Tumgik
#Daniela Nicolò
queerographies · 1 year
Text
[Sherocco][Titti De Simone][Sara Garbagnoli][Francesca R. Recchia Luciani][Porpora Marcasciano]
Il volume raccoglie le voci dell3 protagonist3 che hanno animato il Festival e restituisce l’intensità e la radicalità dei dibattiti, delle analisi e delle emozioni che hanno fatto di Sherocco un cantiere di pensiero critico
Cosa significa l’espressione “comunità LGBTQIA+”? Esiste davvero qualcosa che può fare da legame per un gruppo eterogeneo come quello formato dalle persone lesbiche, gay, trans, queer, non binarie? Le rivoluzioni del desiderio raccoglie le voci dell3 protagonist3 che hanno animato il Festival e restituisce l’intensità e la radicalità dei dibattiti, delle analisi e delle emozioni che hanno fatto…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
realnews20 · 1 month
Text
Indimenticabile il suo "Allegria!", conduttore, autore, partigiano, intrattenitore, scrittore, scalatore, imprenditore, ha fatto la storia della tv italiana, prima sulla Rai poi su Mediaset, che ha contribuito a inventare e rivoluzionare. Il 26 maggio avrebbe compiuto 100 anni Mike Bongiorno, stroncato da un infarto l'8 settembre 2009 in una suite dell'hotel Metropole di Montecarlo, dove si trovava per una breve vacanza con la moglie Daniela Zuccoli, con cui ha condiviso 39 anni di vita, dalla loro unione sono nati tre figli, Michele, Nicolò e Leonardo. Il re del tele-quiz, che ha tenuto a battesimo la tv italiana, è stato premiato venti volte con il Telegatto, ha presentato undici festival di Sanremo, a partire dal '63 e fino al '97 (quando formò la strana coppia con Piero Chiambretti). Nonostante la lunga carriera a Mediaset, i 25 anni in Rai sono rimasti un filo ininterrotto. Mike c'era da sempre. Prima, importando dagli Stati Uniti il quiz televisivo. Poi, dando vita a format innovativi. Quanto è morto, si preparava a un nuovo debutto: quello con il quiz Riskytutto su Sky, dove era approdato dopo la scadenza del contratto con Mediaset. E dove aveva conosciuto una seconda giovinezza al fianco di Fiorello: prima negli spot tv, poi con le incursioni nei suoi show. Se Mediaset, per celebrare i 100 anni di Mike, dal 7 maggio ha ripristinato nel preserale La Ruota della Fortuna, affidata a Gerry Scotti, volto di punta di Cologno Monzese, la Rai ha scelto Torino per le riprese una fiction dedicata a Bongiorno, la città in cui il conduttore si trasferì da bambino. Nei panni del protagonista tanto amato due attori: Elia Nuzzolo da adolescente e Claudio Gioè da adulto. La serie in quattro episodi si chiamerà "Mike", per la regia di Giuseppe Bonito. Per approfondire Agenzia ANSA Mike Bongiorno, 'così ha cambiato il nostro linguaggio' - Tv - Ansa.it D'Achille: "Semplice e comunicativo, tante parole in uso comune" (ANSA)   Michael Nicholas Salvatore Bongiorno nasce a New York il 26 maggio del 1924. Mamma torinese, padre italoamericano, si trasferisce in Italia da bambino, studia in un liceo di Torino e collabora giovanissimo alle pagine sportive della Stampa. Durante la seconda guerra mondiale si unisce alle formazioni partigiane: parla l'inglese, perfetto come staffetta per comunicare con gli alleati. Catturato dai nazisti, trascorre sette mesi nel carcere di San Vittore (vicino di cella di Indro Montanelli), in seguito viene trasferito prima nel campo di concentramento di Bolzano poi in quello di Mauthausen. Si salva grazie a uno scambio di prigionieri. Dopo essere rientrato per un periodo a New York, torna in Italia, definitivamente, nel 1953, chiamato a lavorare alla neonata televisione. E inaugura il primo giorno di trasmissioni, il 3 gennaio del 1954, con il programma Arrivi e partenze. A decretare il suo successo è Lascia o raddoppia? (1955). Il riscontro di pubblico va al di là di ogni previsione. Chi non possiede una tv in casa si incontra nei bar, il quiz diventa un momento di aggregazione popolare, quando il programma va in onda le sale cinematografiche chiudono i battenti. Da quel momento ogni suo programma è un trionfo. Da Campanile sera (1960) a Caccia al numero (1972), da La fiera dei sogni (1963-1965) a Giochi in famiglia (1966-1967), da Ieri e oggi (1976) a Scommettiamo (1977) a Flash (1980). Con Rischiatutto (1970-1974) - uno dei programmi più importanti di Mike - per la prima volta vengono introdotti in tv l'elettronica e gli effetti speciali. Nasce la figura della "valletta parlante", Sabina Ciuffini. Per approfondire Agenzia ANSA Ciuffini, grazie a Mike ci guardavano in 30 milioni - Tv - Ansa.it "Mi ha cambiato la vita. Fiorello lo aiutò nel momento più buio" (ANSA)   Fondamentale l'apporto di Bongiorno alla nascita e all'ascesa delle tv private. Risale alla fine degli anni Settanta l'incontro con Silvio Berlusconi. All'epoca, per la sua Telemilano - la futura Canale 5 - sceglie i personaggi allora più noti
e apprezzati del piccolo schermo: Bongiorno, ma anche Corrado, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. Mike ha frequentato il modello americano, conosce le regole del marketing e per primo introduce, nei programmi delle tv del biscione, le sponsorizzazioni. Si apre una nuova fase della sua carriera, con un successo che gli vale la vicepresidenza di Canale 5, nel 1990. Ed è di provenienza americana anche il game show che gli vale un nuovo trionfo (tremila puntate): La ruota della fortuna. Una carriera senza sosta, quella di Bongiorno, che lo vede anche fare l'attore in alcuni film come C'eravamo tanto amati, Il giudizio universale, Totò lascia o raddoppia?, Sogni mostruosamente proibiti, Ragazze d'oggi, I miliardari. Sportivissimo fino ad età avanzata: nel 2001 (a 77 anni) parte con una spedizione diretta al Polo Nord. Nel 2004 l'allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, gli conferisce l'onorificenza di Grande Ufficiale dell'ordine al merito della Repubblica. Negli anni più recenti Bongiorno si dedica a due quiz su Rete4, mentre nel 2007 torna in Rai per presentare la 68/a edizione di Miss Italia, insieme a Loretta Goggi. Nel 2008 esce la sua autobiografia, La versione di Mike. Ma l'ultimo quiz da risolvere Mike lo lascia per dopo la sua morte: il 25 gennaio 2011 alcuni ignoti trafugano la salma del presentatore dal cimitero di Dagnente (Arona). Dopo molte settimane, appelli, interrogatori, sciacalli, il feretro verrà ritrovato, ancora intatto, l'8 dicembre dello stesso anno nei pressi di Vittuone (MI). La salma viene subito dopo cremata nel cimitero monumentale di Torino su decisione della moglie in accordo con i figli: le ceneri sono state disperse nelle valli del Cervino in Valle d'Aosta. Dal 21 ottobre 2015 a Milano c'è via Mike Bongiorno, a Porta Nuova.     Riproduzione riservata © Copyright ANSA [ad_2] Sorgente
0 notes
redazionecultura · 3 months
Link
0 notes
lamilanomagazine · 9 months
Text
Bologna: Frankenstein (a love story), il nuovo spettacolo di Motus, debutta il 13 e 14 ottobre al Teatro Arena del Sole di Bologna
Tumblr media
