#residenze 2018
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VIS à VIS FUORILUOGO 27
Artists in residence Project
5 – 25 agosto 2023
Carpinone (IS), artista in residenza OPIEMME
Lucito (CB), artista in residenza Ivano Troisi
Dal 5 agosto 2023 prende avvio la nuova edizione di VIS à VIS Fuoriluogo 27, programma internazionale di residenze artistiche che quest’anno ospita gli artisti Opiemme a Carpinone (IS), e Ivano Troisi a Lucito (CB).
Il progetto, diretto dall’associazione culturale Limiti Inchiusi (Paolo Borrelli e Fausto Colavecchia), è a cura di Tommaso Evangelista. Il programma internazionale di residenze artistiche VIS à VIS Fuoriluogo, che quest’anno giunge alla tredicesima edizione - dall’avvio nel 2012 da parte dell’associazione culturale Limiti Inchiusi - segna il proseguimento dell’azione curatoriale degli anni precedenti con gli artisti ospitati su invito diretto da parte dell’associazione e del curatore, e le opere pensate in dialogo con spazi e contesti specifici. Inoltre, le residenze, mantenendo l’identità che le hanno sinora caratterizzate, ovvero il forte rapporto con le comunità, vengono messe in relazione a degli obiettivi specifici legati ai singoli luoghi.
In questa edizione per quanto concerne Lucito si lavorerà sulla realizzazione di un’opera d’arte pubblica, opera che andrà ad ampliare la già ricca raccolta comunale che accoglie, oltre ad un ricco corpus di lavori di Antonio Pettinicchi, anche il gruppo più ampio di opere legate al progetto Vis à Vis, mentre per Carpinone, per la prima volta coinvolto nel progetto quale primo comune della provincia di Isernia, si lavorerà sull’interazione con la popolazione nella realizzazione di un’opera d’arte pubblica e partecipata, pensata quale un percorso di parole e di idee.
Come ad ogni edizione gli artisti, insieme ai curatori, renderanno vitale la residenza con una serie di workshop, incontri e una restituzione finale che segnerà anche la consegna del lavoro svolto alla collettività. La residenza sarà testimoniata da un catalogo e da un video-documentario che sarà presentato a dicembre.
Limiti inchiusi, tra le associazioni promotrici di STARE - Associazione delle Residenze d'artista italiane -, si dimostra tra le residenze artistiche più longeve e interessanti dedicate alle aree interne e alle comunità locali.
Gli artisti invitati a VIS à VIS Fuoriluogo 27 sono Opiemme che lavorerà a Carpinone (IS), e Ivano Troisi (Salerno 1984) che opererà a Lucito.
Ivano Troisi (Salerno 1984), vive e lavora tra Arezzo e Salerno. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Roma, il suo lavoro parte dall’osservazione della natura per attuare un’analisi dei processi che ne caratterizzano trasformazioni e mutazioni. Tra le sue mostre più importanti troviamo: Se il dubbio nello spazio è dello spazio, MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma, a cura di Nemanja Cvijanovic e Maria Adele Del Vecchio (2014); Galleria Tiziana Di Caro, Salerno (2012 e 2014); Leggerezza della terra, Tempo Imperfetto. Sguardi presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno, un progetto della Fondazione Filiberto Menna, a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani (2014); Prima, Galleria Nicola Pedana, Caserta (2018); Ex voto, Museo Archelogico, Pontecagnano (2019); Il sussurro del mondo, Fondazione Plart, Napoli, a cura di Luca Beatrice (2020); Rethinking Nature, Museo Madre Napoli, a cura di Kathryn Weir e Ilaria Conti (2022). Nel 2014 Troisi è stato nominato per il Prima Pagina Art Prize, il concorso promosso da Il Resto del Carlino e Quotidiano.Net, nell’ambito di Arte Fiera Bologna. Nel 2017 ha preso parte al programma di residenze per artisti BoCS Art Cosenza. Nel 2019 è invitato ad Open Dream Treviso, a cura di Flavio Arensi, Valentino Catricalà e Martina Cavallarin. Successivamente partecipa a varie collettive da ricordare: La potenza dell’arte contemporanea, Pinacoteca Provinciale di Potenza, a cura di Lorenzo Benedetti e Opere, idee, progetti, persone dalla collezione del Madre, Castello Macchiaroli, Teggiano (SA) a cura di Andrea Viliani e Silvia Salvati, è presente nella collezione “Doni” - Imago Mundi Luciano Benetton Collection e nell’Atlante dell’arte contemporanea a Napoli e in Campania, a cura di Vincenzo Trione (Electa, 2017). Nel 2022 è invitato da La Quadriennale di Roma a Partecipare ad una Masterclass di Hans Ulrich Obrist, intitolata L'ideologia del curatore, nella Sala Tenerari di Palazzo Braschi, Roma. www.ivanotroisi.com
Opiemme è un gruppo di Torino (Italia), formato da Margherita Berardinelli e Davide Bonatti. La pratica di Opiemme indaga i confini tra parole e immagini, alla ricerca di nuovi modi di presentare la poesia. Dal 2000 la ricerca di Opiemme si concentra sull'arte pubblica volta a diffondere la poesia al pubblico, con performance collettive, installazioni e interventi di poesia di strada. Ciò ha portato Opiemme ad esibirsi in diverse città europee in collaborazione con diverse fondazioni di poeti con l'obiettivo di creare nuove occasioni di lettura, come per il murale dipinto per le Fondazioni Fernando Pessoa e Josè Saramago a Lisbona, o una facciata di 12 piani dedicata a Wisława Poesia Szymborska a Danzica, o un intervento pittorico a Krakow in occasione del centenario della poetessa polacca. www.opiemme.com
Limiti inchiusi è un’associazione di produzione culturale e artistica con sede a Limosano in provincia di Campobasso. Fondata nel 1994, promuove progetti d’arte contemporanea dal respiro internazionale in costante dialogo con il territorio del Molise, come indagine sul paesaggio e i paesi molisani. Con residenze d'artista, mostre, installazioni d’arte pubblica, workshop, laboratori ed incontri, Limiti inchiusi pone al centro il territorio regionale per rileggerlo e mapparlo nei suoi cambiamenti, creando nuove narrazioni. Il lavoro svolto negli anni, documentato con numerose pubblicazioni, ha riguardato la produzione di opere d’arte, la didattica con le nuove generazioni, la ricerca e l’inclusione sociale con uno sguardo attento alle emergenze e problematiche delle comunità coinvolte. Dal 2012, con la direzione degli artisti Paolo Borrelli e Fausto Colavecchia, l'associazione ha inaugurato i programmi internazionali di Residenze per artisti Vis à Vis Fuoriluogo e Vis à Vis Flâneur. Nel 2021 Limiti inchiusi è tra i soci fondatori di STARE – Associazione delle Residenze d'artista italiane.
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The Beach e CAVA @ Marina di Scarino (GR): apertura anticipata ad aprile per le regate Swan Tuscany Challenge
The Beach Luxury Club e CAVA, nuovi ristoranti e meeting point anticipano l'apertura a Marina di Scarlino (Grosseto). Invece che a maggio, aprono già ad aprile 2024. L'occasione sono le spettacolari regate Swan Tuscany Challenge, previste dal 17 al 21 aprile, che fanno parte della prestigiosa Nation League 2024.
