#Università del Piemonte orientale
Explore tagged Tumblr posts
Text
Passaggio di consegne all'Università del Piemonte Orientale: Gian Carlo Avanzi cede il testimone a Menico Rizzi
Il 29 ottobre 2024, un nuovo capitolo per l'UPO con l'insediamento del nuovo rettore
Il 29 ottobre 2024, un nuovo capitolo per l’UPO con l’insediamento del nuovo rettore. Martedì 29 ottobre 2024, presso il Teatro Civico di Vercelli, si terrà la cerimonia ufficiale di passaggio di consegne tra il rettore uscente dell’Università del Piemonte Orientale (UPO), Gian Carlo Avanzi, e il rettore eletto, Menico Rizzi. Questo evento sancirà la conclusione del mandato di Avanzi, che ha…
#autorità istituzionali#bilancio mandato Avanzi#cerimonia rettore#comunità accademica#continuità accademica#Eccellenza Accademica#elezione Menico Rizzi#elezione rettore#elezione rettore UPO#evento accademico#futuro dell’università#futuro UPO#Gian Carlo Avanzi#innovazione universitaria#insediamento Menico Rizzi#insediamento rettore#leadership accademica#mandato rettorale#Menico Rizzi#novità UPO#nuova era UPO#nuova leadership UPO#nuovo rettore UPO#passaggio di consegne#passaggio di consegne rettorato#pensionamento docenti UPO#sviluppo UPO#Teatro Civico Vercelli#Università del Piemonte#Università del Piemonte Orientale
0 notes
Text
ALESSANDRIA. Console Generale della Repubblica Popolare Cinese ospite della Città.
IL CONSOLE GENERALE DELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE A MILANO LIU KAN OSPITE DELLA CITTÀ DI ALESSANDRIA Lunedì 18 marzo il Console Generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano, Liu Kan, è venuto per la prima volta in visita nella Città di Alessandria. Cogliendo l’opportunità della tavola rotonda promossa dall’Università del Piemonte Orientale “Turismo Italia-Cina: prospettive di ripresa…
View On WordPress
#ALESSANDRIA#“Turismo Italia-Cina: prospettive di ripresa in entrata e uscita”#Console Generale della Repubblica Popolare Cinese#Università del Piemonte Orientale
0 notes
Text
"Ieri i nostri studenti hanno affrontato l'evento fondamentale del European Master in Disaster Medicine (EMDM). Questa grande simulazione si è svolta a Solbiate Olona (Varese, Italia) dove l' Esercito Italiano ha schierato un ospedale da campo RUOLO 3.
Nello scenario simulato di una pace instabile post-conflitto, un'improvvisa tempesta ha colpito un'area festival dove molte persone sono state riunite. I nostri studenti magistrali hanno fatto
del loro meglio per rispondere all'incidente di massa e coordinare tutte le forze che sono entrate in gioco per gestire la pressione di un ospedale già stressato e salvare più vite possibili.
Grazie infinite al Comune di Solbiate Olona che ci ha ospitato, ai 150 studenti di medicina che hanno svolto il ruolo di vittime intelligenti e alle centinaia di professionisti e volontari dei Vigili del fuoco, AREU Lombardia, Croce Rossa Italiana Varese e Novara, Protezione Civile e tanti altri.
Università del Piemonte Orientale
CRIMEDIM - Center for Research and Training in Disaster Medicine, Humanitarian Aid, and Global Health
VUB - Vrije Universiteit Brussel
Regedim - Research Group on Emergency and Disaster Medicine
2 notes
·
View notes
Text
Confs: X JEP: Jornada de Estudos em Pragmática
O evento contará com as seguintes apresentações: 11h10 – Developing a Task-Based Spoken Corpus for Researching, Teaching, and Assessing Pragmatics – Stefania Ferrari (Università del Piemonte Orientale, Itália) 11h40 – AI Meets Pragmatic Annotation: LadderWeb vs ChatGPT – Nicola Brocca (Universität Innsbruck, Áustria) 12h10 – Un Corpus Multilingue per lo Studio di Richieste: Metodi e Strumenti – Elisabetta Santoro (Universidade de São Paulo) e Elena Nuzzo (Università degli Studi Roma Tre) http://dlvr.it/TGqGvF
0 notes
Text
AOU di Novara: Intervento di Chirurgia Toracica Innovativo Riuscito con Successo
Un complesso intervento toracico salvavita per un tumore al polmone è stato eseguito con successo presso l’AOU Maggiore della Carità di Novara dal professor Ottavio Rena. Una tecnica rara è stata utilizzata per la prima volta in Piemonte.