Bologna: Frankenstein (a love story), il nuovo spettacolo di Motus, debutta il 13 e 14 ottobre al Teatro Arena del Sole di Bologna. Frankenstein (a love story), il nuovo spettacolo di Motus, debutta il 13 e 14 ottobre al Teatro Arena del Sole di Bologna, inaugurando la Stagione 23/24. Diretto da Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande, vede in scena, insieme allo stesso Casagrande, l’attrice e performer Silvia Calderoni e l’attrice greca Alexia Sarantopoulou; a firmare la drammaturgia è la studiosa Ilenia Caleo. Una produzione Motus con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, TPE - Festival delle Colline Torinesi, Kunstencentrum VIERNULVIER (BE) e Kampnagel (DE). Attiva a livello internazionale, la compagnia fondata a Rimini da Nicolò e Casagrande nel 1991 ha sempre lavorato sulle più aspre contraddizioni del presente: con il progetto sull’immaginario travolgente di Mary Shelley si avvicina ora a uno dei personaggi più inquietanti della letteratura europea, emblema della diversità e del pregiudizio umano. La figura della “progenie mostruosa” che l’autrice ha ideato per prima, fondando di fatto il romanzo fantascientifico, è stata poi anche un simbolo fecondo per molti studiosi della filosofia postumana, sul confine pericoloso tra umano e artificiale. «Un progetto mostruoso – affermano i registi – composto dalla cucitura di diversi episodi e dal desiderio di ridare vita all’inanimato, galvanizzandolo, scomponendo e ricomponendone pezzi letterari. Uno spettacolo su Frankenstein che è esso stesso (un) Frankenstein. Non siamo entrati nella narrazione dei passaggi complessi e dolorosi del romanzo epistolare, ma ne abbiamo distillato solo frammenti/monologhi legati alle tre esistenze, compresa quella di Mary Shelley, perché tanto delle vicende biografiche (e tragiche) del suo passato hanno influito sulla nascita di quest’opera/mostro, che abbiamo ibridato anche con visioni scientifico-antropologiche e fantascientifiche, nel lavoro di riscrittura con Ilenia Caleo, con le voci di tante studiose contemporanee, da Donna Haraway e Ursula Le Guin, a Lynn Margulis. Al centro gli interrogativi della creatura senza nome e la sua percezione del mondo degli Altri, degli umani sempre più insensibili e crudeli verso le persone “non conformi”, sino alla lenta presa di coscienza del fatto che il non possedere né denaro, né amici, né proprietà di alcun genere la relegavano alla sfera degli esclusi, dei maledetti, dei senza nome, appunto». In Frankenstein (a love story) il mostro e l’orrore esistono nel corpo, mentre in altri romanzi gotici è il luogo a provocare la paura, qui è la fisicità: «Frankenstein rende la carne stessa gotica e Shelley, quindi, traccia una nuova geografia del terrore», conclude la compagnia. La composizione dello spettacolo, con la collaborazione drammaturgica della studiosa Ilenia Caleo, parte dalla struttura a scatole cinesi del libro che Mary Shelley ha scritto a soli diciannove anni: «Sono tre linee, tracce che scivolano una nell’altra, qualche volta si sciolgono, si mescolano» scrive Caleo. «Trattiamo il testo come una storia che contiene una storia che contiene una storia, una seppellita nel corpo dell’altra». I personaggi in scena, Mary Shelley ovvero la creatrice, Victor ovvero il creatore, il mostro, che la compagnia definisce la creatura, immaginandola al femminile – «perché in realtà incarna tutte le fragilità e contraddizioni che all’epoca della scrittura del romanzo erano pregiudizialmente attribuite alle donne» –, compaiono in uno spazio asettico e vuoto, un’immagine fantasmatica. Ghiaccio e bianco a perdita d’occhio, un paesaggio straniante e doloroso in cui la natura è in tumulto, in tempesta, non ha niente di idilliaco. Mary Shelley è la prima figurazione mostruosa, narratrice ma lei stessa mostro, perché mostruosa è la sua immaginazione, un’immaginazione giovane e prodigiosa, di adolescente. Victor Frankenstein è una figura pienamente ottocentesca, che vuole possedere, conquistare e governare le forze della Natura, ma ne è sopraffatto. La Creatura è una figura senza potere, fuori posto e fragile, “un ibrido” che sta sul confine tra mondi, come i mostri, proprio lì dove non dovrebbe esistere. Tre solitudini radicali che si intrecciano. Il progetto ha aperto diverse strade di ricerca che hanno portato la compagnia a immaginare il lavoro in due forme diverse, unite e dialoganti; Frankenstein diventa quindi un dittico che si sviluppa in due movimenti autonomi: lo spettacolo Frankenstein (a love story) e nel 2024 la creazione di un film, Frankenstein (a history of hate). Motus nasce a Rimini nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, producendo sin dalla fondazione spettacoli capaci di raccontare le più aspre contraddizioni del presente. Il lavoro della compagnia, fatto di teatro, performance e installazioni, accompagnato da un’intensa attività di seminari, viene presentato in Europa e in tutto il mondo. Del 2020 è il progetto Tutto Brucia che, prendendo spunto da Le Troiane di Euripide, indaga il concetto di “fine” nella tragedia, in un periodo segnato dalla pandemia e dal lutto. Da Tutto Brucia nascono i due soli, You Were Nothing but Wind, un focus con Silvia Calderoni sulla figura di Ecuba, e Of the nighitngale I envy the fate, affondo su Cassandra con Stefania Tansini. I registi della compagnia sono stati direttori artistici del cinquantenario di Santarcangelo Festival - progetto biennale in tre atti tra luglio 2020 e luglio 2021. Nel 2021 Motus ha vinto il Premio della Critica dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. Nel 2023 hanno curato Supernova, prima sperimentazione della rassegna di arte performativa contemporanea a Rimini. FRANKENSTEIN (a love story): ideazione e regia di Daniela Nicolò & Enrico Casagrande con Silvia Calderoni, Alexia Sarantopoulou, ed Enrico Casagrande drammaturgia Ilenia Caleo adattamento e cura dei sottotitoli Daniela Nicolò traduzione Ilaria Patano assistenza alla regia Eduard Popescu, disegno luci Theo Longuemare, ambienti sonori Enrico Casagrande, fonica Martina Ciavatta, grafica Federico Magli, produzione Francesca Raimondi organizzazione e logistica Shaila Chenet e Matilde Morri, promozione Ilaria Depari comunicazione Dea Vodopi, distribuzione internazionale Lisa Gilardino una produzione Motus con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, TPE - Festival delle Colline Torinesi, Kunstencentrum VIERNULVIER (BE) e Kampnagel (DE), residenze artistiche ospitate da AMAT & Comune di Fabriano, Santarcangelo Festival, Teatro Galli-Rimini, Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto-Teatro Dimora | La Corte Ospitale”, Rimi-Imir (NO) e Berner Fachhochschule (CH), con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna Prossime date: dal 17 al 19 ottobre 2023 TPE Festival delle Colline Torinesi, Torino dal 26 al 28 ottobre 2023 Kampnagel, Amburgo dal 22 al 26 novembre 2023 FOG Triennale, Milano 17 febbraio 2024 Centro Servizi Culturali Santa Chiara, Trento 2 marzo 2024 Teatro Galli, Rimini 9 marzo 2024 Teatro Koreja, Lecce 6 aprile 2024 Teatro Kismet, Bari Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna Prezzi dei biglietti: da 5 € a 27 € Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00 Tel. 051 2910910 - [email protected] | bologna.emiliaromagnateatro.com  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Le troiane di Euripide riscritte da Motus in 'Tutto brucia'
(ANSA) – BOLOGNA, 01 FEB – Motus, storica compagnia riminese fondata nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, torna sul palcoscenico dell’Arena del Sole di Bologna il 3 e 4 febbraio (ore 20,30 e 19) con ‘Tutto brucia’, uno spettacolo energico e spietato che riscrive Le troiane di Euripide attraverso le grandi voci della filosofia contemporanea, Jean-Paul Sartre, Judith Butler, Ernesto De…
View On WordPress
0 notes
sguardimora · 6 years
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
I “Passages” dalla residenza 
Alcune immagini, frammenti di parole, ricordi e pensieri nate durante l’esplorazione delle prove per #Panorama 
“La verità è una questione di immaginazione”
“Who am I?”
“Non è mostruoso che quest’attore quì solo in una finzione, sognando la sua passione, possa forzare l’anima a un’immagine tanto da averne il viso tutto scolorato, le lacrime agli occhi, la pazzia nell’aspetto, la voce rotta, e ogni funzione tesa a dare forma a un’idea?”  
Dove inizia la realtà e dove la finzione? Chi è l’attore? Dov’è la persona, dov’è il personaggio? I confini si esauriscono collassando in una “no man’s land” fatta di corpi per i quali ogni identità è finzione, ognuno si confonde e amalgama in un altro che è già lontano da sè.
