#Acqua bene pubblico
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pier-carlo-universe · 27 days ago
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Roggero (Lega): “Via libera anche da Arera: ora il sindaco Abonante acceleri senza indugi verso l'adesione di Amag Reti Idriche al nuovo Consorzio Acqua Pubblica Alessandrina, o sarà responsabile della perdita dei fondi Pnrr”
“A questo punto avanti tutta, se non si vogliono perdere i fondi Pnnr di Amag Reti Idriche, in parte già anche utilizzati: il sindaco Abonante e l'assessore Laguzzi facciano convocare immediatamente l'assemblea dei soci Amag, in cui il Comune di Alessandria detiene la maggioranza delle quote, e si proceda con l'approvazione dei documenti per la costituzione del Consorzio Acqua Pubblica Alessandrina, da fare poi approvare al consiglio comunale.
“A questo punto avanti tutta, se non si vogliono perdere i fondi Pnnr di Amag Reti Idriche, in parte già anche utilizzati: il sindaco Abonante e l’assessore Laguzzi facciano convocare immediatamente l’assemblea dei soci Amag, in cui il Comune di Alessandria detiene la maggioranza delle quote, e si proceda con l’approvazione dei documenti per la costituzione del Consorzio Acqua Pubblica…
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2centsofwhatilike · 4 months ago
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"Una delle tante chiavi di lettura di Parthenope è che Parthenope non esista. Cioè, tutta la storia, tutta la vicenda ruota intorno a questa figura che non è altro che una sorta di sogno collettivo. E perché non esiste? Perché non esiste una ragazza così giovane che parla solo con le frasi dei film e dei romanzi, che è così bella e allo stesso tempo così clamorosamente intelligente ma ancora allo stesso tempo così ingenua. Parthenope esiste neglì occhi di chi la guarda, anzi, di chi la desidera e basta. E allora diventa l'amore impossibile di Sandrino. E diventa il sogno erotico del fratello. E diventa l'oggetto da esporre alla famiglia del camorrista. E diventa il desiderio irraggiungibile del miliardario. Diventa la santa di Napoli, diventa lo scudetto dei tifosi. Parthenope è una grande illusione collettiva. Ognuno ci vede quello che vuole, quello che desidera. Quello che spera di essere. Quando si parla di Napoli si parla di un dolce amaro perenne, come la sua bellezza e i suoi occhi tristi. Il suo profumo e la puzza di quella sigaretta sempre sulla sua bocca. E Parthenope accoglie i mostri fatti acqua salata, dove lei è nata. E forse pure lei è il mostro, bello o brutto, di questa grande fiaba che ha raccontato Sorrentino." @giuseppedorsi6332
"A me è piaciuto molto. Sicuramente è un film paraculo per mirare a dei premi, ma ho capito il messaggio, mi è arrivato quello che voleva trasmettere. Questo è un film su napoli e su come la vede lui. Partenope è napoli, i napoletani la amano alla follia, ma lei non si concede a loro, se la tira, si sente più in alto, è crudele con chi la ama davvero, mentre si concede alla mafia e alla superstizione del clero, che infatti sono gli unici che non la amano davvero e dopo averla avuta " tranquilla ti chiamo io". Il napoletano che è costretto a emigrare perché è un amore non corrisposto che finché uno è bambino va bene ma poi da grande vuole quagliare , lei gli ricorda che pure se va a milano e gli andrà bene, quando avrà un momento di debolezza, penserà che tornare da lei sia la soluzione, ma sarà troppo tardi ed è perfettamente il sentimento di chi ha lasciato Napoli, la mia ragazza è napoletana e il sentimento è quello, vai via da un luogo che ami, ma non sei ricambiato nella stessa maniera. Il dissing a sofia loren che dissa i napoletani è lo specchio di questo sentimento di amore odio con questa città . Si sono discorsi fatti più per il pubblico che tra i personaggi, ma a me piace la poetica decadentista di Sorrentino che dipinge una la dea napoli che nasce in una ricca casa e che poi va verso il declino tanto è bella che gli frega? Ma non basta la bellezza, serve la cultura per mantenere bella una società." @valerioivrelao6724
“Io non so niente, ma mi piace tutto” Parthenope 
“Un napoletano non va mai a Capri in vacanza: o è troppo povero o è troppo pigro” Pranzo con il miliardario 
“Il mistero è desiderio ed il funerale è il sesso” Discorso della Diva 
“Alla fine della vita resterà solo l’ironia” Cardinale
“Che cosa ti piace di una donna? La schiena. Tutto il resto è pornografia” Cardinale
“Dio non ama il mare” Cardinale
“Sei bella ed indimenticabile”
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ross-nekochan · 2 years ago
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Ciao e complimenti per la scalata. Da trentino capisco la questione prezzi, ma molti non hanno contezza dei costi per far arrivare a quelle quote viveri e acqua, che arrivano solo con mezzi eccezionali e solo in giornate in cui le condizioni lo permettono. Per questo, ciò che a valle costa 1 euro, a 3000 e passa metri costa ovviamente molto di più. Anche l'acqua per docce e servizi igienici, le scorte a certe quote sono molto minori, e la manutenzione a 3000 metri non è la stessa di un bagno pubblico a valle, perché far arrivare detersivi e altro e smaltirli in modo corretto è più complicato e costoso, non c'è la fogna standard come in città, a quasi 4000 metri. Buona giornata.
Ciao a te!
Allora questa cosa in verità il mio amico me l'aveva detta e, infatti, abbiamo incontrato pure un mezzo che trasportava cibo.
Io non voglio dire che tutto il sovrapprezzo sia ingiustificato perché ci sta, è anche una zona turistica in fondo... ma 4 volte tanto? Mi sembra un po' troppo, ma forse è giustificato eh non lo so.
Poi è normale pure far pagare 300¥ per dell'acqua calda? Quando ho visto chiaramente che hanno dei pentoloni con acqua a bollire per riscaldare le lattine di caffè da vendere... cioè.
Per quanto riguarda i bagni, si notava fossero diversi perché non avevano lo scarico. Ma in ogni caso se li fai pure pagare per vari motivi, almeno tienili puliti e brillanti come quelli che ci sono giù... e invece facevano pure schifo (per gli standard giapponesi eh, attenzione).
La cosa che personalmente mi ha fatto più incazzare è l'assenza di qualsiasi spazio (anche a pagamento) per riscaldarsi un attimo. Non è possibile dover stare 8h in mezzo al freddo e al gelo senza nemmeno un tetto sulle panchine. Non l'ho spiegato bene nel post (né ho avuto voglia di editarlo) ma è per questo motivo che mi sono poi arrabbiata con i sovrapprezzi - perché poi sei pure costretto a comprare roba calda tanta è la disperazione. E per me vendere a chi è disperato, è semplicemente un colpo basso, non si fa.
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pollicinor · 1 month ago
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«Se un medico appena specializzato assunto in una struttura pubblica guadagna 2.800 euro al mese, facendo 26 turni mensili, da noi — dice — può guadagnare questa somma in 5-6 turni. Poi, ciascuno può decidere quanti farne al mese. Io — prosegue — consiglio sempre di provare, di iniziare gradualmente, e se ci si trova bene di aumentare poi il lavoro, tanto stanno per essere pubblicate molte gare d’appalto anche in Piemonte, il lavoro davvero non manca». Per chi dalla Campania, o dalle altre regioni del Sud, dovesse temere la lontananza da casa, ecco pronta la risposta: «Si possono fare 5 turni giornalieri, ognuno pagato 5-600 euro, e poi si ritorna nella propria regione d’origine per una settimana, e così via. In questo modo non c’è neanche bisogno di affittare una casa al Nord. In Veneto – sostiene – siamo in grado di garantire al professionista anche una camera con bagno, stesso all’interno dell’ospedale. Per un giovane, poi, che magari non avverte quella nostalgia da casa tipica di noi meridionali, io consiglio sempre di aprirsi anche uno studio medico, qui al Nord le cliniche private lavorano tantissimo. Non si butti nel pubblico — incalza — non perché voglio portare acqua al mio mulino, ma perché è troppo sacrificato: turni massacranti, straordinari, gerarchie, e stipendi che non hanno nulla a che vedere con i nostri».
