#diritti lavoratori
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pier-carlo-universe · 2 days ago
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"Una serata per 5 SÌ": musica e partecipazione per i diritti – Il 28 marzo alla Casa di Quartiere di Alessandria
Venerdì 28 marzo 2025, a partire dalle ore 20:30, la Casa di Quartiere di Alessandria (via Verona 116) ospiterà “Una serata per 5 SÌ”, un evento gratuito organizzato da FIOM CGIL, FILCAMS CGIL e Camera del Lavoro Territoriale CGIL di Alessandria, in occasione del prossimo referendum promosso dalla CGIL Nazionale. L’iniziativa unirà musica dal vivo e impegno civile, per sensibilizzare la…
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sweetbearfan · 4 months ago
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Ho lavorato per ben due aziende che toglievano dalla busta paga gli straordinari ai dipendenti senza informarli; i primi mesi, assecondavo la dirigenza; una volta guadagnata fiducia, ho gestito la questione in modo corretto non decurtando alcuna ora di straordinario.
Non serve essere sindacalisti per fare ciò che è giusto nei confronti di operai che se ne stanno sul tetto in estate a soffrire sotto il sole.
Noi tutti abbiamo un potere: quello di agire onestamente a prescindere dalla morale.
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the-leegend-99 · 1 year ago
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Il 30 agosto 5 operai sono morti travolti da un treno a Brandizzo. Lavoravano sui binari, costretti dall'azienda a farlo nonostante il passaggio dei convogli non venisse interrotto, per risparmiare tempo e soldi.
Li chiamano incidenti, ma è una strage continua di lavorator3 in nome del profitto. Ma non siamo impotenti di fronte a questi orrori. Possiamo unirci, convergere per mettere insieme le forze e attaccare questo sistema. L'Unione Sindacale di Base insieme a diverse forze politiche d'alternativa #anticapitalista ha messo in campo una legge di iniziativa popolare per introdurre il reato di omicidio sul lavoro. Potete partecipare alla campagna e sapere dove firmare contattando le organizzazioni del comitato promotore e saperne di più da qui:
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turuin · 2 years ago
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Ho sempre lottato per far sì che l'azienda non facesse seguire ad un turno con fine orario di lavoro alle 23:00 un turno con inizio orario alle 09:00 il giorno dopo, per mancato rispetto del riposo minimo di 11h tra un turno e l'altro.
Ora, data la doverosa premessa, indovinate chi si è fatto modificare di sua volontà i turni come un coglione per entrare domattina alle 09:00 pur avendo turno, stasera, fino alle 23:00, senza accorgersene.
A mia parziale discolpa (e lo dico mentre mi autoflagello) è perché devo accogliere un referente del nostro principale cliente dalla Romania, e quest'ultimo è stato sempre estremamente cordiale con me e con le operatrici del team dedicato, per cui mi sarebbe dispiaciuto non esserci; ma, e mi sia concesso di dirlo così senza ulteriori sviluppi, porcatroia.
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mariobadino · 2 years ago
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Buon primo maggio!
Un buon primo maggio a tutte e a tutti, a chi ha un lavoro, a chi lo cerca, a chi ha smesso di cercarlo perché non ce n’è uno che garantisca una retribuzione dignitosa e la tutela dei diritti. Buon primo maggio a chi è sottopagato, sfruttato, assunto solamente in nero. Buon primo maggio a chi ha saputo inventarsi, o si sta inventando, una professione, partendo dalle proprie passioni, dai propri…
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ufficioreclami · 2 years ago
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Pillole di facebook o del favoloso mondo della precarietà
Mi sto immergendo nel favoloso mondo della ricerca di lavoro per assistenza clienti (per il momento è studio delle proposte delle aziende). Sono tre anni che sono lontana da quel mondo e non sembra che la considerazione per chi si occupa di assistenza clienti inbound sia migliorata, con gli anni.Al contrario. Se prima erano eccezioni i contratti diversi da quello delle Telecomunicazioni, ora…
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bernar-dino-galgano · 1 month ago
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Precarietà, Sfruttamento e la Guerra Silenziosa degli Inoccupati
Italia, il Paese degli Ultimi Siamo sempre gli ultimi. In un’Italia che sembra aver dimenticato i diritti dei lavoratori, la precarietà è diventata la norma, gli stipendi sono fermi agli anni ’90 e il costo della vita continua a salire. In questo scenario desolante, gli inoccupati combattono una guerra silenziosa contro lo sfruttamento e l’indifferenza. Il sistema italiano ha costruito la sua…
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icqitalia · 11 months ago
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Tanti auguri per la Festa dei Lavoratori!
