu ha dato ordine di abbassare la guardia per 7 ore, e già questo è di per se un evidenza, ma il punto è: come sono entrati 3.500 missili a Gaza? Ma credete davvero alla puttanata che in quel fazzoletto di terra più piccolo di Olbia e grande quanto Enna, possano entrare tutti quei missili senza che gli israeliani se ne accorgano? Se davvero lo pensate dovreste farvi curare da uno bravo 😂.
Tornando ai brics, vi siete mai chiesti chi li ha creati e finanziati? No? Ve lo dico io, Goldman Sachs. Questo fa' capire benissimo la direzione che stiamo prendendo; avete presente la guerra fredda e la cortina di ferro? Il mondo diviso in due tronconi? Ecco, esattamente lo stesso, adesso come allora l'uno era imprescindibile per l'esistenza dell' altro, e viceversa, ma con l'unica differenza che prima servivano i poveri per ingrassare l'occidente, adesso servono le popolazioni senza o con pochissimi diritti per terminare l'occidente; se pensate che i brics possano essere la salvezza, non avete capito nulla, il sistema di controllo cinese è il nostro destino e il destino anche di tutti gli altri, dopo aver, appunto, depopolato nei limiti del possibile senza violenza evidente.
A Singapore l'altra settimana c'è stata l'asta annuale per le automobili; dovete sapere che a Singapore per poter acquistare un automobile bisogna avere il permesso. Ecco, i permessi ( che sono in numero limitato) vengono concessi mediante offerte all'asta, quest'anno l'asta ha superato i 100.000 dollari. Mi spiego meglio, a Singapore ci vogliono 100.000 dollari non per acquistare un automobile ma per avere il permesso di acquistarla. Guardate pure ai brics... Ah dimenticavo, i brics sono stati creati e finanziati dalla banca ebreo sionista americana Goldman Sachs nel 2001, se pensate lo abbiano fatto per voi siete da curare 😁
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Torna il tradizionale appuntamento Memorial Correale, il 23 e 24 settembre.
Weekend di sabato 23 e domenica 24 settembre 2023 da non perdere a Castellammare di Stabia, rinomata città della provincia di Napoli. Torna il Memorial Correale, organizzato dai soci dell’Associazione Circolo “Tempo Libero”, iscritta alla FSFI – Federazione fra le Società Filateliche Italiane, che hanno sempre creduto e sostenuto la validità dell’iniziativa dal 1994. Quest’anno lo spazio espositivo utilizzato sarà per la seconda volta quello all’interno dell’ex Tendostruttura comunale, ampia sala, situata al centro della città, in viale Puglia n° 4, a pochi passi dalle due uscite della Circumvesuviana Napoli-Sorrento. Giunta alla 59° edizione, sia gli appassionati di collezionismo che semplici curiosi, potranno usufruire della professionalità di esperti operatori del settore provenienti da ogni zona d’Italia, di numismatica, filatelia, cartamoneta, cartoline, bibliofilia, gettoni, schede telefoniche e oggettistica varia. Gli orari di apertura e chiusura sono sabato 23 settembre, dalle ore 9 alle 18, mentre domenica 24 settembre, dalle ore 9 alle 12, l’ingresso è libero e gratuito, a disposizione area ristoro con specialità locali, adiacente alla Tendostruttura per i visitatori vari parcheggi privati custoditi e videosorvegliati. Sarà possibile acquistare, vendere materiale da collezionismo, far valutare francobolli o periziare monete e banconote.
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Grande, grandissimo il Boss che ha scaldato il cuore di quanti hanno assistito al concerto di Ferrara anche se spiace non aver sentito da lui, che tante parole ha dedicato a emarginati e sfollati, un saluto a coloro che, nelle stesse ore e a pochi chilometri, erano intenti a cercare i dispersi e a spalare fango e detriti.
Increduli, forse, nel vedere le immagini di mezzi e tecnici della Protezione Civile impegnati al Parco Urbano mentre i loro colleghi di Friuli e Trentino scendevano verso le aree flagellate dall’alluvione. Bravi, bravissimi gli organizzatori che hanno permesso di godere di uno spettacolo unico, nonostante le condizioni proibitive che hanno accompagnato l’allestimento, e ancora intenti a spellarsi le mani e darsi pacche sulle spalle.
Bravi, bravissimi soprattutto i ferraresi che, il 18 maggio, si sono letteralmente fatti da parte per permettere afflusso e deflusso dei partecipanti. Non avrebbero potuto, del resto, fare altrimenti data l’ampiezza della zona rossa preclusa ai mezzi e a piedi.
