#fondi pubblici
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pier-carlo-universe · 21 days ago
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Negli ultimi tempi, i recenti fatti di cronaca accaduti in piazza Castello a Casale Monferrato hanno sollevato la necessità di un intervento di riqualificazione urbana, volto a rendere questo spazio più sicuro, accogliente e armonico con il contesto storico.
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lollyhabits · 11 months ago
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LA PRIMA FORMA DI RISPETTO E' CHIEDERE E NON IMPORRE.
E' importante partecipare ad un dibattito, quando i messaggi lanciati non si esplicano negli spazi privati domestici, ma pubblici, con i soldi di tutti i cittadini: soldi che nessuno ci ha mai chiesto di versare alle associazioni Pro-Vita. La prima forma di Rispetto è chiedere: chiedere il permesso, quando qualcosa non ti appartiene.
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montagne-paesi-news · 14 days ago
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ilfascinodelvago · 9 months ago
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L’Italia è quel paese dove i parlamentari si prestano a eventi benefici per raccogliere soldi dai privati per donarli a un ospedale a cui gli stessi parlamentari hanno tagliato i fondi (come a tutti gli altri ospedali pubblici) per comprare nuove armi.
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libero-de-mente · 7 days ago
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In Italia il costo del lavoro è altissimo, si calcola che sia due volte e più lo stipendio lordo. Questo significa che a ogni cifra lorda generata da un reddito di lavoro, al netto dei contributi che si versano, generalmente attraverso il proprio datore di lavoro, quello che incassa lo Stato è 2/3 della cifra. Al lavoratore rimane circa l'1/3.
Quando questo sistema di tassazione e/o accantonamenti fu concepito, che già allora a prima vista risultava iniquo, fu giustificato da alcuni servizi che lo Stato offriva senza chiedere ulteriori esborsi di denaro ai cittadini, tutti. Quindi questa iniquità, alla fine, permetteva di avere uno Stato che provvedeva a molti servizi essenziali per la popolazione in generale. Compresi i più deboli, quelli senza reddito, per dare una vita dignitosa a tutti. Cosa giusta.
Tra questi servizi gestiti dallo Stato c'erano: la sanità, l'istruzione, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, l'erogazione di energia elettrica e gas, la costruzione e la manutenzione di strade e autostrade e la fornitura di acqua. Tutti servizi pubblici. Però con il tempo sia in modo inesorabile, oltre che in maniera irreversibile, questi servizi pubblici hanno subito dei radicali cambiamenti. In sordina a volte, con la complicità della cecità collettiva altre.
Attualmente i servizi essenziali alla vita e al benessere dei cittadini sono mutati: la sanità per esempio, se non vuoi attendere tempi biblici per esami strumentali o visite specialistiche che, in alcuni casi, potrebbero fare la differenza sull'esito di una tua patologia, paghi e li fai da privato. Spesso utilizzando le stesse strutture mediche e gli stessi professionisti che con l'SSN vedresti col binocolo in futuro.
L'istruzione, servirebbe un post lungo solo per parlarne. Spesso la qualità e scadente, come ci sono delle eccellenze, ma queste differenze sono date unicamente dai docenti. Le scuole come strutture fanno fatica a reperire i fondi per essere all'avanguardia con le scuole private o quelle straniere. Se abbiamo delle eccellenze lo dobbiamo a docenti di cui poterci vantare, come spesso altri loro colleghi dovrebbero cambiare mestiere. E comunque i costi per far studiare i figli sono aumentati tantissimo.
La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, in larghissima maggioranza è ad appannaggio di aziende private. I cui servizi vanno pagati con integrazioni di tasse sui rifiuti. Essendo quindi privatizzato si paga anche questo servizio due volte.
La fornitura di energia elettrica e gas è ad appannaggio di aziende private, i costi mai come in questo periodo sono alle stelle. Però nelle trattenute sugli importi lordi degli stipendi, le quote di queste voci mica le hanno decurtate.
