#accelerazione del suolo
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pier-carlo-universe · 27 days ago
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Dissesto Idrogeologico: Gava Annuncia 87 Milioni di Euro per il PiemonteFinanziamenti per la Sicurezza del Territorio e la Prevenzione dei Rischi Idrogeologici
Il viceministro all'Ambiente e alla Sicurezza Energetica, Vannia Gava, ha annunciato l'arrivo di quasi 87 milioni di euro destinati alla lotta contro il dissesto idrogeologico in Piemonte
Il viceministro all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica, Vannia Gava, ha annunciato l’arrivo di quasi 87 milioni di euro destinati alla lotta contro il dissesto idrogeologico in Piemonte. I fondi, inseriti in un programma nazionale per il 2024, mirano a superare l’approccio emergenziale, investendo nella messa in sicurezza preventiva e strutturale dei territori a rischio. Questi interventi si…
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cinquecolonnemagazine · 4 months ago
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Vulcani campani, nuovo servizio per gli eventi sismici di maggiore energia
Si implementa il book di informazioni in real time che l’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV-OV) mette a disposizione per i vulcani campani. Vulcani campani, il nuovo servizio dell'INGV-OV A partire dal 1/07/2024 sul portale GOSSIP - Eventi sismici dell’INGV-OV, sono visualizzabili le accelerazioni del suolo registrate dalle strumentazioni per i vulcani Campani. Le accelerazioni sono visualizzabili attraverso una mappa di scuotimento a scala urbana e sub-urbana realizzata utilizzando la densa rete di accelerometri installati nell’area. Nella prima release del nuovo sistema, sono disponibili i dati per i Campi Flegrei e, nei successivi aggiornamenti, saranno visibili on line anche i dati di accelerazioni di picco relativi al Vesuvio e a Ischia.  Le nuove pagine dedicate sono accessibili da un link dedicato presente nella pagina di dettaglio degli eventi del portale GOSSIP - Eventi sismici. In questa prima versione il servizio è disponibile per tutti gli eventi di Magnitudo durata (Md) maggiore o uguale a 3.0. Questa attività integra ulteriormente le informazioni dettagliate e tempestive sui terremoti fornite secondo i vigenti Flussi di Comunicazione con il Dipartimento della Protezione Civile (DPC) e tutti i nostri canali di comunicazione verso il pubblico (web e social). Caratteristiche principali delle pagine sull’accelerazione del suolo - Tabella riassuntiva: vengono riportate le informazioni riguardanti le stazioni disponibili ed utilizzate, con posizione geografica, distanza epicentrale, valore dell’accelerazione del suolo. - Grafici della Pseudo-Spectral Analysis: Per i siti dove sono disponibili dati, la pagina presenta grafici dettagliati dell’Analisi pseudo-spettrale, ovveroinformazioni sulle caratteristiche delle onde sismiche e sulle risposte spettrali del suolo. - Grafici delle forme d’onda: Per i siti dove sono disponibili dati, la pagina presenta un'immagine che riporta i grafici delle forme d’onda dei siti interessati dall’analisi, nella sola componente verticale. - Mappa di Scuotimento (ShakeMap): La pagina include una mappa (interattiva) di scuotimento che mostra la distribuzione spaziale degli effetti del terremoto, rappresentando una visualizzazione immediata dell'estensione e della severità dello scuotimento del suolo in diverse aree interessate dall'evento sismico. ShakeMap Con le ShakeMap degli eventi sismici relativi ai vulcani campani (già elaborate dall’INGV per i terremoti sul territorio nazionale maggiori o uguali a ML 3.0), vengono rappresentati: - le intensità del movimento del suolo, indicando quanto è stato forte lo scuotimento del terreno nelle diverse località. Questa intensità è espressa in termini di accelerazione del suolo o velocità di scuotimento. - la distribuzione spaziale, cioè l'area geografica che ha subito lo scuotimento, evidenziando quali zone hanno subito i movimenti più forti e quali sono meno colpite. - l’intensità dello scuotimento, attraverso una scala di colori che utilizza le variazioni cromatiche per differenziare le varie intensità di scuotimento. I colori più scuri o più intensi rappresentano movimenti del suolo più forti, mentre colori più chiari indicano scuotimenti più lievi. La scala dei colori è sempre rappresentata in modo che la massima accelerazione rilevata per l'evento sia rossa, indipendentemente dal suo valore. I dati resi disponibili in real time su queste nuove pagine del portale INGV-OV Gossip sono il risultato di procedure automatiche attivate immediatamente dopo un terremoto. I risultati immediatamente prodotti potrebbero essere soggetti a revisioni successive da parte del personale scientifico dell’INGV per migliorare il risultato pubblicato dal sistema automatico. Foto di Marek da Pixabay Read the full article
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levysoft · 1 year ago
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Uno degli astronauti della missione Apollo 15 sulla Luna, decise di dimostrare la validità della legge di Galileo facendo cadere una piuma e un martello nello stesso momento. Ecco cosa accadde
È il 1971: durante la missione Apollo 15 sulla Luna, l’astronauta David Scott della NASA decise di dimostrare, in assenza di resistenza dell’aria, l’esperimento di Galileo sull’accelerazione gravitazionale (o dei gravi). In sostanza Galileo diceva che nel vuoto due corpi cadono a terra con la stessa accelerazione, indipendentemente dal loro peso. Gli astronauti avevano portato piuma e martello sulla Luna: guarda l’esperimento dell’astronauta nel video a fine articolo.
Una piuma e un martello: chi tocca prima per terra? L’esperimento dell’astronauta
Mentre James Irwin riprendeva la scena con una telecamera, l’astronauta Scott prese un martelletto geologico di più di un chilo e una piuma di falco (del peso di tre grammi circa). Erano gli ultimi minuti della missione e la quasi totale assenza d’aria sul suolo lunare rappresentava un’occasione unica per la scienza. A un certo punto Scott allinea i due oggetti alla stessa altezza e poi li lascia andare. I due oggetti cadono a terra nello stesso momento. Incredibile, vero? Galileo aveva ragione: qualsiasi corpo materiale cade a terra con la stessa accelerazione, indipendentemente dalla sua massa. Ed è proprio da qui che si dedusse che ogni corpo, in prossimità della superficie della Terra, subisce un’accelerazione pari a circa 9,81 metri al secondo quadro.
