#Università del Piemonte
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Passaggio di consegne all'Università del Piemonte Orientale: Gian Carlo Avanzi cede il testimone a Menico Rizzi
Il 29 ottobre 2024, un nuovo capitolo per l'UPO con l'insediamento del nuovo rettore
Il 29 ottobre 2024, un nuovo capitolo per l’UPO con l’insediamento del nuovo rettore. Martedì 29 ottobre 2024, presso il Teatro Civico di Vercelli, si terrà la cerimonia ufficiale di passaggio di consegne tra il rettore uscente dell’Università del Piemonte Orientale (UPO), Gian Carlo Avanzi, e il rettore eletto, Menico Rizzi. Questo evento sancirà la conclusione del mandato di Avanzi, che ha…
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ALESSANDRIA. Console Generale della Repubblica Popolare Cinese ospite della Città.
IL CONSOLE GENERALE DELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE A MILANO LIU KAN OSPITE DELLA CITTÀ DI ALESSANDRIA Lunedì 18 marzo il Console Generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano, Liu Kan, è venuto per la prima volta in visita nella Città di Alessandria. Cogliendo l’opportunità della tavola rotonda promossa dall’Università del Piemonte Orientale “Turismo Italia-Cina: prospettive di ripresa…
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#ALESSANDRIA#“Turismo Italia-Cina: prospettive di ripresa in entrata e uscita”#Console Generale della Repubblica Popolare Cinese#Università del Piemonte Orientale
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ARCHEOMOSTRE / Vivere ai tempi delle palafitte: a Torino un focus sull’Età del Bronzo in Piemonte
#ARCHEOLOGIA #ARCHEOMOSTRE / Vivere ai tempi delle #palafitte: a #Torino un focus sull’Età del Bronzo in #Piemonte I dettagli su Storie & Archeostorie: https://wp.me/p7tSpZ-5TH #archeologia #archeology #archaeology #history #storia #archeologie
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#archeologia#Età del Bronzo#eventi#laghi#mostre#Palafitte#Piemonte#SABAP AL-AT-CN#scavi#scavi archeologici#Siti Palafitticoli dell’arco alpino#Torino#Università degli Studi di Torino
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Forse tutti avete visto la foto che ritrae l’allineamento della Luna con la Basilica di Superga e il Monviso. È una foto perfetta che racconta di un’attesa lunga sei anni. Io per�� voglio raccontarvi un’altra storia, quella del fotografo che l’ha scattata. Una storia di pazienza, di tenacia e di coraggio. Coraggio di cambiare radicalmente strada nel momento più difficile della propria vita.
Voglio iniziare però proprio da quello scatto, e da una domanda: si possono aspettare sei anni per scattare una #fotografia? Alla fine del 2017 Valerio aveva segnato sul calendario tutte le date delle fasi lunari, in particolare quelle in cui la luna tramontava in un determinato punto. Ogni sera “giusta” partiva per provare a portare a casa l’immagine che aveva sognato, ma c’era sempre un problema: le nuvole, la pioggia, la nebbia, la foschia… Così per sei volte, all’inizio di ogni anno, ha compilato il calendario e non ha mai sprecato una data possibile, ma senza successo. Alla fine, alle 18:52 del 15 dicembre 2023, la lunga attesa è stata premiata e la sua vita è cambiata.
All’inizio l’idea era quella di allineare la Basilica di #Superga e il #Monviso per fotografarli insieme. Valerio si era fatto aiutare dal mappamondo di Google Earth e aveva individuato quattro possibili punti. Il punto ideale lo aveva trovato a nord-est di Torino, sopra Castagneto Po, a 380 metri d’altezza. La prima volta che c’è salito si è reso conto che in quell’istantanea che aveva immaginato poteva entrare anche un terzo soggetto: la luna. Da quel momento si è messo a studiarne le fasi per scoprire che ci sarebbe stato soltanto un giorno perfetto in tutto l’anno.
E al sesto tentativo, dieci giorni prima di Natale, ha capito che forse ce l’avrebbe fatta: il cielo era limpido e l’aria asciutta. Così si è messo ad aspettare e quando tutto si è allineato e ha visto la sagoma del Monviso disegnata sulla Luna ha scattato. La mattina dopo, soddisfatto del risultato, ha spedito il file alla #Nasa, per partecipare al concorso “Astronomy Picture of the Day”, la risposta non si è fatta attendere: per l’ente spaziale americano la sua è stata la foto del giorno di Natale.
«È come se questa foto avesse sbloccato qualcosa, migliaia di persone hanno condiviso quell’immagine e hanno scoperto le mie foto che sono uscite dal Piemonte e sono andate in giro in tutto il mondo».
Conosco Valerio Minato pH da più di dieci anni, da quando ho notato il suo banco sotto i portici di Piazza Vittorio a Torino. Non vendeva libri, borse di cuoio, gioiellini, ma le sue fotografie, stampate su un supporto rigido e a prezzi accessibili a tutti. Ricordo che mi avevano colpito i soggetti ricorrenti: il Monviso, la Mole Antonelliana, il Po, le vecchie vetture del tram, ritratti però con prospettive originali.
Lo vedevo ogni fine settimana, con qualsiasi tempo, dietro il suo banco dalla mattina alla sera. Ho cominciato a fermarmi a chiacchierare e siamo diventati amici. Valerio è nato nel 1981 a Biella e nella sua vita la fotografia è arrivata dopo i trent’anni. Si era diplomato perito chimico tintore, aveva trovato subito un lavoro in un’industria tessile, poi era passato in una fabbrica chimica del settore gomma: «A 24 anni, dopo cinque passati in fabbrica, ho avuto un bruttissimo incidente sul lavoro: ho quasi perso un braccio, risucchiato da una macchina. Sono stato un mese e mezzo in ospedale, ho subito cinque interventi chirurgici, e tra un’operazione e l’altra ho deciso di cambiare tutto».
Così ha lasciato Biella e si è iscritto all’università a #Torino: Scienze forestali e ambientali. «Volevo una vita nuova, stare in un mondo completamente diverso. Volevo la natura e l’aria aperta».