Oggi è la Festa dei Lavoratori! Un giorno per ricordare le lotte per i diritti dei lavoratori e per celebrare il valore del lavoro in tutte le sue forme.
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pettirosso1959 · 9 months ago
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Se ai miei tempi andavamo ad una qualsiasi manifestazione sindacale con un cartello simile il padronato ci prendeva in parola. Ci avrebbero alesato e RETTIficato l'ano con loro sommo piacere.
Ops... Mi dicono dalla regia che lo hanno fatto lo stesso, anche senza cartello e anche senza aver sentito alcun dolore, la cosa buffa è che ne siamo stati contenti ogni volta che lo faceva: dall'accordo che eliminava il conteggio dei punti di contingenza dal TFR e l'abolizione delle festività fino al taglio dei tre punti di contingenza, dalla riforma Dini sulle pensioni fino allo stravolgimento dello Statuto dei Lavoratori (art. 18 e cassa integrazione).
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La metto qui...
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Dai "Diritti" ai "Retti" è stato un attimo.
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morenafanti · 1 year ago
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Perché parliamo spesso per slogan
L’immagine proviene da qui   Negli anni ’60, o meglio nel 1968, nacquero moltissimi slogan che venivano usati durante i cortei per scandire il passo di marcia e per divulgare i ‘nuovi’ pensieri. Gli studenti erano sempre in piazza e per le strade, le scuole erano occupate e c’era aria di rivoluzione. Sembrava dovesse scoppiare un vulcano, anche se poi non successe quello che alcuni avevano…
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unita2org · 1 year ago
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LA LOTTA PAGA. DELIVEROO E UBER EATS DEVONO VERSARE I CONTRIBUTI AI FATTORINI
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/10/20/news/rider-contributi-deliveroo-uber-sentenza-3509596/#:~:text=Deliveroo%20e%20Uber%20Eats%20dovranno,Milano%20con%20la%20sentenza%20n. Deliveroo e Uber Eats dovranno versare all’Inps milioni di euro di contributi per 28 mila rider in tutta Italia per il lavoro svolto dal 2016 al 2020. Lo ha deciso il tribunale di Milano con la sentenza n.…
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Assemblea dei frontalieri a Varese: il PPN chiede equità fiscale e tutela dei lavoratori transfrontalieri
Il Partito dei Frontalieri del Nord (PPN) ha recentemente organizzato un’assemblea a Varese per discutere delle sfide e delle opportunità che i lavoratori frontalieri affrontano quotidianamente. L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi lavoratori, rappresentanti sindacali e politici locali, tutti uniti dall’obiettivo comune di migliorare le condizioni di chi lavora oltre confine. Le…
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vittimenonlosiamotutti · 6 months ago
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Un Classico: anzichè togliere le erbacce, bruciamo pure tutto il raccolto.
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Chiaramente usano una motivazione vagamente condivisibile, di gente che si fa dare la NASPI e poi magari lavora in nero, per approvare una norma che non solo non limita il fenomeno di chi usa la NASPI come un extra reddito ma che peggiora le condizioni di tutti quelli che lavorano onestamente in condizioni già di merda.
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arcobalengo · 5 months ago
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Molti si chiedono perché detesto questa sinistra. La risposta è semplice: hanno sostituito i diritti sociali con quelli civili. In sostanza hanno tradito i lavoratori. Il sottoscritto era ai cancelli della Fiat nel 1980 assieme a Berlinguer con gli operai, oggi la Schlein è sul carro del gay Pride.
