#causa ed effetto
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Equilibrio
È da qualche tempo che sto lavorando a questo libro, il cui titolo provvisorio è “La Direzione“… si tratta di qualcosa che non ho mai fatto prima, un testo non romanzato e profondamente segnato dalle esperienze personali che cerca di riassumere l’intera visione che ho sul mondo e sulla società. Mica banane. Si può dire che sia un saggio? Il testo, intendo. Io no, resto umile… “Ma chissenefrega?…
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La mamma le ha comprato un cavallo e quindi adesso lei fa dressage.
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Deus ex machina
Apparizione di un personaggio divino ex machina in una rappresentazione della Medea di Euripide al teatro greco di Siracusa
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Deus ex machina è una frase latina mutuata dal greco "Mechanè", in greco antico: ἀπὸ μηχανῆς θεός? ("apò mēchanḗs theós") che significa letteralmente "divinità (che scende) dalla macchina".[1] Originariamente, indica un personaggio della tragedia greca, ovvero una divinità che compare sulla scena per dare una risoluzione ad una trama ormai irrisolvibile secondo i classici principi di causa ed effetto.
Per estensione, tale espressione è andata ad indicare un evento o un personaggio che, nel corso di una narrazione, ne risolve inaspettatamente gli intrecci, spesso con modalità apparentemente non correlate rispetto alla logica interna della vicenda, al punto di apparire altamente improbabile o come il risultato di un evento fortuito. Al di fuori dell'ambito narrativo, l'espressione indica una persona o un evento che inaspettatamente risolve una situazione difficile.
La definizione della frase "deus ex machina" venne usata per indicare il dio che scende sulla terra e risolve la situazione. La frase trae origine dalla tragedia greca: in tale ambito, quando era necessario far intervenire una o più divinità sulla scena, l'attore che interpretava il dio era posizionato su una sorta di gru in legno, mossa da un sistema di funi e argani, chiamata appunto mechanè. L'attore veniva calato sulla scena dall'alto, simulando dunque l'intervento di una divinità che scende dal cielo.
L'intervento ex machina degli dei veniva usato, soprattutto dal tragediografo Euripide, per risolvere felicemente una situazione intricata e apparentemente senza possibile via di uscita. Secondo Aristotele, quest'espediente non deve interferire con la λύσις, ovvero con lo scioglimento dell'opera, ma deve avvenire fuori dall'azione drammatica.
Nel mondo antico un uso eccessivo del deus ex machina era inoltre considerato prerogativa di autori poco raffinati che non sarebbero riusciti a sciogliere altrimenti trame complesse.
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Ieri sono andata di nuovo dalla mia amica giapponese.
Sono arrivata da lei nel pomeriggio di sabato e siamo andate insieme al 銭湯 (sentō), ossia i bagni pubblici giapponesi. Questa volta mi ha fatto meno effetto ma è sempre in qualche modo liberatorio essere letteralmente nuda assieme a tanta altra gente nella tua condizione. Ci si guarda però non c'è troppo giudizio, perché ci sono così tanti corpi diversi che il giudizio sembra perdere di senso.
Dopo essere stata a rilassarmi nella vasca super calda con le turbe idromassaggio (che relax madonna), la mia amica mi ha proposto di immergermi nella vasca fredda:"Vedrai che bella sensazione!". Io inizialmente le dicevo che avrei voluto evitare perché non mi sembrava troppo sensato far fare uno sbalzo di temperatura così forte al corpo; in più conosco la mia polla (ossia me stessa). Alla fine però mi sono lasciata convincere e l'ho fatto: Mix perfetto per un cazzo di capogiro che così forte penso di non averlo mai avuto nella mia vita. Fortuna che è passato dopo qualche minuto e quindi vabbè tutto a posto.
Poi mi chiede del lavoro e del perché ho cambiato: le spiego che ho il doppio delle ferie di prima e mi fa:"Vabbe ma 20 giorni di ferie sono normali no?". È la seconda volta che me lo ha detto e io ogni volta le dico, no, la normalità in Giappone è 10 e mi stupisce sempre che lei, giapponese, anche se anziana, viva così fuori dal mondo e mi rendo conto che chi lavora nella scuola pubblica è privilegiato non solo in Italia, ma pure qui.
A cena abbiamo mangiato 冷やし中華 (hiyashi chūka - foto 1) ovvero noodles freddi cinesi con verdure e carne e una salsa fatta di salsa di soia, aceto, zenzero e sesamo. Poi aveva preso anche dei salamini francesi: buoni, ma peccato fossero letteralmente dolci - poco sale e pochissimo pepe rispetto ai nostri. Da bere una lattina di birra e del vino bianco (scarso).
La notte un inferno: mi sono svegliata forse alle 4/5 con una nausea e un mal di testa fortissimo. Ho temporeggiato girandomi da un lato all'altro per ore e ore, svegliandomi e riaddormentandomi di continuo, finché non ho sentito la mia amica sveglia. Mi sono alzata e le ho detto:"Yuki che guaio, mi viene da vomitare...", mentre lei mi suggeriva di tornare a dormire, ho preso un sorso di acqua... tempo 2 sec e sono corsa al bagno a vomitare. La causa penso sia stata il fatto che sono stata troppo indulgente col vino, che secondo me era pure di scarsa qualità.