Un complesso intervento toracico salvavita per un tumore al polmone è stato eseguito con successo presso l’AOU Maggiore della Carità di Novara dal professor Ottavio Rena. Una tecnica rara è stata utilizzata per la prima volta in Piemonte. Novara, 21 ottobre 2024 – Un paziente cinquantenne affetto da un tumore al polmone ha potuto beneficiare di un complesso intervento di chirurgia toracica…
#anastomosi tracheo-bronchiale#AOU Novara#centri di eccellenza Piemonte#chirurgia d’eccellenza#chirurgia polmonare#Chirurgia toracica#circolazione extracorporea#complessi interventi chirurgici#cura del tumore#Dipartimento CardioToracoVascolare#ECMO#ECMO veno-venoso#Emergenza sanitaria#Francesco Della Corte#Giovanni Casali#Giuseppe Patti#Innovazione medica#interventi salvavita#intervento innovativo#Maggiore della Carità#Ospedale di Novara#Ottavio Rena#sanità italiana#sleeve pneumonectomy#successo chirurgico#tecniche chirurgiche innovative#trattamento chirurgico#Tumore al polmone#tumori polmonari#Università del Piemonte Orientale
0 notes
Link
0 notes
Text
Pov: you study in ✨Italy✨
Pics are mine
4 notes
·
View notes
Text
The Sleeping Giant of Mediterranean Herbal Medicine: Helichrysum italicum
The Sleeping Giant of Mediterranean Herbal Medicine: Helichrysum italicum
Helichrysum italicum (Roth.) Don. (Asteraceae) is an iconic plant of the Mediterranean area (Figure 1), but the use of its essential oil in glamorous perfumes and personal care products has turned it into a veritable icon of luxury. However, just like the geographical distribution of Helichrysum species extends beyond the Mediterranean region, the properties of H. italicum are not limited to…
View On WordPress
#By Giovanni Appendino#Cagliari#Italy#Italy bUniversità di Napoli#Italy c Università di Cagliari#Laureaa; Orazio Taglialatela-Scafati#Laureac; Andrea Maxia#Napoli#Novara#PhDa; Federica Pollastro#PhDa; Mauro Ballero#PhDb; Alberto Minassi#PhDc aUniversità del Piemonte Orientale#PhDc; Cinzia Sanna
1 note
·
View note
Link
Appello per la liberazione immediata di Dana Lauriola firmato da oltre un centinaio di membri del corpo accademico, giuristi, intellettuali ed esponenti del mondo della cultura. Dana, attivista notav, è detenuta in carcere da ormai quasi sei mesi per aver parlato in un megafono durante una manifestazione contro il raddoppio della Torino-Lione
Alla Ministra della Giustizia
prof. Marta Cartabia
Al Garante nazionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale
Mauro Palma
Al Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale per il Piemonte
Bruno Mellano
e, per conoscenza
Al Tribunale di sorveglianza di Torino
Dana Lauriola, militante No Tav, è in carcere dal 17 settembre 2020 ‒ e, dunque, da quasi sei mesi ‒ in esecuzione di una condanna a due anni di reclusione per il reato di violenza privata (per il quale, con il bilanciamento tra aggravanti e attenuanti, la pena prevista dalla legge parte da 15 giorni).
I fatti per cui è stata condannata risalgono a nove anni fa e sono stati commessi nel corso di una manifestazione di protesta e di solidarietà con Luca Abbà, agricoltore valsusino in quei giorni in bilico tra la vita e la morte dopo essere rimasto folgorato su un traliccio dell’alta tensione su cui si stava arrampicando, inseguito da un agente di polizia, in un’azione dimostrativa contro l’apertura del cantiere della Nuova linea ferroviaria Torino-Lione. La manifestazione si concluse con il blocco, per alcuni minuti, delle sbarre dei caselli di accesso all’autostrada Torino-Bardonecchia. Il danno subito dalla società concessionaria dell’autostrada per il mancato pagamento del pedaggio da parte degli automobilisti in transito è stato quantificato dal tribunale in 777 euro e a Dana Lauriola è stato contestato «di avere, usando un megafono, intimato agli automobilisti di transitare ai caselli senza pagare il pedaggio, indicando le ragioni della protesta». Diventata definitiva la sentenza, Dana Lauriola ha chiesto di scontare la pena in misura alternativa, ma il Tribunale di sorveglianza di Torino ha respinto l’istanza, pur in assenza di precedenti condanne definitive e nonostante l’esistenza di un lavoro stabile di notevole responsabilità e le valutazioni ampiamente favorevoli dei servizi sociali dell’amministrazione della giustizia. La motivazione del rigetto è che Dana Lauriola «non ha preso le distanze» dal movimento No Tav e che il suo domicilio «coincide con il territorio scelto come teatro di azione dal movimento No Tav, il quale ha individuato il cantiere di Chiomonte per la realizzazione della futura linea dell’Alta Velocità come scenario per frequenti manifestazioni e scontri con le Forze dell’ordine».
