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Cinefestival Immersi nelle Storie 2024: Simona Nasi incontra gli studenti di Alessandria
Un appuntamento speciale con Simona Nasi, protagonista della serie TV “Cuori”, al Cinefestival Immersi nelle Storie
Un appuntamento speciale con Simona Nasi, protagonista della serie TV “Cuori”, al Cinefestival Immersi nelle Storie. Simona Nasi ospite speciale del Cinefestival ad Alessandria Il 7 novembre 2024, il Cinefestival Immersi nelle Storie accoglie un’ospite d’eccezione: Simona Nasi, attrice di spicco della serie TV di successo “Cuori”. Questo incontro, intitolato “I cuori di Simona”, si terrà alle…
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Mi chiamo Caryn Elaine Johnson, ma tutti mi conoscono come Whoopi Goldberg. Sono un’artista EGOT, ovvero ho vinto i quattro premi più prestigiosi dell’intrattenimento americano: Emmy, Grammy, Oscar e Tony. Questo significa che ho eccelso in tutti i settori – televisione, musica, cinema e teatro. Dicono che il mio carisma sia irresistibile e che la mia energia sia così travolgente da poter andare in Vaticano e chiedere a Papa Francesco di recitare in Sister Act 3, mentre negli Stati Uniti festeggio il tributo che mi è stato dedicato in TV in Italia da Fiorello.
Ho vinto l'Oscar come Miglior Attrice Non Protagonista per Ghost nel 1990 (diventando la seconda donna afroamericana a riuscirci dopo Hattie McDaniel, che interpretò Mami in Via col vento) e sono stata candidata come Miglior Attrice per Il colore viola di Steven Spielberg. Ho ricevuto anche due Golden Globe, due Emmy, un Saturn Award, quattro People's Choice Awards, cinque Kids' Choice Awards, sette Image Awards, due Drama Desk Awards e un BAFTA. Nel 2002, mi è stata dedicata una stella sulla Hollywood Walk of Fame.
Ho diretto e prodotto documentari, musical e film acclamati sia dal pubblico che dalla critica. Sono un'attivista per i diritti umani, la ricerca sull’AIDS e la tutela dei bambini. Ho partecipato a numerosi show e serie televisive americane e, tra i vari progetti, ho co-condotto per nove stagioni Comic Relief, uno speciale televisivo benefico a favore dei meno fortunati, insieme a Billy Crystal e Robin Williams. Dal 2007, sono una delle conduttrici di The View, il popolare e progressista talk show dell'ABC.
A 68 anni, ho scritto la mia autobiografia, Frammenti di memoria.
In questo libro, che ho scritto anche per affrontare il dolore della perdita di mia madre Emma, racconto la mia vita, dall’infanzia nei quartieri popolari di New York ai viaggi a Coney Island, dagli spettacoli di pattinaggio su ghiaccio alle visite ai musei, fino alla mia carriera, tra successi e sconfitte. Il libro è un omaggio alle due figure più importanti della mia vita: mia madre e mio fratello Clyde, entrambi scomparsi negli ultimi anni. Mia madre, orgogliosa, pratica e indomabile, ci ha trasmesso l’amore e la saggezza necessari per affrontare la vita, insegnandoci sempre l'importanza di essere onesti, almeno con noi stessi.
Whoopi Goldberg
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Inga: In altre parole le vene, i piedi, le mani, tutti gli organi dovrebbero essere ingranditi.
Frederick: Esatto.
Inga: Allora avrebbe un enorme schwanzstucker!
Frederick: Questo è evidente.
Inga: ooooooh!
Igor: Diventerà molto popolare
Teri Garr è morta oggi all'età di 79 anni. L'attrice resterà nella storia del cinema e nell'immaginario collettivo per il ruolo della procace Inga in Frankenstein Jr di Mel Brooks. Ma al cinema ha fatto moltissime cose: i film con Elvis Prestley, La conversazione di Francis Ford Coppola, ottenne una candidatura all'Oscar come miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione in Tootsie, ha lavorato con Martin Scorsese e Robert Altman. In TV, era la mamma di Phoebe in Friends.
Era malata di sclerosi multipla, e per tanti anni si è impegnata per la ricerca medica contro questa malattia.
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Judi Dench

Judi Dench, pluripremiata attrice britannica, è una immensa interprete di cinema e teatro.
Dopo tanti successi nella Royal Shakespeare Company, dalla metà degli anni Ottanta, è diventata nota anche sul grande schermo, grazie alla sua incisiva carica comunicativa, interpretando ruoli di donne eccentriche o vendicative in film di successo.
Nel 1999 ha vinto l’Oscar alla miglior attrice non protagonista per il suo ruolo della regina Elisabetta I in Shakespeare in Love.
