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Cinefestival Immersi nelle Storie 2024: Simona Nasi incontra gli studenti di Alessandria
Un appuntamento speciale con Simona Nasi, protagonista della serie TV “Cuori”, al Cinefestival Immersi nelle Storie
Un appuntamento speciale con Simona Nasi, protagonista della serie TV “Cuori”, al Cinefestival Immersi nelle Storie. Simona Nasi ospite speciale del Cinefestival ad Alessandria Il 7 novembre 2024, il Cinefestival Immersi nelle Storie accoglie un’ospite d’eccezione: Simona Nasi, attrice di spicco della serie TV di successo “Cuori”. Questo incontro, intitolato “I cuori di Simona”, si terrà alle…
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🎭 📸 Ph: @lucapetrucci #laboratorioteatro #teatro #attore #attrice #attrici #attori #cinema #televisione #tv #palcoscenico #set https://www.instagram.com/p/ClswRa8Myj9/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Inga: In altre parole le vene, i piedi, le mani, tutti gli organi dovrebbero essere ingranditi.
Frederick: Esatto.
Inga: Allora avrebbe un enorme schwanzstucker!
Frederick: Questo è evidente.
Inga: ooooooh!
Igor: Diventerà molto popolare
Teri Garr è morta oggi all'età di 79 anni. L'attrice resterà nella storia del cinema e nell'immaginario collettivo per il ruolo della procace Inga in Frankenstein Jr di Mel Brooks. Ma al cinema ha fatto moltissime cose: i film con Elvis Prestley, La conversazione di Francis Ford Coppola, ottenne una candidatura all'Oscar come miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione in Tootsie, ha lavorato con Martin Scorsese e Robert Altman. In TV, era la mamma di Phoebe in Friends.
Era malata di sclerosi multipla, e per tanti anni si è impegnata per la ricerca medica contro questa malattia.
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"Mi chiamo Caryn Elaine Johnson, ma tutti mi conoscono come Whoopi Goldberg. Sono un’artista Egot (ossia il poker dei massimi riconoscimenti americani dello spettacolo: Emmy, Grammy, Oscar e Tony) a significare un’attrice che si è misurata con tutto: televisione, musica, cinema e teatro. Dicono abbia una simpatia travolgente e una carica di energia capace di andare in Vaticano e chiedere a papa Francesco di recitare in Sister Act 3 e di rilanciare nel mio show americano l’omaggio fattomi da Fiorello in tv.
Ho vinto l'Oscar come miglior attrice non protagonista per Ghost - Fantasma nel 1990 (seconda donna afroamericana dopo Hattie McDaniel, la Mami di Via col vento) e sono stata candidata come miglior attrice protagonista per Il colore viola di Steven Spielberg. Ho anche vinto due Golden Globe, due Emmy, un Saturn Award, quattro People's Choice Award, cinque Kids' Choice Award, sette Image Award, due Drama Desk Award e un Bafta. Nel 2002 mi è stata assegnata una stella nella Hollywood Walk of Fame.
Ho diretto e prodotto documentari, musical e film acclamati da pubblico e critica. Sono attivista per i diritti umani, il sostegno della ricerca contro l'Aids e i diritti dell'infanzia. Sono apparsa in innumerevoli trasmissioni e serie tv americane e, tra le altre, ho condotto insieme a Billy Cristal e Robin Williams nove stagioni di Comic Relief, uno speciale televisivo benefico a favore dei più svantaggiati. Dal 2007 sono una delle conduttrici della popolare trasmissione e progressista della Abc, The View."
A 68 anni ho scritto la mia autobiografia dal titolo "Frammenti di memoria".
Nel memoir, che ho scritto anche per superare il lutto di mia mamma Emma, mi racconto a partire dalla mia infanzia (nelle case popolari di New York, le gite a Coney Island, gli spettacoli di pattinaggio artistico sul ghiaccio e le visite ai musei) alla mia carriera, successi e fallimenti. Il libro è un omaggio alle figure cardine della mia vita, mia madre e mio fratello Clyde, entrambi venuti a mancare negli ultimi anni. Mia madre, orgogliosa, pratica e indomabile, ha trasmesso a noi figli l’amore e la saggezza necessari per riuscire nella vita, incoraggiandoci sempre a essere onesti almeno verso noi stessi."
Whoopi Goldberg
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Judi Dench
Judi Dench, pluripremiata attrice britannica, è una immensa interprete di cinema e teatro.
Dopo tanti successi nella Royal Shakespeare Company, dalla metà degli anni Ottanta, è diventata nota anche sul grande schermo, grazie alla sua incisiva carica comunicativa, interpretando ruoli di donne eccentriche o vendicative in film di successo.
Nel 1999 ha vinto l’Oscar alla miglior attrice non protagonista per il suo ruolo della regina Elisabetta I in Shakespeare in Love.
Ha ricevuto ben otto nomination per gli Oscar, di cui l’ultima nel 2021, ha vinto anche undici Premi BAFTA, due Golden Globe, otto Olivier Awards, due Screen Actors Guild Award e un Tony Award. Nel 2011 è stata insignita della BAFTA fellowship, il più alto riconoscimento assegnato, ogni anno, dalla British Academy of Film and Television Arts. Fa parte della Royal Society of Arts.
Diverse Università tra cui quella del Surrey, di Durham, la Queen Margaret, la St. Andrews, East Anglia e Leeds le hanno conferito Dottorati Honoris Causa per il suo contributo alla cultura cinematografica e televisiva.
