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Beni Confiscati in Piemonte: Sostenere i Piccoli Comuni per Facilitare i Percorsi di Riutilizzo Sociale
La Regione Piemonte e il Consiglio Regionale si impegnano per migliorare il riutilizzo sociale dei beni confiscati, puntando sul sostegno ai piccoli comuni
La Regione Piemonte e il Consiglio Regionale si impegnano per migliorare il riutilizzo sociale dei beni confiscati, puntando sul sostegno ai piccoli comuni. Il riutilizzo sociale dei beni confiscati in Piemonte rappresenta una sfida significativa, soprattutto nei piccoli comuni, dove le risorse limitate e la complessità burocratica ostacolano spesso l’attuazione di progetti di recupero e…
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LA PRIMA FORMA DI RISPETTO E' CHIEDERE E NON IMPORRE.
E' importante partecipare ad un dibattito, quando i messaggi lanciati non si esplicano negli spazi privati domestici, ma pubblici, con i soldi di tutti i cittadini: soldi che nessuno ci ha mai chiesto di versare alle associazioni Pro-Vita. La prima forma di Rispetto è chiedere: chiedere il permesso, quando qualcosa non ti appartiene.
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L’Italia è quel paese dove i parlamentari si prestano a eventi benefici per raccogliere soldi dai privati per donarli a un ospedale a cui gli stessi parlamentari hanno tagliato i fondi (come a tutti gli altri ospedali pubblici) per comprare nuove armi.
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E niente, l’Anpi cerca pure il fascismo nei profili montani.
D’altronde, grazie ai fondi pubblici erogati dal ministero della Difesa come “associazione combattentistica”, i partigiani hanno molto tempo da perdere.
Via francesca totolo
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Riguardo l'ask sul Ponte sullo Stretto e i turisti, hai ragionissima però visto che si è citato il Veneto voglio fare una precisazione: che il turismo porti automaticamente allo sviluppo del territorio è una grossa stronz*ta.
vengo da Belluno e lì turisti in effetti sì, portano soldi, ma la regione investe quasi solo in infrastrutture turistiche di massa, mica per i locali. Perché sistemare scuole o ampliare l'offerta di trasporti pubblici quando invece si può investire in piste da bob, skilift e neve finta? Il treno ha un percorso limitatissimo ormai da anni, il sistema bus è al collasso, se sei pendolare da altri stati o regioni è un'incubo tornare a casa con i mezzi. Abiti in un paesino e ti serve il bus per andare al liceo? Tanti auguri. Però le seconde case e strutture di lusso aumentano. Turismo sostenibile non ne parliamo, non porta guadagni immediati per cui fondi praticamente zero.
Quindi no, non sanno gestire le risorse turistiche in un'area in mano alla Lega da anni, figuriamoci cosa vogliono fare del Mezzogiorno.
Insomma in poche parole mi stai dicendo che il turismo così di massa ti aiuta solo a diventare disneyland ma non fa assolutamente niente per i cittadini? Bella merda
E se il Veneto è messo così, una delle regione più avanzate da questo punto di vista, ciao proprio
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Gianluca Cicinelli
Il governo di Giorgia Meloni, fatto più grave che sia una donna a prendere questa decisione, sta introducendo politiche per permettere alle organizzazioni anti-aborto di accedere liberamente ai consultori, con finanziamenti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), riducendo di conseguenza le risorse disponibili per la sanità pubblica.
Una misura specifica è stata adottata attraverso un emendamento proposto dal deputato Lorenzo Malagola di Fratelli d’Italia, già passato in commissione Bilancio della Camera, che modifica l’articolo 44 del disegno di legge del Piano riguardante la sanità.
L’emendamento, come riportato dal Quotidiano Sanità, autorizza le regioni a destinare i fondi del Pnrr per la salute a sostenere i servizi nei consultori che possono includere, senza oneri aggiuntivi per le finanze pubbliche, l’apporto di enti del terzo settore con esperienza nel supporto alla maternità.
Questo emendamento in realtà è superfluo, poiché la legge 194/78 già permette ai consultori di collaborare con volontari come assistenza per le maternità difficili, il suo scopo reale è quindi quello di fornire sostegni finanziari pubblici ad associazioni vicine al governo e palesemente contrarie all’aborto. Un attacco senza precedenti alla legge 194.
