#percorso formativo Modena
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Concorso per il reclutamento di 65 Allievi Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri: aperte le candidature
Un'opportunità per i giovani che aspirano a un futuro nell’Arma: requisiti, modalità e percorso formativo.
Un’opportunità per i giovani che aspirano a un futuro nell’Arma: requisiti, modalità e percorso formativo. Roma, 17 dicembre 2024 – Sono ufficialmente aperte le procedure per il concorso di reclutamento di 65 Allievi Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri in servizio permanente. L’iniziativa offre ai giovani italiani l’opportunità di intraprendere una carriera prestigiosa al servizio della…
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Modena: la filosofia con i bambini arriva sui banchi di scuola
Modena: la filosofia con i bambini arriva sui banchi di scuola. Dall'esperienza di Piccole ragioni nasce Immagini per il futuro, progetto di Comune e Fondazione San Carlo, per portare il pensiero filosofico dall'infanzia alla scuola media. Cosa accadrebbe se, anziché a scienziati, economisti, ingegneri e sociologhi, affidassimo a bambini e adolescenti il compito di mettere a fuoco il futuro? Sul modo in cui bambini e ragazzi immaginano, riflettono e si rapportano con l'avvenire si concentrerà "Immagini per il futuro", il nuovo progetto di Fondazione San Carlo e Comune di Modena. Sulla scorta dell'esperienza di "Piccole ragioni", che ha portato la Filosofia con i bambini nelle scuole d'infanzia della città stimolando nei più piccoli la riflessione su ciò che li circonda, il confronto e il rispetto per l'altro e per l'ambiente, il percorso promosso da Fondazione San Carlo e Comune fa un ulteriore passo avanti puntando a portare lo sviluppo del pensiero critico attraverso la pratica filosofica tra gli alunni delle scuole primarie, fino agli studenti delle secondarie di primo grado. Avviata a Modena già nel 2010, la pratica della filosofia con i bambini ha conosciuto negli ultimi anni una notevole diffusione in Italia e all'estero; i laboratori filosofici possono essere, infatti, un efficace avviamento allo sviluppo del pensiero critico, al superamento di pregiudizi e stereotipi consolidati e alla conquista dell'autonomia individuale. Negli ultimi anni il progetto educativo Piccole ragioni è stato allargato anche ai docenti di scuola primaria attraverso un progetto formativo. Con la convenzione triennale approvata nei giorni scorsi, Fondazione e Comune si impegnano a sviluppare "Immagini per il futuro", la nuova proposta di Piccole ragioni finalizzata alla promozione di percorsi formativi di continuità verticale e orizzontale, che si rivolgono dalla fascia 06 anni fino alle scuole medie. "In collaborazione con Fondazione San Carlo – afferma l'assessora all'Istruzione Grazia Baracchi - proseguiamo il progetto Piccole ragioni strutturandolo sempre meglio, sia all'interno del sistema integrato 06 sia come progetto di continuità verticale con la scuola primaria, dopo la sperimentazione che si è conclusa a novembre 2023. Piccole ragioni promuove un'idea di bambino pensatore, in grado di intervenire in una discussione, di formulare ipotesi e trovare soluzioni per una domanda, un tema, una questione aperta. I bambini e le bambine – continua l'assessora - assumono quindi il ruolo di protagonisti nelle attività didattiche a cui partecipano, dal momento che si ascoltano i loro punti di vista, si accettano i loro dubbi e le loro esitazioni e si esalta l'uso dell'immaginazione e della creatività, sempre all'interno di regole condivise dall'intero gruppo. Con Piccole Ragioni i bambini sono protagonisti dei percorsi d'apprendimento". Le attività filosofiche proposte si concentreranno sui bisogni, aspirazioni e desideri di bambini e ragazzi per il futuro. Quali gli aspetti della società in cui vivono che vorrebbero cambiare; quali le invenzioni che, secondo loro, hanno cambiato il mondo e quali inventerebbero per migliorarlo. Qual è in definitiva il loro orientamento verso il futuro. "Da quasi quindici anni - spiega Giuliano Albarani, presidente della Fondazione Collegio San Carlo - la Fondazione porta avanti una propria proposta originale sulla filosofia con i bambini. Nel corso del tempo sono state messe a punto una pluralità di iniziative, che pongono al centro i più piccoli, considerati come pensatori in grado di esprimere il proprio punto di vista sul nostro presente. In particolare, sono due i progetti che hanno dato continuità nel tempo a questo lavoro, entrambi possibili grazie alla fondamentale collaborazione di altre istituzioni del territorio: si tratta di FilosoFare, organizzato dal 2015 con la Fondazione di Modena e il Polo Bibliotecario Modenese, e di Piccole ragioni, realizzato fin dal 2010 con il Comune di Modena e che nei prossimi tre anni continuerà a far dialogare generazioni diverse, assumendo una nuova veste e ampliando il proprio raggio d'azione, con conferenze, corsi di formazione, podcast e laboratori".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Chi sono
Sono Roberta, vivo in provincia di Modena.
Al mio percorso formativo, cominciato nel 2006, appartengono diverse discipline, ma tutte trovano un senso armonioso nella parola Racconto.
Innanzitutto il Racconto del corpo che riceve il tocco. La nostra biologia, la postura, la pelle sono la nostra biografia e grazie all’incontro con il massaggio ayurvedico ho potuto accedere a questo “livello” del racconto, fatto di con-tatto e di attenzione.
Altre tecniche di massaggio come il Thai, il Californiano e la riflessologia plantare mi hanno permesso di approfondire questo ascolto silenzioso del corpo, per approdare poi ad un altro tipo di narrazione.
Siamo un’unità mente-corpo in cui il fuori mostra il dentro: i nostri vissuti, pensieri ed emozioni parlano di noi e ci rendono le persone che siamo, in un continuo scambio di informazioni fra le varie dimensioni di un sistema che è dinamico e dotato di un grandissimo potenziale di cambiamento.
Era dunque naturale aprirsi alla parola e all’ascolto veri e propri, sia nel colloquio individuale che nel lavoro di gruppo. Ho sperimentato in prima persona che la guarigione inizia nel momento in cui mi autorizzo a dire a me stessa, accedo al racconto di come veramente mi sento e di chi voglio essere e lo condivido. La guarigione è la capacità di una nuova narrazione, partendo dal riconoscimento di ciò che è. Abbandonare un strada non sentita e orientare lo sguardo in modo nuovo.
