#miglioramento urbano
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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"La paura delle strade buie: un'ombra sulla sicurezza urbana.". Di Alessandria today
Una riflessione sulle cause e sulle possibili soluzioni per migliorare il senso di sicurezza nelle aree urbane.
Una riflessione sulle cause e sulle possibili soluzioni per migliorare il senso di sicurezza nelle aree urbane. L’insicurezza urbana: una questione di età e ambiente.Con l’avanzare dell’età, molte persone sviluppano una crescente apprensione nel camminare in alcune aree delle città, specialmente quelle poco illuminate e scarsamente frequentate. Questo fenomeno, diffuso soprattutto tra gli…
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scienza-magia · 8 days ago
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Ghost images quantistiche con l'entanglement
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Tecnologie quantistiche per vedere l’invisibile e navigare senza satelliti. Tanti progetti in corso nei Leonardo Labs dedicati al quantum. Poter vedere oggetti nascosti alla vista oppure attraverso fumo e nebbia o avere un sistema di navigazione preciso ma senza i satelliti: sono alcune delle incredibili applicazioni rese possibili dal mondo dei quanti, con fotoni ‘intrecciati’ e particelle fantasma. A trasformarle in realtà è il lavoro dei ricercatori dei Leonardo Innovation Labs dedicati a Tecnologie Quantistiche, Optronica e Materiali Avanzati, a Roma. Ecco alcuni esempi: Vedere dietro un muro usando singole particelle di luce “Grazie a rilevatori capaci di osservare singoli fotoni si sono aperte applicazioni finora impossibili per le tecnologie tradizionali”, ha detto all’ANSA il responsabile dell’area, Massimiliano Dispenza. Una di queste è usare fasci di particelle di luce (fotoni), farli rimbalzare su una parete, e usarli per vedere che cosa c’è dentro una stanza oppure oggetti nascosti alla vista. “Il segreto – ha aggiunto Dispenza– è prima di tutto nella capacità di poter misurare con altissima precisione il tempo con cui i fotoni inviati, anche dopo aver rimbalzato più volte su porte o pareti, tornano indietro, un tipo di informazione che una fotocamera classica invece non riesce a fornire”. Dopo aver preso nota del tempo di arrivo, con una precisione nell'ordone dei picosecondi, ossia millesimi di miliardesimo di secondo, e delle caratteristiche dei singoli fotoni tornati alla fotocamera, il passo successivo è rielaborare le informazioni e su queste basi ottenere un’immagine 3D. “Grazie alla potenza di calcolo non solo vedo un’immagine ma riesco a ricostruire l’intero ambiente, che altrimenti mi sarebbe impossibile osservare ottenendo un video in tempo reale di quello che accade all’interno”, ha detto Ugo Zanforlin, del Leonardo Innovation Lab. “Un ulteriore miglioramento – ha proseguito – potrà poi arrivare da algoritmi di Intelligenza Artificiale capaci di pulire le immagini per renderle più definite e comprensibili”. Un'applicazione come questa in futuro potrà essere usato in molti ambiti da quelli per la sicurezza, ad esempio per l’ispezione di ambienti con possibili pericoli, all’identificazione di ostacoli difficilmente visibili lungo una strada, utile per esempio per i veicoli a guida autonoma. Navigare con precisione senza i satelliti Dall’incontro tra il più preciso orologio atomico, un innovativo giroscopio e un accelerometro vedrà presto la luce un sistema di navigazione preciso come quelli basati sui satelliti ma che non richiede alcuna rete satellitare. Una tecnologia simile in futuro essere utilizzata su aerei, sottomarini e in genere nelle situazioni in cui è difficile o impossibile la copertura satellitare. “Uno degli elementi chiave del dispositivo è un innovativo orologio ad atomi di rubidio che vengono raffreddati attraverso una serie di laser che ne ‘congelano’ i movimenti”, ha detto Gianmaria Milani. Sfruttando le tecnologie quantistiche le pulsazioni di questa nuvola di atomi di rubidio sospesa nel vuoto diventano il cuore di un precisissimo orologio atomico, con un miglioramento di 1 o 2 ordini di grandezza rispetto a quelli attuali.
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Unito alla capacità di registrare ogni più piccolo movimento da parte di un giroscopio e di un accelerometro questo orologio atomico permetterà di tracciare ogni spostamento, con una precisione simile o persino superiore a quella che si ha usando una rete satellitare come Galileo o Gps. “Il prossimo passo sarà la miniaturizzazione di tutte le componenti così da poter sviluppare un dispositivo compatto da usare dove la rete satellitare è di difficile accesso oppure disturbata”, ha aggiunto Massimiliano Dispenza, a capo dell’area dei Leonardo Innovation Labs dedicata a Tecnologie Quantistiche, Optronica e Materiali Avanzati. E’ il caso, ad esempio, del traffico urbano in zone con molti grattacieli, nelle gallerie, oppure degli aerei di linea in caso si disturbi ai sistemi di navigazione satellitari nelle regioni attorno al conflitto ucraino o i sottomarini impegnati in lunghe missioni senza poter emergere, per evitare di essere individuati. Vedere attraverso la nebbia grazie ai fotoni fantasma Oppure vedere lontano, attraverso nebbia, fumo o polveri, usando i ‘fantasmi’ delle particelle di luce prodotti sfruttando il bizzarro abbraccio quantistico tra i fotoni detto entanglement. “Il dispositivo che stiamo sviluppando permette di osservare un oggetto o un ambiente sfruttando uno dei più bizzarri fenomeni del mondo quantistico, il cosiddetto entanglement”, ha detto  Alessia Suprano, una delle ricercatrici del Leonardo Quantum Lab. I fotoni ‘intrecciati’ (entangled) sono intimamente connessi tra loro, tanto che quando uno di loro interagisce con il mondo esterno anche l’altro, in modo istantaneo, ne registra l’evento. Grazie ai miglioramenti tecnologici si è ormai in grado non solo di produrre facilmente fotoni entangled ma persino creare coppie di fotoni di ‘colori diversi’, ad esempio uno nella frequenza dell’infrarosso e l’altro nel visibile. “A questo punto, se uno dei due fotoni (quello infrarosso) lo invio verso un oggetto e l’altro (quello visibile) verso una fotocamera posso allora vedere l’immagine dell’oggetto usando i fotoni visibili che non lo hanno mai colpito”, ha aggiunto Massimiliano Dispenza, a capo dell’area dei Leonardo Innovation Labs dedicata a Tecnologie Quantistiche, Optronica e Materiali Avanzati. Una bizzarria difficile da comprendere perché non esiste nel nostro mondo classico, ma che sta dando la possibilità di realizzare strumenti finora impossibili, tra cui una videocamera capace di inviare fotoni infrarossi, capaci per loro natura di attraversare più facilmente la nebbia, e visualizzare senza alcun disturbo l’immagine usando più tradizionali ed economici rivelatori che funzionano nel visibile. Delle vere e proprie immagini fantasma, detta anche ghost images, che possono trovare importanti applicazioni anche in ambito biomedico. “Ad esempio avere microscopi capaci di analizzare campioni biologici senza danneggiarli”, ha aggiunto la ricercatrice Chiara Michelini. Per quanto piccoli, infatti, a causa della loro energia i fotoni che colpiscono un campione, ad esempio cellule di un tessuto, possono danneggiarlo anche gravemente, ma grazie ai fotoni entangled sarà possibile osservare i campioni con fotoni a infrarossi, a bassa energia, e quindi meno invasivi e riceverne invece l’immagine attraverso il fotone accoppiato nel visibile. Read the full article
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europeansafetycouncill · 16 days ago
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Verso un futuro più verde con Strade Nuove
Il bisogno crescente di preservare l’ambiente ha spinto il settore dei trasporti a cambiamenti significativi negli ultimi anni. Oggi più che mai, la riduzione dell’impronta di carbonio e il supporto a soluzioni ecologiche sono temi centrali per migliorare la qualità della vita e per creare un futuro più verde. Camminare, andare in bicicletta e utilizzare auto elettriche sono tutte attività che contribuiscono a un pianeta più sano. In questo scenario, la promozione di nuove infrastrutture e soluzioni per una mobilità sostenibile è fondamentale. La mobilità sostenibile si basa su mezzi di trasporto ecologici, come i mezzi pubblici, la mobilità condivisa e soluzioni a basso impatto ambientale, rispondendo così alle esigenze delle città moderne e della loro continua espansione.