Ha ricevuto ben otto nomination per gli Oscar, di cui l’ultima nel 2021, ha vinto anche undici Premi BAFTA, due Golden Globe, otto Olivier Awards, due Screen Actors Guild Award e un Tony Award. Nel 2011 è stata insignita della BAFTA fellowship, il più alto riconoscimento assegnato, ogni anno, dalla British Academy of Film and Television Arts. Fa parte della Royal Society of Arts.
Diverse Università tra cui quella del Surrey, di Durham, la Queen Margaret, la St. Andrews, East Anglia e Leeds le hanno conferito Dottorati Honoris Causa per il suo contributo alla cultura cinematografica e televisiva.
Nata col nome di Judith Olivia Dench, il 9 dicembre 1934 nella provincia di York, ha ascendenze nobiliari britanniche e danesi. Entrata a contatto col teatro grazie al padre, medico di alcune compagnie, ha studiato alla Central School of Speech and Drama di Londra prima di entrare nella Royal Shakespeare Company nel 1961. Ha debuttato al cinema tre anni dopo. Negli anni Settanta e Ottanta ha girato svariati film tv per la BBC e riscosso grandi soddisfazioni teatrali.
La prima importante interpretazione al cinema è stata nel film di James Ivory Camera con vista del 1986.
Nel 1988 è stata insignita dalla Regina del titolo di Dame, l’equivalente del cavalierato maschile, che ha seguito la nomina di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 1970.
La grande celebrità è arrivata con il ruolo di M nella serie di film di James Bond a partire da GoldenEye del 1995 fino a Spectre del 2015. Da allora è stato tutto un susseguirsi di importanti interpretazioni diretta dai più grandi registi hollywoodiani.
Straordinaria interprete, utilizza al meglio il linguaggio della recitazione per arrivare al cuore del pubblico e farlo riflettere sugli assilli dell’anima.
Sostiene da molti anni Survival International, organizzazione che difende i diritti dei popoli indigeni di tutto il mondo.
Nel 2012 le è stata diagnosticata la degenerazione maculare senile, malattia degli occhi che le rende sempre più difficile lavorare. Ma, nonostante abbia costante bisogno di aiuto, non ha mai smesso di recitare e si è guadagnata l’ultima nomination agli Oscar nel 2022 per il suo lavoro in Belfast.
Non ha alcuna intenzione di lasciare i set, nonostante i gravi problemi di vista. È talmente determinata a vivere il presente e ciò che la vita ha ancora da offrirle che, a 81 anni, si è tatuata la scritta “carpe diem” sul polso.
Molto impegnata per l’ambiente, ha recentemente rivelato che, da un po’ di anni, ogni volta che una persona amica le muore, fa piantare un albero nel suo giardino. Per rendere metaforicamente la morte un’occasione per restituire al pianeta una nuova vita.
Questo dice molto sullo spirito di questa donna inarrestabile che, ogni giorno, sceglie di cogliere la vita dal suo lato più bello e reagire alle cattive notizie chiedendosi cosa fare per bilanciare le cose.
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23 giugno … ricordiamo …
23 giugno … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2022: Ernst Jacobi, attore e doppiatore tedesco. Attore attivo principalmente in campo televisivo e teatrale, tra cinema e – soprattutto – televisione, ha partecipato ad oltre un centinaio di differenti produzioni a partire dalla metà degli anni cinquanta, lavorando in vari film TV. (n.1933) 2021: Jackie Lane, attrice britannica Ha fondato un’agenzia di doppiaggio, Ad Voice. (n. 1947) 2019:…

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#23 giugno#23 giugno morti#Adelbert Elliott Dexter#Al Northon#Alfio Caltabiano#Corinne Calvet#Dick Van Patten#Edu del Prado#Elliott Dexter#Ernst Jacobi#Gigi Rizzi#Hanne Hiob#Hanne Marianne Brecht#Jackie Lane#Lea Padovani#Magali Noël#Mathias Taube#Maureen O&039;Sullivan#Odile Versois#Peter Falk#Peter Michael Falk#Piero Lulli#Rosina Lawrence#Simonetta Zauli#Stephanie Niznik#William S. Hart#William Surrey Hart
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Boomer. Un papà sul sofà