Da qui la sperimentazione coi Tarocchi e la formazione in Facilitazione Esperta e Costellazioni Famigliari.
Quando l’orecchio si affina, diventa un occhio (Rumi)
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ATTIVITÀ IN ACCADEMIA MILITARE
MODENA. CONCESSA LA CITTADINANZA ONORARIA DI MODENA ALL’ACCADEMIA MILITARE
Un Consiglio Comunale straordinario lunedì 18 ottobre per sottolineare il valore della presenza in città dell’Istituzione.
Parteciperanno i Generali Davide Scalabrin e Rodolfo Sganga rispettivamente Comandante subentrante e cedente dell'istituto
All’Accademia militare verrà conferita la cittadinanza onoraria di Modena, a sottolineare il valore della presenza in città da oltre un secolo dell’istituzione che oggi forma gli ufficiali dell’Esercito italiano e dell’Arma dei Carabinieri.
Per il conferimento dell’onorificenza, che richiama i legami di amicizia e la collaborazione sempre più stretta tra l’Accademia, il Comune, l’Università e i diversi soggetti della società civile, è stato convocato per lunedì 18 ottobre, alle 17, un Consiglio comunale straordinario al quale parteciperanno sia il prossimo comandante, il Generale di Brigata Davide Scalabrin, sia l’attuale comandante dell’Accademia, il Generale di Divisione Rodolfo Sganga .
Dopo l’introduzione del presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi, sarà il sindaco Gian Carlo Muzzarelli a illustrare le motivazioni della cittadinanza onoraria. Sono previsti gli interventi di tutti i capigruppo in Consiglio comunale.
Il provvedimento richiama il valore della storica presenza dell’istituzione militare in città (la sede si trova nel Palazzo Ducale di piazza Roma), come parte integrante del suo tessuto sociale, e “i forti vincoli di amicizia e di solidarietà esistenti tra l’Amministrazione comunale e l'Esercito italiano che l'Accademia militare rappresenta: donne e uomini con elevatissima preparazione professionale, impareggiabile dedizione, profondo senso di responsabilità, che nel nome degli ideali di libertà e democrazia continuano a scrivere storie di coraggio e di grande umanità”.
Ricordata la storia dell’Accademia, che è erede della storica Reale Accademia Sabauda fondata a Torino nel 1677 e sottolineato che si tratta del più antico Istituto di istruzione militare al mondo, a cui compete in via esclusiva la formazione di base dei futuri ufficiali dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri, nella delibera si sottolinea come da quest’anno il biennio di studi viene implementato con un ulteriore anno che si svolge a Modena, prima del ciclo formativo di specializzazione.
Negli ultimi anni l’Accademia Militare, inoltre, ha collaborato a numerose manifestazioni, anche a carattere internazionale, contribuendo “in modo essenziale alla promozione dell’immagine della città di Modena nel mondo” e alla conoscenza del suo patrimonio culturale, storico e architettonico a partire da Palazzo ducale.
Da vent’anni Comune e Accademia, per esempio, grazie a un protocollo d’intesa periodicamente rinnovato, garantiscono la possibilità di visite turistiche al Palazzo (sospese nel periodo Covid, riprenderanno nelle prossime settimane), mentre dal 2016 è stata introdotta la cerimonia dell’alzabandiera in piazza Roma, sempre molto partecipata dai cittadini.
Nei giorni scorsi, inoltre, è stata presentata l’Associazione sportiva dilettantistica Esercito Accademia Militare e sono stati inaugurati alcuni impianti riqualificati che saranno disponibili anche per gli sportivi modenesi che, quindi, si alleneranno a fianco degli allievi ufficiali.
Il provvedimento per il conferimento della cittadinanza onoraria ricorda anche il ruolo svolto dall’Accademia Militare nel percorso che ha portato alla nascita del Tricolore. Una lapide sulla facciata di Palazzo Ducale ricorda che fu proprio in quella sede, il 21 gennaio 1797, che i colori verde, bianco e rosso furono scelti come Vessillo di Stato dal Congresso della Repubblica Cispadana.... ben fatto 🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹 #UnaAcies
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Corso di formazione gratuito: sostenere e valorizzare i giovani caregiver. Percorso formativo per assistenti sociali, psicologi, insegnanti ed educatori, Modena, 24.01.2019
Corso di formazione gratuito: sostenere e valorizzare i giovani caregiver. Percorso formativo per assistenti sociali, psicologi, insegnanti ed educatori, Modena, 24.01.2019
Vuoi saperne di più sui giovani caregiver e su come supportarli? Partecipa a questo corso di formazione gratuito!
NB: se sei un’assistente sociale, ricorda che per te sono stati riconosciuti 3 crediti formativi dall’Ordine degli Assistenti sociali dell’Emilia Romagna.
via Corso di formazione gratuito: sostenere e valorizzare i giovani caregiver (Modena, 24.01.2019)
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Modena: corso gratuito e stage Operatore Punto Vendita
L’ente formativo COM2 Srl organizza un corso gratuito per operatore di punti vendita. Al termine del percorso è previsto uno stage in azienda. Ecco come iscriversi.
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Grande partecipazione (27 consiglieri su 32) per la prima seduta del percorso formativo voluto dal presidente Poggi https://ift.tt/2MeZhcy
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PORTO SAN GIORGIO – Il sindaco Nicola Loira ha salutato questa mattina in teatro Raina Kabaivanska, soprano tra i più acclamati al mondo. Sarà a Porto San Giorgio fino a sabato 8 luglio ad insegnare nella Summer masterclass di “Armonie della sera”.
Il percorso formativo è destinato a giovani talenti ed artisti emergenti italiani e stranieri e si propone di approfondire il repertorio, la tecnica e gli aspetti interpretativi. Numerosissimi sono le onorificenze ed i premi che costellano la prestigiosa carriera della docente ritirati in varie parti del globo, decine le collaborazioni con i “mostri sacri” della lirica.
Kabaivanska ha giudicato positivamente l’accoglienza ricevuta ed è rimasta favorevolmente impressionata dall’acustica del teatro. Con lei anche il collaboratore al pianoforte Paolo Andreoli e il direttore artistico Marco Sollini. Alla prestigiosa masterclass partecipano gli artisti Claudia Sasso, Kim Eunhee, Silvia Cafiero, Sunah Cho, Eva Jeong, Jeonghyeok Seo e Ji Eun Park.
