#ciclo idrico integrato
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pier-carlo-universe · 7 hours ago
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 Lega Alessandria: “Sull’adesione al Consorzio Acqua Pubblica Alessandrina Abonante e Laguzzi menano il can per l’aia, ma così mettono a rischio il futuro di Amag e centinaia di posti di lavoro”
“L’ultima esternazione del sindaco Abonante e dell’assessore Laguzzi su Amag Reti Idriche, pur nella sua inaudita gravità, purtroppo non ci coglie di sorpresa.  E’ evidente da tempo, sulla delicatissima partita della gestione del ciclo idrico integrato, l’ambivalenza degli esponenti  alessandrini del Partito Democratico, più concentrati sul loro futuro politico in vista del congresso provinciale…
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montagne-paesi-news · 22 days ago
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scienza-magia · 2 years ago
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L'Italia ha bisogno di investire in infrastrutture idriche
Acqua, gli investimenti dell’Italia lontani dalla media Ue: invasi vecchi, perdite di rete e scarso riuso dei reflui aggravano gli effetti della siccità. Nella giornata mondiale dell'acqua il nuovo Blue Book, monografia completa dei dati del Servizio idrico integrato presentata da Utilitalia, quantifica il gap infrastrutturale e di investimento tra Nord e Sud Italia, i diversi modelli di gestione e le priorità per ridurre l'enorme spreco, ormai insostenibile in tempi di cambiamenti climatici. Gli investimenti realizzati in Italia nel settore idrico raggiungono i 56 euro all’anno per abitante, in crescita del 17% dal 2019 (quando era a 49 euro) e del 70% dal 2012, ma il Paese è lontano dalla media europea (a quota 82 euro) e il miglioramento della qualità del servizio segna una netta differenza tra Nord e Sud. Un gap dovuto alla diversa capacità di investimento tra le gestioni industriali e quelle comunali ‘in economia’, dove gli enti locali si occupano direttamente del servizio idrico, diffuse soprattutto al Meridione. Nel frattempo, solo l’11% dell’acqua piovana viene trattenuta dagli invasi esistenti, che hanno un’età media di 62 anni, il 60% della rete idrica ha più di 30 anni e il 25% ha più di mezzo secolo. Per non parlare del riuso diretto delle acque reflue depurate in agricoltura fermo al 4%, contro un potenziale del 23% e di 1,6 milioni di italiani privi del servizio di depurazione, soprattutto nel Sud e nelle isole. Tutti fattori di vulnerabilità che rendono il Paese impreparato rispetto ai cambiamenti climatici e alla loro influenza sul ciclo idrologico. D’altronde la disponibilità media di acqua degli ultimi 30 anni (circa 133 miliardi di metri cubi) è diminuita del 20% rispetto al periodo 1921-1950. Lo ricorda il nuovo Blue Book, monografia completa dei dati del Servizio idrico integrato, presentata da Utilitalia per la Giornata Mondiale dell’Acqua e realizzata dalla Fondazione Utilitatis con la collaborazione di The European House – Ambrosetti e con Istat, Ispra, Cassa Depositi e Prestiti, il Dipartimento della Protezione Civile e le Autorità di Bacino.