https://teatro.persinsala.it/boomer-un-papa-sul-sofa/69342/ Boomer. Un papà sul sofà di Lorena Martufi Si chiama Boomer. Un papà sul sofà la nuova caba-commedia andata in scena al Teatro Comunale di Cassano all’Ionio il 28 febbraio 2025, per divertire, ma anche per scuotere, come annuncia il direttore artistico Andrea Solano, alla presentazione che precede lo spettacolo. Tentativo ben riuscito, in un teatro pieno, che puntualmente prende parte alla stagione teatrale più divertente di sempre, che le parole dello stesso Solano annunciano con entusiasmo. Daniele (Daniele Ciniglio) è un trentenne della generazione Z, iscritto a giurisprudenza, su consiglio del padre avvocato a Milano, senza, però, aver mai dato un esame e aver ovviamente falsificato il libretto. Segue, in un certo senso, la scia del padre, avvocato delle cause perse senza averne mai vinto una. Capelli lunghi, t- shirt di Marvel, Daniele è dipendente dagli abbonamenti tv, il cui costo non gli permette di pagare l’affitto e fare la spesa. Ci pensa il suo coinquilino Nicola (Nicola Pavese), padre in galera e madre al sesto compagno in un mese. Apparentemente sono i figli il disastro nella commedia di Paolo Caiazzo, attore e autore della commedia, in cui è assoluto protagonista, insieme al divano gonfiabile fucsia che domina la scena. Caiazzo è, infatti, Paolo, il padre di Daniele. Si presenta con trolley alla mano, dicendo di restare solo due giorni, ma finisce col farlo per tre settimane. Cacciato di casa dal padre di Gabriella, la nuova compagna, torna prima per ristabilire la disciplina e l’autorità della legge, tra videochiamate, cartoni animati giapponesi, uscite al cinema, chat per incontri, ma per poi perdersi lui stesso nelle passioni e nel desiderio scaturito dalla nuova socialità digitale. Lo stesso accade alla mamma di Nicola, Gioia Miale, unica attrice in scena, che finisce per stare con Paolo, resistendo i due alle verosimili menzogne che i figli mettono in atto per ostacolare la relazione. Si ride tanto, complice un corposo dialetto napoletano che colora la scena, mescolandosi anche a tratti con l’inglese che, di tanto in tanto, cuce l’incomprensione nei rapporti tra i diversi giochi delle parti. Grazie a equivoci, wordplay, enfasi tipica della parlata napoletana, tutti gli attori restituiscono il divertimento e la leggerezza che accompagnano questi giorni di Carnevale. Bella sorpresa il Chicco dei Me contro Te, Nicola Pavese, amato dai giovanissimi, che regala momenti di bella espressività legati a Mimma, la fidanzata immaginaria, momenti che da una parte restituiscono scene di denso umorismo, legate al teatro mimico, dall’altra fanno nascere una riflessione sul grande assente di questa commedia. L’amore è un fantasma che per Nicola suona talvolta il campanello di casa, ma solo per uscirsene sbattendo la porta; lo è anche per Daniele, quando si affaccia al balcone a stendere i panni, finché non compra un’asciugatrice (NON HO CAPITO). Per entrambi l’amore è il vicino di casa, ma mai l’inquilino, cioè mai vissuto, se non di riflesso nelle storie dei genitori. La scena dell’intreccio a quattro voci si chiude risolvendosi con la nuda verità. Daniele confessa al padre che non ha mai sostenuto un esame e che, inoltre, l’auto del padre gli è stata rubata. Ma è Nicola, il Telemaco che soffre l’assenza del padre in galera, a invitare Paolo a perdonare il figlio, chiamandolo tra le lacrime “papà”. Qui la commedia non ha più niente di comico, si fa più umana e insegna a tutti una grande lezione. Il successo non è fare progetti sui figli, nemmeno pretendere che ci assomiglino per proiettare su di loro noi stessi. Non abbiamo bisogno di genitori perfetti, ma anche, talvolta, di genitori adottivi o di chi possa sostituirli, quando sono pericolosamente e imperdonabilmente assenti. Solo così è possibile imparare a stare al mondo, anche coltivando finalmente il desiderio, quando questo può essere felicemente e responsabilmente, per tutti, possibile. Lo spettacolo è andato in scena: Teatro Comunale di Cassano all’Ionio C.so Garibaldi, Cassano all’Ionio (CS) Venerdì 28 febbraio, ore 21.00 Boomer. Un papà sul sofà scritta e diretta da PAolo Caiazzo con Paolo Caiazzo, Nicola Pavese, Daniele Ciniglio, Gioia Miale
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Irene Maiorino, attrice
Irene Maiorino è un’attrice italiana, originaria di Napoli, nota per il suo lavoro in cinema, televisione e teatro. La sua carriera si distingue per una varietà di ruoli in produzioni sia drammatiche che comiche. Filmografia Film Le ragazze non piangono (2022) – Regia di A. Zuliani I racconti della domenica (2022) – Regia di G. Virgilio Io non ci casco (2008) Serie TV L’amica geniale –…
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Marlee Matlin: Un’Eccellenza nel Cinema e una Voce per la Sordità
Marlee Beth Matlin, nata il 24 agosto 1965 a Morton Grove, è una delle attrici più celebri della comunità sorda. La sua carriera ha segnato la storia di Hollywood grazie al suo impegno e alla determinazione con cui ha abbattuto le barriere legate alla sordità nel mondo dello spettacolo. Da sempre impegnata nella promozione della consapevolezza sulla sordità, Marlee Matlin è un esempio straordinario di talento e resilienza.

