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Buon Anno 2025 ai Lettori di Alessandria Today: Auguri di Prosperità e Serenità. Pier Carlo Lava
Un Nuovo Inizio per Continuare a Crescere Insie
Un Nuovo Inizio per Continuare a Crescere Insieme. Cari lettori,mentre ci lasciamo alle spalle il 2024, desideriamo ringraziarvi per il vostro continuo supporto, per il tempo che dedicate a leggere, condividere e commentare i nostri articoli. Alessandria Today, con oltre 130.000 articoli pubblicati dal 2018, è oggi un punto di riferimento grazie a voi, una comunità di persone che amano la…
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Giornalismo locale: un presidio di informazione e democrazia per la cittadinanza
Il giornalismo locale, in un contesto di cittadinanza attiva, costituisce una preziosa sinergia per il presidio di informazione e la promozione della democrazia nel territorio. Le testate giornalistiche locali rivestono un ruolo fondamentale nella vita delle comunità, offrendo una copertura informativa dettagliata e vicina alla realtà delle persone e dei luoghi in cui operano. Grazie a questo…
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Polizia locale di Buccinasco arresta tre donne dopo una rapina
Un agente fuori servizio ha bloccato le giovani in un supermercato cittadino: dopo aver trafugato della merce, avevano colpito una cassiera. Ora dovranno rispondere di rapina aggravata (more…) “”
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30 BALENE SPIAGGIATE SONO STATE SALVATE DA MIGLIAIA DI VOLONTARI IN NUOVA ZELANDA
Oltre 30 balene pilota che si erano arenate su una spiaggia in Nuova Zelanda sono state riportate in salvo nell’oceano dopo che gli addetti alla conservazione e i residenti locali hanno lavorando per 3 giorni per rimetterle in acqua.
L’incidente è avvenuto sulla spiaggia di Ruakākā vicino alla città di Whangārei nell’isola settentrionale della Nuova Zelanda, un luogo di spiaggiamento particolarmente comune per le balene pilota. Gli agenti del Dipartimento per la conservazione hanno dato l’allarme, chiedendo alla popolazione locale di collaborare in modo da avere tante braccia per spostare i grandi animali in tempo, prima che morissero. Più di mille volontari e professionisti sono accorsi e si sono messi al lavoro sulla spiaggia, organizzandosi per salvare i cetacei, riportandoli in mare su dei teli trainati a mano e dalle barche.
Gli sforzi di salvataggio hanno permesso a quasi tutti i globicefali di sopravvivere. La popolazione indigena locale ha celebrato questo salvataggio con una cerimonia di ringraziamento Māori, per onorare gli spiriti dei grandi animali che per queste tribù rappresentano un tesoro culturale sacro e il simbolo della forza. “È incredibile vedere la genuina cura e compassione che le persone hanno dimostrato verso questi magnifici animali”, ha affermato Joel Lauterbach, portavoce del Department of Conservation. “Questa risposta dimostra il profondo legame che tutti condividiamo con il nostro ambiente marino”.
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Fonte: Department of conservation; CBS News; immagine di Docent Joyce
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Un post dal gruppo Facebook "Nosso Lar"
La morte è il più clamoroso equivoco della storia umana. Dai più eminenti uomini di scienza dell’ultimo secolo scopriamo che l’Universo è tutto Pensiero e che la Realtà esiste solo in ciò che pensiamo. L’energia è quella manifestazione che fa accadere le cose e gli eventi. Essendo di carattere vibrazionale essa si manifesta in una incommensurabile vastità di forme e di aspetti. Dietro tutte queste apparenze si cela una realtà legata a un campo di frequenze comprese in bande, ciascuna delle quali ha uno sbocco nel panorama delle cose materiali che noi vediamo. Sofisticate tecnologie dimostrano che l’uomo non muore, quando sembra separarsi dalla sua carica energetica che lo vivifica, perché ciò che si stacca dal soma migra e fluisce verso altre locazioni.
