#interventi salvavita
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Un intervento straordinario all’Infantile di Alessandria: Ricostruzione dell’esofago con tecnologia robotica. Innovazione e competenza salvano la vita di una piccola paziente
ALESSANDRIA – Al Presidio Infantile “Cesare Arrigo” dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria, è stato eseguito un intervento chirurgico eccezionale che ha salvato la vita di una bambina albanese con una grave ustione all’esofago causata dall’
ALESSANDRIA – Al Presidio Infantile “Cesare Arrigo” dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria, è stato eseguito un intervento chirurgico eccezionale che ha salvato la vita di una bambina albanese con una grave ustione all’esofago causata dall’ingestione accidentale di acido muriatico. Questo traguardo medico, condotto dal dottor Alessio Pini Prato, Direttore della SC Chirurgia…
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Servizi Urgenti Pordenone 24H: Ecco perché questi servizi sono fondamentali nelle nostre vite!
Scopri i benefici che questi servizi ofrono!
Hai bisogno di assistenza urgente? Non preoccuparti, il nostro servizio di Pronto Intervento a Pordenone è qui per te, pronto a risolvere qualsiasi imprevisto in un momento!
Per ogni situazione, dai problemi con la finestra che non si apre alla porta che resiste, dalle perdite d'acqua ai piccoli contrattempi come il smarrimento delle chiavi di casa, la nostra squadra di esperti è pronto a intervenire con la massima professionalità.
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 Servizi Idraulici:
Montaggio Scaldabagno
Installazioni Idrauliche
Riparazioni Idrauliche
Montaggio Lavandino
Montaggio Doccia
Sblocco Lavandino
Sblocco Vasca
Sblocco WC
 Servizi da Fabbro:
Manutenzione Serrande
Apertura Porte Blindata
Apertura Porte Normale
Riparazione Tapparella
Riparazione Serrande
Riparazione Finestre
Apertura Cassaforte
Cambio Serratura
 Servizi Elettrici:
Corto Circuito
Cambia Salvavita
Riparazioni Elettriche
Assistenza Elettrica
Impianto Elettrico
Certificazione Elettrica
Installazioni Elettriche
Manutenzione Elettrica
Operiamo in tutte le zone di Pordenone, inclusi:
Centro
Rorai-Cappuccini
Nord (Comina, Torre, Borgomeduna)
Sud (Villanova e Vallenoncello).
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Non lasciare che un imprevisto rovini la tua giornata, contattaci ora al:
04341697691 per servizi idraulici
04341697692 per interventi da fabbro
04341697693 per assistenza elettrica.
Il tuo problema diventerà presto solo un ricordo!
Ti invitiamo a visitare il nostro sito web all'indirizzo https://serviziurgentipordenone.it/  per ulteriori dettagli sui nostri servizi e per conoscere meglio il nostro team. Per assistenza immediata, chiamaci al 800134967.
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blogsdaseguire · 3 months ago
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La Prevenzione: Quali Esami di Screening Fai e Quando
La #prevenzione è un aspetto cruciale della #salute. Gli esami di #screening permettono di identificare tempestivamente #malattie gravi, consentendo interventi precoci #salvavita. Ecco quando dovresti fare gli #esami, con specifiche per #età e #sesso.