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La gestione frammentata – Al centro dell’analisi le differenze tra Nord e Sud e, soprattutto, tra diverse gestioni. In gran parte del territorio italiano, il servizio idrico è integrato e gestito da un unico operatore industriale: questo avviene in 5.759 Comuni (il 76% del totale) per una popolazione di circa 47 milioni di persone (l’82% del totale), ma è un sistema maggiormente diffuso al Nord Est e al Centro (rispettivamente per 98% e il 92% dei Comuni) e in misura inferiore al Sud (il 52%). In alcune realtà, invece, la filiera del servizio idrico è frammentata, seppur gestita da operatori industriali. Si tratta di 343 comuni (circa 2,3 milioni di persone, il 4% della popolazione nazionale). Alcuni Comuni gestiscono ‘in economia’ il servizio idrico, con in capo allo stesso Comune almeno una delle attività di acquedotto, fognatura e depurazione (o tutte, laddove il servizio è integrato). Funziona così in 1.519 Comuni (il 20% rispetto al dato nazionale) pari a circa 8,2 milioni di abitanti serviti (circa il 14% della popolazione nazionale). La maggior parte di queste gestioni ‘in economia’ interessa il Sud: 1.206 i Comuni, per una popolazione di circa 7,7 milioni di persone. E tutto questo ha delle conseguenze.Il gap degli investimenti e l’urgenza – Perché se con l’avvio della regolazione ARERA, nel 2012, dopo anni di instabilità gli investimenti registrano un incremento (per il 2021 si stima un valore pro capite di 56 euro) sul territorio ci sono enormi differenze. Quelli realizzati dai gestori industriali per il Centro Italia sono di 75 euro l’anno per abitante, seguito dal Nord-Est (56 euro) e dal Nord-Ovest (53 euro). Decisamente più bassa la stima per il Sud, fermo a 32 euro l’anno. “Ancora bassissimi – si spiega nel Blue Book – i dati relativi alle gestioni ‘in economia’, con cui gli investimenti medi annui si attestano a 8 euro”. Solo che negli ultimi 9 anni la temperatura nelle principali città italiane è aumentata di 1,3°C e nel 2022 è stato dichiarato lo stato di emergenza per deficit idrico in dieci Regioni: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Lazio, Liguria, Toscana, Marche. Per superare il divario territoriale e migliorare il grado di resilienza delle infrastrutture alla luce degli effetti dei cambiamenti climatici in corso sono necessari ulteriori investimenti. “Gli effetti dei cambiamenti climatici sulla disponibilità della risorsa idrica – aggiunge il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – sono sempre più evidenti e danno luogo ad eventi che non si possono più considerare eccezionali”. Utilitalia stima che i gestori investiranno, nei prossimi anni, almeno 10 miliardi di euro (la metà dei quali entro il 2024) aggiuntivi rispetto agli interventi finanziati con circa 4 miliardi di euro dal Pnrr, per un volume complessivo di acqua recuperata stimato in circa 620 milioni di metri cubi. Il nodo dei consumi – Il primo passo, però, spiegano gli esperti è la riduzione dei consumi. Secondo i dati Istat, dal 2015 al 2019 in Italia sono stati prelevati circa 30,4 miliardi di metri cubi di acqua per i principali settori d’uso. Il 56% è stato prelevato per l’irrigazione, seguono l’uso civile con il 31% e il settore industriale manifatturiero con il 13%. Nonostante la riduzione dello 0,4% rispetto al 2018, la verità è che l’Italia si conferma, ormai da più di un ventennio, al primo posto tra i Paesi Ue per la quantità, in valore assoluto, di acqua dolce complessivamente prelevata per uso potabile da corpi idrici superficiali o sotterranei. In termini pro capite, l’Italia (155 metri cubi annui per abitante) si colloca in seconda posizione, preceduta solo dalla Grecia (158) e seguita a netta distanza da Bulgaria (118) e Croazia (113). E il maggiore prelievo di acqua per uso potabile avviene nel distretto idrografico del Fiume Po: 2,80 miliardi di metri cubi, pari al 30,5% del totale nazionale. Perdite di rete (157 litri al giorno per abitante) e interruzione dei servizi – L’incremento