#Giorgina Pi
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queerographies · 1 year ago
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[Sherocco][Titti De Simone][Sara Garbagnoli][Francesca R. Recchia Luciani][Porpora Marcasciano]
Il volume raccoglie le voci dell3 protagonist3 che hanno animato il Festival e restituisce l’intensità e la radicalità dei dibattiti, delle analisi e delle emozioni che hanno fatto di Sherocco un cantiere di pensiero critico
Cosa significa l’espressione “comunità LGBTQIA+”? Esiste davvero qualcosa che può fare da legame per un gruppo eterogeneo come quello formato dalle persone lesbiche, gay, trans, queer, non binarie? Le rivoluzioni del desiderio raccoglie le voci dell3 protagonist3 che hanno animato il Festival e restituisce l’intensità e la radicalità dei dibattiti, delle analisi e delle emozioni che hanno fatto…
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marcogiovenale · 1 year ago
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'roots§routes': nuovi articoli nel numero 44, "de senectute feminarum"
Vergogna! All’origine del mito negativo della vecchiaia femminile in Europadi Viviana Gravano Fotoromanzadi Giorgina Pi Il progetto Over60: una questione di corpi e di libertàdi Mauro Danesi e Silvia Gribaudi Erwin Olaf – On (not) growing old gracefullyby Jonathan Turner Mettiti al Riparo. Ti Amo.di Caterina Moroni Disturbing flashes of my own mortality.Vecchi corpi negli albi illustrati.di Elena…
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Modena: "Bestia da stile" di Pasolini al Teatro Storchi dal 25 al 28 maggio
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Modena: "Bestia da stile" di Pasolini al Teatro Storchi dal 25 al 28 maggio. Dopo Calderòn di Fabio Condemi, Pilade di Giorgina Pi, Porcile di Nanni Garella e Michela Lucenti, Orgia di Federica Rosellini e Gabriele Portoghese e Affabulazione di Marco Lorenzi, Bestia da stile è l’ultima delle sei tragedie che chiude il progetto Come devi immaginarmi dedicato a Pasolini, ideato dal direttore di ERT Valter Malosti e dallo studioso Giovanni Agosti, nell’anno del centenario della nascita. La produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale debutta in prima assoluta al Teatro Storchi di Modena dal 25 al 28 maggio (giovedì e venerdì ore 20.30, sabato 19.00, domenica 16.00) e segna la conclusione del percorso Le Passioni allo Storchi dedicato alla sala dell’Ex-Amcm: il lavoro è allestito in platea che verrà svuotata nella sua prima metà per permettere di posizionare 80 sedute. Insieme al pubblico, su un piccolo palco allestito per l’occasione e privo di scene e quinte, gli interpreti, diretti dal regista, attore e pedagogo francese Stanislas Nordey, accolgono gli spettatori in uno spazio di condivisione e restituzione su Bestia da stile, quasi come se aprissero le porte di un immaginario atelier d’artista. Il cast è composto dagli allievi attori che hanno portato a conclusione il corso di Alta formazione della Scuola Iolanda Gazzerro di ERT Pier Paolo Pasolini – cantiere su Bestia da Stile. Alta formazione attoriale internazionale, iniziato a gennaio 2023 e affidato dal direttore Valter Malosti alla conduzione di Stanislas Nordey che qui si confronta con Bestia da stile, l'opera scritta da Pier Paolo Pasolini tra il 1966 e il 1975 con continui rifacimenti, aggiornamenti e stratificazioni. «Il progetto pedagogico e artistico con le giovani attrici e i giovani attori – afferma Stanislas Nordey – è consistito nell’avvicinarsi all’opera teatrale di Pier Paolo Pasolini, prima nel suo insieme e poi approfondendo in particolare Bestia da stile. Delle sei tragedie, può sembrare la più amara e criptica; al contrario, credo sia la più limpida nel modo in cui l’autore si mette a nudo, sotto ogni aspetto. Scritta in versi, è una sorta di condensato autobiografico di tutta la sua vita e la sua opera». In occasione della prima, giovedì 25 maggio alle ore 19.00 avrà luogo presso il Teatro Storchi un incontro, a ingresso libero, proprio sul processo creativo e pedagogico che ha portato alla creazione di Bestia da stile, con la partecipazione di Stanislas Nordey e con un saluto degli allievi attori. Modera il dialogo Angela Albanese, professoressa associata di Letterature Comparate presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali. Stanislas Nordey è dal 2014 direttore artistico del Teatro Nazionale e della Scuola Superiore di Arte Drammatica di Strasburgo. Pasolini è un autore a lui caro che scopre negli anni di formazione al Conservatoire National Supérieur d'Art Dramatique (CNSAD) di Parigi quando, in una libreria, sfoglia