Tornano infatti a Marina di Scarlino a regatare le classi ClubSwan 36 e ClubSwan 50. L'evento segna la prima delle sette regate che compongono la Nations League. In realtà, per accogliere nel modo giusto gli equipaggi, i team e tutti gli accompagnatori, The Beach Luxury Club e CAVA sono già aperti, fin da venerdì 12 aprile 2024.
"La Swan Tuscany Challenge è un evento davvero importante per chi ama la vela e tutta la nautica", spiega Manuel Dallori, il creatore di The Beach e CAVA. "Era difficile pensare ad un momento migliore per iniziare la nostra stagione, nel contesto d'eccellenza di Marina di Sarlino".
CAVA, un'evoluzione della classica trattoria italiana è vocata principalmente alle pietanze di mare, a Marina di Scarlino dal 12 aprile è aperto per cena. The Beach Luxury Club, che a Marina di Scarlino prende vita a Il Tarantella, è concept di beach club in cui rilassarsi al sole di giorno godendosi piatti mediterranei o fusion d'eccellenza, invece apre già alle 7 e 30 per le colazioni e il pranzo, resta aperto fino alle 1800 per snack, aperitivi e momenti di relax.
COS'E THE BEACH LUXURY CLUB
Creato e gestito dall'imprenditore viareggino Manuel Dallori, The Beach Luxury Club è un concept di beach club con intrattenimento che prende vita in spazi aperti dal mattino alla notte. Propone cucina raffinata, presentata in un contesto unico, con piatti di ispirazione mediterranea e fusion, dinner show internazionali e party che finiscono solo alle ore piccole. Prende vita tutto l'anno a Sharm El Sheikh presso e dalla primavera all'autunno a Santa Flavia (Palermo). Nel 2024 sono previste due nuove aperture, a Tulum, in Messico e in Toscana. https://www.thebeachluxury.com/
COS'E' CAVA
CAVA è una nuova catena di locali dedicati alla cucina italiana e al piacere di gustarla in locali ad alto tasso di stile, in Italia e nel mondo. Nasce da chi ha portato al successo The Beach Luxury Club, format che fin dal 2018 propone cucina fusion d'ispirazione mediterranea, da godere con dinner show internazionali e party. CAVA è un'evoluzione della classica trattoria italiana e nasce nella primavera '24in spazi in cui design, servizio, piatti e stile sono curati in ogni singolo dettaglio. Dove? In quattro location: a Sharm, in Egitto; a Tulum, in Messico; a Marina di Scarlino (Grosseto) e in Sicilia, a Santa Flavia (Palermo).
COS'E' MARINA DI SCARLINO
Nata da un'idea di Leonardo Ferragamo, Marina di Scarlino accoglie da anni l'ampia comunità di amanti della vela, del mare, della natura e del relax. Si sviluppa nel cuore della Maremma e dell'Arcipelago Toscano, a poche miglia dall'Isola d'Elba, immersa in una delle aree a maggiore densità di parchi, riserve naturalistiche e faunistiche. Marina di Scarlino è uno dei porti turistici più sicuri e protetti del Mediterraneo e un esempio di offerta integrata, con un porto turistico di 960 posti barca, un Resort con 30 appartamenti esclusivi, 36 nuove residenze in vendita, un Cantiere nautico-centro autorizzato Nautor Swan Global Service, uno Yacht Club, una Galleria Commerciale e sede di regate e eventi del settore di rilevanza internazionale. Marina di Scarlino è inoltre una destinazione privilegiata dal punto vista climatico, con temperature miti e condizioni meteo stabili per la maggior parte dell'anno. Strategica la posizione geografica: nel cuore della Food & Wine Valley della Maremma Toscana e dei suoi siti culturali e artistici. https://www.marinadiscarlino.com/it/
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The Beach e CAVA @ Marina di Scarino (GR): apertura anticipata ad aprile per le regate Swan Tuscany Challenge
The Beach Luxury Club e CAVA, nuovi ristoranti e meeting point anticipano l'apertura a Marina di Scarlino (Grosseto). Invece che a maggio, aprono già ad aprile 2024. L'occasione sono le spettacolari regate Swan Tuscany Challenge, previste dal 17 al 21 aprile, che fanno parte della prestigiosa Nation League 2024.
Tornano infatti a Marina di Scarlino a regatare le classi ClubSwan 36 e ClubSwan 50. L'evento segna la prima delle sette regate che compongono la Nations League. In realtà, per accogliere nel modo giusto gli equipaggi, i team e tutti gli accompagnatori, The Beach Luxury Club e CAVA sono già aperti, fin da venerdì 12 aprile 2024.
"La Swan Tuscany Challenge è un evento davvero importante per chi ama la vela e tutta la nautica", spiega Manuel Dallori, il creatore di The Beach e CAVA. "Era difficile pensare ad un momento migliore per iniziare la nostra stagione, nel contesto d'eccellenza di Marina di Sarlino".
CAVA, un'evoluzione della classica trattoria italiana è vocata principalmente alle pietanze di mare, a Marina di Scarlino dal 12 aprile è aperto per cena. The Beach Luxury Club, che a Marina di Scarlino prende vita a Il Tarantella, è concept di beach club in cui rilassarsi al sole di giorno godendosi piatti mediterranei o fusion d'eccellenza, invece apre già alle 7 e 30 per le colazioni e il pranzo, resta aperto fino alle 1800 per snack, aperitivi e momenti di relax.
COS'E THE BEACH LUXURY CLUB
Creato e gestito dall'imprenditore viareggino Manuel Dallori, The Beach Luxury Club è un concept di beach club con intrattenimento che prende vita in spazi aperti dal mattino alla notte. Propone cucina raffinata, presentata in un contesto unico, con piatti di ispirazione mediterranea e fusion, dinner show internazionali e party che finiscono solo alle ore piccole. Prende vita tutto l'anno a Sharm El Sheikh presso e dalla primavera all'autunno a Santa Flavia (Palermo). Nel 2024 sono previste due nuove aperture, a Tulum, in Messico e in Toscana. https://www.thebeachluxury.com/
COS'E' CAVA
CAVA è una nuova catena di locali dedicati alla cucina italiana e al piacere di gustarla in locali ad alto tasso di stile, in Italia e nel mondo. Nasce da chi ha portato al successo The Beach Luxury Club, format che fin dal 2018 propone cucina fusion d'ispirazione mediterranea, da godere con dinner show internazionali e party. CAVA è un'evoluzione della classica trattoria italiana e nasce nella primavera '24in spazi in cui design, servizio, piatti e stile sono curati in ogni singolo dettaglio. Dove? In quattro location: a Sharm, in Egitto; a Tulum, in Messico; a Marina di Scarlino (Grosseto) e in Sicilia, a Santa Flavia (Palermo).
