#valore educativo
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Il valore educativo dello Sport
Il valore educativo dello Sport e la sana aggregazione giovanile sono al centro dell’ultima iniziativa dell’Amministrazione comunale PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nel Parco Urbano Diaz/Paladino, martedì 5 febbraio è stato inaugurato il campo di Pallacanestro, messo dall’Amministrazione comunale a disposizione del plesso di via Paladino del Liceo Scientifico Filippo Silvestri. Per…
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CI SONO REATI
E REATI
Chi tocca i bambini, muore
Riflessioni sulla nostra civiltà giuridica, raffrontata a quelle romane e greche.
Uno sguardo alla svolta violenta che è in corso nelle nostre società del 21° secolo.
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Chi tocca i bambini...
Come è successo in un parco giochi Francese, dove quattro bambini sono stati accoltellati... uno addirittura fin dentro al proprio passeggino.
Chi si macchia di questi abomini... Chi compie delitti di gravità inaudita come è accaduto di recente con l'assassinio di Giulia Tramontano.
Davanti ad assassinii di assurda crudeltà ed efferatezza come questi, io credo che sia necessario anche riconsiderare il valore "educativo" di un eventuale ripristino della Pena capitale.
Sì, sto proprio parlando della tanto vituperata " pena di morte ".
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Non tanto perchè credo che una Società debba vendicarsi sul singolo individuo ma proprio per comprendere umanamente, il valore intrinseco che alla pena di morte, attribuivano i Romani e perfino i Greci.
Non quindi come una vendetta della Società contro il singolo individuo ma come atto dovuto per educare tutti i restanti individui di una comunità a non uscire dai limiti di ciò che è "umano" e tollerabile.
E allora vediamolo da vicino il valore che le attribuivano i Romani, ( i Romani che, - ricordiamolo bene - sono riconosciuti unanimamente come creatori della civiltà giuridica, dalla quale si sono poi originati gli attuali Ordinamenti di nazioni come Francia, Spagna, Stati Uniti, Germania ed Italia).
Innanzitutto i Romani attribuivano un valore di "monito", di "pena esemplare" alla pena capitale, un valore quindi, perfino "educativo" erga omnnes, non tanto e non solo per chì la subiva sul proprio corpo, ma per tutti coloro che restavano ed erano chiamati ad "essere testimoni" di questo atto di giustizia.
Testimoni del fatto che un Ordinamento giuridico sancisca il massimo della pena: LA PENA DI MORTE, solo e soltanto in occasione di delitti di eccezionale brutalità ed efferatezza.
Quindi per i Romani ed i Greci vi era un valore di "dissuasione implicita" nella pena capitale da eseguirsi al contrario di ciò che avviene oggi negli USA,
non nel chiuso di un carcere ma proprio davanti alla collettività intera.
In piazza !
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Mi spiego: il valore della pena capitale era visto in prospettiva di ammonimento ed insegnamento a tutti gli altri componenti della società.
In termini ancora più terra terra...
"Se tu, caro Cittadino, ti macchierai di crimini contro la tua stessa Umanità, se tradirai completamente la tua natura di uomo, sai fin d'ora che andrai incontro automaticamente la tua morte civile e fisica, proprio come individuo.
CONDANNERAI A MORTE CERTA, TE STESSO, PERCHÈ HAI RINNEGATO CON QUEGLI ATTI EFFERATI LA TUA STESSA APPARTENENZA AL GENERE UMANO.
Eccolo il valore educativo della pena capitale, in ambito classico.
Rendere certo il tuo destino.
Togliere qualsiasi alibi o speranza di farla franca, come avviene attualmente nei nostri Ordinamenti, in cui, dopo il Delitto, gli Avvocati della Difesa si arrampicano sugli specchi, pur di inventarsi una improbabile "impunibilità" per vizio mentale, per "incapacità di intendere e di volere", o durante la successiva vita dell'imputato, per ottenere assurde e ingiustificabili riduzioni della pena, per buona condotta o per benefici quali permessi premio o misure restrittive diverse dal Carcere [ arresti domiciliari].
Tutte misure - a ben vedere - atte a trasformare la vera vittima del reato, chi ha trovato la morte, nell'unico e solo colpevole.
Colpevole in modo definitivo per essersi trovata lì in quel preciso momento. Al posto sbagliato nel momento sbagliato. Colpevole di non essersi potuta difendere.
Mentre all'assassino si garantiscono tutta una serie di scappatoie giuridiche, alla persona uccisa (spesso assassinata "per futili motivi") resta l'incontestabile ruolo di vittima definitiva.
Perchè una donna o un bambino, una volta soppressi, è chiaro che non saranno più in grado di ottenere misure a proprio favore.
Divengono dunque oltre che vittime, colpevoli due volte.
Per assurdo che possa apparire, questi sono "colpevoli " per essere stati assassinati in via definitiva, mentre il vero criminale potrà giocarsi una infinità di carte e mosse processuali, per ottenere ingiustificabili benefici, rispetto alla pena originaria sancita dai Giudici riuniti in una Corte.
Se vi fosse la Pena di Morte per pochi e ben individuabili reati contro la persona, invece, Vittima e Colpevole verrebbero riportate su un piano di assoluta parità.
Nessuna furberia. Nessuna strategia processuale, nessuna abilità del proprio Avvocato potrebbe temperare la durezza della pena ricevuta.
I Romani in realtà, vedevano molto più lontano di noi, miseri e confusi eredi, di tale civiltà.
La pena capitale, secondo loro, aveva un valore di monito e di dissuasione per tutti i potenziali individui che volessero ripetete quegli assassinii abominevoli.
La pena di morte rendeva certa e definitiva la sanzione che una società civile ritiene di erogare per delitti di abnorme efferatezza.
È come se una Società dicesse al singolo individuo: un delitto di questo tipo non lo posso tollerare, per cui non solo ti sopprimo, in quanto hai voluto rinunciare di proposito alla tua natura umana, ma la tua esecuzione servirà per educare altri mille potenziali assassini, che sapranno con immediatezza che macchiandosi di tali delitti, condanneranno sè stessi in modo definitivo.
In due parole, l'effetto finale della Pena di Morte è il seguente: tu se uccidi o abusi un bambino sai fin da subito il destino che ti attende: se ti metti in quelle condizioni sai fin da subito, che per te la pena sarà senza "SE" e senza "MA".
Ed anche questo sarebbe un invidiabile progresso verso quella CERTEZZA DELLA PENA, sempre sbandierata in occasione delle decine di presunte, "RIFORME DELLA GIUSTIZIA" sbandierate dai nostri attuali e patetici politici e governanti
Sono solo spunti di discussione, i miei, riflessioni relative al grado di imbarbarimento raggiunto dal nostro attuale contesto sociale. Pensieri che nascono dal prendere atto che non abbiamo attualmente i mezzi per fronteggiare "la svolta violenta" delle nostre società.
Un fenomeno tipico di questo 21°secolo.
Pensieri che riguardano quell'inferno a cui diamo vita tutti noi, per il semplice fatto di esistere e interagine con "gli altri".
"L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme.
Due modi ci sono per non soffrirne.
Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.
Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio."
ITALO CALVINO, Le città invisibili
(Torino, Einaudi 1972).
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Letture collaterali:
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#riflessioni sul valore educativo e di testimonianza della pena di morte#pensieri#civiltà classica e civiltà moderna
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👦💪 ¡Aprende con David cómo vencer a los gigantes! Cuando confiamos en Dios, ¡nada es imposible! 🌟 Él nos da la fuerza para enfrentar cualquier cosa, grande o pequeña. ❤️🙏 ¿Listo para escuchar la historia de David y Goliat? Dale play y descubre cómo tú también puedes ser valiente. 💥👧👦 Ocean Kids "Somos parte de su creación"
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¿Qué es un Buyer Persona?
¿Qué es un Buyer Persona? Analogía: Imagina que vas a lanzar un nuevo producto para deportistas. En lugar de pensar en un público genérico como “deportistas”, creas un perfil detallado de un “deportista tipo” al que llamas “Juan”. Juan es un corredor de 35 años, profesional, que busca mejorar su rendimiento y le gusta la tecnología. Al conocer a Juan, puedes adaptar tus mensajes y productos para…
#avatar#Buyer Persona#conexión con el cliente#Demográficos: edad#eficiencia#estilo de vida#estrategia de contenido#Estrategia de Marketing#experiencia de usuario#género#humanización#ingresos Psicográficos: valores#intereses#investigación de mercado#Marketing Digital#miedos Comportamiento: hábitos de compra#motivaciones#nivel educativo#ocupación#perfil de cliente ideal#personalidad#personalización#proceso de decisión#relevancia#resultados#toma de decisiones#ubicación#uso de tecnología
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El anglocentrismo en las comunidades alterhumanas: divagaciones de una dragona y un gato hispanohablantes
[para mayor claridad y divulgación de este escrito, he proporcionado una traducción al inglés en una publicación aparte. puedes encontrarla aquí] • [for further convenience and outreach of this piece, I have provided an english translation in a separate post. you can find it here]
este post fue escrito originalmente como parte del Desafío de Escritura Alterhumano del Sistema Sol. escrito por @talon-dragonbeast, con la ayuda de mi hermano @watcherwingedcat. esperamos que os guste!
recuento de palabras: 2418
Este escrito, que es más una diatriba conmigo misma que una redacción propiamente dicha, es uno que llevo mucho tiempo queriendo escribir; desde que me uní por primera vez a una comunidad online, para ser más exactos. El anglocentrismo, según Wikipedia (y sí, soy consciente de la ironía de que el artículo no esté disponible en Español), es "la práctica de ver el mundo principalmente a través de la lente de la cultura, la lengua y los valores ingleses o angloamericanos, a menudo marginando o despreciando las perspectivas no angloparlantes o no anglosajonas".
Si eres monolingüe y tu idioma materno es el inglés, es probable que nunca te hayas parado a pensar en la ventaja que esto te aporta sobre los que no somos tan afortunados como para nacer con la lingua franca en nuestros labios. Sí, es posible que hayas tenido que estudir algo de español en el colegio, pero seamos honestos, muy pocos recuerdan lo que aprenden en la escuela primaria. Como angloparlante, todo el mundo está construido para ti, y somos los demás los que tenemos que adaptarnos a vuestro molde. La cultura, los artículos científicos, las películas, los libros, los videojuegos, el internet, las comunidades online, el lenguaje técnico, los vídeos educativos: incluso en los espacios más internacionales, todo gira alrededor del inglés. Lo que me lleva al tema de este escrito: La comunidad Alterhumana.
