#arte e improvvisazione
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“Era meglio il libro”: uno spettacolo tra improvvisazione e ironia ad Alessandria
Porta il tuo libro noioso o il titolo del film che non sopporti: la Compagnia Gli Illegali trasforma tutto in teatro e risate.
Porta il tuo libro noioso o il titolo del film che non sopporti: la Compagnia Gli Illegali trasforma tutto in teatro e risate. Domenica 24 novembre 2024, presso la Sala dell’Affresco del Chiostro di Santa Maria di Castello ad Alessandria, si terrà uno spettacolo unico nel suo genere: “Era meglio il libro”, un evento organizzato dalla Compagnia Gli Illegali in collaborazione con BlogAL e…
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audio dell'incontro / confronto / dialogo sui video proiettati il 17 aprile 2023 allo studio campo boario
Gli audio fanno riferimento al confronto pubblico con gli spettatori dei video proiettati nel contesto della rassegna Incontri ravvicinati tra arte e cinema, allo Studio Campo Boario, il 17 aprile scorso. (La locandina è riportata più in basso). Lo specifico intervento di Antonio Francesco Perozzi, dedicato ai quattro prologues dell’ensemble INDEX 03 (Marco Ariano, Pietro D’Agostino, Marco…
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"Ha superato le barriere del suono, viaggiato nell’anima e ritornato per restituirci una musica impossibile da raccontare.
Abbiamo perso uno dei più grandi maestri della musica contemporanea.
Wayne Shorter.
Shorter è stato in grado di scuotere chi vive la musica come esplorazione della fantasia e dei propri abissi.
Per un musicista che ama l’improvvisazione ha creato nuovi mondi dove navigare e dove io ho amato stare, vivere e suonare.
Per ricordarlo e omaggiarlo dei suoi insegnamenti qui sotto una sua lettera scritta insieme al suo amico Herbie Hancock nel 2016.
"𝐋𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐚 𝐚𝐩𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐬𝐭𝐢” di Wayne Shorter e Herbie Hancock
Alla prossima generazione di artisti,
Ci troviamo in tempi turbolenti e imprevedibili.
(...) siamo in un’epoca di grande confusione e di dolore. Come artista, creativo e sognatore che vive in questo mondo, ti chiediamo di non farti scoraggiare da ciò che vedi, ma di utilizzare la tua vita e la tua arte come strumenti per la pace.
È vero che i problemi da affrontare sono complessi, ma la via della pace è semplice: comincia da te. Non occorre vivere in un paese del terzo mondo o lavorare in una ONG per fare la differenza. Ognuno di noi ha una missione unica. Siamo tutti parte di un immenso puzzle dove la più piccola azione influenza profondamente tutto il resto.
Tu conti. Le tue azioni contano. La tua arte conta.
Pur essendo rivolta agli artisti, questa lettera trascende i confini professionali e fa appello a ogni singola persona.
𝐏𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐚, 𝐫𝐢𝐬𝐯𝐞𝐠𝐥𝐢𝐚𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐮𝐦𝐚𝐧𝐢𝐭à
Non siamo soli. Non possiamo esistere da soli e da soli non possiamo creare. Questo mondo necessita di un risveglio umanistico. Occorre elevare la condizione vitale affinché le nostre azioni si radichino nell’altruismo e nella compassione.
Non nasconderti dietro una professione: si tratta di diventare un essere umano. Dedica la tua energia a diventare l’essere umano migliore che puoi. Concentrati a sviluppare empatia e compassione. In questo processo potrai attingere alla ricchezza del nostro esistere su questo pianeta. La musica non è che una goccia nell’oceano della vita.
𝐀𝐛𝐛𝐫𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐪𝐮𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐢𝐥 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐞𝐫𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐛𝐚𝐭𝐭𝐮𝐭𝐨
Il mondo ha bisogno di nuove strade. Non farti condizionare da illusioni e luoghi comuni su come dev’essere vissuta la vita. Sta a te diventare un pioniere. Che sia attraverso l’esplorazione di nuovi suoni, ritmi e armonie, o attraverso inedite esperienze, processi e sinergie, noi ti incoraggiamo a rifuggire ogni forma negativa di ripetizione.
Lotta per intraprendere nuove azioni, sia nella musica che nel cammino della vita. Non ti conformare.
Accogli l’ignoto: il nuovo necessita, istante per istante, di improvvisazione. È un processo creativo senza pari quanto a potenzialità e senso di realizzazione.
Non vi è alcuna prova generale per la vita, perché la vita stessa è di per sé la prova.
Ogni relazione, ostacolo o interazione è una prova per la tua prossima avventura. Tutto è collegato. Ogni cosa è costruzione. Nulla va sprecato. Vivere in questo modo richiede coraggio. Sii audace e non perdere mai il tuo entusiasmo e stupore per la meraviglia che ti circonda.
𝐂𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐢 𝐥𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐚 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐬𝐭𝐚𝐜𝐨𝐥𝐢
Ci portiamo dietro l’idea del fallimento, ma ciò non è reale, è un’illusione. Non esiste fallimento. Ciò che percepisci come tale è una nuova opportunità, è la prossima mano di carte, la nuova tela bianca su cui dipingere e creare. La vita contiene possibilità illimitate. “Successo” e “fallimento” sono etichette, ogni istante è un’opportunità.
Tu, come essere umano, non hai limiti. In ogni circostanza esistono infinite potenzialità.
Non temere di interagire con chi è diverso da te.
Il mondo ha bisogno di maggior interazione, cuore a cuore, tra persone di differenti origini, valorizzando l’arte, la cultura e l’educazione. Le nostre differenze sono ciò che abbiamo in comune.
Abbiamo bisogno di connetterci e sperimentare la vita, imparare uno dall’altro. Non potremo mai avere pace se non comprendiamo il dolore nel cuore degli altri. Più interagiamo, più comprendiamo che la nostra umanità trascende tutte le differenze.
Ogni forma d’arte è un mezzo di dialogo, uno strumento potente. È tempo per la musica di produrre storie sonore che accendano il dialogo riguardo al mistero della nostra esistenza. Ciò significa sfidare le paure che ci impediscono di attingere all’illimitato coraggio insito nella nostra vita.
Sì, tu sei importante, tu vali.
Continua ad avanzare
𝐆𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐞𝐠𝐨
L’arroganza può svilupparsi negli artisti quando credono che il loro status li renda più importanti, o che il fatto di agire in ambito creativo conferisca loro una sorta di superiorità. Guardati dall’ego: la creatività non può fluire quando è asservita all’ego.
Vivere con integrità creativa può portare benefici mai immaginati.
Apprezza la generazione che ha camminato prima di te. I tuoi predecessori ti possono aiutare. Sono una fonte di ricchezza e di saggezza. Hanno resistito a tempeste e sofferenze, fai delle loro lotte una luce che brilla nell’oscurità. Non perdere tempo a ripetere i loro errori. Fai tesoro di ciò che hanno fatto, e lanciati verso la costruzione di un mondo migliore per le generazioni a venire.
