#Cittadinanza Partecipativa
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divulgatoriseriali · 2 years ago
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Giornalismo locale: un presidio di informazione e democrazia per la cittadinanza
Il giornalismo locale, in un contesto di cittadinanza attiva, costituisce una preziosa sinergia per il presidio di informazione e la promozione della democrazia nel territorio. Le testate giornalistiche locali rivestono un ruolo fondamentale nella vita delle comunità, offrendo una copertura informativa dettagliata e vicina alla realtà delle persone e dei luoghi in cui operano. Grazie a questo…
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Partecipazione Politica e Cittadinanza Attiva: Il Ruolo dei Giovani nel Futuro del Paese. Di Alessandria today
Negli ultimi anni, i giovani si sono dimostrati protagonisti di un rinnovato fervore politico e sociale. Dai movimenti per il clima a quelli per i diritti umani, l’impegno delle nuove generazioni è cresciuto esponenzialmente, rendendoli un pilastro fondam
Una Generazione che Scolpisce il Domani Attraverso l’Impegno Sociale e Politico. Introduzione.Negli ultimi anni, i giovani si sono dimostrati protagonisti di un rinnovato fervore politico e sociale. Dai movimenti per il clima a quelli per i diritti umani, l’impegno delle nuove generazioni è cresciuto esponenzialmente, rendendoli un pilastro fondamentale per il futuro del Paese. Questo articolo…
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tempi-dispari · 3 years ago
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Torna Garbatella Images, dall'11 al 25 settembre
Torna Garbatella Images_ Memoria tra passato, presente e futuro, dall’11 al 25 settembre presso la galleria 10b photography e presso i lotti del quartiere, a cura di Francesco Zizola e con la direzione di Oriana Rizzuto. Il focus è rendere visibili sia il patrimonio architettonico che le abitudini sociali del quartiere attraverso l’indagine di questa nuova edizione centrata sul PRESENTE ed interpretata dai fotografi di fama internazionale Pep Bonet e Giacomo Infantino. 
“Scrive Italo Calvino ne Le Cittá Invisibili che abbiamo scelto come bussola per orientare il nuovo appuntamento del progetto Garbatella Images nello spazio e nel tempo: E’ delle cittá come dei sogni tutto l’immaginabile può essere sognato, ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio oppure il suo rovescio, una paura.  
Nella nuova edizione il tempo esplorato è quello Presente e lo spazio il territorio dei lotti storici di Garbatella. Agli artisti invitati in residenza quest’anno ho sottoposto la centralità e l’urgenza del tema della relazione tra Natura e lo Spazio Urbano.”  F. Zizola
Un appuntamento pensato appositamente per il quartiere di Garbatella, in particolare l’area dei lotti storici, attraverso la scoperta delle sue caratteristiche urbane, sociali, architettoniche e storiche attraverso l’uso della fotografia e del video.
il grande successo delle precedenti edizioni, il format si amplia grazie alla produzione di nuove opere secondo le espressioni ed i linguaggi delle arti visive contemporanee come la fotografia e il video, la selezione di materiali d’archivio familiari e la collaborazione con partner territoriali e internazionali. 
Gli artisti, durante le residenze artistiche ed i percorsi di ricerca nel quartiere, hanno avuto modo di calarsi in una realtà e in uno spazio urbano suggestivo ed unico, impregnato di storia e, allo stesso tempo, proiettato nel futuro, attivando un dialogo tra diverse generazioni e modi innovativi di interazione con il territorio e lasciandosi ispirare dai luoghi e dalle persone che li caratterizza.
Il progetto, infatti, ha avuto l’avvio in luglio con le residenze d’artista e i laboratori che hanno contribuito a fornire i contenuti per la programmazione principale, rappresentata dall’evento espositivo. Il laboratorio sulle memorie fotografiche e video ha rappresentato un momento di partecipazione attiva per gli abitanti, che si sono raccontati attraverso le proprie memorie visive.
Inoltre, il laboratorio educativo di introduzione ai linguaggi visivi destinati a bambini e ragazzi tenutosi sabato 31 luglio e domenica 1 agosto a Casetta Rossa e curato da Giacomo Infantino, ha rappresentato un vero e proprio viaggio tra la magia della natura e la fotografia. Il viaggio tra la Garbatella del Presente e il romanzo di Italo Calvino hanno poi ispirato Francesco Zizola a realizzare una nuova produzione video, espressione della relazione fra il territorio e gli abitanti. 
L’occhio non vede cose, ma figure di cose che significano altre cose, Calvino scrive e Pep Bonet sembra cogliere l’invito per donarci con le sue immagini una Garbatella piena di mistero e di rebus.
Grazie ad un sapiente uso della tecnica fotografica, Bonet ci obbliga a ri-guardare e quindi a re-immaginare il territorio che abitiamo nel presente. Le piante, gli animali, gli umani, appaiono sotto una luce diversa, nuova che dona una duplice essenza: da una parte il reale riconosciuto, familiare nei suoi dettagli che ci rimandano alla fisicità dei corpi e del paesaggio e dall’altra la spazio mentale, quello della metafora e del rebus che ci interroga sulla realtà non superficiale delle nostre esistenze. Bonet coglie occhi chiusi su mondi interiori, momenti di meditazione, occhi che invitano a riflettere sulla nostra relazione con la città e con la natura.
Il fatto che milioni di persone condividano una stessa forma di malattia mentale non fa che questa gente sia sana, affermava Erick Fromm nel suo fondamentale “Psicanalisi e Società contemporanea”. 
Così Giacomo Infantino sembra aver fatto suo questo ragionamento per mettere in relazione il paesaggio urbano e la natura in cui l’essere umano può dialogare con il proprio inconscio in uno spazio immaginato e disponibile per cercare di domare le sue proprie ataviche paure. Le immagini di Giacomo Infantino, tutte notturne, ci mostrano i colori di una Garbatella inedita, mentale ed onirica, filtrate dalla sua memoria e dalla sua psiche in continua tensione verso un punto di incontro con la dimensione della città-giardino.
La natura qui sembra ingigantita ed avvolgente, i ritratti suggeriscono presenze archetipiche di un profondo comune passato. Nel teatro del presente siamo guidati dal nostro inconscio e lo spazio urbano ne è modellato, e viceversa. Nel panorama sconfortante e patologico delle metropoli contemporanee, sembra volerci suggerire Infantino, c’è ancora spazio di relazione ed azione, se solo prestassimo più attenzione all’importanza dei luoghi che abitiamo e che abitano in noi.