COS'E' MARINA DI SCARLINO
Nata da un'idea di Leonardo Ferragamo, Marina di Scarlino accoglie da anni l'ampia comunità di amanti della vela, del mare, della natura e del relax. Si sviluppa nel cuore della Maremma e dell'Arcipelago Toscano, a poche miglia dall'Isola d'Elba, immersa in una delle aree a maggiore densità di parchi, riserve naturalistiche e faunistiche. Marina di Scarlino è uno dei porti turistici più sicuri e protetti del Mediterraneo e un esempio di offerta integrata, con un porto turistico di 960 posti barca, un Resort con 30 appartamenti esclusivi, 36 nuove residenze in vendita, un Cantiere nautico-centro autorizzato Nautor Swan Global Service, uno Yacht Club, una Galleria Commerciale e sede di regate e eventi del settore di rilevanza internazionale. Marina di Scarlino è inoltre una destinazione privilegiata dal punto vista climatico, con temperature miti e condizioni meteo stabili per la maggior parte dell'anno. Strategica la posizione geografica: nel cuore della Food & Wine Valley della Maremma Toscana e dei suoi siti culturali e artistici. https://www.marinadiscarlino.com/it/
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The Beach e CAVA @ Marina di Scarino (GR): apertura anticipata ad aprile per le regate Swan Tuscany Challenge
The Beach Luxury Club e CAVA, nuovi ristoranti e meeting point anticipano l'apertura a Marina di Scarlino (Grosseto). Invece che a maggio, aprono già ad aprile 2024. L'occasione sono le spettacolari regate Swan Tuscany Challenge, previste dal 17 al 21 aprile, che fanno parte della prestigiosa Nation League 2024.
Tornano infatti a Marina di Scarlino a regatare le classi ClubSwan 36 e ClubSwan 50. L'evento segna la prima delle sette regate che compongono la Nations League. In realtà, per accogliere nel modo giusto gli equipaggi, i team e tutti gli accompagnatori, The Beach Luxury Club e CAVA sono già aperti, fin da venerdì 12 aprile 2024.
"La Swan Tuscany Challenge è un evento davvero importante per chi ama la vela e tutta la nautica", spiega Manuel Dallori, il creatore di The Beach e CAVA. "Era difficile pensare ad un momento migliore per iniziare la nostra stagione, nel contesto d'eccellenza di Marina di Sarlino".
CAVA, un'evoluzione della classica trattoria italiana è vocata principalmente alle pietanze di mare, a Marina di Scarlino dal 12 aprile è aperto per cena. The Beach Luxury Club, che a Marina di Scarlino prende vita a Il Tarantella, è concept di beach club in cui rilassarsi al sole di giorno godendosi piatti mediterranei o fusion d'eccellenza, invece apre già alle 7 e 30 per le colazioni e il pranzo, resta aperto fino alle 1800 per snack, aperitivi e momenti di relax.
COS'E THE BEACH LUXURY CLUB
Creato e gestito dall'imprenditore viareggino Manuel Dallori, The Beach Luxury Club è un concept di beach club con intrattenimento che prende vita in spazi aperti dal mattino alla notte. Propone cucina raffinata, presentata in un contesto unico, con piatti di ispirazione mediterranea e fusion, dinner show internazionali e party che finiscono solo alle ore piccole. Prende vita tutto l'anno a Sharm El Sheikh presso e dalla primavera all'autunno a Santa Flavia (Palermo). Nel 2024 sono previste due nuove aperture, a Tulum, in Messico e in Toscana. https://www.thebeachluxury.com/
COS'E' CAVA
CAVA è una nuova catena di locali dedicati alla cucina italiana e al piacere di gustarla in locali ad alto tasso di stile, in Italia e nel mondo. Nasce da chi ha portato al successo The Beach Luxury Club, format che fin dal 2018 propone cucina fusion d'ispirazione mediterranea, da godere con dinner show internazionali e party. CAVA è un'evoluzione della classica trattoria italiana e nasce nella primavera '24in spazi in cui design, servizio, piatti e stile sono curati in ogni singolo dettaglio. Dove? In quattro location: a Sharm, in Egitto; a Tulum, in Messico; a Marina di Scarlino (Grosseto) e in Sicilia, a Santa Flavia (Palermo).
COS'E' MARINA DI SCARLINO
Nata da un'idea di Leonardo Ferragamo, Marina di Scarlino accoglie da anni l'ampia comunità di amanti della vela, del mare, della natura e del relax. Si sviluppa nel cuore della Maremma e dell'Arcipelago Toscano, a poche miglia dall'Isola d'Elba, immersa in una delle aree a maggiore densità di parchi, riserve naturalistiche e faunistiche. Marina di Scarlino è uno dei porti turistici più sicuri e protetti del Mediterraneo e un esempio di offerta integrata, con un porto turistico di 960 posti barca, un Resort con 30 appartamenti esclusivi, 36 nuove residenze in vendita, un Cantiere nautico-centro autorizzato Nautor Swan Global Service, uno Yacht Club, una Galleria Commerciale e sede di regate e eventi del settore di rilevanza internazionale. Marina di Scarlino è inoltre una destinazione privilegiata dal punto vista climatico, con temperature miti e condizioni meteo stabili per la maggior parte dell'anno. Strategica la posizione geografica: nel cuore della Food & Wine Valley della Maremma Toscana e dei suoi siti culturali e artistici. https://www.marinadiscarlino.com/it/
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Yasmeen Lari
https://www.unadonnalgiorno.it/yasmeen-lari/
Yasmeen Lari è stata la prima donna a diventare architetta in Pakistan e la prima ad aprire il proprio studio.
Pioniera del brutalismo, è passata alla storia come colei che ha insegnato alle persone povere a costruirsi le case da sole.
La sintesi della sua filosofia progettuale risiede nel rispetto e recupero di tecniche tradizionali e materiali naturali, in un sistema strutturale efficiente e razionale, capace di emancipare le persone, coinvolte nei lavori di costruzione.
Una carriera divisa in due parti, per trentasei anni ha progettato edifici imponenti per poi dedicarsi alla realizzazione di migliaia di abitazioni per comunità colpite da disastri ambientali.
La sua è un’architettura a piedi scalzi rispettosa delle abitudini di vita delle comunità locali: bungalow che riprendono forme tradizionali, palafitte in bambù che resistono a inondazioni e terremoti, abitazioni con terrazze adatte a ospitare pollai.
Nata a Dera Ghazi Khan nel 1941, da bambina è stata ispirata dal lavoro del padre che si occupava di progetti di sviluppo con il servizio civile indiano.Si è laureata alla Oxford School of Technology nel 1964.
Tornata in patria ha dovuto affrontare pregiudizi e difficoltà.
Ha iniziato a lavorare per una società di costruzioni britannica e poi aperto il suo studio, la Lari Associates che l’ha resa celebre in tutto il mondo.
Famosa e prolifica pioniera dell’architettura brutalista, ha costruito imponenti edifici su commissioni statali come la Pakistan State Oil House, il Finance and Trade Center di Karachi e le ABN Amro Bank a Lahore e Karachi.
Parallelamente, ha sperimentato un’architettura che andasse incontro alle esigenze delle fasce meno agiate della popolazione.Insediamenti informali a emissioni zero di carbonio e resistenti ai terremoti, restauro e conservazione di molti villaggi rurali che hanno contribuito a salvare il patrimonio storico e culturale pakistano.
Nel 1978, a Lahore, ha progettato Anguri Bagh Housing, il primo caso di edilizia popolare del paese e il Lines Area Resettlement, un quartiere diffuso composto da alloggi costruiti autonomamente dai residenti di Karachi.