per la prima volta proprio le pagine di Bestia da Stile. Negli anni di formazione, Nordey non ne conosce ancora né il cinema, né la poesia, né lo scandalo o la mitologia che ne accompagnavano la figura, ma quella parola poetica teatrale così spessa, così emozionante, la capacità di conciliare la scrittura poetica con quella politica, lo avvicineranno indissolubilmente a Pasolini, considerato un “fratello maggiore spirituale”. Quel primo incontro con i versi Bestia da stile, diventato nel 1991 la prima di molte regie dedicate all’opera teatrale pasoliniana, ha influenzato tutto il percorso artistico di Nordey. A Pasolini è ritornato infatti a più riprese, con la messa in scena di Calderón (1993), Pilade (1994), Porcile (1999), fino alla regia di Affabulazione (2015).... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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infopromoteatrolab · 2 years ago
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Porcile di Arte e Salute, spiegato bene
A cura di Matteo Saveri
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Tra il 1965 e il 1966, costretto a letto a causa di un’ulcera, Pier Paolo Pasolini scrisse sei tragedie in versi: Calderón, Pilade, Affabulazione, Porcile, Orgia e Bestia da Stile. Per l’occasione del centenario dalla sua nascita, ERT Teatro Nazionale si propone di portare in scena l’intero corpus teatrale di Pasolini, nell’arco di una sola stagione, attraverso il progetto Come devi immaginarmi, ideato da Valter Malosti insieme al critico d’arte, scrittore e accademico Giovanni Agosti. Dopo il debutto con Calderón di Fabio Condemi , in scena dal 2 al 6 novembre 2022, e Pilade di Giorgina Pi, dal 16 al 19 febbraio, dal 18 aprile al 7 maggio è in scena al teatro Arena del Sole Porcile, con la regia di Nanni Garella – che di Pasolini aveva già rappresentato Edipo Re e Il Vangelo secondo Matteo - e interpretato dagli attori di Arte e Salute. Compagnia teatrale nata nel 2000 e diretta dallo stesso Garella, attraverso la collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna, Arte e Salute si propone di sperimentare nuovi modelli di inclusione, favorendo la comunicazione e migliorando la qualità di vita dei suoi attori, affetti da disturbi mentali, attraverso una formazione continua e una ricca attività teatrale nel corso di tutto l’anno. Grazie anche all’inedita collaborazione con Balletto Civile, collettivo guidato dalla coreografa e danzatrice Michela Lucenti, gli attori hanno lavorato più che mai sul corpo ancor prima che sul testo, in un modus operandi che Garella paragona a quello adottato per suonare il piano: “prima la mano destra, poi la sinistra”. L’opera pasoliniana, composta da undici episodi e adattata nel 1969 nell’omonimo film diretto da Pasolini stesso, è ambientata interamente in una tenuta borghese a Godesberg, in Germania, nell’anno 1967. Protagonista del testo è Julian Kolz, giovane venticinquenne figlio di industriali vicini alla Germania nazista. Julian, descritto dal padre come “né obbediente né disobbediente”, è lontano dalle ambizioni della famiglia e dall’ambiente aristocratico che lo circonda, così come è disinteressato all’attivismo e all’impegno politico di Ida, giovane diciassettenne, anch’essa figlia di industriali, di lui innamorata. Al contrario, il suo amore, che Julian manifesta intrattenendo dei rapporti sessuali di nascosto, è per i maiali del porcile.
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Come sottolinea il regista Nanni Garella, però, non sono i maiali i protagonisti dell’opera, quanto Julian, in bilico tra l’immobilità e la grande voglia di vivere, e il suo rapporto con i genitori, che rendono a suo avviso l’opera estremamente attuale e apprezzabile anche dalle nuove generazioni. E’ proprio il conflitto generazionale e genitoriale uno dei temi principali su cui pone l’accento Garella, che ha infatti dato più spazio al ruolo della madre di Julian.
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Importante anche il ruolo corale dei contadini, annunciatori della morte di Julian nell’ultimo atto, che trovano ampio spazio nella versione di Garella, sottolineando la discendenza dell’opera dalle classiche tragedie greche che ispirarono Pasolini nella sua scrittura.
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maddalenafragnito · 2 years ago
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BVIO | ABBIAMO FINITO CON I BUONI SENTIMENTI  uno spazio temporaneo di CHEAP 
Il progetto di arte pubblica con sede a Bologna, apre uno spazio temporaneo nel centro della città in occasione della nuova edizione di Arte Fiera 2023: BVIO.
