#concorso Carabinieri
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CONCORSO PER IL RECLUTAMENTO DI 626 ALLIEVI MARESCIALLI DEL RUOLO ISPETTORI DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Sono iniziate le procedure per la selezione e l’arruolamento di 626 Allievi Marescialli del Ruolo Ispettori dell’Arma dei Carabinieri e, con un successivo decreto, di ulteriori 24 Allievi Marescialli in possesso dell’attestato di bilinguismo.
Sono iniziate le procedure per la selezione e l’arruolamento di 626 Allievi Marescialli del Ruolo Ispettori dell’Arma dei Carabinieri e, con un successivo decreto, di ulteriori 24 Allievi Marescialli in possesso dell’attestato di bilinguismo. Gli aspiranti potranno presentare la domanda online fino al giorno 8 marzo attraverso il sito www.carabinieri.it nell’area concorsi, seguendo l’apposito…
#accertamenti psico-fisici#Alessandria today#Arma al servizio del cittadino.#Arma dei Carabinieri#arruolamento Carabinieri#bilinguismo#Brigadieri#Carriera Militare#composizione italiana#concorso 2025#concorso Carabinieri#concorso per giovani#Concorso pubblico#corso triennale#difesa nazionale#Diploma#diritto amministrativo#efficienza fisica#età concorsuale#Firenze#formazione giuridica#formazione militare#Forze dell&039;ordine#Google News#italianewsmedia.com#Legalità#Marescialli Carabinieri#opportunità di carriera#Pier Carlo Lava#presidio territoriale
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Carabinieri Forestali, indetto il concorso pubblico per 12 ufficiali con grado di Tenente
Carabinieri Forestali, indetto il concorso pubblico per 12 ufficiali con grado di Tenente #lavor #concorsopubblico #carabinieriforestali #concorsocarabinieriforestali
Livorno 19 giugno 2023 – Carabinieri Forestali, indetto il concorso pubblico per 12 ufficiali con grado di Tenente L’Arma dei Carabinieri ha indetto un concorso per l’ammissione di 12 Ufficiali, con il grado di Tenente, da inserire in servizio permanente nel ruolo forestale. Hai ancora quasi un mese di tempo per partecipare al concorso per diventare Tenente nel comparto forestale dell’Arma dei…

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Nel 2019, il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, viene ucciso a Roma con undici coltellate da due cittadini americani, Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth. Sentenza di primo e secondo grado: ergastolo. Qualche mese fa, gli Usa rimandano in Italia il surfista Chico Forti, condannato all'ergastolo, dopo forti pressioni del governo Meloni. Oggi, la Cassazione ha annullato quelle condanne per i due americani. Per Hjorth si dovrà rivedere il concorso in omicidio, per Elder la resistenza a pubblico ufficiale e le aggravanti. Se va proprio male male, avranno, al massimo, 14anni di carcere che tra benefici e buone condotte, diventeranno 5-6 anni. No, dai, non pensate male. Ma vi pare che questo governo di patrioti... grande sostenitore delle forze dell'ordine che ogni giorno rischiano la vita per difendere questo nostro Paese... no, no, dai, non pensateci nemmeno.
@ilpianistasultetto
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L'insegnamento - nella scuola dell'infanzia e primaria, quanto meno - è una delle professioni più sottovalutate che conosca.
Il percorso formativo impone diploma di maturità, laurea magistrale quinquennale a ciclo unico con abilitazione professionale, concorso di idoneità e nuova abilitazione (e magari bastasse superarne uno solo). Durante gli anni di formazione si devono sostenere e superare 30-40 esami che spaziano da fondamenti e didattica delle discipline a psicologia, pedagogia, neuropsichiatria. Si frequentano e si superano con valutazione 4 anni di tirocinio non retribuito. Si certifica la conoscenza della lingua inglese ad un livello non inferiore a C1. A questo, ogni anno si aggiunge la formazione obbligatoria con corsi e laboratori serali, per non parlare delle iniziative private con cui la persona dell'insegnante si documenta costantemente per accogliere i bisigni della classe.
