#Protestantesimo
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gregor-samsung · 17 days ago
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" In fondo, il nostro problema intellettuale è che noi amiamo l’America. Gli Stati Uniti sono stati uno di quei paesi che hanno sconfitto il nazismo, ci hanno mostrato la strada da seguire per la prosperità e la distensione. Se vogliamo accettare pienamente l’idea che oggi stiano tracciando la strada che porta alla povertà e all’atomizzazione sociale, è indispensabile ricorrere al concetto di nichilismo. Quanto alle ragioni tecniche, un’altra cosa che mi spinge a utilizzare questo concetto è la constatazione che i valori e il comportamento della società americana sono oggi profondamente negativi. Come per il nichilismo tedesco […], questa negatività è il prodotto di una decomposizione del protestantesimo, solo che non si verifica allo stesso stadio.
Il nazismo apparve nella sua prima fase dopo che, tra il 1880 e il 1930, il protestantesimo ebbe cessato di essere una religione attiva. Il nazismo corrisponde a un’esplosione di disperazione durante la sua fase zombi, a un’epoca in cui i valori protestanti, positivi e negativi, continuavano a persistere nonostante il venir meno della pratica religiosa. La fase zombi del protestantesimo americano è stata complessivamente positiva. In linea di massima va dalla presidenza di Roosevelt a quella di Eisenhower, e ha visto la nascita dello Stato sociale, delle università che assicurano un insegnamento esteso a tutti e di qualità e il diffondersi di una cultura ottimistica che ha conquistato il mondo. Questa America aveva recuperato i valori positivi del protestantesimo (alto livello di istruzione, egalitarismo tra i bianchi) e stava cercando di liberarsi dei suoi valori negativi (razzismo, puritanesimo). La crisi attuale corrisponde, viceversa, all’approdo allo stadio zero del protestantesimo. Ciò ci consente di comprendere al contempo sia il fenomeno Trump che la politica estera di Biden, tanto il deterioramento interno quanto la megalomania esterna, come pure le violenze che il sistema americano esercita sui propri cittadini e su quelli degli altri paesi. La dinamica tedesca degli anni Trenta e la dinamica americana attuale hanno in comune il fatto di essere animate dal vuoto. In entrambi i casi, la vita politica funziona senza valori, non essendo che un movimento tendente alla violenza. Rauschning definiva il nazismo non diversamente da ciò. Prima di abbandonarlo, fu membro del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP): questo conservatore, per così dire “normale”, non poteva tollerare la violenza gratuita. Nell’America di oggi vedo un pericoloso vuoto di pensiero e di idee, condito dall’ossessione per il denaro e il potere, i quali non possono essere in sé dei fini, dei valori. Questo vuoto conduce all’autodistruzione, al militarismo, a una negatività endemica: in sostanza, al nichilismo. "
Emmanuel Todd, La sconfitta dell'Occidente, traduzione di Alessandro Ciappa e Michele Zurlo, Fazi Editore, 2024.
[Edizione originale: La Défaite de l'Occident, Paris, Gallimard, janvier 2024]
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cristianesimocattolico · 4 months ago
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Se la Chiesa rinuncia a riconoscere i miracoli
I segni soprannaturali hanno costellato tutta la storia della Chiesa e sono anche all’origine di feste liturgiche. Pur non aggiungendo nulla alla Rivelazione, hanno salvato milioni di anime. Le nuove Norme del DDF sui presunti fenomeni soprannaturali lanciano un segnale preoccupante. Continue reading Se la Chiesa rinuncia a riconoscere i miracoli
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unita2org · 8 months ago
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QUALE DIVINITA' SI ADORA NEGLI STATI UNITI E IN TUTTI GLI STATI CAPITALISTICI? IL DENARO
Il denaro è la versione moderna del Vitello d’oro e di Mammona di Redazione Caro Remondino abbiamo letto con molto interesse il tuo articolo America evangelica solo ‘occhio per occhio’ sulla scia di Trump dove poni una questione anche se non esplicitamente: quando il presidente giura sulla Bibbia, come avviene negli Stati Uniti, si tratta di uno Stato laico o di una teocrazia? Poi analizzi la…
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deboramenozzi · 9 months ago
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cooperatoresveritatisinfo · 9 months ago
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Don Dolindo Ruotolo: verrà un “Pastore Angelico”
Di Don Dolindo Ruotolo ricordiamo: che cosa è il “marchio della bestia”? Don Dolindo Ruotolo, sulla fedeltà del Sacerdote a Cristo nella Chiesa Volentieri condividiamo dal Blog di Sabino Paciolla: Continue reading Don Dolindo Ruotolo: verrà un “Pastore Angelico”
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qindil · 1 year ago
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LA PERSECUZIONE DEI CRISTIANI – ULTIMA PARTE
LA PERSECUZIONE DEI CRISTIANI – ULTIMA PARTE
LE ORIGINI DEL SIONISMO Il sionismo nacque in Inghilterra, durante la Riforma, dalla convinzione che gli anglosassoni fossero emigrati di una delle dieci tribù perdute di Israele. Fonte: @anon_fa_mous18 ottobre 2023 Questa è la parte finale della serie LA PERSECUZIONE DEI CRISTIANI e iniziamo da dove eravamo rimasti nella PARTE 7. Il piano finale de il Sinedrio / i Farisei / la Roma pagana era…
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der-papero · 6 months ago
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Una delle mie conversazioni senza senso con la Mami, mentre entriamo in una chiesa tedesca.