Infine Claudio Imperi, fotografo romano, al Lotto 16 esporrà una sua personale ricerca attraverso le immagini che si dipanano come un filo di Arianna identitario negli stenditoi del lotto che lo ha visto nascere e crescere e da cui è stato estirpato molti anni fa. Nelle sue immagini poetiche in bianco e nero si possono scorgere gli echi delle memorie legate al tempo magico dell’infanzia, tempo in cui la luce giocava tra le case ed animava la natura in mezzo a cui erano costruite. Un tempo ora ritrovato nell’abbandonarsi alla ricerca dei dettagli che formano l’idea di noi stessi e dello spazio in cui ci troviamo, dove cresce la palma e dove si respira il tepore di primavera, dove si ascolta la melodia degli uccelli che abitano le cime e i rami degli alberi.
L’intero quartiere è oggetto di ricerca e di opere site-specific pensate appositamente per essere esposte all’interno dei cortili. Garbatella IMAGES è un percorso espositivo costruito in gran parte anche dagli abitanti del quartiere, attraverso laboratori di ricerca delle loro memorie fotografiche e video e al racconto delle proprie storie e il reperimento delle proprie memorie fotografiche, fino alla fruizione. I materiali fotografici saranno esposti come panni stesi ai fili degli stenditoi degli storici lotti, spesso sconosciuti ad una popolazione più ampia, con una proposta allestitiva originale e coinvolgente che già ha attribuito al progetto una forte riconoscibilità e grande entusiasmo nelle edizioni precedenti. Sarà possibile visionare le opere anche all’interno della galleria 10b Photography. Sempre all’interno della galleria sarà possibile vedere la proiezione della nuova produzione video di Francesco Zizola. 
L’evento si arricchirà con le visite guidate e le passeggiate d’artista in programma l’11, il 18 ed il 25 settembre, curate da Francesca Romana Stabile e Claudio D’Aguanno. L’obiettivo è stimolare una cittadinanza chiamata ad essere attiva e partecipativa alla costruzione di una memoria visiva del quartiere, favorendo la valorizzazione del lavoro sulla memoria e sullo spazio urbano.
Tutti gli eventi sono pubblici e gratuiti. Il fine è quello di rendere il più possibile fruibili, comprensibili, aggreganti i linguaggi visivi contemporanei, come la fotografia ed il video, medium su cui si basa la proposta per raccontare il quartiere. 
Il progetto, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE
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purpleavenuecupcake · 4 years ago
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Piano Estate: lingue, musica, sport, digitale, arte, laboratori per le competenze
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Via libera a un pacchetto da 510 milioni per le attività rivolte a studentesse e studenti. Il Ministro Patrizio Bianchi: “Stiamo costruendo un ponte per il nuovo inizio” Un Piano per l’estate da 510 milioni di euro per consentire a studentesse e studenti di recuperare socialità e rafforzare gli apprendimenti, usufruendo di laboratori per il potenziamento delle competenze (ad esempio Italiano, Matematica, Lingue), di attività educative incentrate su musica, arte, sport, digitale, percorsi sulla legalità e sulla sostenibilità, sulla tutela ambientale. Lo ha messo a punto il Ministero dell’Istruzione, guidato dal Ministro Patrizio Bianchi, con l’obiettivo di utilizzare i mesi estivi per costruire un ponte verso il prossimo anno scolastico, attraverso un’offerta che rappresenta una risposta alle difficoltà emerse nel periodo della pandemia, ma che intende anche valorizzare le buone pratiche e le esperienze innovative nate proprio durante l’emergenza. Le attività saranno complementari e integrate con quelle organizzate dagli Enti locali. Le risorse saranno dedicate soprattutto alle aree più fragili del Paese, in particolare del Sud. Le risorse disponibili, le modalità di utilizzo e gli obiettivi del Piano sono stati illustrati oggi alle scuole con una nota operativa che rappresenta il primo tassello di un’attività di accompagnamento che vedrà il Ministero al fianco dei dirigenti, dei docenti, degli Istituti scolastici, delle studentesse e degli studenti, delle famiglie nelle prossime settimane e per tutta la durata delle attività estive. Un sito con la raccolta delle informazioni, un help desk dedicato alle scuole, una campagna informativa e partecipativa, anche sui social, con l’hashtag #lascuoladestate, saranno i principali strumenti a disposizione.  “La scuola non si è mai fermata durante tutta la pandemia. È rimasta sempre in contatto con le nostre ragazze e i nostri ragazzi”, sottolinea il Ministro Patrizio Bianchi. “L’emergenza sanitaria ha inevitabilmente accentuato problematiche preesistenti, ha evidenziato le diseguaglianze e accresciuto le fragilità. Per questo abbiamo voluto un Piano di accompagnamento, un ponte tra quest'anno e il prossimo, un'occasione che consenta a bambini e ragazzi di rafforzare gli apprendimenti e recuperare la socialità”. Prosegue il Ministro: “Utilizzeremo questo periodo estivo per costruire un nuovo inizio. Riporteremo la scuola al centro della comunità, creando spazi di potenziamento delle competenze e di recupero delle relazioni. Stiamo lavorando insieme ai territori, alle associazioni, promuovendo i Patti educativi di comunità. Stiamo attivando un percorso di trasformazione ed evoluzione del nostro sistema di Istruzione, per dare vita ad una scuola più accogliente, inclusiva, basata su apprendimenti personalizzati, parte integrante del tessuto sociale e territoriale. Una scuola ‘affettuosa’, che sappia stare al fianco dei nostri bambini e ragazzi, che, partendo dai più fragili, sia punto di riferimento per tutta la comunità e le famiglie”. Il Piano Le attività del Piano si articoleranno in tre fasi: - Fase I, potenziamento degli apprendimenti (a giugno): sarà dedicata al rinforzo e al potenziamento degli apprendimenti attraverso attività laboratoriali, scuola all’aperto, studio di gruppo, da effettuare anche sul territorio, con collaborazioni esterne o con il terzo settore. - Fase II, recupero della socialità (luglio e agosto): proseguiranno le attività di potenziamento degli apprendimenti che saranno affiancate più intensamente da attività di aggregazione e socializzazione in modalità Campus (con attività legate a Computing, Arte, Musica, vita Pubblica, Sport). Ci saranno moduli e laboratori di educazione motoria e gioco didattico, canto, musica, arte, scrittura creativa, educazione alla cittadinanza, debate, educazione alla sostenibilità, educazione all’imprenditorialità, potenziamento della lingua italiana e della scrittura, potenziamento delle competenze scientifiche e digitali (coding, media education, robotica). Le attività potranno svolgersi in spazi aperti delle scuole e del territorio, teatri, cinema, musei, biblioteche, parchi e centri sportivi, con il coinvolgimento del terzo settore, di