#tecniche chirurgiche innovative
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AOU di Novara: Intervento di Chirurgia Toracica Innovativo Riuscito con Successo
Un complesso intervento toracico salvavita per un tumore al polmone è stato eseguito con successo presso l’AOU Maggiore della Carità di Novara dal professor Ottavio Rena. Una tecnica rara è stata utilizzata per la prima volta in Piemonte.
Un complesso intervento toracico salvavita per un tumore al polmone è stato eseguito con successo presso l’AOU Maggiore della Carità di Novara dal professor Ottavio Rena. Una tecnica rara è stata utilizzata per la prima volta in Piemonte. Novara, 21 ottobre 2024 – Un paziente cinquantenne affetto da un tumore al polmone ha potuto beneficiare di un complesso intervento di chirurgia toracica…
#anastomosi tracheo-bronchiale#AOU Novara#centri di eccellenza Piemonte#chirurgia d’eccellenza#chirurgia polmonare#Chirurgia toracica#circolazione extracorporea#complessi interventi chirurgici#cura del tumore#Dipartimento CardioToracoVascolare#ECMO#ECMO veno-venoso#Emergenza sanitaria#Francesco Della Corte#Giovanni Casali#Giuseppe Patti#Innovazione medica#interventi salvavita#intervento innovativo#Maggiore della Carità#Ospedale di Novara#Ottavio Rena#sanità italiana#sleeve pneumonectomy#successo chirurgico#tecniche chirurgiche innovative#trattamento chirurgico#Tumore al polmone#tumori polmonari#Università del Piemonte Orientale
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Neurochirurgia di eccellenza: tecnologia e competenza
La neurochirurgia di eccellenza rappresenta un settore straordinario della medicina che si occupa della diagnosi e del trattamento di condizioni e patologie del cervello e del sistema nervoso centrale e periferico. È una disciplina che richiede competenze straordinarie, strumentazione avanzata e dedizione assoluta da parte dei professionisti della salute. In questo articolo, esploreremo l'importanza della neurochirurgia di eccellenza e come questa disciplina sta rivoluzionando la vita dei pazienti in tutto il mondo. Neurochirurgia di eccellenza: un campo in evoluzione La neurochirurgia è un campo in continua evoluzione, con progressi tecnologici e scientifici che hanno aperto nuove frontiere nella diagnosi e nel trattamento delle malattie e delle lesioni del sistema nervoso. Grazie a tecnologie come la neuroimaging avanzata, la chirurgia assistita da robot e le terapie innovative, i neurochirurghi di eccellenza sono in grado di affrontare una vasta gamma di condizioni neurologiche con una precisione e un'efficacia mai viste prima. Uno degli aspetti più impressionanti della neurochirurgia di eccellenza è la capacità di offrire diagnosi e trattamenti altamente personalizzati. Ogni paziente è unico e la comprensione delle specifiche esigenze di ciascun individuo è fondamentale per il successo di qualsiasi procedura neurochirurgica. I neurochirurghi di eccellenza collaborano strettamente con un team multidisciplinare di professionisti della salute per garantire che ogni paziente riceva la migliore cura possibile, su misura per le sue condizioni. Riduzione dell'invasività Uno dei progressi più significativi nella neurochirurgia di eccellenza è la riduzione dell'invasività delle procedure. Questo significa che molti interventi possono essere eseguiti con incisioni più piccole o, in alcuni casi, senza incisioni esterne. Questo riduce il dolore post-operatorio, il rischio di infezioni e il tempo di recupero complessivo per il paziente. La neurochirurgia minimamente invasiva è particolarmente efficace nel trattamento di condizioni come gli aneurismi cerebrali, i tumori e le malformazioni vascolari. La ricerca è un pilastro fondamentale della neurochirurgia di eccellenza. I centri di eccellenza in tutto il mondo investono in programmi di ricerca avanzati per sviluppare nuove terapie, comprendere meglio le malattie neurologiche e migliorare le tecniche chirurgiche. Questi sforzi contribuiscono all'innovazione costante nel campo, aprendo la strada verso nuove opportunità di trattamento e migliorando la qualità della cura fornita ai pazienti. Il trattamento dei tumori cerebrali Uno degli aspetti più importanti della neurochirurgia di eccellenza è il trattamento dei tumori cerebrali. I neurochirurghi esperti sono in grado di affrontare questa sfida complessa con una gamma di approcci, tra cui la rimozione chirurgica dei tumori, la radioterapia stereotassica e la chemioterapia intracerebrale. La diagnosi precoce e l'intervento tempestivo sono fondamentali per il successo nel trattamento dei tumori cerebrali, ei neurochirurghi di eccellenza sono in prima linea in questo campo. Il futuro della neurochirurgia di eccellenza è promettente. L'uso sempre più diffuso della neurotecnologia, l'intelligenza artificiale e la medicina personalizzata stanno aprendo nuove possibilità per la diagnosi e il trattamento delle malattie neurologiche. La collaborazione internazionale tra i migliori professionisti della salute sta accelerando il progresso nella neurochirurgia, portando benefici tangibili ai pazienti in tutto il mondo. In copertina foto di Dmitriy Gutarev da Pixabay Read the full article
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Beh, allora se é IMPERDIBILE come non stare tre ore al computer a vedere tecniche chirurgiche innovative di cui posso fare ampiamente a meno. Mi accontento di sapere cos'é la manovra di Pringle, la tecnica di Lortat Jacob e di Tôn Thất Tùng.