Dall'articolo "Così i medici scappano dalla Campania al Nord: 600 euro per ogni turno e stanza con bagno assicurata" di Francesco Parrella
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zibaldone-di-pensieri · 7 months ago
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Ospedale in Sicilia be like:
Solo un'ora per le visite al giorno e neanche ad orario pasti che magari aiuti a mangiare, "una persona per paziente" come se fossimo ancora in tempo Covid
Letti che fanno su e giù in tutti i modi ma a ogni movimento è un rumore assurdo e il materasso non è dei più comodi
Spreco di cibo immane
Bagni pessimi, senza acqua, senza sapone, senza carta igienica, senza potere nemmeno chiudere bene la porta mentre sei a gabinetto
Armadi in stanza molto discutibili, ante lunghe in basso e poi ante quadrate in alto che o sei 3 metri di altezza o non ci arrivi, forse era meglio metterli al contrario, tra l'altro i pomelli stanno solo nelle ante di sopra
Personale che se ti parla in privato è tanto gentile e disponibile, se ti parla in pubblico ti tratta come una pezza
Equipe dei dottori che si sentono divinità scese in terra
Infermieri che un giorno sono santi e l'altro giorno diavoli
L'inserviente che è il lavoratore più in basso paradossalmente è la persona più umana e di buon cuore
Ogni dottore dice a tutti di dimagrire e poi vedi che loro sono il doppio di te di larghezza
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kinoko69saradasblog · 9 months ago
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Animeclick incoraggia la sudditanza psicologica degli utenti. Non c'è una sola persona che si sia fatta avanti per rispondere delle loro azioni.
La proprietà intellettuale, per loro non esiste. Semplicemente, se non vai d'accordo, ti cancellano un articolo, per quanto sia fatto bene, in favore di una ciofeca fatta da uno con cui si trovano in sintonia.
Il ban avviene senza alcun tipo di notifica e, se la mandano, c'è solo una mail senza alcuna motivazione dentro.
Non c'è uno straccio di regolamento chiaro da nessuna parte, solo personalismi.
Le discussioni online, particolarmente su argomenti delicati come Onlyfans, sono "pilotate" per andare incontro ai gusti del pubblico. Accettano e favoriscono persino il trollaggio notturno, pur di tirare acqua al loro mulino.
Impongono di avere più di un account. Non esplicitamente, ovvio. Ho chiesto più volte di riavere il mio account principale, per cancellare cosa gli dà fastidio e potermi sloggare. Si sono rifiutati di dare qualunque risposta.
Ho il forte sospetto che alcuni degli admin siano essi stessi dei troll.
Se sei della generazione predigitale, che ami i vecchi cartoni, critichi quelli nuovi, dimostri di non sapertela cavare coi comandi online, stai zitto. Fai finta di niente. Altrimenti ti distruggeranno, moralmente parlando.
Importante: sei nato nel 1969?
Non dirlo. Metti altre date.
È calato un pesante ostracismo contro la mia data di nascita: qualunque utente sprovveduto che metta questo numero, verrà bannato all'istante.
Uomo avvisato, mezzo salvato.
 @animeclick
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multiverseofseries · 1 year ago
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Elemental: l'amore impossibile tra acqua e fuoco
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Da qualche anno, giugno è divenuto il mese dei film Pixar. Un'abitudine consolidata, che si protrae  anno dopo anno a dispetto delle accoglienze sotto le aspettative e ai fasti del passato. Resta che Elemental sia un film gradevole, che diverte e intrattiene, che ha il merito di affrontare tematiche attuali e importanti, parlando di accettazione delle diversità e integrazione.
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🎶Una ragazza incontra un ragazzo🎶 (la cit alla canzone dei The Kolors era d’obbligo anche se al contrario). Così pressapoco  inizia la storia di Elemental, proprio nella miglior tradizione delle commedie romantiche, se non fosse che la ragazza è fatta di fuoco e il ragazzo di acqua. Opposti che però si attraggono, come da tradizione, ma che rendono difficile portare avanti un rapporto, tra i comprensibili timori personali e le convenzioni sociali da superare. Se Ember è una ragazza dal temperamento bruciante, come il suo elemento fa intendere, Wade è invece molto più calmo e disposto a seguire la corrente, come del resto il suo esser d'acqua rende naturale. Differenze che però i due protagonisti sono costretti a mettere da parte per accogliere il legame che poco a poco si viene a formare tra loro, ma nel mentre affrontare un problema pratico che mette a rischio Firetown, il quartiere di Element City in cui il popolo del fuoco vive.
Ma non ci sono solo acqua e fuoco ad Element City, ma anche aria e terra, i classici quattro elementi che rendono varia e ricca una città rappresentata con la ricchezza di dettagli a cui la Pixar ci ha da sempre abituati. Una città che però sembra essere costruita a misura di alcuni elementi piuttosto che di altri, con il fuoco relegato nella sua Firetown con scarse possibilità di integrazione. Lì la famiglia di Ember gestisce un negozio sin dal loro arrivo in città e il destino della ragazza, segnato e apparentemente inevitabile, sembra quello di seguire le orme del padre e rilevarlo al momento della pensione del genitore.
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Elemental: una scena del film
C'è però tanta acqua che mette a rischio il quartiere di Firetown ad  Element City ed è anche una riflessione importante sull'integrazione delle minoranze nelle nostre città, un sentimento che il regista Peter Sohn, già noto per Il viaggio di Arlo e il corto Parzialmente nuvoloso, conosce bene poichè vissuto nella sua infanzia da emigrato coreano in quel di New York. Un tema attuale e che il film sviluppa con immediatezza, rendendolo chiaro e comprensibile da subito al pubblico più giovane che vuole raggiungere. Allo stesso modo però il popolo di Element City rende chiaro anche quanto sia importante accogliere e accettare le diversità, guardare all'altro senza paura, cogliendo il valore delle diversità e l’importanza di trovare terreno comune.
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Elemental: una scena
Non sorprende di certo come tutto sia realizzato con la solita eccellenza tecnica a cui la Pixar ci ha da sempre abituati e questa asticella sempre così alta può avere l'effetto di apparire normale, togliendo valore all'incredibile lavoro svolto. Ma è un errore che non va compiuto, non bisogna cedere all'idea che è un qualcosa di scontato: in questo film i tecnici e gli artisti della Pixar affrontano un ulteriore difficoltà mettendo in scena personaggi dai requisiti visivi molto diversi tra loro, con le animazioni di acqua e fuoco, ma anche di aria e terra, facendo in modo che appaiano il più naturali possibile pur mantenendo il controllo per permettere agli animatori di gestire Wade, Ember e gli altri personaggi.
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Il film non ha un antagonista che si contrappone ai protagonisti ma questa è una decisione sensata proprio per lasciare al centro della storia il rapporto tra i protagonisti. L’umorismo scelto è molto diretto e immediato, pensato per divertire i più giovani ma che forse non raggiunge appieno anche il pubblico più maturo. Ma Elemental resta un film immensamente gradevole e che riesce ad emozionare attraverso il rapporto che si viene a creare tra Ember e Wade.
Conclusioni
Acqua e fuoco, gli opposti che si attraggono del nuovo film Pixar Elemental, che è tecnicamente impressionante e dalle tematiche importanti, si affida a un umorismo diretto e immediato per intrattenere il suo pubblico. La Pixar sorprende ancora una volta sul piano visivo, con il fuoco di Ember e l’acqua di Wade naturali nella loro resa cartoonistica, ma anche sul piano narrativo mantenendo l’equilibrio tra la maturità dei temi trattati e l’esigenza di divertire. Un film che intrattiene e fa riflettere chi sceglierà di vederlo.
👍
- L’uso delle comunità di diversi elementi per riflettere sull’integrazione nelle comunità.
- Il modo in cui i due protagonisti sono tratteggiati, sul piano fisico e caratteriale, per reggere le dinamiche da commedia romantica del film.
- Il solito livello tecnico della Pixar, qui alle prese con le difficoltà date dalla diversa effettistica richiesta dagli elementi.
- La scelta di non avere un reale antagonista per i protagonisti…
👎
- Nulla.