Io: bella 'sta chiesa luterana...
Mami: ma qua' luteran, nun 'a vir che è cattolica??!!!
Io: none, è luteran!
Mami: rall, ma nun 'e vvir 'e statue 'e Gesù Crist e 'a Maronn?
Io: ... in effetti ...
Mami: EH!
Io: vabbuò ma comunque i luterani sono più intelligenti, cioè, miettet a lu'à 'a pov'r 'a copp 'e statue 'nu journ sì e unu no...
Mami: ma fatt 'e cazz tuoje!
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dominousworld · 9 months ago
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SATANA E IL PROTESTANTESIMO
SATANA E IL PROTESTANTESIMO
di Andrea Sartori Ho letto qualcosa della vicenda di un tale, seguace di una setta evangelica, che è arrivato a massacrare la famiglia perché c’era “Satana”. Questa pericolosa ossessione per “Satana” tipica di un certo protestantesimo di marca puritana ha infestato anche il mondo cattolico in maniera pericolosa. C’è gente che vede Satana nel festival di Sanremo, nel film di Hollywood, nei…
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fridagentileschi · 2 years ago
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LE FOIBE: UNO DEI TANTI ORRORI COMUNISTI
Pur condannando l’orrore – e non potrebbe essere altrimenti – di quanto di inumano e inconcepibile avvenne dal 1943 al ’45 nelle martoriate città agli estremi confini della nostra penisola, vorrei porre l’attenzione ancora una volta su alcune delle figure femminili, vittime tra le vittime. E non per preferenza sommaria verso un genere, ma per portare a conoscenza alcune delle innumerevoli storie in cui, per la sola colpa di essere donne, si muore più volte; e per dare loro un volto, uno fra le migliaia, restituendo una piccola parte di quella dignità rubata, saccheggiata, depredata, così come lo furono i loro corpi: carne da macello, scettro di un delirio di onnipotenza maschile, in guerra come in pace.
Norma Cossetto,nella foto, studentessa universitaria istriana, fu torturata, violentata e gettata in una foiba ancora viva. È stata uccisa dai partigiani di Josip Broz, meglio conosciuto come Maresciallo Tito, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943.
Altra triste fine fu quella delle tre sorelle Radecchi: Fosca, Caterina e Albina, tutte gettate nelle foibe dopo aver subito le stesse violenze di Norma e di chissà quante altre donne rimaste senza nome. Un triplice omicidio raccapricciante di tre giovanissime innocenti di 16, 19, 21 anni. Lavoravano in una fabbrica di Pola e furono soggette a trattamenti disumani per giorni. Albina era anche prossima a partorire ma non le fu risparmiata nessuna sevizia. Vennero infoibate ancora vive e forse raggiunte dai vari proiettili che venivano scaricati nelle fosse per assicurarsi della morte delle vittime.
A Rosa Petrovic fu riservato un trattamento speciale aggiuntivo, strappandole gli occhi dalle orbite.
C'e' ancora chi separa il nazismo dal comunismo. Invece sono due facce della stessa medaglia. Ha giovato al nazismo la contrizione del nome, cominciamo a chiamarlo nazionalSOCIALISMO, forse qualcuno si sveglia..che siano stati antagonisti nemmeno vuol dir nulla...anche cattolicesimo e protestantesimo lo sono stati...