Bravissimi i ferraresi anche perché saranno loro a pagare le spese sostenute dall’Amministrazione per uno spettacolo che ha fruttato profitto per pochi. Costi di vigilanza di forze pubbliche e private, costi di personale medico e, mi risulta, un reparto dell’ospedale di Cona a disposizione perché, per una notte, la popolazione della città era incrementata di un terzo, e costi di logistica quali assistenza e supporto all’organizzazione, ospitalità della crew (presso il Golf Club?), posa della segnaletica, allestimento parcheggi e quant’altro necessario alla realizzazione, in sicurezza, di un evento che, date le condizioni meteo, ha richiesto sforzi moltiplicati.
Non ultimi i costi di ripristino del Parco Urbano la cui fruizione è stata a lungo negata ai ferraresi e ancora per quanto, date le pietose condizioni del manto? A riguardo auspico si tacciano gli amministratori per lasciare la parola ai tecnici dell’Ufficio verde al fine di capire le reali condizioni di struttura e manto e, soprattutto, come, con quali costi e quando riportarlo al “pristino stato”.
E’ già programmata la riqualificazione, leggo, dunque è stata già fatta la gara per assegnare i lavori? Ancora una volta abbiamo messo a disposizione di pochi, e per il profitto di pochissimi, un bene della comunità che un’amministrazione sensibile ed oculata dovrebbe preservare, soprattutto in un momento di crisi economica e climatica come quello che stiamo vivendo e le cui evidenze sono tutte sotto i nostri occhi.
In proposito, è stata calcolata l’impronta ecologica della grandiosa operazione? Se sì, quanti alberi metterà a dimora il Comune per compensare le emissioni prodotte? Per sapere se e quanto i ferraresi dovranno pagare è necessaria un’operazione di trasparenza che richiede l’intervento di chi ha agevole “accesso documentale” a provvedimenti e preventivi approvati dall’Amministrazione comunale e anche dal Teatro Comunale – il cui bilancio dovremo eventualmente ripianare – per coprire costi, temo, non a carico dell’organizzatore e se, nel caso, sono state fatte gare per l’acquisizione di beni e servizi.
Leggo che il signor Trotta, pare lungamente corteggiato da qualche assessore per portare il Boss a Ferrara, ha dichiarato che valuterà, caso per caso, i rimborsi da riconoscere a chi non è riuscito a raggiungere Ferrara causa alluvione. Se è vero questo impegno, invito il signor Trotta a fare uno sforzo e considerare il rimborso anche ai ferraresi che, per solidarietà, il 18 maggio 2023 hanno scelto di raggiungere amici e parenti alluvionati per dare aiuto e conforto.
Sarebbe un segnale, seppur tardivo, di sensibilità e senso civico nei confronti di chi l’ha ospitato al pari di devolvere parte dell’incasso all’emergenza alluvione. Auspico che, spenti i riflettori, inizi una approfondita e consapevole valutazione di costi e benefici del concerto del Boss perché, nel caso i primi risultassero eccessivi, Ferrara non debba essere costretta, in futuro, a pagare per garantire il profitto di pochi, mettendo a rischio anche i propri servizi essenziali, per eventi che sono troppo grandi per Lei.
Già evidentemente il Boss e il Sig. Trotta non sanno cosa sia l'umanità, il rispetto davanti a certe tragedie. Posso solo dire mi fate schifo.
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I PRIMI PROGETTI E INTERVENTI DI MANUTENZIONE DEL 2023
I primi Progetti e Interventi di Manutenzione del 2023 per Solbiate Olona:
33 IMPEGNO SI SPESA PER PROGETTO SOSTITUZIONE GENERATORI DI CALORE EDIFICI RESIDENZIALI COMUNALI (realizzazione del progetto sostituzione generatori di calore edifici residenziali comunali)
30 IMPEGNO SI SPESA PER RIFACIMENTO QUADRO ELETTRICO ILLUNIMAZIONE SITO IN VIA TRENTO-TRIESTE e COLLEGAMENTO FIBRA OTTICA CASETTA ACQUA
29 IMPEGNO SI SPESA PER INTERVENTI DI MANUTENZIONE OPERE DA ELETTRICISTA (serie di interventi di manutenzione presso gli immobili e plessi scolastici di proprietà dell’Ente)
27 IMPEGNO SI SPESA PER ANALISI STRUMENTALI (VTA, TOMOGRAFICA, RADIX) SUL PATRIMONIO ARBOREO (analisi strumentali (VTA, Tomografica, Radix) sul patrimonio arboreo effettuate da un agronomo per permettere la definizione dei successivi interventi di manutenzione)
24 IMPEGNO DI SPESA PER INTERVENTO DI ADEGUAMENTO PALESTRA SCUOLE ELEMENTARI (intervento di adeguamento dell’impianto elettrico presso la palestra delle Scuole Elementari)
23 IMPEGNO DI SPESA PER INTERVENTO DI ADEGUAMENTO ILLUMINAZIONE (adeguamento dell’illuminazione di proprietà pubblica presso l’Area feste)
21 IMPEGNO DI SPESA PER INSTALLAZIONE N. 2 FARI CAMPO BOCCE CENTRO ANZIANI
