#Contraccezione
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cristianesimocattolico · 6 months ago
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5 chiavi per comprendere meglio l’enciclica Humanae Vitae
Oggi, nel 1968, usciva l’enciclica di Paolo VI che avrebbe suscitato un terremoto. Perché fedele alla dottrina. Continue reading 5 chiavi per comprendere meglio l’enciclica Humanae Vitae
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anticattocomunismo · 2 years ago
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Fernandez? Complessato e inadatto
La nomina di Víctor Manuel Fernández a nuovo Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede ha suscitato un certo shock in molti settori della Chiesa. Papa Francesco ha dimostrato di avere una chiara tabella di marcia e di volerla portare a termine. Continue reading Untitled
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valhallarealm · 2 years ago
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In America impazza la moda della sterilizzazione per combattere aborto e non solo
In Usa è usato come metodo contraccettivo permanente Un tempo negli Stati Uniti si regalavano interventi di chirurgia plastica ai compleanni, oggi si regalano sterilizzazioni. Come è successo a Marsha, 28enne, che ha deciso di farsi come regalo di compleanno a gennaio 2023 la rimozione delle tube di Fallopio. La sterilizzazione è sempre più richiesta dopo che l’anno scorso è stata invalidata la…
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cooperatoresveritatisinfo · 2 years ago
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L’attualità dell'Humanae vitae, enciclica coraggiosa e profetica. L’intervento del cardinale Ladaria
Il cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer, dal 2017 prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, ha partecipato al Congresso internazionale “Il mio corpo mi appartiene”. HUMANAE VITAE, l’audacia di un’enciclica sulla sessualità e la procreazione, che sì è tenuto anche on line dal 19 al 20 maggio 2023. Ne pubblichiamo l’intervento, perché il Cardinale spiega magistralmente tutte le…
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coolnightcrusade · 2 months ago
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Denuncia collettiva nei confronti dei Consultori per fermare le violenze sulle donne
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Perché questa petizione è importante
I tempi sono più che maturi per una denuncia collettiva nei confronti dei 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐥𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐢: oggi, una donna che voglia abortire subisce una palese 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 basata sulla moralità distorta che l'aborto sia omicidio (illecita colpevolizzazione); quella specifica gravidanza indesiderata, inoltre, si tenta di trasformarla in GPA, in Gestazione per Altri ("puoi darlo in adozione") - questione che nel nostro Paese ancora non è diritto riconosciuto e normato adeguatamente.
La 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 è una forma di maltrattamento che si manifesta attraverso atti, parole e comportamenti volti a controllare e sottomettere un'altra persona, senza l'uso della forza fisica; 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘁𝗶𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲̀ 𝘀𝗽𝗲𝘀𝘀𝗼 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼𝘃𝗮𝗹𝘂𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗼𝗶𝗰𝗵𝗲́ 𝗻𝗼𝗻 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗶 𝘃𝗶𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶, 𝗺𝗮 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗮𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗲𝘃𝗮𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝗯𝗲𝗻𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗲.
La 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 può manifestarsi in vari modi, tra cui: - 𝗢𝗳𝗳𝗲𝘀𝗲 𝗲 𝗶𝗻𝘀𝘂𝗹𝘁𝗶: commenti denigratori e svalutazioni personali (esempio: "𝐿'𝑎𝑏𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑒̀ 𝑜𝑚𝑖𝑐𝑖𝑑𝑖𝑜" = le donne che abortiscono sono assassine *) - Minacce: intimidazioni verbali che creano paura - Controllo: limitazione della libertà personale e delle interazioni sociali - Isolamento: privazione delle relazioni con amici e familiari - 𝗠𝗮𝗻𝗶𝗽𝗼𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗮: utilizzo di sensi di colpa per mantenere il controllo sulla vittima (*)
𝗟𝗮 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗲𝗰𝗶𝗱𝗲 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗿𝗼𝗺𝗽𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗶𝗱��𝗻𝘇𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝘂𝗰𝗰𝗶𝗱𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗮: il feto, scientificamente, è soltanto una 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀ 𝑏𝑖𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐𝑎 e non una persona giuridica; ritenere che l'aborto equivalga all'omicidio comporta inoltre conseguenze illogiche, come il considerare anche la contraccezione come un atto omicida; l'idea che un embrione sia una persona sin dal concepimento è una convinzione metafisica priva di fondamento scientifico, perché la 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗯𝗶𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 esiste prima della formazione dell'embrione: non è corretto pertanto assegnare lo status di 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎 ad un embrione in fase iniziale.