La vicenda ci lascia sbigottiti/e e preoccupati/e, come cittadini e cittadine impegnati/e nell’associazionismo, nella politica, nell’informazione, nel mondo dell’arte e della cultura. Per la sorte di Dana e per il trattamento del dissenso nel nostro Paese.
Non entriamo, qui, nel merito della qualificazione giuridica dei fatti e di altri aspetti (pur inquietanti) inerenti la ritenuta responsabilità di Dana e la concezione del concorso di persone nel reato sottesa alla condanna, ma denunciamo, da un lato, l’evidente sproporzione tra i fatti (commessi senza violenza alle persone e con un danno patrimoniale di assoluta modestia) e la pena e, dall’altro, la sorprendete anomalia della mancata concessione di una misura alternativa al carcere (pur consentita dalla legge e coerente con le condizioni soggettive di Dana). Il nostro stupore e la nostra preoccupazione, poi, aumentano guardando alle motivazioni con cui l’istanza di misura alternativa è stata respinta: Dana non può beneficiare della pena alternativa e, quindi, merita il carcere per aver tenuto fermi i propri «ideali politici» e la propria opposizione al Tav e perché abita nella valle in cui ci sono i suoi affetti, i suoi interessi, i suoi compagni di vita e di militanza!
Percepiamo la carcerazione di Dana come una grave ingiustizia sul piano personale e come un pesante attacco alla libertà di tutti di manifestare ed esprimere le proprie idee e di dissentire da scelte politiche ritenute sbagliate e dannose. La nostra denuncia e la nostra preoccupazione sono condivise dalla grande maggioranza di una valle che da trent’anni chiede inutilmente di essere ascoltata e da molti cittadini e cittadine che non sono contrari alla Nuova linea ferroviaria ma hanno a cuore le libertà e i diritti fondamentali.
Per questo vi chiediamo, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, di adottare ogni iniziativa utile a favorire l’immediata scarcerazione di Dana: per porre rimedio a un’ingiustizia in atto, per dare un segnale di attenzione ai temi implicati dalla vicenda, per ripristinare condizioni di agibilità politica anche (e soprattutto) per chi dissente.
4 marzo 2021
FIRMATARI
1) Maria Luisa Boccia (Centro per la Riforma dello Stato)
2) Daniela Dioguardi (Udipalermo)
3) Ketty Giannilivigni (Udipalermo)
4) Franco Ippolito (Fondazione Basso)
5) Livio Pepino (Volere la luna, Edizioni Gruppo Abele)
6) Tamar Pitch (Università di Perugia)
7) Grazia Zuffa (Società della ragione)
8) Alessandra Algostino (Università di Torino)
9) Stefano Anastasia (Università di Perugia)
10) Gaetano Azzariti (Università di Roma La Sapienza)
11) Letizia Battaglia (fotografa)
12) Mauro Biani (vignettista)
13) Alessandra Bocchetti (saggista)
14) Luciana Castellina (politica e scrittrice)
15) Franco Corleone (già sottosegretario alla Giustizia)
16) Maura Cossutta (Casa internazionale delle donne)
17) Maria Rosa Cutrufelli (scrittrice)
18) Teresa Degenhardt (Queen’s University, Belfast, Studi sulla Questione criminale)
19) Giuseppe De Marzo (Libera – Rete dei Numeri Pari)
20) Ida Dominijanni (filosofa e giornalista)
21) Claudio Fava (presidente Commissione antimafia Regione Sicilia)
22) Lorenzo Fazio (direttore editoriale casa editrice Chiarelettere)
23) Luigi Ferrajoli (Università di Roma3)
24) Angelo Ficarra (Anpi, Palermo)
25) Marcello Fois (scrittore)
26) Maria Grazia Giammarinaro (magistrata)
27) Elisabetta Grande (Università del Piemonte orientale)
28) Sabina Guzzanti (attrice e regista)
29) Loredana Lipperini (giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica)
30) Luigi Manconi (A Buon Diritto)
31) Lea Melandri (saggista)
