#Bilancio comunale
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Casa di Riposo di Casale Monferrato: preoccupazioni e criticità nella gestione
Le dimissioni anticipate della dott.ssa Alessandra Balestriero dalla presidenza della Casa di Riposo di Casale Monferrato hanno sollevato interrogativi e preoccupazioni sulla gestione della struttura
Le dimissioni anticipate della dott.ssa Alessandra Balestriero dalla presidenza della Casa di Riposo di Casale Monferrato hanno sollevato interrogativi e preoccupazioni sulla gestione della struttura. L’addio, avvenuto con due anni di anticipo rispetto alla scadenza del mandato, è stato minimizzato dal Sindaco Federico Riboldi con dichiarazioni di circostanza, giustificando l’evento come un…
#Alessandra Balestriero#Alessandria today#amministrazione pubblica#anziani non autosufficienti#ASL Via Palestro#assistenza agli anziani#Bilancio comunale#Casa di Riposo Casale Monferrato#case di riposo in Piemonte#crisi finanziaria#critiche politiche#Dibattito pubblico#dimissioni presidente#equità sociale#fondi pubblici#futuro dei servizi assistenziali#gestione risorse comunali#gestione strutture pubbliche#Google News#infrastrutture sanitarie#Investimenti comunali#italianewsmedia.com#Partito Democratico Casale Monferrato#patrimonio cittadino#PD Casale#Pier Carlo Lava#politiche locali.#politiche per gli anziani#Politiche sociali#problematiche sanitarie
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Ceccano, altri 100 mila euro per il manto erboso del campo sportivo
E’ stata pubblicata all’albo la delibera con cui Palazzo Antonelli ha integrato il contributo regionale di 450 mila euro con altri 100 mila del bilancio municipale, per il rifacimento del manto erboso del campo sportivo Dante Popolla, intitolato al giovane ceccanese, morto il 24 maggio del 1941 nell’affondamento del piroscafo Conte Rosso. I lavori per il rifacimento del manto erboso con la posa…
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Come si arriva alla realizzazione di un parco eolico?
Se pensate che sia una festa ecologica, un progetto che mira a migliorare la vita delle persone e salvare il pianeta, seguite come operano in Francia per edificare queste cattedrali eoliche.
L’operazione è il risultato di una impensabile alleanza tra accaniti ambientalisti e affaristi dell’energia eolica.
Uno di questi, fondatore di Valorem, Jean Ives Grandidier dice: “Deve essere un grande affare perché questi progetti sono ad alta intensità di capitale.
L’investimento iniziale è davvero significativo. Ma non deve essere solo una storia di soldi. E’ inoltre necessario che questi progetti abbiano i colori e i valori dell’ecologia”.
I promotori sono molto furbi. Prima di tutto, si deve sapere che agiscono di nascosto. L’intero inganno è non apparire.
Si inizia contattando un sindaco, non il consiglio comunale, il sindaco soltanto, mettendo davanti l’impatto finanziario per il comune.
La presentazione non è fatta dicendo: “le sto dando la possibilità di combattere il cambiamento climatico”.
Il discorso è più prosaico: “Ecco quello che vi farà fare i soldi a voi comune e poi ai privati che accettano di affittarci il terreno“. Ecco come funziona.
Siamo quasi a 10.000 euro di reddito all’anno per pala eolica. Ci sono anche tutti i contratti per il passaggio dei cavi e l’indennità di vicinato (cioè a dire che alcuni creeranno fastidi ai loro vicini che saranno perciò indennizzati per questo).
Tutto scritto.
Coloro che sono interessati all’ecologia non sanno nemmeno che il progetto esiste.
Hanno sentito parlare di un progetto vago o qualcosa del genere. Poi all’improvviso scoprono l’orrore.
“Ehi, ma non è un piccolo mulino!” mettono pale eoliche a 700 metri da casa che, nel migliore dei casi sono alte 150 m, e nel peggiore 245 m.
Una volta capito l’inganno, è troppo tardi. Tornare indietro non si può. L’imprenditore sa che guadagnerà decine di milioni di euro e anche di più, perciò se un gruppo di privati ha intenzione di bloccarlo deve fare i conti con ruppi finanziari giganteschi.
Si stima che il 70% dei progetti sono contestati. Cioè in 7 casi su 10 le persone sono motivate per raccogliere per rivolgersi al tribunale amministrativo per impugnare il progetto. Ma l’iter può andare avanti per 15 anni. Nessuno ha la forza per arrivare in fondo.
Se il pubblico è invitato a partecipare al finanziamento delle pale eoliche sarà più facile assicurare l’accettazione. Il problema è che le persone che investono, investiranno qualche decina o centinaio di euro sui milioni rappresentati nel parco eolico.
