#Costo della Vita
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Toglimi una curiosità, i vegetali che costano tanto sono quelli occidentali o anche quelli tipici del posto? E nel caso, sono prezzi proporzionati al resto degli alimenti di una loro spesa tipica? Se hai un po' di sbatta ed estro in cucina il gelato puoi farlo senza gelatiera, ci sono tutorial in giro a partire da latte vaccino o vegetale, o con la frutta (ehm) un bel sorbetto ci viene, mentre lo yogurt classico si riesce a fare usando come starter un vasetto comprato e ci vai avanti un bel po'! E se non ti si rapprende ci fai i fiocchi di latte 🍦
Ovviamente le verdure asiatiche costano di meno, ma comunque usano già da decenni le verdure occidentali, quindi non esiste una differenza netta né nei prezzi né in come le concepiscono. Anche perché oramai importano tutto dato che la domanda supera di gran lunga l'offerta.
Se è proporzionato al resto degli alimenti, dipende. I noodles istantanei non costano granché. In generale il cibo costa perché come accennavo prima importano tutto. Per loro è tutto proporzionato, è per noi stranieri che non lo è: già solo pensare di vendere le zucchine e le melanzane al pezzo e non al kg è quasi inconcepibile.
Per il discorso del gelato non hai capito il discorso. Il gelato me lo posso fare in casa pure in Italia, questo non vuol dire che non mi verrebbe voglia del gelato artigianale della gelateria. Il gelato industriale qui esiste ovviamente e me lo mangio, ma non esistono le gelaterie artigianali ad ogni angolo come da noi.
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Prezzi al consumo: l'inflazione di dicembre 2024 si conferma a +1,3% secondo l'Istat
I dati dell'Istat mostrano una stabilità nel tasso di inflazione annuale, con un leggero incremento mensile dello 0,1%.
I dati dell’Istat mostrano una stabilità nel tasso di inflazione annuale, con un leggero incremento mensile dello 0,1%. Secondo le stime preliminari pubblicate dall’Istat, nel mese di dicembre 2024, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e del 1,3% su base annua, confermando così lo…
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Avere voglia di lavorare non ha niente a che vedere con il lavorare a prezzi stracciati, ricevendo un salario o uno stipendio non adeguati al costo della vita; il lavoro subordinato è in grado di nobilitare l'esistenza d'una Persona soltanto se garantisce completa indipendenza dalla famiglia d'origine: una piena Libertà che si verifica quando uno Stato è Sociale, cioè metta in pratica i principi della Qualità Totale della Vita di tutti i suoi cittadini (nessuno escluso).
L'Italia è ancora molto lontana da questi Principi che sono in linea con in Diritti Umani e che prevedono non solo diritti sociali, ma anche civili: il completo riconoscimento d'uguaglianza formale e sostanziale fra i componenti della Società (per chi è nato in Italia e anche per chi venga a risiedervi, da immigrato).
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Nel 2021 Ernesto Galli della Loggia e Aldo Schiavone presentano il loro libro Una profezia per l’Italia. Ritorno al sud, a Quante Storie, la trasmissione di Giorgio Zanchin. Nel corso della trasmissione i due autori giungono alle differenze nord-sud e auspicano il ritorno alle “gabbie salariali” visto che la vita al sud costa molto meno che al nord.
Le gabbie salariali, che prevedevano una retribuzione differente in relazione al differente costo della vita, furono introdotte nel dopoguerra e furono abolite alla fine degli anni ’60, perché erano profondamente inique.
Si prendevano in considerazione alcuni parametri, come il costo di un chilo di pane e quello degli affitti, e questo non produceva un aumento degli stipendi di coloro che vivevano in zone considerate più care, quanto una diminuzione degli stipendi di coloro che vivevano in zone considerate meno care.
Per quanti parametri tu possa prendere e per quanto tu ritenga significativi questi parametri, non avrai mai una stima attendibile del vero costo della vita, per cui l’introduzione di retribuzioni differenziate diventa assurda.