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bergamorisvegliata · 1 year ago
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LA FARSA CLIMATICA...e-non-solo!
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Ogni tanto mi tocca rispolverare la memoria, e ricordare come in questi folli 4-5 anni (in realtà da molto tempo ancora...) si sono susseguite talmente tante e tali "emergenze" che è pressochè quasi impossibile stabilire quali siano quelle reali e quali quelle fittizie: non è esistita solo una distopia in tema sanitario, ci ricordiamo ancora del tentativo di focalizzare i problemi su una crisi idrica (estate 2022) del tutto trascurabile se non fosse che chi "allarmava" sulla mancanza di acqua, "manovrava" per far sì che venisse a mancare il bene più prezioso per il nostro organismo.
Con il conflitto "Russia-Ucraina" e una guerra del tutto fuori luogo, con conseguenze economico-politico davvero disastrose sia per l'Europa che per il nostro paese, si sono imposte nuove misure com aumenti indiscriminati dei beni energetici, nuovi aumenti dei generi alimentari, e nuove vessazioni che hanno visto vittime i cittadini italiani in primis già oberati da debiti del tutto insensati in quanto il debito -essendo pubblico- non dovrebbe essere fatto pagare da cittadini onesti (multinazionali a parte, ovvio...).
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Insomma, per farla breve e arrivando ai giorni nostri, ecco farsi largo nuove misure emergenziali come l'istituzione in molte città di aree stradali adibite a "zone30" (ossia, limiti di velocità abbassati a 30km all'ora), blocco di auto considerate inquinanti (dagli euro0 fino agli euro5 diesel e gli euro0-1 a benzina e addirittura veicoli ibridi euro0!) senza che vi siano nessi/evidenze scientifiche (che strano...ma queste "evidenze" non mancavano forse anche durante la farsa pandemica?).
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La scusa? Velocità troppo alte e conseguente pericolosità per pedoni e ciclisti nel caso delle "zone30", in realtà tesa a mascherare il fatto che si colpevolizzino autisti "responsabili" di inquinare troppo nel caso dei blocchi stradali.
Ora, non sto qui a disquisire se queste misure servano o meno, o viceversa siano così inutili, ma...stranamente anche durante la pandemenza si definivano irresponsabili quei cittadini che non volevano abbassarsi a "diktat" del tutto senza logica, cittadini che si informavano così come ora sono abbondantemente coscienti che un'auto di media-piccola cilindrata non potrà mai inquinare tanto quanto un SUV o ancora molto oltre come un aereo...E che diciamo delle fabbriche inquinanti?
E stiamo zitti (per modo di dire) su quelle "strane" scie nei cieli, sul fatto che la geoingegneria/bioingegneria climatica non è stata inventata a caso (bome d'acqua, siccità, atmosfera pregna di sostanze cancerogene che noi respiriamo...): e in ultimo, eccoci a quella che potrebbe essere la prossima farsa, vale a dire quella alimentare con una carestia che potrebbe arrivare molto presto soprattutto se vedremo "frotte di gente" che si recherà nei negozi/supermercati a comprare farine a base di insetti del tutto pericolosissime per la nostra salute...E tanti saluti ai nostri agricoltori vessati da richieste assurde come un "tot" per ettaro se per 20anni non coltiveranno più i loro terreni...
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Domanda...Quanti sarebbero i clim-idioti a questo punto?
Abbiamo ancora speranze di salvarci? Ora che si tirino fuori i veri "attributi"!!!
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tecnoandroidit · 1 year ago
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Amazfit Balance: leggerezza e versatilità al polso - Recensione
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L'Amazfit Balance, presentato come il primo modello di una nuova serie di smartwatch durante l'IFA di tenutosi quest’anno. Sin dal suo lancio ha destato nel pubblico parecchio interesse e per validi motivi. A differenza dei modelli precedenti, gli sviluppatori hanno integrato nuove funzioni e ulteriori sensori in grado di fornire dati misurati ed impeccabili. Questo dispositivo ha così tante opzioni che sono difficili anche solo da elencare e tutte sono state attentamente sudiate. Lo stile è caratterizzato da alta resistenza, leggerezza e da un design sopraffino che si adatta ad ogni outfit. Confezione Amazfit, materiali e design L'imballaggio dell'Amazfit Balance si presenta in modo identico ai modelli precedenti, sia all'infuori che all'interno: compatto, con grafica accattivante, e avente lo smartwatch avente un unico cinturino, alcuni manuali per l'utente rapidi e il cavo di ricarica. La qualità dei materiali utilizzati per la costruzione dell'Amazfit Balance è notevolmente migliorata. Sono stati adoperati alluminio per il telaio e polimero fibrorinforzato per il fondo cassa, vetro temperato per il display e acciaio per gli elettrodi. Il dispositivo restituisce così una forte sensazione di resistenza e affidabilità. La lunetta in vetro ha poi una tecnologia antiriflesso e possiede un rivestimento che evita le impronte delle dita. La cinghia i questo caso è in silicone. L'impressione è quella di tenere tra le mani un prodotto premium, ben costruito e ideato per restare al nostro polso per lungo tempo. I tasti fisici, tra cui una rotellina con vibrazione, essenziale per una facile navigazione nel sistema operativo, sono anch’essi robusti e ben dettagliati. L’Amazfit Balance è uno smartwatch dal design elegante, con il cinturino la cui colorazione nera è stata chiamata midnight. Il suo schermo è un Amoled touch da 15 pollici avente una luminosità di alto livello. I colori sono definiti e rendono il dispositivo ancor più moderno e tecnologico. Offre, infatti, una risoluzione di 480x480 pixel e 323 ppi. Nel complesso è piuttosto grande, 46x46x10,6 mm, ma la cosa sorprendente è che è molto leggero: pesa soltanto 35 grammi. Passando ai sensori compresi nel dispositivo, la loro quantità, e soprattutto la qualità, è stata studiata nei minimi dettagli. Vi sono sensori per il movimento, per la temperatura, per la luce ambientale, per il posizionamento, uno per la pressione dell'aria, uno per l'accelerazione, un giroscopio, un sensore geomagnetico e un BioTracker 5.0 PPG. L’Amazfit Balance è un accessorio completo, in grado di affrontare qualsiasi sfida. Il dispositivo è impermeabile e arrivando fino a 5Atm di profondità. Funzioni Amazfit L’Amazfit Balance è la perfetta unione tra tecnologia e fitness. A differenza dei modelli precedenti, include nuove funzioni per il benessere mentale e fisico. Con esso non ci si prende cura solo del proprio corpo, ma della propria salute generale, il che è più che un bene considerando lo stress e la stanchezza quotidiana. Lo smartwatch ha due piastre in acciaio che funzionano come elettrodi e servono a misurare con molta precisione la composizione corporea. Benessere Tramite i sensori, lo smartwatch riesce a calcolare massa grassa e magra, i livelli di acqua, la massa ossea e muscolare, il metabolismo basale e il valore IMC corporale. Come può l'utente ricavare tutte queste informazioni? Semplicemente mettendo l’Amazfit Balance al polso, come un qualsiasi altro orologio, e toccando con le dita della mano opposta gli elettrodi. Dopo pochi secondi sullo schermo compariranno tutti i dati sulla propria salute. Si tratta di un dispositivo essenziale per chi ha bisogno di effettuare controlli periodici fisici o pratica attività estreme. Tutte le info non saranno cancellate, ma verranno salvate in memoria per conferire all’utente la possibilità di consultare anche report storici. Un’altra funzionalità molto interessante è stata chiamata Preparazione e, come la precedente, serve per il monitoraggio e per l’implementazione del benessere. Essa misura determinati parametri, come la frequenza cardiaca, la sua variazione e la temperatura, h24 (anche durante il sonno). Dopo aver esaminato con attenzione i differenti valori per una settimana, offre all’utente statistiche rappresentanti il recupero fisico e le ore di sonno. Al mattino, prima ancora di mettere i piedi giù dal letto, si potrà capire effettivamente quanta “energia” si avrà per cominciare la giornata. C'è poi l'opzione Zepp Aura, apposita per