Le città di tutto il mondo stanno investendo sempre più in soluzioni di trasporto sostenibile per migliorare la qualità dell’aria, ridurre il traffico e aumentare il benessere dei cittadini. Il cambiamento nella mobilità urbana è ormai evidente, con l’introduzione di autobus elettrici, programmi di car sharing e bike sharing. Questi cambiamenti mirano a ridurre l’impatto ambientale, migliorando al contempo l’efficienza dei trasporti e rendendoli più accessibili e pratici. Le infrastrutture urbane vengono riprogettate per garantire maggiore sicurezza e comodità nel trasporto a piedi e in bicicletta, mentre i sistemi di trasporto pubblico vengono modernizzati con veicoli ecologici. Queste innovazioni sono essenziali per un futuro urbano sostenibile, come sottolineano le ultime notizie sulla mobilità verde pubblicate su stradenuove.net, un punto di riferimento per le informazioni sull’ambiente e la sostenibilità.
Stradenuove.net svolge un ruolo fondamentale nel tracciare la strada verso un futuro più sostenibile. Con l’evoluzione delle città, l'infrastruttura diventa ancora più centrale. Strade e vie urbane vengono progettate tenendo sempre più in considerazione la sostenibilità. La costruzione di nuove aree urbane e autostrade che pongano la sostenibilità ambientale, la mobilità e la resilienza al centro è un obiettivo chiave. Le strade moderne sono caratterizzate da illuminazione a basso consumo energetico, zone pedonali sicure e aree verdi che favoriscono una convivenza equilibrata tra crescita urbana e ambiente naturale. Stradenuove.net propone una visione di sviluppo urbano incentrata sulla sostenibilità, con un forte impegno nella riduzione dell’inquinamento, nel miglioramento del traffico e nella promozione di veicoli ecologici.
Tuttavia, la transizione verso una mobilità sostenibile comporta delle sfide. Le città devono adattarsi a nuovi modelli di trasporto e tecnologie, affrontando difficoltà come l’insufficienza delle infrastrutture, i costi iniziali elevati e la resistenza al cambiamento da parte della società. Nonostante queste difficoltà, i benefici di queste innovazioni superano di gran lunga gli ostacoli. È fondamentale che istituzioni, urbanisti e cittadini collaborino per creare una visione condivisa del futuro. Ciò comporta, ad esempio, l’espansione delle piste ciclabili, l’introduzione di incentivi per le auto elettriche e il miglioramento delle opzioni di trasporto pubblico ecologiche. Tali iniziative sono cruciali per garantire che le città siano vivibili, pulite e pronte per le sfide future.
Per realizzare una mobilità sostenibile è necessario coinvolgere attivamente le comunità. La sensibilizzazione pubblica è determinante per l’adozione di pratiche di trasporto sostenibile. Educare i cittadini sui benefici di camminare, andare in bicicletta o utilizzare i mezzi pubblici, e sugli effetti delle loro scelte quotidiane sull'ambiente, è essenziale. Includere la comunità nel dibattito sulla mobilità sostenibile aiuta a rafforzare l’impegno collettivo per la tutela ambientale. L’impatto di questi sforzi cresce man mano che un numero maggiore di persone e aziende adotta soluzioni ecologiche, garantendo un futuro migliore per tutti.
La transizione verso la mobilità sostenibile è fondamentale per garantire la resilienza e la sostenibilità del nostro futuro. Grazie alle idee innovative proposte da Strade Nuove, le città possono tracciare la via verso un futuro ecologico. Superare le difficoltà e fare in modo che la mobilità sostenibile diventi la norma della vita urbana dipende dalla cooperazione tra le istituzioni, le imprese e le comunità. Adottare questi cambiamenti è non solo una necessità, ma anche una responsabilità. 
Scopri di più su come la mobilità sostenibile può cambiare la tua città su stradenuove.net, dove vengono discusse idee creative per un futuro migliore, già in fase di attuazione.
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gennarocapodanno · 1 month ago
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Vomero, isole pedonali: aumentate panchine e cestini! Un’altra panchina recintata in via Luca Giordano
Una nuova richiesta per migliorare l’arredo urbano del quartiere collinare Via Luca Giordano: panchina recintata            Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione, lancia, all’inizio del nuovo anno, l’ennesimo appello all’amministrazione comunale per il miglioramento dell’arredo urbano delle isole pedonali di via Scarlatti e di via Luca…
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tazebao · 2 months ago
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terremoto e altre catastrofi: ripensare l'urbanistica per un futuro sicuro
Il nostro paese è caratterizzato da una geografia fragile, vulnerabile a eventi catastrofici come terremoti, alluvioni e frane.
L'emergenza che segua a queste calamità è spesso affrontata con misure tampone, piuttosto che con riflessioni a lungo termine sul territorio e sull'urbanistica.
