#Cittadinanza Partecipativa
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Giornalismo locale: un presidio di informazione e democrazia per la cittadinanza
Il giornalismo locale, in un contesto di cittadinanza attiva, costituisce una preziosa sinergia per il presidio di informazione e la promozione della democrazia nel territorio. Le testate giornalistiche locali rivestono un ruolo fondamentale nella vita delle comunità, offrendo una copertura informativa dettagliata e vicina alla realtà delle persone e dei luoghi in cui operano. Grazie a questo…
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Convocazione della I Commissione Consiliare Affari Istituzionali e Partecipazione di Alessandria
Un incontro per discutere regolamenti, decentramento e democrazia partecipativa
Un incontro per discutere regolamenti, decentramento e democrazia partecipativa La Città di Alessandria ha convocato la I Commissione Consiliare Affari Istituzionali e Partecipazione per un’importante seduta che si terrà il 27 novembre 2024 alle ore 11.30. L’incontro avverrà in presenza presso la Sala Consiliare e in modalità di videoconferenza tramite il link fornito dal Comune. Ordine del…
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#INSIEMEPERGLISDG: prende il via domani l'evento volto a sensibilizzare l'opinione pubblica sugli obbiettivi di sviluppo sostenibile
#INSIEMEPERGLISDG: prende il via domani l'evento volto a sensibilizzare l'opinione pubblica sugli obbiettivi di sviluppo sostenibile. Prende il via domani, mercoledì 15 novembre, a Trieste l’evento #InsiemepergliSDG, la campagna promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in partenariato con FAO, UN SDG Action Campaign, Commissione Europea, CIHEAM Iamb di Bari e Save the Children Italia per sensibilizzare l’opinione pubblica sugli obiettivi di sviluppo sostenibile che sarà ospitata fino al 18 novembre dalla città di Trieste. La campagna porterà nel cuore della città triestina le installazioni interattive sull’Agenda2030 visitabili presso il Salone degli Incanti, due eventi di alto livello dedicati alla cooperazione scientifica e al ruolo delle città portuali per lo sviluppo sostenibile, con focus sull’area del Mediterraneo, laboratori didattici per i più piccoli a cura di Save The Children Italia e l’evento Will Meets a cura di Will Media. Domani, mercoledì 15 novembre, alle ore 11.30 nel Salone degli Incanti si terrà la conferenza “Trieste: la Scienza per l’Agenda 2030” con la partecipazione del Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, del Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, dell’Assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca e Università, Alessia Rosolen, della Presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo e dei rappresentanti del Polo Scientifico internazionale di Trieste. Immediatamente a seguire si terrà l’inaugurazione ufficiale delle installazioni #InsiemepergliSDG. Sabato 18 novembre alle 11.30 presso la Sala Luttazzi del Magazzino 26 di Porto Vecchio (ora Porto Vivo) si svolgerà l’evento conclusivo della quattro giorni a Trieste della campagna #InsiemepergliSDG, “Le città portuali italiane: finestra sul Mediterraneo” che propone una riflessione sul ruolo delle città del Mediterraneo per costruire un Mediterraneo prospero e pacifico tutelando e gestendo, in maniera condivisa, i cosiddetti “beni comuni mediterranei” (quali la transizione verde, l’economia blu, la ricerca e l’innovazione digitale, la diplomazia scientifica e culturale, la salute). A seguire, alle ore 17.30, si terrà l’evento Will MEETS presso il Contamination Lab dell’Università di Trieste per attivare media partnership locali. Ciascuna tappa di #InsiemepergliSDG contribuisce a un percorso che crea legami e relazioni tra i partner promotori dell’iniziativa e le realtà locali con l’obiettivo di far emergere e valorizzare le migliori esperienze locali. L’iniziativa sostiene e sviluppa percorsi di condivisione attraverso formazione e didattica, politica partecipativa, cittadinanza attiva, gioco e creatività. Infine, l’iniziativa sviluppa partenariati con i media locali per promuovere i messaggi della campagna e partecipazione sul territorio. Dal 15 al 18 novembre, dalle ore 9 alle ore 18, sarà possibile inoltre visitare l’installazione interattiva #InsiemepergliSDG presso il Salone degli Incanti. Parte integrante della campagna #InsiemepergliSDG sono le installazioni itineranti per informare e responsabilizzare i visitatori sugli obiettivi di sviluppo sostenibile e sul ruolo che ogni individuo può svolgere per il loro raggiungimento e per mostrare, con esempi pratici, come la Cooperazione Italiana e i suoi numerosi partner internazionali, nazionali e locali, lavorano in Italia per contribuire al raggiungimento degli SDG, informando giovani, studenti, famiglie e cittadini sull’ impegno comune per lo sviluppo sostenibile. Oltre alle installazioni, il format della campagna prevede numerose attività, che vengono definite insieme ai partner locali: ad esempio, Consigli comunali straordinari che discutono del ruolo degli enti locali per raggiungere l’Agenda 2030; iniziative didattiche con il coinvolgimento di bambine, bambini, adolescenti e scuole, attraverso laboratori dedicati agli SDG e organizzati da Save the Children Italia; realizzazione di opere di street-art murales sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, in partenariato con la UN SDG Action Campaign, per valorizzare il ruolo dell’arte come strumento per mobilitare, ispirare e connettere il grande pubblico sugli SDG, coinvolgendo artisti locali e avviando un percorso di rigenerazione urbana attraverso questa modalità di street-art; giornate dedicate allo sport come strumento di inclusione e dialogo. #InsiemepergliSDG è stata avviata a Bari nell’ottobre 2020 e nel 2021 ha viaggiato per le città di Bari, Teramo, Roma, Prato e Cremona per sensibilizzare l’opinione pubblica sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (gli SDG) e sul lavoro della Cooperazione Italiana e dei suoi partner per il raggiungimento di tali obiettivi nel mondo post – Covid19.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Torna Garbatella Images, dall'11 al 25 settembre
Torna Garbatella Images_ Memoria tra passato, presente e futuro, dall’11 al 25 settembre presso la galleria 10b photography e presso i lotti del quartiere, a cura di Francesco Zizola e con la direzione di Oriana Rizzuto. Il focus è rendere visibili sia il patrimonio architettonico che le abitudini sociali del quartiere attraverso l’indagine di questa nuova edizione centrata sul PRESENTE ed interpretata dai fotografi di fama internazionale Pep Bonet e Giacomo Infantino.
“Scrive Italo Calvino ne Le Cittá Invisibili che abbiamo scelto come bussola per orientare il nuovo appuntamento del progetto Garbatella Images nello spazio e nel tempo: E’ delle cittá come dei sogni tutto l’immaginabile può essere sognato, ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio oppure il suo rovescio, una paura.
Nella nuova edizione il tempo esplorato è quello Presente e lo spazio il territorio dei lotti storici di Garbatella. Agli artisti invitati in residenza quest’anno ho sottoposto la centralità e l’urgenza del tema della relazione tra Natura e lo Spazio Urbano.” F. Zizola
Un appuntamento pensato appositamente per il quartiere di Garbatella, in particolare l’area dei lotti storici, attraverso la scoperta delle sue caratteristiche urbane, sociali, architettoniche e storiche attraverso l’uso della fotografia e del video.
il grande successo delle precedenti edizioni, il format si amplia grazie alla produzione di nuove opere secondo le espressioni ed i linguaggi delle arti visive contemporanee come la fotografia e il video, la selezione di materiali d’archivio familiari e la collaborazione con partner territoriali e internazionali.
Gli artisti, durante le residenze artistiche ed i percorsi di ricerca nel quartiere, hanno avuto modo di calarsi in una realtà e in uno spazio urbano suggestivo ed unico, impregnato di storia e, allo stesso tempo, proiettato nel futuro, attivando un dialogo tra diverse generazioni e modi innovativi di interazione con il territorio e lasciandosi ispirare dai luoghi e dalle persone che li caratterizza.
Il progetto, infatti, ha avuto l’avvio in luglio con le residenze d’artista e i laboratori che hanno contribuito a fornire i contenuti per la programmazione principale, rappresentata dall’evento espositivo. Il laboratorio sulle memorie fotografiche e video ha rappresentato un momento di partecipazione attiva per gli abitanti, che si sono raccontati attraverso le proprie memorie visive.
Inoltre, il laboratorio educativo di introduzione ai linguaggi visivi destinati a bambini e ragazzi tenutosi sabato 31 luglio e domenica 1 agosto a Casetta Rossa e curato da Giacomo Infantino, ha rappresentato un vero e proprio viaggio tra la magia della natura e la fotografia. Il viaggio tra la Garbatella del Presente e il romanzo di Italo Calvino hanno poi ispirato Francesco Zizola a realizzare una nuova produzione video, espressione della relazione fra il territorio e gli abitanti.
L’occhio non vede cose, ma figure di cose che significano altre cose, Calvino scrive e Pep Bonet sembra cogliere l’invito per donarci con le sue immagini una Garbatella piena di mistero e di rebus.
Grazie ad un sapiente uso della tecnica fotografica, Bonet ci obbliga a ri-guardare e quindi a re-immaginare il territorio che abitiamo nel presente. Le piante, gli animali, gli umani, appaiono sotto una luce diversa, nuova che dona una duplice essenza: da una parte il reale riconosciuto, familiare nei suoi dettagli che ci rimandano alla fisicità dei corpi e del paesaggio e dall’altra la spazio mentale, quello della metafora e del rebus che ci interroga sulla realtà non superficiale delle nostre esistenze. Bonet coglie occhi chiusi su mondi interiori, momenti di meditazione, occhi che invitano a riflettere sulla nostra relazione con la città e con la natura.