Hanno già nel loro curriculum significative esperienze di studio a Como, Piacenza, Modena, Milano e Perugia: durante il colloquio con il sindaco hanno espresso il piacere della presenza in città che permette loro di trovare anche piacevoli momenti di riposo.
L’assessore alla Cultura Elisabetta Baldassarri incontrerà Raina Kabaivanska nella giornata di domani. La prossima settimana è previsto l’arrivo di Jana Bouskova, altra figura di rilievo internazionale, la quale terrà lezioni di arpa dal 9 al 14 luglio.
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Modena, quando divulgazione scientifica e didattica diventano un gioco
Modena, quando divulgazione scientifica e didattica diventano un gioco. "Il gioco come strumento per la divulgazione, disseminazione e didattica delle Scienze" e "Gioco e didattica delle scienze" sono i due corsi promossi da Multicentro Educativo Sergio Neri del Comune di Modena (MeMo) e Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche di Unimore in collaborazione con Museo Gemma e Ludo Labo. Entrambi sono rivolti agli insegnanti della Scuola primaria e secondaria. Il primo, di carattere divulgativo, si terrà il 19 gennaio ed è aperto anche a tutta la cittadinanza. Il secondo, che partirà il primo febbraio, prevede cinque appuntamenti con esperti di gioco e di didattica scientifica. Inoltre, il 20 gennaio è previsto un appuntamento dedicato ai giochi scientifici della ludoteca di Memo al quale possono partecipare adulti e bambini dai 6 anni in su. "Il gioco rappresenta una forma didattica estremamente innovativa in grado di sviluppare competenze in diversi ambiti – afferma l'assessora a Istruzione e Formazione, Sport e Pari opportunità Grazia Baracchi - Per questo già da diversi anni, il Settore investe sul tema organizzando itinerari didattici e corsi di formazione per insegnanti e educatori. In quest'ottica, all'interno della biblioteca di MeMo, è stata creata una ludoteca con giochi selezionati per uso didattico, che ogni anno aumenta il proprio patrimonio e approfondisce temi diversi: mentre l'anno scorso abbiamo lavorato sul tema della storia, quest'anno sarà interamente dedicato alle scienze. Tutti i materiali sono disponibili al prestito non solo per le scuole ma anche per le famiglie". "I giochi non sono solo una forma di divertimento ed evasione, ma rappresentano anche potenti strumenti contemporanei di comunicazione, utili per trasmettere contenuti scientifici difficili e complessi sia nella divulgazione che nell'insegnamento, nonché per mantenere sempre attiva la propria curiosità culturale. Gli eventi in programma – afferma la professoressa Annalisa Ferretti, presidente del Consiglio di Interclasse di Scienze Naturali e Didattica e Comunicazione delle Scienze di Unimore - rappresentano una formidabile occasione di confronto per cittadini, studenti e, soprattutto, insegnanti con illustri esperti nell'ambito della comunicazione e divulgazione delle Scienze". In particolare, venerdì 19 gennaio dalle 14.30 alle 18.30 a Memo, in viale Barozzi 172, è in programma la conferenza e tavola rotonda aperta a tutta la cittadinanza, per discutere del ruolo del gioco nella divulgazione, disseminazione e didattica delle scienze. L'evento, aperto dai saluti dell'assessora Grazia Baracchi, vedrà intervenire Michele Bellone (giornalista scientifico, editor Codice Edizioni, coordinatore scientifico del Festival delle Scienze di Roma), Sara Ricciardi (ricercatrice Inaf – Oas, Adjunct Professor Department of Education "Giovanni Maria Bertin" Università di Bologna, coordinatrice nazionale del gruppo di lavoro su apprendimento creativo, tinkering e gioco), Graziano Ciocca (divulgatore scientifico, presidente e fondatore di Gecologia), Matteo Bisanti (ricercatore Unifi, esperto di giochi e di gioco di ruolo), Christian Lavarian (mediatore scientifico, curatore della sezione Astronomia del Muse di Trento); modera Andrea Ligabue (esperto di giochi, Game Science Research Center, Unimore). Inoltre, sabato 20 gennaio dalle 15 alle 18 è prevista un'apertura speciale della Ludoteca di Memo con attività di gioco a tema scientifico rivolte a tutta la cittadinanza. Giovedì 1 febbraio, alle 17, sempre a Memo prenderà il via il percorso formativo per insegnanti della Scuola primaria e secondaria sull'utilizzo del gioco come strumento per la didattica e divulgazione delle Scienze. Relatori del primo appuntamento "Il gioco strutturato per la Didattica delle Scienze - Introduzione teorica e laboratorio di gioco con giochi a tema scientifico" saranno Andrea Ligabue e Matteo Bisanti. L'incontro successivo, "La scienza dietro la creazione di giochi-Aspetti scientifici della creazione di un gioco: dai materiali alle meccaniche e dinamiche" con Elisa Leoni, si svolgerà mercoledì 7 febbraio dalle 15 alle 17.30 al Museo Universitario Gemma, in Largo Sant'Eufemia 19. Poi il corso torna a MeMo: il 15 febbraio per "Tinkering ovvero la coraggiosa arte di sbagliare. Introduzione teorica e laboratorio pratico sull'uso del tinkering nella didattica" con Sara Ricciardi; il 22 febbraio sarà la volta di "Il gioco strutturato nella Didattica delle Scienze - gioco ed evoluzione - Laboratorio di didattica ludica con giochi a tema evoluzione" con Andrea Ligabue e Matteo Bisanti; infine il 29 febbraio con "Il gioco strutturato nella Didattica delle Scienze - gioco e scienze - Laboratorio di didattica ludica con giochi a tema dalle Scienze Naturali alla Biologia". Per iscrizioni: https://mymemo.comune.modena.it/ ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Modena, "nati per leggere" protocollo per rafforzare il progetto