Si chiede di firmare affinché medici obiettori e Pro Vita siano del tutto allontanati dal settore sanitario in modo definitivo.
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sweetbearfan · 2 months ago
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Denuncia collettiva nei confronti dei Consultori per fermare le violenze sulle donne
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I tempi sono più che maturi per una denuncia collettiva nei confronti dei 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐥𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐢: oggi, una donna che voglia abortire subisce una palese 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 basata sulla moralità distorta che l'aborto sia omicidio (illecita colpevolizzazione); quella specifica gravidanza indesiderata, inoltre, si tenta di trasformarla in GPA, in Gestazione per Altri ("puoi darlo in adozione") - questione che nel nostro Paese ancora non è diritto riconosciuto e normato adeguatamente.
La 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 è una forma di maltrattamento che si manifesta attraverso atti, parole e comportamenti volti a controllare e sottomettere un'altra persona, senza l'uso della forza fisica; 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘁𝗶𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲̀ 𝘀𝗽𝗲𝘀𝘀𝗼 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼𝘃𝗮𝗹𝘂𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗼𝗶𝗰𝗵𝗲́ 𝗻𝗼𝗻 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗶 𝘃𝗶𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶, 𝗺𝗮 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗮𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗲𝘃𝗮𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝗯𝗲𝗻𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗲.
La 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 può manifestarsi in vari modi, tra cui:
𝗢𝗳𝗳𝗲𝘀𝗲 𝗲 𝗶𝗻𝘀𝘂𝗹𝘁𝗶: commenti denigratori e svalutazioni personali (esempio: "𝐿'𝑎𝑏𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑒̀ 𝑜𝑚𝑖𝑐𝑖𝑑𝑖𝑜" = le donne che abortiscono sono assassine *)
Minacce: intimidazioni verbali che creano paura
Controllo: limitazione della libertà personale e delle interazioni sociali
Isolamento: privazione delle relazioni con amici e familiari
𝗠𝗮𝗻𝗶𝗽𝗼𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗮: utilizzo di sensi di colpa per mantenere il controllo sulla vittima (*)
𝗟𝗮 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗲𝗰𝗶𝗱𝗲 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗿𝗼𝗺𝗽𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗶𝗱𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝘂𝗰𝗰𝗶𝗱𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗮: il feto, scientificamente, è soltanto una 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀ 𝑏𝑖𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐𝑎 e non una persona giuridica; ritenere che l'aborto equivalga all'omicidio comporta inoltre conseguenze illogiche, come il considerare anche la contraccezione come un atto omicida; l'idea che un embrione sia una persona sin dal concepimento è una convinzione metafisica priva di fondamento scientifico, perché la 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗯𝗶𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 esiste prima della formazione dell'embrione: non è corretto pertanto assegnare lo status di 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎 ad un embrione in fase iniziale.
Si chiede di firmare affinché medici obiettori e Pro Vita siano del tutto allontanati dal settore sanitario in modo definitivo.
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[ La 𝗽𝗲𝘁𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 è uno strumento di partecipazione civica che consente ai cittadini di presentare richieste o segnalazioni a un'autorità competente, come un ente governativo o un'istituzione pubblica; tale diritto è riconosciuto in vari contesti, sia a livello nazionale che europeo. Con la petizione, comuni cittadini avanzano una richiesta formale per esporre necessità pubbliche o problemi specifici; può includere proposte di soluzioni e rappresenta solo interessi comuni. ]
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babypostparadise · 2 months ago
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𝗟𝗮 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗲𝗰𝗶𝗱𝗲 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗿𝗼𝗺𝗽𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗶𝗱𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝘂𝗰𝗰𝗶𝗱𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗮: il feto, scientificamente, è soltanto una 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀ 𝑏𝑖𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐𝑎 e non una persona giuridica; ritenere che l'aborto equivalga all'omicidio comporta inoltre conseguenze illogiche, come il considerare anche la contraccezione come un atto omicida; l'idea che un embrione sia una persona sin dal concepimento è una convinzione metafisica priva di fondamento scientifico, perché la 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗯𝗶𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 esiste prima della formazione dell'embrione: non è corretto pertanto assegnare lo status di 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎 ad un embrione in fase iniziale.