Il nostro apparato sensoriale è limitato e quindi inadeguato a permetterci di percepire la realtà al suo livello più profondo. Occorre comprendere che l’anima che sta per trapassare non è il corpo, bensì la vita stessa e che la sua natura non è materica ma spirituale e che al contrario del suo corpo psico-fisico non conosce mutamento, né decadimento. Inconsciamente non possiamo sopportare di morire in quanto sappiamo che non è possibile farlo. Quando l’Io ben centrato ne ha la suddetta visione, allora siamo fuori dal paradigma spazio-temporale. Il tutto dipende dalla qualità del nostro livello di coscienza. Se non modifichiamo il nostro atteggiamento mentale, se non cambiamo lo stato della nostra visione del mondo, non potremo scegliere il mondo successivo, ma ci troveremo a ripetere ciò che siamo qui con le stesse difficoltà e le stesse limitazioni. Il paradiso infine, non è un luogo, ma è una dimensione della coscienza.
Il tempo non esiste. Quando il tempo incomincia a scorrere? L’etimologia della parola ha una derivazione di origine indo-europea che significa dividere. Quando nasce il tempo nasce anche il concetto di morte. Anche il Big Bang non è mai avvenuto. Si è scoperto di recente un “Campo Informazionale” che permea tutto. È infinito. Non ha inizio e non ha fine. Noi vediamo attraverso i nostri occhi tutte le cose divise, frantumate, separate e invece tutto è Uno. Il viaggio dell’evoluzione è dall’inconscio al conscio. Quando mi chiedono cosa c’era prima del tempo e della morte rispondo che tutto ciò che esiste è AMORE. Questa parola non è legata a sentimento, affetto o passione, come lo conosciamo oggi, ma significa A-MORS non morte.
Tutto vive, dall’atomo alla più grande galassia. Abbiamo verificato che anche le piante e i minerali vivono, su piani diversi. Tutto è costituito da una sola sostanza, con manifestazioni diverse. Questa sostanza è fisicamente e psichicamente pensante. Ilya Prygogine, che è stato il più grande chimico vivente (premio Nobel nel 1977), nel corso delle sue ricerche chimiche della materia organica, si è accorto che ogni molecola viveva e sapeva perfettamente quello che faceva ogni altra molecola a distanze macroscopiche. Anche nell’esperimento che fece Pauli (fisico) le particelle separate (fotoni) che si trovavano nello stesso livello energetico o stato quantico, pur lanciate a distanze differenti, rimanevano sempre collegate. Tutto è interconnesso e non-locale (entanglement). Le informazioni sono istantanee, perché abbiamo scoperto che le particelle come possono essere ad esempio gli stessi elettroni/processo o evento, non sono masserelle solide ed inerti, ma nuclei del tutto inconsistenti che rivelano di essere “un bit concentrato di informazione”, andando così a costituire un campo informazionale.
L’unica cosa solida che si può dire di questa materia, che sembrava fatta di “mattoni atomici”, è invece che assomiglia più ad un PENSIERO. Le onde e le particelle (“ondicelle”) in realtà sono le solite. Esse si trovano sia qui che ovunque, Ciò perchè esse, oltre ad essere se stesse, sono anche lo spazio che intercorre tra loro. E quindi non hanno neppure alcun bisogno di comunicare tra loro, perchè sono la stessa cosa dello “spazio”. Ed in più esse non hanno nessuna ragione per doversi connettere, perchè non sono mai state disconnesse o disgiunte. In sintesi, sono un ologramma, un “Tutto-parte”, una versione su scala più ridotta del Cosmo, dell’Intero Corpo organico universale. Una goccia concentrata e indissolubile dell’infinito oceano energetico, detto Coscienza non locale. La Coscienza dunque non sta nel cervello ma nel Campo. Sia la fisica che la neurofisiologia che la quantistica concordano su questo punto. Non è il cervello che produce il pensiero, ma è il PENSIERO o COSCIENZA che edifica il cervello.