la registrazione e per aiutare a dormire. Grazie all'uso congruo dell'intelligenza artificiale, crea playlist personalizzate per accompagnare l'utente verso le braccia di Morfeo. Ciò che è anche straordinario è l’accuratezza dei dati forniti: riesce a riconoscere i bisogni del nostro corpo meglio di come noi potremmo mai fare. Tutte le informazioni che restituisce all'utente sono poi consultabili tramite il dispositivo stesso o anche attraverso la comoda applicazione e sono tutti personalizzabili grazie a differenti opzioni. Sport Altro aspetto che caratterizza l'Amazfit balance è l’attenzione all'attività sportiva. Anche in questo ambito le funzionalità disponibili sono molteplici ed alcune sono anche affiancate dall'uso dell'intelligenza artificiale. Il dispositivo supporta anche la ondivisione di applicazione di terze parti come, ad esempio, Google Fit e accessori esterni come le fasce cardio utilizzate durante la corsa. Grazie poi lo studio dei file importati, riesce a correggere in maniera intelligente la traiettoria. Con l’accesso a Zepp Coach è anche in grado di sfruttare le IA per costruire piani di allenamento adeguati alla propria persona, dando anche i tempi di riposo e quelli in cui intensificare l’attività svolta. Acquistandolo, in pratica, si può dire addio al personal Trainer. Riesce anche a registrare fino a 156 attività sportive differenti e ne riconosce 33 in automatico tra cui anche la danza. 25, individuate sono basate sulla forza e la resistenza mentre altre 8 sono invece concentrate sul movimento.  Integra anche un sistema di geolocalizzazione che unisce l’A-GPS insieme ad altri 5 sistemi satellitari. In questo modo la posizione può essere localizzata in pochi attimi e con precisione incredibile. Altre funzioni Ovviamente essendo uno smartwatch di un certo livello, offre all’utente anche le opzioni solite di questi dispositivi come il cronometro, la connessione Wi-Fi e la navigazione in rete. Un grande vantaggio è anche dato dalla possibilità di usufruire di Zepp Pay per i pagamenti digitali. Grazie alla partnership tra Amazfit e Mastercard, essa permette di collegare anche otto carte bancarie in un solo Amazfit Balance, per poter effettuare pagamenti senza contatto, direttamente dal polso. Assistente vocale e connettività L'assistente virtuale inserito nel dispositivo è Alexa e consente quindi di attuare qualsiasi azione che solitamente è compresa nell'intelligenza artificiale. Connettendo il Bluetooth 5.0 al proprio cellulare, l'Amazfit Balance permette di effettuare e rispondere alle chiamate. Gli utenti che posseggono un dispositivo Android possono anche inviare delle risposte immediate preimpostate sia ai messaggi che alle telefonate, coltre che a poter accedere alle notifiche di Whatsapp, Telegram e altre applicazioni di messaggistica istantanea. La velocità di navigazione è superlativa grazie alla connessione tramite WLAN 2.4GHz. Autonomia straordinaria dell'Amazfit L’Amazfit Balance ha una batteria da 475 mAh. Nonostante la numerosità dei sensori e le diverse funzionalità, è comunque in grado di garantire un’autonomia ottima di circa venti giorni in uso normale. Con un uso intermedio dura due settimane e con invece un utilizzo costante e la modalità Always-on-Display on attiva almeno una settimana. In modalità solo orologio, anche se in pochi la usano, arriva anche a 50 giorni. La durata della batteria varia, dunque, in base a molti fattori e alla tipologia d'uso. La ricarica, avviabile tramite un sistema magnetico, risulta completa al 100% in circa due ore. Software Zepp OS 3.0 e App Zepp Una volta configurato l’Amazfit Balance e dopo averlo collegato allo smartphone subito visualizza il sistema operativo Zepp OS in versione 3.0. Esso include moltissimi benefici come l’affidabilità, la velocità, la stabilità e livelli di personalizzazione mai raggiunti dalla società. È anche esteticamente apprezzabile, dimostrando di essere un software di alto livello in ogni singolo aspetto. Il sistema si unisce all’App Zepp per fornire un uso appagante, senza alcun problema nello svolgere qualsiasi tipo di operazione. Nell’applicazione, come accennato in precedenza, sono conservati i medesimi dati presenti sul dispositivo e consente di accedere a qualsiasi area delle impostazioni ovunque si sia dal cellulare. Inoltre, possono essere scaricate sullo smartwatch più di 150 applicazioni, scegliendo quelle migliori per le proprie esigenze. Prezzo online smartwatch L’Amazfit Balance in versione midnight è disponibile sul sito ufficiale a €249,90. Se invece si preferisse un tono più chiaro è possibile scegliere la versione sunset gray al medesimo prezzo. Anche su Amazon il costo è uguale per entrambe le colorazioni. In base alla qualità del prodotto, alle funzioni disponibili e a tutte le sue caratteristiche, a partire dai semplici materiali di costruzione, è certamente molto conveniente e le recensioni in merito ne sono una dimostrazione palese. Considerate sempre che potreste risparmiare con la palestra investendo in un coach virtuale. Pro e Contro Amazfit Balance L’Amazfit Balance ha molti più pregi che difetti. Seguendo la linea temporale della spiegazione delle specifiche, e partendo dunque dal design, già si comincia alla grande. Il dispositivo presenta infatti un ampio display per una visualizzazione senza difficoltà, ma nonostante la grandezza è così leggero che sembra di non indossarlo. A differenza di molti smartwatch i materiali resistenti e l’impermeabilità ci fanno godere un uso senza pensieri, senza preoccuparsi che possa rompersi ad ogni movimento. Se poi si è una persona che ama l’attività fisica, tutte le opzioni disponibili e la tecnologia con tanto di intelligenza artificiale sono eccezionali. Anche se lo si acquista solo per monitorare lo stato di salute o la qualità del sonno ne vale assolutamente la pena. La precisione, poi, delle analisi fornite è pazzesca, tanto che, se effettuassimo controlli medici sul battito cardiaco o di qualsiasi altro tipo inerente, avrebbero lo stesso risultato. Queste funzioni sono il plus che si aggiungono a tutte le attività possibili integrate solitamente in uno smartwatch: la quotidianità sarà senza stress. Non avremo mai paura di perdere una notifica o una chiamata. Inoltre, l’uso di Zepp Pay è così comodo, non ci sarà più bisogno di portare con sé borsa e portafogli. L’autonomia così duratura consente un uso continuo e senza il timore che possa scaricarsi da un momento all’altro. Unica pecca è l’impossibilità di rispondere senza usare frasi preimpostate. Conclusioni: design vintage e multifunzionalità Lo smartwatch è stato evidentemente realizzato per un pubblico esigente, che è alla ricerca di funzionalità avanzate, ma non vuole rinunziare allo stile. La scocca in metallo, così come anche la ghiera, offrono un design classico e leggermente vintage nella variante grey e moderno nella midnight. Amazfit Balance è un eccellente health, fitness, sport tracker e dona la possibilità di prendersi egregiamente cura della propria mente e del proprio corpo. Questo grazie a tutti i sensori in dotazione che partono dalla semplice misurazione dei passi al livello di ossigenazione nel sangue. Se poi si hanno problemi a dormire, il monitoraggio del sonno può farci capire cosa sbagliamo. Ricordiamo che il dispositivo è disponibile sia sul sito ufficiale Amazfit ed anche su Amazon.   Read the full article
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jangany-sottotraccia · 1 year ago
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Telefonata padre Tonino
6 novembre 2023 - or 14 italiane - telefonata Renato a padre Tonino, presente Ezio di qui, credo Antonio
La lunga telefonata è andata direi molto molto bene. Padre Tonino non era rivendicativo e ha dato tra l’altro molte informazioni. Né io né Ezio siamo entrati nel merito dei punti contestati (benchè la questione dei “pettegolezzi” bruciasse).
Renato ha introdotto rinnovando il punto di ogni premessa (la stima e la fiducia reciproca) e rinnovando le scuse per il tono aggressivo della prima comunicazione, indicando però il grave problema della comunicazione che va migliorata assolutamente per evitare di viaggiare su due binari diversi, segnalando che abbiamo bisogno di conoscere e condividere cose e decisioni per dire alla gente le cose vere.