La grande installazione luminosa all’interno dello spazio temporaneo di CHEAP si staglia contro il nero pece dell’ambiente, allestito al piano terra di Palazzo Sassoli (ingresso da Vicolo Bolognetti, 18). Un progetto che è stato pensato e scritto così: con quella U littoria che diventa V, che riporta al sostrato fascista dello scorso risultato elettorale in Italia, che come un trompe-l’oeil fa intravedere anche un B(I)VIO. L’installazione luminosa accompagna una stanza oscura dove sono proiettati i testi di/dell’artistə che CHEAP ha chiamato a raccolta a lavorare sulla suggestione del buio, come momento storico, sociale, ambientale e culturale. Frammenti, versi, ma anche paragrafi e riflessioni che scorrono sulle pareti in un ambiente sonoro composto di fruscii, ronzare di insetti elettrici, movimenti acquatici. E quindi c’è la guerra, c’è la povertà, ci sono tutte le declinazioni di fascismo che la contemporaneità poteva produrre, c’è una crisi ambientale definitiva e ci sono dei confini che non sembrano aver mai ucciso tanto. Ma c’è anche il buio come opportunità: quella di tessere alleanze, di affilare nuovi sguardi, reinventarsi come mostri.
Dal 2 al 5 FebbraioPalazzo Sassoli | ingresso da Vicolo Bolognetti 18 | Bologna
Realizzato con la complicità di moltə:
AIA – anonymous iranian artists / Motus / Muna Mussie / Jacopo Benassi / Kinkaleri / Christina Maria Pfeifer / Fabiola Naldi / ZimmerFrei / R.Y.F. / Ivana Spinelli / Giorgina Pi / La Rivoluzione delle Seppie / Maddalena Fragnito / Silvia Fanti / Francesca Bono / Eva Geatti / Piersandra Di Matteo / Wissal Houbabi / Inside Porn / Porpora Marcasciano / Fiorenza Menni / Silvia Bottiroli /Francesco Costabile / Coco Riot / Collettivo Amigdala / Carolina Bianchi / Giovanni Attili / Lady Maru / Anna Rispoli / Sofa Queen / Simona Faraone / Francesco Papaleo / LO_MO​CHEAP. 
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Giorgina Pi rilegge la figura di Pilade, omaggio a Pasolini
(ANSA) – BOLOGNA, 14 FEB – Da alcuni anni impegnata su un lavoro di ricerca e riscrittura sul mito classico (Tiresias, Guida immaginaria e Lemnos), la regista e attivista Giorgina Pi e il collettivo Bluemotion si confrontano ora con la figura di Pilade, a partire dalla tragedia di Pier Paolo Pasolini, una delle personalità del Novecento che più hanno influenzato la generazione a cui la regista…
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stranotizie · 10 months ago
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Lo spettacolo fonde il Filottete di Sofocle con le storie e testimonianze degli antifascisti greci Lemnos, Gaia Insenga L’isola di Lemnos, simbolo del confino e dell’esclusione, è il centro di un viaggio e di uno spettacolo teatrale di Giorgina Pi, che torna a Primavera - da mercoledì 20 fino a domenica 24 marzo - all’Angelo Mai di Roma. Si parte dal mito di Filottete e dalla tragedia omonima di Sofocle per prolungare e non dimenticare la tragedia di tutte quelle isole greche che, dal 1947, furono confino di tanti che non rinnegavano il proprio antifascismo. Una suggestiva drammaturgia originale in cui si fondono il Filottete di Sofocle e le storie e testimonianze degli antifascisti greci deportati nelle isole del confino sono il viaggio ideale, ma anche reale da cui è nato, nel 2022, Lemnos, regia di Giorgina Pi, coproduzione tra Teatro Nazionale di Genova, ERT Emilia- Romagna Teatro Fondazione e TPE-Fondazione Teatro Piemonte Europa. Riprende il suo viaggio dall’Angeo Mai di Roma con produzione Bluemotion, la regia di Giorgina Pi che ha condiviso la costruzione del testo con Massimo Fusillo e la squadra del collettivo Bluemotion e l’interpretazione sulla scena di Gaia Insenga, Giampiero Judica, Aurora Peres, Gabriele Portoghese e l’attrice greca Alexia Sarantopoulou. Lemnos, l’isola in cui viene abbandonato - ferito e solo - l’eroe greco Filottete, durante l’assedio di Troia rappresenta simbolicamente le isole del Mare Egeo in cui tra il 1946 e il 1974 furono confinati e sottoposti a indicibili torture i dissidenti greci. La tragedia di Sofocle narra che Ulisse e il giovane Neottolemo tornino a Lemnos da Filottete per sottrargli con l’inganno l’arco donatogli da Eracle, senza il quale la guerra di Troia non può essere vinta. Lo spettacolo scorre su un doppio binario, raccontando il cambiamento interiore di Neottolemo, che salverà Filottete, e dall’altra portando in scena le testimonianze degli uomini e le donne che durante la Guerra Civile Greca e successivamente sotto la dittatura dei colonnelli si rifiutarono di abiurare alle proprie idee politiche. Frutto di una ricerca letteraria, storica e antropologica condotta da Giorgina Pi insieme ai membri di Bluemotion e al drammaturgo Massimo Fusillo, Lemnos parte da una radice precisa, dalla riflessione sul mito