Sono tornata a dormire finché non era ora di pranzo, intorno alle 12.
Questa volta però non siamo andate a pranzo dai suoi genitori, ma la mia amica ha organizzato un pranzo a casa sua in cui ha invitato: la sua insegnante di italiano (che è di Salerno e io, quando l'ho saputo, le ho chiesto di presentarmela), suo marito giapponese, un suo compagno di classe (che frequenta la stessa insegnante), la moglie e una sua collega molto giovane che insegna inglese nella stessa scuola media dove insegna anche lei.
L'insegnante di italiano è simpatica, però è la tipica signora italiana con un carattere forte che sta sempre in mezzo a fare le cose al posto degli altri, un po' ignorante e banale (che cazzo mi vieni a dire a fare: che palle D'Annunzio, che palle Manzoni, che palle tutti - dì che non ti piace la letteratura senza fare sceneggiate, no?), insomma, tipica signora italiana. Però ha preparato la parmigiana di melanzane quindi un po' la perdono ahahah.
Il marito invece super tranquillo e straeuridito: prima della pensione era un professore di storia romana e ha vissuto in Italia per svariati anni. Conosce un sacco di aneddoti italiani che manco io sapevo (tipo sul palio di Siena, su Matera etc) ed è il tipo che una volta che parte non lo fermi più. Non ricordo come se n'è uscito con questo argomento, ma dopo aver detto che c'era stato un momento in cui era senza lavoro e senza soldi e che non poteva nemmeno tornare in Giappone, ha detto anche che mentre stava facendo un lavoro prendeva uno stipendio sia in Italia che dal Giappone, nello stesso momento. Io sempre più convinta che chi ha vissuto in quegli anni ha avuto un culo della Madonna perché i soldi si buttavano come non è mai più successo (esempio plateale: mio nonno baby pensionato che ha vissuto metà della sua vita in pensione... METÀ).
Detto questo, fortunatamente sono riuscita a godermi il pranzo nonostante la vomitata.






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Dalla dott. Erika Rocchi, un messaggio che mette i brividi!!
Buongiorno a tutti.
La vitamina C, il cui gene di sintesi negli esseri umani è knock-out, viene sintetizzata nel mondo animale in quantità proporzionali allo stato di gravità della condizione fisica in cui versa l'animale stesso in quel momento, a dimostrazione della sua importanza nello stress biologico di qualsiasi natura.
Tutti i pazienti ospedalizzati possono essere considerati in deplezione grave di Vitamina C, anche nota come scorbuto, del quale le piaghe da decubito, le alterazioni vascolari emorragiche e trombotiche, lo squilibrio corticosurrenalico e glicemico possono esserne considerati come la conseguente espressione.
Acido ascorbico è stato utilizzato da Klenner con megadosi in più di 20mila pazienti affetti da patologie infettive, oncologiche e non solo e dimostrò i suoi benefici in assenza di alcun effetto collaterale in ciascuno di questi pazienti.
Da dicembre ultimo scorso è iniziato uno studio della durata di un anno che permetterà di valutare i benefici di acido ascorbico nei pazienti oncologici usando somministrazione endovenosa.
Per favore Giandomenico Partipilo, rendici partecipi di notizie appena le avremo.
Nel frattempo nessun medico vi chiederà di effettuare un dosaggio del nostro livello di Vitamina C.
Intanto, negli ospedali si procede con uso di antibiotici ad ampio spettro e multiresistenti usati in prima battuta, farmaci antiretrovirali, anticorpi monoclonali in assenza di una diagnostica di laboratorio affidabile per porre diagnosi eziologica di patologia infettiva.
Le terapie disponibili hanno il fine dichiarato di attaccare il patogeno e la malattia come se fossero alieni da estirpare e non piuttosto parti integranti del nostro proteoma biologico ed energetico; non esiste cultura accademica né approfondimento del valore del microbiota di cui siamo tutti intimamente costituiti a tra noi connessi.
Le terapie del dolore propagandate dalla medicina come gli oppiacei, agendo sulle terminazioni dolorifiche e non neuropatiche, spesso non dimostrano beneficio nel controllo del dolore oncologico pertanto si mostra necessario, al fine di controllo della sintomatologia soggettiva nei pazienti oncologici, incrementare le dosi per superare la tolleranza causando infine comparsa di sintomi da overdose, ovvero arresto cardiorespiratorio.
Peraltro, i derivati della cannabis che agiscono sul sistema cannabinoide endogeno di recente scoperta non causano overdose e esplicano anche un reale effetto terapeutico antitumorale in sinergia con le terapie intraprese.
Sappiamo quanto sia essenziale in corso di scompenso cardiaco il reintegro di Vitamina B1, Carnitina e Coenzima Q10 e quanto possano essere invece controproducenti le statine che indirettamente determinano una deplezione dei suddetti nutrienti.
Ho parlato di questi argomenti nel mio ospedale con i colleghi del reparto dove è stata ricoverata la mia mamma, purtroppo deceduta.
