#celebrazione femminile
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Fiore di Roccia di Ilaria Tuti: Un Romanzo che Celebra il Coraggio delle Portatrici della Prima Guerra Mondiale. Recensione di Alessandria today
La forza e la resilienza delle donne protagoniste della storia dimenticata del fronte alpino italiano.
La forza e la resilienza delle donne protagoniste della storia dimenticata del fronte alpino italiano. Recensione: Fiore di Roccia, romanzo di Ilaria Tuti, porta alla luce la storia delle Portatrici, donne friulane che durante la Prima Guerra Mondiale affrontarono con coraggio e sacrificio le montagne innevate per portare viveri, medicinali e munizioni ai soldati italiani al fronte. Con il loro…
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Ovunque si legge di narcisismo ma molti credono che si tratti solo di persone che si piacciono e collezionano partner ma non è così.
La storia col narcisista arriva come la salvezza : corteggiamento fantastico con ascolto, piccoli pensieri, presenza continua. Roselline raccolte dal giardino messe in tavola la mattina. Cucina con cuori di cioccolata o torta, luoghi sempre diversi in cui ti porta, non è mai stanco e non dorme mai. In auto e fuori è attento, ti aiuta molto in casa, ti cucina, sistema le cose aggiustandole, pianta con te i fiori, mette in ordine. Una mania ossessiva dell’ordine, noto che imbusta tutto. Le sue valigie sono perfette, magliette perfettamente piegate anche da sporche, a volte i primi tempi sistema anche la tua. Lentamente la curiosità viene meno, inizia a cercare gli ex della tua vita, entra nella tua posta, commenta ogni cosa che scrivi in modo pubblicamente sarcastico per sminuirti, critica il tuo lavoro, lo sminuisce, ti chiede di vestirti in maniera femminile e di indossare le lenti a contatto anche nel fine settimana, cerca nella tua vita un uomo che non c’è. Inizia a manipolare e gestire la tua vita : si va li, si deve camminare e vedere ogni luogo e le ferie diventano un lavoro, si annoia presto e cerca un’altra meta anche durante la vacanza in corso. Tutte le spese vengono rigorosamente divise a metà e se all’inizio tiene molto allo scambio regali , verso la fine li ritiene inutili. Se all’inizio ti tiene la mano e continua a farti foto facendoti sentire una principessa, alla fine ti lascia sola camminandoti avanti con le mani in tasca. Se all’inizio il cellulare è acceso e visibile, alla fine è spento e ti viene data la colpa di essere spesso online quando non sai dei suoi innumerevoli profili falsi in cui contatta donne tutte molto simili : more, occhi chiari, le sceglie in base ai loro gusti se sono simili ai suoi. È come se raccattasse oggetti che possono essergli utili.
Instancabile amante, colleziona donne e le gestisce contemporaneamente.
Non si arrabbia mai, si chiude in un silenzio che ti porta alla follia, non chiarisce . Sancisce di aver ragione, si ritiene intelligente ,è razzista e odia paesi o persone di luoghi poveri. Non ti dice più parole d’amore appena capisce di non dover più conquistare.
Ti lascerà e cercherà più volte ma non per amore. Qualcosa in lui gli fa sentire curiosità e vuoto, tiene molto a se stesso e si allena, ritiene il riposo inutile e non gli importa se sei stanca. Le persone che ti circondano sono tutte idiote, critica anche i medici cui ti rivolgi e racconta alle altre tutte le vostre intimità usando con loro gli stessi oggetti, anche quelli che usava con te.
Del tuo amore non se ne fa nulla, non può provare nulla perché il narcisismo è una patologia in cui il malato non si ritiene tale. In lui vi è una continua ricerca del proprio appagamento e tu sei solo una parte valorizzata finché lo incuriosisci.
È così bravo ad entrare nella tua vita ed abitudini che dopo di lui sentirai un vuoto e stenterai a riconoscerti perché il tempo passato con lui è stato un continuo sfidare te stessa e le tue abitudini per stargli dietro. Lo rendi partecipe di ogni tuo momento ma non serve, lui non ha mai nostalgia o bisogno di nessuno. Nel momento in cui ti distrai anche per motivi gravi, lui è già altrove.
Liberarsi di quella vita è difficilissimo, ci vogliono forse anni. In gioco ci sono illusioni disattese e uno scarto che viene attuato nel momento in cui non sei la giovane donna piena di risorse ma una donna matura che sta sfiorendo. Lui si è bevuto l’ultima goccia del tuo nettare ignaro di ogni sacrificio e speranza riposti in lui. Non serve parlargli : è un disco rotto di auto celebrazione.
Non ti darà mai ragione.
Non serve accusarlo o cercare di capire : sarebbe come spiegare a un astemio il sapore di un vino che non berrà mai o descrivere a un cieco i contorni del cielo.
Occorre tanta forza ed essere pronte a ricadute , momenti di tristezza in cui ricorderai un NOI mai esistito, una coppia in cui eri sola.
Solo il tempo ,solo il tempo lo farà scivolare via come un incubo sfiorato.
Riassumendo, il mio ritratto sul narcisista è questo :
Uomo intelligente, gli piace studiare e si informa su tutto, legge e conosce la musica. Solo la sua musica è bella, quella che piace a te fa schifo.
Ama i dolci o il cibo dei luoghi che lo affascinano.