di Filottete e dal confronto con l’omonima tragedia di Sofocle e con le vicende biografiche, i diari, le poesie, i racconti delle tante persone antifasciste greche che vennero confinate, torturate, uccise in Grecia dal 1946 al 1974. Lo spettacolo accoglie scoperte e risonanze con il presente, le immagini e i diari di un viaggio in Grecia, le riscritture del mito di Ghiannis Ritsos (più volte confinato così come molti dei poeti e intellettuali della sua generazione), delle poete femministe Adrienne Rich e Hélène Cixous, del Nobel Derek Walcott, le musiche originali composte dal Collettivo Angelo Mai e quelle del compositore greco Manos Hadjidakis.Lemnos va a comporre, e conclude, una sorta di Trilogia ideale, terza tappa di un progetto che comprende gli spettacoli di Bluemotion, Tiresias e Guida immaginaria. {} #_intcss0{display: none;} #U11258540077hUH { font-weight: bold; font-style: normal; } #U112585400778WC { font-weight: bold; font-style: normal; } #U11258540077kyH { font-weight: bold; font-style: normal; } #U11258540077BCH { font-weight: bold; font-style: normal; } #U11258540077iZD { font-weight: bold; font-style: normal; } Fonte
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persinsala · 4 years ago
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Sempre in fieri / Santarcangelo dei Teatri
Sempre in fieri / Santarcangelo dei Teatri
Una proposta meticcia nei linguaggi, un calendario fitto di eventi tra narrazioni, performance site-specific, dialoghi e installazioni: il festival di Santarcangelo è davvero ripartito? (more…)
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spcacau · 3 years ago
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Após um longo período de distanciamento, volto ao teatro. A primeira peça foi “Tiresias, com texto da poete e rapper londrina Kae Tempest, traz no título um dos personagens do mito grego de Édipo. Na história, ele se transforma em mulher para descobrir qual gênero tem mais prazer. A criação de Giorgina Pi/Bluemotion trata dos atravessamentos da sexualidade.” Foi o último espetáculo da segunda edição da Scena, Semana da Cena Italiana Contemporânea com a amiga @irene.thiago #teather #sescpompeia #italianteather (at Sesc Pompeia) https://www.instagram.com/p/CdmTW40Nujb/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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citgny · 3 years ago
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#MaravillosoReconocimiento La Película @caercaughtfilm resulta ganadora en el festival de cine de #DivergentiFestivalInternazionaleDiCinema ✨ #CAER #Gana la edición 2021 de Divergentes Internazionale di Cine Trans esta película que es el resultado de la colaboración entre @nickmainever ❤️✌🏽 y el #ColectivoInterculturalTransgrediendo @citgny para el refinado lenguaje cinematográfico que mezcla ficción y documental con la única finalidad de hacernos partícipes de una historia poderosa. La historia de una comunidad ejemplar que mediante la solidaridad se opone con la fuerza de los cuerpos y relaciones a la violencia de las leyes migratorias y la represión policial contra el #TrabajoSexual. Caer gana por la capacidad de traernos de vuelta a una historia difusa, que nos recuerda luchas y cohesiones humanas del movimiento trans mediante el método de una de las tradiciones más nobles del documental. Una película política y poética que nos hace de advertencia y llamado a un presente italiano. Un agradecimiento especial a nuestras juradas Giorgina Pi, Viola Lo Moro y Elena Tebano. #MIT #MovimentoIdentitàTrans (at Colectivo Intercultural TRANSgrediendo) https://www.instagram.com/p/CXHYtPRF0lW/?utm_medium=tumblr
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mrdima · 3 years ago
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Guida immaginaria è un progetto audio di #Bluemotion scritto da Giorgina Pi e Gabriele Portoghese. Tra il sogno e i ricordi in una Grecia classica ma inaspettata.   Al teatro Arena del Sole di #Bologna un incredibile viaggio verso #Atene e il museo dell’Acropoli. @giorgina_pi @bluemotion.theatre @arenadelsole @mondogreco (presso Teatro Arena del Sole Bologna) https://www.instagram.com/p/CRUvtaxI3Q4/?utm_medium=tumblr
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veonoticia · 7 years ago
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Hija de Oscar Pérez cuenta detalles de su detención
18/12/2017
Giorgina Pérez, hija de Oscar Pérez, aseguró tras ser liberada que las acusaciones del Ministerio Público “no tenían ni pies ni cabeza”, y que fue la “peor experiencia” de toda su vida.Giorgina fue liberada bajo medidas cautelares por el caso de los 130 niños retenidos en el Aeropuerto Internacional de Maiquetía Simón Bolívar, quienes serían enviados a Perú a reencontrarse con padres.
