#Luigi Berlusconi
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Dovremmo sempre tener presenti le vicende umane. Mi hanno emozionato moltissimo i figli. Quei figli che commossi, si fermano davanti ad una folla gremita e urlante, al termine delle esequie, sotto un sole cocente e che sembrano voler congelare quel momento per non staccarsi ulteriormente dal loro papà. Quei figli che sembrano farsi forza in quell’unione, che unendo le mani, stringendosi tra loro, sussurrano alla folla in lontananza:”grazie”. Ringraziano in continuazione tutti e cinque, quasi a voler affidare quel grazie al vento, perché venga recapitato ad ognuno dei presenti, vicini o lontani. I figli che sembrano inchinarsi, grati, silenziosi, provati, forse perché di fronte a tante polemiche, oltre l’imprenditore, il comunicatore, il politico, il visionario, il rivale, loro sono lì , insieme a chi li sostiene, per accompagnare nel suo ultimo viaggio terreno in questa vita, l’uomo, il padre.
tizianacerra.com
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" La sera del 9 luglio 1994, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è rimasto un sacco di tempo ad ammirare la fontana di Diana e Atteone nella Reggia di Caserta. Non posso dire che quelli che erano insieme a lui fossero i suoi amici, però anche lui era dentro la Reggia chiusa al pubblico, e senza nemmeno aver dovuto scavalcare. Era già buio, ma per la prima volta era stata accesa un'illuminazione notturna sull'intero parco - vuoto. C'erano anche sua moglie Veronica, Bill e Hillary Clinton, Eltsin, Mitterrand, John Major e altri. Quell'anno la riunione tra le grandi potenze del mondo, il G7 (a cui si era aggiunta la Russia di Eltsin, per un giorno), era stato organizzato a Napoli. C'erano stati incontri diplomatici, passeggiate delle first ladies sul lungomare e al Maschio Angioino, una gita in costiera amalfitana, Clinton era andato a mangiare in una pizzeria del centro. Ed era stata fissata una cena di gala, l'ultima sera, nei saloni della Reggia di Caserta. Mi raccontavano che nella nostra città c'era molta eccitazione, e lavori di riqualificazione: era stata progettata un'illuminazione speciale nel parco. Noi avevamo vissuto per tutta la vita con la Reggia che chiudeva prima del tramonto, un buio silenzioso e spaventoso accanto alle nostre case vive, in città. La sera della cena di gala, il presidente della Repubblica Scalfaro ha accolto gli ospiti, incantati dal Palazzo Reale, e le luci si sono accese illuminando l'intero parco, fino a lassù, alla cascata. Dopo cena, le auto hanno portato tutti a fare un lungo giro, infine si sono fermate in alto, alla fontana. Berlusconi e gli altri, insieme alle mogli, sono scesi dalle auto e hanno passeggiato intorno alla fontana. Qualcuno ha anche sfiorato l'acqua con le dita. E mentre la serata era fresca e bellissima, e tutti ammiravano lo sguardo sorpreso di Diana e i cani che sbranavano Atteone, l'acqua della cascata che rompeva con dolcezza il silenzio, e laggiù l'intero parco deserto e splendente, Berlusconi ha constatato che il luogo e la serata fossero molto romantici, ha atteso le traduzioni e poi si è aperto in un sorriso furbo, molto furbo, e ha concluso: «Attenzione che sennò questa notte aumentiamo la prole». Il giorno dopo ha anche detto che una fontana così bella non l'aveva mai vista in vita sua. "
Francesco Piccolo, Il desiderio di essere come tutti, Einaudi (collana Super ET), 2017; pp. 159-160.
[1ª edizione nel 2013 nella collana Supercoralli]
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More than 200 defendants in one of Italy's biggest mafia trials for generations have been sentenced to a total of more than 2,200 years in jail.
The three-year trial saw individuals allegedly linked to the 'Ndrangheta sentenced for crimes ranging from extortion to drug trafficking.
Those sentenced included a former Italian senator, though the verdicts can still be appealed.
The 'Ndrangheta is one of Europe's most influential criminal organisations.
The case illustrated the mob's broad influence over the politics and society of southern Italy. Experts said the convictions of white collar workers, including local officials, businessmen and politicians, showed the far-reaching impact of organised crime on Italian institutions.
Among the most notable people to be sentenced was Giancarlo Pittelli, a lawyer and former senator for ex-premier Silvio Berlusconi's party Forza Italia. Pittelli received an 11-year sentence for collusion with a mafia-type organisation.
Others convicted included civil servants, professionals across various industries and high-ranking officials, who were critical to the 'Ndrangheta's success in infiltrating the legitimate economy and state institutions.
More than 100 defendants were acquitted.
The judges presiding over the case were put under police protection over fears for their safety.
Originating in the impoverished region of Calabria, the 'Ndrangheta is considered one of the world's most dangerous criminal organisations. It is estimated to control as much as 80% of Europe's cocaine market.
The gang boasts an estimated annual turnover of around $60bn (£49bn).
The trial was held in a call centre on the outskirts of the town of Lamezia Terme, converted into a high-security courtroom equipped with cages to hold the defendants and large enough to hold some 600 lawyers and 900 witnesses. Charges included murder, extortion, drug-trafficking, loan sharking, abuse of office and money laundering.
Over three years, proceedings demonstrated how the Calabrian syndicate extended its reach across continents, eventually operating as far afield as South America and Australia. Its members infiltrated the local economy, public institutions, and even the health system, rigging public tenders and bribing local officials.
The trial, the largest of its kind since the 1980s, saw judges examine thousands of hours of testimony. Former mobsters turned collaborators with the justice system testified about the activities of the Mancuso family and their associates, who wield extensive control over the province of Vibo Valentia.
The Mancuso family, from the town of Limbadi, are one of the most powerful of the 150 clans which make up the 'Ndrangheta.
Anna Sergi, a professor of criminology at the University of Exeter, said: "This trial confirms convictions of classic mafiosi, sentenced for offences traditionally more associate with criminal activities, such as extortion or drug trafficking."
She added: "However, it is important to note how the different types of people involved, including white collar workers, provide a more comprehensive view of the entire province and the connections between various mafia clans."
Most of the defendants were arrested in December 2019, following an extensive investigation spanning at least 11 Italian regions, which began in 2016. Approximately 2,500 officers took part in raids targeting suspects in Vibo Valentia, an area primarily controlled by the 'Ndragheta's Mancuso clan.