Le sigarette, le automobili, i computer, la benzina, e tutto ciò che è affidato alla grande distribuzione costa uguale al nord come al sud, nella grande città come nel piccolo paese.
Se un chilo di pomodoro o un mazzo di cicoria costano meno al sud, perché sono prodotti locali che acquistano prezzi ingiustificabili man mano che giungono nei mercati del nord, considerate che ogni prodotto che giunga al sud dalle fabbriche del nord acquista prezzi ingiustificabili perché passa in molte mani, ciascuna delle quali ci guadagna qualcosa.
Ma la fonte principale di squilibrio non è l’industrializzazione del nord o la vocazione agricola del sud, quanto il fatto che al sud mancano quasi del tutto i servizi, le strutture e le istituzioni che ancora trovi in perfetta efficienza al nord.
Per cui sei spesso costretto a rivolgerti ai privati, con costi notevoli, perché il comune, la provincia o le regioni latitano e nessuno più si aspetta che istituiscano delle cose che funzionano.
Se ti ammali, poi, gli stessi medici di base ti consigliano di rivolgerti alle strutture sanitarie del nord, perché possono contare su medici più bravi e possiedono strutture più moderne per la diagnostica.
Fatti i debiti conti, gli stipendi al sud dovrebbero essere maggiori per far fronte all’inefficienza delle amministrazioni locali, che da queste sorprendentemente traggono il loro potere, essendo nello stesso tempo causa e rimedio di quei problemi.
Il libro non l’ho letto, mi è bastato ascoltarli su questa questione per comprendere la caratura del loro scritto, e d’altronde non puoi leggere tutto.
più recente è la polemica suscitata da Ernesto Galli della Loggia a proposito dell’inserimento nelle classi scolastiche di bambini svantaggiati, che a suo parere ritarda l’apprendimento degli altri bambini ed è gestito malissimo.
Sul secondo punto sarei propenso a dargli ragione, i continui tagli alla scuola e il permanere dell’eterno precariato e sottopagato lavoro dei docenti, non è di buon auspicio per un lavoro di alto livello che auspicherebbe la presenza costante di specifiche figure professionali per seguire l’intero percorso.
introdurre un bambino down, o autistico o con problemi di altro genere rispetto al resto della classe, è inserire un trauma costante in quella classe, sia per gli altri bambini, sia per gli insegnanti, ma anche costringere dei bambini a stare per diverse ore con persone estranee in un posto estraneo è uno stress.
Lo stress programmato è la spinta che stimola le persone ad apprendere, a crescere, a maturare, a migliorarsi, più elevato è lo stress e più è necessario qualcuno che capisca cosa sta avvenendo e che possieda gli strumenti per aiutare anche i più fragili ad andare avanti.
Se lasci una classe in balia di un’insegnante di ruolo e di una di sostegno non adeguatamente formate ad affrontare l’handicap, l’esperimento è destinato a fallire miseramente.
Galli della Loggia si è occupato molto di scuola e di insegnamento, stupisce che sottovaluti in questo modo l’esperienza di crescita e di maturazione personale che tanto i bambini, quanto gli insegnanti possono ricavare dall’esperienza dell’inserimento di un bambino svantaggiato in una classe, anche perché si presuppone che l’insegnamento dovrebbe valutarsi in base all’avanzamento dei più sfortunati e non di quelli più fortunati che quasi non necessitano di stimoli esterni.
Non serve a nessuno stabilire degli aridi parametri numerici (costo della vita, quantità di nozioni apprese) e valutare un’esperienza in base a questi miseri parametri; la sensazione che ne ricavo è di un impoverimento della visione del problemi del’Italia nella sua totalità (nord-sud, benessere-malessere economico), e dei problemi della scuola (superamento delle prove INVALSI a fine anno), e che sfugga il vero senso delle cose (retribuire dignitosamente il lavoro e creare condizioni di maturazione umana per i piccoli della specie umana).