educatori ed esperti esterni; - Fase III, Accoglienza (settembre, fino all’avvio delle lezioni): connessa con le precedenti, sarà di vero e proprio avvio del prossimo anno scolastico. Proseguiranno le attività di potenziamento delle competenze e di accompagnamento di studentesse e studenti al nuovo inizio. Le scuole programmeranno le attività all’interno degli organi collegiali e informeranno le famiglie. La partecipazione da parte di studentesse e studenti sarà su base volontaria. Le attività si svolgeranno nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid. Le risorse Il pacchetto di risorse disponibili per le scuole ammonta a 510 milioni: 150 milioni provengono dal decreto sostegni, altri 320 milioni dal PON per la scuola (risorse europee), 40 milioni dai finanziamenti per il contrasto delle povertà educative. I 150 milioni del dl sostegni saranno distribuiti attraverso un decreto del Ministero, sulla base del numero di alunni, per una media di circa 18mila euro per scuola. Sarà poi disponibile sul sito www.istruzione.it/pianoestate un bando PON (risorse europee) dedicato da 320 milioni, utilizzabili soprattutto nelle aree con maggiori disuguaglianze economiche e sociali. Le scuole potranno fare domanda fino al 21 maggio prossimo. I fondi, di cui circa il 70% è destinato alle regioni del Sud, potranno essere spesi sino al termine dell’anno scolastico 2021/2022, nella logica di un piano di trasformazione che partirà dall’estate e proseguirà durante il prossimo anno scolastico. Le risorse PON saranno disponibili anche per le scuole paritarie (che svolgono il servizio con modalità non commerciali) e per i CPIA (Centri per l’istruzione degli adulti). Altri 40 milioni deriveranno dal fondo per l’ampliamento dell’offerta formativa e il contrasto della povertà educativa. Questi fondi saranno assegnati alle Istituzioni scolastiche in funzione delle tipologie di progetti da attivare, sarà possibile collaborare con il terzo settore e realizzare patti educativi di comunità.  Misure di accompagnamento All’interno della piattaforma Help Desk Amministrativo Contabile sarà realizzata una sezione per fornire assistenza nella programmazione, gestione e rendicontazione delle attività estive: un servizio gratuito (al numero 800 903 080) dedicato ai dirigenti scolastici, ai direttori dei servizi generali ed amministrativi e agli assistenti amministrativi. Il Ministero metterà poi a disposizione delle scuole uno strumento per rendere trasparente il crowdfunding attraverso la piattaforma IDEArium, che supporterà gli istituti nell’eventuale ulteriore ricerca di risorse da parte di sostenitori privati, aziende ed altri enti collettivi per finanziare il “Piano Estate”. In collaborazione con l’Indire, sarà avviato un progetto di accompagnamento, anche nella progettazione e nel reperimento delle risorse, a favore di quelle scuole che presentano più elevati tassi di dispersione e maggiori difficoltà di contesto. Sempre Indire metterà a disposizione una biblioteca digitale con esperienze di metodologie didattiche innovative. Sul sito del Ministero è prevista una sezione dedicata al Piano Estate (www.istruzione.it/pianoestate), dove trovare tutte le iniziative di finanziamento messe a disposizione delle Istituzioni scolastiche e le informazioni utili per studenti e famiglie. Sarà possibile essere aggiornati sulle attività del Piano seguendo l’hashtag #lascuoladestate: sarà parte di una campagna dedicata sui social del Ministero che avrà lo scopo di dare informazioni di servizio, ma anche di dare visibilità alle attività delle scuole. Read the full article
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grilloparlante-posts · 6 years ago
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EUROPEAN REPUBLIC IS UNDER CONSTRUCTION – Youth exchange in Italy from 3 to 9 April 2019
Per la realizzazione del progetto avevamo previsto una serie di attività di formazione, esercizi di gruppo e workshop volti ad accrescere la conoscenza degli elementi comuni dell'identità europea nonché dei processi integrativi della stessa per promuovere i valori dell'accoglienza, della solidarietà e dell'incontro su cui l'Unione Europea stessa si fonda. L'obbiettivo era quello di lavorare insieme per analizzare il fenomeno dell'immigrazione che è una tematica molto attuale in questo momento , nonché il processo di integrazione europea. Per raggiungere questi obiettivi abbiamo strutturato un'agenda che si compone di varie attività che di seguito si descrivono. Il percorso formativo dello scambio giovanile si proponeva di raggiungere gli obiettivi attraverso un percorso per gradi, con tematiche giornaliere, in modo da approfondire lo sviluppo conoscitivo generale giorno per giorno ed allo stesso tempo focalizzare la tematica raggiungendo uno o più obiettivi specifici.
Giorno 1: è stato dedicato all'introduzione al progetto e alla creazione del gruppo internazionale. Attività con l'obiettivo di informare sullo sviluppo del progetto, gli obiettivi di apprendimento e l'apporto dei partecipanti: AGENDA EXPLANATION, HOPES & FEAR, RULES AGREEMENT, ERASMUS+, YOUTHPASS. Attività con l'obiettivo di favorire la conoscenza dei partecipanti e creare l'atmosfera pro-attiva di lavoro: ICE BREAKING, NAME GAMES, TEAM BULDING, Nel pomeriggio abbiamo iniziato con delle attività per immergersi nel mondo dell'UE e scoprirne le tappe fondamentali. Attività di controllo dell'andamento di ogni parte del progetto: LEADERS MEETING e SHARING MOMENTS (presenti ogni giorno).
Giorno 2: CONDIVISIONE DELLE RICERCHE DEI PARTECIPANTI dedicato concetto di cittadinanza europea, la conoscenza delle istituzioni europee, il senso di appartenenza all’Europa, vantaggi e svantaggi di essere europei. Attività con l'obiettivo di rompere gli stereotipi, favorire la mobilità in Europa e far conoscere differenti culture: EUROPEAN COUNTRY. Attività con l'obiettivo di far conoscere le istituzioni UE, il sistema legislativo ordinario, il diritto di iniziativa dei cittadini e il processo democratico: EUROPEAN INSTITUTIONS.
Giorno 3: le attività di questa giornata EUROPA = NOI, Paint Your Europe, CREAZIONE DI SPETTACOLO TEATRALE: EUROPE EXPERIENCE: PLUS AND MINUS OF BEING A EUROPEAN CITIZEN sono finalizzare a far capire che l'Europa è fatta di persone, e di essere più consapevoli degli spazi, inoltre hanno potuto elaborare e vivere in prima persona la diversità nella sua doppia natura di terreno di scontro ed occasione di sviluppo. Hanno realizzato un breve glossario imparando nuovi termini che si usano nella politica internazionale.
Giorno 4: l'obiettivo di creare proposte di legge da mandare all'UE su tematiche che i giovani partecipanti hanno ritenuto importante discutere, i giovani hanno potuto assaporare la dinamica decisionale del Parlamento europeo e le modalità di lavoro e la maniera in cui gli eurodeputati stanno affrontando le sfide attuali.