Max Planck, padre della teoria dei quanti, scioccò il mondo nel 1944 quando affermò che esiste un’unica matrice energetica “intelligente” da cui ha origine tutto, il visibile dall’invisibile. Con questa implicazione sconcertante il mondo scopriva per la prima volta che Tutto è coscienza. Abbiamo oggi gli strumenti che possono vedere che intorno a noi esiste un globo luminoso. Un nostro prolungamento (un duplicato immateriale). È stato definito un campo di ultra-luce. Noi non lo vediamo con gli occhi e anche con gli strumenti possiamo vedere fino ad un certo punto. Questo campo è milioni di volte più sottile della più sottile materia. Ha una frequenza vibrazionale di 10 alla 26 Hz. Esso è più sensibile e impressionabile della più sensibile ed impressionabile pellicola fotografica. Anche la PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia) ha riconosciuto che gli antichi avevano ragione. Noi siamo un fascio di vibrazioni di cui l’aspetto fisico, la forma fisica è solo il nucleo più denso.
La luce che vedono le persone che hanno esperienze di premorte (NDE), siamo noi stessi, ciò di cui siamo costituiti. Un fenomeno straordinario, che merita di essere chiamato con il nome di AUTOPSIA (composto da “autos”, stesso e “opsis”, vista), cioè “VISTA DI SE STESSO”. E l’Autopsicità (quale può essere quella dell’ esperienza totale del Divino) è una situazione che implica la visione istantanea e diretta di una “partitura” in cui figurano tutti gli aspetti del Libro della Vita, cioè di una composizione universale, disposta in più mondi. Qualcuno ha detto: “Chiarisci il tuo senso e illuminerai il mondo”. Se vuoi sapere come fare, fai come fece il maestro Zen Poshang. Quando gli fu chiesto come si cerca la natura del Buddha (Dio), Egli rispose: “È come cavalcare il Bue, in cerca del Bue”.
(Parziale adattamento da - Prof. Vittorio Marchi)
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Vintagebiker ringrazia la cortesia di un sito di informazione locale.
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La Cannabis Legale è 'pericolosissima': aumenta il rischio di malattie coronarie per le associazioni a delinquere e la politica italiana corrotta.
Attualmente, in Italia, l'alcool è un grosso problema sociale - causa di incidenti, molestie anche a minori, risse in locali pubblici, decessi per l'abuso... - ma viene demonizzata, ridicolmente, la droga leggera, solo per fare un piacere alle associazioni a delinquere.
Un comune cittadino di Amsterdam, smette di lavorare e può andare a ricrearsi coi colleghi in uno dei molti locali dove si vende cannabis certificata (che non comporta danni alla salute) e poi prendere un mezzo pubblico, fra i tanti a disposizione, per tornare a casa.
In Italia, l'alcool (che è DROGA e sostanza ALTAMENTE tossica) è venduto liberamente, ma NON sono state apportate le DOVUTE modifiche urbane NECESSARIE affinché chi decide di consumarlo in un locale possa poi usufruire, ovunque, di un ECONOMICO mezzo di trasporto PUBBLICO.
E' giusto fare informazione, anche a scuola, sui pericoli da uso di 'sostanze'? Si: i più giovani vengono a contatto con alcool, tabacco, e pure caffè in famiglia: spesso i familiari non hanno adeguati argomenti per educare un ragazzo ad una Libertà Consapevole.
NON POSSIAMO vietare alle persone di ricavare PIACERE, Relax dall'uso di sostanze - soprattutto in una realtà esistenziale COMPLESSA per i molti (per chi non è nato privilegiato), dove hai bisogno di staccare la spina dai quotidiani problemi per non cadere in depressione.
L'uso di sostanze è trasversale: può farlo un comune cittadino, quanto un intellettuale; la ricerca del Piacere è connaturata negli esseri umani: gli ESSERI UMANI cercano il Piacere, non il sacrificio, non il dolore, non il martirio - che sono distorsioni morali.
#Cannabis#Cannabis Legale#associazioni a delinquere#politica italiana corrotta#corruzione#alcool#droga leggera#molestie#risse#incidenti#morti#droga#sostanza tossica#mezzo pubblico#locale pubblico#Italia
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Capitolo 4 - Chiusura
[ ♪ ]
Kei: È tempo di darti qualche informazione su questo locale. Si chiama "Starless", ed è un dinner theater.
I clienti possono assistere a degli spettacoli mentre desinano. Per cominciare, ti condurrò nella sala ristorante.
Noi siamo il cast che si esibisce sul palco. Allo stesso tempo ci occupiamo di servire ai tavoli.
Abbiamo rilocato e riaperto questo posto dopo un periodo di inattività...
