#Patrimonio italiano
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Turismo e digitale. Con Gabriele Gobbo e Andrea Parisi - 184
In questa puntata di FvgTech, Gabriele Gobbo e Andrea Parisi esplorano il fertile terreno di incontro tra turismo e digitale, svelando come il settore turistico possa trarre vantaggio dall’ampia rete che internet offre. La discussione si snoda attraverso le varie modalità con cui istituzioni e operatori turistici possono efficacemente utilizzare i canali digitali, ormai integrati nella vita…
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#Andrea Parisi#FvgTech#Gabriele Gobbo#Marketing online#Patrimonio italiano#Promozione culturale#puntata video#Strategie Digitali#Turismo digitale#Valorizzazione territoriale
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Il Castello di Bistagno: Un Viaggio tra Storia e Architettura
italianewsmedia.com : Il Castello di Bistagno, situato nel cuore del Monferrato in provincia di Alessandria, rappresenta una testimonianza significativa della storia medievale piemontese.
italianewsmedia.com : Il Castello di Bistagno, situato nel cuore del Monferrato in provincia di Alessandria, rappresenta una testimonianza significativa della storia medievale piemontese. Costruito nel XIII secolo per volere del Vescovo di Acqui, Enrico II, il castello aveva l’obiettivo di fortificare il borgo e controllare la strategica via che collegava Savona ad Acqui. LoveLanghe Storia e…
#Alessandria#Alessandria today#Alessandria turismo#Architettura#attrazioni turistiche#Bistagno#Borgo medievale#castelli italiani#Castello di Bistagno#Centro storico#Cultura italiana#edifici storici#Enrico II#esplorazione storica#fortificazione#fortificazioni piemontesi#Google News#guelfi e ghibellini#Guido II dei Marchesi di Incisa#italianewsmedia.com#Monferrato#monumenti italiani.#Monumenti Storici#panorami del Monferrato#patrimonio culturale#patrimonio italiano#Piemonte#Pier Carlo Lava#resti medievali#storia e cultura
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Guidando tra i borghi di Rimini e Pesaro
Anche questa estate ho scelto per la terza volta consecutiva, la Regione Marche per le mie vacanze. Le Marche sono una Regione che difficilmente può essere disprezzata in quanto ha veramente tutto, dal mare alla montagna, dalle città ai borghi e soprattutto natura, sentieri di trekking e percorsi di cicoloturismo, insomma è una Regione veramente adatta a tutti, dai viaggiatori singoli alle…
#ItaliaMiPiaci#mappadellabellezza#passioneitalia#2024#Abruzzo#B&B “Bianco Nuvola”#cicloturismo#Emilia Romagna#ENIT#Estate 2024#FAI#Fondo Ambiente Italiano#iorestoinitalia#Italia#Madonna di Montegridolfo#Marche#Mondaino#Montegridolfo#Passione Italia#Patrimonio dell&039;Umanità#Patrimonio dell&039;Umanità UNESCO#Regione Abruzzo#Regione Emilia Romagna#Regione Marche#Saludecio#San Giovanni in Marignano#Tavullia#TCI#Touring#Touring Club Italiano
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Patrimonio arquitectónico de #Italia, #coliseoromano. En #vacaciones en Italia, hogar de una impresionante arquitectura, con ciudades históricas como Roma, Florencia y Venecia que ofrecen un impresionante patrimonio arquitectónico con edificios antiguos, iglesias, catedrales y plazas emblemáticas. Italia cuenta con una impresionante belleza natural que va desde sus hermosas playas en la costa mediterránea hasta sus majestuosas montañas en los Alpes. Los paisajes pintorescos, los lagos y las islas hacen de Italia un destino turístico ideal para los amantes de la naturaleza. Viaja a visiar a los italianos son conocidos por su hospitalidad y calidez hacia los turistas. Los visitantes suelen sentirse bienvenidos y disfrutan de la amabilidad y la cordialidad del pueblo italiano.