More than 50 former mafia members agreed to cooperate with the trial, among them Luigi Mancuso's nephew, Emanuele.
Their testimony shed light on the inner workings of one of Italy's most powerful mobs. The trial revealed that 'Ndrangheta members allegedly concealed weapons in cemetery chapels, used ambulances for drug transportation and diverted public water supplies to grow marijuana.
Those who opposed the organised crime group faced grim consequences, including finding dead puppies and goat heads left in front of their houses, torched cars and vandalised shop windows.
"This first round of sentences demonstrates how challenging it is to combat the 'Ndrangheta due to its political, economic, and financial connections," Antonio Nicaso, a writer and organised crime expert, said.
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Chi vorresti vedere a Belve nel 2023
ORNELLA VANONI, e poi in ordine sparso alba parietti, marcella bella, vladimir luxuria, victoria cabello, antonella clerici, veronica lario, levante, elodie, amanda lear e patrizia reggiani, con mahmood e federico fashion style come quota azzurra.
allontanadoci dalla realtà: camilla parker-bowles, silvia toffanin e/o luigi berlusconi e ovviamente anna oxa
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Silvio Berlusconi 🖤🖤🖤 nous a quitté le 12 juin 2023 à l'âge de 86 ans
à l'époque jeune loup socialiste, avec un 357 Magnum sur le bureau, en cas de kidnapping
Dès ses années d'études, il a démontré sa capacité à gagner de l'argent. Alors qu'il étudie le droit à l'université, il joue de la contrebasse dans un groupe d'étudiants et se fait une réputation de chanteur, travaillant dans des boîtes de nuit et sur des bateaux de croisière
Il a commencé à utiliser son charme naturel dans les affaires en tant que vendeur d'aspirateurs et en vendant des essais rédigés pour ses camarades d'études. Après avoir obtenu son diplôme, il se lance dans la construction avec sa propre société, Edilnord, et construit un énorme complexe d'appartements à la périphérie de Milan - bien que la source de financement du projet reste un mystère. En 1973, l'entrepreneur lance une société locale de télévision par câble, Telemilano, pour fournir la télévision à ses propriétés. 4 ans plus tard, il possède deux autres stations et un studio central à Milan. À la fin de la décennie, il a créé une société holding, Fininvest, pour gérer l'expansion rapide de ses entreprises. Il finira par posséder Mediaset - le plus grand empire médiatique d'Italie et propriétaire des plus grandes stations privées du pays - et la plus grande maison d'édition d'Italie, Mondadori. Il était l'un des hommes les plus riches d'Italie, avec une fortune familiale de plusieurs milliards de dollars. Ses enfants Marina, Barbara, Pier Silvio, Eleonora et Luigi ont tous participé à la gestion de son empire commercial. Une partie de cette fortune a été utilisée pour satisfaire ses intérêts personnels, notamment pour sauver de la faillite le club de football de sa ville natale, l'AC Milan, en 1986.
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Morto Silvio Berlusconi, Luigi De Magistris: "Ha scritto la storia ma in negativo, l'ha fatta franca finanche con la magistratura"
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1 lug 2024 18:56
“NELLA FASE DI FORMAZIONE DEL MIO GOVERNO SUBII PESANTI MINACCE PERSONALI” – LAMBERTO DINI RICORDA QUELLA TELEFONATA RICEVUTA PRIMA DI ANDARE A PALAZZO CHIGI, NEL GENNAIO 1995: “MI VENNE DETTO: ‘TI CONSIGLIO DI RITIRARTI’ MA ANDAI AVANTI” – GLI INCONTRI AL QUIRINALE CON OSCAR LUIGI SCALFARO: “QUANDO IL PRESIDENTE PARLAVA DI BERLUSCONI AVVERTIVO UNA FORTE OSTILITÀ NEI SUOI RIGUARDI. LO VEDEVA COME UN CORPO ESTRANEO AL SISTEMA POLITICO” – SCALFARO LO STOPPÒ SULLA GIUSTIZIA: “GLI SPIEGAI CHE C’ERA UN CSM DOMINATO DALLE CORRENTI POLITICHE E AFFRONTAI IL TEMA DELLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE. E MI RISPOSE…” -
Estratto dell’articolo di Francesco Verderami per il “Corriere della Sera”
«Io gli davo del lei e lui mi dava del tu». E per sedici mesi, dal 15 gennaio del 1995, andò avanti così tra Lamberto Dini e Oscar Luigi Scalfaro. Da quando cioè il ministro del Tesoro del primo governo Berlusconi divenne presidente del Consiglio. Se l’ex direttore generale di Bankitalia riapre oggi il diario di quei giorni non è per parlare del famoso «ribaltone», ma dei rapporti con l’allora capo dello Stato. Dei suoi colloqui riservati al Quirinale, avvenuti durante una stagione politica turbolenta, caratterizzata anche da atti di governo impegnativi.
«Grazie ai sindacati — rammenta Dini — varammo la riforma del sistema previdenziale: alzammo l’età pensionistica, cancellammo i privilegi dei dipendenti pubblici che potevano smettere di lavorare a 40 anni. I segretari di Cgil, Cisl e Uil, Sergio Cofferati, Sergio D’Antoni e Pietro Larizza dimostrarono un grande senso di responsabilità. […]
Quanto alla legge elettorale per le Regioni, a dare un contributo rilevante fu Pinuccio Tatarella, un politico che si muoveva in modo indipendente in Alleanza Nazionale e con il quale diventammo amici di famiglia. Quella legge è ancora in vigore».
Tutto avvenne sotto la regia del Quirinale.
«Vedevo il presidente Scalfaro ogni giovedì mattina, prima del Consiglio dei ministri del giorno dopo».
C’era confidenza tra voi?
«C’era grande cordialità, che proseguì anche al termine del mio mandato. Conservo con cura le sue lettere, nelle quali mi esprimeva gratitudine per quanto avevo fatto al governo. Scriveva che mi sarebbe stato sempre vicino. Non mutò il modo in cui ci parlavamo: io continuavo a dargli del lei, mentre lui si rivolgeva a me dandomi del tu».
Cordialità ma non confidenza, insomma.
«È così. Per questo su taluni argomenti ci fu sempre una certa prudenza da parte mia quando sedevo a palazzo Chigi».
In che senso?