Modena, "nati per leggere" protocollo per rafforzare il progetto Ascoltare la voce dei genitori che leggono storie, condividendo le prime letture in un abbraccio con i loro figli, è un'abitudine che rinforza l'affetto e la relazione e, allo stesso tempo, una pratica che aiuta lo sviluppo cognitivo dei bambini e aiuta a prevenire la povertà educativa. Parte da questo presupposto "Nati per leggere" il programma nazionale promosso dall'alleanza tra l'Associazione italiana bibliotecari, l'Associazione culturale pediatri e il Centro per la salute del bambino che da 25 anni diffonde la lettura nelle famiglie con bambini da zero a sei anni. Nel territorio modenese "Nati per leggere" è attivo già dal 2003 e sarà ulteriormente rafforzato con l'adozione del protocollo d'intesa sottoscritto questa mattina, sabato 13 gennaio, alla biblioteca Delfini, da tutti i soggetti che in provincia partecipano alla promozione della lettura per i piccolissimi. Alla firma partecipano il Polo bibliotecario modenese gestito dal Comune di Modena rappresentato dalla direttrice Debora Dameri, Azienda Usl con il direttore del Dipartimento di Sanità pubblica Davide Ferrari e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena con il direttore generale Claudio Vagnini, Ospedale di Sassuolo rappresentato dal direttore generale Stefano Reggiani e dalla pediatra Alessandra Messori, Associazione culturale pediatri con la dottoressa Jennifer Chiarolanza e il dottor Claudio Mangialavori, Federazione italiana medici pediatri, con la dottoressa Silvia Cattani, e Sindacato medici pediatri con il dottor Francesco Antodaro, la sezione Emilia Romagna dell'Associazione italiana biblioteche, rappresentata dal presidente Paolo Tinti, dalla consigliera nazionale Roberta Turricchia e da Silvia Cuppini, referente del programma in Emilia Romagna. All'incontro ha partecipato anche l'assessore alla Cultura del Comune di Modena Andrea Bortolamasi. "Nati per leggere" nel modenese coinvolge tutti i sistemi bibliotecari territoriali e i distretti sanitari: un gruppo di coordinamento tra bibliotecari e pediatri progetta interventi di lettura, realizzati da operatori e volontari, nei diversi ambiti di incontro tra i servizi e le famiglie con bambini fino a 6 anni come i corsi nascita, i consultori, i centri vaccinali, le case della salute, i centri per le famiglie, le pediatrie degli ospedali e, naturalmente, le biblioteche. Dei progetti locali fanno parte gruppi di volontarie e volontari (genitori, nonne e nonni, ma anche studenti ed educatori) che, dopo un percorso formativo gratuito coordinato dai bibliotecari (con il sostegno della Regione Emilia Romagna), propongono la lettura in modo giocoso e coinvolgente per i genitori con l'obiettivo di farla diventare una pratica quotidiana. Tra le iniziative cittadine ci sono la rassegna "Bebè ti ascolto", allo spazio bebè della Delfini, che propone appuntamenti per i più piccoli (da zero a 18 mesi, e da 18 mesi ai tre anni) e i loro genitori curati dalle bibliotecarie e dalle volontarie che nell'edizione 2024 riparte il 20 gennaio e prosegue fino al 24 febbraio, e "Nati per leggere primavera", incontri per vivere la lettura in famiglia che si svolgono alla Delfini, nelle biblioteche decentrate, nei parchi e nei luoghi di salute con le volontarie e gli operatori specializzati nella lettura "a bassa voce", cioè non teatrale ma dialogante e coinvolgente (informazioni al link ). Incontri per scoprire nuovi libri e far conoscere a mamme e papà i servizi bibliotecari si svolgono anche al Centro vaccinale di Modena, due mattine alla settimana, e al Villaggio per crescere, lo spazio per le famiglie più fragili che frequentano il mercato Portobello. E ormai consolidata, e molto amata, è anche la Biblioteca della strega Teodora, che si trova nel reparto di Pediatria del Policlinico per la lettura ai piccoli ricoverati. Partendo da anni di esperienza, il Protocollo ha l'obiettivo di integrare ulteriormente la progettazione delle attività anche attraverso l'istituzione di un tavolo di coordinamento provinciale di tutti i soggetti che consentirà di realizzare progetti più estesi e duraturi nel tempo e di avviare azioni sistematiche tra le quali, per esempio, la presentazione alle future mamme e papà che partecipano ai corsi nascita del valore della voce materna e paterna che canta e racconta tra le buone pratiche per la crescita del bambino. Il Protocollo prevede, inoltre, che tutti i soggetti firmatari garantiscano ai propri operatori e volontari un'adeguata formazione su "Nati per leggere".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Modena, in piazza Matteotti il nuovo punto di “Città sociale e sicura”.
Modena, in piazza Matteotti il nuovo punto di “Città sociale e sicura”. In piazza Matteotti è entrato in funzione il nuovo presidio "Città sociale e sicura". L'attivazione del presidio, in questa fase in via sperimentale, collocato nel chiosco un tempo adibito a edicola, è avvenuta sabato 30 dicembre, a ridosso del Capodanno, quando si presume che eventi organizzati e festeggiamenti porteranno in centro un gran numero di persone. Il nuovo punto Città sicura si aggiunge quindi al presidio rafforzato che sarà esercitato da Polizia locale e Forze dell'Ordine. All'inaugurazione erano presenti il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, l'assessore alla Legalità Andrea Bosi, la vicaria del comandante della Polizia locale Annalisa Giunti, oltre ad alcuni operatori del Comando di via Galilei e a una rappresentanza dei volontari delle associazioni Narxis, Fare Ambiente, Gel e Associazione Nazionale Carabinieri che collaboreranno all'attività del presidio. Grazie alla nuova struttura è possibile rafforzare la presenza istituzionale e il presidio informale del territorio che valorizza l'integrazione tra le attività comunali decentrate, la polizia di prossimità, le forme di aggregazione delle associazioni e del volontariato, con funzioni di prevenzione, informazione e controllo. In questa prima fase, che coincide con le festività, il punto Città sicura di piazza Matteotti sarà aperto dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 22, venerdì dalle 11 alle 24 e nelle giornate di sabato e domenica dalle 10 alle 24. Nel chiosco si alterneranno operatori della Polizia locale e Volontari della sicurezza e, in una seconda fase programmata per la seconda metà di gennaio, anche addetti dell'Urp (Ufficio relazioni con il pubblico). La predisposizione della struttura, acquistata dal Comune di Modena, con funzioni di prevenzione, informazione e controllo era stata inserita nell'ottava variazione di bilancio. Con il primo intervento di adeguamento, fatto prima di Natale, sono stati ristrutturati i servizi igienici, realizzato l'impianto di riscaldamento e predisposte due postazioni con pc e monitor da cui gli operatori possono vedere le immagini live riprese dalle telecamere del sistema di videosorveglianza cittadina. I lavori di infrastrutturazione hanno inoltre consentito di installare nel chiosco una telecamera di ultima generazione con una visione a 180 gradi della zona, già collegata al sistema di videosorveglianza cittadino, che si