Unei: L-le ho già detto di no. Il direttore non sarà affatto contento!
Mizuki: Ti fai troppi problemi, Unei. Preferisci che ti tiri un pugno sul muso?
Unei: No, la scongiuro...
Mokuren, la prego, lo fermi!
Mokuren: Arrangiati.
Unei: Eddaaai.
Kei: Non dirò altro che i nomi di quegli individui laggiù.
Quello che si comporta come un cane rabbioso è Mizuki. La persona che lo sta osservando è Mokuren.
Il cane rabbioso - MIZUKI
Fuoriclasse del ballo - MOKUREN
Kei: Non è difficile trattarli. Ti ci abituerai presto.
Concedimi un attimo di tempo. Vado a mettergli un guinzaglio.
Cessate immediatamente questa pagliacciata.
Mizuki: Grr, Kei! Preparatevi a perdere, tu e Haseyama!
Kei: Non so di cosa tu stia parlando. Chetati, dunque. Fiedere Haseyama non ti sarebbe di alcun beneficio.
Desideri usare quella mano per distruggere questo locale?
Mizuki: Che cazzo dici? Lo Starless non verrà distrutto.
Mokuren: Invece sì. Perché non ti rassegni?
Kei: Lo stai incitando.
Mokuren: Fermarlo sarebbe una perdita di tempo. Il proprietario è scontento.
Kei: Questo locale ti serve, se vuoi continuare a ballare.
Mokuren: … È vero, lo concedo.
Mizuki, non dare più fastidio al proprietario.
Mizuki: Ma ci sei o ci fai? Poco fa ti andava bene!
Mokuren: Continua così e perderemo lo Starless.
Mizuki: Tutte cazzate, ti dico.
Mokuren: Sei sicuro?
È un timore che abbiamo sentito a sufficienza in metà anno.
Mizuki: … Chiudi il becco.
Taci per due secondi, cazzo! Piantala di dire balle! Non perderemo lo Starless!
Kei: Sono venuto qui precisamente per proteggere questo posto.
Quello che potete fare voi è riverire questa donna come una dea.
Mokuren: Una donna?
Mizuki: Per caso parli di questa qui?
Saki: Stai scherzando vero? Non sei serio.
Kei: Dovrebbe esserci qualcuno di più importante, Saki?
È per te che proteggo lo Starless.
Mokuren: Anche il rinnovo del locale è stato per questa "dea"?
Kei: Esatto.
Mokuren: Allora benvenuta, Saki. Vieni pure dietro le quinte, ogni tanto.
Mizuki: Nemmeno per sogno. Non ho niente a che fare con questa qua.
Saki: C-credo davvero che sarei d'intralcio!
Mokuren: Le docce sono in pessime condizioni. Potresti dirlo a Kei?
Saki: Ehm, uh, cosa?
Mokuren: Su, forza.
Saki: Uhm, Kei? Pare che le docce funzionino male…?
Kei: … Non ci voleva. Dirò ad Haseyama di occuparsene.
Mokuren: Guarda e impara, Mizuki.
Mizuki: Guardare cosa, esattamente?
Mokuren: Certo che sei ottuso. Possiamo usare questa persona per manipolare Kei.
Mizuki: Ehi, è vero! Fantastico!
Mokuren: Nel backstage c'è troppo poco spazio ed è difficile uscire di scena.
Posso pagare qualsiasi prezzo per queste mie richieste.
Saki: Cheee??? Così non vale!
Mizuki: Dài, non essere egoista.
Non ti darò rogne, se ci aiuti. Altrimenti posso convincerti con la forza.
Saki: Ma anche no! Kei, falli smettere, per favore!
Kei: Al contrario, mi sembra una buona idea. Però dovrai venire qui tutti i giorni.
Unei, forniscile un pass per il backstage. D'ora in avanti risponderai a ogni sua richiesta.
Dobbiamo far sì che si trovi a suo agio. Siamo al suo servizio.
Unei: D-dice a me?
Kei: A chi altri?
La sua mera presenza è indispensabile per lo Starless.
Lei è la vostra priorità. … Molto più di quanto pensiate.
Saki: E così, che lo volessi o meno, sono giunta allo Starless.
Chissà come cambierà il mio destino...