La prevenzione è un aspetto cruciale della salute. Gli esami di screening permettono di identificare tempestivamente malattie gravi, consentendo interventi precoci e una gestione più efficace della salute. Questo articolo esplorerà quali esami di screening sono raccomandati in base all’età e al sesso, l’importanza della prevenzione e come accedere a queste prestazioni. Perché è Importante la…
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newsnoshonline · 7 months ago
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Le formiche eseguono operazioni salvavita: sono gli unici animali, oltre agli esseri umani, a saperlo Un comportamento straordinario delle formiche in Florida Le formiche della Florida eseguono interventi chirurgici salvavita sui propri simili, un comportamento raro che le posiziona come il secondo animale – dopo gli esseri umani – a possedere questa abilità unica. Il team di ricerca ha analizzato le formiche carpentiere della Florida (Camponotus floridanus) e ha scoperto che sono in grado di identificare e curare le ferite agli arti dei loro compagni di nido, pulendole o addirittura amputandole. Scoperte scientifiche e pubblicazione dei risultati I risultati dello studio condotto sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Biologia Attuale, rivelando che le formiche manifestano
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Guerra di Gaza: Londra e Berlino chiedono un cessate il fuoco "duraturo"
“La pausa umanitaria temporanea a Gaza è stata insufficiente, solo con un cessate il fuoco permanente sarà possibile raggiungere in piena sicurezza gli oltre 2 milioni di civili, assicurando beni e servizi essenziali e interventi salvavita”. È la richiesta delle Organizzazioni della società civile italiana impegnate da decenni sul campo in attività umanitarie, di cooperazione internazionale e di…
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Bambini a Gaza: video testimonianze dalla Striscia
Dal 7 ottobre sono almeno 4.237 i bambini uccisi a Gaza - un bambino ogni dieci minuti, più di 100 bambini al giorno. Altri 1.350 risultano dispersi sotto le macerie degli edifici bombardati e si presume siano morti. L'entità dello spargimento di sangue è senza precedenti. Il numero di bambini uccisi in un solo mese di conflitto a Gaza è più di otto volte il numero di bambini uccisi in Ucraina durante l'intero primo anno di guerra con la Russia. In Iraq, nel corso dei 14 anni di guerra, tra il 2008 e il 2022, sono stati uccisi meno bambini.    Bambini a Gaza: testimonianze video https://youtu.be/hej5uN4aNWg Samar, 9 anni, è una delle migliaia di bambini intrappolati a Gaza. “Voglio che la guerra finisca e che si torni a casa, a dipingere e a studiare a scuola".   Domenica, l'ospedale pediatrico Rantisi, a Gaza City, è stato colpito da un attacco aereo che ha ucciso almeno quattro persone e ha causato danni estesi al terzo piano, che ospita l'unica unità oncologica pediatrica di tutta Gaza. L'ospedale, che ha in cura circa 70 bambini, ha ricevuto un ulteriore ordine di evacuazione in vista di potenziali attacchi aerei.    Hala è un'operatrice umanitaria di ActionAid: "Come madre, sono corsa da un posto all'altro, scappando da un luogo all'altro, solo per salvare la mia vita e quella dei miei figli. Vogliamo salvare la nostra vita e quella dei nostri figli, niente di più, niente di meno".  Persone, non numeri Ogni 10 minuti almeno due bambini a Gaza subiscono ferite - alcune delle quali capaci di provocare danni permanenti. Tuttavia, i medici non hanno le forniture mediche adeguate per curarli e sono costretti a sostituire il disinfettante con aceto o acqua salata, o a eseguire interventi chirurgici salvavita usando solo la luce delle torce dei loro telefoni, a causa della mancanza di carburante. Tragicamente, il numero di bambini feriti che arrivano alle strutture mediche e le cui intere famiglie sono state uccise è ormai così alto che è stato coniato un nuovo acronimo per descriverli: WCNSF: Wounded Child, No Surviving Family. Molti dei bambini sopravvissuti finora sono malati o rischiano di ammalarsi a causa della mancanza di acqua pulita e di cibo.   Le parole dalla Striscia Somaya, una madre incinta che si è rifugiata in una scuola vicino a Deir al Balah, racconta: "Quest'acqua è acqua di mare salata; siamo costretti a berla perché non riusciamo a trovare acqua. E questi bambini piccoli, non possiamo pulirli o fargli il bagno perché abbiamo paura che si ammalino".  Riham Jafari, Coordinatrice Advocacy e Comunicazione ActionAid Palestina, ha dichiarato: "I bambini di Gaza stanno vivendo un orrore inimmaginabile, giorno dopo giorno, da più di un mese ormai. Sono affamati e assetati, costretti a nascondersi in spazi angusti e a temere per la loro vita mentre le bombe esplodono intorno a loro. Le forze israeliane devono rispettare gli obblighi previsti dal diritto umanitario internazionale e smettere immediatamente di bombardare ospedali e altri siti protetti. L'ordine di evacuazione dell'ospedale pediatrico Rantisi deve essere revocato. Anche se i bambini malati curati lì stessero abbastanza bene da poter essere spostati, con strade e veicoli danneggiati, come potrebbero andarsene? E dove possono andare in sicurezza? Deve esserci un cessate il fuoco permanente, ora".  Foto di copertina: https://unsplash.com/it/foto/carta-per-stampante-blu-e-bianca-tzymjuiSqCE Read the full article
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scogito · 3 years ago
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IL 15 OTTOBRE gli “AMICI PER L’ITALIA” debbono unirsi contro il GREEN PASS.
