#protezione del lavoro
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pier-carlo-universe · 23 days ago
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Sindacati in Allerta: Richiesto Piano Strategico per il Futuro del Gruppo AMAG di Alessandria. Preoccupazione per la gestione del Gruppo AMAG e per il destino dei dipendenti: sindacati convocati in Comune per trovare soluzioni
Le organizzazioni sindacali Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec-UIL, insieme alle categorie che seguono AMAG Ambiente, hanno espresso forte preoccupazione riguardo alla gestione e al futuro del Gruppo AMAG di Alessandria.
Le organizzazioni sindacali Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec-UIL, insieme alle categorie che seguono AMAG Ambiente, hanno espresso forte preoccupazione riguardo alla gestione e al futuro del Gruppo AMAG di Alessandria. Convocati il 29 ottobre 2024 nella Commissione Consiliare Bilancio del Comune di Alessandria, i sindacati hanno sollecitato l’azienda a presentare un piano strategico chiaro che…
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womenforwomenitaly · 2 months ago
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Al Summit del Futuro del 22-23 settembre, l’ONU chiede azioni rapide per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030. Sull'uguaglianza di genere le Nazioni Unite hanno focalizzato sei aree d’intervento per promuovere l'emancipazione e i diritti delle donne e delle ragazze.
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mezzopieno-news · 5 months ago
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GLI STUDENTI UNIVERSITARI CREANO CITTÀ A MISURA D’API
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Oasi urbane di biodiversità per le api, sparse nel cuore delle città, con fiori nutrienti, piante aromatiche per l’impollinazione e casette rifugio i piccoli insetti impollinatori.
Migliaia di studenti distribuiti in 5 campus universitari italiani sono diventati custodi di centinaia di colonie di api e dell’equilibrio naturale dell’ambiente, attraverso un progetto diffuso che coinvolge i campus di Roma, Bari, Chieti, Firenze e Torino e una popolazione di 5.300 universitari fuori sede. In collaborazione con la startup agri-tech 3Bee specializzata nello sviluppo di sistemi di monitoraggio per la salvaguardia e la protezione delle api, hanno realizzato il progetto “Oasi Urbane di Biodiversità” una serie di aree dedicate, all’esterno dei campus studenteschi in cui vivono, per sostenere la protezione, il benessere e la riproduzione delle api. All’interno dei CX Campus&Hotel e con il supporto della Fondazione Experience, ente filantropico impegnato sul fronte della mobilità studentesca e del diritto allo studio e su quello dell’ecosostenibilità, il programma si estenderà anche ai campus di Trieste, Milano Bicocca e Milano Novate dove gli studenti e le studentesse potranno unire lo studio alla lotta per la salvaguardia delle api, ricreando habitat ideali con risorse mellifere fondamentali.
Spostandosi da un fiore all’altro, le api impollinano oltre 170mila specie vegetali, garantendo così la biodiversità nei vari ecosistemi e permettendo lo sviluppo e la rigenerazione della natura. In un giorno le api di un alveare possono visitare fino a 225mila fiori.
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Fonte: Fondazione Experience; 3Bee
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l-incantatrice · 11 months ago
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Paola Cortellesi,inebriata dal successo del suo ultimo film,ha proposto di modificare le fiabe perché troppo maschiliste,a partire da Biancaneve che era costretta a fare la colf per i sette nani. Innanzitutto farei presente alla Cortellesi che il lavoro di domestica non è un lavoro umiliante e di serie B,perché tutti i lavori hanno la stessa dignità. Non tutte sono fortunate come lei,che è diventata famosa e ha un sacco di soldi; c’è chi per arrivare alla fine del mese deve fare lavori meno creativi e gratificanti. Inoltre Biancaneve si è offerta spontaneamente di accudire i sette nani in cambio della loro ospitalità e protezione. E poi il suo omicidio è stato ordinato da un’altra donna,la matrigna cattiva; ma il cacciatore,un uomo,impietosito ha deciso di risparmiarle la vita. Infine,quando Biancaneve muore mangiando la mela avvelenata,viene salvata dal Principe azzurro,un altro uomo. In poche parole la povera ragazza ha sofferto a causa di una donna ed è sempre stata salvata da uomini.E vogliamo parlare di Cenerentola? Anche lei maltrattata e vessata da altre donne,la matrigna e le sorellastre. Oppure la Bella addormentata ,vittima del maleficio di una fata cattiva,un’altra donna anche lei. Insomma la Cortellesi avrebbe fatto meglio a stare zitta
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crazy-so-na-sega · 1 year ago
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schifezze dal mondo:
Migliaia di persone hanno manifestato davanti al parlamento di Atene contro un disegno di legge che aumenta l'orario massimo di lavoro a 13 ore al giorno e 78 ore settimanali, oltre a limitare il diritto di sciopero, con una pena di 6 mesi di carcere e una multa di 5.000 €
-@ravel80262268
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Un servo della gleba nel medioevo lavorava per il signore locale una media di 2-3 giorni a settimana. I più fortunati, come in alcune zone della Francia, non più di qualche giorno all'anno. Il servo della gleba doveva al signore locale intorno al 30% di ciò che produceva, a fronte della sua protezione fisica. Il servo della gleba quando non lavorava per il signore locale si faceva i cavoli suoi e non era controllato, né controllabile da nessuno. Il servo della gleba 2.0 lavora nel powerpointificio corporativo per 9-13 ore al giorno. Deve pagare al signore locale più del 70% di ciò che produce e per recarsi fisicamente al lavoro spesso deve superare una serie di barriere fisiche e digitali pensate appositamente per rendergli la vita difficile e rubargli quei pochi soldi che gli restano. Il servo della gleba 2.0 quando non lavora per il signore locale viene controllato da remoto con meccanismi di propaganda di massa, censura algoritmica, videosorveglianza e meccanismi di nudging e standardizzazione comportamentale. Vivi in un incubo neofeudale globale ma credi di esser più libero di un servo della gleba.