Mi nombre (como se me conoce en internet, al menos) es Talon. Soy miembro de la comunidad alterhumana, y más específicamente, la comunidad otherkin, desde hace poco más de un año. Los otherkin (palabra que viene de other, en español otros; y kin, forma acortada de kind, en español tipo) son personas que se identifican como no humanos de alguna manera. Por ejemplo, yo me identifico como dragona (entre otras cosas), y eso es lo que soy; aunque por fuera parezca humana y me confundan como tal. Hay muchas razones por las que alguien puede creer que no es humano, pero no estoy aquí para discutir eso, así que volvamos al tema que nos ocupa.
Desde que estoy en esta comunidad, no he escrito ni una sola publicación en español. Y no por falta de ganas, ni porque me intimide compartir algo tan personal como mi lengua materna. No, la razón es simple: La comunidad no existe en otro idioma que no sea el inglés. Con esto no quiero decir que no existan no-humanos fuera de Inglaterra o los Estados Unidos, porque por supuesto que los hay (aunque se encuentren en otras plataformas como TikTok o Instagram), y hablaré de estas más adelante. Pero sencillamente, la razón por la que no se ven muchas comunidades de alterhumanos en otros idiomas es porque todos los recursos, las introducciones, las cronologías de la comunidad (inglesa) alterhumana, las definiciones de los términos, los términos mismos, todo está en inglés.
Siempre he sido bilingüe. Bueno, trilingüe en realidad, aunque mi tercer idioma no es demasiado relevante en mi día a día y solo lo uso en clase o cuando alguien comienza una conversación en ese idioma. Es difícil explicar cómo funciona tu cerebro cuando hablas varios idiomas con fluidez, pero básicamente es como ejecutar dos sistemas paralelos al mismo tiempo, pero con pensamientos. No suelo pensar con palabras, pero cuando lo hago me suele pasar que algunos de mis pensamientos están en español, y otros en inglés, más o menos en una proporción 50/50. O también puede pasar que empiece el pensamiento en un idioma, pero lo termine en otro. O que intente usar una palabra específica en inglés que no tiene una traducción exacta al español, por lo que al traducirla literalmente la frase no tiene sentido. Básicamente, todo lo que escribo o digo en voz alta tengo que pasarlo primero por varios filtros, uno para eliminar las palabras del otro idioma, otro para encontrar las palabras con las que reemplazarlas y otro para hacer que la frase tenga sentido. Suena agotador, ¿verdad? Lo es. Ahora imagina que para poder expresarte a ti mismo como realmente eres, para poder participar en una comunidad con seres que te entienden y te aceptan como ningún otro, tuvieras que suprimir básicamente la mitad de lo que eres, todo el tiempo.
El problema no es sólo no poder utilizar mi lengua materna para expresarme. Como he demostrado en el último año y medio que llevo en esta comunidad, domino el inglés lo suficiente no sólo para que me entiendan cuando hablo, sino también para expresar conceptos tan complicados como el yo, la naturaleza humana, la psicología del ser y todo lo que conlleva existir como ser no humano. El verdadero problema viene cuando intento expresar conceptos alterhumanos relativamente comunes en mi lengua materna. No estoy hablando solo de etiquetas como otherkin o theriántropo, que se pueden adaptar al español con relativa facilidad (como acabo de hacer ahora). Son las cosas pequeñas, las más simples.
Por ejemplo, el término shift. La palabra en sí ya es de difícil traducción; durante mis búsquedas, encontré un glosario de términos en la web Otherkin Hispano en la que los llaman "desplazamientos", la cual... es una traducción exacta, supongo, pero imposible de usar cómodamente en el día a día. También hay términos cuyas definiciones utilizan expresiones que simplemente no es posible traducir a otros idiomas. Por ejemplo, otherkin y otherhearted. En inglés, la diferencia entre estos dos términos radica que otherkin significa "[to] identify as" (identificarse como) mientras que otherhearted es "[to] identify with" (identificarse con). Pero ésta es una expresión puramente inglesa. En otros idiomas, la distinción no existe, o no tiene sentido utilizarla; por lo tanto, estos términos son totalmente inaccesibles para cualquier usuario internacional. O palabras compuestas como "catkin", que son difíciles de expresar en otros idiomas. Según Otherkin Hispano, en español se diría tal cual sin traducir, Soy catkin. Pero eso... no es gramaticalmente correcto, ya que estaría mezclando dos idiomas en una misma frase. Lo más adecuado sería decir Soy gatokin, que suena incorrecto y tampoco tiene sentido de todas formas, porque kin sigue siendo una palabra inglesa. O "hearttype", que en español podría traducirse aproximadamente como "tipo del corazón". Al decir que tienes un hearttype específico, por ejemplo "corvidhearted", una forma de expresarlo podría ser un simple Soy corvidhearted, que conlleva los mismos problemas que catkin. O podrías, como aconseja Wikipedia, decir Soy corazón de córvido. A mí no me disgusta, para ser honestos, pero para algunos podría resultar demasiado metafórico o poético.
Finalmente, y antes de llegar a la conclusión, quiero dedicar algunos párrafos para hablar sobre la comunidad alterhumana que existe en otros idiomas. Mencioné antes estas comunidades; que aunque existen, se encuentran muy diseminados por plataformas como TikTok o Instagram, con las que no estoy familiarizada. Pero como no puedo hablar sobre el anglocentrismo sin hablar al menos de la comunidad hispanohablante alterhumana, así que le pregunté a mi hermano Watcher @watcherwingedcat qué opinaba del tema. Esto es lo que escribió:
Hola gente, soy Watcher, y vine a hablar un poco sobre la comunidad therian hispanohablante, la cual me parece el ejemplo prístino del hate que recibimos tanto por parte de gente de fuera de la comunidad como por la gente de dentro, tanto española como de América del sur. Si bien esta publicación se centraba más en las barreras del idioma, yo quiero mostrar cuáles son las verdaderas consecuencias de esta barrera, cómo esto nos divide en la forma en la que interactuamos unos con los otros: La parte social de todo este asunto (como dije ya alguna que otra vez y algunos de mis seguidores saben, estoy estudiando Educación Social, por lo que desde mi punto de vista la parte social es muy relevante para todo lo que hacemos). Como ya dijo mi hermana (hola Talon!), la comunidad inglesa es mayoritaria en los espacios alterhumanos, pero, cómo es realmente la comunidad hispanohablante?
No muy grande, es la respuesta. El término de por sí no está muy extendido, y la comunidad es bastante pequeña. Sin embargo, después de un tiempo de búsqueda, la encontré en un pequeño rinconcito de internet. Al encontrar una comunidad en mi propio idioma, estaba entusiasmado, pero mi curiosidad y alegría se extinguieron pronto… Al ver las reacciones de sus vídeos y publicaciones en tiktok principalmente. Estaban repletos de mensajes de odio. Repletos. Si pensáis que el odio en la comunidad inglesa es malo, no estáis preparados para el odio que se recibe en otras comunidades, especialmente la española. Esto se debe más a una cuestión de cultura, un poco también debido a la mente cerrada que se tiene en países como España, Argentina, o Colombia.
En general, los no humanos de la comunidad hispanohablantes publican sobre quadrobics y máscaras. Al menos, yo no he visto mucho más allá de eso, y la comunidad está en su mayoría en tiktok. Y el recibimiento de su expresión de forma de ser? Repugnante. Para poner un ejemplo de cuan malo es el hate, en uno de los vídeos que encontré (creo que era un therian haciendo una máscara o algo así), humanos y no humanos estaban insultando al therian que publicaba el vídeo, discusiones sobre cómo estamos locos y mal de la cabeza y deberíamos estar en instituciones mentales… Era horrible. Lo peor eran las amenazas de muerte, incluso, que deseaban que los therian murieran, o se colgaran, o cosas peores (he visto incluso amenazas de violación). Comentarios que decían cosas como: “Si mi hermana me dijera que es un perro le quitaría la ropa y le obligaría a dormir fuera y comer comida de animales, si quiere ser un perro le trataré como tal”. Amenazas de abuso, tanto físico como sexual… Absolutamente repugnante. Y lo peor es que la plataforma de tiktok no eliminaba estas cuentas de odio, los mensajes copia y pega de insultos, las amenazas…
Estoy orgulloso de la comunidad hispana por ser tan abiertos sobre su identidad, no me malinterpretes, pero hay veces que es más seguro simplemente no compartir esa parte de quienes somos con otros, especialmente si uno es menor y vulnerable. Esa es otra cuestión que me preocupa, ya que he visto gente saliendo del armario con padres, hermanos, amigos, y ellos simplemente menospreciándoles. Eso, juntándolo con la desinformación, es una receta para el desastre.
No pude evitar notar la profunda raíz de desinformación en la propia comunidad no humana. Confunden las definiciones, los diferentes términos, lo que les lleva a extender aún más desinformación. Esto no creo que sea culpa suya del todo, o de ser tan jóvenes en su gran mayoría, ya que no he visto therians hispanos mayores de 18 años. Creo que esto se debe, en gran parte (como ya mencionó Talon), a la diferencia del idioma, y a la falta de traducción de ciertos términos. En general, yo al hablar con amigos con los que soy abierto de mi no humanidad, uso términos ingleses. Es un poco raro usar esas palabras en inglés mientras hablo en español, pero yo soy bilingüe y por ahora no hay solución a eso. Creo que la comunidad española se beneficiaría de extender información correcta, y de tener una plataforma en la que expresarse con los suyos, como es tumblr para la comunidad inglesa. Algo en lo que mi hermana expande en su post. Por mi parte aquí termino con mi pequeño comentario, os dejo con Talon ahora. Watcher fuera.
Como conclusión, me gustaría hablar de las consecuencias que el anglocentrismo podría tener en alterhumanos que no hablan inglés, y después proponer algunas ideas sobre cómo podríamos empezar a resolverlo (o al menos paliarlo) como comunidad.
En primer lugar está lo evidente; la inmensa mayoría de alterhumanos no angloparlantes simplemente nunca se dan cuenta de que son alterhumanos en primer lugar, por culpa de la barrera del idioma. Todos los recursos para seres que cuestionan su humanidad o falta de ella están en inglés, por lo que no son accesibles para personas que no entiendan el idioma; por tanto, una persona que no angloparlante tendría muchas más dificultades para acceder a ellos. Otra consecuencia es no poder expresar tu alterhumanidad al completo, tanto interna como externamente. ¿Recuerdas cuando mencioné que mis pensamientos se distribuyen equitativamente entre el inglés y el español, manteniéndose siempre en una proporción 50/50? Bueno, recientemente, he observado que al reflexionar sobre mi identidad como dragona, todos mis pensamientos se generan automáticamente en inglés. Considero esto profundamente impactante, ya que siento que se está desdibujando una parte fundamental de mi identidad. Es devastador sentir que sólo puedes expresar la mitad de lo que eres, suprimiendo lo que de otra forma podría ser una identidad compleja y multifacética. No poder expresarme en mi otro idioma limita mi capacidad de explorar esa parte de mí misma.