È tempo di ripensare l'approccio alla gestione del suolo, una questione fondamentale che merita attenzione e azione immediata. La proposta di utilizzare assicurazioni sulle case come strumento per affrontare gli eventi catastrofici è una soluzione superficiale.
Non affronta le cause profonde della vulnerabilità del territorio.
Si tratta di un modo per mettere una pezza su un problema strutturale, mentre si continua a costruire in aree ad alto rischio, mantenendo un ciclo vizioso di distruzione e ricostruzione.
È un atteggiamento pericoloso, che non fa altro che trascurare la necessità urgente di una politica urbanistica seria e rigorosa. Troppo spesso assistiamo a nuove costruzioni che violano il buon senso e le norme di sicurezza.
Negli ultimi anni, si è assistito a un'escalation di progetti edilizi in zone vulnerabili: ai pendii dei vulcani e delle montagne; vicino a mari, fiumi e torrenti.
Queste scelte non solo mettono a rischio la vita delle persone, ma causano anche gravi danni paesaggistici e ambientali.
La distruzione di boschi e l'interramento di torrenti rappresentano solo una parte della devastazione.
È urgente fermare questo consumismo di suolo che considera il territorio come una mera risorsa da sfruttare. Le autorità pubbliche devono avere il coraggio di prendere decisioni audaci.
La mia convinzione è che dobbiamo partire dalla demolizione dell'esistente per costruire un futuro più sicuro.
Questo significa stabilire regole severe riguardo alla costruzione in aree a rischio e proteggere le zone delicate del nostro ambiente.
È necessario vietare la costruzione in quelle aree, consentendo solo interventi mirati e rispettosi dell'ecosistema. Inoltre, la pianificazione urbana deve andare oltre la semplice tutela del territorio.
Dobbiamo creare città "a misura d'uomo", progettate per il benessere dei cittadini.
Questo implica investire in infrastrutture e servizi essenziali, garantendo che ogni area abitata sia accessibile e vivibile.
Utilizzare materiali ecocompatibili e sfruttare energie alternative non è solo una scelta responsabile, ma un passo indispensabile verso un'economia sostenibile. Investire nella creazione di spazi verdi, nel rafforzamento dei sistemi di drenaggio e nel miglioramento della resilienza degli edifici è fondamentale per costruire comunità in grado di resistere agli eventi catastrofici.
Se pensiamo ai costi associati a ogni calamità — in termini di vite umane, danni materiali e impatti economici — ci rendiamo conto che prevenire è sempre più conveniente rispetto a riparare. Il dibattito pubblico deve quindi orientarsi verso una maggiore sensibilizzazione riguardo all'importanza di una gestione territoriale attenta e consapevole. 
Educare i cittadini sui rischi associati a certe scelte edilizie ed esortare le istituzioni a dare priorità a piani di sviluppo sostenibili sono passi fondamentali. 
La popolazione deve essere coinvolta in questi processi decisionali per garantire che le scelte fatte siano realmente al servizio del bene comune. Tutto questo ci impone ci impone una riflessione approfondita sull'uso del suolo.
La costruzione indiscriminata in aree vulnerabili è una pratica insostenibile che deve cessare.
È tempo di adottare una nuova visione urbanistica che consideri la fragilità del nostro territorio come un elemento centrale nella pianificazione.
Costruire un futuro più sicuro, sostenibile e rispettoso dell'ambiente, per garantire un equilibrio tra sviluppo urbano e tutela ambientale, chiave per preservare la nostra vita e il nostro futuro.
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pietroalviti · 3 months ago
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Ceccano, il palazzetto dello sport, 12 anni dopo il crollo, totale abbandono, classico non luogo
di Alessandro Ciotoli, presidente di Indiegesta Il grande assente tra i progetti presentati dall’Amministrazione Caligiore nel 2021 per rispondere al bando “Contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale”. Per i…
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enkeynetwork · 5 months ago
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delectablywaywardbeard-blog · 11 months ago
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Cinque panchine contro il razzismo in viale Colombo a Quartu
Cinque panchine contro il razzismo a Quartu, in viale Colombo. Sono state decorate con i colori dell’arcobaleno, simbolo di pace e unità. Un’iniziativa dalla duplice valenza: da una parte il miglioramento del decoro urbano, dall’altra il sostegno alla lotta contro ogni tipo di discriminazione e violenza, sia fisica che verbale proprio nella Giornata mondiale contro ogni forma di razzismo. Le…
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Energia elettrica, a Collebaldo intervento di interramento delle linee di media tensione “Un intervento che migliorerà la qualità del servizio e il decoro urbano nella frazione di Collebaldo”. Così il sindaco di Piegaro Roberto Ferricelli ...
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agrpress-blog · 1 year ago
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 Il 70% dei sinistri mortali avviene in città. Responsabile del 90% degli incidenti è l’uomo. La tecnologia al servizio della mobilità potrà ridurre significativamente il numero delle vittime. Il Rapporto DEKRA sulla sicurezza stradale 2023, “Tecnologia e Persone”, presentato alla Camera dei Deputati, ha evidenziato quanto la tecnologia e le persone siano interconnesse nel traffico stradale e come il ruolo dell’uomo e le sue scelte siano fondamentali nel contesto urbano e cittadino. Il report ha individuato nello sviluppo della guida automatizzata una soluzione ai principali problemi stradali e, se implementata, potrà ridurre gli incidenti mortali che nel 70% dei casi avviene in città e vede fra le vittime principalmente coinvolte gli over 65. Nel nostro Paese, secondo gli ultimi dati Istat relativi al periodo gennaio-giugno 2023, rispetto al 2022, sono in calo le vittime sulle autostrade (-9,7%), seguono quelle sulle strade extraurbane (-3,3%) e sulle strade urbane (-0,1%). Se da un lato, però, gli incidenti mortali sono in diminuzione, dall’altro si registra un calo molto limitato del numero degli incidenti stradali con lesioni a persone (79.124; -1%) e dei feriti (106.493; -0,9%). Inoltre, dalla recente Indagine sulla qualità della vita del 2023 dell’Università Sapienza di Roma, emerge che nel 2022 le città più sicure sono: Prato, Gorizia e Genova con rispettivamente 118, 120 e 120 tra morti e feriti per 100 incidenti stradali. Fanalino di