Eppure sembra che nessuno si renda davvero conto delle competenze che si sviluppano per fare degnamente questo mestiere.
Mi è capitato di parlare con adulti dell'età dei miei genitori a cui abbiamo accennato il desiderio di andare all'estero e i loro comenti sono stati "e lei cosa può fare? andiamo là a insegnare italiano?". A poco è servito spiegare che l'abilitazione professionale e le competenze necessarie non cambiano se si cambia la lingua in cui si divulgano i contenuti. Ancor meno spiegare che l'insegnamento in lingua straniera (all'interno UE) fa parte della nostra formazione, che in Erasmus all'estero ho svolto la mia professione nella lingua del paese ospitante, che il livello di inglese che ci è richiesto è altissimo.
L'aspetto che mi delude di più è quando questi commenti arrivano da altri professionisti che gravitano intorno alla scuola e che con la scuola hanno a che fare di continuo. Quando una NPI mette in dubbio il mio lavoro con la classe e con il team perché il bambino non ha fatto i progressi che avrebbe voluto lei in SOLI tre mesi di scuola primaria, classe prima; quando mi chiede se uso strategie per prevenire le crisi e non quali, per coordinare i nostri sforzi - come se io provassi piacere a tornare a casa ogni giorno con morsi lividi graffi e il viso gonfio di schiaffi a cui su sua indicazione non reagisco per evitare un rinforzo del comportamento.
Abbiamo a che fare con famiglie che sono interdette alla scuola. Con genitori che ci minacciano, carabinieri che blindano le uscite "per sicurezza" e il consiglio di non allontanarci da sole o dare a parlare a familiari nei dintorni.
La scuola in cui lavoro promuove corsi di educazione all'affettività, corsi di genitorialità e spazi di ascolto. Eppure ci sono giorni in cui mi sento veramente demotivata e stanca di lottare contro i mulini a vento per una scuola che non può cambiare se la società non vuole che cambi.





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Tutto accade nella settimana del 23 maggio quando il paese ricorda il sacrificio del giudice Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo, degli agenti di scorta, uccisi dal tritolo mafioso a Capaci.
Ribadiamo un fatto non trascurabile, l’ex direttore del Sisde è stato processato nell’indagine trattativa stato-mafia, per la mancata cattura di Bernardo Provenzano e la perquisizione mai avvenuta del covo di Totò Riina, ma è sempre stato assolto. Alcuni elementi contenuti nell’invito a comparire erano già emersi negli altri procedimenti, ma nell’indagine fiorentina ce n’è sono di nuovi che saranno oggetto dell’interrogatorio di Mori, per ora rinviato. Secondo i pm Mori era al corrente del rischio stragista avendo avuto plurime anticipazioni, ma non ha fatto niente per evitarlo.
Lo avrebbe saputo «dal maresciallo Roberto Tempesta, del proposito di cosa nostra, veicolatogli dalla fonte Paolo Bellini, di attentare al patrimonio storico, artistico e monumentale della Nazione e, in particolare, alla torre di Pisa e, successivamente, da Angelo Siino, che lo aveva appreso da Antonino Gioè, da Gaetano Sangiorgi e da Massimo Berruti (ex manager berlusconiano e poi parlamentare di Forza Italia, morto nel 2018, ndr), durante il colloquio investigativo intercorso a Carinola il 25 giugno 1993, il quale gli aveva espressamente comunicato che vi sarebbero stati attentati al Nord», si legge nell’invito a comparire.
Quello che è chiaro in maniera esplicita e sarà oggetto dell’interrogatorio, Mori è già sentito un anno fa come persona informata sui fatti, è che i pm si sono rimessi a cercare riscontri intorno alla cosiddetta pista nera che vede convergere nella strategia stragista la mafia, l’eversione neofascista, i servizi deviati e la massoneria di Licio Gelli. Una pista già battuta, ma che non ha portato giudiziariamente a nulla di accertato.