Sígueme para mas consejos al momento de viajar y realizar paradas especialiales para recomendar la vista más espectacular de la ciudad! https://www.instagram.com/lizbuendiaa/
#raeom#turismo#viajes#romano#italia#coliseo romano#vacaciones#plaza#florencia#venecia#iglesias#catedrales#italianos#patrimonio#especialistas
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San Cassiano di Controne (Lucca). Borghi italiani.
Italian villages.
Luoghi del 💓 cuore ( #FAI - Fondo Ambiente Italiano)
#writing#art#margininversi#books and art#media#arte#Kunst#patrimonio diffuso#culturalheritage#borghi italiani#Lucca#fondo ambiente italiano
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"Vedere il patrimonio": per rendere fruibile l'arte a chiunque
sanitadomani.com – ROMA: Favori la conoscenza del patrimonio artistico e architettoni italiano anche a chi ha disabilità visive. E’ questo l’obittivo dell’iniziativa “Vedere il patrimonio”, protocollo d’intesa fra Stati Generali del Patrimonio Italiano e Aimo, Associazione Italiana dei Medici Oculisti. I due enti collaboreranno per creare percorsi alternativi e sensoriali per rendere fruibile…
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#Aimo#Alessandra Balestrazzi#Ivan Drogo Inglese#Luca Menabuoni#medici oftalmologi#presidente di AIMO#referente del Rapporto con le istituzioni di AIMO#Stati Generali del Patrimonio Italiano
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L'articolo 9 della nostra Costituzione e le sue controversie
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali. Articolo 9 della Costituzione Italiana L’Italia è l’unico…
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La escultura de las manos gigantes en Venecia, llamada Support, es una obra del artista italiano Lorenzo Quinn, instalada en 2017 a lo largo del Grande Canal. La obra representa dos monumentales manos blancas que salen del agua y apoyan la fachada del Hotel Ca' Sagredo, un poderoso símbolo de la fragilidad de Venecia ante el cambio climático y la subida del nivel del mar. Quinn creó estas manos para simbolizar tanto el poder destructivo como salva vidas del hombre: con sus manos, el hombre puede destruir, pero también sostener y proteger su patrimonio cultural y ambiental.
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Giancarlo Pradelli
Introduzione di Andrea Emiliani
foto G.Pradelli
5 Continents Editions, Milano 2012, 72 pagine,40 illustrazioni in tricromia, Lingua Italiano/Francese/Inglese, Cartonato, 31x24cm, ISBN 978-88-7439-619-1
euro 30,00
email if you want to buy [email protected]
Nella piattezza del paesaggio emiliano sopravvivono ancora costruzioni che nessuno si fermerebbe a guardare perché prive di attrattiva spettacolare: sono case abbandonate, ridotte a ruderi, che attendono di essere riscoper te. In un’epoca pervasa dall’abitudine a dimenticare, Giancarlo Pradelli attraverso queste immagini ci fa scoprire il piacere del silenzio, dell’assenza; il suo punto di vista è quello dell’osservatore che nonostante la malinconia di una civiltàrurale ormai scomparsa, sa cogliere la dignitànelle cose create dall’uomo. Immagini in bianco nero essenziali, concise, che non conoscono retorica. Attraverso giochi di luce ed equilibri compositivi non casuali, le forme scheletriche rivelano soluzioni architettoniche trasformate dalla situazione di abbandono e acquistano nelle foto di Pradelli una straordinaria condizione di grazia e di sapiente eleganza.
Giancarlo Pradelli, nato nel 1966, vive e lavora a Modena. Ha lavorato per Life, The Times, Photo, Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Specchio. Le sue fotografie sono presenti nelle collezioni della Bibliothèque Nationale de France a Parigi e al CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione) presso l'Universitàdi Parma. Ha pubblicato Eolie (2005), Pierluigi Ghianda (2006) e Sutor Mantellassi (2011) presso 5 Continents Editions. Andrea Emiliani, critico d'arte, giàSoprintendente per il patrimonio storico e artistico dell’Emilia Romagna e direttore della Pinacoteca nazionale di Bologna, è stato docente di Museografia e Storia dell’arte all’universitàdi Bologna; attualmente è ispettore onorario per la Didattica dei musei del Patrimonio artistico e storico nazionale del ministero per i Beni e le attivitàculturali. Critico d’arte, ha collaborato alla riorganizzazione di diverse pinacoteche.