Fine della Storia
[ ☆ ]
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Grazie ai nostri lettori: un abbraccio virtuale da Alessandria today
Ogni giorno siete sempre più numerosi a seguirci con affetto, interesse e passione, rendendo Alessandria today un punto di riferimento non solo a livello locale e nazionale, ma anche internazionale.
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L'indovinello pietracupese
Risulta davvero arduo poter trovare un qualche significato univoco, nella piccola epigrafe posta nello spigolo destro del portale trecentesco di San Gregorio Magno, chiesa ex-parrocchiale nell'agro antistante il centro abitato di Pietracupa.
" R • I • TR • I - TR • C^ • G "
Le lettere, leggibili ancor oggi, annerite dalla patina del tempo, parrebbero recitare, come si era già detto mesi fa, due acrostici con una unica affermazione, che, se contestualizzata al tipo di opera, una commissione, mostrerebbe l'uso comune di rimembrare illustri figure del potere laico ed ecclesiastico, esistite al tempo dell'esecuzione.
Di solito si tratta di pontefici, oppure di Regnanti e di Conti, ed in questo caso, potremmo già trovare una mezza soluzione.
Questo perché, essendo il cantiere stato commissionato dal feudatario Roberto di Pietracupa, al magister Riccardo, per il quale già si era ipotizzata l'appartenenza degli stemmi ai lati dell'Agnus Dei, viene da sé, volontariamente od involontariamente, il collegamento delle lettere nel suo nome, con quelle della prima frase.
Potrebbero infatti voler recitare la parola:
"R(obertus) (comit)I (pe)TR(acupensi) (fieri) (fec)I(t)".
Prendendo per buona questa via identificativa, seppure ipotetica, il collegamento alla frase successiva dovrebbe mantenere il medesimo senso, e di solito in queste epigrafi, la dedica, come già si era detta, avrebbe riguardato delle alte cariche, sotto la cui reggenza, o mandato, venne posto in essere il cantiere.
Con ciò, si potrebbe postulare la lettura della parola " T(empo)R(e) ", o "pro Tempore", seguita dalle iniziali del nome rimembrato dallo scalpellino.
Credevo di aver trovato una strada meno tortuosa, ed invece sono spuntate le radici delle sequoie, perché problematiche sono proprio quelle lettere C^ e G, divise da un punto, perciò parti di due parole, e con un trattino verso l'alto, a destra della C, che potrebbe attestare l'importanza che rivestiva questo individuo sconosciuto.
Dopo alcune chiacchierate con l'amico don Domenico Fazioli a Trivento, proprio nei riguardi del contesto diocesano, ci ha voluto rendere noto un suo parere, per cui il l'architrave potrebbe essere più antico della data trascritta dal Riccardo, oppure l'epigrafe stessa, successiva a tutto il resto, con l'idea che volesse pronunciare le iniziali di C(arolus) (re)G(ie), ipoteticamente Carlo II d'Angiò o Carlo III di Durazzo.
Naturalmente è impossibile se non insensato tutto ciò, perché l'asimmetria del frammento, le caratteristiche dell'epigrafe e il senso del testo, non lasciano dubbi sul fatto che si tratti solo e soltanto di un individuo vissuto al tempo di Roberto e Riccardo, ed in carica nel 1360.
Non è da escludere una importantissima informazione tratta, come molte altre, dal saggio storico; "Quelli della Pietra Cupa, mille anni di una comunità molisana", pubblicato dalla storiografa locale Aurora Delmonaco nel 1989, un testo essenziale, che nei confronti del signore Roberto, parla di un documento davvero molto importante.
Una bolla episcopale, dell'anno 1361, conservata nel fondo dei Caracciolo di Torchiarolo, Archivio di Stato di Napoli, e dove si elevava alla carica di abate di Sant'Alessandro in Pietracupa, il napoletano Giannotto Coppola, tutto rogato in presenza del feudatario Roberto.
Fino ad ora, il nome di questo esponente del clero locale, parrebbe essere l'unico che più si avvicina alle lettere abbreviate, però solo se questi fosse stato, per qualche svariato caso, inciso all'inverso, come C(oppola) G(iannotto), ed è una prospettiva davvero inusuale.