32) Luca Mercalli (climatologo e giornalista scientifico)
33) Paolo Mondani (giornalista)
34) Tomaso Montanari (Università per stranieri di Siena)
35) Michela Murgia (scrittrice)
36) Francesco Pallante (Università di Torino)
37) Giovanni Palombarini (già magistrato)
38) Valeria Parrella (scrittrice)
39) Mariella Pasinati (Udipalermo )
40) Valentina Pazé (Università di Torino)
41) Marco Revelli (Università del Piemonte orientale)
42) Maria Concetta Sala (Udipalermo, Palermo)
43) Giorgia Serughetti (filosofa politica)
44) Evelina Santangelo (scrittrice)
45) Vincenzo Scalia (Università di Winchester, Studi sulla Questione criminale)
46) Anita Sonego (presidente Casa delle donne Milano)
47) Armando Sorrentino (avvocato)
48) Sergio Staino (vignettista)
49) Vittorio Teresi (già magistrato)
50) Chiara Valerio (scrittrice)
51) Simone Furzi, ricercatore
52) Laura Cima, ecofemminista
53) Alberto Castiglione, regista
54) Alessandra Sarchi, scrittrice
55) Helena Janeczeck, scrittrice
56) Teresa Ciabatti, scrittrice
57) Rossella Milone, scrittrice
58) Caterina Bonvicini, scrittrice
59) Hamid Ziarati, scrittore
60) Elvira Seminara, scrittrice
61) Marta Bellingreri, reporter l’Espresso, Al-Jazeera English
62) Alessio Mamo, fotoreporter l’Espresso, Guardian
63) Vittoria Tola, UDI
64) Giulia Potenza, avvocata, responsabile nazionale UDI
65) Adriana Laudani, avvocata
66) Emma Dante, regista
67) Valentina Chinnici, insegnante, consigliera comunale Palermo
68) Lorenzo Teodonio, fisico climatologo
69) Lorenzo Coccoli, storico
70) Rita Di Leo, docente di relazioni internazionali
71) Giulio De Petra, docente di tecnologie digitali
72) Carmelo Caravella, sindacalista Cgil
73) Luisa Simonutti, ricercatrice di filosofia politica, Cnr
74) Alessandro Montebugnoli, economista
75) Bianca Pomeranzi, esperta di cooperazione e politiche di genere
76) Fulvia Bandoli, politica ecologista
77) Mario Dogliani, costituzionalista
78) Alberto Olivetti, filosofo di estetica
79) Caterina Botti, filosofa morale
80) Laura Bazzicalupo, filosofa politica
81) Claudio De Fiores, costituzionalista
82) Chiara Giorgi, storica
83) Laura Ronchetti, costituzionalista
84) Nicola Genga, Ministero dei Beni culturali,
85) Rocco D’Ambrosio, sacerdote filosofo politico
86) Giuseppe Cotturri, docente di teoria del diritto e delle istituzioni
87) Stefania Vulterini, saggista
88) Emilio Giannelli avvocato
89) Gisella Modica Udipalermo
90) Giovanna Martelli, già parlamentare
91) Claudia Pedrotti, avvocata Udipalermo
92) Rita Barbera, già direttora istituti di pena
93) Elvira Rosa, coordinamento antiviolenza palermo
94) Gisella Costanzo, attrice
95) Sandra Rizza, giornalista
96) Laura Piretti, UDI
97) Alida Castelli, UDI
98) Liviana Zagagnoni, UDI
99) Pina Mandolfo, operatrice culturale
100) Francesca Traina, Udipalermo
101) Loredana Rosa, Il femminile è politico: potere alle donne
102) Rita Calabrese, Udipalermo
103) Marina Leopizzi, Udipalermo
104) Giovanna Minardi, docente Università Palermo
105) Mimma Grillo, Forum antirazzista Palermo
106) Ida La Porta, Udipalermo
107) Bice Grillo, Udipalermo
108) Toni Casano, redattore Pressenza
109) Alessandra Notarbartolo, coordinamento antiviolenza Palermo
110) Agata Schiera, Udipalermo
111) Beatrice Monroy, scrittrice
112) Emi Monteneri, Udipalermo
113) Angela Militello, Udipalermo
114) Etta Sgadari, Udipalermo
115) Elena Diliberto, Udipalermo
116) Mimma Argurio (segretaria generale Fisac Sicilia)
117) Elvira Morana (CGIL Sicilia)
118) Anna Maria Tirreno (segretaria Camera del lavoro CGIL Palermo)
119) Rita D’Ippolito (insegnante in pensione)
120) Rosario Nicchitta (architetto)
121) Novella Nicchitta (formatrice)