Si vuole bene, per se’ pochi oggetti ma di qualità, ha cura a tavola
È un eterno ragazzo che sfugge la vecchiaia, si veste con garbo.
Non dorme molto, non ha amici uomini. Preferisce parlare con donne e le incanta.
Sa come trattare le donne. Cosa piace loro, come trattarle.
Parla di progetti importanti che non attuerà mai , farà fatica a staccarsi dalla sua realtà . In lui c’è un mondo di pensieri che non saprai mai e un mare di bugie.
Non prova compassione per niente e nessuno.
Non piange mai, si emoziona per cose tangibili ma per poco, cercherà di darti ogni colpa per azioni commesse da lui.
È complicato andare avanti dopo di lui. Solo chi ha avuto la sciagura di incontrare un uomo simile potrà intuire il disagio in cui vivi dopo, la destabilizzazione.
Non cambierà mai: non sei tu sbagliata o brutta, anzi. Tu sei quella che gli serve per nutrire il suo ego, ma nessuna potrà dire di essere stata amata da lui.
Lui non può amare, quello che lo divora è un cimitero interiore di mancanze che arrivano dal passato e che ignora senza mai fermarsi.
Non forzarti, niente sarà mai come il tuo cuore vorrebbe.
Tatiana Andena
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Celebrazione della libertà femminile solo se restiamo sulla superficie, Povere creature è una riflessione sul controllo e sul possesso come antitesi di un’umanità che ha fame di mondo e di vita. L’anatomopatologo dottor Frankenstein, che in questo film è una specie di dio dalla faccia orrenda, privo di sentimenti, almeno all’inizio, e crudele al punto di rendere le sue creazioni umane delle cavie, prima riproduce in laboratorio Bella, la bellissima protagonista, poi un’altra bella ed obbediente, quando la prima ormai è fuggita. Il suo artificio umano, che ha nel cranio il cervello del feto che aveva in sé quando aveva provato ad uccidersi nel Tamigi, impara molto in fretta: scopre il piacere sessuale, quello del cibo, del bere, quello dell’esplorazione della città e della vita, oltre le mura chiuse del padre scienziato Godwin e del rapitore Duncan. La sua anarchia non si trova tanto nel sesso quanto nella brama di esperienze e nella lingua sciolta con cui distrugge il narcisismo del suo miserabile accompagnatore, vanesio, ligio alle convenzioni, geloso del suo territorio femminile come lo sarà il personaggio maschile della fine della storia, il soldato Blessington, suo sposo nella vita prima del suicidio e dell’operazione, poi ridotto nel lieto fine a pura bestialità.
Più disinibita di Nora in Casa di bambola, divisa in due, la mente infantile ed il corpo attivo e gaudente, apprende a camminare, a desiderare, a soffrire, sempre affrontando l’onnipresenza del controllo sociale. In ogni capitolo c’è un ostacolo da cui liberarsi, una miseria da superare, un’ingiustizia da tollerare. Londra, Lisbona, Alessandria d’Egitto, Parigi e le loro nefandezze: il possesso, il galateo, l’ingiustizia sociale, il culto del denaro. Acquisisce conoscenza, apprende i mali del mondo e trova ristoro nella sua amica e collega di prostituzione e nel fedele Max, dottorino innamorato, prima collaboratore di Godwin, che accetta il suo passato di venditrice del proprio corpo ed è uno dei pochi con cui non la vediamo accoppiarsi. Un bildungsroman per le masse che hanno fatto il Liceo. Ovviamente ogni uomo eterosessuale sognerà a lungo Emma Stone dopo aver visto il film.
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Gustave Courbet, L'origine del mondo, 1866, Olio su tela, 55 x 46 cm, Parigi, Museo d'Orsay
Il primo proprietario del quadro e comittente dell'opera era stato il diplomatico turco-egiziano Khalil-Bey (1831-1879). Figura eccentrica nella Parigi degli anni Sessanta del XIX secolo, Khalil-Bey mise insieme, prima di essere rovinato dai debiti di gioco, un'effimera ma sorprendente collezione, dedicata alla celebrazione del corpo femminile.
Si hanno invece poche notizie certe sulla sorte e sui proprietari successivi del quadro.
Fino al suo ingresso nelle collezioni del Musée d'Orsay nel 1995, L'Origine del mondo faceva parte della raccolta dello psicanalista Jacques Lacan.
Si tratta di un'opera per paradosso molto famosa, ma poco ammirata.
L'artista non smise mai di ritoccare il nudo femminile, talvolta con una vena piuttosto libertina. Courbet si abbandonò a un'audacia e a un realismo che conferiscono all'opera un grande potere seduttivo.
La descrizione quasi anatomica di un organo genitale femminile non è attenuata da alcun artificio storico o letterario.
Grazie al grande virtuosismo di Courbet, alla raffinatezza della gamma delle tonalità ambrate, L'Origine del mondo sfugge allo statuto d'immagine pornografica.
La schiettezza e l'audacia di questo nuovo linguaggio non escludono un legame con la tradizione: difatti, la pennellata ampia e sensuale e il ricorso al colore ricordano la pittura veneziana.
Del resto, lo stesso Courbet faceva appello a Tiziano e al Veronese, al Correggio e alla tradizione di una pittura carnale e lirica.