Fuente: Caraota Digital
“Tengo sentimientos encontrados. Fue la peor experiencia de mi vida, pero tengo la conciencia tranquila porque sé que no hemos hecho nada malo (…) es un milagro haber salido. Oía las imputaciones pero no tenían ni pies ni cabeza”, dijo la joven en declaraciones a VPI TV.
La joven aseguró que habían algunos menores de edad no cumplían los requisitos de ley para que las autoridades migratorias les permitieran salir del país: “Solo había diez muchachos que no cumplían con los requisitos pero los perjudicaron a todos”, añadió.
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Bologna: L’enigma della generazione di Massimo Recalcati al Teatro Arena del Sole
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Bologna: L’enigma della generazione di Massimo Recalcati al Teatro Arena del Sole. Lo psicanalista e saggista Massimo Recalcati sarà ospite al Teatro Arena del Sole di Bologna venerdì 19 maggio alle 19.00 con la sua lectio L’enigma della generazione. L’appuntamento, che precede la messa in scena dello spettacolo Affabulazione di Pier Paolo Pasolini con la regia di Marco Lorenzi, è parte del programma del progetto Come devi immaginarmi, dedicato al poeta bolognese, ideato dal direttore di ERT Valter Malosti e dallo studioso Giovanni Agosti, e che ha previsto la produzione e messa in scena dell’intero corpus delle sei tragedie pasoliniane nell’arco della stagione 22/23 di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale. Recalcati, uno dei più noti psicanalisti italiani, parte dalla critica pasoliniana al potere per parlare della rivolta verso la morale patriarcale, che ne ha costituito un tema fondante. Non di meno in diversi luoghi, per esempio nella tragedia Affabulazione e nel film Teorema, Pasolini non si limita a destituire il padre come simbolo del patriarcato, ma interroga più radicalmente il rapporto tra le generazioni. Interrogazione che, nella lectio, porta a ripensare questo rapporto al di là della chiave edipica proposta dalla psicoanalisi freudiana. Affabulazione è la quinta tragedia messa in scena - dopo Calderòn di Fabio Condemi, Pilade di Giorgina Pi, Porcile di Nanni Garella e Orgia di Gabriele Portoghese e Federica Rossellini – e affidata al regista Marco Lorenzi, che debutta in prima assoluta dal 18 al 21 maggio al Teatro Arena del Sole di Bologna; in scena Danilo Nigrelli, Irene Ivaldi, Roberta Lanave, Barbara Mazzi, Riccardo Niceforo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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herretes · 7 years ago
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Hija de Oscar Pérez: “Las imputaciones no tenían ni pies ni cabeza”
La miembro de la ONG Unión Venezolana en Perú insistió en que su objetivo era reencontrar a 130 niños con sus familiares
Giorgina Pérez, hija del dirigente exiliado Oscar Pérez, desestimó que el Ministerio Público la acusara de haber incurrido en trata de personas por intentar llevar a al menos 120 niños desde el aeropuerto internacional Simón Bolívar de Maiquetía hasta Perú.