coda sono: Foggia, Cosenza e Crotone dove i numeri salgono, nell’ordine a 176, 170 e 169. OMS: 1,3 milioni di morti ogni anno A livello internazionale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che attualmente ci siano circa 1,3 milioni di morti per incidenti stradali ogni anno. Stando ai dati pubblicati nel Rapporto DEKRA, nel 2020 nell’UE si è raggiunto il numero più basso di incidenti stradali, un valore che però nel 2022 è tornato a crescere. Il calo percentuale rispetto al 2001 si attesta, quindi, al 56%. I progetti europei, che prevedono il dimezzamento del numero di vittime sulle strade nell’UE entro il 2030 e la possibilità di eliminare completamente i decessi entro il 2050, sono finalità ancora lontane dall’essere raggiunte. Uomo responsabile del 90% degli incidenti Secondo il Rapporto DEKRA, l’uomo è responsabile di oltre il 90% degli incidenti e per questo l’industria automobilistica sta puntando, ormai da anni, su sistemi di assistenza alla guida in grado di riconoscere tempestivamente situazioni critiche del traffico o modalità di guida non sicure. Il continuo miglioramento della tecnologia (sensori, automazione, digitalizzazione) rappresenta una valida opportunità per ridurre significativamente il numero di incidenti tra veicoli a motore e utenti stradali vulnerabili. Ciò nonostante, così come evidenzia il report, rimane l’essere umano con i suoi comportamenti al volante e la sua condotta l’attore principale di una sana sicurezza stradale. Obiettivo “Vision Zero” È necessario prestare particolare attenzione alle zone urbane e alle persone di età superiore ai 65 anni. Il 70% circa di tutti gli incidenti mortali di pedoni, ad esempio, si verifica nei centri urbani. Quasi la metà di tutte le vittime di incidenti stradali nell’UE rientra nella fascia di età superiore ai 65 anni, anche se la loro percentuale sulla popolazione totale nel 2021 era del 21% circa. Nel 99% di tutti gli incidenti stradali, che hanno interessato pedoni con lesioni mortali registrati nell’UE, erano coinvolte autovetture. Nell’ottica della “Vision Zero”, perseguita anche a livello internazionale, si chiede di sfruttare al meglio il potenziale a disposizione per migliorare ulteriormente la sicurezza stradale. Il rapporto fra uomo e tecnologia, in questo caso, può essere una componente essenziale per il raggiungimento di tali obiettivi. Assistenza alla guida e sistemi automatizzati La tecnologia e, in particolare, i sistemi di guida automatizzati e connessi svolgono un ruolo importante.
Dotando i veicoli di sistemi di assistenza specifici e rendendoli in grado di comunicare reciprocamente, è possibile individuare tempestivamente le situazioni di pericolo ed evitare gli incidenti o almeno limitarne le conseguenze. Tuttavia, i sistemi di assistenza non esonerano i conducenti dalle loro responsabilità. In fondo, scegliere di adottare una condotta responsabile o meno fa sempre parte delle determinazioni della persona. Sebbene la tecnologia sia molto utile, il Rapporto DEKRA sottolinea come sia necessario accertarsi che essa non finisca per distrarre o stressare eccessivamente chi è alla guida. Il prerequisito fondamentale per l’utilizzo dei sistemi di assistenza è, quindi, che essi siano facilmente fruibili da parte di tutti gli utenti. Investire sul cambiamento Le misure dell’UE per la sicurezza stradale 2020-2030 evidenziano come le politiche sulla mobilità devono adeguarsi ai cambiamenti in atto, per affrontare le sfide e le nuove opportunità come la trasformazione dei modelli di mobilità, la connettività e l’automazione. Anche se i progressi sono troppo lenti, l’Europa non intende rallentare, ma garantire che sulle strade viaggino solo tecnologie sicure. L’obiettivo è quello di assicurare il massimo livello di sicurezza e un processo normativo uniforme. La creazione di un assetto di regole dell’UE per i veicoli automatizzati rafforzerebbe la competitività globale delle case automobilistiche europee. La guida connessa e automatizzata ha un grande potenziale e la volontà nell’Unione Europea è quella di lavorare velocemente per creare le giuste condizioni per il suo sviluppo. Per Lorenzo Fontana, Presidente della Camera dei Deputati: «Quello della sicurezza stradale è un tema di prioritaria importanza, in relazione al quale l'attenzione del Parlamento è particolarmente alta. Lo dimostra il recente avvio, nella IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, dell'esame della proposta governativa di riforma del Codice della Strada. In base agli ultimi dati presenti nella Relazione illustrativa al disegno di legge si evidenzia come nel 2022 i livelli d'incidentalità nel nostro Paese siano rimasti elevati. Credo che molto possa e debba essere fatto per aumentare la sicurezza e prevenire gli incidenti, anche attraverso il ricorso alle nuove tecnologie. Occorre, inoltre, promuovere e diffondere la cultura della responsabilità, per accrescere la consapevolezza circa i rischi alla guida». Secondo Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: «Il tema della sicurezza stradale è tra le priorità del mio dicastero. In questi giorni è in discussione alla Camera il Disegno di Legge per la modifica del Codice della Strada e conto che entro la fine dell’anno almeno un ramo del Parlamento lo approverà. Dalle ultime indagini è stato confermato che la distrazione al telefono è tra le principali cause di incidentalità. In questo senso, ho deciso di intervenire con strumenti deterrenti più che con sanzioni. Per quanto riguarda la mobilità a due ruote, nello specifico per i monopattini, prevediamo a tutela di tutti, l’utilizzo del casco, della targa e dell’assicurazione. Nei prossimi anni, vorremmo inoltre destinare fondi del MIT per la manutenzione delle strade provinciali e comunali e per la sostituzione di guardrail innovativi. La sicurezza stradale è una questione complessa che va affrontata anche con l’aiuto di realtà private importanti come DEKRA Italia così da raggiungere l’obiettivo di rendere le strade più sicure». Galeazzo Bignami, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha osservato che: «Nell’evoluzione dei Rapporti DEKRA registriamo questa significativa attenzione verso le nuove frontiere della sicurezza e quest’anno, in particolare, sul tema della sinergia fra uomo e tecnologia. I dati che si evincono dal Rapporto fotografano una certa diffidenza verso l’utilizzo della guida assistita e degli altri sistemi tecnologici. È altrettanto interessante il fatto che circa due intervistati su tre dichiarino che la provenienza di questi strumenti sia per loro indicativa.