degli investimenti osservato negli ultimi anni emerge dagli indicatori della qualità del servizio idrico, come dimostrano i dati sulle perdite di rete (da circa il 44% del 2016 al 41% del 2021) o sulla frequenza degli sversamenti e allagamenti in fognatura (dai 12 eventi l’anno ogni 100 chilometri di rete del 2016 ai 5 del 2021). Resta ferma la distanza tra Nord e Sud. Per esempio nel numero di interruzioni del servizio, che nel Meridione è di due ordini di grandezza superiore rispetto al Settentrione e nelle perdite di rete, che nelle regioni del Sud sono a circa 47% contro il 31% del Nord-Ovest. Il risultato? Istat stima che la quantità di acqua dispersa sia di 157 litri al giorno per abitante: “Calcolando un consumo pro capite pari alla media nazionale, il volume di acqua disperso nel 2020 soddisferebbe le esigenze idriche di oltre 43 milioni di persone per un intero anno”. Secondo i dato Istat, nel 2020, in nove regioni le perdite idriche totali in distribuzione sono state superiori al 45%, con i valori più alti in Basilicata (62,1%), Abruzzo (59,8%), Sicilia (52,5%) e Sardegna (51,3%). Di contro, tutte le regioni del Nord hanno registrato un livello di perdite inferiore a quello nazionale, ad eccezione del Veneto (43,2%). Il Friuli Venezia Giulia, con il 42,0%, è in linea con il dato nazionale. In Valle d’Aosta, il valore minimo di perdite (23,9%), seppur in aumento di circa due punti percentuali rispetto al 2018. Un percorso a step: “Partire da riuso, diversificazione, cuneo salino e gestioni indistriali” – Utilitalia sottolinea, quindi, la necessità di adottare un approccio preventivo, dove le cosiddette ���5 R’ – Raccolta, Ripristino, Riuso, Recupero e Riduzione – costituiscono le azioni non più rinviabili. E lancia otto proposte in diversi step: entro 3 mesi favorire il riuso efficiente, contrastare il cuneo salino, diversificare la strategia di approvvigionamento e sostenere la presenza di gestioni industriali. Il riuso delle acque depurate a fini agricoli o industriali è un potenziale enorme: circa 9 miliardi di metri cubi all’anno, di cui soltanto il 5% viene sfruttato (475 milioni). Per quanto riguarda le fonti di approvvigionamento idrico, in Italia, per esempio, le acque marine o salmastre ne rappresentano solo lo 0,1%, contro il 7% della Spagna e il 3% della Grecia. In questa direzione vanno i progetti che puntano a produrre acqua potabile dal mare attraverso la dissalazione. Le altre proposte, da attuare entro 6 mesi, sono quelle di rafforzare la governance dei distretti idrografici e semplificare la realizzazione degli investimenti, per poi promuovere l’uso efficiente dell’acqua, incentivando la riduzione delle perdite di rete e i comportamenti virtuosi. Infine, la realizzazione di opere infrastrutturali strategiche, come interconnessioni delle reti, grandi invasi multifunzionali e piccoli invasi a uso irriguo. Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Livello fiume Po: fotografia della siccità in Italia
Il livello del fiume Po è la fotografia della situazione siccità in Italia. Il 2022 è stato un anno emblematico sotto questo aspetto e il 2023 potrebbe rivelarsi anche peggio. Livello fiume Po allarmante Secondo l'ultimo bollettino emanato dall'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, il distretto del fiume Po è diviso in due. La parte centro occidentale, quella verso la sorgente per intenderci, risente della prolungata siccità dello scorso anno alla quale le piogge autunnali non sono riuscite a porre rimedio. La zona interessata si caratterizza per condizioni meteorologiche di "siccità severa" e in alcune aree di "siccità estrema". I tempi di ritorno per tali condizioni si stimano tra i 30 e i 50 anni. Sul versante lombardo sud orientale e sull'Emilia Romagna, la situazione appare decisamente migliore, nella norma. In questa zona, infatti, le precipitazioni diffuse e consistenti hanno compensato il deficit di precipitazioni semestrale e annuale. Le temperature al di sopra della media La scarsità di pioggia non è l'unica