Padre Tonino ha detto che la comunicazione si è resa difficoltosa anche per problemi tecnici (funzionamento del satellite legato alla mancanza di corrente) e al poco tempo per riflettere e comunicare. Ha chiesto chi mi ha dato quelle informazioni ma non ho risposto sorvolando il punto.
Padre Tonio ha poi subito posto il problema della diversa visione che abbiamo della gestione della distribuzione dell’acqua dicendo che la missione non può porsi in maniera miracolistica e risolverlo per la popolazione.
Nei fatti questa premessa sembra, almeno parzialmente, smentita da quanto ha poi detto:
“faremo al massimo 5 punti di distribuzione e stiamo pensando a dove”; mi sembra che le indicazioni date coincidano con quanto precedentemente concordato: 2 a ovest (2 e non 1 appunto come novità: uno sarà un punto lavatoio pubblico); 1 al centro (quello che attinge dal forages a monte del centro rurale e che ora da acqua alla missione e agli operai); 1 a est (a nord di Tanambao). Non so perché ha detto 5: forse ha già pensato a quello della estensione verso Tanambao? Vedremo di saperlo da Silvio e Strina che, dice padre Tonino, li hanno visti. Filippo sta aspettando di saperlo
i 3 forages del centro rurale sono tutti e tre in funzione: uno, come detto, da acqua alla missione e agli operai; gli altri sono attivi ogni giorno per conservarli e danno acqua agli operai (3 gruppi) per fare il cemento, forse un po’ alla gente che ci lavora… non ho capito di più
i due forages della scuola sono stati collegati e danno acqua a insegnanti, scuore, collegio, scuola… funzionano bene e hanno sostituito la cisterna da 1000 litri con una da 5000 litri
dei 3 forages che dovrà fare la Saint Gabriel sono state preparati i picchetti nei punti dove perforare e le strade per farci arrivare i camion (cose non da poco in un ambiente tipico di risaia); * padre Tonino ha ordinato 3 rotoli di cavo elettrico e si è fermato perché non sapeva il tipo di cavo da comprare con sicurezza (monofase = 3 fili oppure trifase = 5 fili) e su questo abbiamo condiviso di comprarli subito chiedendo ad Antonio il tipo necessario sapendo che le 3 pompe comprate da Ezio sono monofase; bisogna un po’ vedere se questi cavi sono idonei e se sono sufficienti considerando la distanza di 100 mt dal forages elettrificato nel centro rurale a valle; di 100 da questo a prossimo a ovest e di altri 100 per quello ulteriormente a ovest + 60 metri per ciascun forages nuovo + margine * per i cavi di distribuzione dell’acquase invece ho capito ha ordinato 600 mt da 50 mm ma poi si è fermato perché aveva dubbi in quanto quelli precedenti (portati allora da Filippo) erano da 63 mm. Antonio ha confermato che bastano da 50 mm e che basta quello che c’è. Direi che è da verificare
* da quanto asseriva intende procedere non con il sistema di acquedotto pensato da Filippo (perché non hanno confidenza con cose complicate che si possono guastare) ma con cisterne(che peraltro avevamo messo a budget); devono quindi preparare l’ambiente che riceve l’acqua dai forages, il modo per fare arrivare l’acqua in salita (ho segnalto che il problema non è il dislivello ma la portata del tubo e la spinta della pompa)
l’argomento della distribuzione è stato il più ambiguo: non si capisce se quando padre Tonino dice che non possono fare cose miracolistiche e che lui è vicino a lasciare questa terra sia solo preoccupato o se ci sia altro: l’idea che senza di lui non possano gestire la distribuzione (pagando per esempio un responsabile di punto distribuzione, evitando furti, …)
l’impostazione originaria era “non siamo più in emergenza, Silvio e gli altri lo hanno visto, daremo l’acqua nei momenti di emergenza”; quella successiva è stata faremo fino a 5 punti di distribuzione al massimo. Renato ha detto che il progetto è nato non per superare l’emergenza ma per essere di lunga durata, non può basarsi sulla fortuna del ciclone Emnati che è tornato a dare un po’ di acqua o alle piogge recenti. Che il progetto finirà a giugno 2024 quando Filippo andrà giù per concludere la parte idrica. E padre Tonino ha detto che il problema e il progetto invece cominceranno a giugno 2024, quando si tratterà di gestire l’acqua. Non si è capito se questa distribuzione sarà costante o solo nel caso di emergenza idrica. In ogni caso entrambe le soluzioni mi sembrano adeguate.
ammette che l’acqua sta diminuendo e che non sa come andrà il prossimo anno
gli 8 pozzi scavati a mano non sono riattivabili al momento, non ci si può contare, solo un paio hanno un poco di acqua fangosa ma in sostanza poca acqua. Le loro pompe sono/erano (forse) trifase (cioè richiedevano 5 fili)
i forages usati dalla popolazione (pubblici del 2012) sono 5 e due non funzionano (uno si è aggiunto ieri l’altro) quindi 3 funzionano; i padri si stanno dando da fare per aiutare la gente a trovare i pedalini e farli funzionare. Ho chiesto video con la popolazione (che dice è ordinata in coda, disciplinata, senza ansia di emergenza). Uno dei 3 vede un aumentato di numero persone perché quelle che andavano da quello rotto si sono trasferite
Ha poi visto la newsletter e ho spiegato che diventa mensile e ci saranno i suoi o di padre Fahamaro messaggi solo quando li manderanno. Qui dice che non ha più tempo per scrivere.
In questi giorni è molto impegnato a seguire tutti i lavori, gli ospiti, la pastorale… hanno fatto un alzabandiera con applauso (soprattutto a Ezio) che ha risolto il problema della corrente. Lì ora lo chiamano Il tempo della luce.
Ho rinnovato le scuse e ha detto che spera che padre Fahamaro abbia elaborato bene la cosa e che si trovi bene in Italia.
Aggiungo due Memo per noi:
ricordare a Filippo di comprare e inviare per tempo le due schede inverter
richiedere a padre Tonino dei contatori per le utenze di energia
Un caro saluto
***
Silvia
Mi sembra un ottimo risultato !!!
Roberta
Forse non si poteva di più, anche perché andare a fare valere certe cose, approfondire, puntualizzare non ha senso, se non ce la fa. 
GRAZIE 
Chiara
Ottimo.  Mi pare una buona ri-partenza. Adesso… adelante pero con juicio, come si dice in spagnolo ;)
Ezio
Ok per il contenuto, non ho colto la sua domanda a riguardo chi aveva messo in giro quelle informazioni ma non importa.
Per quanto riguarda Fahamaro ha detto che spera decida di venire in Italia.... Speriamo!
Silvio
Non ero presente alla telefonata. Me ne ha fatto una sintesi che corrisponde a quanto leggo. Spera di aver chiarito bene le sue posizioni e le sue preoccupazioni per il futuro e mi ha detto di ribadirle quando ci si incontrerà. Mi è sembrato ancora preoccupato ma meno teso.
Renato
Grazie Silvio, aggiungo che PF mi aveva scritto OK per il programma suo in Italia il giorno prima della telefonata, quindi verrà. Speriamo di PT si riferisce a speriamo che abbia elaborato il tutto e che l'esperienza vada bene.
Roberta
Bene per il rasserenamento...Comunque, non credo PT si renda conto di quanta disponibilità di fondi ha avuto ed ha tutt'ora .
Io credo che dobbiamo puntare di più sulla gente di Jangany, sui giovani che si formano nella scuola ..non si tratta di offrire
miracolisticamente le cose, ma di farle insieme, di aiutarli a non stare nell'emergenza. Responsabili di pozzi di quartiere o altro sono ben possibili, ce lo aveva confermato già Francesca Fontanella.
E poi, formazione qui.