L'esigenza di una performance da parte dei Paesi produttori e la ricerca della qualità è un aspetto che l'Europa deve continuare a salvaguardare. Il Rapporto, inoltre pone anche il tema della formazione, soprattutto con riferimento agli anziani, molti dei quali restano refrattari all’utilizzo di tali strumenti». Francesco Paolo Sisto, Viceministro della Giustizia, ha sottolineato che: «Il Rapporto ci mette di fronte a fenomeni che richiamano la coscienza di tutti. Il diritto tuttavia non basta, incrementare le pene neanche. Le tecnologie aiutano il conducente a essere attento e a rispettare le regole, al contempo, si richiede un percorso formativo partendo dalla più tenera età. Qualsiasi forma di cultura si trasforma in una maggiore probabilità di legalità. Il sistema deve quindi mettere insieme diversi fattori: l’educazione, anche familiare, e infine la prevenzione che non è una vacua applicazione di regole ma richiede l’attenzione di ciascuno. Senza questo, non c’è norma, investimento o sanzione che possa bastare». Toni Purcaro, Executive Vice President di DEKRA Group e Presidente di DEKRA Italia, ha dichiarato che: «Il Rapporto DEKRA 2023 evidenzia la profonda interconnessione fra l’uomo e la tecnologia, oggi essenziale nella sicurezza stradale. Come sottolinea la ricerca, il 90% degli incidenti, purtroppo, è causato dall’errore umano e, pertanto, è necessario implementare sistemi di assistenza alla guida in grado di riconoscere tempestivamente situazioni critiche. Pur essendo l’uomo con la sua condotta determinante nella sicurezza stradale, appare imprescindibile puntare sull’innovazione tecnologica in grado di supportare in modo efficace i soggetti coinvolti nella circolazione stradale e raggiungere così l’ambizioso obiettivo ‘Vision Zero’ di eliminare del tutto le vittime della strada entro il 2050». Filiberto Mastrapasqua, Direttore del Servizio Polizia Stradale delegato dal Capo della Polizia Prefetto Vittorio Pisani, ha rilevato che: «La sicurezza stradale è una delle voci più rilevanti delle agende istituzionali degli Stati membri dell’Unione europea. Molti passi in avanti sono stati fatti ma siamo ancora molto lontani dall’obiettivo del Piano nazionale sulla sicurezza stradale, cioè da una riduzione delle vittime del 50% entro il 2030 a zero morti sulle strade nel 2050. Occorre un cambiamento culturale che consideri la guida un’attività complessa. I tempi dettati dall’agenda internazionale non sembrano compatibili con l’applicazione della guida autonoma, in grado sulla carta di abbattere gli indici di incidentalità. La cultura della guida sicura deve diventare un valore comune e la sicurezza stradale un impegno corale, in un’ottica di sicurezza partecipata. L’attività della Polizia Stradale non si ferma all’azione di prevenzione e repressione delle condotte, ma si sviluppa anche nell’area della comunicazione e formazione, in particolare per sensibilizzare le giovani generazioni». Eugenio Patanè, Assessore alla Mobilità delegato dal Sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, ha dichiarato che: «I dati del Rapporto riguardanti gli incidenti stradali non fotografano soltanto numeri ma persone che devono restare al centro dei nostri interventi. Ragionare e discutere di soluzioni sulla base di dati oggettivi che vengono portati alla nostra attenzione è il modo più adeguato per tentare di fare dei passi in avanti in questo settore molto complesso e drammaticamente all’attenzione dell’opinione pubblica quotidianamente. Il nostro compito come amministratori è quello di comprendere i fenomeni, rilevare dove si verificano gli incidenti e qual è il costo sociale, isolando i cosiddetti Blackpoint. Il tema sicurezza deve essere sempre più legato alle politiche sulla mobilità, incentivando la riduzione dei veicoli in circolazione, investendo sulle infrastrutture e sull’informazione, sull’educazione e sulla formazione nelle scuole». Per Marco Granelli, Assessore alla Sicurezza delegato dal Sindaco di Milano Giuseppe
Sala: «Stiamo lavorando per intervenire sulle regole, sulle infrastrutture e sui comportamenti dei guidatori, per prevenire gli incidenti e rafforzare la sicurezza stradale. La distrazione alla guida resta una delle maggiori cause di incidenti, pertanto abbiamo incentivato l'installazione di telecamere per monitorare le infrazioni e indurre un cambiamento dei comportamenti dei cittadini attraverso l'attività sanzionatoria. Urgono, al contempo, modifiche strutturali anche attraverso l'innovazione nel campo della segnaletica stradale e l'introduzione degli autovelox per incentivare l'automobilista a ridurre la velocità nelle zone abitate. Stiamo intervenendo, infine, nelle scuole promuovendo il dialogo con gli adolescenti per implementare la formazione». Angelo Sticchi Damiani, Presidente ACI invece ha dichiarato che: «È necessario, in primo luogo, individuare percorsi formativi adeguati per rafforzare la sicurezza stradale. Nel nostro Paese, inoltre, circolano auto troppo vecchie, con più di dieci anni di immatricolazione. Si tratta di un problema economico, sociale e ambientale che aumenta il rischio di incidenti e che, pertanto, deve essere affrontato con misure strutturali».  Hanno preso parte all’evento: Elisabetta Oliveri, Presidente Autostrade per l’Italia; Antonio Ragonesi, Responsabile dell’Area Sicurezza e legalità di ANCI; Roberto Mastrangelo, Responsabile Gestione Rete Anas. La presentazione del Rapporto DEKRA si è svoltanell’ambito degli eventi organizzati in occasione della Giornata mondiale in memoria delle Vittime della Strada,istituita dall’ONU,volta a promuovere una campagna per la prevenzione degli incidenti mortali e con lesioni gravi e rendere omaggio alle squadre di emergenza, alle forze dell’ordine e agli operatori sanitari. L’ufficio stampa dell’evento è stato curato da Ital Communications di Attilio Lombardi.