El anglocentrismo es un ciclo que nunca termina; como todos los recursos están en inglés, no se pueden unir miembros en otros idiomas, y como no hay miembros en otros idiomas, todos los recursos que se crean están en inglés. Y aunque me gustaría poder decir que tengo una solución para terminar este anglocentrismo de una vez por todas, desgraciadamente, no la tengo. Solo soy una persona (dragón), y este es un problema que yo sola no puedo resolver. Es cierto que ha habido algunos intentos dignos de elogio por parte de la comunidad internacional (traducciones de escritos, blogs de alterhumanos en idiomas distintos del inglés, el servidor Eurokin en Discord); sin embargo, estas iniciativas a menudo no suelen llegar muy lejos por culpa de la propia naturaleza de la comunidad. Como ya he dicho, la mayoría de los alterhumanos son norteamericanos o ingleses, por lo que cualquier intento de internacionalizar la comunidad se vería restringido por el hecho de que no hay muchos miembros a los que esto pueda interesarles en primer lugar. Entonces, ¿qué podemos hacer para cambiar esto? La respuesta está en ti, lector. Si tienes un segundo idioma, anímate a crear escritos en él de vez en cuando. Si provienes de una cultura distinta de la dominante, habla de cómo eso afecta a tu identidad. Si tienes tradiciones específicas de tu país que crees que son alterhumanas por naturaleza, compártelas. Y si formas parte de la mayoría angloparlante, te invito a contribuir de manera positiva mediante acciones sencillas, como escucharnos cuando nos expresamos en otros idiomas, reconocer que no todos compartimos la misma cultura, y mantener una mente abierta al discutir temas que pueden no ser familiares para ti. Nuestra fuerza como comunidad radica en la diversidad de nuestros miembros; aprovechémosla.
#whispers of the dragon#otherkin#nonhuman#therian#alterhuman#alterhuman community#community writings#anglocentrism#ahpi writing challenge#Sol System's Alterhuman Writing Challenge 2024#my writings
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El Gobierno de Javier Milei anunció que modificará la ley de Educación con el objetivo de "penar el adoctrinamiento en las escuelas", lo cual es básicamente prohibir la enseñanza de la historia, ciudadanía y otras disciplinas humanísticas basadas en datos científicos porque puede contradecir su propio relato del pasado basado en mentiras.
Los artículos que se buscan eliminar son:
ARTÍCULO 11.- Los fines y objetivos de la política educativa nacional son:
a) Asegurar una educación de calidad con igualdad de oportunidades y posibilidades, sin desequilibrios regionales ni inequidades sociales.
b) Garantizar una educación integral que desarrolle todas las dimensiones de la persona y habilite tanto para el desempeño social y laboral, como para el acceso a estudios superiores.
c) Brindar una formación ciudadana comprometida con los valores éticos y democráticos de participación, libertad, solidaridad, resolución pacífica de conflictos, respeto a los derechos humanos, responsabilidad, honestidad, valoración y preservación del patrimonio natural y cultural.
d) Fortalecer la identidad nacional, basada en el respeto a la diversidad cultural y a las particularidades locales, abierta a los valores universales y a la integración regional y latinoamericana.
e) Garantizar la inclusión educativa a través de políticas universales y de estrategias pedagógicas y de asignación de recursos que otorguen prioridad a los sectores más desfavorecidos de la sociedad.
f) Asegurar condiciones de igualdad, respetando las diferencias entre las personas sin admitir discriminación de género ni de ningún otro tipo.
g) Garantizar, en el ámbito educativo, el respeto a los derechos de los/as niños/as y adolescentes establecidos en la Ley N° 26.061.
h) Garantizar a todos/as el acceso y las condiciones para la permanencia y el egreso de los diferentes niveles del sistema educativo, asegurando la gratuidad de los servicios de gestión estatal, en todos los niveles y modalidades.
i) Asegurar la participación democrática de docentes, familias y estudiantes en las instituciones educativas de todos los niveles.
j) Concebir la cultura del trabajo y del esfuerzo individual y cooperativo como principio fundamental de los procesos de enseñanza-aprendizaje.
k) Desarrollar las capacidades y ofrecer oportunidades de estudio y aprendizaje necesarias para la educación a lo largo de toda la vida.
l) Fortalecer la centralidad de la lectura y la escritura, como condiciones básicas para la educación a lo largo de toda la vida, la construcción de una ciudadanía responsable y la libre circulación del conocimiento.
m) Desarrollar las competencias necesarias para el manejo de los nuevos lenguajes producidos por las tecnologías de la información y la comunicación.
n) Brindar a las personas con discapacidades, temporales o permanentes, una propuesta pedagógica que les permita el máximo desarrollo de sus posibilidades, la integración y el pleno ejercicio de sus derechos.
ñ) Asegurar a los pueblos indígenas el respeto a su lengua y a su identidad cultural, promoviendo la valoración de la multiculturalidad en la formación de todos/as los/as educandos/as.
o) Comprometer a los medios masivos de comunicación a asumir mayores grados de responsabilidad ética y social por los contenidos y valores que transmiten.
p) Brindar conocimientos y promover valores que fortalezcan la formación integral de una sexualidad responsable.
q) Promover valores y actitudes que fortalezcan las capacidades de las personas para prevenir las adicciones y el uso indebido de drogas.
r) Brindar una formación corporal, motriz y deportiva que favorezca el desarrollo armónico de todos/as los/as educandos/as y su inserción activa en la sociedad.
s) Promover el aprendizaje de saberes científicos fundamentales para comprender y participar reflexivamente en la sociedad contemporánea.
t) Brindar una formación que estimule la creatividad, el gusto y la comprensión de las distintas manifestaciones del arte y la cultura.
u) Coordinar las políticas de educación, ciencia y tecnología con las de cultura, salud, trabajo, desarrollo social, deportes y comunicaciones, para atender integralmente las necesidades de la población, aprovechando al máximo los recursos estatales, sociales y comunitarios.
v) Promover en todos los niveles educativos y modalidades la comprensión del concepto de eliminación de todas las formas de discriminación.
ARTÍCULO 126.- Los/as alumnos/as tienen derecho a:
a) Una educación integral e igualitaria en términos de calidad y cantidad, que contribuya al desarrollo de su personalidad, posibilite la adquisición de conocimientos, habilidades y sentido de responsabilidad y solidaridad sociales y que garantice igualdad de oportunidades.
b) Ser respetados/as en su libertad de conciencia, en el marco de la convivencia democrática.
c) Concurrir a la escuela hasta completar la educación obligatoria.
d) Ser protegidos/as contra toda agresión física, psicológica o moral.
e) Ser evaluados/as en su desempeño y logros, conforme a criterios rigurosa y científicamente fundados, en todos los niveles, modalidades y orientaciones del sistema, e informados/as al respecto.
f) Recibir el apoyo económico, social, cultural y pedagógico necesario para garantizar la igualdad de oportunidades y posibilidades que le permitan completar la educación obligatoria.
g) Recibir orientación vocacional, académica y profesional-ocupacional que posibilite su inserción en el mundo laboral y la prosecución de otros estudios.
h) Integrar centros, asociaciones y clubes de estudiantes u otras organizaciones comunitarias para participar en el funcionamiento de las instituciones educativas, con responsabilidades progresivamente mayores, a medida que avancen en los niveles del sistema.
i) Participar en la toma de decisiones sobre la formulación de proyectos y en la elección de espacios curriculares complementarios que propendan a desarrollar mayores grados de responsabilidad y autonomía en su proceso de aprendizaje.
j) Desarrollar sus aprendizajes en edificios que respondan a normas de seguridad y salubridad, con instalaciones y equipamiento que aseguren la calidad del servicio educativo.
Básicamente el gobierno quiere eliminar los pilares de una educación entendida desde el derecho de las/os/es estudiantes, basada en saberes científicos, con una orientación integral, desde una perspectiva democrática y de respeto a sus identidades y subjetividades. Para ello comienza amenazando con perseguir políticamente a las/os/es docente que sostenemos con compromiso el derecho a la educación en un contexto de desidia y desfinanciamiento.
La persecución que se asoma en el horizonte ya la vivimos en este país durante la dictadura, sin importar las amenazas, seguiremos defendiendo la escuela pública. A la dictadura no volvemos Nunca Más!
#argentina#javier milei#compartan porque no todos conocen el contenido de los artículos que se buscan eliminar#la negrita es mía
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Socializo y defiendo mis ideas
La empatía como pilar de la inclusión en entornos educativos.
Artículo de opinión:
El cortometraje "Cuerdas", galardonado en múltiples ocasiones, nos presenta una conmovedora historia sobre la empatía y la inclusión en un entorno escolar. A través de la interacción entre María y su compañero Nicolás, un niño con discapacidad física, se resalta un principio fundamental: la empatía es clave para fomentar una inclusión auténtica. Este enfoque no solo es esencial en el ámbito educativo, sino también una urgencia social, relevante para enfrentar los retos de nuestra diversa sociedad actual.
En primer lugar, la relación entre María y Nicolás muestra cómo la empatía puede superar las barreras físicas y sociales que a menudo aíslan a las personas con discapacidades. La disposición de María para entender y compartir los sentimientos de Nicolás transforma la dinámica de su aula, inspirando tanto a compañeros como a educadores. Este ejemplo resalta la necesidad de programas escolares que enseñen y fomenten la empatía como un valor central, preparando a los estudiantes para interactuar y apoyar a sus compañeros de manera inclusiva y respetuosa.
En segundo lugar, el cortometraje subraya la importancia de la empatía por parte del profesorado y el personal educativo. La capacidad de los maestros para ponerse en el lugar de todos sus estudiantes, especialmente aquellos con necesidades especiales, es crucial para crear un ambiente de aprendizaje efectivo y acogedor. La capacitación en empatía y técnicas de enseñanza inclusiva debe ser una prioridad en la formación docente, asegurando que todos los niños se sientan comprendidos y valorados en la escuela.
En tercer lugar, "Cuerdas" utiliza el arte cinematográfico para sensibilizar sobre la importancia de la empatía en la inclusión, sirviendo como una herramienta pedagógica impactante. La integración de materiales audiovisuales que abordan temas de empatía en el currículo puede enriquecer la experiencia educativa, proporcionando a los estudiantes no solo conocimientos, sino también experiencias emocionales que fomenten un comportamiento inclusivo.
En conclusión "Cuerdas" nos enseña que la empatía no es solo una emoción, sino una competencia social que debe ser cultivada activamente en las escuelas para promover la inclusión. Al poner en práctica la enseñanza de la empatía y adaptar nuestras metodologías educativas para incluir a todos los estudiantes, podemos construir entornos educativos más justos y compasivos. La historia de María y Nicolás es más que inspiradora; es un modelo a seguir para educar a una nueva generación capaz de construir una sociedad inclusiva y empática.
Referencias bibliográficas:
Londoño, C (2018) "Cuerdas: un conmovedor corto sobre inclusión, respeto, amor y vocación"
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1771- Declaración universal de los derechos de la paz.