Saranno noccioline, non rappresenteranno niente e non avranno nessuna influenza sulle decisioni che verranno prese. Un agricoltore locale commenta amaramente :“Uccidono la campagna, martirizzano la gente e fanno perdere valore ai terreni”
E i politici che fanno?
Il ministro della transizione ecologica francese Barbara Pompili dice:” Il vento fornisce il 7% del nostro consumo elettrico e col solare, lo scorso anno, l’energia eolica ha evitato l’emissione di 22 milioni di ton di CO2. (un’inezia rispetto ai 36 miliardi nel mondo!)
Forte di questo bilancio e dell’82% dei francesi che hanno opinione favorevole lo ripeto davanti a voi, ai rappresentanti della nazione: sì questa tecnologia senza emissioni di CO2 è parte integrante della soluzione. Sì ne abbiamo bisogno ancora di più”.
Ne dobbiamo avere di più.
Certo. Gli affari sono affari!
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Grande, grandissimo il Boss che ha scaldato il cuore di quanti hanno assistito al concerto di Ferrara anche se spiace non aver sentito da lui, che tante parole ha dedicato a emarginati e sfollati, un saluto a coloro che, nelle stesse ore e a pochi chilometri, erano intenti a cercare i dispersi e a spalare fango e detriti.
Increduli, forse, nel vedere le immagini di mezzi e tecnici della Protezione Civile impegnati al Parco Urbano mentre i loro colleghi di Friuli e Trentino scendevano verso le aree flagellate dall’alluvione. Bravi, bravissimi gli organizzatori che hanno permesso di godere di uno spettacolo unico, nonostante le condizioni proibitive che hanno accompagnato l’allestimento, e ancora intenti a spellarsi le mani e darsi pacche sulle spalle.
Bravi, bravissimi soprattutto i ferraresi che, il 18 maggio, si sono letteralmente fatti da parte per permettere afflusso e deflusso dei partecipanti. Non avrebbero potuto, del resto, fare altrimenti data l’ampiezza della zona rossa preclusa ai mezzi e a piedi.
Bravissimi i ferraresi anche perché saranno loro a pagare le spese sostenute dall’Amministrazione per uno spettacolo che ha fruttato profitto per pochi. Costi di vigilanza di forze pubbliche e private, costi di personale medico e, mi risulta, un reparto dell’ospedale di Cona a disposizione perché, per una notte, la popolazione della città era incrementata di un terzo, e costi di logistica quali assistenza e supporto all’organizzazione, ospitalità della crew (presso il Golf Club?), posa della segnaletica, allestimento parcheggi e quant’altro necessario alla realizzazione, in sicurezza, di un evento che, date le condizioni meteo, ha richiesto sforzi moltiplicati.
Non ultimi i costi di ripristino del Parco Urbano la cui fruizione è stata a lungo negata ai ferraresi e ancora per quanto, date le pietose condizioni del manto? A riguardo auspico si tacciano gli amministratori per lasciare la parola ai tecnici dell’Ufficio verde al fine di capire le reali condizioni di struttura e manto e, soprattutto, come, con quali costi e quando riportarlo al “pristino stato”.
E’ già programmata la riqualificazione, leggo, dunque è stata già fatta la gara per assegnare i lavori? Ancora una volta abbiamo messo a disposizione di pochi, e per il profitto di pochissimi, un bene della comunità che un’amministrazione sensibile ed oculata dovrebbe preservare, soprattutto in un momento di crisi economica e climatica come quello che stiamo vivendo e le cui evidenze sono tutte sotto i nostri occhi.
In proposito, è stata calcolata l’impronta ecologica della grandiosa operazione? Se sì, quanti alberi metterà a dimora il Comune per compensare le emissioni prodotte? Per sapere se e quanto i ferraresi dovranno pagare è necessaria un’operazione di trasparenza che richiede l’intervento di chi ha agevole “accesso documentale” a provvedimenti e preventivi approvati dall’Amministrazione comunale e anche dal Teatro Comunale – il cui bilancio dovremo eventualmente ripianare – per coprire costi, temo, non a carico dell’organizzatore e se, nel caso, sono state fatte gare per l’acquisizione di beni e servizi.
Leggo che il signor Trotta, pare lungamente corteggiato da qualche assessore per portare il Boss a Ferrara, ha dichiarato che valuterà, caso per caso, i rimborsi da riconoscere a chi non è riuscito a raggiungere Ferrara causa alluvione. Se è vero questo impegno, invito il signor Trotta a fare uno sforzo e considerare il rimborso anche ai ferraresi che, per solidarietà, il 18 maggio 2023 hanno scelto di raggiungere amici e parenti alluvionati per dare aiuto e conforto.