Nata col nome di Judith Olivia Dench, il 9 dicembre 1934 nella provincia di York, ha ascendenze nobiliari britanniche e danesi. Entrata a contatto col teatro grazie al padre, medico di alcune compagnie, ha studiato alla Central School of Speech and Drama di Londra prima di entrare nella Royal Shakespeare Company nel 1961. Ha debuttato al cinema tre anni dopo. Negli anni Settanta e Ottanta ha girato svariati film tv per la BBC e riscosso grandi soddisfazioni teatrali.
La prima importante interpretazione al cinema è stata nel film di James Ivory Camera con vista del 1986.
Nel 1988 è stata insignita dalla Regina del titolo di Dame, l’equivalente del cavalierato maschile, che ha seguito la nomina di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 1970.
La grande celebrità è arrivata con il ruolo di M nella serie di film di James Bond a partire da GoldenEye del 1995 fino a Spectre del 2015. Da allora è stato tutto un susseguirsi di importanti interpretazioni diretta dai più grandi registi hollywoodiani.
Straordinaria interprete, utilizza al meglio il linguaggio della recitazione per arrivare al cuore del pubblico e farlo riflettere sugli assilli dell’anima.
Sostiene da molti anni Survival International, organizzazione che difende i diritti dei popoli indigeni di tutto il mondo.
Nel 2012 le è stata diagnosticata la degenerazione maculare senile, malattia degli occhi che le rende sempre più difficile lavorare. Ma, nonostante abbia costante bisogno di aiuto, non ha mai smesso di recitare e si è guadagnata l’ultima nomination agli Oscar nel 2022 per il suo lavoro in Belfast.
Non ha alcuna intenzione di lasciare i set, nonostante i gravi problemi di vista. È talmente determinata a vivere il presente e ciò che la vita ha ancora da offrirle che, a 81 anni, si è tatuata la scritta “carpe diem” sul polso.
Molto impegnata per l’ambiente, ha recentemente rivelato che, da un po’ di anni, ogni volta che una persona amica le muore, fa piantare un albero nel suo giardino. Per rendere metaforicamente la morte un’occasione per restituire al pianeta una nuova vita.
Questo dice molto sullo spirito di questa donna inarrestabile che, ogni giorno, sceglie di cogliere la vita dal suo lato più bello e reagire alle cattive notizie chiedendosi cosa fare per bilanciare le cose.
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23 giugno … ricordiamo …
23 giugno … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2022: Ernst Jacobi, attore e doppiatore tedesco. Attore attivo principalmente in campo televisivo e teatrale, tra cinema e – soprattutto – televisione, ha partecipato ad oltre un centinaio di differenti produzioni a partire dalla metà degli anni cinquanta, lavorando in vari film TV. (n.1933) 2021: Jackie Lane, attrice britannica Ha fondato un’agenzia di doppiaggio, Ad Voice. (n. 1947) 2019:…
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#23 giugno#23 giugno morti#Adelbert Elliott Dexter#Al Northon#Alfio Caltabiano#Corinne Calvet#Dick Van Patten#Edu del Prado#Elliott Dexter#Ernst Jacobi#Gigi Rizzi#Hanne Hiob#Hanne Marianne Brecht#Jackie Lane#Lea Padovani#Magali Noël#Mathias Taube#Maureen O&039;Sullivan#Odile Versois#Peter Falk#Peter Michael Falk#Piero Lulli#Rosina Lawrence#Simonetta Zauli#Stephanie Niznik#William S. Hart#William Surrey Hart
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Marlee Matlin: Un’Eccellenza nel Cinema e una Voce per la Sordità
Marlee Beth Matlin, nata il 24 agosto 1965 a Morton Grove, è una delle attrici più celebri della comunità sorda. La sua carriera ha segnato la storia di Hollywood grazie al suo impegno e alla determinazione con cui ha abbattuto le barriere legate alla sordità nel mondo dello spettacolo. Da sempre impegnata nella promozione della consapevolezza sulla sordità, Marlee Matlin è un esempio straordinario di talento e resilienza.
Marlee Matlin è sorda dall’infanzia: una malformazione genetica alla coclea l’ha resa sorda totale dall’orecchio destro e all’80% da quello sinistro quando aveva solo 18 mesi. Sin da giovane ha abbracciato questa realtà, diventando un membro attivo della National Association of the Deaf, organizzazione americana che rappresenta e sostiene le persone sorde. La sua passione per la recitazione e la sua voglia di sfidare le aspettative hanno dato vita a una carriera straordinaria che ha contribuito a sensibilizzare il pubblico sulle sfide e le potenzialità della sordità.
Il debutto di Marlee Matlin nel film “Figli di un dio minore” ha cambiato il panorama del cinema per sempre. Con la sua interpretazione, ha ottenuto l’Oscar come miglior attrice, diventando non solo la prima attrice sorda a ricevere questo premio, ma anche la più giovane, a soli 21 anni. Questo successo ha fatto di lei un’icona per la comunità sorda e un esempio di come la sordità non rappresenti un limite per chi ha talento e determinazione.
Nel corso della sua carriera, Matlin ha lavorato in numerosi progetti cinematografici e televisivi, ampliando la sua notorietà e continuando a rompere le barriere legate alla sordità. Ha recitato in serie TV di successo come “The West Wing”, “The Practice”, “The L Word” e “Switched at Birth”, portando la sua esperienza e il suo talento a un vasto pubblico. Le sue apparizioni in TV le hanno inoltre fruttato quattro candidature agli Emmy Awards e due ai Golden Globe, una dimostrazione dell’apprezzamento per la sua abilità di attrice. Attraverso questi ruoli, ha messo in luce le sfide che molte persone sorde affrontano ogni giorno, contribuendo alla consapevolezza collettiva sulla sordità.