Nosotros, los pueblos de la Tierra, tenemos derecho a la Paz
Paz, del niño en el vientre de la madre
Paz, del recién nacido
Paz, para que los seres humanos puedan crecer y transformarse
Paz, en el hogar y en el trabajo. Paz, entre hombres y mujeres
Paz, entre las religiones. Paz, entre los partidos políticos. Paz, con democracia y tolerancia a la diversidad. Paz, entre las naciones.
Paz, como solución de los conflictos. Paz, en los medios de comunicación
Paz, sin el uso de violencia de cualquier naturaleza
Paz, sin hambre y ni miseria. Paz, sin miedo o inseguridad
Paz, con libertad y dignidad
Paz, con solidaridad y cooperación. Paz, con preservación del ambiente. Paz, con desarrollo sustentable. Paz, libre de apego, odio, venganza, rivalidad, celos y orgullo.
Paz, del espíritu. Paz, como cultivo de los valores eternos de Amor, de Belleza, de Verdad, de Justicia, de Libertad y de Igualdad
Que la Paz pueda habitar en el corazón de los seres humanos mediante una educación que amplíe su conciencia del mundo, lo despierte para reconocer su papel de artífice de la realidad y desarrolle el protagonismo en la vida. Que la visión que inspira a cada uno se construya a partir de un paradigma de paz y no violencia, por intermedio de instituciones y políticas públicas orientadas hacia la Cultura de Paz. Que cada ciudadano se ocupe de despertar la paz en su interior cultivando cualidades y valores bajo la orientación –cuando fuese necesario- de maestros, instituciones y organismos afines. Que prevalezcan las prácticas compasivas que generan en lo cotidiano vivencias de paz y unidad en los niveles individual, social, ecológico, planetario y cósmico. Que las personas se organicen en comunidades sustentables, con autonomía para promover el desarrollo colectivo, inclusivo y solidario, permitiendo el ejercicio de la paz como medio de organización comunitaria y social. Que los gobiernos y sus colaboradores asuman el deber y la responsabilidad de orientar las estructuras que dirigen al servicio de los diferentes aspectos de la paz, contribuyendo así a la transformación de la Cultura de Guerra en Cultura de Paz. Que los currículums de las instituciones educativas focalicen la educación hacia una Cultura de Paz y no violencia, promoviendo la paz consigo mismo, con los otros y con la naturaleza. Que se desarrolle una percepción que trascienda las individualidades de cualquier tipo, sea en las personas, instituciones, comunidades y regiones, fortaleciendo la conciencia de unidad que integra lo visible y lo no visible. Que se promuevan formas creativas de integración, en las cuales la riqueza de la razón esté al servicio de la inteligencia del corazón y que conduzcan a una sinergia entre la actual Cultura del Hacer y una Cultura del Ser. Que el espíritu de educación para la paz inspire a la justicia y la seguridad pública y que sus funcionarios sean preparados dentro del enfoque educativo y no punitivo. Que las prisiones se transformen en centros de recuperación, mediante la educación y la producción de bienes agrícolas y de consumo. Que la sociedad civil y las organizaciones no gubernamentales incentiven y apoyen los esfuerzos de los gobiernos en el sentido de establecer una Cultura de Paz. Que las Naciones Unidas realicen estudios y planes estratégicos con el fin de incentivar a los gobiernos en la realización de los objetivos de paz. Que cada conciencia despierta sea un ejemplo de la paz que se desea ver florecer en el mundo, conspirando pacíficamente para el desarrollo de la unidad de toda la humanidad, para la integridad de cada individuo y la plenitud de todos los seres. Que se derriben las fronteras y los límites internos que separan a los seres humanos de su propia especie y de todos los demás seres vivos, permitiendo a todos una convivencia fraterna, próspera y benéfica. Que nosotros, los pueblos de la Tierra, estemos reunidos en la Unidad de la Paz, danzando en lo infinito del espacio eterno, sin comienzo y sin fin. Esta Declaración apoya y refuerza la Declaración Universal de los Derechos Humanos, revoca y anula los abusos perpetrados por la violencia. (WEIL, PIERRE. Documento presentado en el Festival Mundial de la Paz. 1 de septiembre de 2006. Florianópolis,
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¿Qué tal?
Debo ser honesta, no sé nada de escribir sobre blogs, mientras redacto esto puedo sentir un ligero nudo en la base de mi garganta por los nervios causados. ¿Qué puedo decir? Pueden llamarme "Kirloris", por seguridad propia no daré mi nombre real, soy una adolescente que decidió adentrarse en el mundo del arte, es mi pasión y no pararé hasta conseguir mi objetivo.
¿Por qué escribo este blog? Soy alguien que le gusta tener las cosas planeadas, y me gustaría haber planeado mejor esto, pero ahora mismo mi motor es la motivación. Voy en bacillerato, y el 24 de enero de este presente 2025 entre 10:00 am y 10:30 am (abro un paréntesis, estoy siendo muy específica, porque si sigo con esto por un largo plazo, quiero algún día mirar hacia atrás, leer esto y recordar un hito importante en mi vida), mi maestra de Lengua, a quien acudí para que me ayudara a escribir un cuento para un concurso, me sugirió que escribiera un blog, y aquí estoy yo, escribiendo un blog sin tener idea alguna de que tratará.
No estaría escribiendo esto sin ella, el semestre pasado entré a un concurso de escritura de la marina solo porque sí, no gané, pero mi maestra me ha dicho que fue un texto muy bien narrado y de un nivel más alto que mis compañeros, no gané ese concurso, pero esas palabras y al ver la emoción de mis amigos al leerlo y algunos compañeros, me sentí motivada.
Este semestre hay otro concurso, no de la marina, sino escolar, engloba a nuestro estado, pueden participar alumnos y personal, escogí la división de cuento, aunque me hubiera gustado participar en fotografía o dibujo, la redacción es algo que se me da mejor y en las pasadas vacaciones estudié algo de esto por mi cuenta, además de que es mi hobbie desde los 11 años. Por asuntos personales decidí en un inicio no participar, pues creía tener poco tiempo para ello, y no quería meterme más presión de la que podía manejar a inicio de clases. Resulta que mi maestra de Lengua, este semestre se volvió la tutora/asesora del grupo, básicamente la maestra encargada de nuestro grupo, para aquellos que no lleven este sistema educativo, y cuando ella nos contó de este concurso, me preguntó si participaría, se me hacía algo muy rápido, hoy, 26 de enero, solo me deja 4 días para redactar lo mejor posible el cuento, pues los maestros deben decidir cual cuento va a irse al nivel regional el 1 de febrero y yo quiero entregarlo con tiempo.
Me sentí con valor y le respondí que sí, por algunos eventos de ese día me sentí muy valiente y segura de mí misma, más temprano habían alimentado mi ego. Si bien, nunca he escrito un buen cuento y se más de la estructura de una novela que de un cuento, decidí enbarcarme en esta aventura, al tener más de un objetivo y camino en mente, el mar es demasiado turbulento y es como si hubiera una tormenta ahora mismo, pero con planificación y buenos hábitos seguro que podré lograrlo.
Si algún día mi apreciada y querida maestra Yolanda llega a leer esto, quiero que sepa que estoy eternamente agradecida por darme las alas que necesito.
Como pudieron notar, soy fanática del arte y la literatura, o eso dirá mi familia y amigos, lo cierto es que a veces estoy muy arraigada a mi zona de confort que sólo leo el tipo de historia que me gustan y abandono pronto las que no. Quiero cambiar eso de mí misma. Tal vez la escritura se me de bien, pero prefiero una narrativa visual, como los mangas y comics. Me gusta dibujar, mucho. Cuando tenía 4 años, mi papá tenía hojas de máquina "imperfectas", las cuales había impreso por error una línea negra horizontal en la parte superior, y para documentos serios no les servía. Agarré mis plumones y con el permiso de mi madre me pusé a rayonearla y dibujar como un niño cualquiera de preescolar, después, saqué una mesa y silla pequeña para infantes al jardín, y me senté frente al portón, presumiendo con un cartel que hice, tener una galería de arte y vender mis obras a $1 o $5. Nadie compró nada, es más, me arrepentí de vender mis preciosas obras de arte, y aunque se me inculcó que ser doctor era un grandioso trabajo, parte de mi corazón pertenecía al arte.
Considero que soy alguien que quiere salirse del estándar, forjar su propio camino. La vida es difícil sin importar nuestro camino, así que si para ojos de algunos es mejor escoger otro camino, eso no me detiene a mi de escoger mi tipo de difícil y salirme del camino.
Mientras escribía esto como ejercicio de reflexión del por qué estoy haciendo esto, llegué a la conclusión de que quiero cumplir mis metas. Mi sueño es poder ayudar a mucha gente mediante la creación de obras literarias y artísticas como me han ayudado a mí los artista. Los doctores sanan el cuerpo, los psicólogos y psiquiatras la mente, los artistas el alma.
Amo como el arte puede comunicar muchas cosas, es algo que no tiene un sólo significado, para el autor es una cosa, para ti es otra, y para mí es otra diferente. Puede traer consciencia sobre muchos temas diversos, hacerte reflexionar, enseñarte lecciones, sanarte. Amo con todo mi ser el arte. Tanto para el creador como el consumidor, si una obra está hecha con propósito y sentimiento, y lo vemos con igual pasión, puede ser la medicina que no sabíamos que nuestra alma necesitaba.
Quiero dar a conocer fragmentos de mi universo que soy a tráves de aquí. Sé que Tumblr ya no es lo más utilizado, pero lo vi como la mejor opción. Contar mis relatos y cuentos no sólo a dos personas, sino una comunidad. He de admitir que este asunto me da miedo, pero aquí estoy yo, a punto de publicar esto. No soy escritora, dibujante, ni nada profesional, camino hacia ello, un paso a la vez. Contar mis puntos de vista de artistas, pinturas, dibujos, escritores, libros, canciones, me emociona.
Me gusta el arte en cualquier expresión, eso incluye a la moda, y aunque no he logrado expresarme a tráves de esta, sueño con hacerlo. Un placer de conocerlos, ¿puedo llamarlos "querubínes"? Siento que es una forma de romántizar este blog. Me despido de ustedes, querubínes. Aquí su blogguera inexperta.
PD: Tal vez publique todos los fines de semana.
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Periodos artísticos
Belleza en Grecia clásica La belleza para los griegos era la masculina, considerada la mas cercana a la divinidad.
Mundo Helénico Su dinamismo y su capacidad para captar la esencia de la vida humana es la principal característica de las obras helenísticas.