Nella Storia della Repubblica Italiana, finali dei Mondiali ed Europei di calcio a parte, non abbiamo mai avuto una data precisa, un singolo giorno esatto in cui siamo stati veramente uniti come Popolo, come Nazione, come gruppo di esseri umani che si riconosce in un’unica lingua e bandiera, il Tricolore.
ADESSO CE L’ABBIAMO. È IL 15 OTTOBRE 2021.
Non dobbiamo fare nulla. Anzi, dobbiamo fare esattamente quello in cui siamo più bravi quando si tratta di far valere i nostri diritti, e cioè Niente!
Dobbiamo semplicemente fare spontaneamente quello che ci è stato imposto per quasi 3 mesi da Marzo a Maggio 2020 e, per più lunghi periodi, per molte attività, tra il 2020 ed il 2021:
DOBBIAMO NON ANDARE A LAVORARE, L’ITALIA SI DEVE PARALIZZARE TUTTA, DA NORD A SUD.
Dal panettiere all’idraulico, dal supermercato all’industria di automobili, dal Centro Commerciale alla catena di Fast food, dal ferroviere al poliziotto, dall’insegnante all’impiegato comunale.
Non si va da nessuna parte, non si esce a fare nulla, non si compra nulla, non si fa benzina, non si acquistano tabacchi e alcolici (monopoli di Stato), ce ne stiamo a casa (quella casa che vogliono tassare ulteriormente con la riforma del catasto e con l’introduzione dell’Imu, sì anche sulla prima casa!) a goderci un giorno in famiglia, è un venerdì, si fa un bel fine settimana lungo.
A Lavorare devono andare solo coloro ai quali il Green Pass non viene chiesto, mi pare siano esclusivamente i parlamentari, che votano leggi (giuste o sbagliate che siano) per gli altri, ma non per se stessi.
Per rispetto del popolo, e per non colpirlo ulteriormente più di quanto non lo sia stato già, solo i servizi sanitari indifferibili devono  essere garantiti, pronto soccorso, interventi urgenti salvavita e quant’altro riterrete opportuno.
Si chiama resistenza non violenta, è una pratica per raggiungere degli obiettivi per mezzo di proteste simboliche, disobbedienza civile, non-cooperazione economica o politica, e altri metodi, senza l’uso della violenza.
L’articolo 1 della nostra Costituzione recita:
“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”
Non c’è scritto:
“l’Italia è una Repubblica fondata sulla dimostrazione di aver fatto un tampone o una terapia farmacologica per poter lavorare”.
Capisco che, quasi certamente, questa iniziativa può non interessare a tutti, ci sono molti che sono convinti della bontà di questo, come di tanti altri provvedimenti presi da questo Governo, nel quale chiunque di noi, non affetto dalla sindrome del pesce rosso, farebbe fatica a riconoscersi, andando a guardare l’esito delle urne del 2018, non trent’anni fa, appena 3 anni fa!
Andare in piazza a manifestare è bello, fantastico, meraviglioso, ma non serve a nulla, ci fanno il trafiletto di giornale, il servizio con le inquadrature strette al Tg, intervistano lo smidollato di turno e tutto finisce lì.
Men che meno serve andare a scontrarsi con la polizia ed i carabinieri, padri di famiglia che fanno il proprio lavoro per un pezzo di pane, mettendosi di traverso tra il Popolo e gli Aguzzini. Quindi non resta altro che lo Sciopero Bianco.
Se l’idea vi aggrada aiutatemi a condividerla, non si sa mai salti fuori qualcosa di buono (il tempo per organizzarci c’è tutto).
Ovviamente lo sciopero bianco continua, come a braccio di ferro, fino a che il Governo non si piega, altrimenti non abbiamo fatto nulla.
IL 15 OTTOBRE INTANTO SI INIZIA.
(fonte testo: dottore Mariano Amici).