Marlee Matlin è sorda dall’infanzia: una malformazione genetica alla coclea l’ha resa sorda totale dall’orecchio destro e all’80% da quello sinistro quando aveva solo 18 mesi. Sin da giovane ha abbracciato questa realtà, diventando un membro attivo della National Association of the Deaf, organizzazione americana che rappresenta e sostiene le persone sorde. La sua passione per la recitazione e la sua voglia di sfidare le aspettative hanno dato vita a una carriera straordinaria che ha contribuito a sensibilizzare il pubblico sulle sfide e le potenzialità della sordità.
Il debutto di Marlee Matlin nel film “Figli di un dio minore” ha cambiato il panorama del cinema per sempre. Con la sua interpretazione, ha ottenuto l’Oscar come miglior attrice, diventando non solo la prima attrice sorda a ricevere questo premio, ma anche la più giovane, a soli 21 anni. Questo successo ha fatto di lei un’icona per la comunità sorda e un esempio di come la sordità non rappresenti un limite per chi ha talento e determinazione.
Nel corso della sua carriera, Matlin ha lavorato in numerosi progetti cinematografici e televisivi, ampliando la sua notorietà e continuando a rompere le barriere legate alla sordità. Ha recitato in serie TV di successo come “The West Wing”, “The Practice”, “The L Word” e “Switched at Birth”, portando la sua esperienza e il suo talento a un vasto pubblico. Le sue apparizioni in TV le hanno inoltre fruttato quattro candidature agli Emmy Awards e due ai Golden Globe, una dimostrazione dell’apprezzamento per la sua abilità di attrice. Attraverso questi ruoli, ha messo in luce le sfide che molte persone sorde affrontano ogni giorno, contribuendo alla consapevolezza collettiva sulla sordità.
Oltre a essere un’attrice di successo, Marlee Matlin è anche un’attivista per i diritti delle persone con sordità. Grazie alla sua visibilità, ha sostenuto numerose cause e organizzazioni benefiche e ha utilizzato il suo lavoro come mezzo per promuovere l’inclusione e la comprensione della sordità. La sua partecipazione alla celebrazione del Super Bowl è uno degli esempi più memorabili del suo impegno. Matlin ha infatti interpretato l’inno nazionale per la comunità sorda per tre edizioni del Super Bowl, rendendo l’evento accessibile anche ai non udenti e dimostrando come la sordità non sia un ostacolo per la partecipazione alla vita pubblica.
Nel 2009, Marlee Matlin ha ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame, un riconoscimento al suo contributo significativo all’industria dell’intrattenimento e al suo impegno costante per la sensibilizzazione sulla sordità. Nel 2015 ha anche partecipato al musical “Spring Awakening”, in cui ha dimostrato ancora una volta la sua abilità di attrice e la sua passione per il teatro, coinvolgendo nel progetto interpreti sordi e udenti per promuovere l’inclusione.
Marlee Matlin non si limita a essere un simbolo per la comunità sorda, ma è anche una madre e una moglie. Nel 1993 ha sposato Kevin Grandalski, un poliziotto, e insieme hanno quattro figli. Nonostante le sfide che la sordità comporta, Matlin è riuscita a costruire una vita familiare solida e soddisfacente, un altro esempio della sua resilienza e determinazione. La sua relazione con William Hurt, suo co-protagonista in “Figli di un dio minore,” ha attirato l’attenzione dei media, ma la sua stabilità familiare dimostra che la sordità non influisce sulla sua capacità di vivere una vita piena e appagante.
La sua influenza va oltre il cinema e la TV: Matlin è un’autrice di successo, con diversi libri al suo attivo. Tra i suoi lavori più noti ci sono “Deaf Child Crossing” e “I’ll Scream Later”, nei quali racconta la sua esperienza come donna sorda in un mondo spesso ostile alle differenze. Queste opere non solo offrono uno sguardo intimo sulla sua vita, ma forniscono anche un contributo importante alla letteratura sulla sordità, mettendo in evidenza il modo in cui le persone sorde affrontano sfide uniche e superano ostacoli sociali e culturali.
Infine, Marlee Matlin ha anche fondato Solo One Productions con il suo interprete ASL, Jack Jason, una casa di produzione dedicata a progetti che sensibilizzano sulla sordità. La loro collaborazione ha portato alla realizzazione di una serie TV, “Life and Deaf”, che esplora l’amicizia tra un’attrice sorda e un interprete della lingua dei segni americana. Questo progetto rappresenta un ulteriore passo verso l’inclusione e la comprensione della sordità, una tematica che Matlin ha sempre portato avanti con passione e dedizione.
In conclusione, Marlee Matlin è molto più di un’attrice premiata: è una pioniera per i diritti della comunità sorda, un’attivista, una scrittrice e una madre. Il suo impegno per la sordità è una fonte di ispirazione per milioni di persone in tutto il mondo, dimostrando che con talento, determinazione e passione si può superare qualsiasi limite.