“Es un milagro haber…
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Emilia Romagna: Si conclude "Come devi immaginarmi" dedicato a Pier Paolo Pasolini
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Emilia Romagna: Si conclude "Come devi immaginarmi" dedicato a Pier Paolo Pasolini. Come devi immaginarmi è un progetto dedicato a Pier Paolo Pasolini, ideato da Valter Malosti insieme al critico d’arte, scrittore e accademico Giovanni Agosti, che si inscrive nelle celebrazioni per il centenario della nascita dell’autore (Bologna, 1922). Il titolo è tratto dalla sezione Gennariello in "Lettere luterane", raccolta di saggi uscita postuma, l'anno dopo la morte di Pasolini. Gennariello è un trattato di pedagogia sui generis in cui ci sono, tra l'altro, pagine bellissime su Bologna e gli anni giovanili del poeta. La ricerca parte proprio da questo: come le nuove generazioni "immaginano" Pier Paolo Pasolini? Pasolini è tra i pochi autori del Novecento di cui i più giovani sanno ancora che è esistito: non è stato travolto dall’eclisse di conoscenza che ha portato alla sparizione di un gran numero di voci. Questa sopravvivenza è dovuta – in gran parte – a una leggenda biografica, che ha permesso d’includere il poeta in un pantheon, ristretto e transgenerazionale, che annovera artisti, musicisti, scrittori. Il progetto di ERT aspira a condurre un confronto diretto con l’opera di Pasolini, sfuggendo alle più facili e corrive mitologie del maledettismo. Per la prima volta sono state presentate sulle scene, in una sola stagione, contemporaneamente, l’intero corpus dei testi teatrali che Pasolini ha scritto, pur in alcuni casi rielaborandoli anni dopo, in un ristretto giro di mesi, nella primavera del 1966. I sei spettacoli sono stati affidati, quanto alla regia, soprattutto a giovani registe e registi, mentre gli attori coinvolti non hanno limiti anagrafici. Si è partiti da Calderón, diretto dal regista Premio Ubu Fabio Condemi, che ha incontrato nuovamente le parole di Pier Paolo Pasolini. Lo spettacolo è una delle 9 coproduzioni internazionali prodotte nell’alveo della rete europea PROSPERO Extended Theatre di cui ERT è partner insieme a Théâtre De Liège, Schaubühne (Berlino), Odéon-Théâtre de L’Europe (Parigi), Teatro São Luiz (Lisbona), Göteborgs Stadsteater (Svezia), Croatian National Theatre of Zagreb, Teatros Del Canal (Madrid), Teatr Powszechny (Varsavia) e con la collaborazione del canale culturale| ARTE (Francia) per la promozione digitale. Il progetto è proseguito con Pilade diretto da Giorgina Pi e con Porcile nella versione di Michela Lucenti e il suo Balletto Civile, in una collaborazione inedita con Nanni Garella e i suoi preziosi attori del progetto Arte e Salute. Si arriva ora alle ultime tre tragedie: il parigino Stanislas Nordey, tra i maggiori registi e pedagoghi europei, nonché direttore del Teatro Nazionale di Strasburgo, rilegge Bestia da stile, che Pasolini stesso definì la sua “autobiografia”, identificando nella figura di Jan Palach il suo alter ego, condividendo con il ragazzo del dramma ideali, vita, resistenza, spirito politico e rivoluzionario. Nordey guida in questo progetto gli allievi attori della Scuola Iolanda Gazzerro di ERT. Federica Roselllini e Gabriele Portoghese lavorano su Orgia: questa creazione prosegue idealmente il lavoro di ricerca che ha preso avvio al Centro Teatrale Santacristina nell’estate 2021. Le parole di Pasolini, nella voce di due giovani e già affermati interpreti della scena, risultano nuove e sorprendenti, restituendo la forza visionaria di questo ruvido apologo in versi ma anche la sua concretezza. A chiudere il cerchio è Affabulazione: Marco Lorenzi, che lo dirige, convoca gli archetipi della famiglia di oggi attorno alle ombre delle vicende di Edipo re, in quella che lo stesso Pasolini definì una «tragedia che finisce ma non comincia». È lo sguardo di una nuova gioventù dunque, a fornire una risposta all’attualità inesausta di una lezione etica e politica, che ha segnato più di una generazione. Il carattere del progetto si lega strettamente alla preoccupazione pedagogica di Pasolini, che informa la sua intera attività, dalla scuoletta di Versuta, creata all’indomani della guerra, fino alle lettere a Gennariello, poco prima della morte: l’ossessione per la perdita e la necessità di tenere in vita la memoria e la tradizione (“sono una forza del passato”). Questo ambizioso progetto rappresenta una sfida nel paesaggio della cultura italiana di oggi: una sfida sui contenuti e sulla lingua, anche per le dimensioni, così fuori misura rispetto ai formati correnti. Programma di maggio:  11 -14 maggio 2023 BOLOGNA / Teatro delle Moline Orgia a cura di Federica Rosellini e Gabriele Portoghese 18 - 21 maggio 2023 BOLOGNA / Sala Leo de Berardinis Affabulazione regia di Marco Lorenzi 25 – 28 maggio 2023 MODENA / Teatro Storchi Bestia da stile regia di Stanislas Nordey... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Bologna, “Porcile” di Pier Paolo Pasolini a teatro: un itinerario artistico e progettuale di Arte e Salute