𝐄 𝐩𝐞𝐫 𝐟𝐢𝐧𝐢𝐫𝐞, 𝐯𝐢𝐯𝐢 𝐢𝐧 𝐮𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐨 𝐬𝐭𝐮𝐩𝐨𝐫𝐞
Man mano che accumuliamo gli anni, la nostra immaginazione tende a smorzarsi.
Che sia a causa della tristezza, del protrarsi della lotta o del condizionamento sociale, da qualche parte lungo il cammino le persone dimenticano come attingere alla magia che esiste dentro di loro.
Non permettere a quella parte di immaginazione di svanire. Guarda le stelle, e immagina di essere un astronauta o un pilota. Immagina di esplorare le piramidi o Machu Picchu. Immagina di volare come un uccello o di sfondare i muri come Superman. Immagina di correre con i dinosauri o di nuotare come una creatura marina. Tutto ciò che esiste è il prodotto dell’immaginazione di qualcuno. Fai tesoro e nutri la tua immaginazione, e ti troverai sempre nella vertigine della scoperta.
Come può questo condurre alla creazione di una società pacifica?
Tutto inizia da una causa. La causa che poni adesso crea gli effetti che danno forma al tuo futuro, tuo e di tutti coloro che ti circondano.
Sii il protagonista del film della tua vita. Tu sei il regista, il produttore e l’attore.
Sii audace e instancabilmente compassionevole, mentre danzi in questo viaggio che è la vita."
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I finalisti della 5a edizione
La giuria emerita si è espressa e ha scelto i 5 progetti finalisti che accedono alla finale del V Premio Roberto Sanesi il 21 Settembre:
Gemma Marotta in arte Marge è un’attrice-performer e pittrice. Vanta un vasto curriculum, con esibizioni in molti teatri della Sicilia e prestigiosi riconoscimenti che colleziona in parallelo alle numerose estemporanee d'arte, collettive e personali. La sua formazione inizia da piccolissima con la danza per poi girare l’Europa insieme al gruppo Folkloristico Fabaria Folk come performer. È il 2016 quando si laurea con lode menzione e dignità di stampa in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo all'A.B.A.M.A. di Agrigento con una tesi sperimentale sul Museo Contemporaneo. Nello stesso anno, si trasferisce a Bologna, la città in cui ha la possibilità di formarsi con le realtà più importanti del panorama artistico contemporaneo: Teatro Valdoca, Societas, V. Sieni, E. Dante, M. Biagini, Living Theatre Europa. Si laurea con una tesi sul Teatro Sociale alla Magistrale in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale. Il primo lavoro teatrale scritto, diretto e interpretato interamente da se stessa si intitola Sugnu, un inno alla creazione nel quale non mancano le sue pennellate.
MORA è un progetto di spoken music nato nel 2019 dalla collaborazione tra il musicista Giulio Amerigo Galibariggi e il poeta Sebastiano Mignosa, finalista nel 2021 del Premio Dubito e del Premio Nebbiolo nel 2022. Lo stesso anno il gruppo prende parte al festival di musica emergente MIAMI di Milano e nel 2023 partecipa al Metronimie Festival di Torino e al Klohifest di Ostuni. Debito è il primo album e racconta la storia d'amore tra un ragazzo e la sua città. L'intero lavoro segue la struttura di un prestito bancario, nel tentativo di costruire un parallelismo tra il concetto di debito - inteso come senso di colpa - e la questione generazionale e ambientale legata al Polo petrolchimico di Priolo Gargallo (Siracusa).
Mirko Vercelli, nato a Torino nel 2000, è un giovane scrittore e poeta performativo, laureato in antropologia all'Università di Torino. Si occupa di cultura pop, politica e media, collaborando con il Centro Studi Sereno Regis. È fondatore e direttore della rivista indipendente «bonbonniere» e ha pubblicato il romanzo Linea Retta nel 2021, oltre al saggio Memenichilismo nel 2024. Il Maltempo Collettivo è un ensemble di musica contemporanea improvvisata concepito con l'obiettivo di creare e condividere un'esperienza di espressione e creatività. La collaborazione tra Mirko Vercelli e il Maltempo Collettivo rappresenta un'interessante fusione tra improvvisazione musicale e spoken word poetico. Questo progetto combina la sensibilità letteraria di Vercelli con l'approccio sperimentale del collettivo, creando un'esperienza immersiva e unica che sfida le convenzioni sia della poesia che della musica contemporanea. La loro performance congiunta esplora nuove forme di espressione artistica, mettendo in dialogo suono e parola in un flusso creativo spontaneo e dinamico.
Canzoni d’inverno è una raccolta di poesie scritte da Mattia Muscatello, illustrate da Gabriele Sanzo e musicate da Filippo d’Erasmo. Canzoni d’Inverno è un viaggio multisensoriale, un’immersione che permette di leggere, vedere e ascoltare, nel profondo, la consistenza delle emozioni da cui è nato. Mattia, Gabriele e Filippo sono tre persone che sono una persona sola: perché hanno capito come creare un’armonia dalla moltitudine di note, parole e colori che contengono. Restano infatti in tre e, nelle loro individualità, comunicano secondo tre mezzi espressivi diversi uno stesso sentimento condiviso, coeso, coerente ma non omologato. Il progetto ha un’anima analogica, fisica, rappresentata dal libro e una seconda, digitale, riportata nei brani ascoltabili online sulle piattaforme di streaming musicali. Il progetto viene presentato dal vivo come una vera e propria performance, che mescola la lettura delle poesie sulla musica dal vivo, accompagnate dallo spettacolo di live painting proiettato durante l’esibizione.
Mattia Tarantino (Napoli, 2001) codirige Inverso – Giornale di poesia e fa parte della redazione di Atelier. Collabora con numerose riviste, in Italia e all’estero, tra cui Buenos Aires Poetry. Per i suoi versi, tradotti in più di dieci lingue, ha vinto diversi premi. Ha pubblicato Se giuri sull'arca (2024), L’età dell’uva (2021), Fiori estinti (2019), Tra l’angelo e la sillaba (2017); tradotto Verso Carcassonne (2022) e Poema della fine (2020). Maria Ferraro (Napoli, 1997) studia Industrial Chemistry for Circular and Bio Economy all’Università di Napoli “Federico II”. Nonostante l’impronta scientifica dei suoi studi ha sempre coltivato la passione per le discipline artistiche e musicali. Tra la primavera e l'estate 2024 ha messo in scena, con Mattia Tarantino, il concerto "Qualcosa da salvare" e il poema "Se giuri sull'arca". Vieni a votare il tuo preferito allo Spazio211!