#ernesto galli della loggia#aldo schiavone#una profezia per l'italia. ritorno al sud#gabbie salariali#costo della vita#scuola#bambini svantaggiati#inserimento scolastico
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Costo della vita, ma anche appartenenza alla Nato: Praga protesta
Manifestazione di protesta a Praga: in migliaia chiedono le dimissioni del governo. Ad alimentare il dissenso l'aumento dei prezzi di energia e cibo
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Nudità
La nudità è lo stato del corpo privo di indumenti. Pur essendo la normale condizione biologica, essa assume significato nella specie umana poiché quest'ultima, nel corso dell'evoluzione, ha perduto la maggior parte del pelo e ha sviluppato l'uso di vestirsi già per necessità primarie legate alla protezione del corpo. Ciò ha permesso lo sviluppo di un concetto di nudità con implicazioni sociali, etiche, psicologiche e culturali.
I concetti di nudità e seminudità sono culturalmente variabili in senso sincronico e diacronico e risentono della confusione con il diverso concetto di pudore. Se tra le popolazioni indigene delle Americhe è comune non indossare abiti e se nell'antico Egitto era apprezzata l'esposizione del seno femminile, in Occidente nell'età contemporanea si affermò il costume di vestirsi completamente, lasciando scoperto soltanto il capo e nascondendo anche caviglie e mani. Tradizioni religiose locali possono imporre di indossare abiti che coprano l'intero corpo, testa e viso compresi (burqa).
A causa dell'interferenza del concetto di pudore, la nudità integrale è spesso confusa con l'esposizione dei genitali. Il senso comune vuole gli organi riproduttivi protetti dalla vista degli estranei, anche a costo di una sanzione penale; però negli ordinamenti giuridici democratici come quello italiano si opera un distinguo a seconda dei contesti, sicché il nudo integrale è considerato irrilevante, ad esempio, in un ambito naturista. Si parla di seminudità quando è a nudo la maggior parte del corpo, più di quanto di norma avvenga in un contesto sociale, sì che l'abbigliamento risulta «insufficiente».
Storia della nudità
L'uso di vari tipi e capi d'abbigliamento nella vita quotidiana è un fatto che si verifica comunemente nella maggioranza delle società umane. Non si sa con precisione quando l'essere umano abbia iniziato ad indossare vestiti per coprire la sua nudità; l'antropologia crede che pelli d'animali assieme a foglie e rami intrecciati siano stati adattati in rivestimenti principalmente per proteggersi dal freddo, dal caldo e dalla pioggia, soprattutto a seguito delle migrazioni in regioni dai climi estremi.
L'ipotesi alternativa vuole che i vestiti possano essere stati inventati anche per altri scopi come la magia, la decorazione corporea, gli atti cultuali, o per indicare una condizione di prestigio sociale.
In seguito all'introduzione dell'abbigliamento, diverse culture hanno tenuto un'ampia varietà di atteggiamenti sulla nudità.
Nelle civiltà sviluppate nei climi caldi, la nudità è stata, almeno fino alla nascita della cultura occidentale, un fatto abituale per uomini e donne. In una tribù africana gli uomini stavano sempre nudi, eccetto per un laccio legato alla cintola. Con esso sarebbero stati considerati vestiti appropriatamente per cacciare e per altre attività e senza sarebbero stati nudi. In un certo numero di tribù nell'isola del Pacifico meridionale della Nuova Guinea, gli uomini usano rigidi baccelli di un frutto simile alla zucca come fodero per il pene. Mentre celano il vero pene, essi da una certa distanza danno l'impressione di un lungo ed eretto fallo. Tra i nativi americani Chumash della California meridionale, gli uomini erano solitamente nudi e le donne erano spesso in topless. I nativi americani del bacino amazzonico generalmente giravano nudi o quasi; in molte tribù l'unico indumento indossato era una sorta di strumento portato per tenere chiuso il prepuzio.