-Matte Galt
società finitissima.....
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pettirosso1959 · 2 years ago
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29 APRILE
Mi chiamo Sergio Ramelli e nel 1975 avevo 18 anni, vivevo a Milano ed ero un tifoso dell’Inter. Giocavo a pallone nella squadra di calcio dell’Oratorio S. Carlo, a centrocampo con il mio amico Giuseppe.
La mia famiglia era composta da mia mamma, mio papà, mio fratello e la mia sorellina più piccola. Vivevamo tutti insieme in un piccolo appartamento della periferia milanese.
Ero uno studente dell’istituto Tecnico “Molinari” e un giorno del 1974 il nostro docente di lettere ci assegna un tema libero, e io lo scrivo contro la violenza delle Brigate Rosse.
Non so come, ma questa mio tema pervenne agli estremisti di sinistra che allora imperversavano nell’istituto “Molinari” e io da subito mi trovai a subire quotidianamente processi popolari, angherie, sputi, schiaffi, aggressioni. Un giorno mi rifugiai all’Ufficio di Presidenza, mi venne a prendere mio papà e insieme a lui uscii di scuola tra due ali di studenti che ci calciavano.
Io rispondevo sempre, ma ero sempre solo. Non c’era mai nessuno con me. Per cercare protezione decisi di iscrivermi al Fronte della Gioventù. Non ne ero molto convinto, ma non vedevo alternative, cercavo solo qualcuno che potesse stare con me.
Mia mamma era molto preoccupata, io la tranquillizzavo rispondendole che non avevo mai fatto nulla di male a nessuno, quindi non avevo nulla da temere.
Il 13 marzo 1975 in via Paladini, vicino a casa, vengo aggredito da due sconosciuti della mia età che impugnano chiavi inglesi “hazet 36” del peso di tre chilogrammi e mezzo l’una. Il commando era composto da circa 8-10 persone che durante la mia aggressione controllavano che dalle vie adiacenti non provenissero poliziotti in mio soccorso.
Il 14 marzo l’infermiera dell’Ospedale dice a mia madre che in tanti anni di lavoro non ha mai visto ferite così devastanti in una scatola cranica.
Il 1 aprile miglioro, ma non riesco a parlare e a muovere il mio corpo.
Il 5 aprile viene a trovarmi il mio allenatore di calcio dell’Oratorio S. Carlo e mi dice che mi aspetta al campo. Piango.
Il 17 aprile ho provato a parlare per la prima volta con mia mamma e le ho chiesto una Coca-Cola e i libri della maturità.
Il 21 aprile ho la pleure.
Il 29 aprile 1975 alle ore 10 non ci sono più.
Nel 1985, dieci anni dopo la mia morte, il giudice Salvini, un uomo di sinistra, grazie alla confessione degli autori, identificò i responsabili della mia morte nel servizio d’ordine di Avanguardia Operaia della facoltà di Medicina dell’Università Statale di Milano.
Alcuni erano diventati medici affermati, altri avevano fatto carriera politica.
La lapide in mio ricordo sotto la casa della mia famiglia venne negli anni più volte distrutta e poi sempre riparata, e per tante volte venne gettata l’immondizia sul marciapiede ove ero stato aggredito.
Per molto tempo, mia mamma Anita avrebbe ricevuto telefonate e lettere anonime, nelle quali veniva definita “una vacca, perché solo da una scrofa come te poteva nascere un maiale come tuo figlio”.
Mio fratello fu costretto ad andare a vivere a Lodi, perché a Milano continuava a ricevere minacce.
Mio papà morì nel 1979 di dispiacere.
Mia mamma Anita è morta nel 2013 senza mai pronunciare alcuna parola di odio contro nessuno.
Mi chiamo Sergio Ramelli e nel 1975 avevo 18 anni, vivevo a Milano ed ero un tifoso dell’Inter. Giocavo a pallone nella squadra di calcio dell’Oratorio S. Carlo, a centrocampo con il mio amico Giuseppe.
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susieporta · 23 days ago
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POST SEMISERIO SULLE RELAZIONI.
La donna cerca e spera di trovare nell’uomo e nell’unione con lui due cose soprattutto:
Protezione e sicurezza.
Ella sa che percependosi protetta e sicura, potrà esprimere il suo Yin, cioè dolcezza, accoglienza, sensibilità, amorevolezza.
Quando entra nella coppia, ci entra con queste “aspettative”.
L’uomo entra nella coppia perché anela a qualcuno che si prenda cura di lui, si pone in relazione come un bambino, o un adolescente.
Uno psicologo ha affermato che le donne più felici, sono single, e gli uomini più felici, sono sposati.
Queste dinamiche all’inizio vengono mascherate dai fumi suadenti dell’energia ses*uale, la quale impedisce di vedere davvero cosa si sta realmente muovendo nella relazione che sta nascendo.
Ecco che quando la donna scopre che il cavaliere dall’armatura scintillante è in realtà un adolescente viziato e prepotente, anch’ella si trasforma da principessa a matrigna e ferma la sua ascesa al divenire Regina.
Bel guaio.
Nulla esiste al mondo di più letale di una donna che rinuncia alla relazione rimanendo nella relazione come matrigna o come “sguattera”.
Povero il disgraziato che dovrà fare i conti con la sua ira funesta a volte manifesta a volte passiva, ma attenti entrambi sono in uno stato di totale frustrazioni come due debuttanti che si ritrovano a servire il te al ballo.