(via Una prova dell'uomo sulla Luna: guarda il video della piuma e del martello di 52 anni fa | Passione Astronomia)
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Emilia-Romagna, nuovi investimenti per 2 miliardi di euro, tasse ferme per l’ottavo anno consecutivo, confermati risparmi per oltre 100 milioni di euro
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Emilia-Romagna, nuovi investimenti per 2 miliardi di euro, tasse ferme per l’ottavo anno consecutivo, confermati risparmi per oltre 100 milioni di euro. Una manovra complessiva da 13 miliardi e 337 milioni di euro, di cui 9 per la sanità in attesa dell’accordo sul riparto del Fondo sanitario nazionale, con 500 milioni di euro in più rispetto al 2022. È una finanziaria regionale che punta alla crescita quella approvata dalla Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini. Il Bilancio di previsione 2023 e pluriennale al 2025 va ora all’esame dell’Assemblea legislativa, dove inizia l’iter nelle commissioni che porterà al voto finale in Aula nella metà dicembre. Una manovra che ha dovuto fare i conti, dopo lo shock del Covid e i costi straordinari sostenuti per l’emergenza sanitaria (quasi 1 miliardo di euro nel triennio 2020-22 di fondi regionali), con gli ulteriori costi energetici crescenti, un’inflazione a doppia cifra e scenari geopolitici ed economici internazionali tra i più instabili degli ultimi decenni. Per questo, è in primo luogo un Bilancio che assicura l’equilibrio finanziario e la tenuta del sistema sanitario regionale, con l’aggiunta di risorse regionali per 100 milioni, di cui 15 milioni già sul 2022 e 85 milioni proprio nel bilancio 2023, con la costituzione di un apposito fondo. “Nonostante il momento difficile che stiamo affrontando- affermano il presidente Bonaccini e l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano- abbiamo costruito una manovra che non prevede l'aumento delle tasse, conferma misure che permettono agli emiliano-romagnoli di risparmiare oltre 100 milioni di euro l’anno in servizi fondamentali come trasporti, sanità, casa, studio e nidi per i propri figli, e punta a una ripartenza che vogliamo solida, creando le migliori condizioni possibili per il sistema regionale del lavoro, dell’imprese, dei territori. Questo nonostante il grande sforzo che siamo chiamati a fare sulla sanità, in attesa di definire col Governo, insieme a tutte le Regioni, la copertura dei costi Covid sostenuti e interventi sul caro bollette che colpisce anche ospedali e strutture sanitarie, così come i bilanci degli enti locali. Tutto ciò- chiudono- è stato possibile anche grazie a un’attenta e oculata gestione delle risorse regionali che abbiamo messo in pratica in questi anni”. I punti principali della manovra: investimenti per 2,3 miliardi di euro È un Bilancio che prevede nel triennio una spesa per investimenti per oltre 2,3 miliardi di euro, di cui oltre 1 miliardo solo il prossimo anno: +500 milioni rispetto al 2022. Risorse per sanità e welfare, transizione ecologica e digitale, imprese e lavoro, scuola e università, difesa del suolo e messa in sicurezza del territorio, turismo, cultura, sport. Una spinta importante che arriva soprattutto dalla forte accelerazione nella spesa dei fondi europei nel triennio 2023-2025 (in questi 3 anni si concentra il 67% dell’intera programmazione settennale 2021-2027). Grazie a una quota di cofinanziamenti a carico del bilancio regionale che raggiunge i 373 milioni, che consentiranno di innescare misure per quasi due miliardi di euro. Un'accelerazione volta a utilizzare entro il 2025 una quota consistente dei fondi comunitari, per dare una risposta strutturale alla crisi energetica, alla necessità di innovazione e investimento delle imprese e degli enti locali e all’implementazione di importanti politiche del lavoro, della formazione, della green economy, dell’agricoltura e dello sviluppo economico. A questi si aggiungono gli investimenti del Pnrr che oggi in Emilia-Romagna vede già stanziamenti per 5,4 miliardi di euro, con una media per ciascun cittadino emiliano-romagnolo di oltre 1.200 euro. Tasse regionali ferme, per gli emiliano-romagnoli risparmi per oltre 100 milioni di euro Per l’ottavo anno consecutivo, invariate le tasse regionali. Continua anzi a essere alleggerito il carico fiscale attraverso la conferma di diverse misure che comportano risparmi concreti per i cittadini: uno sgravio per chi vive, lavora e studia in Emilia-Romagna superiore ai 100 milioni di euro per il prossimo anno. Questo grazie all’esenzione dal ticket nazionale da 23 euro sulle prime visite specialistiche per le famiglie con più di un figlio (8,5 milioni l’anno), bus e treni regionali gratuiti per gli studenti fino a 19 anni con Isee familiare non superiore ai 30mila euro (nessuna soglia Isee per gli under 14), e bus urbani sempre gratuiti nelle città di inizio e/o fine viaggio per i pendolari che hanno l’abbonamento annuale ai treni regionali (6 milioni). Quindi abbattimento delle rette dei nidi e copertura del 100% delle borse di studio universitarie, 30 milioni nel 2023, che saliranno a 34 milioni nel 2024 e a quasi 34 milioni di euro nel 2025. L’ok della Corte dei Conti Un bilancio virtuoso, grazie a conti in ordine ed equilibrio finanziario, certificati anche dalla Sezione regionale per l’Emilia-Romagna della Corte dei Conti nel giudizio di parifica dello scorso luglio sul rendiconto 2021: risultato di bilancio positivo di oltre 88 milioni, ulteriore riduzione del debito (-29 milioni, -231 dal 2015). La buona situazione dei conti regionali è confermata anche dalla capacità dell’Ente di autofinanziare le proprie politiche d’investimento: flessione dei già bassi livelli di debito, che si attesta a 439 milioni di euro, con una riduzione, rispetto al 2020, di altri 28,6 milioni (-231 milioni di euro, -34,5%, dal 2015), dato che porta a uno dei livelli di debito pro-capite più basso tra le Regioni italiane. Il complesso del bilancio regionale (comprensivo delle partite di giro) è pari a 17 miliardi e 294 milioni di euro che corrisponde al 9,78% del Pil regionale 2023.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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overthedoors · 7 years ago
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Il terremoto di Casamicciola del 21 agosto 2017: osservazioni sul moto del suolo
Il terremoto di Casamicciola del 21 agosto 2017: osservazioni sul moto del suolo
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Il terremoto di magnitudo ML 3.6±0.2, MD 4.0±0.3 avvenuto il 21 agosto 2017 alle ore 20:57 italiane è stato localizzato in prossimità del comune di Casamicciola Terme, nell’Isola di Ischia: latitudine 40.74°, longitudine 13.90°, profondità di circa 2 km. Si tratta di un evento molto superficiale, non raro in corrispondenza di aree vulcaniche. I danni all’edificato sono stati ingenti nell’area di…
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9,80665🌍☁️
Tranquilla, piccoloatomodiunfreddouniverso, va tutto bene, calmati, d'accordo? Sapevi che questo momento sarebbe arrivato. Ti siedi, lucidamente, dopo essere andata incontro al caos. Hai riascoltato tutti i passaggi. Li stai rimuovendo quei passaggi, e probabilmente sarà solo un'epifania che te li riporterà alla mente.
Ora va meglio. Respiro profondo. Le introduzioni. Posssono essere saltate, ma se studiate è meglio.
No, basta schemi come al solito quando scrivi.
Ce la fai a scrivere liberamente? Ah, vero, RAZIONALIZZARE ahahahah. Dimenticavo.
Ok, sì.
Ma qui devi parlare.
A te stessa.
Lo so che hai ansia.
Ansia che possa leggere e tu non vuoi.
Bloccalo, no, sì, no, sì, no, sì.
Ha il nome del profilo.
Ti prego, probabilmente nemmeno lo leggerà.
Quindi smettila.
Scrivi.
Quello che senti.
Senza retorismi.
Quelli sì ma dopo.
P.s. Simone, so che legggerai questo post. Come ogni altro post. So che mi vuoi bene e che non mi capisci spesso. Nemmeno io spesso mi capisco. Ma ti voglio bene. Sappilo.
Lui non è Libro, non è Mare, non è Baccello e per Dio non è Nocciolina.
Lui è Katana, okay?
Fatti due conti.
Ne vale la pena? Non lo saprai mai probabilmente.
Non siamo qui per questo, non stavolta, non oggi.
Sto male. Cioè, rettifiico. In realtà non sto male. Non sento niente. Diciamo che vorrei stare male.
Ecco cos'ho combinato.
A parte aver attivato lo splendido meccanismo di difesa della rimozione.
Ho fatto un'altra cosa.
Lo avevo già fatto.
Quando mi aveva baciato e mi aveva detto "se poi mi dovesse piacere qualcun'altra la smettiamo con questa situazione".
Ho bloccato l'innamoramento.
Voi, ma voi chi, nemmeno lo so.
Vi starete chiedendo: "come hai fatto?".
Non lo so.
No no no no no.
Smettila.
Stai scrivendo sapendo quello che già scriverai. La smetti? La smetti? LA SMETTI? Sospiro. Mi odio.
Benissimo.
Il numero che c'è come titolo, sapete cos'è? Accelerazione di gravità.
Non è difficile. Salto nel vuoto, no?🙂 ma questo vuoto dove porta? Dove porta se mi schianto? Ma è uno schianto? Facile.
Mi sono buttata. È tutto così buio. Ci sono tante stelline. Sono puntini luminosi.
FIGLI DI PUTTANA AVRESTE DOVUTO AIUTARMI CHE CAZZO AVETE COMBINATO.
Sono Bukowski adesso?
CHE CAZZO VI È PRESO? EGOISTI DI MERDA. MI AVETE PRESO TUTTO. MI AVETE DISTRUTTO TUTTO. SIETE FOTTUTAMENTE FELICI ADESSO? PERCHÉ IO VI GIURO CHE IO STO FOTTUTAMENTE IMPAZZENDO E MANTENERE LA FOTTUTA CALMA NON È FACILE. A CHE CAZZO SERVE IL VOLUME DELLA CAZZO DI REAZIONE?
Oh, wow. Non sarebbe dovuto essere questo il risultato. Sto delirando?HAHAHHAHAHAHAHAHHAHA
IO DICO. NON È DIFFICILE. NO? SE DICO DI DIRMI COSA CAZZO SI SENTE PERCHÉ EVIDENTEMENTE IO SO AIUTARLO MEGLIO DI VOI. NO? NO? NO? NO? NOOOOOO? BE', SÌ. COGLIONI. PSICOLOGA SCHEMI ROBOT. COS'È? UN LIBRO DI COME-CAZZO-SI-CHIAMA.
Calmati, Elena, calmati. Calmati. Tranquilla. Va tutto bene.
Non va tutto bene.
Sì, invece. No? Respira. Qui nessuno vuole farti del male. Nessuno qui vuole incolparti di qualcosa.
No, non piangere. È tutto a posto alla fine, no? Dai che devi scrivere una relazione, non è adesso il momento di perdere la calma.
Bravissima, azzera quello che provi. Cerca di distaccarlo da te. Sai farlo bene, dai. Piangere? No. No. No. Non è fattibile.
Ci hai provato, va bene? Hai messo te stessa. Se ti ha apprezzato lui potrà farlo benissimo qualcun'altro. Non è colpa tua. Sarebbe successo in ogni caso.
Non avrei voluto nemmeno mettermi con te.
Mi facevi stare bene. Ero felice. Era bello essere felice.