20 IMPEGNO DI SPESA OPERE DI MANUTENZIONI PRESSO CIMITERO COMUNALE
19 IMPEGNO DI SPESA PER ESECUZIONE DI SEGNALETICA STRADALE ORIZZONTALE (per la tutela e la sicurezza della viabilità e dell’utenza, affidamento del servizio per l’esecuzione della segnaletica stradale orizzontale del territorio comunale
17 IMPEGNO DI SPESA SISTEMAZIONI VARIE PER DECORO URBANO E MANUTENZIONI STRADALI VARIE
15 OPERE EDILI E MANUTENZIONE PRESSO CIMITERO COMUNALE (opere edili per il mantenimento del decoro del cimitero nonché provvedere a lavori di manutenzione)
14 SERVIZIO DI VIGILANZA CON APERTURA E CHIUSURA DEI PARCHI
13 IMPEGNO DI SPESA MANUTENZIONI STRADALI VARIE (manutenzione straordinaria di pozzetti, caditoie su tratti di strade diverse, alla sostituzione di segnaletica compresa rimozione e nuova posa in muratura di paletti, posa di nuovi cestini,ecc;)
11 OPERE DI MANUTENZIONI PRESSO CIMITERO COMUNALE (’affidamento del servizio relativo all’esecuzione delle operazioni cimiteriali e di manutenzione da effettuarsi presso il cimitero comunale nonché il servizio di arredo urbano sul territorio comunale)
10 IMPEGNO DI SPESA PER FORNITURA DI SEGNALETICA STRADALE VERTICALE (fornitura di segnaletica verticale stradale specifica in generale di apposita segnaletica verticale da mettere a disposizione, agli addetti e/o polizia locale, in caso di situazioni urgenti e contingenti)
9 AREA FESTE, FORNITURA DI UNA STRUTTURA IN CARPENTERIA METALLICA LEGGERA CON COPERTURA
8 IMPEGNO DI SPESA SISTEMAZIONI VARIE SEGNALETICA STRADALE
6 LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEL MANTO DI COPERTURA DELL'EDIFICIO RESIDENZIALE SITO IN VIA SANTANNA DI PROPRIETA COMUNALE
5 OPERE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER LA RIQUALIFICAZIONE DI UN'AREA PUBBLICA DI QUARTIERE DENOMINATA EX-MACCHI: REALIZZAZIONE CAMMINAMENTI CICLOPEDONALI, PIAZZOLE DI SOSTA, MARCIAPIEDI E NUOVA ILLLUMINAZIONE
4 PIANO STRAORDINARIO PER LA MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - SCUOLA MATERNA "A. PONTI"
3 IMPEGNO DI SPESA PER NUOVA RECINZIONE AREA EX PROTEZIONE CIVILE: Sostituzione di un tratto di recinzione esistente anche ai fini di garantire la manutenzione ordinaria dell’area nonché la sicurezza della stessa, oggi destinata anche ad altri servizi di uso pubblico
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Napoli, parco comunale Mascagna, 8 settembre 2023 - 12 ottobre 2024: chiuso da 400 giorni!
Il parco dovrebbe riaprire prima di Natale ma i lavori procedono a rilento Petizione al link: https://www.change.org/dimissioniassessorealverde Parco Mascagna: degrado e abbandono “ Dal momento che fu chiuso l’8 settembre dell’anno scorso, a seguito di una disposizione varata il giorno precedente, oggi sono esattamente 400 giorni che il parco comunale Mascagna è chiuso, mentre…
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Sharon Verzeni, le telecamere hanno ripreso il killer dell'estetista. L'ultima (disperata) telefonata, si cerca l'arma del delitto Il giallo della morte di Sharon Verzeni. È stata lei stessa, colpita da alcune coltellate in mezzo alla strada, mentre camminava da sola in tarda serata in via Castegnate a Terno d'Isola, a chiedere aiuto al 112 e a riferire «Aiuto, sono stata accoltellata». Nonostante i soccorsi tempestivi, la donna, Sharon Verzeni, estetista di 33 anni è morta questa mattina per le ferite profonde al pronto soccorso dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dov'era stata trasferita in condizioni disperate con l'ambulanza del 118. Chi l'abbia ammazzata e soprattutto perché è un giallo La donna è stata aggredita ieri, poco dopo mezzanotte. Da capire se si sia trattato di un agguato, se l'autore è qualcuno che conosceva o piuttosto qualcuno che ha incontrato per strada per caso. Sharon era solita camminare la sera, approfittando delle temperature più basse di questa calda estate. Viveva con il compagno, che era a casa. Terno è un Comune di circa ottomila abitanti dell'Isola bergamasca, zona cosi chiamata perché compresa tra due fiumi, l'Adda e il Brembo. Le grida d'aiuto della Verzeni sono state sentite da alcuni passanti, che hanno prestato i primi soccorsi e chiamato a loro volta il 118. Sul posto sono state inviate una automedica e una ambulanza. La donna, che lavorava come estetista a Bottanuco - il suo paese d'origine dove abitava fino a tre anni fa, a dieci minuti di distanza da Terno - non avrebbe però dato indicazioni ai soccorritori su quanto successo, visto che il suo quadro clinico si è rapidamente aggravato. Le indagini della procura Le indagini sono