Registriamo i dati dei nostri figli alla nascita non per uso e costume, ma per un motivo scientifico preciso: inizi ad essere una persona dopo nato e non prima, perché non vi è certezza di sopravvivenza del feto non solo durante il periodo di gravidanza, ma pure nella fase del parto.
Gli 𝗮𝗯𝗼𝗿𝘁𝗶 𝘀𝗽𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗲𝗶 rappresentano 𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗮𝗻𝘇𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 durante la 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗶𝗱𝗮𝗻𝘇𝗮; le 𝑎𝑛𝑜𝑚𝑎𝑙𝑖𝑒 𝑐𝑟𝑜𝑚𝑜𝑠𝑜𝑚𝑖𝑐ℎ𝑒 (che possono derivare da problemi nell'ovocita o nello spermatozoo, rendendo impossibile lo sviluppo corretto dell'embrione) rappresentano la causa più frequente di aborti spontanei, contribuendo a circa il 50-70% dei casi, specialmente nel primo trimestre.
Anomalie strutturali dell'utero, come 𝑢𝑡𝑒𝑟𝑜 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑜 𝑢𝑛𝑖𝑐𝑜𝑟𝑛𝑒, possono ostacolare la gravidanza; diabete non controllato, malattie autoimmuni e disturbi tiroidei possono aumentare il rischio di aborto; squilibri ormonali, come una carenza di progesterone, possono influenzare la capacità dell'utero di sostenere la gravidanza; obesità, esposizione a sostanze inquinanti possono anch'essi contribuire a un maggior rischio di aborto spontaneo.
L'𝑖𝑛𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑐𝑒𝑟𝑣𝑖𝑐𝑎𝑙𝑒 può causare dilatazione prematura del collo dell'utero, portando all'espulsione del feto; anche particolari condizioni psicologiche come stress elevato possono influenzare negativamente il decorso della gravidanza, portando ad un aborto spontaneo.
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kon-igi · 5 months ago
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Buongiorno Dot, ho un dubbio sull’efficacia della pillola che sto assumendo. Durante l’assunzione dello scorso blister, ho notato che la confezione sopra una pillola era leggermente danneggiata, lasciando un’apertura al di sopra della pillola stessa. Ho coperto tutto il blister con carta alluminio e tenuto sempre chiuso per tutto il tempo dell’assunzione e ho lasciato la pillola con la confezione danneggiata per ultima. Ho poi iniziato il nuovo blister dopo i soliti 7 giorni (ovvero sabato). Domenica ho avuto un rapporto non protetto non completo (coito interrotto) e successivamente mi è venuto un dubbio: non è che quell’ultima pillola del blister danneggiato aveva perso la sua efficacia e io avrei dovuto iniziare il nuovo blister con un giorno di anticipo? Posso stare tranquilla o mi consiglia di procedere con la contraccezione di emergenza? Grazie mille
Non sono cose da chiedere su internet ma al proprio medico curante
però
ti posso riportare cosa direi a mia figlia se si dovesse trovare nella tua situazione.
Non conosco il nome del COC ma in genere quasi ogni farmaco in compressa ha un rivestimento che protegge il principio attivo dall'ossidazione per un tempo piuttosto lungo.
Per 'i soliti sette giorni' immagino tu ti riferisca alla pausa dall'assunzione per stimolare l'emorragia da sospensione e simulare le mestruazioni ma anche se la compressa 'danneggiata' avesse perso completamente il suo principio attivo (e in ogni caso non è così) non basta un solo giorno di ritardo nell'assunzione del blister successivo perché le ovaie riprendano la fase follicolare.
Poi, in biologia nulla è impossibile, però a me sembra ALTAMENTE improbabile, per cui ti invito a chiederne conferma presso un medico in carne e ossa.
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cristianesimocattolico · 11 months ago
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L'aborto secondo Marx
L’aborto come strumento marxista nel contesto della rivoluzione culturale e sessuale. Continue reading L’aborto secondo Marx
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mezzopieno-news · 1 year ago
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SEMPRE MENO ABORTI IN ITALIA: AI MINIMI DA 40 ANNI
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Cala sensibilmente in Italia il ricorso all’aborto. Nell’ultimo rapporto emanato dal Ministero della salute, le interruzioni volontarie di gravidanza sono diminuite del 4,2% rispetto all’anno precedente, seguendo una tendenza in discesa costante dal 1983. Il dato italiano è tra i più bassi a livello internazionale e decresce in tutte le aree geografiche e in tutte le fasce d’età. Una riduzione che riguarda anche le donne straniere, pur essendo quelle con il più alto tasso di abortività.