Il quadro, esposto senza veli, torna ad occupare il posto che gli spetta nella storia della pittura moderna.
Tuttavia, esso continua a porre, in modo inquietante, il problema dello sguardo.
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Moda e Imprenditoria al femminile: Viterbo celebra la forza delle donne fra sostenibilità e internazionalizzazione Sabato 14 settembre 2024 si è svolta a ... #donne #giòdisarno #imprenditoria #janetdenardis #moda #modabenessere #nightforfashion #viterbo https://agrpress.it/moda-e-imprenditoria-al-femminile-viterbo-celebra-la-forza-delle-donne-fra-sostenibilita-e-internazionalizzazione/?feed_id=6891&_unique_id=66ecb59a91d8f
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WrestleMania 40: La Celebrazione dei 40 Anni di Passione
Il Lincoln Financial Field di Philadelphia si prepara ad ospitare un evento storico: WrestleMania 40, la quarantesima edizione del "Grandaddy of Them All", lo show più importante del panorama del wrestling professionistico. Due serate di puro spettacolo, con un'entusiasmante card ricca di match imperdibili e leggende del ring pronte a dare vita a momenti indimenticabili. La Sfida Epica: Cody Rhodes vs. Roman Reigns Il main event di WrestleMania 40 è senza dubbio l'attesissimo incontro tra Cody Rhodes e Roman Reigns per il titolo Universale Indiscusso WWE. Da un lato, il "Tribal Chief", dominatore incontrastato da oltre tre anni, dall'altro l'American Nightmare, che vuole finire la sua storia dopo aver fallito lo scorso anno in quel di Wrestlemania 39. Un match che promette scintille e adrenalina, con in palio il titolo più prestigioso del mondo del wrestling. Altri Incontri da Non Perdere Oltre al main event, la card di WrestleMania 40 offre una varietà di match che stuzzicheranno l'appetito di qualsiasi appassionato. Tra questi, Rhea Ripley che difende il titolo femminile di Raw contro Becky Lynch, Bailey (vincitrice della Royal Rumble 2024) a caccia del titolo femminile di SmackDown detenuto da Iyo Sky. Volete sapere l'intera card di questa edizione di WM? Eccola: Prima serata MatchStipulazioniRhea Ripley (c) vs. Becky LynchSingle match per il Women's World ChampionshipGunther (c) vs. Sami ZaynSingle match per il WWE Intercontinental ChampionshipFinn Bálor e Damian Priest (c) vs. R-Truth e The Miz vs. New Catch Republic vs. DIY vs. New Day vs. Austin Theory e Grayson WallerSix-pack tag team ladder match per il WWE Raw Tag Team Championship e il WWE SmackDown Tag Team ChampionshipJey Uso vs. Jimmy UsoSingle matchBianca Belair, Jade Cargill e Naomi vs. Asuka, Kairi Sane e Dakota KaiSix-women tag team matchRey Mysterio e Andrade vs. Santos Escobar e Dominik MysterioTag team matchThe Rock e Roman Reigns vs. Cody Rhodes e Seth RollinsTag team match Seconda serata MatchStipulazioniSeth Rollins (c) vs. Drew McIntyreSingle match per il World Heavyweight ChampionshipIyo Sky (c) vs. BayleySingle match per il WWE Women's ChampionshipLA Knight vs. AJ StylesSingle matchLogan Paul (c) vs. Randy Orton vs. Kevin OwensTriple threat match per il WWE United States ChampionshipBobby Lashley e gli Street Profits vs. il Final TestamentSix-men tag team Philadelphia street fight matchRoman Reigns (c) vs. Cody RhodesSingle match per l'Undisputed WWE Universal Championship Un Tributo alla Storia WrestleMania 40 non sarà solo un evento ricco di azione, ma anche un momento per celebrare la storia di questo sport-spettacolo. Ci saranno leggende del ring a bordocampo e tributi ai grandi campioni del passato. Un'occasione per rivivere le emozioni che hanno reso WrestleMania un appuntamento imperdibile per milioni di fan in tutto il mondo. Un'Esperienza Unica WM 40 non è solo un evento sportivo, ma un'esperienza a tutto tondo. La città di Philadelphia si prepara ad accogliere migliaia di fan da ogni angolo del globo, con eventi collaterali, feste a tema e un'atmosfera di eccitazione contagiosa. Un'occasione per vivere il wrestling in un contesto unico e indimenticabile. WrestleMania 40: Un Appuntamento da Non Mancare Che tu sia un appassionato di wrestling di lunga data o un neofita incuriosito da questo evento leggendario, WrestleMania 40 è un appuntamento da non perdere. Due serate di puro spettacolo, emozioni e adrenalina che rimarranno impresse nella memoria per sempre. Read the full article
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Ovyé by Cristina Lucchi La Celebrazione della Femminilità e dell’Eleganza nella Collezione Spring-Summer 2024
Ovyé by Cristina Lucchi presenta la sua eclettica collezione Spring Summer 2024, un’ode alla libertà, alla sensualità e all’innovazione nell’universo della moda femminile.
Dagli stivali ai mocassini, il passo è breve nella nuova proposta di Ovyé. Dai più classici modelli bicolor agli audaci motivi animalier, ogni scarpa è sottoposta a una completa destrutturazione degli elementi, creando un equilibrio perfetto tra tradizione e sperimentazione.