coordinate dalla Procura di Bergamo e condotte dai carabinieri del nucleo operativo di Bergamo e della compagnia di Zogno. Gli inquirenti hanno fatto sapere che non ci sono, al momento, indagati, lanciando anche un appello a chiunque avesse informazioni utili alle indagini, con l'invito a rivolgersi al comando provinciale di Bergamo. Sarà l'autopsia, cui la vittima verrà sottoposta nei prossimi giorni, a chiarire il numero esatto e la profondità dei fendenti con cui è stata ferita, oltre a definire quali e quanti ne abbiano causato la morte. Gli inquirenti parlano di «fase delicata delle indagini», senza fornire dettagli proprio per tutelare l'inchiesta. Oggi i carabinieri hanno anche cercato a lungo l'arma del delitto, che si presume possa essere stata buttata in zona dall'assassino. Ma in quella telefonata, che i carabinieri fanno fatica a confermare, potrebbe esserci qualche elemento utile alle indagini, e ancor più nelle telecamere presenti in zona, lungo via Castegnate che potrebbe aver quasi sicuramente ripreso il killer. L'appello del sindaco A tal proposito, il sindaco Gianluca Sala, ha diramato sui social del Comune un invito a non gettare la spazzatura, spiegando che anche la piazzola ecologica resterà chiusa. «Si prega l'intera cittadinanza di rispettare la privacy dei suoi cari in questo momento di sofferenza. Il nostro Comune ribadisce la massima collaborazione alle indagini delle Forze dell'Ordine. L'Amministrazione ha già messo a disposizione degli inquirenti i filmati delle telecamere di videosorveglianza comunale, che ci auguriamo possano contribuire concretamente a ricostruire la verità dietro a questa tragedia. La magistratura raccomanda a tutti i cittadini di astenersi dal conferimento dei rifiuti a partire da oggi, martedì 30 luglio, fino a sabato 3 agosto, per favorire il corretto svolgimento delle indagini». Cancellati per una settimana gli eventi nella cittadina.
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Chieti: pronto spesa e pronto farmaco a domicilio. Attivo il numero per richiedere il servizio
Chieti: pronto spesa e pronto farmaco a domicilio. Attivo il numero per richiedere il servizio. 22 luglio 2024 – A causa dell’emergenza caldo e di quella idrica, l’Amministrazione mette a disposizione della comunità due servizi di supporto, si tratta del pronto spesa e pronto farmaco a domicilio fino al perdurare della criticità. Ad occuparsi del servizio saranno le associazioni di protezione civile comunale, che assicureranno presenza e servizi di supporto, turnandosi durante le giornate.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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a Seborga Mostra Collettiva "I Percorsi dell'Arte"
Servizio di Francesco Basso
Presso i grandi spazi della galleria Area Museale Comunale si possono ammirare le opere di trentacinque artisti provenienti da tutta Italia che mostrano al pubblico il loro personale linguaggio espressivo. Uno spettacolo coinvolgente fatto di colori e di tecniche esecutive variegate e innovative come solo i creativi appartenenti ai tempi moderni sanno offrire.
La mostra collettiva I Percorsi dell'Arte è un progetto di mostre itineranti ideato dalla curatrice Doriana Della Volta che permette a pittori e scultori contemporanei di essere visti, scoperti e ammirati all'interno di importanti strutture pubbliche poiché la sua missione è quella di coinvolgere, in ogni tappa, amministrazioni comunali che mettono a disposizione spazi altrimenti difficilmente ottenibili.
I PERCORSI DELL'ARTE
Principato di Seborga
Galleria Area Comunale Museale
Sino al 30 luglio 2024
VERNISSAGE
Orari: dalle 15.00 alle 19.00
dal lunedì alla domenica
Ingresso libero
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“I Percorsi dell’Arte” approdano nel Principato di Seborga Si svolgerà domenica 14 luglio 202... #accademiatiberina #dorianadellavolta #martalock #percorsiarte #principato #seborga https://agrpress.it/i-percorsi-dellarte-approdano-nel-principato-di-seborga/?feed_id=6084&_unique_id=668b3063657a7
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Nell’ambito del progetto Tramando, con il quale la Pinacoteca nazionale di Bologna, il Museo Morandi e il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici Bologna rendono omaggio a Francesco Arcangeli (Bologna, 1915 - 1974) nel cinquantesimo anniversario della morte, le tre sedi museali presentano un progetto espositivo condiviso che, declinato in tre itinerari, propone una lettura di parte del loro patrimonio attraverso le parole del grande storico e critico d’arte.