La rilevazione mostra il maggiore e più efficace ricorso ai metodi per la procreazione consapevole alternativi all’aborto e alla contraccezione di emergenza, secondo gli auspici della legge n. 194/78 che dette inizio alla disciplina delle modalità di accesso all’aborto. La percentuale di interruzioni volontarie di gravidanza è scesa al 15,9% e sempre meno spesso viene effettuata da donne con precedente esperienza abortiva (il 24% del totale). I dati identificano un crescente ricorso alla somministrazione farmacologica, utilizzata in oltre il 45% dei casi, con una netta diminuzione degli aborti chirurgici, -64,4% rispetto al 2020, anche in seguito alla circolare del 12 agosto 2020 del ministero della Salute ‘Aggiornamento delle Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine’. La riduzione complessiva del numero totale di aborti tra il 1983, anno in cui si è riscontrato il valore più alto e il 2021 è stata del 72,8%.
I dati sono raccolti grazie al Sistema di Sorveglianza Epidemiologica delle IVG, attivo in Italia dal 1980 e grazie alla diffusione dei consultori familiari. ___________________
Fonte: Ministero della salute; Legge194/1978; Circ. 12 agosto 2020; foto di Andre Furtado
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lollyhabits · 9 months ago
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ATTENZIONE AI CONSIGLI SBAGLIATI NEI CONSULTORI ✔
Cosa succede quando una donna, che desidera abortire, viene consigliata in un consultorio di portare avanti la gravidanza "per generosità" nei confronti di coppie che non possono avere figli, e sarebbero pronti ad adottarlo?
Accade, specificatamente, che, oltre a subire una eloquente violenza psicologica, basata sulla moralità distorta che l'aborto sia un omicidio (illecita colpevolizzazione), quella specifica gravidanza indesiderata si trasformi in GPA, in Gestazione per Altri, che nel nostro Paese ancora non è diritto riconosciuto e normato adeguatamente.
Non si può più parlare di semplice adozione (nazionale o internazionale o estera), perché il neonato non è stato portato volontariamente dalla madre, in un ospedale, per essere affidato alle cure di terzi, in virtù di non volersi fare carico di esserne la tutrice, dopo aver portato avanti una gravidanza indesiderata o divenuta indesiderata per fattori personali, privati, intervenuti durante quel periodo.
𝗖𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗯𝗲𝗻𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗹𝗮 𝗳𝘂𝗿𝗯𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗣𝗿𝗼-𝗩𝗶𝘁𝗮, 𝗳𝗲𝗹𝗶𝗰𝗶 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗺𝗼𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘁𝗿𝗮𝗳𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝗲𝗼𝗻𝗮𝘁𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗺𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗽𝗽𝗶𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗮���𝗲𝗿𝗲 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶 - Pro Vita che, nel contempo, si battono affinché nessuno più ricorra alla contraccezione (https://www.adnkronos.com/.../sessualita-pro-vita...) , 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻𝗮 𝗮𝗱𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗲 𝗲 𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗼𝗻𝗲𝗿𝗼𝘀𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲; comprendo benissimo la difficoltà di chi ha già provato ad adottare un bambino, ma è stato rifiutato perché ritenuto non idoneo, perché un bambino traumatizzato è più difficile da gestire di un neonato, ma il dolore non giustifica la complicità di chi sostiene tale associazione Pro-Vita perché si attende un neonato in cambio! Mettetevi una mano sulla Coscienza!
Pertanto, vi informo che potete denunciarli. Denunciate, denunciate, denunciate!, qualora vi troviate in questa situazione: munitevi di registratori, se il caso lo necessita, e non andate mai sole in un consultorio. Meglio subire un pregiudizio, ma abortire, che essere complici di un traffico illegale di neonati.