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Suzanne Ciani
Suzanne Ciani, musicista e compositrice è una vera pioniera della musica elettronica.
Prima donna a usare il sintetizzatore, è stata la prima sound designer nel mondo delle pubblicità (suo il celebre suono della bottiglietta di Coca Cola che viene aperta e versata in un bicchiere) e anche la prima a comporre una colonna sonora per Hollywood, nel 1981.
La sua è stata la prima voce femminile ascoltata in un gioco di flipper, lo Xenon, di cui ha realizzato gli effetti sonori.
Ha pubblicato oltre 20 album da solista, è stata nominata cinque volte ai Grammy Award e vinto diversi premi tra cui il Golden Globe.
Nata in Indiana il 4 giugno 1946, ha iniziato a suonare il pianoforte e solfeggiare da autodidatta a soli sei anni.
Si è laureata al Wellesley College, dove è nato il suo interesse per la tecnologia. Ha conseguito un Master in Composizione musicale presso l’Università della California, Berkeley.
In quegli anni non veniva insegnata la musica elettronica e, andando a ricercare strumentazioni negli studi di registrazione, ha avuto modo di conoscere Don Buchla, uno dei fondatori della musica elettronica, con cui ha iniziato a lavorare saldando sintetizzatori. Ha trascorso i successivi dieci anni a esplorarne le possibilità e costruendone uno con diverse parti assemblate che ha chiamato Buchla, in onore del suo maestro.
Mentre provava a lavorare come ingegnera del suono, obiettivo praticamente irraggiungibile per una donna all’inizio degli anni Settanta, si è fatta un nome come compositrice di spot pubblicitari, il primo incarico è stato per Macy’s nel 1969. Successivamente ha realizzato installazioni sonore per mostre e spettacoli di danza, registrando pezzi sperimentali nel suo studio nel garage di casa.
Il suo album di esordio è stato Voices of Packaged Souls, del 1970, in collaborazione con lo scultore Harold Paris.
Nel 1974 è andata a vivere a New York, dove, in situazioni precarie e poco retribuite, collaborava con altre band e realizzava performance artistiche. Prima di vincere una borsa di studio del National Endowment for the Arts, era ospitata a casa di amici, ha dormito anche sul pavimento dello studio di registrazione di Philip Glass.
Col suo fedele strumento ha creato gli effetti sonori per Star Wars and Other Galactic Funk, versione disco della colonna sonora di Star Wars Episodio IV: Una nuova speranza, composto le colonne sonore del film sperimentale Rainbow’s Children del 1975 e i temi della Columbia Pictures e della Columbia Pictures Television del 1976.
Con la sua società Ciani/Music ha prodotto un’infinità di jingle pubblicitari per colossi come Coca Cola, American Express, General Electric e Atari.
Ha dovuto sgomitare per affermarsi come musicista in un genere considerato ad appannaggio maschile. Una donna e un synth insieme rappresentavano una strana coppia. Si è così prodotta da sola il suo primo disco, Seven Waves che in Giappone, primo paese in cui è uscito, ha raggiunto il primo posto in classifica.
Il suo secondo album, del 1986 è stato The Velocity of Love. Due anni dopo, con Neverland, ha ottenuto la prima nomination ai Grammy Award.
Ha anche inciso un disco di musica classica, dal titolo Pianissimo, che è stato il suo album più venduto.
Nel 1992 le è stato diagnosticato un cancro al seno e ha deciso di trasferirsi in California, dove si è curata e si è appieno alla sua passione per la musica elettronica, abbandonando gli impegni da sound designer. Lì ha creato la sua casa discografica, la Seventh Wave, con la quale ha pubblicato i suoi dischi.
Sulla sua vita e lavoro è stato girato il documentario A Life in Waves, del 2017.
Recentemente il suo lavoro è stato riscoperto e ha ricominciato a girare il mondo col suo Buchla, tra concerti di improvvisazione elettronica e pubblicazioni recenti e d’archivio.
Le sue esibizioni sono caratterizzate da elettricità, tridimensionalità e movimento. Tra onde trasmesse e percezioni condivise, una musicista e la sua macchina, esplicano forme d’arte ibride esplorate in una carriera lunghissima, densa di snodi, intuizioni e voli dell’anima.
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SUONO DOMENICA | Dodici ore di musica di ricerca Domenica 21 aprile 2024, ore 12-24 Conservatorio di Musica “G. B. Martini”, Bologna
Una vera e propria maratona sonora, un viaggio lungo un giorno che se da un lato ha lo scopo di presentare il capillare lavoro della Scuola di Musica Elettronica, dall’altro si relaziona con la città e con realtà diverse del panorama italiano, spaziando dall’audiovisione, all’improvvisazione, dalla sound art alla composizione acusmatica, interrogando ospiti e musicisti anche extra-accademici sul significato dell’arte sonora di oggi. Il tutto esplorando gli spazi incontenibili del Conservatorio di Bologna, sottolineati da allestimenti e proposte in grado di dialogare con l’architettura e la tecnica. “Suono Domenica” non è quindi un festival o una vetrina: può essere visto più come una festa, o magari come un “orologio sonoro” che scandisce il tempo della giornata attraverso il fare musica e lo stare insieme.