Si tratta di un viaggio nelle tre collezioni che interessa opere e artisti amati e studiati dal critico e che riflette la sua idea di continuità tra l’arte del passato e quella del presente. Ad accompagnare i visitatori saranno speciali didascalie con brani tratti da suoi testi accostati alle opere selezionate.
Il termine Tramando, che dà il nome all’intero progetto e alla mostra diffusa fra i tre musei, è una parola chiave della visione critica di Arcangeli. Tramando è per lui un filo nascosto di pensiero, di una inconscia affinità di visione del mondo, che lega artisti diversi nel tempo e nello spazio e permette di ritrovare denominatori comuni. È la tradizione nella quale si è nati e si cammina e che lasceremo alle generazioni che seguiranno.
Questo è il filo conduttore dei tre itinerari nelle sedi museali bolognesi con le quali Arcangeli ebbe modo di lavorare. Egli fu infatti al fianco di Cesare Gnudi e Andrea Emiliani negli anni della loro direzione della Pinacoteca e fu direttore della Galleria Comunale d’Arte Moderna - oggi MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - dal 1958 al 1968.
Al MAMbo e al Museo Morandi: TRAMANDO Francesco Arcangeli tra la Pinacoteca nazionale e la Galleria d’Arte Moderna di Bologna
a cura di Lorenza Selleri e Uliana Zanetti
Al Museo Morandi sei dipinti e quattordici acqueforti della collezione sono accompagnati da commenti e interpretazioni tratti dalla monografia dedicata all’artista bolognese, Giorgio Morandi (1964), e dal testo Natura ed espressione nell’arte bolognese-emiliana (1970). La selezione dei testi intende avvicinare il pubblico all’altissima qualità letteraria della prosa di Francesco Arcangeli, magistrale interprete dell’opera morandiana.
All’interno delle collezioni del MAMbo, invece, i visitatori potranno leggere, accanto a tre opere, scelte tra le tante acquisite da Francesco Arcangeli per la Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna negli anni della sua direzione, alcuni suoi brani tratti da presentazioni e saggi.
“L’attività d’acquisto e d’accrescimento del patrimonio artistico, e la conseguente possibilità del pubblico di fruire di documenti diretti (i più numerosi e ad un tempo selezionati che sia possibile) dell’arte moderna e contemporanea, resta, secondo me, lo scopo precipuo del mio lavoro di storico e critico dell’arte chiamato a dirigere la Galleria d’Arte Moderna della mia città. - scrive Francesco Arcangeli nella presentazione del catalogo sulla mostra Nuove acquisizioni alla Galleria d’Arte Moderna, allestita presso il Museo Civico di Bologna dal 2 al 15 marzo 1963. - […] È possibile, insomma, ridare equilibrata consistenza a una tradizione complessa, a un raggio di vita artistica già più che secolare? […]. Inoltre, la meta non è univoca. Ne esiste una locale; una di significato nazionale; una, se possibile, di allargamento al campo internazionale. Ove si tenga presente che la Galleria del Comune è l’unica in Bologna addetta all’arte moderna e contemporanea, penso che nessuna di queste mete sia da trascurare. […] Bologna deve anche affacciarsi ad una cognizione diretta dei valori internazionali. Anche opere straniere, dunque, anzitutto a disposizione di tutti coloro pei quali - studenti, impiegati, professionisti e lavoratori d’ogni specie e condizione - non sia, tuttora, facile il viaggio”.
In Pinacoteca: TRAMANDO Natura ed espressione nelle opere della Pinacoteca nazionale di Bologna
a cura di Maria Luisa Pacelli con la collaborazione di Grazia Agostini
Le parole di Francesco Arcangeli che i visitatori troveranno lungo il percorso sono tratte dal catalogo della mostra Natura ed espressione nell’arte bolognese-emiliana che ebbe luogo presso l’Archiginnasio nell’autunno del 1970.
In questa mostra, che riassumeva gli studi e le ricerche di una vita, Arcangeli delinea un’interpretazione dell’arte emiliana e bolognese, divenuta da allora in poi imprescindibile, che ne privilegia la componente più espressiva e popolare, fondata su una remota radice contadina in un totale “rapporto, altrettanto remoto e irriflesso, col mondo della natura”.
Ampliando l’interpretazione di Roberto Longhi, Arcangeli fa emergere prepotentemente questo aspetto in contrasto con quello colto e legato alla tradizione classica, già ampiamente studiato, e rende protagonista l’arte di un territorio, di una “provincia” come la chiama, fino ad allora trascurato dalla critica.