Samotracia era el lugar perfecto para los navegantes, ya que era considerado como un templo divino. Mundo medieval (Escolástico) 1200- ilustro el apocalipsis (influencia árabe)
-En la edad media se regresó al pensamiento neoclásico -El cuerpo desaparece -El arte es usado para fines educativos -Los colores mas usados eran amarillo, azul y rojo (muy vivos.) -Canto gregoriana de Santa Legarda de Pineda
Renacimiento
-Se le da a las mujeres más fuerza.
-La expresión del imperio español dentro del barroco.
Romanticismo
El romanticismo es un movimiento que se caracteriza por la importancia de la subjetividad, el individualismo, la emoción y la intensidad y profundidad de los sentimientos. Por lo que, al ser un movimiento muy emocional se idealizaba cada situación y se alejaba de lo racional.
También, hay elementos como la idealización del amor, ya que, al ver la pintura se idealiza que el amor es sublime y trascendental a cualquier situación.
Otro elemento muy destacado, son los colores y la luz, es decir, se perciben tonos cálidos, enfatizando el uso de la luz y la sombra para poder crear un ambiente muy emotivo y dramático.
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Rococo
El arte rococó se desarrolló a principios del siglo XVIII. Pese a que comparte con el barroco el interés por la profusión de detalles, se distingue de este por sustituir su solemnidad y dramatismo por el placer y el divertimento.
El rococó no respetaba ni a la Iglesia ni al Estado. El amor, la sensualidad y la cotidianidad resultaban temas más interesantes que las glorias espirituales o temporales.
Hubo una representación de la decadencia aristócrata y el como los burgueses aceptaban matrimonios para no perder el nombre.
Neoclásico
Se retomaron los valores clásicos y se inspira en la arquitectura de la antigua Grecia y Roma.
Se basa en valores como la libertad, la patria, el heroísmo, el espíritu de sacrificio, el rigor y el autodominio. Dando paso a la representación de las revoluciones anteriores como la Revolución Francesa.
Sublime
Aquella expresión que demuestra mi pequeñez ante el mundo.
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“El impulso más profundo de la naturaleza humana es el deseo de ser importante”
John Dewey
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Fue un pedagogo, psicólogo y filósofo estadounidense nacido en Burlington Vermont en octubre de 1859.
Se le considera junto con Charles Sanders Pierce y William James, uno de los fundadores de la filosofía del pragmatismo, que representa por su extensión, profundidad y valor epistemológico, la contribución mas original de los Estados Unidos a la filosofía occidental.
Sus padres provenían de sólidas familias de terratenientes de Vermont, las cuales estaban vinculadas a la primera iglesia congregacional de Burlington, en donde el ambiente social tenía una marcada tradición demócrata, orgullosos de sus orígenes “New England” y de su espíritu de independencia.
Después de haberse graduado en Burlington y de haber enseñado en la High School de Oil City, en 1884, obtiene un doctorado en la Universidad John Hopkins, estudiando lógica, filosofía y psicología experimental.
Es Sylvester Morris, un intelectual de formación alemana quien introducirá a Dewey en un modelo orgánico de filosofía, siguiendo las huellas del idealismo Hegeliano, en tanto Stanley Hall, le proporcionaría un enfoque metodológico científico sobre las ciencias humanas, y una relación filosófica y psicológica montada sobre una dimensión ética.
Instrumentalismo.
La filosofía de Dewey es una forma de pragmatismo definida como “Instrumentalismo”, una filosofía en la que hay que tomar en cuenta la relación dinámica del hombre con el ambiente, en donde el hombre está obligado, desde el inicio de su historia, a medirse con la inestabilidad de los eventos que le tocan afrontar, y vencerlos para así garantizar su supervivencia.
Bajo el criterio de Dewey, la existencia humana se presenta como incierta e inestable. Un mundo en donde la posibilidad de riesgo es continua, y en donde la inteligencia por consecuencia, se desarrolla y potencia.
Para Dewey el hombre desarrolla una interacción instrumental en relación con la experiencia, para resolver una situación problemática que permita una reorganización de la realidad que consienta una mejor adaptación del hombre a su ambiente mediante el uso de la inteligencia.
Para entender la clave del discurso filosófico de Dewey es necesario definir el concepto de “experiencia”, que es central en toda su visión, y en donde ésta, expresa la colocación del hombre en el mundo, con su propia interioridad y su propio yo, en la cual esta involucrado un poder eficaz de la comunicación y de la mente.
Dewey sostenía que las disciplinas de filosofía, pedagogía y psicología debían entenderse como estrechamente relacionados entre si.
El trabajo de Dewey en la Universidad de Chicago entre 1894 y 1904, junto con el de su colega Rowland Angell hizo de la institución un centro de renombre mundial del movimiento funcionalista de psicología.
Sus ideas funcionalistas fueron influenciadas por la teoría de la evolución de Darwin, sus propias ideas y las de William James.
Experimentó con programas de estudio y métodos, combinando exitosamente la teoría y la práctica, en contraposición a los métodos autoritarios de enseñanza tradicionales y el aprendizaje de memoria. Fue también pionero en promover la participación de los padres en el proceso educativo.
Su primer libro influyente sobre educación titulado “La escuela y la sociedad” (1899) influyó en las ideas y prácticas educativas en todo el mundo.
El modelo deweyano de educación democrática y anti-autoritaria, es el objeto de uno de sus mas importantes ensayos titulado “Democracia y Educación” en el cual centra la dignidad de la persona como alumno en la que para ser eficaz la enseñanza debe ir acompañada de los propios intereses del alumno, a fin de liberarse de todo conocimiento dogmático, sometiendo sus propias convicciones al banco de pruebas de la experiencia.
En el terreno político y de la educación, Dewey fue el primer presidente de la Asociación Americana de Profesores Universitarios en 1915, y en 1920 ayudó a organizar la Unión Americana de Libertades Civiles.
En los años siguientes, inspeccionó prácticas educativas en varios países del extranjero entre ellos Turquía, México y la Unión Soviética. Después de su retiro en 1930, continuó con su defensa de causas políticas y educativas.
John Dewey muere en junio de 1952 a la edad de 92 años.
Fuentes: Wikipedia, philosophica.info, biografias.es biografiasyvidas.com
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Per quanto riguarda l'educazione dei figli, penso che si debbano insegnar loro non le piccole virtú, ma le grandi. Non il risparmio, ma la generosità e l'indifferenza al denaro; non la prudenza, ma il coraggio e lo sprezzo del pericolo; non l'astuzia, ma la schiettezza e l'amore alla verità; non la diplomazia, ma l'amore al prossimo e l'abnegazione; non il desiderio del successo, ma il desiderio di essere e di sapere. Di solito invece facciamo il contrario: ci affrettiamo a insegnare il rispetto per le piccole virtú, fondando su di esse tutto il nostro sistema educativo. Scegliamo, in questo modo, la via piú comoda: perché le piccole virtú non racchiudono alcun pericolo materiale, e anzi tengono al riparo dai colpi della fortuna. Trascuriamo d'insegnare le grandi virtú, e tuttavia le amiamo, e vorremmo che i nostri figli le avessero: ma nutriamo fiducia che scaturiscano spontaneamente nel loro animo, un giorno avvenire, ritenendole di natura istintiva, mentre le altre, le piccole, ci sembrano il frutto d'una riflessione e di un calcolo e perciò noi pensiamo che debbano assolutamente essere insegnate. In realtà la differenza è solo apparente. Anche le piccole virtú provengono dal profondo del nostro istinto, da un istinto di difesa: ma in esse la ragione parla, sentenzia, disserta, brillante avvocato dell'incolumità personale. Le grandi virtú sgorgano da un istinto in cui la ragione non parla, un istinto a cui mi sarebbe difficile dare un nome. E il meglio di noi è in quel muto istinto: e non nel nostro istinto di difesa, che argomenta, sentenzia, disserta con la voce della ragione. L'educazione non è che un certo rapporto che stabiliamo fra noi e i nostri figli, un certo clima in cui fioriscono i sentimenti, gli istinti, i pensieri. Ora io credo che un clima tutto ispirato al rispetto per le piccole virtú, maturi insensibilmente al cinismo, o alla paura di vivere. Le piccole virtú, in se stesse, non hanno nulla da fare col cinismo, o con la paura di vivere: ma tutte insieme, e senza le grandi, generano un'atmosfera che porta a quelle conseguenze. Non che le piccole virtú, in se stesse, siano spregevoli: ma il loro valore è di ordine complementare e non sostanziale; esse non possono stare da sole senza le altre, e sono, da sole senza le altre, per la natura umana un povero cibo. Il modo di esercitare le piccole virtú, in misura temperata e quando sia del tutto indispensabile, l'uomo può trovarlo intorno a sé e berlo nell'aria: perché le piccole virtú sono di un ordine assai comune e diffuso tra gli uomini. Ma le grandi virtú, quelle non si respirano nell'aria: e debbono essere la prima sostanza del nostro rapporto coi nostri figli, il primo fondamento dell'educazione. Inoltre, il grande può anche contenere il piccolo: ma il piccolo, per legge di natura, non può in alcun modo contenere il grande.
Natalia Ginzburg, Le piccole virtù
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Un sistema de adoctrinamiento que funcione como es debido debe cumplir diversas tareas, algunas bastante delicadas. Uno de sus objetivos son las masas estúpidas e ignorantes. Deberán ser mantenidas en ese estado, distraídas con simplificaciones groseras y de gran fuerza emocional, marginadas y aisladas. En una situación ideal, cada persona debería hallarse sola frente a la pantalla de su televisor, viendo deportes, telenovelas o comedias, privada de estructuras organizativas que permitan a los individuos carentes de recursos descubrir cuáles son sus pensamientos y creencias en interacción con otras personas, formular sus propias preocupaciones y planes y actuar para hacerlos realidad. Llegada esa situación, se les puede permitir ratificar las decisiones tomadas por quienes son mejores que ellos en elecciones celebradas periódicamente, y hasta animarles a hacerlo. La “multitud canallesca” es el blanco apropiado de los medios de comunicación y de un sistema de educación pública encaminado a generar obediencia y formación en las destrezas requeridas, incluida la de repetir lemas patrióticos en ocasiones oportunas. El problema del adoctrinamiento es un tanto distinto para aquellos de quienes se espera que participen en la toma de decisiones serias y en el ejercicio del control: los gestores de las empresas, del Estado y de la cultura, y los sectores culturizados en general. Estas personas deben interiorizar los valores del sistema y compartir las ilusiones necesarias que permitan su funcionamiento en interés de quienes concentran en sus manos el poder y los privilegios. Pero también han de tener cierta comprensión de las realidades del mundo, pues de lo contrario no serán capaces de realizar sus tareas con eficacia. Los medios elitistas y los sistemas educativos deben encontrar la forma de resolver esos dilemas, lo cual constituye una labor nada fácil. Es interesante ver en detalle cómo se lleva a cabo dicha labor, pero se trata de algo que cae fuera de los límites de estas observaciones.
(Noam Chomsky)
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RASGOS DE LA SOCIEDAD DE LA INFORMACION.