Programma
Ore 12 > OPEN/Cortile, scalone e piazza Rossini Giuseppe Chiari, Improvvisazione libera. Esperienza musicale per 70 solisti
Ore 13 > Apertura Installazioni/Consbo (le installazioni terminano alle ore 23) • Sala Respighi > Sequenzer Kammer, a cura di Enrico Cosimi, con Maru Barucco, Dario Boccato, Bruno Cusumano, Tommaso Michelini • Aula 9 > Pierpaolo Ovarini, this could be us, installazione multimediale interattiva; in collaborazione con Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia • Corridoio I piano > Daniele Carcassi, Nuova terra, installazione sonora per tre totem di altoparlanti (tecnica a cura di Gerarda Avallone) • Saletta area Banda > Lorenza Ceregini, Tu mi vedi?, installazione audiovisiva
Ore 14 > Sala Fugazza Audiovisione Bologna Francesco Di Stefano, Stripping Away Reality (2022) Tommaso Marzini Della Ragione, Unfortunate event (2023) Lorenzo Mostura, Nomo Echoes (2024) Fulvio Daviddi, Ground (2023) Lorenza Ceregini, Riccardo Tesorini, Dissimmetrie (2023), video di Elena Bianchini, Giulia Pellegrini, Mika Sollecito, Serena Ugolini In collaborazione con Fondazione Zucchelli e Accademia di Belle Arti di Bologna-Corso di linguaggi del cinema e dell’audiovisivo
Ore 15 > Aula Banda Acusmatica Camilleri Lelio Camilleri, Apostrophe (1995), Summer 2018 (2018), Parallel (2000), Beat (2024) - prima esecuzione assoluta Ore 16 > Sala Fugazza Audiovisione Cipriani Naufragio-The Last Shipwreck, Due movimenti dalla trilogia audiovisiva Shipwrecks Naufragi (2020-2023) Video Giulio Latini; Musica, sound design e testi Alessandro Cipriani Memoria d'Utopie, opera audiovisiva multischermo (2023-2024) da un testo di Alberto Gianquinto Video Giulio Latini; Musica Alessandro Cipriani e Alessandro Sbordoni; Sound design Alessandro Cipriani; Voci recitanti registrate Roberto Herlitzka e Virginia Guidi
Ore 17 > Aula Banda Concerto Improvvisazione Silenzio Direzione: Walter Prati Performer: Andrea Brutti, Andrea Fabris, Andrea Giorgelli, Salvatore Miele, Francesco Paolino, Dino Piccinno, Erica Ruggiero, Leonardo Vita
Ore 18 > Sala Fugazza Audiovisione Coslovi The Wrong Side of the Tracks (2020-) Progetto fotografico: Marcello Coslovi Performer e progetto sonoro: Gabriele Andrisani, Andrea Cardellicchio, Matteo Coceva, Stefano Corino, Tommaso Grandi, Chiara Matarazzo, Davide Ricchi, Valerio Timo
Ore 19 > Sala Bossi Concerto Mantra Karlheinz Stockhausen, Mantra, per due pianisti (1970) Pianoforte: Stefano Malferrari e Franco Venturini Live electronics e regia del suono: Francesco Vogli (con Vijay Comino e Alessandra Giachetti)
Ore 21 > Sala Fugazza Audiovisioni Camera Ludens. Il gioco della memoria, per video e quattro performer (2023) Performer: Francesco Giomi, Simone Grande, Salvatore Miele, Andrea Sanna Selezione e montaggio: Michele Manzolini ed Enrico Riccobene Camera Ludens è un progetto di Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia BSCRZCLL732NN, improvvisazione audiovisiva per tre performer e quattro videomaker (2023) Performer: Antonio Ciaramella, Andrea Fabris, Nicola Venturo Videomaker: Andrea Boschini, Silvia Campostrini, Giulia Costantini, Chiara Vitofrancesco In collaborazione con Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia, Accademia di Belle Arti di Bologna-Corso di linguaggi del cinema e dell’audiovisivo, Fondazione Zucchelli, Mast
Ore 22 > Aula Banda Acusmatica Bologna Federico Inzerillo, Grid grips (2023) Alessandra Giachetti, Verrières (2024) Francesco Interlandi, Var hälsad du Maria (2023-24) Jacopo Casasola, Scenario possibile (2023) Fernando Hester, Zooming (2023)
Ore 23 > Sala BossiConcerto Bologna Filippo Giuffrè | NicoNote | Stefano Pilia
Ingresso libero a tutti gli eventi fino a esaurimento posti
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Ancona che brilla, il 2 dicembre l'evento in Piazza Roma e l'accensione delle luci in città
Ancona che brilla, il 2 dicembre l'evento in Piazza Roma e l'accensione delle luci in città. Ancona che brilla, coi suoi 27 alberi pronti ad allietare le festività natalizie, con le luminarie tricolore di corso Garibaldi, con le luci scintillanti sulle strade, sulle vie, lungo i corsi di tutta la città, a partire dalla passeggiata preferita dagli anconetani, quella da mare a mare, che collegherà il Passetto al porto con un fascio ininterrotto di luce e di colori. Sarà illuminato il viale della Vittoria, un regalo in più rispetto agli anni passati, così come lo saranno, con luminarie, alberi di natale, decorazioni, il Piano san Lazzaro, la Mole, corso Amendola, i borghi, tanti quartieri. E tutto questo, la meraviglia del Natale nel capoluogo marchigiano, comincerà alle 17 di sabato 2 dicembre, quando sul palco di Piazza Roma saliranno il sindaco Daniele Silvetti e il Vescovo di Ancona monsignor Angelo Spina che accoglieranno la lampada di San Francesco giunta ad Ancona e in partenza per Betlemme. Saranno i figuranti del presepio vivente a consegnarla alla città mentre sul maxischermo scorreranno le immagini di Papa Francesco che il 29 novembre l'avrà benedetta. A rendere ancor più solenne il momento, il coro di voci bianche Orlandini si esibirà con i canti tipici di Natale. La fiaccola arriverà ai piedi di un presepio statico e del grande albero, in un momento spirituale, simbolo di unione dei cristiani e di condivisione dello spirito della Natività. Dopo l'omaggio della città al simbolo francescano, la lampada sarà condotta al porto, accompagnata da un piccolo corteo e prenderà il mare verso la Terra Santa. Intorno alle 18 dal Piano alla Mole, dagli Archi ai Borghi, prenderanno vita gli abeti illuminati, 27 in tutto, che saranno lo sfondo dei tanti eventi diffusi sul territorio comunale. Nel frattempo in piazza Roma partirà il conto alla rovescia e porterà all'accensione dell'albero da parte del sindaco Daniele Silvetti. Nello stesso momento si accenderanno tutte le luminarie. Le luci dell'albero della piazza centrale faranno da sfondo all'esibizione del Coro gospel di Casamassima. In piazza Roma seguirà, alle 21.30, uno spettacolo dedicato a Franco Califano con l'attore Maurizio Mattioli: un viaggio nella poetica del cantautore romano che ha scritto brani memorabili per numerosi artisti italiani oltre a essere un apprezzatissimo interprete. Parallelamente Piazza Cavour brillerà di luci con la ruota panoramica e il mercatino di Natale per lo shopping e al viale si potrà passeggiare attraverso i banchi del mercatino promosso da Confartigianato “Natale al Viale”, che dalle 9 alle 20 proporrà prodotti di artigianato, artigianato artistico e prodotti tipici natalizi. A pochi passi, sempre dal 2 dicembre, si accenderà la sorpresa di una piazza Stamira ripulita e vestita a festa, dove i più piccoli potranno avventurarsi nel mondo della fantasia con il Villaggio di Babbo Natale e degli Elfi. I personaggi magici della tradizione natalizia appariranno tra i i grandi alberi e le siepi, per stupire grandi e piccoli, coinvolgendo questi ultimi anche in attività artistiche, giochi e laboratori, con la collaborazione dell'associazione Fantasia, Sogno, Realtà. La pista di pattinaggio sarà, accanto ad altri giochi, nello spazio ludico realizzato in piazza Pertini. In via degli Orefici, sempre il 2 e 3 dicembre, si apre il calendario degli eventi con la mostra pittorica dell’artista Maurizio Azzoguidi e lo spettacolo di improvvisazione “La lettura della borsa” di Epiteatro. Agli Archi l'appuntamento per sabato 2 e domenica 3 dicembre è in Piazza del Crocifisso con “Attacchi d'Archi”, market aperto dalle 10 alle 22, con la partecipazione della Banda della Magliaia e con artigianato, arte, musica, performance e workshop, paper cutting - opere in mostra di Giulia Civitico, in arte Microamica, e il pop-up store Collina Dorata Offagna. Il 2 dicembre si accenderà anche il grande albero nella corte della Mole, dolci della tradizione saranno offerti ai visitatori e sarà aperto anche il bar interno per gli ospiti. Dalla stessa data nella sala didattica si potrà provare la realtà aumentata. Nella Galleria immersiva dalle 17 alle 19 sarà possibile sperimentare il "Bello è il brutto e brutto è il bello". Alberi di Natale, oltre 26, di varie altezze dai 6 a 16 metri, illumineranno e abbelliranno numerose vie e piazze della città come via della Loggia (chiesa di Santa Maria della Piazza), via XXIX Settembre, piazza Don Minzoni, piazza Ugo Bassi, piazza Diaz, corso Amendola (incrocio con viale della Vittoria), piazza San Francesco, San Carlo Borromeo, Palombare, piazza Salvo D'Acquisto, Collemarino (piazza Torricelli), Torrette, Posatora, Galleria Dorica, Poggio, Massignano, Aspio, Candia, Montesicuro, Gallignano, Sappanico, Ghettarello, Paterno, Casine di Paterno, Pietralacroce. Per raggiungere la grande festa nel cuore della città saranno a disposizione le navette, che nei fine settimana e nei festivi collegheranno con il centro i parcheggi di Tavernelle, Archi, piazza d'Armi. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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#FICFest: 14 maggio
L'ultima, e ricchissima, giornata del #FICFest si è aperta alle 10.30 con PiantaLa Mamma!, un laboratorio ludico-didattico per bambini e adulti curato dall'associazione Officine Culturali.
