#Attori
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" Dopo tre anni di pontificato mediocre papa Carlo rimase vittima di un attentato: dalla pensilina della tettoia di un autobus cadde del marcio che colpì papa Carlo sulla papalina. Carlo era cosciente ma la papalina iniziò a grondare sangue e tutti intorno a Carlo e tutti a preoccuparsi della papalina che veniva ricoverata d’urgenza mentre papa Carlo rimaneva tramortito sotto la pensilina. La papalina respirava a fatica, il cuore batteva fioco fioco, migliaia di medici erano al suo capezzano, annaspavano, sforzavano: all'improvviso un uomo di non più di alcuni anni si diresse, pistola alla mano, verso il letto dove la papalina era ricoverata, sfondò il posto di blocco, e svuotò mezzo caricatore contro la papalina che spirò morta. L’uomo venne arrestato mentre papa Carlo faceva ritorno a piedi in Vaticano. Entrò Carlo e venne bloccato e dai a spiegare che lui era papa, e vai a parlare dell'attentato, di quella cascata di marcio che lo aveva colpito rendendolo in fin di papalina, e dai a mostrare i documenti con scritto “Professione Papa”. Venne cacciato da Roma e si trasferì per un po’ di tempo a Istanbul dove cercò di riunificare le tre chiese. "
Antonio Rezza, Non cogito ergo digito (romanzo a più pretese), La nave di Teseo (collana i Delfini, n° 62), 2019; prima edizione: Bompiani, 1998. [ Libro elettronico ]
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Jack

Oppure Hannibal?
O anche: meglio Nicholson o Hopkins? Personalmente ho fatto già la mia scelta.
Entrambi bravissimi ma Lecter è un cattivo molto meno "intuibile" rispetto a Torrance.
Dai si capisce dalla prima scena che ammazzerà la famiglia (o almeno ci proverà).
Lecter è molto meno "sopra le righe", una follia più lucida e per questo più spaventosa.
#attori#horror#hannibal lecter#jack torrance#film#cinema#cattivi sullo schermo#di chi avete più paura#bravura#mostri sacri del cinema
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Devo sbloccare la conoscenza della skincare coreana perché non è possibile che gli attori abbiano 45 anni e ne dimostrino 25
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'A vita è nu' viaggio ca primme o dopp' fernesce...
Sorridi spesso...
Magnat' 'e sorde quann' 'e tien'...
Fa' sempe chello ca te piace 'e fa'... E nun pensà a nisciuno!
Massimo Troisi
19-2-1953
4-6-1994

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Non sono per tutti e tutti non sono per me.
È pieno di gente sincera, vera, onesta, ma ancora di più di attori, falsi e disonesti. Non ti fissare, non idealizzare e usa sta cazzo di testa.
#tutti#gente#sincera#attori#falsi#fissa#testa#frasi vere#pensieri della notte#solitudine#amore impossibile#amore non ricambiato#fine#falsità#giornate di merda
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A sapere che era tutta una farsa, almeno mi sceglievo un coprotagonista più bello.
#e.s.#stronzi#frasi stronze#stronzaggine#ex stronzo#ex di merda#cattiveria#persone di merda#schifo#attori#farsa#finzione#comparsa#delusione#rabbia#le persone se ne vanno#disillusione#stronzo di merda#citazioni stronze#stronzo#commedia
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Super serata con super colleghi di teatro
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Il Bruscello da Alessandro Gaziano Tramite Flickr: Montepulciano 2023, il Bruscello. Lorenzo il Magnifico. Il Poliziano alla corte dei Medici
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A proposito di teatro.
Questa sera ho osservato il pubblico che ci ha onorato venendo a vedere il nostro spettacolo. Rispetto a ieri che era la prima messa in scena, oggi ero più rilassata e meno ansiosa ma pur sempre felice.
Oggi osservavo quando potevo un po' tutti. E mi sono innamorata dei loro visi, dei loro occhi attenti e delle espressioni appassionate e attente a quello che guardavano. Erano bellissimi!
Ho realizzato quanto fosse prezioso il teatro e il lavoro dell'attore. È faticoso ma quanta soddisfazione vedere il pubblico così entusiasta!
L'attore non lavora per sé stesso ma per regalare emozioni alla gente, per trasmettere un messaggio e un insegnamento, per lasciare qualcosa nelle loro esistenze. E io sono fiera di aver contribuito a questo nel mio piccolo! ❤️
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Equilibrio
È da qualche tempo che sto lavorando a questo libro, il cui titolo provvisorio è “La Direzione“… si tratta di qualcosa che non ho mai fatto prima, un testo non romanzato e profondamente segnato dalle esperienze personali che cerca di riassumere l’intera visione che ho sul mondo e sulla società. Mica banane. Si può dire che sia un saggio? Il testo, intendo. Io no, resto umile… “Ma chissenefrega?…
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" Carlo si arruolò in convento con il sogno pio di divenire papa, papa Carlo, senza primo o secondo, papa Carlo e basta, pontefice della religione, pioniere di un papato incorruttibile e vicino al senso cristiano della vita. Dopo pochi mesi Carlo già primeggiava in ogni disciplina, era terzo in latino, quarto in geografia, ottavo in preghiera a corpo libero, diciassettesimo al salto della cavallina, trentaduesimo al giro delle Fiandre, secondo in goliardia, sesto in condotta, novantaquattresimo in letteratura e settimo nelle opere buone. Tutti parlavano di Carlo, si chiedevano di come potesse eccellere in tutte le discipline, qualcuno sospettava doping e vennero prelevate le urine notturne di Carlo per sottoporle ai test pertinenti.