Le strade sono sempre più usurate dalla crescita delle auto e degli automezzi pesanti in circolazione, spesso mancano le risorse per intervenire e sistemarle. I parcheggi oramai sono quasi tutti a pagamento, spesso in mano ad aziende private che li gestiscono. Le Autostrade sono state privatizzate, concedendo la gestione a società private che traggono lucro spesso a fronte di minimi investimenti. Quello che accadde al ponte Morandi di Genova fu una chiara dimostrazione che questo sistema è poco conciliante, visto che in contrasto ci vanno la sicurezza degli automobilisti da una parte, i profitti e i dividendi delle Società a scopo di lucro che le gestiscono dall'altra. E i pedaggi sono aumentati a dismisura.
Per ora, solo per il momento, rimane esclusa da questa lista di pagamenti doppi l'acqua. Anche se tentativi di privatizzarla sono già in atto da tempo. Si dovranno creare fatti gravi per sviare l'attenzione della popolazione, per giustificare questo eventuale passaggio a una gestione privata, la sinergia di meccanismi atti a questa soluzione si troveranno. Presto anche un semplice bicchiere d'acqua preso dal rubinetto di casa costerà caro. Sempre che sia potabile.
Un'ultima considerazione. Si parla di stipendio lordo, sul quale si applicano tutte le ritenute, o trattenute, a norme di Leggi. Ma la base, intendo lo stipendio che rimane in mano ai lavoratori, nel frattempo che tutti i servizi sono rincarati, di quanto è aumentato? Le percentuali di crescita sono davvero basse e irrisorie, se confrontate con le percentuali degli aumenti.
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hopefulwizardcupcake · 26 days ago
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Apprendiamo grazie a Nicola Borzi e Thomas Mackinson per il Fatto Quotidiano che Ki Group Srl, società partecipata indirettamente dal famoso sempre più ministro Santanchè, non intende affatto rimborsare 2,7 milioni di prestito Covid ricevuti dallo stato in occasione della pandemia, perché in Italia, evidentemente, lo stato dà e deve dare, ai furbi, che poi si scagliano contro i percettori del reddito di cittadinanza, forse perché si fanno dare troppo poco rispetto a quanto dia a loro, furbi appunto.
Se nelle scorse settimane si era saputo che, per evitare il fallimento e l’accusa
di bancarotta per Daniela Santanchè, la sua disastrata ex società editoriale Visibilia ha chiesto lo sconto di un terzo
del debito col Fisco e la sua relativa rateizzazione in appena 10 anni - se il fisco lo facesse con tutti sai che pacchia... -, oggi emerge che appena il 12 maggio scorso un’altra società della
galassia Canio Mazzaro – Santanchè, Ki Group Srl, che si occupa di biologico, ha avanzato al Tribunale di Milano una proposta di concordato semplificato che, se accolta, farebbe carta straccia dei 2,7 milioni di contributi pubblici
ottenuti come prestito Covid da Invitalia, dunque dallo stato, sempre minuscolo, tramite il Fondo Patrimonio Pmi.
Soldi avuti da Ki Group per pagare durante la pandemia fornitori e dipendenti, su cui ora l’opposizione chiede conto alla senatrice di FdI.
Così si legge nel ricorso presentato al Tribunale civile di Milano. E se per Visibilia il benestare allo “sconto fiscale” lo deve dare l’Agenzia delle Entrate, che dipende dal Tesoro guidato da Giorgetti (condizione già di per sé politicamente imbarazzante), ora si raddoppia nella richiesta, senza evidentemente vergogna.
Non rimborsare il prestito ottenuto da Ki Group colpirebbe direttamente lo Stato, perché Invitalia è del ministero delle Imprese guidato da Adolfo Urso, collega di partito di Santanchè.
L’imbarazzo triplica poi se si considera la questione delicatissima, soprattutto penalmente, delle certificazioni sulla Cassa Covid di Visibilia Editore, quando la Santanchè ne deteneva il 48,6%. Vicenda al centro dell’ordine del giorno della deputata PD Gribaudo che ha mandato in tilt la maggioranza,
mostrando che la difesa del ministro non è poi così granitica tra i colleghi, soprattutto gli amici di Rampelli, che forse ricordano quanto lo stesso ministro Santanchè sia stato "ballerino" nel suo passato politico.
Ragion per cui il 5 luglio “Dani” riferirà sì in aula, ma senza contraddittorio, senza dover rispondere, ma soltanto asserendo. Magari a reti unificate, come nei migliori regimi....