Sarebbe un segnale, seppur tardivo, di sensibilità e senso civico nei confronti di chi l’ha ospitato al pari di devolvere parte dell’incasso all’emergenza alluvione. Auspico che, spenti i riflettori, inizi una approfondita e consapevole valutazione di costi e benefici del concerto del Boss perché, nel caso i primi risultassero eccessivi, Ferrara non debba essere costretta, in futuro, a pagare per garantire il profitto di pochi, mettendo a rischio anche i propri servizi essenziali, per eventi che sono troppo grandi per Lei.
Già evidentemente il Boss e il Sig. Trotta non sanno cosa sia l'umanità, il rispetto davanti a certe tragedie. Posso solo dire mi fate schifo.
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Avviso esplorativo di manifestazione d’interesse
[[{“value”:” Affidamento dei lavori di n. 9 progetti di manutenzione stradale finanziati con fondi del bilancio comunale Avviso esplorativo di manifestazione d’interesse per l’individuazione degli Operatori Economici da invitare tramite procedure negoziate senza pubblicazione di bando di gara, ai sensi dell’art.50, co. 1 lett. c) e d) del D. Lgs. n. 36/2023, per l’affidamento dei lavori di…
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Secondo l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale, Atac dovrebbe essere finanziata interamente dal comune di Roma. Una considerazione messa nero su bianco nell’ultima relazione annuale sulla qualità della vita 2024. L’agenzia ha poi lanciato un allarme: con l’attuale sistema contrattuale si rende necessaria “una riflessione sulla sostenibilità economica” di Atac nel medio e lungo periodo. Come funziona il contratto tra Roma Capitale ed Atac Tra Atac e Comune di Roma i rapporti economici sono regolati con un contratto “net cost”. Il servizio svolto dalla municipalizzata dei trasporti viene pagato per il 65% da Roma Capitale. Il resto, invece, dovrebbe arrivare dagli incassi della bigliettazione. Condizionale d’obbligo perché, come vedremo più avanti, Atac nel 2023 si è fermata al 25%. Anche nei periodi pre pandemia al massimo si era arrivati al 32%. Secondo l’Acos servirebbe pensare ad un contratto “gross cost” come quello in vigore tra Comune di Milano e Atm. Vale a dire che l’amministrazione comunale paga il 100% del servizio, che è quindi completamente a suo carico. Questo significa, in pratica, che l’azienda di trasporto meneghina non corre rischi industriali. Il Comune, invece, recupera parte della spesa con la vendita dei biglietti e gli abbonamenti. Quanto guadagna Atac con i biglietti Le normative nazionali impongono ai “contratti di servizio pubblico” di dimostrare l’equilibrio finanziario per i servizi svolti. Per quelli “net cost”, come nel caso di Atac, i ricavi da traffico dovrebbero coprire almeno il 35% dei costi operativi. Questo, come si vede dalla tabella di seguito, non avviene. Anche prima della pandemia si arrivava al massimo a un 32% di copertura: il covid ha peggiorato poi tutto. Nel 2023, come si legge nel bilancio di Atac, il valore delle vendite dei titoli di viaggio del sistema integrato Metrebus è risultato pari a euro 326.478.106 (iva inclusa) ancora inferiore del 17,3% a quello del 2019 (euro 394.790.790). Nel 2022 lo stesso valore era stato di euro 297.816.222 (iva inclusa), inferiore a quello del 2019 del 24,6%. La quota di ricavo di competenza di ATAC, quella a conto economico, nel 2023 è stata pari a euro 214.993.453, inferiore di circa del 21,2% a quella rilevata nel 2019 (euro 272.853.770). Nel 2022 i ricavi spettanti ad ATAC sono stati pari a euro 189.774.292 inferiori a quelli del 2019 del 30,4%. Roma come Milano L’Acos, nella sua relazione, ha quindi evidenziato come l’obiettivo del 35% non sia mai stato raggiunto. Durante la pandemia, questo “rapporto è crollato e attualmente non è stato ancora recuperato, sia per i lavori di manutenzione avviati nell’ultimo biennio sugli asset fondamentali della rete, sia per la messa a sistema dello smart working quale modalità consolidata di lavoro che riduce inevitabilmente gli spostamenti anche su mezzo pubblico”. Quindi, secondo l’agenzia la soluzione sarebbe fare come Milano: mettere a carico del Comune l’intera gestione di Atac e recuperare poi i soldi con i ricavi da traffico. Questo perché, scrive ancora l’Acos, “l’evidente impossibilità di raggiungere l’obiettivo minimo del 35% nel breve/medio periodo rende necessaria una riflessione sulla sostenibilità