“Nella nostra epoca il mondo intorno a noi è tagliuzzato in frammenti scarsamente coordinati, mentre le nostre vite individuali sono frammentate in una successione di episodi mal collegati fra loro. [...] Le ‘identità’ fluttuano nell’aria, alcune per propria scelta, ma altre gonfiate e lanciate da quelli intorno, e si deve stare costantemente in allerta per difendere le prime contro le seconde; c’è maggiore probabilità di malintesi e l’esito delle trattative è sempre incerto […] la ‘identità’ ci si rivela unicamente come qualcosa che va inventato piuttosto che scoperto; [...] La fragilità e lo status di perenne provvisorietà dell’identità non possono più essere celati. Il segreto è di dominio pubblico. [...]” 
“La diversità [...] una diversità che fa scandalo”
Il rovesciamento della realtà è giocato attraverso la messa in scena stessa: siamo dentro un set cinematografico dove gli attori sembrano costruirsi attraverso la sovrapposizione stratigrafica delle biografie esplose e ricucite assieme con i brandelli di altri personaggi interpretati nella loro carriera artistica. 
“[...] i media non si limitano ad assistere alla definizione, né a renderla semplicemente possibile; essi diventano il terreno dell’autocostruzione, il luogo della lotta egemonica su chi siamo “noi”. [...]”
................................................................................................................................
citati tra virgolette oltre ad alcune frasi dal testo dello spettacolo
*Shakespeare, Amleto
*Bauman, Intervista sull’identità
*Pasolini, Pilade
*Butler, L’alleanza dei corpi
1 note · View note
goalhofer · 3 years
Text
2020 Olympics Italy Roster
Diving
Lorenzo Marsaglia (Rome)
Giovanni Tocci (Cosenza)
Noemi Batki (Trieste)
Sarah Jodoin-Di Maria (Rome)
Elena Bertocchi (Rome)
Chiara Pellacani (Rome)
Gymnastics
Ludovico Edalli (Busto Arsizio)
Marco Lodadio (Frascati)
Alice D’Amato (Genoa)
Asia D’Amato (Genoa)
Vanessa Ferrari (Genivolta)
Martina Maggio (Villasanta)
Lara Mori (Montevarchi)
Alexandra Agiurgiuculese (Udine)
Milie Baldassarri (Ravena)
Alessia Maurelli (Rivoli)
Martina Centofanti (Rome)
Martina Santandrea (Bentivoglio)
Agnese Duranti (Spoleto)
Daniela Mogurean (Padua)
Karate
Angelo Crescenzo (Sarno)
Luigi Busà (Avola)
Mattia Busato (Mirano)
Viviana Bottaro (Rome)
Silvia Semeraro (Faggiano)
Pentathlon
Elena Micheli (Rome)
Alice Sotero (Asti)
Sailing
Giulio Calabrò (Rome)
Giacomo Ferrari (Rome)
Mattia Camboni (Rome)
Ruggero Tita (Rovereto)
Bianca Caruso (Rome)
Caterina Banti (Rome)
Silvia Zennaro (Chioggia)
Elena Berta (Rome)
Marta Maggetti (Cagliari)
Shooting
Tammaro Cassandro (Capua)
Gabriele Rossetti (Florence)
Lorenzo Bacci (Firenze)
Tommaso Chelli (Livorno)
Mauro De Filippis (Taranto)
Marco De Nicolo (Legnano)
Ricardo Mazzetti (Busto Arsizio)
Paolo Monna (Fasano)
Marco Suppini (Porretta Terme)
Diana Bacosi (Città Della Pieve)
Chiara Cainero (Udine)
Sofia Ceccarello (Lugo)
Jessica Rossi (Cento)
Silvana Stanco (Winterthur, Switzerland)
Softball
Alexia Lacatena (Byram Township, New Jersey)
Ilaria Cacciamani (Macerta)
Greta Cecchetti (Bollate)
Elisa Cecchetti (Bollate)
Marta Gasparotto (Monfalcone)
Erika Piancastelli (Carlsbad, California)
Andrea Filler (Ft. Wayne, Indiana)
Amanda Fama (Anaheim, California)
Giulia Longhi (Bussolengo)
Andrea Howard (Albuquerque, New Mexico)
Emily Carosone (Orlando, Florida)
Giulia Koutsoyanopoulos (Mission Viejo, California)
Fabrizia Marrone (Bussolengo)
Laura Vigna (Chieri)
Beatrice Ricchi (Rimini)
Climbing
Ludovico Fossali (Vignola)
Michael Piccolruaz (Bolzano)
Laura Rogora (Rome)
Swimming
Alberto Razzetti (Lavagna)
Federico Burdisso (Pavia)
Thomas Ceccon (Thiene)
Marco De Tullio (Bari)
Gabriele Detti (Livorno)
Nicolò Martinenghi (Varese)
Gregorio Paltrinieri (Carpi)
Mario Sanzullo (Massa Di Somma)
Domenico Acerenza (Potenza)
Stefano Ballo (Bolzano)
Giacomo Carini (Piacenza)
Santo Condorelli (Lake Oswego, Oregon)
Stefano Di Cola (San Benedetto Del Tronto)
Pier Matteazzi (Veneto)
Alessandro Miressi (Turin)
Federico Poggio (Voghera)
Matteo Restivo (Udine)
Simon Sabbioni (Rimini)
Lorenzo Zazzeri (Florence)
Manuel Frigo (Cittadella)
Matteo Ciampi (Rome)
Filippo Megli (Florence)
Rachele Bruni (Florence)
Martina Caramignoli (Rieti)
Martina Carraro (Genoa)
Sara Franceschi (Livorno)
Margherita Panziera (Montebelluna)
Federica Pellegrini (Mirano)
Benedetta Pilato (Taranto)
Simona Quadarella (Rome)
Ilaria Bianchi (Castel San Pietro Terme)
Ilaria Cusinato (Cittadella)
Elena Di Liddo (Bisceglie)
Francesca Fangio (Livorno)
Anna Mascolo (Florence)
Stefania Pirozzi (Benevento)
Giulia Vetrano (Turin)
Arianna Castiglioni (Busto Arsizio)
Linda Cerruti (Savona)
Costanza Ferro (Genoa)
Beatrice Callegari (Castelfranco Veneto)
Domiziana Cavanna (Pietra Ligure)
Francesca Deidda (Cagliari)
Costanza Di Camillo (Rome)
Gemma Galli (Melzo)
Enrica Piccoli (Castelfranco Veneto)
Taekwondo
Vito Dell’Aquila (Mesagne)
Simon Alessio (Livorno)
Wrestling
Frank Chamizo (Rome)
Abraham Conyedo (Rome)
Archery
Mauro Nespoli (Voghera)
Tatiana Andreoli (Venaria Reale)
Lucilla Boari (Mantua)
Chiara Rebagliati (Savona)
Athletics
Lamont Jacobs; Jr. (Rome)
Filippo Tortu (Milan)
Eseosa Desalu (Casalmaggiore)
Antonio Infantino (London, U.K.)