aggiunge alle tre già in funzione sulla piazza. Infine, a metà gennaio sarà allestita la nuova struttura al posto di quella attuale, e attivato anche un citofono di emergenza collegato con la Sala operativa della Polizia Locale. I costi per i lavori di adeguamento della struttura, per una spesa complessiva che, considerando anche la seconda tranche dell'intervento, ammonterà a 46mila euro, sono finanziati, unitamente ad altri azioni, dal Fondo nazionale per la promozione della legalità che ha complessivamente assegnato a Modena 66 mila euro. Con le risorse del Fondo per la promozione della legalità, che Modena si è aggiudicata, si è potuto sviluppare il progetto presentato dall'ufficio Legalità e sicurezze, che ha previsto un avviso pubblico per progetti e percorsi educativi finalizzati a promuovere la cultura della legalità rivolti agli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado. Obiettivo è appunto coinvolgere i ragazzi in percorsi di sensibilizzazione e promozione della cultura della legalità e di cittadinanza attiva. E, in particolare, verrà realizzato, insieme ad associazione Avviso Pubblico, Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione, anche un percorso formativo rivolto a ordini professionali, componenti del Tavolo Legalità, educatori e insegnanti delle scuole di primo e secondo grado.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Modena: evento conclusivo del progetto “Respiri di pace”, pomeriggio di giochi per i giovani in Piazza Natale Bruni
Modena: “Respiri di pace”, pomeriggio di giochi per i giovani in Piazza Natale Bruni. Mercoledì 31 maggio dalle ore 15 in piazza Natale Bruni (lato via Caduti in Guerra) si svolge l'evento conclusivo del progetto “Respiri di Pace”, realizzato dal Centro il Ponte in collaborazione con il Comune di Modena attraverso l’Ufficio Legalità e Sicurezze, la Polizia Locale e l'Ufficio Politiche Giovanili. Il pomeriggio prevede dalle 15 alle 17.30 giochi e attività sportive aperti ai ragazzi del quartiere e alle 17.30, alla presenza del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, “il taglio del nastro” della piazzetta in cui è proseguita l'attività di abbellimento e decoro urbano, svolta, in continuità con lo scorso anno, dai ragazzi del Centro il Ponte, servizio educativo rivolto a preadolescenti, adolescenti e giovani della zona Tempio. In particolare, il progetto "Respiri di Pace" aveva l'obiettivo di educare i ragazzi al tema della pace di fronte all’esperienza traumatica della guerra in Europa, che ha creato inquietudini e ansie per il futuro, minando i sogni di pace su cui si sono costruiti i percorsi di crescita delle ultime generazioni. Al tempo stesso, il progetto intendeva porre l’attenzione su un utilizzo scorretto di social e mezzi di comunicazione, talvolta usati per veicolare “venti di guerra”, che imperversano sulle vite degli adolescenti e dei giovani e in cui prevale il linguaggio della semplificazione dei problemi, del pregiudizio che rende l’altro nemico, della vittoria del più forte. Il progetto ha previsto la realizzazione di attività per l’educazione alla convivenza sociale e all’impegno per la cittadinanza attiva. Oltre all'attività di abbellimento e decoro urbano che ha visto i ragazzi colorare i dissuasori stradali e abbellire gli arredi di piazza Natale Bruni, è stato realizzato il percorso formativo “Prenditi un respiro” come aiuto per i ragazzi nella gestione della rabbia e nel contrasto al fenomeno del bullismo. In quest’ambito si sono svolti due incontri con la Polizia Locale e ufficio Legalità e Sicurezze per formare i ragazzi ai temi dell’educazione alla legalità e a tematiche legate a bullismo e cyberbullismo. L'intervento rientra nell'ambito del progetto del Comune di Modena “Violenza e social network: analisi e percorsi di educazione alla legalità” co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Modena: Drammaturgie. Alta formazione di scrittura teatrale al Ridotto del Teatro Storchi
Modena: Drammaturgie. Alta formazione di scrittura teatrale al Ridotto del Teatro Storchi. Domenica 14 maggio alle ore 18.30 nel Ridotto del Teatro Storchi di Modena, gli allievi di Drammaturgie: Alta formazione di scrittura teatrale restituiscono al pubblico in forma di reading i testi prodotti durante il progetto, iniziato a febbraio 2023. Con un intervento del partner Associazione Riccione Teatro, il corso ha coinvolto dodici giovani, selezionati tramite bando pubblico, in un processo di analisi, apprendimento e creazione della durata di 14 settimane. Attraverso il percorso, volto a valorizzare la creatività di ogni allievo, si è costruito un “cantiere” di scrittura drammaturgica con il contributo attivo dell’intero gruppo di lavoro. Gli autori Linda Dalisi, Angela Demattè e Fabrizio Sinisi hanno proposto tre differenti metodi di lavoro che hanno permesso agli studenti di indagare, elaborare e scrivere testi originali a partire dalla lettura di grandi maestri, fra cui Shakespeare, Testori, Pasolini, Goldoni, Strehler, ma anche fatti di cronaca e studi scientifici. A conclusione del percorso formativo, la lezione aperta permette agli allievi, accompagnati per l’occasione dall’attore e regista Nicola Borghesi, di confrontarsi con il pubblico presentando i propri brani originali. Un modo per conoscere il gruppo di giovani autori e un’occasione per entrare all’interno della Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro di ERT, e di fare esperienza dei suoi corsi e del suo metodo di lavoro.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Modena, l’obiettivo è garantire ai MSNA un percorso formativo per un futuro pieno di risorse