La connessione fondamentale tra arte e natura segna, per Arcangeli, il percorso di artisti, da Wiligelmo a Giorgio Morandi, passando per Vitale da Bologna, Amico Aspertini, Ludovico Carracci e Giuseppe Maria Crespi, nati negli stessi luoghi ma in tempi diversi, che manifestano “constanti” stilistiche e incarnano il carattere essenziale di una terra in cui Arcangeli si riconosce e che rappresenta la sua stessa comunità. Il percorso attraverso le diciassette opere selezionate fluisce come una linea ininterrotta, che attraversa il tempo e congiunge passato e presente, senza distinzioni di periodi artistici o di epoche, ma i cui passaggi sono scanditi da quel riemergere di un filo nascosto di pensiero, di una inconscia affinità di visione del mondo, quella “tradizione inconsapevole di costume e di vita”, che Arcangeli chiama ‘tramando’.
Il lungo racconto si dipana per otto secoli, attraverso artisti che, sempre in “rivolta” contro le sovrastrutture intellettuali o accademiche del loro tempo, “attingono la loro forza da una radice più largamente umana, rispetto alla cultura che li circonda… rifiutando spontaneamente le certezze di qualsiasi tipo, per aderire alla passione dell’uomo e delle cose, al mutare del tempo e delle stagioni, al nostro vivere ‘qui ed ora’”.
Tutti i percorsi saranno visitabili dal 24 maggio 2024 fino al 6 gennaio 2025.
Il progetto Tramando fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.
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"Tramando. Nature and Expression in the paintings of Pinacoteca Nazionale di Bologna."
The Pinacoteca Nazionale di Bologna, the Museo d'Arte Moderna di Bologna, (the MAMbo) and the Museo Morandi pay tribute to Francesco Arcangeli, a seminal figure in 20th-century art history and criticism, on the occasion of the 50th anniversary of his death. Francesco Arcangeli worked with Cesare Gnudi and Andrea Emiliani during the years when they were in charge at the Pinacoteca, and he was the director of the Galleria Comunale d’Arte Moderna – now the MAMbo – from 1958 to 1968. The exhibitions presented in all three museums reflect his idea of continuity between the art of the past and that of the present, and specially selected works are accompanied by excerpts from his writings. The words of Francesco Arcangeli that visitors will find along the itinerary here are taken from the catalogue of the exhibition “Nature and Expression in Bolognese-Emilian Art”, which was held at the Archiginnasio in the autumn of 1970. In this exhibition, which brought together and summarised the studies and research of a lifetime, Arcangeli outlined an interpretation of Emilian and Bolognese art which has since become indispensable. It favoured the more expressive and popular component in the works, based on ancient peasant roots in an all-encompassing “relationship, both remote and unconditioned, with the world of nature”. Expanding on Roberto Longhi’s interpretation, Arcangeli clearly drew out this aspect in contrast to the cultivated one associated with the classic tradition, which had already been extensively studied, and made the hitherto-neglected art of a territory, of a “province” as he called it, the protagonist. According to Arcangeli the crucial connection between art and nature distinguished the development of artists – from Wiligelmo to Morandi – who had been born in the same places but in different ages. They showed stylistic “constants” and embodied the essential character of a land with which Arcangeli identified and which represented his own community. The path runs in an unbroken line, crossing time and connecting past and present, without distinctions of artistic periods or eras. But its passages are marked by the re-emergence of a hidden thread of thought, of an unconscious affinity in world-view, of an “unconscious tradition of customs and life” that Arcangeli called the ‘tramando’.
The long story unfolds over eight centuries, featuring artists who, ever in “revolt” against the intellectual or academic superstructures of their time, “drew their strength from roots that were more broadly human than the culture that surrounded them… spontaneously rejecting certainties of any kind, in order to espouse the passion for human beings and things, passing time and the changing seasons, the ‘here and now’ of life”. Archangeli’s exhibition began with the reliefs of Modena Cathedral (evoked with photographic reproductions) sculpted in the early 12th century by Wiligelmo. Far removed from any mystical construction, in his work the human body is represented as, and felt to be, a pure physical entity. After Wiligelmo the show then moved on to the 14th century and Vitale da Bologna’s ‘slices of life’, his sudden and violent representations in a space that overflows the boundaries of the painting, in contrast to the measured compositions of Tuscan painting. Arcangeli detected an equally expressive power in Jacopino di Francesco and Andrea de’ Bartoli, while, for the period straddling the 15th and 16th centuries, he chose Amico Aspertini, whose bizarre imagination subverted the Renaissance canons of harmony and balance epitomised by his contemporary Francesco Francia. In the first half of the 17th century, it was Ludovico Carracci who expressed the most vivid feeling of popular religious devotion, depicting sacred events in an intimate, everyday space. Ludovico was followed by the spontaneous paintings of Giuseppe Maria Crespi, whose scenes of everyday life appear to follow the heart, rather than the mind, to the point of seeming ‘proto-Romantic’. Rounding off the exhibition was Giorgio Morandi who, with his rare landscapes and still lifes, painted or engraved, for Arcangeli, represented the end of this journey of an art deeply connected to life. Nature and Expression was a particularly significant exhibition for the history of the Pinacoteca because it explored Emilian and Bolognese art from a new perspective. Thanks to the continuous exchanges between Arcangeli and the then Superintendent Cesare Gnudi, this helped to define the project for the radical redevelopment and redesign of the museum, the cornerstones of which are still in place today.