Giorno 5: i giovani si sono immedesimati nei panni del sindaco di una cittadina e insieme alla comunità e agli assessori hanno realizzato delle proposte per migliorare la cittadina partendo dai bisogni espressi dai giovani. Election day è una simulazione della struttura istituzionale dell'UE composta da 3 gruppi: Parlamento europeo, Consiglio Europeo e Commissione Europea. I partecipanti a questi gruppi hanno simulato la procedura di legislazione ordinaria dell'UE sulle proposte pervenute dai gruppi di discussione ossia le iniziative dei cittadini. Ogni gruppo alla fine ha presentato una proposta di legge da mandare all'UE. Questa attività è servita ad esternare pensieri, valutazione e trovare soluzioni rispetto alla tematica trattata.
Giorno 6: Dedicato alle attività di networking, visibilità e autovalutazione Questo insieme di discussioni, riunioni e passaggi decisionali è servito a far capire l'importanza del diritto d'iniziativa dei cittadini europei e a rendere semplice il percorso procedurale delle decisioni da valutare e quindi l'importanza delle democrazia partecipativa. Per tastare il grado di partecipazione e apprezzamento dei ragazzi ci siamo avvalsi degli SHARING MOMENTS e dei LEADERS MEETING, giornalieri, in modo da poter apportare correzioni e miglioramenti allo sviluppo di apprendimento del progetto e non solo. I temi di questo progetto sono stati ripresi anche durante momenti di convivialità. I partecipanti hanno avuto modo di dimostrare l'importanza della diversità come punto di forza dell'Europa anche attraverso le INTERNATIONAL NIGHTS.
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provaaleggermi · 6 years ago
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EUROPEAN REPUBLIC IS UNDER CONSTRACTION – Youth exchange in Italy from 3 to 9 April 2019
Per la realizzazione del progetto avevamo previsto una serie di attività di formazione, esercizi di gruppo e workshop volti ad accrescere la conoscenza degli elementi comuni dell'identità europea nonché dei processi integrativi della stessa per promuovere i valori dell'accoglienza, della solidarietà e dell'incontro su cui l'Unione Europea stessa si fonda. L'obbiettivo era quello di lavorare insieme per analizzare il fenomeno dell'immigrazione che è una tematica molto attuale in questo momento , nonché il processo di integrazione europea. Per raggiungere questi obiettivi abbiamo strutturato un'agenda che si compone di varie attività che di seguito si descrivono. Il percorso formativo dello scambio giovanile si proponeva di raggiungere gli obiettivi attraverso un percorso per gradi, con tematiche giornaliere, in modo da approfondire lo sviluppo conoscitivo generale giorno per giorno ed allo stesso tempo focalizzare la tematica raggiungendo uno o più obiettivi specifici.
Giorno 1: è stato dedicato all'introduzione al progetto e alla creazione del gruppo internazionale. Attività con l'obiettivo di informare sullo sviluppo del progetto, gli obiettivi di apprendimento e l'apporto dei partecipanti: AGENDA EXPLANATION, HOPES & FEAR, RULES AGREEMENT, ERASMUS+, YOUTHPASS. Attività con l'obiettivo di favorire la conoscenza dei partecipanti e creare l'atmosfera pro-attiva di lavoro: ICE BREAKING, NAME GAMES, TEAM BULDING, Nel pomeriggio abbiamo iniziato con delle attività per immergersi nel mondo dell'UE e scoprirne le tappe fondamentali. Attività di controllo dell'andamento di ogni parte del progetto: LEADERS MEETING e SHARING MOMENTS (presenti ogni giorno).
Giorno 2: CONDIVISIONE DELLE RICERCHE DEI PARTECIPANTI dedicato concetto di cittadinanza europea, la conoscenza delle istituzioni europee, il senso di appartenenza all’Europa, vantaggi e svantaggi di essere europei. Attività con l'obiettivo di rompere gli stereotipi, favorire la mobilità in Europa e far conoscere differenti culture: EUROPEAN COUNTRY. Attività con l'obiettivo di far conoscere le istituzioni UE, il sistema legislativo ordinario, il diritto di iniziativa dei cittadini e il processo democratico: EUROPEAN INSTITUTIONS.
Giorno 3: le attività di questa giornata EUROPA = NOI, Paint Your Europe, CREAZIONE DI SPETTACOLO TEATRALE: EUROPE EXPERIENCE: PLUS AND MINUS OF BEING A EUROPEAN CITIZEN sono finalizzare a far capire che l'Europa è fatta di persone, e di essere più consapevoli degli spazi, inoltre hanno potuto elaborare e vivere in prima persona la diversità nella sua doppia natura di terreno di scontro ed occasione di sviluppo. Hanno realizzato un breve glossario imparando nuovi termini che si usano nella politica internazionale.
Giorno 4: l'obiettivo di creare proposte di legge da mandare all'UE su tematiche che i giovani partecipanti hanno ritenuto importante discutere, i giovani hanno potuto assaporare la dinamica decisionale del Parlamento europeo e le modalità di lavoro e la maniera in cui gli eurodeputati stanno affrontando le sfide attuali.
Giorno 5: i giovani si sono immedesimati nei panni del sindaco di una cittadina e insieme alla comunità e agli assessori hanno realizzato delle proposte per migliorare la cittadina partendo dai bisogni espressi dai giovani. Election day è una simulazione della struttura istituzionale dell'UE composta da 3 gruppi: Parlamento europeo, Consiglio Europeo e Commissione Europea. I partecipanti a questi gruppi hanno simulato la procedura di legislazione ordinaria dell'UE sulle proposte pervenute dai gruppi di discussione ossia le iniziative dei cittadini. Ogni gruppo alla fine ha presentato una proposta di legge da mandare all'UE. Questa attività è servita ad esternare pensieri, valutazione e trovare soluzioni rispetto alla tematica trattata.
Giorno 6: Dedicato alle attività di networking, visibilità e autovalutazione Questo insieme di discussioni, riunioni e passaggi decisionali è servito a far capire l'importanza del diritto d'iniziativa dei cittadini europei e a rendere semplice il percorso procedurale delle decisioni da valutare e quindi l'importanza delle democrazia partecipativa. Per tastare il grado di partecipazione e apprezzamento dei ragazzi ci siamo avvalsi degli SHARING MOMENTS e dei LEADERS MEETING, giornalieri, in modo da poter apportare correzioni e miglioramenti allo sviluppo di apprendimento del progetto e non solo. I temi di questo progetto sono stati ripresi anche durante momenti di convivialità. I partecipanti hanno avuto modo di dimostrare l'importanza della diversità come punto di forza dell'Europa anche attraverso le INTERNATIONAL NIGHTS.