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Como sabemos durante esta materia hemos visto diferentes conceptos relacionados, en los cuales nos podemos encontrar diversos temas que van ligados con un sentido específico.
En este caso la sociedad de la información es todo aquello que se ve incluido de manera universal y qué hace una gran inclusión en diversos sentidos.
Así mismo los rasgos más significativos de esta misma son lo que veremos a continuación:
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Exuberancia: En ella podemos encontrar una gran red de información en las cuales podemos encontrar diversos temas que van dirigidos a algo en específico, trae consigo una manera fácil, útil y rápida de encontrar información.
Omnipresencia: En este caso se puede ver de una manera más general, ya que se encuentra en todas partes, como ya antes dicho son las redes sociales por que en esta la comunicación y que puede funcionar en diversas sentidos y contextos.
Irradiación: Compartir intereses en común de una manera no muy lejana a la realidad, solo con la diferencia de que es a distancia en la cuál puedes repartir información que tiene un fin específico.
Velocidad: En ella se observa como es que hay una transmisión de información de una manera rápida y eficaz, en la cuál vemos y observamos a diario en la búsqueda de diversos temas y en la aplicación de cada uno de ellos.
Multilateralidad y centralidad: Es todo aquello que podemos crear y a la vez que sea compartido, para diferentes temas como todo lo relacionado a ello.
REFERENTES TEÓRICOS Y METODOLÓGICOS PARA EL USO DE LAS TIC'S.
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El uso de las tic's implementa un gran valor educativo, sin embargo estas se han visto envueltas en diversas modificaciones las cuales han requerido un uso de teorías que ayudan a qué estás sean de mayor uso y de mejor entendimiento:
1-La sociedad del conocimiento y la tecnología informatizada.
2-El aprendizaje en el contexto de la sociedad global.
3-La telemática y la globalización del conocimiento.
4-Los usos del computador en la educación.
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Cómo lo antes visto las tic's las podemos encontrar en diversas situaciones en las cuales nos vemos obligados a utilizarlas, porque son fundamentales hoy en día en diferentes campos y contextos, es decir, no solamente en la educación sino en nuestro día a día.
¿En dónde las podemos encontrar y aplicar?
• Son facilitadores e instrumentos de aprendizaje.
• Ayudan a la indagación e interpretación.
• Colaboran en el proceso de construcción y el desarrollo profesional.
• Llegan a ser total protagonistas de la realidad
• Favorecen a la práctica y a la investigación y la reflexión.
CARACTERÍSTICAS Y FINALIDADES DE LAS TIC'S PARA LA ENSEÑANZA Y EL APRENDIZAJE:
Las tics son herramientas fundamentales para una buena integración e innovación con respecto a la tecnología, ya que en esta se ven involucradas la comunicación, la calidad, la interacción y la velocidad; ya que estás características son fundamentales para un buen aprendizaje.
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¿Cómo es que las utilizamos o implementamos para la enseñanza?
~ Con el uso actual de smartphones, ya que estos son las herramientas principales hoy en día y que contamos con ellas en cualquier instante.
~ Plataformas digitales, estas son con las que cuentan cada dispositivo y que nos ayudan a mantenernos conectados vía online y resolver todos de una manera práctica y sencilla.
~ Gamificación, se ven relacionado a través del juego, es decir, aplicar algo de innovación con respecto a las nuevas tecnologías y cómo las nuevas generaciones se ven un poco más atraídas por medio de este modo de aprendizaje.
~ Tecnología educativa, aquí nos podemos encontrar con cada de una de las nuevas herramientas, como en ese caso, las inteligencias artificiales, que durante este último periodo del año se han visto con una gran fama y han sido utilizadas mayormente por estudiantes, que ayudan a recibir información de manera instantánea.
¿Que es todo aquello que envuelve a las nuevas tecnologías educativas?
Son herramientas prácticas que nos ayudan al aprendizaje de una manera más sencilla y divertida, como estudiante de universidad es importante para mí conocer cómo es que esas pueden ser aplicadas para un nuevo modo de enseñanza, y aún más por la carrera de pedagogía, que sin duda alguna esas herramientas y en general las tic's, serán de gran ayuda cuando sea momento de aplicarlas en una área educativa.
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Fomentar el Talento: Priorizar lo Innato sobre lo Académico
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/f98f517c4bde7d2eb351a833b9bdd4c5/8fe43c620a45c692-14/s540x810/93dbeb577f832dcf7cf68e700c233f6d377cb2c0.jpg)
La Importancia del Talento Natural
El talento natural es un regalo que cada individuo posee. Reconocer y cultivar estas habilidades innatas es fundamental para el desarrollo personal y profesional. Ignorar estas capacidades puede llevar a una pérdida de potencial y a una vida de insatisfacción. En lugar de centrarse exclusivamente en las áreas académicas débiles, es vital fomentar y desarrollar lo que uno hace mejor de manera natural. Esta estrategia no solo mejora la autoestima, sino que también abre puertas a oportunidades que podrían haberse cerrado.
El enfoque en el talento innato permite a las personas destacar en campos donde ya tienen una ventaja. En lugar de forzar a alguien a ser promedio en una área que no le interesa, permitir que sobresalga en su pasión puede resultar en logros extraordinarios. Este enfoque también fomenta una actitud positiva hacia el aprendizaje y el crecimiento, ya que las personas se sienten más motivadas y comprometidas cuando trabajan en algo que les apasiona.
Además, la sociedad se beneficia cuando los individuos pueden aportar sus habilidades únicas. Un entorno en el que se valoran diversas competencias enriquece la comunidad y promueve la innovación. Las habilidades artísticas, por ejemplo, pueden transformar la cultura y el pensamiento de una sociedad, mientras que las habilidades técnicas pueden impulsar el avance tecnológico y científico. Cada talento tiene un valor inherente y su desarrollo contribuye al bienestar colectivo.
Desarrollar el talento natural no significa ignorar las áreas débiles por completo, sino encontrar un equilibrio. Es importante que las personas también trabajen en mejorar sus puntos débiles hasta un nivel funcional, pero sin dejar que esto eclipse sus fortalezas. Este enfoque balanceado asegura que las personas sean competentes en múltiples áreas mientras sobresalen en sus verdaderas pasiones.
Finalmente, priorizar el talento innato sobre las debilidades académicas puede prevenir el agotamiento y el estrés. Intentar forzar el éxito en un área no natural puede ser agotador y frustrante, llevando a la desmotivación. En cambio, trabajar en lo que se es naturalmente bueno puede ser energizante y gratificante, promoviendo una vida más equilibrada y satisfactoria.
Revaluación de Prioridades Educativas
La educación tradicional a menudo se centra en corregir las debilidades en lugar de potenciar las fortalezas. Esta perspectiva puede limitar el crecimiento y el desarrollo individual. Un cambio en esta filosofía educativa podría tener un impacto profundo y positivo en el éxito y la satisfacción personal. Valorar el talento natural en el sistema educativo puede motivar a los estudiantes y permitirles alcanzar su máximo potencial.
Este cambio de paradigma comienza con la identificación y el reconocimiento temprano de los talentos individuales. Los educadores deben estar capacitados para reconocer las habilidades únicas de cada estudiante y alentarlos a desarrollarlas. Este enfoque personalizado puede resultar en una mayor motivación y participación en el aprendizaje, ya que los estudiantes se sentirán valorados y comprendidos.
Fomentar el talento natural también puede significar adaptar los métodos de enseñanza para satisfacer las necesidades individuales. En lugar de seguir un plan de estudios rígido, los educadores pueden diseñar experiencias de aprendizaje que aprovechen las fortalezas de cada estudiante. Esto no solo hace que el aprendizaje sea más relevante y atractivo, sino que también prepara a los estudiantes para un futuro en el que puedan aplicar sus habilidades de manera efectiva.
La revaluación de las prioridades educativas también incluye la incorporación de habilidades prácticas y creativas en el currículo. Estas habilidades, a menudo subestimadas, son esenciales para el éxito en muchos campos profesionales. Enseñar a los estudiantes a desarrollar sus talentos innatos puede abrirles nuevas oportunidades y prepararlos mejor para el mundo laboral, donde la creatividad y la innovación son altamente valoradas.
En última instancia, cambiar el enfoque educativo hacia la potenciación del talento natural puede tener un efecto positivo en la autoestima y la confianza de los estudiantes. Sentirse competente y valorado en algo que se hace bien puede llevar a una mayor satisfacción personal y profesional. Este enfoque más equilibrado y holístico puede transformar la experiencia educativa y preparar a los individuos para una vida de éxito y realización.
Comunicación y Desarrollo del Talento
La comunicación abierta y honesta es crucial para el desarrollo del talento. Padres, maestros y mentores deben hablar claramente sobre las fortalezas y debilidades de los individuos, y fomentar un ambiente donde se aprecien los talentos innatos. Este diálogo debe centrarse en identificar y desarrollar estas habilidades, proporcionando el apoyo y los recursos necesarios para su crecimiento.
Una comunicación efectiva también implica escuchar activamente a los individuos sobre sus intereses y pasiones. Entender lo que motiva y entusiasma a alguien es fundamental para guiar su desarrollo. Este enfoque centrado en el individuo ayuda a personalizar el apoyo y las oportunidades de desarrollo, asegurando que las intervenciones sean relevantes y efectivas.
Además, es importante crear un entorno donde los talentos puedan ser expresados y explorados libremente. Esto puede incluir proporcionar acceso a herramientas y recursos específicos, así como oportunidades para practicar y perfeccionar las habilidades. Los programas de mentores, talleres y actividades extracurriculares pueden ser muy beneficiosos en este sentido, ofreciendo plataformas donde los talentos pueden florecer.
El papel de la retroalimentación constructiva no puede subestimarse. Ofrecer comentarios claros y positivos sobre el progreso y las áreas de mejora ayuda a mantener a los individuos motivados y enfocados. La retroalimentación debe ser específica y orientada al crecimiento, ayudando a las personas a ver sus avances y entender cómo pueden mejorar aún más.
Finalmente, la celebración de los logros es esencial. Reconocer y celebrar los éxitos, por pequeños que sean, refuerza la confianza y la autoestima. Las celebraciones también demuestran que los talentos son valorados y apreciados, lo que fomenta una mayor inversión en el desarrollo personal. A través de una comunicación abierta, el desarrollo del talento se convierte en un proceso continuo y positivo.
Identificación y Cultivo de Habilidades Únicas
Identificar y cultivar habilidades únicas es un proceso continuo que requiere atención y dedicación. La observación cuidadosa y la evaluación constante son esenciales para reconocer talentos potenciales. Los padres, maestros y mentores juegan un papel crucial en este proceso, proporcionando orientación y apoyo para el desarrollo de estas habilidades.