Un momento di condivisione e conoscenza all'interno dell'Orto Botanico dell'Università di Catania, oggi adibito alla conservazione della biodiversità con scopi di ricerca scientifica.
L'evento si è articolato in tre momenti: • un laboratorio dotato di postazioni con vasi, pennelli e tempere; qui ogni partecipante ha potuto dare spazio alla creatività, decorando la nuova casa per la pianta che, conclusa l'attività, ha portato con sé.
Una visita guidata dell'Orto Botanico, ricca di esperienze teoriche e pratiche; infatti, i partecipanti hanno incontrato esemplari come l'Eucalyptus Citriodora, uno degli alberi preferiti dai koala in Australia per la sua freschezza, con la possibilità di abbracciarlo e odorarne le profumatissime foglie.
Una performance di danza, eseguita dalla Giovane Compagnia Zappalà Danza; essa ha avuto luogo tra i suggestivi spazi dell'Orto, in particolar modo sotto i due "alberi del drago", simboli dell'Orto stesso con i loro quasi 160 anni d’età, raccontando - come affermato dalla vicepresidente di Officine Culturali, Manuela Saccardi - la sua natura, attraverso il movimento.
L'Orto Botanico dell'Università di Catania nacque nel 1858, ad opera del monaco benedettino Francesco Tornabene, uno dei primi docenti di botanica dell'ateneo della città. Qualche anno dopo, un privato donò un appezzamento di terra, chiedendo di coltivarci piante spontanee della Sicilia. 16.000 m² di terreno diviso che accoglie una sezione di piante esotiche, provenienti da tutto il mondo, e un orto siculo. Nel primo la disposizione del giardino è all'italiana, ossia con vialetti intervallati da vasche e aiuole, mentre il secondo è all'inglese, ed è a sua volta suddiviso secondo gli ambienti che popolano la Sicilia: dunale, di macchia mediterranea, umido e di bosco.
Noodles per colazione?
No, non parliamo di spaghetti ma delle opere dell’artista catanese John Blond. Così denomina i suoi pattern di linee nere su sfondi colorati che nella mattina del 14 Maggio hanno preso vita a Scenario Pubblico, divenendo i corpi di tre giovani danzatrici della giovane compagnia Zappalà, la tela dell’artista. Così bodypainting ed improvvisazione si sposano in un matrimonio di autentica arte a 360°.
Dall’inizio della settimana del FicFest, John ha pian piano fatto assaggiare quella che è la sua forte e riconoscibile identità visiva dipingendo su oggetti comuni e quotidiani (sedie, bottiglie, vasi…) che ha posizionato nei vari ambienti di Scenario Pubblico.
In un’atmosfera serena, figure osservatrici e corpi danzanti bisognosi d’arte si incontrano per comunicare, senza alcune parole e nell’attento silenzio, sensazioni, emozioni e stati d’animo. Avviene così un incontro, o forse uno scontro, tra quello che è il messaggio, la proposta degli artisti e quello che arriva allo spettatore:
«Ero rapita dalla loro dinamicità coinvolgente. Volevo ballare con loro»
Affamate d’arte, le danzatrici con i loro movimenti cercano John trovando pretesti ed occasioni per nutrirsi del suo linguaggio. E lui le sfama: disegna sui loro corpi i “noodles” che solitamente rivestono gli oggetti, le pagine del suo quaderno; qualsiasi cosa che lo ispiri. John e le ragazze sono al contempo arte e artisti e, il pubblico non può che rimanerne meravigliato. Quest’ultimo sogna di danzare con loro e l’empatia per la magia creatasi è così forte da farci sentire come immersi in un quadro. I continui spostamenti degli elementi presenti nella sala sottolineavano la sensazione di infermità, dando la percezione che questi, non siano poi così inanimati. Al contrario, le ragazze assumevano in maniera discontinua pose come a voler impersonificare quelle che sono sempre state le “tele” di John Blond.
Durante la performance gli spettatori hanno potuto consumare vivande e cocktail grazie ad un brunch organizzato da ScenarioCafè: per il coreografo Roberto Zappalà è stato una sorta di esperimento per testare “un ulteriore incontro anche con il food”.
Tra colori, linee tracciate e rispetto reciproco, la sala White di Scenario Pubblico è stata sfondo di un quadro animato che ha rapito e incantato i presenti.
A seguire, alle 19, è stata portata in scena una produzione della compagnia Körper che, con il sostegno di Scenario Pubblico, ha costruito un lavoro ispirato ai film del regista, sceneggiatore e produttore Dario Argento.
Siete mai stati ad un rave party con occhiali da sole e musica techno?
Questa è stata l'atmosfera creata da Gennaro Maione, performer, danzatore e coreografo. La creazione è stata abbagliante agli occhi in quanto molto diretta e basata su un concetto molto forte che ritrae gli effetti che la droga provoca sui corpi umani. MDMA è infatti il nome di una sostanza psicoattiva appartenente alla classe delle feniletilamine, dagli spiccati effetti stimolanti ed entactogeni.