Il fatto che milioni di persone condividano una stessa forma di malattia mentale non fa che questa gente sia sana, affermava Erick Fromm nel suo fondamentale “Psicanalisi e Società contemporanea”.
Così Giacomo Infantino sembra aver fatto suo questo ragionamento per mettere in relazione il paesaggio urbano e la natura in cui l’essere umano può dialogare con il proprio inconscio in uno spazio immaginato e disponibile per cercare di domare le sue proprie ataviche paure. Le immagini di Giacomo Infantino, tutte notturne, ci mostrano i colori di una Garbatella inedita, mentale ed onirica, filtrate dalla sua memoria e dalla sua psiche in continua tensione verso un punto di incontro con la dimensione della città-giardino.
La natura qui sembra ingigantita ed avvolgente, i ritratti suggeriscono presenze archetipiche di un profondo comune passato. Nel teatro del presente siamo guidati dal nostro inconscio e lo spazio urbano ne è modellato, e viceversa. Nel panorama sconfortante e patologico delle metropoli contemporanee, sembra volerci suggerire Infantino, c’è ancora spazio di relazione ed azione, se solo prestassimo più attenzione all’importanza dei luoghi che abitiamo e che abitano in noi.
Infine Claudio Imperi, fotografo romano, al Lotto 16 esporrà una sua personale ricerca attraverso le immagini che si dipanano come un filo di Arianna identitario negli stenditoi del lotto che lo ha visto nascere e crescere e da cui è stato estirpato molti anni fa. Nelle sue immagini poetiche in bianco e nero si possono scorgere gli echi delle memorie legate al tempo magico dell’infanzia, tempo in cui la luce giocava tra le case ed animava la natura in mezzo a cui erano costruite. Un tempo ora ritrovato nell’abbandonarsi alla ricerca dei dettagli che formano l’idea di noi stessi e dello spazio in cui ci troviamo, dove cresce la palma e dove si respira il tepore di primavera, dove si ascolta la melodia degli uccelli che abitano le cime e i rami degli alberi.
L’intero quartiere è oggetto di ricerca e di opere site-specific pensate appositamente per essere esposte all’interno dei cortili. Garbatella IMAGES è un percorso espositivo costruito in gran parte anche dagli abitanti del quartiere, attraverso laboratori di ricerca delle loro memorie fotografiche e video e al racconto delle proprie storie e il reperimento delle proprie memorie fotografiche, fino alla fruizione. I materiali fotografici saranno esposti come panni stesi ai fili degli stenditoi degli storici lotti, spesso sconosciuti ad una popolazione più ampia, con una proposta allestitiva originale e coinvolgente che già ha attribuito al progetto una forte riconoscibilità e grande entusiasmo nelle edizioni precedenti. Sarà possibile visionare le opere anche all’interno della galleria 10b Photography. Sempre all’interno della galleria sarà possibile vedere la proiezione della nuova produzione video di Francesco Zizola.
L’evento si arricchirà con le visite guidate e le passeggiate d’artista in programma l’11, il 18 ed il 25 settembre, curate da Francesca Romana Stabile e Claudio D’Aguanno. L’obiettivo è stimolare una cittadinanza chiamata ad essere attiva e partecipativa alla costruzione di una memoria visiva del quartiere, favorendo la valorizzazione del lavoro sulla memoria e sullo spazio urbano.
Tutti gli eventi sono pubblici e gratuiti. Il fine è quello di rendere il più possibile fruibili, comprensibili, aggreganti i linguaggi visivi contemporanei, come la fotografia ed il video, medium su cui si basa la proposta per raccontare il quartiere.
Il progetto, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE
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Piano Estate: lingue, musica, sport, digitale, arte, laboratori per le competenze
Via libera a un pacchetto da 510 milioni per le attività rivolte a studentesse e studenti. Il Ministro Patrizio Bianchi: “Stiamo costruendo un ponte per il nuovo inizio” Un Piano per l’estate da 510 milioni di euro per consentire a studentesse e studenti di recuperare socialità e rafforzare gli apprendimenti, usufruendo di laboratori per il potenziamento delle competenze (ad esempio Italiano, Matematica, Lingue), di attività educative incentrate su musica, arte, sport, digitale, percorsi sulla legalità e sulla sostenibilità, sulla tutela ambientale. Lo ha messo a punto il Ministero dell’Istruzione, guidato dal Ministro Patrizio Bianchi, con l’obiettivo di utilizzare i mesi estivi per costruire un ponte verso il prossimo anno scolastico, attraverso un’offerta che rappresenta una risposta alle difficoltà emerse nel periodo della pandemia, ma che intende anche valorizzare le buone pratiche e le esperienze innovative nate proprio durante l’emergenza. Le attività saranno complementari e integrate con quelle organizzate dagli Enti locali. Le risorse saranno dedicate soprattutto alle aree più fragili del Paese, in particolare del Sud. Le risorse disponibili, le modalità di utilizzo e gli obiettivi del Piano sono stati illustrati oggi alle scuole con una nota operativa che rappresenta il primo tassello di un’attività di accompagnamento che vedrà il Ministero al fianco dei dirigenti, dei docenti, degli Istituti scolastici, delle studentesse e degli studenti, delle famiglie nelle prossime settimane e per tutta la durata delle attività estive. Un sito con la raccolta delle informazioni, un help desk dedicato alle scuole, una campagna informativa e partecipativa, anche sui social, con l’hashtag #lascuoladestate, saranno i principali strumenti a disposizione. “La scuola non si è mai fermata durante tutta la pandemia. È rimasta sempre in contatto con le nostre ragazze e i nostri ragazzi”, sottolinea il Ministro Patrizio Bianchi. “L’emergenza sanitaria ha inevitabilmente accentuato problematiche preesistenti, ha evidenziato le diseguaglianze e accresciuto le fragilità. Per questo abbiamo voluto un Piano di accompagnamento, un ponte tra quest'anno e il prossimo, un'occasione che consenta a bambini e ragazzi di rafforzare gli apprendimenti e recuperare la socialità”. Prosegue il Ministro: “Utilizzeremo questo periodo estivo per costruire un nuovo inizio. Riporteremo la scuola al centro della comunità, creando spazi di potenziamento delle competenze e di recupero delle relazioni. Stiamo lavorando insieme ai territori, alle associazioni, promuovendo i Patti educativi di comunità. Stiamo attivando un percorso di trasformazione ed evoluzione del nostro sistema di Istruzione, per dare vita ad una scuola più accogliente, inclusiva, basata su apprendimenti personalizzati, parte integrante del tessuto sociale e territoriale. Una scuola ‘affettuosa’, che sappia stare al fianco dei nostri bambini e ragazzi, che, partendo dai più fragili, sia punto di riferimento per tutta la comunità e le famiglie”. Il Piano Le attività del Piano si articoleranno in tre fasi: - Fase I, potenziamento degli apprendimenti (a giugno): sarà dedicata al rinforzo e al potenziamento degli apprendimenti attraverso attività laboratoriali, scuola all’aperto, studio di gruppo, da effettuare anche sul territorio, con collaborazioni esterne o con il terzo settore. - Fase II, recupero della socialità (luglio e agosto): proseguiranno le attività di potenziamento degli apprendimenti che saranno affiancate più intensamente da attività di aggregazione e socializzazione in modalità Campus (con attività legate a Computing, Arte, Musica, vita Pubblica, Sport). Ci saranno moduli e laboratori di educazione motoria e gioco didattico, canto, musica, arte, scrittura creativa, educazione alla cittadinanza, debate, educazione alla sostenibilità, educazione all’imprenditorialità, potenziamento della lingua italiana e della scrittura, potenziamento delle competenze scientifiche e digitali (coding, media education, robotica). Le attività potranno svolgersi in spazi aperti delle scuole e del territorio, teatri, cinema, musei, biblioteche, parchi e centri sportivi, con il coinvolgimento del terzo settore, di educatori ed esperti esterni; - Fase III, Accoglienza (settembre, fino all’avvio delle lezioni): connessa con le precedenti, sarà di vero e proprio avvio del prossimo anno scolastico. Proseguiranno le attività di potenziamento delle competenze e di accompagnamento di studentesse e studenti al nuovo inizio. Le scuole programmeranno le attività all’interno degli organi collegiali e informeranno le famiglie. La partecipazione da parte di studentesse e studenti sarà su base volontaria. Le attività si svolgeranno nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid. Le risorse Il pacchetto di risorse disponibili per le scuole ammonta a 510 milioni: 150 milioni provengono dal decreto sostegni, altri 320 milioni dal PON per la scuola (risorse europee), 40 milioni dai finanziamenti per il contrasto delle povertà educative. I 150 milioni del dl sostegni saranno distribuiti attraverso un decreto del Ministero, sulla base del numero di alunni, per una media di circa 18mila euro per scuola. Sarà poi disponibile sul sito www.istruzione.it/pianoestate un bando PON (risorse europee) dedicato da 320 milioni, utilizzabili soprattutto nelle aree con maggiori disuguaglianze economiche e sociali. Le scuole potranno fare domanda fino al 21 maggio prossimo. I fondi, di cui circa il 70% è destinato alle regioni del Sud, potranno essere spesi sino al termine dell’anno scolastico 2021/2022, nella logica di un piano di trasformazione che partirà dall’estate e proseguirà durante il prossimo anno scolastico. Le risorse PON saranno disponibili anche per le scuole paritarie (che svolgono il servizio con modalità non commerciali) e per i CPIA (Centri per l’istruzione degli adulti). Altri 40 milioni deriveranno dal fondo per l’ampliamento dell’offerta formativa e il contrasto della povertà educativa. Questi fondi saranno assegnati alle Istituzioni scolastiche in funzione delle tipologie di progetti da attivare, sarà possibile collaborare con il terzo settore e realizzare patti educativi di comunità. Misure di accompagnamento All’interno della piattaforma Help Desk Amministrativo Contabile sarà realizzata una sezione per fornire assistenza nella programmazione, gestione e rendicontazione delle attività estive: un servizio gratuito (al numero 800 903 080) dedicato ai dirigenti scolastici, ai direttori dei servizi generali ed amministrativi e agli assistenti amministrativi. Il Ministero metterà poi a disposizione delle scuole uno strumento per rendere trasparente il crowdfunding attraverso la piattaforma IDEArium, che supporterà gli istituti nell’eventuale ulteriore ricerca di risorse da parte di sostenitori privati, aziende ed altri enti collettivi per finanziare il ��Piano Estate”. In collaborazione con l’Indire, sarà avviato un progetto di accompagnamento, anche nella progettazione e nel reperimento delle risorse, a favore di quelle scuole che presentano più elevati tassi di dispersione e maggiori difficoltà di contesto. Sempre Indire metterà a disposizione una biblioteca digitale con esperienze di metodologie didattiche innovative. Sul sito del Ministero è prevista una sezione dedicata al Piano Estate (www.istruzione.it/pianoestate), dove trovare tutte le iniziative di finanziamento messe a disposizione delle Istituzioni scolastiche e le informazioni utili per studenti e famiglie. Sarà possibile essere aggiornati sulle attività del Piano seguendo l’hashtag #lascuoladestate: sarà parte di una campagna dedicata sui social del Ministero che avrà lo scopo di dare informazioni di servizio, ma anche di dare visibilità alle attività delle scuole. Read the full article
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EUROPEAN REPUBLIC IS UNDER CONSTRUCTION – Youth exchange in Italy from 3 to 9 April 2019
Per la realizzazione del progetto avevamo previsto una serie di attività di formazione, esercizi di gruppo e workshop volti ad accrescere la conoscenza degli elementi comuni dell'identità europea nonché dei processi integrativi della stessa per promuovere i valori dell'accoglienza, della solidarietà e dell'incontro su cui l'Unione Europea stessa si fonda. L'obbiettivo era quello di lavorare insieme per analizzare il fenomeno dell'immigrazione che è una tematica molto attuale in questo momento , nonché il processo di integrazione europea. Per raggiungere questi obiettivi abbiamo strutturato un'agenda che si compone di varie attività che di seguito si descrivono. Il percorso formativo dello scambio giovanile si proponeva di raggiungere gli obiettivi attraverso un percorso per gradi, con tematiche giornaliere, in modo da approfondire lo sviluppo conoscitivo generale giorno per giorno ed allo stesso tempo focalizzare la tematica raggiungendo uno o più obiettivi specifici.