All’ultimo anno di università compra una macchina fotografica e per gioco inizia a scattare, dopo la laurea trova lavoro in un’azienda, ma la passione per l’immagine occupa sempre più spazio dentro di lui. «Quando mi hanno offerto un contratto a tempo indeterminato ho deciso di dire di no, di fare una scelta ancora più totale di libertà. Ispirato dai banchi sotto i portici di Via Po mi sono iscritto all’albo degli “Operatori del Proprio Ingegno” e ho aperto il punto vendita delle mie foto».
Mario Calabresi
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"Ieri i nostri studenti hanno affrontato l'evento fondamentale del European Master in Disaster Medicine (EMDM). Questa grande simulazione si è svolta a Solbiate Olona (Varese, Italia) dove l' Esercito Italiano ha schierato un ospedale da campo RUOLO 3.
Nello scenario simulato di una pace instabile post-conflitto, un'improvvisa tempesta ha colpito un'area festival dove molte persone sono state riunite. I nostri studenti magistrali hanno fatto
del loro meglio per rispondere all'incidente di massa e coordinare tutte le forze che sono entrate in gioco per gestire la pressione di un ospedale già stressato e salvare più vite possibili.
Grazie infinite al Comune di Solbiate Olona che ci ha ospitato, ai 150 studenti di medicina che hanno svolto il ruolo di vittime intelligenti e alle centinaia di professionisti e volontari dei Vigili del fuoco, AREU Lombardia, Croce Rossa Italiana Varese e Novara, Protezione Civile e tanti altri.
Università del Piemonte Orientale
CRIMEDIM - Center for Research and Training in Disaster Medicine, Humanitarian Aid, and Global Health
VUB - Vrije Universiteit Brussel
Regedim - Research Group on Emergency and Disaster Medicine
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“Sant’Andrea in Contesto”: Convegno Internazionale su Assistenza e Ospitalità nel Medioevo a Vercelli e Novara. Due giornate di studio e riflessione per celebrare gli 800 anni dell’Ospedale S. Andrea di Vercelli e approfondire il ruolo degli ospedali medievali
L'8 e il 9 novembre 2024, Vercelli e Novara ospiteranno il convegno internazionale “Sant’Andrea in Contesto. Assistenza, ospitalità e ospedali presso monasteri e canoniche regolari del medioevo europeo”, un evento organizzato dall’Università del Piemonte
L’8 e il 9 novembre 2024, Vercelli e Novara ospiteranno il convegno internazionale “Sant’Andrea in Contesto. Assistenza, ospitalità e ospedali presso monasteri e canoniche regolari del medioevo europeo”, un evento organizzato dall’Università del Piemonte Orientale (UPO) per celebrare l’ottocentesimo anniversario dell’Ospedale S. Andrea di Vercelli. Questo incontro, in collaborazione con il…
#&039;Università del Piemonte Orientale#accoglienza nel medioevo#Alessandria today#Alessandro Barbero#antichi ospedali#architettura monastica#assistenza ai viandanti#Campus Perrone#canoniche regolari#Commemorazione#conoscenza del medioevo#Convegno internazionale#convegno storico#Cripta di Sant’Andrea#cultura medievale#cultura religiosa#cura dei bisognosi#cura nel medioevo#dibattito storico#divulgazione culturale#Eleonora Destefanis#eventi Novara#eventi Vercelli#Fondazione Comunità Novarese#Google News#Incontro pubblico#italianewsmedia.com#medioevo europeo#Ministero della Cultura#monasteri medievali
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Prosegue e si rafforza l'alleanza strategica tra Lombardia, Piemonte e Liguria su temi cruciali per l'economia dei territori.
Prosegue e si rafforza l'alleanza strategica tra Lombardia, Piemonte e Liguria su temi cruciali per l'economia dei territori. Prosegue e si rafforza l'alleanza strategica tra Lombardia, Piemonte e Liguria su temi cruciali per l'economia dei territori. Dopo il primo incontro di Genova del luglio 2023 e quello di Milano dello scorso ottobre, i tre assessori regionali allo Sviluppo economico, Guido Guidesi (Lombardia), Andrea Tronzano (Piemonte) e Alessio Piana (Liguria) si sono ritrovati oggi a Torino per una giornata di lavoro con imprese, università e associazioni di categoria con l'obiettivo di programmare e attuare azioni condivise a sostegno delle aziende. É la 'Cabina economica del Nord Ovest', ambito in cui sono stati approfonditi, con tavoli di lavoro specifici, i settori automotive, aerospazio, filiera logistica, industria energetica e microelettronica. FILIERE INTERREGIONALI - 'La strada è tracciata - hanno detto i tre assessori - e l'obiettivo è senza dubbio ambizioso, costruire filiere interregionali su tematiche di interesse comune che consentano ai tre territori un maggiore sviluppo e nuove opportunità alle imprese. Oggi si è compiuto un ulteriore passo in avanti per una sinergia sempre più forte. Il prossimo incontro, che si svolgerà sempre a Torino il prossimo 4 aprile, sarà importante per concretizzare il lavoro fatto finora'. Nel corso dell'incontro si sono svolti cinque tavoli operativi. Queste le risultanze dei diversi gruppi di lavoro. TAVOLO TEMATICO AEROSPAZIO - Creazione di un ecosistema interregionale attraverso la messa a sistema delle competenze, delle infrastrutture di ricerca e tecnologiche, delle policy, dei luoghi fisici di contaminazione tra ricerca, didattica e industria, delle best practices. Questo ecosistema multi regionale dovrebbe rappresentare un interlocutore unico e coeso (e quindi con maggiore forza) nei confronti dei soggetti nazionali e comunitari, ma soprattutto un elemento di attrattività dei territori, non solo per chi vuole insediarsi nelle tre regioni, ma anche per trattenere quelle iniziative imprenditoriali che sono state sostenute dal territorio nella prima crescita, ma che poi necessitano di condizioni adeguate per un ulteriore implementazione e permanenza. Questo consentirebbe anche di valorizzare le ricadute e i risultati conseguiti da investimenti derivanti non solo da programmi regionali ma anche ad esempio dal PNRR. Inoltre questa iniziativa dovrebbe essere accompagnata dall'attuazione della convergenza di policy, strumenti, risorse per creare massa critica non solo per sostenere i progetti dei grandi player industriali ma anche per supportare la crescita e l'apertura