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anticattocomunismo · 2 years ago
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Zuppi fa da sponda alla svolta contraccettiva della PAV
Al Convegno sull’Humanae Vitae il presidente della CEI lancia parole d’ordine come “fedeltà creativa” e invita i teologi ad “andare oltre”. Assist a mons. Paglia nell’opera di sovvertimento dell’enciclica di S. Paolo VI. Continue reading Untitled
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b0ringasfuck · 2 years ago
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Uteri in affitto, vagine in comodato d'uso, braccia a noleggio e culi gratis
Sono vecchio con l'aggravante di essere stato nerd.
Con certe cose non mi ci trovo troppo a mio agio. Non capisco molto il consumo di droghe e pur ipocritamente aspirando a scopare in giro senza conseguenze, credo mi imbarazzerebbe il "sesso senza aMMore" o magari è pure un alibi per dipingermi una persona migliore.
Ma qua abbiamo da una parte "sedicenti" femministe che dicono che è un mercimonio, trascurando TOTALMENTE la volontà di chi affitterebbe l'utero e dall'altra la tifoseria de "la nipote di Mubarak" che non si fa problemi di fronte a prostitute minorenni, ma che signora mia... l'utero in affitto no.
Per me che sono sostanzialmente un porco, e quindi nella scala delle priorità della vita, metto scopare e mangiare in una posizione imbarazzantemente alta, non riesce nemmeno poi difficile pensare che il "sesso", specialmente grazie ai progressi della contraccezione e della medicina, non abbia poi niente di così speciale e che in fondo la mia incompatibilità (per altro puramente teorica) per il sesso non accompagnato da una relazione affettiva sia una questione prettamente estetica e personale.
Ora, gran parte dei progressi che abbiamo fatto è dovuta alla specializzazione. Non c'è nulla di male ad usufruire del lavoro degli altri. Le visioni autarchiche, bio, naturaliste, artigiane, e ai miei tempi signora mia... sia in salsa hippy che prepper sono minchiate. In ambito sesso poi ogni riferimento ad approcci autarchici fa un po' riderino.
Ora... perchè un edile può essere pagato per cadere da un'impalcatura mentre una donna non può essere pagata per fare un pompino e un'altra per mettere l'utero in affitto in base a ragionamenti moralistici però rimane un mistero. (non è mia intenzione fare il "sessista", ma sarà una pregiudiziale, ma ho il sospetto che il mercato del sesso sia prevalentemente costituito da una domanda maschile e volerlo sottolineare con un'apparente posizione neutra suona un po' come "non tutti gli uomini").
Allora, anzichè proibire all'edile di tirar su edifici, perchè non si legifera perchè lo faccia in condizioni di sicurezza, in un mercato del lavoro che non lo ricatta, libero di scegliere se lavorare a certe condizioni o no, retribuito dignitosamente e in maniera socialmente utile e non per fare castelli a pochi?
E perchè non una legge che vieta alle aziende di sfruttare manodopera all'estero? Quanto sarebbe enforceable? Potremmo parlarne insieme che so all'idea di abolire il reato di tortura... perchè "prima gli italiani".
Ma qua abbiamo gente che si occupa di rave e forestierismi, non gente che lavora per campare e magari avrebbe l'aspirazione a stare meglio.
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ninocom5786 · 2 years ago
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Riguardo Enea, ogni decisione di una donna va sempre rispettata e riconosciuta per via delle condizioni economiche e sociali che non gli permettono di mantenere figli. Ma qui si vuole ancora negare un diritto fondamentale per tutte le donne, l'aborto, così come la contraccezione. Vogliono far tornare le donne al ruolo solamente domestico come ai tempi della dittatura fascista.
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carmenvicinanza · 3 months ago
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Adele Faccio
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Non esiste libertà che non passi dalla libertà sessuale. 
Adele Faccio, attivista e politica, pacifista, femminista, sostenitrice della libertà di scelta e dell’autodeterminazione, ha apportato un fondamentale contributo per l’approvazione della Legge 194, grazie alla quale l’interruzione di gravidanza non è più né un reato né un rischio di vita per le donne.
Convinta che il movimento femminista fosse l’unico che potesse portare una trasformazione radicale nella società, si è fatta fautrice di tante istanze.
Paladina dei diritti umani, riformatrice della politica e della legislazione, è stata una convinta sostenitrice della disobbedienza civile come l’arma più forte per il riconoscimento dei propri diritti.