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tetraedrica · 4 years ago
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da giorni vedo video o notizie di persone alle quali sono stati annullati interventi salvavita a causa del covid, un po’ mi sento male
mi sento male perché io mi sono operata, loro no, e il mio non era un intervento urgente
certo, sì, l’operazione è stata un mese fa, i casi covid non erano così tanti, ma mi sento terribilmente male perché conosco la sensazione di incertezza sulla data di un’operazione, nonostante fosse relativamente un’operazione da nulla, non oso immaginare come si sentano persone con casi ben più gravi e urgenti
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telodogratis · 3 years ago
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Non può assistere al matrimonio della figlia, nozze bis in ospedale: "Era il suo desiderio più grande"
Non può assistere al matrimonio della figlia, nozze bis in ospedale: “Era il suo desiderio più grande”
Vincenzo, affetto da Sla, aveva rimandato un intervento salvavita per assistere all’evento, ma un improvviso peggioramento… Al Centro NeMO di Napoli si avverano anche i desideri più difficili da realizzare. Vincenzo a marzo aveva rifiutato di effettuare degli interventi salvavita per le compromissioni fisiche dovute all’evolversi della Sla che lo aveva… Read MoreCronacaToday
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radioancoraitalia · 3 years ago
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Appello a donare sangue: l’emergenza Covid-19 mette a rischio interventi chirurgici salvavita
Riceviamo alla Radio e volentieri SOSTENIAMO, l'appello di un NOSTRO ASCOLTATORE
Riceviamo alla Radio e volentieri SOSTENIAMO, l’appello di un NOSTRO ASCOLTATORE A causa dell’emergenza Coronavirus molti interventi salvavita rischiano di non essere effettuati per la mancanza di sangue. Una situazione che ci ha spinto  a lanciare un vero e proprio appello alla cittadinanza. “Donate il sangue, è necessario ed è sicuro. Non c’è nessun pericolo per chi dona, perché vengono…
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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AOU di Novara: Intervento di Chirurgia Toracica Innovativo Riuscito con Successo
Un complesso intervento toracico salvavita per un tumore al polmone è stato eseguito con successo presso l’AOU Maggiore della Carità di Novara dal professor Ottavio Rena. Una tecnica rara è stata utilizzata per la prima volta in Piemonte.
Un complesso intervento toracico salvavita per un tumore al polmone è stato eseguito con successo presso l’AOU Maggiore della Carità di Novara dal professor Ottavio Rena. Una tecnica rara è stata utilizzata per la prima volta in Piemonte. Novara, 21 ottobre 2024 – Un paziente cinquantenne affetto da un tumore al polmone ha potuto beneficiare di un complesso intervento di chirurgia toracica…
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Scopri il servizio di Intervento 24H, la tua soluzione migliore per ogni esigenza domesticha!
Sei alla ricerca di un aiuto immediato per risolvere un'emergenza domestica? Il nostro servizio di Intervento 24H è la soluzione perfetta per te. Che tu abbia problemi con la serratura della porta, un'improvvisa interruzione di corrente, una perdita d'acqua o un drenaggio ostruito, siamo pronti ad intervenire in qualsiasi momento del giorno o della notte. Collaboriamo con i migliori tecnici nella tua zona, assicurando un servizio professionale. La nostra squadra esperta è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per garantire che tu possa affrontare qualsiasi emergenza con tranquillità. Inoltre, offriamo prezzi accessibili e trasparenti, senza costi nascosti. Il nostro obiettivo è fornire una soluzione rapida ed efficiente al miglior rapporto qualità-prezzo.
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Offriamo un servizio di pronto intervento 24 ore su 24 per garantire che tu possa risolvere rapidamente qualsiasi emergenza domestica.
Servizi Spurghi
Pulizia delle fosse biologiche
Pulizia Linea Fognaria
Disinfezione dei pozzi neri
Video ispezione su colonne e condutture
Pulizia delle fosse settiche
Servizi Idraulici
Montaggio Scaldabagno
Installazione Idrauliche
Riparazioni Idrauliche
Montaggio Lavandino
Montaggio Doccia
Sblochi Lavandino
Sblochi Vasca
Sblochi WC
Servizi Elettrici
Installazioni Elettriche
Manutenzione Elettrica
Certificazione Elettrica
Riparazioni Elettriche
Assistenza Elettriche
Cambia Salvavita
Corto Circuito
Impianto Elettrico
Servizi Fabbro
Manutenzione Serrande
Apertura Porte blindata
Apertura Porte normale
Riparazione Tapparella
Riparazione Serrande
Riparazione Finestre
Apertura Cassaforte
Cambio Serratura
Siamo lieti di offrire i nostri servizi di pronto intervento nelle seguenti regioni d'Italia:
Abruzzo
Umbria
Marche
Toscana
Emilia-Romagna
Lombardia
Piemonte
Liguria
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Lazio.