internazionale delle Pmi che costituiscono la 'supply chain'. Proposta operativa: elaborazione di schemi di bandi multi regionali, inizialmente sperimentati su tematiche circoscritte condivise. TAVOLO TEMATICO INDUSTRIA ENERGETICA - Le energie rinnovabili giocano un ruolo fondamentale nella strategia energetica nazionale. L'Italia si impegna ad accelerare la transizione da fonti tradizionali a fonti di energia rinnovabile, con l'obiettivo contestuale di ridurre le importazioni delle fonti fossili ancora necessarie per soddisfare la parte residua di fabbisogno. Un obiettivo chiave è raggiungere una quota del 40% dei consumi finali lordi di energia proveniente da fonti rinnovabili entro il 2030, in conformità con gli obiettivi comunitari. Nel settore elettrico, sono già in corso o pianificate diverse misure per sostenere la diffusione di tali soluzioni tecnologiche. Comunità energetiche ed autoconsumo diffuso: le imprese sono in attesa di regole chiare e una corretta comunicazione, informazione e formazione. L'autoconsumo diffuso coinvolge anche le tecnologie e i produttori di tecnologie, nonché la filiera a supporto del mondo della vendita ed installazione (progettisti ed installatori). Per le imprese l'investimento sull'autoconsumo diffuso è importante anche in ambito ESG, in quanto progetti di investimento per la sostenibilità. Il tavolo evidenzia la necessità di incentivazione del sistema bancario nel finanziare le tecnologie; inoltre rimarca che il supporto delle utilities ai territori è importante, per mettere a disposizione competenza e 'know how' sull'individuazione di aree e investimenti. Idrogeno: si sottolinea l'importanza di ragionare sulla domanda di idrogeno e su come integrarlo nei processi produttivi, dal momento che finora si è ragionato soprattutto sull'offerta (come produrlo, quanto costa). Il decreto incentivi in consultazione al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica riguarda non solo l'idrogeno elettrolitico ma anche il bio idrogeno, e questo è giudicato come aspetto interessante. C'è sicuramente una necessità di incentivazione all'introduzione di veicoli per l'uso sul trasporto pesante. Importante inoltre è il tema dell'hard to abate, settore dove è fondamentale l'investimento sulla trasformazione dei processi per la decarbonizzazione. TAVOLO TEMATICO MICROELETTRONICA - Tema chiave la necessità di strumenti ad hoc per supportare la formazione di competenze specialistiche, che vedano collaborare insieme mondo della ricerca e imprese. La partecipazione in Esra è stato ritenuto un asset importante da utilizzare per portare la voce del nord ovest in Europa. Si concorda sul rafforzare un ecosistema interregionale, a partire da una mappatura di quelli regionali, per definire nuovi strumenti di supporto o mettendo a fattor comune gli strumenti dei fondi strutturali. TAVOLO TEMATICO FILIERA LOGISTICA - Attivare strumenti per incentivazione dello shift modale gomma-ferro (es. Ferrobonus), ulteriori forme di sostegno al trasporto su ferro da parte delle Autorità di Sistema Portuale, possibili sinergie per misure di sostegno alle imprese logistiche comuni alle tre Regioni e la digitalizzazione della filiera logistica a vantaggio degli operatori. Utili contributi sono stati raccolti in merito alla necessità di incrementare le forme di incentivo, comprendendo anche le fasi di movimentazione nei terminal, ad esempio, e non solo quelle di trasporto, anche per ridurre la dipendenza dal trasporto su gomma che sta vivendo un serio problema di carenza di autisti. Ulteriore elemento emerso riguarda la possibilità di prevedere parametri Esg anche per le imprese logistiche, al fine di renderle più competitive. Importanti poi le iniziative per promuovere l'internazionalizzazione delle imprese che fanno logistica, ed in questo appare fondamentale la mappatura dei siti dismessi (brownfield) per la promozione dell'ecosistema logistico sulle tre Regioni. Sarebbe, inoltre, importante una miglior armonizzazione delle piattaforme digitali, con regia nazionale, anche per privilegiare la loro interoperabilità. Ulteriore elemento emerso riguarda la formazione degli operatori, anche a livello Its, e le iniziative di Academy dedicate, che potrebbero essere condivise tra le tre Regioni. Infine, sarebbe auspicabile una strategia di filiera condivisa dalle tre Regioni per concentrare e indirizzare meglio le iniziative e le eventuali proposte alle istituzioni nazionali. TAVOLO TEMATICO AUTOMOTIVE - Occorre combattere la disaggregazione della componentistica, ragionando nell'ottica di fornire un sistema di competenza con un know che si 'mantiene in casa'. Quindi rafforzare le condizioni affinché convenga produrre in Italia e nel Nord Ovest in particolare. Servono poi ulteriori investimenti sui carburanti rinnovabili, nella consapevolezza che non è possibile concentrarsi solo sull'elettrico. Occorre potenziare la comunicazione sul dato oggettivo che fare ricerca e sviluppo in Italia convengono, in particolare nel Nord Ovest. E sviluppare sinergie rafforzate sui Fondi europei, in particolare sul FESR, nella predisposizione di bandi che rispondano ad esigenze condivise dalle filiere interregionali, pur nei rispettivi obiettivi del programma e con vincolo di reciprocità.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Appalti pubblici, Agenzie Ue a Torino alla ricerca di fornitori
Aiutare le aziende a partecipare alle gare d’appalto internazionali per forniture, servizi, lavori e consulenze. E’ l’obiettivo del meeting Doing Business with the Agencies of the European Union: più di 60 incontri di approfondimento e momenti formativi con oltre 100 imprese, enti, istituzioni e Università provenienti da tutta Italia, in particolare dal Piemonte. Sono presenti a Torino, a…
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AOU di Novara: Intervento di Chirurgia Toracica Innovativo Riuscito con Successo
Un complesso intervento toracico salvavita per un tumore al polmone è stato eseguito con successo presso l’AOU Maggiore della Carità di Novara dal professor Ottavio Rena. Una tecnica rara è stata utilizzata per la prima volta in Piemonte.