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autolesionistra · 8 years ago
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Riceviamo & pubblichiamo missiva assai bella sulle vicende (tutte bolognesi) del giardino del Guasto ma più in generale sul delicato rapporto fra associazionismo dal basso e illuminate amministrazioni comunali dall’alto.
E' arrivata l'estate, il caldo inizia a sentirsi. Ora, chiudete gli occhi e immaginate di trovarvi in un angolino fresco nel cuore della città, con un ruscelletto d'acqua in cui infilare i piedi, un po' di alberi a fare ombra e magari due graffiti di BLU, gli unici sopravvissuti in città, ad allietare la vista. Siete finiti al giardino del Guasto a Bologna, un posto in piena zona universitaria che per 50 anni ha oscillato tra discarica - luogo adibito a canne e buchi e infine, grazie al lavoro appassionato di un gruppo di signore con i controcoglioni, è diventato un bellissimo spazio verde per famiglie e universitari, uno di quei luoghi dove d'estate trovi i cinni in mutande a sguazzare in queste specie di piscine accanto a studenti universitari che studiano (e sì, continuano a farsi le canne che non ha mai fatto male a nessuno) e a un gruppo di nordafricani che chiacchierano a un tavolo mentre altri cinni intrecciano collanine di perline. Ora, se non conoscete la storia del Guasto c'è perfino wikipedia lì per colmare le vostre lacune: lasciatemi solo specificare che è un'associazione che dagli anni 90 si occupa della gestione, manutenzione, animazione, apertura e chiusura dello spazio, che cura i rapporti con spazi analoghi in tutto il mondo, che unisce famiglie, educatrici dell'infanzia, docenti universitari, residenti, migranti. A gratis ovviamente. Una di quelle associazioni di cui hanno sentito parlare anche a Berlino, una delle tessere del mosaico che tra la fine del secolo scorso e l'inizio di questo faceva di Bologna una bomba in termini di tessuto associativo, capitale sociale, reti umane e attivazione civica. Tra le altre tessere luccianti vogliamo ricordare l'Associazione del Parco di Cà Bura, il Ponte della Bionda, la Fascia Boscata in San Donnino, la più recente Oasi dei Saperi, Broccaindosso, il Cerchio Verde.
Arriviamo ai giorni nostri. L'associazione del giardino del Guasto, nell'era della cittadinanza attiva, nella Bologna che prima fra tutti i Comuni italiani si è dotata di un regolamento per facilitare le iniziative di cittadinanza attiva, aggiorna la sua convenzione (cose vecchie le convenzioni) e stringe con il comune un "Patto di Collaborazione", lo strumento creato apposta per unire cittadini (in gruppi formali e non) con l'amministrazione nella gestione di beni comuni, come il giardino. Lo scopo è preservare il bene in oggetto nell'interesse generale, grazie all'impegno dei cittadini e con un'attiva facilitazione da parte del Comune sul fronte autorizzazioni, permessi ecc. Le attività continuano come nella vecchia convezione, ma passa qualche tempo e il patto inizia a scricchiolare: c'è necessità di aggiornarlo con nuove attività ma dal Quartiere nessuno risponde all'associazione, servono alcuni lavori di manutenzione e dopo non aver ricevuto risposta l'associazione li fa pagandoli di tasca propria. Qualcosa non funziona, ed è un gran peccato perché quando le persone si impegnano è un po' brutto lasciarle a se stesse, specialmente dopo anni di collaborazioni proficue con le amministrazioni. Si fatica ad avere udienza dalle istituzioni che dovrebbero gestire il territorio in forte sinergia con questi soggetti così disponibili. E poi, al Guasto il muro che tiene su il giardino sta un po' crollando. Accanto al giardino è nato un altro comitato "Comitato di via del Guasto" che insiste sui temi della strada sottostante, spesso sporca e frequentata da persone un po' balorde che tra le altre cose tentano di introdursi nel giardino di notte. Poi c'è il comitato Bologna Vivibile, che opera sulla zona con tante belle cose tra cui la pulizia quotidiana dai mozziconi e tappi di bottiglia degli alberelli di piazza Verdi o ad esempio animare con 1000 cose piazza Aldrovandi nei week end. Finalmente pare che i lavori sul muro, per il quale il Comune ha già stanziato dei fondi, partano: le associazioni vengono convocate a un grande incontro informativo un lunedì sera. Un incontro in cui si chiarisce lo svolgimento del cantiere (scorporato ahimè in due anni e che quindi farà tenere chiuso il giardino per ben due estati ), ma su cui ci sono cose che non tornano. Non ci sono risposte per i mesi di mancate risposte, ai residenti che lamentano lo stato in cui versa la strada si propone di eliminare la scala che fa accedere al giardino per eliminare il problema, è proprio il caso di dirlo, alla base. Così non ci si arrampicano la notte a giardino chiuso e resta solo l'accesso da largo respighi. Domande inevase su domande inevase, viene comunque anticipato che ci saranno altre novità ma di cui i presenti (alcuni funzionari del Comune e la presidente di Quartiere) "non sanno niente": per saperne di più recarsi a una conferenza stampa il giorno dopo in comune dove verranno svelate importanti sorprese. Et voilà, siamo in comune nella sala Savonuzzi sotto il bellissimo quadro di Wolfango dove viene presentato Il Guasto Village: un bel progetto sul territorio di cui le associazioni che sul territorio vivono e si muovono e i residenti apprendono insieme alla stampa, a seguito di un incontro in cui il Comune li ha convocati senza ritenere di anticipare nulla a riguardo. Nella scena successiva il gruppo di cittadini del Guasto e dintorni si scambiano mail pacate in cui giurano di non rispondere più a nessuna convocazione dell'amministrazione e di votare Lega o Movimento 5 stelle. Si legge  poi sul giornale anche l'ira furibonda di Assopetroni e il Comitato di Piazza Verdi di Otello Ciavatti: entrambi si chiedono come mai per fare una minuscola attività culturale da 15 persone a loro vengano negati permessi su permessi mentre questa versione della Festa dell'Unità edizione recycle design riesca a sbarcare nel cuore del centro con appena 15 gg di preavviso. Anche in questo caso parliamo di associazioni che da anni si rimboccano le maniche per tenere con fatica insieme un tessuto sociale a dir poco traballante, molto diverse dall'immagine di vecchi tromboni che vogliono andare a letto alle 9 che ne dipingono i giornali. L'assessore Lepore sfodera una risposta di grande maestri: "Vivere lì non basta per avere sempre ragione" Ed evidentemente non è nemmeno condizione sufficiente per essere coinvolti con  anticipo, dopo anni di relazioni quotidiane con le istituzioni, nella progettazione di un'iniziativa così impattante. "Chi alza la voce ogni volta che l'amministrazione interviene per cercare visibilità non fa il bene della zona", ma insomma qui si sta facendo il bene supremo della zona universitaria e ci sono i soliti che vogliono usare questo palcoscenico per i loro sordidi fini (tra cui ad esempio fare il bene della zona universitaria). E ad Assopetroni che aveva annunciato di tagliare  i ponti col Comune rinunciando a un'ipocrita Turrita D'Oro che sarebbe stata loro consegnata di qui a poco risponde "Difficile restituire ciò che ancora non è stato dato". 