Il ricorso con il piano di liquidazione dei creditori di Ki Group Srl deriva dallo stop alla procedura negoziata tentata
fino a marzo scorso che – si legge –
“non ha prodotto i risultati sperati”,
mentre il realizzo degli attivi indicati nel piano procede a rilento - chissà perché è sempre così quando si iscrivono come attivi crediti difficilmente esigibili -.
Insomma, i debiti restano.
Nel frattempo le procedure concorsuali sono sospese.
Ed ecco il nuovo tentativo di salvataggio, la proposta di concordato semplificato firmata dallo studio legale Lca di Milano che fa leva sul pagamento dei lavoratori
dell’azienda al 100%.
Il piano prevede che Bioera, altra società quotata del biologico che ha visto Santanchè consigliera sino a settembre
2021 con l’ex compagno Canio Giovanni Mazzaro (il cui figlio Michele Mario
Mazzaro è azionista indiretto di Ki Group Srl nonché creditore di Bioera) rilevi marchi, partecipazioni per 1,5 milioni più un immobile sotto ipoteca da 1,1 milioni a Perugia: in tutto dovrebbe iniettare in Ki Group Srl 2,9 milioni.
Con quei fondi Ki Srl avanza la sua proposta al Tribunale: il piano prevede il
soddisfacimento PARZIALE, nella misura del 28%, dei crediti bancari garantiti all’80% dallo stato, tramite il Medio Credito Centrale.
E i fondi pubblici per il Covid? Tranquilli, cari contribuenti, quelli non saranno affatto restituiti. Zero.
A pagina 21, infatti, così leggiamo: “Non è previsto alcun soddisfacimento per i
crediti postergati". Tale è da qualificarsi quello di Invitalia, relativamente al prestito obbligazionario ai sensi del decreto del ministro dell’Economia e
delle Finanze di concerto con il ministro dello Sviluppo economico per un importo complessivo di 2,7 milioni”.
Fondi ricevuti il 18 marzo 2021: all’epoca Ki Group Srl era partecipata al 5% da Immobiliare Dani Srl, società
amministrata e posseduta al 95% da Santanchè, che era anche presidente di
Bioera, azionista di controllo di Ki Group Holding.
Ora mi domando: nel nostro ordinamento sono fissate incompatibilità per un cittadino che abbia problemi di debiti con le amministrazioni pubbliche locali; se i debiti sono - attraverso società di cui sia amministratore oltre che azionista importante - con lo stato al contrario può diventare ministro?
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anchesetuttinoino · 5 months ago
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E niente, l’Anpi cerca pure il fascismo nei profili montani.
D’altronde, grazie ai fondi pubblici erogati dal ministero della Difesa come “associazione combattentistica”, i partigiani hanno molto tempo da perdere.
Via francesca totolo
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raffaeleitlodeo · 2 months ago
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Siamo alla mercé di un miliardario bancarottiero così stupidamente tirchio da avere utilizzato fondi pubblici per pagare una prestazione sessuale, anziché un rotolo di contanti come avrebbe fatto chiunque altro minimamente meno arrapato e appena un poco più sveglio, e voi credete davvero davvero davvero che questi qui abbiano un piano?!? Luther Smith, Facebook
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crazy-so-na-sega · 4 months ago
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Se vi dicessi che l’isteria climatica ha avuto inizio con la Thatcher, ci credereste?
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Al culmine del raffreddamento degli anni ’70 l’idea del riscaldamento globale provocato dall’uomo, sembravano assurde. Ma poi le temperature cominciarono a salire. E, soprattutto, i minatori inglesi entrarono in sciopero. Per Margareth Thatcher l’energia era un problema politico.
La crisi dei primi anni ’70 aveva gettato il mondo in una recessione, e i minatori avevano fatto cadere il governo conservatore Ted Heat. La Thatcher era determinata a far sì che ciò non le accadesse dicendo: “In questo paese è nata una minoranza rivoluzionaria organizzata, pronta a sfruttare questioni industriali ma con il vero scopo di abbattere l’ordine legale e il governo democraticamente eletto.” La politicizzazione della questione energetica iniziò in questo modo.