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Dal 9 ottobre su Netflix è disponibile la serie tv Inganno, con Monica Guerritore e Giacomo Gianniotti.

La serie tivù inganno è la storia di un’appassionante relazione, in cui non mancano ombre e segreti, che mette in crisi le convenzioni sociali e gli equilibri familiari, sovvertendo il ruolo della maternità nella cultura mediterranea. Ambientato tra Napoli e la meravigliosa costiera amalfitana, racconta il conflitto di una donna di 60 anni che sembra aver ormai rinunciato alla sua vita sentimentale. L’arrivo improvviso nel suo mondo di un giovane straniero, scompiglia i suoi equilibri familiari e intimi e grazie all’amore, la fa rifiorire in una nuova e più audace fase della sua vita. Inganno, la trama Gabriella (Monica Guerritore) è la proprietaria di un prestigioso hotel in Costiera Amalfitana: è una donna elegante, fiera dei suoi sessant’anni e consapevole del suo ruolo. I suoi tre figli ormai sono grandi e la vita non sembra riservarle più molte sorprese, finché non incontra Elia (Giacomo Gianniotti). Un ragazzo affascinante, vitale, libero, coetaneo del suo figlio maggiore, che esercita su di lei un fascino irresistibile, ma anche ambiguo e spaventoso. Nonostante la differenza di età, Gabriella si riscopre donna, amante e per Elia sarà pronta a mettere in gioco tutto, anche il rapporto con i figli e la loro eredità. Il cast della serie Attrice al cinema e in teatro, Monica Guerritore ha carriera ricchissima. Al cinema ha interpretato ruoli scandalosi e complessi, come in Scandalosa Gilda di Gabriele Lavia e, nel 1997, in La Lupa (per cui ha ricevuto una candidatura come miglior attrice ai David di Donatello). . Per il film La bella gente di Ivano De Matteo è candidata ai Nastri d’Argento; la pellicola vince il Festival di Annecy. È protagonista anche di commedie di grande successo di pubblico come La Peggior Settimana della mia Vita (2011) e Puoi Baciare lo Sposo (2018), entrambe con la regia di Alessandro Genovesi. Papà italiano e mamma canadese, Giacomo Gianniotti è uno degli volti più famosi della serialità americana grazie al ruolo di Andrew DeLuca in Grey’s Anatomy, ruolo che interpreterà dall’undicesima alla diciassettesima stagione della serie (2021) e che lo farà conoscere dal grande pubblico internazionale. Recita nella serie Netflix From Scratch-La forza di un amore accanto a Zoe Saldana e nel film, diretto dai Manetti Bros, Diabolik-Ginko all’attacco, di cui interpreta la nuova incarnazione dell’antieroe Diabolik. Il cast di Inganno include anche Emanuel Caserio (già visto ne Il paradiso delle signore), Dharma Mangia Woods (che ha recitato in Ricchi a tutti i costi) e Francesco Del Gaudio. E poi Denise Capezza (Bang Bang Baby), Fabrizia Sacchi (Luna Park) e Geppy Gleijeses (Il sole anche di notte). Read the full article
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Spot Tim Dual Band 1999
Ho assistito tra i reparti scenografia/fotografia un paio di giorni sul set a Cinecittà alla liaison delle riprese aeree con il crew del camera chopper belga Flying-Cam.
TIM: CON BOCELLI E TORNATORE, UN TRENO DI NOVITÀ
Roma, 2 aprile 1999 - Presentata a Cinecittà la nuova campagna Tim e il set che la ospiterà per un anno. L´ultimo spot è diretto da Tornatore con la partecipazione di Bocelli e una nuova star a quattro zampe! Prosegue il viaggio del treno Tim (Gruppo Telecom Italia), che torna in Tv per la nuova campagna pubblicitaria sul servizio dual band. In partenza dal 2 aprile, lo spot proseguirà per il mese di aprile sul treno Tim, stavolta, un ospite speciale, Andrea Bocelli, che da qui presenterà al grande pubblico "Sogno", la sua nuova canzone anche jingle delle future campagne pubblicitarie di Tim. Protagonista dello spot di prossima programmazione sarà una mucca pezzata affettuosamente ribattezzata, durante le riprese, col nome di "Timida"! Questo spot verrà preceduto da una breve campagna che avrà la funzione di "preparare" il pubblico all´arrivo della mucca Tim: sarà l´attrice Luciana Littizzetto, in veste di stalliera. Lanciato a gennaio ´99, intanto, il nuovo servizio Gsm a doppia banda fa registrare già un consistente successo: a soli tre mesi dalla partenza oltre 1 milione e mezzo di clienti hanno scelto il telefonino dual band, favoriti dalla totale accessibilità della nuova rete (100%). Il numero complessivo di clienti Tim è giunto oggi a quota 15. 