Le prodigiose urine erano ghiacciate, una granatina di cristalli a trenta gradi sotto lo zero, un escremento cetaceo con una temperatura corporea vicina a quelle norvegesi. Dopo un solo anno Carlo era pretore, eccelleva in diritto e in dovere, scriveva testi di esegetica e continuava a primeggiare in tutte le discipline: quarto in pesca trotacea, diciottesimo al salto triplo, ventunesimo in fioretto cattolico, settantatreesimo in toponomastica e terzo in preghiera con rito rigido. Dopo un anno e due mesi Carlo era arcivescovo di tutte le scozie, eccelleva e basta, senza bisogno di elencarne le vittorie che non sono poche: quinto al Tour, sesto a Stoccolma, ottavo a San Sebastian, centotrentaduesimo sul Tourmalet ecc. ecc. Dopo tre anni Carlo era papa, la fumata era bianca ma Carlo era più bianco della fumata, fumava tutto il vaticano e la cortina nascondeva il pontefice che appariva squarciandola come visione francese. Fumava bene Carlo, spezzava le sigarette, le porgeva ai suoi discepoli e le arricchiva. Il sesto giorno di pontificato Carlo, non vedendo più nulla, proibì il fumo e Roma tornò a respirare. "
Antonio Rezza, Non cogito ergo digito (romanzo a più pretese), La nave di Teseo (collana i Delfini, n° 62), 2019; prima edizione: Bompiani, 1998. [ Libro elettronico ]
#Antonio Rezza#Non cogito ergo digito#surrealismo#teatro#etteratura italiana contemporanea#attori#performers#libri#teatro dell'assurdo#drammaturgia#letture#citazioni letterarie#narrativa italiana contemporanea#sarcasmo#ironia#leggere#intellettuali italiani contemporanei#Flavia Mastrella#romanzi#letteratura sperimentale#nonsense#nonsenso#narrativa#La nave di Teseo#Rezzamastrella#Elisabetta Sgarbi#pontefici#Roma
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Devo capire una cosa
Uno degli attori più richiesti da grandi e grandissimi registi è Nicholas Cage. Davvero: ha lavorato con i più grandi, Lynch, De Palma, John Woo è una marea di altri tolto Coppola che, visto che è lo zio potrebbe essere un po’ nepotista nei suoi confronti.
Davvero: è più richiesto di Di Caprio, De Niro, Pacino e Penn, per dire, eppure c’è gente convinta che non sia un buon attore, neppure quando ti regge un film da solo, quando vince un Oscar o quando in un film d’azione come Face Off distrugge nell’interpretazione Travolta perché in quel film interpretano entrambi il cattivo e il buono ma guardate come lo fa Cage e come lo fa Travolta e ditemi chi è il più bravo dei due.
Niente, per molti Cage è una pippa. E vabbè saranno scemi questi fior di registi che lo hanno voluto nei loro film, che vi devo dire?
Ne sapete certamente più voi di loro…
No scherzo: non sapete un cazzo di cinema e di recitazione.
#nicholas cage#attori#attori di un certo livello#recitazione#cinema#bias cognitivi#cose che non capisco
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Immagino per un attimo, può diventare infinito, di scritturare Maria Callas per un mio spettacolo. Scritturarla per aver ascoltato un richiamo da esprimere. Cosa succede dopo? Per esperienza posso dire che è una condizione di equilibrio tra potenza e capacità, tra scelte e missione. Pochi giorni fa alla chiusa dello spettacolo L’ispettore generale visto al Teatro Stabile di Catania, la compagnia è scesa in sala a fare un giro tra le poltrone della platea a battere le mani a ritmo di musica come al circo. Questa scelta mi è piaciuta perché si sentiva, in ognuno del cast con più o meno sollecitudine, l’attore che si porgeva al suo pubblico dopo, durante e ancora a porgere il lavoro di attore. Porgersi come attore nel mestiere di attore è più difficile che fare l’attore. Ogni lavoro è una scelta. Laddove si comunica un lavoro in forma plateale è ancora più difficile. Ecco perché sto attento ad ogni scelta e poco importa se l’entourage che accompagna una persona, un attore o una attrice, sembra potente distraente, è la sostanza di quello che produce, che per me è fondamentale. In una continua progressione di scelte. Emulare è una cosa, clonare è un’altra cosa. Ieri ho scritto ad una attrice per un incontro, non mi ha risposto forse perché infagottata da elucubrazione che ci allontanano reciprocamente da piattaforme lavorative condivise. L’attore è il teatro, tutto il resto è uno strumento a supporto, anche la regia che pur apportando una direzione drammaturgica molto spesso importante è niente senza l’attore.