A seguito di ciò ho ricevuto un provvedimento disciplinare che ha portato alla mia sospensione lavorativa senza stipendio per la durata di 6 mesi, fatto che non deve preoccupare perché a mio avviso del tutto ininfluente.
Ciò su cui vorrei porre la nostra attenzione sono gli argomenti trattati, perché di interesse sanitario e comune.
Vi lascio con la seguente domanda alla quale tutti voi, medici e no, potrete dare la Vostra risposta.
Stiamo morendo a causa delle malattie o stiamo morendo a causa dei Protocolli di cura delle malattie?
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Kon, posso chiederle cosa pensa della vicenda di Chiara, la ragazza di Traversetolo? Io attorno sento tanto schifo, tante dita che puntano, che la guardando da dietro, ma, dentro me, non so perché, quasi, mi sento più che altro… colpevole, affianco a lei.
C'è molto buio in questo deposito di dinamite... aspetta che accendo una candela per fare luce!
Ecco l'effetto del tuo ask.
Naturalmente tu sei incolpevole e non minimamente responsabile di questo
ma c'è stata sincronicità di eventi e momenti, per cui la questione arriva proprio quando avevo una cava di ghiaia da togliere dalle scarpe.
Dunque,
a livello etologico siamo fatti per giudicare gli altri.
Il giudizio ci permette di distinguere la persona affidabile da quella inaffidabile, poi che l'affidabilità sia solo percepita/immaginata/distorta riguarda il fatto che una volta erano differenti i valori per cui una persona era degna di fiducia e considerazione.
Ma noi rimaniamo ipergiudicanti, proprio per una questione di sopravvivenza sociale: dobbiamo poter riconoscere l'individuo deviante dalla normalità per difenderci da esso e continuare a essere normali.
'Nemmeno gli animali uccidono i propri figli!' disse quello il cui unico animale accudito è stato un tamagotchi nel 1998.
Ora, Traversetolo dista 9 chilometri da casa mia e io ho sentito parlare dell'accaduto le 252 donne che le hanno fatto da baby sitter, i 5700 genitori della sua migliore amica del cuore, i vicini di casa del suo psichiatra incredulo e tutti quelli che 'Salutava sempre ma in effetti girava col badile'.
La domenica dopo la scoperta, il famosissimo mercato settimanale di Traversetolo era tipo così
E indovinate un po' il pane chi è andato a comprarlo all'Indian Market dove perlomeno la moglie di Singh Sukhwinder ti guarda con un silenzio incazzato 365 giorni all'anno, Ganesha Caturthi compreso?
A me non interessa sapere alcunché di Chiara Petrolini perché ho imparato che conviene fare sempre due cose di fronte a certi accadimenti
1) TACERE
2) FARE UN PASSO INDIETRO
Se il primo punto è abbastanza intuitivo - lasciate agli interlocutori l'illusione di una vostra genialità non espressa - il secondo è un po' più complicato e riguarda il concetto secondo il quale CAUSA ED EFFETTO NON SONO MAI VICINI TRA LORO NELLO SPAZIO E NEL TEMPO e quindi, mentre si tace, possiamo usare le nostre funzioni corticali superiori per meglio comprendere il contesto, l'ambiente, le pulsioni, le fragilità, le imposizioni, i vuoti, le paure e la sofferenza di quella persona che viene giudicata in modo così netto e ipocrita da chi sogna il ritorno a una società che non c'è mai stata così come la si vorrebbe rivivere.
Sei colpevole?
No, sei responsabile.
Non della morte di quei due bambini e non di quella responsabilità che sottende un giudizio di colpevolezza ma di quello che dobbiamo gli uni agli altri.
Badate, potete anche pensare di non dovere un cazzo di nulla a nessuno perché già è difficile sopravvivere senza bruciarsi i peli del culo, figuriamoci sentirsi responsabili di quella manica di stronzi irrispettosi ed egoisti che venderebbero corda in casa dell'impiccato dicendo che però è intrecciata in Italia.
Però
se provate a fare un passo indietro può darsi che riusciate a cogliere il momento esatto in cui voi siete riusciti e qualcun altro no, in cui voi avete fatto lo scatto finale verso la vittoria ma dietro avete sentito il tonfo a terra di un'altra persona.
Perché non siamo così importanti, centrali o speciali.
Tu che mi leggi potresti sentire come ultima cosa un rumore di lamiera lacerata e poi più nulla, un dolore fortissimo in mezzo alla fronte e poi il buio. O, peggio, dissolverti nel corpo e nel cuore nella lontananza di chi cammina nella luce, una persona vecchia piena di rimpianti e vuoti che saluta il suo mondo senza ricevere neanche un cenno o una lacrima.
Per me è difficile continuare a scrivere senza arrabbiarmi perché sarei anche un po' stanchino di fare quei passi indietro e vedere quelle semplici soluzioni che nessuno vuole ascoltare, perché ciò implicherebbe tacere e fare un passo indietro.
Ma troppe volte le persone sono terrorizzate dal silenzio e pensano che se si fermano nella loro fuga da dolore, il dolore sarà l'unica cosa che gli rimarrà.
