#Giorgina Pi
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queerographies · 2 years ago
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[Sherocco][Titti De Simone][Sara Garbagnoli][Francesca R. Recchia Luciani][Porpora Marcasciano]
Il volume raccoglie le voci dell3 protagonist3 che hanno animato il Festival e restituisce l’intensità e la radicalità dei dibattiti, delle analisi e delle emozioni che hanno fatto di Sherocco un cantiere di pensiero critico
Cosa significa l’espressione “comunità LGBTQIA+”? Esiste davvero qualcosa che può fare da legame per un gruppo eterogeneo come quello formato dalle persone lesbiche, gay, trans, queer, non binarie? Le rivoluzioni del desiderio raccoglie le voci dell3 protagonist3 che hanno animato il Festival e restituisce l’intensità e la radicalità dei dibattiti, delle analisi e delle emozioni che hanno fatto…
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marcogiovenale · 1 year ago
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'roots§routes': nuovi articoli nel numero 44, "de senectute feminarum"
Vergogna! All’origine del mito negativo della vecchiaia femminile in Europadi Viviana Gravano Fotoromanzadi Giorgina Pi Il progetto Over60: una questione di corpi e di libertàdi Mauro Danesi e Silvia Gribaudi Erwin Olaf – On (not) growing old gracefullyby Jonathan Turner Mettiti al Riparo. Ti Amo.di Caterina Moroni Disturbing flashes of my own mortality.Vecchi corpi negli albi illustrati.di Elena…
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infopromoteatrolab · 2 years ago
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Porcile di Arte e Salute, spiegato bene
A cura di Matteo Saveri
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Tra il 1965 e il 1966, costretto a letto a causa di un’ulcera, Pier Paolo Pasolini scrisse sei tragedie in versi: Calderón, Pilade, Affabulazione, Porcile, Orgia e Bestia da Stile. Per l’occasione del centenario dalla sua nascita, ERT Teatro Nazionale si propone di portare in scena l’intero corpus teatrale di Pasolini, nell’arco di una sola stagione, attraverso il progetto Come devi immaginarmi, ideato da Valter Malosti insieme al critico d’arte, scrittore e accademico Giovanni Agosti. Dopo il debutto con Calderón di Fabio Condemi , in scena dal 2 al 6 novembre 2022, e Pilade di Giorgina Pi, dal 16 al 19 febbraio, dal 18 aprile al 7 maggio è in scena al teatro Arena del Sole Porcile, con la regia di Nanni Garella – che di Pasolini aveva già rappresentato Edipo Re e Il Vangelo secondo Matteo - e interpretato dagli attori di Arte e Salute. Compagnia teatrale nata nel 2000 e diretta dallo stesso Garella, attraverso la collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna, Arte e Salute si propone di sperimentare nuovi modelli di inclusione, favorendo la comunicazione e migliorando la qualità di vita dei suoi attori, affetti da disturbi mentali, attraverso una formazione continua e una ricca attività teatrale nel corso di tutto l’anno. Grazie anche all’inedita collaborazione con Balletto Civile, collettivo guidato dalla coreografa e danzatrice Michela Lucenti, gli attori hanno lavorato più che mai sul corpo ancor prima che sul testo, in un modus operandi che Garella paragona a quello adottato per suonare il piano: “prima la mano destra, poi la sinistra”. L’opera pasoliniana, composta da undici episodi e adattata nel 1969 nell’omonimo film diretto da Pasolini stesso, è ambientata interamente in una tenuta borghese a Godesberg, in Germania, nell’anno 1967. Protagonista del testo è Julian Kolz, giovane venticinquenne figlio di industriali vicini alla Germania nazista. Julian, descritto dal padre come “né obbediente né disobbediente”, è lontano dalle ambizioni della famiglia e dall’ambiente aristocratico che lo circonda, così come è disinteressato all’attivismo e all’impegno politico di Ida, giovane diciassettenne, anch’essa figlia di industriali, di lui innamorata. Al contrario, il suo amore, che Julian manifesta intrattenendo dei rapporti sessuali di nascosto, è per i maiali del porcile.