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personal-reporter · 1 year ago
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E-Bike: pro e contro
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Le e-bike, o biciclette a pedalata assistita, sono un mezzo di trasporto sempre più popolare in Italia e nel mondo. Si tratta di biciclette dotate di un motore elettrico che fornisce assistenza al ciclista durante la pedalata. Il motore elettrico viene attivato quando il ciclista inizia a pedalare e fornisce una spinta aggiuntiva, che può essere regolata in base alle esigenze del ciclista. Vantaggi delle e-bike Le e-bike offrono una serie di vantaggi rispetto alle biciclette tradizionali, tra cui: Facili da guidare: le e-bike sono più facili da guidare rispetto alle biciclette tradizionali, in quanto il motore elettrico fornisce assistenza al ciclista durante la pedalata. Questo le rende una soluzione ideale per chi ha problemi di mobilità o per chi non è abituato a pedalare. Più efficienti: le e-bike possono percorrere distanze maggiori con meno fatica. Questo le rende una soluzione ideale per chi deve percorrere lunghe distanze o per chi vuole evitare di sudare troppo. Più divertenti: le e-bike consentono di affrontare salite e percorsi più impegnativi. Questo le rende una soluzione ideale per chi ama andare in bicicletta in montagna o su terreni accidentati. Inoltre, le e-bike presentano i seguenti vantaggi: Riduzione dell'inquinamento atmosferico: le e-bike non producono emissioni di gas serra, quindi contribuiscono a ridurre l'inquinamento atmosferico. Miglioramento della mobilità urbana: le e-bike possono aiutare a ridurre il traffico e migliorare la mobilità urbana. Promozione dell'attività fisica: le e-bike possono incoraggiare le persone a fare attività fisica, anche se non sono abituate a pedalare. Svantaggi delle e-bike Le e-bike presentano anche alcuni svantaggi, tra cui: Costo: le e-bike sono generalmente più costose delle biciclette tradizionali. Peso: le e-bike sono più pesanti delle biciclette tradizionali, in quanto sono dotate di un motore elettrico e di una batteria. Autonomia: l'autonomia di una e-bike dipende dalla capacità della batteria. Inoltre, le e-bike presentano i seguenti svantaggi: Rischio di incidenti: le e-bike possono raggiungere velocità elevate, quindi è importante prestare attenzione alla sicurezza stradale. Effetti sulla salute: le e-bike possono ridurre lo sforzo necessario per pedalare, quindi possono essere meno efficaci per l'allenamento. Dati ufficiali sulle e-bike In Italia, nel 2022, le vendite di e-bike hanno raggiunto le 400.000 unità, con un incremento del 30% rispetto all'anno precedente. Secondo l'Agenzia Europea dell'Ambiente, le e-bike contribuiscono a ridurre le emissioni di gas serra del trasporto urbano di circa il 70%. Uno studio dell'Università di Bologna ha dimostrato che le e-bike possono incoraggiare le persone a fare attività fisica, anche se non sono abituate a pedalare. Nel 2022, le vendite di e-bike a livello mondiale hanno raggiunto i 13,2 milioni di unità, con un incremento del 36% rispetto all'anno precedente. La Cina è il mercato leader mondiale delle e-bike, con una quota del 57%. L'Europa è il secondo mercato mondiale delle e-bike, con una quota del 22%. Foto di Oliver Mann Read the full article
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pier-carlo-universe · 4 months ago
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Provvedimenti Viabili ad Alessandria: Modifiche alla Viabilità per Eventi e Lavori Pubblici
Aggiornamenti sulla viabilità dal 18 al 31 ottobre 2024, con modifiche per eventi musicali, manutenzioni e lavori infrastrutturali.
Aggiornamenti sulla viabilità dal 18 al 31 ottobre 2024, con modifiche per eventi musicali, manutenzioni e lavori infrastrutturali. Alessandria si prepara ad una serie di modifiche viabilistiche per garantire la sicurezza e il corretto svolgimento di eventi e lavori pubblici programmati. Di seguito, i principali provvedimenti che interesseranno diverse zone della città. 18 ottobre 2024: Evento…
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Danilo Larini condivide i 7 migliori mercati immobiliari emergenti in cui investire
Scopri promettenti opportunità di investimento immobiliare con gli approfondimenti di Danilo Andrea Roberto Larini. Questo post informativo sul blog approfondisce i 7 principali mercati immobiliari emergenti che Danilo Larini ha meticolosamente ricercato e curato per investitori esperti
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Introduction
Nel mondo in continua evoluzione degli investimenti immobiliari, stare al passo con i tempi è essenziale per il successo. I mercati immobiliari in tutto il mondo sono in continuo cambiamento e identificare le opportunità emergenti è la chiave per massimizzare i tuoi investimenti. Il rinomato esperto immobiliare Danilo Larini ha condotto ricerche e analisi approfondite per fornirti le sue opinioni sui 10 principali mercati immobiliari emergenti in cui investire. In questo post del blog esploreremo questi mercati promettenti e perché meritano la tua attenzione.
1. Il fiorente panorama immobiliare di Ho Chi Minh City, Vietnam
Il Vietnam sta vivendo una rapida crescita economica e Ho Chi Minh City è in prima linea in questo sviluppo. La classe media in espansione e i robusti progetti infrastrutturali della città ne fanno un focolaio di investimenti immobiliari, in particolare nei settori residenziale e commerciale.
2. Istanbul, Turchia: collegare i continenti per opportunità immobiliari
La posizione geografica unica di Istanbul, che si estende su due continenti, la posiziona come un hub globale per gli investimenti immobiliari. Con particolare attenzione allo sviluppo urbano e ad un settore turistico in crescita, Istanbul offre diverse opportunità per gli investitori.
3. La rinascita di Lagos, Nigeria
Lagos si sta ridefinendo come centro commerciale e culturale in Africa. Con una popolazione giovane e dinamica, Lagos presenta un mercato emergente maturo per gli investimenti, in particolare in immobili residenziali e commerciali.
4. Medellin, Colombia: una gemma sudamericana
La trasformazione di Medellin da una città un tempo famigerata a un polo di innovazione e tecnologia sta attirando investitori sia locali che internazionali. L'accessibilità economica della città e il miglioramento della sicurezza ne fanno un mercato emergente che vale la pena esplorare.
5. Il fascino di Lisbona, Portogallo
Il fascino di Lisbona, la sua ricca storia e la crescente popolarità come destinazione turistica hanno stimolato la domanda immobiliare. Il programma Golden Visa del Portogallo e gli incentivi fiscali favorevoli lo rendono un mercato promettente per gli investitori internazionali.
6. La vivacità di Austin, Texas, Stati Uniti
Austin ha registrato una crescita demografica esplosiva grazie al fiorente settore tecnologico e alla qualità della vita. Le opportunità immobiliari abbondano sia nel segmento residenziale che in quello commerciale poiché sempre più aziende e privati ​​si riversano in città.
7. La rivitalizzazione di Belgrado, Serbia
Belgrado sta attraversando una fase di trasformazione, con aggiornamenti delle infrastrutture, sforzi di adesione all’UE e una fiorente scena di startup. Questi fattori rendono la capitale serba un promettente mercato immobiliare nell'Europa sudorientale.
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scienza-magia · 2 years ago
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"Crescere" aria pulita in città è possibile?
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Il verde tecnico per il miglioramento della qualità atmosferica. Le polveri sottili: una pandemia silenziosa Salute e qualità dell'aria in città costituiscono sempre più un binomio inscindibile nel con­testo urbano, specialmente se si considera che l'inquinamento atmosferico rappresenta una delle principali cause di mortalità al mondo (1), tanto da definire questo fenomeno come "pandemia silenziosa". Le fonti principali in città sono rappresen­tate dal traffico veicolare, dal riscaldamento e dall'attività industriale (2) che hanno come risultato la formazione di "nebbie" inquinanti (Figura 1). A questo contesto si aggiunge l'effetto del cambiamento climatico che, au­mentando le temperature e diminuendo le precipitazioni su larga scala, può influenzare in particolare la concentrazione delle polveri sottili (3), troppo spesso oltre i limiti normativi (4).