«Per esempio, quando il presidente parlava di Silvio Berlusconi avvertivo una forte ostilità nei suoi riguardi. Non ne ho mai capito il motivo e siccome lui non me lo ha mai spiegato, non mi sono mai spinto a chiederglielo. Probabilmente era dettato dal fatto che Berlusconi veniva considerato come un’entità esterna al sistema politico. Ed era vissuto come un elemento imprevedibile».
Vuol dire che Scalfaro temeva questa sua imprevedibilità?
«Sì. Solo questo posso dire, non posso dire altro su questo. Inoltre, siccome era stato Berlusconi a fare il mio nome per succedergli a palazzo Chigi, Scalfaro aveva difficoltà a esternare appieno i suoi risentimenti nei confronti del leader di Forza Italia».
Berlusconi a sua volta era risentito con lei, quando lo sostituì a palazzo Chigi.
«Ma fu lui a telefonarmi per dirmi “Lamberto tocca a te”».
E se ne pentì.
«Berlusconi allora era soggetto a pressioni da parte dei suoi alleati: Gianfranco Fini voleva tornare subito alle urne perché convinto che il centrodestra avrebbe rivinto. Ma il presidente Scalfaro non accettava di rimandare il Paese al voto nove mesi dopo l’inizio della legislatura: fu lui a suggerire la creazione di un governo di transizione. E chiese a Berlusconi un’indicazione. Durante il confronto il leader di Forza Italia insistette perché il governo fosse composto solo da non parlamentari. Poi provò a fare marcia indietro, chiedendo che alcuni esponenti del suo governo partecipassero al nuovo. A partire dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta».
Lei non accettò.
«Scalfaro non lo avrebbe accettato anche se glielo avessi proposto. Il mio sarebbe stato un governo di soli tecnici».
Vi sentiste in quei giorni con Berlusconi?
«Certamente. E durante le nostre telefonate si diceva molto turbato dalle pressioni che riceveva anche dall’interno del suo partito. Tanto che nella fase di formazione del governo arrivai a subire pesanti minacce personali».
Minacce?
«Ricordo una telefonata dai toni intimidatori: “Ti consiglio di ritirarti”, mi venne detto. Ci si rende conto? Ci si rende conto?».
Chi le fece la telefonata?
«Ovviamente andai avanti».
Non vuole nemmeno dire quale fu la minaccia?
«... E andando avanti ricevetti invece il sostegno del segretario del Partito democratico della sinistra, Massimo D’Alema: “Procedi, noi ti sosterremo”».
E stilò la lista dei ministri.
«Scelsi personalità come l’economista Rainer Masera, il tributarista Augusto Fantozzi, il più grande esperto di energia Alberto Clo, il famoso direttore dei musei Vaticani Antonio Paolucci alla Cultura. Scalfaro volle darmi alcuni suggerimenti. In particolare insistette per Susanna Agnelli: “Sarebbe un buon ministro degli Esteri”, mi disse. E io accettai. Così, quando arrivai in Parlamento per chiedere la fiducia, mi rivolsi alla parte che mi aveva proposto come presidente del Consiglio, chiedendo il loro sostegno. Ma Berlusconi decise di astenersi».
E iniziò per lei una navigazione non facile.
«Ma non per questo mi abbattei. Anzi, oltre agli obiettivi di programma volevo fare qualcosa di importante anche sulla giustizia. Guardando ai modelli giudiziari dell’Occidente, in nessun Paese esisteva — come in Italia — un così stretto connubio tra procuratori e giudici. Perciò sollevai la questione con Scalfaro».
Gliene andò a parlare?
«Gli rappresentai che c’era un Consiglio superiore della magistratura dominato dalle correnti politiche e che c’era la necessità di riformarlo per renderlo più indipendente. E poi affrontai il tema della separazione delle carriere dei magistrati».
E Scalfaro cosa le rispose?
«Mi disse: “Guarda, il tuo è un governo di programma e il tuo mandato non è molto lungo. Non sei in condizione di affrontare problemi di questa portata che richiedono tempo. Al momento quello a cui potremmo pensare è la separazione delle funzioni”. Capii che dovevo abbandonare il discorso, perché mi fu chiara la sua contrarietà. Tuttavia se posi il problema fu perché Scalfaro — come tutti i presidenti della Repubblica — era anche presidente del Csm. Era suo interesse che la giustizia funzionasse. Eppure su questo tema molto delicato siamo ancora al punto di partenza».
È un tema delicato ancora oggi, figuriamoci allora. In più lei dovette gestire anche il caso di Filippo Mancuso, il suo ministro della Giustizia che venne sfiduciato al Senato.
«Dovetti vivere anche quello. Mancuso aveva una visione molto particolare nella gestione del suo ufficio. Riteneva di avere poteri costituzionali che a mio avviso invece non aveva. Per le sue prese di posizione, compresa la volontà di mandare gli ispettori alla procura di Milano, si creò una grande ostilità con il Pds. Che presentò la mozione di sfiducia».
Parlò di quella mozione con il capo dello Stato per evitare che venisse votata?
«Verso Mancuso c’era un’ostilità molto forte anche da parte di Scalfaro. E non fui in condizione di difendere il ministro. Da quel momento si interruppero i rapporti con Mancuso. Finché dopo qualche anno volli riappacificarmi con lui. Ricordo che si commosse durante il nostro incontro».
Sedici mesi passano in fretta: stava avvicinandosi la fine del suo governo.
«E nel gennaio del 1996 ci fu una conversazione al Quirinale durante la quale il presidente mi chiese cosa volessi fare. Il mio governo, osteggiato dal centrodestra, era stato invece appoggiato dal Pds e perciò mi orientai verso le forze politiche che mi avevano sostenuto. Il suggerimento di Scalfaro, sebbene non esplicitato chiaramente, fu di aderire al Partito popolare Italiano [...]»
Berlusconi se la prese di più perché si alleò con Prodi o perché aveva varato la legge sulla par condicio televisiva?
«Lui diceva sempre “Lamberto è amico mio”. Ma per quelle norme trovò il modo di farmi arrivare i suoi lamenti».