Allora la donna si sente costretta a scegliere tra due possibilità: o chiude la relazione o continua e gliela fa pagare cara, invece l’uomo permane in quello stato di soddisfazione adolescenziale anche tutta la vita non provando mai o quasi mai ambizione altra.
Oggi, moltissime donne hanno rinunciato al proprio femminile a causa di questo guaio immenso che chiamerei guaione, tragedia, infima condanna.
Si sono travestite da uomo e hanno messo sulle spalle la croce di dover prendersi cura del marito 14 enne, dei figli di 2,3 anni, del gatto, della casa, del lavoro e spesso anche delle finanze del marito o comunque di gestire la sua vita come se egli fosse e di fatto è un pubero immaturo.
Ce ne sono migliaia di donne così o anche di donne che per schivare il suddetto mega proiettile, decidono di tenersi solo cane, gatto, casa e lavoro, rinunciando al compimento della relazione di della maternità (Parthenope in fondo parla di questo, piccola parentesi cinematografica).
Ora care mie possiamo trasformare questo flagello in una grande possibilità quella di diventare davvero Yin e Yang e ricomporre la nostra identità spezzata in due.
E lo stesso i cari fratelli, che privati della sostituta materna o evolveranno nutrendo il loro femminile o rimarranno sposati con la madre fino alla sua morte e oltre (come in psycho, altra parentesi cinema).
L’era della coppia zoppa è finita, questi antichi giochini della matrix si sono rotti.
È tempo di ricomporre i cocci personali e donarsi solo ad un altro o altra interi scivolando all’abbisogna da una polarità all’altra senza restare rigidamente ancórati al ruolo e rimanendo così perpetuamente delusi e frustrati.
Senza queste premesse non solo non parlerei di relazione ma sarebbe da preferisci persino un criceto o un pesce rosso o un bambolo o bambola gonfiabile, almeno da risparmiare i denari per gli avvocati, le ulcere, le coliti, i mutui e dei figli poli traumatizzati che a 16 anni vi insulteranno come degli Hooligans con la squadra avversaria.
ClaudiaCrispolti
Adesso non vi sperticate a puntare l’indice contro le donne o contro gli uomini e dire io non sono così. Non ce ne frega niente.
Qui si parla in generale e sei tu sei l’eccezione, bravo, brava, ok ma mi raccomando tientelo per te.
Polemiche, messaggi aggressivi che denotano solo il livello di frustrazione e altre noiosità verranno esposte al pubblico ludibrio con mio grande giubilo. 😋👍
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seduction-fatale78 · 1 year ago
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C'è Anna che ha un bambino e rimane per lui, quando la sera si chiude la porta e il suo uomo le si avvicina a pugni stretti ormai non cerca più nemmeno una via di fuga.
Serena sta cercando lavoro e si è sentita chiedere se mai vorrà figli, che è stato brutto, ma si è anche sentita chiedere quanto sarebbe disposta a dare all'azienda, che è stato anche peggio.
Poi c'è Terry che sta per strada, quando è arrivata pensava di trovare lavoro tramite un conoscente e infatti l'ha trovato: viene caricata su una macchina otto volte a notte e quando torna a casa i soldi che vorrebbe non aver guadagnato non sono nemmeno suoi.
Lucia porta gli occhiali da sole a novembre, gira sempre con lunghi foulard e le batte ancora il cuore quando Marco le porta un mazzo di rose a sorpresa per il suo compleanno.
Veronica non viene nemmeno sfiorata, secondo Tommaso lei non vale nulla, nemmeno il tempo di un sorriso, di una carezza, di una parola che invece non manca mai di essere espressa quando sbaglia e lei sbaglia sempre, inizia a crederci persino lei.
Federica vive da sola, ha solo ventisette anni, ma se ne sente molti di più: gli altri pensano che non sia bella abbastanza e non ne fanno segreto, nessuno glielo dice apertamente ma appellativi come cesso e cozza sono spesso sussurrati fra i colleghi e le risatine alle sue spalle non mancano.
Teresa ha la quinta di seno, come se fosse una sua scelta, come se su quelle tette ci fosse scritto Toccami, come se i vestiti non fossero mai abbastanza larghi, come se il suo corpo gridasse troia ad ogni passo anche se lei ormai cerca di affogarci dentro a quei maglioni sformati.
Evelina ha fatto giurisprudenza come i suoi colleghi, si è laureata con un voto di tutto rispetto, eppure è proprio il rispetto che le manca sul posto di lavoro dove deve correre due volte di più per dimostrarsi all'altezza di meriti che agli uomini vengono riconosciuti di diritto.
Sofia ha quattro anni e queste cose le vede sempre, quando cerca di salire in alto sulla rete del parco giochi insieme ai suoi coetanei ma viene fermata perché potrebbe farsi male, quando Ludovico le ha stretto il braccio e l'ha spinta per terra e le mamme hanno ridacchiato un 'fa così, perché gli piaci', quando ha deciso che voleva fare basket e si è trovata in un tutù, quando il papà la tratta come se fosse un oggetto delicato, che potrebbe rompersi da un momento all'altro, che ha bisogno di protezione, ma soprattutto di sorveglianza.
Sono tanti corpi e tante menti di donne, sono violenze: fisiche, psicologiche, di genere.
Sono e siamo noi.
dal web
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libero-de-mente · 1 year ago
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Rose e Jack
- Papà...
- Dimmi Gabri
- Questo fine settimana Rebecca starà da noi tre giorni, arriverà venerdì
- Uh, qual è il motivo? Ultimi giorni di ferie prima della scuola e volete passare più tempo insieme?
- Non proprio, domenica sarà un anno che siamo insieme
- Oh, che bello e cos'hai in mente?
- Le farò una sorpresa
Gabriele, figlio 2 quello che spesso sembra il più freddo dei due. Quando vuole mi sa sempre stupire con attenzioni inaspettate.
