#GiuseppeMacrì
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calabriawebtvcom · 5 years ago
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CALABRIA: ABOLIRE IL NUMERO CHIUSO ALLE FACOLTA' MEDICINA E CHIRURGIA.
“Abolire il numero chiuso alle Facoltà di Medicina e Chirurgia”, la proposta di Ordine e Fondazione degli Architetti della provincia di Catanzaro “L'accesso a numero chiuso alle Facoltà di medicina e chirurgia ha dimostrato tutti i suoi limiti: medici di base sotto organico con sedi vacanti in molte comunità, medici insufficienti rispetto alle necessità, guardie mediche ridotte, sistema sanitario in crisi ed in affanno per arginare le conseguenze del Covid-19. In pratica, un sistema da ripensare e riorganizzare che porti a riequilibrare la domanda di sanità pubblica con l'accesso libero  alle professioni mediche, di cui il paese ha bisogno”. E’ quanto affermano il presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Catanzaro, Giuseppe Macrì, e il presidente della Fondazione Ordine Architetti Catanzaro, Eros Corapi. “La pianificazione degli accessi alle Facoltà di Medicina e Chirurgia basata su verifiche generiche a quiz, ha limitato le iscrizioni  rispetto alle necessità e alle legittime aspirazioni di molti studenti che si sono visti sbarrare la strada alle professioni mediche con una forte ed ingiustificata limitazione che oggi è messa in discussione dall’evidenza dei dati – affermano Macrì e Corapi -. Abbiamo affidato la verifica delle competenze di base ad un sistema che poggia esclusivamente su  questionari a risposta multipla, che di fatto, non va ad accertare l'effettivo grado di preparazione del candidato, ma si limita solamente a regolare numericamente le iscrizioni, con un sistema da slot machines che molte volte premia i più fortunati, non sempre i più preparati”. “Vanno da subito potenziate le strutture formative e potenziate le sedi universitarie di medicina e chirurgia, di modo che possano fare fronte alle maggiori esigenze del sistema sanitario emerse già da anni e sistematicamente ignorate. Potenziare la medicina territoriale – concludono Macrì e Corapi -  è una necessità che si concretizza anche con il libero accesso alle Facoltà di Medicina e Chirurgia, seguito da una formazione rigorosa basata sul merito,  con verifica delle competenze effettuata durante il corso degli studi e non come oggi avviene, limitando gli accessi prima di conoscere l’effettiva preparazione degli studenti”. Read the full article
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schiacciatadalmondo · 10 years ago
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Ma io mi chiedo, da tutta la vita, se prima di insultare una persona omosessuale vi ponete qualche domanda.Insomma, vi siete mai chiesti che cosa significa esserlo oggi? Ve lo spiego io.Ci si sveglia, nella più oscura delle tristezze, sapendo che non appena appoggi il piede sul pavimento gelido, devi saper resistere. Devi saper resistere e iniziare a pensare che non c’è niente che vada male in te. Devi considerare l’idea di non poter passeggiare senza l’ansia nello stomaco, devi considerare l’idea di non sapere se il tuo abbigliamento dia fastidio a qualcuno o anche solo una stretta di mano possa scatenare uragani. E allora lì cominci un po’ a rassegnarti. Cominci a pensare che il mondo non cambierà mai, neanche con la migliore intenzione di sempre.Ma continui a resistere, sperando che qualcuno ti salvi. Ma voi lo sapete che cosa si prova a non poter baciare qualcuno senza un po’ di malumore e d’ansia? Ma voi, diamine, sapete che cosa significa sentirsi piccoli quanto una formica e sentirsi dire la più vasta gamma di insulti, in un battito di ciglia? E così la gente muore.Muore perché non è abbastanza forte da sopportare tutto quanto. Muore perché delle volte, sembra quasi di essere più tranquilli. E altri soffrono. Soffrono per non aver potuto fare qualcosa, per non essere rimasti, per essere scappati, per aver lasciato che tutto accadesse.Vorrei che la gente pensasse.Pensasse a che cosa significa vivere così. Vivere adesso. Vivere e basta. Ma non parliamo di questo, non parliamo mai di questo perché non importa mai a nessuno. O se gli importa, è solo perché “l’amico gay non ti spezza mai il cuore” e nel frattempo gli spezzano le gambe.Perché?Perché fa la cosa più naturale del mondo.Ama. Ama senza pietà.
Giuseppe Macrì
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calabriawebtvcom · 5 years ago
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ARCH. MACRI': CONTRASTO AL COVID-19 E RILANCIO DELL'ECONOMIA.