Un complesso intervento toracico salvavita per un tumore al polmone è stato eseguito con successo presso l’AOU Maggiore della Carità di Novara dal professor Ottavio Rena. Una tecnica rara è stata utilizzata per la prima volta in Piemonte. Novara, 21 ottobre 2024 – Un paziente cinquantenne affetto da un tumore al polmone ha potuto beneficiare di un complesso intervento di chirurgia toracica…
#anastomosi tracheo-bronchiale#AOU Novara#centri di eccellenza Piemonte#chirurgia d’eccellenza#chirurgia polmonare#Chirurgia toracica#circolazione extracorporea#complessi interventi chirurgici#cura del tumore#Dipartimento CardioToracoVascolare#ECMO#ECMO veno-venoso#Emergenza sanitaria#Francesco Della Corte#Giovanni Casali#Giuseppe Patti#Innovazione medica#interventi salvavita#intervento innovativo#Maggiore della Carità#Ospedale di Novara#Ottavio Rena#sanità italiana#sleeve pneumonectomy#successo chirurgico#tecniche chirurgiche innovative#trattamento chirurgico#Tumore al polmone#tumori polmonari#Università del Piemonte Orientale
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Pov: you study in ✨Italy✨
Pics are mine
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The Sleeping Giant of Mediterranean Herbal Medicine: Helichrysum italicum
The Sleeping Giant of Mediterranean Herbal Medicine: Helichrysum italicum
Helichrysum italicum (Roth.) Don. (Asteraceae) is an iconic plant of the Mediterranean area (Figure 1), but the use of its essential oil in glamorous perfumes and personal care products has turned it into a veritable icon of luxury. However, just like the geographical distribution of Helichrysum species extends beyond the Mediterranean region, the properties of H. italicum are not limited to…
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#By Giovanni Appendino#Cagliari#Italy#Italy bUniversità di Napoli#Italy c Università di Cagliari#Laureaa; Orazio Taglialatela-Scafati#Laureac; Andrea Maxia#Napoli#Novara#PhDa; Federica Pollastro#PhDa; Mauro Ballero#PhDb; Alberto Minassi#PhDc aUniversità del Piemonte Orientale#PhDc; Cinzia Sanna
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Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese: un sogno a occhi aperti che diventa realtà Tutti uniti per farlo decollare.
Lettera aperta a istituzioni, imprese e cittadini dei 25 comuni coinvolti.
Nelle prossime settimane diventerà operativa l’associazione “Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese Ente del Terzo Settore”. Ottenuto il riconoscimento regionale il 1° aprile scorso, ora i 25 Comuni stanno facendo approvare dai rispettivi Consigli Comunali lo schema di Atto Costitutivo dell’associazione, lo Statuto e l’accordo di Distretto.
Si tratta del coronamento di un lungo percorso avviato dopo la pubblicazione dell’Atlante del Cibo nel maggio 2017 (a cui hanno lavorano per anni Regione, Città Metropolitana di Torino, Università e Politecnico) e reso possibile dalla cornice normativa offerta dal governo Gentiloni, che ha istituito i “Distretti del Cibo" e stanziato i primi fondi con la finanziaria 2018.
Un lungo cammino che ha visto impegnate via via molte persone illuminate, presidenti di associazioni, produttori agricoli, sindaci e semplici cittadini, che hanno messo da parte interessi personali e campanilismi per dare forma a questo importante progetto.
Un sogno che ruota intorno al cibo, nato dall’attenta osservazione delle potenzialità ancora inespresse dai prodotti agricoli di eccellenza del nostro territorio, dai comportamenti dei consumatori, ora in grado di apprezzare cibi tracciabili di qualità a “tempo zero” e dalla consapevolezza del cibo come catalizzatore per l’industria agroalimentare, del turismo e dell’accoglienza.
In sintesi, le filiere che possono essere costruite intorno al cibo sono in grado di muovere il PIL dell’intero territorio generando:
nuovi posti di lavoro
nuove imprese
e dando impulso e facendo crescere le imprese già attive.
Sarà il primo distretto del cibo del Piemonte. Noi come Italia Viva, che a febbraio 2021 avevamo avanzato il Business Plan del Distretto del Cibo e le nostre proposte operative, avremmo preferito la creazione di una S.r.l. con il capitale aperto anche alle persone fisiche, con un patrimonio iniziale minimo di 500.000 euro e una struttura manageriale. Quella che nasce oggi è una associazione del terzo settore gestita da un Consiglio direttivo senza compenso, aperta alle imprese in linea con le priorità del Distretto con una governance affidata ai rappresentanti dei comuni proponenti e ai rappresentanti delle associazioni dei produttori. Potrà contare su un fondo di dotazione iniziale di 30.000,00 euro messo a disposizione dai 25 comuni promotori in proporzione al numero degli abitanti.
Anche se non pienamente in sintonia con la forma giuridica scelta, come Italia Viva daremo il nostro massimo sostegno in tutte le sedi affinché il Distretto possa decollare e crescere insieme atutte le imprese connesse direttamente e indirettamente alle filiere del cibo.
Occorre far crescere con cura ogni anello della filiera perché, come dimostrano le esperienze consolidate, ogni anello è vitale per tutta la filiera. Non dovremo più leggere per esempio che “la tinca nuota sui social invece che nei nostri stagni”.
Occorre creare una identità sovracomunale per questo territorio, che conta su 145.000 residenti e per farlo servono a nostro parere alcuni passaggi preliminari:
che i tre comuni di Pancalieri, Carignano e Castagnole Piemonte chiedano di essere inseriti nell’area omogenea 11;
che i principali organi di informazione locali online e cartacei del territorio istituiscano una rubrica fissa dedicata al nuovo Distretto del Cibo;
che venga programmato un roadshow per la presentazione degli obiettivi del distretto nei 25 comuni.