Il gioco scattante di luci rosse e bianche ha creato una sensazione e una situazione coinvolgente per il pubblico, la maggior parte del quale ha visto la performance filtrata dagli occhiali da sole. Questi ultimi, oggetto chiave della scena di Gennaro, hanno fatto sì che noi rappresentassimo la morte: ecco perché il protagonista entra in scena con una sorta di tic agli occhi. Guardare la distesa di occhiali da sole di fronte a lui ha significato il destino verso cui potrebbero andare in contro le persone che utilizzano sostanze come l’MDMA.
Il danzatore, nella sua essenza, rappresenta il dualismo tra follia e solitudine, è un corpo selvaggio vittima e carnefice della sua stessa dipendenza. Ha la capacità di far entrare nel suo mondo chiunque lo guardasse, catturare l'attenzione in modo estenuante grazie ai continui movimenti veloci che non hanno permesso agli spettatori di distaccare lo sguardo perché poi è subentrata la curiosità di vedere l'apice del piacere, il massimo che potesse raggiungere quell’eccitazione mentale e corporea. Il coinvolgimento totale è stato reso possibile anche grazie alla musica techno, il cui suono si propagava in un continuo crescendo, corrispondente alla crescita dell'effetto della droga.
Il pomeriggio è stato condiviso con lo spettacolo Memento della compagnia Cornelia. Come descritto dalla sinossi, Memento è una pièce di danza che si fonda sul non-evento. Ispirata ad Aspettando Godot di Beckett, il gioco dei danzatori è fondato sul susseguirsi di speranze che non trovano una soluzione. In scena, infatti, i quattro danzatori in outfit total black trasparente, si muovono creando quel tipo di tensione che si prova quando non si riesce a raggiungere uno scopo. Quasi come fossero all’interno di un videogioco, hanno sviluppato diversi pattern geometrici in movimento (fila, gruppo, rete) in diverse direzioni, con l’esecuzione di una serie circoscritta di movimenti eseguiti all’unisono ma in diverso ordine.
Una corsa dell’attesa collegata idealmente ai momenti della vita, sempre in divenire e in via di definizione anche quando si pensa di aver raggiunto un obiettivo prestabilito. La variazione di diversi temi cinetici è continuata sviluppandosi all’interno del quartetto dando spazio a brevi soli e trii. Un unisono estetico pensato all’interno di una scena spoglia, illuminata con un fondale sulle tonalità del blu, un colore, che ha molte valenze simboliche, riconducibili anche al sacro.
Sarebbe proprio in quel momento di mezzo ciò che rimane importante, il viaggio dunque e non la meta che è spesso un’idea di arrivo fallace. Memento, cioè ricordati, ha tentato l’invito a questa riflessione senza collegarsi ad una narrazione chiara ma più astratta e simbolica.
Qualsiasi viaggio, comunque, sfortunatamente, dura per sempre, nemmeno quello del #FICFest!
E non poteva esserci conclusione migliore per questa bellissima settimana, che quella con una performance altrettanto bellissima quale è Body Teaches della Compagnia Zappalà Danza.
Sette meravigliosi danzatori, musica classica dal vivo, canto lirico, la Black Box piena come non mai e la festa conclusiva: questa è l’essenza di un gran finale.
Lo spettacolo, che (piccolo spoiler) alla fine coinvolge letteralmente gli spettatori all’interno della scena, è stato pensato per essere presentato in diverse scuole di Catania e avvicinare i giovani alla danza contemporanea e al linguaggio Modem. Il repertorio dinamico della compagnia entra in “contrasto” con alcuni frammenti di Vivaldi e Bach suonati da alcuni orchestrali dall’Ensemble del Teatro Massimo Bellini. La musica minimale di base è mescolata, inoltre, con frammenti dell’Inno alla Gioia e Casta Diva interpretati dal soprano Marianna Cappellani, creando una bella unità con il Modem Language.
Body teaches si è concluso, appunto, con l’entrata in scena del pubblico, invitato gentilmente dai danzatori e dalla cantante, per una piccola improvvisazione che, con nostra sorpresa ad un certo punto si è trasformata in una pista da ballo.
Non potevamo desiderare un finale migliore per il FICFest.
Ringraziamo tutte le persone che sono state con noi durante questa magica settimana. Ci vedremo il prossimo anno!!
Credits a cura di: Sofia Bordieri Reporter: Luca Occhipinti, Teresa De Angelis, Martina Giglione, Ania Kacsmarska Media: Shamira Renzi, Teresa De Angelis, Simona Puglisi, Matilde Bianchi
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Lucio Matricardi - Mozambico
Il brano scelto come colonna sonora del trailer ufficiale del “festival dei diritti umani di Napoli” 2022
Il singolo è estratto dal nuovo album del cantautore e compositore marchigiano, fortemente impegnato sul tema dei diritti umani
Una samba scura e frenetica che racconta l’avventura di un caro amico dell’autore incontrato a Milano mentre chiedeva elemosina accanto ad un bar. Da un'amicizia nasce il racconto della ricerca di una felicità ipotetica. Quella di partire dal sud del mondo per venire in Europa a cercare una nuova vita. Nel ritornello sono scolpite le frasi che il personaggio ha ascoltato nella terra di arrivo, dedicate a sé e ai suoi simili clandestini, una sorta di preghiera che nasconde il canto della migrazione.
Il brano è stato scelto come colonna sonora del trailer ufficiale del “Festival dei diritti umani di Napoli” 2022, rimarcando l’attenzione di Lucio Matricardi per le tematiche sociali e l’attenzione ai diritti umani. La canzone, infatti, è stata selezionata proprio perché tratta temi legati al festival, il cui focus per questa edizione era la Pace “Im-possibile”.
“Mozambico” è una delle undici tracce che compongono “Non torno a casa da tre giorni” secondo album di inediti di Lucio Matricardi.