Organizzazioni come la “Pro vita e famiglia” promuovono proposte di legge come quella di costringere le donne a sentire il battito cardiaco e vedere un’ecografia del feto prima di un aborto. Le forze che sostengono il governo in alcune regioni hanno già dispiegato tutta la loro ideologia anti abortista. Per esempio in Piemonte, dove il “Movimento per la vita” ha ricevuto l’autorizzazione per gestire uno spazio di ascolto fetale negli ospedali.
I consultori offrono già supporto a chi sceglie di proseguire una gravidanza, semmai sono fortemente limitati nei fondi e nel personale. In Italia l’accesso all’aborto è tra i più bassi al mondo mentre l’obiezione di coscienza degli anti abortisti è altissima e diviene spesso un ostacolo al lavoro dei consultori.
Il becero cinismo del governo Meloni non fa che aggravare il dolore e lo stress psicologico delle donne che cercano aiuto nei consultori. Iniziative come quella di costringere una donna ad ascoltare il battito cardiaco del feto non servono a far cambiare idea alle donne ma a colpevolizzarle, manipolando il senso di colpa.
Le donne del centrodestra non hanno niente da dire sull’argomento? Quando in Italia l’aborto era reato le donne delle classi più agiate superavano l’ostacoio andando ad abortire in Svizzera o in strutture compiacenti. Erano le donne dei ceti medi e bassi a dover ricorrere a strumenti, come le “mammane”, che spesso provocavano la loro morte. Difficile credere che tutte le elettrici del centrodestra siano ricche e favorevoli a questa ulteriore restrizione dei diritti delle donne che riguarda anche loro.
Ormai non è più questione politica ma etica. Un’involuzione che non riguarda soltanto le scelte in economia o in politica estera, discutibili ma legittime. Quando un governo politico si assume la responsabilità di diventare “governo etico”, obbligando a un’unica morale i suoi cittadini e violando i diritti civili e umani, va verso la strada intrapresa decenni fa da altri governi, rappresentati senza vergogna dal simbolo della fiamma nel logo del partito che esprime il presidente del consiglio.
Il professor Luciano Canfora è stato querelato da Giorgia Meloni esattamente per aver posto in rilievo questa comunanza ideologica con un passato totalitario di governi “etici”, che, al di là della parola usata per descriverla, nella sostanza pone esattamente il problema etico che molti italiani e italiane iniziano ad avere con questo governo.
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Questi risultati - sostengono gli analisti - sono legati ai forti tagli alla spesa pubblica attuati da quando Milei è entrato in carica lo scorso 10 dicembre, con un piano fiscale shock che ieri si è concretizzato nell’eliminazione per decreto dei fondi fiduciari pubblici.
Il risultato fiscale di gennaio è stato celebrato sui social dal capo dello Stato con lo slogan “Deficit zero non si negozia”.
Tipo buon padre di famiglia che dica, non si spende più di quanto si guadagni.
Surplus finanziario senza alzare le entrate pubbliche (=tasse e distorsione di mercato)ma solo tagliando le spese statali ?! Omioddio ma allora ...
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«l'aggiornamento degli archivi catastali che dovrà includere le proprietà ad oggi non censite e valori catastali rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale, a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici».
Se non fossi ideologicamente contrario a tutti gli aumenti di tasse sarei al 100% d'accordo perchè:
Il bonus 110% ha tolto soldi ai poveri per darli ai ricchi, già fare il contrario è inaccettabile figuratevi questo.
Chi si è fidato dello Stato giustamente deve prendersela nel cuculo, così impara. In questo senso una maxi-patrimoniale mirata, sempre al cuculo, sarebbe ancora meglio.