Giorno 1: è stato dedicato all'introduzione al progetto e alla creazione del gruppo internazionale. Attività con l'obiettivo di informare sullo sviluppo del progetto, gli obiettivi di apprendimento e l'apporto dei partecipanti: AGENDA EXPLANATION, HOPES & FEAR, RULES AGREEMENT, ERASMUS+, YOUTHPASS. Attività con l'obiettivo di favorire la conoscenza dei partecipanti e creare l'atmosfera pro-attiva di lavoro: ICE BREAKING, NAME GAMES, TEAM BULDING, Nel pomeriggio abbiamo iniziato con delle attività per immergersi nel mondo dell'UE e scoprirne le tappe fondamentali. Attività di controllo dell'andamento di ogni parte del progetto: LEADERS MEETING e SHARING MOMENTS (presenti ogni giorno).
Giorno 2: CONDIVISIONE DELLE RICERCHE DEI PARTECIPANTI dedicato concetto di cittadinanza europea, la conoscenza delle istituzioni europee, il senso di appartenenza all’Europa, vantaggi e svantaggi di essere europei. Attività con l'obiettivo di rompere gli stereotipi, favorire la mobilità in Europa e far conoscere differenti culture: EUROPEAN COUNTRY. Attività con l'obiettivo di far conoscere le istituzioni UE, il sistema legislativo ordinario, il diritto di iniziativa dei cittadini e il processo democratico: EUROPEAN INSTITUTIONS.
Giorno 3: le attività di questa giornata EUROPA = NOI, Paint Your Europe, CREAZIONE DI SPETTACOLO TEATRALE: EUROPE EXPERIENCE: PLUS AND MINUS OF BEING A EUROPEAN CITIZEN sono finalizzare a far capire che l'Europa è fatta di persone, e di essere più consapevoli degli spazi, inoltre hanno potuto elaborare e vivere in prima persona la diversità nella sua doppia natura di terreno di scontro ed occasione di sviluppo. Hanno realizzato un breve glossario imparando nuovi termini che si usano nella politica internazionale.
Giorno 4: l'obiettivo di creare proposte di legge da mandare all'UE su tematiche che i giovani partecipanti hanno ritenuto importante discutere, i giovani hanno potuto assaporare la dinamica decisionale del Parlamento europeo e le modalità di lavoro e la maniera in cui gli eurodeputati stanno affrontando le sfide attuali.
Giorno 5: i giovani si sono immedesimati nei panni del sindaco di una cittadina e insieme alla comunità e agli assessori hanno realizzato delle proposte per migliorare la cittadina partendo dai bisogni espressi dai giovani. Election day è una simulazione della struttura istituzionale dell'UE composta da 3 gruppi: Parlamento europeo, Consiglio Europeo e Commissione Europea. I partecipanti a questi gruppi hanno simulato la procedura di legislazione ordinaria dell'UE sulle proposte pervenute dai gruppi di discussione ossia le iniziative dei cittadini. Ogni gruppo alla fine ha presentato una proposta di legge da mandare all'UE. Questa attività è servita ad esternare pensieri, valutazione e trovare soluzioni rispetto alla tematica trattata.
Giorno 6: Dedicato alle attività di networking, visibilità e autovalutazione Questo insieme di discussioni, riunioni e passaggi decisionali è servito a far capire l'importanza del diritto d'iniziativa dei cittadini europei e a rendere semplice il percorso procedurale delle decisioni da valutare e quindi l'importanza delle democrazia partecipativa. Per tastare il grado di partecipazione e apprezzamento dei ragazzi ci siamo avvalsi degli SHARING MOMENTS e dei LEADERS MEETING, giornalieri, in modo da poter apportare correzioni e miglioramenti allo sviluppo di apprendimento del progetto e non solo. I temi di questo progetto sono stati ripresi anche durante momenti di convivialità. I partecipanti hanno avuto modo di dimostrare l'importanza della diversità come punto di forza dell'Europa anche attraverso le INTERNATIONAL NIGHTS.
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EUROPEAN REPUBLIC IS UNDER CONSTRACTION – Youth exchange in Italy from 3 to 9 April 2019
Per la realizzazione del progetto avevamo previsto una serie di attività di formazione, esercizi di gruppo e workshop volti ad accrescere la conoscenza degli elementi comuni dell'identità europea nonché dei processi integrativi della stessa per promuovere i valori dell'accoglienza, della solidarietà e dell'incontro su cui l'Unione Europea stessa si fonda. L'obbiettivo era quello di lavorare insieme per analizzare il fenomeno dell'immigrazione che è una tematica molto attuale in questo momento , nonché il processo di integrazione europea. Per raggiungere questi obiettivi abbiamo strutturato un'agenda che si compone di varie attività che di seguito si descrivono. Il percorso formativo dello scambio giovanile si proponeva di raggiungere gli obiettivi attraverso un percorso per gradi, con tematiche giornaliere, in modo da approfondire lo sviluppo conoscitivo generale giorno per giorno ed allo stesso tempo focalizzare la tematica raggiungendo uno o più obiettivi specifici.
Giorno 1: è stato dedicato all'introduzione al progetto e alla creazione del gruppo internazionale. Attività con l'obiettivo di informare sullo sviluppo del progetto, gli obiettivi di apprendimento e l'apporto dei partecipanti: AGENDA EXPLANATION, HOPES & FEAR, RULES AGREEMENT, ERASMUS+, YOUTHPASS. Attività con l'obiettivo di favorire la conoscenza dei partecipanti e creare l'atmosfera pro-attiva di lavoro: ICE BREAKING, NAME GAMES, TEAM BULDING, Nel pomeriggio abbiamo iniziato con delle attività per immergersi nel mondo dell'UE e scoprirne le tappe fondamentali. Attività di controllo dell'andamento di ogni parte del progetto: LEADERS MEETING e SHARING MOMENTS (presenti ogni giorno).
Giorno 2: CONDIVISIONE DELLE RICERCHE DEI PARTECIPANTI dedicato concetto di cittadinanza europea, la conoscenza delle istituzioni europee, il senso di appartenenza all’Europa, vantaggi e svantaggi di essere europei. Attività con l'obiettivo di rompere gli stereotipi, favorire la mobilità in Europa e far conoscere differenti culture: EUROPEAN COUNTRY. Attività con l'obiettivo di far conoscere le istituzioni UE, il sistema legislativo ordinario, il diritto di iniziativa dei cittadini e il processo democratico: EUROPEAN INSTITUTIONS.
Giorno 3: le attività di questa giornata EUROPA = NOI, Paint Your Europe, CREAZIONE DI SPETTACOLO TEATRALE: EUROPE EXPERIENCE: PLUS AND MINUS OF BEING A EUROPEAN CITIZEN sono finalizzare a far capire che l'Europa è fatta di persone, e di essere più consapevoli degli spazi, inoltre hanno potuto elaborare e vivere in prima persona la diversità nella sua doppia natura di terreno di scontro ed occasione di sviluppo. Hanno realizzato un breve glossario imparando nuovi termini che si usano nella politica internazionale.