Non esitare a contattarci in caso di necessità: il nostro servizio clienti è sempre a tua disposizione per assisterti. Scegli il nostro servizio di Intervento 24H e affronta ogni emergenza domestica con fiducia, sapendo di poter contare su di noi per risolvere il problema al più presto possibile.
Vi invitiamo a visitare il nostro sito web all'indirizzo https://interventi-24h.it/  per ulteriori dettagli sui nostri servizi e per conoscere meglio il nostro team. In caso di emergenza, non esitate a chiamarci al 800134967 e saremo felici di assistervi.
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i-prontointervento-blog · 6 years ago
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Benvenuto a Pronto Intervento Elettricista Livorno
Pronto Intervento Elettricista Livorno H24 è una ditta nota ed affermata, operante in tutta la provincia di Livorno, specializzata in servizi di manutenzione e realizzazione di impianti elettrici. La ditta propone alla propria clientela diversi servizi, occupandosi di riparazioni elettriche, interventi di SOS elettrico, certificazione di impianti elettrici, manutenzione salvavita e installazione di impianti di allarme e antifurto. Per riuscire a soddisfare le diverse richieste dei clienti la ditta si avvale della collaborazione di un team di professionisti altamente qualificato in grado di intervenire con la massima rapidità in tutta la provincia anche durante i giorni festivi o in piena notte.
CHIAMA 05861836927
Una profonda formazione professionale e un continuo aggiornamento di tutto lo staff hanno permesso all’azienda Pronto Intervento Elettricista Livorno H24 di affermarsi sul territorio e di diventare un punto di riferimento per tutti i clienti che sono alla ricerca di un servizio eccellente ad un ottimo rapporto qualità-prezzo.
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televaltiberina · 4 years ago
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Città di Castello: alla cassa della farmacia o di esercizi commerciali della città con i prodotti acquistati anche lo scontrino "sos" con i numeri utili e le informazioni per attivare richieste di aiuti ai centri antiviolenza
Città di Castello: alla cassa della farmacia o di esercizi commerciali della città con i prodotti acquistati anche lo scontrino “sos” con i numeri utili e le informazioni per attivare richieste di aiuti ai centri antiviolenza
Alla cassa della farmacia pronti a ricevere i prodotti acquistati e lo scontrino “salvavita” con impressi numeri telefonici ed informazioni utili per richiedere interventi e soccorsi immediati ai centri antiviolenza collegati. “Se sei vittima di stalking o violenza chiama il 1522 o il centro antiviolenza nella tua città al 3534164699”. Poche parole ma efficaci e necessarie per poter avere sempre…
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Mobilità urbana sostenibile: il progetto "Città30"
Mobilità urbana sostenibile non è solo riduzione o assenza di emissioni nocive, è anche equilibrio con gli altri elementi della strada. Bologna è diventata la prima grande città italiana a trasformarsi in una "Città30", ridefinendo l'ambiente urbano per promuovere la sicurezza e la sostenibilità. Ma cosa significa realmente "Città30"? Cosa si intende per "Città30" La "Città30" va oltre un semplice abbassamento del limite di velocità, rappresentando un vero e proprio ripensamento dello spazio urbano. L'obiettivo principale è ridurre lo spazio dedicato alle auto, favorendo l'implementazione di piste ciclabili, l'ampliamento dei marciapiedi e la creazione di aree adibite a scopi sociali. Questo approccio mira a rendere l'ambiente urbano più vivibile, piacevole e sostenibile, mettendo al centro i cittadini e promuovendo la sicurezza stradale. L'istituzione delle zone 30 è una misura promossa anche a livello europeo, richiesta dal Parlamento europeo per favorire la sicurezza stradale nelle zone residenziali e in quelle con un elevato flusso di ciclisti e pedoni. Affinché la transizione verso una "Città 30" sia effettiva, sono necessari interventi infrastrutturali specifici. Questi includono l'installazione di dossi per rallentare il traffico, attraversamenti pedonali rialzati per garantire la sicurezza dei pedoni e una segnaletica orizzontale più visibile. Inoltre, è fondamentale aumentare gli investimenti nei sistemi di controllo della velocità e applicare sanzioni più rigide, compreso il principio della "tolleranza zero" per la guida in stato di ebbrezza. Mobilità urbana sostenibile: i vantaggi...  