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Le Nature-based Solution nel contesto urbano per il miglioramento della qualità dell'aria Nell'ambito del piano d'azione del Green Deal europeo, la Commissione Europea ha prefissato l'obiettivo di di­minuire del 55% il numero di morti premature causate dal particolato fine (PM2,5) entro il 2030 (5). Di conseguenza, è obbligatorio sia ridurre le emissioni sia miti­gare l'inquinamento atmosferico per migliorare la qualità della vita nelle aree urbane. Tuttavia, lo spazio al suolo nel contesto urbano risulta spesso limitato. Come fare? Un aiuto può arrivare da alcuni tipi di Nature-based So­lution (NbS, Figura 2) (6),
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e in particolare dal verde tec­nico come, per esempio, i tetti verdi e le facciate verdi aie possono contribuire in modo significativo al miglio­ramento della qualità dell'aria. Infatti, se l'uso di aree verdi ad alta densità arborea è da preferire nel contesto urbano, tuttavia, il verde tecnico può fornire un contri­buto significativo al miglioramento della qualità di vita dei cittadini (7). Questo grazie all'azione delle piante, in grado di fornire numerosi servizi ecosistemici, tra cui il miglioramento della qualità dell'aria, attraverso la cat­tura di inquinanti atmosferici come le polveri sottili sulla propria superficie fogliare (8). Tali NbS, oltre ad avere un elevatissimo impatto estetico e psico-fisico sulla popolazione, rappresentano anche un'applicazione tecnologica del verde impiegabile su vasta scala, in particolare dove lo spazio al suolo risulta ridotto a causa dell'alta densità del costruito (Figura 3).
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Quanto è efficace il verde tecnico? Diversi parametri determinano le prestazioni del verde tecnico e, in particolare, di quello verticale nel migliora­mento della qualità dell'aria, quali per esempio la vitalità (uso di specie coerenti con il contesto bioclimatico di ri­ferimento) e il portamento della pianta (che determina l'angolo di incidenza rispetto al flusso d'aria), il fogliame deciduo o sempreverde (con diversa captazione durante l'anno), la densità fogliare (più efficace se elevata) e morfologia e micromorfologia della superficie fogliare (presenza di peli o cere fogliari) (9,10) (Figura 4).
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L'uso di facciate verdi non costituisce un ostacolo ri­spetto alle masse d'aria contenenti inquinanti, poiché consente la libera circolazione dei flussi d'aria all'interno dei canyon urbani (8). Inoltre, la localizzazione spaziale delle facciate verdi, ov­vero la vicinanza alla strada e alle sorgenti di emissioni veicolari, e la scelta di specie vegetali idonee possono consentire una buona capacità di assorbimento delle polveri sottili (10-12). Quanto possono assorbire le piante? Diversi modelli di deposizione degli inquinanti, tra cui quello sui tetti verdi di Chicago (13) hanno dimostrato che 20 ettari di tetto verde rimuovono 1675 chili di inquinanti atmosferici in un anno e in particolare ozono (52%), ossidi di azoto (27%), polveri sottili come il PM10 (14%) e anidride solforosa (7%), mentre altri studi hanno documentato che un au­mento delle coperture a verde tecnico del 10-20% nella città di Toronto aumenterebbe in maniera economica­mente apprezzabile la qualità di vita dei cittadini con mi­nore impatto sul sistema sanitario (14). Se pensate che ci vogliano grandi estensioni per ottenere questi benefici è utile sapere che un metro quadro di tetto a semplice co­pertura a prativa può rimuovere fino a 0,5 chili di PM2,5 all'anno (15)! Quanto costa e perché farlo? Diversi studi hanno già dimostrato che le attuali facciate verdi sul mercato presentano diversi aspetti che ne limi­tano la diffusione in ambito urbano, quali costi e manu­tenzione elevati (16). In generale, un tetto verde ha un costo di installazione che varia tra i 100 e i 250 euro al metro quadro (17), mentre per una facciata verde i costi possono essere ancora più variabili a seconda della ti­pologia, della scelta di specie, del sistema di irrigazione, oscillando da un minimo di 80 a un massimo di 450 euro al metro quadro (www.ambienteitalia.it). Va però con­siderato che questo tipo di installazioni comporta una molteplicità di benefici, oltre a quelli già citati sulla sa­lute umana. Un involucro verde può infatti aumentare la longevità di un tetto anche dai 20 ai 40 anni (18). Da no­tare che l'installazione di un involucro verde, come anche la presenza di aree verde circostanti, può aumentare il valore dell'immobile dal 6 al 15% (19). Quali potrebbero essere le applicazioni su vasta scala? Molteplici superfici, ben oltre quelle degli edifici pubblici e privati, si prestano alle applicazioni di verde tecnico; basti pensare all'inverdimento di superfici verticali, di differenti tipologie, che fiancheggiano strade carrabili, con la finalità di assorbimento di polveri sottili e di mitigazione del fenomeno isola di calore. Da notare però che gli incentivi fiscali giocano un ruolo importante per la sostenibilità economica dei sistemi di inverdimento tecnico, impattando in modo significativo sui risultati economici globali e risultando pertanto essenziali alla promozione di queste soluzioni (16). Per rendere i costi più concorrenziali, occorre dunque la­vorare per la progettazione di sistemi leggeri e a ridotto spessore, per facilitare l'applicazione su vasta scala nel tessuto urbano anche su costruzioni preesistenti e su su­perfici che vadano oltre quelle degli edifici. Oltre a ridurre le emissioni alla fonte, occorre dunque cambiare il modo in cui concepiamo il verde a scala ur­bana, andando ben oltre il concetto di arredo, pensando che le piante possano essere integrate e co-crescere con la città, e contribuire alla qualità della nostra vita, rap­presentando un modo efficace di rendere le nostre città più adattive, salubri, vivibili. E. ROCCOTIELLO - Dipartimento di Scienze della Terra dell'Ambiente e della Vita, Università degli Studi di Genova [email protected] BIBLIOGRAFIA - Egerstrom N, Rojas-Rueda D, Martuzzi M et al. Health and economic benefits of WHO air quality guidelines. 2022 Western Pacific Region Bulletin of the World Health Organization; BLT.22.288938 - Karagulian F, Belis CA, Dora CFC et al. Contributions to cities' ambient particulate matter (PM): a systematic review of local source contribu­tions at global level. Atm. Environ. 2015;120:475-83. - Doherty RM, Heal MR, O'Connor FM. Climate change impacts on human health over Europe through its effect on air quality. Environ. Health. 