#Diversità e Inclusione
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Donald Trump inaugura il suo secondo mandato: "Inizia una rivoluzione del buon senso"
Il 47° Presidente degli Stati Uniti promette di ripristinare la sovranità nazionale e riformare le istituzioni americane.
Il 47° Presidente degli Stati Uniti promette di ripristinare la sovranità nazionale e riformare le istituzioni americane. Il 20 gennaio 2025, Donald Trump ha prestato giuramento come 47° Presidente degli Stati Uniti, segnando un ritorno storico alla Casa Bianca dopo il suo primo mandato. La cerimonia si è svolta all’interno del Campidoglio a causa delle rigide condizioni climatiche, con circa…
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anchesetuttinoino · 6 months ago
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L'Italia al femminile ha conquistato l'oro olimpico nella pallavolo: un risultato che ci riempie di orgoglio e gioia. Un trionfo sportivo che però, come spesso accade, è stato accompagnato da una scia di strumentalizzazioni e retorica insopportabile.
Mentre tutti festeggiavamo la vittoria delle nostre ragazze, le maestrine del politicamente corretto non hanno perso l'occasione per propinarci la solita lezioncina su "diversità" e "inclusione". Peccato che, per celebrare in modo praticamente esclusivo Paola Egonu, si siano dimenticate che il successo è stato frutto del lavoro di TUTTE le giocatrici, non solo di quelle che abbracciano un certo orientamento ideologico ma anche delle altre (persino di Ekaterina Antropova, colpevole di aver i capelli biondi e le origini - udite, udite - russe).
Subiamo giornalmente cantilene per esorcizzare lo spettro del razzismo, ma la verità è che ormai il razzismo funziona al contrario. Si mettono all'indice tutti coloro che non rappresentano una qualche minoranza a meno che questi non facciano pubblicamente voto di obbedienza ai dettami del pensiero unico globalista. Echeggiano ovunque parole ecumeniche ma in realtà non si fa altro che alimentare divisioni e rancore.
Festeggiare l'Italia senza riserve e senza distinguo è qualcosa che proprio non riesce alle maestrine. A noi invece sì. Quindi ci godiamo sfacciatamente il trionfo di una squadra che riempie d'orgoglio tutti gli italiani.
Giacomo Del Pio Luogo
Pro Italia - Treviso
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3nding · 13 days ago
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ballata · 1 month ago
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L’errore di chi abolisce i programmi di diversità e inclusione è averli introdotti.
Zuckerberg e Jeff Bezos hanno recentemente deciso di abbandonare i programmi di diversità, equità e inclusione (i famigerati Dei) nelle loro aziende (Meta e Amazon), e gran parte dei media commenta pigramente che è “l’effetto Trump”. In realtà e per fortuna l’abbandono delle pratiche aziendali antidiscriminazione woke ha origini antecedenti Toyota, McDonald’s, i grandi magazzini Lowe’s, il produttore di macchinari agricoli John Deere, Bud Light, Harley Davidson, Brown Forman, Ford sono alcune delle grandi aziende ad essersi smarcate dalla corsa a chi è più politicamente corretto e inclusivo, chi riducendo il sostegno alle cause Lgbtq+, chi rivedendo il sistema di quote di assunzioni riservate alle minoranze, chi chiudendo i corsi obbligatori per i dipendenti in cui si insegna che l’uomo bianco è cattivo. Lo hanno fatto prima della rielezione di Trump, intercettando un sentimento sempre più diffuso tra la gente, basta wokismo!
Meta oggi non solo taglia i finanziamenti ai programmi Dei, ma osa persino togliere i distributori di assorbenti dai bagni degli uomini, andando a colpire uno dei pilastri del pensiero woke, quello secondo cui non esistono più uomini e donne ma generi fluidi, femmine col pene e “persone con le mestruazioni”.