Questi i fatti. Ora alcune considerazioni, anzi una sola. Infatti tralascerei di sottolineare l'impressione che ho che ci sia qualcuno che ci stia comunicando che della città fa quello che vuole in maniera quasi mafiosa (passatemi il termine forte): sono amministratore, decido io, chi non è d'accordo viene subito messo nel box "vecchio lamentone" perché qui stiamo facendo "innovazione". Tralascerei il fatto che qui si sta sacrificando ogni cosa, incluso il coordinamento già così traballante interno al Comune,  per avere palcoscenici personali, effetti sorpresa da manuale, titoli in prima pagina e slide che viste da Milano o Roma fanno gridare "che figo" e che magari fanno effetto anche su qualcuno in città. Tralascerei infine la constatazione che ancora una volta si gioca tutto solo su una comunicazione e una narrazione ganza (spesso vuota di sostanza), con l'unico obiettivo di amministrare i voti delle prossime elezioni (ma poi anche il Guasto, Assopetroni e gli altri votano) invece delle politiche della città.
Mi preme solo considerare che siamo in un contesto dove si vendono queste attività, effettivamente all'avanguardia e anche per certi aspetti raffinate, per "innovazione", dimenticando una parte fondamentale dell'innovazione, l'inclusione. Sacrificare sull'altare dei progetti "come a Berlino" i bisogni di questi soggetti è un grave atto di cecità, anche considerato che a Berlino, e lo so per certo, le cose non solo solo fiche da fotografare e raccontare ma nascono dalla sostanza, da un lavoro profondo di coinvolgimento (non solo quando fa comodo al Comune), dall'incontro tra generazioni che viene proposto a monte, non alla fine come ambizioso obiettivo finale. Rinunciando al "fare insieme", mentre tutto attorno si costruiscono momenti di inclusione "vuoti" che servono solo a dire "io ti ho coinvolto, poi decido io come procedere", oppure momenti di "coprogettazione" che si traducono nel costringere associazioni e cittadini a unirsi per arrangiarsi meglio chiamandolo "fare rete", svuota non solo l'identità della nostra città ma anche gli ultimi 30 anni di democrazia partecipativa. Lo sbilanciamento a favore di progetti apparentemente nuovi (il community garden di turno, l'asilo ganzo legato al co-working), di fatto rimescola con l'apposizione di nuove etichette da Millennials la narrazione di cose che a Bologna abbiamo da anni, si pensi a Cà Bura (anche su questo vi invito a leggere la storia)  e ai nidi aziendali della GD, per dirne due che fanno il paio con le cose di cui sopra. Questa scelta di aggiungere progetti su progetti, come se li avessimo inventati ieri, trascurando quelli esistenti (il bisogno di risposte del Guasto sulla salvaguardia del giardino e sulla manutenzione, la necessità di cà Bura di trovare insieme col territorio strade per il ricambio generazionale, per dirne solo due) fa solo pensare che ci sia una volontà studiata, politicamente poco lungimirante, che le vecchie iniziative vadano in malora.
Così alla fine, tra non molto tempo, resteremo con in mano solo il nuovo. Magari bello, ma un po' vuoto di senso e decisamente autoreferenziale. E resteremo, ancora per qualche anno, con il dubbio di capire se poi alle urne saranno di più quelli che leggono le prime pagine o quelli che sono rimasti bruciati mentre gli amministratori si occupavano delle prime pagine. (Disclaimer: in questo lamentoso borbottio, mi preme specificare che nei quartieri ci sono ancora tante persone, e un paio di presidenti in particolare, che hanno rapporti veri col territorio e modalità vere di coinvolgimento. Mi auguro solo che le politiche del Comune centrale non stronchino anche il loro lavoro)  
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tmnotizie · 6 years ago
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SAN BENEDETTO – Il team del Liceo Scientifico Statale “B. Rosetti” di San Benedetto del Tronto rappresenterà la Regione Marche alla finale nazionale delle Olimpiadi di Debate. Gli studenti Federica Bovara, Simone Brandimarte, Alice Mascaretti e Alessandro Vagni, accompagnati dal loro docente coach Francesca Nanni, saranno presenti dal 26 al 29 marzo al Grand Hotel Duca D’Este di Tivoli Terme, Roma, insieme alle squadre di altre 19 regioni.
Dopo aver superato le selezioni regionali lo scorso 22 Gennaio 2019, i ragazzi si sono assicurati il pass di partecipazione alla sessione finale quando i migliori debaters delle scuole italiane si sfideranno nel corso di quattro giornate ricche di emozioni che, al termine dei 57 dibattiti in programma, decreteranno la squadra vincitrice della seconda edizione delle Olimpiadi di Debate.
Gli studenti del Rosetti, dopo un intenso allenamento preceduto da opportuni momenti di formazione, dovranno dare prova di abilità logico-dialettiche sui topic che, come previsto dal Regolamento delle Olimpiadi Nazionali di Debate, sono stati resi noti; gli argomenti di discussione saranno i seguenti: “I paesi sviluppati hanno obblighi maggiori di tutti gli altri nelle politiche di mitigazione del cambiamento climatico”, “La gestione delle risorse idriche deve essere sostenibile e dovrebbe essere affidata solo a enti pubblici”, “L’ingegneria genetica rivolta alla modificazione dell’essere umano dovrebbe essere vietata”.
Questioni non da poco che gli studenti affronteranno nel corso di un evento che vede promotori vari soggetti tra cui il MIUR, l’Indire, l’I.T.E. Tosi, la Fondazione Giuseppe Merlini i quali stanno dando forma e sostanza attraverso Debate Italia al “crescente interesse nei riguardi di questa disciplina” afferma la nota degli organizzatori; questi sottolineano che “le Olimpiadi rappresentano il momento culminante di due anni di preparazione che ha coinvolto oltre 1300 studenti, 440 scuole e 350 docenti in corsi di formazione base e di approfondimento”.
A spiegare cosa è il Debate e quali sono le sue finalità è sempre Debate Italia. Si tratta di “una discussione formale, governata da precise regole di condotta, nella quale due squadre, composte ciascuna da due o tre studenti, sostengono e controbattono un’affermazione data, ponendosi in un campo (PRO) o nell’altro (CONTRO), senza che questa posizione rifletta necessariamente la propria opinione.