Giorno 4: l'obiettivo di creare proposte di legge da mandare all'UE su tematiche che i giovani partecipanti hanno ritenuto importante discutere, i giovani hanno potuto assaporare la dinamica decisionale del Parlamento europeo e le modalità di lavoro e la maniera in cui gli eurodeputati stanno affrontando le sfide attuali.
Giorno 5: i giovani si sono immedesimati nei panni del sindaco di una cittadina e insieme alla comunità e agli assessori hanno realizzato delle proposte per migliorare la cittadina partendo dai bisogni espressi dai giovani. Election day è una simulazione della struttura istituzionale dell'UE composta da 3 gruppi: Parlamento europeo, Consiglio Europeo e Commissione Europea. I partecipanti a questi gruppi hanno simulato la procedura di legislazione ordinaria dell'UE sulle proposte pervenute dai gruppi di discussione ossia le iniziative dei cittadini. Ogni gruppo alla fine ha presentato una proposta di legge da mandare all'UE. Questa attività è servita ad esternare pensieri, valutazione e trovare soluzioni rispetto alla tematica trattata.
Giorno 6: Dedicato alle attività di networking, visibilità e autovalutazione Questo insieme di discussioni, riunioni e passaggi decisionali è servito a far capire l'importanza del diritto d'iniziativa dei cittadini europei e a rendere semplice il percorso procedurale delle decisioni da valutare e quindi l'importanza delle democrazia partecipativa. Per tastare il grado di partecipazione e apprezzamento dei ragazzi ci siamo avvalsi degli SHARING MOMENTS e dei LEADERS MEETING, giornalieri, in modo da poter apportare correzioni e miglioramenti allo sviluppo di apprendimento del progetto e non solo. I temi di questo progetto sono stati ripresi anche durante momenti di convivialità. I partecipanti hanno avuto modo di dimostrare l'importanza della diversità come punto di forza dell'Europa anche attraverso le INTERNATIONAL NIGHTS.
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Riceviamo & pubblichiamo missiva assai bella sulle vicende (tutte bolognesi) del giardino del Guasto ma più in generale sul delicato rapporto fra associazionismo dal basso e illuminate amministrazioni comunali dall’alto.
E' arrivata l'estate, il caldo inizia a sentirsi. Ora, chiudete gli occhi e immaginate di trovarvi in un angolino fresco nel cuore della città, con un ruscelletto d'acqua in cui infilare i piedi, un po' di alberi a fare ombra e magari due graffiti di BLU, gli unici sopravvissuti in città, ad allietare la vista. Siete finiti al giardino del Guasto a Bologna, un posto in piena zona universitaria che per 50 anni ha oscillato tra discarica - luogo adibito a canne e buchi e infine, grazie al lavoro appassionato di un gruppo di signore con i controcoglioni, è diventato un bellissimo spazio verde per famiglie e universitari, uno di quei luoghi dove d'estate trovi i cinni in mutande a sguazzare in queste specie di piscine accanto a studenti universitari che studiano (e sì, continuano a farsi le canne che non ha mai fatto male a nessuno) e a un gruppo di nordafricani che chiacchierano a un tavolo mentre altri cinni intrecciano collanine di perline. Ora, se non conoscete la storia del Guasto c'è perfino wikipedia lì per colmare le vostre lacune: lasciatemi solo specificare che è un'associazione che dagli anni 90 si occupa della gestione, manutenzione, animazione, apertura e chiusura dello spazio, che cura i rapporti con spazi analoghi in tutto il mondo, che unisce famiglie, educatrici dell'infanzia, docenti universitari, residenti, migranti. A gratis ovviamente. Una di quelle associazioni di cui hanno sentito parlare anche a Berlino, una delle tessere del mosaico che tra la fine del secolo scorso e l'inizio di questo faceva di Bologna una bomba in termini di tessuto associativo, capitale sociale, reti umane e attivazione civica. Tra le altre tessere luccianti vogliamo ricordare l'Associazione del Parco di Cà Bura, il Ponte della Bionda, la Fascia Boscata in San Donnino, la più recente Oasi dei Saperi, Broccaindosso, il Cerchio Verde.
Arriviamo ai giorni nostri. L'associazione del giardino del Guasto, nell'era della cittadinanza attiva, nella Bologna che prima fra tutti i Comuni italiani si è dotata di un regolamento per facilitare le iniziative di cittadinanza attiva, aggiorna la sua convenzione (cose vecchie le convenzioni) e stringe con il comune un "Patto di Collaborazione", lo strumento creato apposta per unire cittadini (in gruppi formali e non) con l'amministrazione nella gestione di beni comuni, come il giardino. Lo scopo è preservare il bene in oggetto nell'interesse generale, grazie all'impegno dei cittadini e con un'attiva facilitazione da parte del Comune sul fronte autorizzazioni, permessi ecc. Le attività continuano come nella vecchia convezione, ma passa qualche tempo e il patto inizia a scricchiolare: c'è necessità di aggiornarlo con nuove attività ma dal Quartiere nessuno risponde all'associazione, servono alcuni lavori di manutenzione e dopo non aver ricevuto risposta l'associazione li fa pagandoli di tasca propria. Qualcosa non funziona, ed è un gran peccato perché quando le persone si impegnano è un po' brutto lasciarle a se stesse, specialmente dopo anni di collaborazioni proficue con le amministrazioni. Si fatica ad avere udienza dalle istituzioni che dovrebbero gestire il territorio in forte sinergia con questi soggetti così disponibili. E poi, al Guasto il muro che tiene su il giardino sta un po' crollando. Accanto al giardino è nato un altro comitato "Comitato di via del Guasto" che insiste sui temi della strada sottostante, spesso sporca e frequentata da persone un po' balorde che tra le altre cose tentano di introdursi nel giardino di notte. Poi c'è il comitato Bologna Vivibile, che opera sulla zona con tante belle cose tra cui la pulizia quotidiana dai mozziconi e tappi di bottiglia degli alberelli di piazza Verdi o ad esempio animare con 1000 cose piazza Aldrovandi nei week end. Finalmente pare che i lavori sul muro, per il quale il Comune ha già stanziato dei fondi, partano: le associazioni vengono convocate a un grande incontro informativo un lunedì sera. Un incontro in cui si chiarisce lo svolgimento del cantiere (scorporato ahimè in due anni e che quindi farà tenere chiuso il giardino per ben due estati ), ma su cui ci sono cose che non tornano. Non ci sono risposte per i mesi di mancate risposte, ai residenti che lamentano lo stato in cui versa la strada si propone di eliminare la scala che fa accedere al giardino per eliminare il problema, è proprio il caso di dirlo, alla base. Così non ci si arrampicano la notte a giardino chiuso e resta solo l'accesso da largo respighi. Domande inevase su domande inevase, viene comunque anticipato che ci saranno altre novità ma di cui i presenti (alcuni funzionari del Comune e la presidente di Quartiere) "non sanno niente": per saperne di più recarsi a una conferenza stampa il giorno dopo in comune dove verranno svelate importanti sorprese. Et voilà, siamo in comune nella sala Savonuzzi sotto il bellissimo quadro di Wolfango dove viene presentato Il Guasto Village: un bel progetto sul territorio di cui le associazioni che sul territorio vivono e si muovono e i residenti apprendono insieme alla stampa, a seguito di un incontro in cui il Comune li ha convocati senza ritenere di anticipare nulla a riguardo. Nella scena successiva il gruppo di cittadini del Guasto e dintorni si scambiano mail pacate in cui giurano di non rispondere più a nessuna convocazione dell'amministrazione e di votare Lega o Movimento 5 stelle. Si legge poi sul giornale anche l'ira furibonda di Assopetroni e il Comitato di Piazza Verdi di Otello Ciavatti: entrambi si chiedono come mai per fare una minuscola attività culturale da 15 persone a loro vengano negati permessi su permessi mentre questa versione della Festa dell'Unità edizione recycle design riesca a sbarcare nel cuore del centro con appena 15 gg di preavviso. Anche in questo caso parliamo di associazioni che da anni si rimboccano le maniche per tenere con fatica insieme un tessuto sociale a dir poco traballante, molto diverse dall'immagine di vecchi tromboni che vogliono andare a letto alle 9 che ne dipingono i giornali. L'assessore Lepore sfodera una risposta di grande maestri: "Vivere lì non basta per avere sempre ragione" Ed evidentemente non è nemmeno condizione sufficiente per essere coinvolti con anticipo, dopo anni di relazioni quotidiane con le istituzioni, nella progettazione di un'iniziativa così impattante. "Chi alza la voce ogni volta che l'amministrazione interviene per cercare visibilità non fa il bene della zona", ma insomma qui si sta facendo il bene supremo della zona universitaria e ci sono i soliti che vogliono usare questo palcoscenico per i loro sordidi fini (tra cui ad esempio fare il bene della zona universitaria). E ad Assopetroni che aveva annunciato di tagliare i ponti col Comune rinunciando a un'ipocrita Turrita D'Oro che sarebbe stata loro consegnata di qui a poco risponde "Difficile restituire ciò che ancora non è stato dato".
