#Patrimonio italiano
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Turismo e digitale. Con Gabriele Gobbo e Andrea Parisi - 184
In questa puntata di FvgTech, Gabriele Gobbo e Andrea Parisi esplorano il fertile terreno di incontro tra turismo e digitale, svelando come il settore turistico possa trarre vantaggio dall’ampia rete che internet offre. La discussione si snoda attraverso le varie modalità con cui istituzioni e operatori turistici possono efficacemente utilizzare i canali digitali, ormai integrati nella vita…
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#Andrea Parisi#FvgTech#Gabriele Gobbo#Marketing online#Patrimonio italiano#Promozione culturale#puntata video#Strategie Digitali#Turismo digitale#Valorizzazione territoriale
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Torre Guinigi: Un Giardino Pensile sulla Storia.Un viaggio nella storia di Lucca, tra architettura e natura Recesione di Alessandria today
Un viaggio nella storia di Lucca, tra architettura e natura
La Torre Guinigi è uno dei simboli più iconici della città di Lucca, situata nel cuore della Toscana. architettonica italiana. Costruita nel 1384 dai ricchi mercanti di seta Michele, Francesco e Nicolao Guinigi, la torre rappresenta una straordinaria fusione di stili architettonici romanico e gotico, mantenendo intatta la sua struttura storica attraverso i secoli. La particolarità di questa torre…
#Alessandria today#architettura gotica#Architettura Medievale#architettura romanica#attrazione turistica#centro storico di Lucca#Conservazione Culturale#Cultura italiana#famiglia Guinigi#giardini pensili#Giardino pensile#Google News#Italia#italianewsmedia.com#lecci#Lucca#Lucca città storica#mercanti di seta#monumenti italiani#monumento storico#natura e architettura#paesaggi toscani#palazzo Guinigi#panorama Lucca#parchi e giardini storici#patrimonio culturale#patrimonio italiano#Pier Carlo Lava#punti panoramici#scalare torri
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Patrimonio arquitectónico de #Italia, #coliseoromano. En #vacaciones en Italia, hogar de una impresionante arquitectura, con ciudades históricas como Roma, Florencia y Venecia que ofrecen un impresionante patrimonio arquitectónico con edificios antiguos, iglesias, catedrales y plazas emblemáticas. Italia cuenta con una impresionante belleza natural que va desde sus hermosas playas en la costa mediterránea hasta sus majestuosas montañas en los Alpes. Los paisajes pintorescos, los lagos y las islas hacen de Italia un destino turístico ideal para los amantes de la naturaleza. Viaja a visiar a los italianos son conocidos por su hospitalidad y calidez hacia los turistas. Los visitantes suelen sentirse bienvenidos y disfrutan de la amabilidad y la cordialidad del pueblo italiano.
Sígueme para mas consejos al momento de viajar y realizar paradas especialiales para recomendar la vista más espectacular de la ciudad! https://www.instagram.com/lizbuendiaa/
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Tra grotte, eremi e borghi
Rimaniamo nella provincia di Ancona, ma questa volta ci addentriamo molto di più nel territorio, visitando alcuni tra i luoghi più famosi e spettacolari delle Marche. Grotte di Frasassi Tempio di Valadier Sassoferrato Ci dirigiamo dapprima le famose Grotte di Frasassi, per poi usufruire del servizio navetta per visitare l’instagrammabile Tempio di Valadier, concludendo la giornata visitando il…
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#ItaliaMiPiaci#mappadellabellezza#passioneitalia#2022#Antonio Canova#Estate 2022#FAI#Fondo Ambiene Italiano#Francesco d&039;Assisi#Genga#Grotte di Frasassi#Instagram#iorestoinitalia#Italia#Marche#Passione Italia#Patrimonio dell&039;Umanità#Patrimonio dell&039;Umanità UNESCO#Regione Marche#San Francesco#San Francesco d&039;Assisi#Sassoferrato#Sentinum#TCI#Tempio di Valadier#Touring#Touring Club Italiano#turismo#UNESCO#vacanza
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San Cassiano di Controne (Lucca). Borghi italiani.
Italian villages.