La possibilità è comunque da scansare in quanto, l'architrave venne ultimata nel 1360, ed il Coppola venne nominato abate solo nell'anno seguente.
Da questo punto partono solo dei vicoli ciechi, poiché nessuna signoria od alta carica di quel tempo a noi pervenuta, possiedono dette iniziali.
Tra i rappresentanti del potere secolare vi era il papa di origine francese, Innocenzo VI, mentre il vescovado di Trivento, era presieduto ancora da monsignor Pietro dell'Aquila, dell'ordine minorita.
Resta un'altra ipotesi, seppure molto forzata, che vedrebbe la dedica, non ad un personaggio singolo, ma ad una istituzione, religiosa per esempio, come un Capitolo (Capitolo Diocesano e Capitolo Abbaziale di S.Alessandro), per cui le iniziali, potrebbero completare le parole "C(apitulo) G(eneralis).
Una prospettiva insolita, che resta per altro sospesa nell'assenza di ulteriori dettagli, sul tipo di Capitolo, sulla direzione stessa di questo, di un pontificato, di un episcopato, e così via.
#arte#italia#medioevo#storia#archeologia#cultura#storia dell'arte#molise#pietracupa#architettura#Arte#Riccardo di Simone#Roberto di Pietracupa#Papa Innocenzo VI#Diocesi di Trivento
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Buccinasco, Fermati i fuggitivi che non si erano fermati all’alt della Polizia locale
Grazie alle indagini condotte dal Comando di Buccinasco, nel giro di poche ore dopo l’incidente sono stati individuati due fratelli di origine croata che dovranno rispondere di ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale (more…) “”
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I CAVALLI SELVATICI TORNANO NELLE STEPPE DEL KAZAKISTAN
Sette cavalli di Przewalski, noti anche come cavalli selvatici mongoli o takhi, sono stati reintrodotti nella steppa del Kazakistan, dove mancavano da almeno due secoli. Si tratta di un gruppo di sei giumente ed uno stallone, provenienti dagli zoo di Berlino e di Praga. Questa reintroduzione è considerata un evento storico per la biodiversità, i cavalli di Przewalski sono infatti geneticamente distinti dai cavalli domestici, avendo una coppia di cromosomi in più rispetto ai cavalli comuni. Questi esemplari sono considerati gli ultimi cavalli veramente selvatici rimasti, nonostante alcune ricerche suggeriscano che potrebbero essere stati addomesticati migliaia di anni fa e che si siano successivamente inselvatichiti. Verranno monitorati per un anno in una riserva di 80 ettari per assicurarsi che si adattino al nuovo ambiente e alla convivenza reciproca. Durante questo periodo saranno sotto la sorveglianza da parte di un team di esperti che valuterà la loro capacità di resistere al clima rigido e di procurarsi il cibo autonomamente. Successivamente saranno rilasciati in natura.
La reintroduzione fa parte di un ampio progetto di conservazione della fauna locale portato avanti dall’Altyn Dala Conservation Initiative, una partnership tra ONG nazionali e internazionali e il governo del Kazakistan, impegnata a salvaguardare e ripristinare i diversi ecosistemi del Paese. I cavalli di Przewalski, insieme all’asino selvatico e all’antilope Saiga anch’essi reintrodotti in natura tramite progetti di conservazione, aiuteranno a mantenere la biodiversità fertilizzando il terreno con il loro sterco e disperdendo i semi delle piante, contribuendo così a rendere il territorio più resistente alla desertificazione e agli incendi.
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Fonte: Zoopraha; foto di Pexels
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ACQUA NERA DELL'IMPERO:
"'Corso sulle bibite"
Infatti la formula 'segreta' della Coca Cola si svela in 18 secondi in qualsiasi spettrometro ottico, e praticamente anche i cani la conoscono. Solo che non puoi fare lo stesso, a meno che tu non abbia 10 miliardi di dollari per combattere la Coca Cola alla giustizia, perché cadranno uccidendo.
La formula della Pepsi ha una differenza fondamentale rispetto alla Coca Cola ed è appositamente per evitare un processo giudiziario. Non è diverso perché non sono riusciti a fare lo stesso no, è apposta, ma abbastanza vicino da attirare il consumatore di Coca Cola che vuole un assaggio diverso con meno sale e zucchero.