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Giorgia Meloni sui social: "Fieri dei risultati sull'occupazione femminile, faremo di più"
“La festa della donna non è solo un giorno di celebrazione, ma un’occasione per riflettere sulle conquiste raggiunte e sugli obiettivi ancora da perseguire”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Grazie al supporto di politiche concrete messe in atto dal nostro governo, abbiamo promosso l’occupazione femminile, i cui risultati, certificati dai dati Istat, ci rendono…
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FESTA DELLE FEMMINE NON UMANE. 8 marzo 2024
Oggi, 8 marzo, mentre il mondo celebra la Festa della Donna, un’insolita celebrazione sta avendo luogo in un angolo remoto del regno animale. È la Festa delle Femmine Non Umane, un evento che vede protagoniste le donne del mondo animale in una giornata all’insegna dell’empowerment e della celebrazione della diversità femminile al di fuori della specie umana. La giornata ha avuto inizio con una…
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Loredana Roccasalva p/e 20: tutte le donne son “Santuzze” da celebrare
C’è qualcosa che brilla immediato nelle creazioni di Loredana Roccasalva: e tal bagliore arriva prima del suo talento sartoriale custodito sin dalla giovane età, nutrito dalla formazione eccellente, e maturato nel tempo con la cura profonda della costanza artigiana e della passione sempre vigorosa verso la manualità sartoriale allacciata alla ricerca del nuovo. Arriva ancor prima anche della sua abilità di conciliare gli amati contrasti con la stessa leggiadria sapiente di un gesto di giocoleria: come quando fa decantare l’amore sconfinato per la sua terra siciliana per distillarlo nel gusto della contemporaneità, o ancora come quando sa far risplendere tesori di tradizioni e decori dal passato incastonandoli perfettamente nel nostro presente più minimale.
Ecco, quel che più brilla immediato dai suoi abiti è il dono di Loredana Roccasalva per la sensibilità. Ogni nuova collezione, infatti, è una nuova occasione felice di ricevere una storia tra cultura antica e attualità narrata in ogni dettaglio delle creazioni, ma non solo: perché intessuto nelle trame aggraziate della stoffa, Loredana aggiunge sempre un messaggio di grande forza rivolto a migliorare con grinta realista la nostra quotidianità.
Quella di Loredana Roccasalva è un’ispirazione creativa che diventa l’intenzione concreta di restituire bellezza autentica laddove rischia di venir deturpata.
La p/e 2020 rinnova quest’attitudine nobile, non in senso d’opulenza naturalmente, bensì di nobiltà di cuore, proprio come fosse un rito: e a ben vedere tale definizione rituale si rivelerebbe ideale, dato che il tema fondamentale della collezione aggancia le radici nelle figure iconiche delle tre “Santuzze” siciliane, e da lì sboccia e fiorisce in una dedica alle donne tutte.
S’intitola proprio così, “Santuzze”, prendendo in prestito l’appellativo affettuoso con cui il popolo siciliano onora da secoli le sue tre icone protettrici: Sant’Agata, patrona di Catania, Santa Lucia patrona di Siracusa, e Santa Rosalia patrona di Palermo. Ma attenzione, please, perché è qui che il rischio di un’appiattita celebrazione folkloristica si scioglie, invece, nell’intuizione accogliente: oltre la santità gloriosa che le ammanta, le tre icone custodiscono anche l’identità umana di tre giovanissime donne che hanno subìto e affrontato le asperità di un terra storicamente non propensa ad esaltare la figura femminile, una terra verso la quale hanno comunque riversato la loro bontà miracolosa.
Ebbene, la femminilità tutta è fatta di quella stessa sostanza delle “Santuzze”: donne che quotidianamente affrontano la matassa di difficoltà e sacrifici per compiere il miracolo di essere se stesse, nella veste sociale di professioniste, di figlie, di madri e di sorelle, ma anche e soprattutto nella veste personale della propria unicità. Ecco, dunque, che la celebrazione di Loredana Roccasalva inizia proprio dalle Santuzze: delle quali riporta l’effigie sulle magliette, ma a modo squisitamente suo, naturalmente! Ovvero, grazie alla collaborazione pregiata con Rosa Cerruto, illustratrice e architetto, che le ha ritratte nel suo stile distintivo deliziosamente pop: nella loro nuova versione, i ritratti delle Santuzze son stati riportati sulle T-shirt in cotone biologico.
La celebrazione, naturalmente, prosegue e abbraccia tutte le donne, vestendole di capi che son una versione rinnovata dei capisaldi classici prét à couture firmati Loredana Roccasalva: le gonne ampie che racchiudono la figura come fosse raccolta in una corolla; i giochi di volumi che se nel minidress e nei pantaloni son asciutti e netti, nelle spalle si compongono in strutture geometriche e poetiche come origami; l’abito fluente e fiorito fatto di un tessuto innovativo realizzato in tulle e fiori sagomati con taglio laser e cuciti a mano; le stolkap, l’ibrido di stola e cappa, che sono un capolavoro di combinazione tra la geometria giapponese, l’indossabilità multipla e la ricchezza materica, i colletti che son veri gioielli, i guanti senza dita ricamati e i cerchietti arricchiti dai bottoni antichi.