El primer paso en la identificación es observar y tomar nota de los intereses y actividades que parecen captar la atención de los individuos. Los talentos a menudo se revelan en lo que las personas disfrutan y hacen con facilidad. Estas observaciones deben ser seguidas por una evaluación más formal, utilizando herramientas y métodos diseñados para identificar habilidades específicas.
Una vez identificadas, las habilidades deben ser cultivadas a través de la práctica y el perfeccionamiento constante. Esto puede implicar la participación en programas especializados, la búsqueda de oportunidades de aprendizaje adicionales y la práctica regular. Es crucial proporcionar un entorno de apoyo donde los individuos se sientan seguros para experimentar y aprender de sus errores.
El cultivo de habilidades únicas también implica la exposición a una variedad de experiencias y desafíos. Al enfrentar diferentes situaciones, los individuos pueden descubrir nuevas formas de aplicar y desarrollar sus talentos. Esta exposición también ayuda a ampliar sus horizontes y a ver el potencial de sus habilidades en diferentes contextos.
Finalmente, el reconocimiento y la validación son vitales para el cultivo de habilidades únicas. Celebrar los logros y proporcionar retroalimentación positiva refuerza la confianza y la motivación. Los individuos que se sienten valorados y apoyados son más propensos a continuar desarrollando sus habilidades y a alcanzar su máximo potencial.
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Equilibrio entre Fortalezas y Debilidades
Encontrar un equilibrio entre fortalezas y debilidades es esencial para el desarrollo personal. No se trata de ignorar las áreas de mejora, sino de asegurarse de que las fortalezas reciban la atención que merecen. Este enfoque balanceado promueve un crecimiento integral y una mayor satisfacción personal.
El primer paso es identificar tanto las fortalezas como las debilidades de manera honesta y objetiva. Reconocer en qué se destaca y en qué se necesita mejorar proporciona una base sólida para el desarrollo personal. Esta autoevaluación debe ser seguida por la creación de un plan que incluya objetivos claros y alcanzables para mejorar las áreas débiles mientras se potencia lo que se hace bien.
El enfoque en las fortalezas no significa desatender las debilidades. Estas deben ser abordadas hasta un nivel funcional que permita una competencia básica. Sin embargo, es importante no dejar que las debilidades eclipsen las fortalezas. Al dedicar tiempo y recursos a desarrollar las habilidades innatas, se puede lograr un equilibrio saludable.
Además, es crucial buscar oportunidades que permitan aplicar las fortalezas de manera significativa. En lugar de concentrarse únicamente en corregir las debilidades, encontrar formas de utilizar y destacar las habilidades innatas puede llevar a una mayor realización y éxito. Este enfoque también puede inspirar a los demás y crear un entorno positivo y motivador.
Finalmente, mantener una actitud positiva y flexible es esencial. El equilibrio entre fortalezas y debilidades es un proceso dinámico que requiere ajustes y adaptaciones constantes. Al mantenerse abierto al aprendizaje y al cambio, se puede asegurar un desarrollo continuo y equilibrado que maximiza el potencial personal.
Beneficios de Fomentar el Talento Innato
Fomentar el talento innato trae múltiples beneficios, tanto a nivel individual como social. Permitir que las personas desarrollen y utilicen sus habilidades naturales puede conducir a una mayor satisfacción y éxito personal. También tiene un impacto positivo en la sociedad, al aportar una diversidad de habilidades y perspectivas.
A nivel individual, el desarrollo de talentos innatos mejora la autoestima y la confianza. Sentirse competente y valorado en algo que se hace bien puede ser extremadamente gratificante. Esta sensación de logro motiva a las personas a continuar aprendiendo y creciendo, lo que lleva a un ciclo positivo de desarrollo personal.
Socialmente, la diversidad de talentos contribuye a un entorno más rico y dinámico. Cada persona aporta habilidades y perspectivas únicas, lo que fomenta la innovación y el progreso. La sociedad se beneficia cuando se valoran y aprovechan estas habilidades diversas, creando una comunidad más inclusiva y resiliente.
Además, el fomento del talento innato puede tener un impacto económico positivo. Las personas que pueden utilizar sus habilidades naturales de manera efectiva son más productivas y pueden contribuir más significativamente a la economía. Esto no solo beneficia a los individuos, sino también a las organizaciones y a la sociedad en general.
El reconocimiento y desarrollo de talentos también pueden inspirar a otros. Ver a alguien sobresalir en su área de talento puede motivar a otros a explorar y desarrollar sus propias habilidades. Este efecto cascada puede llevar a una mayor valorización del talento en general, creando una cultura de aprendizaje y crecimiento continuo.
Finalmente, fomentar el talento innato es una inversión en el futuro. Las habilidades desarrolladas y perfeccionadas hoy son las que impulsarán el progreso y la innovación mañana. Al valorar y apoyar el talento, se asegura un futuro más brillante y prometedor para todos.
Estrategias para el Desarrollo de Talentos
El desarrollo de talentos requiere estrategias específicas que permitan identificar, cultivar y maximizar las habilidades innatas. Estas estrategias deben ser personalizadas y adaptadas a las necesidades individuales, proporcionando el apoyo necesario para el crecimiento y la excelencia.
Una estrategia clave es la creación de programas de mentoría. Los mentores pueden ofrecer orientación y apoyo personalizados, ayudando a los individuos a navegar sus fortalezas y debilidades. Estos programas pueden incluir tutorías, asesorías y oportunidades de aprendizaje práctico que faciliten el desarrollo del talento.
Otra estrategia importante es el acceso a recursos y oportunidades de desarrollo. Esto puede incluir talleres, cursos especializados y acceso a equipos y tecnologías que faciliten la práctica y el perfeccionamiento de habilidades. Proporcionar un entorno rico en recursos es crucial para el desarrollo efectivo del talento.
Además, es esencial fomentar una cultura de aprendizaje y mejora continua. Esto implica promover una mentalidad de crecimiento donde se valore el esfuerzo y el aprendizaje constante. Alentar a los individuos a asumir nuevos desafíos y a aprender de sus errores es fundamental para su desarrollo personal y profesional.
La retroalimentación constante y constructiva también es una estrategia vital. Proporcionar comentarios claros y específicos sobre el progreso ayuda a mantener a los individuos enfocados y motivados. La retroalimentación debe ser positiva y orientada al crecimiento, destacando tanto los logros como las áreas de mejora.
Finalmente, es importante celebrar los logros y reconocer el esfuerzo. Las celebraciones y el reconocimiento no solo refuerzan la confianza y la autoestima, sino que también motivan a seguir desarrollando y perfeccionando las habilidades. Crear un entorno donde se valoren y celebren los talentos contribuye a un desarrollo continuo y positivo.
Impacto de la Educación Personalizada
La educación personalizada puede transformar el desarrollo del talento, proporcionando un enfoque individualizado que se adapta a las necesidades y habilidades únicas de cada persona. Este enfoque educativo reconoce que no todos los estudiantes aprenden de la misma manera y que cada uno tiene fortalezas y debilidades diferentes.
Un beneficio clave de la educación personalizada es el aumento de la motivación y el compromiso. Cuando los estudiantes sienten que su educación está diseñada para ellos, se sienten más involucrados y motivados para aprender. Este compromiso se traduce en un mayor interés y participación en el proceso educativo.
Además, la educación personalizada permite un desarrollo más efectivo de las habilidades innatas. Al centrarse en las fortalezas de los estudiantes, los educadores pueden ayudarles a alcanzar su máximo potencial. Este enfoque también puede incluir apoyo adicional en las áreas donde los estudiantes tienen dificultades, asegurando un desarrollo integral.
La educación personalizada también fomenta la autonomía y la autogestión del aprendizaje. Los estudiantes aprenden a tomar el control de su educación, estableciendo metas y trabajando de manera independiente para alcanzarlas. Esta habilidad es crucial para el éxito en la vida y en la carrera profesional, donde la capacidad de auto-gestión es altamente valorada.
Finalmente, la educación personalizada puede reducir las disparidades en el rendimiento académico. Al adaptar la educación a las necesidades individuales, se pueden cerrar las brechas de aprendizaje y proporcionar a todos los estudiantes la oportunidad de tener éxito. Este enfoque equitativo asegura que cada estudiante reciba el apoyo que necesita para prosperar.
Promoción de la Diversidad de Talentos
Promover la diversidad de talentos es fundamental para crear una sociedad inclusiva y equitativa. Cada individuo posee habilidades y perspectivas únicas que, cuando se valoran y desarrollan, pueden enriquecer a la comunidad y fomentar la innovación. La diversidad de talentos permite un entorno más dinámico y resiliente.
Un primer paso para promover la diversidad de talentos es reconocer y valorar las diferencias. Esto implica crear un entorno donde se aprecien y respeten todas las habilidades, independientemente de su naturaleza. La inclusión de diversas perspectivas y habilidades en todos los aspectos de la sociedad es esencial para el progreso y la innovación.
Además, es crucial proporcionar oportunidades equitativas para el desarrollo de talentos. Esto puede incluir acceso a educación de calidad, programas de mentoría y recursos que faciliten el desarrollo de habilidades. Asegurar que todos los individuos tengan las mismas oportunidades para desarrollar y aplicar sus talentos es vital para la equidad.
La diversidad de talentos también puede ser promovida a través de políticas y prácticas inclusivas en las organizaciones. Las empresas y las instituciones pueden crear culturas de trabajo que valoren y aprovechen la diversidad de habilidades y perspectivas. Esto no solo mejora la creatividad y la innovación, sino que también fomenta un entorno más justo y equitativo.
Finalmente, celebrar y reconocer la diversidad de talentos es esencial. Las celebraciones y el reconocimiento de las habilidades únicas de cada individuo refuerzan la importancia de la diversidad y motivan a otros a desarrollar y mostrar sus talentos. Crear una cultura de aprecio y respeto por la diversidad contribuye a una sociedad más inclusiva y prospera.
Conclusión
Fomentar y desarrollar el talento innato es crucial para el crecimiento personal y el progreso social. Al reconocer y valorar las habilidades únicas de cada individuo, se puede crear una sociedad más inclusiva y equitativa. A través de estrategias educativas personalizadas, la comunicación abierta y el equilibrio entre fortalezas y debilidades, es posible maximizar el potencial de cada persona. Este enfoque no solo beneficia a los individuos, sino que también enriquece a la comunidad y fomenta la innovación y el progreso. La clave está en proporcionar el apoyo y los recursos necesarios para que todos puedan alcanzar su máximo potencial.
Poesía: Celebrando el Talento Innato
En el jardín del alma, florece un don, Un talento innato, brillante, sin son. Despierta en la luz, sin temer a la sombra, Con fuerza y pasión, su esencia asombra.
En cada pincelada, en cada acorde, Reside un poder, que nunca se esconde. La voz interior, que susurra y canta, En la vastedad del ser, se desplanta.