Questi i fatti. Ora alcune considerazioni, anzi una sola. Infatti tralascerei di sottolineare l'impressione che ho che ci sia qualcuno che ci stia comunicando che della città fa quello che vuole in maniera quasi mafiosa (passatemi il termine forte): sono amministratore, decido io, chi non è d'accordo viene subito messo nel box "vecchio lamentone" perché qui stiamo facendo "innovazione". Tralascerei il fatto che qui si sta sacrificando ogni cosa, incluso il coordinamento già così traballante interno al Comune, per avere palcoscenici personali, effetti sorpresa da manuale, titoli in prima pagina e slide che viste da Milano o Roma fanno gridare "che figo" e che magari fanno effetto anche su qualcuno in città. Tralascerei infine la constatazione che ancora una volta si gioca tutto solo su una comunicazione e una narrazione ganza (spesso vuota di sostanza), con l'unico obiettivo di amministrare i voti delle prossime elezioni (ma poi anche il Guasto, Assopetroni e gli altri votano) invece delle politiche della città.
Mi preme solo considerare che siamo in un contesto dove si vendono queste attività, effettivamente all'avanguardia e anche per certi aspetti raffinate, per "innovazione", dimenticando una parte fondamentale dell'innovazione, l'inclusione. Sacrificare sull'altare dei progetti "come a Berlino" i bisogni di questi soggetti è un grave atto di cecità, anche considerato che a Berlino, e lo so per certo, le cose non solo solo fiche da fotografare e raccontare ma nascono dalla sostanza, da un lavoro profondo di coinvolgimento (non solo quando fa comodo al Comune), dall'incontro tra generazioni che viene proposto a monte, non alla fine come ambizioso obiettivo finale. Rinunciando al "fare insieme", mentre tutto attorno si costruiscono momenti di inclusione "vuoti" che servono solo a dire "io ti ho coinvolto, poi decido io come procedere", oppure momenti di "coprogettazione" che si traducono nel costringere associazioni e cittadini a unirsi per arrangiarsi meglio chiamandolo "fare rete", svuota non solo l'identità della nostra città ma anche gli ultimi 30 anni di democrazia partecipativa. Lo sbilanciamento a favore di progetti apparentemente nuovi (il community garden di turno, l'asilo ganzo legato al co-working), di fatto rimescola con l'apposizione di nuove etichette da Millennials la narrazione di cose che a Bologna abbiamo da anni, si pensi a Cà Bura (anche su questo vi invito a leggere la storia) e ai nidi aziendali della GD, per dirne due che fanno il paio con le cose di cui sopra. Questa scelta di aggiungere progetti su progetti, come se li avessimo inventati ieri, trascurando quelli esistenti (il bisogno di risposte del Guasto sulla salvaguardia del giardino e sulla manutenzione, la necessità di cà Bura di trovare insieme col territorio strade per il ricambio generazionale, per dirne solo due) fa solo pensare che ci sia una volontà studiata, politicamente poco lungimirante, che le vecchie iniziative vadano in malora.
Così alla fine, tra non molto tempo, resteremo con in mano solo il nuovo. Magari bello, ma un po' vuoto di senso e decisamente autoreferenziale. E resteremo, ancora per qualche anno, con il dubbio di capire se poi alle urne saranno di più quelli che leggono le prime pagine o quelli che sono rimasti bruciati mentre gli amministratori si occupavano delle prime pagine. (Disclaimer: in questo lamentoso borbottio, mi preme specificare che nei quartieri ci sono ancora tante persone, e un paio di presidenti in particolare, che hanno rapporti veri col territorio e modalità vere di coinvolgimento. Mi auguro solo che le politiche del Comune centrale non stronchino anche il loro lavoro)
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CORONA VIRUS Il Grande Ospedale Metropolitano pronto a gestire l’eventuale emergenza
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/corona-virus-il-grande-ospedale-metropolitano-pronto-a-gestire-leventuale-emergenza/
CORONA VIRUS Il Grande Ospedale Metropolitano pronto a gestire l’eventuale emergenza
CORONA VIRUS Il Grande Ospedale Metropolitano pronto a gestire l’eventuale emergenza
CORONA VIRUS Il Grande Ospedale Metropolitano pronto a gestire l’eventuale emergenza Lente Locale
R. & P.
In considerazione dei recenti sviluppi epidemiologici relativi all’epidemia da nuovo Coronavirus (Covid-19) per far fronte in maniera adeguata, sicura e tempestiva, all’eventuale arrivo del contagio nella provincia di Reggio Calabria, il Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi – Melacrino – Morelli” ha predisposto iniziative straordinarie per l’accesso al Pronto Soccorso e per i ricoveri in Malattie Infettive. Inoltre, è previsto per giovedì 27 febbraio, nella Sala “Spinelli” del Presidio Ospedaliero “Riuniti”, un importante convegno scientifico-divulgativo sulla tematica dal titolo: “Coronavirus (Covid 2019): dall’emergenza internazionale al modello operativo del G.O.M.”, al fine di offrire una corretta informazione scevra da allarmismi ed approssimazioni.
Il G.O.M. è attrezzato per la gestione delle emergenze infettive ivi compresa la malattia da nuovo Coronavirus, essendo dotato delle strutture che sono coinvolte in tali contingenze: reparto di Malattie Infettive (dotato di 20 posti letto con due ambienti attrezzati per l’alto isolamento respiratorio), Terapia Intensiva (14 posti letto per i pazienti con insufficienza respiratoria severa), Microbiologia e Virologia (attrezzata ad eseguire la diagnostica molecolare con metodiche rapide multiplex in grado di ricercare i principali patogeni respiratori, compresi i Coronavirus).
Il personale sanitario è formato per il corretto impiego dei D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale) e per mettere in atto tutte le misure per la gestione del rischio infettivo.
Da lunedì i pazienti che giungeranno al Pronto Soccorso presentando una sintomatologia riconducibile a sindrome simil-influenzale dovranno seguire un percorso alternativo per l’accesso alle cure. Tale percorso sarà segnalato da appositi cartelli esplicativi e, comunque, all’esterno, il personale faciliterà l’avvio al corretto percorso.
Inoltre, al fine di consentire il ricovero nel reparto di Malattie Infettive di casi sospetti di pazienti affetti da Covid-19, come individuati dalle direttive del Ministero della Salute, è stato disposto che presso tale reparto siano disposti ricoveri esclusivamente per patologie infettive contagiose.
Si ribadisce che chiunque voglia chiedere informazioni o sospetti di aver contratto il virus Covid-19 non deve recarsi al Pronto Soccorso, ma deve contattare il numero 1500 del Ministero della Salute. In caso di fondato sospetto di contagio, il paziente sarà accompagnato dal servizio di emergenza 118 ed accederà all’ospedale senza effettuare alcun passaggio dal Pronto Soccorso.
Infineallo scopo di gestire attentamente e con responsabilità anche i processi di comunicazione utili alla migliore informazione sia degli operatori sanitari che della pubblica opinione, colpita da una comprensibile inquietudine, il Grande Ospedale Metropolitano ha promosso un’iniziativa il 27 Febbraio, alle ore 10. Al convegno formativo per il personale ospedaliero ed informativo per la cittadinanza sono previsti gli interventi del dott. Giuseppe Foti, Direttore dell’U.O.C. Malattie Infettive del G.O.M., del prof. Massimo Andreoni, Docente all’Università di Roma – Tor Vergata e Direttore Scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali e del Direttore di Sanità dell’Arma dei Carabinieri, Generale Vito Ferrara. Le conclusioni sono affidate al Viceministro della Salute, Sen. prof. Pierpaolo Sileri.
L’appuntamento al G.O.M. contribuisce alla migliore definizione di un modello di comunicazione del rischio secondo un processo di medicina partecipativa che vede nel “pubblico” un soggetto attivo, partner delle strategie di comunicazione ed alleato del medico. L’alleanza terapeutica non solo ribadisce la centralità del paziente nel processo di cura, ma vaccina contro la diffusione del panico, un virus spesso più insidioso e incontrollabile di quelli che la ricerca scientifica è più che attrezzata per combattere.