causa della siccità. Altro importante capitolo è la neve. Neve che, causa le alte temperature, non è caduta in abbondanza sulle Alpi. Secondo l'ultimo rapporto di Cima Research Foundation, sull'arco alpino c'è il 53% di neve in meno. Un deficit che si riflette anche sui livelli dei laghi e dei fiumi circostanti. Riprendendo tali dati, Legambiente ha lanciato un allarme e proposto al governo una strategia in otto punti che guarda ai prossimi mesi quando inizierà il periodo irriguo: - favorire la ricarica controllata della falda facendo in modo che le sempre minori e più concentrate precipitazioni permangano più a lungo sul territorio invece di scorrere velocemente a valle fino al mare; - prevedere l’obbligo di recupero delle acque piovane con l’installazione di sistemi di risparmio idrico e il recupero della permeabilità e attraverso misure di de-sealing in ambiente urbano; in agricoltura prevedendo laghetti e piccoli bacini; - interventi strutturali per rendere efficiente il funzionamento del ciclo idrico integrato e permettere le riduzioni delle perdite di rete e completare gli interventi sulla depurazione, - implementare il riuso delle acque reflue depurate in agricoltura attraverso le modifiche normative necessarie; occorre riconvertire il comparto agricolo verso colture meno idroesigenti e metodi irrigui più efficienti; - utilizzare i Criteri Minimi Ambientali nel campo dell’edilizia per ridurre gli sprechi; - favorire il riutilizzo dell’acqua nei cicli industriali anche per ridurre gli scarichi inquinanti; - introdurre misure di incentivazione e defiscalizzazione in tema idrico, come avviene per gli interventi di efficientamento energetico, per tutti gli usi e per tutti i settori coinvolti. Ci avviamo verso un nuovo 2022? I livelli di siccità che stiamo registrando in queste settimane sono simili a quelli registrati la scorsa estate. La differenza, rispetto allo scorso anno però, è che siamo ancora in pieno inverno. Lo scorso anno, la siccità ha causato 6 miliari di euro di danni all'agricoltura per mancata produzione (dati Coldiretti). In più ha ridotto la produzione di energia idroelettrica rinnovabile del 37,7% (dati Terna). Quali strategie saranno messe in campo dal governo per far fronte all'emergenza? In copertina foto di chatst2 da Pixabay Read the full article
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Multiutility Toscana, siglata fusione e obiettivo Borsa 2024
(ANSA) – FIRENZE, 26 GEN – E’ stato sottoscritto stamani l’atto di fusione per incorporazione tra Alia Servizi Ambientali, Publiservizi, Consiag e Acqua Toscana, che dà vita alla nascita formale nuova multiutility della Toscana per i servizi pubblici locali. La neo-holding sarà attiva nei settori di ambiente, ciclo idrico integrato ed energia.La nuova società è costituita dai Comuni di Firenze…
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ingsalogni · 2 years ago
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ABACO
Si è concluso il percorso di alta formazione ABACO voluto dalla Società Acque Bresciane insieme alla SMAE Università degli Studi di Brescia. Un percorso di sei incontri volto ad incrementare la conoscenza nell’ambito dei servizi pubblici con particolare attenzione al servizio legato al ciclo idrico integrato. Un’importante occasione di crescita e di approfondimento personale attorno ai temi…
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grifo80 · 3 years ago
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⭐ LEGGE SULL'ACQUA PUBBLICA La tutela del bene acqua è e resta centrale nel programma del Movimento 5 Stelle. Bisogna tutelare questo bene primario sottraendolo alle regole del profitto economico, prevedendo una gestione che tenga conto del suo ciclo naturale. Il lungo periodo di siccità che stiamo attraversando ci deve insegnare che questo bene va difeso contro i cambiamenti climatici ma anche contro l’inquinamento. Bisogna gestire il servizio idrico integrato attraverso enti di diritto pubblico che ne garantiscano l'accesso a ogni cittadino con particolare attenzione alle fasce di popolazione più disagiate. Inoltre, va aumentata la trasparenza dell'attività di controllo e di monitoraggio sulla qualità delle acque e vanno ammodernate le infrastrutture idriche, al fine di ridurre le perdite. #DallaParteGiusta (presso Italy) https://www.instagram.com/p/Ciakj39Lrfy/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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purpleavenuecupcake · 5 years ago