Il racconto della storia siciliana scorre anche attraverso i materiali splendidi: il cotone biologico, genuino come l’artigianalità isolana, le tele di cotone corposo, la seta pregiata, il tulle ricamato che sembra provenire dalle velette di donne le cui storie di vita ed eleganza quotidiana son state racchiuse per lungo tempo dentro ad un baule, finché la loro bellezza non è stata nuovamente indossata. Anche la palette colori partecipa al racconto: pochi cenni vividi di giallo lime, dell’arancio caldo del sole al tramonto e del turchese delle acque brillano sulla coppia del bianco e nero, fatta del bianco delle spiagge assolate, e del nero grafico delle tappezzerie di antichi divani decadenti, delle geometrie dei pavimenti in pietra pece, della materia lavica.
Ad onor di cronaca, la sensibilità di Loredana Roccasalva non si chiude nella poesia della collezione, ma in questo momento storico di grave difficoltà sociale collettiva, ha confermato la sua forza solidale: e quelle mani, assieme alle macchine, che han realizzato abiti e accessori, hanno subito convertito la produzione per sopperire alla mancanza di mascherine d’uso quotidiano, e per supportare la lotta al coronavirus dell’Ospedale Centrale di Modica, città d’appartenenza dell’atelier e della sua amorevole titolare.
Voilà: il bello e il buono della creatività!
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
#Loredana Roccasalva#Sicilia#storiedaindossare#artigianatoresponsabile#modaindipendente#modaesociale#modaeterritorio#noseason#fashion writing#webelieveinstyle
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Il Settore Musei Civici Bologna per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
Il Settore Musei Civici Bologna per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne Il Settore Musei Civici Bologna si unisce per la prima volta alla celebrazione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Sabato 25 novembre 2023 il Museo Civico Archeologico offre la visita guidata Escluse dalla città: immagini di donne dall'Atene classica per riflettere sulle origini culturali della violenza contro le donne nel mondo antico. Bologna, 24 novembre 2023 - Il 25 novembre si celebra nel mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita il 17 dicembre 1999 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, che in questa data invita i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica su una delle più diffuse violazioni dei diritti umani. Eva Degl’Innocenti, direttrice del Settore Musei Civici Bologna, dichiara: "Ho assunto quest'anno la direzione del Settore Musei Civici Bologna e sono orgogliosa di comunicare che per la prima volta musei civici si uniscono e partecipano alla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Questa giornata è di fondamentale importanza, anche alla luce dell'omicidio di Giulia Cecchettin, per richiamare le coscienze delle persone e l'impegno individuale e collettivo contro questo fenomeno intollerabile che purtroppo non cessa di manifestarsi come emergenza pubblica. È urgente garantire l'educazione e una cultura efficace del rispetto della parità di genere. L'educazione e la conoscenza del patrimonio culturale e delle storie al femminile in esso custodite debbono contribuire al contrasto di ogni forma di violenza e discriminazione, nel riconoscimento del pieno diritto di ogni donna all’autodeterminazione". La rappresentazione iconografica di soprusi perpetrati dagli uomini nei confronti delle donne è un tema da sempre ricorrente nelle testimonianze storico-artistiche, secondo variabili socialmente diversificate secondo i valori e il gusto rappresentativi di ogni epoca. Per riflettere sulle origini culturali della violenza sulle donne nel mondo antico, sabato 25 novembre alle ore 17.00 il Museo Civico Archeologico, in via dell'Archiginnasio 2, propone la speciale visita guidata Escluse dalla città: immagini di donne dall'Atene classica a cura di Anna Dore, responsabile dei servizi educativi del museo. Un grande studioso dell'antropologia del mondo greco ha definito la polis greca, ed in particolare Atene, come "un club per soli uomini". Un riflesso di questa visione può essere colto anche nel patrimonio di immagini che decorano la ceramica prodotta ad Atene fra VI e IV secolo a. C., di cui sono ricchissime le collezioni del museo. Se sono rare le vere e proprie rappresentazioni di violenze, troviamo però costante evidenza di un sistema totalmente squilibrato a favore della componente maschile, che riduce la donna alla sua funzione economica e riproduttiva. La visita guidata è offerta gratuitamente fino ad esaurimento posti disponibili, è richiesto il solo pagamento del biglietto di ingresso al museo. Informazioni Museo Civico Archeologico Via dell'Archiginnasio 2 | 40124 Bologna Tel. 051 2757211 museibologna [email protected] Facebook: Museo Civico Archeologico di Bologna YouTube: Museo Civico Archeologico di Bologna Ingresso: intero € 6 | ridotto € 4 | gratuito per possessori Card Cultura, Settore Musei Civici Bologna La seguente didascalia discorsiva: Cratere a volute attico a figure rosse (veduta intera e dettaglio) Datazione: 475-450 a.C. Materiale: Ceramica Provenienza: Bologna, necropoli Arnoaldi, tomba 88 Bologna, Museo Civico Archeologico, n. inv. 18108 Il vaso costituisce una delle importazioni greche più pregiate presenti a Bologna: sul corpo, tre scene sono ispirate alla guerra di Troia e tra queste spicca per drammaticità quella in cui Aiace afferra per i capelli Cassandra, che si aggrappa ad una statua di Atena. Il cratere è stato attribuito al pittore dei Niobidi, raffinatissimo esponente della prima fase classica, la cui produzione è documentata in tutta l'Etruria padana. La tomba da cui viene il cratere era verosimilmente femminile, come indicherebbe la presenza di due unguentari in alabastro, ed è databile poco dopo la metà del V secolo a.C. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Sulla pelle di Laura Cusenza: Versi che Graffiano l’Anima e Celebrano la Rinascita Femminile
La silloge poetica di Laura Cusenza, “Sulla pelle,” esplora la profondità dell’animo femminile attraverso emozioni vive e intense, con il coraggio di rinascere ogni giorno.