economica dell’attuale struttura contrattuale di tipo net cost”. Un pericolo reale nonostante le spese complessive per la produzione di Atac siano diminuite dai 992,2 €mln del 2022 a 947,7 del 2023 (-4,4%)” grazie all’efficientamento dei costi del personale e alla riduzione delle spese legate alla fornitura dell’energia elettrica”. Per come sono impostati attualmente i rapporti tra Roma e Atac, infatti, le perdite tariffarie del servizio pesano sui bilanci dell’azienda. Questo, in futuro, potrebbe tradursi in una riduzione dei servizi di trasporto. Acos ha voluto ricordare, quindi, come Atm Milano goda di un “contratto in ‘gross cost’, mediante il quale il Comune assume su di sé i rischi commerciali, proteggendo così la propria società e l’integrità del servizio”. Un’idea simile era stata già avanzata, mesi fa, dall’associazione TuTrap che suggeriva proprio quanto oggi mette nero su bianco Acos. Roma dovrebbe caricare su di sé l’intero costo di gestione del servizio di trasporto pubblico, recuperando poi parte della spesa grazie agli incassi della bigliettazione. Read the full article
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“Tante parole, poi l'amore” di Giulio Perrone presentato nella Biblioteca di Sacrofano “Al Tempo Ritrovato E’ stato presentato sabato 22 febb... #altemporitrovato #bibliotecacomunale #giulioperrone #katianani #libreriapiantaparole #madiamauro #sacrofano #sem #semclassic #stefaniaculla #susannagulinucci https://agrpress.it/tante-parole-poi-lamore-di-giulio-perrone-presentato-nella-biblioteca-di-sacrofano-al-tempo-ritrovato/?feed_id=9668&_unique_id=67bc0aa59a758
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Questo pomeriggio si riunisce il Consiglio comunale di Sassari
Sassari. Il Consiglio comunale è convocato per questo pomeriggio (giovedì 13 febbraio) alle 16, a Palazzo Ducale, per trattare i seguenti argomenti all’ordine del giorno: Surrogazione del consigliere Marco Dettori con il Signor Francesco Pipia e convalida dell’elezione di quest’ultimo; Variazione al bilancio di previsione 2025/2027 – Applicazione avanzo accantonato incentivi – Allegato 7; Nomina…
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La Trippa
Storia e curiosità sulla Trippa
Quando parliamo di Trippa ci riferiamo, insieme alle altre frattaglie come la coratella, la pajata, la coda, al quinto quarto del bovino, ovvero la parte meno pregiata dell’animale.
Il quinto quarto era l’unica parte che in passato restava alle famiglie povere dopo aver destinato i quarti migliori del bovino ai nobili. La trippa si ricava dalla pancia, costituita dai tre prestomaci del bovino. Contiene solo il 4 per cento di grassi e 17 per cento di proteine. Deve essere cucinata con cura, valorizzata con ingredienti freschi e aromatici. Molte regioni italiane hanno la propria tradizionale ricetta della trippa che diventa protagonista di piatti prelibati.
Un tempo la Trippa , come tanti altri commestibili, si vendeva a Roma per le strade. Vedere l’ onnipresente Bartolomeo Pinelli, ma sentire pure il poeta Giggi Zanazzo.
Gli antichi Tripparoli, scriveva, “con il loro schifo, in testa pieno di trippe, zampi, pezzi di testa di vitella e di vaccina, e d’ altro”, se ne andavano di casa in casa, lanciando il loro richiamo: “Trippa, pieducci, e tutto er grugnaccio!”.
Tanto grande era la diffusione e la familiarità di questo genere di vasto consumo, che il Belli ci aveva imbastito sopra una specie di metafora del mondo.
Er monno è una trippetta, e l’omo è un gatto che je tocca aspetta la su porzione
Anche se “trippetta”, in particolare, indicava appunto la trippa per gatti.
I Tripparoli, inoltre tennero sempre a diversificarsi dai Macellai. Avevano bottega propria, infatti, per l’esclusivo commercio e vendita della Trippa. Con risultati, spesso, non proriamente igienici e beneodoranti, come si legge in un aspra protesta del 1860.
Quanto alle ricette, sembrano marciare su canoni costanti, ed avere in gran parte preciso carattere romano. Ne fa fede anche la “trippa di manzo alla romana” che ritroviamo nell’opera Apicio Moderno di Francesco Leonardi, che era stato cuoco di Sua Maestà Caterina II Imperatrice di tutte le Russie. Un’ opera la cui seconda edizione, veniva stampata dopo solo nove anni dalla prima a Roma nel 1797.
A Roma, anticamente la trippa si mangiava durante il pranzo del sabato, tanto che ancora oggi nelle trattorie si può leggere Sabato Trippa.