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Bologna, “Porcile” di Pier Paolo Pasolini a teatro: un itinerario artistico e progettuale di Arte e Salute.    Nanni Garella con la sua compagnia Arte e Salute porta in scena in prima assoluta dal 18 aprile al 7 maggio al Teatro Arena del Sole di Bologna Porcile di Pier Paolo Pasolini, spettacolo frutto di un’inedita collaborazione con Balletto Civile, collettivo guidato dalla coreografa e danzatrice Michela Lucenti. Dopo Calderòn di Fabio Condemi e Pilade di Giorgina Pi, Porcile è la terza tragedia del progetto Come devi immaginarmi dedicato a Pasolini, ideato dal direttore di ERT Valter Malosti e dallo studioso Giovanni Agosti. Una collaborazione produttiva Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e Balletto Civile, con Associazione Arte e Salute, Regione Emilia-Romagna - Progetto “Teatro e salute mentale”, Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna.   Porcile è un dramma ambientato nell’estate del 1967 a Godesberg, città della Germania nei pressi di Bonn, dove gli strascichi del nazismo sono ancora evidenti. Qui vive una famiglia borghese di ricchi industriali, i Klotz, il cui figlio Julian passa le giornate nel disinteresse e nell’apatia. Il giovane protagonista porta sulle spalle il peso di un’eredità intollerabile, quella che vide gli industriali, e dunque anche la sua famiglia, collaborare con il regime di Hitler. In questo senso Julian si rivela un perfetto eroe tragico, destinato a soccombere per il suo orgoglio e la sua sfacciataggine, ma anche per il suo sincero legame con la natura che al tempo stesso sfida. «Julian assomiglia molto a Pasolini da giovane – nota Nanni Garella – per questo infinito amore per la vita nonostante le difficoltà, le persecuzioni e le angherie».   Sebbene ambientata in epoca moderna, la pièce pasoliniana ha perciò tutte le caratteristiche e la potenza della tragedia arcaica: «Pasolini non è un drammaturgo, – specifica il regista – è un poeta e un narratore. Quando decide di affrontare il teatro tenta di scavalcare la forma del dramma borghese e anche quella del teatro epico. Per fare ciò Pasolini si tuffa nella tragedia antica, scrivendo in versi le sue opere teatrali, e strutturandole non in atti, ma in episodi». La versione di Nanni Garella con Arte e Salute – oltre a dare risalto ad alcuni personaggi, come la figura della madre – concentra e amplifica sul piano drammaturgico l’inclinazione alla tragedia arcaica dello scrittore bolognese. Ispirandosi all’omonimo film di Pasolini del 1969, che vide l’attore Jean-Pierre Léaud nel ruolo di protagonista, Garella sceglie di dare più spazio al coro, che in Porcile appare soltanto alla fine per annunciare la morte improvvisa di Julian ed è costituito da un gruppo di contadini – tra cui immigrati italiani – che vivono e lavorano fuori dalla grande villa dei Klotz. Le vicende vengono così intervallate dalle parti corali e abitano una scena classica ed essenziale, costituita da tre uscite e un muro di luce, come era per la tragedia greca.   Da qui prende le mosse la collaborazione con il collettivo nomade e multidisciplinare Balletto Civile: «avevo bisogno del movimento e di una danza – dichiara il regista – capace di coinvolgere i miei attori. Con Michela Lucenti abbiamo dunque lavorato per costruire un coro che attraverso musica e gesti potesse spezzare la prosaicità asciutta e secca della tragedia». Nasce così un inedito e virtuoso incontro, in cui il gruppo di attori di Arte e Salute ha avuto modo di confrontarsi con i performer di Balletto Civile acquisendo una tecnica e un linguaggio nuovi: «La nostra è una danza narrativa e gestuale – commenta Lucenti – e forse per questo l’incontro con la regia di Nanni Garella, incentrata sul testo e la parola, e con il suo speciale gruppo di attori è davvero riuscito. Insieme a loro abbiamo affrontato un grande lavoro sullo spazio-corpo e siamo rimasti sorpresi dalle loro risposte e dal desiderio di potersi raccontare attraverso il corpo».   