L'abbassamento del limite di velocità a 30 km/h rappresenta quindi una scelta vincente per la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini, promuovendo un ambiente urbano più sicuro, sostenibile e vivibile. Diversi sono i vantaggi che questa scelta può portare alla vita cittadina di tutti i giorni. Riduzione degli incidenti stradali: Grazie a questa misura, si registra una significativa diminuzione sia nel numero che nella gravità degli incidenti. L'aumento dello spazio di frenata a 30 km/h, che richiede solo 30 metri per fermarsi, rispetto ai 63 metri necessari a 50 km/h, aumenta notevolmente le probabilità di sopravvivenza in caso di impatto con un pedone fungendo da potenziale salvavita. Riduzione dell'inquinamento atmosferico: La diminuzione del limite di velocità è un efficace strumento per combattere l'inquinamento atmosferico causato dal traffico urbano. Riducendo il numero di veicoli in circolazione, si riduce anche l'inquinamento dell'aria, con benefici significativi per la qualità ambientale. Promozione di mezzi di trasporto sostenibili: La riduzione del limite di velocità non solo favorisce la sicurezza stradale, ma anche l'utilizzo di mezzi di trasporto più sostenibili. Camminare e utilizzare la bicicletta diventano opzioni più allettanti grazie alla velocità inferiore, rendendo gli spostamenti a piedi o in bicicletta più sicuri e accessibili.  ... di una "Città30" Rigenerazione urbana e beneficio per l'economia locale: Riducendo il numero di veicoli in circolazione, si possono destinare maggiori spazi pubblici al verde, apportando benefici all'ambiente. Questa rigenerazione urbana contrasta le "isole di calore" e favorisce l'assorbimento di anidride carbonica. Inoltre, liberando le strade dai parcheggi, si apre la possibilità di riconvertire lo spazio per promuovere il commercio locale.  Maggiore efficienza della guida: Eliminando i picchi di velocità tra un semaforo e l'altro, si ottimizza il flusso del traffico e si riduce l'usura dei freni e degli pneumatici. I tempi di percorrenza non subiscono un aumento significativo, consentendo uno spostamento più efficiente per coloro che utilizzano l'automobile in una Città 30. Risparmio sulle spese di trasporto: Preferire gli spostamenti in bicicletta o con i mezzi pubblici, consente di risparmiare sul carburante auto, che sia benzina, metano o gpl. Visti i continui aumenti in bolletta luce e gas, questa è un’ottima soluzione per combattere almeno il continuo aumento del prezzo del gpl e dei carburanti in generale. Come si pone l’Italia in questo Scenario Il Comune di Bologna ha annunciato l'implementazione del piano "Bologna città 30" a partire dal 1 luglio 2023, facendo di Bologna la prima grande città italiana ad adottare il limite di velocità di 30 chilometri all'ora. Questa iniziativa a favore di una mobilità urbana più sostenibile, considerata una svolta rivoluzionaria dal sindaco Matteo Lepore, si propone di migliorare la qualità di vita e aumentare la sicurezza della città. Con il Piano particolareggiato del traffico urbano (Pptu) "Bologna città 30", il limite di 30 chilometri all'ora diventerà la norma nelle strade urbane. Attualmente, questa limitazione è già in vigore nel 30% delle strade urbane della città, ma con l'attuazione del nuovo piano, ci si aspetta che raggiunga il 70% del centro abitato e persino il 90% nelle zone più densamente popolate. Per facilitare la transizione verso il nuovo limite di velocità, il Comune di Bologna ha previsto un periodo di sei mesi senza sanzioni, durante il quale saranno installate nuove segnaletiche stradali e saranno condotte campagne di sensibilizzazione. Inoltre, saranno realizzate nuove piazze scolastiche pedonali e saranno effettuati interventi per migliorare la sicurezza di marciapiedi, strade e spazi pubblici. Le "Città30" in Europa La scelta di adottare il limite di velocità di 30 chilometri orari a Bologna segue l'esempio di molte altre città europee. Berlino, Barcellona, Edimburgo e Bruxelles sono solo alcune delle città che hanno già avviato progetti di successo sulla "Città30". Queste esperienze positive dimostrano che l'implementazione di una città 30 porta a benefici tangibili, come quelli