Cosa c’è nel passato che unisce i mondi e incrocia Mori? Lo dettaglia il magistrato Roberto Tartaglia (dal 2022 distaccato a palazzo Chigi), nel 2018, durante il processo sulla trattativa stato-mafia (poi naufragato con l’assoluzione) descrivendo la carriera di Mori come costantemente contro le regole.
«I risultati “inimmaginabili” ai quali siamo arrivati su vicende, risalenti, ma importanti del passato di Mori servono a definire in maniera chiara e forte la geometria di un personaggio che poteva e può compiere di tutto». Il magistrato ricordava poi la carriera di Mori al Sid allora guidato da Vito Miceli, descritto come un servizio deviato e parallelo. Con il suo brusco allontanamento da Roma che, per il pm, era da ricondurre alla vicinanza di Mori, poi scoperta, con le azioni dell’organizzazione eversiva di destra Rosa dei Venti. Una ricostruzione che resta curriculum parallelo dell’ex generale, il quale, al contrario, ha sempre rivendicato la correttezza delle sue condotte.
C’è un ultimo incrocio, un’altra coincidenza che ci porta sempre a Firenze. I magistrati vogliono capire chi c’era dietro la fuga di notizie sulle rivelazioni del pentito Salvatore Cancemi che «parlava di quelli di sopra», chiaro riferimento a Silvio Berlusconi. Lo scoop fu pubblicato da Attilio Bolzoni e Giuseppe D’Avanzo su Repubblica nel 1994.
L’allora magistrata Ilda Boccassini, ora indagata per false informazioni ai pm, perché non ha rivelato quella fonte, aveva delegato l’indagine ai Ros, al comandante, Mario Nunzella, e al suo numero due, Mario Mori. Certi nomi, come i misteri, non passano mai.
Via - Infosannio
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mi pento di non aver fatto il concorso per entrare in polizia o carabinieri
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Nel maggio 2024 la rissa aggravata a Porto San Giorgio. I carabinieri denunciano otto giovani
PORTO SAN GIORGIO A seguito di una lunga e laboriosa attività di indagine, i militari della Stazione Carabinieri di Porto San Giorgio hanno identificato e denunciato otto persone, responsabili in concorso del reato di rissa aggravata. L’episodio è risalente al alla notte tra sabato 11 e domenica 12 maggio 2024, sul lungomare Antonio Gramsci di Porto San Giorgio, nei pressi di piazza…
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Nuova denuncia per la maxi truffa finanziaria che coinvolge due operatori nell’Oristanese
Nuova denuncia per alcuni esponenti del gruppo di operatori finanziari accusato di una maxi truffa di circa 5 milioni di euro, attraverso il cosiddetto “Schema Ponzi”, un meccanismo ritenuto dagli inquirenti privo di garanzie e svantaggioso per gli investitori. I carabinieri di Senorbì hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, per truffa in concorso, quattro broker finanziari, originari rispettivamente di San Vero Milis, Villacidro, Pordenone e Cagliari.
I due commercianti avevano affidato loro rispettivamente 6.560 e 8.800 euro per prodigiosi investimenti finanziari, mediante acquisto di certificati di deposito sul mercato internazionale, che avrebbero dovuto fruttare interessi mensili del 5% della quota versata, cosa mai avvenuta.
Gli investimenti erano stati effettuati tra il giugno 2017 e il giugno 2018.
Lo scorso mese di febbraio erano stati 450 i risparmiatori che si erano fatti avanti chiedendo la costituzione di parte civile, attraverso i propri legali, al Tribunale di Cagliari, per il procedimento a carico dell’ex consulente finanziario Roberto Diomedi, originario di Sinnai. Diomedi è accusato di aver truffato gli investitori che sottoscrissero i piani finanziari con le sue società. Sul banco degli imputati, a vario titolo, anche l’ex ciclista professionista di origini venete e ora a San Vero Milis, Gianni da Ros, 35 anni, sua moglie, Erika Lecca, e Valentino Deidda, 39 anni, residente a Villacidro.