Marco Rizzo
Trova le differenze
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gregor-samsung · 1 month ago
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“ Per comprendere le dimensioni della tragedia in Ucraina è necessario risalire alle cause che determinarono il crollo economico, politico, culturale e sociale che ha visto il paese dividersi in due parti, che dal 2014 sono effettivamente in guerra. Il problema più grande della lacerazione dell’Ucraina non è riconducibile solo a ragioni etniche, esageratamente gonfiate e che in altre circostanze si ridurrebbero a una classica differenza regionale, diluita ulteriormente da una buona dose di ignoranza e di becero campanilismo. La spaccatura del sistema in Ucraina è dovuta soprattutto alle differenze che ci sono tra diverse culture del lavoro e organizzazione dell’impianto industriale. Mentre nelle regioni del Sudest, storicamente luoghi industrializzati, i sindacati sono forti – fattore sociale che non va assolutamente sottovalutato e che fa parte del quadro evoluzionistico della società del Donbass, dove la gente è abituata a legare il proprio destino alla realizzazione professionale presso le strutture industriali, e dove esiste una forma di aggregazione sindacale creata durante l’epoca sovietica – nelle regioni dell’Ovest questa mentalità è quasi assente, e prevale invece una visione più strettamente legata agli affari e alla speculazione, più vicina ai valori del capitalismo occidentale. Il confronto tra questi due mondi ha portato dai primi anni dell’indipendenza dell’Ucraina dall’URSS la società verso una spaccatura.
Gli oligarchi che privatizzarono le fabbriche e gli impianti industriali d’importanza strategica non erano veri e propri imprenditori, che di solito hanno la cultura e le capacità di gestire simili strutture, ma degli amministratori. Gli oligarchi ucraini sono in gran parte speculatori usciti dalla spartizione del paese tra bande criminali avvenuta negli anni Novanta. E se in Russia lo stesso fenomeno è stato fermato dalla politica autoritaria e dittatoriale di Putin, che riportò le strutture di importanza strategica sotto il controllo dello stato, eliminando, in pratica, gli oligarchi (spesso anche fisicamente), in Ucraina è avvenuto il contrario, ovvero l’oligarchia ha preso il controllo sullo Stato e di conseguenza ha iniziato a gestire gli impianti industriali in base ai propri interessi personali. Questo sistema, come ovvio, è risultato fallimentare perché, occupandosi soltanto del profitto e non avendo reali competenze per gestire al meglio un’industria, non ha investito nell’ammodernamento degli impianti, di fatto condannando il paese alla recessione. I prodotti ucraini non sono più concorrenziali rispetto ai prodotti di altri paesi. Ne consegue che nel tentativo di rimanere sul mercato, visti gli alti costi di produzione, i salari dei lavoratori sono stati ridotti, insieme ai loro diritti, fino a che la produzione è diventata insostenibile e l’intero impianto industriale è andato verso la totale rovina. Questa è una delle principali cause della mancanza di fiducia nel governo centrale da parte dei cittadini che vivono nelle zone industrializzate. “
Nicolai Lilin, Ucraina. La vera storia, Piemme (collana Saggi PM), Novembre 2022¹; pp. 65-66.
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sweetbearfan · 3 months ago
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Le illusioni dei millennials
Fino alla discesa in campo di Silvio Berlusconi, la realtà positiva prospettata era esattamente questa: un millennial avrebbe dovuto ereditare le stesse generali sicurezze sociali e civili delle generazioni precedenti; poi, le stesse generazioni precedenti hanno volutamente distrutto il futuro dei più giovani per continuare a garantire le proprie sicurezze consolidate in una realtà sociale mutata da una politica di destra senza più diritti per i lavoratori e nemmeno la certezza che nessuno potesse toccare i soldi depositati in banca.
Esiste una colpa di tutto questo (e precisi colpevoli): risiede nelle errate scelte politiche di una generazione anziana profondamente egoista, che da un lato ti aiuta quando sei in difficoltà all'interno della tua famiglia, ma pubblicamente considera i più giovani solo il motore attraverso il quale garantire i propri privilegi acquisiti in passato.
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