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Da diversi anni nella politica dei paesi europei succede questo: governano le dx e ci troviamo politiche di abbassamento delle tasse per chi ha di piu', piu' liberta' per le imprese, piu' fondi pubblici per le imprese per sostenere aperture di nuovi siti produttivi, assunzioni sempre piu' precarie e meno servizi pubblici. Dopo un periodo di tempo, quelle politiche iniziano a mostrare la corda perche' gli incassi delle tasse si dimezzano, i debiti pubblici aumentano e cresce il malessere dei ceti medio-bassi che si ritrovano senza aver beneficiato di grandi vantaggi economici e con servizi pubblici dimezzati. Che fare? Fare riforme dove quel Paese viene chiamato a uno sforzo economico per salvarlo dal fallimento. Le dx non ne avrebbero la forza perche' avrebbero manifestazioni e rivolte sociali che metterebbero quei Paesi in ginocchio. Cosi si va ad elezioni e vince la sx . E che succede da qualche anno a questa parte? Si chiamano quelli privilegiati dal precedente governo di dx a ripianare i debiti, riducendo i loro guadagni con regole diverse e aumento di tasse per dare piu servizi pubblici a chi non se li puo' pagare facendo una seria politica ridistributiva? Ma no! Macche'! Si schierano i sindacati per placare i possibili malumori dei lavoratori, si da voce a parole d'ordine che non esistono piu' da anni e si evoca lo spauracchio del fascismo. Poi, opla'... si aumenta di qualche annetto l'eta' per andare in pensione, si limitano i rinnovi contrattuali dei lavoratori ( tenuti a freno dai sindacati) e si tagliano ancor di piu' i servizi pubblici chiamandoli "riordino" o "razionalizzazione". Insomma, i ricchi, sia che governi la dx o la sx non hanno mai problemi di nessun genere mentre i ceti medio-bassi sono chiamati sempre a pagare il conto. Vedasi la Francia di Macron , l'Italia di Gentiloni, Letta o Draghi, la Grecia di Sipras o la Spagna di Sancez o la Germania di Scholz. I ricchi sempre piu' ricchi e tutti gli altri sempre a "sopravvivere o precipitare nella poverta'". Poi uno si chiede perche' la gente non va piu' a votare..che vadano tutti a quel paese!
@ilpianistasultetto
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Sono passata da essere "figlia di ricchi" all'altra sponda, per Etica: a difendere, legalmente, il lavoro subordinato, vivendolo.
Posso dire, con cognizione di causa, che, in un Paese come il nostro, dove negli ultimi decenni politiche sbagliate - sia di destra che di finta sinistra - hanno permesso e continuano a permettere lo sfruttamento di manovalanza di ogni genere, dal cittadino italiano a quello immigrato: no: nascere ricchi non è una competenza e no: fare impresa non è una competenza.
Di tutte le imprese che ho gestito, io, altrui, non c'era mai nulla "al suo posto": dagli incassi in nero, ai pagamenti dipendenti in parte in nero; dagli appalti pubblici truccati, dalle mazzette...persino sui rimborsi chilometrici dei mezzi aziendali o sui pasti c'è ampio spazio per evadere e gonfiare i conti; il tutto, senza contare, i tipi di contratti infami, a chiamata, o la mancata Sicurezza dei Lavoratori applicata, nonostante le aziende incassino fondi europei.
Truffe, ovunque.
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L’AUSTRALIA NON SOSTERRÀ PIÙ I COMBUSTIBILI FOSSILI
Durante i negoziati sul clima COP28, l’Australia ha annunciato l’adesione al Patto di Glasgow e la contestuale decisione di non finanziare più progetti internazionali su petrolio, gas e carbone.
L’accordo tra governi e agenzie finanziarie pubbliche, come le banche di sviluppo e le agenzie di credito all’esportazione, è stato uno dei traguardi raggiunti dalla COP26 del 2021 per porre fine a tutti i nuovi finanziamenti pubblici per progetti continuativi legati ai combustibili fossili ed è il più grande patto mondiale sul sostengo pubblico internazionale alla transizione energetica pulita. Con questa adesione, l’Australia cessa i finanziamenti per progetti di combustibili fossili che producono emissioni e renderà più semplice finanziare progetti di energia rinnovabile che riducono l’impatto sul clima. Alcuni tra i principali Paesi industrializzati al mondo e tra i primi inquinatori, come Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia (in totale 34 nazioni e cinque banche pubbliche internazionali), hanno assunto questo impegno dal 2021.