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Riferimenti buddhisti in "Saiyuki" parte 1
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Questa scena mi piace molto sia per come è disegnata (lo stile molto bello, lineare, pulito e dettagliato) sia per le parole di Hakkai. Quando Goku dice “Sembra quello vero”, Hakkai replica dicendo “Perché lui è quello vero”. Nonostante non sia sempre come un vero Sanzo (come uno si aspetterebbe, sentendo il suo nome), egli è il vero Sanzo poiché è investito sia del titolo di “Sanzo” sia del Sutra che porta alle spalle. Anche qui notiamo la “doppia natura” dei personaggi minekuriani, in questo caso Genjo Sanzo, che solitamente non si comporta da “vero” Sanzo (conosciamo bene i suoi difetti) ma che in base all'occasione (cerimonia religiosa) sa esserlo (meno male che i fedeli non lo vedono quando i riflettori sono spenti altrimenti XD). Dobbiamo indossare delle vesti e delle maschere non sempre proprie in funzione dell'occasione e del momento.
La cosa però che mi è piaciuta di più (a dire il vero mi piace tutto, specie il Reload Blast), dato che sono un po' di anni che studio il Buddhismo, sono stati i riferimenti buddhisti che qui metto, prendendo l'immagine di sopra e modificandola un po':
Il primo simbolo che mi ha colpita è stato il Nodo senza fine (in Sanscrito srivatsa, in Tibetano dpal be’u) o Nodo dell'eternità. Esso è composto da linee chiuse intersecantesi ad angolo retto e simboleggia il ciclo di esistenza senza inizio, il legame inestricabile di saggezza e metodo compassionevole dell’illuminazione di Buddha e l’infinito amore ed armonia. In origine pare sia stato connesso ai Naga (in Tibetano klu) esseri serpentini metà umani e metà serpenti, legati all'elemento acqua, protettori di tesori, Sutra (il Sutra della Prajnaparamita venne nascosto dal Buddha nel reame dei Naga) e anche Insegnamenti tant'è che alcuni di essi sono Dharmapala (protettori del Dharma). Questo simbolo è anche associato al nandyavarta una variante dello swastika, simbolo primordiale del divenire senza fine inoltre è uno degli Otto Simboli di Buon Auspicio nel Buddhismo, buon auspicio perché? Perché esso è il più alto simbolo di buon auspicio se viene offerto insieme a un dono o a uno scritto ed indica il legame tra chi dona e chi riceve, ricordando che ogni effetto positivo e favorevole per noi in futuro ha le sue radici, le sue cause dalle nostre azioni nel presente. Come detto rappresenta il legame di Saggezza e Metodo e questi due, tantricamente, sono l'energia femminile (Saggezza) e maschile (Metodo). Dato che non ha né inizio né fine simboleggia anche l'infinita saggezza e conoscenza del Buddha e l'eternità del Dharma per mezzo del suo incessante divenire ed essere nella sua manifestazione per il bene di tutti gli esseri senzienti. Qui una sua immagine:
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Autore Dontpanic (= Dogcow on de.wikipedia) anche se è in pubblico dominio
L'altra cosa che balza all'occhio è il Mandala ( in Tibetano dkyil khor) che più in generale rappresenta il palazzo,il campo di energia,l'ambiente illuminato,la Terra Pura dello Yidam considerato. Qui nell'immagine il disegno è molto generico,ma avvicinandomi e ingrandendo l'immagine al suo centro potrei dedurre una sillaba-seme,le quali sono legate agli Yidam (tradotto dal Sanscrito,secondo me molto malamente perché fuorvianti,come “divinità meditazionali”,mentre Yidam in Tibetano vuol dire “sforzo della mente”). Esso rappresenta la quintessenza di tutte le percezioni fenomeniche,il supporto permette al praticante di accedere a tali percezioni e il centro non è altro che la mente dei Buddha. Il Mandala è perciò un mezzo abile per purificare e trasmutare la percezione oscurata degli esseri ordinari in percezione illuminata. Abbiamo tre modi per considerare il Mandala:
Mandala della Base: è il Mandala naturale della Visione, la purezza di tutti i fenomeni.
Mandala della Via: esso è il mezzo per integrare la pratica con tale Visione e si suddivide in due aspetti. Il Mandala grafico che rappresenta il piano della realtà e il Mandala del significato che riguarda le esperienze del praticante, che riguarda a sua volta il Mandala esterno delle percezioni esterne, il Mandala interno delle percezioni interne e il Mandala segreto che rivelano la mente di saggezza.
Mandala del Frutto: è realizzato quando si ottiene l'Illuminazione (il Frutto della Via) di un Buddha (i tre corpi o trikaya e le cinque saggezze).
Il Mandala può avere molti significati a seconda del contesto,ad esempio può rappresentare il Maestro circondato dai propri discepoli (non escludo che possa esserci un certo collegamento simbolico in questo senso, vedendo Sanzo che recita il Sutra circondato da fedeli). Il Mandala può essere suddiviso in “Mandala residenza divina” e “Mandala divinità che risiedono”: deve essere immaginato come un edificio di luce, quadrato con quattro porte che poggia su di un enorme vajra a croce. Le quattro porte simboleggiano le “quattro nobili verità”, i quattro lati uguali della base del Mandala rappresentano l'Equanimità dei Buddha verso le creature.Il palazzo è circondato da una barriera di vajra che impediscono a chiunque e a qualsiasi cosa di penetrare,a sua volta questa barriera è avvolta da delle fiamme,le fiamme della Saggezza Originaria. Esternamente o internamente (dipende dal tipo di Tantra, qui però non si vede bene, perché come detto è un Mandala molto generico) a tale linea di fuoco o meglio cerchio di fuoco si trovano otto cimiteri (non vorrei azzardare un'ipotesi, credo possano essere gli Otto cimiteri dell'India antica considerati adatti alla meditazione ma potrei anche sbagliarmi) abitati da esseri terribili e spaventosi. Questo simboleggia la comprensione della Vacuità,che va oltre la divisione dualistica di impuro/puro poiché nel tantrismo (non solo tibetano anche giapponese, kashmiro ecc.) si è al di là della dicotomia dualistica delle cose e tutto è manifestazione della purezza originaria. Queste tre barriere (i cimiteri, i vajra e il fuoco) ci insegnano una cosa molto importante: per accedere al palazzo dello Yidam e alla pratica tantrica bisogna avere l'attitudine ad abbandonare il Samsara, l'aspirazione altruistica e comprendere la Vacuità. Il “Mandala delle divinità che vi risiedono” è costituito dall'insieme delle divinità,quella principale ed il suo seguito. Al centro di ogni mandala c'è lo Yidam principale,che rappresenta la condizione primordiale dell'esistenza, corrispondente all'elemento spazio, il Mandala è dunque uno spazio sacro carico dell'energia dello Yidam e del suo seguito in grado di trasformare il discepolo,qui metto un Mandala pacifico di Mahamayuri:
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L'altro oggetto che si vede è il porta incenso molto importante negli altari e nelle offerte come si vede bene anche qui.
Per quanto possano sembrare funzionali (e lo so sono in parte) questi oggetti e simboli alla rappresentazione grafica del luogo, qui sono stati inseriti elementi dal profondo significato che devono far riflettere. Apprezzo moltissimo che la Minekura li abbia inseriti.
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samdelpapa · 2 years ago
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Chi ha ragione viene sempre preso di mira..