20/10/24
#Home#Giancarlo Pradelli#Emilia Romagna 2006/2012#case abbandonate#photography books#designbooksmilano#fashionbooksmilano
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Ma da dove viene la rima dell'orco?
"Ucci, ucci,
Sento odor di cristianucci!"
Potrebbe sembrare scontato chiederselo, abbiamo sentito tutti questi versetti mostruosi dalla bocca dell'orco di Pollicino o del gigante di Jack e il fagiolo magico. Ma a pensarci bene non possono venire da queste fiabe: l'orco non ha alcuna rima nel testo originale dei Racconti di Mamma Oca, di Charles Perrault, e nelle versioni inglesi, il gigante di Jack dice una filastrocca del tutto diversa da quella italiana: "Fee-fi-fo-fum/ I smell the bones of an englishman!". Già le parole iniziali non corrispondono per nulla nei suoni, ma piuttosto che alla fede ci si riferisce alla nazionalità (se volete saperne di più riguardo alla storia di quella filastrocca, potete leggervi questo post di @adarkrainbow). Tralaltro, l'uso di "cristiano" come sinonimo di "umano" è tipico di modi di dire ed espressioni italiane, quindi se anche fosse stato un adattamento dall'inglese, il traduttore dovrà aver saputo il fatto suo sul linguaggio fiabesco italiano.
E quindi? Da dov'è che sono spuntati fuori questi versetti? Io un'idea ce l'avrei, ma non so bene come siano arrivati alle altre fiabe, come abbiano raggiunto questa fama.
Fatto sta, che nel 1885 il famoso studioso di fiabe siciliano Giuseppe Pitrè pubblica la raccolta novelle popolari toscane, tra le quali spicca per noi la n. XXIV, Il diavolo fra i frati, raccontata da Rosina Casini a Fabbriche. Per chi conoscesse le fiabe dei Grimm, questa è una versione del Diavolo dai tre capelli d'oro: un re si ammala, il suo servo fedele va alla ricerca della cura, una penna di una bestia favolosa, e sul suo cammino incontra tanti disgraziati che gli chiedono penne e consigli; questi li riesce a prendere la moglie della bestia, che, nascosto il servo dalla fame del marito, gli strappa le penne per "svegliarlo e chiederli cosa significhino i suoi sogni". Ora, la bestia, entrata a casa grida:
"Mucci mucci, /Oh che puzzo di cristianucci!/ O ce n’è, o ce n’è stati,/ O ce n’è de’ rimpiattati."
ed eccola qua, la rima orchesca! Perché anche se in altre fiabe la "bestia piumata" è qualcosa come un grifone, in questa storia ha proprio il comportamento da orco. Lo pensava anche Calvino quando inserì la novella tra le sue Fiabe Italiane cambiò il titolo in L'orco con le penne, mantenendo sempre la filastrocca:
"Mucci mucci, / Qui c'è puzza di cristianucci / O ce n'è, o ce n'è stati / O ce n'è di rimpiattati."
Anche se non tutti la conoscono, la sua raccolta ebbe una grande influenza nella conoscenza degli italiani del loro patrimonio fiabesco. La Prezzemolina di Imbriani è abbastanza conosciuta, e dalla stessa raccolta è anche tratta la fiaba che ispirò la miniserie televisiva Fantaghirò. Probabilmente è da questa raccolta di Calvino che la filastrocca è entrata nell'immaginario fiabesco generale degli orchi.