Nell’ambito del piano net zero 2050 dell’Agenzia internazionale per l’energia, non ci sono oggi nuovi progetti su petrolio, gas naturale o carbone oltre a quelli già approvati prima del 2021. Il Patto di Glasgow per limitare l’aumento della temperatura media globale, rende effettivo il coinvolgimento delle istituzioni finanziarie, in modo da permettere il finanziamento delle ingenti cifre necessarie per costruire infrastrutture a basse emissioni di carbonio e resilienti al clima, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito che più ne hanno bisogno. Togliere finanziamenti ai combustibili fossili permetterà che i fondi possano essere reimpiegati nell’energia pulita.
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Fonte: Minister for Climate change and Energy; UN Climate change conference UK 2021; foto di Cindy Shebley
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Dissesto Idrogeologico: Gava Annuncia 87 Milioni di Euro per il PiemonteFinanziamenti per la Sicurezza del Territorio e la Prevenzione dei Rischi Idrogeologici
Il viceministro all'Ambiente e alla Sicurezza Energetica, Vannia Gava, ha annunciato l'arrivo di quasi 87 milioni di euro destinati alla lotta contro il dissesto idrogeologico in Piemonte
Il viceministro all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica, Vannia Gava, ha annunciato l’arrivo di quasi 87 milioni di euro destinati alla lotta contro il dissesto idrogeologico in Piemonte. I fondi, inseriti in un programma nazionale per il 2024, mirano a superare l’approccio emergenziale, investendo nella messa in sicurezza preventiva e strutturale dei territori a rischio. Questi interventi si…
#Frane#accelerazione spesa#Alessandria#Alluvioni#Asti#Decreto-Legge Ambiente#difesa del suolo#Dissesto idrogeologico#emergenza idrogeologica#Finanziamenti#Fiume Tanaro#fiume Toce#fondi pubblici#gestione emergenze#Infrastrutture#Interventi strutturali#messa in sicurezza#Mirabella Monferrato#mitigazione rischi#Moncalieri#Pallanzeno#Piemonte#Presidenti di Regione#Prevenzione#programmazione 2024#Protezione civile#rafforzamento poteri#resilienza territoriale#rio Campostrina#rio Garavalde
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𝐔𝐧 𝐮𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚 (𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞), 𝐞 𝐩𝐮𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐢𝐝𝐨𝐧𝐞𝐨 𝐚 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐟𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 ✓
E' talmente un modello di felicità la famiglia conservatrice, che il tasso di separazioni e divorzi è aumentato in numero esponenziale; pure gli stessi politici conservatori - conservatori solo a parole! - sono separati, divorziati, o, come Meloni, non scelgono nemmeno di sposarsi - ma, nonostante l'insuccesso conclamato del modello familiare conservatore, sono state costituite associazioni, come i Pro-Vita, per imporre agli altri, qualcosa che è decaduto da decenni.
Perché? Mera speculazione sulla moralità arcaica (vigente solo nei più anziani, ancorati al passato, per strappare voti), business sulla carità (chiedono donazioni), distrazione di fondi pubblici (senza chiedere il parere dei cittadini lavoratori e pensionati, i Pro-Vita ricevono finanziamenti pubblici in qualità di Onlus - niente, di fatto, di onesto, pertanto.
Sottolineo la definizione "famiglia conservatrice", e non eterosessuale, perché famiglia conservatrice non è sinonimo di famiglia eterosessuale: esistono, infatti, famiglie dove i genitori, seppur eterosessuali, sono progressisti - tipo coloro che non battezzano i figli.
Ampliare i diritti, riconoscendo anche le famiglie non eterosessuali, permette comunque a chi è conservatore di formarsi la sua famiglia disfunzionale, dove i figli non sono persone, ma oggetti di arredamento familiare, messi al mondo non per amore, ma per motivi morali.
Non siamo ancora arrivati ad una società civile, dove prima di fare un figlio devi essere sottoposto - come accade a chi adotta - ad un controllo psicologico, atto a verificare se sei davvero un adulto risolto, pronto a fare da tutore ad un minore; solo quel tipo di sana evoluzione sociale metterebbe a rischio la lobby conservatrice.