Tuttavia altre culture simili hanno avuto differenti standard. Ad esempio, altri nativi nordamericani generalmente evitavano la totale nudità e i nativi americani delle montagne e dell'Ovest dell'America del Sud, come i Quechua, si tenevano abbastanza coperti.
In alcune regioni dell'antica Grecia, come Creta e Sparta, la nudità era più o meno accettata. Nella Grecia e nella Roma classica la pubblica nudità era accettata nel contesto dei bagni pubblici o nell'atletica, infatti la parola greca gymnasium significa "luogo per essere nudi". Gli atleti dovevano gareggiare comunemente nudi e molte città-stato non ammettevano partecipanti o spettatori di sesso femminile a questi eventi, con l'eccezione di Sparta. Tuttavia era comune per una persona essere punita e frustata nella pubblica piazza per essersi spogliata. Nei resoconti biblici dell'epoca della Roma Imperiale i prigionieri erano spesso spogliati delle loro vesti, come forma di umiliazione.
Fino all'inizio dell'VIII secolo i Cristiani nell'Europa Occidentale erano battezzati nudi. "La scomparsa del battesimo per immersione nell'epoca Carolingia diede alla nudità una connotazione sessuale che era precedentemente assente per i cristiani". Nel contempo divenne comune rappresentare il Cristo sulla Croce con indosso una lunga tunica.
Fino all'Ottocento la nudità pubblica era considerata oscena. Oltre alle spiagge distinte per genere, erano usate "bathing machine" per nascondere il corpo nudo. Agli inizi del Novecento un uomo a petto nudo era scandaloso in talune spiagge.
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Il fondo, in fondo…
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Si: te lo dicono tutti. Tutti quelli pieni di buonsenso. Ma intanto adesso senti un chiodo al costato. Però alla fine, quando pure questa sarà passata avrai avuto l'ennesima conferma che la vita non è altro che una serie lunghissima di dune: arrivato in cima alla prossima a costo di duri sacrifici, ti senti padrone del mondo. Quello è proprio il momento in cui tutto viene rimesso in discussione e inizi a precipitare. Nuovamente. A volte di colpo, altre lentamente. Sino a toccare il fondo.
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E lì il luogo comune direbbe che c'è ancora dinamica per… scavare. Non è così: toccare il fondo è ciò che ti fa riscoprire quello che vale davvero. Ciò che ti mantiene umile e discrimina le persone e i valori davvero importanti per te. Toccare il fondo vuol dire fare un bagno nell’umiltà e piegare le gambe per darti una bella spinta, in modo da tornare a galla. Non esiste nessuno che veramente viva quella che comunemente si definisce una bella vita. Esistono solo prove differenti per ciascuna anima.
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È un percorso di crescita diverso per ciascuno e tutti studiamo con impegno, all'Università della Terra. Non c'è una durata standard del piano di studi a cui fare riferimento, né una qualche garanzia di risultato. Non puoi comprarti un esame né scegliere l'appello. O le materie, i professori. Ti arriva la prossima prova davanti ai piedi come un pacco che devi scartare e ne sei sempre spiazzato.
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Te lo fanno apposta: per vedere come reagisci. Se fossi preparato infatti, significherebbe che già ci sei passato, già coosci il risultato del test e quindi avrebbe valore zero, per il punteggio dell'anima. A volte ti fanno arrivare un regalo: che serve a non farti scoraggiare, a vederti sorridere. A rilassare il tuo percorso per un po'.
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Ma non è così che cresci; non è così che provi sensazioni, emozioni. Odio, amore, paura, desiderio, passione, attrazione, disperazione, resurrezione. E poi lacrime, sorrisi, risate e grida di dolore soffocate o urlate: tutti veri e propri tesori, racchiusi nella dinamica e nei battiti del tuo cuore.