Dal 2000, si occupa a tempo pieno della Heritage Foundation Pakistan, fondata nel 1984 per salvaguardare il patrimonio culturale attraverso progetti di natura sociale.
Dopo il terremoto del 2005, ha promosso programmi di formazione per l’autocostruzione 40.000 residenze a zero emissioni, realizzate in bambù, calce e fango.
Con l’aiuto di formatrici a domicilio, ha messo in condizione le donne delle campagne di costruirsi i chulah, cucine all’aperto in terra battuta e calce, il cui progetto ha vinto il World Habitat Award nel 2018.
È stata insignita anche con il Fukuoka Prize e il Jane Drew Prize.
Consulente UNESCO è stata eletta tra le 60 donne che hanno contribuito maggiormente agli obiettivi dell’organizzazione.
Nel 2021, il Politecnico di Milano le ha conferito la laurea ad honorem in architettura per aver dedicato la sua vita ai diritti delle persone più indigenti, alle emergenze abitative e alla sostenibilità ambientale.
Il lavoro di Yasmeen Lari, per la ricerca paziente delle tecniche e della forma appropriata che pone con sapienza in relazione le tradizioni locali con uno sguardo sul futuro, è in grado di costituire una nuova idea di bellezza, di utilità, di solidità dell’architettura.
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Kempten Residenz "Kempten200" 2018 (signed + Frame) Fine Art Print https://videogeist.shop/products/kempten200_philippgeist #kempten #kempten200 #residenz #philippgeist #videogeist #projectionmapping #videomapping #lightart #lightartist #lichtkunst #light #lightpainting #illumination (hier: Kempten Residenz) https://www.instagram.com/p/Cnp6GH2o6ho/?igshid=NGJjMDIxMWI=
#kempten#kempten200#residenz#philippgeist#videogeist#projectionmapping#videomapping#lightart#lightartist#lichtkunst#light#lightpainting#illumination
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I “Passages” dal laboratorio #DanzaPubblica
La luce è tenue il ritmo sembra costante ma il movimento incalza. Si formano gruppi, a tre a tre si incontrano si sfiorano si intrecciano scivolare lenti a terra e si rialzano .
Il paesaggio musicale cambia improvvisamente.
Voci all’unisono iniziano a risuonare quasi in coro: SPRING SPRING è un suono e lo schioccare delle dita SPRING è un gesto che si fa ritmo il corpo segue e si riconosce attraverso la rimessa in forma ironica di gesti quotidiani. Le luci si alzano e si abbassano e i battiti musicali si intensificano SPRING si fa quasi canto “propiziatorio” di una comunità.
La condivisione di uno spazio e lo stare insieme nel movimento. Io Tu Noi Parole spezzate, pantomime, corpi che si raccontano nei gesti, negli sguardi nell’attesa e nell’azione degli altri.
L’urlo, il gesto esagerato e subito contrapposto, il silenzio, la stasi e la visione.
E’ l’azione identica, ripetuta che li unisce?
La parola è spesso legata al gesto L’italiano, le parole inventate e le lingue straniere si mescolano per creare uno spaesamento, un allontanamento ulteriore dal reale o un più facile ingresso?
Corride all’ultimo respiro.
Musiche riconoscibili che fanno probabilmente riemergere qualcosa dal ricordo e i movimenti subito cambiano e sembrano sincronizzarsi.
L’estate sta finendo .... e una coreografia è tutto quel che ho.
Valzer solitari di incontri disattesi.
Si esplorano con un tocco, ascoltando gli altri e, osservandoli, ascoltano e osservano se stessi. Il tempo e lo spazio, sostenuti dalla musica, si dilatano. I corpi si uniscono in una massa di forze: forme in fieri che lentamente mutano.
Silvia chiede ai partecipanti di definire attraverso una parola la danza fatta insieme?
LIBERTA’ ARCOBALENO COMPLICITA’
GIOIA RETE STARE
GRAZIA GIOCO
PIACERSI ENERGIA FIDUCIA
STARS
WATHWATH
*nella residenza #GRACES
#residenza creativa#residancexl#graces#silvia gribaudi#passages#laboratorio#Network Anticorpi XL#arboreto teatro dimora#residenze 2018
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Nella residenza creativa #Olimpia Fortuni
Alcune immagini dalle prove di DO ANIMALS GO TO HEAVEN? il nuovo lavoro di Olimpia Fortuni.
#residenza creativa#residenze 2018#photography#olimpia fortuni#do animals go to heaven?#danzacontemporanea#coreografia#residanceXL2018#Network Anticorpi XL
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BIO/CV
Davide Mariani, nato a Cagliari (IT) il 3/10/1998. Vive attualmente a Serrenti (Sud Sardegna- IT). Ha vissuto e studiato a Sassari presso la triennale di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Sassari dal 2018 al 2022. Attualmente frequenta il biennio specialistico Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. Operatore culturale presso l’Associazione SUONA di Serrenti.
Formazione
2022- diploma accademico di I livello Pittura presso l'Accademia di Belle Arti "Mario Sironi" di Sassari
2018- diploma in arti figurative presso Liceo Artistico “Foiso Fois” Cagliari
Rassegne d'arte contemporanea
2023 - Organica a cura di Giannella Demuro (Ass. Tramedarte) - Spazio CEDAP - Tempio Pausania - IT
Residenze
2023 a breve – Contemporary Festival di Arte e Avanguardia VIII Edizione a cura di Maurizio Coccia e Roberto Follesa - Donori – Cagliari - IT
2022 - Trameuropee, interscambio tra Italia e Macedonia del Nord a cura di Ottovolante Sulcis col patrocinio di MAECI (IT - MK) - Atinska 2 – Skopje – Macedonia del Nord
2022- Frees a cura di Paolo Carta e Cristina Meloni- Studio Terzomolare- Cagliari- IT
Selezione mostre personali
2023 a breve - Maps a cura di Mariolina Cosseddu - Spazio CEDAP - Tempio Pausania - IT
2023 - Donori Endurance a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio - Palazzo Lucarini Contemporary – Trevi (Perugia) - IT
2022 - 30680 PASSI 18 KM A/R open studio a cura di Paolo Carta e Cristina Meloni- Studio Terzomolare- Cagliari- IT
Selezione Mostre Collettive
2023 - Influmine Accademie in Abbazia a cura di Andrea Aquilanti, Graziano Menolascina e Sergio Pimpinelli - PRAC Centro per l’Arte Contemporanea (Abbazia di Sant’Andrea in Flumine ) – Ponzano Romano (Roma) – IT
2023 - Ingannare Viaggio Serra Emerge a cura di Chiara di Carlo in collaborazione col collettivo Contempostranea - Serramonacesca (Pescara) – IT