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crazy-so-na-sega · 2 years ago
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Roma, 25 mag — Quella sfilza infinita di bandiere arcobaleno che ogni giugno di ogni santo anno infestano i loghi delle aziende del mondo occidentale, quegli improbabili testimonial trans e non binari che spuntano nelle campagne pubblicitarie delle più grosse multinazionali globali non sono messi lì per «sostenere la causa Lgbt», «inclusione», «dare visibilità agli oppressi arcobaleno»: sono da interpretare come una sorta di «pizzo ideologico» da tributare a lobby politiche finanziate da «soliti noti» (ci ritorneremo) per tenere alto un punteggio di «credito sociale» fondamentale per la tenuta o la distruzione degli affari di un’impresa.
Che cosa è il Cei, il sistema di punteggio woke che valuta le aziende Usa
Il punteggio in questione è il Corporate Equality Index — o Cei —, che è supervisionato dalla Human rights campaign, il più grande gruppo di pressione politica Lgbt al mondo. Hrc, che ha ricevuto milioni dalla Open society foundation di George Soros tra gli altri, rende pubbliche pagelle «di virtù sociale» valutando le più grandi società usa tramite il Cei. Come? Assegnando o sottraendo punteggi a seconda di come le aziende aderiscono a ai «criteri di valutazione» emanati da Hrc.
Le aziende che raggiungono il punteggio massimo di 100 guadagnano l’ambito titolo di «Miglior ambiente lavorativo per l’uguaglianza Lgbtq». Quindici tra le prime 20 società classificate da Fortune hanno ricevuto valutazioni del 100% l’anno scorso, secondo i dati HRC. Stando all’ultimo rapporto, più di 840 aziende statunitensi hanno ottenuto punteggi Cei elevati. Il che significa che la stragrande maggioranza delle aziende americane vivono sotto il ricatto di questa lobby. L’Hrc, fondato nel 1980, ha avviato la procedura Cei nel 2002; dal 2022 è guidato da Kelley Robinson, tra gli organizzatori della campagna presidenziale del 2008 di Barack Obama.
I cinque punti di valutazione
Sono cinque i principali criteri di valutazione stilati dall’Hrc, ciascuno con i propri cavillosi  sottoinsiemi. Le categorie principali sono: Tutela della forza lavoro, Benefici inclusivi, Sostenere una cultura inclusiva, Responsabilità sociale d’impresa e cittadinanza responsabile. Un’azienda può facilmente perdere punti Cei se non soddisfa la richiesta di Hrc di «integrazione dell’intersezionalità nello sviluppo professionale, formazione basata sulle competenze o di altro tipo» o se non utilizza un «programma di diversità dei fornitori con uno sforzo dimostrato per includere fornitori Lgbtq certificati».
Ricatto a tinte arcobaleno
La pervasiva e tentacolare attività di HRC si esprime nell’invio, a scadenza annuale, di rappresentanti alle aziende ogni anno per illustrare il tipo di migliorie woke da attuare in azienda. Viene fornita alle varie società una lista di richieste che se non soddisfatte provocheranno l’abbassamento del punteggio Cei. Lo stesso meccanismo Cei, a sua volta, fa parte del fiorente movimento di «investimenti etici» ESG (Environmental, Social and Corporate Governance), spinto dalle tre principali società di investimento del Paese (BlackRock, Vanguard e State Street Bank). I fondi ESG investono in società che si oppongono ai combustibili fossili e spingono per le quote razziali e di genere rispetto al merito nelle assunzioni e nella selezione dei consigli di amministrazione. Le conseguenze sono facilmente intuibili: la maggior parte degli amministratori delegati Usa sono più preoccupati di compiacere gli azionisti che di irritare i conservatori.
Il caso Mulvaney
Prendiamo l’eclatante caso di Dylan Mulvaney: 26 anni, ha effettuato la transizione da uomo a donna» nel marzo 2021, guadagnando più di un milione di dollari  da sponsorizzazioni tra cui marchi di moda e bellezza come Ulta Beauty, Haus Labs e CeraVe, nonché Crest e InstaCart, più recentemente Bud Lite e Nike. 