Io l'avevo detto a N. "Mi basta solo amarlo da lontano. Amarlo con la poesia. Sono felice ed è strano e mi va bene".
Adesso mi ritrovo adesso. Con niente. Ma Elena, pensaci. Lo avevi detto tu stessa, non ti bastava anche un giorno? Come una favola.
Evidentemente ti sei allontanata troppo dal mondo delle idee, sai come funziona.
Ti sei fusa eccessivamente con il mondo terreno. Non mentire. È con te stessa che stai parlando.
Sto parlando in terza persona di me stessa? Interessante. Pubblicherò un articolo su questa cosa un giorno.
Comunque
Sono andata fuori schema. Ti avrei solo voluto amare con la poesia. Poi ho strafatto. Anzi, sembravo strafatta.
Assuefatta.
Da quando mi appiglio anche alla bellezza esteriore di una persona?
Forse è meglio non bloccare la rimozione.
Ci sto provando. A volte ci provo ma è sbagliato.
Comunque, dicevo.
Salto nel vuoto. Va tutto bene fino a quando in lontananza non vedi qualcosa. Strano, vero? Cosa sta succedendo? Sono ancora nel mondo delle idee? Perché sento di starmici allontanando?
Poi ho capito.
Non è stato solo il corpo. Non è stato solo quello.
Non è stato mettersi a nudo.
Stavo precipitando come Lucifero che piomba sulla terra per creare l'inferno e la montagna del purgatorio come conseguenza.
Precipito.
Sto entrando nell'atmosfera terrestre.
9,80665.
Adesso ha più senso questo numero, vero?
La sento.
Sento quei numeri addosso.
Sto entrando nell'atmosfera terrestre.
La gravità mi ucciderà.
Ma non arriverò al suolo.
No.
Brucerò prima.
Guardate, vi dirò. I più diranno "fa meno male di uno schianto diretto, no?"
Niente di più sbagliato.
Perché sto iniziando a sentire il calore.
La senti quella sensazione di calore? No, ma aspettate. Non è amore quello.
Vi direi, mi sarebbe piaciuto dire che fosse il fondersi con il mondo terreno, al quale mi sono avvicianata appena l'ho guardato e ho trasformato quella bella poesia in qualcosa di carnale.
Ma non è quello.
Sto bruciando.
Senza schianto.
Fa male.
Sempre più male.
Mi sto denigrando.
Non si può tornare indietro.
Fa male, tanto male.
Uccidimi e basta. Perché farmi soffrire così tanto?
Brucia. Brucia. Brucia. Brucia.
Mentirei se dicessi che mi dispiace totalmente.
Quando alla fine allontani il pensiero del dolore. È interessante osservare il tuo corpo che brucia senza capire che la tua mente probabilmente è già carbonizzata.
Brucio. Totalmente.
Non tocco suolo.
È finita.
Speravo in uno schianto.
Ma niente.
Non sarò nemmeno ricordata per quello.
Maledetta accelerazione di gravità:,).
E niente. Signori miei. Addio.
Cosa ne sarà di me?
Risposta:
"Non so più che cosa scegliere, prendere in mano la vita o diventare cenere?"
Che dire di altro.
Vorrei piangere.
Piango sempre per tutto. Perché stavolta no?
Quando voglio piangere abbasso gli occhi. Li rialzo. Mi tocco la fronte. Guardo il soffitto: "non è oggi quel giorno".
In ogni caso.
Vorrei ringraziarti, per i bei momenti, per avermi difesa. Per avermi fatto comprendere cosa significhi amare. Per avermi fatto comprendere cosa significa essere felici. Non lo sentivo da anni.
Tutti quei colori stanno eclissando. Il buio sta tornando. Grigio e nero risplenderanno. Gli arcobaleni stanno scomparendo, i piccoli coniglietti rosa? Morendo.
Non voglio perdere il controllo. Non voglio prendermela con qualcuno. Non voglio.
Sapete? Ricordo quello che è successo dopo che mi ero innamorata quella volta, 5 anni fa.
A PROPOSITO MI SA CHE L'INCUBO CONTINUERÀ. SPERO DI NON RIVEDERTI LIBRO.
Dicevo, dopo che mi aveva detto "io non ci sto provando con te, lo sai?" E avermi spezzato il cuore in mille frammenti minuscoli. Sono morta dentro. Come quando avevo saputo che avesse quella ragazza che sarebbe diventata poi una delle mie amiche più care.
Ero stata malissimo. Avevo avuto la sensazione di morire. Nessuno mi farà provare quelle sensazioni come te. Non c'eri più nella mia vita però. Strano, vero? Perché mi sono innamorata di nuovo e lui stranamente ha ricambiato. Spettacolare.
Adesso sto bene. Mi sento meglio.
Ti voglio bene, K. Probabilmente non ci sentiremo ma ti voglio bene.
Firmato:
piccoloatomodiunfreddouniverso
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claudio82clod · 4 years ago
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68 di 366 Una bellissima immagine di uno Jubkers Ju 87 o Stuka che dir si voglia con insegne italiane. PRIMA CURIOSITA': A seguito di un incidente avvenuto in Spagna, i progettisti decisero di dotare lo Stuka di un meccanismo di richiamo automatico che faceva uscire l'aereo dalla picchiata anche senza l'intervento del pilota. Un'intera formazione di Ju 87, in quell'occasione, aveva infatti effettuato la cabrata troppo tardi dopo il bombardamento e si era schiantata al suolo. Uno dei difetti operativi derivanti da un attacco in picchiata contro un obiettivo terrestre consisteva infatti nella violenta accelerazione verticale verso l'alto (fino e oltre 6 g) subita dal pilota durante la fase di cabrata, che permetteva il disimpegno dell'aereo dopo lo sgancio della bomba. Tale accelerazione provoca un deflusso del sangue dal cervello alle estremità inferiori, quindi il pilota tendeva a svenire (per riduzione della quantità di sangue nel cervello) al culmine dello sforzo, generalmente coincidente con lo sgancio della bomba. I progettisti tedeschi ebbero però il merito di aver pensato anche a questa evenienza realizzando un sistema di richiamo automatico della barra, da attivarsi prima della picchiata, capace di riportare in quota l'aereo dopo l'attacco anche in caso di svenimento del pilota, che aveva tutto il tempo durante la risalita di riprendere i sensi e quindi il comando del velivolo. #storie #storieefoto #regiamarina #regiaaeronautica #aeronautica #airforce #italia #anr #ju87 #junkers #luftwaffe #history #ww2 #worldwar #worldwar2 #warthunder #fligh #flightsimulator #hunter #crash #stuka #storm #picchiata #picchiatello https://www.instagram.com/p/B9fUgfjnRLx/?igshid=1m933i5vuovdn
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gwamch · 5 years ago
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CORONAVIRUS IN ITALIA: I VERI NUMERI DI UN CONTAGIO NON SOLO VIRALE
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IL CORONAVIRUS IN ITALIA: IL PICCO DI CONTAGI Improvvisamente il Coronavirus in Italia crea un picco di contagi, come riporta in queste ore il piu' accreditato istituto di ricerca sanitario americano il  Johns Hopkins University
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L'Italia scala le classifiche del contagio diventando in 24 ore il terzo Paese al mondo per contagi e queste statistiche sono in accelerazione.