Davide Re (Milan)
Edoardo Scotti (Lodi)
Yeman Crippa (Trento)
Paolo Dal Molin (Belluno)
Hassane Fofana (Gavardo)
Alessandro Sibilio (Naples)
Amed Abdelwahed (Rome)
Ala Zoghlami (Palermo)
Osama Zoghlami (Palermo)
Lorenzo Patta (Oristano)
Vladimir Aceti (Giussano)
Yassine El Fathaouli (Belfaa, Morocco)
Eyob Faniel (Bassano Del Grappa)
Yassine Rachik (Casablanca, Morocco)
Francesco Fortunato (Andria)
Massimo Stano (Palo Del Colle)
Federico Tontodonati (Turin)
Andrea Agrusti (Sassari)
Teodorico Caporaso (Benevento)
Marco De Luca (Rome)
Filippo Randazzo (Cattagirone)
Tobia Bocchi (Parma)
Andrea Dallavalle (Piacenza)
Chiebuke Ihemeje (Verdellino)
Stefano Sottile (Borgosesia)
Gianmarco Tamberi (Civitanova Marche)
Claudio Stecchi (Bagno A Ripoli)
Leonardo Fabbri (Bagno A Ripoli)
Nick Ponzio (San Diego, California)
Zane Weir (Westville, South Africa)
Giovanni Faloci (Umbertide)
Anna Bongiorni (Pisa)
Vittoria Fontana (Gallarate)
Gloria Hooper (Villafranca Di Verona)
Dalia Kaddari (Cagliari)
Elena Bellò (Schio)
Federica Del Buono (Vicenza)
Gaia Sabbatini (Teramo)
Nadia Battocletti (Cles)
Luminosa Bogliolo (Albenga)
Elisa Di Lazzaro (Trieste)
Eleonara Marchiando (Aosta)
Linda Olivieri (Turin)
Yadis Matrone (Sicignano Degli Alburni)
Zaynab Dosso (Rome)
Johanelis Herrera (Vicenza)
Irene Siragusa (Poggibonsi)
Rebecca Borga (Treviso)
Maria Chigbolu (Rome)
Ayomide Folorunso (Fidenza)
Raphaela Lukudo (Modena)
Alice Mangione (Niscemi)
Petra Nardelli (Bolzano)
Anna Polinari (Verona)
Gia Butler (Los Angeles, California)
Giovanna Epis (Venice)
Eleonora Giorgi (Milan)
Antonella Palmisano (Mottola)
Valentina Trapletti (Magenta)
Dariya Derkach (Pagani)
Alessia Trost (Pordenone)
Elena Vallortigara (Schio)
Roberta Bruni (Rome)
Elisa Molinarolo (Soave)
Daisy Osakue (Turin)
Sara Fantini (Fidenza)
Basketball
Marco Spissu (Sassari)
Nicco Mannion (Phoenix, Arizona)
Stefano Tonut (Cantù)
Danilo Gallinari (Sant’Angelo Lodigiano)
Nicolò Melli (Reggio Emilia)
Simon Fontecchio (Pescara)
Amedeo Tessitori (Pisa)
Giampaolo Ricci (Rome)
Riccardo Moraschini (Cento)
Michel Vitali (Bologna)
Achille Polonara (Ancona)
Alessandro Pajola (Ancona)
Chiara Consolini (Peschiara Del Garda)
Rae D’Alie (Waterford, Wisconsin)
Marcella Filippi (Bergamo)
Giulia Rulli (Rome)
Boxing
Giordana Sorrentino (Rome)
Irma Testa (Torre Annunziata)
Rebecca Nicoli (Nicoli)
Angela Carini (Naples)
Canoeing
Giovanni De Gennaro (Brescia)
Manfredi Rizza (Pavia)
Luca Beccaro (Monsélice)
Samuele Burgo (Siracusa)
Marta Bertoncelli (Ferrara)
Stefi De Gennaro (Brescia)
Francesca Genzo (Trieste)
Cycling
Alberto Bettiol (Castelfiorentino)
Damiano Caruso (Ragusa)
Giulio Ciccone (Chieti)
Filippo Ganna (Verbania)
Gianni Moscon (Trento)
Vincenzo Nibali (Messina)
Simon Consonni (Ponte San Pietro)
Francesco Lamon (Mirano)
Jonathan Milan (Tolmezzo)
Elia Viviani (Isola Della Scala)
Luca Braidot (Gorizia)
Nadir Colledani (San Daniele Del Friuli)
Gerhard Kerschbaumer (Bressanone)
Giacomo Fantoni (Zevio)
Marta Bastianelli (Velletri)
Marta Cavalli (Cremona)
Elisa Longo-Borghini (Ornavasso)
Soraya Paladin (Treviso)
Martina Alzini (Legnano)
Rachele Barbieri (Pavullo Nel Frignano)
Martina Fidanza (Ponte San Pietro)
Vittoria Guazzini (Pontedera)
Letizia Paternoster (Cles)
Elisa Balsamo (Cuneo)
Eva Lechner (Bolzano)
Equestrian
Francesco Zaza (Monza)
Emmanuele Guadiano (Matera)
Susanna Bordone (Milan)
Vittoria Panizzon (Rome)
Arianna Schivo (Turin)
Fencing
Marco Fichera (Acireale)
Enrico Garozzo (Catannia)
Andrea Santarelli (Foligno)
Gabriele Cimini (Pisa)
Andrea Cassarà (Passirano)
Alessio Foconi (Rome)
Daniel Garozzo (Acireale)
Giorgio Avola (Modica)
Enrico Berrè (Rome)
Luca Curatoli (Naples)
Luigi Samele (Foggia)
Aldo Montano (Livorno)
Rossella Fiamingo (Catania)
Federica Isola (Milan)
Mara Navarria (Carlino)
Alberta Santuccio (Catania)
Martina Batini (Pisa)
Arianna Errigo (Monza)
Alice Volpi (Siena)
Erica Cipressa (Mirano)
Martina Criscio (Foggia)
Rossella Gregorio (Salerno)
Irene Vecchi (Livorno)
Michela Battiston (Palmanova)
Golf
Guido Migliozzi (Vicenza)
Renato Paratore (Rome)
Giulia Molinaro (Camposampiero)
Lucrezia Colombotto-Rosso (Monte Carlo, Monaco)
Judo
Manuel Lombardo (Turin)
Fabio Basile (Rivoli)
Christian Parlati (Naples)
Nicholas Mungai (Pistoia)
Francesca Milani (Rome)
Odette Giuffrida (Rome)
Maria Centracchio (Castel Di Sangro)
Alice Bellandi (Brescia)
Rowing
Gennaro Di Mauro (Massa Di Somma)
Giovanni Abagnale (Gragnano)
Marco Di Costanzo (Naples)
Stefano Oppo (Oristano)
Pietro Ruta (Gravedona)
Matteo Castaldo (Naples)
Matteo Lodo (Terracina)
Bruno Rosetti (Ravenna)
Giuseppe Vicino (Naples)
Giacomo Gentili (Cremona)
Andrea Panizza (Lecco)
Luca Rambaldi (Ferrara)
Simon Venier (Latina)
Aisha Rocek (Erba)
Kiri Tontodonati (Genoa)
Chiara Ondoli (Cittiglio)
Alessandra Patelli (Conegliano)
Federica Cesarini (Cittiglio)
Valentina Rodini (Cremona)
Stefania Gobbi (Padua)
Valentina Iseppi (Gavardo)
Veronica Lisi (Padua)
Alessandra Montesano (Cassalmaggiore)
Skateboarding
Ivan Federico (Cirié)
Alessandro Mazzara (Erice)
Asia Lanzi (Bologna)
Surfing
Leonardo Fioravanti (Rome)
Table Tennis
Debora Vivarelli (Bolzano)
Tennis
Fabio Fognini (Arma Di Taggia)
Lorenzo Sonego (Turin)
Lorenzo Musetti (Monte Carlo, Monaco)
Camila Giorgi (Tirrenia)
Jasmine Paolini (Bagni Di Lucca)
Sara Errani (Bologna)
Triathlon
Gianluca Pozzatti (Trento)
Delian Stateff (Rome)
Alice Betto (Cavaria)
Angelica Olmo (Pavia)
Verena Steinhauser (Brixen)
Volleyball
Daniel Lupo (Rome)
Paolo Nicolai (Ortona)
Adrian Carambula (Rome)
Enrico Rossi (Cesenatico)
Jiří Kovář (Civitanova Marche)
Luca Vettori (Parma)
Osmany Juantorena (Trento)
Simon Giannelli (Bolzano)
Ivan Zaytsev (Spoleto)
Matteo Piano (Asti)
Massimo Colaci (Gagliano Del Capo)
Gianluca Galassi (Trento)
Riccardo Sbertoli (Milan)
Simon Anzani (Como)
Alessandro Michieletto (Desenzano Del Garda)
Daniel Lavia (Cariati)
Marta Menegatti (Rovigo)
Viktoria Orsi-Toth (Santeramo In Colle)
Indre Sorokaite (Kariya, Japan)
Ofelia Malinov (Bergamo)
Monica De Gennaro (Piano Di Sorrento)
Raphaela Folie (Bolzano)
Alessia Orro (Oristano)
Caterina Bosetti (Busto Arsizio)
Cristina Chirichella (Naples)
Anna Danesi (Brescia)
Sarah Fahr (Piombino)
Elena Pietrini (Imola)
Miriam Sylla (Palermo)
Paola Egonu (Cittadella)
Water Polo
Marco Del Lungo (Tarquinia)
Francesco Di Fulvio (Pescara)
Stefano Luongo (Chiavari)
Pietro Figlioli (Albany Creek, Australia)
Nicholas Presciutti (Rome)
Alessandro Velotto (Naples)
Vincenzo Renzuto-Iodice (Naples)
Gonzalo Echenique (Rosario, Argentina)
Niccolò Figari (Genoa)
Michaël Bodegas (La-Seyne-Sur-Mer, France)
Matteo Aicardi (Finale Ligure)
Vincenzo Dulce (Brescia)
Gianmarco Nicosia (Busto Arisizio)
Weightlifting
Davide Ruiu (Sassari)
Mirko Zanni (Podenone)
Antonino Pizzolato (Castelvetrano)
Maria Alemanno (Galatina)
Giorgia Bordignon (Gallarate)
4 notes · View notes
dorsalblog · 3 years
Text
UNA STORIA IMPRENDITORIALE DI SUCCESSOOTTENUTA CON IMPEGNO, PASSIONE E SEMPRE TROVANDO UN VALIDO PARTNER IN DORSAL VIAGGIO A GENOVA PER CONOSCERE POGGI SHOPPING
Tumblr media
Una storia con tanti traguardi e ricca di successi quella di Massimo Palmisano, che ha iniziato la sua strada nel mondo del bedding come dipendente arrivando ora, con passione e impegno, a essere un imprenditore affermato con quattro punti vendita a Genova. Il suo Poggi Shopping è un punto di riferimento per chi cerca un sistema letto di qualità in Liguria. L'ultimo nato in ordine temporale è il nuovo negozio nel cuore di Sampierdarena in via Nicolò Daste, 66/R: un grande showroom con un'ampia area dedicata ai prodotti Dorsal, inaugurato lo scorso 29 aprile. Poggi Shopping amplia la sua proposta con l'apertura del quarto punto vendita… “Infatti: a fine aprile abbiamo inaugurato il nostro quarto punto vendita a pochi passi dalla nostra sede storica a Sampierdarena. È uno showroom molto grande con oltre 350 mq di esposizione in cui abbiamo allestito un’ampia area con i nuovi prodotti Dorsal. Ma siamo sul mercato da oltre 30 anni, infatti ho iniziato da solo nel 1987.”