2017;16(1):118. - European Environment Agency. Air Quality in Europe 2019 — Europe­an Environment Agency. 2019; https://www.eea.europa.eu/publica­tions/air-quality-in-europe-2019. - European Commission. 2021; Register of Commission Documents - COM(2021)400'. 12 May 2021. https://ec.europa.eu/transparency/ documents-register/detail?ref=COM(2021)400&lang=en. - Cohen-Shacham E, Janzen WG, Maginnis S. (eds.) Nature-based Solutions to address global societal challenges. Gland, Switzerland: xiii + 97pp; 2016. - Perini K, Ottelé M, Giulini S et al. Quantification of fine dust deposition on different plant species in a vertical greening system. Ecol. Engin. 2017;100:268-76. - Ysebaert T, Koch K, Samson R et al. Green walls for mitigating urban particulate matter pollution—a review' Urban Forestry & Urban Greening 2021;59:127014. - Janhall S. Review on urban vegetation and particle air pollution, deposition and dispersion. Atmos. Environ. 2015;105:130-137. - Pèrini K, Ottelé M, Giulini S et al. Quantification of fine dust deposition on different plant species in a vertical greening system. Ecol. Eng. 2017;100:268-276. - Perini K, Roccotiello E. Vertical greening systems for pollutants reduction. In: Nature Based Strategies for Urban and Building Sustainabiliti. Elsevier; 2018;131-140. - Wuyts MSK, Samson R. Atmospheric net particle accumulation on 96 plant species with contrasting morphological and anatomica! leaf characteristics in a common garden experiment. Atmos. Environ. 2019;202: 328-344. - Yang J, Yu Q, Gong P Quantifying air pollution removal by green roofs in Chicago Atmos. Environ. 2008;42:7266-7273. - Currie BA, Boss B. Estimates of air pollution mitigation with green plants and green roofs using the UFORE model. ()ripari Ecosyst. 2008;11:409-422. - Irga PJ, Fleck R, Arsenteva E et al. Biosolar green roofs and ambient air pollution in city centres: mixed results. Build. Environ. 2022;226:109712. - Rosasco P, Perini K. Selection of (green) roof systems: a sustainability based multi-criteria analysis. Buildings 2019;9(5). - Perini K, Rosasco P. Is greening the building envelope economically scope of vertical greening sustainable? An analysis to evaluate the advantages of economy of systems and green roofs. Urban For. Urban Green. 2016;20:328-337.  - Clark C, Talbot B, Bulkley J et al. Optimization of green roofs for air pollution mitigation, In: Proceedings of the Third North American Green Roof Conference: Greening Rooftops for Sustainable Communities, Washington, DC, USA, 4-6 May 2005;482-497. - Peck SW, Callaghan C, Kuhn ME et al. Greenbacks from green roofs: forging a new industry in Canada; status report on benefits, barriers and opportunities for green roof and vertical garden technology diffusion; Environmental Adaptation Research Group: Toronto, ON, Canada, 1999. Read the full article
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gennarocapodanno · 8 months ago
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Vomero: più panchine e cestini e meno tavolini e sedie
Nelle isole pedonali di via Scarlatti e di via Luca Giordano si fanno i turni per sedersi Via Scarlatti: panchina sparita                Lanciato un nuovo appello all’amministrazione comunale per il miglioramento dell’arredo urbano del quartiere Vomero, in particolare nelle isole pedonali di via Scarlatti e di via Luca Giordano. Mancano le panchine, insufficienti anche i cestini portarifiuti,…
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tecnotergroup · 5 years ago
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Come utilizzare un generatore di ozono
I giardinieri al coperto possono utilizzare i generatori di ozono per disinfettare e deodorare le loro grow room. Prima di intraprendere questa strada, dovresti essere consapevole dei pro e dei contro poiché la maggior parte delle persone considera l'uso dell'ozono come ultima risorsa. Generatore di ozono
I generatori di ozono possono ridurre notevolmente l'uso di sostanze chimiche nella piscina. Sono alimentati a gas. Può essere efficace quanto un sistema di cloro sia ossidante che igienizzante ed è considerata un'alternativa ecologica. Alcuni nuotatori scoprono che sono sensibili alle sostanze chimiche e ottengono irritazioni cutanee dal nuoto in piscine trattate chimicamente, e un sistema di ozono significa meno sostanze chimiche nella piscina. A volte, è necessaria una piccola quantità di sostanza chimica oltre al generatore di ozono, ma ridurre la quantità è un miglioramento. È necessario consultare un professionista della manutenzione della piscina per conoscere il giusto equilibrio necessario per la piscina.
Sebbene i generatori di ozono siano disponibili da molto tempo, sono stati progettati per uso industriale ed erano troppo grandi e costosi per il giardiniere urbano occasionale. Funzionano alterando in sicurezza la struttura molecolare dei microrganismi offensivi. Il risultato è l'eliminazione di cattivi odori e la morte di muffe, batteri e funghi.
I generatori di ozono sono sicuri. Tuttavia, alcune persone esposte a elevate quantità di ozono anche per un breve periodo possono riscontrare problemi. I livelli di ozono che si trovano comunemente nelle grow room possono causare dolore toracico, gola irritata, tosse e respiro corto. Questi problemi sono generalmente temporanei. Ozonizzatore
Allo stesso tempo, ci sono cose che puoi fare per evitare una sovraesposizione di ozono. Ad esempio, molti dei generatori disponibili nei negozi idroponici sono progettati per funzionare con il sistema di ventilazione in linea. Impostandolo correttamente, puoi fare in modo che l'ozono pulisca l'aria mentre lascia la grow room. Questo è un buon modo per evitare concentrazioni di ozono nel tuo giardino interno.
Quando si utilizza un generatore che non funziona con una ventola in linea, i giardinieri cercano di ridurre i livelli di ozono posizionando il generatore all'esterno della grow room. Tuttavia, per essere più efficace, dovrebbe essere posizionato vicino alla fonte degli odori.
Uno dei modi migliori per evitare la sovraesposizione è mettere il generatore su un timer. Puoi accenderlo per cinque minuti ogni 20 minuti circa. L'ozono è un affare serio. Di conseguenza, non è necessario che sia sempre in esecuzione per essere efficace. Generatori di ozono professionali
Non essere impazzito! Puoi tranquillamente utilizzare un generatore di ozono, ma devi essere consapevole dei rischi. Finché limiterai l'esposizione e avrai un buon sistema di ventilazione, starai bene.
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