CORONA VIRUS Il Grande Ospedale Metropolitano pronto a gestire l’eventuale emergenza Lente Locale
CORONA VIRUS Il Grande Ospedale Metropolitano pronto a gestire l’eventuale emergenza Lente Locale
R. & P. In considerazione dei recenti sviluppi epidemiologici relativi all’epidemia da nuovo Coronavirus (Covid-19) per far fronte in maniera adeguata, sicura e tempestiva, all’eventuale arrivo del contagio nella provincia di Reggio Calabria, il Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi – Melacrino – Morelli” ha predisposto iniziative straordinarie per l’accesso al Pronto Soccorso e per i ricoveri […]
CORONA VIRUS Il Grande Ospedale Metropolitano pronto a gestire l’eventuale emergenza Lente Locale
Gianluca Albanese
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Aperte le candidature per Consulte Comunali e Consigli di Partecipazione a Casale Monferrato
Scadenza il 15 novembre per presentare le candidature: un'opportunità di partecipazione attiva nella vita civica
Scadenza il 15 novembre per presentare le candidature: un’opportunità di partecipazione attiva nella vita civica Sono ufficialmente aperte le candidature per la nomina dei membri dei Consigli di Partecipazione e delle Consulte Comunali per il mandato 2024-2029 a Casale Monferrato. I cittadini interessati avranno tempo fino al 15 novembre 2024 per presentare la loro candidatura e contribuire…
#Associazioni culturali#attività locali#Candidature Aperte#Casale Monferrato#Cittadinanza#cittadinanza attiva#Comune#Comune di Casale Monferrato#comunità locale#Consigli di Partecipazione#Consiglio di Partecipazione Casale Monferrato#consultazioni comunali.#Consulte comunali#democrazia partecipativa#elezioni locali#mandato 2024-2029#moduli candidature#Pari Opportunità#Partecipazione Attiva#partecipazione volontaria#politiche comunali#Politiche giovanili#Politiche sociali#promozione culturale#promozione sportiva#quartiere Centro Storico#quartiere San Germano#quartiere Valentino#quartieri di Casale#sport a Casale Monferrato
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Varese, presentata la squadra di professionisti che lavorerà al nuovo PGT
Varese, presentata la squadra di professionisti che lavorerà al nuovo PGT. La squadra di professionisti che si occuperà di redigere il nuovo PGT è al completo e ieri si è svolta una giornata di lavoro per mettere le basi di quello che sarà l’impegno dei prossimi mesi: costruire il miglior strumento di pianificazione che disegni la Varese dei prossimi anni. La giornata si è poi conclusa con la Commissione Urbanistica in cui è stato illustrato il percorso e presentato il team di lavoro. La squadra Il team che si è confrontato è composto da professionisti del Politecnico di Milano, dell’Università degli Studi dell’Insubria, da geologi – in particolare per le indagini della componente geologica, idrogeologica e sismica del territorio-, da esperti di partecipazione e comunicazione e ovviamente dai tecnici del Comune di Varese. Insieme a loro tutta la Giunta e il Consiglio comunale. Tante professionalità dunque che si sono riunite per fissare i primi obiettivi del lavoro che verrà svolto. Intanto nei mesi scorsi si è conclusa una prima fase partecipativa rivolta a cittadini, associazioni e realtà del territorio, con la raccolta delle prime osservazioni arrivate all’amministrazione che verranno studiate e faranno parte integrante del percorso di redazione del PGT. Il Documento di Piano Per quanto riguarda la squadra di professionisti, la componente del Politecnico di Milano avrà la funzione di predisporre i documenti strategici di carattere urbanistico che individueranno le priorità e gli obiettivi principali per lo sviluppo della città. A loro dunque è deputato il compito di redigere il Documento di Piano che sarà l’anima del PGT. Mentre l’Università degli Studi dell’Insubria si occuperà della predisposizione dei documenti di carattere socio-economico e giuridico, curando gli aspetti conoscitivi della città come ad esempio la parte demografica, scolastica, economica ed imprenditoriale. Aggiornamento della componente geologica, idrogeologica e sismica Per quanto riguarda l’aggiornamento della componente geologica, idrogeologica e sismica, oltre che per lo studio di incidenza sui siti comunitari presenti nel territorio, tra le attività previste, ci sono ad esempio le analisi dei processi geologici e ambientali, l’analisi del grado di conservazione di habitat, specie e degli obiettivi di conservazione dei siti della rete Natura 2000. L’obiettivo è quello di favorire anche lo studio di incidenza delle scelte di pianificazione urbanistica relative alle aree oggetto di tutela presenti sul territorio d di Varese, come le Zone a Protezione Speciale (ZPS) e Siti di Importanza Comunitaria (SIC) della Rete Natura 2000. Comunicazione e partecipazione Anche la comunicazione e la partecipazione occuperanno un ruolo centrale e determinante del percorso, non solo durante la redazione del piano ma anche dopo la sua attuazione. Per questo motivo nel team ci saranno professionalità che si occuperanno di programmazione e conduzione delle diverse fasi del processo partecipativo, la pianificazione di incontri con la cittadinanza, laboratori, tavoli tecnici, oltre allo sviluppo di strumenti di comunicazione innovativi utili a coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini, con azioni interdisciplinari che attingono all’esperienza dell’urbanistica partecipata e al mondo dell’arte per innescare un percorso di rigenerazione urbana e sociale innovativo. Un altro obiettivo poi è quello di mettere a disposizione dei cittadini dati e documenti di facile divulgazione. Un modo da poter partecipare attivamente allo sviluppo della città, condividendo i passi fatti fino ad oggi e quelli ancora da fare per attuare il cambiamento di Varese. Costruire un tessuto sociale “Il percorso che abbiamo avviato non è solo la redazione dello strumento urbanistico ma qualcosa di più profondo e attivo – spiega il sindaco Davide Galimberti – La partecipazione che abbiamo in mente non è solo quella tradizionale in cui i cittadini manderanno le osservazioni e ci saranno alcuni incontri. Il nostro obiettivo è costruire attraverso questo lavoro un nuovo tessuto sociale, economico e partecipativo che immagini la città dei prossimi anni, ne condivida la visione e diventi parte attiva del cambiamento”. Disegnare la città dei prossimi 10 anni “Abbiamo riunito tutto il team che ci dara una mano alla redazione del PGT con la Giunta, i tecnici del Comune e il presidente della Commissione Urbanistica – spiega l’assessore Andrea Civati – è stato una giornata molto importante perché abbiamo condiviso tutti insieme le basi su cui costruire il miglior strumento urbanistico per la città. È giunto il momento di individuare le nuove priorità di Varese – insiste l’assessore – di disegnare la città che vogliamo nei prossimi 10 anni e decidere quali cambiamenti mettere in campo per migliorare ancora di più il territorio. Per questo ci siamo dotati di professionalità di eccellenza con cui costruiremo il percorso migliore insieme alla città”. Read the full article
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SAN BENEDETTO – Il team del Liceo Scientifico Statale “B. Rosetti” di San Benedetto del Tronto rappresenterà la Regione Marche alla finale nazionale delle Olimpiadi di Debate. Gli studenti Federica Bovara, Simone Brandimarte, Alice Mascaretti e Alessandro Vagni, accompagnati dal loro docente coach Francesca Nanni, saranno presenti dal 26 al 29 marzo al Grand Hotel Duca D’Este di Tivoli Terme, Roma, insieme alle squadre di altre 19 regioni.
Dopo aver superato le selezioni regionali lo scorso 22 Gennaio 2019, i ragazzi si sono assicurati il pass di partecipazione alla sessione finale quando i migliori debaters delle scuole italiane si sfideranno nel corso di quattro giornate ricche di emozioni che, al termine dei 57 dibattiti in programma, decreteranno la squadra vincitrice della seconda edizione delle Olimpiadi di Debate.
Gli studenti del Rosetti, dopo un intenso allenamento preceduto da opportuni momenti di formazione, dovranno dare prova di abilità logico-dialettiche sui topic che, come previsto dal Regolamento delle Olimpiadi Nazionali di Debate, sono stati resi noti; gli argomenti di discussione saranno i seguenti: “I paesi sviluppati hanno obblighi maggiori di tutti gli altri nelle politiche di mitigazione del cambiamento climatico”, “La gestione delle risorse idriche deve essere sostenibile e dovrebbe essere affidata solo a enti pubblici”, “L’ingegneria genetica rivolta alla modificazione dell’essere umano dovrebbe essere vietata”.
Questioni non da poco che gli studenti affronteranno nel corso di un evento che vede promotori vari soggetti tra cui il MIUR, l’Indire, l’I.T.E. Tosi, la Fondazione Giuseppe Merlini i quali stanno dando forma e sostanza attraverso Debate Italia al “crescente interesse nei riguardi di questa disciplina” afferma la nota degli organizzatori; questi sottolineano che “le Olimpiadi rappresentano il momento culminante di due anni di preparazione che ha coinvolto oltre 1300 studenti, 440 scuole e 350 docenti in corsi di formazione base e di approfondimento”.
A spiegare cosa è il Debate e quali sono le sue finalità è sempre Debate Italia. Si tratta di “una discussione formale, governata da precise regole di condotta, nella quale due squadre, composte ciascuna da due o tre studenti, sostengono e controbattono un’affermazione data, ponendosi in un campo (PRO) o nell’altro (CONTRO), senza che questa posizione rifletta necessariamente la propria opinione.
Caratteristica essenziale del dibattito è quindi data dalla possibilità di essere chiamati a difendere opinioni in contrasto col proprio pensiero, chiedendo quindi allo studente una forma di flessibilità mentale e di apertura alle altrui visioni tanto più necessaria in tempi di rigidità e di aprioristica difesa ad oltranza delle proprie posizioni.
Una pratica consolidata da tempo nelle scuole, nei college e nelle università straniere, tanto che le prime società di dibattito, fondate negli Stati Uniti e nel Regno Unito alla fine dell’Ottocento, avevano già allora come finalità principale quella di sviluppare la capacità di “parlare in pubblico e dibattere”.
Il Debate è dunque una pratica che promuove la capacità di ascolto nel rispetto delle idee e delle posizioni degli avversari e favorisce l’educazione alla cittadinanza democratica e partecipativa. Il dibattito regolamentato ha infatti come scopo quello di fornire gli strumenti per analizzare questioni complesse, migliorando in questo modo la comprensione critica di temi d’attualità.
Un movimento in continua crescita, tanto che per la prima volta una squadra italiana è stata invitata a partecipare alla Competizione Mondiale di Debate, svoltasi a Zagabria nel luglio 2018”, mentre sono del 2017 e 2018 alcune pubblicazioni che voglio promuove conoscenza e pratica del dibattito.
Per le ulteriori informazioni e l’aggiornamento circa l’andamento della competizione si possono consultare il sito www.debateitalia.it, i profili social Facebook e Instagram. A disposizione anche il video promozionale che Debate Italia ha pubblicato in rete: https://www.youtube.com/watch?v=0vW9emVwGj0.