2022 - A/R Cagliari-Skopje a cura di Chiara Caredda e Claudio Rosa (Ass. Ottovolante Sulcis) - Atinska 2 – Skopje – Macedonia del Nord
2022 - SONO satellite opere nell'opera a cura di Marcello Cinque, Alice Mocci, Ilaria Bacchis, Giuseppe Cossu e Alessio Ollargiu- Mas.Edu Museo d'arte Contemporanea (Sassari) IT
2022 - Menhir a cura di Milco Carboni e Pier Paolo Luvoni-Museo Mar Pozzo Podestà- Argentiera (Sassari) IT
2021 - Premio Nazionale delle Arti XV edizione a cura dell'Accademia di Belle Arti di Sassari (Antonio Bisaccia) - Mas.Edu Museo d'arte Contemporanea Sassari- IT
Stage, seminari e workshop
2023 - Una Sonnolenza Febbrile stati generali dell’arte contemporanea in Umbria a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori - Palazzo Lucarini Contemporary – Trevi (Perugia) - IT
2022 - Le storie dello Chthulucene a cura di Isabella Pinto- Maxxi Museo delle arti del XXI Secolo – L’Aquila - IT
2022 - Laboratorio Esplorazione Collettiva #1 a cura del Collettivo Transhumanza - Parco di Molentargius – Cagliari – IT
2022- Lo spazio della luce seminario condotto da Mandalaki Design Studio a cura di Milco Carboni e Pier Paolo Luvoni- ArtLab Accademia Sironi- Museo Mas.Edu- Sassari-IT
2021 - riprese e montaggio del video-documentario del Contemporary Festival di Arte e Avanguardia VII Edizione
Pubblicazioni
2023 - Da Serrenti a Trevi: la mostra d’arte contemporanea di Davide Mariani di Fabiola Corona su La Gazzetta del Medio Campidano (articolo)
2022 - Gli artisti sardi si sono ispirati a Skopje - La Macedonia ricambia la visita di Vesna Ivanovska-Ilievska su Umno.mk (articolo)
2022- AL Mas.Edu. la mostra “S.O.N.O. – Satellite Opere Nell’Opera” di Tiziana La Redazione su Sardegna Reporter (articolo)
2021- SONO Satellite Opere Nell'Opera- h_demia.ss/press- Sassari (rivista)
2021- Premio Nazionale delle Arti XV- h_demia.ss/press- Sassari (catalogo)
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✓Palazzo Reale di Torino è la prima e più importante tra le residenze sabaude in Piemonte, teatro della politica del regno sabaudo per almeno tre secoli. ✓È collocato nel cuore della città, nella Piazzetta Reale adiacente alla centralissima Piazza Castello, da cui si dipartono le principali arterie del centro storico. ✓Rappresenta il cuore della corte sabauda, simbolo del potere della dinastia e, congiuntamente alle altre dimore reali della cintura torinese, come la reggia di Venaria Reale, la Palazzina di caccia di Stupinigi o il castello del Valentino, è parte integrante dei beni dichiarati dall'UNESCO quali Patrimonio dell'Umanità. ✓Nel 2016 confluisce nei Musei Reali[1] insieme alla Galleria Sabauda, Armeria Reale, Biblioteca Reale, Palazzo Chiablese e Museo di antichità. Nel 2018 l'intero complesso, incluse le mostre ospitate nelle Sale Chiablese, è stato visitato da 515.632 visitatori. ✓Storia . Il palazzo, destinato a residenza reale, venne progettato tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento da Ascanio Vittozzi. Alla morte di quest'ultimo, i lavori vennero affidati, durante la reggenza di Cristina di Francia, a Carlo di Castellamonte. https://www.instagram.com/p/B5z6WYFqNK7/?igshid=1lhjrpzmwfkgj
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La tragedia del popolo curdo per il capriccio di un estremista di destra miliardario di Gianni Cipriani Ricordate Nadia Murad, la ragazza yazida fatta prigioniera e schiava dall'Isis che nel 2018 per il suo grande impegno sui diritti umani ha ricevuto il premio Nobel per la pace? In questi giorni, nel pieno della tragedia del popolo curdo, tornano in mente le immagini di Nadia Murad che con altri attivisti venne ricevuta da Trump nello Studio Ovale. Bisognerebbe rivedere quelle immagini, che all'epoca suscitarono numerose polemiche, per vedere come Trump disinformato e annoiato sentisse senza provare alcuna empatia quei racconti dell'orrore e interloquisse senza avere la minima cognizione di quale fosse stato il dramma degli yazidi e dei grandissimi problemi che questa comunità continuava ad avere nell'Iraq "liberato" dallo Stato islamico. Quel video rappresenta in maniera tristemente perfetta il tristo figuro che è alla Casa Bianca, dai capricci del quale dipende la vita o la morte di tante persone. Ed è solo rivedendo quel video con Nadia Murad che si comprende fino in fondo perché una mattina quell'estremista di destra si sia svegliato e abbia deciso, con motivazioni ridicole, di dare in pasto a Erdogan un intero popolo. Erdogan che da tempo premeva e che aveva detto in tutti i modi che avrebbe voluto le mani libere per dare vita a una pulizia etnica contro quelli che impropriamente definisce terroristi. Ma il miliardario xenofobo della Casa Bianca, senza curarsi delle sofferenze che avrebbe provocato, all'improvviso si è messo a farneticare di stupide guerre tribali (per un razzista come lui i curdi e gli arabi sono morti di serie B) e del mancato aiuto della Nazione curda ai tempi dello sbarco in Normandia. Oggi i frutti del capriccio del padrone che da riccastro è abituato solo a dare ordini senza ascoltare nessuno, li rivediamo nei volti dei bambini uccisi, delle attiviste per i diritti umani barbaramente giustiziate, delle donne passate per le armi dalle bande di mercenari jihadisti al soldo di Ankara, degli anziani sventrati dalle bombe e di 300mila disperati che sono in fuga e hanno perso tutto. Va detto e ripetuto: questa catastrofe umanitaria per il capriccio di un mezzo fascista xenofobo, lo stesso che si inebria e si vanta delle sofferenze inflitte ai migranti del Sud America e che separa i bambini dai genitori. Continuerà a vivere nelle sue residenze dorate e nel lusso che mortifica la ragione mentre famiglie intere sono nella polvere, quando non già sottoterra per colpa sua. Non ci sarà mai alcun tribunale internazionale che lo condannerà per questi crimini contro l'umanità. Ma di fronte alla storia e di fronte all'umanità le sue responsabilità sono già acclarate. Dietro ogni bambino morto nel Rojava c'è il suo ghigno. Non ce lo dimenticheremo, né ora né mai.
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The Sazerac Swingers in Warburg-Scherfede: The New Orleans Spirit!