Oltre a essere un’attrice di successo, Marlee Matlin è anche un’attivista per i diritti delle persone con sordità. Grazie alla sua visibilità, ha sostenuto numerose cause e organizzazioni benefiche e ha utilizzato il suo lavoro come mezzo per promuovere l’inclusione e la comprensione della sordità. La sua partecipazione alla celebrazione del Super Bowl è uno degli esempi più memorabili del suo impegno. Matlin ha infatti interpretato l’inno nazionale per la comunità sorda per tre edizioni del Super Bowl, rendendo l’evento accessibile anche ai non udenti e dimostrando come la sordità non sia un ostacolo per la partecipazione alla vita pubblica.
Nel 2009, Marlee Matlin ha ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame, un riconoscimento al suo contributo significativo all’industria dell’intrattenimento e al suo impegno costante per la sensibilizzazione sulla sordità. Nel 2015 ha anche partecipato al musical “Spring Awakening”, in cui ha dimostrato ancora una volta la sua abilità di attrice e la sua passione per il teatro, coinvolgendo nel progetto interpreti sordi e udenti per promuovere l’inclusione.
Marlee Matlin non si limita a essere un simbolo per la comunità sorda, ma è anche una madre e una moglie. Nel 1993 ha sposato Kevin Grandalski, un poliziotto, e insieme hanno quattro figli. Nonostante le sfide che la sordità comporta, Matlin è riuscita a costruire una vita familiare solida e soddisfacente, un altro esempio della sua resilienza e determinazione. La sua relazione con William Hurt, suo co-protagonista in “Figli di un dio minore,” ha attirato l’attenzione dei media, ma la sua stabilità familiare dimostra che la sordità non influisce sulla sua capacità di vivere una vita piena e appagante.
La sua influenza va oltre il cinema e la TV: Matlin è un’autrice di successo, con diversi libri al suo attivo. Tra i suoi lavori più noti ci sono “Deaf Child Crossing” e “I’ll Scream Later”, nei quali racconta la sua esperienza come donna sorda in un mondo spesso ostile alle differenze. Queste opere non solo offrono uno sguardo intimo sulla sua vita, ma forniscono anche un contributo importante alla letteratura sulla sordità, mettendo in evidenza il modo in cui le persone sorde affrontano sfide uniche e superano ostacoli sociali e culturali.
Infine, Marlee Matlin ha anche fondato Solo One Productions con il suo interprete ASL, Jack Jason, una casa di produzione dedicata a progetti che sensibilizzano sulla sordità. La loro collaborazione ha portato alla realizzazione di una serie TV, “Life and Deaf”, che esplora l’amicizia tra un’attrice sorda e un interprete della lingua dei segni americana. Questo progetto rappresenta un ulteriore passo verso l’inclusione e la comprensione della sordità, una tematica che Matlin ha sempre portato avanti con passione e dedizione.
In conclusione, Marlee Matlin è molto più di un’attrice premiata: è una pioniera per i diritti della comunità sorda, un’attivista, una scrittrice e una madre. Il suo impegno per la sordità è una fonte di ispirazione per milioni di persone in tutto il mondo, dimostrando che con talento, determinazione e passione si può superare qualsiasi limite.
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Lutto per cinema e tv, morta l’amatissima attrice. L’annuncio della famiglia: “Se n’è andata serenamente”
[[{“value”:” Lutto nel mondo del cinema e della tv, una famosa e amata attrice è morta. A rendere nota la notizia è la famiglia dell’attrice… L’articolo Lutto per cinema e tv, morta l’amatissima attrice. L’annuncio della famiglia: “Se n’è andata serenamente” proviene da Notizie 24 ore. “}]] Read More [[{“value”:”Lutto nel mondo del cinema e della tv, una famosa e amata attrice è morta. A…
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Dal 9 ottobre su Netflix è disponibile la serie tv Inganno, con Monica Guerritore e Giacomo Gianniotti.
La serie tivù inganno è la storia di un’appassionante relazione, in cui non mancano ombre e segreti, che mette in crisi le convenzioni sociali e gli equilibri familiari, sovvertendo il ruolo della maternità nella cultura mediterranea. Ambientato tra Napoli e la meravigliosa costiera amalfitana, racconta il conflitto di una donna di 60 anni che sembra aver ormai rinunciato alla sua vita sentimentale. L’arrivo improvviso nel suo mondo di un giovane straniero, scompiglia i suoi equilibri familiari e intimi e grazie all’amore, la fa rifiorire in una nuova e più audace fase della sua vita. Inganno, la trama Gabriella (Monica Guerritore) è la proprietaria di un prestigioso hotel in Costiera Amalfitana: è una donna elegante, fiera dei suoi sessant’anni e consapevole del suo ruolo. I suoi tre figli ormai sono grandi e la vita non sembra riservarle più molte sorprese, finché non incontra Elia (Giacomo Gianniotti). Un ragazzo affascinante, vitale, libero, coetaneo del suo figlio maggiore, che esercita su di lei un fascino irresistibile, ma anche ambiguo e spaventoso. Nonostante la differenza di età, Gabriella si riscopre donna, amante e per Elia sarà pronta a mettere in gioco tutto, anche il rapporto con i figli e la loro eredità. Il cast della serie Attrice al cinema e in teatro, Monica Guerritore ha carriera ricchissima. Al cinema ha interpretato ruoli scandalosi e complessi, come in Scandalosa Gilda di Gabriele Lavia e, nel 1997, in La Lupa (per cui ha ricevuto una candidatura come miglior attrice ai David di Donatello). . Per il film La bella gente di Ivano De Matteo è candidata ai Nastri d’Argento; la pellicola vince il Festival di Annecy. È protagonista anche di commedie di grande successo di pubblico come La Peggior Settimana della mia Vita (2011) e Puoi Baciare lo Sposo (2018), entrambe con la regia di Alessandro Genovesi. Papà italiano e mamma canadese, Giacomo Gianniotti è uno degli volti più famosi della serialità americana grazie al ruolo di Andrew DeLuca in Grey’s Anatomy, ruolo che interpreterà dall’undicesima alla diciassettesima stagione della serie (2021) e che lo farà conoscere dal grande pubblico internazionale. Recita nella serie Netflix From Scratch-La forza di un amore accanto a Zoe Saldana e nel film, diretto dai Manetti Bros, Diabolik-Ginko all’attacco, di cui interpreta la nuova incarnazione dell’antieroe Diabolik. Il cast di Inganno include anche Emanuel Caserio (già visto ne Il paradiso delle signore), Dharma Mangia Woods (che ha recitato in Ricchi a tutti i costi) e Francesco Del Gaudio. E poi Denise Capezza (Bang Bang Baby), Fabrizia Sacchi (Luna Park) e Geppy Gleijeses (Il sole anche di notte). Read the full article
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Spot Tim Dual Band 1999
Ho assistito tra i reparti scenografia/fotografia un paio di giorni sul set a Cinecittà alla liaison delle riprese aeree con il crew del camera chopper belga Flying-Cam.