122) Ornella Russo (insegnante)
123) Anna Di Salvo (Città Felice, Rete la Ragna-Tela)
124) Enza Longo (Coordinamento antiviolenza 21luglio Palermo)
125) Maria Rosa Turrisi (preside in pensione)
126) Angela Galici (Coordinamento antiviolenza 21 luglio Palermo)
127) Simona Sorrentino (medica)
128) Elvira Rosa (Il femminile è politico: potere alle donne)
129) Gemma Infurnari (UDIPalermo)
130) Elisa Romano (Università di Pavia)
131) Maddalena Giardina (avvocata, UDIPalermo)
132) Anna Marrone (docente, UDIPalermo)
133) Emilia Martorana (Coordinamento antiviolenza 21luglio Palermo)
134) Katia Orlando (insegnante, consigliera comunale Palermo)
135) Maria Concetta Pizzurro (UDIPalermo)
136) Silvia Miceli, docente (UDIPalermo)
137) Maria Grazia Patronaggio (Le Onde onlus)
138) Valeria Andò (docente Università di Palermo)
139) Benita Licata (dirigente Scolastica)
140) A. Maria Catalano (dirigente Scolastica)
141) Gaia Nicita (docente)
142) Valeria Ferrauto (docente)
143) Margherita La Porta (funzionaria MEF)
144) Giusi Vacca (agente pubblicitaria)
145) Flora Arcuri (docente)
146) Cetti Iovino (imprenditrice agricola)
147) Alessandra Jaforte (docente)
148) Claudia La Franca (architetta)
149) Virna Chessari (docente)
150) Gilda Messina (docente)
151) Valeria Adamo (docente)
152) Giorgia Calì (docente)
153) Nadia Saputo (docente)
154) Claudia Calzolari (docente)
155) Gabriella Pucci (imprenditrice agricola)
156) Daniela Gennaro (dirigente scolastica)
157) Cristina Fatta del Bosco (imprenditrice agricola)
158) Amelia Crisantino (docente/scrittrice)
159) Anna Maria Ruta (dirigente scolastica)
160) M. Antonietta Spadaro (storica dell’arte)
161) Anna Cottone (docente Università Palermo)
162) Tommaso Di Caccamo (redattore tecnico)
163) Agostina Passantino (bibliotecaria)
164) Licia Masi (pensionata, operatrice sociale volontaria)
165) Rossella Reyes (dipendente regionale)
166) Sabina Cannizzaro (pensionata regionale)
167) Cristina Pecoraro (pensionata regionale)
168) Rosalba Rinaudo (insegnante in pensione)
169) Carmelo Lucchesi (insegnante in pensione)
170) Francesca Citarrella (operatrice sociale)
171) Laura Zizzo (guida turistica)
172) Michela Fiore (casalinga)
173) Antonia Cascio (pensionata)
174) Adriano Di Cara (ingegnere)
175) Antonino Di Cara (operatore sociale)
177) Sandra Giovanna Cascio (casalinga)
178) Alessandra Bruno (avvocata)
179) Emilia Esini (Maghweb)
180) Gabriele Tramontana (Maghweb)
189) Fabrizio Cacciatore (Maghweb)
190) Vincenzo Allotta (Maghweb)
191) Sofia Calderone (Maghweb)
192) Epifania Lo Presti (Maghweb)
193) Elisa Chillura (Maghweb)
194) Chiara Ercolani (Maghweb)
195) Marianna Castronovo (Maghweb)
196) Giuseppe Grado (Maghweb)
197) Marta Cutrò (docente)
198) Sebastiana Zangla (docente)
199) Maria Clara Provenzano (docente)
200) Maria Oliva Caldarella (docente)
201) Emanuela Bajardi (docente)
202) Candida Di Franco (docente)
203) Alessandra Martorana (docente)
204) Gabriella Costanzo (docente)
205) Teresa Burderi (docente)
206) Elvira Leone (pediatra)
207) Gisella Duci (docente)
208) Maria Di Chiara (docente)
209) Donatella Lombardo (docente)
210) Francesca Koch (storica)
211) Francesca Martino (musicista)
212) Ugo Mattei (Università di Torino, Generazioni Future)
Per adesioni:
9 notes
·
View notes
Text
Nei lunghi mesi di lockdown tantissime persone hanno avuto tempo per recuperare libri, serie tv, podcast di cui avevano sentito parlare ma a cui non erano mai riuscite a dare una possibilità. In molti si sono imbattuti nei podcast che raccolgono lezioni e conferenze dello storico Alessandro Barbero, che infatti da mesi compaiono regolarmente nelle classifiche dei più ascoltati.