Stamattina se non avessi incontrato questa foto e avessi voluto esprimere il mio sentire nel tempo che occorre per farlo, non saresti qui a leggere.
Come ha iniziato Maria Callas? Ancora studentessa, Maria esordisce sul palco nel 1939, all’età di 16 anni, in una produzione scolastica di Cavalleria Rusticana mandando in visibilio il pubblico: per la sua brillante interpretazione nel ruolo di Santuzza viene premiata dal Conservatorio.
Come ha iniziato Eleonora Duse? Nel 1862, a soli 4 anni, interpretò la parte di Cosetta in una versione teatrale de I miserabili. Nel 1878 conquistò il ruolo di prima amorosa nella compagnia Ciotti-Belli Blanes, e appena ventenne fu a capo di una compagnia con Giacinta Pezzana.
Come ha iniziato Shirley MacLaine? Studia recitazione durante gli anni scolastici e dopo la laurea viene scritturata come sostituta di Carol Haney nel musical The Pajama Game a Broadway nel 1954. Dopo l’infortunio della protagonista, recita sul palco per diversi mesi tanto da attirare l’attenzione del produttore Hal B.
Come ha iniziato Paola Cortellesi? Comincia a studiare recitazione dopo il diploma al liceo scientifico, nella scuola Teatro Blu, diretta da Beatrice Bracco. Dopo qualche esperienza in radio con Enrico Vaime, sbarca in tv nella trasmissione Macao, condotta da Alba Parietti, dove interpreta il personaggio di un’argentina.
«Esiste qualcosa, in ciascuno di noi, che ci induce a essere in un certo modo, a fare certe scelte, a prendere certe vie – anche se talvolta simili passaggi possono sembrare casuali o irragionevoli?» (J. Hillman, Il codice dell’anima, Adelphi, 2008)
E l’intero testo di Hillman intende proprio convincere chi legge dell’importanza del daimon perché, forse, vivere ascoltandoci dal cuore è l’unico modo per sentire quel qualcosa che chiama come da un altrove. L’autore, infatti, sembra presentare esempi di daimon per, alla fin fine, esortare chi non ha decifrato il suo codice a credere che è possibile farlo. Ma questo presentare alla vista l’agire del daimon potrebbe non bastare se chi guarda non è pronto, in quel momento, a vedere. E si può benissimo rischiare di non esserlo mai se nella quotidianità non si ha abbastanza spazio e/o volontà per un dialogo interiore che è, nella pratica, una vera ricerca. Questo perché, come spiega lo stesso Hillman, il fato «richiede la responsabilità dell’analisi» (ivi, p. 245) nel senso che quello che ci capita nella vita esige la costante domanda e risposta di un nostro nutrito e meditato perché.
Ecco che, allora, la disponibilità alla tessitura di un significato per le particolarità e gli accadimenti che smuovono, nel bene o nel male, l’ordinarietà della nostra vita, rappresenta la via maestra per poter ascoltare l’eco che, mai stanco, insiste su un qualcosa in noi che sa riconoscerne il richiamo. Ed è proprio nel dare credito alla sensazione di questo invisibile che la nostra immagine, impressa in fondo all’anima, vorrà, forse un domani, risalire per poter essere vista perché, quel giorno, gli occhi della mente saranno pronti a vedere. E, probabilmente, come in uno specchio ondulato in mare aperto si vedrà che il codice dell’anima è la matrice che tiene viva l’anima stessa.
Buon giorno
fonte: https://www.lachiavedisophia.com/
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Pensate che ogni anno viene fatta una gara di un festival del premio Nobel mondiale come miglior attore...
semplicemente si tratta di una gara per Chi indossa la migliore maschera.
E ti chiedi fino a che punto siano autentiche queste persone.
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Serravalle Scrivia: Il teatro e il dialogo. La coppia. Laboratorio per spettatori. Conduce Emanuele Arrigazzi. Ospite Daniela Tusa
Conduce Emanuele Arrigazzi. Ospite Daniela Tusa.
Sabato 22 febbraio in Biblioteca La forza magnetica del teatro che ” inchioda” lo spettatore è proprio il suo essere dal vivo. L’energia che un attore sprigiona è quella che in musica ascoltiamo da uno strumento acustico. Il corpo, la voce sono lo strumento dell’attore. Basterebbe questo. Ma cosa succede quando in scena vediamo più di un attore? In questa lezione avremo una coppia di attori. Un…
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