TIM: CON BOCELLI E TORNATORE, UN TRENO DI NOVITÀ
Roma, 2 aprile 1999 - Presentata a Cinecittà la nuova campagna Tim e il set che la ospiterà per un anno. L´ultimo spot è diretto da Tornatore con la partecipazione di Bocelli e una nuova star a quattro zampe! Prosegue il viaggio del treno Tim (Gruppo Telecom Italia), che torna in Tv per la nuova campagna pubblicitaria sul servizio dual band. In partenza dal 2 aprile, lo spot proseguirà per il mese di aprile sul treno Tim, stavolta, un ospite speciale, Andrea Bocelli, che da qui presenterà al grande pubblico "Sogno", la sua nuova canzone anche jingle delle future campagne pubblicitarie di Tim. Protagonista dello spot di prossima programmazione sarà una mucca pezzata affettuosamente ribattezzata, durante le riprese, col nome di "Timida"! Questo spot verrà preceduto da una breve campagna che avrà la funzione di "preparare" il pubblico all´arrivo della mucca Tim: sarà l´attrice Luciana Littizzetto, in veste di stalliera. Lanciato a gennaio ´99, intanto, il nuovo servizio Gsm a doppia banda fa registrare già un consistente successo: a soli tre mesi dalla partenza oltre 1 milione e mezzo di clienti hanno scelto il telefonino dual band, favoriti dalla totale accessibilità della nuova rete (100%). Il numero complessivo di clienti Tim è giunto oggi a quota 15. 000. 000. Ma la vera sfida di questo spot è stata la sua realizzazione: un imponente set è stato allestito negli studi di Cinecittà e resterà montato per oltre un anno per permettere alla Armando Testa, ideatrice della campagna, di raccontare le tappe sempre nuove di questo viaggio. A Cinecittà è stato interamente ricostruito un cavalcavia di 700 mq tra due pareti rocciose alte 24 mt. , il tutto per un volume di 3. 300 mq. Sono stati utilizzati 5. 600 mq di resina e 300. 000 tubi, vi hanno lavorato 100 persone al giorno e sono stati necessari 150 quintali di sale per la finta neve. È il set più grande mai realizzato a Cinecittà . Qui passa il treno Tim (una motrice lunga 21 mt. ) e lungo i binari (100 mt. ) sosta la mucca pezzata,. Per la prima volta nella storia della cinematografia pubblicitaria ed in relazione al grande sforzo produttivo generato da questa campagna, Tim ha affidato la co-produzione degli spot a Filmaster e Harold. La Filmaster si è occupata del set, della scenografia e dell´organizzazione generale, mentre la Harold ha curato la produzione del film. Il film è stato diretto da uno dei maggiori registi italiani, Giuseppe Tornatore, autore di film come L´uomo delle Stelle, La Leggenda del Pianista sull´Oceano e Nuovo Cinema Paradiso, premiato con l´Oscar come miglior film straniero nell´89. Realizzato con la collaborazione di Beppe Mangano per la scenografia, Renato Alfarano per la fotografia e Gemma Mascagni per i costumi, nel cast debutta come attore Andrea Bocelli accompagnato dai 20 elementi della sua orchestra.
Qui sotto una clip delle riprese della corsa automobilistica Daytona del 1995 ->
youtube
...e qui sotto la UAS - Unmanned Aircraft System - versione Special Aerial Response Automatic Helicopter SARAH 3.0 ->
Founded in 1988 by Emmanuel Previnaire in Liege, the company Flying-Cam SA is a world leader in developing high fidelity Unmanned Airborne Solutions with proprietary Flying-Cam Airborne Robotic Engineering Technologies.
Well-known in the film industry and winning two Academy of Motion Picture Arts and Sciences: in 1995, Oscar for 'Best Technical Achievement Award' and again in 2014: Oscar for 'Best Scientific and Engineering Award', Flying-Cam has worked on blockbusters such as James Bond, Mission Impossible, Harry Potter, Oblivion, Prisoners, Da Vinci Code, Transformer, Game of Thrones … etc.