Misure di contrasto alla diffusione del coronavirus, azioni per il rilancio sociale dell’economia. Nota del presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Catanzaro, Giuseppe Macrì “L’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19, ha messo in discussione i modelli organizzativi della sanità pubblica rispetto alle emergenze territoriali, evidenziando la necessità di un maggiore coordinamento del nostro sistema sociale. I fattori esterni, dovuti alla globalizzazione spinta, hanno causato incertezze sulla capacità dei governi nazionali di affrontare il fenomeno sanitario con efficacia e sicurezza lasciando alla libera determinazione locale il contrasto alla diffusione del coronavirus. Oggi rileviamo che è mancata una programmazione preventiva territoriale idonea a rispondere ai fenomeni globali che incidono sulla salute pubblica a livelli differenziati sui territori”. E’ quanto afferma il presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Catanzaro, Giuseppe Macrì. “Abbiamo sottovalutato il fenomeno sanitario globale, trovandoci impreparati a gestire le emergenze sanitarie con mezzi di contrasto efficaci, proporzionati al fenomeno. In questo contesto, le società organizzate e responsabili ci impongono di ripensare a nuovi modelli organizzativi del sociale, del lavoro e della salute pubblica per rispondere concretamente alle sfide che interesseranno in futuro i paesi del mondo al fine di limitare i danni sanitari ed economici che inevitabilmente potrebbero nuovamente abbattersi sul sistema sanitario. In questo contesto, vi è l’urgente necessità di rimettere in piedi il sistema economico come risposta organizzata in grado di recuperare il tessuto produttivo secondo nuovi schemi e nuove risorse che dovranno incidere sull’efficienza dei processi rispetto alla burocratizzazione dei procedimenti e l’inefficacia delle azioni – si legge ancora nella nota del presidente dell’Ordine degli architetti -. La nuova società, dovrà riorganizzarsi per competenze e per settori, in maniera da ottimizzare i risultati con il minimo sforzo, recuperando l’efficienza e la flessibilità delle professioni (tecniche ed umanistiche). Bisogna affidarsi al mondo professionale per l’individuazione di percorsi sicuri e organizzati con riguardo alla salute pubblica in cui il fattore burocratico venga azzerato a vantaggio dell’immediata risposta ai problemi. In sintesi, bisogna procedere alla riorganizzazione del lavoro attraverso la pianificazione delle attività produttive finalizzate al contrasto della diffusione del CODIV-19. Bisogna attivare le competenze dei liberi professionisti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro con particolare riguardo alle norme sanitarie di contrasto al CODIV-19 finalizzate all'immediata ripresa delle attività produttive. E’ necessario affiancare le imprese, gli artigiani e le attività economiche nella pianificazione del lavoro in tutti i settori produttivi con assistenti di produzione e coordinatori della sicurezza (già presenti in tutti i processi della sicurezza nei luoghi di lavoro: industria, artigianato, edilizia, agricoltura, logistica, trasporti), con oneri organizzativi a carico dell'INAIL. Risulta inoltre utile, al fine della certificazione dei processi, promuovere filiere del lavoro certificate anti COVID, demandando ai professionisti della sicurezza la certificazione delle filiere produttive. Inoltre, risulta urgente l’istituzione di un piano di sostegno per l’ammodernamento e/o la riconversione delle attività economiche in crisi, da attivare mediante contributi a fondo perduto finalizzati alla riorganizzazione delle attività produttive e all’innovazione del mercato del lavoro. Tale azione permetterebbe di rilanciare l’economia nei vari settori sostenendo la produzione industriale, l’edilizia, l’impiantistica, la logistica e l’artigianato, mentre l’agricoltura e il turismo fortemente integrati tra loro dovranno fare forza sulle filiere consolidate della qualità e delle eccellenze”. “BUROCRAZIA Ricostruire la fiducia su nuove premesse organizzative della società è un atto complesso ma perseguibile. Bisogna puntare su nuove regole condivise rinunciando alla burocrazia come mezzo di controllo e coercizione della libera iniziativa privata. In campo burocratico, bisogna passare dal sistema autorizzativo (luogo delle incertezze e indecisioni) al sistema dichiarativo di conformità, non impugnabile per fatti interpretativi degli uffici. Abrogare inoltre – scrive ancora Macrì - tutti i processi autorizzativi in materia edilizia (CILA - SCIA - PdC) , sostituibili con autocertificazione unica di procedibilità. Conferenza dei servizi autorizzativa unica semplificata da attivare via web entro 5 giorni con determina autorizzativa entro i successivi 5 giorni successivi. Eliminazione delle rigide destinazione d’uso degli immobili causa di un incontrollabile consumo di suolo a vantaggio di una maggiore flessibilità d’uso (temporanea e non) finalizzata ad una migliore utilizzazione del territorio e all’integrazione delle funzioni urbane. Regolarizzazione di lievi difformità edilizie e/o paesaggistiche contenute entro il limite del 20% del volume assentito o della superficie autorizzata non demolibili senza pregiudizio per la parte conforme, da ritenersi non incidenti sul carico urbanistico. Rilancio del piano casa regionale per consentire la rigenerazione urbana con nuovi standard qualitativi in grado di limitare il consumo di suolo e attivare risorse economiche tese ad una maggiore sostenibilità ambientale”. “Abolizione del DURC (documento unico di regolarità contributiva) in presenza di attività senza dipendenti. Pagamenti immediati dei crediti professionali con contestuale compensazione dei debiti contributivi a favore delle casse di previdenza nella misura massima del 30%. Pace fiscale e contributiva (compreso le Casse previdenziali private) mediante versamento del capitale imponibile, rateizzato in funzione del reddito. Accelerazione degli incarichi professionali e dei servizi d’ingegneria e architettura (SIA) mediante innalzamento della soglia di affidamento fiduciario da 40.000,00 a 80.000,00 mila euro senza necessità di verifica dei requisiti professionali. Sospensione del codice dei contratti pubblici – conclude il presidente Macrì -, causa dei ritardi prodotti nel processo di realizzazione delle opere, a vantaggio di procedure semplificate che possano garantire meno discrezionalità nella valutazione delle offerte, velocizzazione degli investimenti, certezza degli affidamenti ed efficacia dell’azione amministrativa. Orientare tutte le procedure per conseguire qualità del progetto e meno ribassi economici causa di scarsa qualità delle opere”. Read the full article
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