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Perché forse l'hai scordato, o forse nessuno qui te l'ha ancora detto: tu sei una fonte di luce. Un diamante inscalfibile, un pezzetto di un'energia senza tempo né spazio. Un umile fante dell'esercito della luce che qui sulla Terra cerca gli elementi utili per tornare a casa, prima o poi.
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L'avrai letto, da qualche parte: non sei un corpo che ha un'anima, ma un'anima a cui è dato un corpo per una breve gita su questo mondo. E poi ancora e ancora. Goditela. Sii presente a te stesso e compi le scelte che ti sembreranno più giuste, in buona fede. Nel bene e nel male. E soprattutto non dimenticarti dell'amore, che nei momenti bui ti salva.
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Amore dichiarato, amore contrastato, amore impossibile, amore segreto, amore indecente, amore per i figli, amore per la vita che infine ti sfugge di mano: non esiste amore che non valga la pena vivere. E rispettare. Facci caso: anche dopo una storia finita male, non esiste nessuno che comunque non ringrazi Iddio. Tu non farai certo eccezione, col tuo bellissimo sorriso amaro di oggi. Me lo fai un sorriso, si?
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RDA
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Ripeti a voce, con molta concentrazione, dopo avere respirato profondamente.
Mi do il permesso di separarmi da persone che mi trattano bruscamente, con violenza, che mi ignorano, che mi negano un saluto, un bacio, un abbraccio… Da questo preciso momento le persone brusche o violente sono fuori dalla mia vita.
Mi do il permesso di non costringermi ad essere “l’anima della festa”, la persona che mette entusiasmo in tutto o quella sempre disponibile al dialogo per risolvere conflitti quando gli altri nemmeno ci provano.
Mi do il permesso di non intrattenere ed incoraggiare gli altri a costo di stancarmi io: non sono nata per spingerli ad essere sempre al mio fianco.
La mia esistenza, il mio essere è già prezioso.
Se vogliono stare al mio fianco devono imparare a valorizzarmi.
Mi do il permesso di lasciar svanire le paure che mi hanno inculcato da bambina. Il mondo non è soltanto ostilità, inganno o aggressione. Ci sono anche tanta bellezza e gioia inesplorata.
Mi do il permesso di non stancarmi nel tentativo di essere perfetta. Non sono nata per essere la vittima di nessuno. Non sono perfetta, nessuno è perfetto e mi permetto di rifiutare gli schemi altrui: una persona senza difetti, estremamente impeccabile ovvero disumana.
Mi permetto di non vivere nell’attesa di una telefonata, di una parola gentile o di un gesto di considerazione. Mi affermo come persona che non dipende dalla sofferenza. Non aspetto rinchiusa in casa e non dipendo da altre persone. Sono io stessa a valorizzarmi, mi accetto e mi apprezzo.
Mi permetto di non voler sapere tutto, per non essere sempre presente durante il giorno. Non ho bisogno di molte informazioni, di programmi per il pc, di film al cinema, di giornali, di musica.
Mi do il permesso di essere immune alle lodi o agli elogi smisurati: le persone che fanno troppi complimenti finiscono per sembrare opprimenti. Mi permetto di vivere con leggerezza, senza accuse o richieste eccessive. Non fa per me.
Mi do il permesso più importante di tutti, quello di essere autentica.
Non mi sforzo di compiacere gli altri. È semplice e liberatorio abituarsi a dire di no ogni tanto.
Non mi voglio giustificare: se sono felice, lo sono, se non sono felice, non lo sono. Se un giorno del calendario è considerato come quello in cui sentirsi obbligatoriamente felici, io mi sentirò esattamente come mi sentirò.
Mi permetto di sentirmi bene con me stessa e non come vogliono le usanze o quelli che mi stanno attorno: quello che è “normale” o “anormale” nei miei stati emotivi sarò io a deciderlo.