Luoghi del 💓 cuore ( #FAI - Fondo Ambiente Italiano)
#writing#art#margininversi#books and art#media#arte#Kunst#patrimonio diffuso#culturalheritage#borghi italiani#Lucca#fondo ambiente italiano
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"Vedere il patrimonio": per rendere fruibile l'arte a chiunque
sanitadomani.com – ROMA: Favori la conoscenza del patrimonio artistico e architettoni italiano anche a chi ha disabilità visive. E’ questo l’obittivo dell’iniziativa “Vedere il patrimonio”, protocollo d’intesa fra Stati Generali del Patrimonio Italiano e Aimo, Associazione Italiana dei Medici Oculisti. I due enti collaboreranno per creare percorsi alternativi e sensoriali per rendere fruibile…
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#Aimo#Alessandra Balestrazzi#Ivan Drogo Inglese#Luca Menabuoni#medici oftalmologi#presidente di AIMO#referente del Rapporto con le istituzioni di AIMO#Stati Generali del Patrimonio Italiano
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L'articolo 9 della nostra Costituzione e le sue controversie
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali. Articolo 9 della Costituzione Italiana L’Italia è l’unico…
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La escultura de las manos gigantes en Venecia, llamada Support, es una obra del artista italiano Lorenzo Quinn, instalada en 2017 a lo largo del Grande Canal. La obra representa dos monumentales manos blancas que salen del agua y apoyan la fachada del Hotel Ca' Sagredo, un poderoso símbolo de la fragilidad de Venecia ante el cambio climático y la subida del nivel del mar. Quinn creó estas manos para simbolizar tanto el poder destructivo como salva vidas del hombre: con sus manos, el hombre puede destruir, pero también sostener y proteger su patrimonio cultural y ambiental.
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Home
Giancarlo Pradelli
Introduzione di Andrea Emiliani
foto G.Pradelli
5 Continents Editions, Milano 2012, 72 pagine,40 illustrazioni in tricromia, Lingua Italiano/Francese/Inglese, Cartonato, 31x24cm, ISBN 978-88-7439-619-1
euro 30,00
email if you want to buy [email protected]
Nella piattezza del paesaggio emiliano sopravvivono ancora costruzioni che nessuno si fermerebbe a guardare perché prive di attrattiva spettacolare: sono case abbandonate, ridotte a ruderi, che attendono di essere riscoper te. In un’epoca pervasa dall’abitudine a dimenticare, Giancarlo Pradelli attraverso queste immagini ci fa scoprire il piacere del silenzio, dell’assenza; il suo punto di vista è quello dell’osservatore che nonostante la malinconia di una civiltàrurale ormai scomparsa, sa cogliere la dignitànelle cose create dall’uomo. Immagini in bianco nero essenziali, concise, che non conoscono retorica. Attraverso giochi di luce ed equilibri compositivi non casuali, le forme scheletriche rivelano soluzioni architettoniche trasformate dalla situazione di abbandono e acquistano nelle foto di Pradelli una straordinaria condizione di grazia e di sapiente eleganza.
Giancarlo Pradelli, nato nel 1966, vive e lavora a Modena. Ha lavorato per Life, The Times, Photo, Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Specchio. Le sue fotografie sono presenti nelle collezioni della Bibliothèque Nationale de France a Parigi e al CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione) presso l'Universitàdi Parma. Ha pubblicato Eolie (2005), Pierluigi Ghianda (2006) e Sutor Mantellassi (2011) presso 5 Continents Editions. Andrea Emiliani, critico d'arte, giàSoprintendente per il patrimonio storico e artistico dell’Emilia Romagna e direttore della Pinacoteca nazionale di Bologna, è stato docente di Museografia e Storia dell’arte all’universitàdi Bologna; attualmente è ispettore onorario per la Didattica dei musei del Patrimonio artistico e storico nazionale del ministero per i Beni e le attivitàculturali. Critico d’arte, ha collaborato alla riorganizzazione di diverse pinacoteche.
20/10/24
#Home#Giancarlo Pradelli#Emilia Romagna 2006/2012#case abbandonate#photography books#designbooksmilano#fashionbooksmilano
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Ma da dove viene la rima dell'orco?
"Ucci, ucci,
Sento odor di cristianucci!"