In opposizione, sempre, a qualsiasi forma di oppressione e autoritarismo, ha immaginato soluzioni alternative a un sistema sociale che riteneva arretrato e inadeguato e saputo tradurre la sua capacità immaginativa in azione civile e politica.
Ha militato nel Movimento di Liberazione delle Donne, è stata Fondatrice e Presidente del CISA – Centro Informazione Sterilizzazione e Aborto, e guidato, nel Partito Radicale, la battaglia contro l’aborto clandestino per cui è stata anche arrestata.
Tante le lotte che l’hanno vista in prima linea: l’obiezione di coscienza alla leva obbligatoria, i diritti delle persone omosessuali, la riforma carceraria e, soprattutto, l’impegno ecologista.
Il suo libertarismo di natura anarchica non si esauriva nella protesta, ma si incanalava puntualmente in un’attività costruttiva, sebbene vissuta sull’orlo della disobbedienza, organizzata dal basso e destinata a suscitare reazioni piuttosto dure.
Nata a Pontebba, Udine, il 13 novembre 1920, in una famiglia di intellettuali antifascisti di origini biellesi, era cugina di Rina Faccio, meglio nota come Sibilla Aleramo.
Laureata in Lettere e Filosofia all’Università di Genova, era stata assistente per diverse cattedre per poi abbandonare la carriera universitaria.
Ha fatto della rivoluzione uno stile di vita e da partigiana era nota col nome di battaglia Vittoria.
Trasferitasi a Barcellona, si era specializzata in Filologia Romanza  diventando l’editrice della rivista clandestina Occident. Ha abbracciato la resistenza non-violenta nella Spagna franchista, esperienza che ha segnato un passo avanti nel suo processo di maturazione ideologica e politica.
Rientrata in Italia aveva ripreso l’insegnamento convinta del fatto che la scuola debba essere un luogo vivo, capace di coinvolgere le nuove generazioni discutendo dei temi concreti della vita.
Successivamente è andata a vivere a Milano e ha collaborato con numerose riviste d’avanguardia come Il Canguro, Il Discanto, La via femminile. Ha lavorato per Treccani e Mondadori e tradotto autori spagnoli e sudamericani.
Fuori dalle regole precostituite, è stata tra le prime persone a vivere nelle comuni, ha cresciuto un figlio senza padre e, in anni di fermento e possibilità, ha provato a smantellare e rimodellare la realtà che non le piaceva.
Negli anni Settanta ha incontrato il femminismo e il Partito Radicale ed è iniziata la lunga battaglia per la liberalizzazione dell’aborto.
Iniziando a collaborare con l’Aied, associazione promotrice di clamorose iniziative mirate alla diffusione della contraccezione, nel 1973 ha contributo a fondare il Cisa che agiva nella sede del partito e che praticava aborti a basso costo e in sicurezza, con tutta l’assistenza psicologica necessaria a ribaltare una concezione colpevolistica patriarcale.
L’ente è stato, in quegli anni, un fondamentale punto di riferimento per moltissime donne. Le cliniche collegate all’organizzazione sfidavano la legge, operando alla luce del sole, è stata la prima realizzazione concreta di uno spazio autonomo nel quale le donne potevano confrontarsi e solidarizzare, in cui potevano essere ascoltate e riconosciute come abitatrici di un dramma e non criminali. Èstato anche lo strumento di un’esplicita e consapevole provocazione politica.
Con la sua azione di disobbedienza civile, Adele Faccio ha fatto esplodere, portandola all’attenzione dell’opinione pubblica, la scandalosa piaga del mercato degli aborti clandestini.
Il 26 gennaio 1975, durante una conferenza stampa tenuta al Teatro Adriano a Roma, ha dichiarato pubblicamente di aver interrotto volontariamente una gravidanza e si è fatta arrestare in maniera plateale. Ha trascorso 36 giorni nel carcere di S. Verdiana a Firenze, dove ha svolto campagna di sensibilizzazione tra le detenute. Marco Pannella aveva scioperato per la sua scarcerazione.
La notizia, riportata da tutta la stampa, che apriva tutti i telegiornali, fece gran clamore, scuotendo il paese e dando un’eco incredibile al valore politico delle attività svolte per tutelare la vita delle donne. È stato un punto di non ritorno per una questione che non poteva più essere procrastinata dalle istituzioni.