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Coronavirus. ArpaLazio e L’Università di Tor Vergata sperimentano un metodo di prova per valutare l’efficacia delle mascherine chirurgiche
Dai laboratori la sperimentazione di un metodo di prova per valutare in maniera fisica l’efficacia e contrastare l’emergenza
L’Arpa Lazio e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” hanno da alcuni anni una collaborazione che riguarda le tecniche analitiche innovative in campo ambientale, ed in questa fase di emergenza particolare hanno…
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Sanità:cXVI Congresso annuale dell’Accademia romana sulla chirurgia mininvasiva
“La chirurgia mininvasiva difficile. Cosa c'è di nuovo?”Sarà questo il focus del XVI Congresso annuale dell'Accademia romana di Chirurgia che si svolgerà il 9 e 10 novembre all'auditorium del ministero della Salute. Il professor Massimo Carlini, direttore del reparto di Chirurgia Generale dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma, intervistato dall'agenzia Dire, in vista di questo importante evento annuale, ha dichiarato che: "Il Congresso annuale dell'Accademia romana di Chirurgia, che ha 20 anni di vita, ha come scopo quello di promuovere, sviluppare e diffondere la chirurgia oncologica tecnologica e specialistica. E questo in un'epoca in cui le rivoluzioni - perché non si è trattato solo di evoluzioni, ma di vere e proprie rivoluzioni tecnologiche - hanno reso possibile in laparoscopia interventi che fino a pochi anni fa erano impensabili”. E ancora, prosegue il dott. Carlini, "La chirurgia mininvasiva è nata per operare i calcoli alla colecisti - ma poi si è estesa rapidamente a tutte le patologie non solo addominali, ma anche toraciche, in particolare nell'addome agli organi in cui tradizionalmente la chirurgia era già complessa. Da interventi più semplici si è passato ad operare lo stomaco, il colon e ora anche il fegato e il pancreas. Questa chirurgia è importante perché è il prossimo futuro, una volta che si saranno definitivamente sviluppate nuove tecnologie non soltanto robotiche, ma anche quelle dei device e degli strumenti dissettori a ultrasuoni e a radiofrequenza. Ma parallelamente deve crescere la capacità e la competenza dello specialista che a questa chirurgia si dedica”. Lo scopo di ogni singolo congresso, che ogni due anni si svolge al ministero della Salute, quindi in una sede istituzionale a Roma, oggi riconosciuta e accreditata dalle più grandi società scientifiche nazionali ed internazionali, come la Società italiana di Chirurgia, l'Associazione dei Chirurghi ospedalieri italiani e addirittura l'American College of Surgeons", è quello di far conoscere nuove tecniche chirurgiche "con l'utilizzo di tecnologie innovative, affinando le competenze e le capacità di ogni singolo chirurgo. Il focus del Congresso riguarderà l'evoluzione della chirurgia mininvasiva in questi ultimi 25 anni, durante il quale il Prof. Carlini e un illustre ospite straniero faranno insieme un intervento di chirurgia in diretta dalle sale operatorie del Sant'Eugenio di Roma e che sarà trasmesso all'auditorium del ministero della Salute. Si tratterà di un intervento nuovissimo, che consiste nell'asportazione di un tratto di colon dal sigma al retto con una ricostruzione totalmente senza incisione sulla pancia ma con l’utilizzo della tecnica Tatme (Transanal total mesorectal excision). Read the full article
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Possibile richiedere certificazioni anti covid-19 presso l'Università di Catania
A Catania nasce “ANTI_COVID-LAB” per testare tessuti per mascherine e DPI anti COVID-19. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha dato il via libera ai test su mascherine chirurgiche a uso medico effettuati dall’Anti-Covid Lab, per la valutazione dell’Effetto Batterio Filtrante (BFE), in accordo con la norma UNI14683. L’ Anti-Covid Lab ” è stato messo a punto dall’Università degli Studi di Catania e dai Laboratori Nazionali del Sud (LNS) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per la verifica delle qualità funzionali di tessuti destinati alla realizzazione di mascherine ed altri DPI per la prevenzione del contagio nell’emergenza COVID-19. Grazie all’approvazione dell'Istituto superiore di Sanità, la struttura che ha sede presso il centro servizi BRIT dell’Università di Catania (Bio-nanotech Research and Innovation Tower), sarà adesso in grado di rilasciare alle aziende che dovesse richiederlo, sottoscrivendo apposita convenzione, la relazione tecnica necessaria per la certificazione a norma UNI14638 (mascherine chirurgiche ad uso medico) da parte dell'Istituto. L’Università degli Studi di Catania e i Laboratori Nazionali del Sud (LNS) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare hanno messo a punto “ANTI_COVID-LAB”: un laboratorio per la verifica delle qualità funzionali di tessuti destinati alla realizzazione di mascherine ed altri DPI per la prevenzione del contagio nell’emergenza COVID-19. Il laboratorio fornirà assistenza tecnico-scientifica alle aziende che potranno richiedere di testare tessuti per realizzare mascherine e altri dispositivi medici secondo gli standard previsti dalle normative vigenti.