“Possono renderti la vita difficile”
«I grandi gestori di fondi come BlackRock abbracciano questa ortodossia esercitando pressioni sui migliori team di gestione aziendale e sui consigli di amministrazione e determinano, in molti casi, la remunerazione e i bonus dei dirigenti e chi viene rieletto o riconfermato nei consigli di amministrazione», spiega l’imprenditore Vivek Ramaswamy, candidato alla presidenza come repubblicano e autore di Woke Inc.: Inside America’s Social Justice Scam. «Possono renderti le vita molto difficile se non rispetti i loro programmi».
La lettera-ricatto di BlackRock
Per capire meglio di cosa parla Ramaswamy occorre tornare al 2018 e alla lettera del CEO di BlackRock Larry Fink. Definito il «volto di ESG», scrisse una lettera — che per toni ricattatori è rimasta negli annali — a tutti i Ceo americani intitolata A Sense of Purpose promuovendo un «nuovo modello di governance» in in linea con i valori woke. «La società richiede che le aziende, sia pubbliche che private, abbiano uno scopo sociale», ha scritto Fink. «Per prosperare nel tempo, ogni azienda non deve solo fornire risultati finanziari, ma anche dimostrare di saper contribuire positivamente alla società» secondo la vulgata liberal progressista. Fink ha anche fatto sapere «che se un’azienda non si impegna con la comunità e non ha uno scopo» alla fine «perderà la possibilità di investire».
Le società che osano ribellarsi vengono immediatamente penalizzate dal punteggio Cei. A volte il contraccolpo avviene sulle piccole cose: se un’azienda non ottiene un punteggio di 100 Cei, non sarà ammessa a una fiera del lavoro in un’università, o si vedrà ridotte le possibilità di acquistare spazi pubblicitari. Gli atenei tagliano i rapporti con aziende che non hanno punteggio 100 dipingendole ai futuri laureati come luoghi in cui regna il bigottismo. Se non ritenuta conforme, una società potrebbe essere cancellata dai portfolio di fondi indicizzati e fondi pensione. L’intero sistema di aziende Usa è quindi tenuto prigioniero da una gigantesca ragnatela estorsiva a tinte woke. La mafia arcobaleno.
-Cristina Gauri
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robycek · 10 hours ago
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antonellaxgeneration · 5 days ago
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Diverse voci silenziate: la mossa di Trump sulla Diversità
Trump elimina parole su diversità e inclusione: cosa significa davvero? Il governo ordina di cancellare termini come “diversità”, “inclusione” e “razza” dai siti web ufficiali. Quali sono le conseguenze per i cittadini americani? L’amministrazione Trump ha imposto la cancellazione di parole legate alla diversità dai documenti ufficiali e dai siti web governativi. Questa decisione solleva…
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antonellanews · 5 days ago
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Diverse voci silenziate: la mossa di Trump sulla Diversità
Trump elimina parole su diversità e inclusione: cosa significa davvero? Il governo ordina di cancellare termini come “diversità”, “inclusione” e “razza” dai siti web ufficiali. Quali sono le conseguenze per i cittadini americani? L’amministrazione Trump ha imposto la cancellazione di parole legate alla diversità dai documenti ufficiali e dai siti web governativi. Questa decisione solleva…
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telodogratis · 6 days ago
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OpenAI elimina dal sito riferimenti a diversità e inclusione
La decisione segue quella di Meta, Google e Amazon  ​Read More  La decisione segue quella di Meta, Google e Amazon  RSS di Tecnologia – ANSA.it   
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oltrearcobaleno · 15 days ago
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Melanie Gaydos: La Modella che Ha Superato il Bullismo e le Barriere della Bellezza Convenzionale
Melanie Gaydos, nata nel 1990, è una modella americana che ha saputo trasformare la sua rara condizione genetica in un punto di forza. Affetta da displasia ectodermica, una patologia che influisce su capelli, denti e unghie, Melanie ha affrontato molte sfide sin dalla sua infanzia. Il bullismo è stato una costante nella sua vita, ma la sua resilienza l’ha portata a superare le difficoltà e a diventare un’icona di inclusività nel mondo della moda.