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Verona, Piano Regolatore: a settembre parola ai cittadini
Verona, Piano regolatore: a settembre parola ai cittadini. Da settembre prenderà il via la prima fase partecipativa, di ascolto e di confronto con la Città per la riscrittura del Piano Regolatore Comunale di Verona. L’Amministrazione getta così le basi per la realizzazione della Verona di domani, inclusiva, accessibile, accogliente e ospitale. Una novità: la partecipazione pubblica Un nuovo iter, diverso rispetto al passato, che pone al centro il coinvolgimento e la partecipazione della città dai piccoli ai più complessi processi di cambiamento che la riguardano, portati avanti dall’Amministrazione secondo le Linee programmatiche 2022-2027, approvati dal Consiglio comunale nel dicembre scorso. Questi processi, attraverso la definizione di indirizzi ed obiettivi strategici, descrivono una nuova idea di città che si prende cura di ogni sua componente per garantirne l'equilibrio. Una rete attiva e aperta Si punta ad avviare una rete costantemente attiva e aperta, attraverso cui portare avanti l’ampia e complessa ‘ristrutturazione urbanistica’ legata alla revisione del Piano. La fase partecipativa e di primo ascolto si protrarrà almeno fino alla fine dell'anno e sarà effettuata attraverso assemblee pubbliche realizzate in tutte le otto Circoscrizioni, work shop promossi su temi specifici e altre modalità di partecipazione che saranno via via sviluppate dal Comune. La delibera per l’avvio della prima fase partecipativa, con i relativi indirizzi, è stata approvata questa mattina dalla Giunta su proposta della vicesindaca con delega alla Pianificazione urbanistica Barbara Bissoli. Confronto e dialogo aperto “Diamo formalmente l’avvio al procedimento di revisione generale del PRC, con una nuova modalità di lavoro orientata al confronto e al dialogo aperto con la cittadinanza, le Circoscrizioni, la costellazione universitaria, professionale, sindacale e imprenditoriale, per conoscere bisogni e visioni sulla Verona di domani" – ha spiegato la vicesindaca Barbara Bissoli. "Dopo l’approvazione del bilancio di previsione e del Documento Unico di Programmazione - continua Bissoli -, avvenuta ad aprile di quest’anno e del Piano Esecutivo di Gestione per l’esercizio finanziario 2023, avvenuta il 2 maggio scorso, sono stati resi disponibili i fondi per poter avviare l’iter di revisione". Una figura chiave, ma non sola al comando "Il coordinatore di questo ampio iter di revisione - annuncia la vicesindaca -, individuato sulla figura del dirigente della Direzione Urbanistica comunale, si doterà di un gruppo di lavoro interdisciplinare, cui prenderà parte anche un professionista esperto in processi di partecipazione". "Data la complessità delle attività collegate alla revisione del PRC, a partire dall’aggiornamento del quadro conoscitivo che ha quasi vent'anni, è infatti necessario un gruppo di lavoro interdisciplinare - aggiunge Bissoli -, costituito da personale del Comune e da professionisti esterni". Una nuova idea di città "Le linee di indirizzo di questa revisione sono mutuate dalle Linee programmatiche di mandato, proposte dalla Giunta e approvate dal Consiglio comunale nel dicembre scorso - conclude Bissoli -, e descrivono quella che è una nuova idea di città, caratterizzata dall'housing sociale e vocata alla prossimità dei servizi, al senso di comunità, alla coesione sociale, allo sviluppo economico e alla rigenerazione urbana sostenibile, senza consumo di suolo, alla transizione ecologica, alla riforestazione e alla rinaturalizzazione del territorio, culturalmente vivace e aperta, e che valorizza i propri tesori paesaggistici e monumentali”. Riqualificazione e valorizzazione del territorio Fra gli obiettivi collegati alla revisione del PRC, vi è infatti la volontà dell’Amministrazione di costruire una città dove la riqualificazione e la valorizzazione delle caratteristiche specifiche del territorio sono al primo posto, con una particolare attenzione ai Parchi delle Mura e dell’Adige, dalle colline al centro cittadino. Per una idea urbanistica che si rifà all’idea di città arcipelago, costituita dai quartieri rigenerati e connessi da un sistema di aree verdi quanto più permeabili. Una città che si occupa in modo importante della cura del patrimonio monumentale e del suo patrimonio immobiliare, della riqualificazione delle piazze, dei parchi, del recupero delle aree verdi. Ancora, che pone attenzione all’ambito produttivo, per un rafforzamento del suo ruolo quale polo logistico intermodale. Read the full article
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Città di Macerata in Festa – II edizione: presentato il programma completo
Città di Macerata in Festa – II edizione: presentato il programma completo. Il presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani, insieme agli assessori Laura Laviano, Riccardo Sacchi e Andrea Marchiori, ha presentato oggi il programma completo di Macerata Città in Festa – II Edizione che si svolgerà in città sabato 3 e domenica 4 giugno. All’interno della manifestazione, che prevede oltre dieci eventi, si svolgerà anche la cerimonia istituzionale della firma del patto di gemellaggio tra la città di Macerata e di Lanciano - prevista per sabato 3 giugno, alle ore 10:30, presso il cortile di Palazzo Buonaccorsi - alla presenza dei sindaci Sandro Parcaroli e Filippo Paolini e dei presidenti dei rispettivi consigli comunali Francesco Luciani e Gemma Sciarretta. Ad aprire gli interventi il presidente Luciani che ha ripercorso l’iter che ha portato al patto di gemellaggio tra le due città ringraziando i sindaci Paolini e Parcaroli. “Obiettivo dell’Amministrazione è il rafforzamento del dialogo tra cittadini allo scopo di favorire l’emergere della cittadinanza attiva e partecipativa anche con altri comuni e città – ha spiegato -. Macerata e Lanciano hanno accolto positivamente la volontà di valorizzare e favorire uno scambio di esperienze sotto gli aspetti fieristici, culturali, religiosi e tradizionali. Macerata ha celebrato poco fa il 70° anniversario della consacrazione della città alla Madonna della Misericordia mentre a Lanciano si verificò il primo miracolo eucaristico che la chiesa cattolica ricordi. Per Lanciano, come per Macerata, la consacrazione a Maria ha contribuito nei secoli a consolidare i valori cristiani delle due città”. A questo si aggiunge “la vocazione fieristica dato che a Lanciano si svolge ogni anno la Fiera Nazionale dell’Agricoltura e Macerata vanta da 35 anni la Rassegna Agricola del Centro Italia (RACI) – ha proseguito Luciani -. E poi ancora le feste patronali: la Fiera di Sant’Egidio e la Festa di San Giuliano. La prima è chiamata anche festa del giocattolo dato che gli ambulanti vendono piccoli manufatti destinati ai bambini mentre a San Giuliano è sempre presente la bancarella dei fischietti in terracotta. Infine, il fatto che le due scuole civiche di musica, la Scodanibbio di Macerata e la Fenaroli di Lanciano hanno firmato un patto di collaborazione”. Il programma di Città di Macerata in Festa – II Edizione prevede i concerti delle due scuole civiche, le danze ottocentesche, la musica dei corpi bandistici a Sforzacosta, Piediripa e Villa Potenza, lo spettacolo del Mastro Giurato con gli sbandieratori, la sfilata di moda, la mostra mariana, il concerto dell’Orchestra Fiati Insieme per gli Altri oltre allo scambio di gagliardetti tra le Pro loco di Macerata e di Lanciano e momenti musicali, folkloristici ed enogastronomici. Tra gli appuntamenti è previsto anche l’Aperitivo Macerata “che abbiamo ideato lo scorso anno, in collaborazione con Tipicità, e che ha l’obiettivo di far crescere i nostri operatori sotto il profilo dell’accoglienza e promuovere i prodotti locali del territorio che hanno grandissime potenzialità – ha aggiunto la Laviano -. Ai dieci locali che hanno preso parte all’iniziativa sarà offerto anche un pomeriggio di formazione per migliorare l’aspetto, appunto, dell’accoglienza”. “Andremo a vivere una festa di popolo – ha continuato Sacchi – connotata da tradizione, musica ed enogastronomia e che mette insieme tutta la città nell’ottica del gemellaggio che ci auguriamo sia fruttuoso dal punto di vista delle tante collaborazioni. Come assessorato allo Sport, il 4 giugno, in occasione della Giornata Nazionale dello Sport, vivremo un momento di inclusione e aggregazione presso il campo Elia Longarini di Villa Potenza dove ragazze e ragazzi di sei associazioni sportive della città si riuniranno per far conoscere le loro attività”. In conclusione, dopo il ringraziamento unanime al presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani, a tutti i protagonisti della manifestazione e a tutti gli Uffici comunali che hanno collaborato alla realizzazione della seconda edizione di Città di Macerata in Festa, l’assessore Marchiori ha sottolineato che la città si prepara a vivere “un appuntamento che, dopo il successo dello scorso anno, abbiamo deciso di ampliare e innovare dando all’evento un valore aggiunto con appuntamenti nuovi e diversificati che coinvolgono tante location e molte realtà del territorio”. IL PROGRAMMA COMPLETO: https://www.comune.macerata.it/evento/citta-di-macerata-in-festa/... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Al via la rassegna teatrale Interpretare l’Antico