Tumblr media
Trent’anni di storia e tanti successi… Ci racconti. “Molti anni fa lavoravo come dipendente in un negozio. Da qui, è iniziata poi la mia impresa. Da solo, nel 1987 ho aperto la sede storia in via Cantore, 140/R a Genova, poi nel 2011 ho aperto un secondo negozio a Sestri Ponente in via Borzoli, 29/A/R e nel 2013 a San Fruttuoso, in via Torti, 121/R. Tanta tappe, tanti traguardi raggiunti. Infine quest'anno come detto abbiamo aperto questo nuovo grandissimo showroom, sempre a Sampierdarena e ne siamo davvero molto orgogliosi”. Da quanti anni conoscete Dorsal? “Da sempre, fin dagli inizi della mia professione. Per noi, Dorsal è sinonimo di qualità, estetica, affidabilità. È un’azienda seria, con cui è davvero bello lavorare".
Tumblr media
Cosa ne pensa della nuova collezione Dorsal?
"Per la nostra clientela selezioniamo solo i migliori prodotti, dove tecnologia e naturalità si fondono per dare origine ad un riposo di qualità. La nuova Collezione, in particolar modo, propone nuove soluzioni con materiali di ultima generazione, nuovi tessuti dalle caratteristiche altamente naturali, termoregolanti e antibatteriche… Ne siamo molto soddisfatti".
Tumblr media
Un grande imprenditore ha bisogno di una grande squadra, vero? "Con quattro negozi, la mia è davvero una bella squadra di collaboratori e ci tengo a presentarveli tutti: Daniela, Claudia, Vittoria, Simonetta, Valeria e Vito. Ci occupiamo di tutto, dalla consulenza a domicilio alla consegna e montaggio. Inoltre abbiamo un magazzino di oltre 400 mq e per questo possiamo offrire moltissimi prodotti in pronta consegna". Cosa vi distingue nella vostra attività?
"La storia e l’esperienza e il servizio pre e post vendita, consulenze gratuite anche a domicilio. Il fatto di avere quattro punti vendita e di poter contare su un ampio magazzino. E ovviamente la qualità dei prodotti che vendiamo, come appunto i prodotti Dorsal in cui crediamo molto.
Quando un cliente entra in uno dei nostri showroom, sa di poter provare davvero Il Sistema Letto ideale e di poter contare su una consulenza professionale per la miglior scelta possibile questo perchè noi crediamo fermamente nel promuovere la cultura del "sano riposo"".
Tumblr media Tumblr media
I negozi Poggi Shopping si trovano a: - Sampierdarena, via Nicolò Daste, 66/ R Genova (tel. 010 8606360) - Sampierdarena, via A. Cantore, 140/R Genova (tel. 010 6459410) - Sestri Ponente, via Borzoli, 29A/R Genova (tel. 010 6520120) - San Fruttuoso, via G. Torti, 121/R Genova (tel. 010 3514806) È possibile visitare il sito su www.poggishopping.it oppure scrivere una email a [email protected]
1 note · View note
cristinacusani · 4 years
Link
Tumblr media
Il mio lavoro Ritorni è parte di Sciame Project.
Il progetto nasce dall’esposizione annuale d’arte contemporanea Lucisorgenti, iniziativa ideata nel 2008 da Franco Troiani a sostegno dei giovani artisti, la cui X edizione è stata interrotta a causa del terremoto che ha colpito il centro Italia nel 2016.
SciameProject, fondato da Miriam Montani, è una pagina web, una raccolta di pensieri e opere di oltre cento partecipanti tra artisti, curatori, critici, operatori culturali e voci sul territorio.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Impermanenza, Memoria, Abitare, Disabitare, Radicamento, Sradicamento e Motus sono le tematiche affrontate, scandagliate dal terremoto come causa ed effetto. SciameProject si pone come contributo immateriale per far rigermogliare la materia ceduta, in un momento in cui ci troviamo nel punto di scegliere se disabitare la terra o radicarci ancora, con tutte le forze sensibili.
Sciameproject è:
Fabio Giorgi Alberti, Marta Allegri, Francesco Amato, Bruno Amplatz, Marco Andrighetto, Claudia Angrisani, Daniela Ardiri, Alexo Athanasios, Sara Baggini, Giulia Maria Belli, Stefano Baldinelli, Rob Van Den Berg, Elisa Bertaglia, Bianco-Valente, Marta Bichisao, Jaspal Birdi, Sofia Bonato, Federico Borroni, Thomas Braida, Giovanni Sartoti Braido, Gianluca Brando, Annarosa Buttarelli, Alessandra Caccia, Gruppo Cairn, Cristina Calderoni, Riccardo Caldura, Simone Cametti, Chiara Campanile, Tiziano Campi, Lucilla Candeloro, Francesco Capponi, Daniele Capra, Sauro Cardinali, Simone Carraro, Tommaso Ceccanti, Giorgia Cereda, Francesco Ciavaglioli, Adelaide Cioni, Nicola Cisternino, Luca Clabot, Jonathan Colombo, Irene Sofia Comi, Isabel Consigliere, Corale, Cristina Cusani, Gabriella Dalesio, Maria Elisa D’Andrea, Emanuele De Donno, Matilde Di Pietropaolo, Maurizio Donzelli, Simone Doria, Arthur Duff, Léa Dumayet, Chiara Enzo, Tommaso Faraci, Silvia Faresin, Diana Ferrara, Giulia Filippi, Penzo+Fiore, Danilo Fiorucci, Roberta Franchetto, Enej Gala, Benedetta Galli, Elisa Gambino, Maria Luigia Giuffrè, Maddalena Granziera, Aldo Grazzi, Gabriele Grones, Silvia Hell, Interno3, Myriam Laplante, Virginia Di Lazzaro, Iva Lulashi, Annamaria Maccapani, Rita Mandolini, Valerio Magrelli, Fabio Mariani, Luca Marignoni, Nereo Marulli, Alice Mazzarella, Stefania Mazzola, Vittoria Mazzoni, Cecilia Metelli, Leila Mirzakhani, Montanari Testoni Norcia-Cascia, Miriam Montani, Jessica Moroni, Francesca Mussi, Aran Ndimurwanko, Valerio Niccacci, Matteo Nuti, Laura Omacini, Mattia Pajè, Monica Palma, Valeria Palombini, Federica Partinico, Laura P, Ugo Piccioni, Mary Pola, Gianluca Quaglia, Emanuele Resce, Sofia Ricciardi, Paolo Romani, Maria Diletta Rondoni, Marco Rossetti, Antonio Rossi, Elisa Rossi, Marotta & Russo, Giulia Sacchetto, Carlo Sala, Gabriele Salvaterra, Matilde Sambo, Michele Santi, Thomas Scalco, Sa Paradura (fotografie di Massimo Chiappini, testo di Alessia Nicoletti), Sachi Satomi, Carlo Scarpa, Catia Schievano, Alice Schivardi, Davide Serpetti, Nicolò Masiero Sgrinzatto, Hsing-Chun Shih, Davide Silvioli,Thoms Soardi, Meri Tancredi, Sio Takahaschi, Eva Chiara Trevisan, Cristina Treppo, Carmine Tornincasa, Franco Troiani, Sacha Turchi, Matteo Valerio, Silvia Vendramel, Alberto Venturini, Matteo Vettorello, Luigi Viola, Medina Zabo, Andreas Zampella, Vincenzo Zancana, Karin Zrinjski.