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El cardenal Ruini revela que Scalfaro pidió a la Iglesia ayuda para derribar a Belusconi
En una entrevista concedida ayer domingo al diario «Corriere della Sera», el cardenal Camillo Ruini ha asegurado que el entonces Presidente de la República de Italia, Oscar Luigi Scalfaro, les había pedido en 1994 a él y al cardenal Secretario de Estado Angelo Sodano que ayudaran a provocar la caída de Silvio Berlusconi porque representaba un peligro para la nación italiana. Leer más… »
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Le foto di Barbara Berlusconi sul red carpet con il figlio Edoardo Un accompagnatore d’eccezione per una serata celebrativa di una lunga storia di amicizia. Barbara Berlusconi ha chiesto al figlio Edoardo di essere il suo +1 all’anteprima romana del biopic su Ennio Doris, socio e grande amico del padre Silvio Berlusconi. A un passo dai 15 anni che festeggerà il 13 luglio e già più alto della madre (e secondo i followers con una somiglianza schiacciante con il nonno), il nipote dell'ex premier scomparso il 12 giugno 2023 ha fatto così il suo debutto ad un evento ufficiale. Ennio Doris e Silvio Berlusconi si conoscono nei primi anni ’80 e instaurano subito un rapporto di amicizia e stima che sfocia con la nascita della holding Mediolanum e poi di Banca Mediolanum. Una relazione fraterna durata quarant'anni che le figlie del Cav hanno voluto onorare presenziando alla prima del film Ennio Doris - C’è anche domani tratto dal romanzo biografico edito da Sperling & Kupfer e diretto dal regista Giacomo Campiotti, che uscirà in più di 150 sale come evento speciale il 15, 16 e 17 aprile. Il debutto di Edoardo sul red carpet insieme a mamma Barbara Berlusconi Al cinema The Space Moderno di Roma per festeggiare la prima, oltre alla famiglia Doris al completo, la moglie Lina Tombolato e i figli Sara e Massimo e agli interpreti del film, tra cui il protagonista Massimo Ghini, hanno presenziato anche il fratello di Silvio Berlusconi, Paolo, e le figlie del tycoon Marina con il marito Maurizio Vanadia, e Barbara a braccetto del suo secondogenito Edoardo. "Serata emozionante ieri a Roma Onorata di essere stata con mio figlio Edoardo e mia sorella Marina all'anteprima del film che racconta la vita di Ennio Doris. Per mio padre un vero amico, ancor prima che un socio", ha scritto sul suo profilo Instagram la terzogenita di Silvio Berlusconi dopo Marina e Pier Silvio e la prima nata dal matrimonio con Veronica Lario (dopo di lei Eleonora e Luigi). I nipoti dell'ex proprietario dell'AC Milan invece sono 15 a cui si aggiunge la pronipote Olivia, la figlia della primogenita di Piersilvio, Lucrezia Vittoria, nata nell’aprile 2021. "Un grande uomo che ha saputo coniugare visione e genio imprenditoriale a umanità e sincera attenzione per chi aveva riposto fiducia in lui. Come quando decise, insieme a mio padre, di coprire personalmente le perdite dei correntisti dopo il crack di Lehman Brothers", ha continuato Barbara, 40 anni il prossimo 30 luglio, elogiando l’imprenditore e banchiere scomparso nel novembre 2021, "Un uomo che, nato nella provincia veneta fatta di piccoli risparmiatori, conosceva il valore della fatica e sentiva sulle sue spalle la grossa responsabilità di gestire al meglio i risparmi delle persone". Barbara Berlusconi, chi è la terza figlia di Silvio Berlusconi e Veronica Lario Dirigente d'azienda e parte del CdA di Fininvest, Barbara è mamma alla quinta di cinque maschietti. I primi due, Alessandro (nato nel 2007) ed Edoardo (2009) sono nati dalla relazione con Giorgio Valaguzza terminata nel 2010. Si aggiungono alla crew, Leone (2016), Francesco Amos (2018) ed Ettore Quinto (2021) frutto della relazione con il compagno Lorenzo Guerrieri, nata 10 anni fa dopo la fine della storia super mediatica con il calciatore brasiliano Alexander Pato durata dal 2011 al 2013. "La famiglia si allarga... speriamo che questa volta sia femmina!!! Oppure mi toccherà chiamarlo Quinto..." scriveva Barbara Berlusconi su Instagram il 10 maggio 2021, annunciando (con ironia) l'arrivo della quinta cicogna e non nascondendo il desiderio di un fiocco rosa. Il 20 novembre è nato Ettore Quinto e la promessa (social) è stata rispettata.
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Aforismi e citazioni sul Carnevale
Carnevale di Viareggio Aforismi e citazioni sul carnevale. Il termine deriverebbe dal latino carnem levare ("eliminare la carne"), poiché indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima. I festeggiamenti maggiori avvengono il Giovedì grasso e il Martedì grasso, ossia l'ultimo giovedì e l'ultimo martedì prima dell'inizio della Quaresima. In particolare il Martedì grasso è il giorno di chiusura dei festeggiamenti carnevaleschi, dato che la Quaresima nel rito romano inizia con il Mercoledì delle ceneri e si festeggia da Venezia a Rio De Janeiro, tra maschere, travestimenti, dolci e scherzi, ricordando il saggio proverbio che recita "Carnevale guarisce ogni male". Quando inizia e quando termina in Italia il Carnevale 2022 Nella Chiesa cattolica la Domenica di Settuagesima è celebrata circa settanta giorni prima della Domenica di Pasqua e segna l'inizio del cosidetto Tempo di Settuagesima (o Tempo di Carnevale), un periodo di preparazione alla Quaresima, in cui si inizia l'astinenza dalle carni nei giorni feriali. Per il 2022 pertanto l'inizio del Carnevale sarà il 13/02/2022. La prima domenica di Quaresima per il 2022 è il 06/03/2022; l'ultimo giorno di carnevale è pertanto sabato 05/03/2022, 4 giorni dopo rispetto al martedì in cui termina per chi osserva il rito romano. La data della Domenica di Pasqua è diversa ogni anno perchè viene calcolata per mezzo di un calcolo basato sul giorno del primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera (21 Marzo). La Pasqua può quindi cadere tra il 21 Marzo e il 25 Aprile, pertanto la data di inizio del Carnevale può essere compresa tra il 10 gennaio e il 14 febbraio. Il Carnevale termina quaranta giorni prima della Domenica di Pasqua con il Martedì Grasso. Il giorno successivo, conosciuto