La creazione di una identità collettiva territoriale per essere riconoscibile all’esterno come è per Langhe e Roero, ha bisogno di un lungo e faticoso percorso di convergenza di azioni e comportamenti collettivi che l’informazione locale può contribuire a costruire e far crescere.
Il Distretto del Cibo permetterà agli imprenditori agricoli del territorio di vedersi riconoscere il giusto prezzo e quindi il giusto reddito come accade per gli altri attori della filiera passando dai “contributi per non coltivare” ai “contributi per produrre in modo sostenibile”: il tutto reso possibile dall’accesso ai fondi europei attraverso il PSR. (Piano di Sviluppo Rurale)
Come ha sostenuto Renzi nel Seminario Nazionale dedicato al cibo del 12 maggio scorso, “il cibo è l’argomento politico per eccellenza, il cibo è tradizioni e valori culturali, il cibo è territorio, il cibo è sostenibilità, il cibo è posti di lavoro, pezzi di economia e infine abbiamo capito in questi mesi che il cibo è geopolitica.”
Viva il Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese.
22/05/2022
Per i Comitati di Italia Viva del Chierese e Carmagnolese
Pier Antonio Pasquero
#distrettodelcibo#identitàterritoriale#identità#italiaviva#italiavivadelchierese#italia viva#chieresecarmagnolese#chierese-carmagnolese
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Io, fino al 2008, tutti i lavori che ho fatto sono sempre stata pagata.
la prova di tre giorni in un negozio di articoli sportivi a 16 anni? 50 euro al giorno.
le estati in cui ho lavorato i fine settimana in pizzeria (17 e 18 anni)? pagati a ore.
-- stacco di tre anni causa università --
lo stage di 4 mesi a milano come assistente direttore tecnico? 500 al mese.
l'estate in cui ho lavorato a tempo pieno in un'altra pizzeria (22 anni)? non solo me l'ha pagata, ma mi ha registrata (altri tempi, non ho firmato nulla). io quei tre mesi li l'ho sui registri dell'INPS. e badate che questo era il peggior datore di lavoro estivo che io abbia mai avuto. eravamo quattro cameriere per un posto che teneva più di 100 persone, ad agosto non avevamo più il giorno libero e gli ho visto fare cose in cucina che se sapevo cucinava lui mangiavo pizza.
l'estate in gelateria tra i due anni holden? ci ho tirato fuori pure la liquidazione alla fine dei 4 mesi.
badate. non ho mai chiesto né contrattato nulla. era semplicemente sottinteso che sarei stata pagata e quel che mi veniva offerto era, banalmente, onesto.
esattamente un anno dopo la gelateria (2009): "stage" di sei mesi senza stipendio e/o rimborso spese in agenzia web (dove poi sono rimasta 10 anni, ma quei primi mesi mi stanno ancora sul gozzo). da me si pretendevano otto ore precise, puntualità, straordinari e lavoro anche nei fine settimana (una volta feci l'errore di mostrarmi irritata per dover rimanere due ore oltre l'orario di chiusura. il capo non mi parlò per un mese. un'altra volta venni ripresa perché non arrivavo puntuale al lavoro. a quel punto fui io che andai in giro con l'aura omicida per un mese), senza feedback di nessun tipo su come stessi lavorando, se sarei stata assunta, etc. una cosa che mi aveva portato a dire, a una certa, basta, fotte sega, vado a fare la cameriera a Londra (madreh e fidanzato dell'epoca mi fermarono, dicendo che dovevo coltivare i contatti che avevo qui. ssssse).
quando andai dal capo a dirgli "beh, è stato bello ma non mi pagate e io ho bisogno di pagare le bollette, quindi ciao" rispose "ah si certo, mi son dimenticato di dirtelo, ecco 800 euro al mese e fatteli bastare". (dimenticato un cazzo)
parliamoci chiaro: io sono stupida, odio andare a contrattare il mio stipendio e impormi. banalmente il confronto non fa per me (specie se lo devo iniziare io). inoltre avevo davanti dei maestri della tossicità e manipolazione: non importava quante volte tu salvassi il culo all'azienda, quei tre errori del cazzo che avevi fatto in cinque anni ti sarebbero stati rinfacciati fino alla morte, facendoti sempre sentire in colpa per non essere grata a sufficienza di lavorare per loro. riuscirono a tenermi per ben tre anni con contratti a progetto e di collaborazione, finché non furono costretti a farmi l'apprendistato. ora, dopo che hai già lavorato per tre anni, sentirsi dire che ora hai il diritto alla qualifica di apprendista ti fa girare un po' i coglioni, soprattutto se devi contrattare il livello di arrivo dell'apprendistato (dio caro ti tengo su da sola un intero reparto e mi paghi sto sputo?). però finalmente avevo la mutua.
non ho mai capito come successe che nel giro di un paio d'anni si passò dal: "ovvio che ti retribuisco, lavori" a "tieni un panino e vedi di ringraziare la terra su cui cammino perché ti permetto di lavorare con me", ma mi fa incazzare ancora adesso a 12 anni di distanza.
per questo quando arrivò la legge che ogni stage che non fosse formativo (cioè obbligatorio per finire un corso di studi) doveva essere pagato almeno 600 euro al mese (Piemonte) a momenti organizzai una festa. pagate la gente. sarà anche lì per imparare i primi mesi, ma fa le sue 8 ore al giorno e comunque, in ogni caso, produce.
quando sento imprenditori che piangono che nessuno vuole spaccarsi la schiena per loro non provo altro che schifo: perché la gente vuole lavorare, ma se non altro la generazione dopo la mia è più capace di me di fare i conti su quanto il gioco vale la candela e va verso altri lidi. good for them.
quindi, piangete quanto volete, qui ci si è stufati di fare da schiavi. fatevene una ragione.