Vabbe', un abbraccio e... lunghi giorni e piacevoli notti <3
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Le parole hanno sempre un valore.
In un mondo, anche nel virtuale ormai pieno di parole, meglio esprimerle con cognizione di causa.
Espressioni di facili esternazioni e affermazioni che indicano la verità dei pensieri.
Che hanno il loro significato ed effetto su chi li riceve...❣️
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Il principio di causa-effetto è dimostrabile: è un principio di cui sono coscienti tutti gli organismi viventi complessi (gli altri animali, oltre a noi, ne sono consapevoli) e domina anche la teologia: dio o dei diversi (la loro volontà) come causa; il creato, le punizioni, i miracoli, la salvezza come effetto. Se avrai il piacere di leggere un qualsiasi testo definito religioso in modo oggettivo (si tratta di mitologia), potrai separare ogni paragrafo secondo principio di causa ed effetto.
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Candida Santomauro vince il trofeo Ventofashion con la sua collezione di abiti e accessori moderni, realizzati all’uncinetto sull’Isola
Grande successo di pubblico domenica, 18 agosto 2024, per la sesta edizione dell’evento Fashion Week Ventotene, ideata dalla stilista Elena Rodica Rotaru. L’evento, organizzato in un luogo simbolo per la nostra Europa, l’isola di Ventotene, è stato dedicato alla Pace, alla convivenza in armonia delle persone, in un momento storico difficile che attraversiamo, pieno di violenze e incomprensioni. “Il numero 6 è il numero che simbolizza la pace nel mondo. Il numero 6 è l’amore. Attraverso il tema scelto, vogliamo far emergere un filo simbolico che unisce l’antichità Egizia all'Eleganza e all'Arte Italiana, al Made in Italy, alla gioia del vivere insieme”.
Il Galà, a causa delle condizioni avverse del tempo, si è svolto presso il Centro Polivalente dell’Isola invece che nella location storica di Piazza Castello. La Sala dei Convegni, che in passato ha ospitato eventi d’importanza nazionale ed internazionale, ha accolto un pubblico numeroso ed entusiasta, formato da turisti e abitanti dell’Isola, insieme a ospiti arrivati da tutt’Italia.

Antonella Brini,Candida Silvestri e Jano Di Gennaro
A vincere il trofeo Ventofashion, sesta Edizione, è stata Candida Santomauro, una vera artista che è nata e si è formata a Ventotene. La Giuria ha particolarmente apprezzato la sua collezione “Crete”, che comprende lavorazioni elaborate, realizzate a mano, accessori creati all’uncinetto e oggetti decorativi in ceramica. La sua sfilata piena di energia ha avuto come protagonisti bambini e ragazzi presenti sull’Isola: l’idea vincente di coinvolgere gli ospiti dell’Isola è ormai un’abitudine consolidata e apprezzata dell’Evento.

Modella Rugiada Colò (Argentina)
Abiti uncinetto e ceramica di Candida Santomauro

Modella Perla Turnu, abiti uncinetto e ceramica di Candida Santomauro
Seconda, Carla Ruggieri, protagonista del film documentario “Sarte Avventura”, andato in onda su Rai Tre. Con la sua collezione, ha fatto tornare il pubblico negli anni 50’ 70’ 90’ mostrando degli splendidi abiti da sposa e da prima comunione indossati dalle proprietarie per le occasioni più importanti della loro vita, tanti anni fa. Si tratta di donne e ragazze della provincia di Rieti, dei borghetti e paesini laziali: ogni abito ha una storia, raccolta e raccontata nel documentario dalla protagonista insieme a Elena Rodica Rotaru. Così è nato il documentario, a bordo del camper di “Sarte Avventura”. Un’umanità ritrovata, le storie di felicità e spensieratezza attraverso abiti bellissimi, nella storia del nostro territorio!

Carla Ruggeri la seconda classificata con le sue modelle.

Elisangela Dos Santos Santano Del Brasile
Modella/ vincitrice del concorso Miss Badante Italia 2023.

Modelli
Rugiada Colò e Emanuel Vecchioli abiti sposta e sposo di Tiziana Casali e Marco Marchegiani sposati quasi 40 anni fa a San Polo di Tarano Rieti.

Modella Cristel Mollo -abito da sposa oltre 35 anni fa di Corina Casali , San Polo di Tarano Rieti.
Al terzo posto la giovanissima stilista romana Giorgia Beniamin Salib. 22 ani, con una laurea in Fashion Design allo IUAV di Venezia, che ha presentato la sua ultima collezione “Old Chic”, ispirata all’antico Egitto, un omaggio alle sue radici egiziane. Colore dominante - il bianco della pace, impreziosito da accessori dorati, con accenti sull’eleganza del plissettato, la maestosità delle forme classiche, semplici ma di effetto, e dei materiali ricercati.

Giorgia Beniamin Salib stilista romana .