The Sazerac Swingers | Foto: (c) Christoph Weigel (Warburg-Scherfede) New Orleans Jazz ist eine der Jazz-Spielarten, die im Moment ihr Revival erleben. Nicht zuletzt dank Pionieren wie Jan Luley und seinem Werk und den Sazerac Swingers ist New Orleans Jazz auf dem Aufschwung. Die letztgenannte Band ist am 1. Februar im Gasthof Luis in Warburg-Scherfede zu Gast. Sie gehören gewiss zu den derzeit besten europäischen Bands, die den New Orleans Jazz nach originaler Machart spielen. Davon haben sich sowohl die Redaktion als auch Veranstalter Olaf Menne (Kulturvereinigung OWL) überzeugt. Und trotzdem ist die Musik der Sazerac Swingers kein Retro, kein Vintage und erst recht kein Revival. Alles bei ihnen ist auf eigenem Denken gewachsen, entspringt der eigenen Kreativität. Apropos New Orleans Spirit: Benannt ist die Band übrigens nach dem in New Orleans zur Jahrhundertwende (19./20.) erfundenen Drink Sazerac (Whiskey, Zucker, Wasser, Peychaud‘s Bitter, Zitronenrinde - sehr zu empfehlen!) Und so sind die Sazerac Swingers auf einer Mission: Ganz nach dem Motto ihres Ende 2018 sehr gut rezipierten Albums sagen die Sazerac Swingers: „Put The Jazz Back In Jazz!“
Samstag 01. Februar 2020 Jazznight • The Sazerac Swingers 19:00 Warburg-Scherfede Gasthof Luis Typ: Konzert Jetzt: Ticket kaufen Weitere Veranstaltungen im Kreis Höxter
Donnerstag 30. Januar 2020 Ein festliches Konzert • Maxim Kowalew Don Kosaken 19:00 Beverungen Pfarrkirche St. Johannes Baptist Beverungen Typ: Konzert
Freitag 31. Januar 2020 Kurkonzert - Musikalische Reise 15:00 Bad Driburg Gräflicher Park Health & Balance Resort Typ: Konzert
Samstag 01. Februar 2020 AD(H)S 10:00 Bad Driburg VHS Bad Driburg Typ: Vortrag
Samstag 01. Februar 2020 Messe WeserBau: Bauen Wohnen-Haus & Energie 10:00 Höxter Residenz-Stadthalle Höxter Typ: Messe
Samstag 01. Februar 2020 Kurkonzert - am Vormittag 10:30 Bad Driburg Gräflicher Park Health & Balance Resort Typ: Konzert
Samstag 01. Februar 2020 Kurkonzert - Visitenkarte 15:00 Bad Driburg Gräflicher Park Health & Balance Resort Typ: Konzert
Samstag 01. Februar 2020 Lichtmess 15:00 Bellersen Gaststätte Markus Klause Typ: Fest
Samstag 01. Februar 2020 Souvenir d’Europe • Duo Bergerac 17:00 Höxter Forum Jacob Pins Typ: Konzert
Samstag 01. Februar 2020 Es war zweimal… 19:00 Höxter Café & Zimmertheater Höxter Typ: Lesung
Samstag 01. Februar 2020 Tanz mit Livemusik 19:00 Bad Driburg Café Heyse Typ: Tanz
Samstag 01. Februar 2020 Apres Ski Party 20:00 Borgentreich-Lütgeneder Weißholzhalle Typ: Party
Samstag 01. Februar 2020 Das Phantom der Oper • Deborah Sasson und Uwe Kröger 20:00 Beverungen Stadthalle Beverungen Typ: Musical Jetzt: Ticket kaufen
Samstag 01. Februar 2020 Jazznight • The Sazerac Swingers 19:00 Warburg-Scherfede Gasthof Luis Typ: Konzert Jetzt: Ticket kaufen
Sonntag 02. Februar 2020 Messe WeserBau: Bauen Wohnen-Haus & Energie 10:00 Höxter Residenz-Stadthalle Höxter Typ: Messe
Sonntag 02. Februar 2020 Kurkonzert - am Vormittag 10:30 Bad Driburg Gräflicher Park Health & Balance Resort Typ: Konzert Read the full article
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Mitch B., arriva "Rise Up", in un'estate di musica
Nella sua Romagna, zona conosciuta nel mondo per divertimento, il dj producer Mitch B., ogni venerdì d'agosto è all'esclusivo White Beach di Cervia (RA), il sabato si sposta al Byblos di Riccione, mentre il martedì seleziona la colonna sonora dell'evento Art Dinner al Donna Rosa 38 a Marina di Ravenna. Riassumendo, Mitch B. è decisamente impegnato a far divertire la sua regione e non solo con il suo sound, sempre e comunque in contesti d'eccellenza... anche perché al di là delle tre residenze settimanali, ci sono altri appuntamenti settimanali per Mitch B. Ad esempio, il 24 agosto è alla Lagosteria di Castel San Pietro Terme (Bologna).
E che succede in ambito nuove release discografiche? Mitch B. è infatti molto attivo anche come produttore, anche ad agosto 2021. In questo periodo esce un altro disco di qualità, dopo "Turn the Beat around", un brano che è decisamente piaciuto in giro per il mondo. E' Mato Locos, Mitch B., Aurora – Rise Up, ancora su Jango Music, label francese con cui Mitch B. collabora da tempo. "Rise Up" è il pezzo perfetto per regalare un po' di energia anche in un'estate non facile, in cui non si può ballare. Il brano già disponibile in anteprima su YouTube
L'idea giusta per chi vuol divertirsi in ambito musica e co, in agosto e non solo, è seguire Mitch B. sulla sua pagina Instagram - https://www.instagram.com/mitchbdeejay/. Qui segnala sempre i suoi dischi e i suoi appuntamenti.
Ogni settimana poi Mitch B. segnala 5 nuovi dischi su AllaDiscoteca.com, blog molto amato da chi di sera esce e ha voglia di divertirsi, chiaramente in sicurezza.
Ma chi è Mitch B.?
Mitch B. è in console come dj fin dal lontano 1998, è anche produttore di successo. Ad esempio, la sua musica la pubblica su diverse label, tra cui la francese Jango Music e la spagnola Shamkara. Sul palco e in studio spazia soprattutto tra house, deep house ed elettronica balearica. Alessandro Bruno, questo il suo vero nome, è nato nel 1982, vive a Ravenna e da oltre vent'anni fa ballare molti dei più importanti club e dei luoghi di ritrovo di tutta Italia, da Courmayeur ad Agrigento. Miglior resident dj ai Dance Music Awards 2018, in Italia si è esibito spesso al Pineta di Milano Marittima, mentre durante l'estate 2020 ha regalato il suo sound soprattutto a: BBK Pleasure Beach (Marina di Ravenna), Donna Rosa 38 (Marina di Ravenna), Lido Me Beach (Lido Adriano – RA), Top Club (Rimini), Alto (Cervia RA), Paparazzi (Milano Marittima – RA), Chalet Del Mar (Fano PU), Hierbas (Milano Marittima – RA) (…).
Guest dj per party legati a brand prestigiosi (Ducati, Shiseido, Jean Louis David, L'Oréal), Mitch B. suona spesso anche in giro per il mondo: ad esempio all'Hollywood Vip Room e allo Zazada di Patong in Thailandia, al Bali Beach Club e al Pacha Hotel a Ibiza, a Formentera al Pineta e al Beso Beach (…). Per quel che riguarda le produzioni musicali di Mitch B., il 2020 è stato un anno di grandi risultati: le sue canzoni sono state ascoltate quasi 150.000 volte su Spotify, da 78.000 persone, in 73 paesi nel mondo. In totale, ben 6.100 ore di musica ascoltata. "Strike it Up", uscita nel 2020 e prodotta con i Meters Follow ha superato da tempo gli 80.000 ascolti solo su Spotify. E su Traxsource, il sito di riferimento per i dj che cercano musica di qualità? Uno dei brani prodotti da Mitch B. è finito in top ten e ben 8 si sono classificati in Top 100 nel corso del 2020.