Wiligelmo, Adamo ed Eva, Duomo di Modena
Vitale da Bologna, Saint George killing the Dragon
Vitale da Bologna, Quattro Storie di Sant'antonio Abate, (1340-1345 circa)
Pseudo Jacopino, Polittico della Dormitio Virginis 1330-1335
Amico Aspertini, Pala del tirocinio 1504-1505
Ludovico Carracci, Annunciazione 1584
Ludovico Carracci, Conversione di San Paolo
Giorgio Morandi, Natura morta (1931)
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Tende da sole per balconi dei condomini, sì o no?
Le tende da sole per balconi possono essere installate anche nei condomini? Se guardandoci intorno nelle nostre città la domanda potrebbe sembrare pleonastica, dobbiamo dire che la risposta non è scontata. L'installazione di tende da sole è, infatti, subordinata a una serie di regolamenti e disposizioni. Ombra e privacy Il primo motivo che ci spinge a montare delle tende da sole sugli spazi esterni delle nostre abitazioni è prima di tutto il bisogno di ripararsi dal sole nella stagione estiva. La tenda, infatti, respinge i raggi solari impedendo loro di entrare nei diversi ambienti. L'ombra che si viene a formare, oltre a creare una piacevole atmosfera in casa, contribuisce ad abbassare la temperatura interna dell'abitazione. Ciò offre sollievo ma ha anche risvolti economici ed ecologici. Se la temperatura della casa è più bassa, infatti, si ricorrerà meno ai condizionatori che ormai abbiamo tutti in casa. Meno tempo con i condizionatori accesi equivale a un considerevole risparmio sulla bolletta e a un minore impatto ambientale. Il secondo motivo per il quale è piacevole avere una tenda da sole in casa è la privacy. Durante la stagione estiva è piacevole vivere gli spazi esterni a disposizione soprattutto in occasione dei pasti. Una cena in famiglia con gli occhi del dirimpettaio puntati, però, non è il massimo del relax. Le tende da sole per balconi nei condomini: quali regole Da un punto di vista strettamente giuridico, l'installazione delle tende da sole non è soggetto ad alcun divieto. La normativa sull'edilizia entrata in vigore nel 2022 stabilisce che installare tende da sole rientra in quelle pratiche di edilizia libera. Se un condomino desidera usufruire dei suoi vantaggi potrà dotare i suoi spazi esterni di tende senza per questo infrangere la legge. Il regolamento condominiale Tuttavia ci sono altre regole alle quali questo tipo di iniziativa deve sottostare. Le norme dettate dal regolamento comunale e di condominio. In alcune zone, come i centri storici, o per determinati edifici di particolare interesse storico o artistico, i Comuni possono vietare l'installazione di tende ai balconi. In alternativa possono dettare delle regole che rispettino canoni estetici e architettonici. Un discorso simile è previsto anche con il regolamento condominiale. Nel caso di nuove costruzioni, il regolamento condominiale di tipo contrattuale è stilato dal costruttore e approvato all'unanimità da tutti i condomini. Un regolamento di questa tipologia può prevedere il divieto di installazione di tende da sole. Può anche prevedere l'installazione delle tende ma a determinate condizioni. In genere il costruttore impone che a tutti i balconi e terrazzi vengano installate tende dello stesso modello e colore in modo da dare una certa uniformità architettonica all'edificio. Nel caso di edifici un po' più datati per i quali il regolamento condominiale sia stato approvato dalla maggioranza, non si può vietare la posa di tende esterne ma si può imporre il rispetto del decoro architettonico. Si possono stabilire, cioè, le caratteristiche e il colore che le tende dovranno avere. In ogni caso vale la regola che le tende posate non devono ledere il diritto degli altri condomini di godere delle loro proprietà e degli spazi comuni. Se tale diritto dovesse essere leso, l'assemblea può stabilire la rimozione delle tende. In copertina foto di PIRO da Pixabay Read the full article
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Progetto "Adotta un'aiuola"
Valorizzazione delle Aree verdi dell’abitato di Solbiate Olona Iniziativa della Giunta Comunale da realizzare con il Contributo dei Cittadini, Associazioni, Aziende L’Amministrazione Comunale, nell’intento di dare impulso alla riqualificazione e valorizzazione delle aree verdi comunali, generalmente di piccola o media dimensione, ha promosso il progetto “Adotta un’aiuola”. Il progetto prevede il coinvolgimento dei cittadini, delle associazioni, delle Aziende e consiste nell’affidare le aree “in adozione” a soggetti privati. A tale scopo, la Giunta Comunale, ha deliberato l’approvazione dei “Criteri attuativi generali del progetto Adotta un’aiuola”. I cittadini interessati possono proporre interventi di valorizzazione delle aree messe a disposizione dell’Amministrazione Comunale, coerentemente con la destinazione urbanistica, dando disponibilità alla loro custodia e garantendo nel contempo la libera fruizione da parte della cittadinanza. Gli interessati possono, altresì, proporre l’adozione di altre aiuole; sarà cura dell’Amministrazione Comunale verificare la possibilità di includerle o meno in elenco. La candidatura dovrà pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune di Solbiate Olona entro il giorno 30 settembre 2024 con consegna a mano allo stesso Ufficio Protocollo oppure tramite mail/pec a [email protected] La Documentazione allegata al progetto è disponibile sul sito Comunale:
Avviso pubblico.