Wiki-Orsini: liti, modifiche e quella manina targata Nato - Il Fatto Quotidiano L’eniclopedia online - La pagina dedicata al sociologo è terra di scontri feroci tra gli utenti. Due “difensori” vengono bannati 5 Giugno 2023 “Orsini sta entrando in mutande con la bestemmia in bocca nel bel mezzo della messa di Natale”. L’immagine è pittoresca ma rende bene l’idea, per voce di uno dei protagonisti, della bizzarra telenovela intorno alla pagina Wikipedia di Alessandro Orsini, fondatore degli studi sulla sicurezza internazionale alla Luiss e firma del Fatto. Ormai da un anno la saga include infinite discussioni tra utenti e amministratori dell’enciclopedia online, continue modifiche alla voce dedicata al professore e, infine, il blocco di due profili che stavano difendendo Orsini. Con una sorpresa: a “bloccare” uno di questi profili è un utente che, nella vita, lavora per un’agenzia della Nato. La breve ma necessaria premessa è che già nel marzo 2022, nei giorni in cui il sociologo diventava noto per le sue apparizioni in televisione sulla guerra in Ucraina, su Wikipedia c’erano versioni molto discordanti sulla possibilità di creare o no la sua pagina. Acqua passata, almeno questa. I problemi sul contenuto della voce, però, restano eccome e per accorgersene basta dare un’occhiata a come si presenta. Alla voce “biografia”, gran parte del testo è occupato dalle recensioni negative al saggio di Orsini Anatomia delle Brigate Rosse, che pure vinse il premio Acqui Storia nel 2010 ed è stato accolto positivamente da prestigiose riviste scientifiche americane. Wikipedia sentenzia che la pubblicazione “è stata recensita molto sfavorevolmente”, sciorinando poi una serie di commenti negativi sull’opera senza neanche menzionare una critica positiva. Come prevedibile, dietro le quinte dell’enciclopedia la cosa non piace a molti utenti, che lo fanno notare. Già un anno fa, un contributor si lamenta: “È una voce in cui viene dedicata una sola riga all’elencazione dei titoli dei suoi volumi noti al grande pubblico e subito dopo 10 righe specifiche di critiche, addirittura con annessi virgolettati”. Una delle tesi difensive, in questo caso, è: posta così, l’accusa è troppo generica; trovate delle recensioni positive e proponetele. Un altro profilo, che si firma Malencio, protesta: “Il problema è che la menzione del premio è fatta seguire dalla affermazione apodittica che il saggio ‘è stato accolto sfavorevolmente’. Pare un giudizio inappellabile e universale”. Malencio riporta alcune recensioni positive trovate online: “Non citarle non è giustificabile”. Arriviamo all’ultima settimana, quando l’utente Gitz continua: “La collezione di citazioni negative trasforma questa voce in una ‘pagina di attacco’”. Gitz invia diversi messaggi, riferisce recensioni positive e inserisce link per verificare, ma non c’è nulla da fare.
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moonyvali · 3 years ago
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Stiamo diventando sempre più stupidi? A quanto pare sì: il governo, la televisione, i media, i giornali ci trattano come se avessimo cinque anni.
Ogni anno fioccano in questa stagione gli “articoli” su come affrontare il grande caldo: bere molta acqua, non sostare all’esterno nelle ore più calde della giornata, cercare un riparo all’ombra, mangiare cibi non troppo grassi. Ora mi chiedo: ma solo io trovo questi articoli altamente offensivi? Chi li scrive, crede forse che i suoi lettori abbiano cinque anni? Che siano ebeti?
Oggi c’è una considerazione bassissima da parte dei giornalisti, dei politici, dei cosiddetti influencer nei confronti dell’uomo medio. È forse una strategia ben congegnata, trattare la gente comune come se avesse cinque anni, come se fosse ebete per farla sentire ebete e dunque bisognosa di un padrone/tutore o semplicemente questo linguaggio paternalistico, stucchevole si adatta alle esigenze e alle aspettative di un pubblico ormai preda di un istupidimento collettivo?
La scienza ci dice che il quoziente collettivo della popolazione si è abbassato negli ultimi venti anni. Forse la colpa è dei media o della crisi che affronta la scuola, l’ultima ruota del carro in un paese che non investe e non crede più nell’istruzione, o forse semplicemente certi programmi televisivi hanno alla fine inebetito i loro telespettatori. E lo stesso accade nella letteratura. Ricordate quando alle elementari la maestra vi chiedeva di scrivere dei “pensierini”? Fanno tenerezza, nella loro disarmante semplicità, i primi temi scritti dai bambini, almeno quando sono i bambini a farlo.
Vi confesso di provare spesso un forte disagio leggendo molti libri che oggi vengono stampati. Quali sono queste grandi verità che i libri di oggi ci svelano? La vita è dolorosa e crudele, amare significa soffrire, l’uomo alle volte è cattivo, va bene, ma dimmi cosa ti ha spinto a questa riflessione, com’è nata, da cosa è scaturita, sviluppala, approfondiscila, rendila viva, non lasciarla buttata lì, in una riga di una superficialità avvilente come se fosse uno slogan politico. E anche la politica ormai è questo: pensierini, frasi ad effetto e slogan da far memorizzare ai propri elettori, creati ad hoc per manipolare e stupire, ma certamente non per far pensare.
G.Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X
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corallorosso · 4 years ago
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Leggete questo bellissimo post scritto dal giornalista Michele Gambino nella sua pagina. Manca un giornalista professionista in Italia, mentre pennivendoli venduti, lacchè, diventano direttori di grandi o minuscoli giornali, una penna come quella di Gambino preferisce scrivere su Facebook e donare a noi questa sua esperienza in Afghanistan nel 1996. Di Michele Gambino : "La prima volta che i Taliban entrarono a Kabul fu nel settembre del 1996. Io e il fotografo Pietro Gigli eravamo tra i pochissimi stranieri presenti. Avevamo raggiunto l’Afghanistan valicando il mitico Khyber pass, e fummo gli ultimi a dormire all’hotel Intercontinental, che il giorno dopo il nostro arrivo fu devastato e saccheggiato dai Taliban. In Occidente si parlava molto di questi studenti coranici, allevati a pane duro e Islam nelle madrasse delle zone più remote dell’Afghanistan, ma quasi nessuno li aveva mai visti. Erano magri, i volti affilati, gli occhi cerchiati dal Kajal. Si muovevano nella città devastata con arroganza, ma anche con una specie di stupore nello sguardo, da villani in città. Ricordo di averli visti allo zoo, in un giorno di festa, passeggiare tra le gabbie delle scimmie, tenendosi teneramente per mano. Con noi stranieri erano sfuggenti, come se non sapessero bene che atteggiamento prendere, ma l’unica volta in cui Pietro estrasse dalla borsa la macchina fotografica, in un mercato di periferia, un paio di loro sbucarono dal nulla con i Kalashnikov imbracciati e mancò poco che ci ammazzassero sul posto. Il presidente Najibullah era stato appeso a un palo dopo essere stato torturato, e la città stava rapidamente tornando al medioevo: le donne che non indossavano il burka erano frustate in pubblico dalla cosiddetta “polizia morale”. La musica era vietata, e il nostro autista ci mostrò il vano segreto che aveva ricavato dentro la sua auto per nascondere le musicassette. Tutti i giorni, alle 12, una marea di oggetti sequestrati nelle case – televisori, telefoni e ogni tipo di elettrodomestico – veniva disseminata lungo la strada principale di Kabul, e un carro armato ci passava sopra, producendo un clangore che entrava nelle ossa. Vedemmo la furia con cui le ruspe si accanivano contro il cemento delle strade, simbolo della modernità, e gli alberi ornati da chilometri di nastro srotolato dalle videocassette sequestrate. Il venerdì, dopo la preghiera, allo stadio si svolgevano le esecuzioni pubbliche di chi non osservava la sharia. A Kandahar incontrammo il dottor Beluchi, un uomo malinconico che tagliava le mani ai ladri e presiedeva alla lapidazione degli adulteri. Il mio giornale chiedeva storie di donne violate, maltrattate, umiliate. Avvicinarle era difficile e pericoloso, ma alcune sfidavano i divieti e si sfilavano il burka nella speranza che la loro voce arrivasse fuori da quell’orrore, e che questo servisse a qualcosa. Mi colpì il fatto che sotto il panno pesante fossero sempre truccate con molta cura. Un giorno, per caso, scoprimmo cosa accadeva nell’immenso orfanotrofio della città, ingrossato da anni di guerre: nessuno si curava più di farvi arrivare il cibo, e i Taliban offrivano riso e acqua ai bambini in cambio di sesso. Prima portammo casse di cibo, poi andammo dall’appena nominato ministro dell’infanzia, chiedendogli nel nome di Allah di far cessare gli abusi. Ricordo ancora la sua faccia sorpresa e annoiata, e il fatto che mentre gli parlavamo – ammesso che capisse l’inglese – non smise un attimo di scaccolarsi il naso. E questo era il governo islamico dei Taliban, presieduto dal misterioso e invisibile Mullah Omar. Tutti sapevano che a rifornirlo di armi erano stati gli americani. Qualche arguto analista della Cia doveva aver deciso che lui era l’uomo su cui puntare nel complicato scacchiere afghano. Io non sono mai stato una cima, ma rispetto agli analisti della Cia devo essere un gigante del pensiero, perché scrissi in fondo al mio reportage che gli americani avevano messo le loro fiches sul numero sbagliato, e avrebbero pagato a caro prezzo l’errore. Però c'è poco da vantarsene, perché ci sarebbe arrivato anche un bambino. Mi porto dentro da sempre le molte cose orribili che vidi, ma anche la bellezza di un paesaggio in cui nel deserto l’ardesia brilla al tramonto con colori mai visti altrove, e le carovane dei beduini attraversavano le gole di montagna avanzando lente sui cammelli, come trecento anni fa. Quel reportage vinse il premio “Ilaria Alpi”, e il compenso ammontava a cinque milioni di lire. La metà li misi in un fondo di deposito intestato a mia figlia, l’altra metà la inviai attraverso la Croce Rossa agli afghani che mi avevano aiutato a entrare nel Paese e a uscirne vivo. Uno di loro, un professore di cui ho dimenticato il nome, mi fece sapere che li avrebbe usati per fuggire dal Paese. Spero tanto che ci sia riuscito." Grazie Michele Gambino. Santina Sconza
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continuoasbagliare · 4 years ago
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Sono un tipo di persona particolare, è vero. Insopportabile, mi descrivono alcuni, irrequieta mi descrivono altri. È vero, stare con me non è semplice, sono il tipo di persona che se le fai uno sgarro, non dimentica, semplicemente accumula tutto in una grande cassaforte. In passato ero taciturna, timida, carina e accondiscendente, avevo mille amici, ora ne ho a mala pena 3.