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Come sottolinea il regista Nanni Garella, però, non sono i maiali i protagonisti dell’opera, quanto Julian, in bilico tra l’immobilità e la grande voglia di vivere, e il suo rapporto con i genitori, che rendono a suo avviso l’opera estremamente attuale e apprezzabile anche dalle nuove generazioni. E’ proprio il conflitto generazionale e genitoriale uno dei temi principali su cui pone l’accento Garella, che ha infatti dato più spazio al ruolo della madre di Julian.
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Importante anche il ruolo corale dei contadini, annunciatori della morte di Julian nell’ultimo atto, che trovano ampio spazio nella versione di Garella, sottolineando la discendenza dell’opera dalle classiche tragedie greche che ispirarono Pasolini nella sua scrittura.
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maddalenafragnito · 2 years ago
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BVIO | ABBIAMO FINITO CON I BUONI SENTIMENTI  uno spazio temporaneo di CHEAP 
Il progetto di arte pubblica con sede a Bologna, apre uno spazio temporaneo nel centro della città in occasione della nuova edizione di Arte Fiera 2023: BVIO.
La grande installazione luminosa all’interno dello spazio temporaneo di CHEAP si staglia contro il nero pece dell’ambiente, allestito al piano terra di Palazzo Sassoli (ingresso da Vicolo Bolognetti, 18). Un progetto che è stato pensato e scritto così: con quella U littoria che diventa V, che riporta al sostrato fascista dello scorso risultato elettorale in Italia, che come un trompe-l’oeil fa intravedere anche un B(I)VIO. L’installazione luminosa accompagna una stanza oscura dove sono proiettati i testi di/dell’artistə che CHEAP ha chiamato a raccolta a lavorare sulla suggestione del buio, come momento storico, sociale, ambientale e culturale. Frammenti, versi, ma anche paragrafi e riflessioni che scorrono sulle pareti in un ambiente sonoro composto di fruscii, ronzare di insetti elettrici, movimenti acquatici. E quindi c’è la guerra, c’è la povertà, ci sono tutte le declinazioni di fascismo che la contemporaneità poteva produrre, c’è una crisi ambientale definitiva e ci sono dei confini che non sembrano aver mai ucciso tanto. Ma c’è anche il buio come opportunità: quella di tessere alleanze, di affilare nuovi sguardi, reinventarsi come mostri.
Dal 2 al 5 FebbraioPalazzo Sassoli | ingresso da Vicolo Bolognetti 18 | Bologna
Realizzato con la complicità di moltə:
AIA – anonymous iranian artists / Motus / Muna Mussie / Jacopo Benassi / Kinkaleri / Christina Maria Pfeifer / Fabiola Naldi / ZimmerFrei / R.Y.F. / Ivana Spinelli / Giorgina Pi / La Rivoluzione delle Seppie / Maddalena Fragnito / Silvia Fanti / Francesca Bono / Eva Geatti / Piersandra Di Matteo / Wissal Houbabi / Inside Porn / Porpora Marcasciano / Fiorenza Menni / Silvia Bottiroli /Francesco Costabile / Coco Riot / Collettivo Amigdala / Carolina Bianchi / Giovanni Attili / Lady Maru / Anna Rispoli / Sofa Queen / Simona Faraone / Francesco Papaleo / LO_MO​CHEAP. 