I podcast di Barbero, così come le centinaia di video di cui è protagonista su YouTube, sono un prodotto piuttosto unico nel panorama culturale italiano. Non sono distribuiti da alcun canale ufficiale – nella maggior parte dei casi sono registrati in maniera amatoriale, come i concerti delle rock band negli anni Sessanta – non sono promossi da giornali o case editrici, e godono di un culto trasversale che si è diffuso soprattutto col passaparola: cosa rarissima, in un momento storico in cui la stragrande maggioranza dei prodotti culturali fatica ad emergere a causa dell’enormità dell’offerta.
Ma il successo dei podcast e dei video di Barbero non è affatto casuale, ed è il frutto di un lavoro di divulgazione quasi trentennale e del suo eccezionale talento narrativo, oltre che dell’assenza di prodotti simili in lingua italiana.
Barbero è nato nel 1959 e si è laureato in Storia medievale, ancora oggi il suo principale campo di ricerca, nel 1981 all’università di Torino. Dopo un dottorato alla Scuola Normale di Pisa e un periodo da ricercatore all’università di Tor Vergata, dal 1998 insegna all’Università del Piemonte Orientale di Vercelli, dove ancora oggi tiene il corso principale di Storia medievale.
A una intensa attività accademica fatta di decine di pubblicazioni specialistiche Barbero ha legato da molti anni altre due carriere parallele, da scrittore di romanzi storici e divulgatore. Già nel 1996 si parlò moltissimo di lui quando a 37 anni vinse il Premio Strega, il più prestigioso premio letterario italiano, con un romanzo storico ambientato all’epoca delle guerre napoleoniche intitolato Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo. Il romanzo fu pubblicato grazie all’interesse di Aldo Busi, che lo presentò a Mondadori, l’editore con cui Barbero è legato ancora oggi (il suo ultimo romanzo storico, Le Ateniesi, è uscito nel 2015).
Nel 2007 iniziò la collaborazione con la nota trasmissione tv SuperQuark e con Piero Angela, con cui nel 2012 pubblicò un libro a quattro mani. Gli interventi di Barbero erano compresi in apposite rubriche chiamate Istantanee dal passato o Dietro le quinte della storia, in cui erano già presenti tutti gli elementi caratteristici della sua tecnica narrativa: un linguaggio chiaro e a tratti informale, senza tecnicismi, il gusto per l’aneddoto, la capacità nel costruire efficacemente una storia – con personaggi, ambienti e tensioni – anche in pochi minuti.
Nello stesso anno in cui diventò ospite fisso di SuperQuark, Barbero iniziò a tenere un ciclo annuale di lezioni al Festival della Mente di Sarzana, in Liguria, uno dei principali festival culturali che si tengono d’estate in Italia. Nella prima edizione Barbero tenne una lezione che ha ripetuto più volte negli anni, con alcune variazioni: una descrizione delle invasioni barbariche molto più sfumata di quella contenuta nei manuali scolastici, in cui viene raccontata come la principale causa di dissoluzione dell’Impero Romano.
Negli anni successivi Barbero tenne lezioni sulle rivolte popolari nel Medioevo, le reti clandestine, le guerre di Indipendenza italiane, i compiti dello storico, le due guerre mondiali, la condizione della donna nel Medioevo, e molto altro ancora.
La maggior parte delle lezioni assomiglia più a uno spettacolo teatrale che a una lezione universitaria: i personaggi sono descritti in maniera tridimensionale, anche quelli secondari, il filone principale ha un inizio e una fine ben definiti, e ci sono colpi di scena, battute e passaggi che fanno tenere il fiato sospeso. Barbero riesce ad unire una notevole accuratezza – anche quando si parla di periodi storici diversi dal Medioevo – a una lettura più “progressista” rispetto a quella dei manuali scolastici, attenta al ruolo delle donne, delle minoranze, delle fasce più oppresse della popolazione. In un’intervista a Repubblica, Barbero ha raccontato che ne prepara «quattro o cinque all’anno», lavorando accuratamente per evitare di dire «cose delle quali poi mi pentirei».
Gli audio delle conferenze di Sarzana, tratti dai video che circolavano su YouTube, furono i primi ad essere inclusi nel podcast che oggi raccoglie la maggior parte delle conferenze di Barbero, “Il podcast di Alessandro Barbero”. Al contrario della stragrande maggioranza dei podcast di successo, la sua produzione è molto artigianale ed è curata da uno studente di ingegneria informatica, Fabrizio Mele.
Qualche mese fa Mele ha raccontato al Festival del Podcasting che conobbe Barbero su segnalazione di un podcast, Digitalia, e che da subito rimase «stregato».