La Lady era molto intenzionata a promuovere l’energia nucleare prima che si ponesse la questione del riscaldamento globale, perché era preoccupata della sicurezza energetica e non si fidava del Medio Oriente e dei sindacati dei minatori. Quindi non si fidava del petrolio né del carbone. Quando uscì fuori il tema del riscaldamento globale, disse: “Bene, ecco un altro motivo per investire sul nucleare, che non ha emissioni di CO2” Poi andò alla Royal Society e disse agli scienziati: “noi vi diamo i soldi e voi dovete dimostrare questa roba” E le cose andarono in quel modo.
Nel momento in cui i politici mettono il proprio peso su qualcosa e vi legano il loro nome, cominciano ad arrivare i soldi. Così fu. E così ricerca, sviluppo, istituzioni cominciarono a spuntare fuori per studiare il clima ma, con particolare enfasi sul rapporto tra CO2 e temperatura. Su richiesta della Thatcher l’ufficio meteorologico inglese mise un’unità che studiava il clima per modelli che fornì le basi per un nuovo comitato internazionale, l’IPCC. Questo uscì con un primo rapporto che prevedeva disastri climatici a seguito del riscaldamento globale.
Il documento colpiva per due aspetti: 1) la semplicità e l’eloquenza del messaggio 2) il totale disprezzo di tutta la scienza climatica fino ad allora. Il Sole, che era stato oggetto di un grande incontro pochi mesi prima alla Royal Society, veniva completamente trascurato. Ma l’enfasi sulla CO2 prodotta dall’uomo come possibile problema ambientale non piaceva solo alla Thatcher. Era qualcosa che attraeva molto gli ambientalisti di allora, quello che predicava il ritorno a un mondo passato senza auto e macchinari.
Costoro se ne innamorarono perché per loro la CO2 era il simbolo dell’industrializzazione e della crescita economica. E nel movimento ambientalista ci sono forze che sono semplicemente contro la crescita economica. Lo spostamento come tema centrale verso il clima, del movimento ambientalista, avvenne per due motivi diversi: verso la metà degli anni ’80 la maggioranza delle persone era ormai d’accordo con tutte le cose che il movimento proponeva. In questo modo era difficile essere ancora provocatori.
L’unico modo per rimanere anti-establishment era quello di adottare posizioni sempre più estreme. L’altra ragione per cui emerse l’estremismo ambientalista, fu a causa del crollo del muro di Berlino, e molti pacifisti e attivisti politici si spostarono nel movimento ambientalista portando con sé le ideo neo-marxiste. Impararono ad usare il linguaggio verde in modo molto intelligente per portare avanti la loro agenda che, in effetti, aveva più a che fare con l’anticapitalismo piuttosto che con l’ecologia e la scienza.
La sinistra fu piuttosto disorientata dal fallimento del comunismo reale ma rimase anti-capitalista e dovette cercare nuove guide. All’inizio degli anni ’90 il riscaldamenti globale causato dall’uomo, era diventato una campagna politica a tutto spiano, che attraeva l’attenzione dei media e, di conseguenza fondi pubblici. Fu una alleanza stupefacente tra la Thatcher a destra e gli ambientalisti anti-capitalisti a sinistra.
Ma è così che si realizzò questa incredibile spinta verso la follia dell’allarmismo climatico.
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Il thread è tratto da una seri di interviste a scienziati e giornalisti tra cui: Richard Lindzen John Christie Phillip Stott Nigel Calder Patrick Moore
-Critica Climatica Alias Fortunato Nardelli
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blogitalianissimo · 1 year ago
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Riguardo l'ask sul Ponte sullo Stretto e i turisti, hai ragionissima però visto che si è citato il Veneto voglio fare una precisazione: che il turismo porti automaticamente allo sviluppo del territorio è una grossa stronz*ta.
vengo da Belluno e lì turisti in effetti sì, portano soldi, ma la regione investe quasi solo in infrastrutture turistiche di massa, mica per i locali. Perché sistemare scuole o ampliare l'offerta di trasporti pubblici quando invece si può investire in piste da bob, skilift e neve finta? Il treno ha un percorso limitatissimo ormai da anni, il sistema bus è al collasso, se sei pendolare da altri stati o regioni è un'incubo tornare a casa con i mezzi. Abiti in un paesino e ti serve il bus per andare al liceo? Tanti auguri. Però le seconde case e strutture di lusso aumentano. Turismo sostenibile non ne parliamo, non porta guadagni immediati per cui fondi praticamente zero.