Il laboratorio “ANTI_COVID-LAB” è stato realizzato in tempi rapidissimi grazie al lavoro di una task-force composta da personale dei due enti con competenze scientifiche e tecniche in diverse discipline ed è collocato all’interno del centro servizi BRIT (Bio-nanotech Research and Innovation Tower) dell’Università di Catania. I ricercatori dell’Università di Catania e del LNS stanno continuando a lavorare per arricchire e migliorare i servizi offerti alle aziende del territorio. “Sono davvero impressionato dall’impegno con il quale il personale docente e tecnico amministrativo del nostro Ateneo sta affrontando l’emergenza COVID” ha dichiarato il Rettore Francesco Priolo. “Si tratta di un esempio di interdisciplinarietà in cui l’ingegneria, la chimica, la fisica e la microbiologia collaborano per raggiungere in tempi rapidi un importante traguardo di interesse per la comunità. La vicinanza con l’INFN è stata la chiave per fare massa critica nel territorio e portare a termine una ricerca mirata nel settore della certificazione dei tessuti per dispositivi di protezione individuale”. “In questo momento di crisi il nostro primo pensiero e le nostre priorità vanno alla salute delle persone,” commenta Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN “ per questo motivo l'INFN insieme all’Università di Catania si sono mossi da subito per predisporre un laboratorio congiunto anticovid che permettesse di dare un contributo nel fronteggiare l’emergenza sanitaria. Siamo molto orgogliosi della risposta della nostra comunità che in tempi strettissimi e in una situazione molto complicata è riuscita a rendere operativa questa iniziativa” conclude Zoccoli. “Abbiamo saputo fare sistema e stiamo dando il nostro contributo in questa emergenza”, dichiara il Prof. Salvatore Baglio che su invito del Magnifico Rettore si è occupato di coordinare l’iniziativa. “Ci siamo attivati per identificare le problematiche principali connesse alla realizzazione di mascherine chirurgiche ed il ruolo che l’Università di Catania con le sue competenze e tecnologie avrebbe potuto avere per rendersi utile e dare il proprio contributo a questa emergenza. Abbiamo trovato la risposta entusiastica ed efficientissima dei LNS facendo sistema e riuscendo a mettere a punto l’attrezzatura e la procedure di misura in tempi rapidissimi. Oltre che ai colleghi dei Laboratori Nazionali del Sud, il riconoscimento va dato al Prof. Nunzio Tuccitto (Chimica), al Dott. Stefano Stracquadanio (microbiologia) ed alla Prof.ssa Stefania Stefani (microbiologia) e ai tecnici del BRIT. “In pochi giorni - sottolinea Giacomo Cuttone che ha coordinato il gruppo INFN ai Laboratori Nazionali del Sud - le competenze maturate negli scorsi decenni nel campo degli acceleratori e delle tecnologie sottomarine sono state rapidamente riadattate per fornire un servizio alle aziende italiane e siciliane che potranno trovare anche una occasione di riconversione della produzione al servizio del nostro Paese”. “Oltre che ai colleghi dell’Università di Catania il riconoscimento va dato all’ing. Mario Musumeci, all’ing. Andrea Miraglia ed ai tecnici Santi Passarello, Luca D’Antoni e Carmelo Marchetta che hanno lavorato anche durante il fine settimana per mettere a punto gli aspetti meccanici dell’attrezzatura, e con il supporto legale dell’Avv. D. Sorelli per la definizione delle procedure certificative”. Descrizione di test e analisi eseguibili presso l’ANTI_COVID-LAB Caratterizzazione dei materiali, in particolare per le indagini di bagnabilità dei tessuti necessarie per la valutazione della natura idrofobica/idrofilica per mezzo del metodo di misura della goccia sessile con strumento ottico munito di dosaggio automatico di due liquidi test per la determinazione simultanea di angolo di contatto ed energia libera superficiale. Analisi morfologica dei materiali su scala micrometrica e sub micrometrica, ove richiesto, per mezzo di metodologie di microscopia a scansione elettronica (SEM). Campionamento di aerosol con sistema di test a” impattore a cascata multi stadio” per applicazione della normativa sui requisiti per maschere facciali ad uso medico destinate a limitare la trasmissione di agenti infettivi tra