Rosso e nero sono due colori forti.. due colori duri..rosso e' il colore del sangue e nero del sangue pesto...l'ideologia e' la stessa: odio contro l'umanita'. Nessuno stupore che ambedue difendano l' islam e lo appoggino visto che li lega l' odio contro le donne e quindi l'odio contro la vita. Pretendiamo che vengano considerati apologia di reato!
In memoria delle vittime.
Glielo dobbiamo.
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jacopocioni · 4 months ago
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Asilo Comandi per fanciulli in difficoltà
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Nel 1876 a Firenze, in Via Gioberti (all'epoca via Aretina) tra Via Villari e Via Scipione Ammirato, esisteva l'Asilo Professionale, a completamento di un progetto di volontariato che mirava a prendersi cura dei ragazzi abbandonati. Venne creato da Giuseppe Comandi che, dopo una crisi mistica era approdato al protestantesimo, aderendo alla chiesa valdese. A nove anni dalla sua fondazione, l'Asilo accoglieva circa 100 allievi interni e moltissimi esterni. Vi erano ospitati giovani che andavano dai pochissimi anni di età fino ai vent'anni. La struttura interna prevedeva una suddivisione in "famiglie", gestite da alcune "madri" coadiuvante da sorveglianti. Lo scopo era quello di ricreare per i ragazzi un'atmosfera familiare. L' Asilo era dotato di scuole elementari interne e di botteghe artigiane ed officine che dovevano servire a preparare i ragazzi ad entrare nel mondo del lavoro. Nel 1895 venne acquistata una proprietà agricola verso Monteloro, dando avvio anche ad una scuola di agricoltura. Successivamente venne aperta una scuola normale per la preparazione di maestri. Nella stessa strada, a pochissima distanza, anche i Salesiani avevano aperto la loro sede ed iniziato la propria opera nel 1881, con lo scopo di bloccare l'espansione dell'Asilo, ma nonostante questo l'Asilo continuò la propria attività fino al 1910, dopo la morte del suo creatore. La vedova non riuscì però a sobbarcarsi il carico di responsabilità derivanti dalla gestione dell'Asilo e dell'azienda agricola, che decise di vendere per acquistare una villa in Via Trieste che è rimasta in attività per molti anni ancora come Asilo Comandi per fanciulli in difficoltà.
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Gabriella Bazzani Madonna delle Cerimonie Read the full article
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giuseppepiredda · 10 months ago
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La storia segreta dei gesuiti: 5) Le missioni dei Gesuiti all’estero
La storia segreta dei gesuiti: 5) Le missioni dei Gesuiti all’estero Parte III Le missioni dei Gesuiti all’estero Capitolo 1 India, Giappone e Cina La conversione dei  “pagani” fu il primo obiettivo del fondatore della Compagnia di Gesù. Sebbene la necessità di combattere il protestantesimo in Europa occupava sempre di più l’attenzione dei suoi discepoli e questa azione politica e…
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retelabuso · 1 year ago
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Germania, si è dimessa la presidente della Chiesa evangelica accusata di aver coperto abusi sessuali
La presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania (EKD) , l’organizzazione più importante del protestantesimo nel Paese, Annette Kurschus, si è dimessa oggi dal suo incarico con effetto immediato. Contestualmente si è dimessa anche dalla carica di presidente della Chiesa evangelica della Vestfalia. Lascia perché è accusata di aver insabbiato un caso di violenza sessuale nel suo ex…
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cristianesimocattolico · 5 months ago
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Bultmann e la demitizzazione, una posizione ideologica
L’evangelico Rudolf Bultmann si è proposto di liberare gli scritti del Nuovo Testamento da quelle che lui riteneva sovrastrutture mitiche e metafisiche, miracoli inclusi. Un approccio, il suo, basato su un a priori ideologico, penetrato purtroppo anche nella teologia cattolica. Continue reading Bultmann e la demitizzazione, una posizione ideologica
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carmenvicinanza · 1 year ago
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Hedwig Dohm
Hedwig Dohm, scrittrice femminista tedesca è stata la prima intellettuale a parlare di gender.
Tra le prime, nel 1873, a chiedere il diritto di voto per le donne, fondando e partecipando a numerose associazioni, per la rivendicazione del suffragio femminile.