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Giorgina Pi rilegge la figura di Pilade, omaggio a Pasolini
(ANSA) – BOLOGNA, 14 FEB – Da alcuni anni impegnata su un lavoro di ricerca e riscrittura sul mito classico (Tiresias, Guida immaginaria e Lemnos), la regista e attivista Giorgina Pi e il collettivo Bluemotion si confrontano ora con la figura di Pilade, a partire dalla tragedia di Pier Paolo Pasolini, una delle personalità del Novecento che più hanno influenzato la generazione a cui la regista…
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stranotizie · 11 months ago
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Lo spettacolo fonde il Filottete di Sofocle con le storie e testimonianze degli antifascisti greci Lemnos, Gaia Insenga L’isola di Lemnos, simbolo del confino e dell’esclusione, è il centro di un viaggio e di uno spettacolo teatrale di Giorgina Pi, che torna a Primavera - da mercoledì 20 fino a domenica 24 marzo - all’Angelo Mai di Roma. Si parte dal mito di Filottete e dalla tragedia omonima di Sofocle per prolungare e non dimenticare la tragedia di tutte quelle isole greche che, dal 1947, furono confino di tanti che non rinnegavano il proprio antifascismo. Una suggestiva drammaturgia originale in cui si fondono il Filottete di Sofocle e le storie e testimonianze degli antifascisti greci deportati nelle isole del confino sono il viaggio ideale, ma anche reale da cui è nato, nel 2022, Lemnos, regia di Giorgina Pi, coproduzione tra Teatro Nazionale di Genova, ERT Emilia- Romagna Teatro Fondazione e TPE-Fondazione Teatro Piemonte Europa. Riprende il suo viaggio dall’Angeo Mai di Roma con produzione Bluemotion, la regia di Giorgina Pi che ha condiviso la costruzione del testo con Massimo Fusillo e la squadra del collettivo Bluemotion e l’interpretazione sulla scena di Gaia Insenga, Giampiero Judica, Aurora Peres, Gabriele Portoghese e l’attrice greca Alexia Sarantopoulou. Lemnos, l’isola in cui viene abbandonato - ferito e solo - l’eroe greco Filottete, durante l’assedio di Troia rappresenta simbolicamente le isole del Mare Egeo in cui tra il 1946 e il 1974 furono confinati e sottoposti a indicibili torture i dissidenti greci. La tragedia di Sofocle narra che Ulisse e il giovane Neottolemo tornino a Lemnos da Filottete per sottrargli con l’inganno l’arco donatogli da Eracle, senza il quale la guerra di Troia non può essere vinta. Lo spettacolo scorre su un doppio binario, raccontando il cambiamento interiore di Neottolemo, che salverà Filottete, e dall’altra portando in scena le testimonianze degli uomini e le donne che durante la Guerra Civile Greca e successivamente sotto la dittatura dei colonnelli si rifiutarono di abiurare alle proprie idee politiche. Frutto di una ricerca letteraria, storica e antropologica condotta da Giorgina Pi insieme ai membri di Bluemotion e al drammaturgo Massimo Fusillo, Lemnos parte da una radice precisa, dalla riflessione sul mito di Filottete e dal confronto con l’omonima tragedia di Sofocle e con le vicende biografiche, i diari, le poesie, i racconti delle tante persone antifasciste greche che vennero confinate, torturate, uccise in Grecia dal 1946 al 1974. Lo spettacolo accoglie scoperte e risonanze con il presente, le immagini e i diari di un viaggio in Grecia, le riscritture del mito di Ghiannis Ritsos (più volte confinato così come molti dei poeti e intellettuali della sua generazione), delle poete femministe Adrienne Rich e Hélène Cixous, del Nobel Derek Walcott, le musiche originali composte dal Collettivo Angelo Mai e quelle del compositore greco Manos Hadjidakis.Lemnos va a comporre, e conclude, una sorta di Trilogia ideale, terza tappa di un progetto che comprende gli spettacoli di Bluemotion, Tiresias e Guida immaginaria. {} #_intcss0{display: none;} #U11258540077hUH { font-weight: bold; font-style: normal; } #U112585400778WC { font-weight: bold; font-style: normal; } #U11258540077kyH { font-weight: bold; font-style: normal; } #U11258540077BCH { font-weight: bold; font-style: normal; } #U11258540077iZD { font-weight: bold; font-style: normal; } Fonte
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persinsala · 5 years ago
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Sempre in fieri / Santarcangelo dei Teatri
Sempre in fieri / Santarcangelo dei Teatri
Una proposta meticcia nei linguaggi, un calendario fitto di eventi tra narrazioni, performance site-specific, dialoghi e installazioni: il festival di Santarcangelo è davvero ripartito? (more…)