La serata è stata completata da momenti artistici che hanno conquistato il pubblico, grazie alle voci e le canzoni evergreen di Antonella Brini e Jano Di Gennaro, in veste anche di conduttori - presentatori dell’evento. Un dei momenti più apprezzati è stato quello della sfilata di abiti ispirati al mondo arabo e all’Africa, firmata da Elena Rodica Rotaru. L’Organizzatrice del Festival ci ha portati in un viaggio pieno di colori, con tuniche impreziosite dai disegni tradizionali, turbanti eleganti e mantelli pregiati - tutti abiti raccolti da lei nei viaggi in paesi come Egitto, Dubai Turchia, Tunisia o Marocco. Grande entusiasmo e calorosa accoglienza per la presenza di Elisangela Dos Santos Santano, originaria del Brasile, la vincitrice in carica del Concorso nazionale “Miss Badante”, giunto quest’anno all’ottava edizione. Applausi calorosi a scena aperta anche per i numerosi bambini protagonisti dei balli pieni di energia presentati e diretti da Candida Silvestri.

Elena Rodica Rotaru
La sua sfilata di abiti arabi.
https://youtu.be/oYoAa7Xfmng
La Giuria è stata presieduta da Cataldo Matrone – consigliere comunale di Ventotene ed è stata composta da Emanuel Vecchioli – Hairstylist VIP internazionale - vicepresidente della Giuria, Rosamaria Curcio – Proloco di Ventotene, Gianluca Cappabianca– Make-up VIP internazionale, Pietro Fizzotti – Corteggiatore Tv del programma “Uomini e Donne”, Rosy Filosa – professoressa che per diversi anni ha insegnato sull’isola di Ventotene.
Ecco anche alcune testimonianze a caldo:
Elena Rodica Rotaru, patron del Fashion Week Ventotene: “E’ stato un evento riuscito, sono contenta che, alla sesta edizione, il Trofeo è andato a un’artista dell’isola, Candida Santomauro, che trova la sua ispirazione e creatività proprio in questo territorio meraviglioso. Uno dei momenti più emozionanti per me è stato quello della sfilata dei bambini. Io amo la loro spensieratezza, la spontaneità e la gioia di partecipare ogni anno ballando e presentando abiti, accessori e non solo. Ringrazio i concorrenti che hanno fatto prova del loro talento, Candida Silvestri che, come sempre, è stata al mio fianco nell’organizzazione, la Giuria, i presentatori, il Comune di Ventotene, i nostri partner e sponsor Pandataria Film, Hotel Lo Smeraldo, SISA supermercati, C4 Premiazione. E invito già da adesso stilisti e designer per iscriversi all’edizione dell’anno prossimo, che sarà la settima!”.
Un ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno sfilato per questa volta bambini, donne e maschi .
Bambini di Ventotene:
Angela Marina Gargiulo
Susanna Gargiulo
Sofia Rega
Alessandra Mihaly
Clara Vollono
Zoe Cocumelli
Arissa Langella
Bianca Masi
Flavia Musella
Meg Pandolfi
Ragazzi : Emanuel Vecchioli
Ragazze: Elena Cindroiu, Cristina di Felice, Cristel Mollo, Rugiada Colò, Carina Elena, Perla Turnu, Elisangela DOS Santos Santanos, Joyce Coutinho .
Cataldo Matrone: “Come presidente della giuria, posso dire che è stato un evento che ha coinvolto come sempre la comunità ventotenese dai più piccoli ai più grandi. L'entusiasmo di Elena contraddistingue il suo modo di lavorare insieme alla sua professionalità. Jano Di Gennaro, presentatore: “Il sesto anno e' stato una piacevole conferma, Elena Rodica Rotaru non si è risparmiata ed ha realizzato un evento impeccabile. Ogni anno tornare a Ventotene e rivedere quella magica cornice, respirare arte e moda a 360 gradi è sempre una grandissima e valida esperienza. Sono felicissimo di poter essere al timone di questo evento perché quando si investe in passione e gioia di fare i risultati solo sempre eccelsi. Infatti anche quest'anno il risultato finale è stata una armonia di tanti elementi, a partire dalla realizzazione dei capi indossati dalle modelle, fino ad arrivare alla musica che ne ha fatto da contorno. Senza parlare poi della professionalità della giuria e di tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell'intero evento”. Antonella Brini: “E’ stato l’evento più fashion dell’isola di Ventotene. Per il sesto anno consecutivo la moda è arrivata sull’isola sotto la baghetta della direttrice artistica International style Elena Rodica Rotaru. Live motive dell’evento: il numero sei che rappresenta nella storia egizia un numero positivo, rappresenta la pace e rappresenta l’amore. Elena Rodica Rotaru ha portato in Sfilata abiti che la stilista ha raccolto nei suoi viaggi in Egitto, Dubai, Turchia o da Marrakech, mirabilmente indossati da ragazzi ragazze e donne presenti sull’isola. Il premio a Candida Santomauro ha messo in valore le creazioni in ceramica e fatte con l’uncinetto, molto caratteristiche e legate al territorio, sottolineando la cultura dell’artigianato locale. La stilista emergente Giorgia Benjamin è una ragazza giovane di 22 anni che si è approcciata con degli abiti in omaggio al padre egiziano. Carla Ruggieri ha presentato degli abiti da sposa e da comunione che attraversavano gli anni 30, 50, 60, 90 praticamente rivitalizzandoli dagli armadi in cui erano posti. Bella l’idea di far eun film dove raccontare la storia dei proprietari di questi abiti tra i quali il suo di sessant’anni fa!”.