Era l’anno 2015, e per ragioni di trasporti mi sono trovato a consumare podcast come il pane: 50 minuti andata, 50 minuti ritorno, ogni giorno, avanti e indietro dall’università, da solo in macchina. Tra i vari titoli spicca quello che seguo da più tempo cioè Digitalia. Tra i Gingilli del Giorno dell’episodio 301 Massimo De Santo, speaker storico del podcast, suggerisce agli ascoltatori di dare un’occhiata alle registrazioni delle conferenze del Festival.
Arrivo in università, apro il computer e vado a vedere cos’è sta roba. Trovo una conferenza di un tizio, tale Alessandro Barbero, che dal titolo sembra promettente: Come scoppiano le guerre? La guerra delle Falkland. Uno dei casi di clickbait meglio funzionanti mai visti. Cerco un feed rss, accidenti non c’è. Poco male, scarico l’mp3 sul telefono e uso il lettore musicale di Android.
Sono rimasto stregato: forse era stato il tema, la Guerra delle Falkland che chi non ha vissuto nella cronaca, per ragioni anagrafiche, è una cosa curiosa e misteriosa. Forse era stato lo stile di Alessandro Barbero, leggero e appassionato nello snocciolare date, nomi e fatti, ironico quanto basta, al punto da fare le vocine ai lord inglesi dell’epoca (con tanto di accento posh). Arrivato a casa senza troppa esitazione mi sono scaricato altre conferenze, e da lì sono entrato in una spirale che mi ha portato nel giro di un paio di mesi ad ascoltare la trentina di lezioni del Festival della Mente.
Mele aprì il podcast soltanto tre anni dopo, nel 2018: «l’intenzione è di creare una roba che serva a me, ma visto che Anchor si offre così gentilmente di inviare il feed anche a Spotify e a iTunes facciamolo, non sia mai che ci sia qualche altro pazzo che ascolta conferenze di storia in macchina o in metro».
In breve tempo gli ascoltatori si sono moltiplicati, diventando prima centinaia e poi migliaia al giorno – numeri enormi per qualsiasi podcast italiano, specialmente se ottenuti senza alcuna promozione sui social network o sui giornali – costringendo Mele a caricare almeno una puntata a settimana, ritmo che mantiene ancora oggi sfruttando vecchie e nuove conferenze o interviste che Barbero tiene in giro per l’Italia.
Barbero sapeva del podcast di Mele già nei primi mesi della sua pubblicazione: fu avvertito con una mail, a cui rispose così.
Ancora oggi Barbero sostiene di non spiegarsi il successo delle sue conferenze, e di non seguire i commenti e le recensioni degli ascoltatori: «Finirei per concentrarmi solo sui commenti critici. Meglio starne alla larga», ha detto a Repubblica. Alla successiva domanda dell’intervistatore sul perché non apre un canale ufficiale o monetizzi in qualche modo il suo successo, Barbero ha risposto: «Ho troppe cose da fare».
1 note
·
View note
Text
Fai la Mossa Giusta: grande successo per la terza edizione dedicata a studio, formazione e lavoro
Si è conclusa con successo l’edizione 2024 di “Fai la Mossa Giusta”, tenutasi il 16 novembre al Palafiere Riccardo Coppo di Casale Monferrato. L’evento ha registrato un’alta partecipazione, attirando studenti, famiglie, lavoratori e adulti in cerca di nuove opportunità professionali e formative. Un’occasione unica per il futuro La manifestazione ha messo in connessione diretta cittadini e…
#&039;Università del Piemonte Orientale#Agenzia Piemonte Lavoro#carriera giovani#Casale Monferrato#CNA Alessandria#Confartigianato Imprese Alessandria#Confindustria Alessandria#dibattiti lavoro#Elisa Floredan#eventi lavoro Piemonte#Fai la mossa giusta#Fiorenzo Pivetta#Formazione#Forze dell&039;ordine#futuro professionale#giovani e lavoro#Imprenditoria#imprese e lavoro#innovazione lavorativa..#lavoro Alessandria#Monferrato#occupazione locale#opportunità lavoro#opportunità studio#orientamento lavoro#Palafiere “Riccardo Coppo”#Radio Gold#studio e formazione#Sviluppo territoriale
2 notes
·
View notes
Text
Sospese le attività didattiche nelle Università piemontesi
Per una settimana sono sospese le attività didattiche nelle Università piemontesi (Università di Torino, Università del Piemonte Orientale e Politecnico di Torino) a causa della questione Coronavirus. Lo ha annunciato l'assessore regionale alla sanità, Luigi Icardi
1 note
·
View note
Photo