In realtà ci sono anche altri aspetti che il Pollicino che conosciamo noi possa esser stato influenzato da Calvino. Una delle prime traduzioni di Perrault, da parte di Collodi, rende il nome Petit-Poucet come Puccettino. Mentre le fiabe italiane hanno sia un Pulcino (nell'omonima fiaba pugliese, uguale per trama a quella francese) e un Pollicino (citato solo come sposo nelle rime di Gallo Cristallo).
Però per accertarsi di queste cose bisognerebbe controllarne altre edizioni di queste fiabe. Se qualcuno riesce a scovarne, ce lo faccia pure sapere!
Provo a metter 'sta roba anche in inglese, magari interessa a qualcuno:
You know that rhyme the giants in english fairy tales say? "Fee-fi-fo-fum/I smell the bones of an englishman!" Well, we have a similar one in italy: "Ucci, ucci/ sento odor di cristianucci!" "Ucci, ucci/ I smell little christians" (for the longest time "cristiano" was used as a synonym to human. It still is by some people). It gets mostly used in Perrault's Little Thumbling by the ogre or in Jack and the beanstalk by the giant. But it doesn't come from these stories. Perrault didn't use any rhymes and the verses from Jack are way too different.
So where did this come from? I might have an idea, but I'm not entirely certain how it reached national knowledge.
Point is, in 1885 the great sicilian folk tale scholar Giuseppe Pitrè published a collection of tuscan folk tales, novelle popolari toscane. Of these, n. XXIV, Il diavolo fra i frati (the devil among friars), told by Rosina Casini from Fabbriche, sticks out to us. For those of you familiar with the Grimms' tales, this is a version of the Devil with the three golden hairs: a king gets sick, his faithful servant sets out to find the cure, a feather from a magic beast, and on his way he finds many unfortunate people, asking for magic feathers and solutions as well. These are all coaxed out from the feathered beast by his helpful wife, who wakes him at night by pulling his feathers and telling him of "the weird dreams she just had!". Now, when this beast frist comes home, it says this:
"Mucci mucci, /Oh che puzzo di cristianucci!/ O ce n’è, o ce n’è stati,/ O ce n’è de’ rimpiattati." ("Mucci, mucci/ oh what stink of little christians!/ There either are, or there have been,/ or there are hidden away.")
There it is, our ogrish rhyme! Because even if this "feathered beast" is in some versions of the story a griffin, it has the same behavior of an ogre. Which is why, when Italo Calvino put this tale among his Italian folk tales, he changed the title to the feathered ogre, while keeping tge verses:
"Mucci mucci, / Qui c'è puzza di cristianucci / O ce n'è, o ce n'è stati / O ce n'è di rimpiattati."
While not everyone knows this collection, it had a big influence in italians being more in-touch with their body of fairy tales. Imbriani's Prezzemolina is fairly well known now, and the same collection also contains the fairy tale that inspired the "Cave of the golden rose" miniseries, Fantaghirò. It's probably Calvino's collection that brought a regional expression to a broader audience.
Calvino might have influenced in other ways the italian reception of little Thumbling as well: one of the first translations of this tale, by Carlo Collodi, keeps the sound of the original name (Petit Poucet) as Puccettino. The now well-known form Pollicino can be found in Calvino as a rhyming name in Crystal Rooster and in a similar form in an apulian version of Perrault's story (Pulcino, Chick).
Though, to be sure we'd need to check more editions
#fiabe#Linguaggio delle fiabe#Pollicino#Jack e il fagiolo magico#L'orco con le penne#Il diavolo fra i frati#Fiabe italiane#fairy tales#Giuseppe Pitrè#italo calvino#Italian fairy tales#Little thumbling#petit poucet#jack and the beanstalk#ogre#There's english translation under the cut#Maimon's ramblings#italian posting#Orco#Giant#Gigante
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NO NON CI PAGHERANNO LE PENSIONI - il basso livello dei redditi medi degli stranieri (13.000€ anno) comporta che non versano imposte e non contribuiscono al sostegno della fiscalità generale.