J. ARGENTE
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Il peggior analfabeta è l’analfabeta politico. Egli non ascolta, non parla né partecipa agli avvenimenti politici. Non sa che il costo della vita, il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina, dell’ affitto, delle scarpe e delle medicine dipendono dalle decisioni politiche. Un analfabeta politico è tanto animale Che si inorgoglisce e gonfia il petto Nel dire che odia la politica. Non sa l’imbecille che Dalla sua ignoranza politica proviene la prostituta, il minore abbandonato, il rapinatore ed il peggiore di tutti i banditi, che è il politico disonesto, ingannatore e corrotto, leccapiedi delle imprese nazionali e multinazionali. Bertolt Brecht - L'analfabeta politico
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In America si vive davvero meglio che in Italia? Un’Analisi Approfondita delle Differenze di Qualità della Vita
Confronto tra USA e Italia: stipendi, sanità, istruzione, cultura e qualità della vita
Confronto tra USA e Italia: stipendi, sanità, istruzione, cultura e qualità della vita Quando ci chiediamo se in America si vive davvero meglio che in Italia, è importante considerare una vasta gamma di fattori che influenzano la qualità della vita nei due paesi. Ogni nazione ha i suoi pregi e difetti, che possono variare significativamente in base a criteri come stipendi, sistema sanitario,…
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Stato dell'Arizona.
La candidata presidenziale democratica Kamala Harris, in carica ormai da 3,5 anni, ha affermato che “la prossima settimana” pubblicherà un piano su “ciò che dobbiamo fare per ridurre il costo della vita”.
Da quando è entrata in carica, il costo della vita negli Stati Uniti è aumentato del 20,1%. In particolare, i prezzi dei generi alimentari - del 21,3%, l'affitto - del 21,5% e il costo dell'elettricità - del 31,6%.
Un po' si inizia a sentire la mancanza di Biden vero? Almeno quello che diceva lui non si capiva.
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Dieta
Devo perdere peso.
E non mi riferisco al solo grasso corporeo.
Devo anche perdere il peso che il mio prossimo elargisce in abbondanza.
Il peso delle polemiche a ogni costo.
La pesantezza delle opinioni altrui.
L'insostenibile pesantezza dei radical chic, quella irragionevole dei conservatori ad hoc.
Devo liberarmi del peso specifico dell'ansia, che comincia a essere simile a quella del piombo.
Rimuovere il peso che grava sul cuore dimenticando, ove necessario, per vivere in forma cardiaca accettabile.
La gravosità di chi, da sempre, mi opprime come se fosse una cosa buona e giusta.
La difficoltà che viene imposta dalla mente limitata di chi continua a far parte della mia vita.
Confido in una dieta sana e spietata, perché a un certo punto o ti alleggerisci o affondi.
Un primo passo sarà quello di non sentirsi in colpa quando chi da sempre pretende, a senso unico, ti rinfaccerà ogni cosa.
La leggerezza dell'anima e della mente sono essenziali, per mantenere un equilibrio e un metabolismo cerebrale sano.
La chiamerò la dieta dissociale.
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Kenya: cittadini in piazza per l'aumento del costo della vita, ci sono vittime
La Polizia di Nairobi ha sparato gas lacrimogeni contro alcuni manifestanti che hanno dato fuoco a pneumatici e lanciato pietre contro gli agenti
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Si chiama NERC, North American Electric Reliability Corporation, è un Ente indipendente che sovraintende alla gestione delle reti elettriche negli Stati Uniti.
Di solito è molto indulgente con i Governatori e le loro politiche a base di nefandezze scientifico-tecnologiche, ma stavolta ha lanciato un allarme chiaro, chiarissimo, incontestabile: continuando di questo passo, con la chiusura di centrali turbogas e la loro sostituzione con pannelli fotovoltaici e batterie per lo stoccaggio dell'energia, data l'elevata elettrificazione dei servizi pubblici, la California, ovvero la Germania degli Stati Uniti, resterà priva di un valido approvvigionamento di energia elettrica entro il 2029, con conseguenze disastrose.