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Siglato accordo per la prevenzione e contrasto dei crimini informatici
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È stato siglato a Roma l’accordo tra Polizia di Stato e Iren per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici che hanno per oggetto i sistemi e servizi informativi di particolare rilievo per il Paese. La convenzione, firmata digitalmente dal Capo della Polizia-Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli e dall’Amministratore Delegato di Iren Massimiliano Bianco, rientra nell’ambito delle direttive impartite dal Ministro dell’Interno per il potenziamento dell’attività di prevenzione alla criminalità informatica attraverso la stipula di accordi con gli operatori che forniscono prestazioni essenziali. La cyber security rappresenta un pilastro fondamentale per Iren, attivo nella fornitura di servizi pubblici essenziali e dotato di infrastrutture, tecnologiche e non, di interesse nazionale quali la produzione e distribuzione di energia, il ciclo idrico integrato, il ciclo dei rifiuti e il teleriscaldamento. L’accordo consentirà al Gruppo Iren da un lato di accelerare ulteriormente la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici, dall’altro di essere nelle migliori condizioni per contrastare tempestivamente eventuali attacchi informatici, come quello fronteggiato nel dicembre 2019 che, grazie ai sistemi di protezione, ha comportato alcuni rallentamenti ma nessuna interruzione nell’erogazione dei servizi indispensabili. #crimini #Cybercrime #informatici #iren #PoliziadiStato Read the full article
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sciscianonotizie · 7 years ago
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pier-carlo-universe · 27 days ago
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Roggero (Lega): “Via libera anche da Arera: ora il sindaco Abonante acceleri senza indugi verso l'adesione di Amag Reti Idriche al nuovo Consorzio Acqua Pubblica Alessandrina, o sarà responsabile della perdita dei fondi Pnrr”
“A questo punto avanti tutta, se non si vogliono perdere i fondi Pnnr di Amag Reti Idriche, in parte già anche utilizzati: il sindaco Abonante e l'assessore Laguzzi facciano convocare immediatamente l'assemblea dei soci Amag, in cui il Comune di Alessandria detiene la maggioranza delle quote, e si proceda con l'approvazione dei documenti per la costituzione del Consorzio Acqua Pubblica Alessandrina, da fare poi approvare al consiglio comunale.
“A questo punto avanti tutta, se non si vogliono perdere i fondi Pnnr di Amag Reti Idriche, in parte già anche utilizzati: il sindaco Abonante e l’assessore Laguzzi facciano convocare immediatamente l’assemblea dei soci Amag, in cui il Comune di Alessandria detiene la maggioranza delle quote, e si proceda con l’approvazione dei documenti per la costituzione del Consorzio Acqua Pubblica…
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tmnotizie · 6 years ago
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MACERATA – Seconda edizione a Macerata per Sapori di salute, la manifestazione sulla sana alimentazione e sui corretti stili di vita. Nel 2019 si presenta con una novità: infatti si svolge da venerdì 24 a domenica 26 maggio, invece della precedente collocazione nella prima settimana di ottobre. Confermata la location – Giardini Diaz e Terrazza dei Popoli -, luoghi perfetti per allestire il Villaggio della salute, tra laboratori ludico-formativi, gioco e sport, consulenze e valutazioni mediche, talk show, spettacoli e area food.