Quindi no, non sanno gestire le risorse turistiche in un'area in mano alla Lega da anni, figuriamoci cosa vogliono fare del Mezzogiorno.
Insomma in poche parole mi stai dicendo che il turismo così di massa ti aiuta solo a diventare disneyland ma non fa assolutamente niente per i cittadini? Bella merda
E se il Veneto è messo così, una delle regione più avanzate da questo punto di vista, ciao proprio
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b0ringasfuck · 1 month ago
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Casa di Riposo di Casale Monferrato: preoccupazioni e criticità nella gestione
Le dimissioni anticipate della dott.ssa Alessandra Balestriero dalla presidenza della Casa di Riposo di Casale Monferrato hanno sollevato interrogativi e preoccupazioni sulla gestione della struttura
Le dimissioni anticipate della dott.ssa Alessandra Balestriero dalla presidenza della Casa di Riposo di Casale Monferrato hanno sollevato interrogativi e preoccupazioni sulla gestione della struttura. L’addio, avvenuto con due anni di anticipo rispetto alla scadenza del mandato, è stato minimizzato dal Sindaco Federico Riboldi con dichiarazioni di circostanza, giustificando l’evento come un…
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lollyhabits · 10 months ago
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𝐔𝐧 𝐮𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚 (𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞), 𝐞 𝐩𝐮𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐢𝐝𝐨𝐧𝐞𝐨 𝐚 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐟𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 ✓
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E' talmente un modello di felicità la famiglia conservatrice, che il tasso di separazioni e divorzi è aumentato in numero esponenziale; pure gli stessi politici conservatori - conservatori solo a parole! - sono separati, divorziati, o, come Meloni, non scelgono nemmeno di sposarsi - ma, nonostante l'insuccesso conclamato del modello familiare conservatore, sono state costituite associazioni, come i Pro-Vita, per imporre agli altri, qualcosa che è decaduto da decenni.
Perché? Mera speculazione sulla moralità arcaica (vigente solo nei più anziani, ancorati al passato, per strappare voti), business sulla carità (chiedono donazioni), distrazione di fondi pubblici (senza chiedere il parere dei cittadini lavoratori e pensionati, i Pro-Vita ricevono finanziamenti pubblici in qualità di Onlus - niente, di fatto, di onesto, pertanto.
Sottolineo la definizione "famiglia conservatrice", e non eterosessuale, perché famiglia conservatrice non è sinonimo di famiglia eterosessuale: esistono, infatti, famiglie dove i genitori, seppur eterosessuali, sono progressisti - tipo coloro che non battezzano i figli.
Ampliare i diritti, riconoscendo anche le famiglie non eterosessuali, permette comunque a chi è conservatore di formarsi la sua famiglia disfunzionale, dove i figli non sono persone, ma oggetti di arredamento familiare, messi al mondo non per amore, ma per motivi morali.
Non siamo ancora arrivati ad una società civile, dove prima di fare un figlio devi essere sottoposto - come accade a chi adotta - ad un controllo psicologico, atto a verificare se sei davvero un adulto risolto, pronto a fare da tutore ad un minore; solo quel tipo di sana evoluzione sociale metterebbe a rischio la lobby conservatrice.
Pertanto, purtroppo, l'estensione dei diritti anche a chi oggi viene diffamato e molestato dai conservatori, non avrà dirette conseguenze sui conservatori: ci saranno ancora figli che verranno cresciuti da famiglie conservatrici con la stessa empatia di una statua di gesso; si formeranno ancora, comunque, famiglie conservatrici, perché alcuni conservatori non sono in grado di realizzare quelle che sono le attuali conseguenze della loro ottusità: l'essere allontanati dai figli stessi, una volta divenuti genitori anziani; l'essere lasciati a vivere da soli, anche se malati, o rinchiusi in ospizi, seppur ancora autosufficienti: questi sono i "grandi successi" delle famiglie conservatrici, i cui disvalori e incoerenze sono oramai sotto gli occhi di tutti.