La silloge poetica di Laura Cusenza, “Sulla pelle,” esplora la profondità dell’animo femminile attraverso emozioni vive e intense, con il coraggio di rinascere ogni giorno. “Sulla pelle” è la silloge poetica di Laura Cusenza, pubblicata nella collana “I Diamanti della Poesia” di Aletti editore, e rappresenta una raccolta di emozioni che lasciano un’impronta indelebile. In queste poesie, la…
#Viaggio interiore#Alessandria today#Alessandro Quasimodo#Aletti Editore#amore e perdita#autoriflessione.#Autrici italiane#bellezza della vita#celebrazione della donna#Collana I Diamanti della Poesia#Copertino#Crescita Personale#dignità femminile#donna e vita#emozioni femminili#Forza Femminile#Google News#introspezione#introspezione emotiva#Introspezione poetica#italianewsmedia.com#Laura Cusenza#Metafore della vita#Palazzolo sull’Oglio#Pier Carlo Lava#poesia contemporanea#Poesia dell&039;anima#poesia evocativa#Poesia introspettiva#poesia italiana
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Claudio Orfei, più di un semplice disco, un musical
La colonna sonora di un musical. Non c’è alcun altro termine o paragone che possa descrivere My Wonderland di Claudio Orfei. Un musical in tutto e per tutto. Eterogeneità musicale, culturale e linguistica. Coerenza narrativa, è un concept, utilizzo degli strumenti e della grande voce del nostro. Un disco corale che vede la partecipazione di numerose artiste a celebrazione, a detta dello stesso Orfei, della figura femminile. Maria Pia De Vito, Susanna Stivali, Elisabetta Antonini, Raffaela Siniscalchi, Raffaella Misiti, Barbara Eramo e Giulia Annecchino.
Sono loro le artiste che hanno impreziosito ulteriormente un lavoro di per sé già impressionante. I testi narrano di vita, di un viaggio fatto, in modo fantasioso ma, a ben vedere, mica troppo, nella realtà di tutti i giorni. Con tutte le sue contraddizioni. Un disco emozionante nel senso letterale e stretto del termine. Andando con ordine. Il lavoro di Claudio Orfei, pubblicato il 23 gennaio, si presenta come la storia di un viaggio sospeso tra realtà e fantasia. Per compiere questo tragitto il nostro utilizza tutti i mezzi musicali che ha a disposizione.
Tutte quelle atmosfere, suggestioni, che solo la musica sa donare. Si passa quindi attraverso i più diversi generi. Dal jazz alla canzone napoletana di tradizione, attraversando sfumature prog anni ’70 per arrivare agli stornelli romaneschi, la world music, melodie mediorentali. Il jazz è la base comune, il resto si dipana come gli argomenti di un discorso intimo tra sé e il chiaro di luna in una sera malinconica. Il tutto con un una fluidità, una naturalezza che hanno dell’incredibile. Passaggi che, appunto, solo un musical potrebbe riuscire a dare. O un concept scritto in maniera superba.
Ma le commistioni non si fermano ai generi musicali. Sono molteplici anche le lingue utilizzate per poter meglio rendere significato dei testi e musicalità dei brani. Italiano, inglese, arabo, francese, portoghese, spagnolo, romanesco e napoletano. Ogni idioma inserito nel contesto più confacente e naturale possibile. Il risultato è un insieme di colori, forme fantastiche, illusioni, sogni ad occhi aperti, prese di coscienza, che non potranno non stupire. Un disco, quello di Orfei, per niente facile. Strutturato, arrangiato, compositivamente complicato.
Non sarebbe sufficiente neppure una settimana di ascolto esclusivo per riuscire ad esplorare tutti i mondi dipinti. Bossa nova, jazz classico, fusion, ballate, omaggi alla tradizione popolare, armonie non usuali, cambi di lingua nel bel mezzo delle canzoni a sottolineare la presenza di più personaggi. Tutti aspetti che non si possono esaurire ad un ascolto superficiale.
Una nota particolare alla voce del nostro. Espressiva, modulare, eclettica, calda, ora sognante, ora arrabbiata, ora pensierosa, ora triste. Senza dimenticare la notevole escursione tonale. Molto particolare anche l’utilizzo percussivo, sempre della voce, come in una parte della tradizione napoletana più moderna, oltre che del jazz. Ottimi i duetti, sempre sopra le righe, mai scontati, spesso sorprendenti.
Un track by track risulterebbe inopportuno e fuorviante. Il disco va ascoltato per intero. Non si possono descrivere i brani separatamente. Avulsi da contesto. Eccezion fatta per l’introduttiva My Wonderland.
Tirando le somme.