Per tutta l'estate si è trovato un lavoro part-time per racimolare quattro soldi ed essere indipendente.
Cerca sempre di non farle mancare nulla con molte attenzioni.
In alcuni momenti mi sembra Jack, il personaggio del film Titanic di James Cameron.
Quando lei gioca alla Nintendo collegata alla TV in sala e lui abbracciandola da dietro l'aiuta con il controller nel gioco.
Sembrano Rose e Jack sulla prua del Titanic.
Un destino crudele quello di Rose e Jack del Titanic, nel mare hanno trovato un destino avverso.
Già il mare. Gabriele ha deciso di portarla a Genova città di mare, a visitare l'acquario di quella città uno dei più belli che abbia visto. Pieno di creature del mare.
Quando Rebecca viene ospitata a casa lei e Gabriele dormono in salotto. Un letto gonfiabile moto alto e comodo viene affiancato al divano, hanno la stessa altezza e così uno su divano e l'altra sul materasso a una piazza e mezza dormono vicini.
Sabato sono partiti presto e vuoi la fretta di non perdere il treno, il controllare gli zainetti e prepararsi i panini hanno fatto si che il materasso fosse lasciato gonfio e incustodito.
Così mentre io passavo la mattinata in giardino scoprendo che qualche ora dedicata alla pulizia del verde corrisponde a una donazione all'AVIS (zanzare di merd*), e che le cimici che da ottobre utilizzano il bucato steso come cavallo di Troia per entrare in casa, durante l'estate vivono una vida loca tra le fronde degli alberi. Nutrendosi e copulando come se non ci fosse un domani.
Ecco mentre io osservavo tutto ciò, il gatto Alvin decideva che quel materasso era molto figo e spassoso. Così un suo artiglio è riuscito a forare il materasso.
Un forellino. Quando me ne sono accorto ho rimediato subito con una colla per PVC e toppe speciali per riparare i materassini. Le istruzioni davano 24 ore di tempo per la massima resa.
Io 24 ore non le avevo così la sera quando i due naufraghi dell'Acquario di Genova, erano stanchissimi, dopo una breve cena ho gonfiato il materasso e il buco riparato teneva alla grande.
Peccato che dall'altra sponda del materasso Alvin aveva lasciato un altro ricordino, un forellino non visto, più piccolo ma inesorabile nel far sgonfiare il materasso.
Guardo Gabriele lui guarda me, io guardo Rebecca e Rebecca guarda me, guardo Alvin e Alvin fa finta di nulla fischiettando in gattese.
- Beh ragazzi, questa sera dormirete separati. Tu Gabri torni nel tuo letto vicino a tuo fratello e lei dormirà sul divano che ci sta comoda.
- Ma no pa' si sgonfia piano, magari mi regge per una notte. Ci sto sopra io tranquillo.
Sembrano Rose e Jack, lei sulla tavola in legno sicura e lui nel mare insicuro. Si addormentano subito, tenendosi per mano come i protagonisti del Titanic.
Il Titanic affondò nella notte alle 2:20 circa. Io verso le 3:00 colto da un senso di protezione mi alzo e vado in sala.
La scena è da Titanic, il materasso oramai è quasi del tutto sgonfio, Gabriele per cinque centimetri non è ancora sul tappeto della sala. Dorme e tiene la mano di lei. Della sua Rose.
Mi avvicino e lo sveglio. Gli faccio capire che deve abbandonare la scialuppa. Cioè il materasso sgonfio, che non può dormire sul tappeto. Così mezzo rintronato si lascia convincere e va nel suo letto.
Non è finita come nel Tianic, appena sveglio Gabri-Jack corre da Rebecca-Rose e la raggiunge sul divano. Abbracciandosi e stendendosi insieme.
In quel momento realizzo che se Rose avesse fatto posto a Jack nel film Titanic, Jack si sarebbe salvato. Cacchio se ci stavano sicuri in due sulla tavola in legno. Cameron dovrebbe rifare quella scena cribbio.
L'amore è un mare, a volte calmo a volte in tempesta. Auguro loro di non affondare mai, di non annegare nelle lacrime. Comunque andrà manterrò sempre il ricordo del mio Jack che teneva la mano a Rebecca, mentre affondava con un materasso forato dall'iceberg Alvin.
Quando vorrò ricordare al mio cuore cos'è l'amore mi ricorderò di quella notte. E ricorderò.
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pier-carlo-universe · 22 days ago
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Non Drammatizzate": A 30 anni dall'Alluvione del Tanaro, una Riflessione su un Disastro Evitabile. Le mancanze della Protezione Civile e l'eroismo dei volontari durante la tragedia che colpì il Piemonte nel 1994
L'alluvione del 5 e 6 novembre 1994 rappresenta una delle peggiori calamità naturali nella storia del Piemonte.
L’alluvione del 5 e 6 novembre 1994 rappresenta una delle peggiori calamità naturali nella storia del Piemonte. Il disastro, che causò 63 vittime, numerosi feriti e migliaia di sfollati, devastò Alessandria, Asti, Alba, gran parte della provincia di Cuneo e molte altre località. Tuttavia, a rendere ancor più tragica la vicenda furono le evidenti mancanze nelle operazioni di allerta e soccorso.…
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vividiste · 2 years ago
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ANTHONY HOPKINS
Lascia andare le persone che non sono pronte ad amarti. Questa è la cosa più difficile da fare nella tua vita e sarà anche la cosa più importante. Smettila di fare conversazioni difficili con persone che non vogliono cambiare. Smettila di apparire per le persone che non hanno interesse per la tua presenza. So che il tuo istinto è fare tutto il possibile per guadagnare l'apprezzamento di chi ti sta intorno, ma è un impulso che ruba il tuo tempo, energia, salute mentale e fisica.