Potrebbe sembrare scontato chiederselo, abbiamo sentito tutti questi versetti mostruosi dalla bocca dell'orco di Pollicino o del gigante di Jack e il fagiolo magico. Ma a pensarci bene non possono venire da queste fiabe: l'orco non ha alcuna rima nel testo originale dei Racconti di Mamma Oca, di Charles Perrault, e nelle versioni inglesi, il gigante di Jack dice una filastrocca del tutto diversa da quella italiana: "Fee-fi-fo-fum/ I smell the bones of an englishman!". Già le parole iniziali non corrispondono per nulla nei suoni, ma piuttosto che alla fede ci si riferisce alla nazionalità (se volete saperne di più riguardo alla storia di quella filastrocca, potete leggervi questo post di @adarkrainbow). Tralaltro, l'uso di "cristiano" come sinonimo di "umano" è tipico di modi di dire ed espressioni italiane, quindi se anche fosse stato un adattamento dall'inglese, il traduttore dovrà aver saputo il fatto suo sul linguaggio fiabesco italiano.
E quindi? Da dov'è che sono spuntati fuori questi versetti? Io un'idea ce l'avrei, ma non so bene come siano arrivati alle altre fiabe, come abbiano raggiunto questa fama.
Fatto sta, che nel 1885 il famoso studioso di fiabe siciliano Giuseppe Pitrè pubblica la raccolta novelle popolari toscane, tra le quali spicca per noi la n. XXIV, Il diavolo fra i frati, raccontata da Rosina Casini a Fabbriche. Per chi conoscesse le fiabe dei Grimm, questa è una versione del Diavolo dai tre capelli d'oro: un re si ammala, il suo servo fedele va alla ricerca della cura, una penna di una bestia favolosa, e sul suo cammino incontra tanti disgraziati che gli chiedono penne e consigli; questi li riesce a prendere la moglie della bestia, che, nascosto il servo dalla fame del marito, gli strappa le penne per "svegliarlo e chiederli cosa significhino i suoi sogni". Ora, la bestia, entrata a casa grida:
"Mucci mucci, /Oh che puzzo di cristianucci!/ O ce n’è, o ce n’è stati,/ O ce n’è de’ rimpiattati."
ed eccola qua, la rima orchesca! Perché anche se in altre fiabe la "bestia piumata" è qualcosa come un grifone, in questa storia ha proprio il comportamento da orco. Lo pensava anche Calvino quando inserì la novella tra le sue Fiabe Italiane cambiò il titolo in L'orco con le penne, mantenendo sempre la filastrocca:
"Mucci mucci, / Qui c'è puzza di cristianucci / O ce n'è, o ce n'è stati / O ce n'è di rimpiattati."
Anche se non tutti la conoscono, la sua raccolta ebbe una grande influenza nella conoscenza degli italiani del loro patrimonio fiabesco. La Prezzemolina di Imbriani è abbastanza conosciuta, e dalla stessa raccolta è anche tratta la fiaba che ispirò la miniserie televisiva Fantaghirò. Probabilmente è da questa raccolta di Calvino che la filastrocca è entrata nell'immaginario fiabesco generale degli orchi.
In realtà ci sono anche altri aspetti che il Pollicino che conosciamo noi possa esser stato influenzato da Calvino. Una delle prime traduzioni di Perrault, da parte di Collodi, rende il nome Petit-Poucet come Puccettino. Mentre le fiabe italiane hanno sia un Pulcino (nell'omonima fiaba pugliese, uguale per trama a quella francese) e un Pollicino (citato solo come sposo nelle rime di Gallo Cristallo).
Però per accertarsi di queste cose bisognerebbe controllarne altre edizioni di queste fiabe. Se qualcuno riesce a scovarne, ce lo faccia pure sapere!
Provo a metter 'sta roba anche in inglese, magari interessa a qualcuno:
You know that rhyme the giants in english fairy tales say? "Fee-fi-fo-fum/I smell the bones of an englishman!" Well, we have a similar one in italy: "Ucci, ucci/ sento odor di cristianucci!" "Ucci, ucci/ I smell little christians" (for the longest time "cristiano" was used as a synonym to human. It still is by some people). It gets mostly used in Perrault's Little Thumbling by the ogre or in Jack and the beanstalk by the giant. But it doesn't come from these stories. Perrault didn't use any rhymes and the verses from Jack are way too different.
So where did this come from? I might have an idea, but I'm not entirely certain how it reached national knowledge.