precedentemente elencati. Dal 1 Gennaio 2024 anche Milano diventerà una "Città30". La proposta di Marco Mazzei, consigliere comunale di Milano, ha suscitato interesse e dibattiti, ma il suo obiettivo principale è quello di creare un ambiente urbano più vivibile, dove le persone possano muoversi in modo sicuro. Se Milano riuscirà a realizzare questa visione, potrebbe diventare un esempio positivo per altre città italiane e internazionali che cercano soluzioni innovative per migliorare la qualità della vita dei loro cittadini. Il futuro delle città italiane è orientato verso una mobilità più sostenibile, dove i cittadini possono muoversi in modo sicuro, godere di spazi pubblici condivisi e ridurre l'impatto ambientale. Come si svilupperanno queste iniziative in altre città italiane? Saranno implementati ulteriori interventi infrastrutturali per promuovere una mobilità sostenibile? Il futuro ci riserva risposte interessanti e nuove prospettive per una migliore qualità della vita urbana. Fonte: https://energia-luce.it/news/citta-30/ In copertina foto di Mircea - All in collections da Pixabay Read the full article
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valentinavon · 7 years ago
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Eroina, di nuovo
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Valentina Avon per Repubblica.it 28 settembre 2017
Così si è riaperto il dibattito italiano sull’eroina:
Nel 2016 ci sono stati 266 morti. Ora a Ferrara tre casi in pochi giorni e uno fatale. A Mestre dieci morti in tre mesi. Una strage silenziosa contro la quale si battono i centri per le tossicodipendenze. L'esperta: "Le nuove vittime sono giovani, spesso consumatori occasionali"
Nota: cliccando il testo qui sopra si va alla pagina di Repubblica, invece continuando a leggere, cliccando qui sotto, si accede al pezzo, più lungo e ricco di informazioni, così come era stato scritto senza ancora sapere le esigenze redazionali. Il pezzo è stato apertura del quotidiano ed è poi stato ripreso da diverse testate, a partire dai titoli del Tg1.
Tre ragazzi che vanno in overdose da eroina in meno di una settimana Ferrara non li aveva mai visti, non in anni recenti. Una ventina di giorni prima, il 26 agosto, l'eroina aveva ucciso un ragazzo di vent'anni. Delle tre overdose che sono seguite, pochi giorni fa, una è stata fatale, per un venticinquenne, altri due ragazzi di 18 e 20 anni sono stati presi per i capelli dai sanitari, che li hanno salvati da morte certa. A Mestre l'eroina ha ucciso dieci persone in tre mesi. Nelle Marche nelle cronache locali non è raro trovare notizia di interventi salvavita dei sanitari o di altri decessi. Storicamente, le morti per sovradosaggio di oppiacei, che in Italia e Europa continua a significare eroina, accadono nel Centro e Nord Italia.
Dietro ogni overdose fatale se ne nascondono altre che invece non lo sono. Perché dalla fine degli anni Novanta è disponibile un farmaco salvavita, il naloxone, di facile uso e capace di annullare all'istante gli effetti dell'eroina. L'Italia è uno dei Paesi europei in cui è offerto dai servizi sulle dipendenze, agli stessi tossicodipendenti, perché ne abbiano sempre con sé. Ed è l'unico a offrire la possibilità di acquistarlo in farmacia senza ricetta, costa circa 7 euro, anche se non tutte le farmacie, pur dovendo, lo hanno in magazzino. Nel 2016 l'Italia ha registrato 266 decessi. Si conteggiano i morti, non le overdose, che sono molte di più, e che senza farmaco sarebbero fatali.
Il naloxone è ovviamente presente sulle ambulanze, ma nessuno conta gli interventi. "Tutte le morti da overdose sono evitabili", sottolineano all'Osservatorio dipendenze di Bologna, unico a contare almeno gli accessi al pronto soccorso, "ma servono prevenzione e servizi in grado di aggiornarsi anche a seconda dei dati raccolti". Con i tagli degli ultimi anni, è sempre più dura. "E tutto viene delegato alle forze dell'ordine", completa il ragionamento Salvatore Giancane, che nei servizi bolognesi lavora da molti anni ed è autore di un monumentale "Eroina" per le edizioni del Gruppo Abele. "Uno dei risultati è che nell'emergenza si fa fatica anche a chiamare l'ambulanza, per paura delle conseguenze di legge, in assenza di norme di tutela come ce ne sono altrove, come la cosiddetta legge del buon samaritano, che protegge chi chiede aiuto".