Atenei del Piemonte chiusi per una settimana, a causa dell'emergenza coronavirus. Da lunedì rimarranno tutti chiusi: Università di Torino, Politecnico, Università del Piemonte orientale e Università del gusto di Pollenzo, fino al 2 marzo compreso. Non apriranno neppure il Conservatorio, l'Accademia Albertina e altri enti educativi simili agli Atenei. Sospese le attività di didattica. • • • #università #education #educationispower #educational #teaching #learn #qualityeducation #teach #educationmatters #educationiskey #educating #educateyourself #learnmore #educationForAll #youthempowerment #educationfirst #changemakers #educator #studentcentered #realtalk #learnfromthebest #studygram #study #studyinspiration #studymotivation (presso Dipartimento di Culture, Politica e Società - UniTo) https://www.instagram.com/p/B86PXDninGN/?igshid=1oaykp49rd61k
#università#education#educationispower#educational#teaching#learn#qualityeducation#teach#educationmatters#educationiskey#educating#educateyourself#learnmore#educationforall#youthempowerment#educationfirst#changemakers#educator#studentcentered#realtalk#learnfromthebest#studygram#study#studyinspiration#studymotivation
1 note
·
View note
Photo
#Logroño (#LaRioja, España), Sala de Grados del Edificio Quintiliano, esta mañana. Apertura y primera sesión de ponencias del Congreso Internacional «La cultura de defensa en la literatura hispánica del Siglo de Oro», organizado por la Universidad de La Rioja y la Fundación San Millán de la Cogolla-CILENGUA, con la colaboración del Grupo de Investigación Siglo de Oro (GRISO) de la Universidad de Navarra. En la apertura han intervenido Juan Manuel Escudero Baztán (UR) y Almudena Martínez (CILENGUA). La sesión de ponencias, moderada por Juan Manuel Escudero, ha estado formada por Rafael González Cañal (Universidad de Castilla-La Mancha), Wolfram Aichinger (Universidad de Viena) y Marcella Trambaioli (Università degli Studi del Piemonte Orientale). #Literatura #SiglodeOro #Congresos #CulturadeDefensa #Guerra #UR #CILENGUA #GRISO_UNAV https://www.instagram.com/p/Cj5IxQAMDTl/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
Photo
Università del Piemonte Orientale: concorsi per 20 assunzioni
0 notes
Text
#VariantiCovid "la modifica dell’RNA nei vaccini sarà relativamente semplice e potrebbe non essere necessario ripetere il trial di sperimentazione"
#ArmandoGenazzani, docente di #Farmacologia presso l’ Università del Piemonte Orientale, membro di European Medicines Agency (#EMA)
“Le aziende farmaceutiche hanno assicurato che le procedure immunizzanti saranno efficaci contro le varianti emerse, per cui per ora non c’è motivo di preoccupazione, ma nel caso in cui dovessimo scoprire una mutazione non suscettibile al vaccino, la modifica dell’RNA sarà relativamente semplice e potrebbe non essere necessario ripetere il trial di sperimentazione”. Lo ha spiegato all’AGI, Armando Genazzani, docente di Farmacologia presso l’Università del Piemonte Orientale, membro dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) a proposito della notizia che Moderna ha avviato lo sviluppo di una variante del suo vaccino specifica per avere maggiore resistenza alla variante sudafricana del virus Sars-CoV 2. “Tutte le procedure - ha aggiunto - dovrebbero essere più agevoli, sicuramente sarebbe più facile sviluppare un nuovo vaccino piuttosto che progettare da zero un nuovo anticorpo monoclonale, un’altra importante arma che abbiamo a disposizione contro la pandemia”. L’esperto precisa che tutte le tecnologie sviluppate per la realizzazione dei vaccini attualmente in distribuzione possono essere utilizzate a supporto di eventuali nuove dosi con caratteristiche differenti. “È importante sottolineare, tuttavia – aggiunge il docente – che quando vengono effettuate le campagne di vaccinazione si crea una pressione selettiva che porta ad un potenziale aumento delle varianti in grado di eludere le procedure immunizzanti”. Per sopperire a questa difficoltà, il farmacologo ribadisce l’importanza di procedere con la vaccinazione su larga scala. “Dobbiamo anche rincorrere i cambiamenti del virus – conclude Genazzani – è vero che le mutazioni interessano solo alcune sequenze della proteina, ma potrebbe emergere una variante le cui mutazioni avvengono proprio sul tratto di RNA utilizzato per il vaccino, che in questo caso non funzionerebbe. In un’evenienza del genere, tuttavia, sarebbe sufficiente modificare l’RNA contenuto nel vaccino per andare a identificare la nuova proteina e procedere con la somministrazione delle dosi alla popolazione”
0 notes