000. 000. Ma la vera sfida di questo spot è stata la sua realizzazione: un imponente set è stato allestito negli studi di Cinecittà e resterà montato per oltre un anno per permettere alla Armando Testa, ideatrice della campagna, di raccontare le tappe sempre nuove di questo viaggio. A Cinecittà è stato interamente ricostruito un cavalcavia di 700 mq tra due pareti rocciose alte 24 mt. , il tutto per un volume di 3. 300 mq. Sono stati utilizzati 5. 600 mq di resina e 300. 000 tubi, vi hanno lavorato 100 persone al giorno e sono stati necessari 150 quintali di sale per la finta neve. È il set più grande mai realizzato a Cinecittà . Qui passa il treno Tim (una motrice lunga 21 mt. ) e lungo i binari (100 mt. ) sosta la mucca pezzata,. Per la prima volta nella storia della cinematografia pubblicitaria ed in relazione al grande sforzo produttivo generato da questa campagna, Tim ha affidato la co-produzione degli spot a Filmaster e Harold. La Filmaster si è occupata del set, della scenografia e dell´organizzazione generale, mentre la Harold ha curato la produzione del film. Il film è stato diretto da uno dei maggiori registi italiani, Giuseppe Tornatore, autore di film come L´uomo delle Stelle, La Leggenda del Pianista sull´Oceano e Nuovo Cinema Paradiso, premiato con l´Oscar come miglior film straniero nell´89. Realizzato con la collaborazione di Beppe Mangano per la scenografia, Renato Alfarano per la fotografia e Gemma Mascagni per i costumi, nel cast debutta come attore Andrea Bocelli accompagnato dai 20 elementi della sua orchestra.
Qui sotto una clip delle riprese della corsa automobilistica Daytona del 1995 ->
youtube
...e qui sotto la UAS - Unmanned Aircraft System - versione Special Aerial Response Automatic Helicopter SARAH 3.0 ->


Founded in 1988 by Emmanuel Previnaire in Liege, the company Flying-Cam SA is a world leader in developing high fidelity Unmanned Airborne Solutions with proprietary Flying-Cam Airborne Robotic Engineering Technologies.
Well-known in the film industry and winning two Academy of Motion Picture Arts and Sciences: in 1995, Oscar for 'Best Technical Achievement Award' and again in 2014: Oscar for 'Best Scientific and Engineering Award', Flying-Cam has worked on blockbusters such as James Bond, Mission Impossible, Harry Potter, Oblivion, Prisoners, Da Vinci Code, Transformer, Game of Thrones … etc.
...here's a recent interview Emmanuel gave to Patrick C. Miller for 'UAS magazine' in 2023 ->
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Addio a Eleonora Giorgi. Il cinema italiano perde una delle sue icone
Eleonora Giorgi, attrice e regista tra le più amate del panorama cinematografico italiano, si è spenta all'età di 71 anni dopo una lunga battaglia contro un tumore al pancreas.
Eleonora Giorgi, attrice e regista tra le più amate del panorama cinematografico italiano, si è spenta all’età di 71 anni dopo una lunga battaglia contro un tumore al pancreas. La notizia della sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto nel mondo dello spettacolo, dove la sua carriera ha attraversato diverse epoche e generi, lasciando un’impronta indelebile. Una carriera tra cinema, televisione e…
#addio a un&039;icona#addio Eleonora Giorgi#Alessandria today#Andrea Rizzoli#Angelo Rizzoli#Anni 70#Anni 80#attrici italiane#cinema e tv#cinema italiano#commedia italiana#David di Donatello#Eleonora Giorgi#Eleonora Giorgi attrice#Eleonora Giorgi biografia#Eleonora Giorgi Borotalco#Eleonora Giorgi carriera#Eleonora Giorgi cinema#Eleonora Giorgi film#Eleonora Giorgi morta#Eleonora Giorgi tumore#fiction italiane#film cult#film italiani#Google News#Grande Fratello Vip#Icona del Cinema#italianewsmedia.com#Massimo Ciavarro#Mia moglie è una strega
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"Mi chiamo Caryn Elaine Johnson, ma tutti mi conoscono come Whoopi Goldberg. Sono un’artista Egot (ossia il poker dei massimi riconoscimenti americani dello spettacolo: Emmy, Grammy, Oscar e Tony) a significare un’attrice che si è misurata con tutto: televisione, musica, cinema e teatro. Dicono abbia una simpatia travolgente e una carica di energia capace di andare in Vaticano e chiedere a papa Francesco di recitare in Sister Act 3 e di rilanciare nel mio show americano l’omaggio fattomi da Fiorello in tv.