"L'eroina non è tornata, dato che non se ne è mai andata, e non esiste alcuna eroina killer, esiste l'eroina. Chiamarla killer significa creare un'emergenza che non ci riguarda, invece ci riguarda eccome", Luisa Garofani è al Sert di Ferrara da decenni ormai, e sa come il consumo sia cambiato. "Sono spesso consumatori occasionali, ai quali nessuno spiega più le sostanze, la loro pericolosità e come proteggersi. Sono nelle mani dei soli spacciatori, che non sono più neppure consumatori, e che, sbagliando, vengono individuati come unici responsabili. E quando arrivano qui è perché li manda la prefettura, o il carcere. E arrivano sempre più tardi, sempre troppo tardi. Per una diminuita percezione dei rischi, per la diffusione di moltissime sostanze, per la normalizzazione del policonsumo, e per lo sfaldarsi di un tessuto di protezione sociale e sanitario. Restiamo noi, che invecchiamo coi nostri pazienti".
Giampietro Frison, tossicologo forense dell'Azienda sanitaria di Venezia, conferma la presenza di eroina con un'alta percentuale di principio attivo, dal 30 fino al 50 per cento, che è stata messa in relazione con il picco di decessi a Mestre. Ma anche per lui non è una novità assoluta. Di eroina “forte” si parla da tempo, e diversi ��avvisi” sono stati diramati in passato dal Sistema di allerta precoce, sistema nato alcuni anni fa nel Dipartimento Antidroga della Presidenza del Consiglio e ora passato all'Istituto Superiore di Sanità, per diverse aree in Italia. La purezza della sostanza è uno dei fattori di rischio overdose, ma non è l'unico.
Dell'eroina negli anni sono cambiate le modalità di assunzione. Oggi perlopiù si inala, ovvero la si brucia su un pezzo di stagnola e se ne aspirano i vapori. Una pratica che non è a rischio overdose. Queste morti, che coinvolgono anche giovanissimi, sono quindi la punta di un sommerso molto più vasto, e comunque a rischio. E mostrano che le siringhe sono ancora in circolazione. "Spesso sono giovani che frequentano le feste e la ketamina, e con questa la siringa già l'hanno conosciuta" spiegano gli operatori veneziani. Che a fronte di una buona relazione con le forze di polizia sul territorio raccontano però di dovergli spiegare che se in tasca a qualcuno trovano il naloxone sequestrarglielo non è una buona idea.
Sul piano mondiale l'Afghanistan continua a essere il primo produttore mondiale, con il recente riaffacciarsi sulla scena del Myanmar, che produce oggi il 20 per cento dell'oppio, come racconta la relazione sul traffico globale degli stupefacenti dell'Onu. Il canale del narcotraffico più importante continua a essere la rotta balcanica, spiega la Direzione per i servizi Antidroga della Polizia, ma aumenta l'importanza della rotta meridionale, che passa per l'Africa, mentre si consolida la rotta settentrionale, che attraversa la Russia, ed emerge un nuovo canale di importazione che attraversa l'area caucasica e punta dritta verso i mercati europei. Gli attori principali sono le mafie albanesi e nigeriane (quest'ultima sotto accusa a Mestre), spesso viaggia in piccole confezioni ingerite in grande quantità dagli "ovulatori". L'eroina varia per aspetto e purezza e arriva a ondate, soprattutto dalle coste adriatiche. In aree dalle quali poi si espande a macchia d'olio.
“In Italia, fra il 2008 ed il 2014, i dati hanno confermato un aumento dell’uso della sostanza. Inoltre, nel 2015 le Autorità sanitarie hanno osservato segnali di un crescente uso di eroina fra i consumatori in giovanissima età (15 anni)”, scrive sempre la Direzione Antidroga. All'Osservatorio di Bologna confermano: “sono numeri ancora piccoli, ma l'aumento dell'uso di eroina fra i minori è un trend”. E dove le overdose aumentano, non è solo perché aumenta la purezza, “ma soprattutto perché aumenta la quantità in circolazione”, puntualizza Giancane, con lui concordano anche nei Sert delle altre città: “Questa interpretazione, del resto, è coerente con la geografia del fenomeno, che segue le nuove mappe del narcotraffico in Italia, dalle coste dell’Adriatico verso l'interno”. Il medico bolognese ricorda quando la mortalità era alta, negli anni Ottanta e Novanta, ma il principio attivo era basso e aggiunge: “L’eroina uccide in quanto tale, e l'overdose dipende anche dalla quantità circolante e dalle condizioni e dalla tolleranza della persona. È in gran parte prevenibile, e la corretta informazione ha un ruolo essenziale”.
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