Tra l'altro, ho dovuto imparare tutto sulle bibite gassate per produrre il guaranà Golly (negli USA) che usa il concentrato Brahma. È sul mercato fino ad oggi, ma ha fallito terribilmente la strategia promozionale e vende solo al mercato locale, tutto questo per la testa dura di alcuni direttori.
Ho dovuto imparare la chimica, capire tutto sui componenti di bibite, conservanti, sali, acidi, caffeina, in scatola, produzione di label in latta, permessi, approvazioni e tanto ecc e tutto il resto. Ho allestito un mini laboratorio di analisi del prodotto, attrezzature anche per analizzare la quantità di solidi, ecc. Ho persino sviluppato programmi per PC per calcolare la formula in base ai volumi e al tipo di imballaggio (plastica o alluminio) perché cambia i valori e il gusto. Avevamo persino una squadra di competizione in stock-car
Prendi l'immensa quantità di sale che usa la Coca Cola (50 mg di sodio nella lattina) e vedrai che la Coca Cola è uguale a qualsiasi altra bibita spudorata e schifosa, dolce e nausea. È proprio il cloruro di sodio esagerato (che dicono essere 'very low sodium') che rinfresca e allo stesso tempo dà sete doppia, ordinando un'altra bibita, e non fa male perché quel sale uccide letteralmente la sensibilità al dolce, che ne ha anche un sacco: 39 grammi di 'zucchero' (saccarosio)
È ridicolo, dei 350 grammi di prodotto liquido, più del 10% è zucchero. Immagina in una lattina di Coca Cola, più di 1 centimetro e mezzo della lattina è zucchero puro... Sono circa 3 cucchiai PIENI DI ZUCCHERO PER LATTINA!...
- Formula Coca Cola?...
Semplice: concentrato di zucchero bruciato - Caramello - per dare colore scuro e gusto; acido ortofosforico (acido); saccarosio - zucchero (HFCS - High Fructosio Corn Syrup - zucchero liquido del fruttosio del mais); estratto di foglie della pianta COCA (Africa e India) e pochi altri aromatizzanti naturali di altre piante, caffeina, e conservante che può essere benzoato di sodio o benzoato di potassio, biossido di carbonio per friggere la lingua quando la assumi e insieme al sale dare la sensazione di raffreddamento.
L'uso dell'acido ortofosforico e non dell'acido citrico come usano tutti gli altri, serve per dare la sensazione di denti e bocca pulita quando beve, il fosforico frigge letteralmente tutto e in quantità può anche causare il decapamento dello smalto dei denti, cosa che gli agrumi attaccano molto minore violenza, poiché l'artofosforico 'succhia' tutto il calcio dell'organismo, può causare persino osteoporosi, senza contare l'impegno nella formazione di ossa e denti dei bambini in età di formazione ossea, dai 2 ai 14 anni. Prova a comprare l'acido fosforico per vedere le mille raccomandazioni di sicurezza e manipolazione (brucia il cristallino dell'occhio, brucia la pelle, ecc. ).
Solo come informazione generale, è vietato usare acido fosforico in qualsiasi altra bibita, solo la Coca Cola ha il permesso... (ovviamente se la toglie, la Coca Cola sa di sapone)
L'estratto di coca e altre foglie non cambiano quasi nulla nel sapore, è più effetto cosmetico e mercatologico, proprio come il guaranà, non si sente né il suo sapore, né l'odore, (il vero guaranà ha un sapore amaro) lui c'è anche perché legalmente deve esserci (questione di registro commerciale), ma se ti toglie non noti nemmeno la differenza di gusto.
Il gusto è dato essenzialmente dalle diverse quantità di zucchero, zucchero bruciato, sali, acidi e conservanti. Gestisce un'azienda chimica a Bartow, South Orlando. Ho visitato i ragazzi un sacco di volte e in pratica producono aromatizzanti ed essenze per succhi. Sali concentrati ed essenze tutto il giorno, camion dopo camion! Lo producono per fabbriche di gelato, bibite, succhi, scatole in scatola, persino cibo colorato e aromatizzato.