...here's a recent interview Emmanuel gave to Patrick C. Miller for 'UAS magazine' in 2023 ->
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La produttrice cinematografica, attrice e conduttrice televisiva Patrizia Pellegrino racconta la sua vita in un libro che prende il titolo di Ho scelto di sorridere (Frascati & Serradifalco editori, 2023) - prefazione di Simona Izzo, postfazione di Miriana Trevisan - nel quale la Pellegrino si racconta attraverso il sorriso, fra amori, maternità, carriera e pensieri legati al suo trascorso artistico e personale. Un libro in cui P. Pellegrino usa per difendersi l’arma del sorriso, un’arma forte e terapeutica utilizzata con l’intento di suscitare buon umore e allegria in chi la incontra, il tutto nonostante i momenti belli e brutti della vita. Un libro che la stessa Simona Izzo, nella prefazione, ha definito come «terapeutico, perché lei ha un metodo per tenere a bada la tristezza, e tra le righe di questo lungo racconto di vita». Nella sua biografia la Pellegrino, infatti, incoraggia al sorriso nonostante le divergenze della vita. Una vita che scorre tra successi professionali legati alla sua carriera, amori passionali e ricordi di una maternità difficile, che la porterà anche ad adottare un bambino, il piccolo Gregory, proveniente dalla Russia. Dalle parole del principe Alberto di Monaco che le chiese di sorridere sempre perché in lei rivedeva il sorriso della madre, Grace Kelly, ai ricordi d’infanzia legati alla scoperta dell’affascinante mondo del cinema, le sue radici campane e il suo concetto di amicizia, un legame unico che, spesso, nel mondo dello spettacolo rischia di mischiarsi con invidie e falsità e che per questo la Pellegrino definisce nel suo libro come un «vero legame con una persona speciale, che si basa sull’essere orgogliosi l’uno dei successi dell’altra». Fra le pagine del suo libro si percepisce anche l’amore che la Pellegrino nutre per il suo paese: l’Italia, che a detta sua«è il Paese più bello del mondo, non possiamo permettere che soffra, e i soldi vanno incanalati nel teatro, nel cinema, nella cultura, nell’istruzione, nella bellezza e nel turismo. Palermo è la mia seconda città, la amo proprio perché lì ritrovo l’ambiente napoletano, ricevo tanto amore e attenzioni». Ed è proprio parlando di Palermo che la Pellegrino volge un ricordo anche agli eroi dell’antimafia, tra i quali, Falcone e Borsellino che, «hanno dato la loro vita per rendere questa nazione un posto migliore. Nessuno li ha mai costretti a fare nulla. Tutto ciò che hanno fatto è stato fatto col cuore». Patrizia Pellegrino esordisce nel mondo del cinema con Luca De Filippo, che la sceglie come protagonista della fiction Petrosinella. Svolge anche una carriera di cantante, lanciata da Corrado con la sigla Beng! del programma televisivo Gran Canal. Come conduttrice, ha successivamente presentato Chewing gum show insieme a Maurizio Micheli, Night and Day, Chi tiriamo in ballo, Il piacere dell’estate e Sereno Variabile. Dalla fine degli anni Ottanta si dedica al teatro, dove ha la possibilità di recitare in ruoli più impegnati. Attualmente svolge l’attività di attrice teatrale e produttrice cinematografica. Nel corso della sua carriera ha più volte collaborato con Gigi Proietti (con il quale ha interpretato il personaggio della signora dell’onorevole nel programma Club 92 trasmesso su RaiDue), Enrico Montesano (nella serie tv Pazza famiglia) e Gino Bramieri. Dal settembre 2010 conduce Botteghe e mestierisul canale satellitare Leonardo (Sky). Con l’ex marito Pietro Antisari Vittori ha avuto quattro figli: Tommaso, Arianna, Riccardo (deceduto a dieci giorni dalla nascita) e Gregory, adottato in Russia e la cui vicenda è documentata nel libro autobiografico Per avere Gregory (Mursia editore, 1997). Ho scelto di sorridere, di Patrizia Pellegrino, pubblicato da Frascati & Serradifalco editori (Roma) - prefazione: Simona Izzo; postfazione: Miriana Trevisan; pp. 144 -, è disponibile in libreria e online da novembre 2023.