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La borsa italiana perde il 6%, mentre le borse globali, tutte in rosso, scendono tra il 3% e il 4% proprio a causa delle notizie che arrivano sull'evoluzione oggi del coronavirus in Italia. I clienti ci chiedono cosa ne pensiamo e abbiamo deciso di mettere le nostre considerazioni, in forma scritta, cercando di affrontare un tema dietro cui ci sono molte paure, quanto più razionalmente possibile. I veri numeri del contagio da coronavirus in Italia ci dicono un'altra verità. IL CORONAVIRUS IN ITALIA: I VERI NUMERI DEL CONTAGIO Solo nell'ultima settimana, al fine di studiare la diffusione del Coronavirus in Italia, sono stati fatti oltre 4000 tamponi, ossia un numero pari a quasi tutti i tamponi fatti in Europa dall'inizio del contagio. Da questi numeri risulta evidente che se da un lato l'Europa sta forse sottovalutando rischi di pandemia, equiparando il Coronavirus ad una  banale influenza, dall'altro in Italia si è fatto ricorso a misure drastiche di contenimento ipotizzando i peggiori scenari possibili. La storia ci insegna che spesso le malattie come i virus si evolvono in maniera imprevista e non deterministica, come  ad esempio la spesso citata Spagnola del 1918, riportata su twitter dal virologo Roberto Burioni  Attenendoci ai dati ufficiali del Ministero della Sanità, il Coronavirus in Italia in realtà sta mietendo meno vittime dell' influenza stagionale,che ogni anno uccide più di 8000 persone. In media l'influenza falcidia ben 666 persone al mese, prevalentemente nei mesi invernali, mentre il Coronavirus in Italia, sulla base della tendenza attuale potrebbe causare circa 50 morti al mese. Il sistema Sanitario italiano risulta da molti punti di vista tra i migliori al mondo e in grado di poter contenere l'epidemia del virus, anche se a caro prezzo da un punto di vista economico. In Italia ci sono centri di ricerca d'eccellenza. Goodwill Asset Management, la nostra società, impiega svizzeri, italiani che vivono in Svizzera e frontalieri che fanno la spola tra i due paesi. L'approccio in Svizzera nei confronti del Coronavirus è stato molto pragmatico e razionale, come evidente dai toni dell'articolo nel link. IL CORONAVIRUS IN ITALIA: L'EFFETTO DOMINO La nostra sensazione è che ai danni inevitabili del Coronavirus in Italia si aggiungeranno i danni causati da un eccessivo allarmismo divenuto ormai psicosi collettiva. In questi giorni in ogni farmacia in Canton Ticino sono esaurite le mascherine, prevalentemente a causa di richieste in arrivo dal Belpaese. Ti racconto un aneddoto su un fatto che ci è capitato proprio in questi giorni. Dal nostro ufficio si arriva a piedi in Italia, a Ponte Chiasso, in 5 minuti. Con i colleghi a volte attraversiamo a piedi il confine per pranzare in un buon ristorante asiatico/fushion su suolo italiano: l'Oyshi. Arriviamo al ristorante ed è pieno. Percorriamo altri 30 metri ed arriviamo al Sole di Como, il nostro ristorante cinese di riferimento, che troviamo tristemente deserto, mentre in passato era sempre affollato. Di fronte all'evidenza del fatto che la gestione di entrambi i ristoranti è cinese, così come camerieri e personale, troviamo totalmente irrazionale il comportamento degli avventori. Questa la nostra maggiore paura: il Coronavirus in Italia è l'ennesima sfida per un paese occidentale evoluto popolato da gente industriosa e capace, sfida peraltro globale, in cui l'Italia non è sola. Anche la Svizzera con la sua importante industria farmaceutica sta lavorando sul tema, in parallelo e congiutamente con le potenze globali. Il vero rischio sono le conseguenze di comportamenti irrazionali del tipo di quelli che ti ho appena raccontato. Nessuno sa realmente ancora quale sarà l'evoluzione del Coronavirus in Italia e nel resto del mondo, ossia se evolverà come la Spagnola del 1918, o rimarrà  una malattia con mortalità superiore, ma comunque comparabile all'influenza. (Oggi parliamo di un tasso di mortalità degli infettati di Coronavirus del 3%, contro circa l'1% dell'influenza stagionale) L'unica certezza è sull'impatto economico devastante che avrà il Coronavirus in Italia per effetto di misure drastiche di contenimento a forte impatto economico. Le 5 regioni fino ad oggi colpite dal contagio di Coronavirus in Italia pesano per oltre il 31% del Pil Italiano. Prima del contagio, esattamente in data 13 febbraio,l' Unione Europea ha abbassato le stime di crescita dell'Italia ad un misero +0.3% nel 2020.
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Il Coronavirus in Italia ha decretato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado a data da destinarsi. Le Autorità hanno inoltre deciso di imporre il coprifuoco dalle 18 alle 6 con chiusura di Pub, musei, cinema, esercizi commerciali e ipotizzano per il futuro misure anche piu' drastiche, ponendo le basi, se tale situazione si protrarrà per alcune settimane, per una profonda recessione economica causata da misure estreme di contenimento del Coronavirus in Italia. Il Pil italiano nel 2020 potrebbe contrarsi tra -1% e -2%, creando un effetto domino sulla disoccupazione e sull'aumento degli ammortizzatori sociali, con un impatto diretto e significativo sul debito pubblico. Coronavirus in Italia, blocco della produttività, recessione e spese assistenziali crescenti potrebbero spingere il Debito/Pil italiano  ben al di sopra del 145% dall'attuale 134%, innescando una serie di eventi a catena deleteri per la già oggi fragilissima economia Italiana. Ipotizzando una recessione nell'ordine del -1,5%, il Pil italiano scenderebbe da 1800 miliardi attuali a 1773 miliardi di euro. Il denominatore del Debito/Pil si contrarrebbe, mentre il numeratore aumenterebbe per le spese legate alle politiche di contenimento del Coronavirus in Italia e delle cure assistenziali. L'espansione dello Spread rispetto al Bund tedesco causerebbe un aggravio della spesa per interessi nell'ordine di decine di miliardi, spingendo il Debito/PIl italiano al di sopra del 145% in un tempo relativamente breve. Possiamo ipotizzare che un paese in recessione con rapporto Debito/Pil superiore al 145%, subirà il downgrade del debito pubblico, oggi un solo gradino sopra a Junk, a Junk, con nefasti effetti sulle deboli banche italiane, fortemente esposte e investite, come già scritto nell'articolo che parla dei futuri fallimenti già certi secondo gli stress test sulle banche italiane fino ad arrivare a un possibile scenario estremo di default del debito pubblico italiano Purtroppo la debole economia italiana è facile preda di eventi esterni e la crescita economica è da oltre un decennio nell'intorno dello zero virgola a causa dell'alto debito pubblico arrivato ad oltre 2440 mld di euro. L'Italia paga circa 178 milioni di euro al giorno in interessi, circa 64.9 mld di euro all'anno, pari ad oltre il 3.6% del Pil. Capirai bene che un minimo rialzo dei tassi di interesse sul debito pubblico italiano, anche solo nell'ordine di mezzo punto percentuale, causerà un aggravio del costo in interessi per oltre 12 miliardi di euro e una recessione di derivazione esogena, legata nel nostro caso al Coronavirus in Italia può avvitarsi a spirale abbastanza facilmente. Il Coronavirus in Italia e il blocco dell'attività economica deliberato in questi giorni dal Governo, se portato avanti troppo tempo, potrebbe a livello economico assestare un colpo durissimo per non dire mortale, creare danni ingenti ed arrivare a mettere in ginocchio la terza economia europea. Purtroppo il Belpaese non potrà essere salvato come la Grecia, il cui Pil è pari al Pil della sola regione Lombardia,  essendo l'Italia troppo grande e interconnessa con gli altri Stati Europei. A livello di strategia di investimenti secondo noi rimane ampiamente profittevole rimanere o incrementare gli investimenti in dollari, che rimane una valuta rifugio. Gli investimenti sia obbligazionari che azionari negli Stati Uniti d'America sono meno esposti dell'Europa al contagio economico da Coronavirus. La curva obbligazionaria americana risulta molto piatta, con il tasso a  3 mesi  all'1.55% e quello a 10 anni all'1.38%, ma non ancora invertita. La scadenza trentennale è oggi ancorata all'1.83%, a testimonianza che il mercato americano sconta una crescita contenuta del Pil per i prossimi anni ma non una recessione imminente. Il settore azionario americano presenta ancora molti titoli del settore farmaceutico e del settore dei  semiconduttori, oggi a sconto valutativo sui multipli di mercato. L'anno 2020 è inoltre l'anno elettorale americano, un anno in cui si creano molte aspettative economiche favorevoli derivanti dalle rosee promesse elettorali e pre-elettorali. Se il contagio non avrà la dinamica della Spagnola, vediamo i mercati a stelle e strisce molto più resilienti e performanti di quelli europei e il dollaro una valuta rifugio. Se il contagio avrà la dinamica della Spagnola, ci saranno economie che si salveranno e altre che imploderanno su loro stesse. Come il Coronavirus in Italia miete più vittime tra gli anziani e chi sia cagionevole di salute, lo stesso accadrà inevitabilmente a livello di Sistema Paese nell'Economia Globale. Cadranno le economie meno solide, con tutti i conseguenti effetti domino interni. Secondo noi ci sono anche ottime opportunità da cogliere guardando ai mercati in senso positivo e costruttivo, ridimensionando e mettendo nella giusta prospettiva un fenomeno drammatico che rappresenta anche un'opportunità, quella di operare razionalmente mentre altri scaricano titoli sull'onda emotiva dell'ignoto, per paure irrazionali. Titoli farmaceutici e dollaro americano, ad esempio, secondo noi, in ogni scenario dovrebbero risultare temi vincenti. Read the full article
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italianaradio · 5 years ago
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MotoGP: a Motegi Valentino Rossi centra un altro record negativo
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MotoGP: a Motegi Valentino Rossi centra un altro record negativo
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MotoGP: a Motegi Valentino Rossi centra un altro record negativo
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Va in archivio anche il Gran Premio del Giappone. Nella classe MotoGP, Marquez sempre più cannibale: trionfa a Motegi dopo essersi riconfermato campione del mondo nel GP precedente. Sempre più nero invece il momento di Valentino Rossi: la caduta di oggi è l’ennesima delusione per il Dottore, l’ultima di una lunga serie. La conferma che Vale necessita di una svolta: personale e tecnica. Dei quattro piloti Yamaha, infatti, è quello che soffre di più, in accelerazione e in termini di trazione; con un passo gara non molto distante dai migliori, il vero problema resta la prestazione assoluta, sul giro secco. Un vecchio problema riscontrato nella prima parte del Mondiale, scomparso in qualche week-end dopo la pausa estiva, ma mai definitivamente risolto. In estate Lin Jarvis aveva chiesto chiaramente al Dottore e ai suoi uomini di risolvere internamente la faccenda, perché i dati di Fabio Quartararo impongono di fare meglio.