Tumblr media
In occasione del terzo anniversario del terremoto che ha colpito il centro Italia, il 30 ottobre 2019  SciameProject è ospite al MACRO ASILO per una presentazione e talk con i partecipanti presenti.
Programma della giornata:
10.00 – 10.30: colazione di benvenuto
10.30- 10.50/11.00: introduzione del progetto e degli artisti che prenderanno parola, verrà inoltre annunciato il preludio di un nuovo progetto all’interno di SciameProject (“Sciame Mobile Residence”, ideato insieme a Athanasios Stefano Alexo, Stella Stefani, Karin Zrinjskj, Vincenzo Zancana, Andreas Zampella).
11.00- 13.00 Talk con: Elisa Bertaglia (artista), Jaspal Birdi (artista), Alessandra Caccia (artista), Isabel Consigliere (artista), Cristina Cusani (artista), Emanuele de Donno (curatore, autore, editore Viaindustriae), Giulia Filippi (artista), Maddalena Granziera (artista), Gabriele Grones (artista) Myriam Laplante (artista), Rita Mandolini (artista), Fabio Mariani (artista), Alice Mazzarella (artista), #VittoriaMazzoni (artista), Mary Pola (artista), Francesca Mussi (artista), Matteo Nuti (artista), Gianluca Quaglia (artista), Emanuele Resce (artisti), Davide Serpetti (artista), Comitato Sa Paradura (Cascia), Davide Silvioli (curatore), Franco Troiani (artista), Luigi Viola (artista), Medina Zabo (artista), Vincenzo Zancana (artista).
INFO
Museo Macro Asilo
Via Nizza, Roma
30 ottobre 2019 H 10-13
1 note · View note
johnnymundano · 5 years
Text
Giallo (2009)
Tumblr media
Directed by Dario Argento
Screenplay by Jim Agnew, Sean Keller and Dario Argento
Music by Marco Werba
Country: Italy
Running time: 92 minutes
CAST
Adrien Brody as Inspector Enzo Avolfi
Flavio Volpe as Giallo
Emmanuelle Seigner as Linda
Elsa Pataky as Celine
Robert Miano as Inspector Mori
Silvia Spross as Russian Victim
Giuseppe Lo Console as Butcher
Luis Molteni as Sal
Lorenzo Pedrotti as Delivery Boy
Daniela Fazzolari as Sophia
Valentina Izumi as Keiko
Taiyo Yamanouchi as Toshi
Sato Oi as Midori
Maryann McIver as Girl In Bookstore
Barbara Mautino as Nurse
Massimo Franceschi as Coroner
Liam Riccardo as Baby Yellow
Anna Varello as Butcher's Wife
Giancarlo Judica Cordiglia as Desk Sergeant
Nicolò Morselli as Young Enzo
Farhad Re as Designer
Patrick Oldani as Officer Gian Luca
Andrea Redavid as Officer #1
Linda Messerlinker as Girl Victim
Tumblr media
By rights Giallo should be called Marrone. As in brown, as in crap. I’m not saying it reflects poorly on Dario Argento’ skills in 2009 but…but you could have an art installation in the Tate Modern with one screen playing Deep Red (1975) next to a screen playing Giallo and just call it “Time’s Cruel Hand at Play”. Okay, I am saying Giallo reflects poorly on Dario Argento’s skills in 2009. What is most surprising about Giallo is not learning Adrien Brody sued the producers but learning that he didn’t do so because the movie was so bad. (He actually did it because they hadn’t paid him all his fee; which is also a really good reason to sue them.) Giallo is a giallo called Giallo, directed by the modern master of giallo himself, Dario Argento. And it’s not very good. Some of Giallo is excruciatingly bad in fact, admittedly like much of the wayward genre of giallo itself. But one expects better from Dario Argento.
Tumblr media
In a listlessly lit but still visually arresting Turin young, beautiful foreign ladies are being abducted, tortured, killed and dumped. Even in bawdy Italy this behaviour is frowned upon, and maverick, rogue, loose-cannon cop Enzo Avolfi (Adrien Brody) is on the hunt for the maniacally sadistic killer. When young, beautiful, foreign model Celine (Elsa Pataky) is snatched, her visiting slightly older, slightly less beautiful, equally foreign sister, Linda (Emmanuelle Seigner) badgers Enzo remorselessly until he has no choice but to have her accompany him on his investigation, completely contravening every procedure in the police manual.  But Enzo is a roguetastic maverick, so there you go. Can the mismatched duo find Celine in time? Will love blossom? Will the torture of young, beautiful, foreign ladies make you feel a bit seedy? Will sense play second fiddle to style? Will the killer’s set piece demise be a thing of ridiculous beauty? How daft will the clues be? Yes, the usual giallo questions apply. Unfortunately the answers are less satisfying than most giallo by quite some distance.
Tumblr media
Which is a shame. I don’t want to overstate this but if we can’t rely on Dario Argento, of all people, to provide a decent giallo then what’s the point of us having left the oceans for the land in the first place! Anyone, as am I, familiar with Argento’s movies up to Opera (1987) will likely be unimpressed at best by Giallo. (Getting hold of his movies after Opera in the UK requires effort, effort which I’m not entirely sure their quality will repay. See: Giallo) The awfulness of Giallo is utterly mystifying unless 1987 to 2009 was a period of implacable decline for Argento. I mean, it doesn’t even look very good. The first thing anyone associates with Dario Argento is his weird need to film his daughter in the nude, but the second thing is: style. Giallo, the genre, is all about style, unfortunately Giallo, the movie, has very little style. It has some style; Argento can’t entirely avoid picking the odd good angle, or visually interesting location. But mostly it’s lit in a really underwhelming way, it all looks a bit TV, in short. And the torture is a bit much too; it’s as though Argento has taken all that sado-nonsense like Hostel (2005) as a challenge. Unfortunately, it’s a challenge Giallo lowers itself to with unseemly haste and distasteful success. These grubby interludes puncture any of the necessary dreamlike surrealism a top tier giallo requires.
Tumblr media
Every now and again Giallo does try for the necessary operatic ambience though. Mainly in the flashbacks  to Enzo’s violent past. These are so good, so stylish and so startlingly direct in their violence that they seem like refugees from a different movie, one Argento is far more interested in. He certainly seems decidedly more apathetic about the rest of Giallo. It all, presumably, is intended to build to a shocking climax between Enzo and Linda which deliberately kneecaps any nobility the viewer has lazily projected onto our cop protagonist. Unfortunately this crucial scene is filmed with such a lack of energy that it merely evokes a disgruntled wife shrieking at her husband as he stalks off to the pub instead of washing the car like he’d promised. 
Tumblr media
The best thing in Giallo is Adrien Brody. But not because he’s good. Although, he is quite good as the cop, Enzo Avolfi, with his mannered walk and Bronx rasp. Brody’s acting really hard here, and in his head you can tell he’s acting the part of a physically much bigger man, which is quite entertaining to watch. He’s only a slight fella after all. (!!SPOILERS!!) Unfortunately he also plays the totally separate role of the killer, Giallo by name, in a move which can be most generously described as misguided. I mean, I get it, I get the rationale. They, the cop and the killer, are two sides of the same coin. (I didn’t say it was original). So why not get the same guy to play them both? Conceptually that’s quite smart and partially atones for another plod through familiar “There but for the grace of God…” territory. But, hoo boy, does Brody misplay Giallo. I mean, woof! I mean, woof! Woof! First of all he’s hampered by a big yellow prosthetic face, a curly wig and a poorly judged sweatband. That, obviously, isn’t ridiculous enough so Brody adds a cod-Italian accent more suited to a lightly racist 1970s sit-com about foreign students learning English. “Prreeeteee! Bee-yoo-ti-fowl! Pretteee!” he chirrups repeatedly, but the nadir is when he hisses “Shuduppayamawf!” as he injects a struggling woman’s tongue with a sedative. Essentially Giallo disembowels itself by having a killer who resembles a melting Sylvester Stallone waxwork and talks like a homicidal comedy Italian waiter. 