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abr · 1 year ago
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Questi risultati - sostengono gli analisti - sono legati ai forti tagli alla spesa pubblica attuati da quando Milei è entrato in carica lo scorso 10 dicembre, con un piano fiscale shock che ieri si è concretizzato nell’eliminazione per decreto dei fondi fiduciari pubblici.
Il risultato fiscale di gennaio è stato celebrato sui social dal capo dello Stato con lo slogan “Deficit zero non si negozia”.
Tipo buon padre di famiglia che dica, non si spende più di quanto si guadagni.
Surplus finanziario senza alzare le entrate pubbliche (=tasse e distorsione di mercato)ma solo tagliando le spese statali ?! Omioddio ma allora ...
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curiositasmundi · 28 days ago
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Elena Basile
[...]
Cerchiamo al netto della propaganda di soffermarci sui dati. L’Ucraina è un Paese fallito che sopravvive grazie a fondi statunitensi ed europei. Non è una democrazia a meno che i vari editorialisti della stampa più letta non vogliano affermare che essa si concretizzi nell’abolizione dei partiti e della libertà di culto, nella legge marziale e nel posporre le elezioni presidenziali sine die. In tre anni di guerra ha perso territori, una generazione di ucraini e sei milioni di abitanti. I ragazzi si rompono le ossa pur di non andare al fronte. La resistenza ucraina è un mito passato sponsorizzato da una classe nazionalista e neonazista al potere di cui Zelensky è ostaggio.
Gli Stati Uniti hanno problemi economici notevoli che l’ingente piano di aiuti pubblici di Biden non ha risolto: il debito è al 136% del PIL, crescono inflazione, sacche di povertà e emarginati (come i migranti), tra crisi industriale, perdita di infrastrutture a pezzi e di competitività. Due dati per comprendere il declino americano: la mortalità infantile che ha indici non comparabili a quella europea o di Cina e Russia; il numero di ingegneri che si laureano è inferiore a quello russo.
Se vi fosse una razionalità politica Kiev dovrebbe cercare di porre fine al più presto alla guerra dalla cui continuazione ha solo da perdere: territori, uomini, risorse. La classe al potere invece ha solo da guadagnare dalla continuazione del conflitto. Nazionalisti, neonazisti e Zelensky alle prossime elezioni presidenziali saranno cacciati a pedate dal popolo sofferente ucraino.
[...]
Trump è stato eletto con fondi dei sionisti evangelici, grazie al supporto della finanza dei petroliferi e da un pezzo di mondo delle start up. Protegge il trash bianco della rust belt penalizzato dalla crisi industriale. Comprende che gli Stati Uniti hanno bisogno di un cambiamento di rotta: diminuire il debito che finanzia guerre e armamenti, pacificare il fronte europeo e concentrarsi sul contenimento della Cina, stringere accordi economici capestro con i vicini e nell’artico per modificare il declino del Paese. Si tratta di una strategia discutibile soprattutto per la parte relativa alle tariffe imposte agli alleati, ma che ha una sua comprensibile razionalità.
Abbiamo visto come la classe dirigente in Ucraina, contro gli interessi del suo popolo, abbia bisogno della continuazione del conflitto per restare al potere.
Bisognerebbe ora domandarsi quali siano gli interessi dei popoli europei. Il nuovo debito per una difesa che alimenti la continuazione del conflitto comprando armi statunitensi non è un obiettivo del ceto medio e della classe lavoratrice. La crisi economica, la Germania in recessione, l’inflazione crescente, la crisi energetica con le bollette alle stelle sono strettamente legati al conflitto ucraino. Paghiamo il gas statunitense quattro volte più di quello che ci forniva la Russia.
Dal punto di vista geopolitico la crisi dell’euro-atlantismo causata dall’opposizione UE alla linea dettata da Washington è contraria ai pilastri che hanno retto la politica europea dal dopoguerra a oggi.
Perché dunque le classi dirigenti europee hanno una postura così inusuale di contestazione del potere presidenziale statunitense, l’unico legittimato da una architettura istituzionale trasparente?