Dicono di “Non torno a casa da tre giorni”
«Lucio lavora sulla musica e sulle parole con il garbo e la cura che servono nel rispetto ed esaltazione della tradizione cantautorale popolare» Rumore
«Questo disco non è vecchio e non è antico. Ha una personalità che tende a non avere troppi debiti di appartenenza. E che bella l’Italia che esce fuori dai sapori allegorici che si leggono dentro gli angoli di questo nuovo lavoro» Raro più
«“Non torno a casa da tre giorni”, racchiude undici brani: ammalianti, eruditi e intraprendenti. L’album utilizza con ingegno un’impalcatura sonora soave e brillante, affiancata da strumenti reali e da un sound elettronico di primo livello, tutte le tracce sollecitano la curiosità degli ascoltatori e ampliano lodevolmente l’immersività del pubblico.» The Music Way Magazine
«Bello si… e capita di riascoltarlo, di volerlo riascoltare… capita di volerci entrare dentro come fossimo bambini. Perché i bambini, in un modo o nell’altro, sembrano essere i padroni di casa. Ma questa è una sensazione tutta mia.» Just Kids Magazine
Etichetta: Udedi Musica & Cultura
Artista poliedrico che unisce nella sua arte la composizione, il teatro e la letteratura. Lucio Matricardi è originario di Porto San Giorgio, in provincia di Fermo e inizia a studiare pianoforte all’età di 4 anni. Dopo un lungo periodo di immersione nella musica classica si perfeziona tra gli altri con i maestri: Daniele Di Bonaventura (Bandoneonista di Paolo Fresu), Ramberto Ciammarughi, Greg Burk, Paolo Di Sabatino (collaboratore di Fabio Concato e Mario Biondi). Frequenta i corsi del Saint Louise College di Roma con il maestro Pierpaolo Principato (Direttore della sezione pianoforte) e musica d’insieme con il maestro Giovanni Mazzarino. Frequenta i corsi di perfezionamento in jazz ed improvvisazione con Jeff Ballard e Larry Grenadier (Brad Meldhau Trio). Frequenta i corsi di pianoforte di Phil Markovitz a Roma. (veterano della scena jazzistica internazionale). Partecipa ad un corso sul cantautorato con Riccardo Sinigallia (Tiro Mancino, Niccolò Fabi, Motta, Coez). Dal 2005 lavora come compositore per numerose produzioni teatrali e di cortometraggi. Nel 2013 realizza uno spettacolo, “Rimusicanze” in cui riscrive le musiche dei film muti “La Palla n.13” di Buster Keaton e “Charlot Boxer” di Charlie Chaplin. Nel 2008 è co-autore insieme all’attore e regista Mauro Macario di un Recital su Lèo Ferrè e Fabrizio De Andrè realizzato in numerosi teatri italiani. Nel 2014 partecipa come co-arrangiatore al disco di Antonio Felicioli “Flute Book 1” con lo storico sassofonista italiano Antonio Marangolo (Paolo Conte, Vinicio Capossela, Francesco Guccini). Nel 2016 esce il suo primo disco “Sogno Protetto”, un’opera cantautorale-musicale che ottiene un ottimo riscontro di critica e di vendita. Promuove il suo lavoro con più di cento concerti in tutte le maggiori piazze del centro Italia. Ha aperto i concerti di: George Moustaki, Jane Birkin, Juliette Greco, Susan Vega, Paolo Belli Big Band, Alex Britti, Dente, Di Martino, Giovanni Truppi e Mattew Lee. Nel 2019 inizia la collaborazione col regista Alessandro Negrini (Vincitore Golden Movie Award 2019, Malta International film festival 2019, Milano film Festival 2019, miglior regia al Palermo Sole Luna film festival 2019) che scrive e dirige il video della canzone “La Manna Dal Cielo”. Nel 2022 si esibisce in tour in varie piazze marchigiane (Fermo, Grottammare, Ortezzano, Belmonte) e al “Mugellini Festival” di Potenza Picena, prestigiosa rassegna dei più grandi musicisti classici attuali, con apertura ai compositori moderni. Il 18 novembre pubblica “Non torno a casa da tre giorni”, il suo secondo album.
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Clementino si mette a nudo in una intervista esclusiva su Sbircia
La rivista Sbircia la Notizia Magazine, di cui il buon Massimiliano Orestano Junior Cristarella è direttore, ha pubblicato recentemente un'ulteriore serie di interviste ad importanti personaggi del mondo della musica e dello spettacolo. Il protagonista di oggi 14 Aprile è il prorompente rapper Napoletano, all’anagrafe Clemente Maccaro, in arte “Clementino”. Vi invitiamo a seguire il link per godervi l’intervista esclusiva a Clementino, in cui il cantante si è messo a nudo, parlando delle sue esperienze musicali e televisive. Clementino, il successo come coach a The Voice Senior In "The Voice Senior", il talent show di Rai1 condotto da Antonella Clerici, Clementino è presente dal momento della prima edizione, insieme a Gigi D’Alessio e Loredana Bertè, creando sempre spettacolo sul palco e regalando momenti divertenti soprattutto con Gigi, anch’egli napoletano. https://www.youtube.com/watch?v=fxu-Uo9FKIU Quando gli viene chiesto come fa a mantenere sempre così tanta energia, Clementino risponde che quella è la sua natura, sia sul palco che nella vita di tutti i giorni. Aggiunge che il suo passato da animatore turistico, iniziato quando aveva solo 19 anni, lo ha aiutato a sviluppare la sua abilità di improvvisazione e a imparare a stare sul palco, nonostante avesse a disposizione solo limitate risorse, essendo parte di una piccola agenzia senza le dotazioni dei grandi tour operator. Clementino virale: il remix di Quevedo Bzrp “spacca” sui Social Clementino ha recentemente creato un remix della canzone "Quevedo Bzrp" dedicato alla città di Napoli. Nel video, pubblicato sui suoi canali social personali, il cantante indossa la maglia azzurra della squadra di calcio partenopea e canta la cover, che è diventata virale su TikTok e Instagram. https://www.youtube.com/watch?v=lyV589wQ2FA Il testo della canzone ha riscosso un grande successo tra i fan, che hanno commentato con entusiasmo la cover e chiesto di renderla disponibile su Spotify, definendola la hit dell'estate. Personaggi noti della musica e dello spettacolo, tra cui Gigi D'Alessio e Matteo Paolillo, hanno commentato con goliardia il lavoro di Clementino. Anche i calciatori del Napoli, Giovanni Di Lorenzo e Matteo Politano, si sono accodati ai messaggi sui social, contribuendo ulteriormente a rendere il video del cantante virale. Il remix di Clementino ha ottenuto numerose visualizzazioni e sembra destinato a diventare una delle canzoni dell'estate 2023. L'hashtag #Napolinelcuore utilizzato dal cantante invita a ballare e ascoltare la canzone proprio sulla spiaggia di Napoli. Clementino, nu buono guaglione In questi giorni Il rapper ha fatto una visita a sorpresa all'Ospedale pediatrico Santobono di Napoli per esaudire il desiderio di una bambina ammalata, una sua fan appassionata ricoverata da tempo. La Fondazione Santobono Pausilipon ha pubblicato le foto dell'incontro su Facebook, commentando l'evento come un "incontro speciale". La Fondazione ha anche ringraziato il cantante per la gioia e l'allegria che ha portato tra le corsie dell'ospedale. Non è la prima