Dejemos que el arte, en su forma más pura, Guíe nuestros pasos, con gracia y dulzura. Que el talento innato, en su brillo y gloria, Escriba en el tiempo, nuestra propia historia.
No forzaremos sendas, ni romperemos la fe, En la verdad del alma, hallaremos el qué. Pues cada individuo, en su singular camino, Escribe con su don, un verso divino.
Celebremos la diversidad, en su esplendor, Cada talento innato, un reflejo del amor. Que en la sinfonía del ser, juntos cantamos, Un himno de vida, donde todos vibramos.
Autor : @magneticovitalblog
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Revolucionando el Contenido Digital con el concepto E-E-A-T: Una Estrategia Integral para Marcas
El concepto de E-E-A-T, (siglas en inglés de Experience (Experiencia), Expertise (Experiencia práctica o conocimiento especializado), Authority (Autoridad) y Trustworthiness (Transparencia), tiene sus raíces en las directrices de calidad para evaluadores de Google, introducido por primera vez en sus Directrices de Calidad de Búsqueda en 2014. Originalmente, el término era E-A-T (Expertise, Autoridad, Confianza), y el concepto de Experiencia se añadió posteriormente para enfatizar la importancia de la experiencia personal y directa en la creación de contenido de calidad. Google desarrolló este marco para ayudar a sus evaluadores humanos a determinar la calidad y la fiabilidad de los contenidos en la web, con el fin de mejorar los resultados de búsqueda para los usuarios.
El concepto de EEAT, mientras se origina en el contexto de mejorar la calidad del contenido para los motores de búsqueda, tiene aplicaciones profundas y extensas en el marketing de contenidos en medios digitales. Su esencia radica en la Experiencia, Experiencia del Autor, Autoridad y Transparencia, pilares que pueden transformar radicalmente cómo las marcas comunican valor, construyen relaciones y cultivan la lealtad en el ecosistema digital.
Experiencia del Usuario en el Corazón del Contenido
Narrativas Atractivas: Cada pieza de contenido debe ser una historia bien contada que enganche emocionalmente, informe y entretenga al mismo tiempo. Esto requiere un entendimiento profundo de la audiencia y la creación de experiencias multimedia que hablen directamente a sus intereses y necesidades.
Interactividad y Participación: Fomentar la interacción mediante encuestas, cuestionarios y llamados a la acción que inviten a la audiencia a ser parte de la conversación, mejorando así la experiencia del usuario con la marca.
Demostración de Experiencia y Autoridad del Autor
Contenido Creado por Expertos: Independientemente del formato – ya sea un artículo de blog, un video o una publicación en redes sociales – el contenido debe reflejar un dominio del tema. Esto se logra asociando con expertos o influencers en su campo que puedan aportar credibilidad y profundidad al mensaje.
Validación Social y Casos de Éxito: Compartir testimonios, casos de éxito, reconocimientos y colaboraciones con figuras de autoridad para reforzar la percepción de expertise y liderazgo en el sector.
Construcción de Autoridad de Marca
Presencia Consistente y de Calidad: Mantener una presencia activa y coherente en todos los canales digitales, con contenido que refleje los valores y la misión de la marca, ayuda a construir autoridad.
Educación y Valor Agregado: Ofrecer contenido educativo que vaya más allá de la promoción de productos o servicios y que realmente aporte valor a la vida de los usuarios es clave para ser visto como una autoridad en su nicho.
Fiabilidad A Través de la Transparencia y la Autenticidad
Honestidad en el Contenido: Ser transparente sobre los productos o servicios, incluyendo sus beneficios y limitaciones, fomenta la confianza. Esto también implica ser honesto sobre las asociaciones y patrocinios.
Responsabilidad Social: Mostrar cómo la marca se alinea con valores sociales o ambientales importantes para su audiencia puede fortalecer la confianza y la lealtad hacia la marca.
Implementación Práctica para Marcas
Herramientas de Gestión de Contenido y Analítica: Utilizar plataformas como Hootsuite, Buffer, o Sprout Social para planificar y analizar el impacto del contenido. Herramientas de analítica como Google Analytics y plataformas específicas de redes sociales pueden ofrecer insights valiosos sobre cómo el contenido resuena con la audiencia.
Feedback y Mejora Continua: Establecer mecanismos de feedback con la audiencia para entender sus preferencias y ajustar la estrategia de contenido en consecuencia.
Innovación en la Creación de Contenido
Realidad Aumentada (RA) y Realidad Virtual (VR): Implementar estas tecnologías para crear experiencias inmersivas puede transformar cómo los usuarios interactúan con su marca. Por ejemplo, una marca de moda podría usar RA para que los clientes prueben virtualmente la ropa, mejorando la experiencia de compra online.
Contenido Generado por Usuarios (UGC): Fomentar la creación de contenido por parte de los usuarios no solo aumenta el engagement, sino que también ofrece una perspectiva auténtica de la marca. Las campañas que incentivan a los usuarios a compartir sus propias experiencias con productos o servicios pueden amplificar la percepción de fiabilidad y comunidad alrededor de la marca.
Estrategias de Personalización a Escala
Inteligencia Artificial (IA) y Machine Learning (ML): Utilizar IA y ML para analizar datos de comportamiento y personalizar el contenido para segmentos específicos de la audiencia. Esto puede incluir la personalización de newsletters, recomendaciones de productos y contenido dinámico en sitios web que se adapte a los intereses y comportamientos pasados del usuario.
Segmentación Avanzada: Ir más allá de la segmentación demográfica básica, incorporando el análisis de comportamiento, intereses, y etapas en el viaje del cliente para crear mensajes altamente personalizados que resuenen con cada segmento de la audiencia.
Maximizar la Autoridad a través de la Colaboración y el Networking
Asociaciones Estratégicas y Colaboraciones: Establecer alianzas con otras marcas, instituciones educativas, y organizaciones no lucrativas para co-crear contenido puede ampliar su alcance y reforzar la autoridad de su marca en temas específicos.
Eventos Virtuales y Webinars: Organizar eventos en línea sobre temas relevantes para su audiencia, con invitados expertos, puede ser una excelente manera de demostrar autoridad y profundizar el conocimiento de su comunidad sobre temas importantes.
Compromiso Ético y Responsabilidad Social
Sostenibilidad y Ética: Comunicar las iniciativas de sostenibilidad y ética de la marca a través del contenido puede fortalecer la confianza y la lealtad de los clientes. Es fundamental que estas iniciativas sean auténticas y reflejen un compromiso real con los valores sociales y ambientales.
Activismo de Marca: Tomar postura sobre temas sociales relevantes puede ser riesgoso pero también puede generar un profundo sentido de conexión y propósito entre la marca y su audiencia. El contenido debe manejar estos temas con sensibilidad y autenticidad, apoyándose en acciones concretas más que en declaraciones superficiales.
Medición Avanzada y Análisis de Impacto
Análisis Predictivo: Implementar herramientas de análisis predictivo para anticipar tendencias de la industria y comportamientos de la audiencia, permitiendo a las marcas estar siempre un paso adelante en su estrategia de contenido.
ROI del Contenido: Desarrollar modelos sofisticados para medir el retorno de inversión (ROI) de diferentes tipos de contenido, permitiendo una asignación más efectiva de recursos y una estrategia más dirigida hacia los objetivos de negocio.
EJEMPLOS PRÁCTICOS Y APLICATIVOS
Para implementar efectivamente el EEAT en la estrategia de contenido de los medios digitales, es fundamental tener en cuenta ejemplos prácticos y consejos que pueden guiar a las marcas en este proceso. Aquí te proporciono ejemplos concretos y tips para cada elemento de EEAT, adaptados al contexto de marketing digital y contenido de marca.
Experiencia
Ejemplo Práctico: Una marca de tecnología crea una serie de tutoriales en video para usuarios sobre cómo maximizar el uso de sus dispositivos. Estos videos son diseñados considerando diferentes niveles de habilidad, desde principiantes hasta usuarios avanzados, asegurando que cada segmento de la audiencia encuentre valor y mejore su experiencia de usuario con la marca.
Tips:
Utiliza encuestas y herramientas de análisis de redes sociales para identificar las necesidades y preferencias de contenido de tu audiencia.
Diseña tu contenido para ser accesible, incluyendo subtítulos en videos y transcripciones para aquellos con impedimentos auditivos.
Experiencia del Autor
Ejemplo Práctico: Un blog de finanzas personales invita a expertos en economía, inversores experimentados y planificadores financieros certificados a contribuir con artículos. Cada publicación incluye una biografía detallada del autor, resaltando sus credenciales y experiencia.
Tips:
Al colaborar con expertos, asegúrate de verificar sus credenciales y experiencia previa para reforzar la autoridad y fiabilidad de tu contenido.
Incluye enlaces a perfiles profesionales de los autores, como LinkedIn, para proporcionar a los lectores una manera fácil de verificar su experiencia.
Autoridad
Ejemplo Práctico: Una marca de cosméticos lanza una campaña en redes sociales donde comparte historias de clientes reales que han visto mejoras significativas en su piel gracias a sus productos. Además, la marca colabora con dermatólogos reconocidos para discutir los beneficios científicos de sus ingredientes en webinars abiertos al público.
Tips:
Desarrolla contenido que aborde preguntas frecuentes o mitos comunes en tu industria, posicionando a tu marca como la fuente autorizada para obtener información.
Participa en foros de la industria y contribuye con artículos a publicaciones líderes en tu sector para construir autoridad.
Transparencia
Ejemplo Práctico: Un servicio de suscripción en línea implementa una sección de «Preguntas Frecuentes» detallada en su sitio web, incluyendo información transparente sobre políticas de cancelación, reembolso y seguridad de datos. Además, comparten testimonios de clientes y estudios de caso que demuestran la eficacia y confiabilidad de su servicio.
Tips:
Mantén una política de puertas abiertas en cuanto a las reseñas de clientes, respondiendo a todas, tanto positivas como negativas, de manera constructiva y transparente.
Asegúrate de que todas las afirmaciones sobre tus productos o servicios puedan ser verificadas con datos o estudios relevantes.
Implementación en Medios Digitales
Para Blogs y Artículos: Incorpora citas y referencias de estudios recientes y fuentes autorizadas para apoyar tus afirmaciones. Asegúrate de que el contenido sea fácil de leer, utilizando subtítulos, listas y gráficos cuando sea apropiado.
En Redes Sociales: Utiliza contenido interactivo como encuestas, preguntas y respuestas en vivo, y desafíos para aumentar la participación. Comparte logros de la marca, como premios o certificaciones, para construir autoridad y fiabilidad.
Implementar EEAT en tu estrategia de contenido digital no solo mejorará la percepción de tu marca sino que también fomentará una mayor confianza y lealtad de la audiencia. Recuerda, la clave está en ser auténtico, transparente y siempre poner las necesidades de tu audiencia en el centro de tu estrategia de contenido.
¿Con qué te quedas? Te leo!
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