I Governatori che si sono succeduti sulla poltrona dello Stato hanno preferito puntare ad improbabili politiche Net Zero, che il tempo sta rivelando come un boomerang disastroso; emigrazioni di massa, povertà diffusa, deindustrializzazione dello Stato, criminalità crescente spinta da una povertà senza precedenti storici.
Dal 2014 al 2024 il costo dell'energia elettrica è cresciuto del 127% fino a toccare i 40 cent$/kWh, ma la previsione parla di oltre 50 cent$/kWh ben prima del 2029, anno del temuto blackout generale.ù
Un blackout che dovrebbe materializzarsi soprattutto nel periodo di settembre, dopo le 17:00, quando l'energia generabile sfruttando il sole sarà poca, ma la domanda ancora elevatissima e lo stoccaggio insufficiente. E non saranno sufficienti i 35 miliardi di dollari previsti per l'aggiornamento delle reti elettriche, nemmeno l'incremento delle importazioni di energia elettrica (a carbone!) dallo Utha, secondo il principio noto dell'esternalizzazione delle emissioni, ipocrisia tipica dell'ambientalismo osceno. L'orologio segna l'ora, il tempo si avvicina, forse gli americani e, soprattutto, i californiani si risveglieranno dal torpore, quando ricaricare una Tesla costerà più che comprarla nuova.
Nota tutt'altro che a margine: quelle che notate nella foto sono le turbine eoliche installate nel deserto californiano. Come si può ben notare sono installate in modo tale da porre in ombra l'una rispetto all'altra, quindi la generazione di energia è tutt'altro che valida e scontata. Si può dire che, fisicamente parlando (fluidodinamica) questo schema è altamente ed incontestabilmente discutibile. A loro, però, poco importa, perché ciò che conta è installarne tante, perché il credito di imposta, l'esenzione dal pagamento delle tasse, e le diverse forme di sovvenzionamento rendono assai redditizia l'installazione, non la reale generazione ed energia immessa in rete. Infatti, nessun "contatore" è installato, ovunque nel mondo, per contabilizzare la generazione elettrica delle fonti rinnovabili; fa fede il mero fattore di capacità imposto dal legislatore locale, nulla di più, una vera manna per i produttori. Ed alla fine della vita utile, le turbine resteranno a fare bella mostra di sé, inutili rottami che distruggono paesaggio e natura, ma questo è ben altro aspetto...
Fernando Arnò.
#truffa energetica#truffa climatica#truffa rinnovabili#Verdacci cancheri#Verdacci merdosi#terrorismo green#greenpeacecriminali#truffa green
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Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive.
Quelle come me donano l’anima,
perché un’anima da sola è come una goccia d’acqua nel deserto.
Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi,
pur correndo il rischio di cadere a loro volta.
Quelle come me guardano avanti,
anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.
Quelle come me cercano un senso all’esistere e, quando lo trovano,
tentano d’insegnarlo a chi sta solo sopravvivendo.
Quelle come me quando amano, amano per sempre.
e quando smettono d’amare è solo perché
piccoli frammenti di essere giacciono inermi nelle mani della vita.
Quelle come me inseguono un sogno
quello di essere amate per ciò che sono
e non per ciò che si vorrebbe fossero.
Quelle come me girano il mondo alla ricerca di quei valori che, ormai,
sono caduti nel dimenticatoio dell’anima.
Quelle come me vorrebbero cambiare,
ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo.
Quelle come me urlano in silenzio,
perché la loro voce non si confonda con le lacrime.
Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore,
perché sai che ti lasceranno andare, senza chiederti nulla.
Quelle come me amano troppo, pur sapendo che, in cambio,
non riceveranno altro che briciole.
Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso,
purtroppo, fondano la loro esistenza.
Quelle come me passano inosservate,
ma sono le uniche che ti ameranno davvero.
Quelle come me sono quelle che, nell’autunno della tua vita,
rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti
e che tu non hai voluto…
~Quelle come me~
Alda Merini 🖤
Buongiorno anime ☕️🌷
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