Partner e sponsor dell’Evento: Comune di Ventotene, LikaEventi di Elena Rodica Rotaru e Candida Silvestri, Pandataria Film, in collaborazione con Proloco di Ventotene, Hotel Lo Smeraldo, Hair Beauty Salon di Marilena Bãcanu - ROMA, il Supermercato SISA, C4 Premiazione di Guidonia.
Musica: Dj Jonatan e Pasquale Curcio. Fotografo Ufficiale: Vittorio Musella Riprese Video: Salvatore Braca e Dario Santomauro.
Partner Media: FashionLuxury.info, Pandataria Film, PaeseRoma Quotidiano, MTM, Media X Te di Miruna Cajvaneanu, Lika Rotaru Blogger.
Articolo di Miruna Cajvaneanu e @likarotarublogger @elenarodicarotaru-blog
Qui ⬇️⬇️⬇️ ci sono tutte le foto.
#fashionbloggerstylebloggerofinstagram♥️♥️♥️♥️#byelenarotaru#instagrambloggers❤️#articolo#moda#ventotene#fashionweek#photography📷📸#fashiondesigner#concorso#arte#blogger#modafeminina#abiti#sposa#arabi
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sei
protagonista e artefice
causa ed effetto
il raro che mancava anche dove c’era già quasi tutto
il respiro durante l’apnea
il passo messo bene dopo un salto
il poco e il tantissimo
il sempre e comunque
mare che mi calma
cielo che mi culla
la mano che mi salva quando sono perso.
Non voglio chiedermi come fai ad essere tutto questo,
non me lo chiedo mai da quando ti ho vista dentro ma sai essere ciò che nessuno è in un mondo in cui nessuno è come te
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TEOREMA
Purtroppo in molte persone manca totalmente l'analisi degli eventi, che delle volte è brutale, delle volte benevola, ma che alla fine riconduce tutto il nostro creato in EFFETTO = CAUSA + X
X = libero arbitrio
Su questa semplicissima equazione lavora la propaganda e determina quindi lo scorrere della quotidianità per arrivare all'effetto. Ora mi spiego meglio.
Se voglio ottenere un effetto dovrò agire necessariamente su due fattori dell'equazione;
Causa: Un effetto accade sempre perché c'è un'azione scatenante, sia essa di natura umana, naturale o divina (inspiegabile).
Libero arbitrio: Il libero arbitrio è il principio morale che ci spinge ad agire in un modo o nell'altro, non subendo limitazioni, o causandone l'applicazione.
Abbiamo chiaro quindi che serve un'azione per avere una reazione, ma che serve pure agire sul libero arbitrio facendo credere all'essere umano di scegliere (tramite LA PROPAGANDA).
Già, la propaganda, IL VIRUS che attacca le menti deboli ("l'ha detto la tivù", con faccia convinta ed occhio bovino), IL VIRUS che fa leva sull'ego ed i vizi dell'uomo per ammaestrarlo, IL VIRUS che può far credere al cretino che un vaccino sia tale e non immunizzi dopo 6 dosi, IL VIRUS che rafforza le convinzioni sbagliate facendo credere al "posseduto" di aver fatto la scelta giusta, IL VIRUS diffuso sul web dai troll di sistema, troll prezzolati che provano e riescono a condizionare il libero arbitrio nelle menti offuscate, nelle menti che non contemplano la spiritualità, nelle menti materiali, o semplicemente ottuse.
Questo è il mio credo materiale, poi c'è l'aspetto spirituale nel mio modo di affrontare gli eventi, ovvero cercare Dio, riflettere con anima aperta ed ascoltare le sensazioni escludendo tutto il mondo materiale.
La preghiera aiuta a staccarsi, ad entrare in un'altra dimensione, ma aiuta anche ad incasellare le tessere della vita, tessere mischiate da chi ci vuole male, da chi ci odia, ed offusca la razionalità creandoci stress continui. In ogni cosa che faccio cerco sempre il bene, famiglia, amici, lavoro, estranei, ed il mio stare su questo social, dove a volte vorrei non esserci, uscire, andarmene, ha solo un obbiettivo (magari sbagliato, ma uno soltanto); cercare di aprire la mente a quante più persone mi sia possibile, nel bene o nel male sarà Dio a giudicarmi, ma sento questo come un dovere, quasi fisico, come l'impulso di scrivervi questo post è per me una necessità che mette in secondo piano tutto il resto. OGNI VOLTRA SCELTA DEVE NASCERE DA UNA CONVINZIONE INTERIORE, DA QUEL "NON SO CHE" CHE CI FA DIRE LO FACCIO O NON LO FACCIO PERCHÈ LO SENTO MIO, NON PERCHÈ UN CIALTRONE VE LO SUGGERISCE, E NEANCHE PERCHÈ "COSÌ FAN TUTTI".