Secondo le conclusioni delle indagini della Guardia di finanza ci si troverebbe di fronte a una truffa di circa 5 milioni di euro.
Roberto Diomedi era stato arrestato la primavera scorsa al rientro in Italia.
All’epoca aveva respinto l’accusa di essere un truffatore ed anzi si era detto pronto a liquidare gli investitori che sottoscrissero i piani finanziari con le sue società.
Dal canto suo l’ex ciclista Gianni da Ros, che corse una stagione con la squadra Liquigas, si era difeso dicendo di essere stato lui stesso truffato e di non aver nulla a che vedere col maxi raggiro contestato alla società Bolton First Credit riconducibile a Roberto Diomedi.
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Catania: scoperta centrale di spaccio a San Giorgio, due arresti
Catania: scoperta centrale di spaccio a San Giorgio, due arresti
Continua l’impegno dei Carabinieri di Catania nella lotta allo spaccio di stupefacenti. Nel quartiere San Giorgio, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Piazza Dante hanno arrestato un 27enne e un 20enne, entrambi catanesi, con l’accusa di spaccio di droga in concorso. L’indagine è partita dopo segnalazioni che indicavano un’intensa attività di spaccio in un appartamento della zona. I…
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Mazara del Vallo: Tre Giovani Arrestati per Tentato Omicidio

A Mazara del Vallo, i carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Marsala su richiesta della Procura, nei confronti di tre giovani di 18, 21 e 26 anni. I ragazzi sono accusati di tentato omicidio aggravato in concorso e di porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. L'episodio risale alla notte tra il 25 e il 26 giugno, quando un giovane è stato portato d'urgenza al pronto soccorso con gravi ferite da taglio, una frattura del setto nasale e alcune costole rotte. Le indagini hanno permesso di ricostruire i fatti grazie alle testimonianze raccolte e all'analisi dei telefoni cellulari degli indagati. Gli investigatori hanno scoperto che i tre giovani avrebbero aggredito e accoltellato la vittima al torace e all'addome. Sul telefono di uno degli arrestati è stato trovato il video dell'accoltellamento, prova determinante per l'accusa. Uno degli indagati, già agli arresti domiciliari per altri reati, è stato trasferito al carcere di Trapani, mentre gli altri due sono stati posti agli arresti domiciliari. Read the full article
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OGGI 16 MAGGIO,
ITALIANO RICORDA…
1988
TERRITORIO METROPOLITANO
A MESTRINO (PADOVA) IN UN CONFLITTO A FUOCO CON DEI RAPINATORI BRACCATI DAI CARABINIERI VIENE GRAVEMENTE FERITO IL CAPITANO DEI CARABINIERI PAOLO ROTA GELPI MBVM
Alle dieci e quaranta, mentre PADOVA è percorsa in lungo e in largo dalle Forze dell'Ordine per via dell’uccisione di un Poliziotto da parte di due banditi, a GRUMOLO delle ABBADESSE, un paese appena al di là del confine con la Provincia di VICENZA, tre banditi assaltano la filiale della Banca Cattolica.
Su una Lancia Thema si dirigono verso PADOVA, ma i Carabinieri intercettano i rapinatori in fuga. Nasce un inseguimento che si conclude quando i tre banditi abbandonano l'auto.
I tre fuggono attraverso i campi, cercano di salire sul viadotto dell'Autostrada e poi si rifugiano in una vicina galleria ferroviaria, sempre tallonati dai Carabinieri.