Inoltre, avendo tipicamente nuclei familiari numerosi (con la possibilità di autocertificare i figli che vivono all’estero, circostanza molto difficile da verificare), ciò consente detrazioni fiscali e la percezione di assegni familiari, l’accesso prioritario rispetto agli italiani a molte integrazioni al reddito, quali i contributi all’affitto, gli alloggi popolari, gli asili nido.
Il che significa una differenza tra quanto versano e quanto usufruiscono per titoli di sanità e di altri servizi e assistenze, con uscite di circa 16 miliardi a carico del bilancio pubblico (...). Da ciò si evince quanto sia falsa e infondata la tesi che “gli immigrati ci pagano le pensioni”, semmai sono un onere rilevante.
Tra l’altro, gli immigrati si avvalgono del diritto di inviare nei loro Paesi di provenienza parte dei guadagni: sono circa 5 miliardi l’anno che non vengono spesi nel territorio italiano e nella sua economia. (...) Inoltre, l’immigrato che fa ritorno nel proprio Paese (...) chiede i trasferimenti dei contributi versati in tale Stato. (...)
Tutte le nazioni del mondo, circa l’ingresso degli immigrati, pretendono il possesso preventivo di un contratto di lavoro: ad esempio Regno Unito, Canada, Usa, Australia (...). Si può aderire online e partecipare a un’intervista o a un colloquio da remoto in videoconferenza. Anche l’Italia ha simili liste quantificate in quote. Come mai coloro che giungono sui barconi, tutti dotati di cellulare, invece di farsi traghettare dalle Ong non accedono alle liste del Ministero Interno e si mettono in contatto con i datori di lavoro, per un colloquio online? Non hanno i requisiti? Allora non possono entrare.
Evidentemente (...) ci sono interessi per favorire l’ingresso illegale di migranti, (...) un sistema di fondi e contributi che arricchiscono organizzazioni e soggetti coinvolti nel miliardario affare della cosiddetta accoglienza (il famoso "business più lucroso del traffico di droga", cit. un protagonista della prima ora, Buzzi)
Solo in Italia si consente l’ingresso di stranieri che non sono in grado di mantenersi ed entrano senza alcun reddito o patrimonio. (...)
(G)li altri Paesi (...) intendono attrarre immigrati che vogliono scambiare lavoro in cambio di una retribuzione, non una immigrazione finalizzata allo sfruttamento dello Stato sociale (...). Senza questa clausola di salvaguardia il Paese si sta trasformando in una sorta di bancomat al servizio delle popolazioni mondiali bisognose, rendendo insostenibile la spesa pubblica, il welfare e l’equilibrio dei conti pubblici.
da https://opinione.it/politica/2023/09/28/elena-vigliano_migranti-pensioni-welfare-contribuenti-reddito/
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Sed en el campo; Familia campesina, 1877, de Cannicci Niccolò (1846/ 1906) MATERIAL Y TÉCNICA: lienzo/pintura al óleo ATRIBUCIONES: Cannicci Niccolò (1846/ 1906) LUGAR DE EXPOSICIÓN: Galería de Arte Moderno UBICACIÓN: Palazzo Pitti NOTICIAS CRÍTICAS HISTÓRICAS: Comprado por 709 liras en la subasta de Geri de 1914. La obra está presente en la guía de Rusconi de 1934. CONDICIÓN LEGAL: propiedad estatal CÓDIGO DEL CATÁLOGO NACIONAL: 0900653421 NÚMERO DE INVENTARIO: Acc. 537 ORGANISMO COMPETENTE PARA LA PROTECCIÓN: Las Galerías de los Uffizi ORGANISMO DE PRESENTACIÓN: Las Galerías de los Uffizi INSCRIPCIONES: abajo a la izquierda - NCANNICCI/ 1877 - no determinable -
Información de la web de “catalogo general del Patrimonio Cultural” italiano, fotografía de mi autoría.