Point is, in 1885 the great sicilian folk tale scholar Giuseppe Pitrè published a collection of tuscan folk tales, novelle popolari toscane. Of these, n. XXIV, Il diavolo fra i frati (the devil among friars), told by Rosina Casini from Fabbriche, sticks out to us. For those of you familiar with the Grimms' tales, this is a version of the Devil with the three golden hairs: a king gets sick, his faithful servant sets out to find the cure, a feather from a magic beast, and on his way he finds many unfortunate people, asking for magic feathers and solutions as well. These are all coaxed out from the feathered beast by his helpful wife, who wakes him at night by pulling his feathers and telling him of "the weird dreams she just had!". Now, when this beast frist comes home, it says this:
"Mucci mucci, /Oh che puzzo di cristianucci!/ O ce n’è, o ce n’è stati,/ O ce n’è de’ rimpiattati." ("Mucci, mucci/ oh what stink of little christians!/ There either are, or there have been,/ or there are hidden away.")
There it is, our ogrish rhyme! Because even if this "feathered beast" is in some versions of the story a griffin, it has the same behavior of an ogre. Which is why, when Italo Calvino put this tale among his Italian folk tales, he changed the title to the feathered ogre, while keeping tge verses:
"Mucci mucci, / Qui c'è puzza di cristianucci / O ce n'è, o ce n'è stati / O ce n'è di rimpiattati."
While not everyone knows this collection, it had a big influence in italians being more in-touch with their body of fairy tales. Imbriani's Prezzemolina is fairly well known now, and the same collection also contains the fairy tale that inspired the "Cave of the golden rose" miniseries, Fantaghirò. It's probably Calvino's collection that brought a regional expression to a broader audience.
Calvino might have influenced in other ways the italian reception of little Thumbling as well: one of the first translations of this tale, by Carlo Collodi, keeps the sound of the original name (Petit Poucet) as Puccettino. The now well-known form Pollicino can be found in Calvino as a rhyming name in Crystal Rooster and in a similar form in an apulian version of Perrault's story (Pulcino, Chick).
Though, to be sure we'd need to check more editions
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NO NON CI PAGHERANNO LE PENSIONI - il basso livello dei redditi medi degli stranieri (13.000€ anno) comporta che non versano imposte e non contribuiscono al sostegno della fiscalità generale.
Inoltre, avendo tipicamente nuclei familiari numerosi (con la possibilità di autocertificare i figli che vivono all’estero, circostanza molto difficile da verificare), ciò consente detrazioni fiscali e la percezione di assegni familiari, l’accesso prioritario rispetto agli italiani a molte integrazioni al reddito, quali i contributi all’affitto, gli alloggi popolari, gli asili nido.
Il che significa una differenza tra quanto versano e quanto usufruiscono per titoli di sanità e di altri servizi e assistenze, con uscite di circa 16 miliardi a carico del bilancio pubblico (...). Da ciò si evince quanto sia falsa e infondata la tesi che “gli immigrati ci pagano le pensioni”, semmai sono un onere rilevante.
Tra l’altro, gli immigrati si avvalgono del diritto di inviare nei loro Paesi di provenienza parte dei guadagni: sono circa 5 miliardi l’anno che non vengono spesi nel territorio italiano e nella sua economia. (...) Inoltre, l’immigrato che fa ritorno nel proprio Paese (...) chiede i trasferimenti dei contributi versati in tale Stato. (...)
Tutte le nazioni del mondo, circa l’ingresso degli immigrati, pretendono il possesso preventivo di un contratto di lavoro: ad esempio Regno Unito, Canada, Usa, Australia (...). Si può aderire online e partecipare a un’intervista o a un colloquio da remoto in videoconferenza. Anche l’Italia ha simili liste quantificate in quote. Come mai coloro che giungono sui barconi, tutti dotati di cellulare, invece di farsi traghettare dalle Ong non accedono alle liste del Ministero Interno e si mettono in contatto con i datori di lavoro, per un colloquio online? Non hanno i requisiti? Allora non possono entrare.
Evidentemente (...) ci sono interessi per favorire l’ingresso illegale di migranti, (...) un sistema di fondi e contributi che arricchiscono organizzazioni e soggetti coinvolti nel miliardario affare della cosiddetta accoglienza (il famoso "business più lucroso del traffico di droga", cit. un protagonista della prima ora, Buzzi)
Solo in Italia si consente l’ingresso di stranieri che non sono in grado di mantenersi ed entrano senza alcun reddito o patrimonio. (...)