Abbiamo tutti un dono, il pensare, e se vogliamo una società migliore, basta che nel suo piccolo ognuno di noi rifiuti la propaganda e si unisca con chi la pensa come lui.
Quando avete un dubbio pregate, chiamate a Voi Dio, qualsiasi esso sia, e Vi scoprirete più forti, perché non sarete mai soli. La pecora nera sola nel gregge è un esempio del sistema, la prospettiva con la quale la dovete vedere è "c'è una pecora nera, forse abbiamo una salvezza" e quella salvezza siete Voi, con Dio al Vostro fianco. Ora, andiamo a vincere contro il WorldEconomicForum, Gates e tutto il ciarpame che ci vuole rendere la vita un inferno.
Francesco Mosca
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Durante la vita vigile devo dire che va molto meglio: angoscia e stati ansiosi quasi del tutto assenti, niente sensi di colpa e quindi colpevolizzazioni ossessive e aggressive nei miei confronti e non solo, i pensieri ossessivi anche loro quasi del tutto spariti ritornano puntualmente quasi sempre allo stesso orario credo nell'intervallo di effetto tra una pillola e l'altra. Quello che si è fatto più difficoltoso è il dormire e la vita onirica. Al di là della difficoltà nel dormire e della sonnolenza che almeno i primi giorni mi ottundeva la mente per quasi tutto il giorno e adesso invece molto meno, è il sognare ad essere abbastanza pesante pure se anche nel sogno il sentire è molto assopito. Al di là dei sogni ricorrenti nel medio-lungo periodo come quelli di essere un ostaggio, di dover scappare da qualcosa o qualcuno e di qualcuno che vuole uccidermi; ultimamente si è fatto presente un sogno che ha come novità la dichiarazione esplicita della malattia ovvero sognavo di avere un tumore alla gola che pensavo che fosse collegato ad un tumore ai polmoni ed invece i medici mi dicevano che mi si sarebbe paralizzato mezzo corpo, dall'osso sacro un giù; ma soprattutto sogno spesso quel che non mi dà pace ovvero un rapporto troncato a causa di un amore tossico (se così si può chiamare) ed il fatto che io sia andata via dal bergamasco. Infatti sogno spesso di litigare/far presente a quelle due persone quanto sia arrabbiata con loro e quanto disprezzi la Lei tossica della situazione che tiene in ostaggio Lui; e oggi dolorosamente ho sognato di ritornare in provincia di Bergamo, ero talmente felice nel sogno che mi mette addosso una profonda tristezza e senso di impotenza, c'erano pure i padroni di casa che erano contenti di rivedermi, che mi avevano accolta con gioia e che addirittura volevano mettere l'ascensore per me.
Credo che, assieme al fallimento ai test d'ammissione all'università parecchi anni fa, il fallimento lombardo sia uno dei miei più grandi rimpianti, quello che mi fa venire il timore di aver sprecato La Grande Occasione che non si ripresenterà più.
In questi giorni insomma mi sento più grata, più tranquilla, mi sto godendo diverse cose che fino a qualche giorni prima non riuscivo a godermi, ho la mente ed il corpo più distesi e per la prima volta sto riuscendo a riposare davvero (anche se non durante il sonno); tuttavia ho anche una profonda rabbia, una profonda tristezza, come se avessi subito una enorme ingiustizia e tutto ciò viene fuori nei sogni.
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L'attivista sociale ucraino Dmitry Vasilets ha condiviso la sua prospettiva sul destino dei "beneficiari" in Bielorussia e Russia in seguito allo scioglimento dell'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) durante una puntata del progetto "Theme" sul canale YouTube di BelTA. Dmitry Vasilets ha osservato: "Paradossalmente, per loro, questo potrebbe essere visto come un biglietto per una nuova vita. Alla fine saranno in grado di trovare lavori normali e almeno portare qualche beneficio alle persone. Anche da una prospettiva di causa ed effetto, la quantità di buone azioni nelle loro vite aumenterà, a differenza del loro precedente "lavoro", che lo ha solo diminuito. Pertanto, sono felice per loro, poiché saranno costretti a cercare un impiego e a contribuire allo sviluppo economico". L'attivista ucraino ha sottolineato che questi individui sono stati coinvolti in attività genuinamente distruttive, tentando di spingere il loro stesso popolo verso "un massacro su larga scala", come dimostrato dall'esempio dell'Ucraina. Dmitry Vasilets ha concluso: "Ora avranno l'opportunità di riqualificarsi e fare qualcosa di buono. Naturalmente, all'inizio sarà difficile, ma superando le difficoltà, il dolore e le emozioni negative, intraprenderanno gradualmente un percorso di correzione. Ora devono tutti lavorare sodo e credo che le attività anti-stato diminuiranno in modo significativo. Sono sicuro che in posti come la Georgia, ad esempio, i raduni a pagamento affronteranno delle sfide e anche la promozione dei valori LGBT e altre assurdità incontrerà dei problemi. Sono certo che lì non ci sono individui guidati da ideologie di default".