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Golden Globes 2024: tutti i vincitori, trionfo per Oppenheimer
Golden Globes 2024: tutti i vincitori, trionfo per Oppenheimer. I Golden Globes 2024 hanno premiato come ogni anno il meglio del cinema e delle serie tv americane, almeno secondo la stampa estera americana. L'81esima edizione dei Golden Globe si è tenuta a Los Angeles durante la notte e le sorprese, e anche le delusioni, non sono mancate. Trionfano Oppenheimer di Christopher Nolan e sul fronte televisivo trionfa Succession. Oppenheimer, si aggiudica cinque statuette risultando così il film più premiato della serata: miglior film drammatico, miglior regista, migliore attore in un film drammatico per Cillian Murphy, migliore attore non protagonista per Robert Downey Jr. e migliore colonna sonora originale per Ludwig Göransson. Il premio per la migliore attrice in un film drammatico è andato a Lily Gladstone, protagonista di Killer of The Flower Moon di Scorsese, mentre a vincere nella categoria migliore attrice in un film commedia o musicale è stata Emma Stone. per il film Poor Things! di Yorgos Lanthimos, vincitore della statuetta per il miglior film commedia o musicale. Niente da fare per Io Capitano di Matteo Garrone, battuto dal film francese Anatomia di una caduta. Tutti i vincitori: - Miglior film drammatico: Oppenheimer - Miglior film commedia o musicale: Povere creature - Miglior film non in inglese: Anatomia di una caduta - Miglior film d’animazione: Il ragazzo e L’Airone - Miglior blockbuster: Barbie - Miglior regista: Christopher Nolan (Oppenheimer) - Migliore sceneggiatura: Justine Triet e Arthur Harari (Anatomia di una caduta) - Miglior attore in un film drammatico: Cillian Murphy (Oppenheimer) - Migliore attrice in un film drammatico: Lily Gladstone (Killers of the Flower Moon) - Miglior attore in un film commedia o musical: Paul Giamatti (The Holdovers - Lezioni di vita) - Migliore attrice in un film commedia o musicale: Emma Stone (Povere creature!) - Miglior attore non protagonista: Robert Downey Jr. (Oppenheimer) - Migliore attrice non protagonista: Da’Vine Joy Randolph (The Holdovers - Lezioni di vita) - Migliore colonna sonora originale: Ludwig Göransson (Oppenheimer) - Migliore canzone originale: Barbie — What Was I Made For? di Billie Eilish e Finneas. Per quanto riguarda le serie tv i Golden Globe 2024 hanno decretato il trionfo della stagione conclusiva di Succession con quattro statuette: migliore serie drammatica, migliore attore in una serie drammatica per Kieran Culkin, miglior attrice in una serie drammatica per Sarah Snook e migliore attore non protagonista per Matthew Macfadyen. Buon risultato anche per la seconda stagione di The Bear che si è aggiudica il premio per la miglior serie commedia o musicale, quella per il migliore attore in una serie commedia o musicale per Jeremy Allen White e il premio alla migliore attrice in una serie commedia o musicale per Ayo Edebiri. Tutti i premi delle Serie Tv: - Miglior serie drammatica: Succession - Miglior serie commedia o musicale: The Bear - Miglior mini-serie o film per la televisione: Beef - Miglior attore in una serie drammatica: Kieran Culkin (Succession) - Miglior attrice in una serie drammatica: Sarah Snook (Succession) - Miglior attore in una serie commedia o musicale: Jeremy Allen White (The Bear) - Miglior attrice in una serie commedia o musicale: Ayo Edebiri (The Bear) - Miglior attore in una mini-serie o film per la televisione: Steven Yeun (Beef) - Miglior attrice in una mini-serie o film per la televisione: Ali Wong (Beef) - Miglior attore non protagonista in una serie: Matthew Macfadyen (Succession) - Miglior attrice non protagonista in una serie: Elizabeth Debicki (The Crown) - Miglior stand-up comico: Ricky Gervais (Ricky Gervais: Armageddon)... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Incontro con Kasia Smutniak, ospite del "Festival di Cinema e Donne"
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"Muri dento, muri fuori, muri fra noi"
Libertà è una straordinaria parola, con una forte laica sacralità, che non può e non deve essere pronunciata a vanvera, prima di enunciarla bisogna conoscere il suo più profondo e recondito significato.
Ho ancora fisse negli occhi, le immagini proiettate nei telegiornali del tempo, indelebili, strazianti ricordi, di donne, uomini, ragazzi e ragazze che tentavano di attraversare il guado della morte, che divideva la propria Città, le proprie famiglie, persone, esseri umani che, nel tentativo di raggiungere la libertà, rimanevano impigliati nel filo spinato o ammazzate dai vopos, le guardie di Berlino est, che impedivano con tutti i mezzi i tanti tentativi di fuga.
Fughe per amore, per passione, per il desiderio e necessità di ritrovare la libertà, quella condizione, che tutti noi superficialmente continuiamo a ritenere definitamente acquisita e che tale non è per nessuno di noi, come per qualunque altro Paese al mondo.
Il muro, con filo spinato è quello che circondava Berlino Ovest, dividendo la Città in due per 28 anni, dal 13 agosto del 1961 fino al 9 novembre 1989.
Sono passati 34 anni da quello straordinario momento che sembrava dover cambiare il mondo, eppure nel frattempo altri muri sono stati eretti come quello che, nella assoluta indifferenza generale, è stato eretto al confine tra la Polonia e la Bielorussia.
Una barriera di 1800 km. costruita per respingere i migranti che tentano di entrare nell’Unione Europea in cerca di rifugio.
Kasia Smutniak, una bravissima attrice con 40 film e 4 serie TV nella sua filmografia, è figlia di un generale dell'aeronautica cresciuta seguendo il padre in diverse città, a contatto con il mondo dell'aviazione, al quale si appassiona tanto da conseguire a 16 anni il brevetto di pilota di alianti.
Kasia Smutniak nata a Pila, Wielkopolskie, in Polonia il 13 Agosto 1979, esordisce alla regia spinta più da una profonda e sentita esigenza emotiva e da una forte questione umana, più che professionale.
Il suo documentario 'Mur' è reportage su ciò che un viaggiatore curioso cerca di capire su ciò che non può e non riesce a vedere.
Un viaggio per verificare di persona cosa volesse rappresentare questo ennesimo muro nel terzo millennio nella sua terra natia.
Un viaggio tra i suoi affetti familiari, le persone che vivono dentro e fuori la zona rossa non accessibile, dove non è permesso entrare e tra e con gli attivisti impegnati in estenuanti azioni di soccorso ai profughi che dalla Bielorussia tentano di entrare in Polonia, quindi in Europa.
Kasia lo fa con la spontaneità e la dolcezza naturale che la contraddistingue, che abbiamo imparato ad apprezzare.
Un documentario che nella realtà è un film, con una storia quella della emigrazione, con gli attori protagonisti che sono tutte quelle persone costrette a fuggire, che pur non comparendo sono in fulcro del suo racconto e chi tutto questo cerca di capire e riportare.