(G)li altri Paesi (...) intendono attrarre immigrati che vogliono scambiare lavoro in cambio di una retribuzione, non una immigrazione finalizzata allo sfruttamento dello Stato sociale (...). Senza questa clausola di salvaguardia il Paese si sta trasformando in una sorta di bancomat al servizio delle popolazioni mondiali bisognose, rendendo insostenibile la spesa pubblica, il welfare e l’equilibrio dei conti pubblici.
da https://opinione.it/politica/2023/09/28/elena-vigliano_migranti-pensioni-welfare-contribuenti-reddito/
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Retrato de Bruna Pagliano, 1904, de Gelli Edoardo (1852/ 1933) ATRIBUCIONES: Gelli Eduardo (1852/ 1933) LUGAR DE EXPOSICIÓN: Galería de Arte Moderno
UBICACIÓN: Palazzo Pitti
NOTICIAS CRÍTICAS HISTÓRICAS: legado por Matilde Bruno, viuda de Borgia, el 1 de noviembre de 1947
CONDICIÓN LEGAL: propiedad estatal CÓDIGO DEL CATÁLOGO NACIONAL: 0900648672
NÚMERO DE INVENTARIO: Giorn. 2395
ORGANISMO COMPETENTE PARA LA PROTECCIÓN: Las Galerías de los Uffizi
ORGANISMO DE PRESENTACIÓN: Superintendencia Especial del Patrimonio Histórico, Artístico y Etnoantropológico y del Centro de Museos de la ciudad de Florencia
FECHA DE COMPILACIÓN 2009
INSCRIPCIONES: abajo a la derecha - E. GELLI 1904 -
Información de la web de “catalogo general del Patrimonio Cultural” italiano, fotografía de mi autoría.
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“Valenza: Oro, Luce, Meraviglia”: Un Successo Che Illumina il Territorio
Bilancio positivo per l’evento che celebra l’arte orafa di Valenza, con un’ampia partecipazione e risultati oltre le aspettative.
Bilancio positivo per l’evento che celebra l’arte orafa di Valenza, con un’ampia partecipazione e risultati oltre le aspettative. L’articolo pubblicato su CorriereAl mette in evidenza il successo di “Valenza: Oro, Luce, Meraviglia”, un evento di grande richiamo dedicato alla celebre arte orafa di Valenza. Questo appuntamento si è rivelato non solo un’occasione per promuovere il territorio, ma…
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The wheel of time at the Temple of the Sun in Konark.
La rueda del tiempo en el Templo del Sol de Konark.
Detail of two of the twenty-four wagon wheels / Dettaglio di due delle ventiquattro ruote del carro
The walls of the Konark temple are etched with intricate carvings, sculptures and bas-reliefs / Le pareti del tempio di Konark sono impresse con intricati intagli, sculture e bassorilievi
(English / Español / Italiano)
In Orissa in the village of Konark lies one of India's most extraordinary monuments of enormous religious significance, a true masterpiece of architecture the Konark Temple more proudly known as the Temple of the Sun, a UNESCO heritage site. Built in the 13th century by King Narasimhadeva, the temple is designed in the shape of a gigantic chariot with seven horses and twenty-four wheels, carrying the sun god Surya across the heavens.
The temple of Konark even in its present state of ruin is still a wonder to the world. The great poet Rabindranath Tagore wrote of Konark: 'here the language of stone surpasses the language of man'.
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En Orissa, en la aldea de Konark, se encuentra uno de los monumentos más extraordinarios de la India, de enorme significado religioso, una auténtica obra maestra de la arquitectura: el templo de Konark, más conocido como el Templo del Sol, declarado Patrimonio de la Humanidad por la UNESCO. Construido en el siglo XIII por el rey Narasimhadeva, el templo está diseñado en forma de un gigantesco carro con siete caballos y veinticuatro ruedas, que transporta al dios del sol Surya a través de los cielos.
El templo de Konark, incluso en su actual estado de ruina, sigue siendo una maravilla para el mundo. El gran poeta Rabindranath Tagore escribió sobre Konark:"Aquí el lenguaje de la piedra supera al lenguaje del hombre".