come il Mercoledì delle Ceneri segna l'inizio della Quaresima, un periodo in cui i fedeli si astengono dal mangiare carne nei giorni feriali. Per il 2022 pertanto il Carnevale finisce il 01/03/2022. Le feste non sono necessariamente trasgressive ... né ricreano necessariamente uno stato di indifferenziazione sociale ... possono avere una funzione distributiva piuttosto che essere motivate da una tendenza allo spreco e alla distruzione ... Lungi dall’essere il caos supposto da alcuni teorici, le feste sono più spesso il culmine dell’attività organizzata in molte società. V. Valeri Oggi più che mai le subdole intenzioni si travestono con atteggiamenti di grande umanitarismo e sincera filantropia e sempre più spesso le atroci intenzioni si nascondono dietro un volto sorridente e dietro una maschera di gentilezza, beh, un momento, aspettate un po', ma Berlusconi, non sorride sempre! Carl William Brown Ma la causa vera di tutti i nostri mali, di questa tristezza nostra, sai qual è? La democrazia, mio caro, cioè il governo della maggioranza. Perchè, quando il potere è in mano d'uno solo, quest'uno sa d'essere uno e di dover contentare molti; ma quando i molti governano, pensano soltanto a contentar sé stessi, e si ha allora la tirannia più balorda e più odiosa: la tirannia mascherata da libertà! Ma sicuramente! Oh perchè credi che soffra io? Io soffro appunto per questa tirannia mascherata da libertà... torniamo a casa! Luigi Pirandello Sul palcoscenico del mondo non siamo altro che miseri attori, e talvolta è utile riuscire a mascherare i nostri tristi ruoli. Carl William Brown Mi sono vergognato di me stesso quando ho capito che la vita è una festa in maschera, ed io ho partecipato con la mia vera faccia. Franz Kafka Chi non ride mai non è una persona seria. Charlie Chaplin Durante il carnevale, gli uomini indossano una maschera in più. Xavier Forneret La maschera, che è il mezzo essenziale attraverso il quale ci si fa diversi, indica, nella sua origine etimologica longobarda, i fantasmi notturni dei morti e le larve persecutrici dei viventi. A.M. Di Nola La moderna solidarietà non è che il tentativo di mascherare la propria stupidità facendo esercizi di falsa umanità. Carl William Brown Durante il prossimo carnevale di Rio, Battisti si esibirà con LULA HOP. Renato Reggiani Se il dio della gioia porta sul volto una maschera tragica, forse allora anche il dio della sfiga si copre il viso con l'allegria. Carl William Brown
Aforismi, citazioni, massime e frasi sulle maschere e il Carnevale La miglior dote dei peggior politici è l'ipocrisia; quella dei peggior giornalisti è di mascherarla. Carl William Brown La vita è come il carnevale... non puoi sapere che scherzo ti farà! Aida Nasic Ogni persona non è che una "maschera teatrale"; un attore che recita il proprio ruolo e che assumendo così la propria personalità contribuisce ad arricchire la comica teatralità dell'umana stupidità. Carl William Brown Il volto è servile e servizievole, la maschera è dispotica e intransigente. Il volto ti viene dato, e si esprime su un unico piano orizzontale; la maschera si impone, ed è verticistica anche quando sempre piana. Aldo Busi Esistono spiriti liberi, audaci, che vorrebbero nascondere e negare di essere cuori infranti, superbi, immedicabili; e talvolta la follia stessa è la maschera per un sapere infelice troppo certo. Friedrich Nietzsche La maschera è antica quanto la stessa umanità ed è il simbolo della trasformazione dell'uomo in un altro Io. O. Eberle A Carnevale va a ruba il costume da Schettino; il coniglio di mare. Anonimo Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti. Luigi Pirandello La quaresima viene dopo il carnevale per ricordarci che siamo polvere e non coriandoli. Franco Lissandrin Il bene e il male sono questioni di abitudine, il temporaneo si prolunga e la maschera, a lungo andare, diventa il volto. Marguerite Yourcenar Devo fabbricarmi un sorriso, munirmene, mettermi sotto la sua protezione, frapporre qualcosa tra il mondo e me, camuffare le mie ferite, imparare, insomma, a usare la maschera. Emil Cioran Un bambino con una gamba sola va dalla mamma, e piagnucolando dice: "Mamma, a Carnevale posso avere il costume di Spider-Man?". E la mamma: "Ma come, quello da ghiacciolo non ti piace più?". Funcool88 Guardiamo i lati positivi della cosa: chi l'anno scorso si era vestito da barbone per carnevale, con lo stesso vestito quest'anno può vestirsi da ceto medio. Marco Vicari Tra un pò sarà carnevale, ma certa gente la maschera ce l'ha tutto l'anno! Carl William Brown Carnevale, va a ruba il costume da comandante Schettino. Non era più adatto a Halloween? Lia Celi Ogni spirito profondo ha bisogno di una maschera: e più ancora, intorno a ogni spirito profondo cresce continuamente una maschera, grazie alla costantemente falsa, cioè superficiale interpretazione di ogni parola, di ogni passo, di ogni segno di vita che egli dà. Friedrich Nietzsche Il Carnevale è una festa di contestazione, di rottura, di rigenerazione sociale vissuta in un tempo ciclico di morte e di resurrezione, d’annientamento e di rinascita, il Carnevale esprime anche la voce dei gruppi sociali inferiori e l’opposizione della cultura popolare alle forme e alle immagini della cultura ufficiale. P. Camporesi In questo mondo la grande categoria dei saggi è composta da saggi folli, tra i saggi che rimangono dobbiamo ulteriormente distinguere tra i veri saggi ed i folli mascherati, quest'ultima piccola categoria dei veri saggi è poi inficiata dai saggi che si vendono e che quindi lavorano in realtà per la più grande e potente categoria dei folli. Carl William Brown E' meglio essere odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo. Jim Morrison Ma è vero che Lapo a carnevale si traveste da Biancaneve....e i sette Nasi. Simone