Un gran bel disco. Davvero emozionante, suggestivo, interessante. Per poterlo ben approcciare si deve essere consapevoli di dovergli dedicare del tempo. Molto tempo. Sia per la musica, sia per gli argomenti trattati. Tutela delle diversità, delle minoranze, ricchezza dovuta alla multiculturalità. Sono solo alcune delle tematiche considerate. Quello che Claudio Orfei propone è un vero e proprio tour dell’animo umano effettuato attraverso la musica. E per fare il giro del mondo non possono servire meno di 80 giorni.
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Die Musen, l’11 e il 12 gennaio 2023 allo Spazio Teatro No'hma (Milano)
Direttamente da Berlino, Le Muse sono pronte a incantare il pubblico milanese: mercoledì 11 e giovedì 12 gennaio grande ripartenza per il cartellone internazionale 2023 dello Spazio Teatro No'hma.
Il sipario di No'hma si apre all'anno 2023: al via mercoledì 11 e giovedì 12 gennaio la programmazione internazionale del Teatro di Livia Pomodoro, inaugurata dall'ensemble berlinese Die Musen, che porta in scena una pièce multidisciplinare basata sulla figura mitica delle muse.
La seconda parte della programmazione di No'hma prenderà così avvio, significativamente, con uno spettacolo che ha al suo centro il tema dell'arte, eterna sospesa tra immortalità e transitorietà, il cui simbolo sono le muse stesse, dee dell'antichità ispiratrici della creazione artistica. La produzione, diretta dalla berlinese Lidia Buonfino, che è anche "musa" performer all'interno dello spettacolo, ripercorre 2000 anni di rappresentazioni letterarie e musicali che vedono protagoniste queste divinità tanto care ai poeti. Impersonate da un cast tutto al femminile, le muse si animano in un susseguirsi di immagini "totali", generate attraverso canto, musica dal vivo, recitazione, danza e movimenti sui trampoli.
L'ensemble Die Musen si è costituito all'inizio del 2018 come un innovativo gruppo di walk act (genere teatrale d'intrattenimento affine al teatro di strada), in una combinazione di stilt art, l'arte dei trampoli, danza, recitazione mobile amplificata e musica. La compagnia è la seconda partecipante alla XIV edizione del Premio Internazionale di No'hma, preceduta a novembre dalla compagnia cubana La Franja Teatral e dal suo coinvolgente Los pájaros negros de 2020, in cui tip tap e canto erano mezzi per veicolare un potente messaggio contro il razzismo. Die Musen portano invece sul palco uno spettacolo in cui la dimensione estetica, insieme alla ricerca e alla riflessione puramente artistiche, sono sicuramente preponderanti; questo a dimostrazione della caratterizzazione multiforme della Rassegna internazionale, in cui la presenza di appuntamenti di grande impegno sociale non pregiudica quella di spazi di ricerca estetica e artistica talvolta meno engagé.
«Questo eclettismo è caratteristica intrinseca della Rassegna del Premio» - commenta la Presidente Livia Pomodoro, «che è per sua definizione una celebrazione della diversità e della contaminazione tra discipline, generi, stili e culture. È, questo, il bello di un Teatro come No'hma: siamo mossi soltanto da un sano amore e dalla curiosità nei confronti della cultura e delle arti in tutte le loro espressioni, al di là di preconcetti e gabbie ideologiche. Per questo abbiamo voluto iniziare il nuovo anno con uno spettacolo che celebra la potenza e il fascino dell'arte, in ogni tempo e in ogni sua forma».
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Mondiale di Calcio Femminile: la celebrazione dell'eccellenza
Il Mondiale di Calcio FIFA Femminile è uno degli eventi sportivi più attesi e celebrati al mondo. Questa competizione internazionale, organizzata dalla Federazione Internazionale del Calcio (FIFA), coinvolge le migliori squadre nazionali femminili di tutto il mondo e offre uno spettacolo emozionante e coinvolgente per milioni di appassionati di calcio. Oltre ad essere una celebrazione dell'eccellenza sportiva, il Mondiale Femminile è anche un potente strumento di empowerment per le donne e un motore per la crescita e la visibilità del calcio femminile. Mondiale di calcio femminile: un po' di storia L'origine del Mondiale di Calcio FIFA Femminile risale al 1991, quando la FIFA decise di organizzare il primo torneo ufficiale dedicato alle squadre nazionali femminili. La competizione si tenne in Cina e vide la partecipazione di 12 squadre. Da allora, il torneo si è svolto ogni quattro anni, con un numero crescente di squadre partecipanti e un'attenzione mediatica sempre maggiore. Il Mondiale Femminile ha visto una costante crescita in termini di qualità del gioco e livello di competizione. Le squadre partecipanti hanno dimostrato una tecnica e una strategia sempre più sofisticate, mentre le giocatrici hanno sfoggiato abilità atletiche e tattiche impressionanti. Questa evoluzione ha contribuito a rendere il torneo sempre più avvincente e coinvolgente per gli spettatori. L'importanza dei mondiali femminili qual è? Un aspetto fondamentale del Mondiale Femminile è il suo ruolo nel promuovere l'empowerment delle donne e la parità di genere nel mondo dello sport. Attraverso il calcio, le giocatrici possono dimostrare le loro capacità e il loro talento su una piattaforma globale, sfidando gli stereotipi di genere e dimostrando che le donne possono eccellere in uno sport tradizionalmente dominato dagli uomini. Il