Tumblr media
So, yes, Giallo is entertaining but for all the wrong reasons. I’ve barely scratched the surface of the misfires in wait, I wouldn’t want to kill all the pleasure of Giallo. But I will mention that Emmanuelle Seigner acts throughout the movie as though someone has told her that if she moves her face it will crack into a thousand pieces. Oh, and…but, no, enough. Trust me, Giallo isn’t a good movie, it isn’t even a good giallo. From Dario Argento that’s a shame, but, hey, we’ll always have Deep Red.
Tumblr media
4 notes · View notes
persinsala · 5 years
Text
Harleking, Chroma Keys / Short Theatre
Harleking, Chroma Keys / Short Theatre
L’edizione 2019 del Festival Short Theatre è giunta al termine dopo giornate intense di spettacoli e proposte culturali, che hanno animato in maniera poliedrica e stimolante gli ambienti della Pelanda del MACRO Testaccio di Roma.
(more…)
View On WordPress
0 notes
maddalenafragnito · 5 years
Photo
Tumblr media
GANG GONG GIRLS
a cura di Ilenia Caleo, Beatrice Busi, Maddalena Fragnito, Daniela Nicolò, Enrico Casagrande, Silvia Calderoni 
Dalle ricerche intorno al progetto ÜBER RAFFICHE (nude expanded version) è nata una prima espansione: un attraversamento di immagini, icone e universi culturali su corpo, armi e sessualità incarnati da donne e/o identità queer. La forza, la violenza, il conflitto sono concetti fondativi del politico e sono stati storicamente giocati come attribuzione naturale del maschile. 
GangGongGirls passa in rassegna diversi immaginari per ripensare il nesso tra corporeità e politica, attraverso figure e concetti: forza | violenza | protesi | vulnerabilità | sessualità | autodifesa | spazio pubblico. GangGongGirls sarà un dispositivo di incontro pubblico sull’analisi di immagini di donne combattenti nei momenti rivoluzionari – dalla Rivoluzione francese e la Comune, ai processi di decolonizzazione, alla resistenza in Rojava – o nella lotta armata, passando per l’uso strumental-sessuale nella pornografia mainstream e nei B-movie, fino ai rovesciamenti attuati dal postporn e dal pornoterrorismo. Un album di figure. Di icone di donne con le armi in pugno. Per mettere in crisi l’identificazione del femminile con la mitezza e la nonviolenza, senza perciò riproporre mitologie egualmente essenzialiste delle “donne guerriere”: erotizzazione, esotizzazione o glamourizzazione sono infatti dispositivi che operano nella rappresentazione dei corpi combattenti delle donne, allontanandoli ancora dal politico. Il momento è ora. Ovunque, per rovesciare lo stereotipo della vittima associato ai corpi di donne, gay, trans, queer, i movimenti trans-femministi – con strumenti diversi in giro per il mondo – trasformano l’autodifesa e la performance sessuale in pratica politica. Faster Faster Pussycat! 
photo album
si ringrazia Ateliersi
-------
by Ilenia Caleo, Beatrice Busi, Maddalena Fragnito, Daniela Nicolò, Enrico Casagrande, Silvia Calderoni
Iconographies and imageries of sexualized armed bodies. Out of Motus’ research into its project ÜBER•RAFFICHE (nude expanded version) has come this rst enlargement, a crossing of images, icons and cultural worlds on the body, weapons and sexuality intrinsic to women and/or queer identity. Power, violence and con ict are concepts underlying politics and historically have been played out as natural attributes of males. GangGongGirls¤will be a public encounters on analysing images of ghting women at times of revolution – from the French Revolution to the decolonization process – through the instrumental/ sexual use of mainstream porn and B-movies to the disruption caused by postporn and pornterrorism. This is an album of images, of icons of women bearing arms. The time is now. Anywhere, to overturn the victim stereotype associated with the bodies of women, gays, trans and queers, trans-feminist movements – using di erent tools all around the world – are converting self-defence and sexual performance into political practice. Faster Faster Pussycat!
photo album 
2 notes · View notes
lamilanomagazine · 10 months
Text
Milano è memoria, una targa in Via Procida per ricordare Mike Buongiorno
Milano è memoria, una targa in Via Giovanni da Procida per ricordare Mike Buongiorno. Nella sua lunga carriera ha raggiunto una celebrità senza uguali. Primo per popolarità tra i presentatori televisivi, re indiscusso dei giochi a quiz, Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, nato a New York da madre torinese e padre italoamericano, cresce e si forma tra Italia e Stati Uniti diventando il grande e indimenticabile Mike Bongiorno. Alla presenza dell'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, della presidente del Municipio 8 Giulia Pelucchi, della moglie Daniela Zuccoli, dei figli Michele e Nicolò e di molti cittadini e cittadine, la targa in suo onore è stata scoperta: "In questa casa visse Mike Bongiorno, detenuto in gioventù nel carcere milanese di San Vittore perché antifascista, fu storico presentatore televisivo e tra i padri fondatori della televisione italiana. Legato con amore alla città di Milano". La sua vita è un racconto che parte da lontano e tocca diverse città, da New York a Torino a Milano, dove arriva a 20 anni e dove viene imprigionato nel carcere di San Vittore. Il suo passaporto statunitense lo ha appena salvato dalla fucilazione della Gestapo a Cravegna, un paesino della Val D'Ossola dove si trova insieme ad altri giovani combattenti della Resistenza. Mike è un partigiano e grazie alla sua conoscenza dell'inglese, è impiegato come staffetta per potare comunicazioni agli Alleati oltre il confine, in Svizzera. Rinchiuso a San Vittore, dove è stata imprigionata anche sua madre, dopo sette mesi viene trasferito prima nel campo di transito di Bolzano, poi nel lager austriaco di Spittal an der Drau, in Carinzia. Viene liberato nel febbraio del 1945, grazie ad uno scambio tra prigionieri americani e tedeschi e riportato negli Stati Uniti, dove la sua vita ricomincia. Oggi Milano, città della Resistenza, ricorda uno dei padri fondatori della televisione italiana e, insieme, il giovane partigiano antifascista Mike che insieme a tanti altri lottò per liberare l'Italia dal Nazifascismo. La targa, apposta in via Giovanni da Procida dove abitò, rappresenta un riconoscimento e un ringraziamento proposto e voluto dai familiari e dai condomini e accolto dall'Amministrazione comunale attraverso il comitato Milano è Memoria. "Milano ha ricordato Mike Bongiorno in tanti modi diversi - ha affermato l'assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi - celebrandone la straordinaria carriera e la popolarità raggiunta attraverso la radio e la televisione. Un volto, una voce e uno stile indimenticabili che hanno davvero fatto parte della vita di ciascuno di noi. Oggi però vogliamo portare alla memoria gli anni che hanno preceduto tutto questo, quando ancora Mike Bongiorno era solo un giovane italoamericano che a 19 anni, come tanti suoi coetanei, prende la via delle montagne per partecipare alla guerra partigiana contro il nazifascismo. Ancora non sa che diventerà uno degli uomini più famosi del Paese per cui sta lottando ma con lo spirito di quel tempo e il desiderio di libertà, passa attraverso la cattura, il carcere e il campo di sterminio. Tornerà in Italia dieci anni dopo per diventare il re indiscusso del piccolo schermo. Oggi Milano lo ricorda così, il giovane partigiano Mike". Tra i numerosi riconoscimenti milanesi ricevuti da Mike Bongiorno ci sono la Civica Benemerenza assegnata il 7 dicembre 1987 e l'intitolazione nel 2015 di via "Mike Bongiorno – Protagonista della storia della Televisione Italiana" nel quartiere Porta Nuova (la parallela pedonale di viale della Liberazione). Il nome di Mike Bongiorno è stato infine iscritto nel 2009, anno della sua morte, tra i milanesi illustri e benemeriti nel Famedio del Cimitero Monumentale. La dedica di una targa a Mike Bongiorno rientra nel progetto Milano è Memoria la piattaforma nata nel 2017 per dare rilievo e ricordare persone, fatti ed eventi che testimoniano la storia e l'identità della città di Milano.ù... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
sguardimora · 6 years
Conversation
Nella residenza #Panorama
Francesca Giuliani: Leggendo Rosi Braidotti e in particolare il passaggio in cui parla di "nomadismo artistico" - "il nomade sa però come leggere mappe invisibili, o mappe scritte nel vento, sulla sabbia e i sassi, nella vegetazione" - ho pensato al vostro lavoro e a come, entrando a contatto con diverse realtà dall'Italia a Seul a New York, riuscite a carpire e tradurre scenicamente la crisi "sociale-politica" del momento. Cos'è l'arte per voi oggi?