Modena, l’obiettivo è garantire ai MSNA un percorso formativo per un futuro pieno di risorse. A soli 14 anni è partito dal suo villaggio in Pakistan con il chiaro mandato familiare di costruire un futuro migliore per i numerosi fratelli e sorelle. Nello zaino tanti buoni propositi e un debito di 8mila euro per un viaggio lungo, faticoso e pericoloso lungo la rotta balcanica. A Modena è arrivato due anni dopo, nel settembre del 2021. Accolto nel Sistema di accoglienza ed integrazione dei Minori stranieri non accompagnati del Comune, si è subito impegnato tanto: due corsi di alfabetizzazione per superare la barriera linguistica frequenta le attività di volontariato nel tempo libero. Un impegno riconosciuto dagli operatori dei Servizi sociali che, all’avvicinarsi della maggiore età, che segna la fine dell’accoglienza in comunità, per consentirgli di affacciarsi al mondo del lavoro con maggiori competenze, gli propongono di scommettere sul corso di formazione teorico-pratico per minori stranieri non accompagnati, nell’ambito di un progetto sperimentale promosso dal Comune di Modena, Prefettura e Ministero dell’Interno. Il progetto inoltre è stato realizzato grazie al coinvolgimento della Regione Emilia-Romagna e dell’ente di formazione accreditato Edseg Città dei ragazzi. Il corso della Scuola edile della provincia si è svolto da ottobre a dicembre: 172 ore tra gli spazi interni ed esterni della struttura di via dei Tipografi, di cui alcune trascorse sui banchi per assimilare nozioni di sicurezza sul lavoro, tecnologie dei materiali e gestione del cantiere; le restanti tra gesso e cazzuola per imparare l’arte muraria: dall’applicazione del cappotto termico alle finiture di interni. Al temine del corso il presidente della Scuola edile Alessandro Dondi e la dirigente dei Servizi sociali Barbara Papotti hanno consegnato ad Alì e agli altri 11 ragazzi, l’attestato di “Addetto alle lavorazioni di cantiere” e dopo poche settimane sono arrivate anche le prime chiamate da parte di imprese locali interessate. È infatti molto forte la richiesta di personale in un settore, quello dell’edilizia, dove le condizioni di lavoro stanno rapidamente cambiando sotto la spinta dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità energetica, ma che ha ancora un livello di appetibilità molto basso presso le giovani generazioni. Diverse quindi le opportunità di lavoro che si aprono per i ragazzi che hanno frequentato il corso e che si potranno concretizzare in assunzioni al compimento dei 18 anni. Tra loro ci sono giovanissimi provenienti dall’Albania fuggiti dalla povertà e dall’arretratezza delle campagne, talvolta con storie familiari segnate da abbandoni, alcolismo e violenze, in altri casi hanno sulle spalle la responsabilità di dover provvedere ai familiari. Del gruppo fanno parte giovani pakistani, marocchini e tunisini che per un futuro migliore hanno affrontato, poco più che bambini, la rotta del Mediterraneo su imbarcazioni fatiscenti ed esposti a gravi rischi. “La maggior parte di loro ha una grande voglia di riscatto, ma hanno anche bisogno di un sistema capace di accoglierli e sostenerli per aiutarli a diventare parte attiva della comunità”, sottolinea il sindaco Gian Carlo Muzzarelli. “La legge – continua Muzzarelli - ci chiede di dare loro un alloggio e di occuparcene fino alla maggior età. E dopo? Non possiamo limitarci a sperare che non vadano ad alimentare un universo sommerso ai margini della legalità. Dobbiamo dare a questi ragazzi la possibilità di un futuro onesto, di diventare una risorsa per la nostra comunità: favorire l’ingresso nel mercato del lavoro è un passo decisivo nel loro percorso di inclusione e integrazione, oltre che per evitare fenomeni di devianza”. Il progetto modenese si colloca nell’ambito del Protocollo d’intesa per favorire l’inserimento socio-lavorativo di richiedenti e titolari di protezione internazionale e altri cittadini stranieri in condizione di vulnerabilità, stipulato tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero dell’Interno e Ance Associazione nazionale costruttori edili, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil. Per sostenere l’integrazione attraverso il lavoro, offrendo un’importante occasione formativa, a Modena l’accordo è stato recepito attraverso la sottoscrizione del Protocollo d’intesa tra Prefettura, Comune, Regione Emilia-Romagna, Edseg Città dei Ragazzi, Scuola edile della provincia di Modena e Ance impegnata ad offrire opportunità di lavoro in regolarità e sicurezza.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Modena, partono le iscrizioni per i corsi della Scuola Teatro Iolanda Gazzerro
Modena, partono le iscrizioni per i corsi della Scuola Teatro Iolanda Gazzerro. La Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, nata nel 2015 e oggi diretta da Valter Malosti, inaugura una nuova fase con Voltati e affronta l’ignoto – Scuola Internazionale di Alta Formazione Teatrale (rif. PA 2022-17910/RER, finanziata con risorse del Programma Fondo sociale europeo Plus 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna e approvata con Deliberazione di Giunta regionale n. 1951 del 14/11/2022). Nella stagione 2022/2023 la Scuola propone un progetto formativo strutturato in quattro percorsi di Alta formazione professionale gratuiti, dedicati al perfezionamento di tecniche e linguaggi dell’arte scenica e rivolti ad artisti già formati in scuole e accademie teatrali e/o con comprovata esperienza professionale. Ad aprire il calendario didattico è Pier Paolo Pasolini – cantiere su Bestia da Stile. Alta formazione attoriale internazionale (gennaio - maggio 2023), affidato al regista e pedagogo francese Stanislas Nordey. Al termine, dal 25 al 28 maggio 2023, il regista presenterà al Teatro Storchi una mise en espace nell’ambito di Come devi immaginarmi, il progetto speciale dedicato a Pasolini ideato da Valter Malosti insieme al critico, scrittore e accademico Giovanni Agosti: gli interpreti verranno selezionati fra i partecipanti che avranno portato a conclusione percorso. Stanislas Nordey è dal 2014 direttore artistico del Teatro Nazionale e della Scuola Superiore di Arte Drammatica di Strasburgo. Pasolini è un autore a lui caro che scopre negli anni di formazione al Conservatoire National Supérieur d'Art Dramatique (CNSAD) di Parigi quando, in una libreria, sfoglia proprio le pagine di Bestia da Stile. Questo primo incontro ha influenzato tutta la sua ricerca artistica: a Pasolini è ritornato infatti a più riprese, con la messa in scena di Calderón (1993), Pilade (1994), Porcile (1999), Affabulazione (2015).Fra gli altri artisti e docenti coinvolti: Baudouin Wohel (drammaturgia), Balletto Civile (movimento), Lucio Fiorentino (elementi di video making). Gli approfondimenti di tecnica vocale e teorici sono realizzati in partenariato con Fondazione Teatro Comunale di Modena, Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali di Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento delle Arti di Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Fondazione Cineteca di Bologna. Il corso si rivolge a 15 attori già diplomati