Nella seconda metà degli anni Settanta, è stata anche deputata alla Camera per tre legislature, nelle file del Partito Radicale, battendosi senza risparmiarsi fuori e dentro il palazzo provando ad attuare una rivoluzione culturale, nelle fabbriche e nelle cucine, come nelle camere da letto. Si è fatta promotrice del referendum per la legalizzazione per l’aborto, battaglia culminata con la Legge 194 del 1978, che una volta attuata, ha contestato perché irrispettosa nei confronti delle donne in quanto rimaneggiata per avere anche il consenso della Democrazia Cristiana che si era opposta al punto da far cadere il governo.
Prima della scadenza del suo ultimo mandato si è dimessa per allargare i confini del territorio della lotta, per cercare soluzioni per la salute generale del pianeta, allacciare contatti e verifiche in maniera più ampia. Si è dedicata completamente alla lotta ecologista e, nel 1989, ha contribuito a fondare i Verdi Arcobaleno auspicando un’assunzione di responsabilità trasversale a tutti i partiti sulla grave deriva in cui il pianeta si stava incamminando.
Ha scritto diversi libri: La guerra per bande, del 1961; nel 1975 sono usciti L’albero della libertà, (Raccolta di poesie, dedicata a Emma Bonino), Il reato di Massa e Le mie ragioni (conversazioni con 70 donne); Fuga dal tempo 1957 (Raccolta di poesie e disegni originali), del 1980 e Una strega da bruciare del 1981.
Nell’ultimo, mescolando dati autobiografici e motivazioni politiche, racconta il dipanarsi di vicende ed emozioni sul filo della sua natura ribelle. La lotta per l’affrancamento delle donne dal sistema patriarcale è stato il punto di arrivo di un percorso tutto inteso a contrastare un’organizzazione sociale coercitiva, fondata sull’«oppressione delle masse», sulla mistificazione, sulla violenza delle armi e ancora più sull’estraneità fra gli esseri umani. Si è fatta interprete di un femminismo capace di combattere non solo una legislazione contro la donna ma soprattutto una mentalità diffusa che ne impediva espressione e sviluppo autonomi.
Si è spenta l’8 febbraio 2007 a Roma dopo aver speso la sua vita per difendere le libertà delle persone e del pianeta in maniera coerente, lineare e sempre politica.
La non violenza per me è un’arte che dovremmo imparare tutti per conquistare quel grado di civiltà che non possediamo ancora.
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m2024a · 4 months ago
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Chiara Petrolini, Capezzone non fa sconti: "Ci ricaschi reiterando?". Cosa non torna 07 ottobre 2024 La storia di Chiara Petrolini, la giovane di Traversetolo (Parma) accusata di aver ucciso e sepolto i suoi due bambini appena nati, ha scosso l'opinione pubblica e fatto discutere animatamente negli studi televisivi. Ieri, a Zona bianca, Giuseppe Brindisi è tornato sul caso chiedendo ai suoi ospiti di avanzare ipotesi ed esternare opinioni. "Mi incupisco su questa vicenda per due ragioni. Certo, dobbiamo capire cosa sia successo all'inizio e se ci siano state pagine, nella vita di questa ragazza, in cui lei ha subito violenza, però quali sono i due elementi che non tornano?": così ha esordito Daniele Capezzone, che subito si è spiegato meglio e ha risposto all'interrogativo. "Le ricerche che lei ha fatto online come 'Dopo quanto tempo puzza un cadavere', 'Come eliminarlo'. Ricerche inequivocabili e purtroppo corrispondenti a ciò che ha fatto", ha ricordato in primo luogo il direttore editoriale di Libero. In seconda posizione, poi, il fatto che la 21enne abbia ripetuto il terribile atto. "È la seconda volta che succede. Se tu hai subito un'esperienza traumatica la prima volta, ti sei trovata in stato interessante senza volerlo, non sei riuscita nè a fare la contraccezione prima nè l'aborto legale nei tempi, ma che fai? Ci ricaschi clamorosamente reiterando?", ha continuato il giornalista. "E' una persona accusata di un doppio, orrendo infanticidio. Vi prego di prendere in considerazione l'ipotesi che possa essere colpevole pienamente", ha concluso.
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