Visitando la fabbrica, ho chiesto di vedere il deposito di concentrati di frutta, che dovrebbe essere immenso, pieno di enormi bacini di arancia, ananas, fragola, e tanti altri (ho commentato) Il tizio mi ha guardato, ha fatto una risatina e mi ha portato a visitare i grandi depositi di coloranti e oltre 50 tipi di componenti chimici. La soda all'arancia, quella che ha meno è l'arancia; la fragola, anche i gommosi che restano in sospensione sono fatti di gommosi (una lega chimica che avvolge un semipolimero). L'ananas è un festival di acidi e più gommosi Essenza per gelato all'avocado? Usano persino il perossido di idrogeno (acqua ossigenata) per dare quella sensazione di spumoso trascinamento nel palato quando mangiano, tipico dell'avocado.
La seconda bibita più venduta qui negli Stati Uniti è il Dr. Pepper, il più vecchio di tutti, più vecchio della Coca Cola stessa. Questa bibita era venduta ovviamente senza refrigerazione e senza gassificazione a mille ottocento e fatta, in bottigliette di tappo come farmaco, nei carri ambulanti che si vedono nei film del vecchio West Americano. Oltre a rimuovere mal di pancia e unghia incarnita, rimuoveva anche la macchia di ruggine da tenda, oltre ad aiutare a rinnovare il grasso degli assi dei carri. Per chi non lo sapesse, il Dr. Pepper ha un sapore orribile, ed è facilissimo da provare a casa: prendi GELOL spray, quello che usi quando prendi un calcio alla cannella, e fatti un buon spray in bocca! Questo è il gusto del famoso Dr. Pepper che vende molto qui intorno.
- Bibita DIET
Vuoi sapere quanta spazzatura ci sono nelle bibite dietetiche? Non lo uso nemmeno per sturare il lavandino, perché mi dispiace per la tubazione in pvc... Guarda, solo per aprire gli occhi ai non vedenti: i prodotti dolcificanti dietetici hanno vita molto breve. L'aspartame, per esempio, dopo 3 settimane di bagnato, sa di vecchio stoffa sporco.
Per evitarlo si aggiungono una miriade di altre sostanze chimiche, una per allungare la vita dell'aspartame, l'altra per dare buffer (arrotondare) il sapore del secondo chimico, l'altra per neutralizzare il colore delle due sostanze chimiche insieme che lasciano il liquido torbido, l'altra per mantenere in sospensione il terzo chimico, altrimenti il fondo della bibita diventa scuro, un altro per evitare la cristallizzazione dell'aspartame, un altro per evidenziare, dare 'edge' all'acido citrico o fosforico che finisce per soffrire per l'influenza delle 4 sostanze chimiche iniziali, e così via... La lista è enorme.
Dopo tutta questa mia esperienza con la produzione e lo studio delle bibite, posso dire: Sai qual è la migliore bibita? Acqua filtrata, preferibilmente doppiamente filtrata, arancia o limone spremuto e ghiaccio... Nient'altro!!! Niente zucchero, niente sale.
**COSA SUCCEDE QUANDO HAI FINITO DI BERE UNA LATTINA DI RAFFREDDO**
Primi 10 minuti:10 cucchiaini di zucchero colpiscono il tuo corpo, 100% di quello consigliato quotidianamente. Non si vomita subito per il dolce estremo, perché l'acido fosforico taglia il sapore.
20 minuti:I livelli di zucchero nel sangue si accendono, forzando un flusso di insulina. Il fegato risponde trasformando tutto lo zucchero che riceve in grassi (È troppo per questo momento particolare).
40 mpurra calcio, magnesio e zinco nell'intestino crasso, aumentando il metabolismo. Alte dosi di zucchero e altri dolcificanti aumentano l'escrezione di calcio nelle urine, cioè sta pisciando le ossa, una delle cause dell'OSTEOPOROSI.
60 minuti:
Le proprietà diuretiche della caffeina entrano in azione. a tutto quello che c'era nella bibita, ma non prima di aver buttato fuori, insieme, cose che mancheranno al tuo organismo.
*Pensaci prima di bere bibite
Se non puoi evitarli, modera l'ingestione!
Preferisci i succhi naturali
Il tuo corpo ti ringrazia! *
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