Il Comandante della locale Compagnia Carabinieri, il Capitano Paolo Rota Gelpi, 31 anni ex Allievo dell’Accademia Militare di MODENA, entra per primo nella galleria e uno dei banditi gli spara ferendolo ad una vertebra cervicale.
Lui stesso e i suoi uomini rispondono al fuoco.
Il bandito, sentendosi ormai senza scampo, si suicida con la propria arma.
Gli altri due gangster fuggono, i colleghi del Capitano soccorrono l'Ufficiale che dovrà successivamente subire un delicato intervento chirurgico.
Il rapinatore morto suicida verrà identificato come Battista Tombolato di 35 anni.
Era detenuto a Bologna per rapina e aveva avuto un permesso di 15 giorni “Per buona condotta”.
Per l’eroico comportamento al Capitano Paolo Rota Gelpi, nato a BERGAMO il 20 febbraio 1957, Capitano effettivo alla Legione Carabinieri di PADOVA, verrà concessa la Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione:
“Comandante di Compagnia territoriale, in occasione di rapina a mano armata in danno di un istituto di credito, mettendo in luce spiccate doti di animatore ed alta professionalità, organizzava tempestivamente, capeggiandoli, articolati servizi di ricerca che portavano alla localizzazione in una galleria ferroviaria di uno dei malfattori. Fatto segno proditoriamente a colpi di pistola, reagiva con le armi in dotazione e, benché seriamente ferito, continuava intrepidamente nell'azione con il concorso di tre militari finché il rapinatore, ormai senza scampo, si suicidava per evitare la cattura. L'operazione si concludeva con il recupero dell'intera refurtiva ed il sequestro di una pistola. - MESTRINO (PADOVA), 16 maggio 1988”.
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Concorso per il reclutamento di 65 Allievi Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri: aperte le candidature
Un'opportunità per i giovani che aspirano a un futuro nell’Arma: requisiti, modalità e percorso formativo.
Un’opportunità per i giovani che aspirano a un futuro nell’Arma: requisiti, modalità e percorso formativo. Roma, 17 dicembre 2024 – Sono ufficialmente aperte le procedure per il concorso di reclutamento di 65 Allievi Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri in servizio permanente. L’iniziativa offre ai giovani italiani l’opportunità di intraprendere una carriera prestigiosa al servizio della…
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Carabinieri, Rispoli “Importante educare al rispetto per l’ambiente”
22 Aprile 2024 ROMA (ITALPRESS) – “E’ importante l’educazione su valori molto importanti come il rispetto della terra che vuol dire rispettare dei beni che appartengono a tutti”. Lo ha detto Andrea Rispoli, Comandante delle Unità forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri, in occasione della 15a edizione di “Obiettivo Terra” 2024, il concorso fotografico nazionale dedicato alla…
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A PALERMO IN MANETTE MIMMO RUSSO DI FRATELLI (MASSONI) D'ITALIA
di Redazione Ieri i carabinieri hanno arrestato il consigliere comunale palermitano Mimmo Russo di Fratelli d’Italia. L’arresto è stato coordinaro dalla DDA di Palermo guidata dal procuratore Maurizio de Lucia. Mimmo Russo, noto referente dei precari palermitani, è stato accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio politico-mafioso e inoltre perché i fascisti non…
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Latitanza Matteo Messina Denaro, arrestati tre insospettabili
Nuova operazione del Ros dei carabinieri coordinata dalla Dda di Palermo.
Nuovo colpo alla rete che ha protetto Matteo Messina Denaro durante la latitanza. I carabinieri del Ros hanno arrestato per associazione mafiosa l’architetto Massimo Gentile e il tecnico radiologo dell’ospedale di Mazara del Vallo Cosimo Leone e per concorso esterno in associazione mafiosa Leonardo Salvatore Gulotta. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia,…

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Rapina impropria al supermercato: due persone denunciate I Carabinieri della Stazione di Magione, a conclusione delle indagini esperite a seguito della denuncia sporta dai dipendenti e dal direttore di un su...
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