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spcacau · 3 years ago
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Após um longo período de distanciamento, volto ao teatro. A primeira peça foi “Tiresias, com texto da poete e rapper londrina Kae Tempest, traz no título um dos personagens do mito grego de Édipo. Na história, ele se transforma em mulher para descobrir qual gênero tem mais prazer. A criação de Giorgina Pi/Bluemotion trata dos atravessamentos da sexualidade.” Foi o último espetáculo da segunda edição da Scena, Semana da Cena Italiana Contemporânea com a amiga @irene.thiago #teather #sescpompeia #italianteather (at Sesc Pompeia) https://www.instagram.com/p/CdmTW40Nujb/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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citgny · 3 years ago
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#MaravillosoReconocimiento La Película @caercaughtfilm resulta ganadora en el festival de cine de #DivergentiFestivalInternazionaleDiCinema ✨ #CAER #Gana la edición 2021 de Divergentes Internazionale di Cine Trans esta película que es el resultado de la colaboración entre @nickmainever ❤️✌🏽 y el #ColectivoInterculturalTransgrediendo @citgny para el refinado lenguaje cinematográfico que mezcla ficción y documental con la única finalidad de hacernos partícipes de una historia poderosa. La historia de una comunidad ejemplar que mediante la solidaridad se opone con la fuerza de los cuerpos y relaciones a la violencia de las leyes migratorias y la represión policial contra el #TrabajoSexual. Caer gana por la capacidad de traernos de vuelta a una historia difusa, que nos recuerda luchas y cohesiones humanas del movimiento trans mediante el método de una de las tradiciones más nobles del documental. Una película política y poética que nos hace de advertencia y llamado a un presente italiano. Un agradecimiento especial a nuestras juradas Giorgina Pi, Viola Lo Moro y Elena Tebano. #MIT #MovimentoIdentitàTrans (at Colectivo Intercultural TRANSgrediendo) https://www.instagram.com/p/CXHYtPRF0lW/?utm_medium=tumblr
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mrdima · 4 years ago
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Guida immaginaria è un progetto audio di #Bluemotion scritto da Giorgina Pi e Gabriele Portoghese. Tra il sogno e i ricordi in una Grecia classica ma inaspettata.   Al teatro Arena del Sole di #Bologna un incredibile viaggio verso #Atene e il museo dell’Acropoli. @giorgina_pi @bluemotion.theatre @arenadelsole @mondogreco (presso Teatro Arena del Sole Bologna) https://www.instagram.com/p/CRUvtaxI3Q4/?utm_medium=tumblr
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veonoticia · 7 years ago
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Hija de Oscar Pérez cuenta detalles de su detención
18/12/2017
Giorgina Pérez, hija de Oscar Pérez, aseguró tras ser liberada que las acusaciones del Ministerio Público “no tenían ni pies ni cabeza”, y que fue la “peor experiencia” de toda su vida.Giorgina fue liberada bajo medidas cautelares por el caso de los 130 niños retenidos en el Aeropuerto Internacional de Maiquetía Simón Bolívar, quienes serían enviados a Perú a reencontrarse con padres.
Fuente: Caraota Digital
“Tengo sentimientos encontrados. Fue la peor experiencia de mi vida, pero tengo la conciencia tranquila porque sé que no hemos hecho nada malo (…) es un milagro haber salido. Oía las imputaciones pero no tenían ni pies ni cabeza”, dijo la joven en declaraciones a VPI TV.
La joven aseguró que habían algunos menores de edad no cumplían los requisitos de ley para que las autoridades migratorias les permitieran salir del país: “Solo había diez muchachos que no cumplían con los requisitos pero los perjudicaron a todos”, añadió.
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herretes · 7 years ago
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Hija de Oscar Pérez: “Las imputaciones no tenían ni pies ni cabeza”
La miembro de la ONG Unión Venezolana en Perú insistió en que su objetivo era reencontrar a 130 niños con sus familiares
Giorgina Pérez, hija del dirigente exiliado Oscar Pérez, desestimó que el Ministerio Público la acusara de haber incurrido en trata de personas por intentar llevar a al menos 120 niños desde el aeropuerto internacional Simón Bolívar de Maiquetía hasta Perú.
“Es un milagro haber…
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