Quando inizi a lottare per una vita con allegria, interesse e impegno, non tutti saranno pronti a seguirti in quel luogo. Questo non significa che devi cambiare ciò che sei, significa che devi lasciare andare le persone che non sono pronte ad accompagnarti.
Se sei escluso, insultato, dimenticato o ignorato dalle persone a cui regali il tuo tempo, non ti fai un favore continuando ad offrire loro la tua energia e la tua vita. La verità è che non sei per tutti e non tutti sono per te.
Questo è ciò che rende così speciale quando trovi persone con cui hai amicizia o amore ricambiato. Saprai quanto è prezioso perché hai sperimentato ciò che non lo è.
Più tempo passi cercando di farti amare da qualcuno che non è capace, più tempo perdi privandoti della possibilità di quella connessione con qualcun altro.
Ci sono miliardi di persone su questo pianeta e molte di loro ti incontreranno, al tuo livello di interesse e impegno.
Più sei ancora coinvolto con persone che ti usano come cuscino, un'opzione di secondo piano o un terapista per la loro guarigione emotiva, più a lungo ti allontani dalla comunità che desideri.
Forse se smetti di apparire, non ti cercano. Forse se smetti di provarci, la relazione finisce. Forse se smetti di inviare messaggi, il tuo telefono resterà buio per settimane.
Questo non significa che hai rovinato la relazione, significa che l'unica cosa che la teneva in mano era l'energia che solo tu davi per mantenerla. Questo non è amore, è attaccamento. È voler dare una possibilità a chi non lo merita! Tu meriti molto, c'è gente che non deve essere nella tua vita, te ne renderai conto.
La cosa più preziosa che hai nella vita è il tuo tempo ed energia, poiché entrambi sono limitati. A ciò che dai il tuo tempo ed energia, definirà la tua esistenza.
Quando ti rendi conto di questo inizi a capire perché sei così ansioso quando trascorri del tempo con persone, in attività, luoghi o situazioni che non ti convengono e non devono stare vicino a te, rubano energia.
Inizierai a renderti conto che la cosa più importante che puoi fare per te stesso e per tutti quelli che ti circondano è proteggere la tua energia più ferocemente di qualsiasi altra cosa.
Fai della tua vita un rifugio sicuro, dove sono ammesse solo persone ′′ compatibili ′′ con te.
Non sei responsabile per aver salvato nessuno. Non sei responsabile di convincerli a migliorare. Non è il tuo lavoro esistere per le persone e dare loro la tua vita!
Perché se ti senti male, se ti senti obbligato, sarai la radice di tutti i tuoi problemi per la tua insistenza, temendo che non ti restituiscano i favori che hai concesso. È il tuo unico obbligo renderti conto che sei il padrone del tuo destino e accettare l'amore che credi di meritare.
Decidi che ti meriti un'amicizia vera, un impegno vero e un amore completo con persone in salute e prospere. Poi aspetta e guarda quanto inizia a cambiare tutto e cambierà, questo è sicuro, con persone positive e di buona energia, non perdere tempo con persone che non ne valgono la pena, il cambiamento ti darà l'amore, la stima, la felicità e la protezione che ti meriti.
Anthony Hopkins🌻❤
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mezzopieno-news · 2 months ago
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L’EUROPA TAGLIA L’USO DEI PFAS
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L’Unione europea ha stabilito una maggiore protezione per i cittadini europei dalle sostanze chimiche perfluoroalchiliche (i cosiddetti PFAS), considerate a rischio per gli ecosistemi e per la salute. La decisione è stata adottata il 19 settembre dalla Commissione europea tramite nuove norme che limitano l’uso dell’acido perfluoroesanoico (PFHxA) e delle sue sostanze affini.
La restrizione vieta la vendita e l’uso dell’acido perfluoroesanoico in tutti i prodotti, tra cui quelli tessili di consumo come giacche antipioggia, imballaggi alimentari come scatole per pizza, miscele di consumo quali spray impermeabilizzanti, cosmetici come prodotti per la cura della pelle, e in alcune applicazioni di schiume antincendio, senza comprometterne la sicurezza. Questa limitazione rappresenta un ulteriore riduzione dell’utilizzo dei PFAS, poiché il PFHxA veniva spesso utilizzato in sostituzione di un’altra sostanza già vietata, l’acido perfluoroottanoico o PFOA. La decisione si è basata sulla valutazione scientifica dei comitati dell’ECHA (Agenzia europea delle sostanze chimiche) e di analisi indipendenti esterne. La Commissione ha inoltre emesso disposizioni per limitare i livelli di PFAS contenuti nelle acque destinate al consumo umano.
I PFAS sono una famiglia di composti chimici sintetici utilizzati principalmente in ambito industriale la cui caratteristica è di essere molto resistenti ai processi naturali di degradazione, elemento che li rende particolarmente soggetti ad accumularsi nell’ambiente e nel corpo umano, causando potenziali danni agli ecosistemi e alla salute. I PFAS sono presenti in circa 10mila sostanze diverse attualmente in commercio e impiegate in molte lavorazioni, dai tessuti impermeabili alle padelle antiaderenti, dai cosmetici ai dispositivi medici.