pazienti e personale clinico durante gli interventi chirurgici e altri contesti medici con requisiti simili (EN-14683:2019). Il sistema di test impiegato all’ANTI_COVID-LAB consente di eseguire campionamenti microbiologici di batteri e funghi attraverso l’utilizzo di un impattore inerziale ed un sistema di aspirazione d’aria controllato che simula il normale processo di respirazione. L’aerosol prodotto contenente una quantità standardizzata di batteri è aspirato dal sistema e fatto passare attraverso il tessuto da caratterizzare consentendo così nell’impattore di misurare la proprietà batterio filtrante del tessuto in esame. Il sistema di caratterizzazione è stato realizzato grazie ad una collaborazione multidisciplinare (ingegneria, chimica, fisica, microbiologia) tra l’Università di Catania e i Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN e verrà mantenuto in funzione e continuamente migliorato per offrire un servizio alle aziende che ne manifesteranno l’esigenza. Nell’attesa di mettere a punto le procedure formali per l’accesso al servizio offerto, le aziende interessate sono invitate a contattare il Delegato alla Ricerca dell’Università di Catania, Prof. Salvatore Baglio, tramite email [email protected] Read the full article
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SANITÀ: XVI Congresso annuale dell’Accademia romana sulla chirurgia mininvasiva
“La chirurgia mininvasiva difficile. Cosa c'è di nuovo?”. Sarà questo il focus del XVI Congresso annuale dell'Accademia romana di Chirurgia che si svolgerà il 9 e 10 novembre all'auditorium del ministero della Salute. Il professor Massimo Carlini, direttore del reparto di Chirurgia Generale dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma, intervistato dall'agenzia Dire, in vista di questo importante evento annuale, ha dichiarato che: "Il Congresso annuale dell'Accademia romana di Chirurgia, che ha 20 anni di vita, ha come scopo quello di promuovere, sviluppare e diffondere la chirurgia oncologica tecnologica e specialistica. E questo in un'epoca in cui le rivoluzioni - perché non si è trattato solo di evoluzioni, ma di vere e proprie rivoluzioni tecnologiche - hanno reso possibile in laparoscopia interventi che fino a pochi anni fa erano impensabili”. E ancora, prosegue il dott. Carlini, "La chirurgia mininvasiva è nata per operare i calcoli alla colecisti - ma poi si è estesa rapidamente a tutte le patologie non solo addominali, ma anche toraciche, in particolare nell'addome agli organi in cui tradizionalmente la chirurgia era già complessa. Da interventi più semplici si è passato ad operare lo stomaco, il colon e ora anche il fegato e il pancreas. Questa chirurgia è importante perché è il prossimo futuro, una volta che si saranno definitivamente sviluppate nuove tecnologie non soltanto robotiche, ma anche quelle dei device e degli strumenti dissettori a ultrasuoni e a radiofrequenza. Ma parallelamente deve crescere la capacità e la competenza dello specialista che a questa chirurgia si dedica”. Lo scopo di ogni singolo congresso, che ogni due anni si svolge al ministero della Salute, quindi in una sede istituzionale a Roma, oggi riconosciuta e accreditata dalle più grandi società scientifiche nazionali ed internazionali, come la Società italiana di Chirurgia, l'Associazione dei Chirurghi ospedalieri italiani e addirittura l'American College of Surgeons", è quello di far conoscere nuove tecniche chirurgiche "con l'utilizzo di tecnologie innovative, affinando le competenze e le capacità di ogni singolo chirurgo. Il focus del Congresso riguarderà l'evoluzione della chirurgia mininvasiva in questi ultimi 25 anni, durante il quale il Prof. Carlini e un illustre ospite straniero faranno insieme un intervento di chirurgia in diretta dalle sale operatorie del Sant'Eugenio di Roma e che sarà trasmesso all'auditorium del ministero della Salute. Si tratterà di un intervento nuovissimo, che consiste nell'asportazione di un tratto di colon dal sigma al retto con una ricostruzione totalmente senza incisione sulla pancia ma con l’utilizzo della tecnica Tatme (Transanal total mesorectal excision). Read the full article
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