Caratteristica essenziale del dibattito è quindi data dalla possibilità di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto col proprio pensiero, chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilità mentale e di apertura alle altrui visioni tanto più necessaria in tempi di rigidità e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni.
Una pratica consolidata da tempo nelle scuole, nei college e nelle università straniere, tanto che le prime società di dibattito, fondate negli Stati Uniti e nel Regno Unito alla fine dell’Ottocento, avevano già allora come finalità principale quella di sviluppare la capacità di “parlare in pubblico e dibattere”.
Il Debate è dunque una pratica che promuove la capacità di ascolto nel rispetto delle idee e delle posizioni degli avversari e favorisce l’educazione alla cittadinanza democratica e partecipativa. Il dibattito regolamentato ha infatti come scopo quello di fornire gli strumenti per analizzare questioni complesse, migliorando in questo modo la comprensione critica di temi d’attualità.
Un movimento in continua crescita, tanto che per la prima volta una squadra italiana è stata invitata a partecipare alla Competizione Mondiale di Debate, svoltasi a Zagabria nel luglio 2018”, mentre sono del 2017 e 2018 alcune pubblicazioni che voglio promuove conoscenza e pratica del dibattito.
Per le ulteriori informazioni e l’aggiornamento circa l’andamento della competizione si possono consultare il sito www.debateitalia.it, i profili social Facebook e Instagram. A disposizione anche il video promozionale che Debate Italia ha pubblicato in rete: https://www.youtube.com/watch?v=0vW9emVwGj0.
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Convocazione della I Commissione Consiliare Affari Istituzionali e Partecipazione di Alessandria
Un incontro per discutere regolamenti, decentramento e democrazia partecipativa
Un incontro per discutere regolamenti, decentramento e democrazia partecipativa La Città di Alessandria ha convocato la I Commissione Consiliare Affari Istituzionali e Partecipazione per un’importante seduta che si terrà il 27 novembre 2024 alle ore 11.30. L’incontro avverrà in presenza presso la Sala Consiliare e in modalità di videoconferenza tramite il link fornito dal Comune. Ordine del…
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pier-carlo-universe · 4 months ago
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Aperte le candidature per Consulte Comunali e Consigli di Partecipazione a Casale Monferrato
Scadenza il 15 novembre per presentare le candidature: un'opportunità di partecipazione attiva nella vita civica
Scadenza il 15 novembre per presentare le candidature: un’opportunità di partecipazione attiva nella vita civica Sono ufficialmente aperte le candidature per la nomina dei membri dei Consigli di Partecipazione e delle Consulte Comunali per il mandato 2024-2029 a Casale Monferrato. I cittadini interessati avranno tempo fino al 15 novembre 2024 per presentare la loro candidatura e contribuire…
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tmnotizie · 6 years ago
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ASCOLI PICENO – Una nuova opportunità di crescita personale e progettazione del futuro. È quella offerta gratuitamente dalla Fondazione Patrizio Paoletti, ente di ricerca e formazione in campo neuroscientifico e psicopedagogico, alle comunità colpite dal sisma nel territorio marchigiano, in particolare ad Ascoli Piceno, capoluogo di provincia di Arquata del Tronto e Acquasanta Terme, tra le cittadine più colpite dal terremoto nel 2016. Dopo gli appuntamenti già realizzati nel 2017 e 2018 i formatori della Fondazione tornano nella località marchigiana per un nuovo incontro incentrato sulla costruzione interiore.
L’iniziativa si intitola “I segreti del qui e ora: gestire e trasformare lo stress” e si colloca all’interno del percorso itinerante nazionale, “Prefigurare il futuro, metodi e tecniche per potenziare speranza e progettualità”. È in programma ad Ascoli Piceno venerdì 1 marzo, dalle 16 alle 19, presso la Bottega del Terzo Settore (C.so Trento e Trieste, 18), con registrazione dei partecipanti dalle 15:30.
L’incontro è realizzato in collaborazione con la Bottega del Terzo Settore, con il patrocinio della Regione Marche, dei comuni di Ascoli Piceno, Arquata del Tronto e Acquasanta Terme, dell’Ambito Territoriale Sociale XXII Ascoli Piceno,dell’Università Politecnica delle Marche, e si avvale della media partnership di Radio Latte Miele Marche-Abruzzo.
L’appuntamento si aprirà con i saluti istituzionali del sindaco e del vicesindaco del Comune di Ascoli Piceno, rispettivamente Guido Castelli e Donatella Ferretti, e del presidente della Bottega del Terzo Settore Roberto Paoletti. Interverranno poi i referenti della Fondazione Patrizio Paoletti, Alessia Santinelli, formatrice, e Sandro Anella, docente dell’Alta scuola di Pedagogia del Terzo millennio.
“Torniamo ad Ascoli Piceno per dare a questa comunità un’ulteriore occasione di incontro e formazione per rinforzare la speranza e la capacità di progettare il futuro nonostante le difficoltà – spiega il presidente della Fondazione, Patrizio Paoletti – ciascuno può sviluppare le proprie abilità positive attraverso un percorso di costruzione interiore basato non solo su nozioni teoriche ma anche su semplici tecniche pratiche. Forniremo ai partecipanti gli strumenti per poter diventare attenti e proattivi anche in presenza di ostacoli, per allenarsi alla resilienza e vivere la propria vita con più sicurezza e fiducia”.
“Sottovalutare le conseguenze psicologiche potenzialmente devastanti di un dramma di questa portata – dichiara il sindaco del Comune di Ascoli Piceno, Guido Castelli – è un rischio che l’Amministrazione non ha voluto correre. In questo senso, il grande successo del primo incontro organizzato dal Comune in collaborazione con la Fondazione Patrizio Paoletti ci ha spinto a riproporre questo appuntamento, certi dell’interesse e della partecipazione di tutta la cittadinanza. Siamo fermamente convinti che con il dovuto sostegno, anche e soprattutto psicologico, Ascoli e gli ascolani siano in grado di superare le difficoltà legate al sisma e tornare a guardare con fiducia al futuro”.
“Per poter riconsolidare le certezze distrutte dal terremoto – aggiunge il vicesindaco del Comune di Ascoli Piceno Donatella Ferretti – è di vitale importanza ripartire dalla costruzione interiore. In quest’ottica, tra i vari provvedimenti adottati per far fronte all’emergenza terremoto, grazie al contributo della Fondazione Patrizio Paoletti il Comune di Ascoli si è immediatamente adoperato per fornire un supporto psicologico qualificato ad una comunità messa a dura prova dalle continue scosse, offrendo un aiuto concreto alla cittadinanza nel tentativo di lasciarsi definitivamente alle spalle lo stress accumulato negli ultimi drammatici mesi”.