Fino agli inizi del ‘900 la trippa è stata un piatto prezioso per i romani, il principale apporto proteico dei loro pasti a un costo molto contenuto. Era il piatto più nobile che i romani potessero mangiare, visto che era costituito dalle frattaglie (le interiora) e dagli avanzi dell’animale come piedi, orecchie e muso. Ne facevano largo uso soprattutto i lavoratori del Mattatoio, che integravano il magro stipendio con i rimasugli dei tagli più pregiati.
Oggi la trippa alla romana è un caposaldo della tradizione gastronomica capitolina e non può prescindere dalla passata di pomodoro, dalla mentuccia fresca e una generosa spolverizzata di pecorino romano grattugiato. Molti i personaggi noti che l’hanno celebrata, apprezzata e amata, su tutti la carismatica sora Lella mai dimenticata da chi scrive.
La curiosità sul detto romano “Nun c’è trippa pe’ gatti”.
Il primo ad utilizzare questa formula fu Ernesto Nathan, sindaco di Roma tra il 1907 e il 1913. Nato nel 1845 in Inghilterra, a Londra più precisamente, era un progressista massone e si assunse l’onere di riordinare le finanze romane. A tal fine, tra le altre cose, contrastò la speculazione edilizia e favorì l’istruzione scolastica laica. Le sue prese di posizione, pur non molto popolari, diedero i loro frutti: per questa ragione ottenne l’appellativo di “sindaco della modernità”.
Ebbene, all’inizio del suo mandato, il bilancio comunale era in rosso ed Ernesto Nathan analizzò tutte le voci di spesa al fine di riuscire a migliorare la situazione capitolina. Un’uscita considerevole era rappresentata dal mantenimento dei gatti, incaricati di cacciare i topi che rosicavano i documenti presenti negli archivi e negli uffici del Campidoglio. Il sindaco dichiarò, quindi, che il comune non si poteva più permettere di sfamare i felini di Roma con la trippa.. E così, su un documento ufficiale, qualcuno scrisse l’espressione, poi passata alla storia, “Nun c’è trippa pe’ gatti”.
La Ricetta della Trippa à la Romana in sonetti romaneschi opera di Renato Merlino su ricetta di Carnacina er cochetto de Piazza Bologna.
Quanno penzo a la trippa a la romana,
me torna in mente ‘na storiella antica:
“Nà poveraccia,che ,cò gran fatica
Magnava due o tre vorte a settimana,
riescì a comprà la trippa pè stò piatto
ch’ era pè lei un ber sogno insoddifatto.
Cò quer pacchetto stretto sotto ar braccio
vorze entrà in chiesa a ringrazzia er Signore
proprio ner mentre ch’er predicatore
stava strillando come un gallinaccio
a tutta que’ la gente aridunata
che lo sentiva a bocca spalancata.
-Voi nun penzate er popolo affamato,
ma a la trippaccia vostra solamente! -.
La donna, poveraccia, appena sente,
sbotta: - E pè na vorta ch’ho sgarato,
sto fregno guarda un pò, me lo rinfaccia! -.
Prese la trippa e je la sbattè in faccia”.
Questo pè divve che la trippa è un piatto
Che nun se pò cercà de magnà sole
E chi lo viè a sapè de certo vole
Èsse invitato a conzumà er misfatto,
perciò t’inzegno come se cucina
seconno quer che dice Carnacina.
Ne compri mezzo chilo bell’e cotta,
la taji a pezzi larghi nàbraciola,
la sciaqui e poi la metti in cazzarola
coll’ acuqun po' salata e che nù scotta.
Lì un chiodo de garofolo s’ammolla
Unito ner destino a ‘na cipolla.
C’è ancora artra robbetta che j’allenti:
Un po' d’alloro che je manni a rota,
er sellero (‘na costa) e ‘na carota
tajati a fette guasi trasparenti.
Fai coce er tutto un’ora in cazzarola,
levi la trippa e lasci che se scola.
P’er sugo nun ce stà gnisun segreto.
Sia vero o finto portelo a bollore,
poi abbassi er foco e fai pija sapore
a què la trippa a striscie larghe un deto.
‘Na sventajata de mentuccia trita
e pecorino. E’ un piatto che ti invita.