Sapete, le esperienze cambiano, fanno crescere. A volte diventi tutt'altra persona, a volte ti descrivono come un mostro..
Sono il tipo di persona che se mi chiedi di partire, lascio tutto e dopo 15 minuti sono da te, pronta ad affrontare un altro viaggio. Eh sì, ho sempre amato viaggiare, viaggiare rende liberi, ti apre la mente. Viaggiare salva le persone. E beh, è tempo ormai che non viaggio nemmeno più.
Ho sempre amato il mare, una sorta di amore e odio, infatti sapete, quando guardo verso quel blu immenso, mi perdo. Mi emoziono. Eh sì, il mare mi emoziona. E no, non mi manca sdraiarmi sulla spiaggia e prendere il sole, non mi manca andare in acqua e spararmi una bella posa, solo per poi rendere pubblico il tutto e scrivere "mi eri mancato" .. a me il mare manca in un altro senso. Manca il rumore delle onde, manca il profumo della sabbia, quella meravigliosa brezza marina..mancano le camminate sulla spiaggia, manca perdermici dentro. Eh beh, è tempo ormai che non vado nemmeno più al mare.
Un'altra cosa che amo? La musica, ma la musica di un tempo, quella di una volta, quella che non bastava sentire ma bisognava ascoltare. Quella che ti faceva emozionare più che ballare, la vera musica.
Ecco, mi sento un po' così, un po' vuota un po' piena. Un po' troppo grassa, ma ormai stanca di mettermi a dieta e non dimagrire. Mi sento un po' poco, esatto, poco. Poco per tutto, poco per questa vita, poco per il mio ragazzo, poco per la mia famiglia. Insomma, non abbastanza, sempre troppo poco. Magari cambierà, magari un giorno troverò di nuovo quella parte di me che ormai ho smarrito. Quella che andava d'accordo con tutti, quella che si faceva a mille in ogni cosa, quella piena di vita e di voglia di fare, quella piena di gioia e di amore per gli altri. Ma per ora no, andrà bene così.
È solo un altro giorno senza di me.
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gloriabourne · 4 years ago
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Vabbè, taggare C sui social, farle gli auguri per l' "onomastico" senza che la cosa sia partita da E, ma siamo seri? Cioè se a queste leccaculo senza dignità chiedessi quando è il compleanno di E nemmeno lo saprebbero 😂, ma seguono lui o lei? Ma fatemi capire, ma da quando le fidanzate dei cantanti vanno trattate cone star pur non rappresentando assolutamente nulla? Ma da quando si interessano a compleanni e onomastici dei partner degli artisti? Ermal ha sbagliato tutto secondo me-
- ha sbagliato tutto nel senso che doveva un po' meno schiaffare questa in mezzo al fandom per non dire altro, doveva essere più riservato, oo qualche foto, ma che stia diventando lei la star mi sembra troppo, addirittura volevano che lei cantasse, te lo giuro. E al di la che sappia farlo o meno, è patetico, assolutamente patetico. Queste non sanno separare Ermal dal suo privato, c'è un limite a tutto. E ha sbagliato. Damiano dei Maneskin ad esempio ha saputo gestire bene privato e pubblico.
Comunque se C voleva attirare l'attenzione una volta lanciata da E, ha saputo "conquistare" solo 4 sgallettate esagitate. D'altra parte quella che porta la bandiera è lei, quindi, sicuramente le persone intelligenti non cascano nei suoi tranelli acchiappa oche che retwittano tutto e si fanno i film luce su lei che canta, che sta nel linro di E, che non parla nemmeno di lui e di chi gli sta intorno tra l'altro. Solo le oche giulive come lei la adulano per avere il premio della lupa dell'anno da E
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Io ve lo dico con tutta la calma e tutto l'affetto (perché comunque io provo un affetto sincero verso le persone che mi scrivono) possibile: avete iniziato un pochino a stancarmi.
L'hanno capito anche i sassi che Chiara vi sta sul cazzo. E sicuramente io non vengo a contestare le antipatie degli altri, ma non è che ogni volta che succede qualcosa dovete far partire fiumi di critiche.
Oltretutto critiche che mandate a me, che ovviamente vi rispondo perché sapete che rispondo a tutti, ma che sapete benissimo che la mia risposta a tutto ciò è sempre la stessa da mesi a ormai: IGNORATELA E IGNORATE TUTTO CIÒ CHE LA RIGUARDA.
Ora, sorvolando un attimo su questo consiglio spassionato che vi do ormai da una vita, veniamo alle critiche che hai fatto nell'ask.
Prima di tutto, scusa se te lo dico ma se vedi certe cose è perché evidentemente segui Chiara o segui qualche pazza esagitata del fandom. Perché io, che non seguo Chiara e nemmeno le pazze esagitate, non ho visto nessun augurio di onomastico. Quindi ti consiglio caldamente di smettere di seguire queste persone, così eviti di farti venire una sincope ogni volta che qualcuno fa una roba del genere.
Seconda cosa: ma quale diritto hai di dire che Ermal ha sbagliato tutto? Ma tutto cosa? Stiamo parlando della sua ragazza, ha il diritto di postare cose che la riguardano o che riguardano la loro storia e a noi non deve fregare. Sono fatti loro.
"Doveva essere più riservato". No, non doveva. Ognuno è riservato se, quando e quanto vuole e noi non siamo nessuno per dire cosa un'altra persona deve o non deve fare. Non sta a te decidere quanto una persona debba essere riservata, a meno che la persona in questione sia tu.
Ed è davvero ironico che tu dica che c'è un limite a tutto, perchè proprio per questo dovrebbe esserci un limite anche a queste ask in cui mi ritrovo sempre a rispondere alle stesse cose da ormai due anni. E invece pare che il limite ancora non lo abbiamo raggiunto.
Damiano dei Maneskin ha saputo gestire bene i fatti suoi? Bravo, mi fa piacere per lui. Ma di nuovo, tu non sei nessuno per decidere se lui ha gestito bene la sua vita privata. (Che poi questi continui confronti con i Maneskin me li dovete spiegare. Io manco li seguo, capite che non posso nemmeno dialogare decentemente se fate confronti con gente che non seguo).
Per concludere, sapete benissimo che io non nutro particolare simpatia per Chiara, ma da qua a dire che raduna solo le sgallettate ce ne passa di acqua sotto queste scarpe, fra le mani, davanti agli occhi e nello stomaco sotto i ponti.
Torno a ripetere: vi sta antipatica? Non la sopportate? Ci sta! Ma non siete voi che dovete starci insieme o frequentarla, quindi a una certa anche basta.
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