Ho vinto l'Oscar come miglior attrice non protagonista per Ghost - Fantasma nel 1990 (seconda donna afroamericana dopo Hattie McDaniel, la Mami di Via col vento) e sono stata candidata come miglior attrice protagonista per Il colore viola di Steven Spielberg. Ho anche vinto due Golden Globe, due Emmy, un Saturn Award, quattro People's Choice Award, cinque Kids' Choice Award, sette Image Award, due Drama Desk Award e un Bafta. Nel 2002 mi è stata assegnata una stella nella Hollywood Walk of Fame.
Ho diretto e prodotto documentari, musical e film acclamati da pubblico e critica. Sono attivista per i diritti umani, il sostegno della ricerca contro l'Aids e i diritti dell'infanzia. Sono apparsa in innumerevoli trasmissioni e serie tv americane e, tra le altre, ho condotto insieme a Billy Cristal e Robin Williams nove stagioni di Comic Relief, uno speciale televisivo benefico a favore dei più svantaggiati. Dal 2007 sono una delle conduttrici della popolare trasmissione e progressista della Abc, The View."
A 68 anni ho scritto la mia autobiografia dal titolo "Frammenti di memoria".
Nel memoir, che ho scritto anche per superare il lutto di mia mamma Emma, mi racconto a partire dalla mia infanzia (nelle case popolari di New York, le gite a Coney Island, gli spettacoli di pattinaggio artistico sul ghiaccio e le visite ai musei) alla mia carriera, successi e fallimenti. Il libro è un omaggio alle figure cardine della mia vita, mia madre e mio fratello Clyde, entrambi venuti a mancare negli ultimi anni. Mia madre, orgogliosa, pratica e indomabile, ha trasmesso a noi figli l’amore e la saggezza necessari per riuscire nella vita, incoraggiandoci sempre a essere onesti almeno verso noi stessi."
Whoopi Goldberg
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La produttrice cinematografica, attrice e conduttrice televisiva Patrizia Pellegrino racconta la sua vita in un libro che prende il titolo di Ho scelto di sorridere (Frascati & Serradifalco editori, 2023) - prefazione di Simona Izzo, postfazione di Miriana Trevisan - nel quale la Pellegrino si racconta attraverso il sorriso, fra amori, maternità, carriera e pensieri legati al suo trascorso artistico e personale. Un libro in cui P. Pellegrino usa per difendersi l’arma del sorriso, un’arma forte e terapeutica utilizzata con l’intento di suscitare buon umore e allegria in chi la incontra, il tutto nonostante i momenti belli e brutti della vita. Un libro che la stessa Simona Izzo, nella prefazione, ha definito come «terapeutico, perché lei ha un metodo per tenere a bada la tristezza, e tra le righe di questo lungo racconto di vita». Nella sua biografia la Pellegrino, infatti, incoraggia al sorriso nonostante le divergenze della vita. Una vita che scorre tra successi professionali legati alla sua carriera, amori passionali e ricordi di una maternità difficile, che la porterà anche ad adottare un bambino, il piccolo Gregory, proveniente dalla Russia. Dalle parole del principe Alberto di Monaco che le chiese di sorridere sempre perché in lei rivedeva il sorriso della madre, Grace Kelly, ai ricordi d’infanzia legati alla scoperta dell’affascinante mondo del cinema, le sue radici campane e il suo concetto di amicizia, un legame unico che, spesso, nel mondo dello spettacolo rischia di mischiarsi con invidie e falsità e che per questo la Pellegrino definisce nel suo libro come un «vero legame con una persona speciale, che si basa sull’essere orgogliosi l’uno dei successi dell’altra». Fra le pagine del suo libro si percepisce anche l’amore che la Pellegrino nutre per il suo paese: l’Italia, che a detta sua«è il Paese più bello del mondo, non possiamo permettere che soffra, e i soldi vanno incanalati nel teatro, nel cinema, nella cultura, nell’istruzione, nella bellezza e nel turismo. Palermo è la mia seconda città, la amo proprio perché lì ritrovo l’ambiente napoletano, ricevo tanto amore e attenzioni». Ed è proprio parlando di Palermo che la Pellegrino volge un ricordo anche agli eroi dell’antimafia, tra i quali, Falcone e Borsellino che, «hanno dato la loro vita per rendere questa nazione un posto migliore. Nessuno li ha mai costretti a fare nulla. Tutto ciò che hanno fatto è stato fatto col cuore». Patrizia Pellegrino esordisce nel mondo del cinema con Luca De Filippo, che la sceglie come protagonista della fiction Petrosinella. Svolge anche una carriera di cantante, lanciata da Corrado con la sigla Beng! del programma televisivo Gran Canal. Come conduttrice, ha successivamente presentato Chewing gum show insieme a Maurizio Micheli, Night and Day, Chi tiriamo in ballo, Il piacere dell’estate e Sereno Variabile. Dalla fine degli anni Ottanta si dedica al teatro, dove ha la possibilità di recitare in ruoli più impegnati. Attualmente svolge l’attività di attrice teatrale e produttrice cinematografica. Nel corso della sua carriera ha più volte collaborato con Gigi Proietti (con il quale ha interpretato il personaggio della signora dell’onorevole nel programma Club 92 trasmesso su RaiDue), Enrico Montesano (nella serie tv Pazza famiglia) e Gino Bramieri. Dal settembre 2010 conduce Botteghe e mestierisul canale satellitare Leonardo (Sky). Con l’ex marito Pietro Antisari Vittori ha avuto quattro figli: Tommaso, Arianna, Riccardo (deceduto a dieci giorni dalla nascita) e Gregory, adottato in Russia e la cui vicenda è documentata nel libro autobiografico Per avere Gregory (Mursia editore, 1997). Ho scelto di sorridere, di Patrizia Pellegrino, pubblicato da Frascati & Serradifalco editori (Roma) - prefazione: Simona Izzo; postfazione: Miriana Trevisan; pp. 144 -, è disponibile in libreria e online da novembre 2023.