Daniela Nicolò: Questo nuovo progetto è esemplare del nostro percorso. Trovarci a lavorare negli Stati Uniti nel momento in cui scoppiano tutte le polemiche per le scelte e le dichiarazioni politiche di Trump. Essere nella cosiddetta "Terra della libertà", un paese di migranti, nel momento in cui vengono promulgate leggi che restringono gli ingressi come quelle contro i "Dreemers" - più o meno la situazione che vive il nostro paese con le lotte per lo Ius soli. Senza dimenticare il clima che c'è in Italia e in tutta Europa dove si assiste al ritorno strisciante del razzismo e del fascismo. Per noi il teatro è questo: poter andare a colpire il cuore del problema avendo l'occasione di lavorare nel paese che in un certo senso è l'occhio del ciclone di questo triste ritorno del movimento conservatore. Per noi l'arte è avere la possibilità di confrontarci con reali situazioni politiche e sociali, entrare nei contesti, viverli, assorbirli il più possibile e poi provare a tradurre scenicamente quelle domande, quelle tensioni che divampano. Il lavoro che abbiamo fatto con gli attori di Panorama è proprio questo. Se altre volte siamo partiti da figure di riferimento letterarie - vedi Antigone o La tempesta - trovando sempre un secondo livello su cui appoggiarci, qua siamo andato diretti al tema con delle interviste. Insieme al drammaturgo americano Erik Ehn, che ci ha seguito durante tutto il percorso iniziale di preparazione, abbiamo scritto le domande caricandole già di un forte valore drammaturgico, dandogli quindi un aspetto astratto, poetico e filosofico e non solo biografico. Le interviste sono state una base per la drammaturgia ma tutto il lavoro è nato dalle loro risposte. Non c'è una parola che viene da noi. Viene tutto da loro. Ogni discorso è stato smontato e rimontato facendo cadere la linearità che poteva esserci tra biografia e attore. Sono frammenti di episodi raccontati nelle interviste o presi da momenti in cui gli attori erano invitati a scrivere. Un esercizio che abbiamo fatto con Erik a La Mama Umbria a Spoleto è stato scrivere la propria vita in 10 carte e da lì abbiano utilizzato molti frammenti per lo spettacolo. Da un lato c'è quella ricerca sociologica che è sempre presente nei nostri lavori artistici - una ricerca sul campo - dall'altro c'è un grande lavoro di trasposizione visiva - in "Panorama" in particolare ci siamo concentrati sul linguaggio filmico. A New York lo spettacolo è andato benissimo. Il pubblico si è commosso, ci ha ringraziato, si sono sentiti partecipi. Sono venute molte delle diverse comunità presenti sul territorio e ciò è stato forte perch�� comunemente non succede così. Questo è quello che mi spinge a continuare a fare arte. Riuscire a lavorare su questioni urgenti e vere e provare a trovare il coinvolgimento colpendo il cuore.
0 notes
misamoss · 3 years
Text
0 notes
Video
youtube
L’Italia con il record di 40 medaglie alle Olimpiadi di Tokyo 2020 final...  💚🤍💖💚🤍💖💚🤍💖💚🤍💖💚🤍💖💚🤍💖L’Italia chiude decima in classifica, Olimpiadi di Tokyo 2020 finale 8 agosto 2021, l’Italia con il record di 40 medaglie alle Olimpiadi di Tokyo 2020, medagliere italiano, infatti, Italia 40 podi  di cui 10 d’oro 10 d’argento e 20 di bronzo, Olimpiadi di Tokyo 2020 agosto 2021,Italia Tokyo 2020 40 medaglieBuongiorno Menzione d’onore all’Italia per le Olimpiadi di Tokyo 2020 agosto 2021 È terminato lo straordinario tour de force, che ha visto gareggiare e brillare l’Italia con il record di 40 medaglie alle Olimpiadi di Tokyo 2020 finale 8 agosto 2021 L’Italia chiude decima in classifica, vincendo il record storico di Roma 1960 e Los Angeles 1932 di riconoscimenti olimpionici, il medagliere italiano, infatti, valuta 40 podi  di cui 10 d’oro, 10 d’argento e 20 di bronzo. Il miglior bilancio della storia nutrito da alcune imprese incredibili, come gli ori dell'atletica,concludendo con il meraviglioso Bronzo delle Farfalle Azzurre. Tale magia merita uno scritto nel tempo, con i successi delle varie medaglie ottenute e con quale disciplina, per opera di eccezionali assi sportivi. Risultati e medaglieMedaglie d'oroVito Dell'Aquila (Taekwondo, categoria -58 kg)Valentina Rodini e Federica Cesarini  (Canottaggio, pesi leggeri)Gianmarco Tamberi (Salto in alto)Marcell Jacobs (100 metri)Tita-Banti (Vela)Pippo Ganna, Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan (Ciclismo squadre a inseguimento)Massimo Stano (Marcia 20 chilometri)Antonella Palmisano (Marcia 20 chilometri)Luigi Busà (Karate, kumite)Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Fausto Desalu, Filippo Tortu (4x100 Atletica)Medaglie d'argentoLuigi Samele (Scherma, Sciabola)Thomas Ceccon, Alessandro Miressi, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo (Nuoto, 4×100 Stile libero)Diana Bacosi (Tiro a volo, Skeet)Daniele Garozzo (Scherma, Fioretto)Giorgia Bordignon (Sollevamento Pesi, categoria 64 kg)Luca Curatoli, Enrico Berrè, Gigi Samele e Aldo Montano (Sciabola a squadre)Gregorio Paltrinieri (Nuoto, 800 stile libero)Mauro Nespoli (Tiro con l'arco)Vanessa Ferrari (Ginnastica artistica)Manfredi Rizza (Canoa sprint)Medaglie di bronzoElisa Longo Borghini (Ciclismo su strada, prova in linea)Odette Giuffrida (Judo, categoria -52 kg)Mirko Zanni (Sollevamento pesi, categoria 67 kg)Nicolò Martinenghi (Nuoto, 100 Rana)Maria Centracchio (Judo, categoria -63 kg)Rossella Fiamingo, Federica Isola, Mara Navarria, Alberta Santuccio (Scherma, Spada a squadre)Federico Burdisso (Nuoto, 200 farfalla)Matteo Castaldo, Marco Di Costanzo, Matteo Lodo e Giuseppe Vicino (Canottaggio, 4 senza)Stefano Oppo e Pietro Willy Ruta (Canottaggio, doppio pesi leggeri)Arianna Errigo e Alice Volpi, Martina Batini ed Erika Cipressa (Scherma, Fioretto a squadre)Lucilla Boari (Tiro con l'arco)Simona Quadarella (Nuoto, 800 stile libero) Irma Testa (Boxe, pesi piuma) - medaglia numero 600 per l'Italia ai Giochi olimpiciSimone Pizzolato (Sollevamento pesi)Thomas Ceccon, Nicolo Martinenghi, Federico Burdisso, Alessandro Miressi (4x100 mista nuoto maschile)Gregorio Paltrinieri (Nuoto, 10 chilometri di fondo)Elia Viviani (Ciclismo, omnium)Viviana Bottaro (Karate, Kate)Abraham Conyedo Ruano (Lotta)Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea, Daniela Mogurean (Ginnastica Ritmica)G R A Z I EBravissimi Azzurri di averci regalato vera magia grazie grazie grazie💚🤍💖💚🤍💖💚🤍💖💚🤍💖💚🤍💖💚🤍💖💚🤍💖💚🤍💖
0 notes