Del resto Valentino Rossi non è pilota da battaglia nelle retrovie. Un campione abituato agli spazi larghi del fronte, mal si adatta alla giungla delle retrovie. Aggiungiamo che la M1 ha per natura un handicap di top speed che rende più difficili i sorpassi; e il malessere è ben diagnosticato. Una sbavatura nelle fasi iniziali l’ha sprofondato in 14esima posizione, un altro errore l’ha messo al suolo nel finale e Rossi su questo punto è chiaro: “Non ho ancora visto i dati, ma penso di aver fatto un errore in curva 1 ed è per questo che sono caduto, si è chiuso l’anteriore. Ma senza quella caduta la gara sarebbe stata complicata allo stesso modo”.
Un dato preoccupante per il Dottore. Se in passato poteva far valere tutta la sua esperienza in partenza, adesso la tecnologia livellatrice gioca a suo sfavore. Valentino Rossi non si piazza tra i primi sei in classifica per tre volte di fila, un altro piccolo record negativo che non si verificava dai tempi della Ducati nel 2012. E sul conto 2019 ci sono anche quattro incidenti, compreso quello involontario in Catalunya. L’unica buona notizia è che il 27 ottobre si correrà a Phillip Island: un circuito da sempre favorevole a Valentino. Forse l’ultima spiaggia stagionale per dare un senso al suo futuro in MotoGP.
Va in archivio anche il Gran Premio del Giappone. Nella classe MotoGP, Marquez sempre più cannibale: trionfa a Motegi dopo essersi riconfermato campione del mondo nel GP precedente. Sempre più nero invece il momento di Valentino Rossi: la caduta di oggi è l’ennesima delusione per il Dottore, l…
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Fabio Camillacci
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noneun · 7 years ago
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Quanto cade la Terra?
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Conoscete tutti la storiella della mela che cade sulla testa di Newton e “puf!” cambia la storia dell’umanità e pure lo spessore dei libri da studiare che mannaggia con Aristotele si sarebbe finito il programma già alle vacanze natalizie? 
Quasi tutti, alle superiori e/o all’università hanno studiato la caduta dei gravi e, anche se non vi ricordate come si fa, saprete sicuramente che si può calcolare la traiettoria e il tempo di caduta di un corpo sulla Terra.
Però, i più bravi, quelli che si ricordano anche del terzo principio della dinamica (il cosiddetto principio di azione e reazione) potrebbero chiedersi: quando una mela cade sulla Terra, anche la Terra cade sulla mela?
La risposta è ovviamente sì. Non potrebbe essere altrimenti. Ma di quanto cade la Terra sulla mela?
Il calcolo, che può aiutare a capire quanto è veramente enorme e massivo il nostro piccolo pianeta, non è particolarmente complesso e la risposta -forse- vi sorprenderà.
Sì, vi sorprenderà, ma se prima volete provare a fare i calcoli per conto vostro per non rimanere sorpresi, fate pure, io aspetto qui :) 
Ci vediamo dopo l’interruzione.
Intanto consideriamo che la forza F esercitata dalla Terra sulla mela ha la stessa intensità e direzione della forza F’ esercitata dalla mela sulla Terra. Cambia infatti solo il verso: F è opposta a F’, ovvero:
F = - F’
Detto questo ricordiamo che la mela cade nel campo gravitazionale terrestre e quindi, applicando la prima legge della dinamica, F, la forza esercitata dalla Terra sulla mela è uguale alla massa della mela per l’accelerazione di gravità terrestre (che vale 9,81 m/s^2):
F = m g
dove m è la massa della mela.
Mentre invece la forza che la mela esercita sulla Terra, F’, sarà uguale all’accelerazione che subisce la Terra (per ora incognita) per la massa della Terra stessa:
F’ = m’ a’
dove m’ è la massa della Terra e a’ questa accelerazione di gravità melestre per ora incognita.
Unendo le ultime due equazioni, e tenendo conto della prima, otteniamo:
m g = -m‘ a’
e quindi:
a’ = - g m/m’ 
ovvero l’accelerazione subita dalla Terra per effetto della mela è proporzionale all’accelrazione subita dalla mela per effetto della Terra (ovvero g) con un fattore a moltiplicare che è il rapporto fra la massa della mela e quella della Terra (il meno ci ricorda semplicemente che anche l’accelerazione, come la forza, ha verso opposto, cioè la mela cade verso la Terra e la Terra verso la mela).
Questo rapporto m/m’ è ovviamente molto piccolo ma così piccolo che è poco  ciò che ci dice: se la mela ha una massa di un etto e la Terra 5,972 x 10^24 kg, allora m/m’ vale 1,67 10^-26. Ok.
Però possiamo calcolare che la mela che cade da un altezza h e raggiunge il suolo, ci impiega un tempo uguale alla radice quadrata di 2h/g, grazie all’equazione del moto uniformemente accelerato.
E da questo risultato possiamo calcolare che, nello stesso tempo di caduta della mela, la Terra precipita sulla mela di h m/m’  metri. Quanto cade la Terra, quindi, dipende solo dal rapporto delle masse e dall’altezza h della mela dal suolo.
Supponendo quindi, per semplicità, di lasciar cadere la mela dall’altezza di 1 metro, la Terra cade verso la mela di 1,67 10^-26 metri, pari a 0,0167 yoctometri.
Vabbè, per semplificare: prendete un coltello da cucina e un neutrino. Fatto? Bene. Affettate il neutrino in cento sottilissime fette una uguale all’altra. Fatto? Bene. Prendete lo spessore di una singola fetta.
Ecco di quanto cade la Terra verso la mela.
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saggiosguardo · 6 years ago
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Recensione: Xiaomi Roidmi F8, aspirapolvere portatile e smart
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Non più tardi dello scorso anno mi era piuttosto chiaro quale prodotto fosse adatto ad una recensione su SaggiaMente. Lo spettro d'azione della sfera tech ha tuttavia subito una costante espansione insieme alla crescita del segmento IoT, ed ancora di più con il nostro interessamento alla smarthome. Senza ulteriori giri di parole, eccomi qui a parlarvi di un aspirapolvere. Se me lo aveste chiesto poco tempo fa vi avrei risposto che non avrei pubblicato una recensione per un prodotto simile, eppure eccomi qui a farlo, convinto che interessi la maggior parte di voi. Ho iniziato a capirlo in modo particolare durante il periodo del Black Friday, quando molte richieste sul canale SaggeOfferte Extra riguardavano i modelli di aspirapolvere senza fili di Dyson e i Robot di Neato, Roomba, ecc.. Ora non è che io abbia intenzione di aggiungere gli elettrodomestici come categoria di prodotti sul sito – perché nulla mi potrebbe interessare di meno che scrivere di frullatori, lavatrici o simili – ma trovo che lo Xiaomi Roidmi sia un caso a parte.
Per prima cosa parliamo di un brand molto legato all'elettronica di consumo e che noi conosciamo prevalentemente per gli smartphone e per i dispositivi della domotica. Questi ultimi non sono ancora venduti ufficialmente sul suolo italiano, ma l'aspirapolvere Roidmi vi rientra a pieno titolo. Non a caso questo si può configurare nell'app Mi Home tramite il Bluetooth del telefono e da lì se ne controlla il funzionamento e si aggiorna il firmware. È questo suo aspetto in particolare ad avermi incuriosito, visto che non sono certo un esperto in pulizie di casa. Conosco tuttavia il prodotto che viene considerato come il capostipite di questa generazione, avendo avuto modo di vedere in casa di amici uno dei Dyson serie V, in particolare il V8. Ed è proprio un Dyson ciclonico il mio attuale (ma dovrei dire precedente) aspirapolvere con filo, di cui sono peraltro soddisfattissimo. Tuttavia la comodità di un modello a batteria è innegabile, sia perché ti consente utilizzi differenti (penso ad esempio all'auto), sia perché quello grosso e pesante con il filo si evita di prenderlo per le piccole esigenze del quotidiano.
Lo Xiaomi Roidmi arriva con una confezione davvero molto ricca, che include il motore, una prolunga rigida ed una flessibile, un beccuccio sottile a cui si può connettere uno spazzolone, un supporto magnetico, un filtro di ricambio, una spazzola grande con due tipi di rulli ed una spazzola più piccola, oltre naturalmente ad alcuni accessori per la manutenzione ed il caricabatterie (che arriva con un adattatore per le prese italiane).