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Fonte: Commissione europea; Eur Lex; foto di Pollinations AI
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aldameriniofficial · 5 months ago
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Quando venni ricoverata per la prima volta in manicomio ero poco più di una bambina, avevo sì due figli e qualche esperienza alle spalle, ma il mio animo era rimasto semplice, pulito, sempre in attesa che qualche cosa di bello si configurasse al mio orizzonte; del resto ero poeta e trascorrevo il mio tempo tra le cure delle mie figliole e il dare ripetizione a qualche alunno, e molti ne avevo che venivano a scuola e rallegravano la mia casa con la loro presenza e le loro grida gioiose. Insomma era una sposa e una madre felice, anche se talvolta davo segni di stanchezza e mi si intorpidiva la mente. Provai a parlare di queste cose a mio marito, ma lui non fece segno di comprenderle e così il mio esaurimento si aggravò, e morendo mia madre, alla quale io tenevo sommamente, le cose andarono di male in peggio tanto che un giorno, esasperata dall'immenso lavoro e dalla continua povertà e poi, chissà, in preda ai fumi del male, diedi in escandescenze e mio marito non trovò di meglio che chiamare un'ambulanza, non prevedendo certo che mi avrebbero portata in manicomio. Ma allora le leggi erano precise e stava di fatto che ancora nel 1965 la donna era soggetta all'uomo e che l'uomo poteva prendere delle decisioni per ciò che riguardava il suo avvenire.
Fui quindi internata a mia insaputa, e io nemmeno sapevo dell'esistenza degli ospedali psichiatrici perché non li avevo mai veduti, ma quando mi ci trovai nel mezzo credo che impazzii sul momento stesso in quanto mi resi conto di essere entrata in un labirinto dal quale avrei fatto molta fatica ad uscire. Improvvisamente, come nelle favole, tutti i parenti scomparvero.
La sera vennero abbassate le sbarre di protezione e si produsse un caos infernale. Dai miei visceri partì un urlo lancinante, una invocazione spasmodica diretta ai miei figli e mi misi a urlare e a calciare con tutta la forza che avevo dentro, con il risultato che fui legata e martellata di iniezioni calmanti. Ma, non era forse la mia una ribellione umana? non chiedevo io di entrare nel mondo che mi apparteneva? perché quella ribellione fu scambiata per un atto di insubordinazione?
Un po' per l’effetto delle medicine è un po' per il grave shock che avevo subito, rimasi in istato di coma per tre giorni e avvertivo solo qualche voce, ma la paura era scomparsa e mi sentivo rassegnata alla morte.
Dopo qualche giorno mio marito venne a prendermi, ma io non volli seguirlo. Avevo imparato a riconoscere in lui un nemico e poi ero così debole e confusa che a casa non avrei potuto far nulla. E quella dissero che era stata una mia seconda scelta, scelta che pagai con dieci anni di coercitiva punizione.
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klimt7 · 11 months ago
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BILANCI DI FINE ANNO
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Natalità e contraddizioni della Polli-tica
Il primo problema è che ci trattano da idioti. Da polli da allevamento. Da deficienti.
Ci ignorano nei nostri bisogni fondamentali
Poi arrivano ad insultare la nostra stessa responsabilità, la nostra intelligenza e coscienza, evidenziando come non facciamo più figli.
Ma cari politici, avete mai capito nulla di persone e di esseri umani?
Ce lo chiediamo seriamente.
Facciamo un passo indietro.
Chiedetevi di cosa ha bisogno un essere umano del 21esimo secolo, per poter vivere ?
No. Non basta uno stipendio dignitoso.
È indispensabile una merce rara e preziosa che ormai pare estinta
Si chiama FIDUCIA NEL FUTURO.
Si chiama prospettiva di FUTURO.
Significa la percezione che ognuno di noi possa costruire il proprio futuro e inseguire i propri sogni, dentro un ambiente che ti protegge e che si prende cura dei tuoi bisogni essenziali: la sicurezza, i servizi sociali, la cura dell'ambiente in cui vivi, il tuo stesso diritto alla salute.
E infine si chiama Rete sociale dei servizi alle persone. Si chiama Protezione delle Persone.
Cari Politici, siete sicuri di comprendere tutto questo?
Perchè ciò che fate, sembra invece la PROVA PROVATA che di questi bisogni, voi, vi prendete gioco continuamente: ogni santo giorno.
Il vostro operato pare dimostrare come Voi invece, sappiate alimentare solo e soltanto la PAURA.
Invece che prodigarvi per creare contesti sociali inclusivi e accoglienti, Voi vi battete ogni giorno per alimentare il terrore verso il prossimo.
Ci volete inculcare che l'Altro è solo un NEMICO, UN CONCORRENTE CHE CI RUBA IL LAVORO O LA CASA, O LA DONNA.
E l'unica SICUREZZA che ci volete proporre, è quella che secondo voi si ottiene dietro gli allarmi antifurto, o dietro un fucile da tenere in casa, o una pistola con cui viaggiare.
Lo capite che non è questo il mondo che vogliamo?
Lo capite che voi volete costruire un paese dove ogni persona sia " homo homini lupus" e noi invece desideriamo appartenere ad una comunità, ad una comunione di interessi e valori.
Lo capite che con la PAURA non esiste alcuna prospettiva? Lo capite che con la PAURA, CHE VOI STESSI ALIMENTATE, (per spuntare qualche migliaio di voti in più), Voi distruggete qualsiasi futuro per l'intera comunità nazionale?
Perchè per una nazione rattrappita e schiacciata dalla paura, non c'è più nessun futuro.
Cari Politici voi sostenete che visto che le risorse della nazione sono limitate occorre fare scelte.
E cosi scegliete di chiudere i Consultori. Di chiudere gli ospedali, i Pronto Soccorso, scegliete di tagliare i posti letto e interi reparti. E poi attaccate i Sindacati perchè lottano per i diritti collettivi dei lavoratori.
Definanziate i Centri Antiviolenza dove qualsiasi ragazza potrebbe trovare aiuto, solidarietà, sostegno economico.
Voi ipotizzate un Ponte sulla zona più sismica d'Europa mentre avete già deciso di non sostituire i medici settantenni che aspirano ad andare in pensione. Boicottate in ogni maniera il diritto all'assistenza sanitaria universalistica e gratuita che era il gioiello più prezioso delle società europee, contrapposto al cinico sistema americano delle Assicurazioni sanitarie private, dove solo chi ha soldi può ricevere cure.