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In Orissa, nel villaggio di Konark si trova uno dei monumenti più straordinari dell’India di enorme significato religioso, un vero capolavoro dell’architettura il Tempio di Konark più fieramente conosciuto come Tempio del Sole, sito dichiarato patrimonio dell’UNESCO. Costruito nel XIII secolo dal re Narasimhadeva, il tempio è progettato a forma di un gigantesco carro con sette cavalli e ventiquattro ruote, che trasporta il dio del sole Surya, attraverso i cieli.
Il tempio di Konark anche nel suo attuale stato di rovina è ancora una meraviglia per il mondo intero. Il grande poeta Rabindranath Tagore scrisse di Konark: “qui il linguaggio della pietra supera il linguaggio dell’uomo“.
#middle ages#edad media#medievo#13th century#s.XIII#kornak#Temple of the Sun#Tempio del sole#Templo del sol
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Osimo e la città sotterranea
Dopo aver visitato la zona di Civitanova Marche, ritorno nella provincia di Ancona e Macerata per visitare Osimo e Cingoli. Osimo Cingoli e Lago di Cingoli Quasi l’intera giornata è dedicata a visitare Osimo, famosa per la vasta area dell’ipogeo che si nasconde sotto la cittadina, nel pomeriggio mi sposto nel borgo di Cingoli e al vicino lago.
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#ItaliaMiPiaci#mappadellabellezza#passioneitalia#2023#Aurelio Saffi#Cavalieri Templari#Cingoli#ENIT#Estate 2023#FAI#Fondo Ambiene Italiano#Guercino#iorestoinitalia#ipogeo#Italia#Leone XII#Marche#Ordine dei Templari#Ordine di Malta#Osimo#Passione Italia#Patrimonio dell&039;Umanità#Patrimonio dell&039;Umanità UNESCO#Pio VIII#Regione Marche#TCI#Templari#Touring#Touring Club Italiano#turismo
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La diva Albrecht, dopo il bagno nei servi sciocchi in quel di Romagna, ha fatto poi tappa a Venezia per farsi un giretto su un motoscafo (sembrerebbe un bellissimo Riva) e poi in gondola.
Non c'era mai stata!
Ma non è andata li per godere della bellezza di quei luoghi, infatti non c'era mai stata prima, il profondo nero della sua anima dubito abbia anche solo gli strumenti base per permetterle di apprezzare la delicata e struggente fantasia dell'arte umana che si trova a Venezia.
L'occasione era ghiotta, infatti la "nuova diva Paradiso" ha fatto tappa per visitare la Biennale di Venezia e per riversare sul suolo italiano, altra melma climatica che puzza peggio di Mefisto!
“Venezia è una meraviglia del mondo, ma questo gioiello del patrimonio europeo è minacciato dal cambiamento climatico. Possiamo agire e preservarlo. Il Nuovo Bauhaus Europeo ci sta mostrando la strada. Questo è il motivo per cui sono qui alla Biennale.
Un appuntamento dedicato ai nuovi modi di vivere e di come andare oltre la convinzione che il futuro dell’umanità sia legato a soluzioni già esistenti, di architetture emergenti per la giustizia climatica, di futuro digitale inclusivo, della nozione di beni comuni globali".
Luperco
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Traduco le ultime parole:
Questo gioiello del patrimonio europeo è minacciato dal cambiamento climatico = Venezia non vi appartiene all'Italia ma a noi elite
Il Nuovo Bauhaus Europeo ci sta mostrando la strada = il Bauhaus è la nemesi dell'architettura unica di Venezia, è l'esatto contrario, è standardizzazione contro arte di pezzi unici ed inimitabili
nuovi modi di vivere = non possederai nulla e sarai felice ma, se non lo sarai felice, non me ne fregherà un fico secco!
andare oltre la convinzione che il futuro dell’umanità sia legato a soluzioni già esistenti = non avete proprio idea di quello che stiamo preparando per voi idioti
architetture emergenti = baraccopoli
giustizia climatica = voi andrete a piedi e noi invece in gondola, motoscafo ed elicottero o jet privato
futuro digitale inclusivo = galera digitale in baraccopoli da 15 minuti
beni comuni globali = quello che oggi è vostro, domani sarà mio
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