Iniziamo col dire che la costruzione è davvero convincente, realizzata con plastiche robuste e il peso spostato verso la parte alta del manico, così da ottenere una buona maneggevolezza. Volendo essere pignoli si possono notare degli accoppiamenti tra le plastiche non sempre precisissimi, anche se si evidenziano principalmente per la scelta del colore bianco. Il design è ben più gradevole di quello dei Dyson V, a mio modo di vedere, poiché risulta più sobrio e lineare. Certo non è un oggetto d'arredamento ma si mimetizza ovunque, a differenza dei prodotti Dyson con quei colori sgargianti e forme eccentriche.
Lo sportellino gommato sul retro del manico dà accesso alla porta di ricarica, nella zona frontale ci sono invece due pulsanti per controllare accensione/spegnimento e potenza di aspirazione. Quest'ultima ha tre differenti livelli con potenze da 80, 120 e 180W, oltre ad una modalità accelerazione che si può usare per pochi secondi quando si incontrano particelle più grandi o resistenti. Dall'app si può anche selezionare il valore predefinito all'accensione e controllare i tempi di utilizzo con le singole potenze e cumulativi.
Fa un certo effetto vedere le informazioni di stato di un aspirapolvere nello smartphone, principalmente perché si tratta di un modello manuale e non uno dei tanti Robot che oggi vanno di moda. Questi ultimi li conosco poco perché non si adattano bene alle mie esigenze, per questo ho preferito puntare al Roidmi. Il mio obiettivo era quello di riporre il Dyson e di utilizzarlo solo nei momenti di pulizia più profonda, lasciando allo Xiaomi l'attività spicciola del quotidiano: ora vi dico come è andata dopo due mesi di utilizzo.
Prima di tutto rispondo ad una domanda che io stesso mi sono fatto al momento dell'acquisto: perché non comprare direttamente il Dyson V8? Certo esiste anche il più costoso e completo V10, ma per le mie esigenze contavo di spendere decisamente meno e il V8 è più in linea con le specifiche del Roidmi. Per essere più specifici, parliamo per entrambi di un motore da 100.000rpm con un potere di aspirazione effettiva di 115W. Il modello di Xiaomi, però, è più leggero, ha un'autonomia superiore (circa 50min contro i 40 del V8) ed un tempo di ricarica dimezzato (2h e mezza partendo da 0%, mentre per il V8 ce ne vogliono 5 stando ai dati di cartellino).
Altre cose che mi hanno fatto propendere per il Roidmi sono state il suo minor costo e il fatto che avesse un'app companion e vari sensori per monitorare la batteria e l'uso. Queste ultime possono sembrare cose secondarie ma personalmente le trovo molto comode. Posso ad esempio controllare la carica residua anche mentre sono a letto la sera e, se necessario, metterlo in carica per averlo pronto al mattino.
All'interno del Roidmi ci sono quattro livelli di filtrazione delle particelle ed è tutto smontabile e lavabile facilmente. L'unico filtro che si usura è quello superiore, che però si può pulire con una spazzolina in dotazione per allungargli la vita. Ce ne sono due in dotazione ma io sto usando ancora il primo e dopo due mesi mi dice che è sano al 60%, quindi suppongo che possa durare parecchio. Comunque i pezzi di ricambio si trovano facilmente online e costano poco.
Un dettaglio che adoro di questo aspirapolvere è che rileva gli ambienti poco illuminati grazie ad un sensore ed accende una striscia LED frontale. Questo significa che quando si passa sotto i mobili o il letto, finalmente potremo vedere dove c'è polvere e pulire a fondo.
A proposito di questo, vorrei segnalare un ulteriore vantaggio dell'aspirapolvere di Xiaomi, che essendo coì sottile e snodato, si riesce a far passare anche negli spazi più stretti. Con i modelli Dyson, infatti, è praticamente impossibile infilare la scopa se non c'è un'altezza di almeno 30/40cm, specialmente se bisogna spingersi a fondo. Il Roidmi, invece, arriva quasi rasoterra senza sforzo e si maneggia con maggiore disinvoltura.
Tra le tante spazzole in dotazione se ne trova una adatta per i tappeti o la moquette mentre un'altra, che uso io, è più indicata per mattonelle o parquet. Grazie alla spinta di rotazione scorre via benissimo e non si rischia di rovinare il legno. La testa con spazzola stretta nasce invece per i materassi, per cui non si userà tutti i giorni, però è di grande comodità nelle pulizie più profonde, specie nei cambi stagione.
Xiaomi non ha pensato purtroppo ad una base di alloggiamento e ricarica, cosa che sarebbe utilissima per chi ha modo di riporlo in un luogo dove c'è anche una presa di corrente. C'è tuttavia un disco magnetico che si può fissare con il biadesivo o con due tasselli, che si può installare a parete ed appoggiarci l'aspirapolvere. Nel mio caso è risultata una soluzione più comoda, in quanto tengo il Roidmi all'interno di un armadio a muro in cui si trova una piccola lavanderia e dove non c'è una presa di corrente libera e raggiungibile facilmente (quella della lavatrice è dal lato opposto, bassa e già troppo sporgente data la presenza di un adattatore smart).
Non ho dedicato troppa attenzione ai dati tecnici del motore, ma vi posso dire una cosa: aspira benissimo. L'ho fatta usare in casa per alcuni giorni e dopo un mese è finita che ho dovuto portare il precedente Dyson col filo in garage, perché completamente inutilizzato. Di fronte ad un test diretto credo che quest'ultimo possa ancora sfoggiare dati migliori, ma l'aspirazione offerta dal Roidmi è molto buona e se proprio si trova qualcosa di più ostinato a venire su, basta attivare il turbo per qualche istante. E non parliamo della maggiore comodità: quello col filo era un bestione che ti passava la voglia di prendere e che dovevi trascinarti per tutta casa alla ricerca di una presa, mentre questo lo prendi con una mano e sei già pronto a fare pulizia. Un incentivo che ti spinge ad usarlo molto più spesso.
Con le varie prolunghe si arriva praticamente dappertutto e ce n'è una adatta ad ogni esigenza, grazie ad una dotazione che mi è parsa davvero completa e soddisfacente. Gli attacchi sono forse un po' duri ma quando i pezzi si agganciano non c'è alcun gioco e il tutto appare sempre molto robusto. Infine la rumorosità si avverte ma è più contenuta di quanto mi aspettassi.
Conclusione
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L'ultima volta che qualcuno ha bussato alla mia porta per vendermi un'aspirapolvere non mi ha fatto piacere, per cui non mi piace affatto l'idea di mettermi nella stessa posizione. Vi posso solo dire che la Xiaomi Roidmi è davvero molto valida ed ha convinto al 100% non solo me ma anche chi si occupa di pulizia in casa a tempo pieno. È gradevole, robusta e leggera, con un'ottima potenza d'aspirazione e tutti gli accessori che servono. Si ripulisce comodamente e le parti consumabili sono ridotte all'osso, durano tanto e costano poco. Non gli ho trovato aspetti negativi degni di nota, tranne forse il fatto che essendo a batteria si deve fare l'abitudine a ricaricarla per evitare che non sia disponibile quando serve. L'autonomia può aumentare se non la si usa al massimo e se si inserisce molto spesso il turbo dura meno, ma nell'uso misto fa oltre 30 minuti, che a noi bastano per una pulizia completa di una casa di circa 150mq. Il suo difetto principale è di non chiamarsi Dyson, marchio che ormai ha monopolizzato la scena con indubbi meriti ma che rischia di mettere in ombra ingiustamente l'ottimo Xiaomi Roidmi. Di base non costa neanche poco, alla fine la tecnologia che c'è si deve pur pagare, ma spesso va in offerta su GearBest a meno di 300€ e, in quelle occasioni, consiglio di non lasciarlo scappare. Nella colonnina dei contro non si può tuttavia non considerare il fatto che sia un prodotto non venduto ufficialmente sul territorio italiano ed è dunque lecito temere per il supporto in caso di problemi. Resta il fatto che va meglio di una Dyson V8 ed ha più funzioni ma si paga quasi 200€ in meno al netto delle saltuarie offerte.
PRO
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 Piccola e leggera, gradevole nel design
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 Buona capacità di carico e facile da smontare e pulire
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 Connessione via Bluetooth per monitoraggio attività e batteria
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 Dotazione molto completa di accessori
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 Il filtro dura parecchio e il ricambio costa poco
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 Maneggevole e sottile, si infila dappertutto
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 Luce LED che si attiva in automatico nelle zone buie
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 Ottima potenza di aspirazione
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 Quattro filtri di pulizia (solo uno è un consumabile)
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 Possibilità di uso a potenza contenuta per aumento autonomia
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 Rapporto qualità/prezzo soddisfacente
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 Più veloce delle concorrenti nel ricaricarsi
CONTRO
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 Non proprio economica
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 È lecito temere per la garanzia, visto che ufficialmente non è venduta in Italia
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 L'autonomia è nella media alta per la categoria ma potrebbe essere migliore
DA CONSIDERARE
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 Non è una Dyson
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aneddoticamagazinestuff · 8 years ago
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Accordi per l'ambiente o prese in giro?