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Maggie Smith

Maggie Smith è stata la straordinaria attrice britannica vincitrice di due premi Oscar.
Il primo, nel 1970, per La strana voglia di Jean, come è stata premiata come attrice protagonista interpretando un’insegnante carismatica e non convenzionale che s’impone in un collegio femminile nella Scozia degli anni Trenta. E ancora, nel 1979, si è portata a casa la celebre statuetta come miglior attrice non protagonista per California Suite, squisita commedia firmata da Neil Simon.
Nella sua lunga carriera, si è dipanata con grazia e maestria tra teatro e cinema.
È una delle poche artiste al mondo ad aver conquistato l’EGOT, il premio simbolico che va a chi vincere l’Oscar, il Grammy, l’Emmy e il Tony Award.
Per i suoi servizi all’arte drammatica è diventata prima Commendatrice e poi Dama di Commenda dell’Ordine dell’Impero Britannico.
Dame Margaret Natalie Smith è nata a Ilford, il 28 dicembre 1934, si è formata alla scuola della Oxford Playhouse, per poi distinguersi come interprete delle opere di Shakespeare.
Ha fatto parte della prestigiosa compagnia teatrale dell’Old Vic, fino al suo scioglimento, nel 1963.
Come attrice televisiva ha debuttato nel 1955 in uno show della BBC. Nel 1958 ha ottenuto il primo ruolo da protagonista nel film Senza domani che le era valso la candidatura ai BAFTA come miglior attrice debuttante.
Il ruolo che l’ha consacrata come star è stato quello di Desdemona in Otello, del 1965, accanto a Laurence Olivier, per il quale aveva ottenuto la candidatura ai Golden Globe e all’Oscar.
Ha recitato in numerosi film e produzioni teatrali, particolarmente apprezzata in In viaggio con la zia (1972) e Camera con vista (1985), per cui ha vinto il secondo Golden Globe come miglior attrice.
È stata una fantastica versione adulta di Wendy in Hook – Capitan Uncino, di Steven Spielberg e ha spopolato nel ruolo della Madre Superiora in Sister Act – Una svitata in abito da suora (1992) e Sister Act 2 – Più svitata che mai (1993), diventati dei classici del cinema comico.
Nel 1999 ha recitato in Un tè con Mussolini di Franco Zeffirelli, e nel 2002 è stata ancora candidata all’Oscar per Gosford Park di Robert Altman.
Dagli anni Duemila aveva avuto una rinnovata popolarità grazie ai ruoli della professoressa Minerva McGranitt negli otto film della saga di Harry Potter e della contessa Violet Crawley in Downton Abbey nella serie tv girata dal 2010 al 2015 e nei due film del 2019 e del 2022.
Non si è fermata fino alla fine, gli ultimi film a cui ha preso parte sono stati Downton Abbey II – Una nuova era del 2022 e The Miracle Club, l’anno successivo.
Si è spenta il 27 settembre 2024 a Londra, aveva 89 anni.
È stata un’attrice gigantesca, dall’espressività straordinaria, con una voce e un accento inconfondibili e quell’umorismo inglese che tanto l’ha contraddistinta.
Nella sua recitazione, mai artificiosa, c’è stata eleganza nei gesti, grande ironia, autorevolezza morale, presenza scenica e un carisma naturale. È stata un’artista generosa, che si è messa con rigore e umiltà al servizio della storia.
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3 febbraio … ricordiamo …
3 febbraio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2024: Helena Rojo, María Elena Enríquez Ruiz, attrice messicana. Fu attiva in teatro, in televisione e al cinema. Rojo iniziò la sua carriera come modella nel 1960. Studiò teatro e fece il suo esordio cinematografico nel 1968. Nel 1974 debuttò in tv con un ruolo di primo piano in una telenovela. Era sposata con Benjamin Fernández ed ebbe tre figli: Leo, Patricia e Elena. Helena Rojo è morta di…
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