E voi oggi cosa fate? Vi disinteressate della spesa sanitaria pubblica e le togliete fondi per incrementare la speculazione delle Cliniche private che prosperano sulla pelle dei malati.
E che dire delle malattie e disturbi psicologici? Le persone dopo la Pandemia sono più spesso soggette ad attacchi di panico e ad un senso di precarietà generalizzata, mentre gli adolescenti con disturbi d'ansia sono in crescita vertiginosa e voi che fate? Decidete di non rimpiazzare gli Psicologi che lavorano nei Centri di Igiene Mentale. Svuotate di risorse le strutture che già arrancano e poi si sgretolano.
I Consultori che dagli anni 70 offrono servizi di consulenza e assistenza alle ragazze e alle donne che decidono di intraprendere o interrompere una gravidanza, voi li vedete come pericolose centrali di pensiero sovversivo ( contro Dio, Patria, Famiglia) e non vedete come i corpi intermedi della società (Sindacati, Consultori, Servizi sociali, associazioni no-profit o di Volontariato) erogano degli autentici servizi pubblici.
E che dire degli asili nido che da decenni non vedono mai la luce?
Ci chiedete di aumentare la natalità italiana ma quando comincerete a creare un habitat adatto ad accogliere l'arrivo di un bambino?
Chi può oggi progettare un figlio sapendo che nulla viene fatto per creare un paese unito e solidale? Che anzi ogni occasione è buona per creare ulteriori divisioni (fra regione e regione, fra provincia e provincia, fra lavoratori e lavoratori)
Come è possibile, programmare un futuro accogliente verso una nuova creatura, se lo Stato stesso, scende in campo per aumentare le disuguaglianze sociali e accantonare la lotta alla Evasione Fiscale pur di difendere i privilegi di pochissime categorie?
E che dire della Ricerca che oggi è costretta a sostenersi solo con contributi privati?
Lo capite che ciò che manca oggi in Italia è proprio la progettualità sul Futuro?
Se ogni Governo riduce la propria progettualità al periodo di tempo che va da oggi alla prossima tornata elettorale, come potete pensare che una qualsiasi coppia possa progettare una nuova vita ?
Se la popolazione italiana si sta riducendo è solo per un motivo: NESSUNO SI STA OCCUPANDO DI COSTRUIRE UN FUTURO MIGLIORE DEL PRESENTE.
E la Politica è la maggiore responsabile di questa sfiducia. Perchè invece di creare nuove condizioni favorevoli all'espansione e al miglioramento delle condizioni di vita delle persone, brucia qualsiasi idea di felicità e benessere.
Chi è allora quell'incosciente che getterebbe il proprio figlio in un ambiente tossico, ostile, divisivo come quello che ogni giorno vi preoccupate di alimentare?
Chiedetevelo, prima di sparare la prossima cazzata sulla DENATALITÀ ITALIANA.
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pettirosso1959 · 5 months ago
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Distrutto il campo sperimentale di riso Tea, il meglio della nostra ricerca del settore.
Nella notte è stato gravemente danneggiato il progetto di coltivazione con tecniche di evoluzione assistita (Tea) dell’Università Statale di Milano. La gramigna dell'ignoranza ha sradicato le piantine della speranza.
Uno o più fanatici hanno dato nuovamente la prova di quanto alligna in questo paese, cioè il peggio del luddismo retrivo nascosto dietro una patina di verde per rendersi presentabile: il campo sperimentale di riso Tea, che dopo un faticoso iter autorizzativo aveva finalmente rappresentato la ripartenza del meglio della nostra ricerca del settore, è stato distrutto, dopo aver manomesso la telecamera di sicurezza e danneggiato le recinzioni metalliche di protezione.
Un mese fa, avevo scritto di come la ricerca finalmente mettesse radici anche nei campi italiani; ma questo è un paese dove una minoranza di perfetti idioti, accecati dall’ideologia e dal furore che questa scatena nelle menti più deboli, e allo stesso tempo non abbastanza coraggiosi da manifestarsi apertamente, pensa di cancellare con un vigliacco e violento gesto ciò che proprio per diminuire l’uso di agrofarmaci, per proteggere le nostre piante e i nostri campi e per salvaguardare una delle più importanti produzioni alimentari d’Europa si cerca di mettere a punto – piantine verdi che crescevano verso il futuro, e che una stupida e violenta zampata ha portato via.
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CATTIVI SCIENZIATI
Distrutto il campo sperimentale di riso Tea, il meglio della nostra ricerca del settore
ENRICO BUCCI 21 GIU 2024
Nella notte è stato gravemente danneggiato il progetto di coltivazione con tecniche di evoluzione assistita (Tea) dell’Università Statale di Milano. La gramigna dell'ignoranza ha sradicato le piantine della speranza
Uno o più fanatici hanno dato nuovamente la prova di quanto alligna in questo paese, cioè il peggio del luddismo retrivo nascosto dietro una patina di verde per rendersi presentabile: il campo sperimentale di riso Tea, che dopo un faticoso iter autorizzativo aveva finalmente rappresentato la ripartenza del meglio della nostra ricerca del settore, è stato distrutto, dopo aver manomesso la telecamera di sicurezza e danneggiato le recinzioni metalliche di protezione.