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Il Bilancio previsionale del triennio 2025-2027
Nota di aggiornamento al DUP 2025-2027
IL BILANCIO DEL TRIENNIO 2025-2027
Il bilancio previsionale del triennio 2025-2027, il primo del nuovo mandato di questa Amministrazione, riflette la situazione nazionale ed internazionale derivante dalle conseguenze delle guerre ancora in atto fra Russia-Ucraina e in Medio Oriente, le elezioni americane. Intanto l’ISTAT sottolinea che la domanda interna è rimasta piuttosto stabile, mentre l’export ha subito una contrazione. Tra i settori economici, solo i servizi hanno mantenuto una tendenza positiva mentre settori-chiave come l’auto e il lusso hanno registrato pesanti flessioni, impattando negativamente sul totale. Un rallentamento che riflette in parte l’incertezza economica globale. Senza dimenticare i fenomeni atmosferici sempre più violenti. Purtroppo, tutto ciò rende complicato riuscire a rispettare l’equilibrio del bilancio, anche in considerazione della volontà dell’Amministrazione di continuare a mantenere ed aumentare i servizi a favore della cittadinanza. Al fine di garantire sia il necessario equilibrio dei conti, sia il ventaglio di servizi e possibilità offerte ai propri cittadini, il cui numero è tornato ad aumentare dopo gli anni della pandemia (5426).
La programmazione finanziaria per il prossimo triennio 2025-2027 si caratterizza:
- Sul fronte delle entrate correnti non si prevedono incrementi della base imponibile tributaria, continuerà invece il riallineamento dei costi degli Oneri di urbanizzazione. Il recupero evasione ed elusione, poi, è sempre più strutturato ed incrementale con benefici a cascata sulle disponibilità dell’Ente.
- Sul fronte delle spese correnti, si segnala il nuovo contratto CONSIP per le tariffe energetiche che permetterà di gestire in maniera programmatica gli interventi di contenimento nell’utilizzo di energia. Inoltre, è in corso il bando gara per l’affidamento in concessione, mediante partenariato pubblico privato, della riqualificazione energetica e gestione dell’Impianto di Illuminazione pubblica del nostro Comune, compresa la fornitura di energia elettrica a ridotto impatto ambientale ex D.M. del 27/9/2017 e D.M. del 28/3/2018.
Si deve anche ricordare che i Comuni sono sottoposti a partire dal 2024 ad un taglio di 300 milioni annui per il 2024-25 e di 200 milioni annui per il 2026-28.
L’Amministrazione, al fine di adeguare le entrate all’innalzamento della spesa della parte corrente del bilancio, nella predisposizione del bilancio 2025-2027 ha considerato:
- I comuni sono sottoposti a tagli lineari per un periodo che arriverà fino al 2028, determinando, per i prossimi anni, la sostituzione di risorse fino a oggi previste di provenienza statale con risorse da reperire in proprio, sottraendole alle già critiche disponibilità di parte corrente
- Per la Tassa Rifiuti (TARI), in ragione del cambiamento metodologico imposto dall’ Autorità regolatrice della tariffa tributaria (Arera), siamo in attesa di confermare il nuovo Piano Economico Finanziario e della conseguente articolazione tariffaria che sarà demandata a futuri e diversi atti amministrativi che saranno oggetto di separata approvazione da parte del Consiglio Comunale. Si ricorda che la TARI continua ad essere volta unicamente a coprire i costi del servizio.
- Il potenziamento del sistema informatico consentirà una più proficua comunicazione tra servizi comunali e cittadini. Oltre ad un miglioramento delle attività di controllo per una più efficace possibilità di individuare e contrastare l’elusione fiscale, con conseguente incremento delle risorse disponibili. Tale buona pratica, inoltre, rappresenta un segnale di equità per tutti i cittadini.
- La continua attenzione dell’Amministrazione al contenimento e razionalizzazione delle spese che contribuiranno al miglioramento della stabilità del bilancio, al di là di quelle riferite specificamente alle utenze.
- Nel prossimo triennio non è previsto il ricorso al debito per sopperire risorse da destinare alla realizzazione di opere pubbliche, per le quali si procederà in parte con auto-finanziamento e, dove è possibile, attingendo ai vari bandi.