Maschere Bergamasche Per Shakespeare l'uomo non è che un semplice attore, che si agita freneticamente sul palcoscenico di una vita senza senso interpretando il più delle volte un ruolo triste. Se dunque trovate di una certa verità l'analisi del grande drammaturgo consolatevi almeno con il motto di Giordano Bruno che soleva appunto dire "In tristitia hilaris, in hilaritate tristis." E si, è proprio vero, il dio della gioia porta sul volto una maschera tragica." Carl William Brown Per Carnevale pensavo di vestirmi da Giovanardi, ma il marrone non mi dona. M. Cristina Di Canio Ogni falsità è una maschera, e per quanto la maschera sia ben fatta, si arriva sempre, con un po' di attenzione, a distinguerla dal volto. Alexandre Dumas La stupidità è il rovescio e il ‘basso’ della verità ufficiale dominante; essa si manifesta soprattutto con una assoluta incomprensione delle leggi e delle convenzioni del mondo ufficiale e con l’evasione da esso. M. Bachtin L'intelligenza e la bontà preferiscono entrare in scena senza maschera. A. Schnitzler Ogni persona non è che una "maschera teatrale"; un attore che recita il proprio ruolo e che assumendo così la propria personalità contribuisce ad arricchire la comica teatralità dell'umana stupidità. Carl William Brown Avete fatto caso che l’ultima domenica di carnevale i cimiteri sono un mortorio? Toto' Se è vero che il Dio della gioia ha sul volto una maschera tragica è pur vero anche il contrario. Carl William Brown Oggi sono triste, ma è solo perché ho riso troppo ieri, e poi quando sono felice faccio sempre il serio. Si sa infatti che il Dio della gioia porta sul volto una maschera tragica. Carl William Brown Nessuno può portare a lungo la maschera. Seneca Ricordo quella volta che mio padre mi comprò i coriandoli. Fu un carnevale bellissimo, mi divertii un casino. Fu l'unica volta, perché l'anno dopo mio padre non mi volle più comprare i coriandoli. Mi rimproverò che l'anno prima li avevo buttati tutti. Mauroemme Il carnevale infrange le leggi del quotidiano, rese coattive dalla grammatica e dalla sintassi del pensiero comune e conformista, pertanto si configura come contestazione sociale e politica. Carl William Brown Carnevale mio, vi’ che mbruoglie / stasera maccaruni e craie fuoglie. / Carnevale mio, che combini / ogge cavatieddi e craie cipuddini. Canto irpino, XVIII sec Sul palcoscenico del mondo non siamo altro che miseri attori, e talvolta è utile riuscire a mascherare i nostri tristi ruoli. Carl William Brown Il fine di uno scherzo non è quello di degradare l'essere umano ma di ricordargli che è già degradato. George Orwell Verso la fine della vita avviene come verso la fine di un ballo mascherato, quando tutti si tolgono la maschera. Allora si vede chi erano veramente coloro coi quali si è venuti in contatto durante la vita. Arthur Schopenhauer E dopo tutto cos'è una bugia? Solo la verità in maschera. George Byron Siamo tanto abituati a mascherarci di fronte agli altri, che finiamo per mascherarci anche di fronte a noi stessi... Francois De Larochefoucauld Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero. Oscar Wilde Nascondi chi sono, e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni. William Shakespeare
Maschere italiane e carnevale La maschera incarna il principio della vita stessa. Michail Bachtin Una maschera ci dice di più di una faccia. Oscar Wilde Il mio amico Agapito Malteni ci provava costantemente con la sua collega Liuzza, ma lei non ci voleva assolutamente stare. Un giorno ha comprato un cappello carnevalesco a forma di membro maschile, lo ha indossato, e quando ha visto la collega entrare in bagno l'ha seguita e si è chiuso dentro con lei. Lei lo ha guardato ed ha esclamato: "Che cazzo ti sei messo in testa?!?". Friss Il carnevale scorso ero a casa di una coppia di amici quando si è presentato il loro bambino di dieci anni vestito da cow boy. Era tutto eccitato perché aspettava gli amici per andare a giocare. Ad un certo punto, è suonato il campanello. Fuori dalla porta c'era una marea di ragazzini e hanno chiesto se il loro figliolo poteva uscire a giocare con loro a indiani e cow boy. Erano tutti vestiti da indiani. Mauroemme Tutto ciò che è profondo ama mascherarsi; le cose più profonde odiano l'immagine e la similitudine. Friedrich Nietzsche Chi guadagna bene sappia che ciò è reso possibile dal fatto che gli altri guadagnano male, o non guadagnano affatto. Chi guadagna troppo a spese degli altri non può essere un filantropo, in verità è solo un ipocrita misantropo mascherato. Carl William Brown Carnevale 2012: va a ruba il costume da Schettino. E' quello da scoglione. Micro Satira Ci sono donne che a carnevale si vestono da San Francesco per parlare agli uccelli. Roba Da Maschi Odio il Carnevale. Ci provi con una principessa Disney e ti ritrovi a letto con un camionista di Brembate. Anonimo Se è giovedì grasso, nessuno problema. Se è martedì grasso, va benissimo, figurati. Se sono grasso io, tutti a rompere i coglioni. Periferia galattica Perché a carnevale i computer non funzionano piu' bene? Perché gli interrupt sono tutti mascherati! Anonimo "Pronto, mi scusi maestro. Ebrei, musulmani, cristiani, indù, buddisti, scintoisti: quando potremo riunirci tutti insiemi in unica grande chiesa?". Quelo: "A carnevale?". Corrado Guzzanti Una volta, per un veglione di carnevale, mia madre ebbe la bella idea di mascherarmi da pagliaccio. Mi riconobbero subito tutti. Mauroemme A carnevale tutto il mondo è giovane, anche i vecchi. A carnevale tutto il mondo è bello, anche i brutti. Nicolaï Evreïnov Tutta la vita umana non è se non una commedia, in cui ognuno recita con una maschera diversa, e continua nella parte, finché il gran direttore di scena gli fa lasciare il palcoscenico. Erasmo da Rotterdam Per tutta la vita avrei voluto piangere ed invece ho dovuto ridere o al limite rimanere serio; per tutta la vita ho dovuto portare una maschera come il Dio della gioia che ne aveva sul volto una tragica. Carl William Brown Il mio scopo è quello di insegnarvi a passare da un'assurdità mascherata a quella che è palesemente tale. Ludwig Joseph Wittgenstein Non mascherare i tuoi difetti con le virtù acquisite. Preferisco i difetti: sono simili ai miei. Kahlil Gibran Il volto è una vera maschera che ci è concessa per celare i nostri pensieri. Oscar Wilde L'anno scorso ho partecipato al concorso per il miglior costume, ma non ho vinto. E dire che il mio era perfetto: ero travestito da Uomo Invisibile! Marco Bernardini