o con esperienza lavorativa. È possibile candidarsi fino a venerdì 9 dicembre 2022: il bando completo, i requisiti di accesso, le modalità di iscrizione e selezione sono pubblicati sul sito della Scuola Iolanda Gazzerro. Il secondo è Drammaturgie: Alta formazione di scrittura teatrale (febbraio - maggio 2023) condotto dagli autori Linda Dalisi, Angela Dematté e Fabrizio Sinisi. Con un approccio volto a valorizzare la creatività di ogni partecipante, si costituirà un “cantiere” aperto di scrittura drammaturgica, in scambio e in condivisione con l’intero gruppo di lavoro. Al termine, le allieve e gli allievi restituiranno al pubblico i brani creati in un reading, che verrà presentato in uno degli spazi gestiti da ERT. Linda Dalisi darà vita a un’officina, a un lavoro artigianale simile all’inchiesta di un detective che attraverso domande, intuizioni, appunti e post-it, scava nella realtà e cerca la soluzione di un enigma; Angela Dematté farà dialogare gli allievi autori con le loro istanze personali più profonde, cercando il racconto, la situazione e la forma adeguata per farle affiorare; infine Fabrizio Sinisi si concentrerà sull’impiego di diverse possibilità, lavorando su un’idea di drammaturgia che parta da impulsi anche non narrativi ma tematici, concettuali, antinaturalistici, con un rapporto più diretto con il tempo presente.. Il corso si rivolge a 12 drammaturghi, autori e registi già diplomati o con comprovata esperienza lavorativa. È possibile candidarsi fino a venerdì 6 gennaio 2023: il bando completo, i requisiti di accesso, le modalità di iscrizione e selezione sono pubblicati sul sito della Scuola Iolanda Gazzerro. Gli altri due corsi di Alta formazione verranno attivati nella seconda parte dell’anno: a partire da maggio 2023, la coreografa e danzatrice Michela Lucenti curerà Le parole del corpo. Corso di Alta formazione di drammaturgia fisica, coinvolgendo importanti artisti della scena nazionale e internazionale. Rivolto ad attrici/attori e danzatrici/danzatori, il percorso è pensato per supportare e stimolare la creatività di performer con la necessità di coniugare l’azione coreografica a un discorso drammaturgico. L’ultimo, Testo, corpo, voce sarà un percorso di specializzazione per attori sull’affinamento delle tecniche attoriali. Pier Paolo Pasolini – cantiere su Bestia da Stile Alta formazione attoriale internazionale "Il progetto pedagogico e artistico con le giovani attrici e i giovani attori – commenta Stanislas Nordey – consisterà nell'avvicinarsi all’opera teatrale di Pier Paolo Pasolini, prima nel suo insieme e poi approfondendo in particolare Bestia da Stile. Delle sei tragedie, può sembrare la più amara e criptica; al contrario, credo sia la più limpida nel modo in cui l’autore si mette a nudo, sotto ogni aspetto. Scritta in versi, è una sorta di condensato autobiografico di tutta la sua vita e la sua opera. Pasolini l’ho scoperto per la prima volta a Parigi, negli anni di formazione al Conservatoire National Supérieur d'Art Dramatique, sfogliando in una libreria proprio le pagine di Bestia da Stile, diventata nel 1991 la prima di molte mie regie teatrali dedicate all’autore. Questo primo incontro con l’opera e la figura di Pasolini ha influenzato il mio percorso artistico: colpito dalla sua spessa ed emozionante poesia teatrale e dalla sua capacità di conciliare la scrittura poetica con quella politica, mi sono avvicinato a Pasolini come a un "fratello maggiore spirituale". In Francia ho messo in scena cinque delle sei tragedie pasoliniane (Bestia da Stile, Calderón, Pilade, Porcile, Affabulazione) e recitato nella sesta (Orgia). Questa conoscenza empirica del corpus drammaturgico pasoliniano mi aiuterà a guidare gli allievi della Scuola di ERT a incontrare anche altre sfaccettature dell’opera, a partire da materiali quali poesie, film, testi teorici e molto altro". Quando: dal 9 gennaio al 10 maggio 2023 (con possibilità di recupero lezioni tra l’11 e il 17 maggio); frequenza obbligatoria e a tempo pieno, 40 ore settimanali. Bestia da stile andrà in scena al Teatro Storchi di Modena dal 25 al 28 maggio 2023. Quota di iscrizione: corso gratuito Numero massimo di partecipanti: 15; candidature entro il 9 dicembre 2022 Drammaturgie: Alta formazione di scrittura teatrale "Immagino un seminario come un’officina – commenta Linda Dalisi - in cui, a partire dall’esplorazione empirica di un lavoro di adattamento, si possa allenare lo sguardo sulla materia drammaturgica e sui propri impulsi a creare. Userò il metodo che uso nella produzione dei lavori che vanno in scena, un lavoro artigianale, simile all’inchiesta di un detective che attraverso domande, intuizioni, appunti e post-it, scava nella realtà e cerca la soluzione di un enigma. L’indagine, svolta in gruppo, può ramificarsi a seconda degli apporti e delle intuizioni di ciascuno. Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain, offrirà un terreno di coltura di partenza. L’arrivo potrebbe anche essere un viaggio nel nucleo della Galassia di Andromeda. Se, come credo, una creazione teatrale è un processo che dal solitario diventa collettivo, il seminario si giocherà sul confine ballerino tra la propria urgenza di racconto e il mettersi al servizio di un altro mondo, sia esso un romanzo, un autore del secolo scorso, un collega drammaturgo, un regista. Le tre fasi del percorso potremmo chiamarle: indagine, elaborazione, composizione, cui si potrebbe aggiungere un’ultima fase, imprevedibile, che chiamerei scompaginazione, il ribaltamento consapevole e caotico delle regole del gioco, nei salti dalla pagina alla scena per tornare alla pagina". "Mi propongo di far dialogare gli allievi autori – spiega Angela Dematté - con le loro istanze personali più profonde e di trovare il racconto, la situazione, la forma adeguata perché affiorino. Non si tratterà di guidare gli autori a raccontare concretamente di sé ma di imparare un metodo per permettere che la propria visione timida e personale affiori senza sentirsi nuda e in pericolo. Cercheremo cioè di trovare per ciascuno un campo di lavoro, dei personaggi adeguati, degli strumenti adeguati per evitare la fin troppo frequente autocensura. Cercheremo di ritrovare la leggerezza dell’invenzione. Come raccontare la mia visione senza essere autoreferenziale? Come raggiungere l’universale senza perdere la mia voce e dunque il motivo stesso per cui