Un mese fa, avevo scritto di come la ricerca finalmente mettesse radici anche nei campi italiani; ma questo è un paese dove una minoranza di perfetti idioti, accecati dall’ideologia e dal furore che questa scatena nelle menti più deboli, e allo stesso tempo non abbastanza coraggiosi da manifestarsi apertamente, pensa di cancellare con un vigliacco e violento gesto ciò che proprio per diminuire l’uso di agrofarmaci, per proteggere le nostre piante e i nostri campi e per salvaguardare una delle più importanti produzioni alimentari d’Europa si cerca di mettere a punto – piantine verdi che crescevano verso il futuro, e che una stupida e violenta zampata ha portato via.
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CATTIVI SCIENZIATI
La ricerca italiana mette radici
ENRICO BUCCI
A costoro auguro di poter presto sperimentare il prodotto della loro ignorante arroganza, nonché la punizione della giustizia, nella speranza che li raggiunga; ma in ogni caso, gli ignoranti che in questo paese vogliono affermare la propria prepotenza con simili gesti devono sapere che non otterranno altro risultato che l’evidenza di quanto sia finto e dannoso il loro ambientalismo vacuo, dannoso per l’ambiente, per l’agricoltura, per la ricerca e per il futuro.
La ricerca, invece, non si fermerà. La sperimentazione continuerà, e se non sarà in Italia, sarà altrove, perché la comunità scientifica per fortuna non conosce frontiere e bordi. Anche nel nostro paese si tornerà a piantare, si insisterà a spiegare, si continuerà a cercare di far capire e di dimostrare, a dispetto dei pochi farabutti che vandalizzano il lavoro degli altri e il futuro del paese.
Ai nostri ricercatori Vittoria Brambilla e Fabio Fornara e a tutto il loro gruppo di ricerca, ma anche al coraggioso imprenditore agricolo Federico Radice Fossati, a loro tutti va la solidarietà di tutti gli italiani che hanno ancora la capacità di attivare i propri neuroni. Sappiano quegli imbecilli, i quali non riescono altro che a distruggere, che i cittadini che apprezzano la nostra ricerca sono una larga, larghissima maggioranza, e non si lasceranno intimidire né da questo, né da altri atti terroristici che dovessero essere concepiti dalle loro menti malate.
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CATTIVI SCIENZIATI
Distrutto il campo sperimentale di riso Tea, il meglio della nostra ricerca del settore
ENRICO BUCCI  21 GIU 2024
 
 
 
 
 
Nella notte è stato gravemente danneggiato il progetto di coltivazione con tecniche di evoluzione assistita (Tea) dell’Università Statale di Milano. La gramigna dell'ignoranza ha sradicato le piantine della speranza
Uno o più fanatici hanno dato nuovamente la prova di quanto alligna in questo paese, cioè il peggio del luddismo retrivo nascosto dietro una patina di verde per rendersi presentabile: il campo sperimentale di riso Tea, che dopo un faticoso iter autorizzativo aveva finalmente rappresentato la ripartenza del meglio della nostra ricerca del settore, è stato distrutto, dopo aver manomesso la telecamera di sicurezza e danneggiato le recinzioni metalliche di protezione.
Un mese fa, avevo scritto di come la ricerca finalmente mettesse radici anche nei campi italiani; ma questo è un paese dove una minoranza di perfetti idioti, accecati dall’ideologia e dal furore che questa scatena nelle menti più deboli, e allo stesso tempo non abbastanza coraggiosi da manifestarsi apertamente, pensa di cancellare con un vigliacco e violento gesto ciò che proprio per diminuire l’uso di agrofarmaci, per proteggere le nostre piante e i nostri campi e per salvaguardare una delle più importanti produzioni alimentari d’Europa si cerca di mettere a punto – piantine verdi che crescevano verso il futuro, e che una stupida e violenta zampata ha portato via.
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La ricerca italiana mette radici
ENRICO BUCCI
A costoro auguro di poter presto sperimentare il prodotto della loro ignorante arroganza, nonché la punizione della giustizia, nella speranza che li raggiunga; ma in ogni caso, gli ignoranti che in questo paese vogliono affermare la propria prepotenza con simili gesti devono sapere che non otterranno altro risultato che l’evidenza di quanto sia finto e dannoso il loro ambientalismo vacuo, dannoso per l’ambiente, per l’agricoltura, per la ricerca e per il futuro.
La ricerca, invece, non si fermerà. La sperimentazione continuerà, e se non sarà in Italia, sarà altrove, perché la comunità scientifica per fortuna non conosce frontiere e bordi. Anche nel nostro paese si tornerà a piantare, si insisterà a spiegare, si continuerà a cercare di far capire e di dimostrare, a dispetto dei pochi farabutti che vandalizzano il lavoro degli altri e il futuro del paese.
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teredo-navalis · 1 year ago
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Come si fa a preservare il desiderio di vedere tua nonna e il bene per lei se ogni volta che vi vedete deve esprimere opinioni che più reazionarie non si può senza che tu abbia modo di controbattere o lasciare spazio all'instillarsi del dubbio?
Chiedo per me perché ogni santa volta che la vado a trovare lei o mi ignora giocando tutto il tempo al telefono/scorrendo facebook oppure si lamenta dei vaccini, dei giovani che non vogliono lavorare, delle adozioni per giunta, del lavoro che non c'è perché adesso le donne lavorano e quindi tolgono il lavoro agli uomini, però in qualche modo è comunque bello che la donna sia emancipata, però comunque ci sono quelli che non hanno voglia di lavorare perché tanto prendono il reddito e io bho sto là mezz'ora crepando dentro perché comunque i miei tentativi di smentirla o farla ragionare su certe cose non funzionano, d'altra parte so che non posso cambiare le sue convinzioni che sono anche un po' uno scudo e una protezione contro il mondo esterno ed il suo caos, quindi fin tanto che vuole credere al veleno di scorpione cubano come cura al cancro ok (perché non ha il cancro) ho deciso di accettare sta cosa e non ribattere/asfaltarla, ma che peso ogni volta doversi stare zitti
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