Citazioni, aforismi e frasi sul Carnevale e le Maschere Per quanto riguarda invece il discorso dei proverbi di Carnevale, dobbiamo sottolineare che se da un lato evidenziano il lato festaiolo, irriverente e mangereccio della festa, dall’altro lo mettono in relazione ad altri appuntamenti nel corso dell’anno (soprattutto Pasqua e Natale) per “predire” il futuro o per capire chi si ha di fronte. Naturale è il paragone tra il Carnevale e la Quaresima che inizia il giorno dopo il martedì grasso: da un clima di festa all’ennesima potenza si passa a una dimensione più mesta, sottolineata anche dal rito delle ceneri. A Carnevale ogni scherzo vale. Non c’è Carnevale senza la luna di febbraio. A Carnevale tutto è lecito. Natale stizzone, Carnevale solleone. Quando il padre fa Carnevale, ai figlioli tocca far Quaresima. Tutti i cibi in Quaresima fan male, a chi abusò di tutti in Carnevale. Amore nato a Carnevale, muore a Quaresima. A Carnevale ogni scherzo vale, ma che sia uno scherzo che sa di sale. Chi è nato di Carnevale, non ha paura di brutti musi. A Carnevale si conosce chi ha la gallina grassa. Chi non gioca a Natale, chi non balla a Carnevale, chi non beve a san Martino , è un amico malandrino. Da san Luca (18 ottobre) a Natale, tutti studiano uguale; da Carnevale a Pasqua, chi studia e chi studiacchia. A Carnevale, il povero va a zappare. Carnevale a casa d’altri, Pasqua a casa tua, Natale in corte. Carnevale al sole, Pasqua al fuoco, Carnevale al fuoco, Pasqua al sole. Fa’ carnevale in maniera di poter fare pure una buona Pasqua. Carnevale col sole, Pasqua molle. Il carnevale al sole, la Pasqua al fuoco. Carnevale e Quaresima, per me è sempre la medesima. L’amore di Carnevale muore in Quaresima. Carnevale in casa d’altri e Natale in casa tua. La Quaresima è dopo il Carnevale. Natale senza denari, Carnevale senza appetito, Pasqua senza devozione si fanno male. Per approfondire l'argomento potete anche leggere: Storia e interpretazioni del Carnevale Citazioni spiritose sul carnevale https://www.youtube.com/watch?v=6NSDVz4lvI4 https://www.youtube.com/watch?v=M1Oc_resvL4 Aforismi per argomento Aforismi per autore Pensieri e riflessioni Read the full article
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Milano, Ambrogino d'Oro a Giulia Tramontano. I genitori: «Sarebbe stata fiera»
Milano, Ambrogino d'Oro a Giulia Tramontano. I genitori: «Sarebbe stata fiera». C'era anche la famiglia di Giulia Tramontano, la giovane uccisa nel maggio scorso a Senago (Milano) dal fidanzato Alessandro Impagnatiello mentre era incinta del loro bambino, alla cerimonia di consegna degli Ambrogini d'oro, la massima onorificenza concessa dal Comune di Milano in occasione del patrono Sant’Ambrogio. Alla giovane infatti è stato dedicato l'Ambrogino alla Memoria. Per ritirarlo sono arrivati nella città meneghina il padre Franco, la madre Loredana e la sorella Chiara. «Per noi sicuramente questa è una grande soddisfazione - ha spiegato il padre della ragazza arrivando in teatro - e questa è la cosa più importante che è successa dopo la perdita di Giulia. Abbiamo già ringraziato il Comune di Milano e anche quello di Senago. È una grande soddisfazione perché è un messaggio anche per tutte quelle persone che vengono dal sud con la speranza di realizzarsi. A Giulia purtroppo non è stato permesso». Molto emozionata la mamma Loredana, che è arrivata alla cerimonia con al petto una spilla contro la violenza sulle donne, raffigurante le scarpe rosse e la frase “Rispettala”. Ieri la famiglia di Giulia ha incontrato in privato i sindaci di Milano e Senago. Da parte della sorella Chiara solo poche parole di ringraziamento: «Noi ringraziamo il Comune per l'onore, solo questo vogliamo dire. Se Giulia potesse essere qui sarebbe fiera di lei e di quello che ha fatto». La platea del teatro dal Verme, dove si svolge ogni anno la cerimonia di consegna della massima onorificenza concessa dal Comune, ha tributato alla giovane vittima di femminicidio un'ovazione e un lungo applauso. Il ricordo di Giulia Tramontano arriva dopo i giorni di commozione per il femminicidio di Giulia Cecchettin. “Conservare il ricordo di Giulia Tramontano, onorare la sua storia, raccontare la tragedia che ne ha spezzato i sogni sono il modo per rifiutare la violenza e i soprusi contro le donne, in ogni forma e manifestazione - ha spiegato il Comune nelle motivazioni del premio -. Un monito per tutti e tutte a rinnovare l'impegno culturale e sociale nella prevenzione e a lavorare congiuntamente per il sostegno delle vittime. Perché non sia mai più troppo tardi”. L'elenco dei premiati con l'Ambrogino d’oro La grande medaglia d'oro - Università degli Studi di Milano Medaglie d'oro alla memoria - Alberoni Francesco - Chessa Angelo - Mascagni Adriana - Predeval Luigi - Tramontano Giulia Medaglie d'oro - Al Jabed Emad - Andreoni Bruno - Arnoldi Carlo - Baccan Andrea (in arte Pucci) - Borella Francesco - De Bellis Giuseppe - Ercoli Finzi Amalia - Jarach Andrea - Mainardi Cristina - Misaggi Bernardo - Pasinelli Francesca - Rondelli Giorgio - Sangiorgi Vanessa - Siciliano Giacinto - Vegetti Finzi Silvia Attestati di civica benemerenza - Acli Lambrate - Associazione Fonografici Italiani AFI - Associazione Greem - Gruppo Ecologico Est Milano - Associazione MAB Maria Antonietta Berlusconi - Associazione Nazionale Autieri d'Italia - Sezione di Milano - Associazione QUATTRO - Associazione Vill@perta - Caffa Franca - Caffè Milano - Calcaterra Diego - Cascina Cuccagna - Comitato MI'mpegno - Cooperativa Archivistica e Bibliotecaria CAeB - Corti Dominique - Fondazione Aquilone Onlus - Fondazione Foresta dei Giusti Gariwo onlus - Fondazione Genitori per l'Autismo Onlus - Fondazione MUBA Museo dei Bambini Milano - Lamera Ilaria - Osservatorio Metropolitano di Milano... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Non solo Atreju, dai fischi di Craxi al Gabibbo di D'Alema: i leader a casa dell'avversario