Modulo di richiesta di affidamento.
Segue Regolamento con criteri attuativi generali che verrà deliberato nel prossimo Consiglio Comunale Per informazioni più dettagliate, rivolgersi: UfficioTecnico: [email protected] telefono 0331649516 int 4
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Il Consiglio di Stato ha messo fine alla questione riguardante l’inclusione dello stabilimento della Italcementi di Monselice nell’area del Parco Regionale dei Colli Euganei
Sentenza di respingimento per Italcementi sulla questione riguardante l'inclusione dello stabilimento di Monselice nell'area del Parco Regionale dei Colli Euganei. Ma soprattutto per un motivo: “Per espressa disposizione normativa, le prescrizioni e i vincoli stabiliti dal Piano ambientale, con riguardo agli immobili che ricadono nel perimetro del Parco, prevalgono sulle (eventuali) differenti prescrizioni della strumentazione urbanistica comunale”. La questione si trascina all’incirca da venti anni, nel corso dei quali si sono succeduti numerosi ricorsi alla Giustizia amministrativa, nei suoi diversi gradi, non solo da parte di Italcementi, ma anche di Enti Locali, della Regione Veneto e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, oltre al Parco dei Colli Euganei ed alcune associazioni locali. La vicenda ha inizio a maggio 1994 con l’adozione del Piano ambientale da parte del Parco che era stato istituito cinque anni prima. Il Piano consente l’ampliamento del perimetro di oltre il 35% rispetto all’originaria delimitazione stabilita dal legislatore regionale, includendo lo stabilimento di Italcementi all’interno del perimetro del Parco. A questo punto la società ricorre al Tar, contestando il Piano ambientale che di fatto ha ingessato i suoi margini di manovra sul destino dell’impianto. Lo fa una prima volta nel 1994 e poi nel 1999. Ricorsi rigettati, in entrambi i casi, ad agosto 2017. Motivo per il quale Italcementi poi ricorre al Consiglio di Stato. Ma intanto nel 2011 il Tar emette tre sentenze. In due rigetta la richiesta di impugnare l’approvazione dello schema di convenzione e la convenzione relativa al progetto dirinnovo del cementificio gestito da Italcementi a Monselice. Nell’altra accoglie la richiesta del Comitato Lasciateci Respirare e del Comitato E Noi?, di annullare l’autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Presidente dell’Ente Parco Regionale dei Colli Euganei e la delibera della Giunta Provinciale, con cui era stato espresso giudizio di compatibilità ambientale favorevole al progetto di costruzione di nuovo impianto in sostituzione di uno in fase di dismissione e l’avvio di un nuovo ciclo produttivo. È contro questa sentenza che Italcementi ricorre al Consiglio di Stato il quale a febbraio 2012 si pronuncia. Accogliendo il suo appello. Dal momento che, si dice nella sentenza, “non vi è la creazione di un nuovo impianto, ma la sostituzione di rilevanti strutture che comporterà un impatto globale notevolmente migliorativo dell’esistente, aggiungendo anche un termine per la fine dell’attività industriale e la rinaturalizzazione successiva del sito, il tutto nel rispetto delle norme vigenti”. Poteva sembrare un nuovo inizio per la contrastata sede di Monselice della multinazionale. Ma le successive sentenze del Tar e poi, recentemente quella del Consiglio di Stato, hanno ribaltato la questione. Evidenziando soprattutto che, “per espresso dettato normativo, nell’ambito del “perimetro del parco”, le prescrizioni e i vincoli del Piano ambientale prevalgono su quelli del Piano regionale territoriale di coordinamento”. Insomma che il paesaggio prevale. Su Tutto. Read the full article
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