- Le Società partecipate hanno indirizzi ed obiettivi gestionali caratterizzati dal perseguimento dell’efficienza, efficacia, trasparenza ed economicità. L’Amministrazione ha effettuato la ricognizione periodica ordinaria di tutte le sue partecipazioni, approvata con atto consiliare n.33 del 30/12/2023, confermando la propria partecipazione e controllo sulle società che svolgono attività di servizio pubblico e sono indispensabili alla realizzazione delle finalità istituzionali. Si segnala che l’Amministrazione, vista la grande importanza riveste il ruolo dell’Azienda Speciale Consortile del Medio Olona che gestisce, per conto del comune, servizi sociali, assistenziali, educativi e sociosanitari, si sta impegnando per cercare di migliorare ancor di più questi servizi. Altresì, si rende noto che è giunta a conclusione con esito positivo la trattativa fra la Solbiate Olona Servizi Srl in Liquidazione e Alfa e che vedrà quindi nei prossimi mesi la liquidazione della società partecipata. Ricordiamo che è ancora in essere invece la discussione con Saronno Servizi in merito alla piscina
La revisione del Piano delle Opere Pubbliche contiene gli investimenti finanziati che sono stati illustrati nella parte della Sezione Operativa (SeO) del DUP recentemente approvato e riguardano interventi per:
Þ infrastrutture per l’ambiente e il territorio
Þ strade, piste ciclabili e pedonabili
Þ messa in sicurezza di edifici pubblici
Þ manutenzioni straordinarie
Ricapitolando, gli aspetti salienti del bilancio 2025-2027 derivano principalmente dalla nuova manovra del Governo che prevede, oltreché dalla situazione nazionale ed internazionale, dall’aggravarsi dei problemi sociali e dai fenomeni atmosferici. Per far fronte a tali situazioni l’Amministrazione ha programmato:
- il non aumento della pressione fiscale locale;
- la priorità di assicurare il sostenimento di tutte le spese per i servizi essenziali alla Comunità. In primis quelle sociali che sono in costante aumento anno dopo anno (si prevede di superare il milione di euro nei prossimi anni)
- l’adozione di strategie di contenimento delle spese attraverso azioni di riorganizzazione dei servizi e del lavoro;
- il proseguimento degli interventi già programmati di efficientamento energetico;
- continua l’adeguamento degli Oneri di Urbanizzazione
In considerazione della variabilità delle risorse a disposizione risulta essere particolarmente sfidante e strategico il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, ovvero il pareggio di bilancio.
...
GLI EQUILIBRI DEL BILANCIO
Il Bilancio di previsione 2025-2027 è in equilibrio in tutte le sue parti. La verifica del raggiungimento dell’equilibrio di bilancio sarà dimostrata in fase di rendicontazione, attraverso il conseguimento di un risultato di competenza non negativo.
I PROGRAMMI E GLI OBIETTIVI OPERATIVI DEL TRIENNIO 2025–2027
In questa Nota di aggiornamento al DUP 2025-2027 si conferma che per il triennio oggetto del presente documento si prevedono spese per efficientamento energetico, asfaltature e marciapiedi. Il tutto, come sinora operato, finanziato con mezzi propri e risorse derivanti da trasferimenti statali, regionali.
Continuano anche i lavori di manutenzione straordinaria relativi al rifacimento dei tetti di alcuni edifici scolastici intervenuti sulla necessità di affrontare e risolvere nuove situazioni causati dai violenti fenomeni atmosferici generati dei cambiamenti climatici in corso.
Si ricorda che tutte le attività dell’Ente, comprese quelle di gestione ordinaria, sono classificate nei Programmi, rappresentate nel bilancio e corredate dalle risorse necessarie per realizzarle. La valutazione complessiva delle risorse, correnti e di investimento sono quelle illustrate nel Bilancio 2025-2027. Le previsioni formulate, riportate in questa Nota di Aggiornamento al DUP 2025-2027, sono riferite al contesto legislativo e normativo esistente al momento della sua predisposizione, pertanto, la programmazione triennale trova fondamento nel quadro delle disposizioni normative attualmente in vigore. Si rinvia al Bilancio previsionale 2025-2027 per l’analisi dettagliata dei dati finanziari.
Tutti i documenti relativi al Bilancio di Previsione sono disponibili sul sito comunale
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CASALE MONFERRATO - PRESENTATO IN COMUNE ODG DA SERVATO (PARTITO DEMOCRATICO) CONTRO I TAGLI DEL GOVERNO NEI CONFRONTI DEGLI ENTI LOCALI.
Il Consigliere Comunale Luca Servato, sempre in prima linea nella difesa dei diritti e dei servizi essenziali per i cittadini di Casale Monferrato, ha presentato, in sinergia con la segreteria del Partito Democratico e con il Direttivo, un Ordine del Giorno per esprimere la contrarietà ai pesanti tagli agli Enti Locali previsti dal Governo che colpiranno anche il Comune di Casale Monferrato.