L’iniziativa, organizzata dall’associazione culturale Mediterraneamente e dal Comune di Macerata, con la direzione scientifica dell’Asur Area Vasta 3, oggi è stata presentata alla stampa alla presenza dell’assessore allo Sport Alferio Canesin, di Giammario Spernanzoni presidente associazione Mediterraneamente, Alessandro Maccioni e Roberta Stopponi, rispettivamente direttore e dirigente medico Spsal Asur Area Vasta 3, Francesco Prioglio direttore generale IRCR Macerata, Marco Scarponi, segretario generale Fondazione Michele Scarponi, Simone Panduri del Servizio Idrico Integrato responsabile di servizio APM, rappresentanti della CRI Comitato Locale di Macerata e  Stefano Parcaroli, titolare di Vere Italie.
“L’Amministrazione comunale ha aderito nuovamente con entusiasmo all’organizzazione di questa manifestazione – ha affermato l’assessore Alferio Canesin – perché condivide in pieno gli obiettivi che si prefigge. Si tratta di un evento dove tanti esperti ci consiglieranno come stare in salute rivolgendosi soprattutto ai giovani ai quali abbiamo il dovere di trasmettere la cultura del vivere bene.”
Gli obiettivi di Sapori di salute sono la divulgazione delle proprietà della dieta mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come bene protetto e inserito nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità, la prevenzione per mantenere lo stato di salute e benessere e la promozione della cultura della salute attraverso lo sport e il movimento.
Importante il parterre dei partner, che vede in prima fila l’Istituto Santo Stefano, l’azienda Nova Salus di Morrovalle, l’APM – Azienda Pluriservizi Macerata S.p.a., la Croce Rossa – sede di Macerata, oltre al patrocinio dell’Università di Macerata e della sezione marchigiana della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale: realtà che partecipano attivamente al Villaggio, portando tematiche da affrontare nei talk show, attività e laboratori.
Tra gli appuntamenti che caratterizzano questa edizione, venerdì 24 maggio alle ore 17,  c’è la sezione dedicata al WHP (Workplace Health Promotion), una tavola rotonda con alcune aziende sensibili alla salute dei propri dipendenti, contro l’insorgenza di patologie croniche non trasmissibili, coinvolte in un progetto che vede la partecipazione dell’Asur Area Vasta 3, E a questo proposito il direttore dell’Asur Area Vasta 3, Maccioni ha ricordato l’importanza che ricopre investire in prevenzione  a lungo termine.
Sabato 25 maggio Sapori di salute vede la presenza importante di Marco Scarponi, della Fondazione Michele Scarponi, nata per creare e finanziare progetti che hanno come fine l’educazione al corretto comportamento stradale, a una cultura del rispetto delle regole e dell’altro. Il fratello del grande ciclista di Filottrano, vincitore di un giro d’Italia, rimasto ucciso due anni fa, travolto da un furgone, incontra gli studenti prima e il pubblico poi per parlare di sicurezza stradale, attraverso la tutela dei valori della nostra vita.
Tra le novità anche la Bike e la Run Generation: Nonno/Nonna/Figlio/a/Nipote gareggiano all’insegna dell’unione della famiglia e della solidarietà (come quota di iscrizione saranno consegnati prodotti non deperibili che verranno devoluti alle famiglie meno abbienti), organizzata da FIAB Macerata Ciclo Stile.
Le mattine del venerdì e del sabato sono dedicate alle scuole con numerosi laboratori preparati per loro dai vari partner, dall’IIS Garibaldi di Macerata, Università di Macerata, Oleificio Cartechini, Croce Rossa Comitato locale di Macerata, Nova Salus, Santo Stefano e da Ciclo Stile. Presenti anche le associazioni sportive, tra cui Cluentina Calcio, Montalbano Volley, ASD Macerata Softball, Macerata Scherma, Helvia Recina Volley, Volley Macerata, Macerata 90 Basket, Wuxing Traditional Kung Fu School, Nordic Walking che promuoveranno le proprie discipline e le faranno provare ai presenti.
Tra i temi affrontati nei talk show, oltre a quelli annunciati, si parla dell’importanza del medico di famiglia in fatto di prevenzione, del valore educativo dello sport, di postura corretta, di cucina sana, di volontariato, di longevità e di benessere: temi che toccano tutte le fasce di età.