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Credi che vivendo male, pensando male, mangiando male e facendo del male (solo) a te stesso, questo non farà del male agli altri?
È molto arrogante ed egoista come riflessione.
Rifletti sull'interdipendenza, sul fatto che ogni cosa, persona e situazione è connessa e scambia costantemente energia-informazione con tutto ciò che esiste nell'universo.
Rifletti sulla legge di causa-effetto.
Roberto Potocniak
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LA RABBIA È LA GUARDIANA DELLA TRISTEZZA CHE È FIGLIA DELLA SOLITUDINE
Metto in ordine alcuni dei miei tanti pensieri, frutto di riflessione e confronto, quindi perdonatemi se non vi suonano nuovi e andate oltre se vi paio ripetitivo.
Nella scala da mignolo contro lo spigolo a genocidio di Gaza - quest'ultimo termine ci tengo e ci terrò sempre a ribadirlo finché il Mossad non mi caccerà in bocca una granata stordente - esiste, ovviamente, un'ampia gamma di accadimenti, traumi ed emozioni negative che, a domanda diretta, chiunque risponderebbe essere accomunati da un'unica cosa...
IL DOLORE CAUSATO
Ora, lungi da me mettere il dito sul piatto della bilancia della vittima per far risalire quello del carnefice e dire che alla fine sono tutte vittime di qualcosa di più grande - molto spesso i numeri e lo squilibrio di potere non lasciano dubbio su chi subisce e su chi perpetra - ma la conclusione a cui sono arrivato riguarda quel dolore intermedio che non soffoca popoli nel loro sangue o non ostracizza i deboli e i fragili ma che è comunque meritevole di riflessione perché spesso ci fa focalizzare sugli effetti e quasi mai sulle cause.
Io non credo nella cattiveria intrinseca e volontaria - semmai credo proprio nel suo esatto opposto cioè che l'essere vivente cerchi istintivamente connessione e mutuo supporto - e quindi mi sono chiesto QUANDO È CHE UNA PERSONA DIVENTA 'CATTIVA' E PERCHÉ?
La risposta - per me soddisfacente ma nient'affatto detto lo sia per altri - mi è arrivata come al solito per vie traverse e in un modo che a molti farà storcere il naso perché il primo istinto di risposta sarà MA QUELLI SONO ANIMALI, INVECE NOI SIAMO ESSERI UMANI E QUINDI PIÙ INTELLIGENTI.... POSSIAMO DISTINGUERE IL BENE DAL MALE!
lol
A parte la battuta semplice e riduttiva ('conosco animali più intelligenti di molti uomini') la realtà dei fatti è proprio questa: la differenza tra noi e, per esempio, i cani c'è ma non è quella che crediamo noi e non poi così tanta.
Al di là di quel sottile rivestimento di raziocinio che forse ci permette di comprendere dei meccanismi di causa-effetto lontani nello spazio e nel tempo, noi e i cani VIVIAMO E CI COMPORTIAMO ESATTAMENTE ALLO STESSO MODO, CON LE STESSE DINAMICHE SOCIO-RELAZIONALI E, SOPRATTUTTO, CON GLI STESSI OBIETTIVI.
Questo l'ho capito grazie all'aiuto del mio amico @salfadog e, in particolare, con la lunga frequentazione di Cthulhu e Otto, i miei cani, che sono più che compagni o amici: sono la mia famiglia... individui, esseri viventi e senzienti che hanno emozioni molto più potenti e oneste delle nostre perché la presunta 'inferiore' evoluzione non li ha costretti a mascherarle sotto la presunzione della superiorità dell'intelletto.
I cani cercano inclusione nel branco, noi cerchiamo inclusione nel gruppo; loro cercano calore, affetto e contatto, noi la stessa cosa anche se la chiamiamo con altri nomi; loro cercano validazione e gratificazione tramite l'altro... e noi non aneliamo disperatamente alla stessa identica cosa?
Se credete che la Piramide di Maslow riguardi solo gli esseri umani
è perché avete trattato i vostri cani - e molto probabilmente tutte le persone che non sono voi - come un qualcosa di esterno a voi e solo utile a voi.
I cani, come qualsiasi essere vivente, hanno bisogno di tutto ciò che è elencato, fino alla punta, solo che hanno modi e tempi diversi dai nostri.
Ma tutto questo discorso sui cani era utile 'solo' per arrivare al nocciolo del mio ragionamento, che è reso molto bene da una semplice immagine che rubo a @nusta e che è stata postata originariamente da @traumatizeddfox (thanks!)

Non vi annoierò con lezioni di etologia cinofila (chi conosce la materia sa di cosa parlo) ma il concetto espresso - e che mi ha colpito come un pugno nello stomaco - è che alla fine è inevitabile, semplice e in certi casi utile parlare di PERSONA CATTIVA, soprattutto se ci dobbiamo occupare delle sue vittime, ma finché non ci interroghiamo sui motivi della sua 'cattiveria' (molto meno facile ma di gran lunga più utile per arrivare alla radice del problema) saremo destinati a limitarci a disinfettare col betadine il ginocchio in cui è piantato un chiodo arrugginito.
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