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Appello per la liberazione immediata di Dana Lauriola firmato da oltre un centinaio di membri del corpo accademico, giuristi, intellettuali ed esponenti del mondo della cultura. Dana, attivista notav, è detenuta in carcere da ormai quasi sei mesi per aver parlato in un megafono durante una manifestazione contro il raddoppio della Torino-Lione
Alla Ministra della Giustizia
prof. Marta Cartabia
Al Garante nazionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale
Mauro Palma
Al Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale per il Piemonte
Bruno Mellano
e, per conoscenza
Al Tribunale di sorveglianza di Torino
Dana Lauriola, militante No Tav, è in carcere dal 17 settembre 2020 ‒ e, dunque, da quasi sei mesi ‒ in esecuzione di una condanna a due anni di reclusione per il reato di violenza privata (per il quale, con il bilanciamento tra aggravanti e attenuanti, la pena prevista dalla legge parte da 15 giorni).
I fatti per cui è stata condannata risalgono a nove anni fa e sono stati commessi nel corso di una manifestazione di protesta e di solidarietà con Luca Abbà, agricoltore valsusino in quei giorni in bilico tra la vita e la morte dopo essere rimasto folgorato su un traliccio dell’alta tensione su cui si stava arrampicando, inseguito da un agente di polizia, in un’azione dimostrativa contro l’apertura del cantiere della Nuova linea ferroviaria Torino-Lione. La manifestazione si concluse con il blocco, per alcuni minuti, delle sbarre dei caselli di accesso all’autostrada Torino-Bardonecchia. Il danno subito dalla società concessionaria dell’autostrada per il mancato pagamento del pedaggio da parte degli automobilisti in transito è stato quantificato dal tribunale in 777 euro e a Dana Lauriola è stato contestato «di avere, usando un megafono, intimato agli automobilisti di transitare ai caselli senza pagare il pedaggio, indicando le ragioni della protesta». Diventata definitiva la sentenza, Dana Lauriola ha chiesto di scontare la pena in misura alternativa, ma il Tribunale di sorveglianza di Torino ha respinto l’istanza, pur in assenza di precedenti condanne definitive e nonostante l’esistenza di un lavoro stabile di notevole responsabilità e le valutazioni ampiamente favorevoli dei servizi sociali dell’amministrazione della giustizia. La motivazione del rigetto è che Dana Lauriola «non ha preso le distanze» dal movimento No Tav e che il suo domicilio «coincide con il territorio scelto come teatro di azione dal movimento No Tav, il quale ha individuato il cantiere di Chiomonte per la realizzazione della futura linea dell’Alta Velocità come scenario per frequenti manifestazioni e scontri con le Forze dell’ordine».
La vicenda ci lascia sbigottiti/e e preoccupati/e, come cittadini e cittadine impegnati/e nell’associazionismo, nella politica, nell’informazione, nel mondo dell’arte e della cultura. Per la sorte di Dana e per il trattamento del dissenso nel nostro Paese.
Non entriamo, qui, nel merito della qualificazione giuridica dei fatti e di altri aspetti (pur inquietanti) inerenti la ritenuta responsabilità di Dana e la concezione del concorso di persone nel reato sottesa alla condanna, ma denunciamo, da un lato, l’evidente sproporzione tra i fatti (commessi senza violenza alle persone e con un danno patrimoniale di assoluta modestia) e la pena e, dall’altro, la sorprendete anomalia della mancata concessione di una misura alternativa al carcere (pur consentita dalla legge e coerente con le condizioni soggettive di Dana). Il nostro stupore e la nostra preoccupazione, poi, aumentano guardando alle motivazioni con cui l’istanza di misura alternativa è stata respinta: Dana non può beneficiare della pena alternativa e, quindi, merita il carcere per aver tenuto fermi i propri «ideali politici» e la propria opposizione al Tav e perché abita nella valle in cui ci sono i suoi affetti, i suoi interessi, i suoi compagni di vita e di militanza!
Percepiamo la carcerazione di Dana come una grave ingiustizia sul piano personale e come un pesante attacco alla libertà di tutti di manifestare ed esprimere le proprie idee e di dissentire da scelte politiche ritenute sbagliate e dannose. La nostra denuncia e la nostra preoccupazione sono condivise dalla grande maggioranza di una valle che da trent’anni chiede inutilmente di essere ascoltata e da molti cittadini e cittadine che non sono contrari alla Nuova linea ferroviaria ma hanno a cuore le libertà e i diritti fondamentali.
Per questo vi chiediamo, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, di adottare ogni iniziativa utile a favorire l’immediata scarcerazione di Dana: per porre rimedio a un’ingiustizia in atto, per dare un segnale di attenzione ai temi implicati dalla vicenda, per ripristinare condizioni di agibilità politica anche (e soprattutto) per chi dissente.