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L’Infanzia e le Difficoltà del Bullismo
Sin da bambina, Melanie Gaydos ha dovuto affrontare le conseguenze della sua condizione. La displasia ectodermica le ha impedito di sviluppare capelli, unghie e denti come le altre persone. Questo aspetto diverso ha attirato l’attenzione e spesso l’ostilità dei suoi coetanei. Il bullismo scolastico l’ha segnata profondamente, con episodi di derisione e isolamento sociale. La pressione psicologica di essere trattata in modo diverso ha portato Melanie a una profonda depressione all’età di 16 anni. Tuttavia, invece di arrendersi, ha deciso di affrontare le sue paure e di trasformare il suo aspetto in un punto di forza.
Dalla Sofferenza alla Consapevolezza: La Lotta contro il Bullismo
Il bullismo ha rappresentato per Melanie Gaydos una sfida costante, ma anche un’opportunità per sviluppare una visione unica della vita. Nonostante le difficoltà, ha trovato il coraggio di cambiare la sua prospettiva e di perseguire i suoi sogni. Con una determinazione incredibile, ha deciso di entrare nel mondo della moda, un settore tradizionalmente dominato da standard estetici rigidi.
La sua carriera ha avuto inizio a New York, dove ha trovato opportunità grazie al sito Craigslist. Qui ha iniziato a collaborare con fotografi che cercavano volti fuori dagli schemi convenzionali. Grazie alla sua unicità, Melanie ha attirato l’attenzione del mondo della moda, dimostrando che la bellezza non ha un’unica definizione.
Una Carriera Straordinaria: Dalla Moda al Cinema
Nonostante le difficoltà, la determinazione di Melanie Gaydos l’ha portata a lavorare con alcuni dei fotografi più celebri, tra cui Christian Martin Weiss e Scott Irvine. La sua immagine unica ha affascinato il mondo della moda, trasformandola in un simbolo di diversità e inclusione. Ha anche avuto l’opportunità di recitare nel video musicale Mein Herz Brennt della band tedesca Rammstein, ampliando ulteriormente il suo riconoscimento internazionale.
Il suo talento non si è fermato alla moda. Melanie ha lavorato anche nel mondo del cinema, recitando in film come Insidious: L’ultima chiave (2018), Tous les dieux du ciel (2018) e Vesper (2022). Il suo contributo artistico ha consolidato la sua posizione come icona culturale e simbolo di resilienza.
Superare il Bullismo: Un Messaggio di Forza e Coraggio
Oggi, Melanie Gaydos è un esempio di come sia possibile superare il bullismo e le discriminazioni. Il suo percorso dimostra che la forza interiore può trasformare le difficoltà in opportunità. Ha mostrato al mondo che la bellezza non è solo una questione di estetica tradizionale, ma anche di personalità, carattere e determinazione.
Il suo messaggio è chiaro: il bullismo non deve definire la vita di una persona. Attraverso il coraggio e la consapevolezza, è possibile trasformare anche le esperienze più dolorose in trampolini di lancio per il successo.
Un’Evoluzione Costante: Vita e Futuro di Melanie Gaydos
Attualmente, Melanie vive a Brooklyn, New York, e continua a lavorare come modella e attrice. Conduce una vita ordinaria, nonostante il suo aspetto continui a suscitare curiosità. Tuttavia, a differenza del passato, oggi è orgogliosa della sua immagine e della sua unicità.
Il suo successo ha ispirato molte persone che affrontano situazioni simili. Il bullismo non è più una barriera, ma un ostacolo che ha saputo superare con forza e determinazione. Grazie alla sua storia, molte persone trovano la motivazione per accettarsi e lottare per i propri sogni.
Conclusione
La storia di Melanie Gaydos è una testimonianza potente di come sia possibile trasformare le difficoltà in opportunità. Il bullismo ha segnato la sua infanzia, ma non ha definito la sua vita. Grazie alla sua determinazione, ha raggiunto il successo nel mondo della moda e del cinema, diventando un simbolo di inclusività e accettazione.