SOTTOSCRITTO DA TUTTI I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE. Il Consigliere Comunale Luca Servato, sempre in prima linea nella difesa dei diritti e dei servizi essenziali per i cittadini di Casale Monferrato, ha presentato, in sinergia con la segreteria del Partito Democratico e con il Direttivo, un Ordine del Giorno per esprimere la contrarietà ai pesanti tagli agli Enti Locali previsti dal Governo che…
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Si accende il dibattito politico dopo la nota diffusa dalla presidente del consiglio comunale di Favara, Miriam Mignemi accende il dibattito politico dopo la nota diffusa dalla presidente del consiglio comunale di Favara, Miriam Mignemi in merito alla stabilizzazione dei precari del Comune. Favara per i beni comuni, Partito Democratico e AVS - Sinistra hanno preso posizione, sottolineando presunte inesattezze nei fatti riportati e criticando le dinamiche che hanno caratterizzato l’amministrazione e il consiglio comunale soprattutto in questa vicenda. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato... Favara per i beni comuni, Partito Democratico e AVS - Sinistra intervengono in merito alla nota diffusa dal presidente del consiglio comunale Miriam Mignemi. Non avremmo voluto puntualizzare i fatti politici che hanno portato all’accorrentamento dell’Ente e alle conseguenti stabilizzazioni ma, alla luce dei fatti, occorre fare chiarezza. In primis, pensare che gli strumenti finanziari arretrati siano stati portati in consiglio comunale dall’Amministrazione comunale grazie a due interrogazioni è veramente surreale specie se dichiarato da chi, nella scorsa legislatura, in qualità di assessore nella giunta guidata da Anna Alba, non è riuscita a firmare nessuna delibera che avesse come oggetto un bilancio preventivo, rendiconto o consolidato. Inoltre, la stessa presidente del consiglio comunale, spalleggiata da alcuni consiglieri comunali d’opposizione noti solo per boicottare i lavori d’aula, ha provato, in più occasioni, a sabotare le stabilizzazioni ritardando la convocazione del consiglio comunale in ben due episodi (in occasione della presentazione del consolidato 2022 e la bocciatura degli estremi d'urgenza programma per gli affidamenti di incarichi di collaborazione per il periodo 2024/26 strumento propedeutico alla predisposizione del bilancio) e provando a far ritirare il punto sul Piano Triennale delle opere pubbliche atto propedeutico al bilancio di previsione. Quest’ultimo estremo tentativo avrebbe compromesso irrimediabilmente questo processo virtuoso di cui oggi, a parole, siamo tutti fieri. Nonostante le bugie di ogni genere e sorta, il presidente del consiglio comunale continua spudoratamente a “fare politica” citando il solo On. Pisano per aver presentato l’emendamento per prorogare la legge Madia dimenticando che la proposta è stata avallata anche da tutta la deputazione nazionale agrigentina, cioè le deputate Ida Carmina del Movimento 5 stelle e Giovanna Iacono del Partito Democratico. In realtà, bisogna riconoscere che uno dei provvedimenti politici più importanti è stato presentato dall’On. Pace che ha consentito la stabilizzazione degli ASU; gli stessi che la presidente avrebbe voluto stabilizzare “mantenendo per ciascuno la categoria di appartenenza e dell'On. Marchetta, Catanzaro e Pace per la proroga dei contratti. Dunque, le stabilizzazioni e lo sblocco di importanti fondi vincolati presso il ministero dell’Interno si deve alla responsabilità politica della maggioranza e dei consiglieri comunali che hanno sempre collaborato genuinamente per raggiungere questo importantissimo obiettivo. A Mignemi e la sua squadra diciamo: troppo tardi per salire sul carro del vincitore! Read the full article
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IL CONSIGLIO HA APPROVATO LA VARIAZIONE DI BILANCIO DI PREVISIONE
Il Consiglio comunale si è riunito ieri sera per l’ultima volta nel 2024. All’ordine del giorno, tra le altre cose, la ratifica della variazione di bilancio già approvata nei giorni scorsi dalla Giunta. La delibera di variazione ha certificato l’equilibrio di bilancio a seguito del saldo tra le variazioni in aumento e in diminuzione di entrate e spese. Continue reading IL CONSIGLIO HA APPROVATO…
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Ceccano, il trasporto pubblico termina alle 5 del pomeriggio, poi ci si arrangia
Eppure i cittadini di Ceccano lo pagano, sia con soldi del bilancio comunale, sia con l’addizionale irpef regionale, fra le più alte in Italia. Sono quasi mezzo milione di euro l’anno, eppure, non funziona. Le corse sono concentrate attorno al trasporto scolastico, che quest’anno neppure è stato avviato, e, soprattutto, terminano alle 17,05, orario di partenza dell’ultima corsa dalla stazione…
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#NewsPA - Ricapitalizzazione RAP ¿ Dichiarazione consigliere Giaconia
«Oggi il Consiglio Comunale ha approvato la delibera per il riconoscimento del debito fuori bilancio finalizzato alla ricapitalizzazione della RAP… Read More «Oggi il Consiglio Comunale ha approvato la delibera per il riconoscimento del debito fuori bilancio finalizzato alla ricapitalizzazione della RAP… Feed RSS – Comune di Palermo Notizia
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