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Albarran Cabrera —– Instagram
The Mouth of Krishna #34177 Acrylics, Cyanotype, gampi paper and gold leaf
We are happy and proud to announce that our work we'll shown Ira Stehmann Fine Art booth D02 Munich Highlights next week. . Munich HIGHLIGHTS International Art Fair Munich / HIGHLIGHTS Internationale Kunstmesse München October 17th – 21st 2018 MUNICH RESIDENZ
#The Mouth of Krishna#cyanotype#acrylics#Pigments gampi paper and gold leaf#Ira Stehmann#Highlights Munich#munich residenz#albarrancabrera#albarran cabrera#artists on tumblr#photographers on tumblr#acnews
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Laura Cionci
https://www.unadonnalgiorno.it/laura-cionci/
Ci vuole agilità e coraggio per preservare la propria armonia e non farsi sbranare.
Laura Cionci è stata un’artista visiva, fotografa, ballerina, performer e ricercatrice che ha rivolto la sua attenzione verso pratiche relazionali per lo sviluppo di processi creativi volti a indagare le potenzialità energetiche umane in rapporto con biodiversità e territorio.
Nata a Roma il 19 maggio 1980, ha realizzato progetti e residenze tra l’Italia, il Sudamerica e l’Australia. È scomparsa prematuramente il 1 dicembre 2022 a causa di un cancro.
Ha co-fondato il Waiting Posthuman Studio, progetto di ricerca multidisciplinare tra arte, architettura, urbanistica e filosofia.
Dopo che, nel 2015 le era stata diagnosticata la malattia, ha deciso di iniziare un suo percorso personale che l’ha portata a sviluppare un metodo di cura su di sé. Ha messo il suo male al centro della sua ricerca artistica e filosofica che l’ha portata anche a scrivere il libro Stato di Grazia, nel 2020.
Ha realizzato testi e progetti sulla trasformazione e il passaggio a un pensiero e una visione diversi da quanto vissuto in precedenza.
Appassionata di Murga, teatro di strada che coniuga musica, danza, recitazione e giocoleria, si era spesso esibita per strada e in situazioni di marginalità urbana come i campi rom.
Nomade e itinerante, nella sua breve e intensa vita, Laura Cionci ha attraversato e talvolta anticipato tempi e confini geografici. Nel 2018 è stata in Colombia, Brasile e Amazzonia per indagare rituali magici e talismani di quei territori, cercando le energie della natura, in un percorso di denuncia anche politica, contro le azioni insensate dell’uomo sull’ambiente. Tra il 2019 e il 2020 è stata in Australia, per il progetto multidisciplinare Reciproco. Lì ha organizzato un viaggio verso il deserto in cerca di guaritori aborigeni, antiche usanze cerimoniali e saggezza ancestrale nella sua personale ricerca di una medicina alternativa come via di salvezza per il suo male.
A giugno 2020 ha preso parte alla collettiva Fragile, presso la galleria Monitor di Roma che le è valsa la nomina di Migliore Artista del 2021 dalla rivista Artribune.
Nel 2021, ha partecipato alla mostra Prove di (ri)esistenza presso la Fondazione Baruchello di Roma, che ha coinvolto il pubblico in una serie di esperienze tese a riformulare la dimensione affettiva, creativa, interpersonale, oltre che intellettuale e corporea. Un cerchio perfetto multisensoriale nel quale perdersi e ritrovarsi guidati dalle essenze e dall’immaginario arcaico e muliebre che scorreva nel fregio di acquerelli che lo contornava.
Insieme a varie artiste aveva cominciato un progetto di intersezione, intesa, collaborazione solidale e femminile denominato Pensiero Stupendo.
Il tema delle sue numerose performance in giro per il mondo è stato quello della trasmissione dei saperi, dei sogni, delle istanze più profonde e di ciò che ci muove dentro.
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A Buon Diritto e il Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR) - in qualità di membri della Rete legale di supporto ai migranti in transito (A Buon Diritto Onlus, Baobab experience, Consiglio italiano per i rifugiati, Radicali Roma) - hanno presentato due ricorsi presso il Tribunale di Roma contro l’Ufficio Immigrazione della Questura perché viola i diritti dei titolari di protezione internazionale, impedendo, di fatto, a molti di loro il rinnovo del permesso di soggiorno. Per uno dei due ricorsi, presentato in urgenza, il Giudice ha già ordinato alla Questura di Roma l’immediato rilascio del rinnovo del permesso di soggiorno.
Le storie in dettaglio: I casi di A. e di D.
“Sono mesi che assistiamo a una prassi illegittima: la Questura di Roma ha deciso di non rinnovare il Permesso di soggiorno alle persone con protezione internazionale che presentano un certificato di residenza presso un indirizzo convenzionale. Ovvero tutte le persone senza fissa dimora o impossibilitate a dimostrare una residenza “reale” e legale, come in assenza di un regolare contratto di locazione” dichiara Valentina Calderone Direttrice di A Buon Diritto. “A Roma il Comune ha stabilito che l’indirizzo di Via Modesta Valenti sia l’indirizzo di residenza convenzionale per tutte le persone senza fissa dimora, ma la Questura ha concluso apoditticamente che l’iscrizione presso gli indirizzi fittizi determina irreperibilità di fatto di chi la richiede e non si concili con le esigenze di ordine e sicurezza pubblica”.
Le conseguenze sulla vita di queste persone rischiano di essere devastanti: si tratta di beneficiari di protezione internazionale cui viene, di fatto, negata la possibilità di continuare a vivere dignitosamente nel nostro paese, mettendo a rischio l’accesso ai servizi e la stessa condizione di regolarità sul territorio.
È per questa ragione che A Buon Diritto e il CIR, in qualità di membri della Rete legale di supporto ai migranti in transito, hanno deciso di agire. Sono state presentate due istanze di accesso agli atti, il 7/1/2019 e il 25/1/2019, a Prefettura, Questura, Questura – Ufficio immigrazione e Comune di Roma, per prendere visione delle “disposizioni di organi superiori”, menzione con la quale la Questura giustifica il mancato rilascio del permesso di soggiorno. Il quadro che ne è emerso desta numerose preoccupazioni, anche per le illazioni espresse da alcune istituzioni rispetto alla condizione e alle intenzioni dei cittadini stranieri senza dimora. Le organizzazioni hanno deciso di rendere pubblici questi documenti per offrire uno strumento ad avvocati e associazioni a tutela degli interessi del loro assistiti e per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.
L’utilizzo di politiche repressive nei confronti di chi è già ai margini della società, pur in condizione di soggiorno regolare, non fa altro che aumentare i rischi per ordine e sicurezza pubblica.
Accesso agli atti 07/01/2019 Nota Questura - Nota Ministero Interno, Accesso agli atti 25/01/2019 Verbale riunione Prefettura 25/10/2018
Accesso agli atti e ricorso contro Ufficio Immigrazione Questura di Roma per mancato rinnovo dei permessi di soggiorno
Un commento di Francesco Portoghese, operatore legale di A Buon Diritto onlus.