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Torre Guinigi: Un Giardino Pensile sulla Storia.Un viaggio nella storia di Lucca, tra architettura e natura Recesione di Alessandria today
Un viaggio nella storia di Lucca, tra architettura e natura
La Torre Guinigi è uno dei simboli più iconici della città di Lucca, situata nel cuore della Toscana. architettonica italiana. Costruita nel 1384 dai ricchi mercanti di seta Michele, Francesco e Nicolao Guinigi, la torre rappresenta una straordinaria fusione di stili architettonici romanico e gotico, mantenendo intatta la sua struttura storica attraverso i secoli. La particolarità di questa torre…
#Alessandria today#architettura gotica#Architettura Medievale#architettura romanica#attrazione turistica#centro storico di Lucca#Conservazione Culturale#Cultura italiana#famiglia Guinigi#giardini pensili#Giardino pensile#Google News#Italia#italianewsmedia.com#lecci#Lucca#Lucca città storica#mercanti di seta#monumenti italiani#monumento storico#natura e architettura#paesaggi toscani#palazzo Guinigi#panorama Lucca#parchi e giardini storici#patrimonio culturale#patrimonio italiano#Pier Carlo Lava#punti panoramici#scalare torri
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Tra grotte, eremi e borghi
Rimaniamo nella provincia di Ancona, ma questa volta ci addentriamo molto di più nel territorio, visitando alcuni tra i luoghi più famosi e spettacolari delle Marche. Grotte di Frasassi Tempio di Valadier Sassoferrato Ci dirigiamo dapprima le famose Grotte di Frasassi, per poi usufruire del servizio navetta per visitare l’instagrammabile Tempio di Valadier, concludendo la giornata visitando il…
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#ItaliaMiPiaci#mappadellabellezza#passioneitalia#2022#Antonio Canova#Estate 2022#FAI#Fondo Ambiene Italiano#Francesco d&039;Assisi#Genga#Grotte di Frasassi#Instagram#iorestoinitalia#Italia#Marche#Passione Italia#Patrimonio dell&039;Umanità#Patrimonio dell&039;Umanità UNESCO#Regione Marche#San Francesco#San Francesco d&039;Assisi#Sassoferrato#Sentinum#TCI#Tempio di Valadier#Touring#Touring Club Italiano#turismo#UNESCO#vacanza
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En el castillo de Amboise (château d'Amboise) es un château francés que domina desde un promontorio el río Loira a su paso por Amboise, departamento francés de Indre-et-Loire, englobado en el conjunto de castillos del valle del Loira (fr. château de la Loire) que fueron declarados Patrimonio de la Humanidad por la Unesco en 2000. Leonardo di ser Piero da Vinci, conocido como Leonardo Da Vinci, que residió en una mansión de la misma localidad, el Castillo de Clos-Luce. En esta mansión paso los últimos tres años de su vida, entre 1516 y el día en que falleció, el 2 de mayo de 1519; siendo su fecha de nacimiento el 15 de Abril de 1452 en Vinci, Florencia. Italia. Fue un polímata florentino del Renacimiento italiano. En los jardines del castillo de Amboise, con vistas al Loira, una pequeña e intrincada capilla alberga la tumba del «Hombre del Renacimiento»: Leonardo da Vinci. En los últimos años de Leonardo, el pintor, inventor, intelectual y genio italiano pasó su tiempo trabajando para los gobernantes franceses que controlaban Milán. En 1515, el rey Francisco I le ofreció a Leonardo el título de Primer Pintor e Ingeniero y Arquitecto del Rey. Leonardo posteriormente se mudó a Francia para trabajar para la monarquía francesa y nunca regresar a Italia. Vivió en el castillo de Clos Lucé en la ciudad de Amboise, cerca del palacio de verano del rey. Aquí se centró en los estudios científicos hasta su muerte. El deseo de Leonardo fue que le enterrasen en la iglesia de San Florentino en Amboise… y así tuvo lugar el 12 de agosto de 1519. Sin embargo, la iglesia fue severamente dañada durante la Revolución Francesa a finales del siglo XVIII (y más tarde por Napoleón I). Los supuestos