Così come Michela Lucenti con Balletto Civile si è confrontata con Il padre selvaggio, sceneggiatura di un film mai realizzato di Pasolini, con il recente Davidson (produzione ERT), anche la Compagnia Arte e Salute arriva a misurarsi con la tragedia scomoda, scabrosa e sgarbata di Porcile dopo gli spettacoli tratti dalle sceneggiature di Edipo, Il Vangelo secondo Matteo e Le nuvole. «Per recitare Pasolini ci vogliono interpreti molto bravi o, come nel nostro caso, attori particolari – conclude il regista – che manifestano il loro talento attraverso una leggera o pensante, in base a come la si vuole vedere, diversità. È proprio questa che li fa emergere dal chiacchiericcio del dramma borghese: sono pasoliniani per natura».   Porcile di Pier Paolo Pasolini regia Nanni Garella coreografia Michela Lucenti un itinerario artistico e progettuale di Arte e Salute e Balletto Civile con Luca Bandiera, Nicola Berti, Enrico Caracciolo, Barbara Esposito, Luca Formica, Francesco Gabrielli, Pamela Giannasi, Filippo Montorsi, Mirco Nanni, Alessandro Pallecchi, Roberto Risi, Emanuela Serra, Giulia Spattini assistente alla regia Nicola Berti assistente alla coreografia Emanuela Serra direzione di scena Davide Capponcelli costumi Elena Dal Pozzo luci Tiziano Ruggia suono Massimo Nardinocchi elementi scenici a cura del Laboratorio di Scenotecnica di ERT collaborazione produttiva Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Balletto Civile in collaborazione con Associazione Arte e Salute, Regione Emilia-Romagna - Progetto “Teatro e salute mentale”, Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna     La compagnia Arte e Salute nasce nel 2000 dal fortunato incontro tra Nanni Garella, Filippo Renda e Angelo Rossi. Alla base del progetto vi è una visione della cura psichiatrica non solo come terapia medica strettamente legata ad atti sanitari, ma come attenzione costante alla soggettività delle persone, per scoprirne attitudini, talenti e capacità rimaste inespresse. Inizialmente viene avviato, con la collaborazione della Provincia di Bologna, un corso di formazione, una sorta di “accademia” diretta da Garella stesso, con il supporto di altri docenti e del personale del Dipartimento Salute Mentale di Bologna. I diplomati diventano poi parte di Arte e Salute Onlus, pazienti-attori coinvolti negli anni in pièce con affermati interpreti della scena italiana. Dal 2007 la compagnia collabora stabilmente con Nuova Scena – Teatro Arena del Sole, un rapporto fruttuoso ereditato nel 2014 da ERT / Teatro Nazionale, che ha portato alla realizzazione di nuove e importanti produzioni e tournée estere: da Barcellona e Pechino nel 2015 fino al Giappone nel 2018 con La persecuzione e l’assassinio di Jean-Paul Marat di Peter Weiss.   Balletto Civile Michela Lucenti fonda Balletto Civile nel 2003, progetto artistico nomade animato da una forte tensione etica. L'équipe si caratterizza per la ricerca di un linguaggio scenico totale, privilegiando l'interazione tra teatro, danza, canto dal vivo originale e una profonda relazione tra gli interpreti. Gli spettacoli di Balletto Civile hanno molteplici ispirazioni che vanno dalla rilettura, spesso irriverente, dei grandi classici del teatro, della danza e della musica, passando dalla drammaturgia originale di autori italiani alla messa in scena di grandi autori stranieri. In questi anni Balletto Civile ha ricevuto, tra gli altri, diversi riconoscimenti per il proprio lavoro tra cui il Premio ANCT, Premio Internazionale Roma Danza, Premio Hystrio Corpo a Corpo, Premio Danza&Danza e Premio Rete Critica. Per ERT Fondazione ha debuttato nell’ottobre 2022 con la nuova produzione Karnival, all’interno del programma di VIE Festival, e nel dicembre 2022 con Davidson. Michela Lucenti è inoltre curatrice di CARNE – Focus di drammaturgia fisica di ERT.   Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna Prezzi dei biglietti: da 7 € a 15 € esclusa prevendita Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00 Tel. 051 2910910 - [email protected] | bologna.emiliaromagnateatro.com Dall’11 aprile è aperto il Bar Cantinella nello spazio del Chiostro dalle 18.00 alle 24.00.   Orari delle repliche: 18/04/2023, ore 19.00 19/04/2023, ore 20.30 20/04/2023 e 21/04/2023, ore 19.00 22/04/2023, ore 20.30 23/04/2023, ore 18.00 25/04/2023, ore 19.00 26/04/2023, ore 10.30 27/04/2023 e 28/04/2023, ore 19.00 29/04/2023, ore 17.00 30/04/2023, ore 18.00 02/05/2023, ore 19.00 03/05/2023, ore 20.30 04/05/2023 e 05/05/2023, ore 19.00 06/05/2023, ore 20.30 07/05/2023, ore 18.00    ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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