Peccato, peccato, davvero peccato, i muri che cominciamo a costruire dentro, non sono altro che i basamenti per erigere quelli veri che separano famiglie, popoli, nazioni, muri che purtroppo non smettiamo di erigere.
La Storia insegna, che la Libertà e la Democrazia sono fragili creature, che necessitano di molte cure e continue attenzioni, ma purtroppo non riesce a farlo a tutti in egual misura.
Riccardo Rescio per I&f Arte Cultura Attualità
Firenze 27 novembre 2023
Intervista di Elisabetta Vagaggini a Kasia Smutniak e alla sceneggiatrice Marella Bombini
https://youtu.be/Hx5kbiOXeHA?feature=shared
Trailer del film Mur di Kasia Smutniak
https://youtu.be/70v6tAlLc7o?feature=shared
Ministero della Cultura Ministero della pubblica istruzione
Cinema La Compagnia Toscana Film Commission Fondazione Sistema Toscana
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21 nov 2023 19:37
SE NE VA A 61 ANNI ANNA KANAKIS – L’ATTRICE E MODELLA, CON PADRE GRECO E MADRE SICILIANA, FU ELETTA MISS ITALIA AD APPENA 15 ANNI - DEBUTTÒ NEL CINEMA, CON PICCOLI RUOLI NELLA COMMEDIA BRILLANTE PER POI RECITARE IN UNA TRENTINA DI FILM - EBBE ANCHE UNA BREVE CARRIERA POLITICA E DIVENTÒ RESPONSABILE NAZIONALE CULTURA E SPETTACOLO DELL’UDR – HA AVUTO DUE MATRIMONI, IL SECONDO CON L’ATTUALE COMPAGNO MARCO MERATI FOSCARINI CHE HA DATO NOTIZIA DEL DECESSO… -
Da www.adnkronos.com
E' morta Anna Kanakis. L'attrice e ex modella aveva 61 anni. A confermarlo all'Adnkronos, il marito Marco Merati Foscarini. I funerali si terranno a Roma il 23 novembre alle 15 nella chiesa di San Salvatore in Lauro. Era stata Miss Italia 1977, poi modella, quindi attrice in quasi trenta tra film e fiction, quindi politica e infine scrittrice.
Al cinema era stata richiestissima nelle commedie anni '80, diretta più volte da Castellano e Pipolo e da Sergio Martino in film come 'Attila flagello di Dio' (1982), 'Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio' (1983), 'Acapulco, prima spiaggia... a sinistra' (1983). Poi anche la tv l'aveva voluta spesso con ruoli da coprotagonista come in 'Vento di ponente' (2002) e in 'La Terza Verità' (2007). Ma negli ultimi anni, la sua occupazione principale era diventata la scrittura.
Figlia di padre greco, nativo di Creta, ingegnere, e di madre originaria di Tortorici (nella parte messinese dei Nebrodi) avvocato, a soli 15 anni nel settembre 1977 fu eletta Miss Italia a Sant'Eufemia d'Aspromonte: fu la prima Miss Italia così giovane ad essere eletta, dopo una modifica del regolamento. Nel 1981 partecipò a Miss Universo. Debuttò nel cinema, con piccoli ruoli nella commedia brillante. Poi, con Luigi Magni, ebbe il primo piccolo ruolo drammatico nei panni di una brigantessa nella pellicola ''o Re', con Giancarlo Giannini e Ornella Muti. Seguiranno oltre 30 tra film e fiction per la tv, in Italia e all'estero.
Anna Kanakis ebbe anche una breve carriera politica: diventò responsabile nazionale Cultura e Spettacolo dell'Unione Democratica per la Repubblica (UDR), il partito fondato da Francesco Cossiga. Nel 2010, con il romanzo 'Sei così mia quando dormi. L'ultimo scandaloso amore di George Sand' (Marsilio Editori), fece il suo esordio come scrittrice.
Nel 2011 pubblicò il secondo romanzo 'L'amante di Goebbels' (Marsilio Editori), dove narrava la storia vera di Lída Baarová, attrice cecoslovacca che fu amante di Joseph Goebbels nel 1938. Infine, nel 2022, aveva pubblicato con Baldini&Castoldi 'Non giudicarmi', romanzo storico in cui il protagonista, il barone Jacques d’Adelsward Fersen, personaggio realmente esistito, che lotta contro i suoi demoni: la mancanza di talento per diventare lo scrittore che avrebbe voluto essere e l'omosessualita, che gli ha provocato un isolamento dalla famiglia, il carcere e una profonda malinconia.
L'attrice ha avuto due matrimoni. Nel 1981 sposò il musicista Claudio Simonetti, da cui divorziò pochi anni dopo. Nel 2004 sposò il veneziano Marco Merati Foscarini, discendente di Marco Foscarini, uno degli ultimi dogi di Venezia.
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Golino, 'io regista in tv, attrice con Jolie'
Film per il cinema da regista Valeria Golino ne ha già fatti due, belli e anche premiati (Miele e Euforia), così si è spinta oltre “con un progetto bellissimo su cui lavoro da anni, una specie di corpo a corpo con Goliarda Sapienza e la sua opera postuma L’arte della gioia, adattarla per trasporla in una serie tv è qualcosa di totalizzante – dice durante l’evento che a Roma festeggia i 20 anni di…
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Gina Lollobrigida
https://www.unadonnalgiorno.it/gina-lollobrigida/
Gina Lollobrigida, La Lollo è stata una delle nostre attrici più conosciute a livello internazionale e una delle più belle dive di ogni tempo.