Nata col nome di Marianne Adelaide Hedwig Schlesinger a Berlino, il 20 settembre 1831, in una famiglia di origini ebraiche era la terza di diciotto figlie. Il padre, Gustav Adolph Gotthold Schlesinger, produttore di tabacco, non poté però sposare la madre Wilhelmine Henriette Jülich, in quanto figlia illegittima, fino al 1838. L’uomo si convertì al protestantesimo nel 1817 e nel 1851 mutò il proprio cognome in Schleh. A lei e alle sue sorelle ragazze venne consentita un’istruzione estremamente limitata, a differenza dei fratelli che poterono continuare gli studi. Ma Hedwig, spirito libero e rivoluzionario, leggeva in segreto tutto quello che le capitava tra le mani, formandosi da autodidatta.
Data la sua infanzia, le sue rivendicazioni si concentrarono prevalentemente sulla parità di istruzione per le donne e sui loro diritti politici, come quello di voto.
Nel 1853 sposò Ernst Dohm, redattore della rivista satirica Kladderadatsch con cui ebbe cinque figli e figlie che ricevettero tutte una solida educazione e formazione professionale. La loro casa divenne un prestigioso salotto attraversato dai più importanti personaggi intellettuali berlinesi dell’epoca.
Nel 1867, dopo un viaggio in Spagna con la famiglia, divulgò la sua prima opera dal titolo La letteratura nazionale spagnola nel suo sviluppo storico.
Convinta che non era necessario per una donna finire nella gabbia delle aspettative sociali, l’unico elemento che garantiva la parità di ruoli tra uomo e donna era l’indipendenza economica.
Su questi temi tra il 1872 e il 1879 ha scritto quattro saggi femministi talmente rivoluzionari da farle valere una fama immediata ma anche feroci critiche, non solo dagli ambienti conservatori, ma anche dalle file del movimento femminile dell’epoca.
Le sue teorie apparivano troppo radicali, perché concentrate sulla domanda di una migliore educazione e assistenza per le donne in maggiore fragilità sociale, come  madri single o affette da handicap o ritardi.
Nell’opera “L’emancipazione scientifica delle donne”, del 1874, parla di pari dignità umana per le donne criticando e svilendo le teorie “medico-scientifiche” dell’epoca sulla naturale inferiorità della donna.
Sulla fine degli anni Settanta dell’Ottocento ha pubblicato parecchie commedie, messe in scena con grande successo nel Teatro Reale di Berlino.
Nel 1876 ha ristampato saggi e articoli socio-politici in un volume dal titolo “La natura delle donne e del diritto. La questione femminile. Due trattati di proprietà e il suffragio femminile”.
Dopo la morte del marito, avvenuta nel 1883, si è dedicata a scrivere romanzi e racconti brevi.
Quando l’ala radicale del movimento femminista si rafforzò, tornò a pubblicare riflessioni politiche in giornali e riviste e non ha smesso fino alla fine dei suoi giorni.
Tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento è stata una figura di primo piano nelle associazioni e nella vita sociale e culturale tedesca.
È stata cofondatrice di diverse organizzazioni come l’Associazione Donne della Riforma (successivamente Associazione dell’Educazione Femminile e degli Studi delle Donne), che promuoveva la riforma del sistema educativo.
Nel 1889 si unì alla Società del Bene Femminile e all’età di 74 anni prese parte alla riunione inaugurale dell’Associazione per la maternità e la riforma sessuale di Helene Stöckers.
Nel 1904 è diventata Presidente onoraria della Fondazione della DVF – Associazione tedesca per il suffragio femminile che si batteva, tra le altre cose, per il diritto al congedo di maternità.
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale è stata tra i pochi e poche intellettuali a prendere una posizione netta contro la guerra, definendosi pacifista intransigente e supportando la sua posizione con articoli che scriveva, per lo più, sulla rivista L’Azione e nel suo il saggio L’abuso della Morte del 1915.
Ha vissuto abbastanza per vedere riconosciuto il diritto di voto alle donne in Germania nel 1918, è morta poco dopo, il 1° giugno 1919 a Berlino, aveva 88 anni.
Nel 2007 la Federazione dei Giornalisti le ha dedicato un memoriale.
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deboramenozzi · 2 years ago
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Santa Teresa d'Avila: il Protestantesimo malaugurata setta preda del demonio
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