Mondiale Femminile è anche un'opportunità per aumentare la visibilità del calcio femminile e promuovere la crescita dello sport in tutto il mondo. Le prestazioni delle giocatrici durante il torneo attirano l'attenzione di nuovi fan e sostenitori, contribuendo a far crescere l'interesse per il calcio femminile a livello locale e internazionale. Donne calciatrici, una questione di pari trattamento Inoltre, il Mondiale Femminile ha portato importanti cambiamenti nelle politiche sportive e nella parità di trattamento per le giocatrici. La FIFA e le federazioni calcistiche nazionali hanno adottato misure per migliorare le condizioni di lavoro, garantire un giusto compenso e promuovere l'accesso alle opportunità per le giocatrici. Questi progressi contribuiscono a costruire una base solida per lo sviluppo del calcio femminile e per creare un ambiente inclusivo e equo per le atlete. Il Mondiale di Calcio FIFA Femminile è anche una festa di diversità culturale e inclusione. Le squadre partecipanti provengono da diverse regioni del mondo e rappresentano una varietà di culture, storie e tradizioni. Questa diversità è un segno della globalizzazione del calcio e del suo potere di unire le persone di diverse origini attraverso una passione comune. L'Italia al mondiale La nazionale azzurra arriva al torneo mondiale in Australia e Nuova Zelanda come una sorpresa in cerca di conferme. Dopo lo storico quarto di finale ottenuto quattro anni fa in Francia, che diede grande popolarità al calcio femminile in Italia, l'Italia deve almeno confermare questo risultato. La prima sfida sarà contro l'Argentina alle 8 della mattina italiana il 24 luglio. Il gruppo con le azzurre si completerà con le sfide contro la Svezia (alle 9:30 di sabato 29 luglio) e il Sud Africa (2 agosto alle ore 9:00). Più di un semplice torneo? Il Mondiale di Calcio FIFA Femminile è molto più di un semplice torneo sportivo. È una celebrazione dell'eccellenza sportiva, un potente strumento di empowerment per le donne, un motore per la crescita del calcio femminile e un simbolo di diversità e inclusione. Le giocatrici partecipanti ispirano milioni di persone in tutto il mondo, dimostrando che le donne possono eccellere nello sport e nella vita. Il Mondiale Femminile è una vetrina per il talento e il coraggio delle donne e un'occasione per costruire un futuro più inclusivo e paritario nello sport e nella società. Read the full article
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Die Musen, l’11 e il 12 gennaio 2023 allo Spazio Teatro No'hma (Milano)
Direttamente da Berlino, Le Muse sono pronte a incantare il pubblico milanese: mercoledì 11 e giovedì 12 gennaio grande ripartenza per il cartellone internazionale 2023 dello Spazio Teatro No'hma.
Il sipario di No'hma si apre all'anno 2023: al via mercoledì 11 e giovedì 12 gennaio la programmazione internazionale del Teatro di Livia Pomodoro, inaugurata dall'ensemble berlinese Die Musen, che porta in scena una pièce multidisciplinare basata sulla figura mitica delle muse.
La seconda parte della programmazione di No'hma prenderà così avvio, significativamente, con uno spettacolo che ha al suo centro il tema dell'arte, eterna sospesa tra immortalità e transitorietà, il cui simbolo sono le muse stesse, dee dell'antichità ispiratrici della creazione artistica. La produzione, diretta dalla berlinese Lidia Buonfino, che è anche "musa" performer all'interno dello spettacolo, ripercorre 2000 anni di rappresentazioni letterarie e musicali che vedono protagoniste queste divinità tanto care ai poeti. Impersonate da un cast tutto al femminile, le muse si animano in un susseguirsi di immagini "totali", generate attraverso canto, musica dal vivo, recitazione, danza e movimenti sui trampoli.
L'ensemble Die Musen si è costituito all'inizio del 2018 come un innovativo gruppo di walk act (genere teatrale d'intrattenimento affine al teatro di strada), in una combinazione di stilt art, l'arte dei trampoli, danza, recitazione mobile amplificata e musica. La compagnia è la seconda partecipante alla XIV edizione del Premio Internazionale di No'hma, preceduta a novembre dalla compagnia cubana La Franja Teatral e dal suo coinvolgente Los pájaros negros de 2020, in cui tip tap e canto erano mezzi per veicolare un potente messaggio contro il razzismo. Die Musen portano invece sul palco uno spettacolo in cui la dimensione estetica, insieme alla ricerca e alla riflessione puramente artistiche, sono sicuramente preponderanti; questo a dimostrazione della caratterizzazione multiforme della Rassegna internazionale, in cui la presenza di appuntamenti di grande impegno sociale non pregiudica quella di spazi di ricerca estetica e artistica talvolta meno engagé.
«Questo eclettismo è caratteristica intrinseca della Rassegna del Premio» - commenta la Presidente Livia Pomodoro, «che è per sua definizione una celebrazione della diversità e della contaminazione tra discipline, generi, stili e culture. È, questo, il bello di un Teatro come No'hma: siamo mossi soltanto da un sano amore e dalla curiosità nei confronti della cultura e delle arti in tutte le loro espressioni, al di là di preconcetti e gabbie ideologiche. Per questo abbiamo voluto iniziare il nuovo anno con uno spettacolo che celebra la potenza e il fascino dell'arte, in ogni tempo e in ogni sua forma».
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