Pertanto, purtroppo, l'estensione dei diritti anche a chi oggi viene diffamato e molestato dai conservatori, non avrà dirette conseguenze sui conservatori: ci saranno ancora figli che verranno cresciuti da famiglie conservatrici con la stessa empatia di una statua di gesso; si formeranno ancora, comunque, famiglie conservatrici, perché alcuni conservatori non sono in grado di realizzare quelle che sono le attuali conseguenze della loro ottusità: l'essere allontanati dai figli stessi, una volta divenuti genitori anziani; l'essere lasciati a vivere da soli, anche se malati, o rinchiusi in ospizi, seppur ancora autosufficienti: questi sono i "grandi successi" delle famiglie conservatrici, i cui disvalori e incoerenze sono oramai sotto gli occhi di tutti.
#business sulla carità#speculazione#famiglia conservatrice#conservatore#conservatori#distrazione di fondi pubblici#separazione#divorzio#ipocrisia#realismo#La News di oggi
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Walter Albini
Il talento, lo stilista
Daniela Degl'Innocenti, Enrica Morini
Skira, Milano 2024, 288 pagine, 22x28cm
euro 45,00
Mostra Prato Museo Tessuto 23 marzo - 22 settembre 2024
Audace, geniale e rivoluzionario, Walter Albini è colui che ha creato il total look e ha intuito la forza (anche economica) dell’unire la creatività all’industria tessile. Walter Albini. Il talento, lo stilista è frutto di un intenso lavoro di studio e ricerca condotto dal Museo del Tessuto di Prato sull’intera vicenda professionale di Albini, assoluto protagonista della moda italiana tra la fine degli anni sessanta e i primi ottanta del Novecento. L’attività di ricerca che sta alla base del progetto nasce in seguito a una cospicua donazione che il Museo ha ricevuto a più riprese tra il 2014 e il 2016: un ricco fondo di bijou, bozzetti, disegni, fotografie, documenti, libri, appartenuti proprio a Walter Albini, che documentano la grande capacità creativa e progettuale di questo straordinario creatore di moda, dal periodo giovanile (1959) fino alla sua scomparsa (1983).
Questo fondo archivistico, finora del tutto inedito, testimonia puntualmente il percorso professionale di Albini: la prima attività come illustratore di riviste di moda, i lavori per Krizia, Baldini e per i brand che hanno sfilato in Sala Bianca a Firenze, fino alla creazione del proprio marchio e oltre. Alla ricognizione complessiva dei materiali confluiti nelle collezioni del Museo si è affiancata la ricerca presso altri corposi fondi e archivi, sia pubblici che privati, tra i quali spicca quello del Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma e l’Archivio storico Camera Nazionale della Moda Italiana conservato presso l’Università Bocconi. Questo puntuale lavoro di studio ha portato a una rilettura complessiva dell’intero percorso professionale di Albini e ha delineato un ritratto molto più preciso e in molti casi sconosciuto dello stilista.
04/05/24
#Walter Albini#fashion exhibition catalogue#Museo Tessuto Prato 2024#Krizia#Baldini#moda fine anni 60 primi 80#italian fashion#fashion books#fashionbooksmilano
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🇺🇦 “Salvare l'Ucraina”
In Ucraina hanno iniziato a raccogliere soldi per uccidere Donald Trump.
I residenti di Poltava hanno deciso di fare un passo disperato posizionando barattoli per la raccolta fondi nei luoghi pubblici.
OVVERO (1): se Trump non gli manda altri soldi ed armi, VA UCCISO.
OVVERO (2): noi tiriamo la cinghia ed inviamo soldi ed armi a questi figli di puttana fuori de coccia.
OVVERO (3): non lo posso dire perchè mi arrestano. (omissis, ma c'entrano la Meloni, Crosetto, Draghi, Mattarella....)
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Nel 2014 il re di Spagna Juan Carlos I de Borbón abdicó al trono perché la sua immagine era stata danneggiata da una serie di scandali familiari.
La sua secondogenita e suo genero furono coinvolti in uno scandalo per una ong che si era intascata milioni di euro di fondi pubblici e privati. Soldi raccolti per beneficenza.
In più, nel 2012, in piena crisi economica, aveva partecipato a una battuta di caccia all'elefante in Botswana, dove pare fosse accompagnato da un'amante.
Storie di Spagna che mi vengono in mente in questi giorni di pandori rosa, ministre indagate per falsi in bilancio, deputati con e senza pistola che inneggiano al nazifascismo e cognati lobbisti coinvolti in scandali per appalti milionari.
Ma qua non abdica mai nessuno.
((( parola di aitan )))
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