Guardiamo ai profitti della borsa e alle imprese delle armi. Vi sembra che abbiano sofferto in questi tre anni di guerra? Controllate i profitti in ascesa.
[...]
Continuando il nostro ragionamento, le lobby finanziarie e delle armi guadagnano dalla guerra a prescindere dai suoi scopi strategici. Tutti sanno che l’Ucraina sta perdendo, ma un conflitto può essere redditizio anche se si perde. Pensate a Kabul. Dopo decenni di occupazione abbiamo lasciato i Talebani al potere. Il nostro scopo non era la democrazia, ma la guerra e l’occupazione in sé. La tattica prevale sulla strategia.
Le élite europee che sono genuflesse a Washington contro gli interessi europei (ricordatevi di Scholz che accetta il sabotaggio dei propri gasdotti senza proferire parola), élite abituate a servire di improvviso sembrano alzare la testa, mostrando un coraggio inusitato fino a sfidare Washington. Una trasformazione antropologica? Un’illuminazione sulla via di Damasco? Credo che l’improvviso coraggio delle classi dominanti europee e di Zelensky sia dovuto alle direttive del mostro, al partito della guerra.
Il deep State contro cui la nuova cupola trumpiana sembra voler combattere è un potere radicato nelle burocrazie, nell’intelligence, nelle lobby delle armi e della finanza in Europa.
Sabotare la pace e tifare per il conflitto fine a se stesso, sulla pelle degli ucraini e degli europei, per mesi, per un anno ancora, per due, è l’alto obiettivo di poteri senza scrupoli, di cui politici insignificanti, quali ad esempio Calenda e Renzi, sono le grottesche e forse inconsapevoli marionette.
Via
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sinnettini · 29 days ago
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ogni volta che penso al mausoleo per rodolfo graziani che ancora oggi, cazzo ancora oggi, 2025, più di un decennio dopo che è stato vergognosamente eretto, è lì in piedi ad affile, mi sale una rabbia. la cosa divertente (cioè imbarazzante e infuriante) è che in italia esisterebbe il reato di apologia del fascismo. e non so cosa ci sia di più apologia del fascismo di un monumento che celebra il più spietato rappresentante ed esecutore del colonialismo italiano durante il ventennio fascista. monumento realizzato, tra l'altro, coi fondi pubblici. eppure la cassazione ha annullato le condanne al sindaco e agli assessori di affile perché a quanto pare non basta esaltare un gerarca fascista con un sacrario tutto dedicato a lui per poter dire che è apologia del fascismo. ma d'altra parte spesso non basta fare il saluto romano per beccarsi una condanna per questo reato. d'altra parte esiste casapound. ecc. ecc.
#la motivazione dell'annullamento della precedente condanna è che non c'era dietro alla creazione di questo mausoleo l'intento di#riformare il partito fascista#mi chiedo se nel periodo in cui casapound è stato un vero e proprio partito politico candidato alle elezioni nessuno avrebbe potuto far#qualcosa per evitare che. you know. un partito neofascista si candidasse alle elezioni#direi che quelli di casapound ne hanno fatte di cose per poter essere condannati per apologia del fascismo#difatti perlomeno a bari so che gli avevano chiuso la sede. poi non saprei se in qualche modo l'abbiano ristabilita#sta di fatto che casapound esiste come movimento politico ed è esistito come partito politico e non riesco a capacitarmi di come la loro#stessa esistenza sia permessa. sono ESATTAMENTE quello che il reato di apologia del fascismo dovrebbe essere stato istituito per evitare#io vi giuro. vi giuro. odio questo paese così tanto certe volte. spesso in realtà#ogni tot mi vado a cercare info aggiornate su quel cazzo di sacrario di merda sperando che mi sia sfuggito che l'hanno abbattuto#o almeno che qualcuno l'abbia distrutto in maniera non autorizzata#e ogni volta rimango lì con l'amaro in bocca perché è ancora lì in piedi#per me veramente quel mausoleo è il triste vergognoso simbolo di tutto quello che non va in italia#e ovviamente non è l'unico ma è uno di quelli che mi colpisce di più e fa più rabbia#a milano abbiamo la statua a montanelli che by the way che io sappia è un po' che non viene imbrattata we should do something about that#nico rambles
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