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Accordi per l'ambiente o prese in giro?
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Paesi “ambientalisti”: il trucco c’è …e si vede
Nelle scorse settimane, gli USA sono saliti alla ribalta delle cronache ambientaliste. Prima la ratifica della COP21 mano nella mano con la Cina. Poi la sottoscrizione dell’accordo in Ruanda per la riduzione dei gas serra. Tutte iniziative che, al lettore o ascoltatore disattento, potrebbero far pensare ad un cambio di rotta delle politiche devastanti per l’ambiente che hanno caratterizzato i paesi nordamericani.
Ma se si guarda bene, ci si rende conto che niente è cambiato. Gli accordi di Parigi prevedono azioni per arginare l’innalzamento delle temperature a partire dal 2030. quelli sottoscritti in Ruanda, prevedono che gli USA scendano in campo non prima del 2019 (altri potranno farlo addirittura nel 2029, quando le misure promesse non serviranno più a molto). Ma anche se decideranno di agire per ridurre le emissioni di CO2, le politiche degli USA restano (per usare un eufemismo) poco chiare e trasparenti.
Il Clean Power Plan (CPP), che è alla base della strategia di lotta ai cambiamenti climatici avanzata dal presidente (uscente) Barack Obama, potrebbe non servire a molto. La legalità del CPP è stata contestata una coalizione di 28 Stati e decine di aziende e gruppi industriali e la vicenda è entrata nelle aule dei tribunali. Come se questo non bastasse, un folto gruppo di senatori di entrambi gli schieramenti ha avanzato la proposta bislacca (oltre che difficile da giustificare scientificamente), di escludere dal computo delle emissioni di gas serra prodotto dal Paese la CO2 emessa dalla combustione di biomasse per produrre finalizzata alla produzione di elettricità. La giustificazione addotta è che queste emissioni sarebbero riassorbite nel giro di 40 o 50 anni da nuovi alberi e nuove foreste piantate per sostituire quelle bruciate.
A promuovere questo stratagemma (che serve solo a ritardare le azioni sul rispetto degli accordi appena sottoscritti e ratificati) due senatori del Maine – Susan Collins, repubblicana, e Angus King, indipendente. Un simile stratagemma consentirebbe di ridurre “d’ufficio” le emissioni prodotte dal settore energetico e di innalzando di conseguenza il margine di emissioni consentite dagli altri settori.
Gli oppositori di questa misura sostengono che adottare questa politica ridurrebbe la spinta verso l’introduzione delle vere energie rinnovabili. Secondo le analisi del Partnership for Public Integrity basate sui dati della Public Enviromental Agency, l’Agenzia pubblica per l’ambiente, la generazione elettrica da biomassa sostituirebbe quella prodotta con il solare fotovoltaico di un 20 per cento.
I proponenti l’iniziativa non hanno pensato anche ai danni causati sulla gestione combinata del sistema idrico nazionale ed internazionale: le foreste svolgono un ruolo primario sulle riserve di acqua potabile (filtrando l’acqua, proteggendo il suolo e molto altro ancora). Disboscare tra 6 e 8 milioni di acri (cioè tra 2,43 e 3,23 milioni di ettari) di foresta potrebbe causare una accelerazione spaventosa dei danni alle riserve idriche del paese che in molti stati (come California e Colorado) già presentato criticità al limite della sopravvivenza.
C.Alessandro Mauceri
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levysoft · 5 years ago
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La sua università era stata chiusa a causa dell’epidemia di peste. Erano state adottate anche allora misure di distanziamento sociale per arginare il contagio. Siamo nella Londra del ‘600, lì Isaac Newton durante la quarantena elaborò alcune delle sue principali teorie tra cui quelle sulla gravità.
Londra, era la vigilia di Natale del 1664 quando una donna di nome Goodwoman Phillips venne trovata morta nel distretto di St. Giles-in-the-Fields. Ciò che il suo corpo rivelava non lasciava spazio a dubbi: era stata colpita dalla peste bubbonica. Entro il Natale successivo, l’agente patogeno che aveva ucciso Goodwoman Phillips avrebbe continuato a uccidere quasi 100.000 persone che vivevano a Londra e dintorni.
In 18 mesi, la Grande Peste di Londra, come fu chiamata l’epidemia, avrebbe ucciso un quarto della popolazione della città. Sia allora che adesso, il distanziamento sociale fu una risposta importante. I residenti che potevano permetterselo fuggirono in campagna. Tra le istituzioni chiuse in quel periodo vi fu anche l’Università di Cambridge, e tra quelli che rimasero a casa in auto-quarantena o auto-isolamento c’era uno studente di matematica di 23 anni di nome Isaac Newton.
Per il successivo anno e mezzo, Newton rimase nella fattoria della sua famiglia nel Lincolnshire, leggendo e studiando. Al riparo dalla peste, il giovane Isaac dedicò il tempo a pensare e iniziò ad elaborare quello che in seguito avrebbe descritto come il periodo più intellettualmente produttivo della sua vita e che avrebbe rivoluzionato il mondo della scienza, fino ai giorni nostri.
Durante la sua quarantena infatti egli scoprì il teorema binomiale, le Identità di Newton, il metodo di Newton, approssimò la serie armonica tramite i logaritmi e cominciò a sviluppare il calcolo infinitesimale. Ma non solo.
L’arcobaleno… di Newton
Un argomento a cui Newton era sempre stato interessato era la luce. Due anni prima, visitando la fiera annuale di Sturbridge vicino all’università, aveva acquistato un piccolo prisma di vetro. Era stato affascinato dal modo in cui esso sembrava cambiare la luce bianca in uno spettro di colori come gli arcobaleni. Nessuno capiva da dove venissero quei colori. Così Newton decise di usare la sua assenza forzata da Cambridge per cercare di risolvere il mistero. Mettendo il suo prisma in diverse posizioni mentre il sole entrava dalla sua finestra esposta a sud, osservò attentamente dove apparivano i colori sul muro della stanza. Dopo una serie di osservazioni e misurazioni dettagliate, capì che il prisma stava rifrangendo, cioè piegando, la luce del sole e nel processo rivelava i colori che la componevano. Di fatto aveva scoperto che la luce bianca è una miscela di tutti i colori dell’arcobaleno, ma che quei colori diventano visibili solo quando i raggi di luce vengono rifratti da diverse angolazioni.
Su questa scoperta si basa tutta l’ottica moderna, anche se sarebbero passati altri 7 anni prima che lo scienziato condividesse le sue scoperte e quasi 40 anni prima che le pubblicasse in un libro.
Il movimento e l’inerzia
Sempre durante la quarantena, Newton rivolse il suo interesse al movimento e all’inerzia concentrandosi su come misurare il cambiamento di velocità e di direzione di un oggetto in vol . Lanciando una freccia verso l’alto, essa poi rallenta gradualmente, poi cambia direzione e cade di nuovo. Ma cosa determina tali cambiamenti nella velocità e nella direzione? Un mistero fino ad allora rimasto irrisolto. A poco a poco elaborò le tre leggi essenziali che rendono comprensibile il movimento:
Il corpo a riposo rimarrà a riposo e un corpo in movimento rimarrà in movimento, a meno che non sia azionato da una forza esterna.
La forza che agisce su un oggetto è uguale alla massa di quell’oggetto per la sua accelerazione, o in notazione matematica, F = ma.
Per ogni azione, c’è una reazione uguale e contraria.
Le leggi di Newton gettarono le basi per la meccanica classica. In altre parole inventò una disciplina matematica completamente nuova, il cosiddetto “Metodo Fluxion “, anche se nel tempo sarebbe diventato noto come calcolo differenziale.
Dalla caduta della mela alla forza di gravità
Probabilmente questa è la scoperta più nota. Un giorno, nel suo giardino, Newton osservò una mela cadere dall’albero. Il giovane studente rifletté sulla forza che aveva trascinato il frutto a terra, una forza che sembrava operare anche a grandi distanze: una mela che cadeva dall’albero più alto che si potesse immaginare avrebbe continuato a colpire il suolo. Fino a che punto poteva arrivare questa forza? Fino alla luna? E allora perché essa non “cadeva” sulla terra, ma orbitava attorno ad essa? Tutti interrogativi rimasti senza risposta.
Ma durante la sua quarantena nel Lincolnshire Newton risolse anche quest’enigma e scoprì la legge di gravità: la stessa forza che attira a terra una mela tiene lontani i pianeti. Era questo il legame, la “catena” che collegava la luna alla terra e i pianeti al sole. La gravità non poteva essere vista o toccata, ma poteva essere testata con la matematica. Così fece Newton riempiendo i suoi fogli di calcoli complessi.