Il suo percorso dimostra che la diversità non deve essere vista come un limite, ma come un valore. In un mondo che spesso impone standard irraggiungibili, la sua storia ci ricorda l’importanza di accettare e celebrare ciò che ci rende unici. Il bullismo può essere superato, e Melanie Gaydos ne è la prova vivente.
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Subacquea Zero Barriere: un grande evento inclusivo ad Alessandria. Domenica 24 novembre: la magia dell’acqua per tutti
Ad Alessandria, presso la piscina della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato, si terrà domenica 24 novembre 2024 l’evento gratuito e inclusivo Subacquea Zero Barriere HSA, organizzato da HSA Italia.
Ad Alessandria, presso la piscina della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato, si terrà domenica 24 novembre 2024 l’evento gratuito e inclusivo Subacquea Zero Barriere HSA, organizzato da HSA Italia. Saranno oltre 25 le persone con disabilità che si tufferanno per sperimentare nuoto, snorkeling e subacquea. Questo appuntamento straordinario mira a rendere accessibile a tutti la bellezza…
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gabriele-85 · 27 days ago
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Parola 24/01/2025
*CERCARE CIÒ CHE UNISCE*
Autor: Apolonio Carvalho Nascimento
Possiamo trascendere le nostre differenze e trovare il punto in comune che rafforza il rapporto fraterno tra tutti noi.
Perseguire senza sosta tutto ciò che promuove l'armonia, che elimina il conflitto, che ispira cooperazione, solidarietà e comprensione.
Con l'empatia e l'accettazione, la diversità che esiste tra noi può diventare motivo di inclusione e rispetto.
Gli interessi comuni ci portano a lavorare in squadra, cercando insieme soluzioni e luce per la nostra vita, in modo da poter essere un esempio e una testimonianza di unità.
Questa ricerca è valida per qualsiasi situazione ed è in grado di colmare qualsiasi divisione, sia essa sociale, politica o religiosa.
È una grande sfida, ma quando c'è rispetto e accettazione, ci può essere dialogo, comunione e, infine, unità.
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linguistlist-blog · 2 months ago
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Calls: What's research got to do with it? Ultime frontiere della ricerca linguistica, inclusione e impatto sociale.
Call for Papers: [ITA] Clicca qui per la call completa: https://eventi.unibo.it/researchdit2025/call-for-papers-ita Le proposte potranno essere declinate in una o più delle seguenti tematiche di ricerca, da intendersi in maniera non limitante: 1. Politiche e pratiche linguistiche sensibili alle diversità: comprensibilità, accessibilità, approcci transfemministi in linguistica, interpretazione e traduzione; 2. Comunicazione transculturale: plurilinguismo, intercomprensione, pratiche pedagogiche http://dlvr.it/TGt0Kx
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alessandrovilla1982 · 2 months ago
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HANDIFOBIA ed INCLUSIONE
Momento riflessione con un nome stereotipato a random...
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HANDIFOBIA
Cosa significa handifobia?
L'handifobia è la paura o l'avversione verso le persone con disabilità. È un sentimento negativo e discriminatorio che può manifestarsi in molti modi, dalla semplice diffidenza fino a forme più gravi di esclusione sociale.
Le cause dell'handifobia:
Le cause dell'handifobia sono complesse e multifattoriali. Tra i fattori più comuni troviamo:
* Ignoranza e pregiudizi: La mancanza di conoscenza sulla disabilità e gli stereotipi negativi possono alimentare la paura e l'avversione.
* Disagio e paura dell'altro: La diversità può generare disagio e paura, soprattutto quando si ha poca familiarità con essa.
* Modello di bellezza e perfezione: La società spesso promuove un ideale di bellezza e perfezione fisica, che può escludere le persone con disabilità.
* Paura della propria vulnerabilità: Vedere una persona con disabilità può far emergere in alcune persone la paura della propria vulnerabilità e della malattia.
Come si manifesta l'handifobia?