Il focus della lezione sarà la conoscenza dei meccanismi cerebrali connessi sia ai processi di stress che ai processi collegati allo sviluppo di attenzione e volontà. L’obiettivo è sensibilizzare sul tema dell’auto-programmazione per poter ottenere una efficace autoregolazione emotiva e creare intenzionalmente uno stato di sicurezza anche quando le condizioni esterne sono difficili e critiche.
Durante l’incontro verranno inoltre condivisi i risultati di una ricerca partecipativa, realizzata di recente dalla Fondazione Paoletti in collaborazione con la Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma, nell’ambito della formazione degli operatori delle organizzazioni non profit che si occupano di servizi di accoglienza per l’infanzia a rischio marginalità sociale.
‘Costruisci il tuo luogo sicuro’ è la tecnica proposta agli operatori per sostenerli nell’affrontare le difficili sfide all’interno della loro complessa realtà di intervento. Così come chi opera all’interno di comunità e servizi di assistenza per minori, anche chi si trova in una situazione di disagio e stress può trovare beneficio se allenato alla scelta degli scenari interiori più adatti a colmare la distanza tra la difficoltà e l’opportunità.
L’evento è aperto alla partecipazione gratuita di tutti: si può prenotare telefonando al numero 06/8082599 o mandando un sms al 3938165974 (inserendo nome, cognome, età, professione) oppure collegandosi al sito fondazionepatriziopaoletti.org/prefigurareilfuturo/ e compilando un semplice form.
“Prefigurare il futuro, metodi e tecniche per potenziare speranza e progettualità” è un progetto ideato da Patrizio Paoletti e realizzato gratuitamente dalla Fondazione omonima.
Il tour nazionale è partito lo scorso novembre in Umbria e sta facendo tappa in varie regioni del centro-sud Italia, affrontando di volta in volta una delle tre emergenze educative attuali: giovani e futuro (scuola e lavoro), ascolto e inclusione (promozione di processi comunicativi di pace), costruzione interiore (resilienza e superamento delle avversità).
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tmnotizie · 6 years ago
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GROTTAMMARE – Nuovo appuntamento, domani sera – giovedì 15 novembre – con “Le giornate della partecipazione”: gli amministratori comunali incontreranno, c/o i locali del convento dei Frati minori, i residenti della zona Monti per riferire le ultime notizie riguardanti la città e il quartiere, raccogliere segnalazioni e condividere proposte.
Diverse novità hanno interessato la zona negli ultimi mesi, a partire dai più recenti lavori di rinnovamento della pubblica illuminazione sulla via Cuprense, in merito alla quale c’è anche un progetto di ampliamento in corso, fino alla riqualificazione del Parco di Monte Castello, terminata a maggio, che ha restituito alla parte alta della città il suo storico belvedere.
Il programma de “Le giornate della partecipazione” è costituito da 6 assemblee di quartiere. I prossimi appuntamenti sono i seguenti: lunedì 19 novembre, assemblea con i residenti delle zone Valtesino, San Martino, via Bernini ovest e via Cilea al Bocciodromo comunale; giovedì 22, Ischia I e Montesecco nel centro sociale Ischia I; lunedì 26, Zona Ascolani nel centro sociale “Fulgenzi”.
Accanto agli incontri nei quartieri, un progetto di approfondimento culturale affronterà i  temi della cittadinanza, dell’associazionismo, della democrazia partecipativa, dell’ambiente e dei diritti dei cittadini in generale. Il calendario è curato dall’associazione “I luoghi della scrittura” ed è composto da 4 appuntamenti, ai quali prenderanno parte esperti o autori dei libri stessi, a  partire da novembre fino a gennaio: 23 novembre “Italia civile. Associazionismo, Partecipazione e Politica” di Roberto Biorcio, Tommaso Vitale; 14 dicembre, “La politica e il contratto” di Fabrizio Di Marzio; 11 gennaio, “Un mare di plastica” di Franco Borgogno; 25 gennaio, “Attrezzarsi per la città” di Mimmo Natale.
La partecipazione agli incontri (nella Sala consiliare alle ore 18) è libera.
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tmnotizie · 6 years ago
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GROTTAMMARE – La seconda fase del progetto di eliminazione del manto di asfalto in via Palmaroli sarà presentata ai residenti del centro storico lunedì 12 novembre, in occasione del secondo appuntamento  del ciclo di incontri tra amministratori e cittadini “Le giornate della partecipazione”.  L’assemblea si terrà nel Teatro dell’Arancio, con inizio alle ore 21.15.
I dettagli del progetto che concluderà la riqualificazione di via Palmaroli verranno dunque presentati ai residenti della zona. L’intervento permetterà di avanzare di altri 80 metri il lastricato in acciottolato, inglobando nel percorso l’Ospitale, l’immobile recentemente recuperato sede di uffici comunali dell’area tecnica e casa delle associazioni. L’opera, che  è prevista nel bilancio comunale per l’importo complessivo di 187.000 €, è in linea con quanto già realizzato in Largo di Porta Maggiore (area dello scavo archeologico e affaccio sul mare) ma contiene anche lavori accessori per migliorare la funzionalità dei sottoservizi.
Il programma de “Le giornate della partecipazione” è costituito da 6 assemblee di quartiere. Oltre a lunedì 12, è fissato alla prossima settimana – giovedì 15 novembre – l’incontro con i residenti della zona Oasi Santa Maria dei Monti c/o il convento dei Frati minori.
Seguiranno: lunedì 19 novembre, assemblea con i residenti delle zone Valtesino, San Martino, via Bernini ovest e via Cilea al Bocciodromo comunale; giovedì 22, Ischia I e Montesecco nel centro sociale Ischia I; lunedì 26, Zona Ascolani nel centro sociale “Fulgenzi”.
Il calendario degli incontri nei quartieri si intreccia per questa edizione con un progetto di approfondimento culturale che affronterà i  temi della cittadinanza, dell’associazionismo, della democrazia partecipativa, dell’ambiente e dei diritti dei cittadini in generale, a cura dell’associazione “I luoghi della scrittura”.
Il calendario è composto da 4 appuntamenti, ai quali prenderanno parte esperti o autori dei libri stessi, a  partire da novembre fino a gennaio: 23 novembre “Italia civile. Associazionismo, Partecipazione e Politica” di Roberto Biorcio, Tommaso Vitale; 14 dicembre, “La politica e il contratto” di Fabrizio Di Marzio; 11 gennaio, “Un mare di plastica” di Franco Borgogno; 25 gennaio, “Attrezzarsi per la città” di Mimmo Natale.
La partecipazione agli incontri (nella Sala consiliare alle ore 18) è libera.
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