(Adnkronos) - "Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?". La domanda di Nanni Moretti in Ecce Bombo, i leader politici italiani se la sono posta eccome. Tutte quelle volte che hanno ricevuto un invito da un avversario. Come il caso di Elly Schlein che ha detto 'no, grazie' ad Atreju, la festa di FdI. O quando hanno avuto l'opportunità di ritrovarsi in un contesto particolare, non 'confortevole' politicamente. Berlinguer al Congresso Psi Nella primavera del 1984, per la politica un altro mondo, Enrico Berlinguer fa il suo ingresso al congresso del Psi di Verona. Lo accoglie una bordata di fischi. Impassibile, il segretario del Pci siede al suo posto. Poco dopo, dal podio, tra le lunghe pause che sempre riempivamo i suoi discorsi, Bettino Craxi spiega: "So bene che non ci si indirizzava a una persona ma ad una politica che noi giudichiamo profondamente sbagliata. E se i fischi erano un segnale politico che si manifestava contro quella politica, io non mi posso unire a questi fischi solo perché non so fischiare". Berlinguer, suo malgrado, è protagonista di un altro episodio rimasto nella storia. Alle esequie del leader comunista, nel giugno dell'84, si presenta Giorgio Almirante. "Sono venuto per salutare un uomo onesto", dice il leader Msi varcando la soglia di Botteghe oscure. Massimo Magliaro, ex braccio destro di Almirante, ha ricordato più volte: "All’uscita mi disse, telefona a donna Assunta. Dille che è andato tutto bene". Non molti anni dopo, nell'88, furono Giancarlo Pajetta e Nilde Iotti a rendere omaggio alla salma di Almirante ai suoi funerali. Fini alla Festa dell'Unità Altri tempi, altri scenari. Ma la sostanza del leader che decide di varcare la soglia della 'tana' dell'avversario non cambia. Nel '95 Walter Veltroni invita Gianfranco Fini (che accetta) ad un faccia a faccia alla festa dell'Unità: "Il valore della festa è questo, confrontarsi tra schieramenti avversari con rispetto e nel comune obiettivo di lavorare per il bene del Paese", dice Veltroni. L'album dell'94 è invece pieno di foto di Indro Montanelli sotto il simbolo della Quercia: il giornalista è ospite d'onore alla festa dell'Unità di Modena, accolto con una standing ovation (Montanelli ha appena litigato con Berlusconi e lasciato il 'Giornale'): "Vi prego, basta applausi, ve lo chiedo per legittima difesa", implora il giornalista. Foto per foto, resta negli annali quella del '96 del Gabibbo con Massimo D'Alema, in visita agli studi Mediaset: "Un’azienda che è un patrimonio per l’Italia", dice il segretario del Pds. I faccia a faccia ad Atreju Poi, con il passare degli anni, la politica cambia. Aumenta la quota spettacolo. E i faccia a faccia insoliti tra i leader si moltiplicano. Atreju ne ha fatto un marchio di fabbrica. Alla festa di FdI si sono visti, negli anni, Silvio Berlusconi, Fausto Bertinotti, Rosy Bindi, Walter Veltroni, Luciano Violante, Nicola Zingaretti, Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Matteo Renzi, per citarne alcuni. Tutti, spesso, vittime di scherzi e spietate goliardate dei giovani 'fratelli'. Memorabile l'ospitata dell'allora ministro dell'Interno Marco Minniti, nel 2017, accolto da qualche fischio ma uscito tra applausi scroscianti dopo aver deliziato la platea con un paio di aneddoti. Il primo, quando si ritrova nella storica stanza di Italo Balbo: "Era enorme!". Il secondo, particolarmente entusiasmante per la platea, quando da neo sottosegretario alla presidenza del Consiglio finisce alla scrivania che era stata di Benito Mussolini. "Giuliano Ferrara scrisse, quella scrivania era in buone mani!". Giorgia Meloni al Congresso Cgil Non solo Atreju, però. Giorgia Meloni, nel marzo scorso, è intervenuta al Congresso della Cgil, invitata e poi accolta da Maurizio Landini con una storica stretta di mano. E sempre la premier, ai tempi 'solo' leader di Fdi, ha regalato una fulminante battuta al termine di uno degli innumerevoli faccia a faccia (tra convegni e presentazioni di libri) con l'allora segretario del Pd Enrico Letta: "Siamo i Sandra e Raimondo della politica italiana". [email protected] (Web Info) Read the full article
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Luigi Berlusconi vuole scalare il mondo della finanza
Dopo la morte di Silvio Berlusconi e la lettura del testamento, le gerarchie nel gruppo Fininvest sono state chiarite. Il pacchetto di maggioranza é saldamente in mano a Marina e Piersilvio, sono loro ad avere il potere sulla holding di famiglia. Ma c'è chi tra gli altri figli si sta facendo decisamente strada in parallelo con investimenti strategici, si tratta del più piccolo degli eredi: Luigi Berlusconi. La holding H14 che lui guida, in collaborazione con le altre sorelle Eleonora e Barbara, ha deciso di investire e in particolare allargarsi nel venture capital. Il gruppo ha creato la società Annapurna per investire non solo in Italia ma anche all'estero. Il nuovo veicolo si affiancherà alla scatola Ithaca Investment, che Luigi ha già utilizzato per numerose operazioni, fra le quali anche l'ingresso in Young Platform con Magrini di United Ventures (controllata dall'omonima Annapurna Ventures). Read the full article
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I figli di Berlusconi: 'Sull'eredità siamo in totale armonia'
Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi rendono noto di aver accettato l’eredità del loro padre “interpretandone le ultime volontà in totale armonia per onorarne la memoria con profonda gratitudine, ispirandosi alla sua immensa generosità”. Per effetto di tale accettazione, si legge in una nota, Marina e Pier Silvio Berlusconi assumono congiuntamente il controllo indiretto…
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Luigi Pirandello. Contes per a un any
Sense fe en cap dels sistemes morals, polítics o religiosos establerts, els seus personatges troben la realitat només per si mateixos Escrit per Montserrat Franquesa Deu anys després d’haver rebut el Premi Vidal Alcover de traducció s’ha editat Contes per a un any de Luigi Pirandello dins la col·lecció Mirmanda d’Edicions de 1984. El retard de la publicació s’explica per la llei de Berlusconi…
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