L'handifobia può manifestarsi in diversi modi, sia a livello individuale che sociale. Alcuni esempi sono:
* Atteggiamenti discriminatori: Schernire, evitare, etichettare le persone con disabilità.
* Linguaggio offensivo: Utilizzare termini dispregiativi o stereotipi negativi.
* Barriere architettoniche: Non rendere accessibili luoghi e servizi a persone con disabilità.
* Esclusione sociale: Non includere le persone con disabilità nelle attività sociali e lavorative.
Come combattere l'handifobia?
Per combattere l'handifobia è necessario un impegno collettivo e azioni concrete a diversi livelli:
* Educazione: Promuovere l'educazione all'inclusione e al rispetto delle diversità fin dalla tenera età.
* Informazione: Diffondere informazioni corrette e aggiornate sulla disabilità.
* Legislazione: Approvare leggi che tutelino i diritti delle persone con disabilità e combattono la discriminazione.
* Sensibilizzazione: Organizzare campagne di sensibilizzazione per cambiare gli atteggiamenti e le mentalità.
* Inclusione: Favorire l'inclusione delle persone con disabilità in tutti gli ambiti della vita.
(FONTE: GOOGLE GEMINI)
Anche questo dovrebbe rientrare nei percorsi educativi del sistema sportivo in quanto l'ho sperimentato con alcuni atleti della prima squadra della PSG MoltenoBrongio quando ancora era #AcMoltrno e sono felice di aver portato migliorie nella vita e bella consapevolezza di sé stessi e del "diverso (un caso "estremo" è stato sicuramente quello della mia amicizia con Michele Pozzi che, per quanto iniziata con scherno da parte sua, gli effetti positivi li dimostrano il fatto che è disponibile per il pubblico il brano "ALL'IMBRUNIRE (AT THE DUSK OF MY DAYS) distribuito da The Orchard by Sony music group per le edizioni di La Stanza Nascosta Records vede la partecipazione dello stesso ex portiere per la quale collaborazione, il sottoscritto, sarà a Pozzi infinitamente grato sempre.
Ne ho spesso parlato con Diego Scalvini , Stefano Casiraghi e con la FIGC Federazione Italiana Giuoco Calcio che, nel nome del buon Danilo Filacchione ha molto apprezzato il mio suggerimento per un eventuale DDL SPORT mai potuto stilare con l'uscita dal giro da parte del buon Antonio Rossi / Antonio Rossi ...
L'#handifobia la si può anche accettare da un ragazzino (e, a proposito di questo argomento, ne sto parlando anche con Davide Olivo per Pianeta Musica Erba proprio in quee settimane) ma da un adulto ci si aspetta ben altro eppure resta indelebile dentro di me il ricordo di un'esperienza terribile vissuta circa 10 anni fa con una persona adulta e forse anche già pensionata da diversi anni all'epoca dei fatti.
Spero che il ministro Alessandra Locatelli possa, prima o poi, darmi la possibilità di scrivere assieme un DDL che possa sopperire a questo vuoto legislativo al fine di istituire un programma di sensibilizzazione e di inclusione all'interno della società generalista perché è stata l'esperienza che mi ha portato a capire che, dai buoni propositi dei contesti "ad hoc" per le persone portatrici di qualsiasi tipo/natura di deficit fisico, visivo e/o soprattutto intellettivo, una volta terminato il percorso, l'inclusione tardiva nei contesti misti non può portare che bilaterali problemi.
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roma-sera-giornale · 3 months ago
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Walmart annuncia l'uscita dalle iniziative Diversità Equità Inclusione
fine del woke
Walmart afferma che ‘individuerà e rimuoverà anche i prodotti inappropriati a sfondo sessuale e/o transgender commercializzati per i bambini’. Walmart ha annunciato lunedì di voler porre fine alle sue iniziative in materia di diversità, equità e inclusione (DEI). “Siamo in viaggio e sappiamo di non essere perfetti, ma ogni decisione nasce dal desiderio di promuovere un senso di appartenenza, di…
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enkeynetwork · 4 months ago
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