Da ottobre 2018 ai titolari di protezione internazionale non è consentito rinnovare il permesso di soggiorno se senza dimora e iscritti nell’apposito registro anagrafico del Comune di Roma, presso l’indirizzo convenzionale di via Modesta Valenti. L’orientamento della Questura – Ufficio immigrazione è risalente nel tempo, ma non aveva ancora colpito tali soggetti, vulnerabili per definizione. La posizione dei cittadini stranieri regolarmente soggiornanti a Roma si è aggravata ulteriormente e rischia di creare una vera e propria emergenza sociale. Basti pensare che, pur avendone diritto, senza il permesso di soggiorno non è possibile iscriversi al Ssn, stipulare contratti di lavoro o di locazione, accedere alle graduatorie per l’assegnazione delle case popolari etc. Insomma, tutte quelle misure che costituiscono un limitato, ma indispensabile, argine alla povertà e all’emarginazione.
L’operato della Questura – Ufficio immigrazione non trova fondamento nella legge. In primo luogo, perché il rilascio o il rinnovo del titolo di soggiorno non è mai subordinato all’iscrizione anagrafica. Una circolare del Ministero dell’Interno – Dipartimento liberà civili e immigrazione già nel 2015 censurava l’operato dei medesimi uffici, ricordando come il titolo di soggiorno è un presupposto per la residenza e mai il contrario. Il Testo Unico immigrazione e il regolamento attuativo, salvo ove diversamente previsto, ritiengono sufficiente una dichiarazione del luogo dove si intende dimorare, senza riferirsi necessariamente alla residenza. In secondo luogo, la residenza per i senza dimora ha la stessa efficacia e validità delle residenze “classiche”. Anzi, proprio per la categoria di soggetti che ne beneficiano, è previsto un regime semplificato. Quindi, a maggior ragione, nelle pratiche di rinnovo dei documenti, il certificato di iscrizione in via Modesta Valenti dovrebbe avere un peso specifico maggiore, soprattutto nel caso di titolari di protezione internazionale. In seguito a due istanze di accesso agli atti, presentate da A Buon Diritto Onlus e Consiglio italiano per i rifugiati Onlus, è stato possibile risalire ai documenti che, in palese contrasto con la legge nazionale, secondo la Questura – Ufficio immigrazione avallano tale prassi.
Il quadro che emerge da questi atti, e in particolar modo come vengono considerati gli stranieri senza dimora, è tanto brutale quanto inaccettabile per uno Stato di diritto.
Il verbale di una riunione tenutasi in Prefettura di Roma, il 25/10/2019, con la partecipazione di Prefettura, Questura, Comune e INPS riassume perfettamente la vicenda. Qualche mese prima, infatti, sia il Comune di Roma che la Questura avevano chiesto indicazioni ad altre autorità (Ministero dell’Interno, Prefettura) sulle iscrizioni al registro per i senza dimora. In particolar modo, l’attuale sistema fortemente voluto dalla giunta Raggi (delibera 31/2017), prevede la competenza dei singoli Municipi, con un passaggio preliminare dai servizi sociali, cui sono attribuite funzioni ulteriori.
Ciò non solo ha comportato un aggravio ingiustificato del lavoro, e quindi un allungamento dei tempi per l’iscrizione (in violazione dell’obbligo di registrazione entro due giorni), ma ha anche reso i controlli sulle effettive abitudini di vita dei senza dimora più difficili. E’ bene precisare che la legge non ritiene tali controlli obbligatori e ne attribuisce la competenza al Comune. Quindi, una volta perfezionata l’iscrizione, non si può in alcun modo censurarne la validità. Inoltre, la responsabilità delle istituzioni non dovrebbe mai ricadere sulla cittadinanza in maniera generalizzata. Tuttavia, secondo il dirigente della Questura – Ufficio immigrazione, le persone senza dimora “aspirano a rendersi irreperibili, con importanti conseguenze e potenziali pericoli per l’ordine e la sicurezza pubblica”. Non sembra ci siano fondamenti a supporto di questa valutazione. Così come appare pretestuosa la considerazione secondo cui “tale situazione sta generando un effetto di richiamo per numerosi extracomunitari che da altre province si trasferiscono a Roma al solo fine di rinnovare il permesso di soggiorno per poi rendersi di fatto irreperibili sul territorio comunale”. Non si capisce perché un dirigente della Forza Pubblica si avventuri in simili ragionamenti che di fatto mancano di ogni pretesa logica. Ciascuno straniero è titolare della libertà di circolazione sul territorio nazionale e, di rimando, è rimessa alla sua sola volontà la scelta del luogo ove dimorare. A maggior ragione se per esigenze lavorative o familiari, su cui non sembra soffermarsi il Dirigente. Ma ancora più astrusa è l’equivalenza “avvio delle pratiche di rinnovo del titolo di soggiorno = volontà di rendersi irreperibili”. La logica imporrebbe l’esatto contrario: la volontà di rendersi irreperibili è dimostrata dalla mancanza di contatti con le istituzioni, passaggio obbligatorio nel rilascio/rinnovo dei documenti o di iscrizione anagrafica.
Dello stesso preoccupante tenore è l’affermazione di una dirigente del Comune di Roma, la quale ritiene che l’extracomunitario in possesso di permesso di soggiorno “dovrebbe avere una residenza reale”. Si evince chiaramente come si arrivi a una conclusione generale prescindendo da una valutazione del singolo caso. E’ noto, infatti, che i cittadini stranieri abbiano maggiori difficoltà nell’accesso al mercato immobiliare e del lavoro, in alcuni casi per lo scarso reddito percepito o per patologie psico-fisiche che comportano inabilità all’attività lavorativa. Nel Testo unico immigrazione, tuttavia, i requisiti reddituali e alloggiativi sono previsti solo in casi particolari (ricongiungimento familiare, permesso di lungo soggiorno), e non rilevano per rilascio e rinnovo di altri documenti, come quelli collegati alla protezione internazionale o umanitaria.
Queste prese di posizione, brevemente sintetizzate in precedenza, sono alla base della comunicazione del Questore di Roma dell’8/11/2018, in cui si invitano gli uffici competenti a non rilasciare “permessi di soggiorno a cittadini stranieri che risultano residenti in indirizzi fittizi”. Riteniamo che una simile presa di posizione, oltre a essere in palese e grossolano contrasto con la legge nazionale, arrechi un gravissimo pregiudizio a numerosi stranieri regolarmente soggiornati. Queste persone, private arbitrariamente della possibilità di avere fisicamente un documento, non potranno più accedere a una vasta gamma di diritti e servizi. Tale privazione necessariamente causerà emarginazione e isolamento, andando a ingrossare le fila degli “invisibili” sul territorio capitolino.
Esprimiamo preoccupazione per la discriminazione in base al censo delle autorità e desta stupore la presa di posizione e la poca lungimiranza del Comune di Roma che, al posto di riconsiderare la strutturazione dell’iscrizione al registro dei senza dimora in modo da renderlo più efficiente, scelga di avallare pratiche illegittime il cui unico esito è quello di creare, solo in questo caso, potenziali pericoli per ordine e sicurezza pubblica e emarginazione. Le cui conseguenze, inevitabilmente, ricadono sull’amministrazione capitolina e non sulle altre istituzioni coinvolte. Ci auspichiamo che queste pratiche siano destinate a cessare, una volta e per tutte. Il riconoscimento e l’implementazione dei diritti di tutti sono gli unici argini a una deriva pericolosissima, causata da ignoranza, luoghi comuni ma, soprattutto, da una scarsa capacità di analisi dei fenomeni e di assunzione di precise responsabilità delle istituzioni.
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