La sua passione per l’arte, l’indipendenza che l’ha sempre contraddistinta, la voglia di vivere e sperimentarsi, l’hanno accompagnata per tutta la sua lunga vita.
Diretta dai più grandi registi, ha recitato in oltre sessanta film accanto ai colossi del cinema come Vittorio De Sica, Vittorio Gassman, Burt Lancaster, Tony Curtis, Anthony Quinn, Frank Sinatra, Steve McQueen, Marcello Mastroianni, Yves Montand, Sandra Dee, Alec Guinness e molte e molti ancora.
Accantonate le scene per un lungo periodo, è stata anche un’affermata fotografa, fotoreporter e scultrice.
Numerosi sono stati i riconoscimenti artistici che le sono stati conferiti negli anni: oltre ad aver ottenuto la famosa stella sulla Hollywood Walk of Fame, anche se troppo in ritardo rispetto alla sua carriera, è stata premiata con un Golden Globe, sette David di Donatello, due Nastri d’argento e ha ricevuto una candidatura ai Premi BAFTA per il famoso film Pane, amore e fantasia.
Nacque a Subiaco, in provincia di Roma, il 4 luglio 1927, era figlia di un facoltoso produttore di mobili caduto in rovina durante la seconda guerra mondiale.
A diciassette anni ha debuttato a teatro in una commedia di Eduardo Scarpetta.
Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma mentre, per mantenersi agli studi vendeva caricature disegnate col carboncino e posava per i primi fotoromanzi, con lo pseudonimo di Diana Loris.
Aveva 18 anni quando è stata violentata da un calciatore della Lazio di cui non ha mai voluto rivelare il nome. Poco tempo dopo ha sposato Milko Skofic, medico sloveno che prestava servizio fra i profughi temporaneamente alloggiati a Cinecittà, sono stati insieme per vent’anni tra alti e bassi e hanno avuto un figlio Andrea Milko, nel 1957.
Dotata di una straordinaria bellezza, nel 1947 si è classificata terza al concorso di Miss Italia, dietro le future stelle del cinema Lucia Bosè e Gianna Maria Canale.
Al cinema ha iniziato dalla gavetta, è stata comparsa e controfigura, prima di ottenere piccoli ruoli di contorno e finalmente arrivare a recitare in film di successo che l’hanno consacrata una star internazionale, prima in Francia e poi negli Stati Uniti.
Tra gli altri, nel 1953 ha interpretato, al fianco di Vittorio De Sica, il personaggio della Bersagliera, premiato con il Nastro d’argento e candidato al BAFTA, in Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini (Orso d’argento al Festival di Berlino).
Ha spesso raccontato aneddoti riguardanti i suoi rapporti buoni e conflittuali con alcune delle più grandi star della cinematografia internazionale.
Nella prima produzione televisiva a cui ha preso parte, nel 1972, è stata la Fata Turchina nel fortunato Le avventure di Pinocchio di Luigi Comencini, rimasta ancora nell’immaginario collettivo di intere generazioni.
In quegli anni ha gradualmente abbandonato lo schermo per dedicarsi alla fotografia. Ha ritratto personaggi come Paul Newman, Salvador Dalí, Henry Kissinger, Audrey Hepburn, Ella Fitzgerald, è rimasta alla storia l’intervista fatta a Fidel Castro del 1973. Ha pubblicato libri, reportage e esposto le sue sculture in tutto il mondo.
Negli anni ottanta è apparsa in varie importanti serie tv statunitensi, ma i suoi impegni come attrice si sono sempre più diradati, fatta eccezione per alcuni celebri cameo.
Nel 1996 è stata premiata con il David di Donatello alla carriera e nel 2006 ha ricevuto un riconoscimento speciale in occasione del cinquantenario del trofeo di cui era stata la prima vincitrice, nel 1956.
Il 16 ottobre 1999 è stata nominata Ambasciatrice di buona volontà della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura.
Il 2011 l’ha vista, per la prima volta insieme sul grande schermo con Sophia Loren, considerata la sua storica rivale, nel documentario Schuberth – L’atelier della dolce vita.
Attiva anche politicamente, è stata candidata alle elezioni europee del 1999 in una lista di centro-sinistra, senza risultare eletta.
Anche molto in avanti con gli anni non ha mai smesso di far parlare di sé e della sua affermazione di libertà. Nel 2006 ha dichiarato a una rivista spagnola di volersi sposare con Javier Rigau dopo una relazione tenuta segreta per più di vent’anni: lei aveva 79 anni, lui 45. L’uomo che, successivamente ha sostenuto di essere il suo amante da quando aveva 15 anni, l’ha poi lasciata attraverso un comunicato del suo avvocato. In seguito, l’attrice ha dichiarato di essere stata sposata con l’inganno attraverso una falsa procura da lei firmata, una vicenda arrivata fino in tribunale.
Nel 2007 è stata nominata cittadina onoraria di Pietrasanta, dove aveva organizzato la sua prima mostra di scultura.
La sua vita intensa e incredibile si è interrotta il 16 gennaio 2023 a Roma, aveva 95 anni.
Piena di vita, si è sperimentata con successo in varie arti, sempre attenta al suo contemporaneo, è stata coinvolta in varie cause sociali.
Gina Lollobrigida è stata una delle ultime grandi dive, la sua incredibile bellezza si mescolava col suo talento e con un carisma che la rendeva quasi irreale, nonostante non nascondesse mai la sua grande umanità. Aveva un’aura che la rendeva magica e anche in vita sembrava eterna, il suo nome resterà scritto a caratteri cubitali nella storia del cinema mondiale.
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