Al via la rassegna teatrale Interpretare l’Antico Prenderà il via giovedì 1° settembre la seconda edizione della rassegna teatrale Interpretare l’Antico, diretta da Gigi Spedale per la Rete Latitudini, incastonata nel progetto Comunicare l’Antico, condivisa e organizzata con il Parco Archeologico Naxos Taormina, diretto da Gabriella Tigano e con il Festival NaxosLegge, diretto da Fulvia Toscano; con la collaborazione del DAMS dell’Università di Messina e dell’ERSU Messina. Gli spettacoli e gli eventi speciali, ispirati ai Miti, che si terranno nello splendido scenario del Teatro della Nike del Parco Archeologico di Naxos Taormina, sono i seguenti: - Giovedì 1° settembre alle 21.30 “Oἶδα - un rito musicale per il Teatro”, drammaturgia di Beercock, da “Le Baccanti” di Euripide. Regia Giuseppe Provinzano, con Sergio Beercock, Naomi Adeniji Folasade, Julia Jedlikowska, Jean-Mathieu Marie, Alfred Sobo Blay (produzione Progetto Amunì–Babel). - Sabato 10 settembre alle 21:30 “Persèfone” da Ghiannis Ritzos, Omero, Cicerone, Diodoro Siculo, Ovidio, Claudiano con Elisa Di Dio, voce e movimenti Cristina Di Mattia, regia Filippa Ilardo (Produzione Compagnia dell’Arpa). - Venerdì 16 settembre alle 21:30 “Edipo Re (make)” di Sofocle - drammaturgia e regia Cinzia Maccagnano, con Dario Garofalo, Cinzia Maccagnano, Luna Marongiu, Cristina Putignano, Raffaele Gangale (Produzione Bottega del Pane). Particolarmente ricco il programma degli eventi speciali: - Il 4 settembre alle 19:00, per celebrare i 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, il Festival NaxosLegge organizza la presentazione del libro Pasolini e i poeti antichi (ed. Mimesis) di Andrea Cerica. Con l’autore interverrà Fulvia Toscano. Alle ore 21:00 è in programma la proiezione del film Edipo Re di Pasolini. - Il 5 settembre alle ore 21.00, Cantiere Orestea, restituzione pubblica del workshop, aperto alla cittadinanza, organizzato dal Festival NaxosLegge e curato da Cinzia Maccagnano, con gli studenti del Liceo Caminiti-Trimarchi di Giardini Naxos che si esibiranno in letture di brani dell’Orestea di Eschilo tradotta da Pasolini. - Infine, il 10 settembre alle ore 17:30 gli allievi del DAMS di Messina, terranno una restituzione pubblica del Progetto drammaturgico sulla Presenza e sulla Possessione dal titolo La Misura dell’Abisso, per il laboratorio teatrale omonimo, organizzato e curato dal Prof. Dario Tomasello e realizzato grazie al Fondo PSMSAD, in collaborazione con UniversiTeatrali dell’Università di Messina. Il Direttore artistico della rassegna, Gigi Spedale, citando il regista Giuseppe Provinzano, presenta così Oἶδα: “Inauguriamo Interpretare l’Antico con un rito musicale che si fa teatro (e nostos), lavorando sullo stato di coscienza e sulla performatività della trance interpretativa. Una particolare forma liminale di teatro che lavora sulla poetica del momento e del simbolico: i/le Baccanti vivono il racconto come una reminiscenza, un ricordo, narrazione ironica delle vicende sociali, spirituali e politiche della tragedia classica, demistificate dagli interessi capitalisti, prese di mira in nome del rispetto del corpo e delle diversità culturali e di genere. I suoni dei corpi e delle voci, attraverso l’uso di microfoni che diventano e apparecchiature elettroniche allestite come altari, in una creata dalle aste, che diventa una cavea contemporanea. Performance partecipativa, che potrà essere attraversata dal pubblico, come in un rito sociale nel quale lasciarsi coinvolgere”. Spettacoli teatrali: posto unico € 8,00 (sono previste riduzioni e convenzioni) Eventi speciali: ingresso libero Prevendita: VAI AL SITO Info e Convenzioni: - +393483813841 - +393936025554 - +393402939860 - Pagina Facebook Latitudini (VAI ALLA PAGINA) - Pagina Facebook di NaxosLegge (VAI ALLA PAGINA) - Pagina Facebook di Parco Archeologico Naxos Taormina (VAI ALLA PAGINA)... Read the full article
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ASCOLI PICENO – Una nuova opportunità di crescita personale e progettazione del futuro. È quella offerta gratuitamente dalla Fondazione Patrizio Paoletti, ente di ricerca e formazione in campo neuroscientifico e psicopedagogico, alle comunità colpite dal sisma nel territorio marchigiano, in particolare ad Ascoli Piceno, capoluogo di provincia di Arquata del Tronto e Acquasanta Terme, tra le cittadine più colpite dal terremoto nel 2016. Dopo gli appuntamenti già realizzati nel 2017 e 2018 i formatori della Fondazione tornano nella località marchigiana per un nuovo incontro incentrato sulla costruzione interiore.
L’iniziativa si intitola “I segreti del qui e ora: gestire e trasformare lo stress” e si colloca all’interno del percorso itinerante nazionale, “Prefigurare il futuro, metodi e tecniche per potenziare speranza e progettualità”. È in programma ad Ascoli Piceno venerdì 1 marzo, dalle 16 alle 19, presso la Bottega del Terzo Settore (C.so Trento e Trieste, 18), con registrazione dei partecipanti dalle 15:30.
L’incontro è realizzato in collaborazione con la Bottega del Terzo Settore, con il patrocinio della Regione Marche, dei comuni di Ascoli Piceno, Arquata del Tronto e Acquasanta Terme, dell’Ambito Territoriale Sociale XXII Ascoli Piceno,dell’Università Politecnica delle Marche, e si avvale della media partnership di Radio Latte Miele Marche-Abruzzo.
L’appuntamento si aprirà con i saluti istituzionali del sindaco e del vicesindaco del Comune di Ascoli Piceno, rispettivamente Guido Castelli e Donatella Ferretti, e del presidente della Bottega del Terzo Settore Roberto Paoletti. Interverranno poi i referenti della Fondazione Patrizio Paoletti, Alessia Santinelli, formatrice, e Sandro Anella, docente dell’Alta scuola di Pedagogia del Terzo millennio.
“Torniamo ad Ascoli Piceno per dare a questa comunità un’ulteriore occasione di incontro e formazione per rinforzare la speranza e la capacità di progettare il futuro nonostante le difficoltà – spiega il presidente della Fondazione, Patrizio Paoletti – ciascuno può sviluppare le proprie abilità positive attraverso un percorso di costruzione interiore basato non solo su nozioni teoriche ma anche su semplici tecniche pratiche. Forniremo ai partecipanti gli strumenti per poter diventare attenti e proattivi anche in presenza di ostacoli, per allenarsi alla resilienza e vivere la propria vita con più sicurezza e fiducia”.
“Sottovalutare le conseguenze psicologiche potenzialmente devastanti di un dramma di questa portata – dichiara il sindaco del Comune di Ascoli Piceno, Guido Castelli – è un rischio che l’Amministrazione non ha voluto correre. In questo senso, il grande successo del primo incontro organizzato dal Comune in collaborazione con la Fondazione Patrizio Paoletti ci ha spinto a riproporre questo appuntamento, certi dell’interesse e della partecipazione di tutta la cittadinanza. Siamo fermamente convinti che con il dovuto sostegno, anche e soprattutto psicologico, Ascoli e gli ascolani siano in grado di superare le difficoltà legate al sisma e tornare a guardare con fiducia al futuro”.
“Per poter riconsolidare le certezze distrutte dal terremoto – aggiunge il vicesindaco del Comune di Ascoli Piceno Donatella Ferretti – è di vitale importanza ripartire dalla costruzione interiore. In quest’ottica, tra i vari provvedimenti adottati per far fronte all’emergenza terremoto, grazie al contributo della Fondazione Patrizio Paoletti il Comune di Ascoli si è immediatamente adoperato per fornire un supporto psicologico qualificato ad una comunità messa a dura prova dalle continue scosse, offrendo un aiuto concreto alla cittadinanza nel tentativo di lasciarsi definitivamente alle spalle lo stress accumulato negli ultimi drammatici mesi”.
Il focus della lezione sarà la conoscenza dei meccanismi cerebrali connessi sia ai processi di stress che ai processi collegati allo sviluppo di attenzione e volontà. L’obiettivo è sensibilizzare sul tema dell’auto-programmazione per poter ottenere una efficace autoregolazione emotiva e creare intenzionalmente uno stato di sicurezza anche quando le condizioni esterne sono difficili e critiche.
Durante l’incontro verranno inoltre condivisi i risultati di una ricerca partecipativa, realizzata di recente dalla Fondazione Paoletti in collaborazione con la Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma, nell’ambito della formazione degli operatori delle organizzazioni non profit che si occupano di servizi di accoglienza per l’infanzia a rischio marginalità sociale.
‘Costruisci il tuo luogo sicuro’ è la tecnica proposta agli operatori per sostenerli nell’affrontare le difficili sfide all’interno della loro complessa realtà di intervento. Così come chi opera all’interno di comunità e servizi di assistenza per minori, anche chi si trova in una situazione di disagio e stress può trovare beneficio se allenato alla scelta degli scenari interiori più adatti a colmare la distanza tra la difficoltà e l’opportunità.
L’evento è aperto alla partecipazione gratuita di tutti: si può prenotare telefonando al numero 06/8082599 o mandando un sms al 3938165974 (inserendo nome, cognome, età, professione) oppure collegandosi al sito fondazionepatriziopaoletti.org/prefigurareilfuturo/ e compilando un semplice form.
“Prefigurare il futuro, metodi e tecniche per potenziare speranza e progettualità” è un progetto ideato da Patrizio Paoletti e realizzato gratuitamente dalla Fondazione omonima.
Il tour nazionale è partito lo scorso novembre in Umbria e sta facendo tappa in varie regioni del centro-sud Italia, affrontando di volta in volta una delle tre emergenze educative attuali: giovani e futuro (scuola e lavoro), ascolto e inclusione (promozione di processi comunicativi di pace), costruzione interiore (resilienza e superamento delle avversità).
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