4 marzo 2021
FIRMATARI
1) Maria Luisa Boccia (Centro per la Riforma dello Stato)
2) Daniela Dioguardi (Udipalermo)
3) Ketty Giannilivigni (Udipalermo)
4) Franco Ippolito (Fondazione Basso)
5) Livio Pepino (Volere la luna, Edizioni Gruppo Abele)
6) Tamar Pitch (Università di Perugia)
7) Grazia Zuffa (Società della ragione)
8) Alessandra Algostino (Università di Torino)
9) Stefano Anastasia (Università di Perugia)
10) Gaetano Azzariti (Università di Roma La Sapienza)
11) Letizia Battaglia (fotografa)
12) Mauro Biani (vignettista)
13) Alessandra Bocchetti (saggista)
14) Luciana Castellina (politica e scrittrice)
15) Franco Corleone (già sottosegretario alla Giustizia)
16) Maura Cossutta (Casa internazionale delle donne)
17) Maria Rosa Cutrufelli (scrittrice)
18) Teresa Degenhardt (Queen’s University, Belfast, Studi sulla Questione criminale)
19) Giuseppe De Marzo (Libera – Rete dei Numeri Pari)
20) Ida Dominijanni (filosofa e giornalista)
21) Claudio Fava (presidente Commissione antimafia Regione Sicilia)
22) Lorenzo Fazio (direttore editoriale casa editrice Chiarelettere)
23) Luigi Ferrajoli (Università di Roma3)
24) Angelo Ficarra (Anpi, Palermo)
25) Marcello Fois (scrittore)
26) Maria Grazia Giammarinaro (magistrata)
27) Elisabetta Grande (Università del Piemonte orientale)
28) Sabina Guzzanti (attrice e regista)
29) Loredana Lipperini (giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica)
30) Luigi Manconi (A Buon Diritto)
31) Lea Melandri (saggista)
32) Luca Mercalli (climatologo e giornalista scientifico)
33) Paolo Mondani (giornalista)
34) Tomaso Montanari (Università per stranieri di Siena)
35) Michela Murgia (scrittrice)
36) Francesco Pallante (Università di Torino)
37) Giovanni Palombarini (già magistrato)
38) Valeria Parrella (scrittrice)
39) Mariella Pasinati (Udipalermo )
40) Valentina Pazé (Università di Torino)
41) Marco Revelli (Università del Piemonte orientale)
42) Maria Concetta Sala (Udipalermo, Palermo)
43) Giorgia Serughetti (filosofa politica)
44) Evelina Santangelo (scrittrice)
45) Vincenzo Scalia (Università di Winchester, Studi sulla Questione criminale)
46) Anita Sonego (presidente Casa delle donne Milano)
47) Armando Sorrentino (avvocato)
48) Sergio Staino (vignettista)
49) Vittorio Teresi (già magistrato)
50) Chiara Valerio (scrittrice)
51) Simone Furzi, ricercatore
52) Laura Cima, ecofemminista
53) Alberto Castiglione, regista
54) Alessandra Sarchi, scrittrice
55) Helena Janeczeck, scrittrice
56) Teresa Ciabatti, scrittrice
57) Rossella Milone, scrittrice
58) Caterina Bonvicini, scrittrice
59) Hamid Ziarati, scrittore
60) Elvira Seminara, scrittrice
61) Marta Bellingreri, reporter l’Espresso, Al-Jazeera English
62) Alessio Mamo, fotoreporter l’Espresso, Guardian
63) Vittoria Tola, UDI
64) Giulia Potenza, avvocata, responsabile nazionale UDI
65) Adriana Laudani, avvocata
66) Emma Dante, regista
67) Valentina Chinnici, insegnante, consigliera comunale Palermo
68) Lorenzo Teodonio, fisico climatologo
69) Lorenzo Coccoli, storico
70) Rita Di Leo, docente di relazioni internazionali
71) Giulio De Petra, docente di tecnologie digitali
72) Carmelo Caravella, sindacalista Cgil
73) Luisa Simonutti, ricercatrice di filosofia politica, Cnr
74) Alessandro Montebugnoli, economista
75) Bianca Pomeranzi, esperta di cooperazione e politiche di genere
76) Fulvia Bandoli, politica ecologista
77) Mario Dogliani, costituzionalista
78) Alberto Olivetti, filosofo di estetica
79) Caterina Botti, filosofa morale
80) Laura Bazzicalupo, filosofa politica
81) Claudio De Fiores, costituzionalista
82) Chiara Giorgi, storica
83) Laura Ronchetti, costituzionalista
84) Nicola Genga, Ministero dei Beni culturali,
85) Rocco D’Ambrosio, sacerdote filosofo politico
86) Giuseppe Cotturri, docente di teoria del diritto e delle istituzioni
87) Stefania Vulterini, saggista
88) Emilio Giannelli avvocato
89) Gisella Modica Udipalermo
90) Giovanna Martelli, già parlamentare
91) Claudia Pedrotti, avvocata Udipalermo
92) Rita Barbera, già direttora istituti di pena
93) Elvira Rosa, coordinamento antiviolenza palermo
94) Gisella Costanzo, attrice
95) Sandra Rizza, giornalista
96) Laura Piretti, UDI
97) Alida Castelli, UDI
98) Liviana Zagagnoni, UDI
99) Pina Mandolfo, operatrice culturale
100) Francesca Traina, Udipalermo
101) Loredana Rosa, Il femminile è politico: potere alle donne
102) Rita Calabrese, Udipalermo
103) Marina Leopizzi, Udipalermo
104) Giovanna Minardi, docente Università Palermo
105) Mimma Grillo, Forum antirazzista Palermo
106) Ida La Porta, Udipalermo
107) Bice Grillo, Udipalermo
108) Toni Casano, redattore Pressenza
109) Alessandra Notarbartolo, coordinamento antiviolenza Palermo
110) Agata Schiera, Udipalermo
111) Beatrice Monroy, scrittrice
112) Emi Monteneri, Udipalermo
113) Angela Militello, Udipalermo
114) Etta Sgadari, Udipalermo
115) Elena Diliberto, Udipalermo
116) Mimma Argurio (segretaria generale Fisac Sicilia)
117) Elvira Morana (CGIL Sicilia)
118) Anna Maria Tirreno (segretaria Camera del lavoro CGIL Palermo)
119) Rita D’Ippolito (insegnante in pensione)
120) Rosario Nicchitta (architetto)
121) Novella Nicchitta (formatrice)
122) Ornella Russo (insegnante)
123) Anna Di Salvo (Città Felice, Rete la Ragna-Tela)
124) Enza Longo (Coordinamento antiviolenza 21luglio Palermo)
125) Maria Rosa Turrisi (preside in pensione)
126) Angela Galici (Coordinamento antiviolenza 21 luglio Palermo)
127) Simona Sorrentino (medica)
128) Elvira Rosa (Il femminile è politico: potere alle donne)
129) Gemma Infurnari (UDIPalermo)
130) Elisa Romano (Università di Pavia)
131) Maddalena Giardina (avvocata, UDIPalermo)