faccio l’artista? In questo percorso avremo dei maestri, Shakespeare innanzitutto, ma poi Testori, Pasolini, Goldoni, Strehler e alcuni autori contemporanei. Forse qualcuno avrà bisogno di partire da un fatto di cronaca, da interviste raccolte, da studi scientifici. Ci metteremo in ascolto delle necessità di ognuno cercando di metterle a fuoco, per provare a costruire insieme una nuova strada verso un nuovo equilibrio, un nuovo terreno sui cui porre nuove fondamenta". "Un nuovo teatro di parola – racconta Fabrizio Sinisi - è al centro della mia ricerca come autore e come docente. Obiettivo del percorso è quindi quello di introdurre nel processo di scrittura una dimensione performativa: considerare lo spazio drammaturgico come il luogo della maggior libertà possibile nella rappresentazione del mondo. Il percorso storico della drammaturgia in Italia ha fatto sì che quell’apertura alla performance che ha rivoluzionato l’arte della recitazione abbia invece toccato solo marginalmente l’ambito della scrittura. Introdursi a una dimensione “astratta” del linguaggio, incorporare nella scrittura teatrale diversi generi e molteplici discipline – dalla filosofia alle nuove scienze, dalla politica alla poesia – penso sia uno dei compiti del drammaturgo d’oggi. Vorrei introdurre gli allievi autori all’impiego di diverse possibilità, aiutando ogni singolo autore ad ampliare il più possibile la propria idea di "rappresentazione", lavorando su un’idea di drammaturgia che parta da impulsi anche non narrativi ma tematici, concettuali, antinaturalistici, con un rapporto più diretto con il tempo presente". Quando: dal 6 febbraio al 14 maggio 2023 (con possibilità di recupero lezioni entro il 31 maggio); frequenza obbligatoria e a tempo pieno, 40 ore settimanali. Quota di iscrizione: corso gratuito Numero massimo di partecipanti: 12; candidature entro il 6 gennaio 2023 ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Livorno, il live club “The Cage” compie 20 anni
Livorno, il live club “The Cage” compie 20 anni. «Per l'Amministrazione Comunale un grande piacere, e una grande soddisfazione, vedere fissati in un volume pubblicato da una casa editrice prestigiosa, se non tutti, sicuramente i momenti più significativi di 20 anni di The Cage. Crediamo che questa realtà non svolga solo la funzione di live club, per quanto dal punto di vista tecnico sia uno dei migliori live club sul territorio nazionale, ma rappresenti un punto di aggregazione importante e anche formativo per i giovani del territorio». Così il sindaco di Livorno Luca Salvetti per i 20 anni del The Cage. «Come Sillabe siamo orgogliosi di aver partecipato ad un momento così significativo per la città di Livorno, ma anche per il mondo della musica e per gli eventi live non solo della Toscana, ma su tutto il territorio nazionale e anche oltre», commenta Giulia Perni responsabile editoriale di Sillabe. Toto Barbato direttore artistico del The Cage: «Dal 2002 organizziamo concerti a Livorno, rendiamo più felici le persone e facilitiamo la loro crescita interiore. Lo continueremo a fare anche per i prossimi 200 anni, non è una promessa ma una certezza». 2002-2022: vent'anni di live club non sono pochi per una città di provincia come Livorno. Per questo è bello e importante fissare su carta immagini e parole capaci di raccontare i momenti salienti di un percorso nato alla periferia nord di Livorno, dentro gli spazi di un locale che oggi è una carrozzeria. "The Cage: 2002/2022 – 20 anni di live club" è il libro – edito da Sillabe con ufficio stampa di Opera Laboratori – che celebra due decadi di vita di una realtà oggi riconosciuta a livello nazionale e anche all'estero, ma che si è fatta nel tempo in anni di sacrifici, sogni e voglia di colmare un vuoto in città. Salto indietro nel tempo: in via Cestoni, nel quartiere popolare di Shangai, c'è un piccolo locale che si chiama The Tube e strizza l'occhio al mondo del surf e dello skate. È proprio lì che, nell'autunno del 2002, prende vita a Livorno la prima esperienza del The Cage. Il passaggio di testimone tramuta quel posto in un club rock dove da subito si iniziano a fare concerti. Il primo (sold out) è quello dei Delta V, che arrivano sul palco del The Cage il 25 ottobre 2002. Da lì parte un'avventura che arriva ai giorni nostri riempiendosi di nomi, concerti, esperienze, generazioni diverse, sedi che cambiano e tanto lavoro, pezzi di storia di quello che i due fondatori, Toto Barbato e Mimmo Rosa, amano definire «un luogo di sana e rumorosa aggregazione giovanile». Un ringraziamento, inoltre, anche alla Castagneto Banca 1910 - Credito Cooperativo che ha voluto collaborare a questo progetto editoriale rivolto ai giovani e non solo. L'associazione culturale The Cage è una realtà che opera a livello nazionale, ma che mantiene saldo il suo epicentro a Livorno, precisamente al Teatro Mascagni di Villa Corridi, che dal 2011 è sede del The Cage. Le fotografie di Sebastiano Bongi Tomà sono l'asse portante del libro e sono suddivise in tre sezioni: "Dal mondo", dedicata agli scatti di artisti e gruppi venuti dall'estero; "Saranno famosi", incentrata sui nomi passati dal The Cage che hanno poi fatto successo nel giro di breve tempo; "Sono passati di qua", con le foto di gruppi e artisti già affermati che hanno portato la loro storia, i loro progetti e il loro seguito dentro un live club di provincia. In totale sono oltre 250 immagini che immortalano momenti di innumerevoli concerti: Melvins, Lagwagon, Asian Dub Foundation, Soulfly, Tonino Carotone, Bobo Rondelli, Nada, Bandabardò, Modena City Ramblers, Max Gazzè, Måneskin, Diodato, Calcutta, Luci della Centrale Elettrica, Coez e tanti altri ancora. Nella parte finale del libro, invece, c'è un'appendice con il racconto delle tappe principali che hanno scandito i vent'anni di attività del The Cage, attraverso le parole dei due fondatori e delle altre persone che a vario titolo hanno lavorato o tuttora lavorano all'interno dell'associazione culturale The Cage. Nei testi curati dal giornalista Dario Serpan emerge la storia, ma anche lo slancio verso il domani di un live club che affrontando le sfide del presente, adattandosi ai cambiamenti e ascoltando le nuove generazioni punta a consolidare e rinnovare il proprio ruolo nella scena culturale cittadina e italiana.... Read the full article
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