volta che Clementino visita l'ospedale per incontrare i bambini ammalati. Lo scorso anno aveva già fatto una visita simile e a luglio si era presentato a sorpresa in corsia con Achille Lauro. L'iniziativa dei due cantanti italiani è stata molto apprezzata dai piccoli degenti, che si sono divertiti a trascorrere del tempo diverso dal solito, tra giochi e canzoni delle due popolari star italiane. Insieme a loro c'erano anche i musicoterapisti dell'ospedale, che hanno suonato il pianoforte e le percussioni, creando un'atmosfera musicale e coinvolgente. I genitori dei bambini e il personale sanitario hanno seguito e applaudito l'iniziativa organizzata dall'ospedale. Clementino in concerto: domenica 16 luglio a Benevento La prevendita dei biglietti per il concerto di Clementino, in programma domenica 16 luglio alle 21.00 in Piazza Risorgimento di Benevento, è stata aperta a inizio Aprile. Il prezzo del biglietto è fissato a 14,00€ + diritti di prevendita e la capienza massima della piazza è di circa 5000 persone. Il concerto di Clementino segna la conclusione dell'evento Benevento Sport Village-Exclusive Caruso, che avrà luogo nella stessa piazza dal 7 al 12 luglio. I biglietti sono disponibili per l'acquisto sulla piattaforma i-ticket. Read the full article
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Canto di Natale di Charles Dickens: Lettura e Laboratorio con Emanuele Arrigazzi a Serravalle Scrivia
Un evento imperdibile per immergersi nell'atmosfera natalizia e scoprire i segreti del teatro
Un evento imperdibile per immergersi nell’atmosfera natalizia e scoprire i segreti del teatro Sabato 7 dicembre alle ore 18.00, presso la Biblioteca Comunale di Serravalle Scrivia, il celebre attore e regista Emanuele Arrigazzi darà vita a una straordinaria lettura scenica del classico Canto di Natale di Charles Dickens. Questo incontro speciale, gratuito e aperto al pubblico, rappresenta il…
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Noi della Grande bellezza siamo un po’ matti. È un po’ fieri di esserlo. Dal giorno in cui abbiamo aperto questa galleria senza un euro e senza esperienza. A partire dalla frase di Dostoiesky che abbiamo fatto stampare e attaccare sulla nostra vetrina : ‘La bellezza salverà il mondo’… E come tutti i pazzi era veramente questo il nostro intento: salvare il mondo con la bellezza dell’arte in ogni sua forma, partendo da quella pittorica… che ti basta uno sguardo perché ti arrivi… e non richiede troppo impegno come un libro intero da leggere! Siamo partiti da questo perché questo mondo è un po’ come un cielo disfatto ormai, ma noi eravamo sicuri che la luce e la bellezza fossero solo coperti dalla polvere e bastava pulirla un po’ via. Lo stesso spirito folle ci ha spinto a lanciare questo concorso. C’è uno dei nostri fantastici artisti esposti che dice che la vera rivoluzione al giorno d‘oggi è tornare a dipingere fiori. E con lo stesso spirito vi abbiamo invitato e ridipingere l’Amore. Questo concorso non è frutto di uno studio accurato o proiezioni di mercato. È improvvisazione e sentimento. E questo chiediamo a voi: improvvisazione e sentimento… per dimostrare che, come diceva Dante, in fondo è ancora ‘l’Amore che muove il sole e le altre stelle’. (presso Lojelo art gallery) https://www.instagram.com/p/CnHKvoXMCaU/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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signora mia questa cosa del viaggio in sudafrica da sola sta diventando a) la più grande e incredibile avventura della mia vita finora e b) la principale ragione di quella parte della mia ansia ancorata alle istanze della contemporaneità
#come becchi il momento giusto per prenotare il volo spendendo millemila invece che diecimillemila euro?#come prenoti un volo interno quando non hai idea della roadmap di un evento che non dipende da te?#COME SI FA PER GIOVE#per fortuna ho passato i miei anni formativi a seguire il buon barbascura x prima che diventasse famoso e ho appreso la nobile arte del fare#le cose a casaccio (circa). anche se sei dall’altra parte del mondo#perché fondamentalmente per vedere il mondo in una prospettiva realistica devo calcolare x - millemila(la mia ansia + gli eventi che#non posso controllare)/improvvisazione sana è necessaria#o qualcosa del genere amici non studio matematica del 2015 chiedo venia#prendiamo questa cosa come la prova tecnica per il periodo all’estero del secondo/terzo anno per cui non ovviamente dove mi recherò#*non so#probabilmente in Europa quindi tutto sotto controllo. E SE INVECE me ne andassi tipo in oceania per tre mesi. a caso perché gli amici laggiù#non vanno fortissimi sulle cose che faccio io ma tant’è. non succede. ma se succede………….
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Scopriamo quali sono i progetti finalisti della IV edizione del Premio Roberto Sanesi di poesia in musica:
DANNO MENTALE nasce dall'incontro tra le poesie di Simone Biondo, poeta e pittore attivo nella provincia di Venezia, e le sonorità di Daniele Ravagnan, bassista, violinista e pianista veneto, che si uniscono in una forma non convenzionale di canzone, in cui la musica instaura un rapporto di simbiosi con il cantato, inframezzata dalle MONO, tracce di improvvisazione musicale e spoken word. Il loro primo album, dal titolo omonimo, è uscito a giugno 2023.
CECILIA GALLUCCI, in arte CIOLLE, è una poetessa e performer di Verbania. Ha 23 anni e da quando ne aveva 16 improvvisa su beat hip hop e fa freestyle. A 18 anni a Berlino scopre il teatro fisico, per poi iscriversi all'università di Torino. Qui gira per tornei di poetry slam, tiene corsi e partecipa alla terza edizione del Premio Roberto Sanesi, classificandosi al terzo posto. Il progetto che propone quest'anno, dal titolo "Vuoto Ripieno Cash", unisce poesia e musica trap.
CREATURA è il nuovo progetto di Burla 22, illustratore e produttore riminese, e Alfre D', poeta e performer milanese attivo in Emilia Romagna, già autore del progetto "Colpo di Stato poetico". L'album che presentano, dal titolo omonimo, perlustra l'emotività e le contraddizioni dell'essere umano, nelle sue speranze e nelle sue conflittualità, di fronte a una società spietatamente capitalista, attraverso ritmiche glitch e noise. ILPALESECHEAMO nasce alla fine del 2022, dalla collaborazione tra Adriano Cataldo (Emmendingen, 1985), voce e autore dei testi, Big House (Trento, 1993), DJ e produttore, e Imnoises (Rovereto, 1991) ai sintetizzatori e rappresenta il compimento di alcuni progetti precedenti, tra cui l'EP "Subalterna" (2021). I brani proposti per il Premio Sanesi fanno parte del disco "Una storia italiana", che racconta la degenerazione politico-sociale degli ultimi 30 anni in Italia, attraverso una commistione di generi che vanno dalla spoken word all'elettronica e alla musica house.
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