132) Anna Marrone (docente, UDIPalermo)
133) Emilia Martorana (Coordinamento antiviolenza 21luglio Palermo)
134) Katia Orlando (insegnante, consigliera comunale Palermo)
135) Maria Concetta Pizzurro (UDIPalermo)
136) Silvia Miceli, docente (UDIPalermo)
137) Maria Grazia Patronaggio (Le Onde onlus)
138) Valeria Andò (docente Università di Palermo)
139) Benita Licata (dirigente Scolastica)
140) A. Maria Catalano (dirigente Scolastica)
141) Gaia Nicita (docente)
142) Valeria Ferrauto (docente)
143) Margherita La Porta (funzionaria MEF)
144) Giusi Vacca (agente pubblicitaria)
145) Flora Arcuri (docente)
146) Cetti Iovino (imprenditrice agricola)
147) Alessandra Jaforte (docente)
148) Claudia La Franca (architetta)
149) Virna Chessari (docente)
150) Gilda Messina (docente)
151) Valeria Adamo (docente)
152) Giorgia Calì (docente)
153) Nadia Saputo (docente)
154) Claudia Calzolari (docente)
155) Gabriella Pucci (imprenditrice agricola)
156) Daniela Gennaro (dirigente scolastica)
157) Cristina Fatta del Bosco (imprenditrice agricola)
158) Amelia Crisantino (docente/scrittrice)
159) Anna Maria Ruta (dirigente scolastica)
160) M. Antonietta Spadaro (storica dell’arte)
161) Anna Cottone (docente Università Palermo)
162) Tommaso Di Caccamo (redattore tecnico)
163) Agostina Passantino (bibliotecaria)
164) Licia Masi (pensionata, operatrice sociale volontaria)
165) Rossella Reyes (dipendente regionale)
166) Sabina Cannizzaro (pensionata regionale)
167) Cristina Pecoraro (pensionata regionale)
168) Rosalba Rinaudo (insegnante in pensione)
169) Carmelo Lucchesi (insegnante in pensione)
170) Francesca Citarrella (operatrice sociale)
171) Laura Zizzo (guida turistica)
172) Michela Fiore (casalinga)
173) Antonia Cascio (pensionata)
174) Adriano Di Cara (ingegnere)
175) Antonino Di Cara (operatore sociale)
177) Sandra Giovanna Cascio (casalinga)
178) Alessandra Bruno (avvocata)
179) Emilia Esini (Maghweb)
180) Gabriele Tramontana (Maghweb)
189) Fabrizio Cacciatore (Maghweb)
190) Vincenzo Allotta (Maghweb)
191) Sofia Calderone (Maghweb)
192) Epifania Lo Presti (Maghweb)
193) Elisa Chillura (Maghweb)
194) Chiara Ercolani (Maghweb)
195) Marianna Castronovo (Maghweb)
196) Giuseppe Grado (Maghweb)
197) Marta Cutrò (docente)
198) Sebastiana Zangla (docente)
199) Maria Clara Provenzano (docente)
200) Maria Oliva Caldarella (docente)
201) Emanuela Bajardi (docente)
202) Candida Di Franco (docente)
203) Alessandra Martorana (docente)
204) Gabriella Costanzo (docente)
205) Teresa Burderi (docente)
206) Elvira Leone (pediatra)
207) Gisella Duci (docente)
208) Maria Di Chiara (docente)
209) Donatella Lombardo (docente)
210) Francesca Koch (storica)
211) Francesca Martino (musicista)
212) Ugo Mattei (Università di Torino, Generazioni Future)
Per adesioni:
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Oggi la Giornata della Memoria Transgender: al via le iniziative promosse dal Comune di Messina in concomitanza con la Giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre
Oggi la Giornata della Memoria Transgender: al via le iniziative promosse dal Comune di Messina in concomitanza con la Giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre Oggi, 20 novembre, si celebra la Giornata della Memoria Transgender, ricorrenza della comunità LGBTQIA+ in memoria delle persone transessuali e gender-diverse vittime di soprusi e dell'odio transfobico. Per testimoniare il sostegno dell'Amministrazione comunale di Messina nella lotta alla violenza e alla discriminazione, grazie all'impegno dell'assessora alle Pari Opportunità Liana Cannata, è stato realizzato un video per riferire alla cittadinanza l'attività che quotidianamente svolge la Rete CUG e CPO del Comune di Messina, istituita l'8 marzo 2022, all'interno delle istituzioni e degli ordini. "Il video diffuso sulla pagina e i canali social istituzionali del Comune è finalizzato - spiega l'assessora Cannata – a far conoscere il contesto lavorativo in cui operano i componenti della Rete e l'impegno profuso da ogni singolo componente per il conseguimento di concreti obiettivi negli ambiti di pari opportunità. Proprio oggi, nella giornata dedicata al ricordo di tutte le persone transgender vittime di odio, violenza e ingiustizie – aggiunge l'Assessora alle Pari opportunità – l'intendimento è quello che la visione del video possa coinvolgere e mobilitare l'opinione pubblica per creare una cultura dell'inclusione, affinché tutti siamo consapevoli che la violenza di genere riguardante un vasto numero di persone discriminate in base al sesso, all'identità di genere e all'orientamento sessuale è un vulnus dell'intera società perché è un fenomeno che tocca tutte e tutti noi, senza differenza di sesso e di età". Nel contesto delle iniziative della Rete CUG e CPO, lunedì 27 novembre alle ore 10, alla presenza del sindaco Federico Basile, del Direttore generale Salvo Puccio e dell'assessora Liana Cannata, sarà inaugurato lo Sportello di Ascolto, istituito dall'Amministrazione comunale per la tutela della salute del lavoratore e del suo benessere organizzativo, situato all'interno di palazzo Zanca, e che sarà utilizzato anche per le attività del CUG. La Rete CUG e CPO è costituita da: CUG COMUNE DI MESSINA; CUG CITTÀ METROPOLITANA; CUG AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DELLO STRETTO; CPO ORDINE DEI MEDICI; CUG UNIVERSITÀ DI MESSINA; CUG ASP MESSINA; CUG PIEMONTE NEUROLESI; CUG POLICLINICO; CPO ORDINE AVVOCATI MESSINA; CUG CAMERA DI COMMERCIO; CPO ORDINE DEI COMMERCIALISTI.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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