huesos de Leonardo da Vinci se descubrieron en 1863 y se trasladaron a la Capilla de Saint-Hubert en los jardines del castillo de Amboise. La tumba es sencilla. Una lápida de mármol con un medallón metálico con el rostro del genio en el suelo de la capilla de Saint Hubert. Un jarrón rebosante de lirios complementa los luminosos colores que filtran las vidrieras de Max Ingrand que sustituyen a las originales, destruidas durante la Segunda Guerra Mundial. Aseguran que bajo la piedra se encuentran los restos de Leonardo, aunque existen algunas dudas. Un anunciado análisis de ADN de los restos que no acaba de llegar podría despejar las dudas. Hoy, la tumba se puede visitar en el lado izquierdo de la pequeña capilla, donde dos epitafios (en francés e italiano) cuelgan en la pared describiendo su nacimiento, muerte y cómo llegó a descansar en la Capilla de Saint-Hubert en Amboise. Fuente: https://castillosdefrancia.com/tumba-da-vinci-amboise/ El palacio de Amboise pertenece a la Fondation Saint-Louis privada que reúne, conserva y gestiona los bienes de la familia real de la Casa de Orleans.✨🌟
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The wheel of time at the Temple of the Sun in Konark.
La rueda del tiempo en el Templo del Sol de Konark.
Detail of two of the twenty-four wagon wheels / Dettaglio di due delle ventiquattro ruote del carro
The walls of the Konark temple are etched with intricate carvings, sculptures and bas-reliefs / Le pareti del tempio di Konark sono impresse con intricati intagli, sculture e bassorilievi
(English / Español / Italiano)
In Orissa in the village of Konark lies one of India's most extraordinary monuments of enormous religious significance, a true masterpiece of architecture the Konark Temple more proudly known as the Temple of the Sun, a UNESCO heritage site. Built in the 13th century by King Narasimhadeva, the temple is designed in the shape of a gigantic chariot with seven horses and twenty-four wheels, carrying the sun god Surya across the heavens.
The temple of Konark even in its present state of ruin is still a wonder to the world. The great poet Rabindranath Tagore wrote of Konark: 'here the language of stone surpasses the language of man'.
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En Orissa, en la aldea de Konark, se encuentra uno de los monumentos más extraordinarios de la India, de enorme significado religioso, una auténtica obra maestra de la arquitectura: el templo de Konark, más conocido como el Templo del Sol, declarado Patrimonio de la Humanidad por la UNESCO. Construido en el siglo XIII por el rey Narasimhadeva, el templo está diseñado en forma de un gigantesco carro con siete caballos y veinticuatro ruedas, que transporta al dios del sol Surya a través de los cielos.
El templo de Konark, incluso en su actual estado de ruina, sigue siendo una maravilla para el mundo. El gran poeta Rabindranath Tagore escribió sobre Konark:"Aquí el lenguaje de la piedra supera al lenguaje del hombre".
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In Orissa, nel villaggio di Konark si trova uno dei monumenti più straordinari dell’India di enorme significato religioso, un vero capolavoro dell’architettura il Tempio di Konark più fieramente conosciuto come Tempio del Sole, sito dichiarato patrimonio dell’UNESCO. Costruito nel XIII secolo dal re Narasimhadeva, il tempio è progettato a forma di un gigantesco carro con sette cavalli e ventiquattro ruote, che trasporta il dio del sole Surya, attraverso i cieli.
Il tempio di Konark anche nel suo attuale stato di rovina è ancora una meraviglia per il mondo intero. Il grande poeta Rabindranath Tagore scrisse di Konark: “qui il linguaggio della pietra supera il linguaggio dell’uomo“.
#middle ages#edad media#medievo#13th century#s.XIII#kornak#Temple of the Sun#Tempio del sole#Templo del sol
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