Tutti gli interventi dal palco vengono alternati da spettacoli e momenti di intrattenimento, realizzati in collaborazione con le associazioni locali tra cui CDC Carillon, Energic Dance e il cabaret di Laura Marcolini.
Le iniziative sono ad ingresso libero. Nelle serate di venerdì e sabato sono previsti degli aperitivi gentilmente offerti da Vere Italie, il nuovo ristorante maceratese che valorizza la cucina marchigiana “scegliendo – come ha detto il titolare Stefano Parcaroli –  prodotti selezionati, prediligendo quelli provenienti da filiera corta del territorio maceratese e più in generale marchigiano.”
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allnews24 · 7 years ago
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Acqua contaminata: al via una class action contro l’Aca
Acqua contaminata: al via una class action contro l’Aca
 Il Tribunale di Roma ha dichiarato ammissibile la prima class action contro l’Aca in Abruzzo che riguarda la contaminazione di sostanze alimentari e il caso degli abitanti di Roccamorice che nel 2015 non hanno potuto utilizzare l’acqua corrente.
La class action è contro l’Aca, l’azienda comprensoriale acquedottistica che gestisce il ciclo idrico integrato in 65 Comuni tra le province di…
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calabriawebtv-blog · 7 years ago
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FERRO: ‘L’INERZIA DELLA REGIONE SUL CICLO INTEGRATO DEL SERVIZIO IDRICO’ Le gestioni commissariali hanno rappresentato un fallimento per la Calabria e i danni ricadono tutti sui calabresi.
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gardanotizie · 8 years ago
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Acque bresciane: incontro Garda Uno e Provincia di Brescia
Acque bresciane: incontro Garda Uno e Provincia di Brescia
Il Presidente di Garda Uno Mario Bocchio ha incontrato il 19 settembre scorso il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, accompagnato dal vice presidente con delega al Ciclo idrico integrato, Andrea Ratti, per approfondire il tema della gestione del Servizio Idrico nel territorio provinciale. Comune è risultata la grande importanza attribuita alla volontà espressa dal…
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Lega Alessandria: "Amag compra spazi pubblicitari per minacciare querele a chi avanza critiche: è un metodo inaccettabile"
"AMAG ha scelto la strada peggiore per tutelare gli alessandrini: una pagina pubblicitaria per minacciare querele a chiunque si permetta di criticare le 'magnifiche sorti e progressive', come amavano dire i compagni una volta citando Leopardi, intraprese dall'azienda da due anni e mezzo a questa parte.
“AMAG ha scelto la strada peggiore per tutelare gli alessandrini: una pagina pubblicitaria per minacciare querele a chiunque si permetta di criticare le ‘magnifiche sorti e progressive’, come amavano dire i compagni una volta citando Leopardi, intraprese dall’azienda da due anni e mezzo a questa parte. Sperano di mettere così il bavaglio all’opposizione, ai media locali, ai sindacati, ai…
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pier-carlo-universe · 5 months ago
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Sindacati in Allerta: Richiesto Piano Strategico per il Futuro del Gruppo AMAG di Alessandria. Preoccupazione per la gestione del Gruppo AMAG e per il destino dei dipendenti: sindacati convocati in Comune per trovare soluzioni
Le organizzazioni sindacali Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec-UIL, insieme alle categorie che seguono AMAG Ambiente, hanno espresso forte preoccupazione riguardo alla gestione e al futuro del Gruppo AMAG di Alessandria.
Le organizzazioni sindacali Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec-UIL, insieme alle categorie che seguono AMAG Ambiente, hanno espresso forte preoccupazione riguardo alla gestione e al futuro del Gruppo AMAG di Alessandria. Convocati il 29 ottobre 2024 nella Commissione Consiliare Bilancio del Comune di Alessandria, i sindacati hanno sollecitato l’azienda a presentare un piano strategico chiaro che…
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