Un modo incredibilmente proficuo di trascorrere la quarantena…
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calabriawebtvcom · 5 years ago
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ARCH. MACRI': CONTRASTO AL COVID-19 E RILANCIO DELL'ECONOMIA.
Misure di contrasto alla diffusione del coronavirus, azioni per il rilancio sociale dell’economia. Nota del presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Catanzaro, Giuseppe Macrì “L’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19, ha messo in discussione i modelli organizzativi della sanità pubblica rispetto alle emergenze territoriali, evidenziando la necessità di un maggiore coordinamento del nostro sistema sociale. I fattori esterni, dovuti alla globalizzazione spinta, hanno causato incertezze sulla capacità dei governi nazionali di affrontare il fenomeno sanitario con efficacia e sicurezza lasciando alla libera determinazione locale il contrasto alla diffusione del coronavirus. Oggi rileviamo che è mancata una programmazione preventiva territoriale idonea a rispondere ai fenomeni globali che incidono sulla salute pubblica a livelli differenziati sui territori”. E’ quanto afferma il presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Catanzaro, Giuseppe Macrì. “Abbiamo sottovalutato il fenomeno sanitario globale, trovandoci impreparati a gestire le emergenze sanitarie con mezzi di contrasto efficaci, proporzionati al fenomeno. In questo contesto, le società organizzate e responsabili ci impongono di ripensare a nuovi modelli organizzativi del sociale, del lavoro e della salute pubblica per rispondere concretamente alle sfide che interesseranno in futuro i paesi del mondo al fine di limitare i danni sanitari ed economici che inevitabilmente potrebbero nuovamente abbattersi sul sistema sanitario. In questo contesto, vi è l’urgente necessità di rimettere in piedi il sistema economico come risposta organizzata in grado di recuperare il tessuto produttivo secondo nuovi schemi e nuove risorse che dovranno incidere sull’efficienza dei processi rispetto alla burocratizzazione dei procedimenti e l’inefficacia delle azioni – si legge ancora nella nota del presidente dell’Ordine degli architetti -. La nuova società, dovrà riorganizzarsi per competenze e per settori, in maniera da ottimizzare i risultati con il minimo sforzo, recuperando l’efficienza e la flessibilità delle professioni (tecniche ed umanistiche). Bisogna affidarsi al mondo professionale per l’individuazione di percorsi sicuri e organizzati con riguardo alla salute pubblica in cui il fattore burocratico venga azzerato a vantaggio dell’immediata risposta ai problemi. In sintesi, bisogna procedere alla riorganizzazione del lavoro attraverso la pianificazione delle attività produttive finalizzate al contrasto della diffusione del CODIV-19. Bisogna attivare le competenze dei liberi professionisti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro con particolare riguardo alle norme sanitarie di contrasto al CODIV-19 finalizzate all'immediata ripresa delle attività produttive. E’ necessario affiancare le imprese, gli artigiani e le attività economiche nella pianificazione del lavoro in tutti i settori produttivi con assistenti di produzione e coordinatori della sicurezza (già presenti in tutti i processi della sicurezza nei luoghi di lavoro: industria, artigianato, edilizia, agricoltura, logistica, trasporti), con oneri organizzativi a carico dell'INAIL. Risulta inoltre utile, al fine della certificazione dei processi, promuovere filiere del lavoro certificate anti COVID, demandando ai professionisti della sicurezza la certificazione delle filiere produttive. Inoltre, risulta urgente l’istituzione di un piano di sostegno per l’ammodernamento e/o la riconversione delle attività economiche in crisi, da attivare mediante contributi a fondo perduto finalizzati alla riorganizzazione delle attività produttive e all’innovazione del mercato del lavoro. Tale azione permetterebbe di rilanciare l’economia nei vari settori sostenendo la produzione industriale, l’edilizia, l’impiantistica, la logistica e l’artigianato, mentre l’agricoltura e il turismo fortemente integrati tra loro dovranno fare forza sulle filiere consolidate della qualità e delle eccellenze”. “BUROCRAZIA Ricostruire la fiducia su nuove premesse organizzative della società è un atto complesso ma perseguibile. Bisogna puntare su nuove regole condivise rinunciando alla burocrazia come mezzo di controllo e coercizione della libera iniziativa privata. In campo burocratico, bisogna passare dal sistema autorizzativo (luogo delle incertezze e indecisioni) al sistema dichiarativo di conformità, non impugnabile per fatti interpretativi degli uffici. Abrogare inoltre – scrive ancora Macrì - tutti i processi autorizzativi in materia edilizia (CILA - SCIA - PdC) , sostituibili con autocertificazione unica di procedibilità. Conferenza dei servizi autorizzativa unica semplificata da attivare via web entro 5 giorni con determina autorizzativa entro i successivi 5 giorni successivi. Eliminazione delle rigide destinazione d’uso degli immobili causa di un incontrollabile consumo di suolo a vantaggio di una maggiore flessibilità d’uso (temporanea e non) finalizzata ad una migliore utilizzazione del territorio e all’integrazione delle funzioni urbane. Regolarizzazione di lievi difformità edilizie e/o paesaggistiche contenute entro il limite del 20% del volume assentito o della superficie autorizzata non demolibili senza pregiudizio per la parte conforme, da ritenersi non incidenti sul carico urbanistico. Rilancio del piano casa regionale per consentire la rigenerazione urbana con nuovi standard qualitativi in grado di limitare il consumo di suolo e attivare risorse economiche tese ad una maggiore sostenibilità ambientale”. “Abolizione del DURC (documento unico di regolarità contributiva) in presenza di attività senza dipendenti. Pagamenti immediati dei crediti professionali con contestuale compensazione dei debiti contributivi a favore delle casse di previdenza nella misura massima del 30%. Pace fiscale e contributiva (compreso le Casse previdenziali private) mediante versamento del capitale imponibile, rateizzato in funzione del reddito. Accelerazione degli incarichi professionali e dei servizi d’ingegneria e architettura (SIA) mediante innalzamento della soglia di affidamento fiduciario da 40.000,00 a 80.000,00 mila euro senza necessità di verifica dei requisiti professionali. Sospensione del codice dei contratti pubblici – conclude il presidente Macrì -, causa dei ritardi prodotti nel processo di realizzazione delle opere, a vantaggio di procedure semplificate che possano garantire meno discrezionalità nella valutazione delle offerte, velocizzazione degli investimenti, certezza degli affidamenti ed efficacia dell’azione amministrativa. Orientare tutte le procedure per conseguire qualità del progetto e meno ribassi economici causa di scarsa qualità delle opere”. Read the full article
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Rassegna stampa - Agricola Internazionale
La distribuzione della Zeolite “Clinoptilolite” come ammendante nei vigneti non solo migliora la capacità di ritenzione idrica e di scambio cationico nei suoli, ma influenza positivamente anche gli indicatori della fertilità chimica e biochimica del suolo. I risultati ottenuti da questa sperimentazione, dove sono state impiegate dalle 5 alle 10 t ha-1 di Zeolite indicano: 1. Aumenti significativi dell’azoto in forma ammoniacale e di potassio (K2O). 2. Accelerazione del processo di mineralizzazione microbica della sostanza organica. 3. Maggiore disponibilità di nutrienti. Scopri di più --> http://bit.ly/2VxvUGv 9 ottobre 2019 Gli effetti della zeolite La distribuzione della Zeolite “Clinoptilolite” come ammendante nei vigneti non solo migliora la capacità di ritenzione idrica e di scambio cationico nei suoli, ma influenza positivamente anche gli indicatori della fertilità chimica e biochimica del suo... (Feed generated with FetchRSS)
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waitfordecode · 6 years ago
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"Proverò a spararmi virtualmente in testa, perché il cuore proprio non voglio fermarlo".
Immagina questo: pensa se esistesse una pistola così potente, che potrei sparare un proiettile perfettamente perpendicolare al terreno, e fargli superare le nuvole senza attrito. Alla fine della spinta verso l'alto rallenterebbe, fino ad iniziare la sua caduta, nel vuoto assoluto, senza avvertire alcun vento che ne cambi la traiettoria.
Il proiettile acquisirebbe accelerazione man mano, durante il suo ritorno verso suolo, fino a diventare rapido e infuocato come un piccolo meteorite che mi ripiomba in testa e mi trapassa dal cranio, scavando un tunnel nel mio corpo, fino a piantarsi nel terreno sotto i miei piedi. Lascerebbe un piccolo cratere all'interno del quale, guardando bene, ci sarebbe scritto il tuo nome, seguito dalle iniziali di quelle due o tre persone che, lo dico per il tuo bene, proprio non dovresti frequentare, ma che nonostante tutto continuano a rimanere lì dove sono.
Se tendessimo l'orecchio all'interno del buco, in profondità, sentiremmo risuonare una registrazione in vinile della colonna sonora di Requiem for a Dream, che probabilmente sono io in questo mese, che è un continuo pendolo che oscilla tra felicità estatica e lutto.
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